A Firenze dal 8 al 9 dicembre 2024 ha avuto luogo la terza edizione di “Saranno famosi nel Vino“.
di Adriano Guerri
Come consuetudine all’interno degli ampi spazi della Stazione Leopolda. Vi erano circa 100 espositori, di cui 26 produttori di Gin. Il programma era ricco di masterclass e cooking show. Personalmente ho partecipato alla masterclass dedicata ai vini di Bolgheri, guidata dal giornalista enogastronomico Leonardo Romanelli con servizio effettuato dai Sommelier FISAR (Federazione Italiana Sommelier Alberghi Ristoranti). Alcune informazioni sulla Doc Bolgheri anticipano le note sensoriali degli 8 vini degustati.
Bolgheri si trova nelle immediate vicinanze del litorale etrusco nel comune di Castagneto Carducci e in provincia di Livorno. Oltre ad essere nota per i suoi vini è nota anche per il suggestivo viale di cipressi disposti in duplice filar. Ai quali il poeta Giosuè Carducci aveva dedicato vari versi.
Bolgheri è caratterizzata da aspetti pedoclimatici propizi per la coltivazione della vite, infatti, viene allevata sin dal tempo degli Etruschi, tuttavia, la svolta arriva con il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, piemontese e grande estimatore dei vini di Bordeaux, quando si trasferì nella Tenuta San Guido, dopo aver sposato la Contessa Clarice della Gherardesca. L’intuizione fu di mettere a dimora barbatelle di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc che hanno dato vita ad uno dei vini più iconici italiani, Sassicaia.
Il grande successo del vino Sassicaia nel mondo, commercializzato grazie ad Antinori con la prima annata 1968, ha aperto le strade anche ad altri produttori per utilizzare vitigni internazionali. I vitigni maggiormente allevati oggi sono, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Syrah, Sangiovese, Sauvignon, Viognier e Vermentino.
Nella Doc Bolgheri sono contemplate varie tipologie, tuttavia le più note sono il Bolgheri Rosso Superiore e il Bolgheri Sassicaia, unica etichetta in Italia ad avere la Doc.
Un Areale molto suggestivo, immerso nella natura, tra vigneti, oliveti e cipressi, un oasi ideale per trascorrere una vacanza all’insegna della pace e tranquillità. Oltre alla Sassicaia della Tenuta San Guido, al Masseto, al Guado al Tasso, all’ Ornellaia, ci sono molti vini eccellenti di altri produttori sia noti sia meno noti, davvero molto bravi. Negli assaggi ho riscontrato l’elevata qualità nel calice di questo vocato territorio.
Ecco i vini
Bolgheri Rosso Superiore 2021 Castello di Bolgheri – Cabernet Sauvignon 75%, Cabernet Franc 20% s Merlot 5% – Rosso rubino intenso, emana sentori di ciliegia, prugna, rabarbaro, polvere di caffè e cacao e spezie, al palato è rotondo, pieno, fine e persistente con richiami mentolati.
Volante Bolgheri Rosso 2021 Tenuta Campo al Signore – Merlot 100% – Rosso rubino profondo, sviluppa note di mora, ribes nero, prugna e spezie dolci, al gusto è vibrante, pieno ed appagante.
Sito di riferimento: www.tenutacampoalsignore.com
Sant’Uberto Bolgheri Rosso Superiore 2020 Villanoviana – Merlot 50%, Cabernet Franc 35% e Petit Verdot 15% – Rosso rubino vivace, emergono sentori di ciliegia, prugna, pepe nero, noce moscata e tabacco, attacco tannico setoso, vellutato e persistente.
Bolgheri Rosso Superiore 2021 Donne Fittipaldi – Cabernet Sauvignon 40%, Cabernet Franc 30% e Merlot 30% – Bel rubino intenso, esprime sentori di iris, amarena, prugna, sottobosco e tabacco, al palato è pieno, appagante e decisamente lungo.
Sondraia Bolgheri Rosso Superiore 2020 Tenuta Poggio al Tesoro – Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 25% e Cabernet Franc 10% – Dal rubino intenso, rivela sentori di mora, mirtillo, marasca, erbe aromatiche e spezie dolci, il sorso è vibrante, avvolgente e coerente.
Sito di riferimento: www.poggioaltesoro.it
Bolgheri Rosso Superiore 2020 Mulini di Segalari – Cabernet Sauvignon 78%, Syrah 19% e Cabernet Franc 3% – Tonalità rosso rubino, sviluppa note di rabarbaro, ciliegia, ribes, pepe nero e nuances balsamiche, al palato è verticale, dinamico, tannini poderosi ma setosi.
Sito di riferimento: www.mulinidisegalari.it
Gerbido Bolgheri Rosso 2022 Cantine Bonacchi – Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah – Calice rubino profondo, libera sentori di frutti di bosco, violacciocca, spezie orientali e eucalipto, al gusto è piacevole, setoso ed armonioso.
Sito di riferimento: www.bonacchi.it
Gambero Rosso e il Consorzio Vini Toscana uniti in un evento di territorio
Di Cristina Santini
Nel mese di ottobre, il Gambero Rosso e il Consorzio Vino Toscana hanno ospitato un evento per celebrare i vini IGT Toscana, i Supertuscan, una categoria di cui si parla molto da oltre 30 anni, ma che aveva già segnato il rinnovamento del vino italiano nei primi anni ’70.
Durante la degustazione tenutosi presso l’Academy di Roma, Marco Sabellico del Gambero Rosso ha presentato e discusso 23 etichette di vino. Al suo fianco Stefano Campatelli, Direttore di uno dei più grandi consorzi vitivinicoli italiani, ha condiviso la visione del consorzio per il futuro e le sue importanti potenzialità di crescita.
“Il Consorzio Vino Toscano IGT ha una lunga storia, ma è un’impresa relativamente giovane”, afferma il Direttore. “Se la denominazione IGT Toscana è nata oltre 30 anni fa, poco è stato fatto per promuoverla e non c’era praticamente nessun consorzio attivo a rappresentare i produttori. Tuttavia, negli ultimi tre anni, abbiamo lavorato duramente per riunire tutti i produttori e capitalizzare davvero questa indicazione geografica, poiché crediamo fermamente che il nome Toscana meriti di essere celebrato al meglio”.
La denominazione Indicazione Geografica offre una flessibilità significativamente maggiore rispetto alla classificazione di Denominazione di Origine Controllata (DOC). I produttori possono lavorare con uno qualsiasi dei 97 vitigni autorizzati nella regione, ad eccezione dei vini spumanti. Ciò nondimeno, è stata presentata al Ministero una modifica al disciplinare di produzione e si spera che entro l’annata 2025 saranno consentiti sia il metodo Martinotti che quello Classico.
Il Consorzio Vino Toscano ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con Decreto n. 423141 del 21 agosto 2023. Questo importante traguardo segna il completamento con successo del progetto di rinnovamento avviato nel 2019, in concomitanza con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi.
Se tutto ciò che è stato raggiunto finora è un punto di partenza, di pari importanza è la realizzazione di iniziative promozionali per aumentare ulteriormente la conoscenza e l’apprezzamento dei vini Toscana IGT sia a livello nazionale che globale. Si tratta di un nuovo ruolo per il Consorzio, che andrà ad integrare le già consistenti responsabilità di gestione, tutela e promozione dei vini Toscana IGT.
Facciamo chiarezza. Per essere riconosciuto dal MASAF, un Consorzio deve rappresentare almeno il 35% dei produttori e il 51% della produzione della Denominazione o Indicazione Geografica Protetta che intende tutelare. Il Consorzio Vino Toscana supera significativamente questi requisiti, rappresentando oltre il 39,5% dei produttori e più del 58% della produzione.
La Toscana IGT comprende l’intera Regione, con oltre 1.500 aziende imbottigliatrici, un numero molto significativo. Una realtà, con oltre 13.000 ettari vitati e una produzione media annua di quasi 100 milioni di bottiglie ripartita in vini rossi 77%, vini bianchi 18%, vini rosati 5%. Per cui è quasi diventato obbligatorio considerare seriamente le strategie di crescita. Il rendimento degli Igt supera i 495 milioni di euro, con una ripartizione del 31% sul mercato italiano e il 69% verso l’export. Sensibile l’evoluzione delle vendite estere negli ultimi 10 anni, con un +126%. I principali mercati esteri sono l’Europa (46%), gli Stati Uniti (33%) e l’Asia (6%). Il restante 15% è distribuito su tutte le altre aree geografiche.
Nel 1992 è stato istituito il sistema dei vini IGT, che ha finalmente previsto una denominazione formale. Tuttavia, molti di questi vini iconici sono stati creati prima di questa data. Ad esempio, il Sassicaia di Incisa della Rocchetta, così come la lunga serie di vini “Supertuscan” di produttori come Antinori, si erano già distinti utilizzando vitigni internazionali come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Syrah. Questi erano gli unici vitigni dell’epoca in grado di attrarre costantemente il mercato internazionale e di godere di un prestigio diffuso. Di conseguenza, le cantine di tutta Italia hanno iniziato a piantare queste stesse varietà nello stesso periodo, anche prima che entrasse in vigore la classificazione formale IGT.
Comunque, qualcuno non si rassegnava a vedere il declino del vero Sangiovese di Montalcino – quello con la buccia spessa e i grappoli piccoli. La ricostruzione viticola e la nascita dei vari cloni di Sangiovese è una storia recente; negli anni ’70, nessuno sapeva cosa significasse. Solo negli anni successivi si è cominciato a lavorare seriamente sul Sangiovese, ma ci sono voluti più di dieci anni per produrre vini di rilievo.
Degustazione 23 Etichette Igt Toscana
Questa masterclass è una delle prime del suo genere nelle attività di promozione regionale e i vini presentati questa serata rappresentano la diversità e il potenziale di questa denominazione: diversi vitigni, stili diversi e abbondanti possibilità.
Data la qualità costantemente elevata dell’intera gamma, condividerò solo le mie impressioni più significative. Poiché non mi piace assegnare punteggi e non esiste una classifica personale, le note di degustazione saranno presentate in ordine numerico di servizio. Complessivamente, i vini mostrano una gamma di sapori espressivi, alcuni dei quali sono più tenui e meno impattanti di altri. In alcuni casi, il frutto è messo in ombra dall’uso del legno, mentre in altri i vini sono vere gemme vitivinicole, dei capolavori.
1. Quattro chiacchiere a oltrepoggio, Chardonnay 2022, Colognole in Pontassieve. Azienda della famiglia dei Conti Spalletti Trivelli, proprietaria da oltre 150 anni della moltitudine di case coloniche al suo interno che oggi prende il nome di Country Wine Estate Colognole. Il vigneto si trova a 330 metri di altitudine a La Rufina, una zona situata nei pressi di Firenze.
Fermentazione malolattica svolta, maturazione per un quarto in acciaio e il resto in barrique. Dopo un lungo periodo di invecchiamento in bottiglia, il vino mostra un bouquet di frutta a polpa bianca, acidità tonificante, tannini setosi, freschezza, mineralità e note di nocciole e pepe bianco. Al palato, offre un’esperienza di beva lunga, ampia ed espansiva.
2. Acciaiolo 2020 Cabernet Sauvignon, Castello di Albola in Radda in Chianti, appartenuta alle più nobili famiglie della Toscana, oggi di proprietà della Famiglia Zonin.
3. Farnito 2019 Cabernet Sauvignon, Carpineto.
Acclamata a livello internazionale, la Cantina è stata fondata da due enologi concentrati sulla produzione di vini per l’esportazione. Giunta alla seconda generazione di viticoltori, attualmente possiede 220 ettari di vigneti nelle zone più prestigiose della Toscana, tra cui Montalcino, Montepulciano e Chianti e produce 3,5 milioni di bottiglie all’anno.
Il vino presenta un’intensa ricerca di austerità, con un importante carattere tannico che contribuisce a una struttura piena, ricca e verticale. Il colore è nitido e molto pulito, con sfumature viola decise e note erbacee tipiche del vitigno, oltre a sentori di sottobosco. La complessità aromatica è data dall’utilizzo di botti di diverse dimensioni, tra cui grandi botti, tonneau e piccole botti di secondo passaggio.
5. Arcanum 2019, Cabernet Franc, Tenuta di Arceno.
Situata nella parte meridionale del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, la tenuta, di proprietà di un’influente famiglia americana, oggi produce vini eccellenti. Questo grazie al coinvolgimento di giovani enologi italiani che lavorano a fianco della consulente francese Pierre Seillan, su terreni argillosi.
Il vino mostra note di liquirizia, erba tagliata e prugna, mantenendo una tensione piacevolmente acida e una grande eleganza. Sebbene manchi del carattere vegetale tipico dell’uva, l’uso sapiente del legno, dell’invecchiamento e della macerazione da parte dell’enologo ha prodotto un vino di impressionante profondità, morbidezza e raffinatezza. La qualità sapida è ben integrata, mai prepotente, e la freschezza è splendidamente bilanciata in tutto.
7. Guardiavigna 2019 Cabernet Franc biologico e biodinamico, Podere Forte, nella regione della Val d’Orcia, a Castiglione d’Orcia.
500 ettari allevati su un terreno scistoso vitale con una presenza di argilla, di proprietà dell’imprenditore milanese Pasquale Forte dove uomini, piante e animali coesistono armoniosamente, rendendo il tutto autosufficiente e sostenibile. I vini maturano in legni nuovi, soprattutto in tonneaux al posto delle barrique.
Questo vino offre un intenso aroma di ciliegia e frutti rossi, con un carattere fresco e raffinato e un colore non troppo forte. L’espressione complessiva è di eleganza e finezza, con un risultato eccellente. I tannini sono fini e setosi, con note di cacao. Succoso e carnoso al palato, dona una sensazione morbida e avvolgente, raffinata.
8. Auritea 2018 Cabernet Franc in biologico, Tenuta Podernovo appartenente alla Famiglia Lunelli, nel comune di Terricciola, all’interno della pregiata ed emergente zona vinicola delle colline pisane, a pochi km dalla costa toscana.
10. Oreno 2022 45% Merlot, 40% Cab. Sauvignon, 10% Cab. Franc, 5% Petit Verdot, Tenuta Sette Ponti in Castiglion Fibocchi, Arezzo. Una storia antica: dalla Casa Reale Savoia-Aosta alla Famiglia Moretti Cuseri.
11. Prima Pietra 2021 50% Merlot, 35% Cab. Sauvignon, 15% Cab. Franc, Tenuta Prima Pietra.
Situato a nord di Bolgheri a Riparbella, questo resort di prim’ordine si estende su ben 200 ettari, di cui 11 dedicati ai vigneti e il resto ricoperto di foresta. Ciò che distingue Prima Pietra è il suo vigneto elevato, situato a un’altitudine di 450 metri, il più alto lungo la costa toscana.
Cecilia Leoneschi, rinomata enologa, ha creato questo vino ben bilanciato e raffinato. Esalta il frutto del Merlot, la speziatura del Cabernet Franc e sfumature di cioccolato, erba appena tagliata e bacche rosse. Il vino è prodotto con un uso giudizioso di rovere di qualità, parte del quale è nuovo. Nel complesso, questo è un vino delizioso e armonioso da gustare.
12. Ghiaie della Furba 2020, 40% Cab. Sauvignon, 25% Merlot, 35% Syrah, Tenuta di Capezzana in Carmignano della Famiglia Contini Bonacossi.
13. Monteti 2019, 55% Petit Verdot, 25% Cab. Sauvignon, 20% Cab. Franc, Tenuta Monteti della Famiglia Baratta.
Questa storica dimora, adagiata sulle colline della Maremma meridionale nei pressi di Capalbio, custodisce 30 ettari circondati da vasti boschi e accarezzati dalle dolci brezze che lambiscono l’intera valle.
Naso accattivante in un mix di fresche note mediterranee, sentori di erbe selvatiche, muschio e un sottile carattere salino che riflette la sua posizione vicina al mare. Un delicato carattere speziato e la maturazione in un mix di botti di rovere francese nuove e usate conferiscono complessità. I tannini sono maturi e vellutati, sostenendo un finale lungo e generoso che smentisce il suo contenuto alcolico del 14,5%. Un vino straordinariamente profondo e ricco.
14. Banditaccia 2023, Ciliegiolo, Le Rogaie in Magliano in Toscana.
15. Il Poderone 2021, Ciliegiolo di anfora, Terre dell’Etruria.
Questa è una cooperativa di 3.660 aziende agricole associate, rappresentando la più importante realtà imprenditoriale del settore agricolo in Toscana. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo, conta 70 soci con circa 100 ettari vitati che conferiscono tutta la loro uva all’unica cantina della cooperativa, situata a Magliano (GR) e nota come Poderone.
L’esperienza è estremamente gradevole e intensa, con un bouquet che si avvicina a sottili note affumicate e a una speziatura emergente, piuttosto che al caratteristico aroma di ciliegia. Entra nel palato in modo fluido e aggraziato, con un carattere fresco e un piacevole contrasto saporito prolunga il sorso sottolineando la bevibilità disarmantemente facile del vino. Energia gustativa da vendere.
16. Il Legato 2020, Mammolo, Azienda Agricola Cincinelli posizionata nel territorio del Chianti, sulle colline che sovrastano la città di Capolona, piccolo paese a poca distanza da Arezzo.
Questa varietà storica e tradizionale di uva, un tempo utilizzata come componente complementare nei blend di Montepulciano, è ora vinificata da sola, producendo un vino di notevole freschezza. Ha un livello moderato di antociani, che forniscono colore, ed è fermentato in vasche di acciaio prima di invecchiare per un anno in grandi botti di rovere francese.
Presenta note di frutto, spezie ed erbe aromatiche, con un piacevole bilanciamento di dolcezza e acidità data dal balsamico. Al palato è ampio, elegante e delicato, con sentori di more, mirtilli neri e uvetta. Un’interessante interpretazione del vitigno.
19. Modus 2020 55% Merlot, 20% Sangiovese, 25% Cab. Sauvignon, Ruffino 1877 prodotto nella Tenuta di Poggio Casciano, cuore pulsante dell’Azienda. Della Famiglia Folonari in partnership con Icon Estates, nota realtà californiana di proprietà dell’azienda statunitense Constellation Brands.
23. Solengo 2019, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot e Sangiovese, Tenuta di Argiano, all’epoca della Famiglia Marone Cinzano, oggi nelle mani dell’imprenditore Bernardino Sani.
Il grande Supertuscan, l’eredità di G. Tachis per Montalcino, è un vino di potenza e longevità. Il legno è perfettamente integrato con il frutto, dando vita a un carattere fresco e vibrante. Note di confettura di amarene e foglie di peperone si mescolano a sentori di tabacco. Al palato, i tannini saporiti regalano una struttura potente ma elegante. Il naso è sorprendentemente ricco, raffinato e armonioso: non un singolo elemento è fuori posto. I tannini setosi creano un equilibrio meraviglioso e un’esperienza straordinariamente bevibile.
Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi:
Uovo morbido, Cavolo nero e Alici
Funghi, Topinambur e Castagne
Trippa, Fegatini, Cannellini e Olive
Ravioli di Cinghiale, salsa verde e fonduta di Pecorino
Oltre 2500 visitatori per Wine&Siena 2023 dal 27 gennaio al 30 gennaio 2023!
di Carol Agostini
Oltre 2500 persone tra visitatori, giornalisti, operatori e partner per la 3 giorni di Wine&Siena iniziata già venerdì 27 gennaio con il convegno promosso da Banca Monte dei Paschi di Siena dedicata a Vino e Futuro e il taglio del nastro nel pomeriggio. Importanti anche le donazioni per la bottiglia della solidarietà all’Associazione Quavio di Siena. Si è chiusa così l’8° edizione di Wine&Siena che si è tenuta di nuovo nelle prestigiose sale del Santa Maria della Scala.
Dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Puglia, dalla Sardegna, dalla Lombardia, Alto Adige, il Friuli. E non mancano chiaramente Toscana, Piemonte, Veneto. Ci sono anche regioni come Abruzzo, Emilia Romagna, il Lazio. E c’è la Francia.
Più di 600 etichette di vini selezionati da The Wine Hunter nel percorso del gusto al Santa Maria della Scala con Wine&Siena i Capolavori del Gusto e insieme, eccellenze della gastronomia, 60 prodotti circa tra cioccolati, formaggi, olio, carni e salumi, birra, salumi, pasta, riso, cereali, grappe e liquori, birra e non solo dalla Campania all’Alto Adige passando da Toscana, Marche, Abruzzo.
Helmuth Koecher The WineHunter: “Tre giornate dense, anzi quattro giorni se si pensa al convengo organizzato dal Monte dei Paschi. Assaggiare il vino tra le mura affrescate del Santa Maria della Scala è una emozione – ha sottolineato Helmut Kocher, The WineHunter e patrone del Merano Wine Festival – Il vino qui ha trovato il proprio habitat. Le masterclass sono state un successo e hanno fatto capire qualcosa in più dell’anima del vino. Il territorio di Siena ha dimostrato anche quest’anno di essere il fulcro del vino a livello nazionale e adesso ha una responsabilità per promuoverlo al livello nazionale”.
Ottima anche l’affluenza che ha segnato il record nella giornata di sabato. Poi il patron ha ringraziato tutta la città per l’ospitalità, il Comune e Confcommercio. “Adesso – ha concluso – siamo già proiettati verso 2024”.
Durante i giorni di evento presentati il progetto Abruzzo Sostenibile, il nuovo modello di sostenibilità nato dalla collaborazione tra The WineHunter Helmuth Koecher e la Regione Abruzzo. Presentati, inoltre, gli eventi novità firmati The WineHunter: Farm Food Festival, un evento che mirerà a valorizzare le specialità altoatesine, un viaggio attraverso la tradizione dei masi chiusi che si terrà il 25 marzo 2023 nell’unica cornice del Kurhaus di Merano.
Altro grande appuntamento, che inaugurerà la stagione primaverile di eventi: TastingMoreTime, il 27 e il 28 maggio 2023 nella magnifica location della Reggia Reale di Monza. Un evento che rafforza e conferma la collaborazione con la Regione Lombardia.
Anteprime di Toscana 2024: Un’Esplorazione dei Tesori Enogastronomici Toscani
Di Carol Agostini
Gennaio 2024
Le Anteprime di Toscana 2024 si preparano ad aprire le porte a una nuova e appassionante scoperta dei tesori enogastronomici della regione. Questo evento di grande risonanza, atteso con ansia dagli intenditori di vino e dagli appassionati della cultura culinaria toscana, si svolgerà tra il 10 e il 19 febbraio, illuminando Firenze e dintorni con l’essenza della tradizione vinicola toscana.
Un’Iniziativa di Eccellenza: Le Anteprime di Toscana
Le Anteprime di Toscana rappresentano un momento clou per gli amanti del vino e della gastronomia. È un’occasione in cui le migliori etichette della regione vengono presentate in anteprima a giornalisti, operatori del settore e appassionati. L’evento non è solo una celebrazione del vino, ma anche un viaggio attraverso la ricchezza culturale, storica e culinaria della Toscana.
Chianti Classico Collection
La Stazione Leopolda ospiterà il Chianti Classico Collection, un’esclusiva vetrina che unisce l’arte del vino all’eleganza dei luoghi. L’atmosfera raffinata di questo straordinario spazio diventerà il palcoscenico ideale per presentare le nuove annate e le pregiatissime selezioni dei produttori di Chianti Classico.
Gli appassionati e gli esperti del settore avranno l’opportunità di immergersi nelle degustazioni guidate, esplorando la complessità e la ricchezza sensoriale di questi vini iconici. I produttori di Chianti Classico, custodi di tradizioni antiche e innovazioni enologiche, saranno presenti per condividere la loro passione e la storia dietro ogni bottiglia.
Oltre alle degustazioni, il Chianti Classico Collection offre uno sguardo privilegiato sull’arte e la cultura del territorio. L’evento si trasforma in un viaggio multisensoriale, dove il connubio tra arte e vino crea un’esperienza unica e indimenticabile.
Partecipa a un’Esperienza Vinicola Unica
Se sei un amante del Chianti Classico o desideri esplorare il meglio della produzione vinicola toscana, il Chianti Classico Collection è l’appuntamento da non perdere. Una tre giorni dedicata all’eccellenza enologica, in un contesto straordinario che fonde tradizione e contemporaneità, arte e passione per il vino.
L’Altro Volto del Vino Toscano: Anteprima L’Altra Toscana 2024
Una delle anticipazioni più attese è l’evento “L’Altra Toscana 2024”, giunto alla sua terza edizione. Il 19 febbraio, il Palazzo degli Affari a Firenze sarà il palcoscenico dove 18 Denominazioni presenteranno le loro nuove annate. L’Associazione L’Altra Toscana, rappresentando il 40% dell’imbottigliato regionale, continua a guidare la promozione delle eccellenze enologiche toscane.
Anteprima Vino Nobile di Montepulciano: Un Viaggio tra Gusto e Tradizione
Dal 10 al 12 febbraio, Montepulciano sarà il palcoscenico dell’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024. Questo evento non solo presenta le nuove annate del prestigioso Vino Nobile ma offre anche un’immersione nella storia, nella cultura e nella tradizione culinaria locale.
Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024: Un’Esplosione di Aromi e Sapori
Il 18 febbraio, Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024 promette di deliziare i palati con oltre 400 etichette di Chianti e Morellino. Questo evento, svoltosi alla Fortezza da Basso di Firenze, è un appuntamento annuale imperdibile per operatori del settore e appassionati, un’occasione per esplorare le nuove annate e stabilire contatti preziosi.
Una Settimana di Anteprime da Non Perdere
Le Anteprime di Toscana 2024 si preannunciano come una settimana intensa, ricca di degustazioni, incontri, e scoperte enogastronomiche. Dai paesaggi mozzafiato alle cantine secolari, dalle tradizioni culinarie alle nuove annate di vino, questa è un’opportunità unica per immergersi nell’anima della Toscana.
Gli amanti del vino, i professionisti del settore e i curiosi enogastronomici possono prepararsi a un’esperienza straordinaria durante le Anteprime di Toscana 2024, dove il vino diventa il filo conduttore tra passato e presente, cultura e innovazione.
Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024: Un Viaggio tra Gusto e Tradizione
Di Carol Agostini
Gennaio 2024
La pittoresca cittadina di Montepulciano, gioiello toscano situato tra le colline della Valdichiana, si prepara ad accogliere gli appassionati di vino e cultura per l’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024. Un evento imperdibile che si svolgerà dal 10 al 12 febbraio, offrendo giornate intense e gustose dedicate sia agli operatori del settore che agli amanti del buon vino.
Collegamenti Territoriali: Un Paesaggio Incantevole tra Vigneti e Storia
Montepulciano, con il suo fascino medievale, è circondata da colline ondulate coperte da vigne che producono l’eccezionale Vino Nobile. Il territorio è intriso di storia, con stradine lastricate e palazzi rinascimentali che si ergono tra panorami mozzafiato. Le vigne, coltivate con cura lungo i pendii soleggiati, sono il cuore pulsante di questa regione vinicola, contribuendo alla creazione di vini unici al mondo.
Produzione Vitivinicola: Eccellenza nel Bicchiere
Il Vino Nobile di Montepulciano è una DOCG prestigiosa, sinonimo di eccellenza enologica. Prodotto principalmente con uve Sangiovese, il vino è caratterizzato da complessità, struttura e un inconfondibile carattere fruttato. L’Anteprima è l’occasione perfetta per assaporare le nuove annate e scoprire l’evoluzione di questo nettare nel corso del tempo. I produttori locali, veri artigiani del vino, condivideranno con entusiasmo le loro creazioni e le storie che si celano dietro ogni etichetta.
Collegamenti Storici e Culturali: Tesori Artistici e Tradizioni Secolari
Montepulciano vanta un patrimonio storico e artistico straordinario. Palazzi, chiese e musei testimoniano secoli di cultura e tradizione. Durante l’Anteprima, i partecipanti avranno l’opportunità di immergersi in questo contesto affascinante, combinando il piacere del vino con la scoperta di tesori culturali. Visite guidate a luoghi d’interesse e incontri con esperti locali arricchiranno l’esperienza, offrendo uno sguardo approfondito nella storia di Montepulciano.
Tradizione Culinaria: Gusto Autentico della Cucina Toscana
Accanto al Vino Nobile, l’Anteprima celebra anche la ricca tradizione culinaria toscana. I visitatori avranno l’opportunità di deliziare il palato con specialità locali abbinate sapientemente ai vini in degustazione. Dalle prelibatezze dei formaggi pecorini alla robustezza degli oli extravergini di oliva, ogni morso sarà un viaggio nei sapori autentici della Toscana.
Programma della Manifestazione: Giornate Immersive tra Assaggi e Incontri
L’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024 si sviluppa in tre giorni intensi:
Sabato 10 Febbraio: La manifestazione aprirà le porte dalle 14:00 alle 19:00, offrendo agli operatori del settore l’opportunità di immergersi nelle nuove annate e stabilire contatti preziosi.
Domenica 11 Febbraio: Gli orari di apertura saranno dalle 12:00 alle 19:00, estendendo il piacere della degustazione ai wine lovers e agli appassionati che desiderano esplorare il mondo del Vino Nobile.
Lunedì 12 Febbraio: La manifestazione chiuderà alle 19:00, con un’ultima giornata dedicata all’assaggio di pregiati Vini Nobile e al consolidamento delle esperienze enologiche.
Una Tappa Indimenticabile nel Mondo del Vino Toscano
L’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024 si prospetta come un evento straordinario, dove il connubio tra tradizione, territorio e vino raggiunge l’eccellenza. Una tappa imprescindibile per chi desidera vivere un’esperienza completa nel cuore delle colline toscane, assaporando il meglio della produzione vinicola locale.
Chianti Classico Preview: A Sensory Journey through Wine Tradition
By Carol Agostini
January 2024
The city of Florence, a Tuscan jewel rich in history and culture, has come alive in recent days thanks to the most anticipated wine event of the year: the Chianti Classico Preview. This celebration of the best wines from this renowned wine region is much more than a simple tasting. It is a sensory journey that encompasses food and wine production, territory, history, and traditions that make Chianti Classico one of Italy’s most beloved excellences.
Chianti Classico: A Vinous Excellence
The designation Chianti Classico, nestled among the gentle hills of Tuscany, has long been synonymous with prestigious and high-quality wines. Chianti Classico is produced in the delimited area between the provinces of Florence and Siena, embracing territories rich in history and culture. The hills, vineyards, and cypress trees that characterize this region contribute to creating a unique and evocative landscape.
The Chianti Classico Preview is the perfect opportunity to delve into the nuances of these wines, appreciate their organoleptic characteristics, and discover the new vintages. Wine enthusiasts gather in this setting to exchange opinions, engage with producers, and, above all, delight their palates with prestigious labels.
Food and Wine Production: The Perfect Pairing
Chianti Classico is not just about wine; it is a complete gastronomic journey. The event doesn’t fall short in offering a wide selection of local gastronomic products that perfectly complement the robustness of Chianti’s red wines. Pecorino cheeses, Tuscan cold cuts, extra virgin olive oil, and crostini are just a few of the delicacies to savor, creating an inseparable bond between food and wine production and the territory.
Territory: Tuscan Hills between Art and Nature
The Tuscan hills of Chianti Classico are a landscape of rare beauty, where art blends with nature. The medieval villages that dot this region tell millennia-old stories of tradition and culture. The landscape is dotted with orderly vineyards and centuries-old olive groves, creating a scene that has often been immortalized in the works of renowned artists.
The Chianti Classico Preview becomes a unique opportunity to explore the territory, visit vineyards and cellars, savoring the magic of a place that harbors historical and natural treasures.
History and Traditions: Deep Roots in Chianti
Chianti Classico is deeply rooted in Tuscan history and traditions. The event becomes a meeting point between the past and the present, bringing together the winemaking art of ancient generations with the innovative techniques of contemporary oenology. Chianti Classico producers are custodians of secrets passed down through generations, creating wines that carry the charm of a millennia-old history.
Winemaking traditions, popular festivals, and celebrations linked to the grape harvest cycle become an integral part of the Chianti Classico Preview, offering visitors an authentic and engaging experience.
A Journey into the Heart of Chianti Classico
The Chianti Classico Preview is not just a wine event but an exciting journey into the heart of one of the world’s most celebrated wine regions. From tastings in the salons to visits to the vineyards, from breathtaking views to traditions rooted in the territory, every moment is an opportunity to discover and appreciate the unique value of this land.
Lastly, it is impossible not to mention the role of the producers, true artisans of Chianti Classico, who with passion and dedication continue to carry forward a millennia-old tradition. The Chianti Classico Preview thus becomes a celebration of everything that makes this region unique, offering an unforgettable experience for lovers of good wine, Tuscan cuisine, and the timeless beauty of the Chianti hills.
Chianti Classico Collection 2024: A Weekend Immersed in Oenological Excellence
From February 15th to February 16th, 2024, the doors of the Chianti Classico Collection 2024 will open—an extraordinary event dedicated to presenting the new vintages of Gallo Nero wines, an unmissable showcase for wine enthusiasts and industry professionals. The occasion unfolds in two exclusive days reserved for the press and sector operators, followed by a third day open to the public. Over 200 producers, proud creators of the prestigious Gallo Nero label, will gather to share their passion for Chianti Classico and present the new Additional Geographical Units.
A Journey through Oenological and Gastronomic Excellences
The event offers a unique opportunity to taste over 700 labels, embracing the different types of Chianti Classico, including Annata, Riserva, and Gran Selezione. Enthusiasts can also appreciate the rich taste profile of Vin Santo del Chianti Classico and the exceptional quality of DOP Chianti Classico olive oil.
Opening Hours and Access Modes
Press and Operators: On February 15th and 16th, from 10:00 AM to 7:00 PM (last entry at 6:00 PM), it will be the moment dedicated to journalists and industry professionals to explore the new oenological proposals.
Open to the Public: On February 16th, also from 10:00 AM to 7:00 PM (last entry at 6:00 PM), it will be the special day open to wine enthusiasts. The entrance fee is 30 €, with reduced rates of 15 € for members of associations such as AIES, AIS, ARS, ASPI, ASSOSOMMELIER, ENOCLUB SIENA, FISAR, FIS, ONAV, SLOW FOOD, and university students.
A Unique Experience in the Heart of Chianti Classico
The Chianti Classico Collection is much more than a simple tasting. It is a total immersion into the world of oenology and Tuscan tradition. Visitors will have the opportunity to interact directly with producers, discover the stories behind each label, and deepen their knowledge of Gallo Nero wines.
A Date to Mark on the Calendar
The Chianti Classico Collection 2024 promises to be a memorable experience for wine lovers eager to explore the excellences of Chianti Classico. With a rich array of labels to discover and the chance to immerse oneself in the unique atmosphere of Tuscany, this event is an essential appointment for enthusiasts and experts in the oenological sector. Mark the date and prepare to experience an extraordinary weekend celebrating Italian oenogastronomic excellences.
InGravel Morellino 2023
Buona la prima per “InGRAVEL” 2023: La Bicicletta Gravel, MTB ed E-bike prendono d’assalto il Morellino in Maremma!
Redazione – Carol Agostini
Scansano, 20 ottobre 2023. Il weekend del 14 e 15 ottobre ha visto il trionfo della passione per la bicicletta, con l’evento InGRAVEL che ha fatto rivivere l’anima delle due ruote nei magnifici territori del Morellino di Scansano, in Maremma. Organizzato nei dettagli, questo evento ha entusiasmato i partecipanti, offrendo un’esperienza indimenticabile coinvolgendo gravel bike, MTB ed E-bike.
Gli amanti delle due ruote provenienti da tutta Italia si sono radunati per due giorni indimenticabili, esplorando i paesaggi mozzafiato della Maremma Toscana. Sabato 14 ottobre, i partecipanti hanno affrontato due percorsi.
Il primo, di 47 km con un dislivello positivo di 1100 metri, ha messo alla prova la resistenza dei ciclisti. Il secondo, di 75 km e con un dislivello di 1800 metri, ha sfidato le abilità tecniche. Entrambi i percorsi hanno offerto paesaggi spettacolari che solo la Maremma può offrire.
Durante la social ride di domenica di 59 km, i partecipanti hanno affrontato la rinomata salita denominata “Il Muro del Pirata”. Ǫuesta sfida è stata un vero banco di prova per la forza e la determinazione dei partecipanti.
Da segnalare che non sono mancati i rifornimenti lungo i percorsi (ben 4 nel percorso da 75km) disposti in luoghi iconici, come Roccapesta e Monte Po, grazie alla collaborazione con la Famiglia Tanzini e Biondi Santi. Qui i partecipanti hanno avuto la possibilità di assaggiare prelibatezze locali, così come al ristoro finale presso l’Antico Casale di Scansano Resort, incantevole sede di partenza ed arrivo della manifestazione.
Tre i brand ambassador presenti:
Riccardo Magrini, noto telecronista di Eurosport, ha condiviso le sue esperienze e consigli con gli appassionati di ciclismo presenti. Marta Giunti, giovane atleta nazionale di sci, che ha ispirato tutti grazie al suo entusiasmo con la sua determinazione ed il suo amore per la sfida.
Alessandro Ballan, l’ultimo campione del mondo italiano di ciclismo su strada, ha aggiunto un tocco di eccellenza al weekend, fornendo ispirazione e consigli preziosi a tutti i partecipanti.
Inoltre, l’evento ha avuto l’onore di ospitare il Colonnello Filippo Monti, comandante del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare di Grosseto, che ha elogiato l’impegno degli organizzatori e degli atleti. Alessio Durazzi, direttore del Consorzio Morellino, e Bennardo Guicciardini Calamai, Presidente del Consorzio Morellino, hanno dato il benvenuto a tutti i partecipanti e hanno sottolineato l’importanza di un evento
come InGravel per promuovere la bellezza dei territori del Morellino:
“Siamo felici di vedere la comunità ciclistica riunirsi in questo evento eccezionale. Il Morellino e la Maremma offrono uno scenario unico per gli amanti della bicicletta e siamo entusiasti di condividere questa bellezza con tutti i partecipanti. Siamo grati per la presenza di ospiti d’eccezione come Riccardo Magrini e Alessandro Ballan, che hanno reso questa edizione un’esperienza ancora più indimenticabile”.
Gli organizzatori Andrea Gurayev e Werner Peruzzo, hanno aggiunto: “Vogliamo ringraziare il Comune di Scansano, lo staff, tutti i partecipanti, i volontari e gli sponsor che hanno reso possibile InGRAVEL. La passione per la bicicletta è ciò che ci unisce, ed è stato meraviglioso vedere la comunità ciclistica unirsi per festeggiare quest’ esperienza unica.”
InGRAVEL ha lasciato un segno indelebile nel cuore della Maremma, e l’attesa per la prossima edizione è già iniziata. L’evento continuerà a crescere e ad ispirare sempre più persone.
Un viaggio sensoriale in uno dei borghi più belli d’Italia
Di Adriano Guerri
Nei giorni 26, 27 e 28 maggio 2023, nel suggestivo borgo di Castellina in Chianti si è svolta la 25°edizione di Pentecoste. Tre giorni dedicati a degustazioni di Chianti Classico dell’areale di Castellina in Chianti.
Dietro ai banchi d’assaggio v’erano produttori, lieti di presentarci le loro etichette e far conoscere le loro aziende. In degustazione varie tipologie di vino, quali bianco, rosato, Chianti Classico, sia annata, che riserva e gran selezione, non sono mancati alcuni Supertuscan.
L’evento si è svolto lungo il camminamento medievale sotto le Volte del Borgo. I banchi d’assaggio allestiti in questa via hanno garantito temperature di servizio dei vini ideali e un riparo in caso di pioggia, fenomeno che da qualche settimana ogni pomeriggio puntualmente si verifica.
Questa edizione è stata arricchita dalla partecipazione di alcune etichette di produttori di altre UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) del Chianti Classico, con vari banchi d’assaggio.
L’evento ha visto la partecipazione di molti enoappassionati ed enoturisti che in questo periodo popolano il Chianti, ma anche di molti esperti di vino.
Il primo giorno è stato aperto con una cena di gala e in abbinamento le varie tipologie di Chianti Classico con svariate annate. Ha avuto luogo una masterclass organizzata e guidata dal noto giornalista e scrittore Armando Castagno. Mio malgrado, non ho partecipato a nessuna delle due interessanti iniziative, ho comunque partecipato la domenica e mi sono cimentato in un percorso sensoriale presentandomi al banco d’assaggio di vari produttori, anche se non di tutti.
Castellina in Chianti è uno dei comuni più antichi ove viene prodotto questo singolare vino, già nel 1716 il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici in un bando fissava i confini della zona di produzione del Chianti e Castellina rientrava in questa sorta di Doc ante litteram. Gli alti due comuni erano Gaiole e Radda, mentre invece le altre zone erano Carmignano, Pomino e Val d’Arno di Sopra. Nel 2003 è nata l’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti per dare impulso a questo straordinario territorio. Oggi vanta 39 soci.
Alcuni assaggi :
Chianti Classico 2020 Pomona – Sangiovese in purezza – Rosso rubino intenso e trasparente, al naso sprigiona sentori di marasca, iris, rosa, mora e lampone uniti a note di liquirizia e spezie, al palato ti colpisce per la sua elegante e piacevole beva, coerente e persistente.
Chianti Classico 2021 Castellare di Castellina – Sangiovese 95% e Canaiolo 5% – Rosso rubino vivace , al naso emana sentori di violetta, ciliegia, rabarbaro, liquirizia e vaniglia, al palato è pieno ed appagante, un vino ben fatto.
Chianti Classico Riserva 2019 Castello La Leccia– Sangiovese e un piccolo saldo di Malvasia Nera – Rosso rubino intenso, al naso rimanda sentori di prugna, violaciocca, mirtillo, spezie e sottili note balsamiche, al palato è vibrante, avvolgente, leggiadro e durevole.
Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Capannino 2019 Bibbiano– Ottenuto con un particolare clone di Sangiovese – Rosso rubino con riflessi che virano sul granato, al naso libera una cascata di piacevoli sensazioni, prugna, sottobosco, liquirizia, cacao, cannella con nuances balsamiche, al palato ti colpisce per i suoi tannini poderosi ma setosi, pieno ed appagante, sapido e dotato di una buona avvolgenza e lunga persistenza aromatica.
Concerto Toscana Igt 2020 Castello di Fonterutoli– Sangiovese 80% e Cabernet Sauvignon 20% – Rosso rubino intenso e consistente , al naso rivela raffinati sentori di sottobosco , mora, mirtillo, prugna, arricchito da note di spezie dolci, al palato è ricco e succoso, dotato di una setosa trama tannica e sorretto da una buona spalla fresca con un finale sorprendentemente lungo.