RISERVA GRANDE PRESENTA ROME WINE EXPO III EDIZIONE
Redazione – Carol Agostini
Il 2/3/4 marzo 2024 presso il GRAND HOTEL PALATINO in via Cavour 213/M, Roma, ROME WINE EXPO ritorna a Roma per la III edizione.
Attraverso banchi di assaggio e masterclass dedicate, potremo scoprire il potenziale di nuovi vini e nuove cantine che parteciperanno all’evento per la prima volta. Come sempre la didattica sarà prevalente, con masterclass straordinarie volte a raccontare la ricchezza assoluta di queste terre. Cultura, volti, sorrisi, tradizioni, esperienze di vita, racconti, emozioni… questo è ROME WINE EXPO.
Produttori dall’Italia e dal mondo riempiranno le sale del Grand Hotel Palatino.
Per la prima volta in Italia l’evento ospiterà alcuni produttori della Catalogna che presenteranno i loro vini sia in un banco di assaggio che in una prestigiosa masterclass dedicata. Presenti ancora una volta produttori della Georgia e della Francia a cui verranno dedicate due masterclass sulla Borgogna e sulla Champagne.
Il consorzio di Spoleto-Montefalco sarà presentre con cinque produttori per un focus sul Trebbiano spoletino, altre 2 masterclass saranno dedicate ai grandi vini italiani: l’Amarone e i bianchi laziali di Emiliano Fini. (info espositori: www.romewinexpo.com)
Informazioni varie
QUANDO E DOVE:
il 2/3/4 marzo 2024 presso il Grand Hotel Palatino (Rione Monti)
via Cavour 213/M – Roma
MODALITA’ DI INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE
E’ CONSENTITO UN INGRESSO GRATUITO PER OPERATORE
NEI GIORNI 2/3 MARZO
E 2 INGRESSI LUNEDì 4 MARZO
PER ACCREDITARSI OCCORRE COMUNICARE NOME E COGNOME IN RISPOSTA ALLA PRESENTE E-MAIL
PER ACCEDERE OCCORRE ACQUISTARE IN LOCO
CALICE E PORTACALICE AL COSTO DI 5€
EVENTUALI ULTERIORI ACCOMPAGNATORI POSSONO ACCEDERE
AL COSTO SCONTATO DI 15€
(attenzione: non è possibile introdurre calici personali)
PROGRAMMA
SABATO 2 MARZO 2024
•ore 12:00 Masterclass Sfida all’Amarone. Degustazione comparata, alla cieca, di grandi Amarone, Ripasso e Superiore di diverse sottozone della Valpolicella.
•ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
•ore 15:00 Masterclass “Il mito leggendario della Borgogna”
•ore 17:30 Masterclass “L’evoluzione del Trebbiano spoletino”
•ore 20:00 Chiusura Banchi Di Assaggio
DOMENICA 3 MARZO 2024
•ore 12:00 Masterclass “I grandi bianchi di Emiliano Fini, nati tra il Tirreno e il grande vulcano laziale”. Sei annate di Malvasia Puntinata Lavente e Grechetto Cleto in doppia verticale e in comparata, dalla 2017 alla 2022.
•ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
•ore 14:00 Masterclass “Lo Champagne. Il vino più celebrato del mondo”
•ore 17:00 Masterclass “Finca Qualificada. Il riflesso del terroir nei grandi vini della Catalogna” (ingresso riservato su inviti)
•ore 20:00 Chiusura Banchi di Assaggio
LUNEDI’ 4 MARZO 2024
•ore 11:00 Apertura Banchi di Assaggio
•ore 14:00 Premiazione vini del concorso enologico e vini selezionati dai partecipanti.
•ore 17:00 Chiusura evento
E’ possibile partecipare alle masterclass in programma secondo disponibilità. Gli operatori interessati possono prenotarsi in risposta alla presente e-mail.
Di seguito trovate le locandine delle 5 masterclass in programma. (info vini presenti alle masterclass: www.romewinexpo.com)
Accessoridavino: Innovazione e Passione per il Mondo del Vino
Di Carol Agostini
L’universo del vino è intriso di passione, storia e gusto. Ed è proprio in questo contesto che Accessoridavino ha trovato la sua vocazione, offrendo oggetti di alta qualità che abbracciano l’essenza e il fascino di questo mondo unico. Fondata come divisione della rinomata Busini Srl, un’azienda leader nel settore promozionale con oltre 50 anni di esperienza, Accessoridavino si è rapidamente affermata come punto di riferimento nel campo degli accessori per vino.
L’azienda si dedica completamente ai produttori di vino, alle enoteche e ai ristoranti, offrendo una vasta gamma di “oggetti per farsi ricordare” di alta qualità. Grazie alla personalizzazione dei prodotti, diventati in pochi anni un elemento essenziale nel merchandising professionale del settore vitivinicolo, Accessoridavino ha saputo conquistare un posto d’onore nel cuore degli appassionati del vino.
Tra gli accessori più richiesti figurano calici e decanter, cavatappi e apribottiglie, ice bag, secchielli, spumantiere, tappi, drop stop e accessori da degustazione, pensati per regalare sempre la migliore esperienza ai clienti.
La personalizzazione è uno dei punti di forza di Accessoridavino, che offre un’ampia gamma di tecniche di stampa per adattarsi alle esigenze dei clienti:
Serigrafia: con macchine specializzate fino a 8 colori.
Tampografia: con stampa tampografica fino a 4 colori.
Incisione laser: su tutti i materiali con tecnologia Laser CO2 – Yag.
Plotter: per la stampa digitale di banner, striscioni e roll-up.
Quadricromia: grazie alla stampante digitale UV, per stampare su ogni tipo di supporto con foto in HD di piccola, media e grande dimensione.
Ma Accessoridavino non è solo un fornitore di accessori. Nel corso degli anni ha consolidato diverse partnership e sponsorizza alcuni dei più importanti eventi vitivinicoli, come Vinitaly, Hostaria, Merano Wine Festival, Wine & Siena, Regina Ribelle e molti altri. Partecipa ad oltre 30 eventi in tutta Italia durante l’anno, offrendo consulenza sul mondo dell’accessoristica e distribuendo piccoli regali per rendere ancora più memorabile l’esperienza dei visitatori.
Il team di Accessoridavino è composto da professionisti esperti e appassionati:
Tommaso Bisori: Responsabile commerciale
Jacopo Micheletti: Commerciale
Massimo Biondi: Commerciale
Diego Tazioli: Commerciale
Per ulteriori informazioni e per consultare il catalogo, è possibile visitare il sito ufficiale www.accessoridavino.com o seguire Accessoridavino sui social media:
Venti selezionate Aziende Vitivinicole, che hanno dato prova di saper interpretare concretamente principi di Etica e Sostenibiltà, si sono presentate nello splendore scenografico della Scuola Grande della Misericordia a Venezia dal 20 al 23 gennaio 2024.
Il fascino di Venezia, la collocazione nello splendido complesso monumentale della Scuola Grande della Misericordia tra le calli e le fondamenta del vivace Sestriere di Cannaregio, insieme alla accurata ricerca delle Aziende più significative nel panorama delle produzioni sostenibili, sono la ricetta del successo di questa seconda edizione di Wine in Venice, che si collocherà negli anni a venire, a pieno diritto, tra i Grandi Eventi della Città lagunare.
Nella maestosità scenica della Misericordia, dove una delle Confraternite dei Battuti operò per 500 anni divulgando carità, liturgia e catechesi, si è svolta dal 20 al 23 genniao 2024 la seconda edizione di una kermesse che vuole distinguersi. Tutte le 20 Aziende, una per regione d’Italia, ammesse gratuitamente nelle prestigiose sale della Grande Scuola devono infatti dimostrare di possedere un approccio innovativo ed etico attraverso il concreto successo di progettualità positivamente concluse nel segno della sostenibilità, non solo nella produzione del vino in sé, ma anche a favore del bene comune e del miglioramento del pianeta.
L ’ edizione 2024 di Wine in Venice si è arricchita con numerosi interventi di contorno: oltre alle Masterclass di elevato spessore per la qualità dei vini e per la professionalità dei conduttori, spiccano le uscite sul territorio alla scoperta delle eccellenze enoiche della laguna e la presenza di partner esterni come l’ Apt Fiemme Cembra che con l’Ets Val di Cembra ha animato il buffet con i prodotti tipicamente trentini e proposto i vini cembrani in una degustazione loro dedicata con la presenza dei produttori.
VITIS IN VULTURE
Nell’esauriente serie di vini presentati, spiccano le differenti versioni di aglianico in purezza, specchio del progetto di questa Cantina cooperativa che conta ad oggi ca 50 Soci: riunire i vari processi di filiera in un unicum condiviso tra tutte le fasi di lavorazione, dal vigneto alla commercializzazione del prodotto.
L’Azienda è oggi uno dei maggiori gruppi vitivinicoli della Basilicata. I vini sono precisi, disegnati sul vitigno senza sbavature, sia nelle linee immediate, sia nei vini da collezione. L’aglianico del Vulture vi si esprime con finezza, senza esagerazioni, dando luogo a sorsi di piacevole bevibilità.
Incastonata nell’angolo più orientale della Liguria, l’Azienda Lunae lavora un mosaico di vigneti che si estendono tra la zona collinare del versante sud delle alpi Apuane e il mar Tirreno. Oltre ai vigneti di proprietà l’Azienda, con il suo progetto “Terra Viva Lunae”, coinvolge ca. un centinaio di piccoli vignaioli locali dando voce ad un territorio estremamente parcellizato per rinsaldarne la vocazionalità.
L’alternanza di suoli con composizioni differenti consente la diversificazione dei prodotti, quasi totalmente da uve autoctone, addirittura da varietà antiche. Grande protagonista il vermentino, anche nella varietà “nero”, la cui sapidità e ricchezza gustativa sono rintracciabili in ogni versione.
VAL DI CEMBRA Associazione Turistica Val di Cembra
Masterclass “In Val di Cembra, nel cuore delle Dolomiti, la verticalità in un calice”
La Val di Cembra è uno degli ambiti territoriali più affascinanti del Trentino grazie ai suoi paesaggi scenografici di interminabile suggestione con oltre 700 chilometri di muretti a secco che suggellano l’antica vocazionalità dei vigneti e ne percorrono le linee sinuose.
Qui i vini sono una sintesi, talvolta estrema, di fattori geografici e climatici come l’altitudine, l’escursione termica, la duplice matrice del suolo, con calcari e porfido, ai quali ogni produttore sa dare una interpretazione territoriale univoca e personale. Nuovi metodo classico convivono con vinificazioni più tradizionali nel rispetto dei comuni denominatori, freschezza, copiosità olfattiva, verticalità del sorso e sapidità.
Dopo il grande successo di pubblico della prima edizione, che ha registrato la partecipazione di oltre mille appassionati, l’evento diVino fa ritorno nella Capitale.
Redazione – Carol Agostini
Le date fissate sono il 3 e 4 Febbraio 2024, mantenendo la stessa location, Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica.
La selezione della Decanter Wine Academy porterà quest’anno ben 90 cantine provenienti da tutta Italia, offrendo oltre 230 etichette in degustazione. L’incantevole Villa Piccolomini, situata sull’Aurelia Antica con un giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro, ospiterà l’evento. La villa dispone di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione.
Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli stessi, i quali presenteranno in degustazione le loro etichette più rappresentative ai banchi d’assaggio. Avranno l’opportunità di raccontare direttamente i loro vini a giornalisti, operatori del settore e winelovers.
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, un viaggio emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo.
Programma:
Sabato 3 Febbraio
Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
Ore 17.30: Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese Docg” con i relatori Pina Terenzi, Presidente Consorzio Cesanese del Piglio Docg, e Pierpaolo Pirone, enologo AtWine consulenze. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
Ore 22.00: Chiusura banchi d’assaggio
Domenica 4 Febbraio
Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
Ore 17.30: Masterclass “La vie en rosa che attraversa l’Italia” con i relatori Angelo Petracci, Referente Guida Vitae Ais Lazio, e Fabio Mecca, enologo dell’anno 2021. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
Ore 20.00: Chiusura banchi d’assaggio
Costo del biglietto: 30 euro. Il biglietto include la degustazione libera dei vini delle 90 cantine presenti e finger food del catering di Villa Piccolomini, con primi piatti caldi e assortimento di salumi e formaggi. I soci di associazioni come Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses, avranno una riduzione del biglietto, al costo di 20 euro, presentando la tessera all’ingresso.
Stampa e Operatori del Settore: Per accredito, è possibile inviare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro sabato 20 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato sull’enogastronomia per i giornalisti, o tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. I blogger possono inviare una mail che verrà valutata dallo staff.
Il Gusto Fiorentino all’Onore: Taste di Firenze 2024 è Finalmente Qui!
Di Carol Agostini
Firenze, città ricca di storia e cultura, si prepara a ospitare uno degli eventi gastronomici più attesi dell’anno: la manifestazione Taste di Firenze. L’evento, che inizia oggi, attira gli amanti del cibo e i gourmet da ogni angolo del mondo per esplorare le delizie culinarie della regione toscana.
Un Viaggio Gastronomico Unico
Taste di Firenze è conosciuto per offrire un viaggio culinario unico, permettendo ai partecipanti di assaporare le prelibatezze locali, dai formaggi artigianali ai pregiati vini toscani. Quest’anno, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare una vasta gamma di sapori, dall’antipasto al dolce, provenienti da rinomati chef e produttori locali.
Eventi e Degustazioni Imperdibili
L’evento è caratterizzato da una serie di eventi e degustazioni che delizieranno i palati più esigenti. Tra le principali attrazioni ci sono le lezioni di cucina tenute da chef stellati, dove gli appassionati possono imparare i segreti di piatti tradizionali toscani o scoprire nuove tecniche culinarie.
Le degustazioni di vini sono un altro punto forte di Taste di Firenze, con produttori locali che offrono un’ampia selezione di vini pregiati. I partecipanti possono immergersi nella cultura del vino toscano, scoprendo le caratteristiche uniche di varietà come il Chianti o il Brunello di Montalcino.
Consigli per i Visitatori
Per godere appieno dell’esperienza, i visitatori sono incoraggiati a pianificare la loro visita in anticipo. Acquistare i biglietti online, esplorare l’elenco degli espositori e pianificare le degustazioni desiderate può aiutare a ottimizzare il tempo trascorso alla manifestazione. Inoltre, assicurarsi di partecipare a eventi speciali e sessioni di degustazione prenotando in anticipo.
Con la sua ricca tradizione culinaria e l’atmosfera affascinante di Firenze, Taste è un evento che non delude mai gli amanti del cibo. Se sei appassionato di gastronomia e desideri esplorare i tesori culinari della Toscana, Taste di Firenze è un appuntamento da non perdere.
Un viaggio nei sensi in Umbria alla Cantina Barberani
Di Adriano Guerri
Gennaio 2024
Assieme ad amici della Delegazione AIS Siena ci siamo recati presso la Cantina Barberani per una visita e degustazione dei loro vini.
La Cantina si trova a Baschi, a poca distanza dal centro storico di Orvieto, nel cuore verde dell’Umbria e nell’areale dell’Orvieto Classico.
La cantina
La tenuta è immersa tra le dolci colline attorno al Lago di Corbara e vanta 55 ettari vitati, sui quali affondano le radici di varietà sia alloctone sia autoctone, quali, Cabernet, Merlot, Chardonnay e Sauvignon, Grechetto, Trebbiano Procanico, ossia il Trebbiano toscano, Moscato e Sangiovese. I suoli sono di origine vulcanica e ricchi di calcare e argilla, il clima è ideale per l’allevamento della vite e caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra le ore diurne e notturne.
La dedizione a questa passione é di ben tre generazioni, fondata nel 1961 da Vittorio Barberani, il quale passerà il timone negli anni ’70 a Luigi e Giovanna Barberani, i cui figli Bernardo e Niccolò che attualmente guidano l’azienda, le hanno dedicato un vino nel 2011 per l’occasione del 50° anniversario dell’azienda. I coniugi Barberani erano molto lusingati del vino a loro dedicato, ma al contempo scettici e non troppo d’accordo con la scelta dei figli.
Sempre rispettosi dell’ambiente e della natura, Barberani pratica il regime biologico da diversi anni. I vini sono caratterizzati da una grande finezza, da uno stile nitido e lineare. Nel periodo autunnale nei vigneti attorno al lago si sviluppano fitte nebbie che sono ideali per lo sviluppo della muffa nobile (Botrytis Cinerea) e che danno origine al Muffato Calcaia. La cantina è circondata dai vigneti ed è munita di tutte le più moderne attrezzature per la produzione del vino. La famiglia Barberani si avvale della collaborazione dell’esperto enologo Maurizio Castelli, assistito da Niccolò Barberani.
La DOC
L’Orvieto Doc è un noto vino bianco italiano che gode di una fama planetaria . La cittadina orvietana è molto legata a questo vino, fiore all’occhiello dell’ enologia italiana, che con enorme piacere le ha donato il proprio nome. L’areale si estende intorno alla meravigliosa cittadina umbra in provincia di Terni per quanto riguarda la denominazione Orvieto Classico, mentre per la denominazione Orvieto si estende sino ad arrivare nel Lazio, nella contermine provincia di Viterbo, trattasi di denominazione interregionale.
I vitigni prevalentemente coltivati e utilizzati per la produzione della Doc, sono il Procanico derivante dal Trebbiano Toscano ed il Grechetto, tuttavia possono essere impiegati altri vitigni bianchi come il Verdello, la Malvasia Toscana ed il Drupeggio. I terreni sono in prevalenza vulcanici e capaci di dare origine a vini sapidi e minerali. Il vino “Orvieto” viene prodotto nelle tipologie secco, abboccato, amabile, Superiore e dolce; ottenuto da uve botritizzate.
Orvieto si erge su una rupe di tufo, al di sotto della quale si trovano cantine scavate nel tufo, ove i vini vinificano e maturano. L’Orvieto Doc, a tavola trova abbinamento con molte preparazioni culinarie e in base alla tipologia va bene dall’antipasto al dessert.
I vini degustati :
Castagnolo Orvieto Classico Superiore Doc 2022 – Grechetto 70% e Procanico 30% – Giallo paglierino, al naso è intenso e complesso con sentori di fiori di campo, mela, susina e agrumi, al gusto è piacevolmente fresco, sapido e persistente, suadente e dotato di una buona piacevolezza di beva.
Luigi e Giovanna Orvieto Classico Superiore Doc 2021 – Grechetto 80% e Trebbiano Procanico 20% – Giallo paglierino intenso, emana note di ananas, mango, papaya e zagara, al palato è avvolgente, armonioso e incredibilmente persistente.
Polvento Umbria Igt Rosso 2019 – Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon – Rosso rubino intenso, all’olfatto si percepiscono sentori di lampone, ribes, amarena e spezie dolci, al palato è setoso, coerente e decisamente duraturo con freschezza che invita ad un sorso successivo.
Calcaia Orvieto Doc Classico Superiore Muffa Nobile 2020 – Grechetto e Trebbiano Procanico – Giallo dorato, naso elegante di mielie d’ acacia, fichi secchi, zafferano e datteri, al palato è suadente, piacevolmente morbido, dolce e persistente.
VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO PREVIEW 2024: A Journey through Taste and Tradition
By Carol Agostini
January 2024
The picturesque town of Montepulciano, a Tuscan gem nestled among the hills of Valdichiana, is gearing up to welcome wine and culture enthusiasts for the Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024. An unmissable event taking place from February 10 to 12, offering intense and flavorful days dedicated to both industry professionals and lovers of fine wine.
Montepulciano, with its medieval charm, is surrounded by rolling hills covered with vineyards that produce the exceptional Vino Nobile. The region is steeped in history, with cobbled streets and Renaissance palaces rising amidst breathtaking panoramas. Carefully cultivated along sun-kissed slopes, the vineyards are the beating heart of this wine region, contributing to the creation of globally unique wines.
Wine Production: Excellence in the Glass
Vino Nobile di Montepulciano holds a prestigious Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) status, synonymous with oenological excellence. Primarily crafted from Sangiovese grapes, the wine is characterized by complexity, structure, and an unmistakable fruity character. The Preview is the perfect opportunity to savor new vintages and discover the evolution of this nectar over time. Local producers, true artisans of wine, will enthusiastically share their creations and the stories behind each label.
Historical and Cultural Connections: Artistic Treasures and Centuries-old Traditions
Montepulciano boasts an extraordinary historical and artistic heritage. Palaces, churches, and museums bear witness to centuries of culture and tradition. During the Preview, participants will have the opportunity to immerse themselves in this captivating context, combining the pleasure of wine with the discovery of cultural treasures. Guided tours to points of interest and meetings with local experts will enrich the experience, providing an in-depth look into the history of Montepulciano.
Culinary Tradition: Authentic Tastes of Tuscan Cuisine
Alongside Vino Nobile, the Preview also celebrates the rich Tuscan culinary tradition. Visitors will have the opportunity to delight their palates with local specialties expertly paired with the wines on offer. From the delights of pecorino cheeses to the robustness of extra virgin olive oils, each bite will be a journey into the authentic flavors of Tuscany.
Event Program: Immersive Days of Tasting and Encounters
The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 unfolds over three intense days:
Saturday, February 10: The event will open its doors from 2:00 PM to 7:00 PM, providing industry professionals the opportunity to immerse themselves in new vintages and establish valuable contacts.
Sunday, February 11: Opening hours will be from 12:00 PM to 7:00 PM, extending the pleasure of wine tasting to wine lovers and enthusiasts eager to explore the world of Vino Nobile.
Monday, February 12: The event will conclude at 7:00 PM, with a final day dedicated to the tasting of exquisite Vino Nobile and the consolidation of oenological experiences.
The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 promises to be an extraordinary event, where the blend of tradition, territory, and wine reaches excellence. A must-visit for those wishing to have a complete experience in the heart of the Tuscan hills, savoring the best of local wine production.
S’Osteria38 Acquapendente: Dalla terra alla tavola, un viaggio nell’enogastronomia della Tuscia
Di Cristina Santini
Mangiare e bere in compagnia è sempre un’esperienza piacevole, se poi si aggiungono storie alla miscela il momento diventa ancora più memorabile. Come diceva Marco Tullio Cicerone, “Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate (anche se qui ce ne sono state tante) ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.”
A convincere sempre di più è la Tuscia, una zona del viterbese ricca di arte, storia e natura circondata da borghi veramente affascinanti, tra castagneti, noccioleti e boschi secolari, di tufo rosso nella terra degli Etruschi, nella valle del Fiume Tevere, intorno al suggestivo Lago di Bolsena o vicino la costa tirrenica.
Questo invito è stata l’occasione per partecipare a una cena racconto “dalla terra alla tavola” inclusa in un più ampio progetto finanziato dall’ARSIAL per la promozione di prodotti enogastronomici locali attraverso un Educational tour rivolto alla stampa, con assaggi e incontri con i produttori, organizzata da Carlo Zucchetti, giornalista enogastronomico e appassionato ambasciatore della Tuscia e da Elisa Calanca, Coordinatore Alicenova, Cooperativa Sociale Onlus e Direttore di S’Osteria 38.
Siamo la Cooperativa Alicenova Sinergie Solidali – interviene Elisa Calanca – che da sempre si è occupata di tutt’altro, rispetto all’enogastronomia, soprattutto di servizi riabilitativi e servizi alla persona. Andando avanti ci siamo imbattuti in questa esperienza, dapprima con un’azienda agricola dove abbiamo iniziato a fare agricoltura sociale in biologico per poi piano piano avventurarci nell’attuale ristorante-albergo. Utilizziamo in parte i nostri prodotti e in parte quelli della rete territoriale.
Per noi la rete territoriale è fondamentale perché non solo garantisce la nostra identità quindi un legame stretto con il territorio, le persone, le storie ma ci permette attraverso questo progetto del ristorante di fare formazione, inclusione lavorativa e seguire tutti coloro che vengono da noi per i corsi, gettando un piccolo seme di differente cultura rispetto a quelli sono i contesti lavorativi.
Per me quindi è di vitale importanza avere la conoscenza diretta con le aziende, con i produttori, confrontarci e forse anche co-progettare per una diversa organizzazione sul territorio. Attraverso percorsi di formazione e orientamento al lavoro, creiamo le condizioni perché giovani in condizione di disabilità fisica o psichica, possano partecipare attivamente alla gestione del ristorante – pizzeria, del negozio di prodotti gastronomici e artigianali e dell’albergo.
S’Osteria 38, gestita dalla Cooperativa Sociale, si trova ad Acquapendente, cittadina dell’Alta Tuscia, sulla Via Francigena, il cui nome evoca un luogo di Sosta per i pellegrini che vi soggiornavano durante il Medioevo. Il numero 38 fa riferimento alla 38ª tappa dello storico itinerario di pellegrinaggio, dove un tempo c’era la Dogana che divideva lo Stato Pontificio dal Granducato di Toscana. La via Francigena è sicuramente un’opportunità da sfruttare per lo sviluppo territoriale soprattutto per chi trova interesse per un turismo che permette di vivere e immergersi completamente nell’ecosistema di un luogo sia dal punto di vista artistico che naturalistico e, perché no, anche enogastronomico.
Il progetto S’Osteria 38,è nato nel 2018 con il fine di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa attraverso percorsi formativi in ambito enogastronomico e diffondere una cultura lavorativa sostenibile che sappia accogliere le differenze individuali anche di persone fragili, con diversi livelli di disabilità e vittime di varie dipendenze che incontrano una bassa contrattualità sul mercato del lavoro.
La struttura, accogliente e dai colori così caldi, ospita un ristorante, una pizzeria, sei camere semplici dotate di ogni comfort poste al piano superiore dove abbiamo alloggiato per una notte, un punto vendita con prodotti bio delle Fattorie Solidali e un’enoteca ben fornita con vini di diversi produttori della Tuscia, uno spazio Co-Working per gruppi di studio e lavoro e altri spazi dedicati alla lettura, al disegno e alle opere d’arte di alcuni artisti.
Da questo progetto è nata una bella sinergia tra i produttori che, a vario titolo, contribuiscono a sostenere ed arricchire gli intenti di S’Osteria che sono anche quelli di promuovere il turismo ecosostenibile e lo sviluppo culturale ed economico del territorio.
La rete territoriale rappresenta un nodo importante del progetto, infatti i prodotti usati provengono in parte dalle produzioni a marchio Sémina della Fattorie di Alice, parte della Cooperativa Alicenova, che fornisce soprattutto ortaggi, olio e confetture. Tutto il resto è frutto di un lavoro di scoperta e di studio che ha portato ad un incontro con i produttori e a conoscere le eccellenze provenienti da allevamenti e agricoltura biologici e sostenibili per poter dare vita a menù che cambiano con il cambiare delle stagioni.
La scelta dei vini è frutto di una ricerca capillare e della conoscenza diretta delle cantine, coerente con l’idea di offrire un’ampia panoramica degustativa dei prodotti della Tuscia viterbese. A tavola un percorso di assaggi ci porta alla scoperta di materie prime locali attraverso il racconto delle tradizioni enogastronomiche e una cucina di territorio con richiami famigliari che parlano di una terra autentica.
Menù e degustazione durante la giornata
La prima portata ad aprire le danze è la pizza gustosa, ricca e croccante al palato nelle due versioni:
Pizza Margherita
Fatta con un impasto indiretto 48-72 ore di lievitazione con farina Petra Unica Molino Quaglia da farine italiane, Pomodoro Azienda Agricola Valentini di Tuscania, Fiordilatte Piccola Formaggeria Artigiana di Viterbo, Olio e basilico Fattorie Solidali – Fattoria di Alice, Viterbo.
Pizza Gricia
Padellino: impasto diretto 24-48 ore di lievitazione con farina Petra Unica Molino Quaglia da farine italiane 80% e farina di Farro macinata a pietra Azienda Villa Sant’Ermanno 20%, Fonduta Pecorino Romano DOP Sini, Guanciale croccante Stefanoni f.lli Viterbo.
In abbinamento all’antipasto: 507 Metodo Ancestrale “Poggio Bbaranello” dell’Azienda Vignaioli Controvento di Montefiascone vendemmia 2021 da uve Procanico; “Matèe” Igt Lazio Bianco 2019 dell’Azienda Agricola Antonella Pacchiarotti da uve Aleatico vinificate in bianco.
Primo piatto:Gnocchi di patate I.G.P. Alto Viterbese Ambra C.C.OR.A.V. conditi con ragù di carni di Bovino maremmano dell’Azienda Agricola Mariotti, Maiale Rosa Valle Perlata, Pomodoro Azienda Agricola Valentini.
In abbinamento: Bianco I.G.P. ‘21 Podere Orto “Trivium” (Procanico ed altre varietà della zona a bacca bianca).
Secondo piatto: Pollo arrosto dell’Azienda Il Pulicaro, con Patate I.G.P. Alto Viterbese Ambra C.C.OR.A.V. di Grotte di Castro.
In abbinamento: Est! Est!! Est!!! Di Montefiascone DOC “Viti Vecchie” 2022 Famiglie S&T (Procanico, Roscetto, Malvasia); “Rosso Sentinella” I.G.T. Lazio S.A. Valle Perlata (sangiovese).
A chiudere questo gustoso menù, una deliziosa Mousse di Ricotta di Piccola Formaggeria Artigiana, farcita con Miele dell’Azienda Agricola Rapaccini e Farro soffiato di Villa Sant’Ermanno, accompagnata da “Passirò” I.G.T. Lazio Passito 2020 della Famiglia Cotarella da uve Roscetto.
Sono intervenuti alla serata:
Marco Borgononi, Piccola Formaggeria Artigiana
Mirko Giuliani, C.C.OR.A.V.
Simona De Vecchis, Podere Orto Trivium
Paolo Porroni, Valle Perlata
Patrizia Sensi, Famiglie S&T
Edoardo Rapaccini, Azienda Agricola Rapaccini.
In conclusione,
passando del tempo in questa meravigliosa terra ricca di tradizioni, abbiamo la possibilità ogni volta di scoprire un angolo della Tuscia così pittoresca e suggestiva, apprezzando sempre di più i prodotti tipici locali, la cucina tradizionale, una vera combinazione di sapori autentici e genuini, vini che rispecchiano l’identità territoriale e una crescita qualitativa non indifferente e strutture come S’Osteria 38 che sorprendono per la passione e la professionalità verso un mondo, quello dell’associazionismo sociale, oggigiorno tutt’altro che trasparente.
Un fine comune, in questo progetto, vero e concreto che diventa un modo per dare una risposta etica alle “cose che non vanno bene”, una sorta di politica minore ma sostanziale, concreta, operativa, immediata, aperta a tutti, senza conflitti ideologici o umani.
Informazioni generiche:
S’Osteria38 Via Cesare Battisti, 61c Acquapendente (VT) www.sosteria38.it
Il Patrimonio Storico e Culturale del Piceno, racconti di cantina Gobbi & Mannocchi
Di Carol Agostini
I Piceni, contemporanei degli Etruschi, hanno lasciato un’impronta significativa nel Piceno. Le città antiche come Ascoli Piceno, con il suo centro storico ben conservato, testimoniano l’arte, l’architettura e la maestria urbanistica di questo popolo. I teatri romani, gli anfiteatri e i templi sono testimonianze tangibili della grandezza di queste antiche civiltà.
Le festività tradizionali, come il Carnevale di Ascoli Piceno con le sue maschere tipiche, portano avanti le tradizioni secolari, creando un legame tra passato e presente. Il Piceno è anche noto per i suoi borghi medievali incantevoli, immersi tra colline e montagne, che offrono scorci suggestivi e panorami mozzafiato.
Il Territorio del Piceno: Tra Mare Adriatico e Montagne
La posizione geografica del Picenoè un elemento chiave nel plasmare il suo carattere unico. La vicinanza al Mare Adriatico regala un clima temperato e la giusta quantità di umidità, ideale per la coltivazione della vite. Le colline dolci e le valli pittoresche rendono questo territorio perfetto per la produzione di vini di alta qualità.
I Vini del Piceno: Tesori Enologici da Scoprire
I vini del Picenosono un’autentica espressione della sua ricchezza territoriale. Tra le denominazioni più prestigiose spicca il Rosso Piceno, un blend equilibrato di Sangiovese e Montepulciano, che cattura l’essenza delle colline picene in ogni sorso. Questo vino rosso presenta profumi intensi di frutta rossa, tannini morbidi e una struttura avvolgente, perfetta per accompagnare i piatti tradizionali della cucina locale.
Il Pecorino, un vitigno autoctono del Piceno, dà vita a vini bianchi freschi e aromatici. Le note agrumate e la freschezza di un Pecorino DOCG Offida sono un’autentica delizia per il palato.
Un Viaggio Sensoriale nel Cuore del Piceno
Il Piceno offre un’esperienza completa, unendo storia, cultura e tradizione vinicola. I vini del Piceno sono veri tesori enologici che raccontano la storia di questa terra generosa e affascinante. Un viaggio in questa zona è un’opportunità per immergersi nelle sue radici millenarie e assaporare la bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi vini pregiati.
Alla Scoperta del Rosso Piceno
La denominazione DOC Rosso Piceno è il risultato di una formula consolidata nella tradizione, che fonde il carattere distintivo del Sangiovese con l’eleganza delle uve Montepulciano. Le dolci colline e valli picene, che si estendono verso il Mare Adriatico, creano un vino unico e immediatamente riconoscibile.
Di un rosso rubino limpido con riflessi violacei, questo vino esprime un profumo intenso e persistente di frutta rossa fresca, con note di amarene, fragole, prugne e lampone, accompagnate da un leggero accenno di viole. In bocca, si presenta secco e piacevolmente tannico, con una buona persistenza gustativa e una struttura equilibrata.
Il Rosso Piceno è l’ideale per accompagnare primi piatti conditi, zuppe, secondi piatti di carni alla griglia o al forno, nonché formaggi semi stagionati e salumi. Questo vino rappresenta un affascinante viaggio sensoriale nel cuore dei Piceni, catturando l’essenza di una terra ricca di storia e tradizione vinicola.
Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, tre generazioni per una scelta di continuità territoriale
Di Rosaria Benedetti
Una ventina di ettari di vigneto, tra proprietà e affitto, circondano l’Azienda di Fabio Perrone nel cuore dell’astigiano a Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo. Fondata da Mario negli anni 70, passata a Mauro, l’Azienda è oggi con Fabio alla sua terza generazione.
Tre generazioni della famiglia Perrone
Immutati nel tempo gli obiettivi di grande rispetto peri i ritmi naturali della terra e per la meticolosa cura della filiera gestita per intero dalla famiglia.
Le referenze, tra le più classiche dalla viticoltura piemontese, riflettono vocazionalità e carattere del territorio mentre sulle etichette, nel delicato tratto figurativo che riproduce antiche piante di vigna, diverso per ogni tipologia, si specchia la positiva immagine della famiglia Perrone: tre tralci, tre generazioni in vigna.
Prodotto a 350 mt slm e affinato per ca 12 mesi in botti di rovere, si presenta con una bella complessità olfattiva, giocata sui tocchi floreali e fruttati con gradevoli ricordi di spezie dolci. In bocca entra fresco, la trama tannica ancora dinamica, per farsi poi generoso in centro bocca e riprendere nel finale il timbro fruttato arricchito di delicata vaniglia. Piacevolissimo.
Dolcetto d’ Alba doc “Fontana” – 2022
Colore rubino brillante, possiede un olfatto delicato dove primeggiano fiori e piccoli frutti. Il sorso è immediato e recupera in bocca un gradevole tratto speziato. La trama tannica, mai invadente, contribuisce all’equilibrio gustativo tra morbidezza e acidità. Vino quotidiano.
Langhe doc Nebbiolo “Ciabot” 2021
Rubino di bella trasparenza e olfatto ricco di note speziate, fiori rossi e frutti di bosco. Il sorso è varietale, fresco in ingresso, con trama tannica astringente ma già domata dalla buona struttura e dal prolungato contatto con il legno di secondo passaggio, che conferisce un gradito timbro vanigliato al finale.
Moscato d’Asti DOCG – 2022 Cascina Galletto
Dalla varietà più tradizionale, moscato bianco di Canelli, il vino simbolo dell’Azienda Perrone: Moscato d’Asti DOCG. Prodotto con passaggio in autoclave, il moscato conserva nel calice giallo dorato, l’ampio spettro aromatico varietale: generose note fruttate primarie legano con coerenza l’olfatto al sorso, generando una continuità gustativa fresca e piacevole. L’equilibrio tra acidità e residuo zuccherino garantisce l’armonia della beva.