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  • Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l’ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto.

    Di Carol Agostini

    Esperti del settore, giornalisti e sommelier di varie associazioni, suddivisi in quattro commissioni, sono stati chiamati ad eleggere i migliori tra i vini di quelle che all’estero vengono definite “le 3B del vino italiano”: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Decanto
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Decanto

    La degustazione si è svolta secondo lo schema dei blind tasting orizzontali, ovvero le 52 referenze di Barolo e Barbaresco – in batterie da sei vini – e le 44 referenze di Brunello di Montalcino – in batterie da cinque – sono state assaggiate e valutate dalle commissioni esaminatrici rigorosamente alla cieca, al fine di eleggere i migliori vini che si sono aggiudicati il premio Tre Cavatappi.

    I criteri di valutazione sono stati espressi da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da uno a cinque, per ciascuno dei seguenti ambiti: attrattività, espressività, iconicità, piacevolezza/prospettiva e coerenza.

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, Carol Agostini con Cristina Santini
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, Carol Agostini con Cristina Santini

    I Premi Assegnati

    Sulla base della media aritmetica dei punteggi assegnati dai degustatori sono stati assegnati i Cavatappi di Decanto:

    • Da 15 a 17 punti UN CAVATAPPI
    • Da 18 a 20 punti DUE CAVATAPPI
    • Da 21 a 25 punti TRE CAVATAPPI
    Alcuni giurati durante gli assaggi alla cieca, Fabio Pascucci Pepi, articolo: A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l'ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto, foto di Decanto
    Alcuni giurati durante gli assaggi alla cieca, Fabio Pascucci Pepi, articolo: A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l’ottava edizione del contest 3B Untold, foto di Decanto

    Sono stati poi premiati i vini che hanno totalizzato il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    • Miglior vino
    • Vino più tipico
    • Vino con maggiore rapporto qualità-prezzo
    • Vino con la migliore etichetta (assegnato dai follower di Decanto sui social network)
    Roberto Garofalo e Luca Mattarazzo in giuria a Untold di Decanto, foto di Decanto
    Roberto Garofalo e Luca Mattarazzo in giuria a Untold 3B, foto di Decanto

    A questi premi si è aggiunto anche quello di “Migliore Cantina“, assegnato all’azienda che ha ottenuto il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze, e quello di “Migliore Cantina Emergente” all’azienda fondata negli ultimi venti anni sempre con lo stesso criterio.

    Decanto è stato inoltre Media Partner del Paestum Wine Fest dove il 26 marzo – presso il padiglione di Decanto Untold – all’interno della kermesse, è stato possibile assaggiare proprio i vini che si sono aggiudicati i Tre Cavatappi.

    Gaetano Cataldo con Carol Agostini, in giuria a Untold di Decanto, foto di di Carol Agostini
    Gaetano Cataldo con Carol Agostini, in giuria a Untold 3B, foto di Carol Agostini

    Il Premio “Rosso dell’Anno” Dei Migliori Vini: Una Giuria di Esperti del Settore Rivela i Vincitori

    Un evento enologico di risonanza internazionale ha visto la luce con il Premio “Rosso dell’Anno“, una celebrazione dell’eccellenza vinicola che ha coinvolto una giuria di esperti del settore, unitamente al team Decanto. L’obiettivo? Assaporare e valutare, alla cieca, i vini migliori tra i migliori.

    Cristina Santini e altri giurati, foto di Decanto
    Cristina Santini e altri giurati, foto di Decanto

    La Sfida Epica Tra le 9 Referenze Vincitrici

    Nel corso delle precedenti otto edizioni del contest “Untold,” ben nove referenze avevano conquistato il titolo di vincitrici. Un confronto epico si è tenuto quando queste eccellenze vinicole si sono sfidate per la prima volta, in un assaggio alla cieca che ha messo alla prova il palato e il discernimento dei giudici.

    Momenti di Untold 3B, articolo: Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023
    Momenti di Untold 3B, articolo: Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    Hanno preso parte alla giuria in ordine alfabetico:

    • Andrea Annunziata, Direttore Editoriale, Decanto
    • Danilo Amapani, Redattore, Decanto
    • Francesco Corsi, Giornalista, Carlo Zucchetti
    • Gaetano Cataldo, Giornalista, Mediterranea Online
    • Lorenzo Colombo, Giornalista, ioeilvino.it
    • Luigi D’Acunto, Titolare, Decanto
    • Roberto Garofalo, Sommelier & Wine Blogger, Decanto
    • Simona Geri, Wine Expert, The Winesetter srls

    Momenti di relax post giuria di Untold 3B di Decanto, Carol Agostini, Cristina Santini, Gaetano Cataldo e Fabio Pascucci Pepi
    Momenti di relax post giuria di Untold 3B, Carol Agostini, Cristina Santini, Gaetano Cataldo e Fabio Pascucci Pepi

    I vini assaggiati:

    1. Le Fonti – Panzano – Chianti Classico 2018
    2. Le Berne – Vino Nobile di Montepulciano 2018
    3. Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    4. Castello di Cacchiano – Chianti Classico Gran Sel. “Millennio” 2015
    5. Strapellum – Aglianico del Vulture Sup. “Tenute Piano Regio” 2016
    6. Anzivino – Gattinara Riserva “Cesare” 2017
    7. Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    8. Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    9. Bianchi – Ghemme 2013

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Carol Agostini con Fabio Pascucci Pepi
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Carol Agostini con Fabio Pascucci Pepi

    La Selezione del “Rosso dell’Anno” Scoperta Dagli Esperti

    Nel contesto dell’evento, ciascun membro della giuria ha avuto l’opportunità di indicare le proprie tre preferenze, indicando il numero delle calze in cui erano custoditi i tre migliori vini in competizione.

    Dopo una rapida conta dei voti, è stata la “calza 7” a rivelare il vino decretato “Rosso dell’Anno,” che ha conquistato il cuore di ben sette giurati.

    Il prestigioso riconoscimento del “Rosso dell’Anno” è stato attribuito al Barbaresco “Batù” del 2019, prodotto dalle Cantine Povero.

    Per completezza, va notato che le tre selezioni effettuate dalla giuria sono state, nell’ordine: il Vino Nobile di Montepulciano, il Chianti Classico e il Barbaresco, tutti dignitosi rappresentanti dell’arte vinicola.

    Conclusione

    E’ stata un’esperienza intensa che ho vissuto grazie all’invito di Luigi D’Acunto di Decanto e il collega, grande esperto enogastronomico Gaetano Cataldo, con me a vivere tutto ciò la collega Cristina Santini con la quale portiamo avanti il progetto www.Papillae.it e Fabio Pascucci Pepi direttore amministrativo della cantina Col D’Orcia, in rappresentanza della cantina .

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito ufficiale: https://decanto.wine/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

     

  • Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Convegno “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico” durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso

    Di Cristina Santini

    Il 15 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma, durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, è stato dedicato ampio spazio al tema “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico”.

    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il convegno che ha preceduto la cerimonia di premiazione Tre Bicchieri della guida, è stato moderato dal giornalista Gianluca Semprini che ha rivolto alcune domande ad una platea di esperti intervenuti ognuno nelle proprie competenze e dei quali riportiamo alcuni spunti per un aggiornamento o una riflessione personale.

    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Sono intervenuti Renato Brunetta, presidente del Cnel , Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile, Andrea Gasparri del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università Roma Tre, Daniele Nardi del dipartimento di Ingegneria informatica dell’Università Sapienza di Roma, Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, Carlo Spallanzani, amministratore delegato di Gambero Rosso e Marco Mensurati, direttore responsabile di Gambero Rosso.

    Apertura con l’intervento del Presidente del Cnel, Renato Brunetta:

    “Non bisogna aver paura del progresso. In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione.

    Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana”.

    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    A seguire il discorso di Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF:

    “Mi occupo del coordinamento del progetto satellitare europeo più grande che abbiamo in Europa per la stima dei parametri idrologici, quindi precipitazioni, umidità, neve, che hanno un impatto sul territorio, e lavoro nell’ambito della Protezione Civile. Ogni qual volta abbiamo, come recentemente in Emilia Romagna, eventi così intensi ed estremi, c’è una tecnologia satellitare italiana importante che ne segue l’evoluzione.

    Ci sono eventi intensi che sono più facilmente prevedibili ed altri in cui è veramente molto difficile; quelli di tipo meteorologico hanno una scala sinottica ovvero prendono aree molto ampie, si generano in territori molto lontani da noi, e ci sono modelli meteorologici che riescono a prevederli. Quello in Emilia Romagna è stato uno di questi, quindi la protezione civile a livello locale e nazionale si è mossa in tempo. Sono state evacuate centinaia di persone prima dell’evento e questo ha permesso la salvaguardia dei nostri cittadini.”

    Per quanto riguarda le previsioni a lungo raggio che riguardano soprattutto la siccità, con i modelli matematici a disposizione cosa possiamo sapere ed entro che lasso di tempo?

    “L’uomo, nell’aver creato grosse problematiche come l’innalzamento delle temperature e tutto ciò che vediamo sul cambiamento climatologico, è però allo stesso tempo avanzato con le tecnologie in modo molto importante. I primi satelliti che hanno iniziato a monitorare la Terra in modo continuativo e operativo sono degli anni ‘80, quindi sono cinquant’anni circa che raccogliamo una serie di parametri di tipo atmosferico e quelli riguardanti le nostre terre.

    Queste informazioni ora ci permettono di vedere giornalmente, se non anche più volte al giorno, alcuni dati fisici che ci aiutano a prevedere la precipitazione più o meno intensa o più o meno lunga, o di tipo grandigeno, ma anche di vedere una diminuzione dell’umidità del terreno associata a minori precipitazioni.

    Queste Informazioni ci portano mesi prima a capire le condizioni per una probabile siccità. Ormai si parla sempre in termini di probabilità, abbiamo ora delle condizioni che sono anomale e quindi non sono le precipitazioni che avremmo dovuto avere in questa stagione e, venendo anche da un anno povero di neve, non abbiamo avuto le risorse idriche che si mettono in cantiere.”

    Quindi cosa sappiamo adesso da qui ai prossimi mesi?

    In questo momento il nostro territorio nazionale, ma non solo l’Italia, è al di sotto di quelle che sono le risorse idriche che abbiamo in questo periodo rispetto agli anni precedenti. I modelli al momento non ci danno precipitazioni importanti per dire che recupereremo questo deficit, però cosa accadrà nei prossimi mesi non possiamo saperlo con certezza perché purtroppo i modelli nel lungo termine, da un mese in poi, fanno più fatica e spesso possono sbagliare.

    A breve termine cosa ci permettono di sapere le tecnologie ad esempio in vigna e capire fra quante ore accadrà cosa?

    Le previsioni sono di tipo meteorologico, non abbiamo altri tipi di previsioni, quindi la modellistica meteorologica ci dirà che nei prossimi giorni avremo delle precipitazioni. Però quello che sappiamo anche che al momento queste piogge previste non sono sufficienti per andare a recuperare questa anomalia che abbiamo.

    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Per il lavoro svolto in ambito sostenibilità, è intervenuto il Vice Presidente di Equalitas, Michele Manelli:

    “Dieci anni fa, patrocinati a casa del Gambero per il Forum della sostenibilità, ci siamo accorti che un terzo della nostra economia del green si stava muovendo in questa direzione e che c’era però complessità nella rappresentazione. E’ stato fatto un percorso sotto la guida di Federdoc, riconosciuto anche dal ministero come progetto di interesse pubblico nazionale sul tema della sostenibilità, e oggi abbiamo in certificazione, perché Equalitas è “Standard Owner”, ovvero non certifica, ma accredita Enti di certificazione che svolgono le verifiche, circa il 20% della filiera italiana. Rappresentiamo quasi centomila ettari e otto miliardi di fatturato, sono numeri importanti.

    Certificazione riconosciuta a livello statale come una sorta di bollino di Stato, poi cosa è successo?

    E’ stato istituito un percorso che poi ha consentito alle Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) di integrarsi con nuovi requisiti e di definire che la sostenibilità deve essere multi pilastro e avere un’utilizzazione qualitativa che riflette tutte le istanze ambientali ed economiche. E’ chiaro è un inizio, noi ne abbiamo 147 di requisiti, è un sistema molto più articolato, forse non è sufficiente in questo momento né per essere riconosciuto dal mercato come qualificante né per mettere ordine su quella che è la definizione della sostenibilità.

    Se guardiamo solo al mondo del vino, cerchiamo con una serie di accordi internazionali di ricercare questa armonizzazione perchè se non facciamo ordine non troviamo la base con la quale definire questo sistema e faremmo fatica a convincere le aziende ad investire e i consumatori a scegliere. Stiamo parlando di circa 50 Standard che stiamo analizzando a livello internazionale per trovare delle sintesi e quasi 100 solo per il mondo del vino.

    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il consumatore più attento alla sostenibilità è sicuramente quello nord europeo, nord americano. In Italia sta cambiando qualcosa?

    In questo decennio si può notare chiaramente come sia triplicato l’interesse dei consumatori verso i temi della sostenibilità. Questo punto oramai è il secondo motivo di acquisto del consumatore dopo l’origine. E’ molto interessante come ci sia una chiara convergenza verso il prodotto di qualità, il prodotto sostenibile e nonostante le difficoltà contingenti di poteri di acquisto che si deteriorano, è inevitabile che la sostenibilità possa moltiplicare l’esperienza ed il racconto del vino.

    Sulla robotica in agricoltura e in vigna interviene il Prof. Andrea Gasparri del Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e delle Tecnologie Aeronautiche Università degli Studi di Roma Tre:

    Quando parliamo di agricoltura di precisione, di cosa parliamo effettivamente?

    Parliamo di strategie di gestione che permettono di sviluppare modelli agricoli che siano sostenibili, riescano a garantire la sicurezza alimentare e al contempo mitigare la carenza di forza lavoro.
    La definizione che voglio dare di agricoltura di precisione presa da un articolo scientifico che ritengo molto interessante dice: “E’ il saper fare la cosa giusta nel posto giusto al momento giusto”, ma dietro questo concetto c’è una grossa complessità perché bisogna raccogliere molti dati ed avere una conoscenza puntuale della cultura e questo implica l’utilizzo di molte tecnologie abilitanti tra le quali sicuramente l’intelligenza artificiale e la robotica.

    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Cosa abbiamo al momento per quanto riguarda la robotica?

    Se guardiamo dal punto di vista commerciale, abbiamo soluzioni che permettono, nelle colture erbacee e in quelle di serra, la rimozione delle erbe infestanti, la preparazione del terreno, il controllo dei parassiti e delle malattie, la raccolta.
    Per quanto riguarda la ricerca, si concentra principalmente sul concetto complesso di colture permanenti perché la presenza di filari, di sesti di impianto, chiaramente complica la vita del robot che in questo caso non riesce a fare la manovra. Quindi noi dobbiamo lavorare per dare intelligenza e capacità a questi robot di muoversi in maniera opportuna.

    Ad oggi quali robot abbiamo in agricoltura efficienti?

    Noi stiamo lavorando a dei progetti europei di ricerca nei quali abbiamo sviluppato delle soluzioni robotiche in cui i robot riescono, in maniera del tutto automatizzata, a fare operazioni varie come la spollonatura in un noccioleto. C’è anche il progetto in cui stiamo sviluppando un’architettura che permetta di condividere gli spazi operativi tra le macchine e l’umano.

    Sono delle piattaforme robotiche che, in questo caso lavorano sull’uva da tavola, devono fare un’operazione di aggancio per lo scambio delle cassette piene e lo devono fare nella stessa area in cui stanno lavorando anche degli operatori umani e devono essere in grado di considerare tale contesto. Abbiamo un esempio di come in maniera del tutto automatizzata la piattaforma robotica riesca a riconoscere un grappolo, valutarne lo stato di maturazione ed effettuare il taglio. Il passo successivo sarà passare all’uva da vino.

    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Introduce il tema sull’intelligenza artificiale il Prof. Daniele Nardi del Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma:

    Io non riproporrei il classico tema ci fa paura, non ci fa paura l’intelligenza artificiale ma andrei alla situazione di oggi. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, che cosa succede in particolar modo per le persone che abbiamo di fronte?

    Dopo l’intervento di Andrea Gasparri ho poco da dire rispetto all’intelligenza artificiale all’uso del vino e aver centrato questo concetto della sincronizzazione in maniera così precisa mi lascia poco spazio. Forse si può allargare il discorso, nel senso che l’intelligenza artificiale può essere utile anche nella lavorazione del prodotto e poi anche nella distribuzione. Parliamo di Chat GPT.

    Chat GPT e l’agricoltura, non ne vedo applicazione, quale può essere?

    C’è un’applicazione diretta che secondo me riguarda soprattutto i piccoli produttori e che ha a che vedere con il fatto che banalmente la traduzione di un testo per il mercato estero, la profilazione dell’utente, la sintesi comprensibile di strumenti complessi che possono essere anche documenti emanati dal Governo, tutto ciò che riguarda la parte di elaborazione dei testi, è qualcosa sicuramente di direttamente fruibile anche senza avere delle applicazioni dedicate.

    Poi si possono sviluppare anche tante applicazioni dedicate su tutti i problemi che sono stati sollevati in precedenza, dall’ottimizzazione dell’irrigazione a quello dell’individuazione delle pratiche da adottare a fronte di una particolare sequenza di eventi. In particolare, i modelli su cui si basa Chat GPT hanno alla base la capacità di lavorare su sequenze e analizzare i dati sul contesto meteorologico, quali trattamenti sono stati fatti per produrre poi una serie di azioni da svolgere. Questo è uno dei compiti che si potrà affidare in futuro ad un’applicazione.

    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Quali possono essere le prospettive a lungo raggio sull’agricoltura e sulla viticoltura e dove ci potranno portare?

    L’uso della tecnologia migliorerà la produzione, la qualità del prodotto o aiuterà a migliorare e forse su questo si può fare una considerazione di carattere generale: studi recenti mostrano che, per esempio nell’uso dell’intelligenza artificiale applicata a Chat GPT, si ottiene un miglioramento delle prestazioni medie; mentre invece l’esperto rimane più bravo nello svolgere certi compiti. Ora da questo punto di vista, credo che la riflessione possa essere interessante perché questo è uno degli argomenti più dibattuti, ovvero come inserire questi sistemi all’interno di un contesto dove ci sia un esperto umano.

    Sulla media ci aiuta l’intelligenza artificiale, sull’annata più difficile o su una scelta più particolare può vincere ancora l’intelligenza umana soprattutto in vigna?

    Non ne farei una questione di chi vince o perde, è un approccio del tutto collaborativo. Quando ci sono tanti dati è un problema computazionalmente molto complesso e quindi è inevitabile che l’intelligenza artificiale abbia dei mezzi superiori alle nostre capacità di lavorazione.

    Staff Gambero Rosso, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito guida:  https://www.gamberorosso.it/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/

    https://www.foodandwineangels.com/

  • Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy

    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024

    Redazione – Carol Agostini

    Siamo ormai arrivati all’inizio di una nuova stagione ricca di Corsi e di eventi.

     

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, Logo, immagine da comunicato stampa
    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, Logo, immagine da comunicato stampa

    Tante sono le richieste da parte di molti utenti e noi, ci sforziamo per accogliere i vostri consigli e per questo abbiamo pensato un programma decisamente ricco con approfondimenti soprattutto per quanto riguarda i corsi monografici e i master che sono sempre più richiesti.

    A tal proposito abbiamo previsto 2 grandi approfondimenti per quanto riguarda la Francia con il Corso Champagne e il Corso la Francia del Vino e i master sui grandi vitigni italiani come il Nebbiolo e il Sangiovese.

    Grande importanza viene data come sempre ai Corsi amatoriali e soprattutto al Corso Professionale per Sommelier sempre più richiesto per avere una informazione di base importante e professionale.

    Per avere tutte le informazioni su tutto il programma che vi elenchiamo di seguito vi invitiamo a partecipare all’open-day con ingresso libero che si terrà
    sabato 14 ottobre a partire dalle ore 18:00 presso la nostra sede di Piazza Cavour.

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, foto da comunicato stampa
    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, foto da comunicato stampa

    PROGRAMMA 2023-2024 – CORSI, EVENTI, DEGUSTAZIONI

    -14 ottobre. Open day Riserva Grande Academy. Prentazione programma. Presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour a partire dalle ore 18:00. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria.

    -14 ottobre. Corso Professionale per Sommelier I livello. 1° lezione straordinaria open day, presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1° lezione introduttiva a partire dalle ore 20:00. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.

    -18 ottobre. Corso di Avvicinamento al Vino di 4 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. Viale Stefano Gradi 209 (zona EUR). 1° lezione a partire dalle ore 20:00.

    -18 ottobre. Corso ABC del Vino di 8 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. Viale Stefano Gradi 209 (zona EUR). 1° lezione a partire dalle ore 20:00.

    -19 ottobre. Corso di Avvicinamento al Vino di 4 lezioni. A partire dalle ore 18:00 presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1°lezione

    -18 ottobre. Corso Champagne di 6 lezioni. A partire dalle ore 20:00 presso Aula Magna Univeristà Valdese piazza Cavour. 1°lezione

    -19 ottobre. Corso ABC del Vino di 8 lezioni presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1° lezione a aprtire dalle ore 18:00

    -26 ottobre. La Vite e i Tralci. Corso di 4 incontri. Il vino nella letteratura, nella storia, nell’arte e nelle sacre scritture. 1° incontro alle ore 20:00.

    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024, foto da comunicato stampa
    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024, foto da comunicato stampa

    -13/14 gennaio 2024. Nebbiolo Nel Cuore. Evento. X edizione. Presso Spazio Vittoria. Via Vittoria Colonna 11. Roma

    -30 gennaio. Master Executive sul Nebbiolo di 16 lezioni. Presso roof garden Hotel Portoghesi, via Dei Portoghesi 1 (piazza Navona). 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -26 gennaio. Corso La Francia Del Vino di 7 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -2/3/4 marzo. Rome Wine Expo. La città eterna celebra la cultura del vino. Evento di degustazione sui vini del mondo. Presso Spazio Vittoria, via Vittoria Colonna 11. Roma

    -15 marzo. Corso di Avvicinamento al vino di 4 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire zona Eur. 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -12 aprile. Master sul Sangiovese di 9 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire zona Eur. 1°lezione a prtire dalle ore 20:00

    Per prendere visione di tutti i programmi potete consultare il sito www.riservagrande.com per ogni delucidazione in merito non esitate a contattarci

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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  • Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Marie-Françoise Ratron-Galet e le sue vigne

    Di Elsa Leandri

    Il fiume Loira, principale via di comunicazione tra l’Oceano Atlantico e il centro della Francia, si muove lentamente tra le sue anse accogliendo silenziosamente i suoi numerosi affluenti e vigilando attentamente sui turisti che affollano questa zona, curiosi di immergersi nelle dimore estive dei reali francesi. I molti castelli regalano uno scorcio di quello che poteva essere la vita al tempo di Francesco I e dei suoi successori con le battute di caccia o con i ricevimenti che vi si tenevano, facendoci pensare all’ambiente raccontato nei romanzi storici.

    Tra tutte le regine e favorite che hanno riempito i corridoi con lo strusciare dei loro maestosi vestiti e con le loro risa e i loro pianti, una simpatia particolare la proviamo per la discussa Caterina de’ Medici, un po’ perché ci parla di Toscana, un po’ perché alla morte del marito Enrico II, si è impegnata con determinazione nel mantenere la sovranità facendo fronte alle rivalità tra cattolici e protestanti, dimostrandosi donna di cultura e di larghe vedute.

    Proprio questa determinazione di Caterina, mi fa pensare a un’altra figura femminile dei nostri tempi: Marie-Françoise Ratron-Galet, proprietaria della cantina Ratron Clos des Cordeliers, a Saumur-Champigny.

    Marie-Françoise ha dedicato più di 10 anni della sua vita alla vendita di dispositivi medici, poi ha voluto conoscere e approfondire quel mondo vitivinicolo che era parte importante della vita di suo marito Sébastien. Per evitare di “tartassarlo di domande” (anche se io credo che sarebbe stato molto contento di risponderle), si rimette in gioco nel 2011 sedendosi nuovamente sui banchi di scuola, e frequenta il liceo viticolo. Inizia così ad entrare attivamente in cantina occupandosi delle vendite, sposando ancora di più quel mondo fatto di sacrifici e anche di soddisfazioni che solo la Terra sa dare e che Sébastien conosce benissimo.

    MARIE-FRANÇOISE RATRON-GALET nelle sue vigne, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri
    MARIE-FRANÇOISE RATRON-GALET nelle sue vigne, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri

    Purtroppo improvvisamente una grave malattia mette a dura prova la tranquillità del nucleo familiare. Sébastien, ormai malato, pensa ai suoi tre amori: sua moglie, sua figlia, Anaïs, e la sua vigna e vuole “lasciare tutto in ordine prima della sua partenza”.

    Vengono effettuati così tutti i passi amministrativi e legali per far sì che la proprietà vitivinicola sia intestata a sua moglie, come lei stessa confida in “Le Vin Ligérien”, in modo da non dover affrontare la successione da vedova. Dopo solo un mese, nel 2017, quel grande vigneron, che le aveva rapito il cuore, muore.

    VIGNA CLOS DE CORDELIERS, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri
    VIGNA CLOS DE CORDELIERS, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri

    Ed è così che nello stesso anno Marie-Françoise prende le redini del suo “chateau” fatto di affetto, di tradizione e di dedizione, sposando il saper fare della famiglia Ratron. Lo studio dei manuali di enologia, gli scritti del marito su ogni singola parcella, su ogni singola fermentazione, su ogni singolo processo diventano pane quotidiano per lei: vuole assolutamente apprendere velocemente i termini tecnici in modo da potersi relazionare alla pari con il nuovo enologo, Paul De Surmont.

    Dal 1932 la cantina Ratron sempre capitanata dagli uomini di famiglia ora vede come condottiero una donna sorridente, determinata, carica d’amore e di passione per questa terra in cui il cabernet franc trova un terreno e un clima ideale.

    CABERNET FRANC INVAIATURA, foto di Elsa Leandri, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CABERNET FRANC INVAIATURA, foto di Elsa Leandri, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    È bene tener presente che quest’attitudine alla coltivazione della vigna in questa zona è riportata negli scritti già nel 1630. Successivamente, come spesso accadeva all’epoca, furono i Cordeliers di Saumur, monaci francescani, che si occuparono della vinificazione e della produzione di vino fino alla Rivoluzione Francese ed è proprio da questo che deriva il nome della cantina. Il primo riconoscimento arriva nel 1830 quando il rosso del Clos des Cordelies rapisce il cuore dell’enologo A. Jullien citandolo nella Classificazione dei Vini del Mondo, quando la cantina era di proprietà della famiglia bordolese Amouroux.

    Ora è Marie-Françoise che vigila su questa terra costituita da 23 ettari, tutti impiantati a cabernet franc, tranne 3,5 ettari in cui lo chenin sta crescendo e di cui vedremo la prima produzione nel 2024.

    Due sono le tipologie di terreno che troviamo: uno ricco di tufo, capace di assorbire l’acqua durante le piogge e di renderla lentamente nei momenti di siccità così come di accogliere il calore durante il giorno e di restituirlo alla vigna nella notte; l’altro, già coltivato dai francescani, accoglie le vigne più vecchie ed è ricco di calcare, un terreno povero che mette la vigna a dura prova e che permette di produrre dei grappoli ricchi di polifenoli.

    Dal primo si ottiene la Cuvée Tradition, dal secondo la Cuvée Prestige, entrambe vinificate in acciaio.

    Passiamo ora alla degustazione di cui riportiamo le nostre vive impressioni

    Cuvée Tradition 2021 frutto rosso fragrante e freschezza in evidenza su tannini in progressione.
    Cuvée Tradition 2020 il frutto diventa maturo ed è accompagnato da gradevoli note floreali. Il tannino e la freschezza lavorano in simbiosi regalando un sorso appagante.

    CUVEE TRADITION in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CUVEE TRADITION in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Cuvée Prestige 2018 opulento nella frutta croccante! Portando il calice al naso, parte la salivazione di Pavlov, un vino “da mangiare e con cui mangiare”. Dall’entrata intensa evolve con tannini decisi accompagnati da una freschezza elegante abbandonando lentamente il cavo orale.
    Cuvée Prestige 2017, complice l’annata meno calda, spinge maggiormente sulla freschezza che guida e sorregge i tannini. Un vino da saper aspettare ancora.
    Cuvée Prestige 2015 subentrano le note più speziate del vitigno con ricordi di chiodi di garofano, liquirizia e anice stellato che si intrecciano alla frutta rossa e nera in confettura.

    CUVEE PRESTIGE in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CUVEE PRESTIGE in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Oltre a regalarci questa bellissima verticale, Marie-Françoise, proprio mentre ci apprestavamo a lasciare la cantina, ci tiene a farci sentire i due prodotti di cabernet franc vinificati in bianco: Crémant de Loire Blanc di Noir e L’éclat du noir, ovvero il vin claire del crémant, nei quali emerge la freschezza del vitigno che dona un impatto al contempo vibrante e seducente!

    CREMANT DE LOIRE E ÉCLAT DU NOIR in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CREMANT DE LOIRE E ÉCLAT DU NOIR in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    È vero che la proprietaria ha seguito e ha fatto suoi gli insegnamenti e le indicazioni del marito, tra cui la produzione della Cuvée Céleste a base di Cabernet Franc, di cui Sébastien aveva fatto un esperimento nel 2015 e che sta ancora maturando in legno, differenziandosi per questo dalle altre due. Marie-Françoise ha però introdotto alcuni cambiamenti sia in vigna, come l’uso della confusione sessuale rispetto a quello degli insetticidi o l’introduzione di pale eoliche che affiancano i fuochi per far fronte alle gelate primaverili, sia in cantina, come le prolungate macerazioni a freddo.

    ELSA LEANDRI E MARIE-FRANÇOISE, foto dell'autrice
    ELSA LEANDRI E MARIE-FRANÇOISE, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Tutto questo nell’ottica di portare sempre più in alto il nome e la reputazione della cantina Domaine Ratron Clos des Cordeliers, sperando segretamente in cuor suo di passare il testimone a sua figlia Anaïs.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://www.clos-des-cordeliers.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Terre di Toscana 2023 – Ad alto Impatto degustativo

    Terre di Toscana 2023 – Ad alto Impatto degustativo

    TERRE DI TOSCANA 2023 – AD ALTO IMPATTO DEGUSTATIVO

    Di Elsa Leandri

    Terre di Toscana 2023 è giunta alla quindicesima edizione. Si è svolta nell’ultimo week end di marzo all’UNA Hotel Esperienze a Lido di Camaiore, location ormai ben rodata.

    Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Dopo le varie anteprime dei mesi precedenti questo è il primo evento che racchiude tutta la Toscana in un luogo permettendo di spaziare da Bolgheri alle Colline Lucchesi, dal Chianti Classico alla Vernaccia di San Gimignano, dal Morellino di Scansano al Brunello di Montalcino offrendo in questo modo un vero e proprio elogio della produzione in terra etrusca.

    Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Circa 140 cantine presenti tra le quali dei nomi di eccezione come Tenuta San Guido, Ricasoli, Petra, Montevertine, Panizzi, Il Marroneto, Tiezzi, Due Mani.. solo per citarne alcune; nomi che parlano anche a quelle persone che conoscono poco il mondo enologico e che sono diventati quasi uno status symbol della Toscana. Le vecchie annate protagoniste del lunedì hanno offerto inoltre delle degustazioni uniche, rare e indimenticabili.

    Alcune bottiglie degustate a Terre di Toscana 2023, foto di Elsa Leandri
    Alcune bottiglie degustate a Terre di Toscana 2023, foto di Elsa Leandri

    Organizzazione eccellente con un’area food ben isolata dalle sale di assaggio in cui venivano proposti dei prodotti tipici toscani quali salumi o formaggi. Tuttavia potrebbe essere migliorabile la distanza tra un produttore e l’altro così da permettere una maggiore fruibilità. Speriamo inoltre che nella sedicesima edizione, che avrà luogo il 24 e 25 marzo 2024, tornino nuovamente le Degustazioni de l’Acquabuona che nel 2020 avevano avuto come argomenti il Brunello di Montalcino, la Syrah e i vini passiti.

    Alcune bottiglie degustate a Terre di Toscana 2023, foto di Elsa Leandri
    Alcune bottiglie degustate a Terre di Toscana 2023, foto di Elsa Leandri

    Come tante api volano di fiore in fiore, così i vari avventori si muovono da un banchetto all’altro: alcuni hanno preparato un percorso studiato a tavolino, altri si fanno semplicemente attrarre dallo styling di un’etichetta, altri pur avendo un iter ben prestabilito non resistono e si lasciano comunque sedurre da una bottiglia che esula dai “progetti” iniziali.

    Locandina evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Locandina evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    In questa manifestazione possiamo dire che dove ti fermi non rimarrai deluso, tanto è elevato il livello qualitativo delle aziende presenti. Diventa pertanto difficile e superfluo stipulare una classifica dei migliori assaggi perché sarebbe fare un torto a altre cantine altrettanto meritevoli. Ci limiteremo quindi a indicare quelle bottiglie, forse meno conosciute ai più, che ci hanno suscitato un interesse e che speriamo che per voi siano una scoperta.

    L’étrange 2020 (100% Vermentino)Podere Sant’Agnese

    L’étrange 2020 (100% Vermentino) - Podere Sant’Agnese, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    L’étrange 2020 (100% Vermentino) – Podere Sant’Agnese, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Giallo paglierino con riflessi dorati. Impatto olfattivo accattivante con sentori di fiori di tiglio e ginestra, echi di albicocca e pesca e in chiusura pasta di mandorle. In bocca si distingue per una sapidità che prolunga il sorso su frutta candita.

    Ventisei 2019 (100% Pinot Nero) Il Rio

    Ventisei 2019 (100% Pinot Nero), Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Ventisei 2019 (100% Pinot Nero), Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Rosso carminio vivace. Apertura di ciliegia, mirtillo e mora con ricordi di erbette balsamiche arricchite da una spolverata di grafite. Freschezza e tannino ben integrato per un lungo finale di bocca.

    Vintage 2017 (50% Vermentino e 50% Viognier) Montepepe

    Vintage 2017 (50% Vermentino e 50% Viognier), Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Vintage 2017 (50% Vermentino e 50% Viognier), Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Paglierino con luminosi riflessi dorati. Attrattivi i sentori di ginestra e di fiori di acacia, con cenni di agrumi disidratati, propoli e note di pasticceria appena sfornata. Il sorso è pieno e avvolgente. La sapidità e una leggera tannicità ravvivano il cavo orale con un finale fruttato.

    Somatico 2020 ( 100% Pugnitello) – Podere il Castellaccio

    Somatico 2020 ( 100% Pugnitello) Podere Il Castellaccio, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Somatico 2020 ( 100% Pugnitello) Podere Il Castellaccio, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Carminio impenetrabile. Insieme di frutti di bosco che si distinguono nitidamente dalla mora al mirtillo, dalla ciliegia al lampone. Cenni speziati e floreali ne completano il profilo. Tannino ben marcato con la freschezza che dinamicizza la beva promettendo una lunga evoluzione in bottiglia.

    Rosso di Montalcino Il Jeccardo 2018 ( 100% sangiovese) Fattoria del Pino

    Rosso di Montalcino Il Jeccardo 2018 ( 100% sangiovese) - Fattoria del Pino, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Rosso di Montalcino Il Jeccardo 2018 ( 100% sangiovese) – Fattoria del Pino, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Carminio di media intensità. Elegante apertura floreale di violetta e iris a cui seguono le classiche note di ciliegia marasca. Finale balsamico. Al sorso freschezza e tannini ci accompagnano e lasciano la bocca su una scia agrumata.

    Malìe 2022 ( Vermentino 60%, Chardonnay 30%, Grechetto 10%) Valle del Sole

    Malìe 2022 ( Vermentino 60%, Chardonnay 30%, Grechetto 10%) - Valle del Sole, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri
    Malìe 2022 ( Vermentino 60%, Chardonnay 30%, Grechetto 10%) – Valle del Sole, Evento Terre di Toscana, foto di Elsa Leandri

    Paglierino vivace. Profilo olfattivo che trova nella pesca bianca, negli agrumi e nelle erbette aromatiche la sua essenza. Note di fiori di zagara in chiusura. La bocca viene scossa da una vibrante acidità che seduce il palato con ricordi di melissa e lemongrass.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://www.acquabuona.it/2023/01/terre-di-toscana-2023-in-vendita-i-biglietti-on-line/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023

    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023

    IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO PRESENTE A VINITALY 2023 CON EVENTI E UNA SALA RISERVATA AGLI ASSAGGI

    Redazione

    Il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, sarà presente a Vinitaly 2022 al Padiglione 9 stand C14 per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e i winelover.

    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023, foto da comunicato stampa
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023, foto da comunicato stampa

    La Regina Bianca di Toscana proporrà in assaggio – da domenica a mercoledì dalle 9:30 alle 11:30 e dalle 16:30 alle 18:00 e mercoledì dalle 9:30 alle 17:30 – oltre 90 etichette di vini, una degustazione che sarà ad accesso libero in sala dedicata.

    Questo il programma degli eventi in calendario da domenica a martedì, tutti a ingresso gratuito e su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili:

    Domenica 2 Aprile ore 12:00
    Simon Staffler
    Dalla Toscana alle Terre d’Oltralpe: il successo della Vernaccia di San Gimignano in Germania

    Domenica 3 Aprile ore 15:00
    Winerylovers (Simone Roveda )
    La bianca Toscana in un calice di Vernaccia di San Gimignano: alla scoperta del territorio.

    Lunedì 3 Aprile ore 12:00
    Chef Kohsuke Sugihara – Ristorante Campo Cedro
    Vernaccia di San Gimignano e abbinamenti fusion: in viaggio tra Toscana e Oriente

    Lunedì 3 aprile ore 15.00
    Simona Geri
    La versatilità della Vernaccia di San Gimignano

    Martedì 4 Aprile ore 12:00
    Andrea Gori – Ristorante Da Burde
    Triangoli e duetti, la Vernaccia di San Gimignano e la cucina in toscana

    Martedì 4 Aprile ore 15:00
    Italian wines ( Stefano Quaglierini )
    La Vernaccia, un vitigno da raccontare

    Da comunicato stampa


    Sito consorzio: https://vernaccia.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Pasqua e Pasquetta con Sartieri 1931

    Redazione

    Aria di primavera per la cantina dell’Oltrepò Pavese, pronta a celebrare le prossime feste brindando con Première e Allure, i due Metodo Classico nati da uve di Pinot Nero.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Perfetti per le ricette della tradizione e per l’immancabile pic-nic di Pasquetta.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Aria di primavera tra le colline dell’Oltrepò Pavese e… assieme al clima mite e al risveglio della natura si aspettano Pasqua e Pasquetta. Per dare il benvenuto alla nuova stagione la cantina Sartieri 1931 ha già preparato bottiglie e calici, le prime pronte per essere stappate e i secondi per essere riempiti, magari nell’accogliente Wine Bistrot inaugurato da pochi mesi.

    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Ricca la gamma di etichette proposte dalla famiglia Saviotti – titolari della cantina – ma per le prossime festività pasquali non può mancare l’eleganza, l’allegria e la finezza del perlage dei due Spumanti Metodo Classico, Première e Allure, nati da uve pinot nero in purezza, rispettivamente in veste bianca e rosata.

    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Saranno loro i protagonisti delle tavole imbandite con i piatti della tradizione pavese e con le immancabili uova di cioccolato e colombe, quest’ultimo dolce assai azzeccato visto che, stando a quanto la leggenda narra, parrebbe essere nato proprio a Pavia, in occasione della tentata conquista del Re Longobardo Alboino della città. Racconti a parte, ciò che caratterizza Première e Allure è una spiccata versatilità che li rende adatti per essere affiancati a diverse pietanze, andando così a proporre esperienze di gusto esclusive e nuove al tempo stesso.

    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Lasciando sul finale le tipiche ‘dolcezze pasquali’, la cucina pavese, tra le varie ricette annovera i gustosi agnolotti al sugo di brasato, il cui ripieno contempla, per l’appunto, un bel brasato di manzo (preparato il giorno prima) assieme a mortadella, formaggio grattugiato e altri saporiti ingredienti.

    Ebbene, in questo caso, rompendo un poco i classici schemi, lo Spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé Allure è in grado di dare un tocco di raffinatezza. Merito della grande personalità, di una nota croccante e di una struttura inconfondibile, elementi in grado di bilanciare i sapori del piatto.

    L'uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    L’uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Per onorare le primizie vegetali non può mancare la Frittata di Pasqua, una ricetta diffusa non solo in tutta la Lombardia ma in molte altre regioni italiane, preparata con le punte degli asparagi e con un mix di erbe selvatiche, arricchita da un tocco di salsiccia o, in questo caso, da un paio di fettine del tipico Salame di Varzi tagliate a tocchetti.

    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Qui, per esaltare al meglio la nota vegetale – e non sempre di facile abbinamento vista la presenza degli asparagi – si affianca l’equilibrio aromatico ed elegante del Metodo Classico Première, reso strutturato grazie alle uve pinot nero e grazie anche all’affinamento in bottiglia per 36 mesi.

    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Finita la Pasqua bisogna riverire la tradizione delle scampagnate all’aria aperta e dei pic-nic di Pasquetta. Ceste piene di salumi, formaggi e prelibatezze di ogni tipo… anche in questa circostanza senza rinunciare alla qualità delle etichette firmate Sartieri 1931. Per passare una giornata all’insegna del buon gusto basterà stendere sull’erba la classica tovaglia a quadri e brindare alzando i calici, magari assaporando la Schita pavese, una sorta di ‘frittella’, da sempre mangiata come merenda.

    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Un’altra antica bontà della tradizione, la cornice perfetta per lodare non solo gli Spumanti Metodo Classico Première e Allure, ma pure gli altri vini di Sartieri 1931 quali Tuxedo in versione Red e Gold, prodotto con uve barbera, Madagascar, 100% cabernet sauvignon, Suit, con uva croatina, Figurino, nato da merlot in purezza, e il Bianco Zefir da riesling renano.

    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Info e contatti per il Wine Bar Sartieri 1931

    Orari punto vendita:

    Mercoledì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Giovedì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Venerdì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Sabato 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Orari degustazioni:

    Mercoledì 17.30 – 19.30

    Giovedì 17.30 – 19.30

    Venerdì 17.30 – 19.30

    Sabato 16.30 – 19.30

    Per info prenotazioni: tel. 0383.175.5446 – info@sartieriwines.it

    Le degustazioni per gruppi di min 4 persone, possono essere richieste anche in giorni e orari differenti da quelli proposti.

    I numeri di Sartieri 1931

    L’Azienda Agricola Sartieri 1931 può contare su 40 ettari di proprietà, di cui 20 vitati, nel comune di Borgoratto Mormorolo. Le vigne sono state impiantate in periodi diversi, dal 1978 al 2018.

    I vitigni presenti sono: Barbera, Cabernet Sauvignon, Croatina, Merlot, Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling Renano. Sartieri 1931, riportando il suo anno di nascita, vuole onorare Vitale Perucchini, zio di Enrica Saviotti, titolare dell’azienda, ma soprattutto fondamentale protagonista nel rilancio e rinascita del progetto aziendale, grazie alle sue idee innovative e visione imprenditoriale. La cantina dell’Oltrepò Pavese comprende una ricca gamma di vini bianchi e rossi.

    Provincia di Pavia Riesling Igt Zefir, Provincia di Pavia Barbera Igt Tuxedo in versione Red e Gold, Provincia di Pavia Cabernet Sauvignon Igt Madagascar, Provincia di Pavia Igt Croatina Suit, e Provincia di Pavia Merlot Igt Figurino. Tra le bollicine Première e Allure, spumanti Metodo Classico bianco e rosato.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito cantina: http://www.sartieriwines.it

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti, Cusumano: i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023.

    Redazione

    Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri.

    Cusumano Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Cusumano Tenuta Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

    Diego e Alberto Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Alberto Cusumano, Diego Cusumano are the owners of Cusumano wines.

    Tenuta Ficuzza

    A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano. La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina.

    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effettuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.

    “Siamo andati contro corrente – racconta Diego CusumanoAbbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i boschi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce alla qualità del vino”.

    Tenuta Monte Pietroso

    “La tenuta di Monreale – continua Diego Cusumano si chiama Monte Pietroso anche se non ci sono i sassi che affiorano dalla terra. Piuttosto qui il terreno è franco sabbioso, un terreno sciolto che abbiamo individuato come ideale per allevare il Grillo. Siamo in alta collina, a 400 metri sul livello del mare.

    Un’ambientazione speciale per il Grillo che qui riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che ne aumentano il carattere, l’eleganza e la capacità di invecchiamento. E ancora, sul versante nord soffia spesso la tramontana che porta il fresco dal mare e rende ancora più eleganti gli aromi del Grillo. Difficile trovare un luogo così per il Grillo che qui si esprime con grande complessità ed eleganza: Shamaris Sicilia DOC, un nome che richiama il mare, quel mare vicino che respira quando soffia la tramontana.

    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    “In sintesi – spiega l’enologo Mario Ronco l’annata 2022 in Sicilia ha visto un inverno con buone scorte idriche seguito da una primavera senza problemi dal punto di vista fitosanitario. L’estate è poi iniziata con il tipico andamento caldo, caratteristico della nostra bella isola, senza però creare problemi ai vigneti situati in collina.

    Le piogge tra il 9 e l’11 agosto (circa 80 mm) hanno sparigliato le carte creando un punto di frattura nella calda estate siciliana e donando acqua e importanti, benefiche escursioni termiche tra il giorno e la notte.

    La parte finale di maturazione delle uve bianche è avvenuta nel modo migliore, graduale, priva di accelerazioni dovute a momenti di eccessivo caldo agostano; si può così raccontare di uve sane, mature e profumate”.

    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa
    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa

    TENUTA FICUZZA

    Piana degli Albanesi (PA) a 700/800m slm Terreno franco argilloso, 60 microaree

    Angimbé terre siciliane IGT 2022
    Insolia 70%, Chardonnay 30%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposizione sud-est per l’Insolia, est per lo Chardonnay, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 60 ettolitri per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima decade di settembre.

    Vinificazione

    Macerazione a freddo delle bucce per 12 ore a 8°C, pressatura pneumatica, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa
    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa

    TENUTA MONTE PIETROSO

    Monreale (PA)  a 400m slm Terreno franco argilloso, 12 microaree

    Shamaris Sicilia DOC 2022
    Grillo 100%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 400m slm, esposizione nord, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 75 quintali per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima metà di settembre.

    Vinificazione
    Macerazione a freddo delle bucce per 5 ore a 14°C, pressatura pneumatica, saturazione di azoto, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa

    CUSUMANO

    “La luce è vita per i nostri territori. Esplorarne il rapporto simbiotico con la nostra Terra significa evocare la nostra identità”, questo è lo slogan della cantina

    Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo).

    Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

    Da Comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito azienda: https://cusumano.it/it/

    Sito ufficio stampa: https://www.cinquesensi.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano

    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano

    IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO IN TRASFERTA A PROWEIN 2023

    Redazione

    Il Consorzio vino Vernaccia di San Gimignano parteciperà anche quest’anno dal 19 al 21 marzo a PROWEIN 2023 al padiglione 16 Stand A71, per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e la stampa di settore.

    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa
    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa

    In assaggio 53 vini di 27 aziende consorziate.

    Questo il programma delle masterclass a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili:

    Lunedì 20 marzo – 11.00 hall 13 F80
    Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva
    Conduce Markus Del Monego – Master of wine
    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano
    Modera Ulrich Kohlmann

    Logo del consorzio, articolo: Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa
    Logo del consorzio, articolo: Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa

    Martedì 21 marzo – 11.00 hall 13 F80
    Il vino Vernaccia di San Gimignano DOCG:
    il bianco dalla lunga vita.
    Conduce Othmar kiem
    Degustazione di 6 vecchie annate di Vernaccia di San Gimignano
    Modera Ulrich Kohlmann

    Da comunicato stampa

    (altro…)

  • Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini

    Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini

    Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti

    Di Carol Agostini

    La figura del degustatore è quella di un professionista esperto nell’analisi sensoriale dei prodotti alimentari e delle bevande. Un degustatore utilizza metodi scientifici e tecniche di degustazione per determinare le caratteristiche organolettiche dei prodotti, come ad esempio il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.

    Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, foto da internet
    Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, foto da internet

    I pregi di un degustatore sono la conoscenza approfondita del prodotto, l’abilità nell’utilizzo delle tecniche di degustazione e la capacità di descrivere precisamente le caratteristiche organolettiche dei prodotti.

    Tra i difetti si può considerare la soggettività nella valutazione del prodotto e la possibilità di essere influenzati dalle preferenze personali.

    Da un degustatore ci si aspetta che sia in grado di fornire un giudizio obiettivo e preciso su un prodotto alimentare o bevanda, basato sull’utilizzo di metodi scientifici e tecniche di degustazione. Inoltre, un degustatore dovrebbe essere in grado di comunicare efficacemente le proprie valutazioni e di spiegare le ragioni delle sue decisioni.

    I giudizi sono pareri oggettivi o spggettivi a seconda del degustatore?, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, in foto Carol Agostini e una collega
    I giudizi sono pareri oggettivi o soggettivi a seconda del degustatore? articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, in foto Carol Agostini e una collega

    I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food comprendono:

    1. Analisi sensoriale: è un metodo utilizzato per valutare le caratteristiche organolettiche di un prodotto, come il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.
    2. Valutazione descrittiva: consiste nella descrizione delle caratteristiche sensoriali di un prodotto utilizzando termini standardizzati.
    3. Valutazione comparativa: consiste nella valutazione di un prodotto rispetto a un campione di riferimento o a una serie di campioni.

    4. Triangolazione: consiste nel confronto di due o più campioni per determinare se sono simili o diversi.
    5. Analisi chimica: consiste nell’analisi dei componenti chimici di un prodotto, come gli zuccheri, gli acidi, i grassi e le proteine.
    6. Analisi sensoriale statistica: utilizzando tecniche statistiche, permette di identificare le differenze tra i prodotti, la rilevazione di preferenze dei consumatori e l’analisi dei dati sensoriali.

    Questi metodi sono utilizzati per raccogliere dati oggettivi e soggettivi su un prodotto alimentare e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

    I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food anche nei formaggi, foto da internet, articolo di Carol Agostini
    I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food anche nei formaggi, foto da internet, articolo di Carol Agostini

    Le tecniche di degustazione utilizzate dai degustatori di food comprendono:

    1. Degustazione alla cieca: consiste nel degustare un prodotto senza conoscere l’identità del prodotto, per evitare di essere influenzati dalle aspettative o dalle preferenze personali.
    2. Degustazione guidata: consiste nell’utilizzo di un campione di riferimento per guidare la valutazione del prodotto in degustazione.
    3. Degustazione in abbinamento: consiste nel degustare un prodotto insieme ad altri prodotti, come cibi o bevande, per valutare come si adattano tra loro.

    4. Degustazione dinamica: consiste nel valutare come un prodotto cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.
    5. Degustazione a cronologia: consiste nel degustare una serie di prodotti in ordine cronologico, per valutare come si evolvono nel tempo.
    6. Degustazione con il naso coperto: consiste nell’utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto.

    Queste tecniche sono utilizzate per raccogliere informazioni precise e complete sul prodotto in degustazione, e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

    I metodi scientifici di degustazione del vino, in foto Carol Agostini che degusta mosto
    I metodi scientifici di degustazione del vino, in foto Carol Agostini che degusta mosto

    I metodi scientifici di degustazione del vino comprendono:

    1. Analisi sensoriale: consiste nell’utilizzo di metodi standardizzati per valutare le caratteristiche organolettiche del vino, come il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.
    2. Valutazione descrittiva: consiste nella descrizione delle caratteristiche sensoriali del vino utilizzando termini standardizzati.
    3. Valutazione comparativa: consiste nella valutazione di un vino rispetto a un campione di riferimento o a una serie di campioni.
    4. Triangolazione: consiste nel confronto di due o più campioni per determinare se sono simili o diversi.

    5. Analisi chimica: consiste nell’analisi dei componenti chimici del vino, come gli zuccheri, gli acidi, i tannini e l’alcol.
    6. Analisi sensoriale statistica: utilizzando tecniche statistiche, permette di identificare le differenze tra i vini, la rilevazione di preferenze dei consumatori e l’analisi dei dati sensoriali.
    7. Valutazione del vino con il naso coperto: consiste nel utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto e dell’aroma.
    8. Valutazione dinamica: consiste nel valutare come il vino cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.

    Questi metodi sono utilizzati per raccogliere dati oggettivi e soggettivi su un vino e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

    Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti, articolo di Carol Agostini, foto da internet
    Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti, articolo di Carol Agostini, foto da internet

    Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti comprendono:

    1. Degustazione alla cieca: consiste nel degustare un vino senza conoscere l’identità del vino, per evitare di essere influenzati dalle aspettative o dalle preferenze personali.
    2. Degustazione guidata: consiste nell’utilizzo di un campione di riferimento per guidare la valutazione del vino in degustazione.
    3. Degustazione in abbinamento: consiste nel degustare un vino insieme ad altri cibi o bevande, per valutare come si adattano tra loro.
    4. Degustazione dinamica: consiste nel valutare come un vino cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.

    5. Degustazione a cronologia: consiste nel degustare una serie di vini in ordine cronologico, per valutare come si evolvono nel tempo.
    6. Degustazione con il naso coperto: consiste nel utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto e dell’aroma.
    7. Degustazione in sorsi: consiste nel valutare il vino assaporando piccoli sorsi, per valutare come il vino si evolve in bocca.
    8. Degustazione a grandezza naturale: consiste nell’assaporare il vino a grandezza naturale, per valutare la qualità dell’esperienza complessiva.

    Queste tecniche sono utilizzate per raccogliere informazioni precise e complete sul vino in degustazione, e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

    Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo? foto di Carol Agostini
    Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo? foto di Carol Agostini

    Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo?

    Ci sono alcune differenze tra degustare un prodotto gastronomico e un vino:

    1. Caratteristiche organolettiche: i prodotti gastronomici hanno una maggiore varietà di caratteristiche organolettiche rispetto ai vini, come il colore, la consistenza, il sapore e l’odore, i vini invece hanno una maggiore attenzione sull’olfatto e il gusto.
    2. Complessità: i prodotti gastronomici possono essere più complessi rispetto ai vini, poiché possono contenere una combinazione di ingredienti e sapori diversi.
    3. Abbinamenti: i vini sono spesso degustati in abbinamento con cibi specifici, mentre i prodotti gastronomici possono essere gustati da soli o con accompagnamenti diversi.

    4. Tempo di degustazione: i vini possono richiedere più tempo per essere degustati rispetto ai prodotti gastronomici, poiché possono cambiare nel tempo e richiedere una maggiore attenzione per le sfumature.
    5. Valutazione: i criteri per la valutazione dei prodotti gastronomici e dei vini possono essere diversi, anche se entrambi possono essere valutati utilizzando metodi descrittivi e comparativi.
    6. Tecniche di degustazione: le tecniche di degustazione utilizzate per i prodotti gastronomici e i vini possono essere diverse, ad esempio la degustazione a cronologia è utilizzata più spesso per i vini.

    Caratteristiche organolettiche, sensi, temperature, obiettività, conoscenza del territorio, del terroir, vitigni, food, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini, foto da internet
    Caratteristiche organolettiche, sensi, temperature, obiettività, conoscenza del territorio, del terroir, vitigni, food, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini, foto da internet

    In generale, entrambe le degustazioni richiedono una formazione specifica e una conoscenza approfondita del prodotto per fornire un giudizio preciso e affidabile.

     

    Per analisi sensoriale si intende la metodologia scientifica usata per evocare, misurare, analizzare ed interpretare le reazioni a quelle caratteristiche dei cibi e dei materiali così come vengono percepite tramite i sensi della vista, odorato, tatto e udito (IFT, 1981).
    Per analisi sensoriale si intende la metodologia scientifica usata per evocare, misurare, analizzare ed interpretare le reazioni a quelle caratteristiche dei cibi e dei materiali così come vengono percepite tramite i sensi della vista, odorato, tatto e udito (IFT, 1981), foto da internet

    A mio parere il giudizio finale è una combinazione di analisi tecniche e percezioni personali, e i degustatori, pur essendo insostituibili, non sono perfetti e lavorano sempre con l’intento di raggiungere la massima correttezza.

    Carol Agostini autrice dell'articolo, commissario internazionale enologico,food&wineWriter, titolare agenzia FoodandWineAngels, Caporedattore Papillae Magazine
    Carol Agostini autrice dell’articolo, commissario internazionale enologico,food&wineWriter, titolare agenzia FoodandWineAngels, Editore di Papillae Magazine

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