Tag: sostenibilità

  • Merano WineFestival 2024, autentico evento food e Wine

    Merano WineFestival 2024, autentico evento food e Wine

    Il Merano WineFestival, giunto alla sua 33ª edizione dall’8 al 12 novembre 2024

    di Carol Agostini

     

    E’ un evento imperdibile per gli appassionati di vino e del settore enogastronomico. Questo festival, che si svolge nella splendida cornice di Merano, in Alto Adige, rappresenta non solo un’occasione per celebrare le eccellenze del vino a livello internazionale, ma anche un momento di scambio culturale e di riflessione sui futuri sviluppi del mondo vitivinicolo.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, foto da comunicato stampa
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, foto da comunicato stampa

    Il Cuore del Festival: Premiazioni e Eccellenza

    Al centro del festival c’è la guida The WineHunter, curata dal fondatore Helmuth Köcher e dal suo team di esperti, che seleziona ogni anno le migliori etichette di vini e prodotti gastronomici. Nel corso del 2024, sono state degustate oltre 8.000 etichette di vino e 600 prodotti food, spirits e birre. Durante il festival, vengono assegnati diversi premi, tra cui i prestigiosi WineHunter Award Rosso, Gold e, il massimo riconoscimento, Platinum. Quest’anno, si distinguono anche nuovi premi dedicati a diverse categorie, come il WH Food Award e il WH Spirits Award.

    Una delle novità più attese del 2024 è il riconoscimento The WineHunter Stars – I Magnifici Sette, che premierà personalità di spicco nel mondo del vino e del cibo in sette categorie, tra cui miglior enologo, produttore, giornalista enogastronomico e artista del vino.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo's Carol Agostini
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo’s Carol Agostini

    Bio&Dynamica e Sostenibilità

    Un aspetto fondamentale del festival è l’attenzione alla sostenibilità. Il primo giorno, l’8 novembre, sarà dedicato a bio&dynamica, una sezione che mette in evidenza vini biologici e biodinamici, certificati Equalitas e SQNPI, e vitigni resistenti come i Piwi. Ci saranno anche degustazioni di vini affinati in anfora e underwater, evidenziando l’innovazione nelle tecniche di vinificazione e l’impatto sul terroir.

    La sostenibilità è uno dei temi principali anche del Summit Respiro e Grido della Terra, in cui esperti del settore discuteranno l’impatto dei cambiamenti climatici sulla viticoltura e le possibili soluzioni per un futuro più rispettoso dell’ambiente.

    Merano: Una Tradizione di Eleganza e Cultura

    Merano, con il suo fascino alpino e la lunga tradizione enogastronomica, è il luogo ideale per ospitare un evento di tale prestigio. Questa città, conosciuta per il suo clima mite e per la bellezza paesaggistica, ha una storia antica legata alla produzione vinicola e all’ospitalità di alto livello. Il festival riflette la cultura locale del buon vivere, unendo il mondo del vino alle eccellenze gastronomiche regionali.
    Nuovi Progetti e Focus Internazionale

    Un’importante novità dell’edizione 2024 sarà la tavola rotonda “Quo Vadis?”, un momento di confronto internazionale sulle sfide della viticoltura moderna. Si discuterà di pratiche sostenibili, dell’apertura verso mercati esteri e delle nuove tecnologie che stanno cambiando il volto della viticoltura.

    Inoltre, il 12 novembre sarà dedicato al Catwalk Champagne & More, un viaggio tra le migliori bollicine internazionali, con un focus su Champagne e Metodo Classico, abbinate a prelibatezze gastronomiche.

    Il Merano WineFestival non è solo un evento di degustazione, ma un vero e proprio salotto culturale che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità. Con premi di altissimo prestigio e un programma sempre più internazionale, il festival si conferma un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano nel mondo del vino e del food, offrendo una vetrina di eccellenze provenienti da tutto il mondo.

    L’edizione del 2024, con i suoi nuovi progetti, promette di essere un evento indimenticabile, ricco di novità e di riflessioni importanti sul futuro dell’enologia e della gastronomia.

    Helmuth Köcher the WineHunter, foto da comunicato stampa, articolo: Merano riapre le porta a Merano WineFestival 2023
    Helmuth Köcher the WineHunter, foto da comunicato stampa, articolo: Merano riapre le porta a Merano WineFestival 2023

    LEGGI ANCHE:https://www.papillae.it/carol-agostini-chef-giuseppe-verri-brillante/

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://meranowinefestival.com/wine/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto

    Chef Laura Marciani: Ambasciatrice del Turismo Enogastronomico con Alessandra Manunza e Anna Rita Matta in “Esse Percorsi Sostenibili”

    Di Carol Agostini

     

    Nel panorama culinario italiano emerge con forza la figura di Laura Marciani, capocuoca maglianese nota a livello nazionale, che ha recentemente lanciato un ambizioso progetto di turismo enogastronomico denominato “Esse percorsi sostenibili”. L’evento di presentazione si è svolto il 29 febbraio al Polo Culturale di Nepi, riunendo persone, professionisti e amministrazioni locali con l’obiettivo di creare una sinergia tra economia dei territori e occupazione.

    “Per valorizzare un territorio, è essenziale esaltarne le qualità collaborando attivamente con i professionisti, le persone e le amministrazioni locali”, afferma con determinazione Laura Marciani.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Elisa Moretti

    Il progetto “Esse percorsi sostenibili” si basa su quattro pilastri fondamentali: valorizzare gli asset locali prodotti – luoghi – persone creando un legame sociale tra produttori, cittadini e visitatori; creare sinergia tra economia locale e occupazione attraverso progetti di empowerment e formazione per l’inclusione lavorativa nel settore dell’ospitalità; realizzare eventi in chiave sostenibile per potenziare la visibilità e l’attrattività turistica; coinvolgere clienti e ospiti in scelte sostenibili.

    All’evento hanno preso parte esperti del settore della ristorazione, dell’ospitalità e del turismo. Tra le innovazioni culinarie proposte, spicca il “piatto che scrocchia”, un piatto 100% biodegradabile e commestibile, che ha suscitato interesse e curiosità per la sua originalità.

    Al fianco di Laura Marciani hanno collaborato l’Istituto Omnicomprensivo “Sandro Pertini” di Magliano Sabina, l’Hotel Ristorante degli Angeli e l‘artista Marco Marciani, confermando così l’importanza della collaborazione tra settori diversi per il successo di iniziative volte a valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Carol Agostini

    Alla Scoperta dell’Hotel Ristorante degli Angeli: Un’oasi enogastronomica tra Magliano Sabina e Nepi

    Nel cuore della suggestiva cittadina di Magliano Sabina, circondata da colline verdissime e paesaggi mozzafiato, sorge l’incantevole Hotel Ristorante degli Angeli. Questo gioiello dell’ospitalità, gestito con passione e maestria, rappresenta una vera e propria oasi per gli amanti della buona cucina e del relax.

    L’Hotel Ristorante degli Angeli non è solo un luogo dove soggiornare, ma una destinazione culinaria imperdibile. Il ristorante, guidato da chef esperti e creativi, propone piatti raffinati che esaltano i sapori autentici della tradizione locale, utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità provenienti dai territori circostanti. Dai piatti di pasta fatta in casa alle prelibatezze della cucina tipica sabina, ogni boccone è un viaggio attraverso le eccellenze enogastronomiche del territorio.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, Elisa Moretti, Sindaco Giulio Falcetta di Magliano Sabina, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto,  Chef Laura Marciani,  Elisa Moretti, Sindaco Giulio Falcetta di Magliano Sabina, foto di Carol Agostini

    Ma non è solo la gastronomia a rendere speciale l’esperienza presso l’Hotel Ristorante degli Angeli. L’atmosfera accogliente e l’eleganza delle camere, arredate con gusto e attenzione ai dettagli, regalano momenti di relax e benessere ai suoi ospiti, rendendo il soggiorno un’esperienza indimenticabile.

    Magliano Sabina, con le sue antiche vie lastricate e i suoi borghi medievali, è il perfetto scenario per un viaggio nel tempo, alla scoperta delle tradizioni e della cultura enogastronomica sabina. Qui, tra una passeggiata tra gli ulivi e una visita alle cantine locali, è possibile assaporare i prodotti tipici della regione, come l’olio extravergine d’oliva DOP Sabina e i vini pregiati delle colline circostanti.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, foto di Carol Agostini

    E proprio a pochi chilometri da Magliano Sabina, si trova Nepi, pittoresca cittadina ricca di storia e tradizione, che ha ospitato l’evento di lancio del progetto di turismo enogastronomico “Esse percorsi sostenibili” ideato dalla rinomata chef Laura Marciani. In questo incantevole contesto, tra le mura del Polo Culturale, esperti del settore, professionisti e amministrazioni locali si sono riuniti per promuovere la valorizzazione dei prodotti tipici e dei territori circostanti, attraverso iniziative volte a creare una sinergia tra economia locale e occupazione.

    L’Hotel Ristorante degli Angeli, insieme a Magliano Sabina e Nepi, rappresenta dunque un’eccellente destinazione per chi desidera immergersi nell’arte culinaria e nella cultura enogastronomica del territorio sabino, vivendo esperienze uniche e indimenticabili.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, foto di Carol Agostini

    Le E C C E L L E N Z E presenti all’evento che hanno esposto e fatto assaggiare a tutti gli ospiti i loro prodotti artigianali:

    Traldi Olio Extra Vergine Oliva -Azienda agricola Litta Ortaggi km zero – Cipolla di Nepi – Ferreli il Pane Tradizionale della Sardegna – Zafaran Cuore Rosso di Nepi – AIF Associazione Italiana Fitoalimurgia – Terre di Faul – La Pizzicheria Brunetti – Opificio 13 -La Spiga d’Oro- Dieci Ristorante di Chef Jordan Giusti – Polo Culturale L’acquedotto di Nepi – Il Casaletto Chef Marco Ceccobelli – Frogga Emozioni in Foto – La Cisterna del Marchionato di Luca Ingegneri – Il Colombario Liquoreria Artigianale Giovese – Apicoltura Monte Soratte- La Tenuta dell’inconcludente

    Tenuta Ronci di Nepi – Ristorante a Modo Mio Chef Riccardo Mattoni & Daniele Di Giannantonio – Nepi Consiglio dei Giovani – Istituto Sandro Pertini di Magliano Sabina – Sapore Chef Gabriele Amicucci – Hotel Ristorante degli Angeli – Formaggi Chiodetti – Tenuta il Radichino Fratelli Pira – Vivaio Borgo Verde -Pasta Fanelli -Azienda Agricola Luca Di Piero – La Madeleine Cantina Umbra -Acqua di Nepi – Sapori di ieri Azienda Agricola Bio – Arte Marco Marciani – DJSet Ivan CAP Klubasic

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Chef Laura Marciani, Avv. Giovanni Bartoletti, Sindaco Giulio Falcetta, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Chef Laura Marciani, Avv. Giovanni Bartoletti, Sindaco Giulio Falcetta, foto di Carol Agostini

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  • Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali?

    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali?

    Il Metaverso e il Mondo del vino e cibo: Esplorare Gusti e Terroir Virtuali

    Di Carol Agostini

    Nel contesto in continua evoluzione dell’era digitale, un nuovo e affascinante orizzonte si apre per il mondo del vino: il metaverso. Questa realtà virtuale in continua crescita offre opportunità di esplorare, apprezzare e persino degustare vini in modi che sfidano i confini tradizionali. Mentre il mondo del vino rimane strettamente legato al terroir e all’esperienza fisica, l’immersione nel metaverso presenta nuovi scenari affascinanti.

    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali?
    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

    Il Terroir Virtuale e le Degustazioni Olografiche

    Nel metaverso, l’idea di terroir, che rappresenta il connubio tra suolo, clima e coltivazione delle uve, può essere reinterpretata in modi innovativi. I produttori di vino possono creare terroir virtuali, ricreando digitalmente i paesaggi, i suoli e le condizioni climatiche che contribuiscono a creare i sapori unici dei loro vini.
    Le degustazioni olografiche consentono ai partecipanti di assaporare vini virtuali, con simulazioni che riproducono i sapori, gli aromi e le sensazioni tattili di un bicchiere di vino. Questa esperienza sensoriale avanza la tradizionale degustazione di vini, consentendo ai consumatori di esplorare i vini da tutto il mondo senza lasciare il comfort delle proprie case.

    Enoteche Digitali e Mercati Virtuali del Vino

    Nel metaverso, le enoteche digitali fungono da spazi di socializzazione virtuali dove gli appassionati di vino possono incontrarsi, condividere esperienze e scoprire nuovi vini. Questi spazi consentono ai produttori di promuovere le proprie etichette, sia reali che virtuali, offrendo degustazioni e racconti coinvolgenti sul processo di produzione.
    I mercati virtuali del vino offrono piattaforme di acquisto di vino digitali, con un’ampia selezione di etichette provenienti da tutto il mondo. Questi spazi consentono ai consumatori di esplorare e acquistare vini con facilità, creando ponti tra produttori e amanti del vino.

    Eventi e Festival Virtuali del Vino

    Mentre gli eventi fisici rimangono fondamentali per l’industria vinicola, gli eventi e i festival virtuali del vino stanno guadagnando popolarità. Queste manifestazioni consentono a migliaia di partecipanti da tutto il mondo di connettersi per scoprire nuove etichette, partecipare a seminari, ascoltare esperti e, naturalmente, degustare vini virtuali.

    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet
    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

    Gli Aspetti Etici e Sostenibili del Metaverso del Vino

    Mentre l’esperienza virtuale offre una serie di vantaggi, il mondo del vino non è immune alle sfide etiche e sostenibili legate alla digitalizzazione. La produzione e la gestione delle piattaforme virtuali richiedono risorse elettriche considerevoli e possono sollevare questioni relative alla sostenibilità ambientale.

    Tuttavia, questo nuovo orizzonte digitale apre anche opportunità per promuovere pratiche sostenibili nel mondo del vino. La riduzione dei trasporti, delle bottiglie fisiche e dei rifiuti correlati all’imballaggio potrebbe contribuire a una riduzione complessiva dell’impatto ambientale.
    Il metaverso del vino offre un nuovo modo di esplorare l’universo del vino, sfidando le tradizioni e creando opportunità per produttori e consumatori. La sua crescita continua rappresenta una testimonianza del potenziale innovativo del settore vinicolo e delle infinite possibilità di esplorare, degustare e condividere il vino in modi che una volta sembravano appartenere esclusivamente al mondo reale.

    Gli Aspetti Etici e Sostenibili del Metaverso del Vino

    Mentre l’esperienza virtuale offre una serie di vantaggi, il mondo del vino non è immune alle sfide etiche e sostenibili legate alla digitalizzazione. La produzione e la gestione delle piattaforme virtuali richiedono risorse elettriche considerevoli e possono sollevare questioni relative alla sostenibilità ambientale.
    Tuttavia, questo nuovo orizzonte digitale apre anche opportunità per promuovere pratiche sostenibili nel mondo del vino. La riduzione dei trasporti, delle bottiglie fisiche e dei rifiuti correlati all’imballaggio potrebbe contribuire a una riduzione complessiva dell’impatto ambientale.

    La Crescita e il Futuro del Metaverso del Vino

    Mentre il metaverso del vino è ancora in fase embrionale, il suo potenziale è promettente. Man mano che le tecnologie immersiva e la connettività migliorano, ci si può aspettare una crescita significativa in questo settore. I produttori, i sommelier e gli appassionati di vino stanno già sperimentando nuove possibilità attraverso eventi virtuali e degustazioni in realtà virtuale.
    Il futuro del metaverso del vino potrebbe vedere una fusione sempre più stretta tra le esperienze virtuali e fisiche. Gli appassionati potrebbero partecipare a eventi virtuali per scoprire nuovi vini e poi visitare fisicamente le cantine per un’esperienza più tangibile. Questa ibridazione potrebbe ampliare ulteriormente il mondo del vino e coinvolgere un pubblico ancora più vasto.

    Riflessione personale: il metaverso del vino rappresenta una delle affascinanti sinergie tra tradizione e tecnologia. Mentre il terroir e l’esperienza fisica rimarranno fondamentali per il mondo del vino, il metaverso offre nuove modalità di esplorazione, degustazione e condivisione del vino. Questa evoluzione digitale amplia gli orizzonti del settore vinicolo e promette di soddisfare l’appetito degli amanti del vino per l’innovazione e l’esplorazione continua.

    Il Metaverso: Un Viaggio nel Futuro della Realtà Virtuale

    Nel mondo digitale in continua evoluzione, il termine “metaverso” è diventato sempre più comune, catturando l’immaginazione delle persone e aprendo le porte a nuove possibilità. Ma cos’è esattamente il metaverso?

    Un Universo Virtuale Integrato

    Il metaverso è un universo virtuale completamente integrato, in cui gli utenti possono immergersi, comunicare e interagire attraverso avatar digitali. Questo spazio digitale è molto più di un videogioco o di una simulazione; è un mondo in cui le persone possono lavorare, socializzare, creare, esplorare e sperimentare una vasta gamma di attività.

    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet
    Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

    Realtà Virtuale e Aumentata

    Il metaverso incorpora sia la realtà virtuale (RV) che la realtà aumentata (RA). Nella RV, gli utenti sono completamente immersi in ambienti digitali, mentre nella RA, elementi virtuali si sovrappongono al mondo reale. Questa convergenza tra RV e RA offre infinite opportunità.

    L’Impatto su Diversi Settori

    Il metaverso sta influenzando numerosi settori, tra cui il mondo del lavoro, dell’intrattenimento, dell’istruzione e anche del vino, come discusso in precedenza. Le aziende stanno sperimentando nuovi modi di interagire con i clienti, mentre gli educatori stanno portando l’apprendimento in spazi virtuali. Le possibilità sono infinite.

    Un Mondo di Opportunità e Sfide

    Il metaverso offre infinite opportunità, ma anche sfide uniche. La privacy e la sicurezza digitale sono questioni cruciali. Inoltre, l’accesso a queste esperienze digitali deve essere equo e inclusivo, al fine di non escludere nessuno.

    Il Futuro del Metaverso

    Il futuro del metaverso è aperto a molte interpretazioni. Molte aziende stanno investendo ingenti risorse nello sviluppo di queste realtà digitali, mentre gli utenti stanno iniziando a esplorare i confini di questo nuovo universo. Con il progresso tecnologico, il metaverso promette di essere una parte sempre più integrata della nostra vita quotidiana, offrendo esperienze mai viste prima.
    Riflessione personale: rappresenta un nuovo orizzonte digitale in cui l’immaginazione e la tecnologia convergono, aprendo infinite possibilità. Mentre il mondo reale rimane il nostro punto di riferimento principale, il metaverso offre uno spazio parallelo in cui possiamo sognare, lavorare e connetterci con gli altri in modi mai sperimentati prima.

    Il Metaverso e il Cibo: L’Innovazione Culinaria nell’Era Digitale

    Negli ultimi anni, il concetto di metaverso ha fatto il suo ingresso nella nostra coscienza collettiva grazie a visionari del settore tecnologico e a grandi aziende come Meta, ex Facebook, che stanno investendo pesantemente in questa nuova frontiera digitale. Ma come si lega il metaverso al mondo del cibo e della gastronomia? E quali sono le implicazioni di questa connessione per il futuro dell’alimentazione e della ristorazione?

    L’Influenza del Metaverso sulla Cucina e il Food

    Il metaverso ha iniziato a permeare anche il mondo del cibo, aprendo nuove possibilità e prospettive inaspettate. Vediamo come:
    Esperienze gastronomiche virtuali: Alcuni ristoranti e chef stanno esplorando il metaverso per creare esperienze culinarie virtuali. Gli utenti possono partecipare a cene virtuali, imparare a cucinare da chef stellati e persino esplorare piantagioni virtuali. Questo apre nuove opportunità per l’industria alimentare di raggiungere un pubblico globale.

    Condivisione di ricette e lezioni di cucina: Gli utenti del metaverso possono condividere ricette, organizzare lezioni di cucina virtuali e partecipare a concorsi di cucina digitali. Questo favorisce lo scambio globale di idee culinarie e la diffusione di tradizioni gastronomiche provenienti da tutto il mondo.
    Ristoranti virtuali: Alcuni imprenditori hanno aperto ristoranti esclusivamente virtuali nel metaverso. Qui, gli chef digitali preparano pasti virtuali, che i clienti possono gustare tramite avatar. Questo solleva interessanti questioni sulla natura dell’esperienza culinaria e della condivisione del cibo.
    Esplorazione delle catene alimentari: Il metaverso offre l’opportunità di esplorare le catene alimentari in modi nuovi ed educativi. Gli utenti possono immergersi in simulazioni per comprendere meglio l’origine dei cibi, la loro produzione e il loro impatto ambientale.

    Cosa significa tutto ciò per il futuro dell’alimentazione?

    Sebbene il metaverso stia ancora prendendo piede, le implicazioni per il settore alimentare sono intriganti. Ciò potrebbe portare a una maggiore consapevolezza sulla provenienza dei cibi, sull’adozione di diete più sostenibili e sulla condivisione globale di tradizioni culinarie. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la necessità di garantire standard di sicurezza alimentare nei ristoranti virtuali.

    Riflessione personale: offre un’opportunità unica per trasformare la nostra relazione con il cibo e per aprire nuove prospettive nella gastronomia. Come questo influenzerà la nostra dieta quotidiana rimane da vedere, ma è certo che stiamo entrando in un’era in cui il cibo virtuale e reale si fondono in modi sorprendenti.

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  • BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa

    BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa

    La vincente idea di sostenibilità ragionata di Mauro Benincasa: BioQitchen lancia il Manifesto “Fair Food Innovation Lab”.

    Redazione

    Il catering nato dall’intuizione di Mauro Benincasa, Ceo di HQ Food & Beverage, cambia pelle e diventa un laboratorio del Food Design Sostenibile. Il suo Manifesto è stato presentato durante White Show, nell’ambito della Milano Fashion Week. Tra le altre novità che BioQitchen ha portato a White, delle Masterclass legate a partner che sviluppano progetti sociali.

    Mauro Benincasa Ceo HQ Food Beverage, articolo: BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa
    Mauro Benincasa Ceo HQ Food Beverage, articolo: BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa

    Cinque principi su cui fondare una rivoluzione green dall’impronta inclusiva nel mondo biologico: Gustoso, Sostenibile, Bello, Sano e Accessibile. È questo il leitmotiv da cui parte BioQitchen, il catering nato dall’intuizione di Mauro Benicansa, Ceo del Gruppo HQ Food & Beverage, che punta a un’idea di sostenibilità ragionata, lontana da qualsiasi tipo di ideologia culinaria.

    L’inizio di questa metamorfosi è il ”Fair Food Innovation Lab”, una Carta di Intenti contenente questi cinque capisaldi, presentata alla stampa durante la quattro giorni di White, l’evento trade show che connette aziende, buyer e showroom, nell’ambito della Fashion Week.

    “Ritengo che ci siano molte urgenze da mettere subito sul tavolo, – spiega Benincasacome il benessere animale, la sostenibilità sociale, ma anche e soprattutto rendere accessibile il biologico alla maggior parte delle famiglie italiane. Inizieremo da qui”.

    Durante la presentazione, ha preso la parola il Prof. Stefano Pratesi docente di Design dei Processi Innovativi e Sostenibili presso l’Università ISIA di Roma per spiegare come i processi produttivi alimentari possano essere concettualmente e pragmaticamente rivisti.

    “Partiamo dal concetto di biologico per superarlo, seguendo un approccio che provi ad includere gli interessi di tutti i soggetti che producono un piatto. Innovare significa pragmaticamente connettere ogni elemento che si ritrova nel Manifesto al fine di creare un’esperienza unica e condivisa”.

    Questo Manifesto pone le basi di un riconoscimento reciproco sia coi partner che lavorano con BioQitchen, come Alce Nero, Pastificio Felicetti, Agricooltur® e L’Agricologica, solo per citarne alcuni, che con le Istituzione, basato sui cinque capisaldi. BioQitchen diventa quindi un aggregatore di partner qualificati con cui collaborare alla creazione di un laboratorio di Food Design Sostenibile, che avrà al suo interno un Comitato Tecnico Scientifico con importanti Università, imprenditori e le Istituzioni.

    Presentazione Legu Monica Neri, articolo: BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa
    Presentazione Legu Monica Neri, articolo: BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa

    I punti chiave del Manifesto:

    1. Gustoso: si parte dal rispetto dell’animale e delle stagioni, per arrivare alle papille gustative, non viceversa. Perché ci si possa rimpadronire di una consapevolezza maggiore di quella, che passa dalla pancia, per riscoprire il sapore naturale, legato profondamente ai cicli della natura.
    2. Sostenibile: è un termine ampio, che parte dal biologico come prerequisito, passa attraverso la lotta agli sprechi (scarti, rifiuti, imballi e trasporti), all’utilizzo circoscritto di terra e acqua, ma che va oltre per diventare una sostenibilità economica e sociale, nel rispetto delle persone che lavorano tutti i giorni nella filiera, oltre che della natura.
    3. Bello: va oltre il concetto di estetica da cui naturalmente parte, per incontrare la bellezza dell’esperienza culinaria e del made in Italy, che sottintende anche il fascino attrattivo di un paesaggio pienamente rispettato e accudito da chi lo vive, lo coltiva e dove si allevano e si rispettano gli animali.
    4. Sano: l’alimentazione è Vita, come tale mangiare bene significa stare bene mangiando. Questo concetto ancora una volta olistico si integra con la salute pubblica, ma anche con quella degli ecosistemi, la cui fragilità è oggi ragione di enormi disequilibri ambientali e sociali.
    5. Accessibile: è tra i punti più sfidanti, perché rendere democratico del cibo buono e rispettoso degli equilibri naturali, valorizzato con il giusto prezzo per retribuire tutti i livelli del comparto, è un duello che vale la pena combattere.
    Lancio Manifesto BioQitchen Mauro Benincasa Ceo di HQ Food & Beverage, foto di @deadue studio
    Lancio Manifesto BioQitchen Mauro Benincasa Ceo di HQ Food & Beverage, foto di @deadue studio

    BioQitchen a White, quattro giorni come Bio comanda

    In linea con questa filosofia, BioQitchen ha scelto anche quest’anno di portare a White dei partner, che sviluppano importanti progetti sociali, che si sono raccontati durante la quattro giorni milanese, nell’ambito della Fashion Week.

    Tra le novità di questa edizione delle Masterclass organizzate in collaborazione con alcuni partner, come Agricooltur® e Legù, presentati da I Murr, Antonio e Roberta, consulenti di stile e direttori creativi con più di 20 anni di esperienza nella moda e nel lifestyle.

    BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, finger Food BioQitchen, foto da comunicato stampa
    BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, finger Food BioQitchen, foto da comunicato stampa

    Due gli appuntamenti che hanno portato a White questa inusuale contaminazione tra food & beauty: Agricooltur® ha utilizzato per una maschera viso rinfrescante ed emolliente del Tatsoi Rosso, un cavolo di origine orientale, mentre Legù ha preparato uno scrub per il viso con lo zucchero di cocco, la spirulina e il mais giallo.

    Stefano Pratesi da destra e Mauro Benincasa, BioQitchen, foto da comunicato stampa
    Stefano Pratesi da destra e Mauro Benincasa, BioQitchen, foto da comunicato stampa

    Proprio Agricooltur® ha realizzato per White delle serre e orti espositivi basati sulla coltivazione aeroponica, una tecnologia di sviluppo delle piante senza l’utilizzo della terra, che consente il risparmio di circa il 98% di acqua.

    È stato presentato, inoltre, il progetto di La Cafferia Torrefazione El Miguel, che valorizza il Caffè delle Donne in collaborazione con l’IWCA, l’International Women in Coffee Alliance, una rete globale a sostegno delle donne lungo tutta la filiera del caffè in 29 realtà al mondo.

    Con loro durante White Show altri importanti partner dall’anima sostenibile e biologica, come Amatrice Terra Viva, Carioni Bio, L’Agricologica, PrimaVera, Ceretto, Felicetti, Mia Kombucha, Cordusio Spirits, Wami, AquaLy e Alce Nero, marchio pioniere in Italia nel settore biologico, che conta più di mille agricoltori in Italia e diecimila piccole imprese agricole familiari in Centro e Sud America.

    BioQitchen, foto da comunicato stampa
    BioQitchen, foto da comunicato stampa

    HQ Food & Beverage

    Tutto è nato quasi per caso, nella mente di Mauro Benincasa, il Ceo di HQ Food & Beverage, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Un’unica azienda, quattro brand specializzati in diversi settori del lusso, tutti accomunati da un servizio sartoriale, flessibilità e rapidità dell’offerta.

    Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono nati altri tre marchi: Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitari.

    Legù partner durante le Masterclass di BioQitchen, foto da comunicato stampa
    Legù partner durante le Masterclass di BioQitchen, foto da comunicato stampa

    BioQitchen specializzato in preparazioni biologiche, che nel 2023 si è trasformato in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner come Pastificio Felicetti, Alce Nero, L’Agricologica. Non ultimo HangarQ, la location in via Tertulliano n. 68, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience.

    A capo di quest’ultima, appassionante avventura, cominciata nel 2018, c’è Valentina Battista, Local & Event Manager, che sta sviluppando questo club privato riservato ai clienti di HQ per feste esclusive.

    Ambizione, impegno e creatività sono i valori distintivi di questo gruppo che fa letteralmente volare con la sua proposta ristorativa.

    HQ in pillole

    · Mauro Benincasa, Ceo

    · Catering del settore lusso con quattro brand specializzati:

    o Hi Fly specializzato in catering per jet privati

    o BioQitchen, il catering oltre il biologico

    o Dream Eat, catering per la moda e le produzioni cinematografiche

    o HangarQ, sede in via Tertulliano n. 68 per eventi privati e aziendali

    Informazioni utili:

    Sito: https://bioqitchen.it/

    HQ Food & Beverage

    Sito: https://hqfoodandbeverage.com/


    Sito ufficio stampa: http://www.giordanatalamona.it

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Ruffino, oltre la sostenibilità. L’agenda  2025

    Ruffino, oltre la sostenibilità. L’agenda 2025

    Oltre la sostenibilità. L’agenda di Ruffino 2025

    Redazione

    Lo storico gruppo vinicolo presenta i risultati della propria strategia di sviluppo sostenibile e i traguardi previsti per il 2025, tra i quali la completa conversione al biologico delle 9 tenute. Con una dotazione finanziaria ingente, di quasi un terzo degli investimenti annuali, Ruffino mira ad avere un ruolo di traino per la rivoluzione sostenibile del comparto enologico.

    Logo azienda Ruffino da comunicato stampa
    Logo azienda Ruffino da comunicato stampa

    Si è svolto ieri mattina a Palazzo Mezzanotte – noto come Palazzo della Borsa – l’evento stampa voluto da Ruffino per fare un punto sulla propria strategia di sviluppo sostenibile, Ruffino Cares. Per l’ampiezza degli obiettivi ambientali e sociali posti, il volume degli investimenti stanziati e il numero di portatori di interesse toccati, Ruffino costituisce oggi uno dei player più ambiziosi nell’intero comparto enologico italiano. Forte di circa 29 milioni di bottiglie annualmente prodotte, 83 paesi del mondo serviti e 123,2 mln di Euro di fatturato (2022), il gruppo vuole imprimere uno stimolo decisivo per tutto il settore.

    Il panel dell’evento è stato guidato da Marco Frey, Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Universitaria Sant’Anna di Pisa e presidente della Fondazione Global Compact Italia, organismo delle Nazioni Unite. Sono intervenuti Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino, Thomas Blasi, CSR & Environment Specialist di Ruffino e Lorena Troccoli, Agronoma e Ruffino Estate Manager.

    Oltre la sostenibilità. L'agenda di Ruffino 2025
    Ruffino oltre la sostenibilità. L’agenda  2025,  foto da comunicato stampa

    Ruffino Cares, progetto nato nel 2018 come marchio contenitore di iniziative legate alla Responsabilità Sociale d’Impresa, oggi vera e propria strategia, mette al centro lo sviluppo sostenibile come rappresentato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) applicati al comparto vitivinicolo. L’ambiente è solo uno dei quattro pilastri che sorreggono questo percorso, accanto a politiche aziendali orientate alla diversità e all’inclusione, promozione del bere responsabile a vantaggio della società e del comparto, impegno verso gli altri e in particolare verso le comunità locali. L’obiettivo più generale è quello di trasformare il glorioso brand toscano in un brand for purpose, ossia un brand che antepone il benessere delle persone in qualsiasi scelta.

    Ruffino ha infatti stanziato un budget senza precedenti di circa 11 milioni di euro, cioè il 28% sugli investimenti annuali del gruppo, distribuito su sette anni (dal 2019 al 2025), per mettere in pratica il processo di conversione delle proprie attività produttive verso ambiziosi quanto necessari standard.

    “Casi come quello di Ruffino – sostiene il prof. Marco Freymostrano un assunto fondamentale della sostenibilità: è possibile, oltre che necessario, fare meglio con meno. Il volume di vino prodotto negli ultimi decenni in Italia è assai diminuito, ma il comparto è cresciuto perché sono cresciuti il valore della produzione, la qualità e l’export. In questo senso, l’enologia italiana sta compiendo un percorso emblematico che rispecchia il ruolo cruciale delle aziende, accanto alle istituzioni e ai cittadini, nel rendere il cambiamento possibile”.

     Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini
    Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini, foto da comunicato stampa

    Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini, afferma: “In questa gara non c’è chi arriva primo e chi arriva ultimo, ma bisogna arrivare tutti. Le attività del settore vitivinicolo sono in regime di interdipendenza con la disponibilità di risorse naturali (risorse energetiche, acqua, clima, suolo, aria ed ecosistema) e col tessuto socioeconomico nel quale si collocano”.

    Per questo è fondamentale, in un’ottica di sostenibilità complessiva e a lungo termine, che un’impresa vitivinicola che si voglia dire sostenibile adotti sistemi produttivi e condotte che preservino le risorse naturali, ne affinino le modalità di utilizzo e migliori anche le condizioni sociali ed economiche del proprio territorio” conclude Sartor.

    È perciò indispensabile che tutti gli stakeholder siano coinvolti in questo progetto, a partire dalle aziende coinvolte nell’intera filiera. Parallelamente alla conversione biologica delle 9 tenute che sarà completata con la vendemmia 2024, gli obiettivi Ruffino 2025 prevedono di rendere la propria filiera al 100% sostenibile, facendo da traino anche per le realtà più piccole del proprio indotto, attraverso un taglio delle emissioni del 15% per arrivare al 50% nel 2030, un aumento del 15% dei rifiuti mandati in riciclo per arrivare a zero rifiuti nel 2050, una riduzione dell’utilizzo dell’acqua integrata a un aumento del 25% delle acque riutilizzate nel processo di produzione.

    Da Sinistra Marco Frey, Lorena Troccoli, Sandro Sartor, Thomas Blasi
    Da Sinistra Marco Frey, Lorena Troccoli, Sandro Sartor, Thomas Blasi, foto da comunicato stampa

    A questi obiettivi, si aggiungono le molte necessarie certificazione e azioni come quelle sulla valorizzazione della biodiversità, sul sostegno al tessuto sociale locale e sull’inclusione di categorie svantaggiate portando una visione olistica che vuole andare oltre lo stesso concetto di sostenibilità. E l’attiva adesione a tutte le iniziative collettive possibili, tra cui il contributo diretto alla redazione di un “Disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola” che fornisca un quadro normativo condiviso in Italia.

    Ruffino Oltre la sostenibilità 2023
    Ruffino Oltre la sostenibilità 2023, foto da comunicato stampa

    Con l’anno fiscale 2022 Ruffino ha pubblicato il suo quarto bilancio di sostenibilità certificato. Sebbene non esista per legge un modello unico a cui attenersi, le informazioni che Ruffino ha rendicontato seguono le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative. La verifica della solidità dei dati presenti nel bilancio di sostenibilità, c.d. assurance, è stata affidata alla società DNV assicurando il raggiungimento delle linee guida prefissate da Ruffino.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.ruffino.it/it 

    Sito Ufficio Stampa: https://www.fruitecom.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • CasaClima Wine QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    CasaClima Wine QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    QUOTA 101 sempre più green: la cantina padovana ottiene la Certificazione CasaClima Wine

    Redazione

    La cantina padovana riceve l’importante certificazione rilasciata dall’agenzia altoatesina CasaClima: un ulteriore passo verso il percorso di sostenibilità della famiglia Gardina. Premiate le scelte per la costruzione di una nuova cantina in legno certificato con l’innovativo sistema X-lam e per la gestione delle risorse idriche ed energetiche

    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    L’azienda agricola Quota 101 della famiglia Gardina compie un importante passo nella sua strategia di sostenibilità ambientale: è infatti la nona cantina in Italia a ricevere la prestigiosa certificazione CasaClima Wine per avere soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti dall’ente certificatore altoatesino. Una certificazione che ha attestato le scelte compiute nella costruzione di una nuova cantina efficiente e attenta al consumo di risorse idriche ed energetiche, con l’adozione di un impianto fotovoltaico e la scelta di un innovativo sistema costruttivo in legno X-Lam.

    Quota 101 la certificaizone casaClima Wine 2022
    Quota 101 la certificazione CasaClima Wine 2022

    CasaClima Wine ha tenuto in considerazione anche di tutto il sistema di gestione ambientale dell’azienda. “Fin dai primissimi passi abbiamo sempre avuto l’obiettivo di produrre vino in armonia con la natura e la biodiversità dei Colli Euganei. Un percorso, tutt’ora in essere, fatto di tappe importanti, come quella di oggi”, spiega Roberto Gardina, co-titolare di Quota 101 con le figlie Silvia e Roberta e Presidente della Strada del vino dei Colli Euganei. “

    Roberto Gardina Quota 101
    Roberto Gardina Quota 101

    Quota 101 ha da subito posto attenzione alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente in cui opera e della natura ricca e diversificata dei Colli Euganei, parco naturale regionale di recente candidato a Riserva della Biosfera di Unesco. L’azienda pratica un’agricoltura organica in un ambiente ricco di biodiversità, salvaguardando la fertilità dei suoli, gestendo al meglio le risorse idriche, controllando infestanti e parassiti attraverso metodi naturali.

    Questo perché un vigneto che fa parte di un mosaico di ambienti diversi, ricco di specie animali e vegetali, è meno soggetto a trattamenti perché già ricco ed equilibrato. Per il consumatore, ciò si traduce nel bere un vino più autentico, salubre e genuino. A partire dalla vendemmia 2018, l’azienda è certificata biologica, sia per le uve che per i vini.

    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina
    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina

    “Quando poi nell’autunno del 2019 – prosegue Gardina – abbiamo iniziato la costruzione di una nuova cantina in uno spazio già esistente, per noi era chiaro che questa non doveva essere solo una scelta estetica o operativa, ma era fondamentale farlo nel modo più rispettoso possibile nei confronti della natura in cui crescono le nostre uve e dell’ambiente ricco di storia e ad alto valore naturalistico in cui siamo inseriti.

    Ci siamo affidati ad un ente competente e abbiamo curato ogni minino dettaglio per dare forma ad una nuova idea di design della cantina, dove non esiste solo il bello e funzionale, ma anche il green è un valore fondamentale”.

    Quota 101, articolo QUOTA 101 sempre più green nel 2022
    Quota 101, articolo QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    Il percorso per raggiungere la certificazione è iniziato con la costruzione della nuova cantina, che oltre ad essere un edificio di design in un contesto di natura, ha scelto di rispettare i parametri e i criteri stabiliti da CasaClima Wine in termini di efficienza energetica e consumo di risorse, con un impianto fotovoltaico da 50 KW, una gestione idrica con un sistema di vasche di raccolta che consente il recupero dell’acqua piovana e garantisce l’invarianza idraulica, cioè di mantenere le stesse condizioni idriche esistenti prima della costruzione.

    Alle radici del progetto della cantina c’è un lavoro condiviso, rappresentato dall’Architetto progettista Fiorenza Degli Esposti, che si è occupata del progetto della cantina, e dall’Architetto Mariadonata Bancher dell’Agenzia CasaClima, che insieme alla sua squadra ha seguito la parte relativa la certificazione.

    Dal punto di vista progettuale la priorità è stata di costruire un edificio rispettoso dell’ambiente, moderno, ma capace di integrarsi all’ambiente circostante. L’azienda si trova infatti dentro un Parco Regionale, in una zona agricola ad alto valore naturalistico e a pochi passi da due monumenti di interesse storico fondamentale come l’Abbazia di Praglia e la Villa dei Vescovi.

    Silvia Gardina Quota 101, CasaClima Wine Cantina
    Silvia Gardina Quota 101, CasaClima Wine Cantina

    “Insieme al committente, – spiega l’Architetto Fiorenza Degli Esposti abbiamo scelto di rivestire le pareti esterne con delle tavole di larice naturale creando così una parete ventilata che, sfruttando le naturali caratteristiche del legno permettesse di mantenere nel tempo un dialogo con l’ambiente circostante, mentre una quinta di alberi preesistente, è stata mantenuta e salvaguardata durante la costruzione per fare da filtro tra il manufatto moderno e l’ambiente esterno alla proprietà.

    L’edificio, al piano superiore, è dotato di uno spazio che ha come prima funzione quella di essere luogo di appassimento delle uve, ma nel resto dei mesi è lo spazio destinato agli eventi e alle degustazioni dotato di grandi vetrate per dare alla natura intorno la possibilità di mostrarsi.

    Qui le pareti sono rivestite da uno speciale pannello fono assorbente che elimina il riverbero acustico, rendendo confortevole la conversazione e, attraverso l’ampia superficie vetrata, dialogano con il rigoglioso panorama circostante dove è possibile intravvedere la vicina Villa dei Vescovi”.

    Interno della cantina nuova Quota 101
    Interno della cantina nuova Quota 101

    L’Agenzia CasaClima ha quindi analizzato le scelte dell’azienda, e ha dato indicazioni dettagliate verso la sostenibilità, a supporto dei criteri di valutazione per ottenere la certificazione.

    Quota 101 e la certificazione CasaClima Wine
    Quota 101 e la certificazione CasaClima Wine

    Come ente certificatore – spiega Mariadonata Bancher Architetto di CasaClima Wine – non valutiamo solo l’efficienza energetica, ma ci preoccupiamo di considerare anche altri aspetti, come il riciclo dell’acqua, il comfort degli ambienti, la qualità dell’aria, oltre a focalizzarci anche su requisiti specifici, come il packaging, l’impronta di CO2 delle bottiglie o la valorizzazione degli scarti di lavorazione.

    Silvia Gardina Quota 101
    Silvia Gardina Quota 101

    Per quanto riguarda Quota 101 l’aspetto fondamentale è stato quello di costruire una cantina in legno con la tecnologia X-Lam. L’azienda si è preoccupata di curare l’isolamento termico e gli aspetti di fono-assorbimento nel locale di accoglienza, utilizzando fonti rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico e preferendo illuminazione ad alta efficienza. Quota 101 ha scelto di adottare delle bottiglie più leggere per il mercato di vendita. La sostenibilità è fatta di tante scelte e Quota 101 ha scelto di dare un segnale forte guardando verso il futuro”.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://quota101.com/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/