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  • Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    CON IL CUORE NEL PIATTO PER SLOW SOCIAL MARKET: UNA SERATA DI GUSTO E SOLIDARIETÀ AL PALAZZO DEL FREDDO

    Di Carol Agostini

    Il prossimo 14 novembre alle ore 19:00, le porte del celebre Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, in Via Principe Eugenio 65-67, si apriranno per una speciale serata all’insegna della solidarietà: Con il cuore nel piatto per Slow Social Market. L’evento, organizzato da Slow Social Market, in collaborazione con Associazione Con il Cuore nel Piatto, Slow Food Roma, Nonna Roma e con il supporto di Gelateria Artigianale Fassi e Carol Agostini (FoodandWineAngels) sarà un’occasione unica per unire alta cucina e sostegno alle persone in difficoltà.

    Chef Laura Marciani di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Laura Marciani di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Più di 15 chef parteciperanno all’evento, allestendo postazioni culinarie in cui realizzeranno piatti gourmet per gli ospiti, che con un contributo di 50 euro potranno accedere su prenotazione via email a una serata esclusiva di degustazione. I fondi raccolti saranno interamente destinati a sostenere. Slow Social Market, l’emporio solidale nel Rione Esquilino nel quale si distribuisce cibo e beni di prima necessità per contrastare concretamente la povertà, rendendo accessibili prodotti di qualità a tutte e tutti, indistintamente dalle condizioni economiche.

    Chef Marco Davi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Marco Davi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Cos’è Slow Social Market?

    Lo Slow Social Market è stato inaugurato a dicembre 2023 e al momento supporta circa 80 famiglie, anche con minori, del I Municipio di Roma, in particolare all’Esquilino, un territorio di frontiera dove, per la presenza della Stazione Termini e di diverse strutture di ospitalità, si concentrano marginalità e privazione. Le richieste sono in costante aumento a causa dell’acuirsi del disagio legato alla povertà alimentare. In questo spazio si incontrano il lavoro che Nonna Roma porta avanti in vari territori periferici e l’azione di Slow Food Roma per affermare il diritto universale al cibo buono e sano, che rispetta la biodiversità ambientale e i lavoratori.

    Chef Davide Del Duca di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Davide Del Duca di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Attività di Slow Social Market

    L’ Emporio si oppone ad un sistema alimentare iniquo e si batte per un diverso modello sociale ed economico che contrasti la povertà e tenga insieme la lotta per la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale. Si prodiga per affermare il diritto inalienabile di ogni individuo di scegliere ciò che desidera mangiare attraverso un sistema di distribuzione che rispetti la dignità e garantisca l’autodeterminazione.

    Gelatiere Andrea Fassi di Gelateria Fassi, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Gelatiere Andrea Fassi di Gelateria Fassi, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Inoltre, è spazio antirazzista, dedicato a Jerry Essan Masslo, rifugiato politico sudafricano che si batteva contro razzismo e schiavitù del caporalato, vittima della criminalità a Villa Literno (Caserta). Siamo in un bene confiscato, sottratto alle mafie e restituito alla collettività. Lavoriamo in stretto contatto con i servizi
    sociali del Primo Municipio e con le altre realtà del territorio.

    Pastificio Mauro e Arianna Secondi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Pastificio Mauro e Arianna Secondi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Perché partecipare a “Con il Cuore nel piatto per Slow Social Market”?

    Partecipare a “Con il cuore nel piatto per Slow Social Market” non è solo un modo per gustare piatti gourmet, ma anche un gesto concreto di sostegno alla comunità. Ogni piatto preparato dagli chef presenti contribuirà a mantenere attivo l’emporio solidale e a garantire cibo e beni essenziali alle famiglie assistite da
    Slow Social Market. Gli chef che partecipano a questa serata mettono il loro talento al servizio di una causa importante, schierandosi a favore di un sistema alimentare più giusto e inclusivo.

    Chef Giuseppe Verri di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Giuseppe Verri di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    L’intero ricavato della serata sarà fondamentale per continuare a supportare le famiglie più vulnerabili che ogni giorno si affidano a Slow Social Market per poter mettere un pasto in tavola. Grazie alla rete di solidarietà che Slow Social Market ha costruito, ogni euro raccolto rappresenta un passo avanti nella creazione di una comunità più equa e solidale.

    Chef Gabriele Amicucci di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Gabriele Amicucci di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Informazioni utili:

    Data e ora: 14 novembre 2024, ore 19:00
    Luogo: Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, Via Principe Eugenio, 65-67, 00185 Roma
    Costo di partecipazione: 50,00 €
    Prenotazioni ingresso evento: Obbligatorie tramite email slowsocialmarket@gmail.com
    Organizzato da: Slow Food Roma e Nonna Roma
    In collaborazione con: Associazione Con il Cuore nel Piatto
    Con il sostegno di Gelateria Artigianale Fassi, Carol Agostini (FoodandWineAngels), Pastificio Secondi di Mauro e Arianna Secondi
    Con il sostegno tecnico di S.C.IMPIANTI

    Patrocinato da CNA Artigiani Imprenditori d’Italia Roma -Area Metropolitana

    Chef Pierluigi Gallo di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Pierluigi Gallo di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Per ulteriori informazioni e per prenotazioni, è possibile contattare Slow Social Market all’indirizzo email indicato e al numero whatsapp 3666731161.
    Partecipate per sostenere il diritto al cibo dignitoso e di qualità per tutte e tutti. Insieme possiamo fare la differenza!

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo:  https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

    https://www.conilcuorenelpiatto.com/

    Sito di riferimento: https://www.conilcuorenelpiatto.com/ https://www.slowfoodroma.it/

     

  • Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena

    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena

    Lo Champagne Experience è alle porte per sedurre con tutte le bollicine francesi

    di Carol Agostini

    Lo Champagne Experience 2024, che si terrà il 20 e 21 ottobre a ModenaFiere, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti dello champagne e i professionisti del settore. Con oltre 150 produttori partecipanti, tra grandi maison e piccoli vigneron, la manifestazione offre la possibilità di degustare più di 800 etichette, suddivise in base alle principali zone di produzione della Champagne. Saranno presenti espositori di fama mondiale, e sarà possibile scoprire le ultime tendenze e le tecniche di produzione sostenibile, come l’agricoltura biologica e biodinamica, adottate da molte delle cantine presenti.

    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa
    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa

    Modena si conferma una sede ideale per eventi di questo tipo, grazie alla sua posizione strategica nel cuore dell’Italia e alla sua tradizione enogastronomica. Durante l’evento, sono previste anche masterclass e seminari guidati da esperti internazionali, oltre a incontri con critici, buyer e importatori, il che rende l’evento una vetrina di networking per gli operatori del settore.

    Lo Champagne Experience non è solo un viaggio tra le bollicine, ma anche un’immersione nella cultura dello champagne, un vino legato alla storia, alla leggenda e al territorio della regione francese da cui prende il nome. La Champagne, situata nel nord-est della Francia, ha una lunga tradizione vitivinicola che risale all’epoca romana, ma è diventata celebre nel XVII secolo grazie alla figura leggendaria di Dom Pérignon, un monaco benedettino che perfezionò il metodo champenoise, il processo di spumantizzazione che conferisce al vino le sue caratteristiche bollicine.

    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa
    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa

    Oltre alla degustazione, l’evento offrirà un’area ristorazione curata dagli chef di “Modena a Tavola”, con un menu ricco di piatti della tradizione modenese, unendo così due eccellenze: lo champagne e la gastronomia italiana.

    Per i visitatori, sarà disponibile un servizio di navetta gratuito da e per la stazione ferroviaria di Modena, rendendo facile l’accesso a ModenaFiere. La partecipazione richiede l’acquisto dei biglietti in anticipo, dato il grande afflusso previsto.

    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa
    Lo Champagne Experience 2024, esclusivo evento a Modena, foto da comunicato stampa

    Questa edizione si distingue anche per l’attenzione alla sostenibilità, con numerosi produttori che hanno scelto di adottare pratiche rispettose dell’ambiente, confermando che il futuro della viticoltura guarda sempre più alla responsabilità ambientale.

    Lo Champagne Experience 2024 è una celebrazione del mondo dello champagne, un’occasione unica per scoprire le sfumature di uno dei vini più prestigiosi al mondo e per immergersi in una cultura che fonde tradizione, innovazione e lusso.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.champagneexperience.it/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024

    Il Fascino di un Press Tour: Esperienze, Curiosità ed Emozioni, Chef Laura Marciani

    di Carol Agostini

    Immagina di essere invitato a partecipare a un press tour, un viaggio pensato per giornalisti e blogger, volto a scoprire e raccontare le meraviglie di un territorio. Il sole splende alto nel cielo mentre il gruppo di partecipanti si riunisce, pronto per un’avventura che promette di essere ricca di emozioni, sapori e storie.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    L’Arrivo e la Prima Impressione

    Il viaggio inizia con l’arrivo in una pittoresca cittadina, nascosta tra colline verdeggianti e vigneti dorati. L’aria è fresca e profuma di erba appena tagliata e fiori selvatici. La prima tappa è spesso un luogo di accoglienza, come una storica villa o un moderno agriturismo, dove i partecipanti possono lasciare i bagagli e rilassarsi prima di iniziare l’itinerario.

    Il cuore del press tour è la scoperta del territorio. Le giornate sono scandite da visite guidate a luoghi di interesse storico e culturale. Ogni angolo racconta una storia: dalle antiche rovine romane ai castelli medievali, dalle chiese barocche ai piccoli borghi che sembrano essersi fermati nel tempo. Ogni tappa offre l’opportunità di conoscere la storia locale, arricchendo il viaggio con aneddoti e curiosità che solo una guida esperta può raccontare.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    Uno dei momenti più attesi è la degustazione di vini e prodotti tipici. Il gruppo si ritrova in un’accogliente cantina, dove il proprietario, con passione e competenza, illustra le caratteristiche dei vini locali. Si assaggiano bianchi fruttati, rossi corposi e spumanti raffinati, accompagnati da formaggi, salumi e pane casereccio. Ogni sorso è un’esplosione di sapori, un viaggio sensoriale che permette di apprezzare la complessità e la ricchezza della produzione enologica locale.

    Le serate spesso culminano in esperienze culinarie indimenticabili. Le lezioni di cucina con chef locali permettono ai partecipanti di mettere le mani in pasta e imparare i segreti delle ricette tradizionali. Si preparano piatti come la pasta fatta in casa, i ragù a lunga cottura e i dolci tipici, seguendo le indicazioni di maestri che conoscono ogni trucco del mestiere.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    Le cene gourmet sono l’apice della giornata. Ristoranti di rinomati chef aprono le loro porte per offrire menu degustazione che esaltano i prodotti del territorio. Ogni piatto è un’opera d’arte, un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, capace di stupire e deliziare anche i palati più esigenti. La cura dei dettagli, la presentazione impeccabile e la qualità degli ingredienti rendono ogni cena un’esperienza memorabile.

    Partecipare a un press tour non significa solo visitare luoghi e assaggiare cibi prelibati, ma anche entrare in contatto con le persone che rendono speciale quel territorio. Gli incontri con produttori, artigiani, cuochi e abitanti locali arricchiscono l’esperienza di umanità e autenticità. Ascoltare le loro storie, condividere passioni e scoprire tradizioni secolari crea un legame unico e indissolubile con il luogo visitato.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini con Laura
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini con Laura

    Il Ritorno e la Condivisione

    Al termine del press tour, i partecipanti tornano a casa con un bagaglio carico di emozioni, esperienze e nuove conoscenze. Le foto scattate, i taccuini pieni di appunti e le ricette raccolte saranno la base per articoli, reportage e post sui blog, permettendo di condividere con il proprio pubblico la bellezza e l’unicità del viaggio appena vissuto.

    Un press tour è più di un semplice viaggio; è un’opportunità per esplorare, imparare e raccontare. Ogni esperienza vissuta, ogni sapore assaggiato e ogni storia ascoltata diventano parte di un racconto più grande, che trasforma il viaggiatore in un ambasciatore del territorio scoperto.

    Vi racconto attraverso le foto di questo articolo la stima che provo per questa Mamma Chef, zia di ognuno di noi, di tutti coloro che si avvicinano alla sua cucina, vi voglio portare alla lussuria gustativa più profonda in un percorso di immagini che trasmettono gola e emozioni.

    Paradiso degli Angeli, articolo: Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Paradiso degli Angeli, articolo: Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

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  • Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani

    Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Di Cristina Santini

    L’Irpinia, terra campana, è un territorio dalle valenze ambientali e paesaggistiche notevoli, caratterizzato da una bellezza naturale che affascina chiunque vi ponga lo sguardo.

    Deve il suo nome agli Irpini, in latino Hirpis, una tribù di stirpe sannitica e di lingua osca, Hirpus in osco ossia lupo, che abitava in epoca preromana vaste zone dell’Appennino campano.

    La leggenda narra che un lupo avrebbe guidato gli Irpini fino alle terre in cui essi si sarebbero poi insediati.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    La Regione, che ospita la più alta concentrazione di vigneti, è circondata da valli ed alture, attraverso le quali si inerpicano numerosi fiumi e torrenti. L’orografia del territorio, con altitudini comprese tra i 300 e i 1800 metri sul livello del mare, contribuisce a creare microclimi unici che variano a seconda delle zone e consentono di produrre differenti tipologie di vini.

    In particolare, il versante Tirrenico, che è quello più adatto alla viticoltura, è montuoso e discontinuo, ricco di vegetazione e di acque, con terreni di origine argilloso-calcarei e vulcanici che hanno beneficiato dell’attività effusiva delle tre zone vulcaniche circostanti: il Vulture, il Vesuvio e i monti del casertano. Nel corso dei secoli, l’accumulo di diversi strati di cenere e lapilli ha dato vita a depositi tufacei e arricchimenti in minerali.

    L’area vitata è suddivisa in due zone: una che costeggia il fiume Calore, dove l’Aglianico regna sovrano; l’altra, sulle colline attraversate dal fiume Sabato, è più favorevole ai vitigni a bacca bianca. Sui suoli di arenarie, in pendenza media, prospera l’antico vitigno Greco, mentre il Fiano è allevato su terreni leggeri e profondi di origine vulcanica.

    In questo luogo, dove le idee hanno preso forma e qualcosa di straordinario è nato, Francesco De Stefano, un giovane imprenditore irpino, ha dato vita nel 2017 al progetto dell’azienda vitivinicola Vini De Stefano. Guidato dalla passione per la propria terra e l’enologia e seguendo le orme del nonno, ha creato un’azienda dinamica e innovativa con l’obiettivo di produrre vini di alta qualità con una forte attenzione alla tradizione e all’autenticità del territorio.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Venti ettari di terreno coltivati su questa generosa e fertile terra, producono circa 70.000 bottiglie all’anno. Attualmente, la distribuzione è principalmente a livello nazionale, ma con un occhio rivolto al mercato internazionale, in particolare in paesi come Giappone, Germania e Svizzera.

    L’Irpinia è stata riscoperta grazie all’enologo Antonio Mastroberardino che ha dimostrato come la combinazione di metodi tradizionali e tecnologia moderna possa creare vini di alta qualità e nel tempo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per tre vini di fama internazionale: Taurasi, Greco di Tufo e Fiano d’Avellino.

    Esploriamo allora con attenzione la selezione completa dei vini bianchi e rossi di Francesco De Stefano con le nostre considerazioni di rito:

    FREJA, Falanghina Igt 2022, il cui nome si rifà ad una dea dall’aspetto elegante e raffinato e dall’indole coraggiosa e determinata, veneratissima dai popoli nordici.

    Ha un impatto olfattivo elegante con sentori di frutta bianca esotica, pesca gialla, note agrumate e con una leggera nota alcolica. Si percepiscono anche sentori di miele e un leggero tocco floreale. La beva è piacevole, con un’acidità spiccata che risalta all’inizio e si conclude con un dolce finale. Tuttavia, sembra che l’equilibrio sia ancora sbilanciato verso l’acidità, probabilmente per la sua giovane età, ma allo stesso tempo è un vino che rimane a lungo in bocca, lasciando sensazioni e sapori che persistono dopo averlo degustato.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    ADAMAS, in latino diamante, attribuito al Greco di Tufo Docg 2022 che, proprio come il minerale di origine naturale più duro che si conosca, è in grado di resistere nel tempo. Il suo processo di vinificazione e affinamento è identico agli altri bianchi.

    Profumo intenso e gradevole della mela golden, fiori di camomilla e del rosmarino appena colto. il sapore fresco e seducente che si posa sul palato, come un bacio leggero è giunto a noi senza perdere il suo fascino.

    Ma c’è di più. La freschezza spiccata che si fa strada, come una brezza mattutina e la nota minerale aggiungono ulteriore complessità insieme alle intriganti trame di pietra focaia. È come se avessimo assaporato un pezzo di eternità, racchiuso in una fragranza.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    APIA’, Fiano di Avellino Docg 2022 che porta il nome dell’uva di una vigna antica che originariamente era chiamata “uva apiana” e della città di Apia del Peloponneso. Furono proprio gli abitanti di questa città i fautori della nascita di questo vitigno a bacca bianca. La sua vinificazione avviene con una pigiatura a grappoli interi, una malolattica svolta parzialmente e un affinamento di un anno in silos di acciaio.

    E’ un vino intrigante e complesso. Origano, fiori di campo, pesca gialla e un carattere minerale e vulcanico si fondono in un bouquet aromatico. La lunghezza e la balsamicità sono accompagnate da una piacevole acidità e freschezza bilanciate. La salivazione importante invita ad un altro sorso che insieme all’elemento erbaceo aggiunge un tocco di natura. Si caratterizza per la sua sbalorditiva beva e godibilità che può migliorare nel tempo.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    SALUBER è il nome scelto per l’Irpinia Campi Taurasini Doc 2019, per omaggiare la salubrità di questa terra.

    La sua vinificazione consiste nella macerazione per 12 gg circa, starter di lieviti autoctoni e malolattica svolta completamente in legno. Affinamento in barrique di rovere francese per tre anni e 4 mesi in bottiglia.

    Questo Aglianico in purezza, situato nei dintorni dei fiumi irpini, regala un aroma intrigante e coinvolgente di fico, prugna e rosa, una sfumatura di vaniglia che si fa strada amalgamandosi alla nota speziata di liquirizia conferendo profondità al vino.

    La struttura sembra promettente, l’acidità vivace, mentre i tannini potrebbero aver bisogno di un po’ più di tempo per ingentilirsi. Si fa notare con una presenza decisa e una lunga persistenza in bocca. In definitiva, abbiamo tra le mani un vino degno di nota che ha ancora spazio per evolversi e rivelare ulteriori sfaccettature.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    CORTICI’, Irpinia Aglianico Igt 2021, un rosso energico e vigoroso le cui uve provengono dai vigneti allevati su una collinetta nota come “Coticimolo” tra i Comuni di Contrada e Montoro. Passa il suo tempo affinandosi in barrique per dieci mesi e sei mesi bottiglia.

    Il bouquet intenso e profumato come la rosa violetta e la fragranza dei frutti rossi maturi, concentrati come more, prugne, e ribes promette un’esperienza sensoriale avvolgente. Al sorso, l’eleganza si manifesta con ciliegia, tannini setosi e un’acidità perfettamente bilanciata. Questo vino è fresco, godurioso, persistente e armonioso. Una bella bevuta per gli amanti del vino, da gustare con piacere.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    TAURASI, Aglianico Docg 2019 nasce da uve attentamente selezionate nei vigneti allevati sui pendii del Calore, del Sabato e dell’Ofanto. Affina in tonneaux e barrique di Allier nuove di media tostatura per quattro anni e ulteriore riposo in bottiglia.

    Il naso, attraente e intenso, danza tra le sensazioni di marmellata di more, ribes nero e un tocco di put pourri.

    Il sorso super avvolgente, come un abbraccio caloroso, richiama la beva come una melodia che si ripete nella mente. Il calore si fonde con i tannini e l’acidità creando un equilibrio armonioso. Un mix di caffè tostato, cioccolato fondente e speziatura leggermente piccante gioca con un legno ben integrato, molto gradevole che lascia un segno indelebile. Ha grande potere di invecchiamento, come un libro che si apre lentamente nel tempo.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/ciociaria-da-bere-2023-di-cristina-santini/

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.vinidestefano.eu/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Piemonte, Albugnano DOC e uno dei suoi produttori 2022: Alle Tre Colline.

    Piemonte, Albugnano DOC e uno dei suoi produttori 2022: Alle Tre Colline.

    Piemonte, Albugnano DOC e uno dei suoi produttori 2022: Alle Tre Colline.

    Di Elsa Leandri

    Il Piemonte

    Si sa essere regione di vini e di nocciole. Oltre alle celebri denominazioni Barolo e Barbaresco un piccolo paese di 500 anime, che si trova nel Monferrato nordoccidentale vicino a Torino, custodisce una delle 341 doc italiane, la Doc Albugnano, che prende nome dall’omonimo paese. Alla scoperta di questa denominazione e dei vitigni autoctoni piemontesi grazie all’azienda agricola “Alle tre colline”.

    Albugnano Doc e uno dei suoi produttori: Alle Tre Colline. Lineup dei vini rossi della cantina
    Albugnano DOC e uno dei suoi produttori 2022: Alle Tre Colline. Lineup dei vini rossi della cantina

    La denominazione Albugnano DOC e l’Associazione Albugnano 549

    La denominazione che abbraccia quattro comuni del territorio Astigiano (Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano-Marmorito) vede come protagonista il Vitigno Piemontese per eccellenza, ovvero il nebbiolo.

    Il territorio

    Le colline che si ergono sopra i 400m s.l.m. e la presenza di boschi danno il loro contributo a rinfrescare il clima, rendendolo idoneo alla coltivazione dello stesso nebbiolo su questo terreno di matrice marnosa. Già Pier De Crescenzi nel XIV secolo lodava tale zona e tale vitigno: “Quest’uva Nubiola è molto lodata nella città di Asti e in quelle parti” e in quello stesso secolo il nome del vitigno compare nei catasti di Chieri, paese non lontano da Albugnano.

    La realtà, purtroppo, è che tale denominazione, nonostante siano presenti condizioni ideali climatiche, territoriali e storiche per tale vitigno, appare ai più misconosciuta.

    Albugnano, Piemonte Cantine Le tre Colline Albarossa
    Albugnano, Piemonte Cantine Le tre Colline Albarossa bottiglia e calice

    La volontà dei viticoltori locali è quella di riuscire ad affermare tale area a denominazione, che conta 44 ettari, nel mondo vitivinicolo ed è per questo che nel 2017 è nata l’associazione 549, il cui nome fa riferimento al punto più alto del comune di Albugnano appunto 549m s.l.m.

    L’azienda “Alle Tre Colline”

    Uno dei 14 produttori che è attivo in questa rivalutazione territoriale è Franco Carossa, proprietario dell’azienda agricola Alle Tre Colline, che si trova a Albugnano. Il nome della cantina rievoca il fatto che questo paese si estende appunto su tre colline, quelle tre colline che Cristina, la moglie di Franco, vedeva quando tornava da Chieri verso casa.

    Famiglia Carossa, storia, Piemonte, Albugnano

    Seppur la storia della famiglia Carossa affonda le sue radici in viticoltura già all’inizio del 1800, è nel 1999 che Franco Carossa decide di fare il grande passo e di incominciare a non vendere solo vino sfuso, ma anche vini imbottigliati direttamente da loro.

    I Vini di Alle Tre Colline Albugnano, Piemonte
    I Vini di Alle Tre Colline Albugnano, Piemonte

    Oggi l’azienda conta 35 ettari complessivi di cui 12 ettari a noccioleto e 13 a vigneto, in cui sono impiantati principalmente vitigni autoctoni piemontesi come la freisa, la barbera, il grignolino, l’albarossa e ovviamente il nebbiolo.

    Unico vitigno internazionale presente è lo chardonnay, l’amore in bianco di Franco, che viene vinificato secondo tre lavorazioni: Chardonnay (vinificazione in acciaio e maturazione in legno), “An costi” (fermentazione in legno con conseguenza maturazione di 12 mesi a contatto con le fecce nobili) e “C’ha bugia”, novità del 2022, spumantizzato con metodologia classica con sosta di 24 mesi sui lieviti.

    Attualmente Franco può contare sull’aiuto di tutta la sua famiglia: se Cristina, ex infermiera, ora è l’anima dell’agriturismo e delle lavorazioni con le nocciole, i tre figli Elisa, Paolo e Gabriella appena possono sono in azienda a “dare una mano”.

    La degustazione

    http://www.alletrecolline.com/i-vini/

    Partiamo dal più internazionale di tutti “An Costi” Piemonte Doc Chardonnay 2020
    Piemonte doc chardonnay An Costi Albugnano Alle Tre Colline
    Piemonte doc chardonnay An Costi Albugnano Alle Tre Colline

    La fermentazione che avviene in barrique e la successiva sosta sulle fecce nelle stesse barrique per 12 mesi offrono a questo vino un corredo olfattivo variegato che abbraccia frutti esotici, come la banana, ananas, pompelmo, cedro, fiori gialli, leggere erbette aromatiche e vaniglia. L’impatto in bocca offre una sensazione calorica percettibile e una sapidità decisa. Si chiude con un finale leggermente ammandorlato.

    E ora tuffiamoci nel mondo dei vitigni autoctoni: barbera, albarossa e nebbiolo accendiamo i riflettori su di voi!

    Barbera d’Asti DOCG 2020

    Il calice è impreziosito da un rosso rubino vivace. La freschezza della frutta rossa che spazia dal lampone, alle fragoline di bosco, alla ciliegia, la nota agrumata di arancia sanguinella con un eco di rosa e di mirto offrono un naso pulito e tipico di questo vitigno. Acidità schietta che spalleggia l’importante impatto calorico con tannini eleganti. Lunga chiusura con richiami fruttati.

    Piemonte Doc Albarossa 2019
    Albarossa DOC, Albugnano Piemonte Alle Tre Colline
    Albarossa DOC, Albugnano Piemonte Alle Tre Colline

    Prima di affrontare la degustazione due note su questo vitigno relativamente giovane. Nasce nel 1938 da un incrocio tra Nebbiolo e Barbera per volontà del Prof. Giovanni Dalmasso al fine di unire qualità e produttività. Solo più tardi negli anni Sessanta/Settanta gli studi ampelografici individuarono come progenitore, insieme alla Barbera, non tanto il Nebbiolo quanto lo Chatus (nebbiolo di Dronero).

    Rosso carminio vivace. Non lasciatevi incantare dalle note delicate di fragoline di bosco, mora, rosa e dal leggero finale amaricante di rabarbaro e di radice di liquirizia con echi di cipria, tabacco e caffè perché in bocca entra con prepotenza con un’alcolicità importante e un tannino che richiede ancora un po’ di affinamento in bottiglia. Saremmo curiosi di provare delle vecchie annate.

    Albugnano Doc 2020 (100% nebbiolo)

    Elegante veste carminia vivace che propone richiami di fragoline di bosco, lampone, melagrana con note di rosa e violetta. In chiusura refoli di pepe nero. Interessante l’impatto in bocca in cui freschezza e tannicità si sorreggono regalandoci un finale lungo, quasi cioccolatoso.

    Albugnano Doc Superiore “Va’Anait” 2018 (100% nebbiolo)
    Albugnano doc Superiore 549 Va’Anait Alle Tre Colline, Piemonte
    Albugnano doc Superiore 549 Va’Anait Alle Tre Colline, Piemonte

    È necessario spendere due parole sul nome che caratterizza questa etichetta in quanto richiama le parole che nonna Orsolina, al momento della vendemmia, indirizzava ai figli di Franco dicendo loro “Va’ Anait” (lett. “Datti una mossa”, “vai avanti”) perché anziché raccogliere l’uva pensavano a giocare tra i filari. Questa bottiglia rientra nella linea di produzione dell’associazione Albugnano 549 tanto che viene imbottigliata in un albeisa su cui è impresso il nome “Albugnano 549”.

    Veste carminia con riflessi aranciati. Il naso ci racconta di una ciliegia sottospirito e in confettura, di una confettura di lampone, di arancia essiccata. Accenni balsamici mentolati e richiami di pot pourri e cuoio completano elegantemente il quadro olfattivo. Decisa freschezza e tannino setoso caratterizzano la beva, offrendo, nel contempo, una chiusura persistente.

    Questo viaggio a Albugnano ci ha permesso di raccogliere una nuova identità del nebbiolo che in modo camaleontico sa trarre da ogni zona una sua peculiarità, non ci rimane che approfondire ulteriormente la conoscenza di questa realtà!

    Di Elsa Leandri

    Elsa Leandri autrice articolo: Albugnano Doc e uno dei suoi produttori: Alle Tre Colline,è sommelier, blogger, esperta vitivinicola
    Elsa Leandri autrice articolo: Albugnano Doc e uno dei suoi produttori: Alle Tre Colline,è sommelier, blogger, esperta vitivinicola

    Sito Cantina:

    http://www.alletrecolline.com/

    Versione Inglese: https://thesensesoffoodandwine.blogspot.com/2022/07/blog-post.html

    Partner Agenzia FoodnadWineAngels:

    https://www.foodandwineangels.com/