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  • Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti, Cusumano: i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023.

    Redazione

    Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri.

    Cusumano Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Cusumano Tenuta Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

    Diego e Alberto Cusumano, foto da comunicato stampa
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    Tenuta Ficuzza

    A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano. La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina.

    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effettuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.

    “Siamo andati contro corrente – racconta Diego CusumanoAbbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i boschi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce alla qualità del vino”.

    Tenuta Monte Pietroso

    “La tenuta di Monreale – continua Diego Cusumano si chiama Monte Pietroso anche se non ci sono i sassi che affiorano dalla terra. Piuttosto qui il terreno è franco sabbioso, un terreno sciolto che abbiamo individuato come ideale per allevare il Grillo. Siamo in alta collina, a 400 metri sul livello del mare.

    Un’ambientazione speciale per il Grillo che qui riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che ne aumentano il carattere, l’eleganza e la capacità di invecchiamento. E ancora, sul versante nord soffia spesso la tramontana che porta il fresco dal mare e rende ancora più eleganti gli aromi del Grillo. Difficile trovare un luogo così per il Grillo che qui si esprime con grande complessità ed eleganza: Shamaris Sicilia DOC, un nome che richiama il mare, quel mare vicino che respira quando soffia la tramontana.

    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    “In sintesi – spiega l’enologo Mario Ronco l’annata 2022 in Sicilia ha visto un inverno con buone scorte idriche seguito da una primavera senza problemi dal punto di vista fitosanitario. L’estate è poi iniziata con il tipico andamento caldo, caratteristico della nostra bella isola, senza però creare problemi ai vigneti situati in collina.

    Le piogge tra il 9 e l’11 agosto (circa 80 mm) hanno sparigliato le carte creando un punto di frattura nella calda estate siciliana e donando acqua e importanti, benefiche escursioni termiche tra il giorno e la notte.

    La parte finale di maturazione delle uve bianche è avvenuta nel modo migliore, graduale, priva di accelerazioni dovute a momenti di eccessivo caldo agostano; si può così raccontare di uve sane, mature e profumate”.

    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa
    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa

    TENUTA FICUZZA

    Piana degli Albanesi (PA) a 700/800m slm Terreno franco argilloso, 60 microaree

    Angimbé terre siciliane IGT 2022
    Insolia 70%, Chardonnay 30%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposizione sud-est per l’Insolia, est per lo Chardonnay, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 60 ettolitri per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima decade di settembre.

    Vinificazione

    Macerazione a freddo delle bucce per 12 ore a 8°C, pressatura pneumatica, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa
    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa

    TENUTA MONTE PIETROSO

    Monreale (PA)  a 400m slm Terreno franco argilloso, 12 microaree

    Shamaris Sicilia DOC 2022
    Grillo 100%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 400m slm, esposizione nord, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 75 quintali per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima metà di settembre.

    Vinificazione
    Macerazione a freddo delle bucce per 5 ore a 14°C, pressatura pneumatica, saturazione di azoto, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa

    CUSUMANO

    “La luce è vita per i nostri territori. Esplorarne il rapporto simbiotico con la nostra Terra significa evocare la nostra identità”, questo è lo slogan della cantina

    Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo).

    Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

    Da Comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito azienda: https://cusumano.it/it/

    Sito ufficio stampa: https://www.cinquesensi.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Al Vinitaly il pluripremitato Filari di Timorasso 2020

    Redazione

    Per la prima volta a Vinitaly il pluripremiato Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri.In assaggio anche il Sensazioni 2021, la Croatina che non ti aspetti prodotta solo sette volte in trent’anni.

    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 aprile, presso lo stand H2 Padiglione 10 di Vinitaly (Veronafiera), è possibile incontrare l’Azienda Agricola Luigi Boveri col suo Filari di Timorasso 2020, il bianco da lungo invecchiamento che si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae AIS. In assaggio anche il Sensazioni 2021, un vino prodotto solo nelle annate migliori.

    Una parte della famiglia all'opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Una parte della famiglia all’opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Un Vinitaly ricco di attese per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che dal 2 al 5 aprile, presso Veronafiere (stand H2 Padiglione 10), lancia il suo pluripremiato campione, il Filari di Timorasso 2020, il vino pigliatutto, che l’anno scorso si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae di AIS.

    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Territorio e degustazione

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante. Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano. In anteprima anche l’annata 2021 del Filari di Timorasso, appena uscito in commercio.

    Siamo felici di tornare quest’anno a Vinitaly con questo vino, che ci riempie di orgoglio da oltre un anno, per il quale immagino una potenzialità di invecchiamento che può tranquillamente superare la decina d’anni. – commenta il vignaiolo Luigi BoveriI riconoscimenti di questo vino, e degli altri in tanti anni, ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Ma non finisce qui, perché durante la quattro giorni veronese, la nota cantina di Costa Vescovato, presenterà anche il Sensazioni 2021, un rosso che esce solo nelle migliori annate, a base di Croatina in purezza, che affina 12 mesi in tonneaux, e che nella trentennale storia della Luigi Boveri è stato prodotto solo sette volte.

    Proveniente da terreni argilloso-calcareo, con esposizione a sud-est, a 250 mt slm, questo rosso sa stupire per la sua complessità, che vira verso profumi di fiori rossi (garofano), karkadè, confettura di prugne, succo di mirtilli e ricordi di miele di castagna, sorso strutturato e lungo. Un rosso che sa permettersi abbinamenti complessi come un controfiletto con salsa alle prugne e un peposo toscano.

    Un appuntamento importante quello di Vinitaly 2023 per il consolidamento e la crescita dell’export della Luigi Boveri, sia a livello internazionale che per l’Italia. E per chi non potrà assaggiare i loro vini durante Vinitaly, si può rimediare organizzando una degustazione a Costa Vescovato, provincia di Alessandria, presso la nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che in pochi mesi è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali.

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  • Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC e altri Ciliegioli d’Italia: al via la prima edizione

    Redazione

    L’evento, al suo esordio e dedicato interamente al vitigno autoctono, si terrà il 7 e l’8 maggio alla Fortezza Orsini di Sorano (GR) e vedrà la presenza di banchi d’assaggio, dove sarà possibile degustare il Ciliegiolo di Maremma e di altre parti d’Italia.

    Domenica 7 e lunedì 8 maggio appuntamento alla Fortezza Orsini di Sorano in provincia di Grosseto, per una rassegna senza precedenti.

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa
    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo di Maremma e altri Ciliegioli d’Italia saranno presentati in una due-giorni, durante la quale stampa e operatori del settore avranno la possibilità di degustare i vini delle aziende produttrici di questo speciale vitigno, che saranno a disposizione alla mescita presso banchi d’assaggio. Nella giornata di domenica, su prenotazione, è prevista una masterclass tematica.

    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Dal colore rosso rubino, con leggeri riflessi violacei, con sapore e profumo caratteristici che ricordano la frutta matura, piacevole ed equilibrato, il Ciliegiolo è stato recentemente riscoperto e valorizzato, e deve il suo nome al colore dell’acino e agli aromi del vino che richiamano in modo esplicito la ciliegia.

    A differenza di quanto avveniva in passato, quando veniva utilizzato per il consumo diretto o per preparare vini di pronta beva ma di poca longevità tanto che, per la maggior parte, le uve venivano vinificate in assemblaggio con altre varietà, in primis il Sangiovese, oggi è perlopiù impiegato in purezza per produrre alcuni interessantissimi vini DOC e IGT del Centro Italia.

    Viene coltivato in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Liguria e, in modo minoritario, in altre zone d’Italia. La maggiore diffusione del Ciliegiolo è comunque in Toscana, dove si contano circa 525 ettari, quasi il 60% dei quali sono concentrati in provincia di Grosseto dove danno vita a numerose etichette della DOC Maremma Toscana Ciliegiolo.

    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è di fondamentale importanza piantarlo sui terreni adeguati al risultato enologico che si vuole ottenere. Da questo punto di vista la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti – se non la più interessante – per questa varietà, così come interpretazioni importanti si trovano in Umbria tra l’Orvietano e i Colli Amerini, nell’Alto Lazio e in alcune aree delle Marche.

    Logo articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa
    Loghi articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa

    L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana e dai delegati FISAR sul territorio, con il patrocinio del Comune di Sorano.

    Da comunicato stampa

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  • Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone

    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone

    FONZONE presenta MATTODA’

    Redazione

    IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI CHE RACCONTA L’IRPINIA SECONDO L’ENOLOGO LUCA D’ATTOMA Marzo 2023 – Un Aglianico in purezza che nasce nella sottozona Campi Taurasini, in Irpinia.

    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone
    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, Silvia Silvia Fonzone e l’enologo consulente Luca D’Attoma presentano Mattoda’ , foto da comunicato stampa

    Il primo realizzato con questo vitigno dall’enologo toscano Luca D’Attoma che, con l’azienda vitivinicola Fonzone Caccese di Paternopoli (AV), ha avviato un percorso incentrato sulla viticoltura sostenibile per creare vini sartoriali che raccontano questo territorio straordinario della Campania.

    Una sfida che l’enologo ha raccolto e che la famiglia Fonzone ha sostenuto con entusiasmo, al punto da battezzare il nuovo vino Mattoda’, un nome che rende omaggio a D’Attoma rievocandone il cognome, e che, al tempo stesso, sottolinea la volontà di creare un rosso fuori dagli schemi, innovativo, capace di interpretare in maniera originale un vitigno unico nel suo genere.

    Le bottiglie, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, foto da comunicato stampa
    Le bottiglie, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, foto da comunicato stampa

    Rosso rubino brillante, Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 rivela al naso note di mirtillo selvatico accompagnato dal profumo della sua foglia, mentolato. Al palato, l’ingresso è dolce e piacevole con sentori di pepe verde, note di eucalipto, bacca di vaniglia intera, molto balsamico.

    Un vino fresco, avvolgente, con una spiccata personalità che rispecchia fortemente quella dell’enologo e dei Fonzone, una grande famiglia che ha scelto di produrre vino per passione, con cura e precisione, assecondando i ritmi della natura e preservando la biodiversità di un territorio straordinario come l’Irpinia.

    Logo cantina Fonzone, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, immagine da comunicato stampa
    Logo cantina Fonzone, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, immagine da comunicato stampa

    Mattoda’ è un vino che si accompagna bene con carni rosse, piatti speziati, tartufo e formaggi stagionati.
    Il vigneto di Aglianico della Tenuta Fonzone, a Paternopoli, si estende lungo i due versanti di una collina ben ventilata, posta ad un’altitudine che varia dai 360 ai 430 m s.l.m. e circoscritta dai torrenti Fredane ed Ifalco.

    Le ottime esposizioni, i terreni argillosi e le bassissime rese consentono di ottenere uve di grande qualità che vengono raccolte in piena maturazione e vinificate nel rispetto rigoroso delle caratteristiche varietali.

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  • Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero sposa il cinema e promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Redazione

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano, l’attore Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye. Gli ospiti del festival visiteranno location esclusive nel territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini e incontrare i vari produttori della zona.

    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Dopo la presentazione, lo scorso febbraio, al Maggio Musicale Fiorentino, della première del film “La Leggenda del Gallo Nero”, un cortometraggio, prodotto dal Consorzio Vino Chianti Classico, che narra la storia del famoso simbolo della denominazione, nel mondo del Gallo Nero si torna a parlare di film e di cinema.

    Il Consorzio Vino Chianti Classico è infatti sponsor ufficiale della 21a edizione del Florence Korea Film Fest, il festival di cinema dedicato alla cinematografia sud coreana, il più importante in Europa, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile: una scelta che suggella l’interesse dei produttori del Gallo Nero per un Paese e un mercato con ottime prospettive di crescita.

    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye che visiteranno il territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini del Gallo Nero e incontrare alcuni produttori della zona.

    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2020 il mercato coreano ha significato 4,7 miliardi di esportazioni italiane. Valore in crescita nel 2021 che ha raggiungo i 5,3 miliardi di euro. Un rapporto, quello tra Italia e Corea del Sud, virtuoso per molti settori culturali e produttivi, compreso il comparto del vino di qualità.

    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Per quanto riguarda i vini del Gallo Nero, il 2021 ha infatti segnato un record di esportazioni sul mercato coreano: i volumi sono triplicati. Dopo l’exploit dell’anno precedente, nel 2022, le bottiglie di Gallo Nero vendute in Corea non sono ulteriormente aumentate ma è cresciuto invece il valore medio per bottiglia che il consumatore coreano ha riconosciuto alla DOCG Chianti Classico.

    Film di chiusura "Life is Beautiful", articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Film di chiusura “Life is Beautiful”, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    “Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. – afferma Giovanni Manetti, Presidente del ConsorzioAnni, che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna.

    Il mercato coreano sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nel nuovo evento di giugno a Seoul.”

    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2023 il Consorzio Vino Chianti Classico si ripresenterà infatti sul mercato coreano per il terzo anno consecutivo, con un grande evento di degustazione, il 20 giugno, nella capitale Seoul, con la partecipazione dei produttori; oltre a questo evento, il Consorzio organizzerà incoming di operatori e stampa nel proprio territorio di produzione.

    Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è per noi un grande onore – continua Manetti – Noi produttori del Chianti Classico ci sentiamo molto vicini al popolo sud-coreano. Un aspetto che ci accomuna credo sia la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione:

    il Chianti Classico con i suoi 300 anni di storia e la continua attenzione all’innovazione sia in vigna che in cantina e la Corea del Sud, una nazione da sempre all’avanguardia tecnologica, sempre ‘connessa’, ma al tempo stesso profondamente legata ai valori della tradizione. Coniugare tradizione e innovazione è un tema centrale che appartiene sia alla cultura coreana che alla nostra.”

    Il Florence Korea Film Fest è il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia, in vari luoghi della città (e online sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies).

    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Il cartellone, ricco di anteprime italiane, presenta in programma oltre 100 film divisi per sezioni con un focus sulle registe donne coreane. Tra le star della 21esima edizione il regista premio Oscar Bong Joon-ho, l’attore Park Hae-il protagonista dell’ultimo film di Park Chan-wook e la regista Yim Soon-rye, considerata una delle autrici di spicco della Nouvelle Vague.

    Da comunicato stampa

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  • 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano

    Redazione

    Sabato 25 Marzo 2023 presso il Saint Joseph Resort a Salerno si svolgerà l’ottava edizione di Untold incentrata su quelle che all’estero chiamano le 3B del vino Italiano: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Questa edizione rappresenta l’apice della rubrica Untold che ha visto il nostro team negli ultimi 24 mesi. assaggiare oltre 350 vini esclusivamente delle seguenti denominazioni:

    Aglianico del Vulture
    Barbaresco
    Barolo
    Brunello di Montalcino
    Chianti Classico
    Fiano di Avellino
    Gattinara
    Ghemme
    Verdicchio dei Castelli di Jesi
    Verdicchio di Matelica
    Vino Nobile di Montepulciano

    Il 25 Marzo quattro commissioni, ciascuna composta da 6 esperti di settore, andranno ad eleggere i migliori Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino che si aggiudicheranno i Tre Cavatappi.

    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Le commissioni valutatrici

    Due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 52 referenze di Barolo e Barbaresco per eleggere i migliori vini di Barolo e Barbaresco Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Barolo e Barbaresco Untold:

    ♦Adele Munaretto
    ♦Andrea Annunziata
    ♦Carol Agostini
    ♦Fabio Pascucci Pepi
    ♦Gelsomino Perrotta
    ♦Giuseppe Festa

    ♦Luca Matarazzo
    ♦Luigi D’Acunto
    ♦Monica Mogavero
    ♦Roberto Garofalo
    ♦Vincent Renzo
    ♦Vittorio Guerrazzi

    Ulteriori due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori vini di Brunello di Montalcino Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:

    ♦Annalisa Mancaniello
    ♦Antonio Zambrano
    ♦Aurelio Fasano
    ♦Cosimo Orlacchio
    ♦Cristina Santini
    ♦Danilo Amapani

    ♦Ermanno Guerra
    ♦Gaetano Cataldo
    ♦Giulia Ferrero
    ♦Giuseppe Schiavone
    ♦Mirco Gazzera
    ♦Simone Feoli

    Le referenze in assaggio di Barolo e Barbaresco Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 52 referenze partecipanti organizzate in batterie da 6 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Aurelio Settimo – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2018
    Aurelio Settimo – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Batasiolo – Barolo “Boscareto”, 2016
    Borgogno – Barolo “Cannubi”, 2018
    Brezza – Barolo “Sarmassa”, 2018
    Brezza – Barolo Riserva “Sarmassa – Vigna Bricco”, 2017
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Massara”, 2018
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Monvigliero”, 2017

    Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    Cantine Povero – Barolo, 2018
    Cantine Sant’Agata – Barolo “La Fenice”, 2018
    Casa E. Di Mirafiore – Barolo “Lazzarito”, 2019
    Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    Cascina Bongiovanni – Barolo Riserva, 2015
    Chiara Boschis – Barolo “Via Nuova”, 2018
    Collina San Ponzio – Barolo, 2019
    Curto Marco – Barolo “Arborina”, 2019

    De Simone – Barolo, 2019
    Dosio – Barolo “Fossati”, 2018
    Dosio – Barolo “Serradenari”, 2018

    Enrico Serafino – Barbaresco “Bricco di Neive”, 2019
    Enrico Serafino – Barolo “Carpegna”, 2018
    Enrico Serafino – Barolo Riserva “Briccolina”, 2016
    Fontanafredda – Barolo “del Comune di Serralunga d’Alba”, 2019

    Guido Rivella – Barbaresco “Montestefano”, 2019

    Josetta Saffirio – Barolo “Ravera”, 2019
    Josetta Saffirio – Barolo Riserva “Millenovecento48”, 2016

    Livia Fontana – Barolo “Villero”, 2018
    Luca Marenco – Barolo “La Volta”, 2018
    Luca Marenco – Barolo, 2018
    Luigi Baudana – Barolo “Baudana”, 2019
    Luigi Baudana – Barolo “Cerretta”, 2019

    Manzone Giovanni – Barolo “Bricat”, 2018
    Marchesi Di Barolo – Barbaresco “Serragrilli”, 2019
    Marchesi Di Barolo – Barolo, 2018
    Marrone – Barolo “Bussia”, 2019
    Montalbera – Barbaresco “Lintuito”, 2019
    Montalbera – Barolo “Levoluzione”, 2017

    Pasquale Pelissero – Barbaresco “Cascina Crosa”, 2020
    Pasquale Pelissero – Barbaresco “San Giuliano”, 2020
    Passone Massimiliano – Barolo “Sotto Castello di Novello”, 2016

    Ramello Gianni e Matteo – Barolo Riserva “Rocchettevino”, 2017
    Rapalino – Barbaresco, 2019
    Rocche Costamagna – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2017
    Rocche Costamagna – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Schiavenza – Barolo “Cerretta”, 2019
    Schiavenza – Barolo, 2019
    Socre’ – Barbaresco Riserva “Roncaglie”, 2018
    Socre’ – Barbaresco, 2019
    Sordo – Barolo “Monprivato”, 2018
    Sordo – Barolo “Perno”, 2018

    Villadoria – Barolo “Sorì Paradiso”, 2019

    Le referenze in assaggio di Brunello di Montalcino Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 44 referenze partecipanti organizzate in batterie da 5 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Argiano – Brunello di Montalcino, 2018

    Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
    Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018

    Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
    Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
    Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
    Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
    Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018

    Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
    Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
    Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018

    Geografico – Brunello di Montalcino, 2018

    La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
    La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
    La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
    La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
    La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
    La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
    Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018

    Máté – Brunello di Montalcino, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino, 2018

    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
    Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018

    San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
    SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
    Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
    Sesti – Brunello di Montalcino, 2018

    Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
    Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
    Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018

    I criteri di valutazione di Untold

    Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.

    La valutazione sarà, infatti, espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:

    →Attrattività
    →Espressività
    →Iconicità
    →Piacevolezza oppure Prospettiva
    →Coerenza

    Sviluppando la media dei punteggi attribuiti dai 12 degustatori andremo ad assegnare i Cavatappi di Decanto ai vini che totalizzeranno una media di:

    15 – 17 punti: UN CAVATAPPI
    18 – 20 punti: DUE CAVATAPPI
    21 – 25 punti: TRE CAVATAPPI

    I premi assegnati nel corso di Untold

    Al termine del contest andremo a premiare i vini che totalizzeranno il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    Miglior vino
    Vino più tipico
    Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
    Vino con la migliore etichetta (assegnato dai nostri follower sui social network)

    Andremo, inoltre, ad assegnare il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Infine, si assegnerà il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Da sito e comunicato stampa

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  • Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, approfondimenti sulle Annate, Riserve e Selezioni

    Di Cristina Santini

    Verso la Fortezza Medicea di Montepulciano, foto di Cristina Santini
    Verso la Fortezza Medicea di Montepulciano, foto di Cristina Santini

    Sabato 18 febbraio, nell’incantevole borgo di Montepulciano, ho preso parte ad una delle due giornate sull’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano organizzata dal Consorzio in un contesto esclusivo come la Fortezza Medicea, a pochi passi da Piazza Grande.

    Una cittadina medievale toscana, ubicata su una collina circondata da vigneti e dallo splendido paesaggio della Valdichiana e della Val d’Orcia, pronta ad accogliere pubblico e operatori della stampa con occhi puntati sulle nuove annate. Oltre 40 Produttori presenti ai banchi d’assaggio, più della metà della denominazione, che hanno raccontato le annate e i loro progetti futuri.

    Il Palazzo Comunale in Piazza Grande, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Il Palazzo Comunale in Piazza Grande, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Numeri in crescita per la denominazione poliziana che esporta ancora più sul mercato estero (68%) rispetto a quello italiano (32%) e che vede la Germania e gli Stati Uniti come i principali paesi esportatori del Nobile con un quantitativo di 7.1 milioni di bottiglie immesse nel 2022 (+6% sul 2021) e 2.8 milioni di Rosso di Montepulciano (+7.7% rispetto al 2021).

    Il progetto Pieve, tanto atteso che porterà all’approvazione di un nuovo disciplinare nel 2025, permetterà l’introduzione della tipologia in etichetta, identificando una particolare zona con l’impiego almeno del 90% di Sangiovese e la restante parte di vitigni autoctoni complementari (Canaiolo, Colorino, Mammolo ecc.) e con uve prodotte esclusivamente dall’azienda imbottigliatrice.

    Dodici le aree di studio identificate come UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) e menzionate con il nome delle antiche Pievi, circoscrizioni territoriali religiose e civili risalenti all’epoca romana e longobarda: Argiano, Ascianello, Badia, Caggiole, Cervognano, Ciarliana, Gracciano, Le Grazie, San Biagio, Sant’Albino, Valardegna e Valiano.

    Da Palazzo Contucci in lontananza la Val d'Orcia, foto di Cristina Santini
    Da Palazzo Contucci in lontananza la Val d’Orcia, foto di Cristina Santini

    È sempre più crescente il numero delle aziende che si impegnano a vinificare il Prugnolo Gentile (così chiamato il Sangiovese da queste parti) in purezza o con una piccola aggiunta di vitigni autoctoni a dimostrazione della vera autenticità dei Nobile, abbandonando sempre più l’impiego delle uve internazionali.

    Riflettori puntati sulla 2020, considerata l’annata a cinque stelle, e la Riserva 2019, fino a degustare millesimi precedenti che ho assolutamente apprezzato e riportato nei miei assaggi migliori e dove, non solo per le percentuali delle varietà impiegate importanti, hanno contribuito sicuramente territorio, clima, legni utilizzati e l’inconfondibile mano dell’uomo.

    L’annata 2020 è stata piuttosto regolare caratterizzata da pochi sconvolgimenti climatici, con qualche rallentamento nella fase di crescita dei germogli tra aprile e maggio a causa della poca disponibilità idrica dei terreni recuperata poi con le piogge di giugno.
    La maturazione dei grappoli ha avuto fasi alterne tra agosto e settembre, passando da giornate limpide con una buona luminosità e temperature ottimali a cali bruschi e piogge frequenti. L’instabilità comunque non ha impedito il procedere della maturazione fenolica e ha portato vini con un gradevole corredo aromatico e un buon equilibrio tra struttura e acidità.

    La Riserva 2019 è risultata, nella maggior parte delle degustazioni, elegante, longeva e solo in qualche caso con un’espressione tannica ancora ruvida.
    Comunque due annate degne che si sono presentate al calice con profili variegati a seconda dell’azienda, a dimostrazione del fatto che non c’è ancora una linea di congiunzione interpretativa e territoriale ma un approccio orientato più sulla singola referenza, superando però quel retaggio del passato dovuto ai tannini pesanti che hanno lasciato definitivamente spazio all’eleganza e all’equilibrio.

    L'entrata della Fortezza Medicea, foto di Cristina Santini, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023
    L’entrata della Fortezza Medicea, foto di Cristina Santini, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023

    I migliori assaggi, con le mie considerazioni di rito, in ordine di degustazione e suddivisi per Aziende:

    Podere Il Macchione:
    Nobile di Montepulciano 2019 – Intenso, fresco, goloso.
    Nobile di Montepulciano 2018 – Frutto deciso e tannini setosi.
    Riserva 2017 – Elegante e longevo, ha tutto il tempo per elevarsi ancora. Un gran Nobile.

    Vino Nobile Riserva 2017 Il Macchione, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, foto di Cristina Santini
    Vino Nobile Riserva 2017 Il Macchione, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, foto di Cristina Santini

    Podere Casanova Guidotti:
    Rosso di Montepulciano 2020 – Profondo e di grande potenza estrattiva.
    Nobile di Montepulciano 2020 – Appena imbottigliato ma un grande vino da attendere, scalpitante.
    Nobile di Montepulciano 2019 – Complesso e appagante.

    Batteria della Cantina Guidotti, foto di Cristina Santini
    Batteria della Cantina Guidotti, foto di Cristina Santini

    Fattoria della Talosa:
    Riserva 2019 – Intensità di frutto e freschezza
    Nobile di Montepulciano Selezione Filari Lunghi 2018 – Dinamico, godurioso e di lunga persistenza.

    I vini di Talosa, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    I vini di Talosa, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Contucci:
    Rosso dì Montepulciano 2020 – Fragrante e succoso, buona bevibilità
    Nobile di Montepulciano Pietra Rossa 2018 – Sorso pieno di energia, vellutato e composto. Sorprendente.
    Riserva 2017 – Agile, corposo, di bella struttura.

    I vini della Cantina Contucci, foto di Cristina Santini
    I vini della Cantina Contucci, foto di Cristina Santini

    Il Molinaccio:
    Rosso di Montepulciano Il Golo 2021 – un effluvio di frutta rossa fresca, godibile e beverino.
    Nobile di Montepulciano La Spinosa 2019 – Frutto croccante, spalla acida alta, elegantemente sincero.
    Riserva La Poiana 2016 – Ampio al naso e al palato con un’incredibile struttura. Impeccable.

    Line up Il Molinaccio, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Line up Il Molinaccio, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Poliziano:
    Nobile di Montepulciano Selezione Asinone 2020 – Grande potenziale, bouquet generoso, rotondo e avvolgente.
    Nobile di Montepulciano Selezione Le Caggiole 2017 – Ampio il ventaglio degli aromi, raffinato e compatto dai tannini nobili.

    Asinone 2020 e Nobile Le Caggiole 2017, foto di Cristina Santini
    Asinone 2020 e Nobile Le Caggiole 2017, foto di Cristina Santini

    Poderi Boscarelli:
    Rosso di Montepulciano Prugnolo 2022 – Espressivo con un bel naso floreale fresco e minerale.
    Riserva 2019 – Fruttato e di grande struttura.
    Nobile Costa Grande 2018 – Beva elegante con ottimi tannini setosi, grande potere di invecchiamento. Indimenticabile.
    Nobile Il Nocio 2018 – Materico, complesso, ricco, di gran corpo.

    Line up Boscarelli, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Line up Boscarelli, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Cantine Dei:
    Rosso di Montepulciano 2021 – Complessità aromatica, sorso profondo ed elegante, già pronto alla beva. Mi chiedo quanto anni avrà davanti a sé.
    Nobile Selezione Madonna della Querce 2017 – Generoso all’olfatto, estroverso e ben strutturato.

    Nobile Madonne della Querce 2017, foto di Cristina Santini
    Nobile Madonne della Querce 2017, foto di Cristina Santini

    La Ciarliana:
    Rosso di Montepulciano 2020 – un vino che farà parlare di sé, con una buona acidità e grande estrazione.
    Nobile 2018 – Concentrazione piacevole di frutti rossi al naso, corposo, schietto e territoriale.
    Nobile Selezione Vigna ‘Scianello 2018 – Pieno, ricco di aromi, fresco con un tannino decisamente vellutato. Armonico e affascinante.

    I vini La Ciarliana, foto di Cristina Santini
    I vini La Ciarliana, foto di Cristina Santini
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Siti consorzio: https://www.anteprimavinonobile.it/

    Siti partners:https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023

    Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023

    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE

    Redazione

    Si è partiti con la Slow Wine Fair di Bologna e si prosegue con lo Slow Wine Tour negli Stati Uniti, in mezzo una puntata a Londra, al Mondial Wine Annual Tasting.

    A seguire il Prowein di Düsseldorf e il Vinitaly a Verona.

    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE, foto da sito
    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE, foto da sito

    Un inizio anno davvero intenso per la Tenuta di Corvino San Quirico, dolcemente adagiata sulle colline, in quel territorio attraversato dal quarantaduesimo parallelo che è l’Oltrepò Pavese di cui se ne fa eccellente interprete enoica e portabandiera in Italia e nel mondo.

    “Siamo una piccola e virtuosa realtà vitivinicola”, racconta Francesca Seralvo, terza generazione, dal 2015 alla guida della cantina, fondata dal nonno nel 1980. “Poche referenze per la nostra zona, poche bottiglie ma un’idea ben chiara di come lavorare in vigna e in cantina: nel massimo rispetto della natura, e dei suoi tempi, un approccio biologico con grande attenzione alla terra e alla sue caratteristiche, complice il nostro enologo – Stefano Malchiodi – appassionato di carotaggi e di analisi della terreno”.

    Francesca Seralvo, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito
    Francesca Seralvo, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito

    Così la Tenuta ha inaugurato il 2023 con una fitta agenda di appuntamenti dedicati al mondo del vino per esportare e raccontare la propria filosofia attraverso l’assaggio dei suoi vini. Ha iniziato il suo tour con la partecipazione alla Slow Wine Fair di Bologna a fine di febbraio.

    “Il 6 marzo saremo invece a San Francisco per la prima tappa dello Slow Wine Tour Usa”, continua Francesca. “Gli Stati Uniti si confermano un mercato di riferimento, in crescita e sempre più maturo. Il contesto Slow Wine ci porta a confrontarci proprio con quel target di clienti e di consumatori che piacciono a noi: ovvero interessati a piccole aziende biologiche con filiera corta. In queste manifestazioni ci troviamo con colleghi come noi a parlare a un pubblico realmente interessato”.

    La cantina dell’Oltrepò Pavese, con la sua filosofia di produzione ha conquistato dunque il pubblico internazionale grazie alla sua sostenibilità ambientale e alla qualità delle materie prime.

    Inoltre, ci facciamo portavoce sui mercati internazionali di un territorio – l’Oltrepò Pavese – sempre più vocato al Pinot Noir”, aggiunge Francesca. “In questi anni – inoltre – sta crescendo anche l’interesse del pubblico straniero verso la bollicina dell’Oltrepò, il nostro metodo classico, quando prima sui mercati esteri si conoscevano solo lo Champagne e il Prosecco”.

    La famiglia di Tenuta mazzolino, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito
    La famiglia di Tenuta mazzolino, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito

    Tenuta Mazzolino è pronta a farsi conoscere in tutto il mondo, con il suo stile unico e la sua attenzione alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Non perdete l’occasione di assaggiare i loro vini durante il loro tour mondiale. San Francisco, Seattle, Londra, Dallas, Miami, New York, Düsseldorf e poi, per chiudere il cerchio, Verona con il Vinitaly!

    Da comunicato stampa

    Approfondimenti sulla Tenuta Mazzolino

    La Tenuta Mazzolino è un’azienda vinicola situata nell’Oltrepò Pavese, in Lombardia, Italia. L’azienda produce vini di alta qualità, tra cui Pinot Nero, Barbera, Moscato, Chardonnay e altri ancora.

    Si trova a pochi chilometri dal centro di Canneto Pavese, immersa in un paesaggio di colline e vigneti. L’azienda ha una storia che risale al 1700 e la tenuta comprende una villa storica, una cantina e un’area degustazione.

    La cantina è stata recentemente ristrutturata e modernizzata, ma ha mantenuto la tradizione nella lavorazione delle uve. La Tenuta Mazzolino produce vini di alta qualità, che hanno vinto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

    L’azienda offre visite guidate alla cantina e degustazioni di vini, che sono prenotabili online o tramite telefono. Inoltre, la Tenuta Mazzolino organizza eventi e manifestazioni durante tutto l’anno, tra cui cene a tema, concerti e molto altro ancora.

    Di Carol Agostini

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  • La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    PROWEIN 2023

    Redazione

    Ci puoi trovare dal 19 al 21 Marzo allo stand A71 nella Hall 16, la Regina Bianca di Toscana e i suoi Paladini ti aspettano al ProWein 2023!

    Locandina della partecipazione al Porwein da parte del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, immagine da comunicato stampa, Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Locandina della partecipazione al Prowein da parte del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, immagine da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano sarà presente alla prestigiosa fiera del vino di Düsseldorf che si terrà dal 19 al 21 Marzo.

    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Il giornalista Othmar Kiem, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Nelle giornate di lunedì 20 e martedì 21, il Master of Wine Markus Del Monego ed il giornalista Othmar Kiem terranno delle interessanti degustazioni durante le quali saranno approfonditi alcuni degli aspetti più affascinanti di questo vino eccellenza della Toscana.

    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Nel corso di tutto l’evento potrai visitare il banco consortile allo stand A71 nella Hall 16 e scoprire tutti i sapori della Vernaccia di San Gimignano. Inoltre, potrai incontrare alcuni produttori che sapranno svelarti tutte le qualità della nostra amata Regina!

    Gli eventi in programma
    Lunedì 20 Marzo
    Ore 11:00
    Presso la Hall 13 – F80
    Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva

    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal Master of Wine Markus Del Monego
    Ecco le etichette selezionate:

    IL PALAGIONE, “Hydra” annata 2022
    FATTORIE MELINI, “Le Grillaie” annata 2021
    LA LASTRA, annata 2021
    PODERI DEL PARADISO, “Biscondola” riserva 2021
    CASA ALLE VACCHE, “Crocus” riserva 2020
    TENUTA LA VIGNA, riserva 2018

    Informazioni utili

    Per iscriverti visita il nostro sito: https://vernaccia.it/
    Martedì 21 Marzo
    Ore 11:00
    Presso la Hall 13 – F80
    Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: ein toskanischer Weißwein mit Alterungspotenzial

    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal giornalista Otham Kiem
    Ecco le etichette selezionate:

    FATTORIA DI FUGNANO, “Donna Gina” annata 2019
    IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA, “Campo della Pieve” annata 2018
    TERUZZI, “Isola Bianca” annata 2017
    MORMORAIA, “Ostrea” annata 2016
    PANIZZI, “Vigna Santa Margherita” annata 2015
    CASALE FALCHINI, “Ab Vinea Doni” annata 2014

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  • Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Redazione

    Il percorso enogastronomico “Brunello a Palazzo” si è svolto venerdì 9 dicembre nella storica e prestigiosa cornice di Palazzo Caetani a Fondi ed è stato organizzato da Associazione Decant, in collaborazione con EnoClub Siena.

    Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

     Hanno partecipato 29 cantine:

    Argiano, Carpineto, Casa Raia, Col D’Orcia, Corte dei venti, Fattoi, Il Marroneto, L’aietta, La Casaccia di Franceschi, Le Chiuse, Le Ragnaie, Paradiso di Cacuci, Pietroso, Piombaia, Poggio Lucina, San Felice, Sanlorenzo, San Polo, Sassodisole, Sesti, Tenuta Buontempo, Tenuta Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Tricerchi, Vasco Sassetti, Villa i Cipressi, Villa Poggio Salvi. Erano presenti 5 produttori.

    In degustazione c’era anche un gin prodotto nel territorio Fondano, il Varani Gin.

    Momenti di degustazione durante l'evento: Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Momenti di degustazione durante l’evento: Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

    Per la gastronomia c’erano 14 stand:

    BELU Restaurant, Caseificio L’Angolo della Mozzarella, CO.CO Cookery Cocktail, Come una volta – Salumeria Alcolica, Da Fausto Eventi, Forneria Macchiusi di Vallemarina, Gregorio De Gregoris, Laghetto Living, Lo.Go., Norcineria Petrillo, Red’s Cibarie e Miscele, Ristorante Essenza, Ristorante Lo Stuzzichino, Ristorante Riso Amaro.

    Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
    Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

    Durante la serata il dott. Santiago Marone Cinzano ha guidato una verticale di “Brunello Poggio al Vento, riserva Col D’Orcia” e Davide Bonucci, presidente di EnoClub Siena, ha tenuto una Masterclass sul “Brunello Riserva”.

    Il pubblico di winelovers e sommelier all'evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
    Il pubblico di winelovers e sommelier all’evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

    In apertura di evento, c’è stato un intervento dell’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati che ha illustrato il progetto Made in Lazio che vede coinvolta l’Associazione Decant con gli eventi “Brunello a Palazzo”, “Franciacorta in Villa” e “Decant sotto le stelle – Vino e Territorio” .

    Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

     

    L’evento è stato patrocinato dal Comune di Fondi, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dal MOF.

    Da comunicato stampa

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