PIÙ DI 2.000 VISITATORI, 1.000 BOTTIGLIE STAPPATE, OLTRE 350 ETICHETTE DA 60 CANTINE ITALIANE ED EUROPEE, 61 VINI DEGUSTATI IN 8 MASTERCLASS ESCLUSIVE.
Più di 2.000 visitatori, 1.000 bottiglie stappate, oltre 350 etichette di 60 produttori italiani ed europei, 50 vini degustati in 6 masterclass esclusive, e decine di post, hashtag e condivisioni sulla nuova pagina PartesaForWine: questi i numeri di “Wine Cube – A Great Experience”.
L’evento ideato da Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., che il 10 e 11 ottobre allo Spazio Antologico di Milano ha proposto ai professionisti del fuoricasa tre nuove modalità di vivere l’esperienza vino, tra Degustazione, Formazione e Comunicazione.
Un format che ha permesso di creare vere occasioni di condivisione, dialogo, incontro e di business tra operatori, esperti e produttori vinicoli, e un successo che ha segnato il ritorno di Partesa ai grandi eventi in presenza, il primo a Milano, nella cornice della Milano Wine Week, con cui ha confermato la partnership per il terzo anno consecutivo.
È stata infatti la settimana meneghina ad ospitare poi, il 13 e il 14 ottobre, la presentazione di WunderGlass – la nuova linea Premium di calici di Partesa, tra i più leggeri al mondo (solo 100 grammi a bicchiere), pensati appositamente per l’alta ristorazione, progettati in collaborazione con il Best Sommelier of the World WSA 2018 Eros Teboni e realizzati da Sophienwald in esclusiva per Partesa – e le masterclass dedicate a due fuoriclasse del vino francese:
i rossi di Bordeaux con Olivier Cuvelier, titolare di H. Cuvelier & Fils, che ha guidato i partecipanti alla scoperta di 6 pregiati vini della rinomata azienda familiare nata a Lille nel 1804, e gli Champagne con Eric Taillet, che ha condotto la degustazione di 5 tra le sue produzioni più raffinate, nate da oltre 4 ettari piantati a Meunier nella valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne.
Valle Aurina e l’atmosfera magica di Campo Tures 2022
Redazione
L’Avvento magico della Valle Aurina nella Foresta Incantata alla scoperta della cascata illuminata e dell’esposizione di presepi più grande d’Europa.
Nel periodo d’Avvento, dal 26 novembre al 24 dicembre, la Valle Aurina diventa uno dei luoghi più magici dell’intero Alto Adige dove i visitatori possono godere appieno dell’atmosfera natalizia:
la passeggiata nella Foresta Incantata di Campo Tures, con il suo sentiero illuminato che conduce alla cascata e al suggestivo volto di Cristo nella roccia, e la visita al museo dei presepi di Lutago, il più grande d’Europa, sono solo due delle proposte che la Valle Aurina ha in serbo per i suoi ospiti.
Il 3 dicembre, inoltre, torna la grande sfilata dei Krampus a Campo Tures con ben 350 comparse.
A confine con l’Austria, l’area vacanze Valle Aurina è considerata una delle più incontaminate valli dell’Alto Adige, un territorio lambito da più di 80 montagne che raggiungono vette superiori ai 3.000 metri di altitudine e dove l’inverno ha un’atmosfera magica che rapisce e incanta chiunque vi si rechi. La Valle, in questo periodo dell’anno, è la tappa ideale per chi vuole vivere il periodo d’Avvento e le feste Natalizie a contatto con le meraviglie dei suoi paesaggi incantati capaci di far sognare grandi e piccoli.
Tra le proposte più affascinanti che attraggono i visitatori nel periodo che precede il Natale c’è la Foresta Incantata a Cantuccio, accanto a Campo Tures, dove un sentiero illuminato di 1 km e mezzo, con piccole capanne in legno sparse qua e là che propongono specialità gastronomiche locali e tipiche, conduce alla prima cascata di Riva di Tures, gioiello naturale tra i più suggestivi della regione.
Il percorso viene rischiarato dalle capanne che proiettano bagliori di luce sulla strada e invitano ad una sosta prima di raggiungere la cascata, dove un vero e proprio spettacolo della natura si apre davanti agli occhi dei visitatori: acqua che si getta nel vuoto, illuminata da luci e a fianco della quale è possibile scorgere il volto di Cristo scolpito nella roccia in mezzo a larici, abeti e pini. Ma non è tutto: per gli amanti delle passeggiate nelle vie del paese, Lutago è la location perfetta.
Qui le attività locali e i negozi tipici propongono prodotti di grande qualità che vanno oltre il semplice souvenir natalizio ma che rappresentano un pezzo vero e proprio del folklore di questi luoghi e, per chi vuole vivere un’esperienza da fiaba, è possibile anche concedersi un giro in carrozza sia durante le domeniche d’Avvento sia giovedì 8 dicembre.
Per chi vuole scoprire il Natale da un punto di vista culturale oltre che spirituale, è d’obbligo una visita al Museo dei Presepi ‘’Maranatha’’ e alla sua collezione, la più vasta di tutta Europa: un’area espositiva en plein air, presepi provenienti da ogni parte del mondo e realizzati anche con materiali insoliti e preziosi come quello in cristallo di Swarovski. Il 3 dicembre, inoltre, a Campo Tures tornano i Krampus: una sfilata con ben 350 demoni che animano le strade del paese e mantengono viva una tradizione che si perde nella notte dei tempi e legata alla mitologia cristiana, più precisamente a quella del vescovo san Nicola e al suo servitore Krampus.
Un’usanza popolare dove Campo Tures diventa punto d’incontro per i diavoli dell’Alto Adige e che inizia assaggiando vin brûlé caldo e biscotti nel padiglione del festival attendendo la partenza del corteo delle 18, dove terrificanti figure con maschere, campanacci e fruste attraversano il centro del paese. Chi ama la musica, infine, può assistere al Concerto d’Avvento diretto dal maestro Christian Unterhofer presso la chiesa di Tures, domenica 18 dicembre alle ore 16 o alle ore 18: l’iniziativa fa parte della serie musiKultur Taufers e proporne canti tradizionali, popolari e classici.
Tra Foreste incantate, tradizioni ancestrali e scenari da favola, la Valle Aurina si conferma meta di un turismo per tutte le età dove folklore, modernità e natura convivono in armonia e regalano ai visitatori un soggiorno indimenticabile.
Orari Foresta Incantata: 15:00-19:00, nei fine settimana d’Avvento e l’8 dicembre.
The WineHunter Award Platinum Wines – Food – Spirits – Beer 2022
Redazione
Proclamati al Teatro Puccini di Merano, in occasione della serata di inaugurazione del 31° Merano WineFestival, i nomi dei 28 vincitori del riconoscimento The WineHunter Award Platinum della categoria Wines e i 32 della categoria Food – Spirits – Beer, più 3 speciali premi alla sezione Wine Georgia.
In occasione della serata di inaugurazione del 31° Merano WineFestival (4-8 novembre 2022) il WineHunter Helmuth Köcher premia con il più alto riconoscimento della sua guida The WineHunter Award le migliori eccellenze nella categoria vini e food – spirits – beer.
Dopo un anno dedicato alla selezione e alla ricerca delle migliori eccellenze vitivinicole e culinarie italiane e la pubblicazione della guida The WineHunter Award, ieri il WineHunter Helmuth Köcher, ha assegnato il massimo riconoscimento, The WineHunter Award Platinum, ai vincitori delle categorie Wine, Food – Spirits – Beer e Wine Georgia. Per farlo ha scelto la serata ufficiale di inaugurazione della 31^ edizione del Merano WineFestival, nella suggestiva location del Teatro Puccini di Merano.
Ecco l’elenco completo dei premiati, in via eccezionale da Gerry Scotti sul palco con loro, con The WineHunter Award Platinum:
CATEGORIA WINE
Fattoria La Valentina 2019 Bellovedere Montepulciano D’abruzzo Terra dei Vestini Riserva DOC Schreckbichl – Colterenzio 2020 Lafóa Alto Adige / Südtirol Chardonnay DOC Nals Margreid 2018 Nama Alto Adige / Südtirol Cuvée Gran selezione DOC Kellerei St. Michael-Eppan 2017 Appius Alto Adige / Südtirol DOC Galardi 2020 Terra Di Lavoro Campania IGP
Quintodecimo 2017 Vigna Grande Cerzito Taurasi TAURASI RISERVA DOCG Riserva DOCG Bersi Serlini 2016 Cuvee N.4 Franciacorta Millesimato Brut DOCG Umani Ronchi 2018 Campo San Giorgio Conero Riserva DOCG Domenico Clerico 2018 Ginestra Ciabot Mentin Barolo DOCG Braida Di Giacomo Bologna 2018 Bricco Dell’Uccellone Barbera D’asti DOCG Vajra 2018 Bricco Delle Viole Barolo DOCG
Tenute Cisa Asinari Dei Marchesi Di Gresy 2017 Gaiun Martinenga Barbaresco DOCG Gianfranco Fino Viticoltore 2020 Es Salento Primitivo IGT Antonella Corda 2019 Antonella Corda Cannonau Di Sardegna Riserva DOC Cantina Santadi 2017 Terre Brune Carignano Del Sulcis Superiore DOC Hauner Carlo 2019 Malvasia Delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner Riserva DOC Duemani 2019 Suisassi Costa Toscana IGP
Collazzi 2019 Ferro Toscana IGT Vecchie Terre Di Montefili 2018 Anfiteatro Toscana IGT Il Marroneto 2017 Selezione Madonna Delle Grazie Brunello Di Montalcino Classico DOCG Tenuta Luce 2019 Luce Toscana Rosso IGT Maso Martis 2018 Rosè Trento Millesimato Extra brut DOC
Antonelli San Marco 2016 Montefalco Sagrantino Passito DOCG Rosset Terroir 2020 Chardonnay 770 Valle D’Aosta DOC Carlo Ferragù 2018 Valpolicella Superiore DOP Tenuta Sant’Antonio 2012 Lilium Est Amarone Della Valpolicella Riserva DOCG Kellerei Terlan 2009 Rarity Alto Adige / Südtirol DOC Letrari 2011 976 Riserva Del Fondatore Trento Riserva Brut DOC
FOOD – SPIRITS – BEER
Interbrau Abbaye De Malonne – Bière Brut Calvados Selezione Baladin Xyauyù Kentucky Acetaia Sereni Mioaceto Sigillo Oro Ursini Piparolo Con Mousse Di Baccalà Frantoio Di Sant’Agata D’Oneglia Di Mela Carciofi All’Arancia
Si.gi. Pera Coscia Marinata Adelia Di Fant Le Praline Pascot “Le Origini” Mencarelli – Cocoa Passion Crema Spalmabile Al Pistacchio I Peccatucci Di Mamma Andrea Extra Di Arance Azienda Agricola Rossoraro Miele Millefiori E Zafferano
La Fabbrica Del Panforte Panforte Di Siena IGP Margherita
Black Sheep Pasticceria Di Alta Qualità Bio, Raw E Vegan
Purple Breath Scarpato Panettone Alto Al Pistacchio Salato Con “Pistacchio Verde Di Bronte DOP” Il Fienile Schiena D’Asino Giovane Caseificio Tosi Formaggio Gorgonzola DOP Piccante
Luigi Guffanti 1876 Capra Rocchino Guffanti A Latte Crudo Up Stream Italiana Up.5 – I Trancetti Di Salmone Affumicato Pregio Pregio DOP “Colline Salernitane” Biologico Frantoio Antica Tuscia Battaglini Olio Extra Vergine D’Oliva Vigoroso Bottiglia Oro Accademia Olearia Gran Riserva Giuseppe Fois Fruttato Verde La Campofilone Maccheroncini Di Campofilone IGP Mastro Sapore Calamarata Rigata – Filiera 100% Puglia
Damonte Natural Gnocchi Senatore Cappelli Salumi Tomeo Guanciale Al Pepe Nero Salumificio Gianferrari Canossello – Culatta Di Canossa Ma! Officina Gastronomica Brisaola Di Controfiletto Fratelli Corrà Salamino Di Cervo Con Mirtillo Nero
Mirto Sannai Mirto Di Bacche E Foglie Alma De Lux – Spirits For Soul Liquore Al Pomodorino Del Piennolo Nonino Distillatori ùE® Acquavite D’Uva Nonino Riserva 5 Years Anniversary Glep Beverages Gin Fulmine London Dry Silvio Carta Amaro Estremista
Confermate le due Stelle Michelin 2023 per La Madia di Pino Cuttaia
Redazione
Guida Michelin 2023: il ristorante La Madia dello Chef Pino Cuttaia premiato con le due Stelle. Una cucina ambasciatrice di un territorio ricco di cultura e tradizione, dove il fattore umano è essenziale.
Confermate le due Stelle allo Chef Pino Cuttaia e al suo ristorante La Madia di Licata, tra le migliori eccellenze ristorative del panorama italiano riconosciute nella 68^ edizione della Guida Michelin. “Ogni volta è un traguardo e una grande emozione. Provo sempre tanta gratitudine e continuo desiderio di miglioramento. Ringrazio mia moglie Loredana, la mia brigata e tutti coloro che credono in me e collaborano quotidianamente per valorizzare una cucina che è portavoce di un territorio, di una cultura, di una tradizione, rendendola speciale.”
Sostenibilità, tradizione locale, ricerca della massima qualità possibile e fattore umano sono infatti i capisaldi di una filosofia di cucina profondamente radicata nel territorio siciliano e legata al Mar Mediterraneo, espressione di un inestimabile sapere culinario custodito nella memoria locale.
A La Madia, lo chef Pino Cuttaia riceve la prima stella nel 2006 e la seconda nel 2009, dando inizio ad un percorso di crescita che lo ha visto anno dopo anno confermare il suo prestigio e l’altissimo livello della cucina proposta, grazie anche al lavoro e alla passione della sua brigata, dei piccoli produttori e della filiera con cui collabora, che giorno dopo giorno costruisce insieme a lui nuovi traguardi e obiettivi.
VINIFERA A TRENTO: Torna l’evento dedicato ai custodi del territorio alpino.
Redazione
Il 25 e 26 marzo 2023 a TrentoFiere la quinta edizione con oltre 100 vignaioli italiani ed esteri. Primo appuntamento del Forum il 24 febbraio con gli illustratori dell’agenzia Yoonik Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 arriva a TrentoFiere la quinta edizione di Vinifera, mostra mercato dedicata ai vini e ai cibi dei territori dell’arco alpino. L’obiettivo della prossima edizione è mettere ancor più in evidenza l’aspetto agricolo della viticoltura. La rassegna, a cui parteciperanno piccole e medie realtà artigianali biologiche e biodinamiche, sarà infatti dedicata al legame tra agricoltura e territorio alpino.
“Con questa scelta intendiamo mettere in luce l’attività dei viticoltori che saranno presenti a Vinifera – spiega Luisa Tomasini, portavoce dell’Associazione Centrifuga che organizza l’evento – All’interno della propria azienda in molti casi si occupano della produzione di vino ma anche di frutta, ortaggi, miele, sementi, formaggi e, più in generale, di preservare e valorizzare il luogo dove vivono e le sue peculiarità, realizzando prodotti unici di altissima qualità”.
Dal punto di vista geografico, l’edizione 2023 rivolgerà lo sguardo anche ai produttori d’oltralpe, con una presenza ampliata di vignaioli provenienti da Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e con un territorio ospite che verrà svelato a inizio anno. La crescente internazionalizzazione dell’evento ha portato alla realizzazione del sito internet www.viniferaforum.it anche in inglese e tutta la
comunicazione sarà veicolata in doppia lingua.
“Vinifera è per noi da sempre uno spazio di condivisione, educazione e convivialità, ideato per scoprire gli artigiani alpini scelti con cura da Associazione Centrifuga – prosegue Tomasini – Una selezione ispirata dalla capacità di far esprimere il territorio attraverso il vino e dalle relazioni umane che ci hanno fatto innamorare dei tanti produttori protagonisti della nostra mostra mercato”.
Nel mese precedente alla manifestazione torna inoltre Vinifera Forum, con un ricco calendario di eventi, degustazioni, conferenze e visite guidate. Il primo appuntamento, in programma venerdì 24 febbraio, sarà l’inaugurazione della residenza artistica degli illustratori di Yoonik, agenzia di talent e project management dedicata al mondo dell’illustrazione. Il vernissage sarà promosso in collaborazione con i Vignaioli del Trentino.
A realizzare la locandina e la grafica dell’intero evento è quest’anno Anna Formilan, (annaformilan.com), disegnatrice freelance e collaboratrice di festival culturali, a cui passa il testimone Federica Bordoni, firma delle passate edizioni, nell’ottica di creare una rete virtuosa di giovani artiste locali che rappresentino con le loro opere Vinifera e il territorio trentino.
Tutte le info e il programma completo presto su www.viniferaforum.it
Inaugurata ufficialmente Cascina Galarej, il nuovo hotel del Villaggio Narrante in Fontanafredda & Casa E. di Mirafiore, che offre agli ospiti un’esperienza di totale relax e benessere con vista a 360 gradi sui vigneti che danno vita ai grandi vini della Langa. Nata dalla ristrutturazione di una cascina di Fontanafredda risalente al 1867 con un progetto che ha posto molta attenzione all’aspetto ecosostenibile, l’hotel offre dieci camere con arredamento di design, una palestra con vista sulle colline, una spa dotata di piscina riscaldata interna ed esterna, sauna finlandese, bagno turco, docce emozionali, tino idromassaggio, trattamenti con mosto d’uva di Barbera e Nebbiolo.
La proposta culinaria, ad opera degli Chef del Villaggio, comprende prima colazione, light lunch e aperitivi con prodotti tipici di Langa.
La novità in tema di ospitalità al Villaggio Narrante in Fontanafredda & Casa E. di Mirafiore si chiama Cascina Galarej, hotel di charme 4 stelle inaugurato ufficialmente lo scorso 1° novembre. Situata sul crinale della sinuosa collina Gallareto (da qui il nome Galarej) che permette di godere di una vista a 360 gradi sui 120 ettari di vigneto coltivati a BIOLOGICO e sul Castello di Grinzane Cavour, l’hotel nasce da un progetto di ristrutturazione basato sul concetto di ‘ospitalità diffusa’ attuata attraverso il recupero di edifici esistenti da riqualificare ad uso ricettivo, nel caso specifico, una cascina di Fontanafredda costruita nel 1867 e abitata per anni dai mezzadri delle cantine.
Cascina Galarej unisce storicità, contemporaneità e natura: la struttura esistente è stata valorizzata con l’inserimento di grandi vetrate e l’utilizzo di materiali naturali come il legno e la pietra, arredi di design curati da Green Pea Home e impreziositi da cimeli storici di Vittorio Emanuele II conservati nella Villa Reale. Il rapporto con la natura circostante, la chiave del progetto, si estende nel design esterno con la nuova serra e una zona di pergolati verdi.
La cura degli spazi esterni si gioca sull’equilibrio tra paesaggio agrario e spazi privati con l’obiettivo di costruire un vero e proprio vigneto-giardino che, per mantenere la biodiversità del luogo, affianca vigne a specie perenni ornamentali. Gli spazi interni, progettati dal team di architetti ACC naturale architettura e Plac, comprendono dieci camere accoglienti e raffinate, con arredamento di design, suddivise in tre tipologie: classic, exclusive e suite; presenti inoltre due camere family.
Nell’ex fienile, dalla tipica struttura in mattoni a vista completamente rinnovata, la spa di 500 mq con piscina riscaldata interna (16 metri) ed esterna (9 metri), docce emozionali, tino idromassaggio, sale trattamenti, sauna finlandese e bagno turco. Il nuovo hotel diffuso del Villaggio Narrante offre ai propri ospiti un’esperienza di totale benessere anche per i più sportivi, grazie alla palestra con vista sulle colline.
Il progetto della Cascina Galarej si è molto concentrato sull’aspetto ecosostenibile ed ecocompatibile, con scelte rivolte a prodotti di serie o su misura e materiali certificati. Per il riscaldamento della piscina e delle camere è stato adottato l’impianto di cogenerazione e teleriscaldamento presente nel Villaggio, mentre per l’illuminazione della strada che conduce all’hotel una serie di panelli fotovoltaici con sensori di movimento. Dal punto di vista dell’impatto visivo ambientale sono stati utilizzati colori conformi al paesaggio circostante e che richiamano gli edifici storici del Re Vittorio Emanuele II grazie alle righe orizzontali tipiche del Villaggio Narrante.
A Cascina Galarej una grande attenzione è posta anche alla cucina, con la proposta firmata dallo Chef Fabio Nitti di una prima colazione alla carta, light lunch e aperitivi con prodotti tipici di Langa. Non manca poi la possibilità di vivere le restanti esperienze all’interno del Villaggio Narrante come la vista alle cantine storiche di Re Vittorio Emanuele II e quelle di suo figlio Emanuele Alberto, la passeggiata nel Bosco dei Pensieri, la degustazione dei grandi vini delle Langhe e della tradizione all’interno dei ristoranti della famiglia Alciati.
Rifugio Benessere & Resort Hotel Alpin Royal Natale 2022
Redazione
L’Avvento è magico al Rifugio Benessere & Resort Hotel Alpin Royal. A un mese dal Natale, l’hotel e la Valle Aurina regalano momenti di festa tra esperienze sulla neve, benessere in SPA e gusto.
Nel lussuoso hotel della famiglia Mairhofer l’atmosfera del Natale è come quella in famiglia. Ci si prepara ad accogliere Babbo Natale con le renne, folletti sparsi nelle sale, un grande abete decorato all’ingresso, musiche natalizie e tante ghirlande che ravvivano il giardino dell’hotel. Benessere nella Royal SPA per tutta la famiglia e speciali proposte enogastronomiche. Il tutto arricchito dalla magia del Natale che avvolge la Valle Aurina; le case si “vestono” di colori e vengono addobbate con ghirlande di rami di pino, frutta e pungitopo. Le piazze ospitano alberi con splendide decorazioni e non mancano gli allestimenti natalizi.
Il Natale, in Valle Aurina, si “colora di festa” e, al Rifugio Benessere&Resort Hotel Alpin Royal, il quattro stelle lusso della famiglia Mairhofer, l’atmosfera è quella tipica che si prepara in famiglia, per accogliere Babbo Natale con le renne: folletti sparsi nelle sale, un grande abete decorato, musiche natalizie diffuse e tante ghirlande che ravvivano il giardino. T
utt’intorno le armoniose luci rischiarano il cielo e riflettono la voglia di vacanza da parte degli ospiti che scelgono questo territorio per lasciarsi abbracciare dalla natura, esplorando i sentieri nei boschi, costeggiando i torrenti, scivolando sugli sci, camminando con le ciaspole immersi nella neve fino alle ginocchia con una gran voglia di arrivare alla meta.
Per chi ama guardare la Valle Aurina dall’alto, le funivie che sorvolano le piste da sci diventano un “palco sospeso privilegiato” per rimirare le bellezze naturali delle montagne innevate. Per i ricercatori del gusto non mancano gli itinerari per andare alla ricerca di una malga in quota per degustare i prodotti tipici per poi scendere a Valle con gli slittini per un’esperienza ad alto tasso adrenalinico.
Una festa unica per chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze al Rifugio Benessere&Resort Hotel Alpin Royal, tanti gli appuntamenti nei dintorni, infatti, per gli appassionati di sci, l’hotel si trova a 800 metri dalla Ski Area Ahrntal, dove si può sciare lungo la pista nera Goasleitn, sulla quale si disputerà lo “Slalom femminile di Coppa Europa”.
Tantissime poi le opportunità che accompagnano gli ospiti al calar del sole, dopo una giornata vissuta all’aria aperta. L’hotel infatti ha pensato a tutto per assecondare i propri ospiti: dolci coccole all’interno della Royal SPA, un magico mondo di percorsi benessere per lui e per lei. Oltre 1000 i m² di Area wellness per viziarsi e lasciarsi abbandonare, tra aree umide e zone relax, all’interno anche la piscina con vasca idromassaggio, impianto controcorrente, cascata d’acqua e angolo per i golosi con tisane e piccole delizie. All’esterno il clou del benessere: la grande vasca idromassaggio posizionata nel suggestivo giardino.
Gli ospiti possono poi scegliere di farsi abbracciare dai vapori profumati e dagli olii essenziali che si diffondono tra la Stubensauna tirolese, il bagno turco alle erbe, la laconium, cabina a raggi infrarossi e la stanza del fuoco che regalano momenti di completo rilassamento. La Royal Spa offre poi percorsi benessere per recuperare la forma fisica con trattamenti decontratturanti, rilassanti, stimolanti, drenanti e d’urto. Interessante il menu massaggi, bagni, impacchi, bendaggi, e trattamenti realizzati con i prodotti delle case Piroche Cosmétiques e Vitalis Dr. Josef.
Il benessere passa anche da una beauty routine attiva con lezioni quotidiane di yoga, aquagym, nordic walking e momenti fitness nella palestra dotata di attrezzi TechnoGym.
Perfetto il pacchetto “Natale da noi” (18/26.12.2022): sette notti in camera doppia Alpin, trattamento Royal, utilizzo dell’Area Wellness&Spa al prezzo di sei. Sono compresi i servizi più esclusivi: il benvenuto natalizio, il viaggio romantico sulla slitta trainata dai cavalli attraverso il paesaggio della Valle Aurina, un menù studiato per la vigilia di Natale, un buono beauty del valore di 50 euro a camera, l’Holidaypass con l’utilizzo illimitato dei mezzi pubblici per l’Alto Adige.
Per gli ospiti dell’hotel lo skipass gratuito promosso dalla Valle Aurina sarà omaggiato agli ospiti dal 18/12 al 26/12.2022.
A CENA IN STUBE O PRIVATA IN CAMERA
Per i ricercatori del gusto il Rifugio Benessere&Resort Alpin Royal propone una cucina a base di prodotti locali e regionali acquistati nelle piccole aziende agricole della Valle. Gli ospiti potranno scegliere se trascorrere le proprie serate nella stube tirolese, oppure optare per una cena privata con servizio in camera. L’offerta gourmet si completa con degustazione di vini e di grappe.
Frizzante come mai nessuna Valle dell’Alto Adige, la Valle Aurina si presenta con una nuova veste per il prossimo Natale offrendo programmi culturali unici e mostre a cielo aperto come la nuova edizione della rassegna Klausberg Ice Games, statue di ghiaccio intagliate che si proiettano verso il cielo nella loro massima bellezza.
Opere d’arte realizzate a grandezza naturale da artisti provenienti da tutto il mondo e che, per quattro giorni, si arrampicheranno sugli accumuli di ghiaccio sparato dai cannoni in una scenografia magica, quella delle imponenti montagne. Con punteruoli di ogni dimensione i partecipanti alla sfida inizieranno a picchiettare e scheggiare le rotondità fino a dare vita a maestose opere. Tra le attrazioni anche il Museo deiPresepi “Maranatha”, il suo nome deriva dall’aramaico “Venga nostro signore”, aperto nel 2000, custodisce le Natività provenienti da ogni parte del mondo, alcune realizzate in legno, altre con i cristalli Swarovski.
A dare il benvenuto ai visitatori, un presepe di cavalieri, da lì si passa ad ammirare quello a grandezza naturale allestito sotto un cielo stellato. Per gli sportivi lo “Slalom femminile di Coppa Europa” sulla pista nera Goasleitn, nell’area Skiworld Ahrntal, una delle più impegnative del circuito di Coppa Europa. Parliamo di 581 metri di adrenalina pura, dove le campionesse e le stelle emergenti dello sci si sfidano nelle giornate dell’8 e del 9 dicembre. Alla vincitrice oltre al posto più alto del podio, il titolo di “Queen of Goasleitn”.
Barolo del comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, conquista il 78° posto tra i Top 100 vini di Wine Spectator 2022
Redazione
Grande traguardo per Fontanafredda che con il suo vino più iconico, prima menzione comunale al mondo, dal 1988, il Barolo del comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, conquista il 78° posto tra i Top 100 vini di Wine Spectator 2022. Sono venti in tutto i vini italiani premiati dalla rivista americana tra le più influenti nel mondo del vino, che ogni anno seleziona i migliori 100 tra i vini recensiti negli ultimi 12 mesi. Il “Barolo della Speranza” di Fontanafredda compare, inoltre, come primo Barolo inserito nella graduatoria.
Il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, il vino più rappresentativo di Fontanafredda, si aggiudica il 78° posto nella classifica dei 100 migliori vini del mondo di Wine Spectator 2022 ed è il primo Barolo a comparire nella graduatoria. Un grande traguardo sancito da una delle riviste americane più importanti e influenti del settore, che, ogni anno, premia cantine, regioni e annate, dopo un’attenta selezione dei Top 100 tra i vini recensiti negli ultimi 12 mesi in base a qualità, valore, disponibilità ed eccellenza.
Prima menzione comunale al mondo, dal 1988, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, “il Barolo della Speranza”, è stato presentato lo scorso 21 marzo, in occasione dei 30 anni dalla prima uscita sul mercato. Un Barolo identitario, che unisce la potenza del terroir di Serralunga d’Alba e l’eleganza stilistica di Fontanafredda, in un connubio riconosciuto dalla critica nazionale e internazionale. Floreale, balsamico, vibrante, fresco e dopo 30 anni anche Biologico, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance al naso presenta una bellissima florealità con un profumo netto e intenso, in bocca è morbido, setoso con un tannino vibrante.
“Questa è una bella espressione di sapori di ciliegia, rosa e minerali, con freschezza e purezza. Mostra una solida base di tannini densi ma raffinati. Finale lungo. Il meglio dal 2025 al 2042.” Lo descrive così Bruce Sanderson, Senior Editor di Wine Spectator e degustatore per l’Italia.
Il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance è il primo di una collezione che, ogni anno per 10 anni, celebrerà i 10 sentimenti che nella storia della civiltà hanno dato origine alle rinascite collettive. Un progetto volto a risvegliare lo spirito critico con il contributo di grandi scrittori e illustratori italiani stimolando riflessioni sui sentimenti per una nuova umanità.
La cura del sentimento della Speranza è stata affidata al pluripremiato scrittore contemporaneo Marco Missiroli, con la monografia dal titolo: 12, gli umani potrebbero chiamarla Speranza, ed Elisa Talentino, giovane illustratrice e pittrice piemontese riconosciuta a livello internazionale, che, attraverso la libertà di una Cocorita Blu ci racconta la speranza.
Cresce l’attesa per l’uscita a marzo 2023 dell’annata 2019, seconda edizione del progetto Renaissance, dedicata al sentimento della Fiducia, già disponibile in anteprima sul sito di Fontanafredda ad un prezzo esclusivo per tutti gli appassionati.
Comunicato stampa
Comunicato stampa
Degustazione privata solo per FoodandWineAngels a Fontanafredda
Quando si pensa a qualcuno che racconta di territorio, di sentori e di gusto, con un calice in mano, la mente rimanda inevitabilmente alla figura del sommelier.
Ma se nel calice il prodotto non è il vino, bensì dei chicchi di riso, forse la sorpresa maggiore è che la figura in questione è sempre un sommelier, questa volta del riso appunto.
Del resto il riso, un po’ come la vite può essere classificato in varietà aromatiche, semi aromatiche e neutre. E come per il vino, si può parlare anche nel riso di terroir, attraverso le medesime caratteristiche di clima, territorio, metodi di coltivazione…
L’importanza di conoscere nel dettaglio un riso, di riconoscerne difetti, di saperne determinare la zona di provenienza, la tipologia di chicco, la consistenza, ha portato alla creazione di questa figura in grado di sottoporre i chicchi ad una approfondita analisi sensoriale.
Un modo insomma per vivere il cosiddetto “mare a quadretti” delle risaie, in modo più completo, profondo, ancestrale.
I corsi che portano a diventare sommelier del riso affrontano i temi di informazione agronomica sul prodotto, quindi produzioni nel mondo e in Italia, varietà, origini e processi di coltivazione.
Toccano l’importante questione dei difetti dei chicchi, la scelta delle varietà per il miglior abbinamento in cucina, le proprietà organolettiche da conoscere per ottenere i migliori risultati da una ricetta e da un piatto. La Società AcquaVerdeRiso organizza proprio questi corsi che portano ad essere esperti di riso, alla stregua di quello che possono essere i corsi da sommelier del vino, per arrivare a determinare caratteristiche, difetti, zona di provenienza.
La tecnica viene nominata “Il riso nel bicchiere” e il metodo è un procedimento analitico registrato in Europa, un complesso protocollo di degustazione e di valutazione del riso secondo una scheda ad hoc. L’importanza del metodo è legata al fatto che si tratta di un cereale dalla vastissima eterogeneità: al mondo ne esistono 140.000 tipi. A questo si devono aggiungere i diversi processi di coltivazione, conservazione, lavorazione e trasformazione che lo rendono uno dei cibi più versatili a disposizione degli chef del nostro pianeta.
Nella prima parte si affrontano i temi di informazione generale e agronomica sul riso: le produzioni nel mondo e in Italia, le varietà, le origini e le trasformazioni dei risi nel corso dei secoli, i processi di coltivazione e lavorazione, i difetti dei chicchi, la scelta delle varietà per il miglior abbinamento nel piatto, le proprietà organolettiche da conoscere per ottenere i migliori risultati in cucina, i risi pigmentati e aromatici.
Si passa poi a nozioni più tecniche e approfondite per arrivare ad acquisire le informazioni di base sull’analisi sensoriale applicata al riso e si approfondisce la psico-fisiologia della percezione.
Nello specifico si toccano lo studio dei sensi e delle soglie di percezione, l’apprendimento delle etichette semantiche, i test di analisi discriminante, i test di analisi descrittiva, attraverso la realizzazione di un panel test.
Per entrare nel dettaglio di quanto avviene in questi corsi, si inizia dall’analisi del riso a crudo, partendo prima dall’esame visivo e poi procedendo a quello tattile e olfattivo.
Poi si passa all’esame del riso cotto: il primo step è l’esame olfattivo, per passare poi a quello gustativo e retrogustativo, a quello visivo, a quello visivo dell’anima del granello (condotto mediante l’osservazione di un chicco schiacciato tra due vetrini), la tenuta di cottura e le sensazioni gustative e retrogustative post-degustazione.
La cottura del riso avviene in acqua demineralizzata e anche la scelta degli strumenti è rigidamente codificata: per l’esame olfattivo a crudo il riso viene messo all’interno di calici da degustazione, mentre per l’assaggio a cotto vengono utilizzate coppette di ceramica sormontate da un coperchietto in metallo.
Quando si arriva ad essere Sommelier del riso, il percorso di crescita è solo all’inizio (allo stesso modo, non ci stanchiamo di ripeterlo, di quanto avviene per il percorso formativo di un sommelier del vino!)
La continua degustazione, scoperta, partecipazione a panel di assaggio, rende sempre più completo il patrimonio descrittivo sensoriale che ognuno rielabora nella propria memoria, e proprio come per il frutto di Bacco, occorre continuare a degustare per capire e conoscere.
La Strada del riso Vercellese è la realtà che da anni promuove questa cultura, ha definito un protocollo preciso di addestramento, e forma ogni anno decine di sommelier, molti dei quali produttori risicoli, altri ristoratori, una buona parte appassionati gourmet che si avvicinano in modo sempre più professionale alla cena al ristorante!
Massimo Biloni, presidente della società Acquaverderiso, e docente insieme a Davide Gramegna ex ristoratore, è uno dei massimi conoscitori di riso in Italia e ha voluto creare questo percorso didattico per valorizzare il territorio di produzione del riso, per realizzare un riso trismo, alla stregua del successo che sempre più riveste il mondo dell’enoturismo.
Ed è un obiettivo importante e condiviso, i numeri parlano chiaro.
Tanti i produttori divenuti sommelier hanno aperto le loro aziende agricole a tour delle risaie ampliati in sessioni di analisi sensoriale; numerose guide turistiche con questo titolo hanno inserito nei loro classici giri di visita ai terreni coltivati, anche tappe degustazioni strutturate; alcuni chef hanno voluto approfondire la conoscenza di questo prodotto per inserire in menu anche varietà non considerate prima…
TORNA ED ESPLODE A PIACENZA IL MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI
Redazione
Si aprono oggi le prevendite per la manifestazione targata FIVI e Piacenza Expo, giunta all’11a edizione e ormai fondamentale appuntamento per appassionati e operatori.
Dal 26 al 28 novembre 2022 a Piacenza Expo oltre 850 Vignaioli Indipendenti, per la prima volta disposti su tutti i tre i padiglioni della fiera.
Firma d’eccezione, quella del maestro dell’illustrazione Guido Scarabottolo, sul Manifesto di un’edizione che si preannuncia da record.
L’appuntamento per l’undicesima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è fissato per i prossimi 26, 27 e 28 novembre 2022 a Piacenza, grazie alla rinnovata collaborazione tra FIVI e Piacenza Expo. Dopo il grande successo ottenuto nel 2021, con 20mila ingressi e più di 670 espositori, quest’anno il Mercato torna ed esplode letteralmente registrando la partecipazione di oltre 850 Vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane.
Per ospitare tutte le aziende iscritte al Mercato e il pubblico che da anni affolla la manifestazione, quest’anno saranno ben tre i padiglioni dedicati al vino, dove si potranno conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini frutto del lavoro e della
passione delle Vignaiole e dei Vignaioli FIVI. Una tensostruttura dedicata accoglierà infine l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro proposte.
Dopo il successo delle ultime due edizioni, viene confermata la giornata del lunedì, in aggiunta al tradizionale weekend, con un occhio di riguardo quindi per operatori e professionisti del settore.
A disegnare il manifesto dell’edizione – ulteriore bella novità grazie alla collaborazione con Corraini Edizioni – il maestro Guido Scarabottolo, illustratore e grafico dalla personalità e dal tratto che ben rispondono alla natura della FIVI, e che ha lavorato per iprincipali editori italiani, collaborato con la RAI, con agenzie di pubblicità e riviste nazionali e internazionali.
Alla domanda sul suo lavoro Scarabottolo, con la flemma e il sorriso che lo contraddistinguono, dice: “Spiegare i disegni è vietato. Sarebbe come spiegare una barzelletta: dopo non c’è più gusto. E poi il bello dei disegni è la loro ambiguità, o meglio, la loro possibilità di piegarsi a letture diverse e anche divergenti. Così chi li guarda, praticamente, ne diventa coautore. Su questo manifesto posso solo dire che facendolo pensavo alle vigne, all’indipendenza, alla convivenza, all’allegria e anche alla pace”. “La collaborazione con Guido Scarabottolo è uno dei segni tangibili di cosa sono e di cosa voglio raccontare i Vignaioli indipendenti” dice Lorenzo Cesconi, presidente FIVI.
“Qualità, originalità, professionalità: e, prima di tutto, amore per il proprio lavoro, amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana. Noi nei nostri vigneti e nelle nostre cantine, coi nostri vini; Scarabottolo nel suo studio, con le sue illustrazioni. L’esito è lo stesso: cose belle, fatte bene, che parlano di un’Italia che guarda con gioia al futuro, con i piedi ben saldi nella propria tradizione”.
Soddisfatta anche Piacenza Expo come dichiarato dal suo Amministratore Unico, Giuseppe Cavalli: “Prosegue il percorso di crescita della manifestazione che ci ha visto attori protagonisti già dalle prime fasi condividendo i progetti della Federazione. Per Piacenza e il suo territorio si tratta di un evento consolidato e di grande visibilità”.
I biglietti d’ingresso da oggi sono disponibili in prevendita sul sito www.mercatodeivini.it al costo di 25 euro: acquistare il biglietto online significa non solo risparmiare (il biglietto acquistato direttamente in fiera costerà 30 euro) ma soprattuttogarantirsi l’ingresso per una manifestazione che richiama ogni anno un interesse sempre crescente.
Informazioni:
11° Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti Data: sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 novembre 2022 Luogo: PiacenzaExpo – Via Tirotti, 11 – Piacenza Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00, lunedì dalle 11.00 alle
17.00 Parcheggio: gratuito
Acquisto biglietti via Vivaticket: https://bit.ly/3C19BQA Ingresso giornaliero: in fiera € 30 (2 gg € 50); online € 25 (2 gg € 40) comprensivo di bicchiere. Ingresso ridotto: € 20 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV – AIES – ASPI – ASSOSOMMELIER e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso). Info utili: 800 i carrelli disponibili per gli acquisti
Per info su riduzioni per gruppi: telefonare a 0523/602711 o scrivere a mercatodeivini@fivi.it I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni. Ufficio Stampa FIVI:
Axelle Brown Videau | 338 7848516 | axelle@origamiconsulting.it
Mirta Oregna | 338 7000168 | mirta_oregna@yahoo.it
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FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008,
che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del
Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla
coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finale.
Attualmente sono oltre 1400 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto.
Il Marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui
ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere
Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue tutta la filiera di produzione, operando
costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.