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  • Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023?

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023?

    Lo stile della professionalità enogastronomica di qualsiasi genere come dev’essere nel 2023?

    Di Carol Agostini

    Nell’affascinante universo del food and wine, il dibattito sull’approccio stilistico della professionalità è sempre acceso. Si pone la domanda: dovrebbe adattarsi alla leggerezza dei tempi moderni o mantenere un tono elegante, sobrio e di buon gusto? È un dilemma che si riflette nella cultura gastronomica contemporanea, dove l’evoluzione dei gusti e delle tendenze incontra la tradizione e la raffinatezza.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Marcelo Verfe da internet
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Marcelo Verfe da internet

    Il mondo del food and wine è un palcoscenico in continua evoluzione, dove chef, sommelier, critici gastronomici e esperti del settore si muovono con maestria tra creatività, conoscenza e precisione. La professionalità in questo ambito richiede un equilibrio sottile tra innovazione e rispetto per le radici, tra audacia e raffinatezza.

    Da un lato, c’è chi sostiene che la modernità esiga una trasformazione nello stile della professionalità nel food and wine. L’era digitale e l’accelerazione del ritmo di vita portano ad una crescente predilezione per la semplicità, l’accessibilità e la leggerezza nelle esperienze gastronomiche. Questo approccio suggerisce che anche la professionalità debba adattarsi a un linguaggio più informale, vicino alle persone, meno formale e più inclusivo.

    D’altro canto, vi è un’opinione ben radicata che sostiene la bellezza e il valore intrinseco della sobrietà ed eleganza nell’universo del food and wine. La professionalità è vista come un pilastro intoccabile, un’incarnazione di savoir-faire, dove il rispetto per la storia, l’etichetta e la raffinatezza dei gesti rimane imprescindibile. Quest’approccio sostiene che mantenere uno stile elegante e di buon gusto sia ciò che distingue veramente i professionisti in questo settore e che questo non dovrebbe mai essere sacrificato sull’altare delle tendenze moderne.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di leah Kelley da internet
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Leah Kelley da internet, food&winecritic

    La sfida principale risiede nella capacità di trovare un punto d’incontro tra queste due prospettive apparentemente opposte. È possibile integrare l’innovazione e la freschezza dei tempi moderni senza compromettere la qualità e l’eleganza? La risposta potrebbe trovarsi nella flessibilità e nell’adattabilità degli operatori del settore, nell’arte di bilanciare l’antico e il nuovo, il sofisticato e il casual, senza perdere di vista l’essenza dell’esperienza enogastronomica.

    Nel mercato globale, l’evoluzione dello stile professionale nel food and wine può influenzare significativamente il successo commerciale. La tendenza verso una comunicazione più accessibile e informale può attrarre una vasta gamma di consumatori, aumentando la visibilità e la popolarità di un brand o di un ristorante. Tuttavia, mantenere un approccio raffinato e di classe può garantire la fedeltà di un pubblico più tradizionale e sofisticato.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Shvets Production
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Shvets Production, food&wine influencer

    Un esempio tangibile di questa sfida è rappresentato dalla presenza sempre più marcata dei social media nel mondo del food and wine. Piattaforme come Instagram e TikTok hanno rivoluzionato il modo in cui la gastronomia viene presentata e consumata. La domanda è: come possono i professionisti del settore adattare il loro stile e la loro professionalità a questi nuovi canali senza compromettere la loro integrità e qualità?

    Il mondo del food and wine, con la sua varietà di sapori, aromi e culture, riflette la complessità dei gusti moderni. La professionalità in questo ambito non è solo una questione di competenza culinaria o enologica, ma anche di presentazione, comunicazione e adattabilità.

    La semplicità e la leggerezza dei tempi attuali hanno portato una sorta di democratizzazione nel settore, spingendo molti a cercare esperienze culinarie più accessibili, meno formali ma altrettanto soddisfacenti. Questo ha influenzato non solo il modo in cui i piatti e i vini sono preparati e presentati, ma anche la comunicazione che circonda questi prodotti. L’uso dei social media e delle piattaforme digitali è diventato cruciale per raggiungere un pubblico sempre più vasto e diversificato. La capacità di comunicare in modo chiaro, coinvolgente e autentico è diventata una parte essenziale della professionalità nel settore.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Pixabay da internet, Cuochi e Chef
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Pixabay da internet, Cuochi e Chef, brigata di cucina, personale di cucina

    D’altro canto, c’è un’ancora solida base di consumatori che apprezzano e cercano l’eleganza, la raffinatezza e il buon gusto nelle loro esperienze gastronomiche. La professionalità per questo pubblico significa preservare la tradizione, rispettare la storia dietro ogni piatto e vino, mantenendo un livello di esclusività e distinzione.

    Il punto di incontro tra queste due prospettive potrebbe essere rappresentato da una flessibilità intenzionale. Gli chef, i sommelier e gli esperti del settore del food and wine potrebbero adottare uno stile che abbracci sia l’approccio informale e moderno, sia l’eleganza e la sofisticatezza. Questo non significa compromettere la qualità o l’autenticità, ma piuttosto adattarsi alle esigenze mutevoli di una clientela diversificata.

    In effetti, molte personalità di spicco nel mondo gastronomico hanno abbracciato questa idea, cercando di combinare il meglio dei due mondi. La presentazione di piatti prelibati in un contesto informale, la creazione di vini di alta qualità senza però essere eccessivamente elitari nella loro promozione sono solo alcune delle strategie adottate.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Ron Lach da internet, maitre e personale di sala
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Ron Lach da internet, maitre e personale di sala

    In termini di mercato, l’adattamento dello stile professionale sembra portare benefici tangibili. I brand e i ristoranti che hanno saputo adottare questa flessibilità hanno potuto raggiungere una platea più ampia, conquistando sia i consumatori tradizionali che quelli più moderni e giovani. L’importante sembra essere la coerenza nell’offerta di esperienze autentiche e di qualità, indipendentemente dallo stile comunicativo adottato.

    Nel settore food and wine sono state osservate alcune tendenze di mercato legate all’evoluzione dello stile e della professionalità. Ad esempio, studi e analisi di mercato hanno evidenziato un aumento della domanda da parte dei consumatori per esperienze gastronomiche più accessibili, autentiche e meno formali, in linea con i cambiamenti sociali e culturali dei tempi moderni.

    Questo cambiamento di tendenza ha spinto molti ristoranti, chef e produttori di vino a adottare strategie di marketing e comunicazione più informali e coinvolgenti, spesso attraverso i social media e altre piattaforme digitali. L’approccio informale, la valorizzazione della storia dietro ogni piatto o vino e la trasparenza nel processo di produzione sono diventati elementi chiave per catturare l’attenzione di un pubblico sempre più diversificato e attento alla qualità.

    D’altra parte, c’è ancora una forte domanda per esperienze culinarie raffinate, esclusive e di alta classe. Ci sono segmenti di mercato che continuano a cercare la tradizione, l’eleganza e la sofisticatezza nelle loro esperienze enogastronomiche.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Mikael Blomkvist da internet, professionisti di marketing e comunicazione
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Mikael Blomkvist da internet, professionisti di marketing e comunicazione

    Questa dualità nel mercato del food and wine ha spinto molti professionisti del settore a cercare un equilibrio tra questi due estremi, adottando approcci flessibili che possano soddisfare un’ampia gamma di consumatori.

    Le strategie di marketing e comunicazione che mescolano elementi di semplicità e leggerezza con raffinatezza ed eleganza sembrano attrarre un pubblico più ampio e diversificato, permettendo ai brand e ai ristoranti di raggiungere una base di clienti più ampia e variegata.

    Ricorda che il mercato del food and wine è estremamente dinamico e variegato, con molte sfaccettature e segmenti diversi. Le strategie di successo possono variare in base alla posizione geografica, al target di clientela e alle peculiarità del prodotto o del servizio offerto.

    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Ketut Subiyanto
    Le varie professioni enogastronomiche hanno stile nel 2023? foto di Ketut Subiyanto,camerieri e bartender

    La professionalità nel mondo food and wine non è più unicamente definita da un’unica estetica o stile, ma piuttosto da un insieme di competenze, adattabilità e autenticità. Trovare un equilibrio tra la tradizione e l’innovazione, tra l’eleganza e la semplicità, sembra essere la chiave per un successo duraturo in un panorama culinario sempre in evoluzione, senza abbandonare completamente uno stile a favore dell’altro, ma mescolare entrambi per soddisfare un pubblico sempre più diversificato e esigente.

    Vedi anche: https://www.papillae.it/vista-seduzione-vino-vivo-donna/

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  • Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e la sua Albana

    Di Elsa Leandri

    A fine febbraio si è svolta a BolognaFiera la seconda edizione dello Slow Wine Fair, manifestazione diretta da Slow Food alla quale hanno partecipato ben 750 cantine selezionate provenienti da tutte le regioni italiane e da ben 21 paesi internazionali.

    SLOW WINE FAIR 2023 panoramica della manifestazione, foto di Elsa Leandri
    SLOW WINE FAIR 2023 panoramica della manifestazione, foto di Elsa Leandri

    Oltre ai numerosi banchi di assaggio sono state organizzate diverse Masterclass e incontri il cui argomento spaziava dal futuro enoico in termini di sostenibilità al rapporto vino-salute nell’ottica della revisione dell’Ocm.
    Importante la rappresentanza della regione che ospita l’evento, l’Emilia-Romagna, con ben 65 produttori: Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ortrugno, Pignoletto e Lambruschi ne sono i vitigni maggiormente identificativi.
    Non potevamo non tenere di conto di questa opportunità e di conseguenza il nostro Slow Wine Fair si è dedicato a un particolare vitigno romagnolo: l’Albana.

    Elsa Leandri a Slow Wine Fair 2023, foto dell'autrice articolo
    Elsa Leandri a Slow Wine Fair 2023, foto dell’autrice articolo

    L’Albana e il suo territorio

    L’Albana è un vitigno a bacca bianca, già conosciuto nell’antica Roma tanto da essere citato da Plinio il Vecchio e da Catone. La sua diffusione interessa principalmente i Colli che vanno dall’imolese al cesenate, nelle province di Bologna, Forlì/Cesena e Ravenna. Dopo continue affermazioni nei vari secoli viene insignito nel 1987 con lo status di Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, diventando così il primo vino bianco italiano con tale menzione.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Dolyus Marta Valpiani
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Dolyus Marta Valpiani

    In contemporanea a questa ascesa si assiste però anche al suo declino essendo visto come vitigno ad elevata produzione e associato a vino da mescita tale da sminuirne la sua notorietà. Ha attraversato quindi un periodo di oblio, visto come un vino da tutti i giorni, da pasto. Oggi stiamo assistendo finalmente al suo rinascimento grazie all’attività dei viticoltori che si approcciano a questo vitigno con una nuova consapevolezza e con una visione a ampio raggio cercando di darne un’interpretazione a 360 gradi.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Codronchio Fattoria Monticino Rosso
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Codronchio Fattoria Monticino Rosso

    In questo lembo di terra i terreni sono diversi: si passa infatti da zone sabbiose-argillose (basso faentino e imolese) a zone ricche di Spungone romagnolo (tra Forlimpopoli e Cesena) a zone costituite dalla Vena di Gesso (basso imolese e Brisighella).

    Tale morfologia così differente unita alla maestria dei viticoltori permettono di ottenere dei vini la cui identità va ben oltre la classica rappresentazione di un’uva a bacca bianca. Cinque le tipologie previste da disciplinare in cui l’Albana deve essere presente min. al 95%: secco, amabile, dolce, passito e passito riserva.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Antiqua Francesconi Paolo
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Antiqua Francesconi Paolo

    La macerazione o meno sulle bucce, una vendemmia precoce o tardiva (talvolta con lo sviluppo della muffa nobile, Botrytis Cinerea), l’uso di materiali riduttivi come l’acciaio o porosi quali terracotta o anfora permettono di dar luce a vini da una parte con una bevibilità eccezionale e con sentori piuttosto floreali, dall’altra di regalare vini maggiormente fruttati con la tipica espressività dell’albicocca, strutturati e con una lieve tannicità.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Albana di Cà di Sopra
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Albana di Cà di Sopra

    Queste diverse interpretazioni spesso vengono proposte all’interno di una stessa cantina così da far percepire la versatilità di questo vitigno rosso mascherato di bianco.Ultimamente inoltre si assiste anche alla produzione di qualche Albana spumante che rientra nella denominazione Romagna doc Albana Spumante.

    Le aziende che proponevano vinificazioni di Albana allo Slow Wine Fair erano veramente numerose. Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Vitalba di Tremonti
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Vitalba di Tremonti

    I migliori assaggi

    Albana 2021 di Ca’ di SopraRomagna Docg Albana Secco

    (100% Albana)
    Giallo paglierino fitto. Sentori floreali di tiglio e camomilla accompagnati da albicocca e pera con effluvi di erbette aromatiche. Il sorso è pieno con una marcata freschezza e sapidità. Si percepisce una lieve tannicità tipica del vitigno che caratterizza la beva. Lenta dissolvenza con richiami fruttati.

    PRODUTTORE CA’ DI SOPRA E FOTO ALBANA CA’DI SOPRA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE CA’ DI SOPRA E FOTO ALBANA CA’DI SOPRA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Vitalba 2022 di Tre Monti Romagna Docg Albana Secco
    (100% Albana)
    Giallo dorato. Attraente dai sentori di albicocca disidratata e pot pourri, arricchite da echi balsamici e resinosi e da pepe bianco. Al sorso è pieno e avvolgente impreziosito da una lieve tannicità. Offre un lento epilogo con richiami agrumati.

    PRODUTTORE TRE MONTI E FOTO VITALBA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE TRE MONTI E FOTO VITALBA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Codronchio 2020 di Fattoria Monticino RossoRomagna Docg Albana Secco
    ( 100% Albana)
    Giallo dorato e vivace. Impatto olfattivo avvolgente e suadente in cui albicocca, pesca e fiori gialli sono circondati da miele di zagara e da erbe officinali. In bocca si ha corrispondenza con quanto evidenziato al naso. Freschezza e sapidità vivacizzano l’impatto con un lungo finale di scorza di arancia.
    Vino con un’elevato potenziale d’invecchiamento: la fortuna di aver degustato anche la 2016, in cui i sentori si spostano maggiormente su una frutta esotica pur mantenendo freschezza e sapidità, ci permette di affermarlo.

    PRODUTTORE FATTORIA DI MONTICINO E FOTO CODRONCHIO, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE FATTORIA DI MONTICINO E FOTO CODRONCHIO, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Trapunta 2020 di Giovanna MadoniaRomagna Docg Albana Secco Macerato
    (100% Albana)
    Giallo dorato vivace. Sentori tipicamente varietali: albicocca, pesca, ginestra, salvia e timo. Entrata in bocca avvolgente e appagante. Freschezza e una leggera tannicità dinamicizzano il sorso e lasciano il cavo orale con richiami di agrumi e di ananas.

    Trapunta 2020 di Giovanna Madonia, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana, foto di Elsa Leandri
    Trapunta 2020 di Giovanna Madonia, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana, foto di Elsa Leandri

    Antiqua 2021 di Francesconi PaoloVino Bianco
    (100% Albana)
    Giallo dorato con riflessi ambrato. Ricordi di tarassaco, tiglio, pesca e albicocca quasi disidrata cosparsi da note speziate. Pieno l’impatto gustativo caratterizzato da moderata tannicità e da una suadente sapidità. Lungo finale con echi di frutta gialla.

    PRODUTTORE FRANCESCONI PAOLO E FOTO ANTIQUA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE FRANCESCONI PAOLO E FOTO ANTIQUA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Delyus 2022 di Marta ValpianiRomagna Docg Albana Secco
    (100% Albana)
    Giallo paglierino fitto. Entrata floreale di fiori bianchi, lemongrass sorretta da frutta a polpa gialla e da delicate note agrumate. Vibrante e saporito, rende il sorso piacevole e immediato. Chiusura di lime.

    PRODUTTORE VALPIANI E FOTO DELYUS, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE VALPIANI E FOTO DELYUS, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

     

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://slowinefair.slowfood.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Redazione Carol Agostini

    Tre Bicchieri, Vino Slow e Corona: nel trentennale l’Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi.

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022 Famiglia Boveri
    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022 Famiglia Boveri

    Il Filari di Timorasso 2020 si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il Vino Slow di Slowine. Premiato anche la Barbera Poggio delle Amarene. L’azienda sarà presente sabato 8 ottobre dalle 14.00, con una propria postazione al banco di degustazione di Slowine presso Superstudio Più, e a quello di Gambero Rosso a Roma, previsto per sabato 15 ottobre.

    Filari Azienda Agricola Boveri Luigi
    Filari Azienda Agricola Boveri Luigi

    Ottobre 2022. Un anno importante per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che festeggia i 30 anni di attività facendo incetta di premi conferiti dalle maggiori guide di settore. Il campione di quest’anno, già pluripremiato in passato, è il Filari di Timorasso 2020 che si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il premio Vino Slow di Slowine.

    Filari di Timorasso 2020 Boveri Luigi
    Filari di Timorasso 2020 Boveri Luigi

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante.

    Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano.

     

    Barbera Poggio delle Amarene 2019 Boveri Luigi
    Barbera Poggio delle Amarene 2019 Boveri Luigi

    Ma non finisce qui, perché anche la Barbera Poggio delle Amarene 2019, già recensito sul Corriere nell’aprile scorso, è stato premiato con la Corona, il più alto riconoscimento previsto da Vini Buoni d’Italia, la guida sui prodotti da vitigni autoctoni.

    Proveniente da terreno argilloso calcareo, questa Barbera che affina 12 mesi in cemento vetrificato, si veste di rubino nel calice, segnata da un intenso naso intenso di amarena, germoglio di ribes e ricordi balsamici.

    Un vino al sorso di buona struttura, lungo e fresco, ideale con tutte le carni a partire da una tagliata al sangue, i formaggi stagionati ed erborinati.

     

    Anche le due Edizioni Limitate e Numerate, nate per celebrare i questi 30 anni di vita della famiglia Boveri nei Colli Tortonesi fatti di amore, lavoro e passione, sono entrati in una prestigiosa guida di settore come Doctorwine, aggiudicandosi, nel caso del Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015, i 94/100.

    “Siamo felici e onorati che i nostri vini siamo stati apprezzati così tanto dalle guide di settore. – commenta Luigi Boveri – Sono riconoscimenti importanti che ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Da sinistra Luigi e Francesco Boveri
    Da sinistra Luigi e Francesco Boveri

    Questo anno ha portato anche l’apertura di una nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che da maggio è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali. Ampia oltre 120mq, più 50mq di terrazzo, può accogliere 50-70 persone a sedere, un centinaio in piedi.

    La prosecuzione naturale di molti altri anni di lavoro nel segno della passione per il territorio dei Colli Tortonesi.

     


    INFORMAZIONI

    Sito Cantina: boveriluigi.com

    Facebook https://www.facebook.com/luigi.boveri.3

    Instagram https://www.instagram.com/aziendaagricolaboveriluigi/

    Partner articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/