EnoMundus 2022, due giornate in cui vanno in scena solo vini esteri con il supporto di alcuni prodotti gastronomici di nicchia.
I giorni 13 e 14 novembre 2022 la kermesse mostra mercato in cui tutto quello che si assaggia puĆ² essere acquistato immediatamente vengono condividi con un parterre di esperti divulgatori di settore.
Oltre a questi ospiti Media Partners che racconteranno lāevento attraverso aggiornamenti, approfondimenti e collegamento diretti da Firenze tra stampa, web, radio, social.
A Firenze un evento culturale di soli vini esteri, provenienti da diversi stati in un panorama italiano che racchiude molto della cultura e storia nazionale, in origine unāarea fortificata, che si trovava allāincrocio delle strade che conducevano alla costa del Tirreno e quelle che portavano agli Appennini, unite per percorrere lāaltra valle dellāArno in direzione Roma.
CittĆ scelta dallāexport Manager Olfa Haniche, ideatrice di questa Mostra Mercato EnoMundus, appunto per la simbologia che rappresenta la cittadina, un luogo di incontro, crocevia di proclami, di vittorie, di arte e bellezza e condivisione.
A divulgare ma soprattutto a vivere e condividere la bellezza di Firenze e i vini esteri in degustazione ci sono diversi media partners e stampa di settore:
Flavio Birri ha pubblicato Nel segno del baccalĆ , Cade a fagiolo e Sua MaestĆ il maiale. Si occupa di āFood Culture&Communicationsā collaboratore di diverse riviste del settore enogastronomico per anni con il mensile āGambero Rossoā, Aldo Grandi Direttore Gazzette della Toscana, Lorenzo Bertolacci giornalista, Nicoletta Curradi AgenFood, Fabrizio del Bimbo Toscana Tutto Vino, Carlo Macchi Winesurf, Giorgio Bottari Il Faro, Barbara Amoroso La La Wine, Sergio Cintioli Enogastronomia.it, Elisabetta Failla Gazzetta di Firenze, Stella Mughini FUL Magazine, Raffaele DāAngelo Wine&FoodAcademy.
Esperti di settore: Haris Papandreou Segretario del Consolato Onorario della Grecia a Firenze Paolo Baracchino esperto di Champagne, Fine Wine Critic, Daniele Raspini commissario internazionale enologico, Andrea Gori sommelier informatico, oste e giornalista.
WEB Magazine:
Ilaria Castagna e Cristina Santini Papillae
Radio: Radio Serena.net che trasmetterĆ la intervista a Carol Agostini come referente dellāevento
WhiteRadio che trasmetterĆ l’intervista a Olfa Haniche ideatrice dell’evento
StoryTime che trasmetterĆ l’intervista sempre a Olfa Haniche
WEB Channel:
Pietro Marcellino Gusto Channel che riprenderĆ la due giorni di Mostra Mercato
Wineinfluencer e blogger documenteranno la loro esperienza durante tutto lāevento.
Volevo raccontare di questo evento e dei tanti produttori presenti, cercando di riportare le loro esperienze e le sensazioni dei loro prodotti piĆ¹ rappresentativi e anche la gioia di poter rincontrare tanti amici che non abbracciavo da molto tempo, ma poi, ogni tanto, capitano cose inaspettate che non credevo piĆ¹ di trovare, ossia la genuinitĆ della novitĆ .
Bene o male quando vado ad una manifestazione trovo tante cantine conosciute, direttamente o indirettamente e tante altre che ancora non ho avuto il piacere di scoprire ma raramente cantine che non ho mai sentito e nate āieriā.
I suoi occhi brillavano talmente tanto di quella passione per il mondo del vino, che non vedevo da tanto, che decisi di rispondere semplicementeā¦ Molto poco! (in realtĆ sono cresciuto in quelle terre) I tuoi vini provengono da questa zona? Allora sarei curioso di assaggiarli.
Il racconto si sussegue tra piccoli aneddoti di quando era bambina e giocava in questo vigneto e ogni volta che alzava gli occhi ricordando quei momenti, si illuminavano. Ci tiene a precisare che il vigneto, tutto collinare, si trova sulle Colline Moreniche vicino a Villafranca di Verona. āĆ un piccolo appezzamento ricevuto in ereditĆ dal nonno.ā continua Marianna, questo il suo nome ā QuellāereditĆ , non lo sapevamo ancora, fu lāinizio di una grande avventura, di un sogno che stiamo vivendo ancora oggi e ancora facciamo fatica a crederci.
Guardo lāetichetta, molto particolare e chiedo specifiche. Alla mia domanda Marianna si ferma, si volta e chiama Francesca, la sorella, che opportunamente ferma la degustazione con unāaltra persona e si interscambia con la sorella che, come in una danza, continua, come se il discorso non si fosse mai interrotto. Lunghi secondi di silenzio, gli occhi si arrossiscono e con una timida voce quasi tremante mi racconta che quellāetichetta nella realtĆ ĆØ un quadro, girandosi me lo mostra appeso allo stand, che aveva dipinto durante il lutto di suo nonno e che non voleva diventare unāetichetta.
Ma poiā¦ e cāĆØ sempre un maā¦ succede che dopo mesi dallāimbottigliamento, arriva il momento o meglio il coraggio di assaggiarlo. Era un pomeriggio come tanti altri, dove eravamo tutti a casa dopo il pranzo domenicale e nel grigiume di quel momento piovoso decidemmo di provarlo, e stappatoā¦ la meraviglia!
Non ci aspettavamo grandi cose, ma il vino era veramente buono. Delicato, pieno di profumi e una persistenza gustativa equilibrata lunghissima. Mio padre che di solito ĆØ molto critico rimase in silenzio per parecchio tempo; mia madre, invece, ĆØ scoppiata in lacrime, lacrime di gioia e di liberazione, non aveva mai pianto nemmeno in quei giorni del funerale (ora stavo quasi piangendo anchāio). Credo che fu proprio quello il momento in cui, tra sguardi fugaci e scintillanti, comparve lāidea di iniziare a condividerlo. Era il vino piĆ¹ buono che avessimo mai assaggiato, o per lo meno lo era per noiā.
Dopo questo avevo il cuore in gola, non mi era mai capitato di avere un incipit del genere su un vino. Di solito iniziano tutti dalle scelte agronomiche, dalle varietĆ , dalle proprietĆ uniche del territorio e dalle caratteristiche quasi taumaturgiche di quella specifica vendemmia. Questa edizione di Hostaria, ben ideata dal suo presidente Alessandro Medici, ĆØ stata per loro la prima volta assoluta che si sono presentati in pubblico dove hanno fatto assaggiare in anteprima il vino al di fuori della famiglia. Da quel primo 2019 sono arrivati alla 2021, messa in bottiglia circa un mese fa. E ormai ĆØ arrivato il momento celebrativo dellāassaggio.
Mi consigliano di iniziare dalla 2020. Il naso ĆØ molto elegante, fine e delicato, ĆØ un continuo passaggio da frutti rossi maturi a speziature dolci di cioccolato, tabacco e noce moscata. La bocca ĆØ esplosiva e perfettamente bilanciata tra aciditĆ e avvolgenza morbida, pur rimanendo sotto i 2 grammi litro di residuo zuccherino.
E poi abbiamo il dovere di riuscire a preservare anche la memoria storica di questo vigneto di oltre 50 anni. La cultura del biologico per noi non ĆØ una pratica, ma lāunica strada possibile. Il vino ĆØ quello che ĆØ e questo āSeverossoā deve rimanere puro e intatto, dandomi la possibilitĆ di poter rivivere ogni volta quella felicitĆ che riesce a riportarmi a quella vita contadina, fatta sƬ di fatica e duro lavoro, ma spensierata costituita di unione familiare, cibo sano, di aria frizzante. Il vino altro non ĆØ che questo: felicitĆ ā¦ dove ognuno vive la propriaā.
Personalmente credo che nella realtĆ si vada oltre e credo che provare unāinfinitĆ di emozioni grazie al vino e alla voce che il produttore riesce a dargli, ossia quellāimpronta unica che lo distingue tra tutti gli altri, sia una cosa extraterrena. Questo accade poche volte ma quando ci riesce ĆØ pura magia e queste magnifiche donne oggi mi hanno coccolato con tutto questo.
Non posso far altro che aspettare i futuri vini e di augurare di non perdere mai quella genuinitĆ familiare e di rispetto verso la campagna e il vino stesso, che, oggi, il piĆ¹ delle vote si fa fatica a percepire nello storytelling tanto costruito dalle aziende per attirare gli appassionati del vino. A volte basta veramente pocoā¦ un buon vino e persone vere.
Grazie
A CASALE DELLA MANDRIA ARTE E CUCINA: NEL REGNO DEI 5 SENSI
Ilaria Castagna e Cristina Santini Partners in Wine
Ci sono pochi luoghi in una vita, forse persino uno solo, in cui succede qualcosa, luoghi che respiri e senti tuoi. Certi luoghi hanno il grande potere di lasciarti addosso la curiositĆ di conoscerli piĆ¹ a fondo. Questo, ĆØ un luogo che non si guarda soltanto ma si respira.
Il colore del cielo, lāodore intenso del terreno , il suono delle foglie mosse dal vento e la sensazione di libertĆ ci fanno capire che pochi posti esistono cosƬ al mondo. Un posto che si respira con lāanima.
E poi accade che, girovagando tra l’erba alta e l’arte sospesa, ci guardiamo come a riconoscere che qualcosa ĆØ entrato in noi e che non possiamo farne a meno. Ne vogliamo godere e non vogliamo piĆ¹ lasciarlo andare.
La meravigliosa storia del Casale della Mandria della Famiglia Verri
Nel 1996, dopo l’inizio della crisi edilizia, PapĆ Verri, capace a fare un po’ di tutto, trasferisce al figlio la passione per il legno ed insieme cominciano a costruire tavoli, ma tavoli artistici, con le gambe intarsiate di castagno belle resistenti.
Giuseppe ci racconta che in quel periodo venne una famiglia gitana che desiderava un tavolino da otto metri per la sua numerosa famiglia, dodici figli che vivevano tutti di elemosina. Al che tutti pensarono che questo fosse un lavoro non pagato, ma l’animo buono del padre prevalse e il tavolo venne ultimato e pagato.
Nel 1999, vendendo un capannone a Lariano e avendo una piccola disponibilitĆ , la famiglia Verri aveva desiderio di cambiare posto per cui Giuseppe andĆ² alla ricerca di un casale in Toscana.
Nel frattempo ai castelli, il papĆ , con atto di generositĆ , portava il pane fatto a legna a questi gitani e tornando a casa una sera notĆ² un agriturismo completamente distrutto, ma con il cartello vendesi. Fu amore a prima vista, staccĆ² il cartello e lo mise nel furgone. Un casale abbandonato da dieci anni, passato in ereditĆ a molte famiglie facoltose, originariamente di 5000 ettari. Il 19 luglio del 1999 la Famiglia Verri divenne proprietaria del casale.
Ad oggi la proprietĆ ĆØ di otto ettari, in regime biologico dal 1956, di cui un ettaro di luppolo per fare la birra, un ettaro a cereali utile per fare il pane, cucinato a legna ogni settimana fino a prima della pandemia, a rotazione tra farro, grano duro e grano tenero, il resto ortaggi e alberi da frutta.
Anche un ettaro di Ulivi per fare l’olio perlopiĆ¹ per un consumo interno come la frutta per le marmellate. CosƬ anche la pasta, gli spaghetti di farro, targati āVerrigudā , ricevendo il certificato per il biologico nel 2001.
Dopo la crisi della ristorazione intorno al 2018, l’agriturismo ha avuto un picco in discesa. Con la pandemia poi ĆØ venuta a mancare la gente, come ben sappiamo, soprattutto il sabato sera con il locale pieno. “A me manca il brusio del sabato sera”.
Giuseppe ci rincuora dicendo che da settembre finalmente il casale sta riprendendo pian piano il suo ritmo; c’ĆØ molto da fare, c’ĆØ molto da sistemare, ma c’ĆØ una ripresa. C’ĆØ da dire che, essendo l’agriturismo situato in un posto piĆ¹ isolato in mezzo alla campagna di Lanuvio, la ripresa ha tardato a farsi sentire.
OLTRE L’IMMAGINAZIONE
Il posto per noi ĆØ veramente bello, sprigiona energia positiva, ha uno stato un po’ dimenticato, perĆ² non c’ĆØ finzione, ĆØ quello che ĆØ senza nessuna maschera, dallāaria un poā malinconica, come lo ĆØ Giuseppe, ma vero, autentico in tutti i suoi aspetti. L’erba alta nasconde tante cose o perlomeno cosƬ ci sembra. Ć una sensazione!
Uno dei cardini del Casale della Mandria ĆØ l’accoglienza. Appena arrivate, dovendo fotografare il luogo, siamo state accolte dal papĆ nel salone di casa che fa parte del ristorante, dove ci sono le fotografie di famiglia.
Giuseppe, andato a prenderci la buona carne a Rieti, appena arrivato, ci ha fatto subito sentire a casa, accendendo il suo grande braciere e preparandoci salumi e formaggi per deliziare il nostro palato. Ovviamente anche il vino. PiĆ¹ di un vino.
Il casale ĆØ stato edificato nel 500 a.c. su una villa romana; ci sono resti di capanne, tribĆ¹, mosaici romani, anfore, monete, tutti reperti lasciati alla natura e coperti dall’erba alta.
Casale della Mandria ĆØ conosciuto tantissimo sia in Italia sia all’estero; ci sono clienti di Seul, americani, tedeschi, belgi, francesi che sostano in questo splendido luogo beneficiando sia dell’ospitalitĆ delle camere sia del cibo genuino. Per il benessere dei suoi ospiti, Giuseppe si occupa anche degli spostamenti con una navetta da e per la stazione Termini.
UNA VITA RICCA DI IDEE
“Sono un ingegnere, un cuoco, un falegname, un pizzaiolo, un contadino, un muratore , tutto faccio, ma la cosa che piĆ¹ mi piace ĆØ essere un contadino, l’idea di camminare scalzi tra i campi”.
Da qui anche l’idea di fare una scultura alta 1,20 che rappresentasse un contadino, un guerriero contadino, come lui ama definirsi, alto e grosso.
Non sapendo che nell’antica Roma esistevano veramente questi guerrieri contadini che facevano parte del popolo dei Volsci e abitavano Velletri e Anzio. Polusca era un’antica cittĆ del “Latium Vetus” nel territorio dei Volsci e riconquistata poi dai romani. Il Nibby, storico famoso, la colloca proprio presso il casale delle mandrie, nella localitĆ di Campoleone, nel comune di Lanuvio. Da qui l’origine.
All’interno del campo troviamo una statua molto particolare, un blocco unico di pietra leccese, che con le intemperie ĆØ diventata nera. Giuseppe ci racconta che il terzo occhio rappresenta la testa, sul collo ha una bocca, il resto ĆØ donna, il seno sono gli occhi, il naso al centro del seno, e l’organo femminile ĆØ la bocca. Particolare curioso ĆØ che da 10 anni ĆØ diventata tutta nera tranne l’organo femminile che ĆØ rimasto originariamente bianco.
Casale della Mandria ĆØ un luogo intrinseco di arte, energia e amore; un luogo dove Giuseppe ad oggi, ha trasmesso questāarte oltre a tutte le persone che vi fanno visita, anche alla figlia Viola, alla quale ha dedicato unāopera gigantesca situata sul suo terreno piĆ¹ grande, a testimonianza del suo amore smisurato per lei.
Vogliamo parlare del racconto di un paesano anziano del luogo? Si narra che, dove si trova il casale, preso di mira in tempo di guerra, dai tedeschi e dagli americani sotto lo sbarco di Anzio, nel suolo, ci sia sepolta una jeep con quattro tedeschi. Giuseppe, da grande artista, ha ben pensato di collocare, nel punto esatto dei manichini, uno che raffigura se stesso insieme agli altri, a testimoniare tutte le persone che sono passate di lƬ e sono morte.
UN’ANIMA A COLORI
Tutto ciĆ² che vediamo ĆØ lo specchio dell’anima di Giuseppe, tutte le sue esperienze, le sue pene, i suoi sentimenti espressi in opere d’arte e complementi d’arredo.
Una dei suoi progetti futuri ĆØ quello di organizzare cene per poche persone, portando un menĆ¹ a tavola rivoluzionario, non scritto, ma fatto come una tavolozza di colori. Quindi abbinando un cibo studiato per quel colore.
Il colore diventa l’essenza di una persona fatta cibo; ad esempio, il colore rosso ĆØ un colore carico; il giallo anche, ma con piĆ¹ sfumature di calore.
Lāidea meravigliosa quindi, ĆØ quella di pensare a tutte le sensazioni che una persona ci possa trasmettere e riproporla poi nel suo piatto.
Un grandioso progetto che arriverĆ presto sulla tavola e noi non vediamo l’ora di provarne tutte le emozioni.
Tante idee, tanto estro, tanta arte e sensibilitĆ nel trasformare un’idea geniale in un’esperienza sensoriale goliardica.
Oggi si parla tanto di esperienze culinarie o di vino ma ben pochi sanno cosa veramente voglia dire, la maggior parte delle volte ĆØ marketing.
Portare a tavola un’esperienza non riguarda soltanto il piatto, ci sono vari elementi che contribuiscono alla buona riuscita di un’esperienza.
UN INGEGNERE, UNO CHEF, UN’ARTISTA
Da ingegnere, a chef, a scultore in ben 38 anni. L’ingegnere ĆØ subentrato dopo quello che ama mangiare. “Ho mangiato la vita, ora mi sto nutrendo e ho capito finalmente che cosa vuol dire nutrirsi. Cucinare mettendoci quindi l’arte, l’ingegneria, la sapienza. La cosa piĆ¹ bella ĆØ far stare bene le persone, ĆØ l’accoglienza dall’inizio alla fine”.
Prima della pandemia, qui si faceva la birra con il luppolo del proprio campo, la carne proveniva dai bovini che bevevano la stessa acqua della stessa fonte della birra, il pane era fatto a legna con il proprio grano come anche la pasta.
Quindi si portava a tavola un pezzo di pane per far sentire il sapore del cotto a legna, un boccale di birra in cui c’era il grano con cui era fatto il pane, la pasta con lo stesso grano, la carne che aveva bevuto la stessa acqua della birra. Le persone si sentivano in un turbine di sapori, e a fine pasto si aveva la sensazione, per la leggerezza dei cibi, di avere ancora fame.
Non si definisce uno Chef come tanti, bensƬ un cuciniere, anche se molte persone non condividono il suo pensiero, sentendosi piĆ¹ vicino alla figura dell’oste, alla persona che accoglie, che ti fa sentire a casa e poi ti fa mangiare emozionandoti con il cibo.
OBIETTIVI FUTURI
Tanti gli obiettivi futuri che fanno di questo luogo e del suo proprietario una meta imprescindibile; c’ĆØ la voglia di far uscire Giuseppe Verri in maniera fusa, l’idea di portare a tavola cibo e arte. Nelle altre realtĆ di solito non ĆØ mai il cuoco che fa arte, in questo caso ci troviamo di fronte la medesima persona, il cuoco e l’artista. C’ĆØ la voglia di tornare a tutte quelle attivitĆ interrotte, a tutte quelle produzioni fatte in casa, al chilometro zero.
“L’idea ĆØ quella di far mangiare emozioni a tavola, non solo con lo stomaco. Al tempo dei social oggi mangiamo sicuramente con gli occhi, in maniera futile. Io vorrei saziare l’anima e la pancia. Noi siamo composti da diversi elementi, principalmente cervello, cuore e pancia. Dobbiamo imparare a utilizzare tutti i nostri sensi, vista, gusto, olfatto, tatto, e tornare anche a mangiare con le mani. Invito spesso i miei clienti a mangiare l’antipasto con le mani” .
C’ĆØ una parete a Casale della Mandria, un’opera d’arte che si trasforma pian piano a colori. Rappresenta tanti volti tutti insieme che ci osservano e che sottolineano tutte le mille sfaccettature.
Ogni sfaccettatura ĆØ stata dettata da un incontro con ogni persona, e anche noi per un giorno siamo state due artiste immortalate su quella parete.
L’idea ĆØ quella di mettere il nome di ogni persona sotto il proprio disegno; poi fondamentalmente ognuno di noi quando tornerĆ in questo luogo saprĆ dell’impronta lasciata e al colore al quale appartiene.
Questo ĆØ un bellissimo rapporto a due, “la persona che viene qui sa che un pezzetto suo sta in Giuseppe e che io assorbo da tutti” . Di alcuni luoghi ti resta sulla pelle il profumo della gratitudine. Come di alcune persone, e a noi, con Giuseppe e il suo Casale ci ĆØ capitato proprio questo.
Questo ĆØ un luogo dove meditare, riflettere sulla propria dimensione, dove catturare ogni piccolo gesto, colore, filo d’erba, un sorriso, dove si respira l’energia che sta per esplodere in ogni sua forma. Fa bene allāanima, ai sensi e ai pensieri che ci portiamo dietro ogni giorno nella vita quotidiana, dove poter respirare e lasciar andare ogni cosa. Un luogo dove lasciarci andare.
Cerchiamo a fine giornata di rielaborare tutte le sensazioni che ci siamo portate a casa, il bagaglio che si costruisce pian piano nella vita di ognuno di noi.
E qui, a Casale della Mandria, l’energia ĆØ tutto. La respiri parlando con quest’uomo poliedrico, la respiri rubando con gli occhi ogni minimo movimento, la percepisci assaggiando un piatto. Ć nell’aria, ĆØ ovunque.
Poche volte ci siamo imbattute in cosƬ tanta beltĆ . Ci sembra appropriato chiudere con queste parole di Emanuela Breda che dettano il vero significato di questa giornata.
“L’empatia fra le persone ĆØ come l’acqua nel deserto: si incontra di rado, ma quando capita di trovarla ti calma e ti rigenera”.
Ilaria Castagna e Cristina Santini
Partners in Wine
18Ā° Concorso Internazionale Enologico “EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEMEā
Redazione Carol Agostini
Il Concorso Enologico Internazionale āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā nasce in seguito ad una serie di incontri dedicati al Taglio Bordolese nella realtaĢ produttiva Bergamasca, svoltisi a Bergamo nel corso del 2004.
In seguito a tali incontri, lāenologo Sergio Cantoni, propone di allargare la riflessione dedicata al Taglio di Merlot e Cabernet e di coinvolgere un bacino di utenza decisamente piuĢ ampio.
Nasce quindi lāidea di un momento di confronto e scambio a livello internazionale che possa coinvolgere tutte le nazioni che producono vini Merlot, Cabernet e loro tagli.
Cantoni ricerca la collaborazione delle realtaĢ locali per realizzare questo progetto e incontra lāapprovazione e il sostegno della Vignaioli Bergamaschi s.c.a. e del Consorzio Tutela Valcalepio che, da quel momento in poi, hanno in carico la realizzazione e gestione della manifestazione con Cantoni come supervisore e direttore.
Vagliando diverse ipotesi, si riscontra che la formula piuĢ collaudata e di maggior impatto per questo tipo di incontri eĢ quella dei Concorsi Enologici.
La scelta del nome non eĢ casuale: si sceglie di inserire allāinterno del titolo della kermesse un elemento, allāepoca ancora sottovalutato, il valore emozionale intrinseco legato alla degustazione.
Sin dalla sua prima edizione il Concorso Enologico Internazionale āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā richiede e ottiene il patrocinio dellāOIV (Organisation International de la Vigne et du Vin).
Riconoscimento di estrema importanza, in considerazione del fatto che OIV eĢ lāente internazionale che sovrintende ai concorsi enologici a livello mondiale e, da regolamento, puoĢ concedere il proprio patrocinio ad un unico concorso nel mondo per ogni tipologia di vino.
āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā eĢ dal 2005 lāunico concorso enologico internazionale dedicato ai tagli di Merlot e Cabernet riconosciuto da OIV.
In Italia i concorsi enologici con patrocinio OIV sono solo 5, ed āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā eĢ uno di questi.
Il Concorso Enologico Internazionale āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā ha inoltre lāautorizzazione ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Per poter garantire la massima serietaĢ e affidabilitaĢ del Concorso Enologico Internazionale si ricerca un partner dāeccellenza, in grado di affiancare il Consorzio Tutela Valcalepio e la Vignaioli Bergamaschi nella gestione dellāevento. Viene selezionato il Centro Studi Assaggiatori di Brescia che, da quel momento in avanti, si occupa della supervisione e certificazione delle attivitaĢ di degustazione nel corso del Concorso Enologico Internazionale. Il Concorso, inoltre, puoĢ contare sullāappoggio e la collaborazione dellāUniversitaĢ Cattolica degli Studi di Piacenza.
Nel corso delle passate edizioni il Concorso Enologico Internazionale āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā eĢ stato riconosciuto il Concorso Enologico con il piuĢ alto rapporto numerico tra giudici e campioni degustati. Sin dalla prima edizione, inoltre, il comitato organizzatore ha puntato allāinternazionalitaĢ tanto dei giudici quanto dei campioni, nel tentativo di coinvolgere il maggior numero di paesi possibile nelle degustazioni.
La formula scelta per āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā eĢ unica nel suo genere: si eĢ deciso di utilizzare questo importante appuntamento come momento di promozione del territorio e della sua produzione enologica, ma non solo.
A questo scopo, il Concorso Enologico Internazionale non ha una sede fissa: ogni anno āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā cambia location in modo da permettere agli ospiti italiani e internazionali di conoscere una nuova zona della provincia di Bergamo.
Inoltre durante i tre giorni del Concorso Enologico vengono organizzate visite turistiche e tecniche, nel corso delle quali i degustatori hanno modo di entrare in contatto con le realtaĢ turistiche e produttive del territorio.
La struttura di āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā eĢ piuttosto concentrata ma, allo stesso tempo, mirata a riassumere al meglio lāanima del territorio che ospita la manifestazione.
Il Concorso si sviluppa su tre giornate, storicamente un giovediĢ, un venerdiĢ e un sabato.
Nel corso del mercolediĢ e del giovediĢ sono previsti gli arrivi degli ospiti internazionali.
Il giovediĢ pomeriggio viene organizzato un primo tour di tipo turistico, mirato a portare gli ospiti alla scoperta del territorio bergamasco.
Il giovediĢ sera ha luogo la cena di benvenuto.
La giornata di VenerdiĢ eĢ sicuramente il cuore pulsante di āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā. Eā infatti nel corso del venerdiĢ mattina che si svolgono le degustazioni dei vini in concorso.
Il venerdiĢ pomeriggio viene dedicato ai tour alla scoperta del territorio ospite.
I degustatori possono scegliere tra un tour di tipo turistico o uno di tipo piuĢ tecnico, con visita ad alcune aziende vitivinicole.
La giornata del venerdiĢ si conclude con una cena di gala.
Il sabato mattina viene organizzato un convegno dedicato a temi tecnico scientifici nel corso del quale sono invitati relatori di fama internazionale.
Al termine del convegno vengono resi pubblici i vini che si sono aggiudicati medaglia nel corso delle sessioni di degustazione.
A questo punto i vini vincitori sono messi in degustazione con un grande banco dāassaggio aperto anche al pubblico.
P R O G R A M M A
18Ā° Concorso Internazionale Enologico “EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEMEā
GiovedƬ 13 Ottobre
Arrivo degli ospiti e sistemazione presso il PALACE HOTEL ZINGONIA
(Corso Europa, 2, 24040 Verdellino BG)
15.30 Partenza del Bus dallāhotel per Sotto il Monte Giovanni XXIII
16.00 Tour guidato di Sotto il Monte
Durata visita circa 2h
18.00 Rientro in hotel
20.30 Cena di benvenuto presso PALACE HOTEL ZINGONIA
VenerdƬ 14 Ottobre
08.30 Partenza del Bus dal PALACE HOTEL ZINGONIA
09.00 Inizio sessioni assaggio presso Villa Martinelli
(via T. Tasso – 24030 Mapello – .BG)
13.00 Pranzo a buffet presso la location
14.30 Partenza del Bus in direzione Almenno
15.00 – 17.00 Itinerario dedicato al Romanico ad Almenno
17.30 Rientro in Hotel
19.30 Partenza dal PALACE HOTEL ZINGONIA con il Bus per la Cena di gala presso
Villa Martinelli
23.30 Rientro in hotel con bus
Sabato 15 Ottobre
09.30 Partenza del Bus dal PALACE HOTEL ZINGONIA
10.00 āDallāanalisi Sensoriale alle Neuroscienzeā
Simposio presso la Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo
(Largo Belotti, 16 – Bergamo)
12.00 Proclamazione vini vincitori della 18Ā° edizione del Concorso Enologico Internazionale
āEmozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insiemeā
12.30 Pranzo e Saluti Ufficiali.
Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022
Redazione Carol Agostini
Tre Bicchieri, Vino Slow e Corona: nel trentennale lāAzienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi.
Il Filari di Timorasso 2020 si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il Vino Slow di Slowine. Premiato anche la Barbera Poggio delle Amarene. L’azienda sarĆ presente sabato 8 ottobre dalle 14.00, con una propria postazione al banco di degustazione di Slowine presso Superstudio PiĆ¹, e a quello di Gambero Rosso a Roma, previsto per sabato 15 ottobre.
Ottobre 2022. Un anno importante per lāAzienda Agricola Luigi Boveri, che festeggia i 30 anni di attivitĆ facendo incetta di premi conferiti dalle maggiori guide di settore. Il campione di questāanno, giĆ pluripremiato in passato, ĆØ il Filari di Timorasso 2020 che si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il premio Vino Slow di Slowine.
Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento ĆØ segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele dāacacia.
Il sorso ĆØ ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapiditĆ , molto lungo ed elegante.
Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensitĆ tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano.
Proveniente da terreno argilloso calcareo, questa Barbera che affina 12 mesi in cemento vetrificato, si veste di rubino nel calice, segnata da un intenso naso intenso di amarena, germoglio di ribes e ricordi balsamici.
Un vino al sorso di buona struttura, lungo e fresco, ideale con tutte le carni a partire da una tagliata al sangue, i formaggi stagionati ed erborinati.
Anche le due Edizioni Limitate e Numerate, nate per celebrare i questi 30 anni di vita della famiglia Boveri nei Colli Tortonesi fatti di amore, lavoro e passione, sono entrati in una prestigiosa guida di settore come Doctorwine, aggiudicandosi, nel caso del Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015, i 94/100.
āSiamo felici e onorati che i nostri vini siamo stati apprezzati cosƬ tanto dalle guide di settore. ā commenta Luigi Boveri ā Sono riconoscimenti importanti che ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avantiā.
Questo anno ha portato anche lāapertura di una nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che da maggio ĆØ diventata un luogo dāincontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali. Ampia oltre 120mq, piĆ¹ 50mq di terrazzo, puĆ² accogliere 50-70 persone a sedere, un centinaio in piedi.
La prosecuzione naturale di molti altri anni di lavoro nel segno della passione per il territorio dei Colli Tortonesi.
Lāedizione RARUM 2022 presenta sei annate del rinomato vino MCM Merlot, ĆØ dunque un’ottima opportunitĆ per gli amanti del vino ed i collezionisti di confrontare lo stile e le caratteristiche delle migliori annate sperimentandone lo sviluppo e il potenziale di invecchiamento. La limited edition si presenta in una cassa di legno con uno stappa/tappa bottiglie di alta qualitĆ .
Negli anni ’80, Alois Lageder si rese conto che il potenziale qualitativo di un vino si rifletteva soprattutto nei vini maturi. Dalla vendemmia del 1995, lāAzienda mette da parte una piccola quantitĆ dei suoi vini della linea Capolavori, per poter poi attingere ad un tesoro che consiste appunto nelle riserve della cantina RARUM. Per la nuova edizione del progetto la selezione delle annate del Merlot MCM ĆØ composta dai vini del 2003, 2004, 2008, 2009, 2011 e 2013.
Nel 1995, un’annata eccezionale per i vini rossi in Alto Adige, le uve Merlot del vigneto “Punggl” si presentarono con unāeccellente qualitĆ . Luis von Dellemann, lāallora enologo della Tenuta, si sentƬ ispirato dalla vendemmia e decise di vinificare in purezza. E sebbene le uve fossero destinate a far parte dell’assemblaggio del CasĆ²n Hirschprunn Rosso, lāenologo, decise di pigiarle separatamente. Nacque cosƬ l’MCM. Da allora, questo vino proveniente dal piĆ¹ antico vigneto di Merlot della Tenuta viene prodotto solo in annate di qualitĆ eccezionale.
Le viti del vigneto MCM Merlot raggiungono unāetĆ di 70 anni, motivo per cui, nel 2020 ĆØ stata aggiunta allāetichetta la denominazione di “VECCHIE VITI”. I numeri romani “LVII” indicano l’anno in cui ĆØ stato piantato il vigneto, ovvero nel 1957.
ITALIAN TASTE SUMMIT 2022 B2B at Palazzo Serbelloni
By Carol Agostini
Create relationships in the world of wine: this is the aim of šššš„š¢šš§ ššš¬šš šš®š¦š¦š¢š, conceived by Joanna Miro, – economist, marketer, broker with more than 30 years of professional experience, as well as the owner of the brand of the same name and CEO of the Wine Global Aspect group, has been dedicated to the world of wine and the constant deepening of specific knowledge of the Italian wine and food terroir for almost 15 years.
Now in its 6th edition, the event is expanding by creating a new format still focused on B2B but finally also focusing on Italy. Vino al Vino is born, aimed at Italian buyers and the national territory with the doors open to final consumers. Palazzo Serbelloni, for years the most sought-after venue in Milan, has been selected for this edition. Its halls host art exhibitions, conferences, fashion shows, events by major brands such as šššš„š¢šš« šš°šš«šØšÆš¬š¤š¢, šš«š¦šš§š§šØ šššš«šÆš¢š§šØ, šš«š®š¬š¬šš«šš¢, ššš± ššš«š, and others.
Palazzo Serbelloni will be the place for interconnections between Italian wineries, consortia and buyers, the public and, as always, the best of foreign key players from all over the world such as Japan, Hong Kong, USA, Mexico, Canada, Russia, Great Britain, Switzerland and other European nations (including those from the East).
From 23rd to 25th October 2022, this scenario properly representative of Italian heritage will be transformed into the ideal and concrete bridge for Italy (B2B & B2C) and between Italy and the key markets of Italian wine in the world (B2B).
Two distinct moments will therefore be created to ensure focused and specialised appointments on different territories.
Italian Taste Summit, on 23 and 24 October, specialises in B2B to establish relationships with foreign countries. It will feature:
ā80 wineries in the export space
ā30 wineries in the Italy space
ā40 journalists from the main Italian and foreign publications
āother trade operators and companies from sectors related to the wine world
āthe Gala Dinner Party at this sixth edition is hosted by the Academy of a three-starred chef in Italy and multi-starred in the world. The dinner will involve companies focusing on brand visibility.
Vino al Vino with a focus on B2B and B2C ITALIA to deepen relations in Italy, will take place on 25 October, again at Palazzo Serbelloni. The Vino al Vino format will consist of the following appointments: āBusiness B2B meetings with 40 Italian buyers
āMasterclasses and tastings with international critics and journalists from leading Italian wine and lifestyle publications āMasterclasses and thematic tastings dedicated to the public
āWalk-around tastings for consumers
Italian Taste Summit and Vino al Vino are 2 formats, 2 separate events, independent in terms of organisational and fiscal management.
Another new feature of the next event is the inclusion, no longer symbolic, of the Nobili Terrae Award.
It is an award structured in today’s marketing key, strongly identifying and commercial at the same time, given the involvement in the Jury of buyers as well as leading professional members of the Technical-Scientific Committee born spontaneously during the previous edition held at Masi Agricola
OccasionItalian Taste Summit is an important opportunity to convey the identity values of the companies participating in the event, and to initiate strategic collaborations with the business and communication worlds.
To initiate relationships between wineries representing high value terroir of origin and importers, critics and journalists from multiple countries and continents.
To organise appointments and wide-ranging in-depth discussions.
The locations chosen to develop the business projects and events are refined and intrinsically Italian in style, located on historic, evocative territories that are suitable places for appropriate hospitality and the identity expression of the wineries involved from all over Italy.
Through her experience in the field of internationalisation and the transparency of logistical processes, Joanna Miro and all her staff are able to professionally support participants in optimising the achievement of their goals.
PROGRAM ITALIAN TASTE SUMMIT
Sunday 23 October Foreign B2B
9:00 – 13:00 B2B export
13:00 – 14:00 Lunch
14:00 – 18:00 B2B Export Press
10:00 – 12:30 Seminar CTS (Marketing/Enology)
14:30 – 17:00 CTS Seminar (Marketing/Enology)
10:00 – 18:00 Press all: Masterclasses including wineries with the Premium package (45 min. set)
19:00 – 20:00 Press Conference with Final Tasting (wines, spirits, food and more), this press area includes wineries with the Silver package
20:30 – 23:00 Gala Dinner
Monday 24 October B2B
9:00 – 13:00 B2B export
13:00 – 14:00 Lunch
14:00 – 18:00 B2B export Press
9:30 – 10:00 All Press: Winery Presentations with the Gold Package (15-20 min per winery)
10:00 – 18:00 Print all: the Masterclasses including wineries with the Premium package (45 min set) End of work in export.
WINE to WINE Tuesday 25 October B2B Italy
9:00 – 17:00 Walk around tastings for profiled Winelovers i.e. Masterclass participants (possibility of sale)
13:00 – 14:00 Cellar lunch B2B and B2C
10:00 – 13:00 Thematic Masterclasses (45 min)
18:00 Closing B2B and B2C Italy
Giunti alla 6a edizione, l’evento si amplia creando un nuovo format sempreĀ incentrato sui B2BĀ ma finalmente anche focalizzato sullāItalia.Ā NasceĀ Vino al VinoĀ rivolto aiĀ buyer italianiĀ e alĀ territorio nazionaleĀ con le porte aperte i consumatori finali.
DalĀ 23Ā alĀ 25Ā Ottobre 2022Ā questo scenario propriamente rappresentativo dellāheritage italiano si trasformerĆ nel ponte ideale e concreto per lāItalia (B2B & B2C)Ā e tra lāItalia e i mercati-chiave delĀ vino italianoĀ nel mondo (B2B).Ā
Si vanno dunque a creareĀ due distinti momentiĀ per assicurare appuntamenti focalizzati e specializzati suĀ territori diversi.
Italian Taste Summit,Ā il 23 e 24 OttobreĀ si specializza suiĀ B2BĀ ššššššĀ per allacciare rapporti con lāestero. Sono previste:
ā80 cantineĀ nello spazio export
ā30 cantineĀ nello spazio Italia
ā40 giornalistiĀ dalle principali testate editoriali nazionali ed estere
āaltriĀ operatori commercialiĀ e aziende dei settori affini al mondo vitivinicolo
āil Gala Dinner PartyĀ di questa sesta edizione ĆØ condotto dallāAccademia di uno Chef tristellato in Italia e pluristellato nel mondo, con cui saranno uniti gli uffici stampa. La cena coinvolgerĆ le aziende che puntano sulla visibilitĆ del proprio brand.
Vino al VinoĀ con focus suĀ B2B e B2C ITALIAĀ per approfondire i rapporti sul territorioĀ nazionale,Ā si svolgerĆ il 25Ā Ottobre, sempre a Palazzo Serbelloni.Ā Il FormatĀ Vino al VinoĀ si articola attraverso i seguenti appuntamenti:
āMasterclass e tastingĀ con la critica internazionale e giornalisti delle importanti testate italiane Wine e Lifestyle
āMasterclass e tastingĀ tematici dedicati al pubblico
āDegustazioni walkĀ around per i consumatori
Italian Taste Summit e Vino al Vino sono 2 format, 2 eventi distinti, indipendenti in quanto la gestione organizzativa e fiscale.
UlterioreĀ novitĆ Ā del prossimo evento ĆØ lāinserimento, non piĆ¹ simbolico, delĀ Premio Nobili Terrae.
Ć un riconoscimento strutturato in chiave marketing odierno, fortemente identitario e commerciale al tempo stesso visto il coinvolgimento nella Giuria anche dei buyer oltre ai membri professionisti di spicco del Comitato Tecnico Scientifico nato spontaneamente durante lāedizione precedente svoltasi nelle sedi della Masi Agricola
Occasione
Italian Taste Summit ĆØ unāoccasione importante per trasmettere i valori identitari delle aziende partecipanti allāevento, e per avviare collaborazioni strategiche con il mondo del business e quello della comunicazione.
PerchĆØ questo evento di business export ĆØ di successo?
Avviare dei rapporti tra le cantine rappresentanti alto valore del terroir dāorigine e gli importatori, critici e giornalisti di settore provenienti da molteplici nazioni e continenti.
Organizzare appuntamenti e ampi spazi di approfondimento adeguatamente curati.
Le location scelte per sviluppare i progetti ed eventi di business sono raffinate e dallo stile intrinsecamente italiano, situate sui territori storici, suggestivi e idonei a essere luoghi per unāadeguata ospitalitĆ e lāespressione identitaria delle aziende vitivinicole coinvolte da tutta Italia.
Attraverso lāesperienza nel campo dellāinternazionalizzazione e la trasparenza dei processi logistici, Joanna Miro e tutto il suo staff ĆØ in grado di Sostenere a livello professionaleĀ i partecipanti nellāintento di ottimizzare il raggiungimento dei loro obiettivi.
PROGRAMMA
ITALIAN TASTE SUMMIT
Domenica 23 ottobreB2B Estero
9:00 – 13:00 B2B export
13:00 – 14:00 Pranzo
14:00 ā 18:00 B2B export
Stampa
10:00 – 12:30 Seminario CTS (Marketing/Enologia)
14:30 – 17:00 Seminario CTS (Marketing/Enologia)
10:00 – 18:00 Stampa tutta: le Masterclass incluse cantine con il pacchetto Premium (set da 45 min.)
19:00 – 20:00 Conferenza Stampa con Tasting finale (vini, alcolici, food e altro), questo spazio stampa include le cantine con il pacchetto Silver
20:30 – 23:00 Cena di Gala
Lunedi 24 ottobre B2B
9:00 – 13:00 B2B export
13:00 -14:00 Pranzo
14:00 – 18:00 B2B export
Stampa
9:30 – 10:00 Stampa tutta: le Presentazioni delle cantine con il pacchetto Gold (15-20 min a cantina)
10:00 – 18:00 Stampa tutta: le Masterclass incluse cantine con il pacchetto Premium (set da 45 min.)
Fine lavori in export.
VINO al VINO MartedƬ 25 ottobre B2B Italia
9:00 – 17:00 Degustazioni walk around per i Winelovers profilati ovvero partecipanti alle Masterclass (possibilitĆ di vendita)
Terre di Pisa Food&Wine festival 14-16 ottobre 2022
Redazione
TUTTO IL BUONO DELLE TERRE DI PISA IN UNA PIAZZA: SAPORI, PROFUMI, COLORI DEL TERRITORIO
Nel pieno centro storico di Pisa itinerari guidati tra formaggi, salumi, vino, olio.
E poi masterclass sul nettare di Bacco e sul cioccolato
Un intero territorio raccontato nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, attraverso i sapori, i profumi, i colori dei prodotti che danno lustro alle Terre di Pisa. Non solo classiche degustazioni, ma anche veri e propri tour guidati su vino, salumi, formaggi, olio. Sono gli esperti AIS e FISAR, ONAF, ONAS e ASCOE a prendere per mano i visitatori per condurli tra gli 80 produttori locali, con i quali attivare i sensi attraverso assaggi āa misura di palato e desideriā, accompagnati dal racconto della storia, delle caratteristiche organolettiche, dei piccoli segreti del processo di trasformazione delle diverse eccellenze. CosƬ, gli incontri ravvicinati con prodotti e artigiani, diventano tanti piccoli viaggi che partono da unāunica grande piazza.
Sensazioni gustative in quattro tappe – dal 14 al 16 ottobre tutti i giorni, differenti orari
Tappa 1: il vino.
Si parte dal āGazebo Tourā armati di calice al seguito dei sommelier ed esperti di AIS e FISAR per raggiungere i banchi dove, guidati dagli esperti ha inizio lāassaggio di tre vini per cantina, tutte appartenenti alla DOC Terre di Pisa.
Unāora di percorso āinebrianteā.
Gruppi di massimo 20 persone.
Ć consigliata la prenotazione. (15 euro + 3 euro prevendita).
Lāitinerario ĆØ tra i banchi di tre produttori locali, accompagnati dagli esperti della Federazione Nazionale Assaggiatori Formaggi (ONAF) capaci di costruire degustazioni che fanno calare dentro tutte le sfaccettature del sapore contenute in una fetta di Pecorino toscano DOP, di Formaggio baccellone, di Pecorino del Parco di San Rossore o magari nei tre latti a caglio vegetale di Lari, che danno vita a un sublime prodotto dalla lunga stagionatura in grotte tufacee, a base di latte di pecora, capra e vaccino.
Da ogni produttore si possono degustare tre tipi di formaggi arrivati in piazza direttamente dai caseifici vanto delle Terre di Pisa.
ā¢ Lāitinerario dura unāora. Gruppi di massimo 8 persone. Ć consigliata la prenotazione. (10 euro + 2 euro prevendita).
La formula: tre produttori tre assaggi presso gli stand in piazza, vale anche per il viaggio tra gli insaccati, che nelle Terre di Pisa hanno un posto importante in cucina.
Spesso mix di carni molto lavorate e stagionate, come per esempio la Gota di San Miniato o la Salciccia di Tartufo Bianco sempre di San Miniato, o i sanguinacci, la soppressata, i salami di pecora.
Sotto la guida degli esperti ONAS, i visitatori appassionati di āaffettatiā daranno al loro palato emozioni sicure.
ā¢ Lāitinerario dura unāora. Gruppi di massimo 8 persone. Ć consigliata la prenotazione. (10 euro + 2 euro prevendita).
La Strada dellāOlio dei Monti Pisani si snoda dalle pendici al mare ospitando frantoi e aziende olearie vocate alla produzione del ātesoro giallo extravergineā, base della dieta mediterranea: un tesoro capace di far mutare il sapore ai cibi, esaltandone le caratteristiche e, talvolta, perfino migliorandole.
Lāolio ĆØ un viaggio da fare, piĆ¹ di ogni altro, accompagnati da chi lo conosce bene, come gli esperti ASCOE che durante le tappe da tre produttori negli stand in piazza, non solo narrano le storie delle piante da cui origina il condimento piĆ¹ prezioso al mondo, ma conducono dentro il sapore per apprezzarne ogni sfumatura che, senza una guida, sarebbero molto difficili intercettare.
ā¢ Punto di incontro e partenza dei tour presso lāOil Bar. Lāitinerario dura unāora. Gruppi di massimo 5 persone. Ć consigliata la prenotazione. (tour gratuiti).
La X edizione di Terre di Pisa Food&Wine Festival offre al pubblico una masterclass sul cioccolato e quattro masterclass sul vino davvero pregevoli, tutte organizzate nella sala polifunzionale della Borsa Merci, sempre in Piazza Vittorio Emanuele II.
Si comincia venerdƬ 14 settembre alle 17.30 con il Mastro Cioccolatiere Giovanni Angiolini, che conduce nellāaffascinante arte della lavorazione del cioccolato: Dal seme alla Tavoletta.
Come nasce il vero cioccolato.
Sabato 15 ottobre si prosegue con le prime due masterclass sul vino: dalle 11 alle 12,30 I vini gastronomici. Lāimportanza di avere vini territoriali nelle carte dei vini, con anfitrione Andrea Gori, sommelier, oste, giornalista, scrittore che guida alla scoperta dei vini che meglio si possono introdurre nelle liste dei ristoranti, con un rapporto qualitĆ /prezzo adeguato.
Dalle 15 alle 16.30 il delegato AIS Toscana di Pisa Alessandro Balducci parla di vino del territorio da un punto di vista unico con un percorso mai affrontato finora: conduce alla riscoperta delle vecchie annate dei rossi delle Terre di Pisa, facendo un itinerario a ritroso. Titolo della masterclass: I vini rossi delle Terre di Pisa nel tempo: la prospettiva dellāinvecchiamento.
Domenica 16 ottobre altre due masterclass: dalle 11 alle 12.30 ĆØ la DOC Terre di Pisa Rosso Sangiovese sul palcoscenico e a parlarne ĆØ la sommelier e divulgatrice enologica Carlotta Salvini che porta la sua visione su questa produzione tra tradizione e innovazione;dalle 15 alle 16.30 Vittorio Faluomi, docente FISAR delegato Pisa tratta un tema molto affascinante: i vini prodotti in anfore.
Durante la degustazione si confrontano le differenze organolettiche tra vini prodotti tradizionalmente e quelli prodotti in terracotta o cocciopesto, una pratica di cantina affascinante che trova radici nel modo antico di fare vino, dal Caucaso ai Romani. Titolo dellāincontro: Il ritorno delle anfore ā Vinificazione innovativa oppure riappropriazione di tecniche antiche?
Due gli incontri: sabato 15 ottobre e domenica 16 dalle 19 alle 20, presso lāOil Bar (prezzo: 10 euro).
Sempre domenica ma dalle 17.30 alle 19, si svolge il Pisalame contest: sei aziende produttrici locali metteranno in gioco il loro miglior prodotto, il salame toscano che, appositamente anonimizzato, sarĆ sottoposto alla degustazione di due giurie, una tecnica e una popolare. Il pubblico puĆ² far parte della seconda (sono previsti 60 giurati popolari), previa iscrizione, e trascorre due ore gustosissime sotto la guida di Dario Sarti di ONAS ā Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi āØā¢ Info e prenotazioni: Aperiolio – Bar La Borsa tel. 050 500697 – Pisalame contest sul sito dellāevento nella sezione dedicata.
La X edizione del āTerre di Pisa Food & Wine Festivalā la mostra-mercato con degustazione dei prodotti, seminari, laboratori e degustazioni guidate del vino anche questāanno farĆ convergere sulla centralissima piazza Vittorio Emanuele II, da venerdƬ 14 a domenica 16 ottobre, oltre 80 produttori che racconteranno in prima persona e offriranno in degustazione il tartufo, la pasta, il cioccolato, i salumi, i formaggi, il miele, i dolci, la birra, i liquori, la doc Terre di Pisa e lāolio extravergine dāoliva.
La ātre giorni enogastronomicaā, organizzata dalla Camera di Commercio di Pisa in collaborazione con le associazioni di categoria, che punta a diffondere la cultura del cibo e del bere di qualitĆ delle Terre di Pisa con uno sguardo attento alla salute e alla sicurezza alimentare, veste a tema tutta la cittĆ e il territorio attraverso un fitto calendario di visite guidate alle mostre e ai musei, itinerari nei giacimenti gastronomici. L’evento ĆØ una delle iniziative di punta di Vetrina Toscana, la rete della Regione che valorizza la cultura enogastronomica come attrattore turistico e come espressione dell’identitĆ del territorio.
Il legame tra alimentazione e salute sarĆ in primo piano grazie agli esperti del centro Nutrafood dellāUniversitĆ di Pisa che forniranno ai visitatori, attraverso laboratori, giochi e quiz, informazioni su acquisti e consumi consapevoli in ambito alimentare.
Particolare attenzione ai prodotti del mare: il pubblico sarĆ guidato alla lettura dellāetichettatura dei prodotti ittici per la verifica della loro origine e per un acquisto consapevole.
Intrigante il programma dedicato ai piĆ¹ piccoli. Il murales di Keith Haring farĆ da sfondo alle attivitĆ , tutte gratuite, riservate ai bambini che si concluderanno con una gustosa merenda āTerre di Pisaā.
ORARI E INFO
Prenotazioni e informazioni sono disponibili su www.pisafoodwinefestival.it.
Orari:
– venerdƬ 14 ottobre: dalle 17 alle 22
– sabato 15 dalle 11 alle 22
– domenica 16 dalle 11 alle 21
Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest Sede di Pisa telefono 050.512280-229 promozione.pi@tno.camcom.it
Vini da terre estreme, Vini unici, Chiusura adesione per le cantine eroiche
Redazione
Decima edizioni, il 6/7 novembre a Villa Braida ā Mogliano Veneto TV
āVini da Terre EstremeāĀ per la sua decima edizione che avrĆ luogo ilĀ 6 e 7 Novembre 2022Ā torna a Villa Braida di Mogliano Veneto (Treviso) dimora storica a pochi chilometri da Venezia, in uno dei piuĢ importanti crocevia commerciali tra il Nord Est Italia,
Austria e la Slovenia.
Dopo la sospensione dovuta alla pandemia e dopo la tappa di Matera, ritorna a Treviso lāappuntamento conĀ āVini da Terre Estremeā.
Sia i professionisti (distributori, Ho.Re.Ca., media) che gli appassionati wine lovers, avranno lāopportunitĆ , nei due giorni del workshop, di conoscere e degustare la miglior produzione di etichette eroiche, in un percorso ideale che attraversa lāintero Paese: dal Trentino Alto Adige alla Sardegna, dalla Valle dāAosta allāIsola di Pantelleria, passando per la Valtellina e la Costiera Amalfitana, le Cinque Terre e le pendici dellāEtna, il Friuli, le isole toscane, il Veneto, toccando lāIstria, la Dalmazia, la Serbia.
Nella settimana che precede āVini da Terre Estremeā sono programmatiĀ micro-eventi, in ristoranti ed enoteche del territorio, per promuovere i vini e le cantine partecipanti allāevento.
La chiusura delle adesione da parte delle cantine eroiche ĆØ stata prorogata al 14/10/2022
Se sei una cantina che produce vini in zone impervie, produci vini eroici e interessati a partecipare al nostro evento, richiedi tutte leĀ informazioni:Ā Ā info@pilotagreen.itĀ
LāItalia possiede il piĆ¹ straordinario patrimonio dāarte al mondo ma anche di tradizioni, di feste patronali, di ricette culinarie e, come se non bastasse, il piĆ¹ vasto patrimonio di biodiversitĆ in viticoltura fra tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Chi ha la possibilitĆ (e la sensibilitĆ ) di ammirare luoghi, da secoli coltivati a vite, come ad esempio le Cinqueterre, la Valtellina, la Costiera Amalfitana, la Costa Viola, Pantelleria e le isole della Sicilia, le pendici dell’Etna, la Sardegna, fino alle isole dell’Istria e della Dalmazia viene colto da stupore e ammirazione: sono paesaggi praticamente identici a quelli medievali o rinascimentali. Quella italiana non ĆØ solo viticoltura ma ĆØ anche viticultura.
Pilota Green con il progetto “Vini da Terre Estreme” intende rendere omaggio a questāItalia originalissima e bellissima, alle sue Terre Estreme coltivate a vite, che la rendono unica nel panorama enoico mondiale. Da anni organizza in Italia e da quest’anno anche all’estero, “Vini da Terre Estreme” evento che ha lāobiettivo di valorizzare e far conoscere vini straordinari e unici – prodotti con uve coltivate in zone sconosciute, geograficamente impervie, in minuscoli fazzoletti di terra strappati in condizioni ardue alla montagna o al mare – al mondo dei consumatori evoluti, appassionati enogastronomi e ai professionisti del settore.
“Vini da Terre Estreme” vuole essere punto dāincontro privilegiato con la migliore tradizione enoica āestremaā italiana e non solo, con un patrimonio di esperienza e radicamento al territorio che non ha eguali altrove. Un patrimonio che, con tenacia, pochi e appassionati vignaioli continuano a salvaguardare regalandoci ancora dei vini straordinari, rari, e soprattutto preziosi per il loro carattere unico.
E questo esprimono i vini estremi: la sapienza e lāesperienza di vignaioli che con passione e sacrificio lavorano in una continua sfida, che diventa eroica, verso una natura difficile, inospitale, esigente. Da questo incontro-scontro nascono gemme rare, preziose, vini di alto valore, a volte ruvidi ma di forte carattere.