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  • Consorzio Vini Etna DOC organizza Etna Days 2022

    Con la prima edizione degli Etna Days il Consorzio Vini Etna DOC racconta l’unicità del territorio etneo

    Redazione

    Per quattro giorni una selezionata platea di stampa internazionale ha scoperto i protagonisti e le peculiarità della viticoltura e dei vini del più grande vulcano attivo d’Europa.

    Consorzio Vini Etna DOC organizza Etna Days 2022, logo del Consorzio, immagine da comunicato stampa
    Consorzio Vini Etna DOC organizza Etna Days 2022, logo del Consorzio, immagine da comunicato stampa

    Un pubblico internazionale per l’esordio degli “Etna Days – i Vini del vulcano”, il primo evento istituzionale organizzato dal Consorzio di Tutela Vini Etna Doc a ridosso della vendemmia per presentare le differenti sfaccettature della viticoltura etnea.

    Dal 14 al 17 settembre, una platea composta da esperti degustatori e giornalisti, provenienti prevalentemente da Nord America e Nord Europa, ha avuto l’opportunità di scoprire le caratteristiche produttive della denominazione, attraverso un ricco programma di degustazioni, masterclass e visite ai produttori di tutti e quattro i versanti del vulcano, ammirando al contempo la bellezza del paesaggio e le testimonianze di una viticoltura eroica millenaria.

    Francesco Cambria Seby Costanzo Maurizio Lunetta, foto da comunicato stampa
    Francesco Cambria Seby Costanzo Maurizio Lunetta, foto da comunicato stampa

    “Con gli Etna Days – commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzioabbiamo voluto promuovere la nostra denominazione portando la stampa accreditata a scoprire dove nascono i nostri vini e, attraverso le oltre 240 etichette in degustazione ne abbiamo mostrato l’unicità e la particolarità. Ci auguriamo che questo appuntamento annuale consenta al nostro territorio di essere percepito sempre di più come uno dei classici della viticoltura internazionale e non solo come un territorio oggi alla moda”.

    Con la prima edizione degli Etna Days il Consorzio Vini Etna DOC racconta l’unicità del territorio etneo, foto da comunicato stampa
    Con la prima edizione degli Etna Days il Consorzio Vini Etna DOC racconta l’unicità del territorio etneo, foto da comunicato stampa

    Le attività della quattro giorni dedicata alla DOC Etna hanno messo al centro gli elementi che contraddistinguono l’enologia del Vulcano: la natura, la cultura e la storia. A partire dall’Etna, nella sua espressione più radicale, con i versanti e le colate laviche, le esposizioni e le differenti condizioni pedoclimatiche. I muretti a secco, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, simbolo di una viticoltura eroica, che con i suoi contorni caratterizzano il paesaggio della denominazione. Le visite ai palmenti rupestri, che testimoniano come il vino ha caratterizzato da sempre l’economia di questo angolo di Sicilia.

    Vigneti terrazzati, articolo: Consorzio Vini Etna DOC organizza Etna Days 2022, foto da comunicato stampa
    Vigneti terrazzati, articolo: Consorzio Vini Etna DOC organizza Etna Days 2022, foto da comunicato stampa

    La crescita della denominazione degli ultimi anni, in termini qualitativi e quantitativi è sotto gli occhi di tutti. La superficie vitata è passata dai 680 ettari del 2013, rivendicata da 203 produttori, ai 1184 ettari nel 2021 suddivisi in 390 viticultori, per una media di meno di un ettaro ad azienda, e con solo sette realtà che superano i venti ettari: un territorio fortemente parcellizzato, con le differenze pedoclimatiche che cambiano nel raggio di pochi chilometri.

    Il Consiglio di amministrazione della DOC Etna, foto da comunicato stampa
    Il Consiglio di amministrazione della DOC Etna, foto da comunicato stampa

    Per queste ragioni si parla dell’Etna come di “un’isola nell’isola”: le numerose aree con caratteristiche specifiche e diversificanti fa si che lo rendano unico all’interno del territorio siciliano.

    Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i vini rossi, rosati e spumanti, Carricante e, in misura minore, Catarratto per i vini bianchi: sono i vitigni locali maggiormente impiegati per i vini Etna DOC. La produzione, cresciuta fortemente negli ultimi anni, evidenzia l’ottimo stato di salute della denominazione, e il costante aumento dei consumatori per questo territorio. Nel 2013 gli ettolitri di vino rivendicati a DOC Etna erano 11.565,80 pari a 1.542.106 bottiglie. Nel 2021 si è toccata quota 33.921,28 ettolitri per oltre 4.522.837 di bottiglie.

    Il CDA del Consorzio Tutela Vini Etna DOC, foto da comunicato stampa
    Il CDA del Consorzio Tutela Vini Etna DOC, foto da comunicato stampa

    Dati certi

    Nel primo semestre del 2022, invece, le bottiglie prodotte sono state 3.293.388, pari a 24.700 ettolitri, con un incremento del 30,86%rispetto allo stesso periodo di riferimento dello scorso anno, quando veniva certificata una produzione di 2.516.704 bottiglie, equivalente a 18.875 ettolitri.

    Scendendo nel particolare delle tipologie, L’Etna Rosso ancora oggi è il portabandiera della denominazione con quasi 1.500.000 di bottiglie, con una crescita del 27% rispetto al 2021, segue l’Etna Bianco con circa 1.210.000 pari ad un + 37%, e l’Etna Rosato con 453.500 bottiglie che ha avuto un balzo del +50%.

    La strategia di sviluppo del consorzio nei prossimi anni è quella di regolamentare la crescita su standard di qualità più elevati, bloccando, almeno sino al 2024, le rivendicazioni di nuove superfici di vigneti a Etna Doc. Nel contempo si darà vita ad azioni di promozioni in grado di accrescere la percezione e il valore del brand Etna.

    Alcune vigne centenarie nel territorio del Consorzio Etna DOC, foto da comunicato stampa
    Alcune vigne centenarie nel territorio del Consorzio Etna DOC, foto da comunicato stampa

     La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia.

    Nel 1994 viene istituito il Consorzio di Tutela Etna DOC che per la sua rappresentatività, con il decreto ministeriale del 18 febbraio 2018, ottiene il riconoscimento Erga Omnes. Il Consorzio svolge le funzioni di tutela e valorizzazione del brand Etna Doc, del territorio e delle sue produzioni e vigila sul rispetto delle norme previste dal disciplinare di produzione a garanzia dei consumatori e dei produttori.

    Inoltre promuove la crescita di visibilità e reputazione del marchio e dei vini in Italia e all’estero attraverso la partecipazione alle principali fiere di settore e l’organizzazione di eventi autoprodotti. Il Consorzio di Tutela Etna DOC con la sua governance partecipa attivamente ai temi di interesse vitivinicolo, favorisce le relazioni tra i produttori e i mercati e lo sviluppo della cultura legata al mondo del vino tra i consumatori.

    Da Comunicato Stampa


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  • Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022

    Redazione

    Quantità in linea con la passata stagione, qualità delle uve molto positiva. Si è da poco conclusa la raccolta sui quattro versanti dell’Etna: uve sane e mature, che lasciano presagire le potenzialità per dare origine a vini longevi.

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    During the Harvest in Mt Etna Vineyards, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    Una produzione quantitativamente simile a quella dell’anno scorso, ma una qualità complessiva di ottimo livello che soddisfa pienamente la stragrande maggioranza dei produttori etnei. Sono molto positivi i primi riscontri che il Consorzio di Tutela Etna DOC sta, come di consueto, raccogliendo sui quattro versanti del vulcano a qualche settimana dalla conclusione della vendemmia.

    “È stata un’annata che, a causa delle importanti e frequenti ondate di calore e della siccità che abbiamo registrato all’inizio dell’estate, aveva destato più di qualche preoccupazione, ma che poi ha riservato un finale di stagione perfetto, consentendo ai produttori di portare in cantina uve dal potenziale qualitativo ottimale e in perfetto stato dal punto di vista fitosanitario” commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC.

    La notevole complessità che caratterizza lo scenario della viticoltura etnea non consente mai di trarre conclusioni uniformi per tutti i versanti: le diverse condizioni climatiche che, in molti casi, assumono ulteriori specificità nelle singole contrade, la presenza di terreni originatisi con colate laviche differenti, la posizione dei vigneti ad altitudini anche molto variabili e, infine, l’età delle piante, creano un mosaico difficile da catalogare in modo omogeneo.

    “Nonostante questa situazione certamente molto frammentata, tutte le prime testimonianze ci stanno restituendo un quadro molto positivo, sia per le varietà a bacca bianca che rossa – continua Francesco Cambria –. Acidità e maturità non mancano e tutto lascia presagire a futuri vini che potranno sfidare il tempo”.

    La vendemmia 2022, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    La vendemmia 2022, articolo: Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    Dopo un inverno generoso dal punto di vista delle piogge, la primavera di quest’anno, lungo un po’ tutto il comprensorio dell’Etna è stata particolarmente asciutta, caratterizzata da scarse precipitazioni da marzo sino a maggio. All’inizio dell’estate, poi, l’innalzamento delle temperature e il clima particolarmente siccitoso ha messo in allarme i viticoltori, sebbene nel complesso le piante abbiano goduto di un ottimo sviluppo vegetativo che ha portato ad uno stato sanitario ottimale delle uve.

    “L’arrivo delle piogge ad agosto è stato sicuramente decisivo e ha determinato una situazione molto favorevole nelle ultime determinanti fasi di crescita dei grappoli – aggiunge Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio –. Queste precipitazioni, infatti, hanno fornito una sorta di refrigerio alle piante e hanno permesso alle uve di raggiungere una ottimale maturazione tecnologica, aromatica e soprattutto fenolica”.

    Le operazioni di raccolta sono iniziate con un anticipo di circa una settimana rispetto alla normalità, anche se in alcuni areali hanno raggiunto anche i 15 giorni. La vendemmia etnea ha preso il via ufficialmente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre con le uve che vanno a comporre le basi per gli spumanti, ed è poi proseguita, da nord a sud, sino alla fine di ottobre, confermando il suo lungo percorso e la sua conclusione tra le ultime in Italia.

    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa
    Etna Doc: qualità eccellente e ottime prospettive per la vendemmia 2022, foto da comunicato stampa

    “Siamo sicuramente molto contenti” commenta Pucci Giuffrida, proprietario dell’azienda Al-Cantàra a Randazzo, sul versante Nord e con vigne a oltre 600 metri di altitudine. “Abbiamo registrato un leggero calo quantitativo per le uve a bacca bianca, mentre quelle a bacca rossa sono in linea con la passata stagione. La raccolta è iniziata con un leggero anticipo, nella prima decade di settembre con le uve per le basi spumante, per poi proseguire con intervalli di 5/10 giorni con il Carricante, il Nerello Cappuccio e il Nerello Mascalese, nell’ultima decade di ottobre. Sul fronte della qualità abbiamo raccolto uve eccellenti e dalle ottime prospettive”.

    Spostandoci sul versante Sud-Est, anche Cirino Biondi, che con la sua azienda agricola Ciro Biondi a Trecastagni ha vigne sino a 700 metri sul livello del mare, conferma sia l’ottimo stato fitosanitario delle uve che la qualità complessiva. “Le piogge di fine agosto sono state determinanti perché hanno consentito una maturazione ottimale delle uve. Abbiamo registrato, soprattutto nei bianchi, una grande acidità e una bella freschezza complessiva, con grado alcolico che fa presagire vini di ottima longevità. Ci aspettiamo vini importanti che si caratterizzano soprattutto per note agrumate e una sapidità spiccata”.

    Spostandoci ancora più sud, sul versante Sud-Ovest, troviamo la Masseria Setteporte, anche in questo caso con vigneti che si trovano tra i 650 e i 700 metri di altitudine. “La vendemmia è andata molto bene” commenta Piero Portale.Il maggiore irraggiamento solare presente nel nostro areale quest’anno ha permesso una maturazione ottimale dei grappoli e ci riteniamo molto soddisfatti della qualità delle uve che abbiamo portato in vinificazione. Le grandi escursioni termiche che abbiamo registrato insieme alle importanti acidità ci fanno prevedere vini ancora più longevi e fragranti”.

    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia, foto da comunicato stampa
    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia, foto da comunicato stampa, le vigne

    La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, come la prima fondata in Sicilia e tra le prime create in Italia.

    Nel 1994 viene istituito il Consorzio di Tutela Etna DOC che per la sua rappresentatività, con il decreto ministeriale del 18 febbraio 2018, ottiene il riconoscimento Erga Omnes. Il Consorzio svolge le funzioni di tutela e valorizzazione del brand Etna Doc, del territorio e delle sue produzioni e vigila sul rispetto delle norme previste dal disciplinare di produzione a garanzia dei consumatori e dei produttori.

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    Da Comunicato Stampa


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  • Famiglia Moretti Cuseri premiate nel 2022 dalle guide e riviste di settore

    Famiglia Moretti Cuseri premiate nel 2022 dalle guide e riviste di settore

    Le eccellenze vinicole della famiglia Moretti Cuseri premiate nel 2022 dalle guide e riviste più autorevoli del panorama internazionale

    Redazione

    I vini delle cantine toscane Tenuta Sette Ponti e Orma, e della siciliana Feudo Maccari apprezzati dalla critica internazionale nel 2022. Spiccano i toscani Vigna dell’Impero, Oreno e Orma, produzioni rappresentative della famiglia Moretti Cuseri, autentica espressione di vigneti storici e internazionali iconici che narrano il territorio, la passione e la costante ricerca della massima qualità da parte di Antonio Moretti Cuseri e dei suoi figli Amedeo e Alberto.

    Famiglia Moretti Cuseri articolo: Famiglia Moretti Cuseri premiate nel 2022 dalle guide e riviste di settore, foto da comunicato stampa
    Famiglia Moretti Cuseri articolo: Famiglia Moretti Cuseri premiate nel 2022 dalle guide e riviste di settore, foto da comunicato stampa

    Si conferma anno dopo anno l’eccellenza dei vini prodotti dalla famiglia Moretti Cuseri nelle realtà toscane Tenuta Sette Ponti e Orma, ma anche in Sicilia con Feudo Maccari: stile ed eleganza frutto dell’unione tra esperienza in vigna, viticoltura biologica, lavoro di squadra e continua ricerca della massima qualità possibile.

    Vini rappresentativi dei territori in cui nascono, provenienti da vigneti autoctoni e internazionali coltivati in aree vinicole tra le più rinomate al mondo, apprezzati dalla critica internazionale del panorama wine, come dimostrano le edizioni 2022 delle guide di riferimento.

     

    Tenuta Orma a Bolgheri, Famiglia Moretti Cuseri, foto da comunicato stampa di linda Vukaj-Aicod
    Tenuta Orma a Bolgheri, Famiglia Moretti Cuseri, foto da comunicato stampa di linda Vukaj-Aicod

    Gli alti riconoscimenti per identità e qualità dei vini sono arrivati da Bibenda, guida edita da Fondazione Italiana Sommelier, da Vitae, guida redatta ed edita dall’Associazione italiana Sommelier, dalla Guida del Gambero Rosso, dalla Guida Veronelli, dalla Guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano e dalla guida I Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia a cura di Luca Gardini (Gardini Notes) e Luciano Ferraro. Importanti gratificazioni internazionali sono stati inoltre i punteggi assegnati da James Suckling, considerato uno dei critici di vino più influenti al mondo, e Falstaff, guida redatta dalla più antica rivista enologica austriaca, distribuita anche in Germania e Svizzera.

    Feudo Maccari della famiglia Moretti Cuseri, foto da comunicato stampa
    Feudo Maccari della famiglia Moretti Cuseri, foto da comunicato stampa

    In particolare, tra le eccellenze prodotte dalla famiglia Moretti Cuseri, hanno brillato:

    Oreno 2020: 100/100 Guida I Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia, 100 Gardini Notes, Tre Bicchieri e Stella Gambero Rosso, 97 James Suckling, 95 Wine Spectator, 97 Falstaff, 94 Vinous, 94 Wine Advocate, 98 WinesCritic, 94 punti e Tre Stelle I Vini di Veronelli, 4 tralci Vitae.
    Orma 2020: 5 grappoli Bibenda, 95 punti, Tre Stelle e 1 faccino Doctor Wine, 95 punti e Tre Stelle da I Vini di Veronelli, 97 James Suckling, 96 Falstaff, 94 Wine Advocate, Tre Bicchieri Gambero Rosso.
    Vigna dell’Impero 2018: 5 grappoli Bibenda, la corona di Vini Buoni d’Italia, 92 doctorwine, 96 Jamessuckling, 95 Vinous, 95 Falstaff, 93 Wine Spectator e 97 WinesCritic.
    Crognolo 2020: 93 James Suckling, 92 Falstaff, 95 WinesCritic, 2 Bicchieri Gambero Rosso.
    Crognolo 25th Anniversary: 94 James Suckling, 96 WinesCritic

    Vigne feudo Maccari, foto da comunicato stampa
    Moretti Cuseri, Vigne feudo Maccari, foto da comunicato stampa

    Grande soddisfazione anche per le altre etichette che hanno riportato riconoscimenti meritevoli: i siciliani Olli (Grillo Sicilia DOC) che è stato inserito anche nella guida “Vini per tutte le tasche” di Cernilli e Rosé Neré (Nero d’Avola) di Feudo Maccari, oltre al toscano Vigna di Pallino di Tenuta Sette Ponti.

    Vigne Moretti Cuseri in vegetazione, foto da comunicato stampa
    Vigne Moretti Cuseri in vegetazione, foto da comunicato stampa

    I premi e riconoscimenti ottenuti nel 2022 dalle cantine della famiglia Moretti Cuseri sono il risultato di un lavoro costante e autentico, di un’arte enoica che affonda le sue radici nella storia e nelle tradizioni ma con uno sguardo al futuro e al gusto internazionale, sempre all’insegna della sostenibilità e di un profondo amore per la vigna.

    Qualità, ricerca e innovazione unite alla salvaguardia degli antichi saperi, si rivelano il segreto per la produzione di grandi vini che ottengono consenso e lode sia nel panorama vinicolo italiano che internazionale.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://shop.tenutasetteponti.it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/

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  • Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Di Elsa Leandri

    Andiamo in Sicilia, a Butera, in provincia di Caltanissetta. Città medievale che sorge su una collina di circa 400 m s.l.m. In questo territorio scosceso, come ricorda la stessa etimologia araba della città (بوتيرة -Butirah- luogo scosceso), si trova la cantina PietraCava, di proprietà della famiglia Ortoleva.

    I vini in campionatura della cantina Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022
    I vini in campionatura della cantina Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    L’AZIENDA

    Nella Contrada di Chiarchiaro ad affiancare Domenico Ortoleva, che dal 2004 si è completamente dedicato alla viticoltura, è entrato da poco in azienda il figlio Antonino, biotecnologo di formazione. Con Antonino si va a ampliare il percorso iniziato dal padre Domenico puntando a un’ulteriore consapevolezza del proprio territorio: studio delle varie parcelle (conformazione del terreno, esposizione, altitudine, etc.) per individuare il giusto habitat per i diversi vitigni.

    Sui 20 ettari di proprietà principalmente di natura calcarea si esprimono numerose varietà nazionali (Grillo, Inzolia, Nero d’Avola) e internazionali (Chardonnay, Syrah), vinificate rigorosamente in purezza seguendo i dettami dell’agricoltura biologica.

    L’azienda propone 4 linee di vini in produzione: I Camei, ideali per un aperitivo tra amici, i Monili, che offre vini semplici ma al contempo di valore, Le Luci, in cui co-protagonista vuole essere il territorio siciliano sempre baciato dal sole, e infine Le Terrecotte, con vini maturati in ambiente ossidoriduttivo.

     

    LA DEGUSTAZIONE
    In degustazione abbiamo avuto modo di assaggiare tre di queste linee produttive.

     

    I CAMEI

    SOFALÉ 2020- Moscato 100%
    Giallo Paglierino con riflessi dorati. Impatto olfattivo vegetale con sentori di timo, salvia e macchia mediterranea accompagnato da cenni agrumati e floreali di gelsomino, fiori d’arancio e biancospino. In bocca è caratterizzato da una decisa sapidità che lascia la bocca, un po’ troppo velocemente, con richiami di pompelmo.
    Questo vino è stato degustato nell’annata 2018 da Piergiorgio Ercoli in “Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato PietraCava”.

    SOFALÉ 2020- Moscato 100% Pietra Cava
    SOFALÉ 2020- Moscato 100% Pietra cava

    I MONILI

    ÒNEIROS 2018- Syrah 100%
    Rubino vivace. Si apre con frutta di bosco quale mora e ciliegia per poi svelare sentori floreali di rosa rossa e un ricco corredo vegetale ( incenso, oliva nera, rosmarino e macchia mediterranea). In chiusura leggera spaziatura. Entra avvolgente con un tannino elegantemente integrato. Finale di confettura di prugna.

    ÒNEIROS 2018- Syrah 100% Pietra Cava
    ÒNEIROS 2018- Syrah 100% Pietra Cava

    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100%
    Rosso carminio impenetrabile. Al naso ci racconta dei frutta scura e in confettura, di pot pourri di
    rosa e peonia. Eleganti le note vegetali e speziate di tamarindo, bacche di ginepro e cardamomo. Tannino ancora scalpitante che non offre una completa piacevolezza di beva. Qualche anno in bottiglia sono ancora necessari per poterlo apprezzare appieno.

    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100% Pietra Cava
    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100% Pietra Cava

    LE LUCI

    MANAAR 2016- Nero d’Avola 100%
    Carminio fitto con riflessi rubino. Echi di confettura di mora e di prugna, di rosa e glicine appassiti arricchiti da note speziate di cannella, cardamomo e liquirizia e di tabacco e cuoio. Al sorso è piacevole con un tannino ben sostenuto dalla freschezza che dinamicizza la bocca. Finale con effluvi mentolati.

    Calice di MANAAR 2016- Nero d’Avola 100% Pietra Cava
    Calice di Manaar Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Degustazione eseguita da Elsa Leandri

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito Cantina: https://pietracava.it/

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  • Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato PietraCava

    Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato PietraCava

    Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato PietraCava

    Di Piergiorgio Ercoli

    Siamo in Sicilia, esattamente a Butera , provincia di Caltanissetta .
    La cantina viene fondata nel 1977 dal padre di Domenico Ortoleva , attuale proprietario, ma solo dal 2004, quando appunto Domenico forte dell’esperienza accumulata negli anni e della grande motivazione di darle una identità, la fa diventare competitiva passando da una produzione di quantità ad una di qualità. Il nome della cantina deriva dal ritrovamento di numerosi massi cavi durante i lavori per gli impianti viticoli e la contrada dove si trova, si chiama Chiarchiaro che in italiano vuol dire cava di pietra.

    Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato Pietra Cava
    Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato Pietra Cava

    Da tre generazioni il lavoro è improntato con cura al rispetto dei ritmi natuarli. Il sapere del lavoro in vigna e la mano dell’uomo con caparbietà, nel dare identità e valore nel tempo alle eccellenze del territorio. Molte sono le etichette in quanto molti sono i vitigni coltivati fra autoctoni e internazionali, i vini sono tutti da monovitigno.

    L’azienda è situata in collina sul lato sinistro del torrente Comunelli a 390 metri slm.
    Il terreno è ricco di carbonato di calcio che con il clima hanno fatto sì, che vi trovassero habitat ideale molti vitigni . Gli ettari vitati sono circa 22 e la produzione si aggira sulle 35.000 bottiglie.
    L’azienda vinifica solo uve di proprietà e si sta convertendo al biologico , in vigna già vengono utilizzati concimi organico-naturali.

    Linup cantina Pietracava
    Linup cantina Pietracava

    Il vino della Cantina in degustazione si chiama Sofalè, Moscato secco in purezza, annata 2018.
    Le viti sono allevate a spalliera in un impianto di 4000 ceppi per ettaro. La raccolta avviene manualmente per la selezione dei grappoli . Fermenta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata ed affina per tre mesi in bottiglia.
    È un vino leggero, 12,5% di alcol, da bere fresco che ad ogni sorso può far evocare la primavera con i sentori di rosa e pesca tabacchiera.

    Antonino ortoleva vini Pietracava
    Antonino ortoleva vini Pietracava

    Analisi visiva
    Cristallino, giallo paglierino con riflessi dorati scarichi, abbastanza consistente.

    Analisi olfattiva
    Intenso, mediamente complesso, fine. Al naso attacca leggermente aromatico, tipicamente varietale ma in maniera composta, piacevole. Spuntano sentori floreali, colpisce la nota di rosa gialla, elegantemente leggiadra. Evoluzione su note fruttate, dove la pesca tabacchiera dà l’impronta maggiore. Che lascia spazio nel finale ad un mix fresco di macchia mediterranea .

    Analisi gusto-olfattiva
    Secco, abbastanza caldo. Il sorso asciutto da spazio però ad una piacevole morbidezza.
    Una buona spalla acida dona una definita freschezza che va a rendere gradevole tutte le sensazioni olfattive che si ritrovano pienamente nel sorso. Corpo non troppo strutturato, nel complesso abbastanza equilibrato, comunque fine. Finale sapido, non troppo persistente, da bere con leggerezza nelle giornate siciliane.

    Degustazione di Piergiorgio Ercoli

    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.
    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.

    Sito Cantina: https://pietracava.it/

    Partner: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava

    Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava

    Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava

    Di Piergiorgio Ercoli

    Siamo in Sicilia, esattamente a Butera , provincia di Caltanissetta .
    La cantina viene fondata nel 1977 dal padre di Domenico Ortoleva , attuale proprietario, ma solo dal 2004, quando appunto Domenico forte dell’esperienza accumulata negli anni e della grande motivazione di darle una identità, la fa diventare competitiva passando da una produzione di quantità ad una di qualità. Il nome della cantina deriva dal ritrovamento di numerosi massi cavi durante i lavori per gli impianti viticoli e la contrada dove si trova, si chiama Chiarchiaro che in italiano vuol dire cava di pietra.

    Antonino ortoleva vini Pietracava
    Antonino Ortoleva vini Pietracava

    Da tre generazioni il lavoro è improntato con cura al rispetto dei ritmi natuarli. Il sapere del lavoro in vigna e la mano dell’uomo con caparbietà, nel dare identità e valore nel tempo alle eccellenze del territorio. Molte sono le etichette in quanto molti sono i vitigni coltivati fra autoctoni e internazionali, i vini sono tutti da monovitigno.

    L’azienda è situata in collina sul lato sinistro del torrente Comunelli a 390 metri slm.
    Il terreno è ricco di carbonato di calcio che con il clima hanno fatto sì, che vi trovassero habitat ideale molti vitigni . Gli ettari vitati sono circa 22 e la produzione si aggira sulle 35.000 bottiglie.
    L’azienda vinifica solo uve di proprietà e si sta convertendo al biologico , in vigna già vengono utilizzati concimi organico-naturali.

    Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava
    Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava

    Il vino che degustiamo è un Sauvignon Blanc in purezza, il “Neofos”, annata 2018 .
    Le viti si trovano nella zona di Butera, su terreno calcareo di medio impasto.
    Il sistema di allevamento è la contro spalliera con potatura a Guyot.

    La raccolta manuale avviene nella prima decade di Settembre. Le uve selezionate vengono quindi sottoposte a pressatura soffice dei grappoli , cui segue una macerazione a freddo con le bucce. La fermentazione si sviluppa in vasche di acciaio inox termo controllate.
    L’affinamento avviene in bottiglia per due mesi, prima della commercializzazione.

    Una parte della Linup della Cantina Pietracava
    Una parte della Linup della Cantina Pietracava

    Degustazione

    Analisi visiva
    Cristallino, giallo paglierino con riflessi dorati, consistente.

    Analisi olfattiva
    Intenso e complesso, decisamente fine. Alle note tipicamente varietali, si susseguono intensi ma equilibrati sentori di frutta tropicale a polpa gialla croccante. Evoluzione sul tenore floreale, erbaceo. Immancabile la spalla minerale, degna rappresentante delle brezze marine che si fanno sentire di notte, dalla vicina costa mediterranea. Sottile sentore di spezia bianca.

    Analisi gusto-olfattiva
    Secco, caldo, morbido. Piacevole freschezza d’attacco nel sorso, però. Si rivela un vino di corpo, equilibrato, comunque croccante, un sorso che riempie la bocca. Il finale sapido e persistente invita al a riempire riempire il calice.

    Degustazione di Piergiorgio Ercoli

    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.
    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.

    Sito Cantina: https://pietracava.it/

    Partner: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/