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  • Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni

    RISERVA GRANDE PRESENTA ROME WINE EXPO III EDIZIONE

    Redazione – Carol Agostini

    Il 2/3/4 marzo 2024 presso il GRAND HOTEL PALATINO in via Cavour 213/M, Roma, ROME WINE EXPO ritorna a Roma per la III edizione.

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento

    Attraverso banchi di assaggio e masterclass dedicate, potremo scoprire il potenziale di nuovi vini e nuove cantine che parteciperanno all’evento per la prima volta. Come sempre la didattica sarà prevalente, con masterclass straordinarie volte a raccontare la ricchezza assoluta di queste terre. Cultura, volti, sorrisi, tradizioni, esperienze di vita, racconti, emozioni… questo è ROME WINE EXPO.

    Produttori dall’Italia e dal mondo riempiranno le sale del Grand Hotel Palatino.
    Per la prima volta in Italia l’evento ospiterà alcuni produttori della Catalogna che presenteranno i loro vini sia in un banco di assaggio che in una prestigiosa masterclass dedicata. Presenti ancora una volta produttori della Georgia e della Francia a cui verranno dedicate due masterclass sulla Borgogna e sulla Champagne.

    Il consorzio di Spoleto-Montefalco sarà presentre con cinque produttori per un focus sul Trebbiano spoletino, altre 2 masterclass saranno dedicate ai grandi vini italiani: l’Amarone e i bianchi laziali di Emiliano Fini. (info espositori: www.romewinexpo.com)

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Informazioni varie

    QUANDO E DOVE:
    il 2/3/4 marzo 2024 presso il Grand Hotel Palatino (Rione Monti)
    via Cavour 213/M – Roma

    MODALITA’ DI INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE

    E’ CONSENTITO UN INGRESSO GRATUITO PER OPERATORE
    NEI GIORNI 2/3 MARZO
    E 2 INGRESSI LUNEDì 4 MARZO

    PER ACCREDITARSI OCCORRE COMUNICARE NOME E COGNOME
    IN RISPOSTA ALLA PRESENTE E-MAIL

    PER ACCEDERE OCCORRE ACQUISTARE IN LOCO
    CALICE E PORTACALICE AL COSTO DI 5€
    EVENTUALI ULTERIORI ACCOMPAGNATORI POSSONO ACCEDERE
    AL COSTO SCONTATO DI 15€
    (attenzione: non è possibile introdurre calici personali)

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento

    PROGRAMMA

    SABATO 2 MARZO 2024
    •ore 12:00 Masterclass Sfida all’Amarone. Degustazione comparata, alla cieca, di grandi Amarone, Ripasso e Superiore di diverse sottozone della Valpolicella.
    •ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 15:00 Masterclass “Il mito leggendario della Borgogna”
    •ore 17:30 Masterclass “L’evoluzione del Trebbiano spoletino”
    •ore 20:00 Chiusura Banchi Di Assaggio

    DOMENICA 3 MARZO 2024
    •ore 12:00 Masterclass “I grandi bianchi di Emiliano Fini, nati tra il Tirreno e il grande vulcano laziale”. Sei annate di Malvasia Puntinata Lavente e Grechetto Cleto in doppia verticale e in comparata, dalla 2017 alla 2022.
    •ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 14:00 Masterclass “Lo Champagne. Il vino più celebrato del mondo”
    •ore 17:00 Masterclass “Finca Qualificada. Il riflesso del terroir nei grandi vini della Catalogna” (ingresso riservato su inviti)
    •ore 20:00 Chiusura Banchi di Assaggio

    LUNEDI’ 4 MARZO 2024
    •ore 11:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 14:00 Premiazione vini del concorso enologico e vini selezionati dai partecipanti.
    •ore 17:00 Chiusura evento

    E’ possibile partecipare alle masterclass in programma secondo disponibilità. Gli operatori interessati possono prenotarsi in risposta alla presente e-mail.
    Di seguito trovate le locandine delle 5 masterclass in programma. (info vini presenti alle masterclass: www.romewinexpo.com)

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  • Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri

    Wine Paris 2024: Vizi e Virtù della Prima Fiera Enologica dell’Anno in Europa

    Di Marco Maria Marcialis

    Parigi, la città delle luci e dell’eccellenza culinaria, ha ospitato la tre giorni intensa di Wine Paris 2024, un evento che ha affascinato e coinvolto gli amanti del vino provenienti da tutto il mondo. Questa fiera enologica, che si è svolta tra vizi e virtù, ha offerto un’esperienza straordinaria, rappresentando in modo eccellente non solo la Francia, ma anche altre regioni vinicole di prestigio.

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, logo da internet
    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, logo da internet

    Le novità di quest’anno hanno incluso un padiglione dedicato all’Italia e un altro interamente dedicato agli Spirits, con una grande e accogliente lounge riservata alla stampa e ai VIP. Questo ha aggiunto un tocco di diversità e ricchezza all’evento, ampliando le opportunità di scoperta e degustazione per i partecipanti.

    L’edizione di quest’anno ha segnato un importante traguardo in un 2024 caratterizzato da un ottimismo ancora tiepido e prudente. Con altri eventi di rilievo come il Prowein a Düsseldorf e il Vinitaly a Verona in programma per i mesi successivi, Wine Paris ha avuto il compito di aprire le danze in grande stile, e ciò è stato compiuto con successo.

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis
    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis

    Esaminando da vicino le virtù di questa manifestazione, emergono diversi punti chiave:

    Accessibilità: Parigi, come grande capitale, è facilmente raggiungibile sia per i primi arrivati che per coloro che preferiscono prendersi più tempo. Con aeroporti come Orly e Charles de Gaulle, insieme ad altri servizi di trasporto, l’accesso alla fiera è stato reso estremamente agevole.

    Trasporti: Una volta giunti in città, i partecipanti hanno potuto godere di un’efficiente rete di trasporti pubblici che ha reso semplice spostarsi da un punto all’altro, anche durante le ore notturne grazie ai servizi di mobilità come Uber e Bolt.

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis
    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis

    Hotel: L’ampia selezione di hotel parigini ha garantito una varietà di opzioni di alloggio adatte a tutti i budget, permettendo ai visitatori di trovare sistemazioni convenienti anche durante i periodi di alta stagione turistica.

    Ristoranti e Bistrot: Grazie alla ricchezza dell’offerta gastronomica parigina, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di prenotare ristoranti e bistrot di alto livello per le loro cene d’affari, arricchendo ulteriormente l’esperienza complessiva dell’evento.

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis
    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, foto di Marco M. Marcialis

    Mobilità e Servizi: All’interno della fiera, il personale ha gestito con efficienza i flussi di visitatori, garantendo un’esperienza senza intoppi. I punti ristoro e i servizi sono stati sempre all’altezza delle aspettative, assicurando il comfort dei partecipanti.

    Allestimenti e Stand: Con quasi 4000 espositori, Wine Paris ha offerto una vasta gamma di allestimenti e stand esteticamente piacevoli e facilmente navigabili, facilitando la scoperta dei produttori e dei loro vini.

    Qualità dei Vini e dei Partecipanti: In ogni padiglione hanno spiccato sia grandi aziende che piccoli produttori, contribuendo a un livello complessivo molto elevato e accattivante. La presenza di consorzi, commercianti e giornalisti internazionali ha arricchito ulteriormente l’evento, offrendo interessanti opportunità commerciali e di networking.

    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, azienda Ornella Bellia Venezia Wines, foto di Marco M. Marcialis
    Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri, azienda Ornella Bellia Venezia Wines, foto di Marco M. Marcialis

    Tuttavia, nonostante le numerose virtù, alcuni vizi hanno fatto capolino durante l’analisi dell’evento:

    Durata: Data la qualità e l’importanza dell’evento, molti partecipanti avrebbero gradito un giorno in più per esplorare in modo più approfondito tutte le opportunità offerte da Wine Paris.

    Stand Gastronomici: Alcuni visitatori avrebbero apprezzato una presenza più consistente di stand gastronomici e food truck, offrendo così una maggiore varietà di esperienze culinarie in linea con l’eccezionale cucina francese.

    Sito azienda Ornella Bellia Venezia Wines: https://www.ornellabellia.it/

    Marco Maria Marcialis con la cantina Ornella Bellia Venezia Wines, articolo: Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri
    Marco Maria Marcialis con la cantina Ornella Bellia Venezia Wines, articolo: Wine Paris 2024, un incrocio di assaggi, vendite e incontri

    Wine Paris 2024 ha rappresentato un’occasione unica per immergersi nel mondo del vino e dell’enogastronomia, offrendo un’esperienza indimenticabile sia per gli appassionati del settore che per i professionisti. Con la promessa di ritornare l’anno prossimo, questa fiera ha lasciato un’impronta positiva nei cuori e nelle menti di tutti i suoi partecipanti.

    Mon Cher Wine Paris 2024, à l’année prochaine!

    Marco Fabio Maria Marcialis sommelier e wine-Trainer siciliano
    Marco Fabio Maria Marcialis sommelier e wine-Trainer siciliano

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  • diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    Dopo il grande successo di pubblico della prima edizione, che ha registrato la partecipazione di oltre mille appassionati, l’evento diVino fa ritorno nella Capitale.

    Redazione – Carol Agostini

    Le date fissate sono il 3 e 4 Febbraio 2024, mantenendo la stessa location, Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica.

    La selezione della Decanter Wine Academy porterà quest’anno ben 90 cantine provenienti da tutta Italia, offrendo oltre 230 etichette in degustazione. L’incantevole Villa Piccolomini, situata sull’Aurelia Antica con un giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro, ospiterà l’evento. La villa dispone di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione.

    Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli stessi, i quali presenteranno in degustazione le loro etichette più rappresentative ai banchi d’assaggio. Avranno l’opportunità di raccontare direttamente i loro vini a giornalisti, operatori del settore e winelovers.

    Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, un viaggio emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo.

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento
    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento

    Programma:

    Sabato 3 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese Docg” con i relatori Pina Terenzi, Presidente Consorzio Cesanese del Piglio Docg, e Pierpaolo Pirone, enologo AtWine consulenze. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 22.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Domenica 4 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “La vie en rosa che attraversa l’Italia” con i relatori Angelo Petracci, Referente Guida Vitae Ais Lazio, e Fabio Mecca, enologo dell’anno 2021. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 20.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Costo del biglietto: 30 euro. Il biglietto include la degustazione libera dei vini delle 90 cantine presenti e finger food del catering di Villa Piccolomini, con primi piatti caldi e assortimento di salumi e formaggi. I soci di associazioni come Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses, avranno una riduzione del biglietto, al costo di 20 euro, presentando la tessera all’ingresso.

    Stampa e Operatori del Settore: Per accredito, è possibile inviare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro sabato 20 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato sull’enogastronomia per i giornalisti, o tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. I blogger possono inviare una mail che verrà valutata dallo staff.

    Per ulteriori informazioni:

    LISTA CANTINE PRESENTI:

    • Abruzzo: Antica Tenuta Palombo
    • Lazio: Az. agr. biologica De Sanctis, Azienda agricola Giovenzo, Azienda Agricola Rossi, Borgo D’Angelo
    • Campania: Bortolomiol, Brigante Vigneti e Cantina
    • Calabria: Cantina Alagna
    • Sicilia: Cantina Bacco
    • Lazio: Cantina di Santadi
    • Sardegna: Cantina Le Macchie
    • Lazio: Cantina Villa Gianna, Cantine Apicella, Cantine Capitani, Cantine De Biase, CapalBio
    • Toscana: Capinera, Casa Setaro
    • Campania: Casale della Ioria
    • Lazio: Casata Mergè, Castel De Paolis, Corte Normanna, Donne del Vico, Errico Vini
    • Puglia: Giancarlo Ceci, Giovanni Terenzi Vini, I Pampini, Il Cerchio Bio
    • Toscana: Ippolito 1845, La Batistina, La Fonte, La Riballina, La Vigna sul Mare, Le Marenghe
    • Abruzzo: Le Sode di Sant’Angelo, Marchesi di Montalto, Migliosi vitivinicola
    • Umbria: Moroni Wine
    • Emilia Romagna: Palazzo Prossedi, Papalino, Podere Alona
    • Abruzzo: Podernuovo, Rossi di Medelana
    • Lazio: San Michele a Ripa
    • Marche: Solis Terrae
    • Lazio: Tenuta 12
    • Toscana: Tenuta Antonini
    • Abruzzo: Tenuta Cervelli
    • Lazio: Tenuta del Priore, Tenuta di Pietra Porzia
    • Marche: Tenuta Recchi Franceschini
    • Puglia: Tenuta Viglione
    • Sicilia: Terenzi Vini, Terre D’Aquesia
    • Lazio: Terre del Veio, Tolomei
    • Veneto: Valdonica
    • Toscana: Vini Biagi
    • Abruzzo: Zazzera

    Consorzi Partecipanti:

    • Consorzio Orvieto Doc
    • Rosae Maris, rosati di Maremma
    • Consorzio Roma Doc
    • Corsorzio Atina Cabernet Dop
    • Consorzio Cori Doc
    • Consorzio Tutela Cesanese del Piglio Docg: Giovanni Terenzi Vini, L’Avventura, Luca Sbardella, Maria Elena Sinibaldi, Pileum, Marletta Teresa, Tiziana Vela, Az. Agr. Rapillo, Federici, Antiche Cantine Mario Terenzi, Casale della Ioria.

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  • WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024

    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024

    Suggellata con grande successo la 9°edizione di WineeSiena Capolavori del Gusto.

    Di Adriano Guerri

    Andata in scena dal 27 al 29 gennaio 2024 all’interno dei meravigliosi saloni del Complesso Museale Santa Maria della Scala e Palazzo Squarcialupi di Siena. Evento che segna la partenza della macchina organizzativa del WineHunter Helmut Köcher, Patron del Merano WineFestival con eventi enogastronomici in Italia. Ideato dallo stesso Köcher assieme a Stefano Bernardini, Presidente di Confcommercio Siena e ad Andrea Vanni , socio di Gourmet International, scomparso prematuramente due anni fa.

    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell'autore
    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell’autore

    Tre giorni molto partecipati ed intensi che hanno registrato il sold out con visitatori interessati a varcare la soglia del Santa Maria della Scala per degustare vini, alcuni dei quali hanno colto anche l’occasione per visitare i musei della città. Il museo vanta importanti opere d’arte realizzate da famosi pittori, pertanto roteando il calice, hanno catturato l’attenzione per essere ammirate.

    Siena è immersa tra prestigiose Docg, tra le prime in Toscana e in Italia ad aver ottenuto questo importante riconoscimento e Doc che godono di fama planetaria, pertanto, vi erano molti espositori provenienti da queste denominazioni, ma molti altri da varie regioni italiane. Il Grand Hotel Continental Starhotels Collezione ha messo a disposizione il suggestivo contorno del Salone delle feste per le masterclass. L’ultimo giorno, lunedì è dedicato agli operatori del settore professionale.

    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell'autore
    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell’autore

    L’entusiasmante appuntamento è cresciuto gradualmente, riuscendo a fomentare coinvolgimento da parte degli amanti del vino. La decima edizione di Wine & Siena è in programma dal 25 al 27 gennaio 2025. Ho partecipato sabato 27 gennaio e mi sono avvicinato ad un buon numero di banchi d’assaggio. Ma vorrei parlarvi di una Doc che è capace di farsi apprezzare con i suoi vini e con il suo straordinario territorio. Avete già capito, è l’Orcia Doc.

    La Doc Orcia è nata nel giorno in cui viene celebrata la ricorrenza degli innamorati, in un anno giubilare, 14 febbraio 2000. Per volontà di alcuni produttori fondatori del Consorzio del Vino Orcia, con la finalità di salvaguardare e fomentare l’immagine del vino e del suo, unico e straordinario territorio. Il vitigno principale che dà origine ai vini Orcia é il Sangiovese, vitigno e perla dell’enologia italiana che ha trovato un habitat ideale in tutto il centro Italia, capace di dar vita a vini identitari, talvolta elitari e di indubbia qualità e in varie sfumature. Le altre varietà coltivate e più diffuse nell’intero areale sono gli autoctoni, Foglia Tonda, Colorino e Trebbiano e gli alloctoni Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Merlot.

    Le tipologie proposte sono: Orcia Bianco, Orcia Rosato, Orcia Rosso, Orcia Rosso Riserva, Orcia Sangiovese, Orcia Sangiovese Riserva e dulcis in fundo Orcia Vinsanto.
    I toponimi di Vignoni e Bagno Vignoni sono una testimonianza che nell’enclave la coltivazione della vite affonda le radici in tempi remoti. I produttori sono autentici vignerons, i quali dedicano anima e corpo al proprio mestiere, dall’inizio del processo nel vigneto fino alla vendita del prodotto finito.

    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell'autore
    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell’autore

    L’evoluzione della Doc è coincisa anche con i cambiamenti climatici, con il conseguente aumento delle temperature che ha ridotto il rischio di gelate primaverili nei vigneti. La maggiore esperienza dei produttori, oggi e l’età più adulta delle viti hanno inciso in un miglioramento qualitativo dei vini.
    La zona di produzione dell’Orcia Doc si incunea tra due grande denominazioni, ossia, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano, territori altamente vocati e che non hanno bisogno di presentazioni.

    I comuni ove viene prodotto questo piacevole nettare sono dodici nella denominazione, localizzati nella parte sud della provincia di Siena: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda. Parte, inoltre, dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell'autore
    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell’autore

    L’area è vasta e presenta aspetti pedo-climati variabili, caratterizzata da notevoli escursioni termiche tra le ore diurne e notturne. Il terreno è di origine marina, preminentemente ricco di fossili, di argilla, di sabbia e limo. Lo splendore dei paesaggi in Val d’Orcia, contraddistinti da panorami unici e borghi medievali incantevoli, ha portato a un riconoscimento internazionale. Dal 2 luglio del 2004, la Val d’Orcia è stata inserita nella lista “World Heritage” dell’Unesco, evidenziando la sua rilevanza storica e culturale.

    La valle è attraversata dal fiume Orcia al centro e dalla Via Francigena, è un’ambita meta turistica, in passato veniva percorsa da pellegrini.
    A San Quirico d’Orcia, in concomitanza con il ponte del 25 aprile, ogni anno ha luogo l’Orcia Wine Festival, l’occasione ideale per scoprire i vini di questa Denominazione.
    I vitivinicoltori sono oltre 60, tuttavia, non tutti iscritti al Consorzio del Vino Orcia.
    L’attuale Presidente del Consorzio è Giulitta Zamperini di Poggio Grande, succeduta a Donatella Cinelli Colombini artefice della rinascita dell’intero areale.
    Lo slogan “Orcia il vino più bello del mondo” è stato ben azzeccato.

     WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell'autore
    WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024, foto dell’autore

    I vini degustati

    Sesterzo Orcia Sangiovese 2019 Poggio Grande – Rosso rubino trasparente, al naso sprigiona note di ciliegia, mora, tabacco, cacao, ciclamino, pepe nero e chiodi di garofano, al palato è piacevolmente tannico ben equilibrato, la freschezza stimola il sorso, armonico e decisamente persistente.
    Sito di riferimento: https://www.aziendapoggiogrande.it/

    Aetos Orcia Riserva 2019 Tenuta Sanoner – Rosso rubino consistente, emana sentori di violaciocca, rosa, lamponi, marasca, e prugna, su scia speziata e balsamica, al gusto leggiadro, generoso, fresco con tannini poderosi ma setosi, finale durevole.
    Sito di riferimento: https://www.tenuta-sanoner.it/it/cantina-toscana-vino-olio/13-0.html

    Orcia Sangiovese 2020 Sasso di Sole – Rosso rubino vivace, al naso emergono note di pervinca, rosa canina, amarena e prugna alternate da pepe nero e tabacco, al palato è pieno ed appagante, con buona vena fresca e finale sapido.
    Sito di riferimento: https://www.sassodisole.it/

    Frasi Orcia Sangiovese Riserva 2020 Capitoni – Sangiovese con piccole percentuali di Colorino e Canaiolo, colore rubino intenso, rivela sentori di ciliegia, mora, mirtillo, cacao, con effluvi speziati di cannella e pepe nero, al palato il sorso ricco, pieno, avvolgente, armonioso e incredibilmente persistente.
    Sito di riferimento: https://capitoni.eu/

    Il Tocco di Campotondo Orcia Sangiovese 2019 – Sangiovese 100%, rosso rubino vivace, al naso libera sentori di geranio, prugna, , cacao, mora, liquirizia, accompagnate da nuances speziate, il sorso è appagante, pieno, avvolgente e lunghissimo.
    Sito di riferimento: https://www.cantinacampotondo.it/

    Miraggio Rosso Orcia Sangiovese 2020 Bagnaia – Sangiovese 100% – Rosso rubino con sfumature granato, al naso dipana note di geranio, elicriso, vaniglia, rabarbaro, frutta rossa matura e tabacco, al palato è setoso, armonioso, equilibrato e coerente.
    Sito di riferimento: http://www.agriturismobagnaia.it/prodotti.html

    Orcia Riserva 2016 Az. Atrivm – Sangiovese 100%, rubino intenso, trasparente e consistente, rimanda sentori di ciclamino, rosa rossa, mirtillo, prugna, ribes, vaniglia e pepe, al gusto è piacevolmente fresco e tannico, al contempo avvolgente e persistente, un vino fine e generoso.
    Sito di riferimento: https://atrivm.it/

    Giovesone Orcia Rosso 2019 La Nascosta – Sangiovese 100%, rosso rubino trasparente, con sentori di fragolina di bosco, mora, prugna, tabacco e sottobosco, impreziositi da note speziate, gusto pieno e soddisfacente, elegante e dotato di un finale molto lungo.
    Sito di riferimento: https://lanascosta.it/it/

     

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://wineandsiena.com/

    Blog autore: https://cloudwine9.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024: Un Viaggio tra Gusto e Tradizione

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    La pittoresca cittadina di Montepulciano, gioiello toscano situato tra le colline della Valdichiana, si prepara ad accogliere gli appassionati di vino e cultura per l’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024. Un evento imperdibile che si svolgerà dal 10 al 12 febbraio, offrendo giornate intense e gustose dedicate sia agli operatori del settore che agli amanti del buon vino.

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, logo da comunicato stampa
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, logo da comunicato stampa

    Collegamenti Territoriali: Un Paesaggio Incantevole tra Vigneti e Storia

    Montepulciano, con il suo fascino medievale, è circondata da colline ondulate coperte da vigne che producono l’eccezionale Vino Nobile. Il territorio è intriso di storia, con stradine lastricate e palazzi rinascimentali che si ergono tra panorami mozzafiato. Le vigne, coltivate con cura lungo i pendii soleggiati, sono il cuore pulsante di questa regione vinicola, contribuendo alla creazione di vini unici al mondo.

    Produzione Vitivinicola: Eccellenza nel Bicchiere

    Il Vino Nobile di Montepulciano è una DOCG prestigiosa, sinonimo di eccellenza enologica. Prodotto principalmente con uve Sangiovese, il vino è caratterizzato da complessità, struttura e un inconfondibile carattere fruttato. L’Anteprima è l’occasione perfetta per assaporare le nuove annate e scoprire l’evoluzione di questo nettare nel corso del tempo. I produttori locali, veri artigiani del vino, condivideranno con entusiasmo le loro creazioni e le storie che si celano dietro ogni etichetta.

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, foto da sito consorzio
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, foto da sito consorzio di YOLO Flyrockit

    Collegamenti Storici e Culturali: Tesori Artistici e Tradizioni Secolari

    Montepulciano vanta un patrimonio storico e artistico straordinario. Palazzi, chiese e musei testimoniano secoli di cultura e tradizione. Durante l’Anteprima, i partecipanti avranno l’opportunità di immergersi in questo contesto affascinante, combinando il piacere del vino con la scoperta di tesori culturali. Visite guidate a luoghi d’interesse e incontri con esperti locali arricchiranno l’esperienza, offrendo uno sguardo approfondito nella storia di Montepulciano.

    Tradizione Culinaria: Gusto Autentico della Cucina Toscana

    Accanto al Vino Nobile, l’Anteprima celebra anche la ricca tradizione culinaria toscana. I visitatori avranno l’opportunità di deliziare il palato con specialità locali abbinate sapientemente ai vini in degustazione. Dalle prelibatezze dei formaggi pecorini alla robustezza degli oli extravergini di oliva, ogni morso sarà un viaggio nei sapori autentici della Toscana.

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, foto da sito consorzioAnteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, foto da sito consorzio di YOLO Flyrockit
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024, tour dei sensi, foto da sito consorzio

    Programma della Manifestazione: Giornate Immersive tra Assaggi e Incontri

    L’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024 si sviluppa in tre giorni intensi:

    Sabato 10 Febbraio: La manifestazione aprirà le porte dalle 14:00 alle 19:00, offrendo agli operatori del settore l’opportunità di immergersi nelle nuove annate e stabilire contatti preziosi.

    Domenica 11 Febbraio: Gli orari di apertura saranno dalle 12:00 alle 19:00, estendendo il piacere della degustazione ai wine lovers e agli appassionati che desiderano esplorare il mondo del Vino Nobile.

    Lunedì 12 Febbraio: La manifestazione chiuderà alle 19:00, con un’ultima giornata dedicata all’assaggio di pregiati Vini Nobile e al consolidamento delle esperienze enologiche.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-annata-2020/

    Una Tappa Indimenticabile nel Mondo del Vino Toscano

    L’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024 si prospetta come un evento straordinario, dove il connubio tra tradizione, territorio e vino raggiunge l’eccellenza. Una tappa imprescindibile per chi desidera vivere un’esperienza completa nel cuore delle colline toscane, assaporando il meglio della produzione vinicola locale.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.consorziovinonobile.it/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere

    Anteprima del Chianti Classico: Un Viaggio Sensoriale tra Vino Tradizione

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    La città di Firenze, gioiello toscano ricco di storia e cultura, si è animata in questi giorni grazie all’evento enologico più atteso dell’anno: l’Anteprima del Chianti Classico. Questa manifestazione, che celebra il meglio dei vini di questa rinomata regione vinicola, è molto più di una semplice degustazione. È un viaggio sensoriale che abbraccia la produzione food&wine, il territorio, la storia e le tradizioni che rendono il Chianti Classico una delle eccellenze italiane più amate.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Il Chianti Classico: Un’Eccellenza Vinicola

    La denominazione Chianti Classico, incastonata tra le dolci colline toscane, è da tempo sinonimo di vini pregiati e di alta qualità. Il Chianti Classico è prodotto nella zona delimitata tra le province di Firenze e Siena, abbracciando territori ricchi di storia e cultura. Le colline, le vigne e i cipressi che caratterizzano questa regione contribuiscono a creare un paesaggio unico e suggestivo.

    L’Anteprima del Chianti Classico è l’occasione perfetta per immergersi nelle sfumature di questi vini, apprezzarne le caratteristiche organolettiche e scoprire le nuove annate. Gli appassionati del buon vino si ritrovano in questo contesto per scambiare opinioni, confrontarsi con i produttori e, soprattutto, per deliziare il palato con etichette di prestigio.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Produzione Food&Wine: Il Binomio Perfetto

    Il Chianti Classico non è solo vino, ma un viaggio gastronomico completo. La manifestazione non manca di offrire un’ampia selezione di prodotti gastronomici locali che sposano alla perfezione la robustezza dei vini rossi del Chianti. Formaggi pecorini, salumi toscani, olio extravergine di oliva e crostini sono solo alcune delle prelibatezze che si possono gustare, creando un binomio indissolubile tra la produzione food&wine e il territorio.

    Il Territorio: Colline Toscane tra Arte e Natura

    Le colline toscane del Chianti Classico sono un paesaggio di rara bellezza, dove l’arte si fonde con la natura. I borghi medievali che punteggiano questa regione raccontano storie millenarie di tradizione e cultura. Il paesaggio è punteggiato da vigne ordinate e oliveti secolari, creando uno scenario che è stato spesso immortalato nelle opere di artisti rinomati.

    L’Anteprima del Chianti Classico diventa così un’occasione unica per esplorare il territorio, visitare i vigneti e le cantine, assaporando la magia di un luogo che custodisce tesori storici e naturali.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Storia e Tradizioni: Radici Profonde nel Chianti

    Il Chianti Classico è profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni toscane. La manifestazione diventa un punto di incontro tra il passato e il presente, unendo l’arte della vinificazione delle antiche generazioni con le tecniche innovative dell’odierna enologia. I produttori del Chianti Classico sono custodi di segreti tramandati di generazione in generazione, creando vini che portano con sé il fascino di una storia millenaria.

    Le tradizioni enologiche, le sagre popolari e le feste legate al ciclo delle vendemmie diventano parte integrante dell’Anteprima del Chianti Classico, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e coinvolgente.

    Un Viaggio nel Cuore del Chianti Classico

    L’Anteprima del Chianti Classico non è solo una manifestazione enologica, ma un viaggio emozionante nel cuore di una delle regioni vinicole più celebrate al mondo. Dalle degustazioni nei saloni alle visite nei vigneti, dai panorami mozzafiato alle tradizioni radicate nel territorio, ogni momento è un’occasione per scoprire e apprezzare il valore unico di questa terra.

    Infine, è impossibile non menzionare il ruolo dei produttori, veri artigiani del Chianti Classico, che con passione e dedizione continuano a portare avanti una tradizione millenaria. L’Anteprima del Chianti Classico diventa così una celebrazione di tutto ciò che rende questa regione unica, regalando un’esperienza indimenticabile per gli amanti del buon vino, della cucina toscana e della bellezza intramontabile delle colline del Chianti.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Chianti Classico Collection 2024: Un Weekend Immersi nell’Eccellenza Enologica

    Dal 15 febbraio al 16 febbraio 2024, si apriranno le porte della Chianti Classico Collection 2024, un evento straordinario dedicato alla presentazione delle nuove annate dei vini del Gallo Nero, una vetrina imperdibile per gli amanti del buon vino e per i professionisti del settore.

    L’occasione si sviluppa in due giornate esclusive riservate alla stampa e agli operatori del settore, seguite da un terzo giorno aperto al pubblico. Più di 200 produttori, orgogliosi artefici del prestigioso marchio Gallo Nero, si daranno appuntamento per condividere la passione per il Chianti Classico e presentare le nuove Unità Geografiche Aggiuntive.

    Un Viaggio tra le Eccellenze Enologiche e Gastronomiche

    L’evento offre un’opportunità unica di degustare oltre 700 etichette, abbracciando le diverse tipologie di Chianti Classico, tra cui Annata, Riserva e Gran Selezione. Gli appassionati potranno anche apprezzare il ricco profilo gustativo del Vin Santo del Chianti Classico e l’eccezionale qualità dell’Olio DOP Chianti Classico.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Orari e Modalità di Accesso

    • Stampa e Operatori: Il 15 e il 16 febbraio, dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18), sarà il momento dedicato a giornalisti e professionisti del settore per esplorare le nuove proposte enologiche.
    • Apertura al Pubblico: Il 16 febbraio, sempre dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18), sarà la giornata speciale aperta agli appassionati di vino. L’ingresso avrà un costo di 30 €, con tariffe ridotte a 15 € per i membri di associazioni come AIES, AIS, ARS, ASPI, ASSOSOMMELIER, ENOCLUB SIENA, FISAR, FIS, ONAV, SLOW FOOD, e gli studenti universitari.

    Un’Esperienza Unica nel Cuore del Chianti Classico

    La Chianti Classico Collection è molto più di una semplice degustazione. È un’immersione totale nel mondo dell’enologia e della tradizione toscana. I visitatori avranno l’opportunità di interagire direttamente con i produttori, scoprire le storie dietro ogni etichetta e approfondire la conoscenza dei vini del Gallo Nero.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

     Un Appuntamento da Segnare in Calendario

    La Chianti Classico Collection 2024 promette di essere un’esperienza memorabile per chi ama il vino e desidera esplorare le eccellenze del Chianti Classico. Con una gamma ricca di etichette da scoprire e la possibilità di immergersi nell’atmosfera unica della Toscana, questo evento rappresenta un appuntamento imprescindibile per gli appassionati e gli esperti del settore enologico. Segnate la data e preparatevi a vivere un weekend straordinario all’insegna delle eccellenze enogastronomiche italiane.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/chianti-classico-collection-stazione-leopolda/

    (altro…)

  • Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità

    Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità

    CANTINA LA MARCHESA – Vendemmia 2023, Progetti di spiccata attualità declinati con antiche competenze:
    Marika Maggi e Sergio Grasso

    Di Rosaria Benedetti

    Un gomitolo di sogni in continuo divenire, una realtà aziendale che già c’era, ma che trova ora la sua concreta espressione territoriale: Cantina La Marchesa, a Lucera, nasce e rinasce ogni giorno con progetti innovativi e sapienze antiche, dalle mani, dal cuore e dall’intelligenza di Marika Maggi e Sergio Grasso. Il connubio non può essere più proficuo!

    Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, foto da sito
    Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, foto da sito

    Tra distese di oliveti che sfumano all’orizzonte il loro verde argentato, i 15 ettari vitati si ritagliano lo spazio più vicino alla vasta area della masseria e della cantina. L’estensione totale dei terreni dell’Azienda è importante, ma l’impronta al cancello, è quella di un piccolo mondo agricolo, disteso ai piedi di Lucera e sorvegliato severamente dall’impressionante fortezza di Ferdinando ll.

    CANTINA LA MARCHESA - Vendemmia 2023, Progetti si spiccata attualità che declinati con antiche competenze:Marika Maggi e Sergio Grasso, Fortezza Lucera foto da sito
    CANTINA LA MARCHESA – Vendemmia 2023, Progetti di spiccata attualità  declinati con antiche competenze: Marika Maggi e Sergio Grasso, Fortezza Lucera foto da sito

    La fortezza di Federico II Lucera

    Tenuta La Marchesa Marika Maggi e Sergio Lucio Grasso

    Regina incontrastata e illuminata presenza organizzativa non solo per la propria realtà aziendale, ma per tutto il territorio circostante, è Marika Maggi, Donna del Vino, che con intuito e profonda preparazione ha portato qui progetti di valorizzazione enoturistica che arrivano a far conoscere in America questo angolo di Puglia.

    La affianca il marito Sergio, super competente quanto generoso Vignaiolo che sa interpretare tradizioni antiche in chiave attuale, assecondando obiettivi e propositi di Marika.

    Marika Maggi e Sergio Grasso, articolo: Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, foto da sito
    Marika Maggi e Sergio Grasso, articolo: Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, foto da sito

    Ispirata da un palpabile senso di appartenenza, l’accoglienza è decisamente “territoriale”. Una passeggiata che consente di conoscere da vicino la terra e la vigna, conduce in una cantina ordinata e pulitissima che profuma di vendemmia appena conclusa. Qui il tavolo, allestito con cura tra thank e barriques, racconta del cibo, del vino, delle tradizioni e del lavoro in questa terra.

    Marika Maggi e Rosaria Benedetti durante la degustazione La Marchesa
    Marika Maggi e Rosaria Benedetti durante la degustazione La Marchesa

    Lo scambio con Marika e Sergio è genuino, immediata sgorga la cordialità tra nodini di mozzarella, bruschette e focacce. Te ne vai carico di doni, di vino e di olio, con un’ondata di calore e serenità che rimane a lungo nel cuore.

    Il tavolo in Cantina La Marchesa

    Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, Rosaria Benedetti con Marika Maggi, foto dell'autrice articolo
    Cantina La Marchesa vendemmia 2023, progetti e attualità, Rosaria Benedetti con Marika Maggi, foto dell’autrice articolo

    LA DEGUSTAZIONE – 23 OTTOBRE 2023

    Daunia Igt Metodo Classico L’ISTANTE della Marchesa 2019 – Aglianico 100% nasce un metodo classico con lunga maturazione sui lieviti, 42 mesi. Vino ricco, masticabile, dal grande potenziale di abbinamento. La bacca rossa conferisce concretezza al centro bocca che sfocia in una persistente nota agrumata ben bilanciata dalla mineralità.

    Daunia Igt Rosato IL MELOGRANO della Marchesa 2022 – Un rosato da uva di Troia dal colore luminosissimo e dalla personalità ben espressa che trova la sua cifra precisa all’assaggio, con ritorni fruttati, un centro bocca concreto, quasi morbido ma scorrevole, a richiamare immediato un appagante secondo sorso.

    Daunia Igt Fiano IL CAPRICCIO della Marchesa 2021 – Un bianco importante da sole uve fiano con fermentazione in barriques e affinamento in bottiglia. Una ampia complessità olfattiva anticipa l’entrata di bocca fresca: il sorso è ben equilibrato tra tostatura e frutto e rilascia in chiusura una significativa traccia aromatica.

    Cacc’e Mmitte di Lucera DOC 2022 – Blend di Nero di Troia, montepulciano e bombino bianco dal colore impenetrabile e dai sentori di fiori e bacche scure. In bocca la tannicità è ben delineata, bilanciata dal volume alcolico; il sorso ripercorre nell’ordine il sentiero segnato dall’olfatto con mora, prugna, vaniglia che anticipano la chiusura balsamica.

    Alcuni prodotti della cantina La Marchesa, foto dell'autrice
    Alcuni prodotti della cantina La Marchesa, foto dell’autrice
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.cantinalamarchesa.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, assaggi e storia

    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, assaggi e storia

    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, tre generazioni per una scelta di continuità territoriale

    Di Rosaria Benedetti

    Una ventina di ettari di vigneto, tra proprietà e affitto, circondano l’Azienda di Fabio Perrone nel cuore dell’astigiano a Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo. Fondata da Mario negli anni 70, passata a Mauro, l’Azienda è oggi con Fabio alla sua terza generazione.

    Tre generazioni della famiglia Perrone

    Immutati nel tempo gli obiettivi di grande rispetto peri i ritmi naturali della terra e per la meticolosa cura della filiera gestita per intero dalla famiglia.
    Le referenze, tra le più classiche dalla viticoltura piemontese, riflettono vocazionalità e carattere del territorio mentre sulle etichette, nel delicato tratto figurativo che riproduce antiche piante di vigna, diverso per ogni tipologia, si specchia la positiva immagine della famiglia Perrone: tre tralci, tre generazioni in vigna.

    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, tre generazioni per una scelta di continuità territoriale, foto dal sito
    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, tre generazioni per una scelta di continuità territoriale, foto dal sito

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/piwi-sara-una-rivoluzione-di-rosaria-benedetti/

     

    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, assaggi e storia. foto dal sito
    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, assaggi e storia. foto dal sito

    Vigneti a Valdivilla

    Azienda Agricola FABIO PERRONE dal 1970, assaggi e storia, Barbera D'Asti DOCG Superiore
    FABIO PERRONE Barbera D’Asti DOCG Superiore 2021

    Barbera d’Asti Docg Superiore – 2021

    Prodotto a 350 mt slm e affinato per ca 12 mesi in botti di rovere, si presenta con una bella complessità olfattiva, giocata sui tocchi floreali e fruttati con gradevoli ricordi di spezie dolci. In bocca entra fresco, la trama tannica ancora dinamica, per farsi poi generoso in centro bocca e riprendere nel finale il timbro fruttato arricchito di delicata vaniglia. Piacevolissimo.

    FABIO PERRONE Dolcetto d’ Alba DOC “Fontana” - 2022
    FABIO PERRONE Dolcetto d’ Alba DOC “Fontana” – 2022

    Dolcetto d’ Alba doc “Fontana” – 2022

    Colore rubino brillante, possiede un olfatto delicato dove primeggiano fiori e piccoli frutti. Il sorso è immediato e recupera in bocca un gradevole tratto speziato. La trama tannica, mai invadente, contribuisce all’equilibrio gustativo tra morbidezza e acidità. Vino quotidiano.

    FABIO PERRONE Langhe DOC Nebbiolo “Ciabot” 2021
    FABIO PERRONE Langhe DOC Nebbiolo “Ciabot” 2021

    Langhe doc Nebbiolo “Ciabot” 2021

    Rubino di bella trasparenza e olfatto ricco di note speziate, fiori rossi e frutti di bosco. Il sorso è varietale, fresco in ingresso, con trama tannica astringente ma già domata dalla buona struttura e dal prolungato contatto con il legno di secondo passaggio, che conferisce un gradito timbro vanigliato al finale.

    FABIO PERRONE Moscato d’Asti DOCG - 2022 Cascina Galletto
    FABIO PERRONE Moscato d’Asti DOCG – 2022 Cascina Galletto

    Moscato d’Asti DOCG – 2022 Cascina Galletto

    Dalla varietà più tradizionale, moscato bianco di Canelli, il vino simbolo dell’Azienda Perrone: Moscato d’Asti DOCG. Prodotto con passaggio in autoclave, il moscato conserva nel calice giallo dorato, l’ampio spettro aromatico varietale: generose note fruttate primarie legano con coerenza l’olfatto al sorso, generando una continuità gustativa fresca e piacevole. L’equilibrio tra acidità e residuo zuccherino garantisce l’armonia della beva.

    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.fabioperrone.com/

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  • Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Alla Stazione Leopolda di Firenze, nei giorni 3 e 4 dicembre 2023 si è svolta la seconda edizione di Saranno famosi nel Vino e nel Gin.

    Di Adriano Guerri

    I battenti della Leopolda hanno aperto dalle ore 11:00 sia domenica sia lunedì, mentre la chiusura della domenica era alle 20:00 e lunedì alle 18:00, L’evento era aperto all’ampio pubblico di operatori professionali e appassionati che nelle due giornate hanno partecipato numerosi. Gli organizzatori sono molto felici per il risultato ottenuto e stanno già pensando alla terza edizione.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Adriano Guerri
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Adriano Guerri

    In programma vi erano varie ed interessanti masterclass e nell’occasione sono stati consegnati gli attestati alle aziende premiate dalla guida Vitae. Presenti oltre 110 cantine vitivinicole emergenti che si sono fatte notare negli ultimi 5 anni e che sono nate da meno di dieci anni con circa 500 etichette in degustazione e 40 produttori di Gin.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore articolo
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore articolo

    Interessanti realtà provenienti da tutt’Italia, con vini di varie tipologie e da varie denominazioni. Senza ombra di dubbio sentiremo parlare molto bene di queste aziende in futuro. L’evento è ideato dalla regina del vino, Donatella Cinelli Colombini.
    Personalmente ho partecipato il giorno 4 dicembre e ho cercato di degustare i vini di aziende da me sconosciute, la qualità dei vini era davvero elevata.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Cottonbro Studio
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Cottonbro Studio

    Una passerella tra i banchi d’assaggio e note di degustazione.

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo – Pinot Nero 100% – Giallo paglierino brillante, perlage fine e persistente, sprigiona al naso sentori floreali e di frutti di bosco, seguiti da note di crosta di pane e pasticceria mignon, cremoso, fresco e durevole.
    Sito di riferimento: https://ilpoggiolovini.com/

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose' Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco – Giallo paglierino luminoso, emergono sentori di camomilla, pesca, melone e scorza d’arancia, sapido, fresco e leggiadro.
    Sito di riferimento: https://brunofrancovini.it/

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona – Giallo dorato, emana note di mughetto, fiori di tiglio, mela, pera, pesca e agrumi, sorso rinfrescante, coerente e di ottima persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.chiesinadilacona.it/

    Ansonica dell'Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo – Giallo paglierino, rivela note di tè, zagara, pera, melone e scorza d’arancia, gusto avvolgente, sapido con chiusura di frutta tropicale.
    Sito di riferimento: https://www.tenutelombardo.it

    Grillo d'Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro – Granatza 100% – Giallo paglierino luminoso, rilascia sentori di pera e mela cotogna, seguiti da sottili note agrumate, al palato è dinamico, vibrante e persistente.
    Sito di riferimento: https://cantinamertzeoro.com/

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello – Barbera e Croatina – Rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato, dipana al naso note di prugna, mora di rovo, sottobosco e spezie dolci, grip tannico poderoso ma setoso, rotondo e ricco.
    Sito di riferimento: https://www.ganaghellovini.com/

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo:Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero – Rosso granato trasparente, libera sentori di violetta, ciliegia, fragola, liquirizia, tartufo e sbuffi balsamici, il sorso è fresco, pieno ed appagante.
    Sito di riferimento: https://www.monchierovini.com/

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate – Giallo dorato intenso, con sentori di miele d’acacia, datteri, albicocca secca e fichi, in bocca è piacevolmente dolce, armonioso, vellutato e dotato di una lunga persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.lecimate.it/

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.sarannofamosinelvino.it/

    Blog autore articolo: https://cloudwine9.com/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • In 2023, do various foodandwine professions have a style?

    In 2023, do various foodandwine professions have a style?

    “What should the style of professionalism in foodandwine be like in 2023?

    By Carol Agostini

     

    In the captivating universe of foodandwine, the debate on the stylistic approach to professionalism is always alive. The question is posed: should it adapt to the lightness of modern times or maintain an elegant, sober, and tasteful tone? It’s a dilemma reflected in contemporary gastronomic culture, where the evolution of tastes and trends meets tradition and sophistication.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Carol Agostini
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Carol Agostini

    The world of foodandwine is a stage in constant evolution, where chefs, sommeliers, gastronomic critics, and industry experts move skillfully between creativity, knowledge, and precision. Professionalism in this field requires a subtle balance between innovation and respect for roots, between boldness and refinement.

    On one hand, there are those who argue that modernity demands a transformation in the style of professionalism in foodandwine. The digital era and the acceleration of the pace of life lead to a growing preference for simplicity, accessibility, and lightness in gastronomic experiences. This approach suggests that even professionalism should adapt to a more informal language, closer to people, less formal, and more inclusive.

    On the other hand, there is a firmly rooted opinion that advocates for the beauty and intrinsic value of sobriety and elegance in the world of food and wine. Professionalism is seen as an untouchable pillar, an embodiment of savoir-faire, where respect for history, etiquette, and the refinement of gestures remains essential. This approach argues that maintaining an elegant and tasteful style is what truly distinguishes professionals in this sector and should never be sacrificed on the altar of modern trends.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Carol Agostini
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Carol Agostini

    The main challenge lies in the ability to find a meeting point between these seemingly opposite perspectives. Is it possible to integrate the innovation and freshness of modern times without compromising quality and elegance? The answer might lie in the flexibility and adaptability of industry operators, in the art of balancing the ancient and the new, the sophisticated and the casual, without losing sight of the essence of the food and wine experience.

    In the global market, the evolution of professional style in food and wine can significantly influence commercial success. The trend towards more accessible and informal communication can attract a wide range of consumers, increasing the visibility and popularity of a brand or restaurant. However, maintaining a refined and classy approach can ensure the loyalty of a more traditional and sophisticated audience.

    A tangible example of this challenge is represented by the increasingly prominent presence of social media in the world of food and wine. Platforms like Instagram and TikTok have revolutionized how gastronomy is presented and consumed. The question is: how can industry professionals adapt their style and professionalism to these new channels without compromising their integrity and quality?

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Kindel Media
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Kindel Media

    The world of food and wine, with its variety of flavors, aromas, and cultures, reflects the complexity of modern tastes. Professionalism in this field is not just a matter of culinary or oenological competence but also of presentation, communication, and adaptability.

    The simplicity and lightness of current times have brought about a sort of democratization in the sector, pushing many to seek more accessible, less formal but equally satisfying culinary experiences. This has influenced not only how dishes and wines are prepared and presented but also the communication surrounding these products. The use of social media and digital platforms has become crucial to reach an increasingly vast and diversified audience. The ability to communicate clearly, engagingly, and authentically has become an essential part of professionalism in the industry.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Elina Sazonova
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Elina Sazonova

    On the other hand, there is still a solid base of consumers who appreciate and seek elegance, refinement, and good taste in their gastronomic experiences. Professionalism for this audience means preserving tradition, respecting the history behind each dish and wine, maintaining a level of exclusivity and distinction.

    The meeting point between these two perspectives could be represented by intentional flexibility. Chefs, sommeliers, and industry experts in foodandwine could adopt a style that embraces both the informal and modern approach as well as elegance and sophistication. This does not mean compromising quality or authenticity but rather adapting to the changing needs of a diversified clientele.

    In fact, many prominent figures in the gastronomic world have embraced this idea, trying to combine the best of both worlds. Presenting exquisite dishes in an informal context, creating high-quality wines without being excessively elitist in their promotion are just some of the strategies adopted.

    In terms of the market, adapting professional style seems to bring tangible benefits. Brands and restaurants that have embraced this flexibility have been able to reach a wider audience, appealing to both traditional and modern, young consumers. The key seems to be consistency in offering authentic and quality experiences, regardless of the adopted communicative style.

    In the foodandwine sector, market trends related to the evolution of style and professionalism have been observed. For instance, studies and market analysis have highlighted an increase in demand from consumers for more accessible, authentic, and less formal gastronomic experiences, in line with the social and cultural changes of modern times.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Shvets Production
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Shvets Production

    This change in trend has led many restaurants, chefs, and wine producers to adopt more informal and engaging marketing and communication strategies, often through social media and other digital platforms. The informal approach, the valorization of the story behind each dish or wine, and transparency in the production process have become key elements in capturing the attention of an increasingly diverse and quality-conscious audience.

    On the other hand, there is still strong demand for refined, exclusive, and high-class culinary experiences. There are market segments that continue to seek tradition, elegance, and sophistication in their foodandwine experiences.

    This duality in the food and wine market has led many industry professionals to seek a balance between these two extremes, adopting flexible approaches that can satisfy a wide range of consumers. Marketing and communication strategies that blend elements of simplicity and lightness with refinement and elegance seem to attract a wider and diversified audience, allowing brands and restaurants to reach a broader and more varied customer base.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo By Corinna Widmer
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo By Corinna Widmer

    Remember that the foodandwine market is extremely dynamic and varied, with many facets and different segments. Successful strategies can vary based on geographical location, target clientele, and the peculiarities of the product or service offered.

    Professionalism in the food and wine world is no longer solely defined by a single aesthetic or style but rather by a set of skills, adaptability, and authenticity. Finding a balance between tradition and innovation, between elegance and simplicity, seems to be the key to lasting success in an ever-evolving culinary landscape, without completely abandoning one style in favor of the other but rather blending both to satisfy an increasingly diversified and demanding audience.

    Italian gastronomy: A journey through culinary history that conquers the world

    Italian gastronomy is a true culinary saga that unfolds between the past and the present, having traversed epochs of triumphs and evolutions that have made it an icon of international cuisine. With a heritage of over 70,000 recipes, Italian cuisine rests its foundations on the quality of raw materials and the essence of regional flavors.

    The journey of this culinary tradition underwent an epochal transformation during the twentieth century. While in the 1950s, international tourism counted 25 million visitors worldwide, by 2014, this number exploded, reaching over one billion and one hundred million. Such growth triggered an exponential increase in the turnover of the tourism sector, with exports reaching 1,159 billion dollars (equivalent to 873 billion euros) in 2013.

    At a time when the United States was already experiencing mass tourism, Italy presented itself as a country undergoing transformation, with a predominant rural population and a newly initiated industrialization process. Tourism in Italy was then an elitist phenomenon, accessible to only a few privileged individuals.

    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Ron Lach
    In 2023, do various foodandwine professions have a style? Photo by Ron Lach

    Italian gastronomy has traversed centuries of evolution, stemming from a French hegemony that extended for over three centuries in Europe. The grand Italian hotels, emerging between the late nineteenth century and the First World War, bore French names like Des Bains, Excelsior, Ritz, Palace, Splendid, Royale, De Russie, D’Angleterre, Hermitage.

    During the Renaissance period, Italy not only dominated Europe culturally but also gastronomically. Italian cuisine was at the center of a European rebirth, serving as a bridge between the rich Islamic civilization of the southern Mediterranean and a resurging Europe emerging from Germanic invasions.

    Italy’s rise as a protagonist in global tourism manifested in the second half of the twentieth century, partly thanks to the Marshall Plan for the reconstruction of Europe. The country industrialized, became modern while retaining an ancient heart, a rebirth of the Renaissance.

    This international success was fueled by the valorization of the territory, excellent raw materials, and the aesthetics of the dishes. Italy, thanks to the Mediterranean climate and the diversity of its productions, boasts an enviable position in the world of food and wine.

    Italian cuisine, with its fusion of aristocratic and popular traditions, stands out for its antiquity and its use of excellent raw materials. This unique tradition has been enriched by international influences, transforming tomatoes, corn, potatoes, and other ingredients into Italian culinary symbols.

    The peak of Italian cuisine’s success reached its zenith between the mid-1970s and 1980s, marking the decline of French Nouvelle Cuisine. Italian superiority was manifested through the excellence of products, the technical skills of chefs, and the beauty in culinary presentation.

    Personalities like Carlo Petrini, the founder of Slow Food, and Oscar Farinetti, with Eatitaly, have contributed to valorizing and promoting Italian gastronomy worldwide, representing an excellent response to the dilemma of how to effectively promote the Italian enogastronomic style.

    Italy now positions itself as one of the most coveted enogastronomic destinations in the world, thanks to its ability to engineer its history and tradition, emerging with a combination of ancient flavors and rigorous contemporary techniques.

    The future of Italian Style lies in the valorization of the territory, cultural and biological biodiversity, natural agriculture, and respect for the biological cycles of plants and animals. EXPO 2015, held in Milan, was an occasion to compare the Italian approach with the chemical and GMO approaches of other countries, promoting Italianity with rigor, merit, and professionalism.

    Italy, with its enogastronomic heritage, continues to represent a winning marketing model, a blend of history and modernity, steeped in passion and tradition, which fascinates and conquers the world with its dishes, wines, and unparalleled culinary culture.”

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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