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  • Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto

    Chef Laura Marciani: Ambasciatrice del Turismo Enogastronomico con Alessandra Manunza e Anna Rita Matta in “Esse Percorsi Sostenibili”

    Di Carol Agostini

     

    Nel panorama culinario italiano emerge con forza la figura di Laura Marciani, capocuoca maglianese nota a livello nazionale, che ha recentemente lanciato un ambizioso progetto di turismo enogastronomico denominato “Esse percorsi sostenibili”. L’evento di presentazione si è svolto il 29 febbraio al Polo Culturale di Nepi, riunendo persone, professionisti e amministrazioni locali con l’obiettivo di creare una sinergia tra economia dei territori e occupazione.

    “Per valorizzare un territorio, è essenziale esaltarne le qualità collaborando attivamente con i professionisti, le persone e le amministrazioni locali”, afferma con determinazione Laura Marciani.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Elisa Moretti

    Il progetto “Esse percorsi sostenibili” si basa su quattro pilastri fondamentali: valorizzare gli asset locali prodotti – luoghi – persone creando un legame sociale tra produttori, cittadini e visitatori; creare sinergia tra economia locale e occupazione attraverso progetti di empowerment e formazione per l’inclusione lavorativa nel settore dell’ospitalità; realizzare eventi in chiave sostenibile per potenziare la visibilità e l’attrattività turistica; coinvolgere clienti e ospiti in scelte sostenibili.

    All’evento hanno preso parte esperti del settore della ristorazione, dell’ospitalità e del turismo. Tra le innovazioni culinarie proposte, spicca il “piatto che scrocchia”, un piatto 100% biodegradabile e commestibile, che ha suscitato interesse e curiosità per la sua originalità.

    Al fianco di Laura Marciani hanno collaborato l’Istituto Omnicomprensivo “Sandro Pertini” di Magliano Sabina, l’Hotel Ristorante degli Angeli e l‘artista Marco Marciani, confermando così l’importanza della collaborazione tra settori diversi per il successo di iniziative volte a valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, foto di Carol Agostini

    Alla Scoperta dell’Hotel Ristorante degli Angeli: Un’oasi enogastronomica tra Magliano Sabina e Nepi

    Nel cuore della suggestiva cittadina di Magliano Sabina, circondata da colline verdissime e paesaggi mozzafiato, sorge l’incantevole Hotel Ristorante degli Angeli. Questo gioiello dell’ospitalità, gestito con passione e maestria, rappresenta una vera e propria oasi per gli amanti della buona cucina e del relax.

    L’Hotel Ristorante degli Angeli non è solo un luogo dove soggiornare, ma una destinazione culinaria imperdibile. Il ristorante, guidato da chef esperti e creativi, propone piatti raffinati che esaltano i sapori autentici della tradizione locale, utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità provenienti dai territori circostanti. Dai piatti di pasta fatta in casa alle prelibatezze della cucina tipica sabina, ogni boccone è un viaggio attraverso le eccellenze enogastronomiche del territorio.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, Alessandra Manunza e Anna Rita Matta, Elisa Moretti, Sindaco Giulio Falcetta di Magliano Sabina, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto,  Chef Laura Marciani,  Elisa Moretti, Sindaco Giulio Falcetta di Magliano Sabina, foto di Carol Agostini

    Ma non è solo la gastronomia a rendere speciale l’esperienza presso l’Hotel Ristorante degli Angeli. L’atmosfera accogliente e l’eleganza delle camere, arredate con gusto e attenzione ai dettagli, regalano momenti di relax e benessere ai suoi ospiti, rendendo il soggiorno un’esperienza indimenticabile.

    Magliano Sabina, con le sue antiche vie lastricate e i suoi borghi medievali, è il perfetto scenario per un viaggio nel tempo, alla scoperta delle tradizioni e della cultura enogastronomica sabina. Qui, tra una passeggiata tra gli ulivi e una visita alle cantine locali, è possibile assaporare i prodotti tipici della regione, come l’olio extravergine d’oliva DOP Sabina e i vini pregiati delle colline circostanti.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, le Angels custodi del gusto, le tre Angels Chef Laura Marciani, foto di Carol Agostini

    E proprio a pochi chilometri da Magliano Sabina, si trova Nepi, pittoresca cittadina ricca di storia e tradizione, che ha ospitato l’evento di lancio del progetto di turismo enogastronomico “Esse percorsi sostenibili” ideato dalla rinomata chef Laura Marciani. In questo incantevole contesto, tra le mura del Polo Culturale, esperti del settore, professionisti e amministrazioni locali si sono riuniti per promuovere la valorizzazione dei prodotti tipici e dei territori circostanti, attraverso iniziative volte a creare una sinergia tra economia locale e occupazione.

    L’Hotel Ristorante degli Angeli, insieme a Magliano Sabina e Nepi, rappresenta dunque un’eccellente destinazione per chi desidera immergersi nell’arte culinaria e nella cultura enogastronomica del territorio sabino, vivendo esperienze uniche e indimenticabili.

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, foto di Carol Agostini

    Le E C C E L L E N Z E presenti all’evento che hanno esposto e fatto assaggiare a tutti gli ospiti i loro prodotti artigianali:

    Traldi Olio Extra Vergine Oliva -Azienda agricola Litta Ortaggi km zero – Cipolla di Nepi – Ferreli il Pane Tradizionale della Sardegna – Zafaran Cuore Rosso di Nepi – AIF Associazione Italiana Fitoalimurgia – Terre di Faul – La Pizzicheria Brunetti – Opificio 13 -La Spiga d’Oro- Dieci Ristorante di Chef Jordan Giusti – Polo Culturale L’acquedotto di Nepi – Il Casaletto Chef Marco Ceccobelli – Frogga Emozioni in Foto – La Cisterna del Marchionato di Luca Ingegneri – Il Colombario Liquoreria Artigianale Giovese – Apicoltura Monte Soratte- La Tenuta dell’inconcludente

    Tenuta Ronci di Nepi – Ristorante a Modo Mio Chef Riccardo Mattoni & Daniele Di Giannantonio – Nepi Consiglio dei Giovani – Istituto Sandro Pertini di Magliano Sabina – Sapore Chef Gabriele Amicucci – Hotel Ristorante degli Angeli – Formaggi Chiodetti – Tenuta il Radichino Fratelli Pira – Vivaio Borgo Verde -Pasta Fanelli -Azienda Agricola Luca Di Piero – La Madeleine Cantina Umbra -Acqua di Nepi – Sapori di ieri Azienda Agricola Bio – Arte Marco Marciani – DJSet Ivan CAP Klubasic

    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Chef Laura Marciani, Avv. Giovanni Bartoletti, Sindaco Giulio Falcetta, foto di Carol Agostini
    Esse Percorsi Sostenibili 2024, Chef Laura Marciani, Avv. Giovanni Bartoletti, Sindaco Giulio Falcetta, foto di Carol Agostini

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  • Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni

    RISERVA GRANDE PRESENTA ROME WINE EXPO III EDIZIONE

    Redazione – Carol Agostini

    Il 2/3/4 marzo 2024 presso il GRAND HOTEL PALATINO in via Cavour 213/M, Roma, ROME WINE EXPO ritorna a Roma per la III edizione.

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento

    Attraverso banchi di assaggio e masterclass dedicate, potremo scoprire il potenziale di nuovi vini e nuove cantine che parteciperanno all’evento per la prima volta. Come sempre la didattica sarà prevalente, con masterclass straordinarie volte a raccontare la ricchezza assoluta di queste terre. Cultura, volti, sorrisi, tradizioni, esperienze di vita, racconti, emozioni… questo è ROME WINE EXPO.

    Produttori dall’Italia e dal mondo riempiranno le sale del Grand Hotel Palatino.
    Per la prima volta in Italia l’evento ospiterà alcuni produttori della Catalogna che presenteranno i loro vini sia in un banco di assaggio che in una prestigiosa masterclass dedicata. Presenti ancora una volta produttori della Georgia e della Francia a cui verranno dedicate due masterclass sulla Borgogna e sulla Champagne.

    Il consorzio di Spoleto-Montefalco sarà presentre con cinque produttori per un focus sul Trebbiano spoletino, altre 2 masterclass saranno dedicate ai grandi vini italiani: l’Amarone e i bianchi laziali di Emiliano Fini. (info espositori: www.romewinexpo.com)

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Informazioni varie

    QUANDO E DOVE:
    il 2/3/4 marzo 2024 presso il Grand Hotel Palatino (Rione Monti)
    via Cavour 213/M – Roma

    MODALITA’ DI INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE

    E’ CONSENTITO UN INGRESSO GRATUITO PER OPERATORE
    NEI GIORNI 2/3 MARZO
    E 2 INGRESSI LUNEDì 4 MARZO

    PER ACCREDITARSI OCCORRE COMUNICARE NOME E COGNOME
    IN RISPOSTA ALLA PRESENTE E-MAIL

    PER ACCEDERE OCCORRE ACQUISTARE IN LOCO
    CALICE E PORTACALICE AL COSTO DI 5€
    EVENTUALI ULTERIORI ACCOMPAGNATORI POSSONO ACCEDERE
    AL COSTO SCONTATO DI 15€
    (attenzione: non è possibile introdurre calici personali)

    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento
    Rome Wine Expo edizione 2024, assaggi, calici ed emozioni, locandina evento

    PROGRAMMA

    SABATO 2 MARZO 2024
    •ore 12:00 Masterclass Sfida all’Amarone. Degustazione comparata, alla cieca, di grandi Amarone, Ripasso e Superiore di diverse sottozone della Valpolicella.
    •ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 15:00 Masterclass “Il mito leggendario della Borgogna”
    •ore 17:30 Masterclass “L’evoluzione del Trebbiano spoletino”
    •ore 20:00 Chiusura Banchi Di Assaggio

    DOMENICA 3 MARZO 2024
    •ore 12:00 Masterclass “I grandi bianchi di Emiliano Fini, nati tra il Tirreno e il grande vulcano laziale”. Sei annate di Malvasia Puntinata Lavente e Grechetto Cleto in doppia verticale e in comparata, dalla 2017 alla 2022.
    •ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 14:00 Masterclass “Lo Champagne. Il vino più celebrato del mondo”
    •ore 17:00 Masterclass “Finca Qualificada. Il riflesso del terroir nei grandi vini della Catalogna” (ingresso riservato su inviti)
    •ore 20:00 Chiusura Banchi di Assaggio

    LUNEDI’ 4 MARZO 2024
    •ore 11:00 Apertura Banchi di Assaggio
    •ore 14:00 Premiazione vini del concorso enologico e vini selezionati dai partecipanti.
    •ore 17:00 Chiusura evento

    E’ possibile partecipare alle masterclass in programma secondo disponibilità. Gli operatori interessati possono prenotarsi in risposta alla presente e-mail.
    Di seguito trovate le locandine delle 5 masterclass in programma. (info vini presenti alle masterclass: www.romewinexpo.com)

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  • Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024

    Vini da Terre Estreme: Celebrando l’Eccellenza Vitivinicola Eroica a Roma

    Redazione – Carol Agostini

    Nato con l’obiettivo di promuovere vini straordinari e unici al mondo, il evento “Vini da Terre Estreme” continua a essere un punto d’incontro privilegiato per consumatori evoluti, appassionati enogastronomi e professionisti del settore. Questa tredicesima edizione, la seconda a Roma, si terrà il 25 e 26 Febbraio presso l’Hotel Palatino, posizionato strategicamente nel cuore della città eterna.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, locandina evento da comunicato stampa
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, locandina evento da comunicato stampa

    Il Cuore Eroico della Tradizione Vitivinicola Italiana

    L’evento, dedicato alla valorizzazione dei vini eroici, si propone di dare visibilità alle aziende partecipanti, coinvolgendo sia il consumatore evoluto che il settore commerciale. Questo appuntamento è un’occasione imperdibile per i produttori “eroici” interessati a stabilire o consolidare rapporti con operatori del settore come ristoranti, hotel, enoteche, wine-bar e acquirenti.

    Gli Oli Eroici debuttano accanto ai Vini Eroici

    In una novità di quest’anno, “Vini da Terre Estreme” ospiterà anche gli Oli Eroici selezionati da Jessica Iozza. Una Master Class guidata da Fabrizio De Biasi, Docente AIS, offrirà l’opportunità di esplorare la storia, la cultura e le caratteristiche organolettiche degli Oli Eroici.

    Programma di Due Giornate Intense

    Le due giornate saranno ricche di eventi, con workshop sui “Vini Eroici” aperti al pubblico professionale e agli appassionati wine lovers. Inoltre, saranno proposte MasterClass riservate a un pubblico selezionato su prenotazione, offrendo momenti di approfondimento sui vini e gli oli “eroici”.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    MasterClass in Evidenza

    • “Il coraggio di essere unici: paesaggio Chilometrico Consapevole” (25 Febbraio, ore 11:30): Questa MasterClass, condotta da Carlo Catani, presidente dell’Associazione Tempi di Recupero, esplorerà gli scenari di consapevolezza legati al paesaggio vitivinicolo eroico, con una degustazione di otto etichette eroiche delle “Cantine del Recupero”. Si approfondiranno le strategie per il futuro, il recupero dei terreni e dei vitigni abbandonati, promuovendo una viticoltura sostenibile.
    • “Il coraggio di essere unici: le bolle estreme d’annata” (25 Febbraio, ore 16:00): Andrea Petrini (SlowFood Roma) guiderà la degustazione di dieci etichette di spumanti, metodi classici di vecchie annate, provenienti da dieci aree impervie della Penisola.
    • MasterClass “OLI EROICI d’ITALIA” (26 Febbraio, ore 18:00): Fabrizio De Biasi illustrerà la storia, la cultura e le caratteristiche organolettiche degli Oli Eroici.
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Biglietti e Informazioni:
    • Il biglietto giornaliero per la degustazione libera ai banchi d’assaggio è di €25, con riduzioni disponibili per prenotazioni online.
    • I biglietti per le MasterClass sono disponibili al costo di €35, con l’opzione di accedere anche alla degustazione libera ai banchi d’assaggio.
    • Operatori del settore Ho.Re.Ca. in possesso di invito hanno accesso gratuito.
    • Tariffe ridotte sono disponibili per operatori professionali e associati ad alcune associazioni enogastronomiche.
    • Gli accrediti per la stampa e gli operatori del settore sono disponibili su richiesta tramite email a info@pilotagreen.it.

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/pilota-green-con-progetto-vini-da-terre-estreme/

    “Vini da Terre Estreme” continua a essere il luogo dove l’eccellenza vitivinicola eroica incontra l’apprezzamento e la curiosità di un pubblico appassionato, contribuendo a preservare e promuovere la ricchezza di queste produzioni straordinarie.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    Per acquistare i ticket online: https://app.nowr.in/events/1652856 oppure https://www.eventbrite.it

    Dalla ferrea volontà dello chef Carmelo Carnevale, nasce a Londra ICC – Italian Culinary Consortium, consorzio internazionale di chef professionisti e membri della ristorazione con la passione per l’ospitalità italiana.
    ICC ha come obiettivo la valorizzazione della professione in tutti i rami dell’ospitalità promuovendone le attività del comparto nell’interesse di tutti i membri associati e nel riconoscimento della professione dell’alta arte culinaria.

    Collabora con vari enti esaminatori e istituti di istruzione professionale nel settore dell’alberghiero.
    Oggi annovera delegazioni nelle Isole Canarie, Romania, Georgia, Russia, Austria, Danimarca, Belgio e Canada. Prossime le aperture delle delegazioni di Singapore, Hong Kong, Thailandia, India, Dubai, Serbia e Repubblica Ceca.

    In Italia, si sta consolidando con delegazioni ufficiali in varie regioni quali Sicilia, Marche, Lazio e Puglia.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    ICC è partner ufficiale dell’evento Vini da Terre Estreme che si terrà a Roma il 25 e 26 Febbraio prossimi.

    Vini da Terre Estreme si riconferma come importante evento di promozione commerciale italiano, e non solo, per la comunicazione e valorizzazione della viticoltura eroica quella prodotta con uve coltivate in zone sconosciute, geograficamente impervie, in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna o al mare.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: http://www.pilotagreen.it 

    http://www.vinidaterrestreme.com

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    Dopo il grande successo di pubblico della prima edizione, che ha registrato la partecipazione di oltre mille appassionati, l’evento diVino fa ritorno nella Capitale.

    Redazione – Carol Agostini

    Le date fissate sono il 3 e 4 Febbraio 2024, mantenendo la stessa location, Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica.

    La selezione della Decanter Wine Academy porterà quest’anno ben 90 cantine provenienti da tutta Italia, offrendo oltre 230 etichette in degustazione. L’incantevole Villa Piccolomini, situata sull’Aurelia Antica con un giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro, ospiterà l’evento. La villa dispone di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione.

    Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli stessi, i quali presenteranno in degustazione le loro etichette più rappresentative ai banchi d’assaggio. Avranno l’opportunità di raccontare direttamente i loro vini a giornalisti, operatori del settore e winelovers.

    Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, un viaggio emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo.

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento
    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento

    Programma:

    Sabato 3 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese Docg” con i relatori Pina Terenzi, Presidente Consorzio Cesanese del Piglio Docg, e Pierpaolo Pirone, enologo AtWine consulenze. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 22.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Domenica 4 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “La vie en rosa che attraversa l’Italia” con i relatori Angelo Petracci, Referente Guida Vitae Ais Lazio, e Fabio Mecca, enologo dell’anno 2021. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 20.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Costo del biglietto: 30 euro. Il biglietto include la degustazione libera dei vini delle 90 cantine presenti e finger food del catering di Villa Piccolomini, con primi piatti caldi e assortimento di salumi e formaggi. I soci di associazioni come Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses, avranno una riduzione del biglietto, al costo di 20 euro, presentando la tessera all’ingresso.

    Stampa e Operatori del Settore: Per accredito, è possibile inviare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro sabato 20 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato sull’enogastronomia per i giornalisti, o tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. I blogger possono inviare una mail che verrà valutata dallo staff.

    Per ulteriori informazioni:

    LISTA CANTINE PRESENTI:

    • Abruzzo: Antica Tenuta Palombo
    • Lazio: Az. agr. biologica De Sanctis, Azienda agricola Giovenzo, Azienda Agricola Rossi, Borgo D’Angelo
    • Campania: Bortolomiol, Brigante Vigneti e Cantina
    • Calabria: Cantina Alagna
    • Sicilia: Cantina Bacco
    • Lazio: Cantina di Santadi
    • Sardegna: Cantina Le Macchie
    • Lazio: Cantina Villa Gianna, Cantine Apicella, Cantine Capitani, Cantine De Biase, CapalBio
    • Toscana: Capinera, Casa Setaro
    • Campania: Casale della Ioria
    • Lazio: Casata Mergè, Castel De Paolis, Corte Normanna, Donne del Vico, Errico Vini
    • Puglia: Giancarlo Ceci, Giovanni Terenzi Vini, I Pampini, Il Cerchio Bio
    • Toscana: Ippolito 1845, La Batistina, La Fonte, La Riballina, La Vigna sul Mare, Le Marenghe
    • Abruzzo: Le Sode di Sant’Angelo, Marchesi di Montalto, Migliosi vitivinicola
    • Umbria: Moroni Wine
    • Emilia Romagna: Palazzo Prossedi, Papalino, Podere Alona
    • Abruzzo: Podernuovo, Rossi di Medelana
    • Lazio: San Michele a Ripa
    • Marche: Solis Terrae
    • Lazio: Tenuta 12
    • Toscana: Tenuta Antonini
    • Abruzzo: Tenuta Cervelli
    • Lazio: Tenuta del Priore, Tenuta di Pietra Porzia
    • Marche: Tenuta Recchi Franceschini
    • Puglia: Tenuta Viglione
    • Sicilia: Terenzi Vini, Terre D’Aquesia
    • Lazio: Terre del Veio, Tolomei
    • Veneto: Valdonica
    • Toscana: Vini Biagi
    • Abruzzo: Zazzera

    Consorzi Partecipanti:

    • Consorzio Orvieto Doc
    • Rosae Maris, rosati di Maremma
    • Consorzio Roma Doc
    • Corsorzio Atina Cabernet Dop
    • Consorzio Cori Doc
    • Consorzio Tutela Cesanese del Piglio Docg: Giovanni Terenzi Vini, L’Avventura, Luca Sbardella, Maria Elena Sinibaldi, Pileum, Marletta Teresa, Tiziana Vela, Az. Agr. Rapillo, Federici, Antiche Cantine Mario Terenzi, Casale della Ioria.

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  • S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina

    S’Osteria38 Acquapendente: Dalla terra alla tavola, un viaggio nell’enogastronomia della Tuscia

    Di Cristina Santini

     

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Mangiare e bere in compagnia è sempre un’esperienza piacevole, se poi si aggiungono storie alla miscela il momento diventa ancora più memorabile. Come diceva Marco Tullio Cicerone, “Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate (anche se qui ce ne sono state tante) ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.

    A convincere sempre di più è la Tuscia, una zona del viterbese ricca di arte, storia e natura circondata da borghi veramente affascinanti, tra castagneti, noccioleti e boschi secolari, di tufo rosso nella terra degli Etruschi, nella valle del Fiume Tevere, intorno al suggestivo Lago di Bolsena o vicino la costa tirrenica.

    Questo invito è stata l’occasione per partecipare a una cena racconto “dalla terra alla tavola” inclusa in un più ampio progetto finanziato dall’ARSIAL per la promozione di prodotti enogastronomici locali attraverso un Educational tour rivolto alla stampa, con assaggi e incontri con i produttori, organizzata da Carlo Zucchetti, giornalista enogastronomico e appassionato ambasciatore della Tuscia e da Elisa Calanca, Coordinatore Alicenova, Cooperativa Sociale Onlus e Direttore di S’Osteria 38.

    Carlo Zucchetti e Elisa Calanca, articolo: S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    Carlo Zucchetti e Elisa Calanca, articolo: S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Siamo la Cooperativa Alicenova Sinergie Solidali – interviene Elisa Calanca – che da sempre si è occupata di tutt’altro, rispetto all’enogastronomia, soprattutto di servizi riabilitativi e servizi alla persona. Andando avanti ci siamo imbattuti in questa esperienza, dapprima con un’azienda agricola dove abbiamo iniziato a fare agricoltura sociale in biologico per poi piano piano avventurarci nell’attuale ristorante-albergo. Utilizziamo in parte i nostri prodotti e in parte quelli della rete territoriale.

    Per noi la rete territoriale è fondamentale perché non solo garantisce la nostra identità quindi un legame stretto con il territorio, le persone, le storie ma ci permette attraverso questo progetto del ristorante di fare formazione, inclusione lavorativa e seguire tutti coloro che vengono da noi per i corsi, gettando un piccolo seme di differente cultura rispetto a quelli sono i contesti lavorativi.

    Per me quindi è di vitale importanza avere la conoscenza diretta con le aziende, con i produttori, confrontarci e forse anche co-progettare per una diversa organizzazione sul territorio. Attraverso percorsi di formazione e orientamento al lavoro, creiamo le condizioni perché giovani in condizione di disabilità fisica o psichica, possano partecipare attivamente alla gestione del ristorante – pizzeria, del negozio di prodotti gastronomici e artigianali e dell’albergo.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    S’Osteria 38, gestita dalla Cooperativa Sociale, si trova ad Acquapendente, cittadina dell’Alta Tuscia, sulla Via Francigena, il cui nome evoca un luogo di Sosta per i pellegrini che vi soggiornavano durante il Medioevo. Il numero 38 fa riferimento alla 38ª tappa dello storico itinerario di pellegrinaggio, dove un tempo c’era la Dogana che divideva lo Stato Pontificio dal Granducato di Toscana. La via Francigena è sicuramente un’opportunità da sfruttare per lo sviluppo territoriale soprattutto per chi trova interesse per un turismo che permette di vivere e immergersi completamente nell’ecosistema di un luogo sia dal punto di vista artistico che naturalistico e, perché no, anche enogastronomico.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Il progetto S’Osteria 38, è nato nel 2018 con il fine di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa attraverso percorsi formativi in ambito enogastronomico e diffondere una cultura lavorativa sostenibile che sappia accogliere le differenze individuali anche di persone fragili, con diversi livelli di disabilità e vittime di varie dipendenze che incontrano una bassa contrattualità sul mercato del lavoro.

    La struttura, accogliente e dai colori così caldi, ospita un ristorante, una pizzeria, sei camere semplici dotate di ogni comfort poste al piano superiore dove abbiamo alloggiato per una notte, un punto vendita con prodotti bio delle Fattorie Solidali e un’enoteca ben fornita con vini di diversi produttori della Tuscia, uno spazio Co-Working per gruppi di studio e lavoro e altri spazi dedicati alla lettura, al disegno e alle opere d’arte di alcuni artisti.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Da questo progetto è nata una bella sinergia tra i produttori che, a vario titolo, contribuiscono a sostenere ed arricchire gli intenti di S’Osteria che sono anche quelli di promuovere il turismo ecosostenibile e lo sviluppo culturale ed economico del territorio.

    La rete territoriale rappresenta un nodo importante del progetto, infatti i prodotti usati provengono in parte dalle produzioni a marchio Sémina della Fattorie di Alice, parte della Cooperativa Alicenova, che fornisce soprattutto ortaggi, olio e confetture. Tutto il resto è frutto di un lavoro di scoperta e di studio che ha portato ad un incontro con i produttori e a conoscere le eccellenze provenienti da allevamenti e agricoltura biologici e sostenibili per poter dare vita a menù che cambiano con il cambiare delle stagioni.

    La scelta dei vini è frutto di una ricerca capillare e della conoscenza diretta delle cantine, coerente con l’idea di offrire un’ampia panoramica degustativa dei prodotti della Tuscia viterbese. A tavola un percorso di assaggi ci porta alla scoperta di materie prime locali attraverso il racconto delle tradizioni enogastronomiche e una cucina di territorio con richiami famigliari che parlano di una terra autentica.

    Menù e degustazione durante la giornata

    La prima portata ad aprire le danze è la pizza gustosa, ricca e croccante al palato nelle due versioni:

    Pizza Margherita
    Fatta con un impasto indiretto 48-72 ore di lievitazione con farina Petra Unica Molino Quaglia da farine italiane, Pomodoro Azienda Agricola Valentini di Tuscania, Fiordilatte Piccola Formaggeria Artigiana di Viterbo, Olio e basilico Fattorie Solidali – Fattoria di Alice, Viterbo.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Pizza Gricia
    Padellino: impasto diretto 24-48 ore di lievitazione con farina Petra Unica Molino Quaglia da farine italiane 80% e farina di Farro macinata a pietra Azienda Villa Sant’Ermanno 20%, Fonduta Pecorino Romano DOP Sini, Guanciale croccante Stefanoni f.lli Viterbo.
    In abbinamento all’antipasto: 507 Metodo Ancestrale “Poggio Bbaranello” dell’Azienda Vignaioli Controvento di Montefiascone vendemmia 2021 da uve Procanico; “Matèe” Igt Lazio Bianco 2019 dell’Azienda Agricola Antonella Pacchiarotti da uve Aleatico vinificate in bianco.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Primo piatto: Gnocchi di patate I.G.P. Alto Viterbese Ambra C.C.OR.A.V. conditi con ragù di carni di Bovino maremmano dell’Azienda Agricola Mariotti, Maiale Rosa Valle Perlata, Pomodoro Azienda Agricola Valentini.
    In abbinamento: Bianco I.G.P. ‘21 Podere Orto “Trivium” (Procanico ed altre varietà della zona a bacca bianca).

    Secondo piatto: Pollo arrosto dell’Azienda Il Pulicaro, con Patate I.G.P. Alto Viterbese Ambra C.C.OR.A.V. di Grotte di Castro.
    In abbinamento: Est! Est!! Est!!! Di Montefiascone DOC “Viti Vecchie” 2022 Famiglie S&T (Procanico, Roscetto, Malvasia); “Rosso Sentinella” I.G.T. Lazio S.A. Valle Perlata (sangiovese).

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    A chiudere questo gustoso menù, una deliziosa Mousse di Ricotta di Piccola Formaggeria Artigiana, farcita con Miele dell’Azienda Agricola Rapaccini e Farro soffiato di Villa Sant’Ermanno, accompagnata da “Passirò” I.G.T. Lazio Passito 2020 della Famiglia Cotarella da uve Roscetto.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice

    Sono intervenuti alla serata:

    Marco Borgononi, Piccola Formaggeria Artigiana
    Mirko Giuliani, C.C.OR.A.V.
    Simona De Vecchis, Podere Orto Trivium
    Paolo Porroni, Valle Perlata
    Patrizia Sensi, Famiglie S&T
    Edoardo Rapaccini, Azienda Agricola Rapaccini.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice
    In conclusione,

    passando del tempo in questa meravigliosa terra ricca di tradizioni, abbiamo la possibilità ogni volta di scoprire un angolo della Tuscia così pittoresca e suggestiva, apprezzando sempre di più i prodotti tipici locali, la cucina tradizionale, una vera combinazione di sapori autentici e genuini, vini che rispecchiano l’identità territoriale e una crescita qualitativa non indifferente e strutture come S’Osteria 38 che sorprendono per la passione e la professionalità verso un mondo, quello dell’associazionismo sociale, oggigiorno tutt’altro che trasparente.

    Un fine comune, in questo progetto, vero e concreto che diventa un modo per dare una risposta etica alle “cose che non vanno bene”, una sorta di politica minore ma sostanziale, concreta, operativa, immediata, aperta a tutti, senza conflitti ideologici o umani.

    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell'autrice
    S’Osteria38 Acquapendente: viaggio di sensi di Cristina, foto dell’autrice
    Informazioni generiche:

    S’Osteria38
    Via Cesare Battisti, 61c
    Acquapendente (VT)
    www.sosteria38.it

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito luogo: http://www.sosteria38.it

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande

    RISERVA GRANDE PRESENTA: NEBBIOLO NEL CUORE X EDIZIONE, il 13 e 14 gennaio 2024 presso il GRAND HOTEL PALATINO, in via Cavour 213/M, Roma

    Redazione – Cristina Santini e Carol Agostini

    Torna a gennaio 2024 l’evento di valorizzazione del regale vitigno Nebbiolo più importante della Capitale: NEBBIOLO NEL CUORE.

    La manifestazione quest’anno raggiungerà un traguardo ambito, costruito dall’agenzia RISERVA GRANDE con determinazione e tanto impegno, anno dopo anno: la sua DECIMA EDIZIONE.

    Tutti gli appassionati, wine-lovers, eno-addicted ed operatori del settore dell’amato vitigno Nebbiolo saranno accolti il 13 e 14 gennaio 2024 presso il Grand Hotel Palatino di Roma, sito in via Cavour 213/M.

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, logo da comunicato stampa
    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, logo da comunicato stampa

    LA MISSION DI NEBBIOLO NEL CUORE

    Nebbiolo nel Cuore è un’iniziativa che consente al visitatore non solo di degustare il Nebbiolo espresso nelle sue molteplici e affascinanti tipologie, ma rappresenta anche un impegno culturale nella promozione di questo straordinario vitigno e delle sue terre di elezione.

    “Nebbiolo Nel Cuore ritorna a Roma per l’edizione del decennale. Dieci anni di valorizzazione del Nebbiolo attraverso i suoi prestigiosi territori di elezione. Attraverso banchi di assaggio e masterclass dedicate, ancora una volta potremo scoprire il potenziale delle nuove annate che verranno presentate e nuove cantine che parteciperanno all’evento per la prima volta.” – dichiara Marco Cum, titolare di RISERVA GRANDE, ideatore e patron di Nebbiolo nel Cuore, – “Come sempre la didattica sarà prevalente, con masterclass straordinarie volte a raccontare la ricchezza assoluta di queste terre. Cultura, volti, sorrisi, tradizioni, esperienze di vita, racconti, emozioni… questo è Nebbiolo Nel Cuore.

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata
    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata

    PER CONSULTARE LA LISTA AGGIORNATA DELLE AZIENDE ADERENTI DIGITARE:

    ESPOSITORI NEBBIOLO NEL CUORE X

    LA GUIDA APP “IL NEBBIOLO”

    Riserva Grande nel corso di questa decima edizione presenterà la nuova ed innovativa GUIDA SUL NEBBIOLO e sui suoi territori d’eccellenza. Un vero e proprio VADEMECUM per i suoi utenti, realizzato per mezzo di un’APP: “IL NEBBIOLO”.

    La guida, il cui progetto è stato presentato nel corso della nona edizione di Nebbiolo nel Cuore, ha richiesto il lavoro di una redazione qualificata e del contributo prezioso di commissari esterni esperti e competenti, che è durato un anno intero.

    “La guida rappresenta uno strumento pratico, facilmente consultabile, che ha il fine prioritario e culturale di trasmettere la conoscenza più approfondita delle terre, della produzione e dei produttori di Nebbiolo.” – dichiara Marco Cum riguardo a questo progetto – “Ma sarà anche un’app utile per i viaggiatori appassionati di Nebbiolo, che vogliano visitare i luoghi in cui il grande vitigno viene prodotto”.

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata
    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata

    LA PRESENTAZIONE

    La GUIDA VADEMECUM NEBBIOLO NEL CUORE verrà presentata ufficialmente domenica 14.01.23 alle ore 11.30, alla presenza anche della STAMPA ACCREDITATA.

    Nel corso della presentazione, verranno consegnati i diplomi ai produttori delle etichette che hanno ottenuto i più importanti riconoscimenti d’eccellenza: IL GRAPPOLO ORO – vini che hanno ottenuto il massimo punteggio (i grappoli assegnati sono stati bronzo, argento o oro); Il COUP DE COEUR – vini che hanno ottenuto il grappolo oro, dotati di qualità uniche ed esclusive, tanto da suscitare un forte impatto emotivo.

    Oltre a questi vini d’eccellenza, verranno premiati i vini che rappresentano, al meglio, alcune categorie di valutazione adottate in guida (rappresentate da relative icone), TRE per ogni seguente categoria:

    TERRITORIALITA’ – vini che si distinguono per la capacità di esprimere al meglio il loro territorio d’origine, caratteristica che li rende riconoscibili e unici; EVOLUZIONE – vini dalle caratteristiche sensoriali che necessitano di ulteriore affinamento, per esprimere compiutamente tutto il potenziale espressivo, comunque già presente al momento della degustazione; EQUILIBRIO – vini dalla eccellente complessiva piacevolezza di beva, grazie al perfetto bilanciamento tra le sensazioni gustative di durezza e morbidezza; VERSATILITA’ – vini dotati di ottima capacità di essere abbinati ad un’ampia varietà di piatti diversi; RAPPORTO QUALITA’ PREZZO – vini che offrono un eccellente equilibrio tra le loro caratteristiche sensoriali, la loro complessità e il loro prezzo di acquisto.

    Per partecipare alla presentazione, è necessario richiedere accredito all’indirizzo mail: accrediti@riservagrande.com ed attendere relativa conferma (con tale accredito sarà possibile anche partecipare al resto della manifestazione, all’apertura dei banchi d’assaggio). È previsto il rilascio di UN SOLO ACCREDITO PER TESTATA/BLOG/PROFILO.

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata
    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, foto da comunicato stampa edizione passata

    A CHI È RIVOLTO NEBBIOLO NEL CUORE?

    Lo scopo della manifestazione è quello primario di coinvolgere gli operatori del settore, quali:

    1. Stampa specializzata e non (per una massiccia diffusione mediatica dell’evento)

    2. Circuito Ho.re.ca: enoteche, ristoranti, hotels

    3. Agenzie di rappresentanza romane

    4. Wine & food blogger e influencer

    5. Sommeliers, appassionati wine-lovers, semplici curiosi

    QUANDO E DOVE:

    il 13 e 14 Gennaio 2023 presso il Gran Hotel Palatino (Rione Monti) – via Cavour 213/M – Roma

    PROGRAMMA

    Attenzione: le masterclass sono a posti limitati, si consiglia la prenotazione online

    SABATO 13 GENNAIO 2024

    – ore 14:00 Apertura Banchi di Assaggio

    – ore 15:00 Masterclass. “L’insostenibile leggerezza dell’essere. Il riflesso del Terroir nei vini di Mascarello Mauro”. Info e prenotazioni: QUI

    – ore 17:30 Masterclass. “Da un’antica leggenda un vino prodigioso: L’erbaluce”. Info e prenotazioni: QUI

    – ore 20:00. Masterclass. “Le zone e i terroirs del Nebbiolo. Ricognizione storica dei grandi territori del Nebbiolo attraverso i suoi protagonisti”. Grandi vini nebbiolo in abbinamento a piatti del territorio. Info e prenotazioni: QUI

    – ore 20:00 Chiusura Banchi Di Assaggio

    DOMENICA 14 GENNAIO 2024

    – ore 11:00 Apertura Banchi di Assaggio

    – ore 12:00 Presentazione della guida IL NEBBIOLO e premiazione dei vini.
    ore 14:00 Masterclass. ” La viticoltura eroica tra Carema e Donnas e la rinascita di un territorio unico”. Info e prenotazioni: QUI

    – ore 17:00 Masterclass. “Il Nebbione. Bollicine VS Nebbiolo. Dallo stesso grappolo grandi vini rossi e spumanti di qualità”. Info e prenotazioni: QUI

    – ore 19:00 Chiusura Banchi di Assaggio

    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, locandina da comunicato stampa
    Nebbiolo nel cuore X edizione 2024, Roma Riserva Grande, locandina da comunicato stampa

    MODALITA’ DI INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE

    – Ingresso giornaliero 27€

    – Ingresso 2 giorni 40€

    – Sconto Sommelier 22€ (Previa dimostrazione tesserino con validità anno in corso)

    – Prevendita con sconto on-line QUI

    ACCREDITI STAMPA

    La richiesta di accredito ONLINE potrà essere effettuata ENTRO MERCOLEDI’ 10 GENNAIO compilando il form QUI

    OPERATORI HORECA

    La richiesta di accredito ONLINE potrà essere effettuata ENTRO MERCOLEDI’ 10 GENNAIO compilando il form QUI.

    La conferma per l’accredito operatoti sarà inviata per mail. È previsto il rilascio di UN ACCREDITO OPERATORI PER TESTATA/BLOG/ATTIVITA’ e per ciascun operatore UN SOLO ACCOMPAGNATORE a prezzo ridotto (20€ invece di 25€). L’ACCREDITO sul posto sarà possibile presentando TESSERINO o BIGLIETTO DA VISITA all’entrata.

    INFO

    Saula Giusto
    Ufficio Stampa, Comunicazioni e Relazioni Pubbliche di Nebbiolo nel Cuore
    Telefono di riferimento:393 2854426
    Marco Cum
    Organizzatore di Nebbiolo Nel Cuore
    eventi@riservagrande.com
    info@nebbiolonelcuore.com
    www.nebbiolonelcuore.it
    Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/3189380371361166
    infoline: 3396231232

    (altro…)

  • BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida

    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida

    BEREBENE 2024: la guida del Gambero Rosso con i migliori vini italiani entro i 20 euro

    Di Cristina Santini

    Pochi giorni fa si è concluso l’evento di presentazione della guida “Berebene 2024” – I migliori vini italiani entro i 20 euro, redatta dalla squadra del Gambero Rosso, la guida dei cambiamenti, rinnovata e pensata come una carta vini centrata sull’accessibilità del vino italiano. Una soglia di prezzo, per tutte le tasche, più alta rispetto allo scorso anno, che ha consentito l’ingresso a tante etichette, vitigni e stili differenti.

    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

     Dall’Almanacco del berebene degli anni passati, nel tempo la pubblicazione è cambiata pur mantenendo sempre un’analogia con quegli anni, grazie al lavoro di ricerca, passione e curiosità dei suoi curatori, Lorenzo Ruggeri e William Pregentelli. Insieme a loro, sul palco a condurre e intrattenere la sala, anche Giuseppe Carrus e Marzio Taccetti della Redazione.

    Le splendide sale del Palazzo Brancaccio di Roma hanno ospitato oltre alla premiazione, anche il tour di degustazione ai banchi d’assaggio delle cantine che ha dato la possibilità a tutto il pubblico di assaggiare gli ottimi vini dal prezzo contenuto.

    Le sale di Palazzo Brancaccio, Roma, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Brancaccio, Roma, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Quando assaggiamo vini francesi – afferma Lorenzo Ruggeriil vino base è veramente un vino base, nove volte su dieci. Ecco quando assaggiamo un vino italiano, ci capita spesso che il prodotto d’ingresso superi l’aspettativa, almeno quanto i vini di fascia superiore e questo indica la serietà delle aziende. Quest’anno la guida, l’abbiamo veramente ripensata, siamo partiti immaginando di andare al ristorante, di sederci e di sfogliare le pagine di una carta dei vini.

    E’ suddivisa in categorie (bollicine, bianchi, rosati, rossi, dolci), abbiamo lavorato sul dettaglio e in profondità, aggiungendo una serie di informazioni di servizio per il lettore, dal numero di bottiglie alle specifiche di lavorazione, indicando il biologico e biodinamico solamente quando certificato, con tanto di finestra di consumo, perché tanti di questi vini che abbiamo premiato invecchiano benissimo, invecchiano di più rispetto a quella che è la percezione media.

    Ci sono vini bianchi italiani che possono invecchiare almeno 12 anni e l’abbiamo indicato, anche per le altre categorie. Poi la novità, il punteggio in centesimi: non l’abbiamo mai usato prima su una guida dei vini del Gambero Rosso e l’abbiamo declinato poi su quella che è la nostra visione del bere italiano; per noi un vino che ha 82 centesimi è già un gran bel vino mantenendo quella che è la struttura classica del Berebene, quindi premio qualità prezzo, premio regionale e nazionale”.

    Presentatori Gambero Rosso: da sx Giuseppe Carrus, Marzio Taccetti, William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Presentatori Gambero Rosso: da sx Giuseppe Carrus, Marzio Taccetti, William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Giuseppe Carrus chiede: “Sono tanti i vini che hanno preso il premio, possiamo parlare a prescindere dal prezzo che questi vini sono buoni, e per “buono” intendiamo quello che diciamo sempre al Gambero non semplicemente a livello organolettico, ma buoni anche perché sono vini che rispecchiano un territorio, la varietà, la denominazione? Possiamo dirlo questo?”

    Assolutamente sì – risponde William Pregentelli qui abbiamo recensito 921 vini, frutto di uno scrupoloso assaggio alla cieca nei consorzi e in redazione, una cinquantina in più rispetto allo scorso anno. Abbiamo cercato di fare un lavoro completo, ovviamente recensire tutti i vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo che ci sono in Italia sarebbe stato un lavoro tre volte più grande rispetto a questa guida, sarebbe stata un’altra guida dei vini. Quindi abbiamo messo quelli che sono davvero molto buoni, è una selezione della selezione di quelli che sono i vini con il miglior rapporto qualità prezzo in Italia”.

    Ecco allora i magnifici sei, come sono stati appellati, al vertice di ogni categoria che abbiamo degustato al seminario e che vi andiamo a presentare con le nostre considerazioni di rito.

    Premi Nazionali

    Lo spumante:

    Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Brut ’17 – Ca del Gè, azienda di piccole dimensioni di Montalto Pavese, zona di elezione per i Riesling e i Pinot Nero composta da suoli gessosi. Un metodo classico da 50 mesi sui lieviti che esprime tutta la qualità del pinot nero di alta collina che regala tanta intensità al naso, dalle sensazioni accentuate dei lieviti, di pan di spagna, al frutto rosso come il lampone, alle leggere note di liquirizia. In bocca c’è tanta freschezza: è succoso, pieno, un frutto rosso carnoso, un lampone pieno e maturo, largo, intenso, goloso, veramente gastronomico. Finale leggermente salino, con un residuo zuccherino (6 gr/l), caratterizzato da una ricchezza concentrata (17€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Il bianco:

    Frascati Superiore 2022 – Casale Marchese

    Sono 50 ettari situati all’interno del territorio del Frascati Docg di proprietà da oltre due secoli della Famiglia Carletti. E’ un vino molto mediterraneo, a livello olfattivo ha una grande carica aromatica, sorretto e bilanciato da una bellissima sapidità. Carattere sfumato, delicato, dal tratto aromatico dolce, molto equilibrato con note di mandorla, di rosa, cedro, anice dalle quali emerge e sfuma molto bene la sapidità. Rappresentativo, tipico, con una bella persistenza, complesso, sfaccettato. Bisogna attendere ancora qualche anno per degustarlo nella sua migliore fase di maturità, presentando ora leggere note di lievito soprattutto a livello di profumi ma dal sorso progressivo (9.90€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Il rosato:

    Chiaretto di Bardolino Classico Vigne Alte ’22 – Zeni 1870. Con questo calice siamo sulla sponda sud orientale del Garda, a base di Corvina, Rondinella e Molinara. All’olfatto è ricco di note floreali, frutti rossi, come lampone e fragola; alla bocca, la dolcezza viene un pò equilibrata da una bella acidità, una freschezza vivace con delle note agrumate sul fondo, di mandarino.

    Estremamente piacevole, dalle sensazioni fresche e solari. Essenziale, non alla moda e dai sentori scarni, è un bardolino di integrità, tensione, fragranza, con un grande carattere e una beva tesa, fine, dalla chiusura precisa, netta, con un sprint finale leggermente speziato di pepe bianco, di rafano, zenzero, che da un movimento sul palato, una piccola scossa molto leggiadra ed espressiva. Complessità, equilibrio e precisione ad un prezzo per chi è un appassionato di vino davvero interessante (8.40€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Giuseppe Carrus interviene: “A parte alcune zone che hanno sempre avuto il rosato come vino di riferimento, fortunatamente quel tempo è passato però negli anni ‘90 la qualità del vino rosato in Italia non è che fosse così alta. Veniva visto come completamento di gamma, e alla richiesta da parte di qualche commerciale per alcune zone o soprattutto per l’estero, veniva prodotto con uve rosse non utilizzate assolutamente per produrre un vino rosso.

    Questo ha portato ad un disinnamoramento, dell’Italia in particolare, nei confronti di questa tipologia, per cui tanti appassionati avevano il pregiudizio. Ci è voluto poi del tempo per ricominciare a far capire invece che il rosato può essere un grande vino, se fatto con la stessa concezione dei grandi bianchi e dei grandi rossi. Non a caso, da qualche anno a questa parte, abbiamo introdotto nella guida maestro, Vini d’Italia, il premio Vino Rosato dell’Anno che non c’era fino a qualche anno fa.”

    Il vino rosso:

    Primitivo di Manduria Anima di Primitivo ’21 – Tenute Eméra Claudio Quarta Vignaiolo

    Dalle parole di Alessandra Quarta: “Anima perché vuole essere l’essenziale del vitigno, andare a raccontare il territorio. Questa guida credo che valorizzi i vini più semplici a contatto con il territorio, non puntano ad essere particolarmente lavorati, anche la nostra è un’espressione abbastanza immediata del primitivo. A nome di tutti i pugliesi posso dire che è un grande orgoglio che venga riconosciuta la qualità delle nostre denominazioni, perchè sono stati vini da taglio per tantissimo tempo, c’è stato un forte riavvicinamento dei produttori al proprio territorio.

    Premio per un vino verticale, diretto, bevibile, piacevole, quotidiano. L’alcolicità si avverte ma non disturba il palato, è un vino di grande morbidezza che mantiene un ritmo di beva per nulla seduto, non un vino pesante marmellatoso, ma una grande interpretazione di Primitivo di Manduria.

    Una Puglia – continua Alessandrache non sia opulenta, ma che sia accessibile, piacevole da bere, da continuare a bere. Non è solo un lavoro della nostra azienda, il mercato si sta muovendo in questa direzione per cui abbiamo cercato di stemperare quei caratteri estremi del Primitivo di Manduria. Fa un brevissimo passaggio in legno di due/tre mesi solo di una parte del vino per avere un pò più di struttura perché è una varietà che ha pochissimo tannino.”

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Ha una trama tannica importante, un finale amaricante, e si rimane un pò spaesati da questa complessità che di solito non hanno i Primitivo di Manduria che oltre a dare struttura, ha tanta freschezza dovuta anche alla vicinanza al mare e ad un terreno un tempo sommerso dalle acque, una caratteristica ben diversa dal classico vitigno più grasso dell’entroterra che ha fatto da apripista.

    Nel finale c’è un ritorno di arancia amara, una lieve nota amaricante che contrasta la percezione olfattiva di dolcezza caratteristica del bouquet aromatico che parla di mora, mirtillo maturo, di ciliegia matura poi in bocca è tutt’altro registro. Un sorso che ha una bella dinamica conferita da questo ritmo dato dal tannino e soprattutto dominato da un finale in crescita, in spinta che non è banale, di leggera speziatura scura e che porta a berne ancora.

    E’ l’unione del frutto nero e della scorza di agrumi che dà una sensazione leggermente agrodolce che incentivano la beva e dà movimento al vino. E’ un calice che ha una concentrazione e una complessità da grande vino da abbinare a piatti importanti. Una visione sul Primitivo di Manduria che esprime dove può andare una Denominazione senza andare su un ricorso eccessivo di frutto, di concentrazione, di dolcezza. (12.80€)

    Ogni anno viene assegnato un ulteriore Premio Nazionale per il Miglior Vino sotto i 10 Euro:

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Aglianico del Vulture Baliaggio ’21 della Cantina di Venosa, cooperativa che nasce intorno alla seconda metà degli anni ‘50 a Venosa in Basilicata sul Vulture, un vulcano spento, con i suoi 350 conferitori situati anche in altri comuni per circa 800 ettari vitati.

    Un prezzo fin troppo ragionevole per un vino dalla costanza qualitativa che offre tanto al naso, dal frutto nero, alle note fumé che danno ricchezza; al palato si avverte una bella freschezza, al di là di cosa si possa pensare dell’Aglianico ovvero un vino pesante, ha tanta vivacità, scorrevolezza, piacevolissimo nella sua speziatura finale con un ritorno al frutto intenso che non lascia mai il sorso.

    Due profili diversi: c’è l’idea di non sovrastrutturare l’Aglianico, quindi di non andare sull’eccesso soprattutto in questa annata calda, e dall’altro lato si avverte sul finale, rispetto al precedente rosso a parità d’annata, una coda più calda e matura, più alcolica con un ritorno di tannino scuro, un pochino più chiuso, più cupo, con note di grafite, pepe nero.

    Il vino procede bene, non è contratto nonostante si avvertono picchi di tannini, di calore, di percezione calda molto accentuata, dall’inizio alla fine con continuità. Ampio, scorrevole che arriva in profondità con un tannino piacevole (6.40€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini, lineup degli assaggi fatti
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini, lineup degli assaggi fatti

    Il dolce:

    Moscato d’Asti Lumine ‘22 – Ca’ d’Gal

    A Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo (CN), la Famiglia Boido ha saputo rilanciare i vini dolci frizzanti a base moscato. Percezione netta di pepe bianco, di noce moscata, di pesca, amalgamate a tante erbe aromatiche, con una leggera sfumatura di timo, salvia.

    Di grande complessità e carattere, mostra una leggera piccantezza e una bevibilità estrema che lascia un palato fresco dalle note fragranti, agrumate. Tutto molto accennato, molto elegante e fine, dalla dolcezza delicata che si avverte ma non è mai sovradosata. Un vino mosso, dalla bollicina che quasi sparisce nel calice ma riesce a dare quel bellissimo ritmo al sorso. Sicuramente più interessante tra un paio d’anni. (14 €).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    I sei premi nazionali in degustazione all’incontro, tutti vini di grande bevibilità e di grande carattere, sono stati egregiamente accompagnati dalle due Dop della Sardegna, il Pecorino Sardo, nella versione Dolce e Maturo, e il Fiore Sardo a latte crudo, eccellenze della tradizione casearia dell’isola.

    I formaggi “Filiera Qualità Sepi” rientrano in una nuova partnership tra produttori del latte virtuosi, 15 aziende agricole sarde e un’azienda di trasformazione, Sepi Formaggi. Un bellissimo progetto che coinvolge tutte le fasi e gli attori della filiera, a partire dai pascoli, dalla produzione agricola, fino alla trasformazione e stagionatura, coniugando l’esperienza e i valori millenari della produzione casearia sarda con i migliori standard qualitativi, garantendo la completa tracciabilità dei prodotti.

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Concludiamo con i premi regionali assegnati:

    Valle d’Aosta – VdA Nebbiolo Barmet ‘22 Caves de Donnas

    Piemonte – Verduno Pelaverga ‘22 G.B. Burlotto

    Liguria – Riviera Ligure di Ponente Vermentino ‘22 Deperi

    Lombardia – OP Riesling V. Costa ‘21 Bruno Verdi

    Trentino – Teroldego Rotaliano ‘21 Dorigati

    Alto Adige – A.A. Santa Maddalena Cl. ‘22 Tenuta Ansitz Waldgries

    Veneto – Soave Cl. Otto ‘22 Graziano Prà

    Friuli Venezia Giulia – Collio Pinot Bianco ‘22 Alessio Komjanc

    Emilia Romagna – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Rosato Sbiadì ‘22 Fattoria Moretto

    Toscana – Rosé Scuro ‘22 Val delle Corti

    Marche – Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Michele ‘22 Campanelli

    Umbria – Ciliegiolo ‘21 Marchesi Ruffo della Scaletta

    Lazio – Castore Bellone ‘22 Cincinnato

    Abruzzo – Cerasuolo d’Abruzzo Fonte Cupa ‘22 Camillo Montori

    Molise – Molise Tintilia 200 metri ‘22 Tenimenti Grieco

    Campania – Campi Flegrei Falanghina ‘22 La Sibilla

    Basilicata – Aglianico del Vulture Serra del prete ‘20 Musto Carmelitano

    Puglia – Castel del Monte Bombino Nero Pungirosa ‘22 Rivera

    Calabria – Cirò Bianco ‘22 Vigneti Vumbaca

    Sicilia – Rosse del Soprano ‘19 Palari

    Sardegna – Vermentino di Sardegna Tuvaoes ‘22 Giovanna Maria Cherchi

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito Guida: https://www.gamberorosso.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano

    Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano

    PROGETTO ROMA DOCet 2023, Secondo Tour sul bordo del Vulcano

    Di Cristina Santini

    Dopo avervi parlato del primo tour itinerante (da leggere) e della storia di alcune cantine situate all’interno dell’areale dei Castelli Romani, un’area di natura vulcanica, a sud est della Capitale, originata dal crollo del Vulcano Laziale centinaia di migliaia di anni fa, è il momento di raccontarvi di un altro complesso, sempre vulcanico ma differente. Dall’area tuscolana che comprende Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora che guarda verso Roma, ci spostiamo nella parte opposta verso la costa ovvero nell’area lanuvina e parte dell’area artemisia.

    Cantina sociale GOTTO D’ORO, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Cantina sociale GOTTO D’ORO, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    A parlare sono state le aziende del Consorzio di Tutela Vini Roma Doc, promotrici della Denominazione e del patrimonio naturale e vitivinicolo, che ci hanno ospitato e raccontato la storia aziendale e il territorio sul quale abbiamo camminato.
    La prima tappa ci porta al GOTTO D’ORO, la Cantina Sociale che da quasi otto decenni, ormai, per il territorio dei Castelli Romani, è stata molto più di una semplice cantina. E ce la racconta Marco Zanibellato.

    Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, questa realtà produttiva ha rappresentato un’autentica scintilla di speranza, un messaggio deciso, nell’unica direzione allora possibile: la rinascita attraverso la resilienza. Una capacità che ha portato in questi anni ad una nuova identità per i vini dei Castelli che da tempo sembrava essersi appannata.

    Lo stabilimento di Marino del Gotto d’Oro, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Lo stabilimento di Marino del Gotto d’Oro, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    La cooperativa, nata nel 1945 nello stabilimento di Ciampino andato poi distrutto, arrivata a Marino nei primi anni ‘70, si occupa della lavorazione delle uve raccolte dai 200 soci conferitori, situati nelle zone di Roma Sud fino alla provincia di Latina, al confine con Cisterna e Aprilia per un totale di 1000 ettari. Segue tutte le fasi, dalla vinificazione, all’affinamento, all’imbottigliamento, allo stoccaggio di magazzino fino alla distribuzione dei prodotti in tutta Italia e in buona parte del mondo per un totale di sette milioni di bottiglie vendute all’anno.

    Le uve, conferite il giorno stesso della raccolta (40 giorni di vendemmia, da fine agosto con le precoci fino al 10/15 di ottobre con le più tardive), giunte in cantina, vengono pesate sulle grandi bilance, nelle postazioni di ricezione, ed eseguite le prime analisi sullo stato di salute, vengono destinate alle differenti Doc.
    In questo stabilimento si producono 3 Doc: Marino, Castelli Romani e Roma Doc nella doppia linea, Vinea Domini per la ristorazione e la linea Settantacinque75 per la grande distribuzione. Paolo Peira è il consulente enologo che ha intrapreso il percorso di Vinea Domini.

    Cantina di vinificazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Cantina di vinificazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    All’interno, osserviamo l’immenso panorama delle 10 presse pneumatiche chiuse, utilizzate per la pressatura soffice, e le grandi vasche di cemento risalenti al 1971, non tutte in uso, che grazie ai finanziamenti europei sono state rinnovate e riutilizzate. Tre livelli di cantina composti, come la vecchia tecnologia enologica prevedeva, da Silos in cemento armato autoportante, utili per una decantazione agevole e uno stoccaggio più lungo del vino poiché neutri e inerti rispetto all’acciaio. Ovviamente ci sono anche le vasche in acciaio e sono adottati entrambi i sistemi.

    Il video di Luigi Caporicci, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Il video di Luigi Caporicci, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Riportiamo una breve citazione tratta dalle parole del Presidente Luigi Caporicci, purtroppo scomparso prematuramente quest’anno, mandata in onda nella sala prima della degustazione: “In questi anni abbiamo fatto lavori per migliorare tutta la produzione del calore, caldo-freddo, la produzione di energia elettrica con l’impianto fotovoltaico, la depurazione delle acque anche per l’utilizzo quotidiano con un impianto di osmosi che è all’avanguardia. La Regione Lazio e i fondi europei sono stati un grosso incentivo per gli operatori laziali. Attingere ai fondi del programma di sviluppo rurale della Regione Lazio è una buona opportunità. Nei prossimi 10 anni il nostro obiettivo è quello di valorizzare il prodotto per far si che il Lazio sia una regione apprezzata per quello che è”.

    Ma veniamo alla degustazione dei sei vini raccontata da Paolo Peira e Marco Zanibellato.

    Il primo calice è un DOC Roma Bianco 2021, Malvasia Puntinata in purezza, della Linea Settantacinque75, un entry level che ricorda i 75 anni di vita della Cantina. Le uve vengono raccolte volutamente più tardi per raggiungere una certa struttura, per arrivare ad un vino che all’olfatto è nel pieno della sua maturità, quindi da una parte ha perso quella freschezza che inizialmente aveva nei primi mesi, per lasciare il posto ad una aromaticità più decisa e più sostenuta che va verso frutti e fiori un po’ più maturi. E’ un vino di facile beva che dopo un anno di bottiglia ha una certa morbidezza e un’acidità che ha ceduto il passo a dei composti più morbidi.

    In alcuni casi, alcune partite vengono raccolte prima della perfetta maturazione per avere un serbatoio di acidità naturale, per una certa freschezza atta a garantire il potenziale evolutivo, da poter poi assemblare con il resto della Malvasia.

    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    La Vinea Domini è la nuova linea della Gotto d’Oro, un prodotto non di qualità superiore, ma di qualità diversa, fatto con intenzioni diverse. Il secondo calice è un DOC Roma Bianco Malvasia Puntinata 2022, la varietà autoctona della zona, una malvasia che non è aromatica come quella delle Lipari, non è così neutra come a volte è la Malvasia Istriana, ma è un’uva intermedia che a seconda del momento della raccolta, concede una risposta sensoriale distinta e netta. Raccolta anticipatamente regala un vino molto semplice, beverino, dotato di una pericolosa bevibilità; lasciata maturare come accade per la Doc Roma, raggiunge un carattere più importante e strutturato.

    Questi primi due vini sono estremamente didattici: nel primo si ha l’idea della Malvasia raccolta in anticipo, agrumata, dalla spiccata acidità e mineralità; nel secondo quella della frutta più matura, con canditi, ricche note balsamiche e caratteristici accenni mentolati.

    In quest’area dei Castelli Romani dove la Denominazione del Frascati rappresenta quasi la metà dei vini “castellani”, non poteva mancare nel nostro panel di degustazione il Frascati Superiore Docg 2022, composto da Malvasia di Candia e Trebbiano Toscano, imbottigliato da poche settimane, ancora molto fresco e delicato. Il disciplinare prevede l’obbligo di produrre, vinificare e affinare i vini di questa Denominazione nel proprio areale di produzione con, come in questo caso, la deroga dell’imbottigliamento nello stabilimento di Marino.

    A differenza dei vini di Marino prodotti in un’area esposta all’influenza del mare, Frascati è tutt’altra zona con vigneti coltivati sulle colline di media altitudine, rivolte verso l’Appennino, dove l’influsso marino vien meno e regala vini un po’ più austeri, più verticali, più acidi, vini che sopportano meglio anche l’invecchiamento con una freschezza e una spinta aromatica distinta.
    I vigneti, coltivati a filare, hanno superfici molto ridotte, si parla di singole proprietà e non aziende estensive, con un’età media di 30 anni, caratteristica peculiare della zona del Frascati.

    La Malvasia di Candia è una varietà che ha pochi sentori e il Trebbiano Toscano o Procanico anch’esso abbastanza neutro. I profumi che avvertiamo al naso di rosa e banana sono i classici profumi di fermentazione liberati dai lieviti, attraverso lo shock termico grazie al quale vengono esaltate tutte le componenti aromatiche.
    I vini di questa zona, siano essi Frascati, Marino o DOC Roma, hanno un carattere in comune che è dato dall’areale di provenienza, ovvero quella mineralità olfattiva che talvolta si traduce anche in una sapidità gustativa.

    Oggi se ne parla molto rispetto al passato, si mette l’accento su questa mineralità, su questa sapidità, talvolta sbagliando facendo riferimento ai sali minerali del terreno. Sarebbe molto più facile dire che il vino è salato perchè c’è il sale, in realtà c’è il sale ma non è quello che determina questi caratteri, sono altri composti che derivano comunque da questi suoli vulcanici.

    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Passando ai rossi delle due linee, abbiamo assaggiato il DOC Roma Rosso 2020 della linea Settantacinque75 (60% Montepulciano e 40% Sangiovese) e il DOC Roma Rosso 2020 della linea Vinea Domini (60% Montepulciano e 40% Cesanese) dove la percentuale del Montepulciano, principale vitigno a bacca rossa, è prevista non meno del 50% come da disciplinare.

    Il quarto calice rosso, nonostante sia una 2020, è ancora di un bel rosso rubino, porpora ai bordi, dove prevale il Montepulciano e vengono meno le note di violetta e di speziatura del Sangiovese. Si avverte più la frutta rossa, la marmellata di prugne, di amarene, anche un po’ mature. L’annata è stata splendida, l’escursione termica ha garantito il mantenimento dell’acidità nelle uve e la struttura polifenolica nei rossi. L’uso del legno è presente ma in maniera delicata partecipando alla complessità aromatica con una leggera speziatura sul finale, pur mantenendo le proprietà sensoriali dell’uva. E’ un vino che può stare ancora a lungo in bottiglia senza mostrare segnali di involuzione, con un tannino di grande morbidezza.

    Il Montepulciano ha trovato la giusta connotazione sulle pendici dei Castelli Romani, matura tardi e quindi a volte si è costretti a raccoglierlo in anticipo più per ragioni di sanità che per ragioni di maturazione, specie nelle annate in cui l’autunno arriva molto presto. Raccolto troppo presto mostra un tannino un po’ rugoso, astringente.

    Nel quinto calice, il Roma Doc Rosso Vinea Domini 2020, che affina sei mesi in barrique non di primo passaggio, ritroviamo la frutta rossa che ancora è percettibile, un ricco mix di note terziarie come la vaniglia, la noce di cocco, le spezie, la nota affumicata di salsa barbecue e descrittori che richiamano la cioccolata, il cacao e il tabacco da sigaro. Con un anno di ritardo sul mercato è un altro vino. Bisogna attenderlo.

    Barricaia, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Barricaia, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Ultimo ma non per importanza, il Cesanese del Piglio Docg 2021, da 100% Cesanese di Affile, altra DOCG Rossa del Lazio, prodotta veramente in numeri molto limitati. Siamo al Piglio, una zona con un’altitudine più elevata che garantisce la giusta maturazione e una varietà nuovamente tardiva, dalle rese minime, l’alter ego della Malvasia Puntinata.

    E’ un vino che ha un impatto cromatico molto denso, profondo e sostenuto, segue un affinamento molto lungo in legno grazie al quale il Cesanese, oltre a mostrare intense note di more selvatiche, fragoline, regala sensazioni di fiori appassiti come la rosa. Etereo, balsamico, con un’impronta decisa di tostatura e una fusione particolare tra il caffè e la cioccolata bianca. Potenza di beva, freschezza acida pungente, ha comunque bisogno di riposare ancora in bottiglia per qualche mese, anche qualche anno. Insomma dà degli ottimi risultati a condizione che lo si lasci maturare.

    Line up Gotto d’Oro, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Line up Gotto d’Oro, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Il nostro tour prosegue nelle Cantine SAN MARCO, una delle più importanti aziende vinicole della provincia di Roma. Un cammino iniziato tanto tempo fa grazie a due uomini, il pugliese Umberto Notarnicola e il piemontese Bruno Violo, originari quindi di Regioni famose per l’ottimo vino rosso che nel territorio dei Castelli Romani hanno dato vita nel 1972 alla Cantina situata sul Colle di San Marco, dal quale prende il nome. Il progetto è portato avanti oggi dai loro figli, Danilo Notarnicola e Pietro Violo che negli anni hanno introdotto nuovi vitigni e, allo stesso tempo, valorizzato le principali varietà autoctone del Lazio.

    “Siamo più o meno nel centro della zona di produzione del Frascati – racconta Pietro Violo, Enologo e Responsabile del controllo qualitàcome tipologia maggiormente importante, poi ovviamente abbiamo tutti i vini che si porta dietro il Lazio Castelli Romani. Ultima nata la DOC Roma, una denominazione giovane con una crescita lenta ma solida. Innanzitutto partiamo dal nome importante recepito forse più all’estero che non in casa nostra, questo però può essere un buon veicolo. Fortunatamente i quantitativi non sono così tanti, crescono ma impiegano il tempo delle produzioni agricole, piuttosto lentamente, ma è una cosa secondo me positiva”.

    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Tre linee di vinificazione equivalenti, fondamentalmente per dare la possibilità di lavorare più tipologie di prodotto e per riuscire a fare un maggior numero di selezione possibile sui prodotti stessi. Ovviamente il grosso delle vinificazioni riguarda i vini bianchi.
    Le uve, provenienti sia dalle proprietà seguite direttamente sia dai circa 120 piccoli conferitori storici situati tra Frascati e Monteporzio Catone, vengono immediatamente pigiate e diraspate soprattutto le bianche per andare poi o direttamente in pressa oppure in vasca per la macerazione a freddo a 6/8°C. Si tratta di macerazioni che variano dalle 6 alle 8, anche 12 ore a seconda della tipologia di uva. Poi seguono le lavorazioni tradizionali.

    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    La produzione, destinata equamente tra 50% all’estero e 50% in Italia e presente in tutti i mercati, si aggira appena al di sotto dei 3 milioni di bottiglie l’anno di cui Doc Roma intorno alle 70000 bottiglie, in crescita. Il Roma Doc si difende bene, inizia ad essere richiesto e questo è molto importante per la nuova denominazione.
    La base del Bianco è Malvasia Puntinata, alla quale vengono aggiunti in blend, a seconda dell’andamento dell’annata e delle caratteristiche, Bellone e Bombino. Nel caso del Rosso, Montepulciano insieme al Sangiovese e parte del Syrah.

    Il 50% minimo delle varietà maggiori previsto dal disciplinare è stato un buon inserimento, soprattutto per il Montepulciano, scelta ben calata nel territorio dove matura bene, un territorio tardivo per cui sarebbe stato inutile scegliere come base un vitigno precoce. La scelta di dare delle date minime per far uscire i prodotti, il 15 marzo per i bianchi e i 2 anni per i rossi riserva, ha tolto la possibilità di fare vini da consumo eccessivamente veloce che spesso non hanno un riscontro o un’impronta qualitativa adeguata.

    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Gradualmente la Cantina è stata ampliata per cui storicamente sono conservate tutte le tipologie di vasche, dal cemento, alla vetroresina, all’acciaio. Articolata su due livelli con una profondità di 10 metri, nei tre lunghi corridoi si svolgono le fermentazioni, le lavorazioni e la conservazione dei vini. Le vasche hanno delle piastre di controllo temperatura, per cui ognuna può essere gestita singolarmente dando la possibilità di lavorare con temperature differenti ma nei medesimi tempi.
    Le barrique, di norma, non sono mai solo di primo passaggio, perché il legno deve risultare una sensazione riconoscibile ma leggera. La necessità del numero di botti è sempre più ridotta, la Riserva esce almeno con 24 mesi dopo la vendemmia, per cui si ha tutto il tempo di preparare una base che poi andrà assemblata con la parte in acciaio per ottenere un giusto equilibrio.

    Il 90% dei controlli viene eseguito internamente attraverso un laboratorio per cui ogni movimentazione, filtrazione, aggiunta che genera un campione viene controllato, registrato nel software gestionale, in modo da garantire la tracciabilità del prodotto, dalla raccolta dell’uva al giorno dell’uscita della bottiglia.
    Oltre la parte analitica, c’è l’assaggio dei vari prodotti e quindi ogni mese si ha già un’idea di ciò che si andrà poi ad utilizzare nel mese successivo, fino al post imbottigliamento. Periodicamente vengono prelevate alcune bottiglie per lotto per verificare da lì ai due anni successivi l’evoluzione del prodotto.

     

    Laboratorio analisi, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Laboratorio analisi, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Dalla Cantina ci spostiamo a fianco, ospiti della Vinoteca San Marco dove abbiamo degustato i vini aziendali legati ai piatti del territorio.

    Line up Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Line up Cantine San Marco, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    In degustazione: Frascati Doc vino spumante Brut nove mesi a contatto con i lieviti (20/30% Malvasia del Lazio, 40/50% Malvasia di Candia, 5/10% Bombino) abbinato alle gustose bruschette, un tripudio di colori e sapori e al tagliere di porchetta e prosciutto; Roma Doc Bianco 2022 (60% malvasia puntinata, 25% Trebbiano Verde, 15% Greco), macerazione di 12 gg sulle bucce e affinamento in acciaio che ha accompagnato un piatto di rigatoni alla gricia; Roma Doc Rosso 2019 composto dall’80% Montepulciano e 20% Sangiovese vinificati tradizionalmente insieme con ripetuti rimontaggi e affinamento tra il cemento e l’acciaio che è andato ad accostarsi ad un bel piatto di rigatoni all’amatriciana.

    A chiudere un Roma Doc rosso riserva 2018 dell’Azienda Villa Cavalletti di Grottaferrata (80% Montepulciano e 20% Cesanese) che affina metà in acciaio e metà in barrique usate rovere di Tronçais.

    Leggi anche: https://www.papillae.it/progetto-roma-docet-attivita-lavoro-consorzio/

    Piatti della cucina romana, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Piatti della cucina romana, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Il tour prosegue nell’Azienda agricola GABRIELE GAFFINO, un produttore giunto alla terza generazione che nel 2014 ha deciso di lasciare il suo primo lavoro per dedicarsi alla terra acquistata all’inizio degli anni ‘60 dal nonno, nato a Glasgow da una Famiglia di contadini emigrati.
    In principio c’era solo il terreno e un casale diroccato che poi è stato completamente ristrutturato e trasformato in un luogo visitabile. Il progetto è ancora in divenire e ospiterà altre sale di vinificazione e il magazzino. Dal vendere inizialmente la sua uva, pian piano Gabriele è giunto a imbottigliare i suoi vini con proprie etichette.

    Azienda Agricola Gabriele Gaffino, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Azienda Agricola Gabriele Gaffino, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    La proprietà di 32 ettari, di cui 28 vitati e 2,5 a oliveto, è disposta in un unico blocco intorno all’Azienda, situata nel comune di Ardea, in Provincia di Roma, a 15 km in linea d’aria dal mare. Si tratta di un territorio a metà strada tra la terra vulcanica e il mare, caratterizzato dal suolo vulcanico misto ad argilla, ricco di microelementi e sostanze minerali.
    La vendemmia è manuale, con l’utilizzo di cassette, non tutto il quantitativo viene vinificato, poiché una grande parte delle uve viene ancora venduta ma Gabriele ci confida che vorrebbe arrivare ad imbottigliare il 100%.

    I vigneti, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    I vigneti, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Sono stati mantenuti i vigneti più antichi, di Trebbiano Toscano e Malvasia di Candia, che hanno un’età media di 35/40 anni, reimpiantati nel tempo assieme a Montepulciano, Cesanese, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Sangiovese. Le varietà a bacca bianca in produzione, oltre le già citate, sono la Malvasia Puntinata, il Trebbiano Verde e il Viognier. E’ cosa certa che la posizione dei vigneti, così curati, e il vento costante che spira e asciuga perfettamente le uve aiutano nella gestione del biologico come anche il suolo dovuto alla vicinanza del Vulcano di Albano, il più antico del Lazio, quiescente.

    L’azienda, ancora di piccole dimensioni, è cresciuta molto in questi anni, con una produzione di 75.000 bottiglie al momento, con l’intento di arrivare ad un numero maggiore. Per ora viene prodotto solo il Roma Doc rosso anche se nel piano di sviluppo è prevista la realizzazione del Roma Doc Bianco da Malvasia Puntinata in purezza.
    Anche in questa realtà vige un rigido controllo in tutte le fasi e, avvalendosi del laboratorio interno, vengono eseguite tutte le analisi con l’enologo di cantina che permettono di avere una sorveglianza costante su quello che è l’andamento del vino e intervenire solamente al bisogno.

    La Barricaia, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    La Barricaia, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Piccoli vani nelle tre cantine ospitano i silos, molti dei quali di dimensioni considerevoli all’esterno, e la barricaia che un tempo era una cisterna dell’acqua piovana che veniva incanalata e utilizzata per i servizi del casale. Oggi chiusa, bonificata e resa una barricaia dove affinano i rossi.
    Veniamo alla entusiasmante e concludente mini verticale del Roma Doc rosso, nelle annate 2018, 2019 e 2020, composto da uve provenienti dallo stesso appezzamento.

    Line up cantina, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    Line up cantina, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    Risultato del blend 60% Montepulciano e 40% Sangiovese è un vino da lungo affinamento, 10/12 mesi in barrique di rovere francese di primo passaggio. Non tutta la massa matura in legno, a seconda delle annate si cerca di capire quanto utilizzarne per trovare il giusto equilibrio. In questo caso, il 40% della massa totale affina in barrique, poi segue il blend con la parte in acciaio. Dopo l’imbottigliamento, riposa quanto il tempo rimasto nella botte.

    2020

    Questa annata si distingue al naso per la sua intensità di frutta matura, anche sotto spirito e per la parte balsamica. Minerale, sapido e fresco il palato attorniato dalle note speziate decise di chiodi di garofano e meno di pepe nero, dalla viola leggermente appassita a chiudere in un finale pronunciato di liquirizia dopo qualche minuto. Un cavallo rampante giovane dal sorso ricco e copioso.

    2019

    Olfatto più evoluto per questo calice rispetto al precedente che inizialmente si è mostrato il più chiuso della batteria. Si riscontra al naso una consistenza golosa di marmellata di frutta rossa e tabacco che ritroviamo in bocca con un tannino integrato e una dolcezza invidiabile. Beverino e piacevole, è un vino che richiama alla beva senza annoiare.

    2018

    Il profumo della frutta nel tempo trascorso si trasforma in una sensazione balsamica vincente, combinata ad una leggera nota di anice. Il sorso ha una similitudine con la 2020, caratterizzato da una spalla acida importante e un velo tannico vivo ma carezzevole accompagnato dal cioccolato nero. Longevità, struttura, grinta, forza sono le peculiarità designate.

    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini
    La degustazione, articolo: Progetto ROMA DOCet 2023, II° Tour sul bordo del Vulcano, foto di Cristina Santini

    A questo punto della giornata, ascoltiamo insieme al gruppo di degustazione i dubbi ancora presenti sulla direzione intrapresa dalla Denominazione Roma. Dopo aver assaggiato tutti vini differenti, viene spontaneo domandare, al Presidente del Consorzio Tullio Galassini e al Produttore Gabriele Gaffino, cosa voglia comunicare o far capire la Doc Roma.

    Gabriele risponde: “Come produttore e come parte del Consorzio posso dire che vogliamo sicuramente produrre vini rappresentativi del territorio, da qui il problema principale di avere differenti suoli vulcanici a poca distanza gli uni dagli altri e dover comunicare questa diversità, quasi a parlare di zonazioni. Si stava ragionando giorni fa su questo argomento durante il CdA, sul fare delle zonazioni per avere la zona più vulcanica, la zona più sabbiosa in maniera tale da indirizzare il consumatore o il giornalista ad una migliore interpretazione dello stile di ogni produttore, della bevibilità e della differenza di un vino più semplice nella beva da quello più importante.

    Stiamo cercando di capire anche noi in che direzione andare tutti insieme, chiaramente siamo nati nel 2018 come Consorzio, quindi siamo veramente giovani però la volontà c’è ed è quella di trasmettere il senso di innovazione, è quella di fare vini moderni, qualitativi e di essere qualcosa di nuovo rispetto al passato.”

    Purtroppo, ci sembra di comprendere che la confusione si abbia sui blend, soprattutto sulla tipologia rosso. Forse utilizzare esclusivamente i vitigni maggiori potrebbe costituire un punto di partenza per avere quella differenziazione, avendo una base riconoscibile a tutti, tra i vari produttori, e rendere più importanti le diverse sfaccettature degli stessi vitigni.

    Tullio Galassini interviene: “Se oggi devi creare una DOC nel 2023, il Ministero, la Comunità Europea dicono: devi individuare un gruppo A dal 50/65% e noi abbiamo messo Montepulciano per i rossi e Malvasia del Lazio per i bianchi; un gruppo B da minimo il 35% e massimo il 50%; un gruppo C eventuale che può arrivare fino al 15%. Quindi qualsiasi DOC che nasce dalla legge 238 del 2016 in poi – Testo unico vite e vino – è formata in questo modo. Questo vale per tutte le DOCG di nuova generazione, però tale confusione viene imputata solo a noi. Quello che vogliamo comunicare sono sicuramente tre vitigni, la Malvasia del Lazio, il Bellone e il Montepulciano che è un autoctono anche laziale e su suolo vulcanico esiste solo qui da noi, come la Malvasia del Lazio e il Bellone.”

    Leggi anche: https://www.papillae.it/progetto-roma-docet-viaggio-sensoriale-intenso/

    Conclusione

    Concludiamo affermando che grazie al Consorzio che sta puntando tantissimo sul discorso vulcano, c’è più coesione al suo interno, considerando che le aziende fino a un anno fa erano completamente distaccate. Adesso si percepisce un lavoro comune e far parte di un gruppo vuol dire agire insieme per un unico obiettivo. Stiamo assistendo comunque a qualcosa di importante, a prescindere se si tratti di un’azienda piccola o un’azienda più grande come quelle visitate in questo tour.

    Entrambe le realtà devono puntare alla qualità e non basta avere solo un brand fortissimo in comune se poi nel calice non hai nulla da mostrare, sarebbe come distruggere il lavoro sapientemente fatto finora da ogni singolo produttore. Bisogna raggiungere quel pensiero, quella comunicazione che non generi più perplessità per poter affermare questo è il blend di Roma come il più famoso taglio bordolese, chiaro a tutti.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito progetto: http://www.vinidocroma.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

     

  • Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione

    Redazione-Cristina Santini

    Sabato 18 novembre dalle ore 11 alle ore 22 presso il Ristorante La Foresta via Foresta 51-Rieti

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell'edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell’edizione 2022

    Nato da un’idea del produttore Antonio Di Carlo (Cantina Le Macchie) e di Francesco Guercilena (oggi presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Lazio), il Giro d’Italia di Rieti 2023, si terrà il 18 novembre a partire dalle ore 11 presso il Ristorante La Foresta di Rieti.

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022

    Giunto ormai alla IX edizione, tale emozionante celebrazione del gusto e della cultura enogastronomica sarà un’occasione d’incontro per produttori grandi e piccoli del comparto vitivinicolo nazionale e per importanti realtà agroalimentari. Il successo di questa iniziativa può essere rintracciato nei numeri dello scorso anno: 2500 visitatori, 163 le cantine provenienti da tutta Italia, 62 le aziende food partecipanti. Un richiamo per più di 65 giornalisti e food blogger accreditati e 109 operatori del settore Horeca.

    L’obiettivo che la manifestazione Giro d’Italia Rieti 2023 si propone di realizzare è la promozione della cultura enogastronomica locale, l’aggregazione delle eccellenze italiane e l’incontro tra le varie professionalità legate al comparto con gli addetti ai lavori e i visitatori.

    Gli ospiti potranno partecipare a una vasta gamma di attività che includono dibattiti, seminari, premiazioni e degustazioni in un’ atmosfera vivace e coinvolgente che si svolgeranno durante tutta la giornata.

    Vino, birra, olio, miele, lenticchie, salumi, formaggi, confetture, pane, marroni, dolci tradizionali e caffè si alterneranno in un coinvolgente percorso sensoriale di assaggi.

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022

    Un particolare focus sarà dedicato alle aziende laziali in cui qualità, tradizione e innovazione si fondono. Tra i protagonisti di quest’anno ci sarà anche l’Associazione provinciale cuochi Rieti della Federazione italiana cuochi.

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell'edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell’edizione 2022

    Giro d’Italia Rieti 2023, il programma:

    ore 11,00 – Inaugurazione della manifestazione
    ore 12,00 – Seminario degustazione del caffè
    ore 13,00 – Seminario sulle malvasie d’Italia
    ore 14,00 –Seminario sui vini Rosati d’Italia
    ore 15,30 – Premiazioni Migliori produttori della Manifestazione suddivise per diverse categorie
    ore 16,30 –Seminario sui vini da dessert
    ore 17.30 – Momento Le vecchie annate i produttori che lo vorranno apriranno nel loro banco d’assaggio una bottiglia di una vecchia annata a piacere della loro cantina
    ore 18 – Seminario sui vini spumanti di uve Rosse

    Per maggiori informazioni: www.giroditaliarieti.it info@giroditaliarieti.it -tel.0746 220455

    Per giornalisti: https://www.giroditaliarieti.it/press-area/

    Costo biglietto d’ingresso :40 euro

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Ufficio stampa: Leeloo srl – Informazione e Comunicazione
    331 6158303 – 331 6176325 -3881066358

    Sito evento: https://www.giroditaliarieti.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

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  • ViniAmo…d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events

    ViniAmo…d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events

    Il 28 ottobre 2023, presso la suggestiva Residenza di Santa Emilia de Vialar, situata in Via Paolo III, 16 a Roma, si terrà un evento enogastronomico straordinario presentato da Minelli Wine Events: “ViniAmo… d’Autunno 2023_Il Wine Tasting della Capitale!”.

    Redazione – Carol Agostini

     

    ViniAmo d’Autunno è un grande banco d’assaggio che celebra i sapori autunnali, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica. Durante l’evento, avrete l’opportunità di degustare i migliori vini provenienti da oltre 50 rinomati produttori a livello nazionale. Ma le delizie non si fermano qui, poiché potrete anche esplorare stand gastronomici che offriranno prelibatezze locali, perfettamente abbinate ai vini in degustazione.

    ViniAmo...d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events, da comunicato stampa
    ViniAmo…d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events, da comunicato stampa

    L’appuntamento è fissato per sabato 28 ottobre, con un orario speciale: dalle 11.30 alle 13.30, l’evento sarà riservato agli operatori del settore, tra cui ristoratori, enotecari, agenti, distributori e giornalisti. A partire dalle 14.00, l’accesso sarà aperto al pubblico e si protrarrà fino alle 21 circa. Il biglietto d’ingresso garantirà l’opportunità di degustare oltre 160 vini, oltre a molte altre sorprese enogastronomiche.

    Inoltre, durante la degustazione, avrete la possibilità di acquistare i prodotti che vi incuriosiranno di più. “ViniAmo d’Autunno 2023_Il Wine Tasting della Capitale” rappresenta un’occasione unica per condividere e approfondire la cultura del vino, offrendo un’esperienza coinvolgente e appagante per tutti gli amanti del buon cibo e del buon vino.

    Il 28 ottobre 2023, presso la suggestiva Residenza di Santa Emilia de Vialar, situata in Via Paolo III, 16 a Roma, si terrà un evento enogastronomico straordinario presentato da Minelli Wine Events: "ViniAmo... d’Autunno 2023_Il Wine Tasting della Capitale!", da comunicato stampa
    Il 28 ottobre 2023, presso la suggestiva Residenza di Santa Emilia de Vialar, situata in Via Paolo III, 16 a Roma, si terrà un evento enogastronomico straordinario presentato da Minelli Wine Events: “ViniAmo… d’Autunno 2023_Il Wine Tasting della Capitale!”, da comunicato stampa

    PRODUTTORI ESPOSITORI 2023

    ABRUZZO
    • Cantine Roveri
    • Fattoria Gaglierano
    • San Lorenzo Vini
    • Tenuta Antonini
    • Tenuta Ulisse

    BASILICATA
    • Vitis in Vulture

    CALABRIA
    • Azienda Agricola Diana
    • Farneto del Principe
    • La Pizzuta del Principe

    CAMPANIA
    • Aroma Vini
    • Azienda Agricola Laura De Vito
    • Azienda Vitivinicola Iovino
    • Terre Caudium

    EMILIA ROMAGNA
    • Cantine Luretta
    • Cantina Tommaso Tobia Zucchi
    • Società Agricola San Francesco

    FRIULI-VENEZIA GIULIA
    • Gioia / Linea Voltis
    • Vini di Gaspero

    LAZIO
    • Azienda Agricola Vinicio Mita
    • Casa Divina Provvidenza
    • Gioia / Linea Eprus
    • L’Avventura
    • Monti Cecubi

    LOMBARDIA
    • La Manega

    MARCHE
    • Cantine Fontezoppa

    MOLISE
    • Di Majo Norante

    PIEMONTE
    • Cantina Careglio
    • Carlin de Paolo
    • Monchiero Vini
    • Poderi Moretti

    PUGLIA
    • Giancarlo Ceci

    SARDEGNA
    • Azienda Agricola Vigna de’ Luceri
    • Cantina Soberana
    • Contini 1898
    • Siddura
    • Tre Biddas

    SICILIA
    • Cantine Vinci
    • Tenute Mokarta

    TOSCANA
    • Colline San Biagio
    • La Ciarlana
    • Palazzo Massaini
    • Poggio degli Ulivi
    • Valdorcia Terre Senesi

    UMBRIA
    • Cantina Bettalunga
    • Cantina Napolini
    • Cantina Pomario

    VENETO
    • Azienda Agricola Cottini Marco
    • Azienda Agricola Zymè
    • Gemin
    • Luciano Arduini
    • Tenuta Amadio

    GASTRONOMIA
    • Azienda Agricola Benacquista
    • Rosticceria Alesse

    EXTRA WINE
    • Antolio Società Agricola
    • Az. Agricola di Apicoltura Pacienza
    • Bere Giapponese
    • Fruttanuda
    • L’Agro del Kiwi
    • Lavazza

    DISTRIBUTORI
    • Gioia SpA Distribuzioni
    • LapeWine Distribuzioni

    ViniAmo...d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events da comunicato stampa
    ViniAmo…d’Autunno 2023 a Roma di Minelli Wine Events da comunicato stampa, foto Residenza di Santa Emilia de Vialar
    Informazioni generali:

    Ufficio Stampa:
    Never Give Up di Mariadele Borrelli
    mail: info@nevergiveupweb.it
    tel: +39 338 43.62.418

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito: https://m.facebook.com/p/Minelli-Wine-Events-100090291913141/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/