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  • Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022

    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022

    Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”.

    Redazione

    In programma il 4 e 5 novembre nella storica location di Teatro Puccini, in apertura al Merano WineFestival, “Respiro e grido della terra” è il Summit dedicato alla sostenibilità, cuore pulsante della 31^ rassegna meranese. Nomi illustri, opinion leaders e stakeholders ospiti di workshop e think talk discutono e analizzano le problematiche legate ai cambiamenti climatici per generare le soluzioni attuabili nel mondo della viticoltura e della produzione di vino. Output che convergeranno nella redazione di un MANIFESTO sottoscritto da tutti i partecipanti e consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

     

    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito
    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito

    Parola d’ordine sostenibilità. Il 31° Merano WineFestival apre con un importante summit “Respiro e grido della terra” che affronta il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, i temi dell’innovazione, della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle filiere enologiche, le certificazioni in viticoltura, nonché alcuni case history come il modello “Abruzzo sostenibile”.

    Carol Agostini in degustazione al Merano WineFestival 2022
    Carol Agostini in degustazione al Merano WineFestival 2022

    Argomento attuale e sempre più urgente che il patron del festival Helmuth Köcher ha voluto valorizzare coinvolgendo nomi illustri ed esperti in una conferenza al vertice che vuole essere ambasciatrice di un messaggio positivo e propositivo nel settore wine & food e non solo. Sei gli incontri ospitati al Teatro Puccini, tra venerdì 4 novembre, dalle 14.00 alle 17.00, e sabato 5 novembre, dalle 13.00 alle 18.00, giornata che concluderà con la cerimonia di apertura del festival.

    IL SUMMIT “RESPIRO E GRIDO DELLA TERRA”

    “Fonti d’acqua le casseforti della vita” è il primo incontro dedicato all’acqua, quale elemento base della filiera enogastronomica dalle coltivazioni agli allevamenti, in merito al quale la grave crisi idrica in atto ne indica la drammaticità. Intervengono: Giuseppe Di Stefano – Direttore Generale Parco Villa Reale; Enrico Boerci – Presidente Brianza Acque; Emanuele Kotakis – Presidente Underwater; Lina Di Danieli – Biologo Dolomia; Luigi Terzago – Presidente FISAR; Andrea Pilotti – moderatore.

    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    A seguire “Wine & Sustainability: le certificazioni”, workshop che mette a confronto certificazioni e garanzie in viticoltura con Luca D’Attoma – enologo, agricoltura biologica e biodinamica; Luca Toninato – Vice Presidente Enogis; Giuseppe Ciotti – funzionario MIPAF – SQNPI; Stefano Stefanucci – Direttore Nazionale Equalitas; Enrico De Micheli – Amministratore Delegato Agroqualità; Piero Bernabè – Managing Director Progress Spa; Riccardo Velasco – Crea Istituto San Michele all’Adige; Andrea Radic – giornalista come moderatore.

    Chiude la prima giornata di summit un confronto tra i modelli di sostenibilità “Abruzzo Sostenibile VS New Zeland” con Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Massimiliano Giansanti – Presidente ConfAgricoltura; Austin Brick – Console Generale Nuova Zelanda in Italia; Lido Legnini – CCIA CH/PE; Antonella Ballone – CCIA Gran Sasso; Elena Sico – Dirigente Regione Abruzzo; Pietro Gasparri – Dirigente Mipaaf agricoltura biologica; Gennaro Strever – Presidente Camera di Commercio Abruzzo; Angelo Gentile – Responsabile Nazionale Agricoltura Legambiente; Camillo Zulli – Cantina Orsogna; Andrea Radic – moderatore.

    Carol Agostini per Papillae al Merano Winefestival
    Carol Agostini per Papillae al Merano Winefestival

    La giornata di sabato inizia con il think talk “Acqua dolce ed infrastrutture per l’agricoltura, ambiente marino e ristorazione” con Cosimo Nicastro – capitano di vascello e portavoce ufficiale della Guardia Costiera; Cav. Antonio Morabito – delegato presidenza nazionale per l’UNESCO e Presidente di Verona FICLU; Paolo Cillis – Sindaco di Pietragalla; Sergio Capaldo – Presidente “La Granda s.r.l.” e ideatore dell’agricoltura simbiotica; Andrea Pilotti – moderatore.

    “Politiche europee sulla sicurezza alimentare”, il workshop dedicato a sicurezza alimentare, innovazione e sostenibilità ambientale per il mondo del vino, le politiche il Green Deal Europeo e Prospettive future a livello mondiale con; Denis Pantini – NOMISMA; Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Luigi Moio – Presidente OIV; Paolo De Castro – Commissione Agricoltura UE; Herbert Dorfmann – Deputato Parlamento Europeo e membro commissione Agricoltura UE; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore.

    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa
    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa

    A concludere gli incontri, “Dalla Georgia a Napoli: 8.000 anni di storia”, un approfondimento sulla storia dei vini e della sostenibilità dalla Georgia alla Campania nei giorni nostri con Nicola Caputo – Assessore Agricoltura Regione Campania; Tommaso De Simone – Presidente Cam.Com. Caserta; Adrea Prete – Presidente Union Camere; Giorgio Murra – Archeologo direttore del Mehnir Museum di Laconi; Otar Shamugia – Ministro Agricoltura Georgia; Attilio Scienza – Ricercatore, professione,visionario; Anthony Muroni – Presidente della Fondazione Mont’e Prama; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore; Guido Inernizzi – comoderatore.

    Merano Winefestival 2022 #mwf2022
    Merano Winefestival 2022 #mwf2022

    Fondamentali, quale sintesi dei sei incontri, le linee guida che verranno riassunte in un MANIEFSTO, sottoscritto da tutti gli opinion leaders e stakeholders, da consegnare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Documento che metterà in evidenza come l’agricoltura e in particolare la viticoltura devono impegnarsi per adotta­re misure urgenti al fine di combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze; puntanto all’obiettivo comune stilato dal Green Deal Europeo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

    Da Comunicato Stampa


    Sito manifestazione: https://meranowinefestival.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.smstudiopr.it/

    Partners redazione: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia

    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia

    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia

    Redazione

    Verranno aperte annate storiche della cantina privata di Enrico Braggiotti, fondatore, anima, mente e cuore di Tenuta Mazzolino, oggi guidata dalla nipote Francesca Seralvo

     

    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia, Francesca Seralvo, foto da comunicato stampa
    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia, Francesca Seralvo, foto da comunicato stampa

     

    Sarà anche l’occasione per omaggiare lo storico ristoratore – Oreste Corradi – patron di Locanda Vecchia Pavia al Mulino (una stella Michelin), amico di sempre della cantina

    “Avevamo il desiderio di ricreare l’atmosfera delle cene di un tempo, quelle che organizzava mio nonno, in cui si riunivano personaggi del vino del calibro di Luigi Veronelli e Giacomo Bologna”, spiega Francesca Seralvo, terza generazione alla guida della Tenuta di Corvino San Quirico, 20 ettari dolcemente adagiati sulle colline a denominazione d’origine controllata Oltrepò Pavese, sulla riva destra del fiume Po, lungo il 45° parallelo.

    “Per questo abbiamo deciso di invitare giornalisti e amici, con i quali condividere bottiglie storiche, alcune provenienti dalla cantina privata di mio nonno, per poter celebrare insieme la fine della nostra quarantesima vendemmia, e, al tempo stesso, confrontarsi e discutere di vino nelle stanze della villa storica di famiglia, appena restaurata”.

    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia, foto da comunicato stampa
    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia, foto da comunicato stampa

    Un sapiente restauro conservativo che ha riportato la struttura agli antichi splendori, mantenendo intatto il fascino di un tempo, permettendo di dare risalto ai suoi elementi architettonici, che nel tempo hanno subito pochissime trasformazioni. Dalla struttura sono state ricavate 12 camere, pensate per un’ospitalità esclusiva, riservata ad amanti e cultori del vino.

    L’appuntamento sarà anche l’occasione per un saluto speciale a Oreste Corradi, patron di Locanda Vecchia Pavia al Mulino che ha deciso – dopo tanti anni di attività e una stella Michelin custodita addirittura dal 1988 – di chiudere il ristorante, ma non l’attività. “Sarà al nostro fianco per progetti speciali, come questa cena”, spiega Francesca. “Insieme abbiamo l’obiettivo di esaltare le eccellenze di questo territorio”. E sarà proprio Oreste Corradi con il suo staff a prendersi cura della cena esclusiva del 18 sera, ospitata nelle sale della villa.

    Alcune vigne della Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Alcune vigne della Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    L’obiettivo a lungo termine di questa iniziativa, “è di trasformare Tenuta Mazzolino in un vero hub di cultura, arte e confronto sul mondo del vino”, spiega Francesca. “Vogliamo aprire le porte della villa e della cantina ai grandi appassionati di vino come noi per condividere quell’atmosfera unica che qui si è sempre respirata quando ci riuniamo a tavola intorno a grandi bottiglie”. Primo fra tutti il Pinot Noir, enfant terrible dei vitigni, che in bottiglia si trasforma in un rosso di razza. Proprio come il Noir di Tenuta Mazzolino, che sarà possibile degustare – anche in annate storiche – durante l’esclusiva verticale in programma il 19 mattina.

    Oltre ad essere un’occasione di incontro con amici e stampa”, conclude Stefano Malchiodi, enologo della Cantina, “la verticale del 19 ottobre ci darà, come sempre, l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo dall’evoluzione dei nostri vini nel tempo, di apprezzare le sfumature delle diverse annate e di discutere sull’incredibile ecosistema da cui provengono; vecchie vigne su suoli vivi, argillosi, dalle forti pendenze tipicamente oltre padane, in cui la forte presenza di vene calcareo-gessose nelle quali le nostre vigne affondano le radici si riflette nella sorprendente freschezza del calice anche dopo parecchi anni”.

    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    Un appuntamento davvero esclusivo in un’atmosfera speciale, per aprire bottiglie uniche che sapranno raccontare la storia della cantina e di un intero territorio.

    Da Comunicato Stampa


    Sito cantina: https://www.tenuta-mazzolino.com/

    Sito ufficio stampa:https://www.zedcomm.it/

    Partners redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei confermato alla guida di A.VI.TO, l’Associazione Vini Toscani Dop e Igp

    Redazione

    Si è tenuta questa mattina l’Assemblea elettiva di A.VI.TO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, in cui è stato confermato all’unanimità l’attuale presidente Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto da comunicato stampa
    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto di marco di Lauro/Getty Images

    “Ringrazio i colleghi per la fiducia, è assolutamente necessario portare avanti la linea intrapresa dall’Associazione e continuare a lavorare in maniera sinergica, non solo per dar voce a quella pluralità di esperienze che è il patrimonio della viticoltura toscana ma anche, in questo particolare momento, per affrontare tematiche delicate che si stanno e si potrebbero riflettere con conseguenze gravi sulla filiera”, ha dichiarato Mazzei mettendo l’accento sulle questioni più imminenti da affrontare e da sottoporre ai tavoli istituzionali.

    “L’Associazione deve schierarsi compatta in difesa della viticoltura di fronte alla guerra all’alcol portata avanti dall’OMS, che non tiene conto della cultura che sta dietro al prodotto vino e dei risvolti che tali provvedimenti avrebbero sull’economia di molti Paesi come l’Italia. Bisogna inoltre agire per difendere le imprese dalla deriva speculativa sui prezzi di produzione, aggravati da quelli del settore energetico; vanno concordate azioni per affrontare il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova le vigne, aggiungendosi alle criticità causate dalla fauna.”

    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana
    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Questi i temi principali da affrontare per l’Associazione – dove nel Consiglio d’Amministrazione risiedono tutti i presidenti dei Consorzi associati – che rappresenta tutta la Toscana vitivinicola, dalle realtà più grandi a quelle più piccole, delineando un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno curato interessi legati alle singole denominazioni e ai singoli territori.

    Dobbiamo lavorare per proporre soluzioni condivise, è necessario accelerare anche la sburocratizzazione del comparto se si vuole puntare sull’innovazione per poter competere con successo sui mercati internazionali”, conclude Mazzei.

    Costituita nel 2016, l’Associazione Vini Toscani DOP e IGP è il primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità. L’Associazione si propone di collaborare con le Istituzioni – a tutti i loro livelli -, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Professionali per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività e migliorandone il posizionamento sui mercati di tutto il mondo.

    Al momento hanno aderito ad A.VI.TO. 24 Consorzi di Tutela in rappresentanza di circa 6.000 imprese, per una produzione annua di circa 285 milioni di bottiglie, un giro di affari stimato in oltre un miliardo di euro e una quota export superiore al 60%.

    Vino rosso toscano, vino che racconti territori
    Vino rosso toscano, vino che racconti territori, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Elenco Consorzi aderenti a A.VI.TO.:

    Bianco di Pitigliano e Sovana Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Brunello di Montalcino Vino Chianti Classico Chianti Colli Fiorentini Chianti Colli Senesi Vino Chianti Chianti Rùfina Vini delle Colline Lucchesi Morellino di Scansano Vino Nobile di Montepulciano Vini di Carmignano Vini Cortona Vini Montecucco Vino Orcia Valdarno di Sopra DOC Vino Vernaccia di San Gimignano Vini della Maremma Toscana Vino Toscana Vini Valdichiana Vini Terre di Pisa Suvereto Wine Vini Terre di Casole Vino Pomino.

    Da Comunicato Stampa

    Collegamenti da siti:

    Un progetto non banale, nella Toscana celebre anche per i suoi tanti “campanili”, nella presentazione ufficiale, che ha messo le radici nel 2014, quanto i consorzi del vino di Toscana si compattarono, con successo, contro il Piano di Indirizzo Territoriale proposto all’epoca dalla Regione, in qui, in sintesi, si sosteneva che ci fosse troppa vigna e si proponeva, in alcuni casi, addirittura di espiantarla e riconvertire il terreno a bosco, pascolo o seminativo.

    Una collaborazione che è proseguita anche su altri temi di interesse generale delle imprese vitivinicole, a partire dalla questione degli ungulati che ha portato alla recente approvazione di una specifica Legge Obiettivo da parte del Consiglio Regionale, e che ora si formalizza con la costituzione del “primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità.

    Un avvenimento storico per il nostro settore e la nostra Regione – si legge in una nota – perché sancisce formalmente l’avvio di un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno prevalentemente curato interessi legati alle singole denominazioni ed ai singoli territori”.

    Obiettivo di A.Vi.To., sarà quello di fare “lobby” a livello politico in maniera ancora più efficace, visto che l’associazione “dovrà rappresentare gli interessi unitari di tutto il comparto, dei Consorzi più grandi come di quelli più piccoli, dando voce a quella pluralità di esperienze che costituisce il vero patrimonio della viticultura toscana, nonché uno dei fattori di successo che l’hanno portata ad affermarsi come uno dei principali attori del mercato internazionale. L’Associazione si propone di collaborare con le istituzioni, le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali, per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività ed il posizionamento sui mercati di tutto il mondo”.

    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano
    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022

    Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022

    Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022

    Redazione

    Una selezione di etichette di Morellino di Scansano nell’area hospitality e nel backstage del grande evento musicale della città gigliata con God Save The Wine, partner dell’evento.

    Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022, logo del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, logo da comunicato stampa
    Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022, logo del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, logo da comunicato stampa

    Tutto pronto per il grande ritorno di Firenze Rocks, dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia. Da giovedì 16 a domenica 19 giugno la Visarno Arena del Parco delle Cascine ospiterà la IV edizione della rassegna, uno degli eventi musicali più importanti e attesi d’Italia che nel prossimo week end vedrà alternarsi sul palco alcune della band più importanti del panorama internazionale: Metallica, Green Day, Red Hot Chili Peppers, Muse, Placebo, Weezer, Greta Van Fleet e molti altri.

    Il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti con una selezione di oltre 40 etichette tra le tipologie Riserva e Annata che firmeranno alcuni momenti all’interno degli spazi dell’area hospitality attraverso God Save the Wine, partner dell’evento, e saranno a disposizione della band nel backstage.

    Maremma tra vigne e territorio, articolo: Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022, foto da comunicato stampa
    Maremma tra vigne e territorio, articolo: Il Morellino di Scansano protagonista a Firenze Rocks 2022, foto da comunicato stampa

    Guidati da Andrea Gori, gli ospiti conosceranno le sfumature e le peculiarità produttive del Sangiovese che nasce vicino al mare della costa toscana, in un territorio caratterizzato da specifiche condizioni pedoclimatiche che danno vita al profilo aromatico unico del Morellino di Scansano DOCG.

    “A Firenze Rocks – spiega Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio ci lega l’attitudine orientata alla ricerca di una personalità distintiva. Come quella messa in campo ogni giorno dai nostri associati che puntano con il loro lavoro a far emergere quelle peculiarità che caratterizzano il Morellino di Scansano DOCG e che lo rendono unico nel panorama enologico italiano”.

    Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio, foto da comunicato stampa
    Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio, foto da comunicato stampa

    LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO

    Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007.

    LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO, vigne, territorio, Maremma e vini di qualità, foto da comunicato stampa
    LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO, vigne, territorio, Maremma e vini di qualità, foto da comunicato stampa

    Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.

    Da Comunicato Stampa

    Collegamenti da sito:

    Il Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano nasce nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori, decisi a supportare e valorizzare il proprio prodotto a Denominazione di Origine Controllata, attraverso azioni di promozione e tutela.

    Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.

    Storia da sito:

    Etruschi e Romani

    I numerosi ritrovamenti archeologici risalenti al periodo etrusco, rinvenuti nelle zone di Scansano e nella valle dell’Albegna, dimostrano come la produzione della vite fosse un elemento importante per la locale comunità etrusca. Orci di terracotta, risalenti al V secolo a.c., nei quali sono stati ritrovati semi di vitis vinifera, statuette bronzee raffiguranti offerenti che impugnano la roncola, strumento tipico del vendemmiatore fino quasi ai nostri giorni, sono solo alcuni dei reperti rinvenuti presso la località rurale degli Usi, fra il comune di Scansano e Semproniano, e presso il sito di Ghiaccioforte, località tra Scansano e Saturnia.

    Ed è proprio con la conquista della Fortezza di Ghiaccioforte, nel 280 a.C. circa, che i romani si impossessano dei territori scansanesi, dando ulteriore sviluppo all’agricoltura tramite la nascita di numerose colonie. Veniva così prodotto vino, destinato alle province occidentali dell’impero, come testimoniato dal ritrovamento del relitto di una nave nel mare antistante Marsiglia: il relitto racchiudeva infatti un gran numero di anfore vinarie marchiate con le lettere SES, le iniziali della potente famiglia romana dei Sestii, proprietari terrieri nella zona di Cosa, l’attuale Ansedonia, e già attivi commercianti.

    L’esistenza di fornaci per la produzione di anfore vinarie nella zona di Albinia, databili al 200 a.C., confermano la crescita esponenziale delle produzioni vinicole avvenuta sotto i romani, che trovavano sbocco commerciale anche sulla capitale dell’impero, attraverso la via Aurelia e la via Clodia.


    Sito Consorzio: https://www.consorziomorellino.it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.fruitecom.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Le Riserve di Fonzone per le feste 2022 dall’Irpinia

    Le Riserve di Fonzone per le feste 2022 dall’Irpinia

    DALL’IRPINIA, LE RISERVE DI FONZONE PER RENDERE SPECIALI I MENU’ DELLE FESTE 2022

    Redazione

    Dicembre 2022 – Menù di carne o di pesce? Ogni regione, ogni città, ogni famiglia ha le sue tradizioni per festeggiare a tavola il Natale. Guai a non rispettarle. Qualunque siano le vostre pietanze del cuore, quello che conta è valorizzarle abbinando il vino giusto.

    Le Riserve di Fonzone per le feste 2022 dall'Irpinia, logo della cantina da comunicato stampa
    Le Riserve di Fonzone per le feste 2022 dall’Irpinia, logo della cantina da comunicato stampa

    Dall’Irpinia, terra di grandi vitigni come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, l’azienda Fonzone Caccese propone le sue Riserve, il top della produzione:

    Alcune delle Riserve della Cantina Fonzoe Paternopoli, foto da comunicato stampa
    Alcune delle Riserve della Cantina Fonzoe Paternopoli, foto da comunicato stampa

    Scorzagalline Taurasi DOCG Riserva 2015, 100% Aglianico proveniente dalla sezione più alta del vigneto della Tenuta di Paternopoli (AV), Sequoia Fiano d’Avellino DOCG Riserva 2020, 100% Fiano ottenuto da una selezione di uve provenienti da Parolise, una delle zone più vocate dell’Areale, e Oikois Greco di Tufo DOCG Riserva 2020, 100% Greco proveniente da una vigna di Greco Antico di oltre 40 anni composta da un clone rarissimo, caratterizzato da un acino più piccolo e dunque da un succo molto più concentrato.
    Un vino rosso e due bianchi di grande carattere, complessità e armonia, ideali per valorizzare qualsiasi portata, di terra o di mare, e per brindare alle feste.

    Oikos Greco di Tufo DOCG Riserva

    Cantina Fonzone Paternopoli, Sequoia Fiano di Avellino DOCG Riserva, foto da sito
    Cantina Fonzone Paternopoli, Sequoia Fiano di Avellino DOCG Riserva, foto da sito

    Oikos è un Greco di Tufo in purezza che sin da subito esprime le sue caratteristiche evolutive di immediata piacevolezza. Al naso rivela profumi di grande intensità e complessità: note iodate leggere, sentori di mela gialla matura e una speziatura leggermente dolce con lievi accenni di noce moscata. Al retropalato emerge il fiore di lavanda. L’acidità importante, non secca, si amalgama col vino creando un equilibrio unico. Ideale con primi e secondi di pesce, coquillages, cruditè, crostacei, ma anche formaggi di media stagionatura.

    Sequoia Fiano di Avellino DOCG Riserva

    Cantina Fonzone Paternopoli, Sequoia Fiano di Avellino DOCG Riserva, foto da sito
    Cantina Fonzone Paternopoli, Sequoia Fiano di Avellino DOCG Riserva, foto da sito

    Sequoia è un Fiano di Avellino in purezza con un corpo ben strutturato e una grande sapidità che lo rende verticale. Riflessi verde intenso, al naso si presenta con un bouquet raffinato e complesso: note di gelsomino, nocciola non tostata, mandorla pelata, buccia di mandarino e una nota dolce che richiama la vaniglia insieme a sentori di frutta tropicale fresca. La spiccata acidità, oltre a rendere il vino piacevole sin da subito, gli consente di avere un’evoluzione importante nel tempo. Si sposa bene con piatti a base di pesce, cruditè, crostacei, frutti di mare, ma anche formaggi di media stagionatura.

    Scorzagalline Taurasi DOCG Riserva

    Cantina Fonzone Paternopoli, Scorzagalline Taurasi DOCG Riserva 2015, 100% Aglianico, foto da comunicato stampa
    Cantina Fonzone Paternopoli, Scorzagalline Taurasi DOCG Riserva 2015, 100% Aglianico, foto da comunicato stampa

    Scorzagalline è un 100% Aglianico di grande struttura e di coinvolgente complessità aromatica, destinato a raccontarsi nel tempo. Rosso rubino brillante, al naso si presenta di grande finezza, con intense note di frutta a bacca nera e fiori secchi, alle quali si accompagnano sentori terziari quali tabacco, cuoio, liquirizia e sandalo. Al palato si presenta avvolgente, intenso e persistente, di elegante struttura. Si sposa bene con primi piatti strutturati, carni arrosto e selvaggina.

    Fonzone Caccese: una storia di famiglia

    Fondata nel 2005, l’azienda agricola Fonzone Caccese si trova nelle campagne di Paternopoli, uno dei diciassette comuni della DOCG Taurasi, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. Su un colle situato nella sottozona “Campi Taurasini”, sorge una cantina moderna di 2000 mq circondata da vigneti la cui altitudine varia dai 360 ai 430 m/slm.

    Fonzone produce in tutto 8 etichette con un approccio sostenibile, valorizzando al massimo le varietà autoctone Aglianico, Falanghina, Fiano d’Avellino e Greco di Tufo e puntando su vini sartoriali, piuttosto che sui grandi numeri. A supportare questa grande famiglia che ha fatto del vino la sua passione, l’enologo consulente di riconosciuta fama Luca D’Attoma.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: http://www.fonzone.it

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018

    Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018

    APPIUS 2018, la danza aromatica nel calice dei più preziosi vitigni a bacca bianca di San Michele Appiano. Svelata la nona Cuvée da sogno del winemaker Hans Terzer in occasione di Merano WineFestival

    Redazione

    La Cantina San Michele Appiano ha presentato la nona edizione del vino da sogno di Hans Terzer, in occasione del 31° Merano WineFestival, oggi al via ufficiale. La cuvée di vini bianchi, creata con selezioni personalmente individuate dal winemaker dell’azienda vitivinicola leader in Alto Adige, rappresenta il meglio dell’annata 2018, climaticamente caratterizzata da un buon andamento e da un ciclo vegetativo leggermente anticipato. Un vino stilisticamente in linea con le edizioni precedenti, dritto e preciso, votato alla longevità.

    Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018 tra le vigne, foto da comunicato stampa
    Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018 tra le vigne, foto da comunicato stampa

    Si è svolta ieri alla Cantina San Michele Appiano la presentazione ufficiale della nona edizione di APPIUS, il vino da sogno del winemaker Hans Terzer. A un passo dal decennale, il massimo capolavoro della Cantina leader in Alto Adige svela il meglio dell’annata 2018, annata caratterizzata da un buon andamento climatico, con un ciclo vegetativo leggermente anticipato.

    APPIUS 2018 Alto Adige DOC Bianco, Chardonnay (52%), il Pinot grigio (20%), il Pinot bianco (15%) ed il Sauvignon blanc (13%), foto da comunicato stampa
    APPIUS 2018 Alto Adige DOC Bianco, Chardonnay (52%), il Pinot grigio (20%), il Pinot bianco (15%) ed il Sauvignon blanc (13%), foto da comunicato stampa

    Frutto del meticoloso lavoro di selezione, in fase di raccolta delle uve e di assemblaggio, APPIUS 2018 dimostra un profilo lineare, dritto e preciso, con una composizione in cui predomina la varietà dello Chardonnay (52%) a cui si aggiungono il Pinot grigio (20%), il Pinot bianco (15%) ed il Sauvignon blanc (13%).

    Dal colore luminoso, giallo-verdognolo con riflessi verde malachite, APPIUS 2018 al naso ha un impatto energico ed eloquente: dapprima frutta esotica matura (banana, melone, mango), riconducibile allo Chardonnay, poi frutti a polpa bianca (pera Williams, pesca, mela renetta, ribes bianco, uva spina) che palesano i ruoli di Pinot Bianco e Grigio.

    Presente il versante agrumato, riconducibile al pomelo, con la sua caratteristica nota piccantina ed una nota di legno di cedro che lascia spazio sul finale a sentori di miele di acacia e lavanda.

    Al palato la considerevole acidità, tratto essenziale e distintivo che dona freschezza e bevibilità al vino APPIUS e la modulazione sapida, altra peculiarità gustativa, incontrano il sostegno di un’ottima alcolicità.

    Il retrogusto rivela una nota di clorofilla, rivelatrice del quarto vitigno della cuvée, il Sauvignon e gli aromi terziari del legno: cioccolata bianca e un po’ di vaniglia, che si fondono con un fruttato di bacche di sambuco.

    APPIUS 2018 racconta la mano e lo stile delle annate precedenti, con la ricerca puntigliosa dell’eleganza e dell’armonia delle proporzioni, un vino votato alla longevità, dal profilo lineare, diretto e preciso.

     

    APPIUS, il cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato nove anni fa con l’annata 2010, a cui sono seguite la 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017. Il progetto vuole realizzare anno dopo anno un vino capace di rispecchiare il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer. Anche il design della bottiglia e la sua etichetta sono reinterpretati.

    Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018, Cantina San Michele Appiano, foto da comunicato stampa
    Winemaker Hans Terzer e la nona Cuvée Appius 2018, Cantina San Michele Appiano, foto da comunicato stampa

    Lo scopo è di concepire una “wine collection” capace di appassionare gli amanti del vino di tutto il mondo. L’etichetta della nona edizione di APPIUS rappresenta il millesimo 2018 con un’armonica danza senza tempo tra i vitigni a bacca bianca più preziosi della Cantina San Michele Appiano, che, unendosi nel calice, diventano oro da assaporare.

    L’immagine permette sempre una libera interpretazione, affinché ogni wine lovers possa averne un’intima ispirazione. Come per le altre annate, anche questa edizione di APPIUS è limitata.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.stmichael.it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/

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  • Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023

    Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023

    Redazione

    Un viaggio lungo lo Stivale a bordo del Multivan eHybrid alla scoperta delle realtà vitivinicole italiane, dalle loro storie ai loro territori. Prende il via Vinitaly on Tour, il progetto “on the road” targato Vinitaly in collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali – in veste di mobility partner – pensato per raccontare le aziende e i protagonisti del mondo del vino attraverso un itinerario che si concluderà a marzo 2023, alla vigilia della 55ª edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati (Veronafiere, 2-5 aprile 2023).

    Consegna mezzo GB e FABIO DI GIUSEPPE, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa
    Consegna mezzo GB e FABIO DI GIUSEPPE, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa

    Tra i temi che saranno affrontati strada facendo – che sono i focus dell’edizione 2023 di Vinitaly – ci sono il vino biologico e biodinamico e le produzioni di nicchia; i vitigni rari, PIWI e resistenti; il vino dealcolato e a bassa gradazione alcolica; la viticoltura eroica e la produzione sostenibile fino agli anniversari e ai progetti speciali delle cantine coinvolte nell’iniziativa.

    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa
    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa

    I contenuti realizzati – video, interviste, post – saranno pubblicati sui canali social ufficiali di Vinitaly e disponibili su Vinitaly Plus.

    Ecco i primi appuntamenti in programma: si parte sulle quattro ruote del van ibrido della casa automobilistica tedesca brandizzato Vinitaly da Monte Zovo, l’azienda di Caprino Veronese (VR) – quasi un secolo di storia alle spalle -, con la vendemmia tardiva atta a valorizzare l’identità del terroir. Si resta nel veronese con la visita a Zýmē (San Pietro in Cariano – VR), realtà che ha affiancato alla cura e al rispetto dei vini storici della Valpolicella la sperimentazione di nuove produzioni che rappresentano e rinnovano il territorio.

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa
    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa

    Dal Veneto si passa al Friuli-Venezia Giulia con Vivai Rauscedo, l’azienda che ha saputo trasformare una terra povera nel primo distretto al mondo per produzione di barbatelle, con oltre 80 milioni di esemplari innestati l’anno. Sarà la volta poi di Ca’ Rugate (Montecchia di Crosara – VR), che dalla vendemmia 2020 riporta sulle proprie etichette la certificazione biologica della Comunità Europea. Il tour proseguirà nel 2023 con nuove date e regioni.

    Ancora una volta Volkswagen Veicoli Commerciali è a fianco del mondo vitivinicolo e questa volta lo fa con il nuovo Multivan eHybrid. Il van che coniuga l’ingegnoso utilizzo dello spazio e soluzioni di dettaglio intelligenti con l’iconico e accattivante DNA di design del Bulli.

    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid e Vinitaly on tour foto da comunicato stampa
     Volkswagen Multivan eHybrid e Vinitaly on tour foto da comunicato stampa

    Il nuovo Multivan è largo 1.941mm, lungo 4.973 e alto fino a 1.907. La capacità del vano di carico varia dai 469 litri dietro la terza fila di sedili fino ad arrivare a 3.672. Il veicolo ideale per chi cerca spazio, comfort e tecnologia. Un esempio è il tavolino multifunzionale che può essere utilizzato come consolle centrale tra i sedili del conducente e del passeggero oppure come tavolo ribaltabile completo di porta bevande e vani portaoggetti nella seconda e terza fila di sedili. E ancora il sistema shift-by-wire, che consente la trasmissione elettronica del segnale di cambio marcia.

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa, tra le vigne visitate
    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa, tra le vigne visitate

    Con un clic. Il sistema shift-by-wire offre un comfort di cambio marcia molto elevato.

    Il Nuovo Multivan eHybrid diventa un veicolo a zero emissioni per la città capace di affrontare le sfide quotidiane anche con la sola energia elettrica e, allo stesso tempo, il motore 1.4 TSI da 160 kW padroneggia tranquillamente le lunghe percorrenze. Il partner ideale per Vinitaly on Tour 2023.

    Da Comunicato Stampa


    Sito: https://www.vinitaly.com/

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  • Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Redazione

    Quantità in linea con la passata stagione, qualità delle uve molto positiva. Si è da poco conclusa la raccolta sui quattro versanti dell’Etna: uve sane e mature, che lasciano presagire le potenzialità per dare origine a vini longevi.

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    During the Harvest in Mt Etna Vineyards, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    Una produzione quantitativamente simile a quella dell’anno scorso, ma una qualità complessiva di ottimo livello che soddisfa pienamente la stragrande maggioranza dei produttori etnei. Sono molto positivi i primi riscontri che il Consorzio di Tutela Etna DOC sta, come di consueto, raccogliendo sui quattro versanti del vulcano a qualche settimana dalla conclusione della vendemmia.

    “È stata un’annata che, a causa delle importanti e frequenti ondate di calore e della siccità che abbiamo registrato all’inizio dell’estate, aveva destato più di qualche preoccupazione, ma che poi ha riservato un finale di stagione perfetto, consentendo ai produttori di portare in cantina uve dal potenziale qualitativo ottimale e in perfetto stato dal punto di vista fitosanitario” commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC.

    La notevole complessità che caratterizza lo scenario della viticoltura etnea non consente mai di trarre conclusioni uniformi per tutti i versanti: le diverse condizioni climatiche che, in molti casi, assumono ulteriori specificità nelle singole contrade, la presenza di terreni originatisi con colate laviche differenti, la posizione dei vigneti ad altitudini anche molto variabili e, infine, l’età delle piante, creano un mosaico difficile da catalogare in modo omogeneo.

    “Nonostante questa situazione certamente molto frammentata, tutte le prime testimonianze ci stanno restituendo un quadro molto positivo, sia per le varietà a bacca bianca che rossa – continua Francesco Cambria –. Acidità e maturità non mancano e tutto lascia presagire a futuri vini che potranno sfidare il tempo”.

    La vendemmia 2022, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    La vendemmia 2022, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    Dopo un inverno generoso dal punto di vista delle piogge, la primavera di quest’anno, lungo un po’ tutto il comprensorio dell’Etna è stata particolarmente asciutta, caratterizzata da scarse precipitazioni da marzo sino a maggio. All’inizio dell’estate, poi, l’innalzamento delle temperature e il clima particolarmente siccitoso ha messo in allarme i viticoltori, sebbene nel complesso le piante abbiano goduto di un ottimo sviluppo vegetativo che ha portato ad uno stato sanitario ottimale delle uve.

    “L’arrivo delle piogge ad agosto è stato sicuramente decisivo e ha determinato una situazione molto favorevole nelle ultime determinanti fasi di crescita dei grappoli – aggiunge Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio –. Queste precipitazioni, infatti, hanno fornito una sorta di refrigerio alle piante e hanno permesso alle uve di raggiungere una ottimale maturazione tecnologica, aromatica e soprattutto fenolica”.

    Le operazioni di raccolta sono iniziate con un anticipo di circa una settimana rispetto alla normalità, anche se in alcuni areali hanno raggiunto anche i 15 giorni. La vendemmia etnea ha preso il via ufficialmente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre con le uve che vanno a comporre le basi per gli spumanti, ed è poi proseguita, da nord a sud, sino alla fine di ottobre, confermando il suo lungo percorso e la sua conclusione tra le ultime in Italia.

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    “Siamo sicuramente molto contenti” commenta Pucci Giuffrida, proprietario dell’azienda Al-Cantàra a Randazzo, sul versante Nord e con vigne a oltre 600 metri di altitudine. “Abbiamo registrato un leggero calo quantitativo per le uve a bacca bianca, mentre quelle a bacca rossa sono in linea con la passata stagione. La raccolta è iniziata con un leggero anticipo, nella prima decade di settembre con le uve per le basi spumante, per poi proseguire con intervalli di 5/10 giorni con il Carricante, il Nerello Cappuccio e il Nerello Mascalese, nell’ultima decade di ottobre. Sul fronte della qualità abbiamo raccolto uve eccellenti e dalle ottime prospettive”.

    Spostandoci sul versante Sud-Est, anche Cirino Biondi, che con la sua azienda agricola Ciro Biondi a Trecastagni ha vigne sino a 700 metri sul livello del mare, conferma sia l’ottimo stato fitosanitario delle uve che la qualità complessiva. “Le piogge di fine agosto sono state determinanti perché hanno consentito una maturazione ottimale delle uve. Abbiamo registrato, soprattutto nei bianchi, una grande acidità e una bella freschezza complessiva, con grado alcolico che fa presagire vini di ottima longevità. Ci aspettiamo vini importanti che si caratterizzano soprattutto per note agrumate e una sapidità spiccata”.

    Spostandoci ancora più sud, sul versante Sud-Ovest, troviamo la Masseria Setteporte, anche in questo caso con vigneti che si trovano tra i 650 e i 700 metri di altitudine. “La vendemmia è andata molto bene” commenta Piero Portale.Il maggiore irraggiamento solare presente nel nostro areale quest’anno ha permesso una maturazione ottimale dei grappoli e ci riteniamo molto soddisfatti della qualità delle uve che abbiamo portato in vinificazione. Le grandi escursioni termiche che abbiamo registrato insieme alle importanti acidità ci fanno prevedere vini ancora più longevi e fragranti”.

    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia, foto da comunicato stampa
    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia, foto da comunicato stampa, le vigne

    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia.

    Nel 1994 viene istituito il Consorzio di Tutela Etna DOC che per la sua rappresentatività, con il decreto ministeriale del 18 febbraio 2018, ottiene il riconoscimento Erga Omnes. Il Consorzio svolge le funzioni di tutela e valorizzazione del brand Etna Doc, del territorio e delle sue produzioni e vigila sul rispetto delle norme previste dal disciplinare di produzione a garanzia dei consumatori e dei produttori.

    Inoltre promuove la crescita di visibilità e reputazione del marchio e dei vini in Italia e all’estero attraverso la partecipazione alle principali fiere di settore e l’organizzazione di eventi autoprodotti. Il Consorzio di Tutela Etna DOC con la sua governance partecipa attivamente ai temi di interesse vitivinicolo, favorisce le relazioni tra i produttori e i mercati e lo sviluppo della cultura legata al mondo del vino tra i consumatori.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Consorzio di Tutela Etna DOC: https://www.consorzioetnadoc.com/

    Sito Ufficio Stampa: http://www.fruitecom.it

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  • The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata

    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata

    Presentata ufficialmente The WineHunter Guide 2022-2023. Una rassegna di tutte le eccellenze selezionate da The WineHunter Helmuth Köcher e le commissioni d’assaggio da lui designate, i The WineHunter Scouts.

    Redazione

    Durante l’evento, presieduto da Helmuth Köcher e moderato dal giornalista e membro delle commissioni d’assaggio Andrea Radic, il resoconto finale della 31° edizione del Merano WineFestival e l’annuncio ufficiale di Wine&Siena 2023 dal 27 al 30 gennaio. Occasione inoltre, per l’assegnazione dei riconoscimenti alle figure dei The WineHunter Ambassador.

    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata ufficialmente, Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata ufficialmente, Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    Merano WineFestival 2022

    Grande successo per la 31° edizione del Merano WineFestival “Respiro e Grido della Terra”: oltre 700 produttori hanno esposto e raccontato i loro prodotti durante le 5 giornate di evento, 9000 le presenze registrate tra visitatori, VIP, partner e giornalisti, un’affluenza che indica una vera e propria ripartenza per il settore degli eventi enogastronomici anche dal punto di vista social, con oltre 650.00 account raggiunti dai canali dell’organizzazione.

    Consolidato il concetto di “sostenibilità”, tema trainante di questa edizione, grazie anche al Summit “Respiro e Grido della Terra” tenutosi tra venerdì 4 e sabato 5 novembre 2022. Una serie di tavole rotonde che hanno affrontato, sotto diversi punti di vista, il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

    “Un punto di partenza”, dichiara The WineHunter Helmuth Köcher, “continueremo a lavorare anche nel 2023, perseguendo gli obiettivi che ci siamo prefissati: agricoltura sostenibile, azienda sostenibile e una produzione enologica attenta e consapevole”. E annuncia la 31° + 1° esima edizione del Merano WineFestival che si terrà dal 10 al 14 novembre 2023, lanciando lo slogan “L’ispirazione alla leggerezza”.

    Wine&Siena 2023

    Annunciato l’evento Wine&Siena 2023, giunto alla sua ottava edizione, che si terrà dal 27 al 30 gennaio nel palazzo storico di Santa Maria della Scala a Siena. Un’edizione che seguirà le tematiche sollevate durante il Merano WineFestival, ma che mirerà anche alla valorizzazione della storia e delle tradizioni della magnifica città di Siena.

    Presente all’evento di presentazione anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi, che rinnova l’entusiasmo da parte della comunità senese nei confronti della manifestazione – ricordando con affetto Andrea Vanni, amico e ideatore insieme ad Helmuth Köcher dell’evento – con la partecipazione di Gianpaolo Betti, co organizzatore e membro delle commissioni d’assaggio The WineHunter.

    Presentazione progetti per il 2023, foto da comunicato stampa
    The Winehunter Guide, presentazione progetti per il 2023, foto da comunicato stampa

    The WineHunter Guide 2022 – 2023

    Presentata ufficialmente la Guida ufficiale The WineHunter. Una guida frutto del lavoro di un anno da parte di Helmuth Köcher e delle commissioni d’assaggio, i The WineHunter Scouts, che hanno degustato e selezionato oltre 7000 vini e più di 500 prodotti gastronomici, tra food, spirits and beers. La suddivisione in regioni permette di scoprire, passo dopo passo, i prodotti selezionati, da quelli vitivinicoli ai prodotti gastronomici, fino ai distillati e alle birre artigianali, ma anche quali sono le peculiarità dei vari territori della nostra penisola.

    Novità di quest’anno è l’inserimento in Guida di “Itinerari Miscelati”, un percorso che porta alla scoperta dei locali, incentrati sull’attività di mixology per drink e cocktail, selezionati da The WineHunter attraverso l’annuale competition che vede sfidarsi i migliori bartender italiani. Include i locali premiati con i The WineHunter Globe Rosso, The WineHunter Globe Gold e The WineHunter Globe Platinum, la massima espressione d’eccellenza nell’ambito della miscelazione di cocktail e drink.

    Itinerari Miscelati è un progetto in partnership con 5-Hats studiato per le aziende spirits presenti nella Guida. Durante l’evento di presentazione sono stati premiati il miglior distillatore per il 2022, l’azienda spirits considerata emergente per questo 2022 e infine il locale vincitore del The WineHunter Globe Platinum per la competition Itinerari Miscelati 3033.

    • Master Distiller 2022 – Florian Rabanser di Zu Plun.
    • Azienda Spirits Emergente 2022 – l’azienda DU.IT Distilleria Urbana, premio ritirato dal direttore Commerciale Daniele Gregorini.
    • Locale WH Globe Platinum Itinerari Miscelati 2022 – The Bar Aman Venice di Venezia, premio ritirato da Antonio Ferrara Bar Manager.

    Momenti della presentazione The Winehunter Guide
    Momenti della presentazione The Winehunter Guide, foto da comunicato stampa

    The WineHunter Ambassador

    Una Guida rappresentativa per la filosofia The WineHunter che ha l’obiettivo non solo di valorizzare i prodotti a livello nazionale, ma e soprattutto a livello internazionale, grazie alle nuove figure introdotte nel 2022, i The WineHunter Ambassador. In collaborazione con il partner 5-Hats per il servizio “Buyering&Financial” sono coinvolti, oltre agli Ambassador, anche buyers e importatori da tutto il mondo che hanno sposato la filosofia di Helmuth Koecher per la selezione e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche.

    I The WineHunter Ambassador si fanno ambasciatori per il brand The WineHunter, veicolandolo attraverso i mercati internazionali di loro competenze per commercializzare e promuovere i produttori in Guida. Andrea Pilotti AD di 5-Hats ha descritto i risultati al primo anno del progetto “Buyering&Financial” che ha coinvolto oltre 140 aziende.

    Ad oggi sono 177 le trattative internazionali avvitare di cui un 20% tramutato in ordini! Attualmente altre 100 aziende che sono in lista per aderire all’inizio del 2023. Importantissime sono state anche le missioni internazionali denominate “WH on Tour” svolte a New York negli USA, Singapore, Kyoto e Kobe in Giappone con una presenza di oltre 250 buyer locali.” Novità per il 2023, l’introduzione di una serie di obiettivi nel format Ambassador, in modo da realizzare risultati più performanti nei mercati internazionali.

    Durante l’evento, per il lavoro svolto durante l’anno 2022, sono stati introdotti dei riconoscimenti per il lavoro svolto dai nostri The WineHunter Ambassador:

    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria vendite – Karine de Souza Ambassador Sud America
    • The WineHUnter Ambassador 2022 per la categoria missione internazionale – Luigi Derrico Ambassador Giappone e Singapore (in collegamento con Kobe in Giappone)
    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria servizio speciale – Gianmarco Ferrioli Ambassador Ucraina
    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria supporto tecnico alle aziende – Chao Chao Ambassador Cina, Macao e Taiwan e ChinaLink, premio ritirato da Marco Facchini di ChinaLink.

    I prossimi eventi firmati The WineHunter

    Annunciati gli eventi firmati The WineHunter per l’anno 2022:
    • Wine&Siena 2023 – 27 – 30 gennaio 2023
    • Il Gallo Rosso – 26 marzo 2023
    • Asti – Monferrato – 18 – 21 maggio 2023
    • Merano WineFestival Tbilisi Georgia – 3 – 4 giungo 2023

    Annunciata anche una nuova partnership, in collaborazione con la Villa Reale di Monza, grazie all’intesa tra The WineHunter Helmuth Koecher, 5-Hats e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, rappresentata dall’Assessore del Comune di Monza Abbà ed il Direttore del Consorzio Giuseppe Distefano. Un progetto che si vedrà concretizzato in un evento previsto per maggio 2023.

    Un’occasione unica che vedrà una valorizzazione a 360 gradi della filosofia The WineHunter e della bellezza della Villa Reale di Monza, il parco recintato più grande d’Europa che vanta una superficie di quasi 700 ettari.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Evento: https://meranowinefestival.com/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/it/pr-communication.html

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  • Cantina Girlan, il nuovo “solista” Curlan Chardonnay Riserva 2019

    Cantina Girlan, il nuovo “solista” Curlan Chardonnay Riserva 2019

    Curlan Chardonnay Riserva, il nuovo “solista” di Cantina Girlan

    Redazione

    Il culto e la passione per il terroir trovano un nuovo interprete nel primo vino bianco che entra a far parte della linea “Solisti”, il fiore all’occhiello di Cantina Girlan. Da due specifiche parcelle nasce uno Chardonnay di grande personalità e longevità.

    Cantina Girlan, Girlan White, foto da comunicato stampa
    Cantina Girlan, Girlan White, foto da comunicato stampa

    Due piccole e selezionate parcelle all’interno di una storica sottozona, tanti anni di studio, ricerca e innumerevoli microvinificazioni, il desiderio di produrre un grande bianco che possa sfidare il tempo e restituire nel bicchiere il territorio di provenienza. Erano gli obiettivi che sin dall’inizio hanno guidato Cantina Girlan nella creazione di un nuovo vino bianco, il primo che entra a far parte della linea “Solisti”, fiore all’occhiello dell’azienda ed esclusivamente riservata a quelle etichette che possiedono un’identità unica e un potenziale di grande longevità.

    Girlan Winery, foto da comunicato stampa
    Girlan Winery, foto da comunicato stampa

    “Siamo davvero soddisfatti del risultato che siamo riusciti a ottenere dopo anni di studio e accurate analisi” spiega Oscar Lorandi, presidente di Cantina Girlan. “La sfida che ci eravamo dati era quella di realizzare uno Chardonnay dotato di grande carattere e al tempo stesso capace di sfidare il tempo senza alcun timore. Per far questo avevamo bisogno di trovare dei vigneti con caratteristiche precise, in grado di ‘firmare’ il vino in modo chiaro, aspetto fondamentale soprattutto quando ci si confronta con un vitigno come lo Chardonnay, dotato di grande personalità”.

    Oscar Lorandi Presidente Cantina Girlan, foto da comunicato stampa
    Oscar Lorandi Presidente Cantina Girlan, foto da comunicato stampa

    Le uve del Curlan Chardonnay Riserva 2019 Südtirol-Alto Adige Doc, sono state selezionate da due precise parcelle, “Gschleier” e “Schreckbichl”, situate all’interno della sottozona “Girlan”, tra i 450 e i 500 metri di altitudine.

    Si tratta di un solo ettaro complessivo di vigneto, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, con esposizioni sia a est che a ovest, allevati su terreni leggeri ben areati, ricchi di ghiaia, formati da depositi morenici su roccia porfirica vulcanica. “La microzona di Girlan ha da sempre le condizioni climatiche ideali per la coltivazione della vite e dello Chardonnay in particolare” specifica ancora il presidente. “Qui troviamo terreni aridi, un’ottima ventilazione e sbalzi termici perfetti per ottenere aromi di grande intensità e finezza”.

    Vigne Cantina Girlan, foto da comunicato stampa
    Vigne Cantina Girlan, foto da comunicato stampa

    La vendemmia, che avviene rigorosamente a mano all’interno di piccoli contenitori, inizia durante la prima decade di ottobre. Dopo la pressatura dei grappoli interi, il mosto viene chiarificato dalle fecce attraverso una sedimentazione naturale. Sia la fermentazione alcolica che quella malolattica, nonché la successiva maturazione sui lieviti, si svolgono per 12 mesi in barrique, di cui 1/3 in legni nuovi e 2/3 usati. Il vino sosta ancora per 8 mesi in tini d’acciaio, sempre sui lieviti, e infine per un ulteriore anno in bottiglia prima della commercializzazione.

    Cantina Girlan Curlan Chardonnay Riserva 2019, foto da comunicato stampa
    Cantina Girlan Curlan Chardonnay Riserva 2019, foto da comunicato stampa

    “È uno chardonnay di struttura ed equilibrio, che ha bisogno della giusta ossigenazione e di una temperatura di servizio corretta, non troppo fredda, intorno ai 10-12 gradi, per dare il meglio di sé” spiega Gerhard Kofler, enologo di Cantina Girlan.

    “Il colore giallo dorato molto vivo e lucente nel bicchiere, le note sia agrumate che di frutta matura che ricordano la pesca, ma al tempo stesso le sfumature decisamente minerali, donano una fotografia molto elegante e ricca, quasi stratificata, di questo Chardonnay.

    Al palato ha avvolgenza e sapidità, ma soprattutto struttura e una grandissima tensione acida che gli consentirà di continuare a evolvere per molto tempo”.

    Il Curlan Chardonnay Riserva 2019 è prodotto in sole 1980 bottiglie, esclusivamente commercializzato nel canale horeca e nel dettaglio specializzato.

    È il quinto vino che entra a far parte della linea “Solisti” insieme a Gschleier Alte Reben Vernatsch, Trattmann Pinot Noir Riserva, Curlan Pinot Noir Riserva e Vigna Ganger Pinot Noir Riserva.

    Da Comunicato Stampa

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    Girlan

    Non lontano da Bolzano, in un contesto di morbidi pendii coltivati a vite, baciati dal sole e ancora immersi nella quiete sul Monte di Mezzo fra San Michele e la piana dell’Adige, ad un’altitudine compresa fra i 450 e i 550 metri slm, si estende a Cornaiano la maggior parte dei nostri vigneti.Ghiaiosa e argillosa, la terra qui è arida.

    Girlan Landscape, foto da comunicato stampa
    Girlan Landscape, foto da comunicato stampa

    I vigneti, ben ventilati e che, a seconda dell’inclinazione del pendio, sono esposti a temperature più o meno calde, forniscono condizioni ideali per produrre una grande varietà di uve. Queste caratteristiche uniche ci consentono di produrre vini incomparabili, dal carattere individuale e marcato. Vini che conquistano soprattutto per la loro freschezza minerale, la struttura chiara e decisa e la grande autenticità.


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