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    Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli

    BENTU LUNA Economia Agricola Circolare 2023

    Di Rosaria Benedetti

    Tra il Mandrolisai e il Bergadu, sulla soglia di confine tra le province di Oristano e Nuoro, l’Azienda Bentu Luna investe in un progetto agricolo che unisce antiche forme di identità territoriale a una attuale e proficua efficacia economica.

    Rosaria Benedetti, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli
    Rosaria Benedetti, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli

    Un amico sardo mi ha spiegato che se sulla carta geografica punti il dito indice nel centro della Sardegna, hai trovato Neoneli!Da questa posizione centrale in provincia di Oristano si è sviluppato il progetto dell’azienda Bentu Luna a cavallo tra il Mandrolisai e il Barigadu, al confine con la provincia di Nuoro.

    La zona, dal fascino ancestrale, è iscritta al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico, per la sua perseveranza nel mantenere invariata da almeno duecento anni la destinazione dei suoi suoli. La proprietà appartiene a Gabriele Moratti che ha investito in Sardegna in un progetto innovativo nel segno della sostenibilità.

    Viti centenarie, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito
    Viti centenarie, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito

    Raggruppando sotto un unico ombrello piccole particelle agricole gestite secondo tradizione da contadini ormai anziani, l’Azienda ha stipulato con loro contratti di affitto agrario, senza alterare l’effettiva proprietà. Chiamando poi in opera i nipoti dei vecchi contadini un tempo conferenti alle cantine della zona, ha consentito sia il recupero di terreni destinati inesorabilmente al declino agricolo, sia occasioni di lavoro in loco per le generazioni successive.

    In questa efficiente economia agricola circolare i redditi sono di conseguenza garantiti per tutti i livelli: per coloro che hanno lavorato nei decenni passati con costanza e fatica questa terra ed ora sono fonte irrinunciabile di saggezza contadina, per chi la lavora attualmente garantendo dignità e continuità occupazionali, per l’azienda stessa che si è costituita nel 2019.

    Parcella di vigneto storico, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito
    Parcella di vigneto storico, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito

    LA CANTINA

    La Cantina, aperta ufficialmente nel 2019, ha sede a Neoneli ed è stata costruita secondo una progettualità ecosostenibile, con l’impiego di ditte e materiali di reperibilità locale.
    La pietra di trachite delinea le murature esterne e contribuisce a celare l’edificio in una naturale sintesi paesaggistica.

    Torchi di legno in cantina, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito
    Torchi di legno in cantina, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito

    Al suo interno è determinante l’uso del legno sia nella struttura che negli arredi e perfino nella strumentazione tecnica.

    L’Enologa Emanuela Flore, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito
    L’Enologa Emanuela Flore, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito

    I vigneti di proprietà, ca 25 ettari, sono allocati sostanzialmente in due zone: quelli centrali, rivolti a sud-est, protetti dalle montagne, direttamente vicini seppur parcellizzati, alla sede Aziendale, sono dedicati alle uve rosse; a ridosso del mare, del quale godono la costante ventilazione, rivolti ad ovest, quelli dedicati ai bianchi.
    Terreni friabili con sabbia e scisti.

    Bianchi, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito
    Bianchi, articolo: Bentu Luna Economia Agricola Circolare 2023, Neoneli, foto da sito

    L’altipiano centrale, che nella composizione dei terreni alterna sabbie, nelle zone più basse, a scisti in quelle più alte, si stende su una altitudine che va dai 350 ai 700 m s.l.m, e gode di un microclima che garantisce temperature ideali per la coltivazione della vite grazie a barriere naturali e presenza costante di una mite ventilazione, più intensa nei versanti marini, con una escursione termica annuale attestata mediamente tra i 10° gradi invernali e i 30° estivi.

    La vocazionalità della zona, incontestabile, è testimoniata dall’età dei vigneti che vantano “anzianità” estreme, con viti produttive che hanno oggi 115 anni.

    Line up degustata da Rosaria Benedetti cantina Bentu Luna, foto dell'autrice
    Line up degustata da Rosaria Benedetti cantina Bentu Luna, foto dell’autrice

    LA DEGUSTAZIONE

    UNDA 2021 – Vermentino di Sardegna Doc – Vermentino 100%

    UNDA 2021 – Vermentino di Sardegna Doc - Vermentino 100% Bentu Luna, immagine da sito
    UNDA 2021 – Vermentino di Sardegna Doc – Vermentino 100% Bentu Luna, immagine da sito

    Prodotte in un vigneto rivolto verso il mare caratterizzato dalla presenza di sabbia e argilla e da un clima mediterraneo con costante ventilazione, le uve vermentino 100% fermentano spontaneamente in cemento e anfora.

    Il calice riflette un giallo paglierino luminoso e brillante.

    L’olfatto è fine, leggermente aromatico, con evidenti tocchi floreali e fruttati di pera e frutta secca.

    Entra alla beva fresco e si esprime in centro bocca con buona struttura; la chiusura sapida ricorda le brezze marine e contribuisce a prolungare le sensazioni gustative.

    V VERNACCIA – Isola dei Nuraghi Igt 2021 – Vernaccia di Oristano 100%

    V VERNACCIA - Isola dei Nuraghi Igt 2021 - Vernaccia di Oristano 100% Bentu Luna, immagine da sito
    V VERNACCIA – Isola dei Nuraghi Igt 2021 – Vernaccia di Oristano 100% Bentu Luna, immagine da sito

    Il piccolo vigneto si estende sulla costa dell’Oristanese e si presenta su un terreno sciolto e sabbioso dove si alternano falde più argillose.

    Le uve fermentano in anfore di terracotta.

    Il manto è paglierino intenso e le note olfattive di fiori gialli, bucce e mela macerate introducono tocchi resinati e complessità di spezie.

    Il vino è ancora giovane ma promette longevità grazie alla freschezza, alla struttura di bocca e alla persistenza che chiude ben sapida.

     

    MARI – Mandrolisai Rosso Doc 2020 – Bovale Sardo (bovaleddu) 35%, Cannonau 30%, Monica 30%, altre varietà 5% secondo l’annata
    Dai vigneti nel centro dell’Isola, la tipica “formazione” del Mandrolisai con prevalenza di bovale sardo fermenta in vasche di cemento e affina poi per otto mesi in barrique di secondo passaggio.
    Rosso rubino con ventaglio olfattivo ampio.

    Le note di frutta scura, prugna, mora e ciliegia cedono il passo ad una fine speziatura e a slanci di timo e di mirto. In bocca il vino è in evoluzione con ingresso fresco, una piacevole trama tannica e il ritorno del frutto e delle spezie nel finale.

    SUSU – Cannonau di Sardegna Doc 2020 – Canonau 100%

    SUSU – Cannonau di Sardegna Doc 2020 – Canonau 100% Bentu Luna, immagine da sito
    SUSU – Cannonau di Sardegna Doc 2020 – Canonau 100% Bentu Luna, immagine da sito

    Le uve provengono da un cru dedicato al cannonau nel comune di Neoneli, dove si alternano frange scistose a prevalenze di sabbie.

    Alla fermentazione spontanea in vasche di cemento per circa 3 settimane segue un affinamento per otto mesi in barrique di secondo passaggio.

    Il colore rubino introduce una tavolozza olfattiva segnata dalla frutta scura e dalla nota varietale di pepe.

    Il gusto è importante, ma la bocca è equilibrata e piacevole, bilanciata tra presenza alcolica e trama tannica ben integrata.

    SOBI – Isola dei Nuraghi Igt 2020 – Bovale 30%, Cannonau 35%, Monica 20%, altre varietà 15%
    Dai vigneti nel comune di Neoneli, questo blend di uve rosse locali fermenta in cemento e affina per otto mesi in barrique di secondo passaggio.

    Il manto è rubino e il naso si rivela immediatamente complesso: un bouquet di note speziate e floreali in alternanza con profumi mediterranei e tocchi di ribes e lampone. La bocca subito fresca e verticale evolve poi con maggiore avvolgenza e rotondità per sorprendere con un finale più stretto ma molto intrigante.

    Be Luna – Vino Rosso 2020 – Bovale sardo 35%, Cannonau 35%, Monica 30%

    Be Luna – Vino Rosso 2020 – Bovale sardo 35%, Cannonau 35%, Monica 30% Bentu Luna, immagine da sito
    Be Luna – Vino Rosso 2020 – Bovale sardo 35%, Cannonau 35%, Monica 30% Bentu Luna, immagine da sito

    Minuscola e preziosa produzione di ca 1500 bottiglie secondo l’annata, da un unico vigneto cru del 1905 nel Comune di Atzara.

    Fermentato spontaneamente in cemento, affina in botti di rovere di secondo passaggio.

    Complessità e intrigante piacevolezza nel colore, rubino intenso tendente al granato, nel naso e nel sorso.

    L’olfatto è ampio: subito fruttato di ciliegia si apre poi alla macchia mediterranea con slanci di alloro e salvia per evolvere ancora grazie ai tocchi di carruba e tabacco. Beva raffinata, senza eccedere nel volume, che resta coerente con le note del frutto ed evolve setosa e piacevole fino alla sorprendente balsamicità finale.

    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Sito Cantina: https://www.bentuluna.it
    Sito di riferimento settore: https://www.sardegnaagricoltura.it

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Vignaioli Contrari, a maggio con banchi e masterclass 2023

    Vignaioli Contrari, a maggio con banchi e masterclass 2023

    Sabato 13 e Domenica 14 Maggio all’interno della splendida cornice della Rocca Rangoni di Spilamberto torna l’appuntamento con Vignaioli Contrari.

    Redazione

    La manifestazione, giunta alla settima edizione, si presenta come un punto di riferimento per il mondo dei vini artigianali, prodotti da vitigni autoctoni, con straordinari momenti dedicati alla conoscenza e alla degustazione, grazie a oltre sessanta produttori provenienti da tutta Italia e da diversi paesi Europei.

    Vignaioli Contrari, a maggio con banchi e masterclass 2023 , foto da comunicato stampa
    Vignaioli Contrari, a maggio con banchi e masterclass 2023 , foto da comunicato stampa

    I produttori inviatati a prendere parte a Vignaioli Contrari hanno come obiettivo primario la valorizzazione delle varietà di vite autoctone e tradizionali del territorio di appartenenza e coltivano direttamente la terra secondo criteri sostenibili, biologici, biodinamici, in linea con un criterio di rispetto ambientale.

    Durante la manifestazione sarà possibile degustare più di trecento etichette, tra cui quelle di un nutrito numero di produttori artigianali locali, ognuna delle quali verrà raccontata direttamente dal vignaiolo che ne ha curato tutta la produzione. La scelta di selezionare accuratamente le cantine partecipanti ha da sempre contraddistinto il tenore della manifestazione, elevando sempre di più la qualità dei vini che si potranno degustare.

    Luoghi della manifestazione edizione 2022, Vignaioli Contrari, foto da comunicato stampa
    Luoghi della manifestazione edizione 2022, Vignaioli Contrari, foto da comunicato stampa

    Torneranno anche i laboratori A tavola col produttore, divenuti negli anni un vero e proprio segno distintivo dell’evento: quattro tavoli, quattro produttori, quattro terroir, quattro storie da raccontare. Una Roulette de Vin dove ogni Vignaiolo ha a disposizione venti minuti per dialogare con i partecipanti e proporre due vini, prima di passare a un nuovo tavolo e lasciare il posto a un nuovo produttore.

    Apprezzatissimo dal pubblico e dai produttori, i laboratori A tavola col produttore hanno in particolare il merito di aver in ogni edizione messo in luce annate storiche o produzioni limitate di grande valore.
    Inoltre Vignaioli Contrari rinnova e consolida il proprio legame con la Condotta Slow Food “Vignola e Valle del Panaro” che, per l’occasione, propone ai partecipanti l’opportunità di degustare i piatti ed i prodotti provenienti dai contadini ed artigiani del territorio.

    Luoghi evento, Vignaioli Contrari 2022, foto da comunicato stampa
    Luoghi evento, Vignaioli Contrari 2022, foto da comunicato stampa

    Infatti una grande novità di questa edizione sarà lo Slow Food Park, un’area all’interno del parco di Rocca Rangoni interamente dedicata al cibo ed ai prodotti tipici artigianali provenienti non solo dal nostro territorio. Saranno presenti banchetti allestiti per la vendita di prodotti (formaggi, salumi, latticini, liquori, ecc.) nonché punti degustazione per poter soddisfare tutte le esigenze e le curiosità degli ospiti. Slow Food Park sarà ad accesso libero da parte di tutti i visitatori e curiosi, quindi non riservato a chi avrà acquistato il biglietto d’ingresso a Vignaioli Contrari.

    Esterno evento, Vignaioli Contrari, foto da comunicato stampa
    Esterno evento, Vignaioli Contrari, foto da comunicato stampa

    Vignaioli Contrari e Condotta Slow Food “Vignola e Valle del Panaro” vogliono così mettere ancora una volta al centro il territorio, che dalla pianura alle colline, fino ad arrivare all’Appennino Modenese è ricchissimo di una biodiversità che è necessario preservare, tutelare, ma soprattutto far conoscere.

    L’evento è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, Comune di Spilamberto, Unione Terre di Castelli, e vede la partecipazione dell’Ordine del Nocino Modenese e della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

    A causa del limite alla capienza dell’evento si consiglia l’acquisto dei biglietti in prevendita. Sarà possibile acquistare i vini direttamente dai banchi dei produttori

    Programma

    Sabato 13 Maggio
    Ore 10.45 – Inaugurazione: Saluto delle autorità
    Ore 11.00 – Apertura dei banchi di assaggio
    Ore 15 – Laboratorio “A tavola col produttore” – LE ANIME DEL TREBBIANO
    Ore 19 – Chiusura primo giorno di manifestazione

    Domenica 14 Maggio
    Ore 10 – Apertura: apertura dei banchi di assaggio
    Ore 16 – Laboratorio “A tavola col produttore” – tema in fase di definizione
    Ore 19 – Chiusura manifestazione

    Locandina evento da sito Vignaioli Contrari
    Locandina evento da sito Vignaioli Contrari

    Modalità di ingresso

    Ingresso Giornaliero: 25€ – ridotto per soci Slow Food, AIS, AIES, FIS, FISAR, ONAV, ASSOSOMMELIER 20€
    Abbonamento 2 giorni: 40€ – ridotto per soci Slow Food, AIS, AIES, FIS, FISAR, ONAV, ASSOSOMMELIER 35€
    Partecipazione a laboratori “A tavola col produttore”: 20€
    Cauzione calice: 5€
    L’ingresso include: omaggio enologico professionale con logo Vignaioli Contrari, tasca porta-bicchiere, catalogo della manifestazione, assaggio libero dei vini presenti

    Link biglietti: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vignaioli-contrari-7a-edizione-545322583527

    Chi sono i vignaioli contrari

    I Vignaioli Contrari sono coloro che fanno comprendere il territorio di appartenenza e raccontano la loro storia mediante i vini che producono, con metodi artigianali ed autentici. Sono i responsabili del lavoro in vigna ed in cantina, nel pieno rispetto dell’ambiente e sono Contrari all’omologazione del gusto e alla standardizzazione dei vini.

    Piccole realtà artigiane che cercano di valorizzare al meglio il vino prodotto da vitigni autoctoni, preservando la tradizione del terroir a cui appartengono.
    Persone che danno continuità alla storia enologica del nostro Paese, impegnandosi a mantenere in vita le varietà di cultivar in via di estinzione, producendo vini di Terroir.

    Da comunicato stampa (altro…)

  • Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder

    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder

    Tutto pronto per Summa 2023: in degustazione i vini biologico-dinamici di un centinaio di cantine di otto paesi

    Redazione

    Appuntamento a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang di Tenuta Alois Lageder.Evento aperto a professionisti, giornalisti e wine lover.

    La rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche dal mondo, torna l’1 e il 2 Aprile 2023 con la sua 24a edizione. Come da tradizione, l’evento si svolgerà a Magrè sulla Strada del Vino (BZ), a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, organizzatrice dell’evento.

    Alla mostra, aperta al pubblico, saranno presenti un centinaio di cantine selezionate per l’altissima qualità dei vini prodotti in armonia con l’ambiente. Grazie ai tanti luoghi di origine rappresentati, la varietà proposta è come ogni anno molto ampia, con etichette provenienti, oltre che dall’Italia, per la prima volta dalla Grecia e poi ancora da Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia, con la partecipazione, in rappresentanza di quest’ultimo Paese, di nuove aziende dalla Champagne.

    L’offerta italiana si arricchisce per questa edizione dei vini di prestigiose e storiche cantine, pioniere di una scelta produttiva naturale, a cominciare da Gravner, Federico Graziani, Giulia Negri – Serradenari, Occhipinti, Passopisciaro Andrea Franchetti, Braida.

    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder, foto da comunicato stampa
    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder, foto da comunicato stampa

    “Quando si parla di vitivinicoltura biologica e biodinamica qualcuno ancora pensa che si tratti di qualcosa di semplice perché legato al passato o alla sola produzione del vino.

    Per chi partecipa a Summa, invece, si tratta di uno stile di vita globale, che richiede capacità di osservare il proprio ambiente, di fare progetti, sperimentare e adottare soluzioni di economia circolare seguendo il ritmo della natura, affinché il vino, che è pur sempre un prodotto dell’uomo, sia espressione di un territorio incontaminato.

    Oltre all’altissima qualità, i vini di Summa portano un messaggio di rispetto e fusione con il nostro pianeta”, spiega Helena Lageder, Chief Marketing Officer dell’Azienda.

    Per questi motivi la mostra è diventata il punto di riferimento per un numero sempre crescente di operatori e wine lover che desiderano fare scelte di acquisto e consumo consapevoli. A loro Summapropone degustazioni guidate, verticali, prove di botte e walk around tasting, con la presenza dei produttori che raccontano come nascono i propri vini.

    Summa 2022, foto di Carol Agostini
    Summa 2022, foto di Carol Agostini

    Durante l’evento, vengono proposte anche visite tra vigneti e in cantina, per far toccare con mano la filosofia biodinamica di Tenuta Alois Lageder, basata sull’economia circolare.

    Inoltre, il Paradeis, ristorante della Tenuta, proporrà piatti preparati con prodotti a km zero di produzione propria e di altri partner.

    Summa 2023 non è solo vino e mercato. L’organizzazione ha deciso di devolvere parte del ricavato dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Progetto Dormizil – dormitorio per persone senzatetto. Basato sul concetto dell’”Housing first“, il progetto intende realizzare una struttura a lungo termine per i senzatetto, con 9 piccoli appartamenti, uno spazio per l’accoglienza di emergenza, docce e lavatoi.

    Per informazioni e ticket: www.summa-al.eu

    Da comunicato stampa

    (altro…)

  • Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona

    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona

    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana

    Di Adriano Guerri

    A Lido di Camaiore, all’interno degli ampi saloni dell’Hotel Versilia Lido I Una Esperienze ha avuto luogo la 15°edizione di  Terre di Toscana “Eccellenze nel Bicchiere “. Una passerella tra 140 aziende vitivinicole toscane con la possibilità di degustare oltre 700 etichette . Un evento ben organizzato che porta la firma di Acquabuona.it. Uno stupendo evento dedicato interamente a tutte le denominazioni della Regione menzionata.

    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

    I vini in degustazione erano tutti di elevata qualità, proporrei alcuni assaggi di perle provenienti da Bolgheri, prima di passare all’analisi sensoriale dei vini, qualche cenno su questa meravigliosa enclave.

    Bolgheri

    E’ uno straordinario lembo di terra nel Comune di  Castagneto Carducci in provincia di Livorno. A poca distanza dal litorale etrusco.  Patria e feudo dei Conti della Gherardesca. Un’areale noto per il viale di cipressi disposti in duplice filar, dei quali il poeta e  premio Nobel Giosuè Carducci gl’ aveva dedicato ben 116 versi in una delle più celebri poesie,  altresì nota per il Bolgheri Doc.

    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

    Un’areale che a differenza degli altri, posti nella stessa regione ha puntato su vitigni diversi dal Sangiovese. I Conti della Gherardesca prima dell’avvento della fillossera avevano già messo a dimora tra i filari vitigni di origine francese,  quali Syrah,  Gamay e Cabernet. Con l’attechimento di questo afide verranno distrutti totalmente i vigneti di questa enclave.

    La svolta è arrivata con l’arrivo a Bolgheri del Marchese Mario Incisa della Rocchetta, piemontese e amante dei vini di Bordeaux, ivi trasferitosi dopo aver sposato la Contessa Clarice della Gherardesca. Aveva riscontrato alcune similitudini con i terreni della zona bordolese di Graves, pertanto inizia a piantare Cabernet nella vigna di Sassicaia a ridosso della costa. I vini prodotti, inizialmente  erano  consumati esclusivamente in famiglia e con amici.

    Alcune degustazioni fatte da Adriano Guerri, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona
    Alcune degustazioni fatte da Adriano Guerri, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona

    Il 1968 è l’anno della svolta, esce la prima annata di Sassicaia, la cui commercializzazione è stata affidata al parente, Marchese Antinori. Attualmente, i vitigni maggiormente coltivati sono: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Syrah, Sangiovese, Sauvignon,  Viogner e Vermentino. I vigneti sono posti ad un’ altitudine che varia dai 10 ai 380 metri s.l.m., le escursioni termiche tra le ore diurne e notturne sono notevoli, i terreni sono alcalini e composti da sabbia e argilla con forte presenza di scheletro.

    A Bolgheri ci sono vigneti che superano il mezzo secolo di età,  tuttavia l’età media dei vigneti è di 16 anni, pertanto, la qualità dei vini che è già ottima, diventerà eccellente nel prossimo futuro. La Doc Bolgheri prevede varie tipologie dal Bolgheri  Bianco, Bolgheri  Vermentino,  Bolgheri Sauvignon, Bolgheri Rosato,  Bolgheri Rosso, Bolgheri  Rosso Superiore e Bolgheri Sassicaia (unica Doc in Italia  ad avere un unico vino).

    Nel 2021 è nata Bolgheri DiVino, un evento diffuso che ha luogo a Castagneto Carducci sia al Frantoio di Casa Carducci sia al Castello della Gherardesca. Bolgheri vanta sessantasei produttori. Alcuni assaggi a Terre di Toscana.

    Bottiglia assaggiata durante l'evento, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Bottiglia assaggiata durante l’evento, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

    Tasting notes

    Sapaio Toscana Igt 2019 Podere Sapaio – Ottenuto con uve di Cabernet Sauvignon 70% Cabernet Franc 10%  e Petit Verdot 20%, rosso rubino intenso e impenetrabile,  rivela eleganti sentori di frutti di bosco maturi, prugna,  bacche di ginepro e humus  che ben si fondono con note di spezie dolci, piacevolmente avvolgente,  fine e decisamente lungo.

    Sapaio Toscana Igt 2019 Podere Sapaio, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Sapaio Toscana Igt 2019 Podere Sapaio, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

    Bolgheri Rosso Superiore Sondraia 2019 Poggio al Tesoro – Ottenuto con uve di Cabernet Sauvignon,  Cabernet Franc e Merlot, si veste di un bellissimo colore rosso rubino intenso,  sprigiona sentori di mora, ciliegia,  prugna ed erbe aromatiche unite a sottili nuances speziate, pieno ed appagante,  tannini poderosi ma setosi e anch’esso dura in bocca a lungo.

    Bolgheri Rosso Superiore Sondraia 2019 Poggio al Tesoro, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Bolgheri Rosso Superiore Sondraia 2019 Poggio al Tesoro, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

    Guidalberto Toscana Igt 2021 Tenuta San Guido – Ottenuto con uve di Cabernet Sauvignon 60% e Merlot 40%, rosso rubino brillante, dipana note di rosa, fiori di glicine, lampone,  ciliegia, note tostate e sottobosco,  piacevolmente fresco,  vivido e  vibrante.

    L’Alberello Bolgheri Superiore Rosso 2020 Grattamacco – Ottenuto da uve di Cabernet Sauvignon 70% e Cabernet Franc 30%, rosso rubino intenso, rimanda sentori di prugna, melagrana, mirtillo rosso e bacche di ginepro che vanno a seguire una scia balsamica, sorso pieno e morbido.

    Petra Toscana Igt 2019 Petra (Suvereto) – Ottenuto con uve di Cabernet Sauvignon 60%, Merlot 28% e Cabernet Franc 12%,  rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato,  libera eleganti sentori di frutta rossa matura,  macchia mediterranea  ben unite a note balsamiche,  attacco tannico poderoso,  morbido e generoso. Finale duraturo.

    Bottiglia di Petra, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri
    Bottiglia di Petra, articolo: Bolgheri alla 15° edizione di Terre di Toscana di Acquabona, foto di Adriano Guerri

     

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.acquabuona.it/eventi-acquabuona/terre-di-toscana/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023

    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023

    IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO PRESENTE A VINITALY 2023 CON EVENTI E UNA SALA RISERVATA AGLI ASSAGGI

    Redazione

    Il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, sarà presente a Vinitaly 2022 al Padiglione 9 stand C14 per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e i winelover.

    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023, foto da comunicato stampa
    Consorzio del vino vernaccia di San Gimignano Vinitaly 2023, foto da comunicato stampa

    La Regina Bianca di Toscana proporrà in assaggio – da domenica a mercoledì dalle 9:30 alle 11:30 e dalle 16:30 alle 18:00 e mercoledì dalle 9:30 alle 17:30 – oltre 90 etichette di vini, una degustazione che sarà ad accesso libero in sala dedicata.

    Questo il programma degli eventi in calendario da domenica a martedì, tutti a ingresso gratuito e su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili:

    Domenica 2 Aprile ore 12:00
    Simon Staffler
    Dalla Toscana alle Terre d’Oltralpe: il successo della Vernaccia di San Gimignano in Germania

    Domenica 3 Aprile ore 15:00
    Winerylovers (Simone Roveda )
    La bianca Toscana in un calice di Vernaccia di San Gimignano: alla scoperta del territorio.

    Lunedì 3 Aprile ore 12:00
    Chef Kohsuke Sugihara – Ristorante Campo Cedro
    Vernaccia di San Gimignano e abbinamenti fusion: in viaggio tra Toscana e Oriente

    Lunedì 3 aprile ore 15.00
    Simona Geri
    La versatilità della Vernaccia di San Gimignano

    Martedì 4 Aprile ore 12:00
    Andrea Gori – Ristorante Da Burde
    Triangoli e duetti, la Vernaccia di San Gimignano e la cucina in toscana

    Martedì 4 Aprile ore 15:00
    Italian wines ( Stefano Quaglierini )
    La Vernaccia, un vitigno da raccontare

    Da comunicato stampa


    Sito consorzio: https://vernaccia.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019

    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019

    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa e i vini della Viticoltori in Broni, la cooperativa lombarda punta sulle bollicine che hanno fatto la storia del Metodo Classico

    Redazione

    Terre d’Oltrepò, la più grande realtà cooperativa lombarda con sede a Broni, che raggruppa circa 800 soci in tutto l’Oltrepò e tre cantine a Casteggio, a Broni e Santa Maria della Versa, parteciperà a Vinitaly 2023 (PalaExpo Lombardia D11) con due importanti novità.

    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, logo da comunicato stampa
    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, logo da comunicato stampa

    Lunedì 3 aprile alle 17 presso lo stand della cooperativa la nuova linea di La Versa sarà protagonista di un aperitivo per raccontare le bollicine che hanno fatto la storia del Metodo Classico. In più di cento anni di produzione, La Versa è rimasta fedele all’idea originaria del suo fondatore, Cesare Gustavo Faravelli, che il 21 maggio 1905 decise, con i primi ventidue soci, di produrre vini di ottima qualità, capaci di esprimere al meglio le caratteristiche delle migliori uve del suo territorio natale.

    Punto vendita, articolo: Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, foto da sito
    Punto vendita, articolo: Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, foto da sito

    La Versa è, oggi, un brand riconosciuto e premiato a livello internazionale (Decanter Wine Awards, Slow Wine, Gambero Rosso e nel 2019Miglior azienda vitivinicola dell’Oltrepò pavese” da parte di Vinitaly). La sua vocazione nella spumantistica trae forza dal suo prestigioso passato: La Versa è stato di fatto il primo Millesimato italiano, brand riconosciuto e proposto in tutte le migliori tavole della ristorazione mondiale.

    Oggi un nuovo “vestito” ne esalta ancora di più il valore in relazione a diversi fattori: l’unicità del territorio di provenienza e del suo modo di intendere il vino: l’Oltrepò pavese. Un passato che implica esperienza e tradizione nel campo della spumatistica italiana; un legame con il mondo dell’eccellenza italiana e il “saper fare” tipico del Made in Italy.

    Il territorio, articolo: Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, foto da sito
    Il territorio, articolo: Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, foto da sito

    L’altra importante novità è la linea di vini di Viticoltori in Broni. Con oltre 600 soci conferitori, è il marchio dedicato ai consumatori della moderna distribuzione italiana ed internazionale, nato per offrire la più autentica espressione della viticoltura dell’Oltrepò Pavese con una gamma completa di vini fermi e frizzanti DOC prodotti con cura, passione e competenza.

    Per Terre d’Oltrepò fare vino è una missione. Parte da questo concetto il nostro modo di lavorare, altamente vocato alla sostenibilità ambientale e all’eccellenza. Una cantina cooperativa deve essere il punto di riferimento enologico, storico e sociale. L’Oltrepò Pavese è una grande ricchezza da salvaguardare e da promuovere attraverso i suoi vini, capaci di esprimere l’essenza del terroir” spiega il presidente Lorenzo Callegari.

    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, locandina da comunicato stampa
    Terre d’Oltrepò presenta la nuova linea di La Versa 2019, locandina da comunicato stampa

    Chi siamo

    Terre d’Oltrepò nasce il 1 luglio 2008 a seguito dell’Atto di fusione tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni nata nel 1960 e la Cantina di Casteggio nata nel 1907. Due storiche realtà vitivinicole che hanno fatto una scelta ben precisa, quella di guardare al futuro rimettendosi in gioco sotto il marchio cappello di Terre d’Oltrepò. Oggi realtà che ne tramanda tradizioni e storicità. Questa fusione ha originato la più importante realtà vitivinicola di tutto l’Oltrepò Pavese e dell’Italia Nord-Occidentale.

    L’ultimo importante cambiamento, in ordine cronologico, è datato fine 2019 quanto La Versa torna ad essere un bene dell’Oltrepò Pavese grazie all’acquisizione totale del brand da parte di Terre d’Oltrepò.

    Informazioni

    3 CANTINE sul territorio (Casteggio, Broni, S.Maria della Versa)

    3 WINE POINT (Casteggio, Broni, S.Maria della Versa)

    35 MILIONI DI FATTURATO

    65 DIPENDENTI

    450-500 MILA Q.li di uva conferita

    610 SOCI

    65% della totalità delle uve prodotte in Oltrepò

    Terre d’Oltrepò S.C.A.P.A.

    Sede Amministrativa: Via Sansaluto, 81 – 27043 Broni (PV)

    +39 0385/51505 – F. +39 0385/56025 | www.terredoltrepo.it

    Da comunicato stampa

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  • Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023

    Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023

    L’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi sulle tavole Pasquali di tutta Italia

    Redazione

    Intenso, complesso e raffinato, l’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi si abbina a diversi piatti. Ecco le nostre proposte.

    Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
    Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

    L’Amarone della Valpolicella DOCG dell’Azienda Agricola Falezze di Luca Anselmi si conferma il vino delle feste. Grande protagonista delle tavole più importanti, è il perfetto abbinamento anche dei menu pasquali. Dal Nord al Sud del Paese, possiamo versare nel bicchiere l’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze, sposandolo con primi dai sapori accentuati e secondi di carne, sicuri di trovare un compagno in grado di esaltarli.

    Qualche esempio?

    Tra i primi, Lasagne alla Bolognese, Pappardelle con Ragù e Bigoli con Ragù d’Anatra. Nei secondi riusciamo a spaziare ancora di più affiancandolo in modo egregio a Coniglio al Forno e Coniglio alla Cacciatora, a Roastbeef in Crosta di Sale, Arrosto di Vitello al Forno con Patate e Filetto alla Wellington.

    Infine, un ideale abbinamento anche con le Grigliate, occasioni gradite di incontro del Lunedì di Pasqua. Tutti questi piatti trovano una perfetta esaltazione grazie alla complessità al naso, confermata in bocca dalla grande struttura, dell’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze.

    L’Amarone della Valpolicella Falezze utilizza esclusivamente uve del terroir Falezze, con ripetute selezioni, in fase di vendemmia e due volte nel corso dell’appassimento, per garantire i migliori grappoli a un vino vinificato con movimentazione lenta delle bucce.

    Il successivo affinamento in botti di rovere francese dà un esclusivo Amarone dalla trama rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è evidente la marcatura del territorio, esaltata da sentori di marasca, prugna e frutti di bosco con note sempre raffinate di cacao e tabacco.

    Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
    Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

    La cantina

    La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmi apprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra. I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono.

    Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.

    Falezze Luca Anselmi, foto da sito
    Falezze Luca Anselmi, foto da sito

    In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.

    L’azienda, certificata bio dall’annata 2022, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.

    I vitigni presenti sono Corvinone, Corvina e Rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.

    Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, canadese, UK, USA e Australia.

    Da comunicato stampa

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  • Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Redazione

    Saranno 58 i produttori della denominazione presenti a Verona all’interno del padiglione dell’isola. Due gli appuntamenti organizzati dal Consorzio dedicati all’affinamento dei vini in fondo al mare e alle donne del vino dell’Etna.

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia
    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Sarà un Vinitaly 2023 ricco di appuntamenti e incontri quello che si appresta a vivere la delegazione etnea che sarà presente alla 55^ edizione della più importante fiera al mondo del vino italiano, che si terrà come sempre nei padiglioni di VeronaFiere dal 2 al 5 aprile 2023.

    All’interno dello spazio di Regione Sicilia (Pad 2 | Stand A-B-C-40) saranno presenti 58 aziende che operano all’interno della denominazione, 50 delle quali nell’area del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC.

    “Quest’anno la nostra compagine è la più numerosa tra quelle presenti all’interno del padiglione dell’isola” afferma Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC. “Poco più del 50% delle aziende all’interno dello spazio allestito da Regione Sicilia sono realtà che operano ai piedi del vulcano più alto d’Europa, e questo è certamente un segnale di coesione molto importante per tutti noi”.

    Saranno due gli appuntamenti che vedranno come protagonista il Consorzio Tutela Vini Etna DOC all’interno dell’area istituzionale della Regione Sicilia.

    Il primo si svolgerà domenica 2 aprile alle ore 14.00 e avrà come titolo: “Vini dell’Etna: come affinano in fondo al mare. I risultati scientifici di una ricerca dell’Università di Catania in collaborazione con la start-up innovativa Orygin”.

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia
    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Durante l’incontro interverranno, oltre a Francesco Cambria e Maurizio Lunetta, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Tutela Vini Etna DOC, anche Riccardo Strada, Direttore Area Marina Protetta Isola Ciclopi, Elena Arena, Professore associato di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università degli Studi di Catania, Luca Catania, Giuseppe Leone e Riccardo Peligra, Fondatori della start-up Orygini. Al termine seguirà una degustazione condotta da Aldo Fiordelli.

    Lunedì 3 aprile alle ore 13:30, il secondo appuntamento avrà come titolo: “Le donne del vino dell’Etna nei quattro versanti del vulcano”. Intervengono Maurizio Lunetta, Direttore Consorzio vini Etna DOC, Aurora Ursino, Vice Presidente dell’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali provincia di Catania, Mauro Coltelli dell’INGV di Catania, Roberta Urso, Responsabile regionale Associazione Donne del Vino e quattro produttrici in rappresentanza dei quattro versanti dell’Etna.

    “Siamo certi che sarà un’edizione del Vinitaly molto proficua per tutte le aziende della nostra denominazione” conclude Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio. “Un folto gruppo di buyer esteri prevenienti da diversi paesi nord europei, asiatici e dagli USA, incontreranno i produttori all’interno di un fitto calendario di appuntamenti. La manifestazione di Verona rappresenta sempre un’occasione imprescindibile per far conoscere i vini Etna DOC, sempre più apprezzati sia in Italia che all’estero”.

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  • Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a trazione integrale

    Redazione

    Cibus 2023, ancor prima di aprire i battenti, il Molise ha già formalizzato il suo successo di partecipazione. Da anni il Cibus di Parma è la giusta vetrina del food mondiale; il Molise non è quasi mai mancato all’appuntamento. Negli anni passati la partecipazione non vedeva più di venti aziende Molisane.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito

    Una politica di rete, costante nel tempo, pianificata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Molise – Termoli, guidata dal Commissario straordinario, on.le Remo Di Giandomenico, che ha saputo condurre una macchina dai motori spenti a divenire una vera e propria Ferrari, ampliando il parterre dei collaboratori, dei consulenti e delle maestranze, gestendo in maniera oculata risorse umane ed economiche, ha invertito la rotta dell’autoreferenzialità e del commerciale personalistico, ponendo le basiper una vera e propria risposta da parte di aziende che, mai sin d’ora, pongono la sinergia ai primi posti della loro attività di marketing.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Il Cibus 2023, infatti, vedrà circa cinquanta aziende proporsi in un unico contenitore e collaborare per la riuscita di un evento fiera, che già in agenda ha oltre 100 contatti/incontri. Uno stand, quello del Molise, che vedrà ospitare anche una parte della Puglia nel segno di un patto : il cibo della Transumanza lungo l’asse tratturale Abruzzo-Molise-Puglia, anche ai fini di una collaborazione progettuale che vede attualmente spenta l’enfasi del riconoscimento Unesco della Transumanza che ricordiamo, ha visto la Puglia come grande sponsor, a partire dal Parco Nazionale del Gargano.

    Due giorni, quelli del 29 e 30 marzo, che segnano una svolta e determinano un sorta di rivincita di territori, sempre marginali e mai presi come modello. A dar voce a tale armoniosa condivisione CiBiMolisani, consorzio di rete che ha aperto le danze per una collaborazione territoriale senza precedenti. Partendo dall’idroponica, prodotto che ha visto l’interessamento dei più, garantisce fasce di nicchia con prodotto scelti e di assoluta eccellenza quali olio, farine e derivati, vini, miele.

    A seguire la pasticceria di Gerry e Ricci, i derivati del latte con i caseifici Pallotta, Roccolana, Gustosamente, Santo Stefano, Ranallo, i vini delle cantine Rotoletti, Salvatore, Catabbo oltre Cantine di Remo del Consorzio Cibi Molisani, i tartufi del Centro Tartufi Molise e Tesori del Matese, i salumi di Casa Florio, la pasta Frentania, i confetti e non solo, della premiata ditta Papa, le confetture e pelati di Molise Goloso, il Miele targato Biosannio, i liquor di Matese Officinale, il Pane del forno a Legna di Di Cesare Maria Lucia, le uova di quaglia dell’azienda Agricola del Zingaro, la Birra Artigianale Passo Lento, il caffè Camardo, la cantina Crunus, l’olio dell’azienda Marina Colonna, i sottolio di Orto d’Autore.

    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Insieme per un Molise Biodiverso, di qualità e di altissima professionalità. Cooking Show e degustazioni avranno principali attori in Filindo Russo, Pasquale Felice, Simone Conte.

    L’interpretazione della tradizione con uno sguardo all’innovazione per garantire un successo sulle ali del “Sapore” con innesti di poesia e musica a cura di Lino Rufo e la magia di uno stand, a cura di Luca Mastrangelo e GSM, anche grazie all’impulso dell’Assessorato Regionale al Turismo in attuazione del programma “ Le Autentiche Emozioni del Molise” , garantiranno qualità e visibilità.

    Cibus 2023, foto da sito
    Cibus 2023, foto da sito

    L’occasione permetterà di parlare del progetto europeo “ Innotourclut” Italia-Albania e Montenegro, proprio in tal senso, e nel solco tracciato volto alla crescita in ambito turistico culturale del Molise.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.cibus.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    CHIANINA E SYRAH 2023

    Di Elsa Leandri

    Cortona ha accolto dal 17 al 19 marzo la sesta edizione di Chianina e Syrah in cui l’amore per questa pregiata razza animale e per il vitigno, emblema di questa antica lucumonia, si uniscono e ravvivano le strade cittadine.

    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’evento si è svolto presso il centro convegni Sant’Agostino ospitando più di 40 cantine nazionali e francesi e ben 50 chef, di cui 12 stellati. Il tutto è stato ravvivato da preparazioni culinarie con protagonista la Chianina e da interessanti masterclass volte a approfondire questo magnifico vitigno.

    CORTONA E LA SYRAH

    Se pensiamo a questo lembo di terra compreso tra la Val di Chiana e l’Appennino Tosco-Emiliano, a pochi passi dall’Umbria non possiamo non pensare al vitigno emblematico di questo areale : la Syrah.
    Eppure l’introduzione in terra cortonese di questa uva francese non è storia antica ma contemporanea.

    È ricollegabile all’anno 1967 in cui la cantina Tenimenti d’Alessandro inizia a sperimentare per introdurre nuovi vitigni internazionali, tali da sostituire gli autoctoni sangiovese, malvasia e trebbiano. Grazie alla collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e con l’Università di Milano viene identificato in questo angolo toscano un territorio che ricorda la Valle del Rodano: è in un particolare clone di Syrah, vigneto che predilige terreni argillo-limosi, che si trova la risposta.

    Da una parte la vicinanza al Lago Trasimeno che funge da termoregolatore garantendo importanti escursioni termiche giorno/notte, fondamentale per favorire lo sviluppo di sostanze aromatiche, e dall’altra la ventilazione che evita la formazione di patogeni sono elementi che contribuiscono nel rendere questo areale privilegiato alla viticoltura.

    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Con il senno del poi potremmo parlare di una scommessa vincente ed è grazie anche all’attività di altre cantine, che hanno creduto nel potenziale di questa uva, che si è instaurato questo legame indissolubile e simbiotico tra Syrah e Cortona.
    Nel 1999 nasce la Doc Cortona che comprende diversi vitigni sia bianchi che rossi ma la Doc Cortona Syrah è quella che maggiormente la identifica.

    CHIANINA E SYRAH

    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Durante la visita alla manifestazione ci siamo concentrati sulla Syrah nella denominazione Cortona DOC cercando di capire e carpire quale sia la sua espressione in questo lembo di terra. Se le sue caratteristiche fruttate sono dei marker ben identificabili, la stessa cosa non la possiamo dire per quella nota speziata riconducibile alla molecola del rotundone: infatti quest’ultima si percepisce solo in qualche campione. Eleganti i sentori balsamici e di erbette aromatiche che si ritrovano in quasi tutti gli assaggi.

    Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi

    APICE 2019- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) STEFANO AMERIGHI
    Prugna e piccoli frutti a bacca nera sorretti da refoli floreali di iris e di erbette aromatiche offrono un’eleganza che trova corrispondenza in una bocca dominata da viva freschezza da tannini ben cadenzati. Lunga chiusura con richiami di eucalipto e oliva nera.

    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CALICE 2020 – CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA CANAIO
    Una versione fresca e immediata di Syrah che seduce già all’olfatto per i sentori di lampone, viola, cardamomo e pepe nero. Vinificazione in acciaio che permette di apprezzare il vitigno nella sua esuberanza e nella sua totalità. Tannini presenti e di buona fattura finale con richiami di piccola frutta rossa.

    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CUCULAIA 2018- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DIONISIO
    Prodotto da un’unica vigna, ricca di scheletro, posta su una collina da cui prende nome il vino. Attraente al naso per le sue note fruttate che spaziano dal lampone alla mora abbracciando tutti i frutti di bosco. Il tutto è valorizzato da sentori balsamici e di erbette aromatiche che sono affiancate da leggera speziatura e da sottili note empireumatiche. Il sorso è pieno e avvolgente sorretto da freschezza e tannicità non invasiva. Lungo finale con richiami di mirtillo.

    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’USCIOLO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DOVERI
    Fabrizio e i suoi 2 ettari di vigneti si concretizzano nella produzione di questo unico vino, facilmente riconoscibile per l’etichetta in iuta. Nonostante che il produttore ci ripeta che “questo è un vino da aspettare, da far evolvere nel bicchiere”, cerchiamo di trascrivere le sensazioni che ci ha trasmesso al momento dell’assaggio.

    Il frutto è ben deciso e delineato in cui si susseguono mora, mirtillo, ricordi floreali di viola e rosa e la caratteristica nota speziata di pepe nero, marker autentico. Cenni di cacao e tabacco in chiusura. Bocca opulenta con tannini precisi e metrici. Persistenza elevata e finale elegantemente speziato.

    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    BOCCA DI SELVA 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) TENUTA ANGELICI
    Relativamente nuovi nel mondo enologico ( la prima etichetta è del 2018) i loro vini sono identitari grazie anche all’altitudine del vigneto che è posto a 550 m s.l.m. ( i vigneti più alti della denominazione). La frutta si fa quindi più scura con sentori di mora, susina e mirtillo, il cardamomo e i chiodi di garofano ci hanno ammaliato. Il tannino nobile sorretto da una decisa freschezza offre un sorso lungo, pieno e strutturato.

    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CANDITO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) EREDI TREVISAN
    Accanto ai sentori suadenti di ciliegia e prugna e di speziature dolci, presenta un finale balsamico e di timo e salvia regalando un impatto olfattivo molto interessante. Il tannino si deve ancora pienamente integrare per poterlo apprezzare in toto. Lungo finale di bocca delicatamente amaricante.

    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    E fuori dalla Doc ma sempre in zona…

    GRUCCIONE 2020- TOSCANA IGT- (100% Syrah) AZIENDA AGRICOLA FANI
    La storia di due ingegneri, marito e moglie, che 5 anni fa hanno deciso di cambiare vita dedicandosi alla propria azienda agricola, a conduzione biologica, sita a Marciano della Chiana, quindi fuori dalla Doc Cortona.
    Il frutto è succoso con sentori di ciliegia, cassis e lampone; lavanda, giacinto, ricordi balsamici e speziati ne completano il profilo. Tannini saporiti in evoluzione e un lungo finale di frutti di bosco rendono il sorso appagante.

    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/