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  • Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE

    Di Elsa Leandri

    Potremmo forse parlare di una nuova rinascita? Questa è l’impressione che ci ha dato l’Anteprima Vini della Costa che si è svolta a Lucca presso il Real Collegio nel primo week end primaverile del 2023 (12-13 marzo), data insolita per questo evento che aveva solitamente luogo nei primi giorni di maggio.

    Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    È entrata, infatti, a far parte di Lucca Gustosa, quest’anno alla sua prima edizione, in cui oltre a Anteprima Vini della Costa Toscana, si sono svolte molte iniziative in tutta la città: piazza dell’Anfiteatro con salumi, zuppe, castagne, mieli e formaggi, Piazza Napoleone con un mercato di prodotti tipici, l’Atelier Ricci con una mostra dei prodotti locali e Palazzo Pretorio con il Lounge Club Amici del Toscano.Iniziativa ampia e molto apprezzata che ha permesso di richiamare molte persone lucchesi e non all’interno della cinta muraria.

    Sala Anteprima Vini della Costa di Elsa Leandri
    Sala Anteprima Vini della Costa di Elsa Leandri

    Proprio per questo motivo al Real Collegio accanto alla presenza di diverse cantine (circa 70) rappresentanti le varie province di Lucca, Massa-Carrara, Livorno ( in misura minore rispetto alle aspettative), Pisa e Grosseto, ruolo importante lo ha svolto anche il food sia nella versione “Abbinamenti” che nella “Edizione Zero”, come l’ha definita Cristiano Tomei, noto chef stellato e conduttore di vari programmi culinari, di CONDI_MENTI.
    Il legame indissolubile tra cibo e vino si fa sempre più stretto e Lucca risponde a piena voce.

    Abbinamenti e CONDI_MENTI

    “Abbinamenti” ha permesso a alcune realtà locali di proporre i propri prodotti dall’olio, ai salumi, al formaggio e le caratteristiche di ogni pietanza è stata sottolineata ed enfatizzata dall’accompagnamento con il vino proposto dai sommelier AIS.

    Abbinamenti durante l'evento, foto di Elsa Leandri
    Abbinamenti durante l’evento, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 , foto di Elsa Leandri

    CONDI_MENTI è invece il nuovo format che l’organizzazione ha offerto per potere Condire gustosamente le proprie Menti.

    Locandina Condi-menti, articolo: LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE, foto di Elsa Leandri
    Locandina Condi-Menti, articolo: LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE, foto di Elsa Leandri

    In questa “edizione zero” lo chef e direttore artistico Cristiano Tomei e il noto pasticciere Damiano Carrara, che trovano nella città di Lucca il palcoscenico della propria attività, si sono quindi susseguiti in diversi incontri il cui scopo era fondamentalmente quello di educare, attorno a una lunga tavolata, il consumatore alla scelta di prodotti eccelsi in termine di qualità e di porre maggiore attenzione nella preparazione e nella lavorazione del cibo.

    Non sono mancati ospiti come Marco Malvaldi, scrittore di gialli (celeberrima la serie del Bar Lume e i casi di Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana) e chimico o il giornalista Leonardo Romanelli.

    Cristiano Tomei e Marco Malvaldi, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Cristiano Tomei e Marco Malvaldi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    In questo frangente, che potremmo assimilare a una chiacchierata tra amici, erano ospitati a rotazione anche tre produttori di vino che avevano in questo modo la possibilità di narrare la loro storia e il loro know-how: peccato che il concetto di abbinamento cibo-vino veniva messo in secondo piano dando l’impressione di viaggiare su due binari diversi e lasciando in questo modo il palato già educato interdetto e spiazzato.

    Cibo e vino Condi-Menti, foto di Elsa Leandri, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023
    Cibo e vino Condi-Menti, foto di Elsa Leandri, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    Anteprima Vini Della Costa Toscana- 22esima edizione

    Delle 69 cantine presenti erano preponderanti le cantine lucchesi e pisane, evidente la minor partecipazione della provincia di Massa Carrara, Livorno (che accoglie peraltro la doc più importante della parte costiera) e Grossetana. Purtroppo quest’anno non è stata proposta nessuna Masterclass che in passato suscitava sempre molto interesse e aspettativa.

    Ci siamo pertanto dedicati ai banchi di assaggio e di seguito ne riportiamo alcuni aspettando la 23esima edizione con la speranza di poter contare sulla maggior presenza di produttori e di laboratori dedicati al nettare di Bacco.

    Articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023 di Elsa Leandri
    Articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 di Elsa Leandri

    La Nascosta
    Sita nel cuore della Val d’Orcia, Luca Mastrojanni sta investendo tutto se stesso puntando su vitigni internazionali. Senz’altro l’esperienza passata del padre di Luca nelle terre ilcinesi hanno permesso di affinare quelle proprietà e quelle attenzioni per ottenere dei prodotti di elevata fattura.

    Produttore con bottiglia della cantina La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore con bottiglia della cantina La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Moscaminer (50% Moscato e 50% Traminer) di cui abbiamo potuto apprezzare la diversità di espressione nell’annata 2020 piacevole e beverina con note di salvia e litchi e nella 2019 marcata da sentori agrumati e di lemongrass, vibrante e saporita.

    Bottiglie La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglie La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Gisso 2019 (100% Sauvignon) che esplode nei sentori tropicali di papaya, frutto della passione e ananas mantenendo una vivacità in bocca squisitamente ravvivata da un lungo finale agrumato.

    Chard’o’ 2020 (100% Chardonnay) Elegante e suadente con note di ananas, pompelmo giallo e di pietra bagnata. Bocca sedotta da un lungo finale con ricordi di lemongrass.

    Cantina Biagiotti
    Azienda a conduzione familiare nata dalla passione del padre Ferdinando Biagiotti per la viticoltura e situata in Lucchesia in Valfreddana. Il motto del loro casato “Humilitas in coscientia” rispecchia egregiamente il modo con cui si pongono nel rapporto sia con la terra ma anche con la gente.

    Produttore e bottiglia Donna Paola di Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore e bottiglia Donna Paola di Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Donna Paola 2020 IGT Toscana (Trebbiano, Vermentino, Malvasia e Moscato) è ottenuto grazie a una macerazione di 10 giorni sulle bucce. Attraente al naso con sentori di pesca matura, tiglio e camomilla e ricordi di pepe bianco. Offre un sorso appagante e lungo con richiami di mango.

    Bottiglia Donna Paola Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Donna Paola Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Arrighi
    Proprio dietro Porto Azzurro sull’isola d’Elba Antonio Arrighi, ora affiancato da sua figlia Giulia, continua a esplorare e a valorizzare la sua amata terra. Tantissimi prodotti proposti da un metodo classico a vini vinificati in anfora o in barrique. Molti ricorderanno questa cantina per il loro vino marino, Nesos, frutto di una collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e del cortometraggio pluripremiato Vinum Insulae.

    Bottiglia Valerius di Arrighi, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Valerius di Arrighi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Valerius 2021 IGT Toscana (100% Ansonica). La lunga macerazione sulle bucce e l’affinamento in anfora regala dei sentori accattivanti di fiori di campo, erbette aromatiche e di frutta a polpa bianca. L’Impatto in bocca è sostenuto da una viva sapidità che lascia lentamente il cavo orale con echi di scorza d’agrumi.

    Fattoria Ruschi Noceti
    Siamo sopra Pontremoli. Questa cantina ci ha sorpreso per la sua proposta. Infatti crede molto nei vitigni tipici del territorio lunigianese tanto da aver collaborato nel 1994 con l’Università di Pisa per la creazione di un Vigneto Collezione, volto a individuare e a raccogliere i vitigni autoctoni di questa parte di Appenino Tosco-Emiliano.

    Bottiglie di Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglie di Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Super Otto 2018 IGT Val di Magra (60% Durella, 40% altre uve autoctone) prodotto unicamente in questa annata in cui le condizioni climatiche sono state tali da permettere di ottenere un vino di notevole pregio. L’impatto olfattivo è ampio con richiami di frutta a polpa gialla quale ananas, pesca e albicocca, di pompelmo e cedro canditi e di un’elegante speziatura di zafferano. In bocca si percepisce una leggera astringenza, che affiancata dalla sapidità contribuisce a rendere il sorso indimenticabile.

    Produttore Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Super Pòllera 2018 IGT Val di Magra (100% Pollera) Viola e rosa rossa, confettura di ciliegia e lamponi, leggere note balsamiche trovano perfetta corrispondenza nel cavo orale. La gradevolezza al sorso dettata da morbidezza e da tannini ben integrati e di ottima fattura si conclude con un lungo finale con richiami di arancia sanguinella essiccata.

    Podere Fedespina
    Altra realtà lunigianese. Il podere dapprima si era dedicato alla vinificazione di Merlot e Ciliegiolo, ma in seguito all’acquisto di un vigneto sito in Valle di Caprio e teatro di una sperimentazione per produrre un metodo classico negli anni settanta, ha iniziato a dedicarsi anche alla produzione di un altro vino fermo a base di Pinot Nero.

    Bottiglia Fedespina, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Fedepina 2019 IGT Toscana (100% Pinot Nero) è tipico e varietale. La piccola frutta rossa, la ciliegia, la viola e il glicine, le leggere note balsamiche e il lieve ricordo di sottobosco sono tutti cadenzati e ben identificabili. Arricchito infine da spezie dolci e non invasive. Freschezza e tannino ben integrato rendono il sorso elegante e durevole.

    Produttore Fedespina, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Pasqua e Pasquetta con Sartieri 1931

    Redazione

    Aria di primavera per la cantina dell’Oltrepò Pavese, pronta a celebrare le prossime feste brindando con Première e Allure, i due Metodo Classico nati da uve di Pinot Nero.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Perfetti per le ricette della tradizione e per l’immancabile pic-nic di Pasquetta.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Aria di primavera tra le colline dell’Oltrepò Pavese e… assieme al clima mite e al risveglio della natura si aspettano Pasqua e Pasquetta. Per dare il benvenuto alla nuova stagione la cantina Sartieri 1931 ha già preparato bottiglie e calici, le prime pronte per essere stappate e i secondi per essere riempiti, magari nell’accogliente Wine Bistrot inaugurato da pochi mesi.

    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Ricca la gamma di etichette proposte dalla famiglia Saviotti – titolari della cantina – ma per le prossime festività pasquali non può mancare l’eleganza, l’allegria e la finezza del perlage dei due Spumanti Metodo Classico, Première e Allure, nati da uve pinot nero in purezza, rispettivamente in veste bianca e rosata.

    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Saranno loro i protagonisti delle tavole imbandite con i piatti della tradizione pavese e con le immancabili uova di cioccolato e colombe, quest’ultimo dolce assai azzeccato visto che, stando a quanto la leggenda narra, parrebbe essere nato proprio a Pavia, in occasione della tentata conquista del Re Longobardo Alboino della città. Racconti a parte, ciò che caratterizza Première e Allure è una spiccata versatilità che li rende adatti per essere affiancati a diverse pietanze, andando così a proporre esperienze di gusto esclusive e nuove al tempo stesso.

    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Lasciando sul finale le tipiche ‘dolcezze pasquali’, la cucina pavese, tra le varie ricette annovera i gustosi agnolotti al sugo di brasato, il cui ripieno contempla, per l’appunto, un bel brasato di manzo (preparato il giorno prima) assieme a mortadella, formaggio grattugiato e altri saporiti ingredienti.

    Ebbene, in questo caso, rompendo un poco i classici schemi, lo Spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé Allure è in grado di dare un tocco di raffinatezza. Merito della grande personalità, di una nota croccante e di una struttura inconfondibile, elementi in grado di bilanciare i sapori del piatto.

    L'uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    L’uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Per onorare le primizie vegetali non può mancare la Frittata di Pasqua, una ricetta diffusa non solo in tutta la Lombardia ma in molte altre regioni italiane, preparata con le punte degli asparagi e con un mix di erbe selvatiche, arricchita da un tocco di salsiccia o, in questo caso, da un paio di fettine del tipico Salame di Varzi tagliate a tocchetti.

    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Qui, per esaltare al meglio la nota vegetale – e non sempre di facile abbinamento vista la presenza degli asparagi – si affianca l’equilibrio aromatico ed elegante del Metodo Classico Première, reso strutturato grazie alle uve pinot nero e grazie anche all’affinamento in bottiglia per 36 mesi.

    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Finita la Pasqua bisogna riverire la tradizione delle scampagnate all’aria aperta e dei pic-nic di Pasquetta. Ceste piene di salumi, formaggi e prelibatezze di ogni tipo… anche in questa circostanza senza rinunciare alla qualità delle etichette firmate Sartieri 1931. Per passare una giornata all’insegna del buon gusto basterà stendere sull’erba la classica tovaglia a quadri e brindare alzando i calici, magari assaporando la Schita pavese, una sorta di ‘frittella’, da sempre mangiata come merenda.

    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Un’altra antica bontà della tradizione, la cornice perfetta per lodare non solo gli Spumanti Metodo Classico Première e Allure, ma pure gli altri vini di Sartieri 1931 quali Tuxedo in versione Red e Gold, prodotto con uve barbera, Madagascar, 100% cabernet sauvignon, Suit, con uva croatina, Figurino, nato da merlot in purezza, e il Bianco Zefir da riesling renano.

    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Info e contatti per il Wine Bar Sartieri 1931

    Orari punto vendita:

    Mercoledì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Giovedì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Venerdì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Sabato 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Orari degustazioni:

    Mercoledì 17.30 – 19.30

    Giovedì 17.30 – 19.30

    Venerdì 17.30 – 19.30

    Sabato 16.30 – 19.30

    Per info prenotazioni: tel. 0383.175.5446 – info@sartieriwines.it

    Le degustazioni per gruppi di min 4 persone, possono essere richieste anche in giorni e orari differenti da quelli proposti.

    I numeri di Sartieri 1931

    L’Azienda Agricola Sartieri 1931 può contare su 40 ettari di proprietà, di cui 20 vitati, nel comune di Borgoratto Mormorolo. Le vigne sono state impiantate in periodi diversi, dal 1978 al 2018.

    I vitigni presenti sono: Barbera, Cabernet Sauvignon, Croatina, Merlot, Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling Renano. Sartieri 1931, riportando il suo anno di nascita, vuole onorare Vitale Perucchini, zio di Enrica Saviotti, titolare dell’azienda, ma soprattutto fondamentale protagonista nel rilancio e rinascita del progetto aziendale, grazie alle sue idee innovative e visione imprenditoriale. La cantina dell’Oltrepò Pavese comprende una ricca gamma di vini bianchi e rossi.

    Provincia di Pavia Riesling Igt Zefir, Provincia di Pavia Barbera Igt Tuxedo in versione Red e Gold, Provincia di Pavia Cabernet Sauvignon Igt Madagascar, Provincia di Pavia Igt Croatina Suit, e Provincia di Pavia Merlot Igt Figurino. Tra le bollicine Première e Allure, spumanti Metodo Classico bianco e rosato.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito cantina: http://www.sartieriwines.it

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma

    A ROMA CON “WINE CUBE – A GREAT EXPERIENCE”

    OLTRE 400 VINI, SEI MASTERCLASS E TUTTO UN NUOVO RACCONTO DEL VINO PARTESA PER IL VINO COMPIE 25 ANNI E APRE I FESTEGGIAMENTI

    Redazione

    6 masterclass esclusive, vini di 67 cantine italiane ed europee e incontri con esperti e protagonisti del vino nazionale e mondiale: Partesa porta a Roma “Wine Cube – A Great Experience”, dando il via ai festeggiamenti per il 25° compleanno del progetto “Partesa per il Vino”. Per l’occasione, nuovo look e contenuti per il portale Partesa for Wine, dove i protagonisti del vino si raccontano ai nuovi wine lovers tra news, video, talk show e podcast.

    Alessandro Rossi di Partesa, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Alessandro Rossi di Partesa, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Wine Cube – A Great Experience
    20 e 21 marzo 2023, dalle 11.00 alle 19.00
    Salone delle Fontane – via Ciro il Grande 10/12, Roma

    Era il 1998 quando Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., diede avvio a Partesa per il Vino, un progetto assolutamente innovativo capace di coniugare la forza sul territorio di un distributore leader del settore beverage alla capacità di gestire e proporre un portfolio vasto e variegato di eccellenze vinicole. E ora Partesa, affermato punto di riferimento per il vino di qualità in Italia, si prepara per i festeggiamenti del 25° anniversario, iniziando dalla Capitale.

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, logo da comunicato stampa
    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, logo da comunicato stampa

    Arriva infatti per la prima volta a Roma “Wine Cube – A Great Experience”, il grande evento, ideato per creare vere occasioni di condivisione, dialogo, incontro e di business tra gli operatori del fuoricasa e i produttori vinicoli, che il 20 e il 21 marzo al Salone delle Fontane eleverà al cubo l’esperienza del vino, tra Degustazione, Formazione e Comunicazione.

    Locandina evento, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Locandina evento, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Le due giornate saranno infatti occasione per conoscere 67 cantine italiane ed europee partner di Partesa, incontrarne i produttori e degustarne i vini – oltre 400 etichette tra rossi, bianchi e sparkling. Per scoprire quanto (ultra) leggero possa essere un calice con WunderGlass, la linea di bicchieri per l’alta ristorazione, realizzata da Sophienwald in esclusiva per Partesa. E soprattutto per approfondire le proprie conoscenze nelle sei esclusive Masterclass guidate da grandi esperti.

    Partesa spazio antologico Wine Cube, foto da comunicato stampa
    Partesa spazio antologico Wine Cube, foto da comunicato stampa

    Si inizia lunedì 20 con Charlie Arturaola, wine expert, attore e tra i 10 migliori palati dell’American Sommelier Association, che accompagnerà i partecipanti nell’assaggio di nove icone del vino nostrano nella masterclass “Le grandi denominazione italiane” (ore 14.30); a seguire “Lettura della vinificazione in bianco” (ore 16.00), in cui Daniele Cernilli, giornalista e critico enogastronomico, guiderà alla scoperta di 12 bianchi da Nord a Sud dello Stivale.

    Chiude la giornata Matteo Zappile, restaurant manager e sommelier del ristorante due stelle Michelin Il
    Pagliaccio di Roma e due volte Miglior Sommelier d’Italia (Gambero Rosso nel 2014 e L’Espresso nel 2017), con “Annata 2016. Orizzontale sulle sfumature di nebbiolo” (ore 17.30). Martedì 21 sarà invece la volta di “Sparkling: Italia e Francia” (ore 11.30) con Vania Valentini, Degustatrice Ufficiale AIS e Vice Curatore per la Guida Grandi Champagne, che svelerà i segreti del perlage nostrano e d’oltralpe guidando nella degustazione di nove vini di tre cantine italiane e tre francesi.

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Il pomeriggio prevede quindi due verticali: la prima, guidata da Eros Teboni, Best Sommelier of the World WSA 2018, esplora una delle più interessanti terre del vino in Austria con “Verticale Domäne Wachau: Riesling e Grüner Veltliner” (ore 14.30), mentre la seconda sarà un viaggio in cinque annate in una tra le più rinomate cantine del Sauternes, con Costantino Antonio Gabardi, esperto gourmet e degustatore internazionale, in “Verticale Château de Fargues: la storia del Sauternes” (ore 17.00).

    Wine Cube – A Great Experience darà inoltre modo di esplorare un’altra dimensione del vino: la Comunicazione, tassello imprescindibile in un mondo sempre più digitale e interconnesso, in cui i nuovi wine lovers esplorano, si informano, si confrontano, cercano e assaggiano vini da ogni angolo del pianeta, scegliendoli non più tanto in base al “grande nome”, ma lasciandosi conquistare dalle storie che si nascondono dietro la bottiglia.

    Partesa Wine Cube Masterclass, foto da comunicato stampa
    Partesa Wine Cube Masterclass, foto da comunicato stampa

    Proprio per comunicare in modo innovativo con i nuovi wine lovers italiani, ma anche con esperti ed appassionati di lungo corso, Partesa ha realizzato il portale “Partesa for Wine”, una vera e propria finestra sul mondo delle cantine partner, che, proprio in occasione del 25° anniversario di Partesa per il Vino, aggiorna la sua veste grafica, affidata alla creatività del graphic designer Gianni Rossi: colori brillanti, linea
    moderna ed elegante, per raccontare un mondo del vino sempre più smart, veloce e vivace.

    Tra i contenuti che arricchiscono il portale, accanto alle news da Partesa e dai produttori, nuovi format come il talk show di “Fulgor Wine Theatre”, con video-puntate da una ventina di minuti in cui i
    produttori raccontano storia, terre, vini e segreti delle loro cantine nelle interviste condotte in modo coinvolgente e appassionante da Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa.

    O come la nuova serie podcast “Wine Cube: storie dal mondo del vino” con pillole audio da 3 minuti che risponderanno a tutte le curiosità degli appassionati, tra storia del vino, approfondimenti tecnici e racconti dedicati alle cantine partner. Senza dimenticare la pagina Instagram @PartesaForWine, dove condividere tutta la propria passione per il vino.

    Partesa Wine Cube ingresso, foto da comunicato stampa
    Partesa Wine Cube ingresso, foto da comunicato stampa

    «Il progetto Partesa per il Vino ha saputo affermarsi come punto di riferimento in Italia, crescendo di anno in anno sia per numeri, superando le 10 milioni di bottiglie l’anno, sia, soprattutto, per la qualità tanto dei vini che compongono il nostro vasto portfolio, come del servizio offerto a produttori e gestori di locali, che seguiamo con passione e soprattutto competenza – racconta Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa.

    Negli ultimi anni, in particolare, abbiamo accelerato sulla formazione, inaugurando la Cantera del Vino e i format Wine Lab e Tasting Lab, perché le nostre persone siano veri consulenti capaci di guidare la crescita. E sulla comunicazione, con l’obiettivo di creare un nuovo approccio culturale al mondo vino, che, tra digitalizzazione e nuove tecnologie, evolve sempre più velocemente, insieme con i gusti, le richieste e le abitudini dei nuovi wine lovers.

    Degustazione, Formazione, Comunicazione: proprio le tre dimensioni che esploreremo con Wine Cube a Roma, dove siamo orgogliosi di dare il via ai festeggiamenti per il nostro 25° compleanno insieme con produttori, professionisti e alcuni tra più grandi esperti del settore».

    (altro…)

  • Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti, Cusumano: i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023.

    Redazione

    Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri.

    Cusumano Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Cusumano Tenuta Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

    Diego e Alberto Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Alberto Cusumano, Diego Cusumano are the owners of Cusumano wines.

    Tenuta Ficuzza

    A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano. La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina.

    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effettuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.

    “Siamo andati contro corrente – racconta Diego CusumanoAbbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i boschi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce alla qualità del vino”.

    Tenuta Monte Pietroso

    “La tenuta di Monreale – continua Diego Cusumano si chiama Monte Pietroso anche se non ci sono i sassi che affiorano dalla terra. Piuttosto qui il terreno è franco sabbioso, un terreno sciolto che abbiamo individuato come ideale per allevare il Grillo. Siamo in alta collina, a 400 metri sul livello del mare.

    Un’ambientazione speciale per il Grillo che qui riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che ne aumentano il carattere, l’eleganza e la capacità di invecchiamento. E ancora, sul versante nord soffia spesso la tramontana che porta il fresco dal mare e rende ancora più eleganti gli aromi del Grillo. Difficile trovare un luogo così per il Grillo che qui si esprime con grande complessità ed eleganza: Shamaris Sicilia DOC, un nome che richiama il mare, quel mare vicino che respira quando soffia la tramontana.

    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    “In sintesi – spiega l’enologo Mario Ronco l’annata 2022 in Sicilia ha visto un inverno con buone scorte idriche seguito da una primavera senza problemi dal punto di vista fitosanitario. L’estate è poi iniziata con il tipico andamento caldo, caratteristico della nostra bella isola, senza però creare problemi ai vigneti situati in collina.

    Le piogge tra il 9 e l’11 agosto (circa 80 mm) hanno sparigliato le carte creando un punto di frattura nella calda estate siciliana e donando acqua e importanti, benefiche escursioni termiche tra il giorno e la notte.

    La parte finale di maturazione delle uve bianche è avvenuta nel modo migliore, graduale, priva di accelerazioni dovute a momenti di eccessivo caldo agostano; si può così raccontare di uve sane, mature e profumate”.

    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa
    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa

    TENUTA FICUZZA

    Piana degli Albanesi (PA) a 700/800m slm Terreno franco argilloso, 60 microaree

    Angimbé terre siciliane IGT 2022
    Insolia 70%, Chardonnay 30%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposizione sud-est per l’Insolia, est per lo Chardonnay, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 60 ettolitri per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima decade di settembre.

    Vinificazione

    Macerazione a freddo delle bucce per 12 ore a 8°C, pressatura pneumatica, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa
    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa

    TENUTA MONTE PIETROSO

    Monreale (PA)  a 400m slm Terreno franco argilloso, 12 microaree

    Shamaris Sicilia DOC 2022
    Grillo 100%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 400m slm, esposizione nord, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 75 quintali per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima metà di settembre.

    Vinificazione
    Macerazione a freddo delle bucce per 5 ore a 14°C, pressatura pneumatica, saturazione di azoto, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa

    CUSUMANO

    “La luce è vita per i nostri territori. Esplorarne il rapporto simbiotico con la nostra Terra significa evocare la nostra identità”, questo è lo slogan della cantina

    Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo).

    Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

    Da Comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito azienda: https://cusumano.it/it/

    Sito ufficio stampa: https://www.cinquesensi.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Al Vinitaly il pluripremitato Filari di Timorasso 2020

    Redazione

    Per la prima volta a Vinitaly il pluripremiato Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri.In assaggio anche il Sensazioni 2021, la Croatina che non ti aspetti prodotta solo sette volte in trent’anni.

    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 aprile, presso lo stand H2 Padiglione 10 di Vinitaly (Veronafiera), è possibile incontrare l’Azienda Agricola Luigi Boveri col suo Filari di Timorasso 2020, il bianco da lungo invecchiamento che si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae AIS. In assaggio anche il Sensazioni 2021, un vino prodotto solo nelle annate migliori.

    Una parte della famiglia all'opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Una parte della famiglia all’opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Un Vinitaly ricco di attese per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che dal 2 al 5 aprile, presso Veronafiere (stand H2 Padiglione 10), lancia il suo pluripremiato campione, il Filari di Timorasso 2020, il vino pigliatutto, che l’anno scorso si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae di AIS.

    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Territorio e degustazione

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante. Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano. In anteprima anche l’annata 2021 del Filari di Timorasso, appena uscito in commercio.

    Siamo felici di tornare quest’anno a Vinitaly con questo vino, che ci riempie di orgoglio da oltre un anno, per il quale immagino una potenzialità di invecchiamento che può tranquillamente superare la decina d’anni. – commenta il vignaiolo Luigi BoveriI riconoscimenti di questo vino, e degli altri in tanti anni, ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Ma non finisce qui, perché durante la quattro giorni veronese, la nota cantina di Costa Vescovato, presenterà anche il Sensazioni 2021, un rosso che esce solo nelle migliori annate, a base di Croatina in purezza, che affina 12 mesi in tonneaux, e che nella trentennale storia della Luigi Boveri è stato prodotto solo sette volte.

    Proveniente da terreni argilloso-calcareo, con esposizione a sud-est, a 250 mt slm, questo rosso sa stupire per la sua complessità, che vira verso profumi di fiori rossi (garofano), karkadè, confettura di prugne, succo di mirtilli e ricordi di miele di castagna, sorso strutturato e lungo. Un rosso che sa permettersi abbinamenti complessi come un controfiletto con salsa alle prugne e un peposo toscano.

    Un appuntamento importante quello di Vinitaly 2023 per il consolidamento e la crescita dell’export della Luigi Boveri, sia a livello internazionale che per l’Italia. E per chi non potrà assaggiare i loro vini durante Vinitaly, si può rimediare organizzando una degustazione a Costa Vescovato, provincia di Alessandria, presso la nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che in pochi mesi è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali.

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  • Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC e altri Ciliegioli d’Italia: al via la prima edizione

    Redazione

    L’evento, al suo esordio e dedicato interamente al vitigno autoctono, si terrà il 7 e l’8 maggio alla Fortezza Orsini di Sorano (GR) e vedrà la presenza di banchi d’assaggio, dove sarà possibile degustare il Ciliegiolo di Maremma e di altre parti d’Italia.

    Domenica 7 e lunedì 8 maggio appuntamento alla Fortezza Orsini di Sorano in provincia di Grosseto, per una rassegna senza precedenti.

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa
    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo di Maremma e altri Ciliegioli d’Italia saranno presentati in una due-giorni, durante la quale stampa e operatori del settore avranno la possibilità di degustare i vini delle aziende produttrici di questo speciale vitigno, che saranno a disposizione alla mescita presso banchi d’assaggio. Nella giornata di domenica, su prenotazione, è prevista una masterclass tematica.

    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Dal colore rosso rubino, con leggeri riflessi violacei, con sapore e profumo caratteristici che ricordano la frutta matura, piacevole ed equilibrato, il Ciliegiolo è stato recentemente riscoperto e valorizzato, e deve il suo nome al colore dell’acino e agli aromi del vino che richiamano in modo esplicito la ciliegia.

    A differenza di quanto avveniva in passato, quando veniva utilizzato per il consumo diretto o per preparare vini di pronta beva ma di poca longevità tanto che, per la maggior parte, le uve venivano vinificate in assemblaggio con altre varietà, in primis il Sangiovese, oggi è perlopiù impiegato in purezza per produrre alcuni interessantissimi vini DOC e IGT del Centro Italia.

    Viene coltivato in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Liguria e, in modo minoritario, in altre zone d’Italia. La maggiore diffusione del Ciliegiolo è comunque in Toscana, dove si contano circa 525 ettari, quasi il 60% dei quali sono concentrati in provincia di Grosseto dove danno vita a numerose etichette della DOC Maremma Toscana Ciliegiolo.

    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è di fondamentale importanza piantarlo sui terreni adeguati al risultato enologico che si vuole ottenere. Da questo punto di vista la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti – se non la più interessante – per questa varietà, così come interpretazioni importanti si trovano in Umbria tra l’Orvietano e i Colli Amerini, nell’Alto Lazio e in alcune aree delle Marche.

    Logo articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa
    Loghi articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa

    L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana e dai delegati FISAR sul territorio, con il patrocinio del Comune di Sorano.

    Da comunicato stampa

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  • Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro

    Dal 1995 Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol rappresenta i migliori hotel benessere dell’arco alpino.

    Redazione

    La mission di sempre: “guardare al futuro con ottimismo e anticipare le tendenze, senza mai scendere a compromessi sulla qualità”.

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    I Direttori Alois Kronbichler e Michael Oberhofer raccontano i pilastri e l’evoluzione del gruppo che oggi coinvolge 30 strutture dell’ospitalità di lusso in Alto Adige. Eccellente qualità, lungimiranza e gestione familiare i criteri che sostengono il brand, insieme a una visione sempre più sostenibile e attenta all’ambiente. Una formula di successo, assoluta garanzia della vacanza benessere di alto livello.

    Alois Kronbichler direttore generale hotels, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Alois Kronbichler direttore generale hotels, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Marchio di altissima qualità nel mondo della vacanza benessere dell’arco alpino, il gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol conta oggi 30 hotel di lusso in Alto Adige.

    Ogni struttura, contraddistinta da un’identità peculiare, condivide visioni, valori e criteri di qualità che rappresentano l’anima del gruppo: ne parlano i direttori generali Alois Kronbichler e Michael Oberhofer, raccontando come viene selezionata una struttura Belvita, come viene garantita l’eccellenza e qual è il successo di questo brand altoatesino, sin dal 1995.

    Michi Oberhofer direttore generale, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Michi Oberhofer direttore generale, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Tre parole per descrivere il Gruppo Belvita

    “La filosofia della cooperazione alberghiera Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si impernia su tre pilastri portanti: l’eccellente qualità, che da sempre ci contraddistingue e ci rende leader nel settore dell’ospitalità di lusso, la lungimiranza, grazie alla quale guardiamo al futuro con consapevolezza e ottimismo, e la gestione familiare, che rappresenta il cuore pulsante dei nostri hotel e ne alimenta lo spirito autentico”, spiega il Direttore generale Michael Oberhofer.

    “Eppure, stiamo iniziando a consolidare un quarto pilastro nella nostra visione alberghiera: la sostenibilità, un valore al quale i Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si stanno accostando attraverso misure sostenibili volte al rispetto dell’ambiente e dei nostri collaboratori”, aggiunge il Direttore generale Alois Kronbichler.

    Alcuni ambienti della struttura ricettiva, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Alcuni ambienti della struttura ricettiva, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Come viene selezionata una struttura Belvita?

    “La porta per entrare a far parte dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol è sempre aperta, a patto che vengano dapprima rispettati i nostri criteri di qualità. Il processo di selezione viene avviato dalle singole attività alberghiere di alta fascia, che ci contattano manifestando il loro interesse a unirsi alla nostra cooperazione. Saranno loro stesse, grazie a un’apposita check-list, a valutare se possiedono i prerequisiti richiesti”, chiarisce Alois Kronbichler.

    Qualora gli hotel candidati abbiano tutte le carte in regola e rispettino i criteri minimi, entriamo in gioco noi, avviando un rigido controllo di qualità per verificare che ogni membro del gruppo sia in grado di portare alto il nome dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol e di prestare fede ai nostri valori aziendali”, precisa Michael Oberhofer.

    I due direttori Alois Kronbichler e Michi Oberhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    I due direttori Alois Kronbichler e Michi Oberhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Quanto conta l’aspetto “green” e “bio”?

    La sostenibilità, come tutti i temi di grande valore, richiederà tempo e impegno per maturare e affermarsi a tutti gli effetti come stile di vita.

    In linea di massima, possiamo affermare che alcuni fattori, come la posizione strategica dei nostri hotel a stretto contatto con la natura e il profondo senso di appartenenza alle bellezze della nostra terra, ci agevolano nel processo di sensibilizzazione al rispetto delle risorse del territorio, ma la strada da percorrere è ancora lunga e bisognerà unire le forze”, spiega Michael Oberhofer.

    “Ognuno dei nostri hotel membri, infatti, fa del suo meglio e dà il suo piccolo contributo a favore di un approccio più “green”, ma in futuro ci auguriamo di riuscire a fare ancora di più, creando una visione sostenibile, più ampia e omogenea, all’interno dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol”, sottolinea Alois Kronbichler.

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Qual è stata l’evoluzione del gruppo Belvita nel corso degli anni? Quali le new entry dell’ultimo anno?

    “Quella dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol è stata, e continua a essere, una storia di successo, che nonostante i grandi cambiamenti mondiali degli ultimi anni, ha continuato il suo climax ascendente per affermarsi come la cooperazione dei migliori hotel wellness nell’arco alpino. La nostra è stata una crescita consapevole, e soprattutto attenta ai nuovi bisogni degli ospiti e all’evoluzione nel modo di percepire la vacanza.

    Sono emersi, infatti, un rinnovato interesse per l’impatto ambientale e una ricerca di autenticità e semplicità senza precedenti, ai quali abbiamo saputo rispondere prontamente, senza mai prescindere dalla qualità dei soggiorni di lusso nelle nostre strutture a 4 stelle Superior e 5 stelle”, afferma Alois Kronbichler.

    “La vacanza rimane un’esigenza primordiale, che ci prefiggiamo di soddisfare con la nostra solita eccellenza. A proposito di eccellenze, nell’ultimo anno abbiamo avuto il piacere di accogliere un nuovo membro nella nostra cooperazione, il Quellenhof See Lodge, un’oasi di pace e relax adults only in Val Passiria, che si sposa alla perfezione con la nostra filosofia”, annuncia Michael Oberhofer.

    Presidente Paul Zimmerhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Presidente Paul Zimmerhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Come viene garantita la qualità altissima delle strutture?

    “La qualità è sempre stata un caposaldo dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, ma come tutte le linfe vitali va alimentata con passione, impegno, e talvolta con occhio critico, per essere sicuri di raccogliere sempre i frutti migliori. Ogni singolo hotel membro conta, e svolge un ruolo fondamentale per l’immagine generale della nostra cooperazione, ed è per questo che eseguiamo regolarmente controlli di qualità per verificare che siano rispettati i criteri prestabiliti.

    Tuttavia, il vero ago della bilancia rimangono i nostri ospiti, perché nessuno meglio di loro è in grado di valutare la qualità dei nostri servizi. Grazie a un tool di valutazione, riceviamo il feedback sincero dei nostri ospiti al termine di ogni soggiorno, che ci consente di continuare a migliorarci, giorno dopo giorno. Se i nostri ospiti sono soddisfatti, lo siamo anche noi”, ci spiega Alois Kronbichler.

    Immagine di un piatto eseguito nel ristorante dell'Hotel, foto da comunicato stampa
    Immagine di un piatto eseguito nel ristorante dell’Hotel, foto da comunicato stampa

    Quanti scelgono le strutture Belvita? Qual è il segreto del suo successo?

    “L’eccellenza ci unisce, ma è la nostra personalità a renderci unici. Nonostante tutti i hotel membri si contraddistinguano per l’ineccepibile qualità, ognuno di loro possiede un’identità peculiare, ed è proprio questa varietà che fa la differenza e ci permette di soddisfare un numero sempre più alto e diversificato di richieste, esigenze e preferenze.

    Il nostro sito web offre una panoramica intuitiva ed esaustiva di tutte le nostre strutture, che guida gli ospiti nella scelta dell’hotel di lusso perfetto per le proprie vacanze. Inoltre, Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si distingue per l’ottimo servizio di consulenza su misura, perché la nostra ospitalità pone sempre al primo posto il contatto interpersonale con l’ospite”, riferisce Alois Kronbichler.

    “Se davvero esiste una formula segreta per raggiungere il successo, direi che è la capacità di guardare al futuro con ottimismo e di anticipare le tendenze, senza mai scendere a compromessi sulla qualità”, conclude Michael Oberhofer.

    Logo della struttura, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, immagine da comunicato stampa
    Logo della struttura, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, immagine da comunicato stampa

    Da comunicato stampa

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  • Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone

    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone

    FONZONE presenta MATTODA’

    Redazione

    IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI CHE RACCONTA L’IRPINIA SECONDO L’ENOLOGO LUCA D’ATTOMA Marzo 2023 – Un Aglianico in purezza che nasce nella sottozona Campi Taurasini, in Irpinia.

    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone
    Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, Silvia Silvia Fonzone e l’enologo consulente Luca D’Attoma presentano Mattoda’ , foto da comunicato stampa

    Il primo realizzato con questo vitigno dall’enologo toscano Luca D’Attoma che, con l’azienda vitivinicola Fonzone Caccese di Paternopoli (AV), ha avviato un percorso incentrato sulla viticoltura sostenibile per creare vini sartoriali che raccontano questo territorio straordinario della Campania.

    Una sfida che l’enologo ha raccolto e che la famiglia Fonzone ha sostenuto con entusiasmo, al punto da battezzare il nuovo vino Mattoda’, un nome che rende omaggio a D’Attoma rievocandone il cognome, e che, al tempo stesso, sottolinea la volontà di creare un rosso fuori dagli schemi, innovativo, capace di interpretare in maniera originale un vitigno unico nel suo genere.

    Le bottiglie, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, foto da comunicato stampa
    Le bottiglie, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, foto da comunicato stampa

    Rosso rubino brillante, Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 rivela al naso note di mirtillo selvatico accompagnato dal profumo della sua foglia, mentolato. Al palato, l’ingresso è dolce e piacevole con sentori di pepe verde, note di eucalipto, bacca di vaniglia intera, molto balsamico.

    Un vino fresco, avvolgente, con una spiccata personalità che rispecchia fortemente quella dell’enologo e dei Fonzone, una grande famiglia che ha scelto di produrre vino per passione, con cura e precisione, assecondando i ritmi della natura e preservando la biodiversità di un territorio straordinario come l’Irpinia.

    Logo cantina Fonzone, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, immagine da comunicato stampa
    Logo cantina Fonzone, articolo: Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 aglianico Fonzone, immagine da comunicato stampa

    Mattoda’ è un vino che si accompagna bene con carni rosse, piatti speziati, tartufo e formaggi stagionati.
    Il vigneto di Aglianico della Tenuta Fonzone, a Paternopoli, si estende lungo i due versanti di una collina ben ventilata, posta ad un’altitudine che varia dai 360 ai 430 m s.l.m. e circoscritta dai torrenti Fredane ed Ifalco.

    Le ottime esposizioni, i terreni argillosi e le bassissime rese consentono di ottenere uve di grande qualità che vengono raccolte in piena maturazione e vinificate nel rispetto rigoroso delle caratteristiche varietali.

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  • Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero sposa il cinema e promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Redazione

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano, l’attore Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye. Gli ospiti del festival visiteranno location esclusive nel territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini e incontrare i vari produttori della zona.

    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Dopo la presentazione, lo scorso febbraio, al Maggio Musicale Fiorentino, della première del film “La Leggenda del Gallo Nero”, un cortometraggio, prodotto dal Consorzio Vino Chianti Classico, che narra la storia del famoso simbolo della denominazione, nel mondo del Gallo Nero si torna a parlare di film e di cinema.

    Il Consorzio Vino Chianti Classico è infatti sponsor ufficiale della 21a edizione del Florence Korea Film Fest, il festival di cinema dedicato alla cinematografia sud coreana, il più importante in Europa, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile: una scelta che suggella l’interesse dei produttori del Gallo Nero per un Paese e un mercato con ottime prospettive di crescita.

    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye che visiteranno il territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini del Gallo Nero e incontrare alcuni produttori della zona.

    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2020 il mercato coreano ha significato 4,7 miliardi di esportazioni italiane. Valore in crescita nel 2021 che ha raggiungo i 5,3 miliardi di euro. Un rapporto, quello tra Italia e Corea del Sud, virtuoso per molti settori culturali e produttivi, compreso il comparto del vino di qualità.

    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Per quanto riguarda i vini del Gallo Nero, il 2021 ha infatti segnato un record di esportazioni sul mercato coreano: i volumi sono triplicati. Dopo l’exploit dell’anno precedente, nel 2022, le bottiglie di Gallo Nero vendute in Corea non sono ulteriormente aumentate ma è cresciuto invece il valore medio per bottiglia che il consumatore coreano ha riconosciuto alla DOCG Chianti Classico.

    Film di chiusura "Life is Beautiful", articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Film di chiusura “Life is Beautiful”, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    “Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. – afferma Giovanni Manetti, Presidente del ConsorzioAnni, che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna.

    Il mercato coreano sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nel nuovo evento di giugno a Seoul.”

    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2023 il Consorzio Vino Chianti Classico si ripresenterà infatti sul mercato coreano per il terzo anno consecutivo, con un grande evento di degustazione, il 20 giugno, nella capitale Seoul, con la partecipazione dei produttori; oltre a questo evento, il Consorzio organizzerà incoming di operatori e stampa nel proprio territorio di produzione.

    Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è per noi un grande onore – continua Manetti – Noi produttori del Chianti Classico ci sentiamo molto vicini al popolo sud-coreano. Un aspetto che ci accomuna credo sia la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione:

    il Chianti Classico con i suoi 300 anni di storia e la continua attenzione all’innovazione sia in vigna che in cantina e la Corea del Sud, una nazione da sempre all’avanguardia tecnologica, sempre ‘connessa’, ma al tempo stesso profondamente legata ai valori della tradizione. Coniugare tradizione e innovazione è un tema centrale che appartiene sia alla cultura coreana che alla nostra.”

    Il Florence Korea Film Fest è il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia, in vari luoghi della città (e online sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies).

    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Il cartellone, ricco di anteprime italiane, presenta in programma oltre 100 film divisi per sezioni con un focus sulle registe donne coreane. Tra le star della 21esima edizione il regista premio Oscar Bong Joon-ho, l’attore Park Hae-il protagonista dell’ultimo film di Park Chan-wook e la regista Yim Soon-rye, considerata una delle autrici di spicco della Nouvelle Vague.

    Da comunicato stampa

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  • 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano

    Redazione

    Sabato 25 Marzo 2023 presso il Saint Joseph Resort a Salerno si svolgerà l’ottava edizione di Untold incentrata su quelle che all’estero chiamano le 3B del vino Italiano: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Questa edizione rappresenta l’apice della rubrica Untold che ha visto il nostro team negli ultimi 24 mesi. assaggiare oltre 350 vini esclusivamente delle seguenti denominazioni:

    Aglianico del Vulture
    Barbaresco
    Barolo
    Brunello di Montalcino
    Chianti Classico
    Fiano di Avellino
    Gattinara
    Ghemme
    Verdicchio dei Castelli di Jesi
    Verdicchio di Matelica
    Vino Nobile di Montepulciano

    Il 25 Marzo quattro commissioni, ciascuna composta da 6 esperti di settore, andranno ad eleggere i migliori Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino che si aggiudicheranno i Tre Cavatappi.

    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Le commissioni valutatrici

    Due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 52 referenze di Barolo e Barbaresco per eleggere i migliori vini di Barolo e Barbaresco Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Barolo e Barbaresco Untold:

    ♦Adele Munaretto
    ♦Andrea Annunziata
    ♦Carol Agostini
    ♦Fabio Pascucci Pepi
    ♦Gelsomino Perrotta
    ♦Giuseppe Festa

    ♦Luca Matarazzo
    ♦Luigi D’Acunto
    ♦Monica Mogavero
    ♦Roberto Garofalo
    ♦Vincent Renzo
    ♦Vittorio Guerrazzi

    Ulteriori due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori vini di Brunello di Montalcino Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:

    ♦Annalisa Mancaniello
    ♦Antonio Zambrano
    ♦Aurelio Fasano
    ♦Cosimo Orlacchio
    ♦Cristina Santini
    ♦Danilo Amapani

    ♦Ermanno Guerra
    ♦Gaetano Cataldo
    ♦Giulia Ferrero
    ♦Giuseppe Schiavone
    ♦Mirco Gazzera
    ♦Simone Feoli

    Le referenze in assaggio di Barolo e Barbaresco Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 52 referenze partecipanti organizzate in batterie da 6 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Aurelio Settimo – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2018
    Aurelio Settimo – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Batasiolo – Barolo “Boscareto”, 2016
    Borgogno – Barolo “Cannubi”, 2018
    Brezza – Barolo “Sarmassa”, 2018
    Brezza – Barolo Riserva “Sarmassa – Vigna Bricco”, 2017
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Massara”, 2018
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Monvigliero”, 2017

    Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    Cantine Povero – Barolo, 2018
    Cantine Sant’Agata – Barolo “La Fenice”, 2018
    Casa E. Di Mirafiore – Barolo “Lazzarito”, 2019
    Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    Cascina Bongiovanni – Barolo Riserva, 2015
    Chiara Boschis – Barolo “Via Nuova”, 2018
    Collina San Ponzio – Barolo, 2019
    Curto Marco – Barolo “Arborina”, 2019

    De Simone – Barolo, 2019
    Dosio – Barolo “Fossati”, 2018
    Dosio – Barolo “Serradenari”, 2018

    Enrico Serafino – Barbaresco “Bricco di Neive”, 2019
    Enrico Serafino – Barolo “Carpegna”, 2018
    Enrico Serafino – Barolo Riserva “Briccolina”, 2016
    Fontanafredda – Barolo “del Comune di Serralunga d’Alba”, 2019

    Guido Rivella – Barbaresco “Montestefano”, 2019

    Josetta Saffirio – Barolo “Ravera”, 2019
    Josetta Saffirio – Barolo Riserva “Millenovecento48”, 2016

    Livia Fontana – Barolo “Villero”, 2018
    Luca Marenco – Barolo “La Volta”, 2018
    Luca Marenco – Barolo, 2018
    Luigi Baudana – Barolo “Baudana”, 2019
    Luigi Baudana – Barolo “Cerretta”, 2019

    Manzone Giovanni – Barolo “Bricat”, 2018
    Marchesi Di Barolo – Barbaresco “Serragrilli”, 2019
    Marchesi Di Barolo – Barolo, 2018
    Marrone – Barolo “Bussia”, 2019
    Montalbera – Barbaresco “Lintuito”, 2019
    Montalbera – Barolo “Levoluzione”, 2017

    Pasquale Pelissero – Barbaresco “Cascina Crosa”, 2020
    Pasquale Pelissero – Barbaresco “San Giuliano”, 2020
    Passone Massimiliano – Barolo “Sotto Castello di Novello”, 2016

    Ramello Gianni e Matteo – Barolo Riserva “Rocchettevino”, 2017
    Rapalino – Barbaresco, 2019
    Rocche Costamagna – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2017
    Rocche Costamagna – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Schiavenza – Barolo “Cerretta”, 2019
    Schiavenza – Barolo, 2019
    Socre’ – Barbaresco Riserva “Roncaglie”, 2018
    Socre’ – Barbaresco, 2019
    Sordo – Barolo “Monprivato”, 2018
    Sordo – Barolo “Perno”, 2018

    Villadoria – Barolo “Sorì Paradiso”, 2019

    Le referenze in assaggio di Brunello di Montalcino Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 44 referenze partecipanti organizzate in batterie da 5 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Argiano – Brunello di Montalcino, 2018

    Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
    Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018

    Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
    Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
    Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
    Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
    Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018

    Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
    Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
    Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018

    Geografico – Brunello di Montalcino, 2018

    La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
    La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
    La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
    La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
    La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
    La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
    Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018

    Máté – Brunello di Montalcino, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino, 2018

    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
    Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018

    San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
    SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
    Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
    Sesti – Brunello di Montalcino, 2018

    Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
    Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
    Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018

    I criteri di valutazione di Untold

    Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.

    La valutazione sarà, infatti, espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:

    →Attrattività
    →Espressività
    →Iconicità
    →Piacevolezza oppure Prospettiva
    →Coerenza

    Sviluppando la media dei punteggi attribuiti dai 12 degustatori andremo ad assegnare i Cavatappi di Decanto ai vini che totalizzeranno una media di:

    15 – 17 punti: UN CAVATAPPI
    18 – 20 punti: DUE CAVATAPPI
    21 – 25 punti: TRE CAVATAPPI

    I premi assegnati nel corso di Untold

    Al termine del contest andremo a premiare i vini che totalizzeranno il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    Miglior vino
    Vino più tipico
    Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
    Vino con la migliore etichetta (assegnato dai nostri follower sui social network)

    Andremo, inoltre, ad assegnare il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Infine, si assegnerà il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Da sito e comunicato stampa

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