Tag: winelover

  • La Route du Champagne en Fête 2022

    La Route du Champagne en Fête 2022

    La Route du Champagne en Fête 2022

    Di Elsa Leandri

     

    Si è concluso il week end che ha visto protagonista in Côte des Bar le bollicine per eccellenza: lo Champagne. Questo evento è nato dal 1995 e se prima era per solo pochi intimi ora richiama persone da tutta Europa e non solo.

    Calici di bollicine francesi
    Calici di bollicine francesi

    L’organizzazione egregiamente curata da Cap’c, un’associazione di volontari che hanno a cura la valorizzazione dello Champagne, si è rilevata essere anche quest’anno all’altezza nell’abbellire i vari paesi, nel dirigere il traffico, nel rispondere ad ogni richiesta sempre con il sorriso sulle labbra e nel proporre 15 cantine da visitare.

    Inutile dire che molti aspettavano questa Route du Champagne en Fête a braccia aperte visto che per due anni è stata sospesa per evidenti motivi di pandemia. In questo weekend il dipartimento dell’Aube e in particolare i villaggi che costituiscono la Côte des Bar vengono invasi da turisti appassionati, fidelizzati o goderecci..il cui obiettivo è, detto alla francese, “Faire la fête”!

    Elsa davanti ad una pilla di bottiglie di bollicine francesi
    Elsa davanti ad una pilla di bottiglie di bollicine francesi

    Questo evento viene organizzato tradizionalmente o l’ultimo weekend di luglio o il primo di agosto e i paesi che vengono toccati variano di anno in anno: quest’anno i riflettori erano sulla Rive Gauche dell’Aube.

    Ma come funziona?

    Per parteciparvi è molto semplice basta comprare il pass ( che è valido per entrambi i giorni) il cui prezzo attualmente è di 30 euro. Vi verrà fornito un passaporto con all’interno la lista delle cantine che partecipano ( di solito sono 15), una flûte, un portabicchiere, una bottiglia d’acqua e un alcol test.

    Se non avete voglia di mettere a rischio la vostra patente sono organizzate delle navette che fanno la spola tra i vari villaggi oppure potete provare ad avventurarvi in bicicletta, ma ricordatevi che qui le salite, anche se non sembra, ci sono!

    La Route du Champagne en Fête 2022 addobbi sulla strada
    La Route du Champagne en Fête 2022 addobbi sulla strada

    Una volta comprato il vostro pass potete andare nelle varie cantine riportate sul passeport e avrete il diritto di degustare uno Champagne selezionato dalla cantina specificamente per questa festa, non è vietato se avete voglia deliziarvi con degustazioni di altre bottiglie ma sappiate che saranno a pagamento.

    I villaggi e le cantine partecipanti a questa manifestazione sono
    6 i paesi e 15 le cantine:

     

    Argancon scritta tra le vigne
    Argancon scritta tra le vigne

    Argançon con lo Champagne Farfelan
    Baroville con Champagne De Barfontarc, Champagne Etienne Fourrier e Champagne Philippe Fourrier
    Urville con Champagne Philippe Devitry, Champagne Drappier, Champagne Daniel Perrin e le point Collectif d’Urville, una cooperativa che ha presentato una propria cuvée data dal lavoro dei quattro produttori di Champagne Guy Devitry, Hubert Favier, Collot-Beauvalet et Labbé.
    Bligny con Champagne Moutaux
    Champignol-lez-Mondeville con Champagne Dumont
    Meurville con Champagne Jérôme Cothias, Champagne Benoit Gaullet, Champagne Gaston Cheq, Champagne Christian Etienne e Champagne Laurent Etienne.

    La nostra Route du Champagne en Fête

    Ora che avete avuto tutte le notizie del caso vi raccontiamo com’è stata la nostra Route. Abbiamo deciso di partire da Argançon e poi toccare Meurville, Bligny e Champignol-lez-Mondeville, così da lasciarci per il giorno successivo Baroville, dove alloggiamo, e Urville e da suddividere al meglio i 15 assaggi.

     Addobbi a Meurville
    Addobbi a Meurville

    Il villaggio del primo giorno dove ci siamo più divertiti è stata Meurville, in cui la partecipazione di molte cantine garantisce proprio un profumo di festa mentre si cammina, passando da una musica all’altra, da un genere rock ad uno più pop, in modo che tutti i partecipanti siano soddisfatti dell’avvenimento.

    Non sono mancati anche vari banchetti sia di scambi di capsule, ma anche di produzione di prodotti locali e artigianali.

    I nostri primi tre assaggi in classifica sono stati:

    • Champagne Moutaux con il suo Cuvée Réserve Prestige (77% Pinot Noir, 21% Chardonnay e 2% Meunier) che nonostante un dosaggio abbastanza alto (10,4g/L ) è risultato molto piacevole e con una bolla ben integrata.
    • Champagne Benoit Gaullet con la Cuvée Brut (80% Pinot Noir e 20% Chardonnay) con un bel mix tra i due vitigni così da equilibrare molto la beva.
    • Champagne Dumont (80% Pinot Noir e 20% Chardonnay) con un dosaggio basso (4g/L) tale da rispondere maggiormente ai palati più nature.

    Il secondo giorno invece degustazione nel villaggi di Urville e Baroville.

    La Route du Champagne en Fête 2022 Elsa Leandri a Baroville

    Molto ben organizzata la visita da Drappier che prevedeva un percorso all’interno delle cantine sotteranee e dove si è potuto vedere le bottiglie sur lattes di cui alcune datate del 1945.

    La peculiarità di Drappier è che tutte le bottiglie fino alla Malchidezec effettuano presa di spuma, remuage e sboccatura direttamente nella bottiglia finale.

    Qui abbiamo ceduto alla tentazione e abbiamo degustato altri due calici di l’Exception 2017 e Charles de Gaulle 2015.

    Avendo passato la mattina a Urville il pomeriggio ci siamo invece diretti a Baroville e qui tutto il villaggio era veramente in festa visto che le tre cantine sono l’una accanto all’altra. Se la cantina di Philippe Fourrier l’avevamo già visitata l’anno scorso, quest’anno vorremmo sicuramente approfondire la conoscenza della cooperativa De Barfontarc.

    I nostri primi tre assaggi in classifica sono stati:

    Route du champagne Maison Drappier
    Maison Drappier

    • Champagne Drappier con il suo Brut Nature (100% Pinot Noir) un must, nulla da aggiungere
    • Champagne De Barfontarc con il suo Cuvée tradition brut (80% Pinot Noir e 20% Chardonnay) quando si dice che la base è il biglietto da visita di una cantina
    • Champagne Philippe Fourrier con la sua Cuvée Réserve (60% Pinot Noir e 40% Chardonnay) che si è confermato.

    Appuntamento

    A questo punto non mi rimane che darvi appuntamento all’anno prossimo all’ultimo week end di luglio a Celles Sur Ource!

    Di Elsa Leandri

    Elsa Leandri autrice articolo: Il nostro Wine&Siena 2022 tra Timorasso e Il Borro,è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito manifestazione: https://www.aube-champagne.com/it/poi/la-route-du-champagne-en-fete-a-meurville/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/

     

     

  • A Cascina delle Rose: oltre il Barbaresco Parte 1°

    A Cascina delle Rose: oltre il Barbaresco Parte 1°

    A CASCINA DELLE ROSE: oltre il Barbaresco Parte 1°

    DI ELSA LEANDRI

    Quattro zone:Barbaresco, Neive, Treiso e San Rocco Seno d’Elvio. Viene subito in mente il nebbiolo, che si esprime in questi territori con la sua eleganza e suadenza nel Barbaresco DOCG. E se “la regina delle uve nere” è sinonimo di Langhe, di Piemonte e fa sognare donne e uomini, italiani e stranieri, in realtà la sua coltivazione non è poi così tanto diffusa.

    Il cedro del Libano di La Morra nell'articolo A Cascina delle rose
    Il cedro del Libano di La Morra

    https://langhe.net/sight/cedro-del-libano/


    Sapete, invece, qual è il vitigno maggiormente prodotto in Piemonte? Andiamo a scoprirlo a Cascina delle Rose.

    Cascina delle rose Barbera D'Alba DOC Superiore 2016
    Cascina delle rose Barbera D’Alba DOC Superiore 2016 Donna Elena

    Cascina delle rose

    Cascina delle Rose è una piccola realtà vitivinicola con sede a Barbaresco, in provincia di Cuneo, di 5,5 ettari, di cui 4 a vigneto. L’acquisto di tale proprietà avvenne nel 1948 ad opera di Beatrice Rizzolio, ma furono Giovanna e Italo, che negli anni Novanta, decisero di commercializzare quei vini che venivano prodotti per uso familiare.

    Una sfida vincente che, oggi, vede coinvolti in cantina anche i figli Davide, in vigna e in cantina, e Riccardo, nella parte commerciale.

    Cascina delle rose Barbaresco
    Cascina delle rose Barbaresco

    I vigneti della cantina sono collocati principalmente nelle zone di Rio Sordo e di Tre Stelle, due delle 66 Menzioni Geografiche Aggiuntive del Barbaresco.

    Territorio Barbaresco Cascina delle rose
    Territorio Barbaresco Cascina delle rose

    Il territorio, vocato in connubio con l’attenzione che viene dedicata, non solo in vigna, ma anche in tutti i processi produttivi, regala prodotti degni di nota e se ne trova riscontro nei vini di punta dell’azienda il Barbaresco Tre Stelle DOCG e il Barbaresco Rio Sordo DOCG, vini ai quali si dovrebbe dedicare uno specifico articolo.

    Cascina delle rose e la Barbera D'Alba 2016 Donna Elena

    Cascina delle rose e la Barbera D’Alba 2016 Donna Elena

    Oggi però andiamo alla scoperta del vitigno maggiormente coltivato in Piemonte: la barbera.

    La famiglia Rizzolio infatti non si dedica unicamente al nebbiolo ma una parte della loro produzione vede protagonista, oltre che il dolcetto, anche la barbera nelle due versioni Barbera d’Alba Doc e Barbera D’Alba Doc Superiore Donna Elena, vino dedicato a “Zia Elena”, la sorella di Giovanna.

    Quest’ultima è prodotta da una singola parcella della MGA Tre Stelle, in cui le terre sono magre con la presenza di marne argillo/calcaree affioranti in superficie, presupposti ottimali per produrre vini eleganti.

    Barbera d’Alba di Cascina delle Rose

    In degustazione la Barbera d’Alba Doc Superiore Donna Elena 2016 presenta un manto rubino vivace con riflessi granato, che ci indica che siamo di fronte a un vino con una certa evoluzione. I sentori tipici della barbera, lampone e mora, si esprimono sotto forma di confettura, mentre l’iris essiccato lascia spazio a leggere note balsamiche.

    In chiusura accenni eleganti di vaniglia e di cacao e, con l’ulteriore passare del tempo, l’impatto olfattivo si modifica spostandosi ancora di più sulle note terziarie e rivelando anche sentori di tabacco. Già da queste prime evidenze ci rendiamo conto che le aspettative dell’assaggio in bocca diventano molto alte.

    Cascina delle rose, Barbaresco, Barbera D'Alba
    Cascina delle rose, Barbaresco, Barbera D’Alba

    Se in generale la barbera è sinonimo di acidità, quest’aspetto si riscontra nitidamente in questo vino: la freschezza riesce a bilanciare, insieme alla sapidità, quella nota alcolica importante (15%) regalando in questo modo un sorso appagante e pieno, con un’elevata lunghezza in bocca.

    In abbinamento Spaghetti Senatore Cappelli di Carla Latini con polpettine di manzo e cinghiale in rosso con pesco di noci e basilico ai vini di Cascina delle rose
    In abbinamento Spaghetti Senatore Cappelli di Carla Latini con polpettine di manzo e cinghiale in rosso con pesco di noci e basilico, piatto eseguito da Carol Agostini

    La famiglia Rizzolio, con questa barbera che si distingue per la sua eleganza rimanendo fedele alla sua identità, ci dimostra che su un terroir elettivo per il nebbiolo si possono produrre anche grandi barbera e quindi possiamo concludere dicendo: oltre il Barbaresco, c’è la Barbera d’Alba!

    E ci tornano in mente le parole di Giosuè Carducci:

    Generosa Barbera.

    Bevendola ci pare

    d’essere soli in mare

    sfidanti una Bufera”.

    Di Elsa Leandri

    Elsa Leandri sommelier, blogger, esperta vitivinicola autrice articolo A Cascina delle Rose
    Elsa Leandri sommelier, blogger, esperta vitivinicola autrice articolo A Cascina delle Rose

    Versione inglese:

    https://thesensesoffoodandwine.blogspot.com

    Sito Cantina: https://www.cascinadellerose.it/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/