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  • Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013

    Tenuta Artimino gioiello di rara bellezza Patrimonio Unesco dal 2013

    Di Carol Agostini

    La Famiglia Olmo e la storia della tenuta

    Dal 1989, la Tenuta di Artimino è stata la dimora della famiglia Olmo, un luogo in cui la produzione di vino e olio ha radici che affondano nel XVIII secolo. I suoi 700 ettari sono un’immersione nella campagna toscana, abbracciando la celebre Villa Medicea “La Ferdinanda“, un gioiello eretto nel 1596, oggi patrimonio UNESCO. Accanto a questa splendida villa si erge l’hotel Tenuta di Artimino, parte della Meliá Collection, e il rinomato ristorante Biagio Pignatta, celebre per la sua interpretazione della cucina toscana.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet

    Situata in prossimità di Firenze e di altre affascinanti città d’arte della regione, la tenuta si affaccia sul borgo medievale di Artimino. Qui, la viticoltura è gestita con responsabilità, sposando avanzate tecnologie in cantina per supportare la naturale vocazione dei terreni. Un’area con una storia enologica millenaria, che ebbe inizio con gli etruschi e continuò con la famiglia de’ Medici. Il Carmignano, in particolare, è stato protagonista del Bando di Cosimo III emesso nel lontano 1716, considerato il più antico “disciplinare” enologico al mondo.

    L’amore per il vino ad Artimino ha radici profonde, risalenti all’era degli Etruschi. Nel XVII secolo, la Famiglia Medici ha perpetuato questa tradizione, rendendo i vini di Carmignano, in particolare quelli di Artimino, tra i più pregiati dell’epoca. Nel 1716, con l’editto di Cosimo III, fu redatto un documento che stabiliva i confini di produzione di questi vini, fungendo quasi da disciplinare e classificandoli come “vini atti a navigare“, ideali per l’esportazione grazie alla loro longevità e qualità.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici

    A partire dagli anni ’80, la Tenuta di Artimino è stata sotto il controllo della famiglia Olmo, attualmente alla terza generazione al timone, con un chiaro impegno per un’agricoltura ecologica e responsabile, che si sposa con una tradizione secolare.
    I 70 ettari di vigne circostanti la Villa Medicea La Ferdinanda, patrimonio UNESCO, racchiudono varietà di uve nobili come il Sangiovese e il Cabernet, quest’ultimo si dice sia stato introdotto in zona da Caterina de’ Medici nel XVI secolo. Questi vini incarnano la Toscana autentica e meno nota, dove i ritmi della campagna sono intrecciati con quelli della vita.

    Nel 1935, Giuseppe Olmo, noto come Gepin, stabilì il Record dell’Ora, segnando la storia dello sport. Lavoratore instancabile, proveniente da umili origini, Olmo comprendeva il valore della dedizione e della perseveranza, un ethos che portò avanti anche quando divenne un imprenditore di successo e acquistò la Tenuta di Artimino negli anni ’80, guardando sempre avanti con visione e lungimiranza.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici

    Questa tenuta ha una storia importante alle spalle: un territorio anticamente abitato dagli Etruschi, poi trasformatosi in un borgo medievale e, alla fine del XVI secolo, divenne luogo amato dalla famiglia Medici. La decisione di Ferdinando I de’ Medici, nel 1596, di costruire Villa Medicea La Ferdinanda qui, riconosciuta dall’UNESCO, ha reso questo luogo un autentico crocevia di arti, buon vivere e cultura del vino, testimoniato da illustri racconti che confermano la Villa Medicea di Artimino come un luogo davvero unico. Una storia millenaria che oggi vive in ogni singola bottiglia.

    Medici e la Villa di Artimino: Custodi del Vino a Carmignano

    Sin dal lontano 1596, Artimino è stata amata dai Medici, soprattutto da Ferdinando I, che in una lettera alla moglie Cristina di Lorena, datata 19 gennaio 1596, scriveva: “Oggi sono stato ad Artimino e credimi, Vostra Altezza, ho trovato una primavera”.
    In soli quattro anni, su progetto del celebre architetto Bernardo Buontalenti, sorse Villa La Ferdinanda, conosciuta anche come Villa dei Cento Camini, divenuta per sempre la quintessenza della residenza di campagna.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Villa Medici

    Artimino è indubbiamente il luogo di nascita del vino a Carmignano. Risale al 1680, ad esempio, la realizzazione dei lavori intorno alla Villa, voluti da Cosimo III de’ Medici, il quale qualche anno dopo istituì il primo disciplinare ante litteram della storia. Nei sotterranei della Villa, nell’antico archivio della Tenuta, sono ancora custoditi documenti d’epoca legati ai lavori nei vigneti e alla vita rurale.

    Chi era Cosimo III de’ Medici?

    La lunga tradizione vinicola di Carmignano

    Cosimo III de’ Medici (1642-1723), penultimo granduca di Toscana, aveva una visione ben chiara riguardo alla protezione della qualità e della fama dei vini toscani che già godevano di grande considerazione.
    Questo sovrano aveva ben compreso l’importanza economica del vino per le terre sotto il suo dominio.

    Il 29 novembre 1704 emise un testo di 84 pagine, noto come la “Rinnovazione delle leggi sul vino, macellazione, imposte, trasportatori“, che raccoglieva le leggi sulla vendita e la circolazione del vino. Insoddisfatto dei risultati ottenuti, l’anno successivo, il 25 settembre 1705, abrogò quella legge appena promulgata sostituendola con la “Moderazione della nuova legge sul vino”, al fine di “facilitare maggiormente il commercio del vino”.

    Questa nuova legge prevedeva che “i proprietari avrebbero potuto liberamente acquistare vino dai contadini in vendita o in pagamento di debiti, e i contadini avrebbero potuto portare il loro vino a Firenze e commerciarlo liberamente”.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    L’editto del 1716 nelle sue parti “essenziali”

    La notevole attenzione di Cosimo III de’ Medici per l’industria vinicola, unita alla sua visione moderna in questo settore, viene ulteriormente sottolineata con l’istituzione, nel luglio del 1716, di una nuova congregazione dedicata al commercio del vino.

    Il 24 settembre dello stesso anno, i delegati di questa congregazione emettono il “Bando sulla delimitazione dei confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra”. Questo documento, dopo aver delineato i confini di queste quattro regioni, sembra stabilire l’indicazione geografica del vino quando stabilisce che solo i vini prodotti e ottenuti entro questi confini possono essere “commercializzati come vini del Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra”.

    Nel dettaglio del Bando riguardante il vino di Carmignano, si individua, in linea con le attuali specifiche dei disciplinari DOC e DOCG, la “Zona di produzione delle uve” che va “dal Muro del Barco Reale presso il Fiume Furba, lungo la Strada di Ceoli che dal fiume porta a Bonistallo; quindi alla Villa del Sig. Marchese Bartolommei, fino al Muro del Barco Reale presso il Cancello d’Arzana”.
    Queste disposizioni, anticipando di 246 anni, 9 mesi, 2 settimane e 4 giorni la legge Desana del 12 luglio 1963 che ha dato origine al sistema attuale delle Denominazioni di Origine Controllata, costituiscono i primi riferimenti a Denominazioni di Origine e ai relativi regolamenti.

    Chi era Giuseppe Olmo?

    Giuseppe Olmo e Fausto Coppi, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet
    Giuseppe Olmo e Fausto Coppi, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet

    La Passione per Artimino

    Nel mattino del 1924, un osservatore notò Giuseppe Olmo mentre, rientrando da scuola, trasportava i suoi libri legati al telaio della bicicletta. Era un’epoca di grandi campioni come Binda, Guerra, Bini e Bartali. Olmo, con un talento eccezionale, ottenne risultati sportivi sempre più brillanti, meritandosi la convocazione in Nazionale per i mondiali del ’31 in Danimarca e le Olimpiadi del ’32 a Los Angeles. I suoi successi furono molteplici, culminati nello storico Record dell’Ora del 1935, stabilendo un nuovo primato con 45,090 chilometri.

    La seconda guerra mondiale pose fine alla sua carriera sportiva, ma non sopì la sua intraprendenza e la passione per il ciclismo. Dopo aver appeso la bicicletta al chiodo, iniziò a produrre biciclette nello stabilimento di Celle Ligure. Al termine del conflitto, affiancò alla produzione ligure di biciclette anche quella di pneumatici e tubolari, creando da zero aziende che oggi rappresentano un’eccellenza mondiale.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    La Famiglia Olmo: Continuità e Valori

    Annabella Pascale e Francesco Spotorno sono la terza generazione che porta avanti l’eredità di Gepin, lasciando in eredità alla famiglia valori intramontabili: la solidità della famiglia, l’importanza del lavoro, la prospettiva a lungo termine e il rispetto per la terra come rifugio e fonte di sostentamento.

    Annabella Pascale e Francesco Spotorno, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet
    Annabella Pascale e Francesco Spotorno, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet

    Giuseppe Olmo, noto come Gepin, acquisì la Tenuta di Artimino negli anni ’80, attratto dall’amore per la campagna toscana, il legame con la terra, la sua storia e la bellezza dei paesaggi. Consapevole sia come uomo che come imprenditore, Gepin comprendeva che nessuno avrebbe mai potuto privarli di quel patrimonio, mentre le aziende avrebbero potuto trasferirsi altrove e i conflitti avrebbero potuto compromettere la produzione.

    Attualmente, la Tenuta di Artimino rappresenta per la famiglia Olmo non solo una dimora, ma un luogo da proteggere, un tesoro da valorizzare:

    “Per noi è un grande onore, e una grande responsabilità, occuparci di qualcosa così caro a nostro nonno e alla nostra famiglia. Un progetto volto alla qualità e alla bellezza, alla conservazione del territorio, alla promozione di un prodotto affascinante e ricco di storia, come il nostro vino“.Annabella Pascale, AD e General Manager

    La nuova gestione della Tenuta di Artimino ha delineato un progetto strategico che include nuovi protocolli per la lavorazione delle uve e, probabilmente, nuovi vini, oltre a un significativo lavoro di valorizzazione delle vaste aree boschive e degli oliveti dell’azienda. Annabella, che crede fermamente nella potenza del territorio e da tempo è attiva all’interno del Consorzio, auspica che sempre più produttori della zona si uniscano per valorizzare e promuovere questa piccola DOCG che ha molto da offrire al mondo dell’enologia.

    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Francesco Spotorno
    Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Francesco Spotorno

    Nei primi 10 anni di questo nuovo corso, l’azienda ha notevolmente migliorato la gestione dei vigneti, puntando sulla qualità, e ha ottenuto risultati significativi in cantina, producendo vini Carmignano che rispecchiano il territorio e di alta qualità. Ora è il momento di puntare a nuovi traguardi attraverso investimenti rilevanti sia nell’ambito enologico sia in quello viticolo. La mia famiglia sente l’obbligo di crescere ulteriormente e di far emergere la Tenuta di Artimino nel suo ruolo storico, risalente al tempo di Ferdinando de’ Medici”.

    È anche facile pensare a Caterina De’ Medici che, diventata regina di Francia, introduce il Cabernet a Carmignano, ancor oggi chiamato “uva francesca”, rendendo obbligatorio per disciplinare l’utilizzo di questa varietà dall’10% al 20% nell’uvaggio. L’obiettivo è valorizzare ulteriormente l’intera area di Carmignano, secondo l’idea di Annabella Pascale e della sua famiglia, “facendo crescere con Artimino l’intera regione, piccola ma di grande qualità” (la zona ha una delle più alte percentuali di premi e riconoscimenti per i produttori in Italia, dimostrando il potenziale del territorio).

    Articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Annabella Pascale
    Articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto da internet di Annabella Pascale

    Cambiamenti in Tenuta

    A partire dal 2022, il rinomato enologo Riccardo Cotarella, insieme al suo team, si è unito alla gestione enologica di Artimino, dedicando il suo impegno a ottenere la più eccelsa interpretazione dei vini di una terra altamente dedicata alla vitivinicoltura.

    Chi è Riccardo Cotarella?

    Riccardo Cotarella ha innovato e perfezionato il ruolo di enologo globale e flying winemaker, consigliando numerose aziende vinicole in tutto il mondo. Il suo approccio si concentra sull’unicità del terroir e delle caratteristiche individuali di ogni vino, evitando di uniformarli in termini di gusto. Il premio “Der Feinschmecker” celebra la sua straordinaria competenza e il suo lavoro creativo nel panorama vinicolo globale.

    Presidente di Assoenologi e co-presidente dell’Union Internationale des Oenologues, Cotarella è anche produttore con Famiglia Cotarella, azienda da lui fondata insieme al fratello Renzo e oggi gestita dalle loro figlie Dominga, Marta ed Errica. È considerato uno dei consulenti enologi più influenti non solo in Italia ma a livello internazionale. Il “Wine Awards 2023″ conferito ad Amburgo da “Der Feinschmecker“, prestigiosa rivista enogastronomica tedesca, è un importante riconoscimento alla sua carriera e all’enologia italiana nel suo complesso.

    Cotarella si dice onorato dal premio, considerandolo un incoraggiamento a contribuire ulteriormente al mondo del vino e dell’enologia. Ritiene fondamentale trasmettere conoscenze, specialmente in un periodo come quello attuale. Sottolinea l’importanza dell’approccio scientifico nel settore e si impegna a condividere questa prospettiva, soprattutto con i giovani colleghi. L’enologo enfatizza la necessità di rigore e metodo, uniti alla passione, per eccellere nel lavoro enologico. Nell’attuale vendemmia, complessa a causa delle condizioni climatiche avverse, Cotarella evidenzia l’importanza della tecnica scrupolosa nel garantire uve di qualità superiore che regaleranno vini di eccellenza.

    A Merano WineFestival 2023 Masterclass Tenuta di Artimino “II Carmignano di Tenute di Artimino: dai Medici al Campione Giuseppe Olmo” condotta da Annabella Pascale e dal giornalista Mauro Giacomo Bertolli, annate in degustazione:

    Vin Ruspo -Barco reale di Carmignano DOC Rosato 2022

    Le uve sangiovese, cabernet sauvignon e merlot che compongono questo rosato provengono da vigneti coltivati su terreni limoso-sabbiosi, arricchiti da buone percentuali di argilla, a un’altitudine media di 135 metri sopra il livello del mare.
    Nel processo di vinificazione, completamente svolto in serbatoi di acciaio, le uve hanno subito una macerazione prefermentativa di circa due ore. Successivamente, il vino è stato affinato sulle proprie fecce nobili per due mesi.

    Caratterizzato da un colore rosa salmone chiaro, il Vin Ruspo 2022 presenta un bouquet olfattivo delicato e raffinato piuttosto che intenso: si aprono sentori fruttati e freschi di fragoline di bosco, ribes rosso, nespola e pesca gialla, accompagnati da eleganti note floreali di rosa rossa.
    Il sorso è fresco e vivace, ma al contempo morbido, con una struttura avvolgente e persistente, regalando una lunga persistenza gustativa.

    Vin Ruspo -Barco reale di Carmignano DOC Rosato 2022, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Vin Ruspo – Barco reale di Carmignano DOC Rosato 2022, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    • Ser Biagio – Barco Reale di Carmignano DOC 2022

    Le uve vengono raccolte manualmente e trasportate immediatamente in cantina per la vinificazione. Dopo la pigiatura, inizia la fermentazione con una lunga macerazione in serbatoi di acciaio inox, mantenendo la temperatura tra i 25°C e i 30°C. Durante questo processo, che dura circa 20 giorni, vengono eseguiti rimontaggi giornalieri e delestage ogni 3 giorni.

    La durata dei rimontaggi viene progressivamente ridotta per evitare un’eccessiva estrazione di tannini indesiderati. Successivamente, il vino matura in acciaio per 6 mesi. Presenta un colore rosso rubino intenso. Al naso, si distingue per la sua chiarezza e immediatezza. Emergono note di ciliegia matura, accompagnate da sfumature di spezie dolci, seguite da sentori di fragoline di bosco e viola. Al palato è deciso e caratterizzato, un vino fresco ma dalla sostanza evidente. Conclude in modo appagante, con tannini delicati.

    Ser Biagio – Barco Reale di Carmignano DOC 2022, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Ser Biagio – Barco Reale di Carmignano DOC 2022, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    Poggilarca Carmignano DOCG 2020

    Questo Carmignano DOCG è il risultato di uve sangiovese, cabernet sauvignon e merlot provenienti da vigneti collocati su pendii a un’altitudine media di 135 metri sul livello del mare. Questi terreni sono caratterizzati da suoli ricchi di limo e sabbia, con una significativa presenza di argilla.

    Dopo la fermentazione in serbatoi di acciaio, i vini vengono affinati in legno: il sangiovese matura in botti da 30hl, mentre i due vitigni bordolesi trascorrono del tempo in barrique nuove e di secondo passaggio.
    Di un intenso colore rubino, il Poggilarca 2020 si apre al naso con profonde e raffinate note di ciliegia, marasca e melograno. Dopo una breve aerazione, emergono sentori floreali di violetta, accompagnati da sfumature di confetto, caffè in polvere e una leggera traccia di vaniglia, sottolineando l’uso delicato del legno. Un’elegante nota balsamica attraversa l’insieme, conferendo verticalità al bouquet.

    Il vino è morbido e pieno, sostenuto da una freschezza ben equilibrata e da tannini densi e dolci, ancora leggermente vigorosi ma piacevoli. Nonostante la sua austera personalità, questo Carmignano DOCG sorprende per la sua bevibilità snella e aggraziata, mantenendo una struttura ricca e complessa, con una lunga persistenza.

    Poggilarca Carmignano DOCG 2020, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Poggilarca Carmignano DOCG 2020, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2019

    Le uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah selezionate per questa Riserva provengono da vigneti posizionati a un’altitudine media di 110 metri sul livello del mare, coltivati su suoli ricchi di limo e sabbia, arricchiti anche da una buona presenza di argilla. Dopo la vinificazione in acciaio, il Grumarello 2019 ha trascorso 24 mesi in botti grandi e barrique, dove ha completato anche la fermentazione malolattica.

    Di un intenso colore rubino, questa Riserva Carmignano DOCG si apre con sentori di ciliegia matura e accenni di agrumi rossi amari, ai quali si uniscono note floreali di violetta e leggere sfumature di sottobosco; il bouquet si arricchisce con una selezione affascinante di spezie come vaniglia, pepe nero e liquirizia.

    Al palato, si presenta ricco e succoso, con una struttura morbida e un equilibrio compiuto sostenuto da una freschezza nitida ma ben amalgamata e da tannini vivaci e di ottima qualità.
    Nel complesso, il Grumarello 2019 è un vino agile e dinamico da sorseggiare, nonostante la sua importanza, con una chiusura persistente che invita al prossimo sorso con un finale di bocca piacevole.

    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2019, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2019, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2012

    La raccolta dell’uva avviene solo quando raggiunge una perfetta maturazione. La fermentazione avviene in contenitori di acciaio a temperatura controllata con una macerazione sulle bucce che si protrae per tre settimane. Successivamente, il vino affina per due anni in botti di rovere di Slavonia, seguiti da un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia per un anno. Gli ingredienti sono semplici, così come la ricetta, ma l’eccellenza del risultato è confermata dal Carmignano Riserva “Grumarello” prodotto dalla Tenuta di Artimino.

    Questo vino rosso è robusto e pieno di carattere, perfetto per accompagnare piatti a base di carne rossa o selvaggina. È ideale per una cena tra amici, difficilmente deluderà le aspettative.
    Il suo colore è un bel rosso rubino con leggeri riflessi granati. Il suo bouquet aromatico è elegante, con note iniziali di fiori di campo che lasciano spazio a una ricca presenza di frutta nera e sfumature erbacee. Emergono infine sentori di tabacco, chiodi di garofano e cuoio. Al palato è caldo e giustamente tannico, robusto e persistente.

    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2012, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2012, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2009

    Come gli altri due è un vino intenso e profondo con sentori al naso e in bocca che conquistano, infatti ha sedotto tutto il parterre di ospiti alla degustazione. Avvolgente come pochi Carmignano Riserva.

    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2009, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2009, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

    • Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012

    Il Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice di Artimino nasce dalla sapiente combinazione di uve principalmente a bacca rossa raccolte nell’area di Carmignano, nella provincia di Prato.
    I grappoli di Sangiovese, Canaiolo e Aleatico, con un tocco di Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga e San Colombano, vengono lasciati appassire su graticci di canna nella vinsantaia per circa 4 mesi. Dopo la pigiatura, il mosto viene messo in caratelli dove fermenta e si affina per almeno 4 anni.

    Il risultato è un nettare dal colore giallo ambrato. Il bouquet intenso e complesso regala aromi di fichi secchi, mallo di noce, albicocca candita e mandorla. Al palato è strutturato e avvolgente, con un perfetto equilibrio tra mineralità, dolcezza e freschezza.
    Eccellente per accompagnare dolci al cioccolato, si sposa bene con formaggi stagionati e di fossa. È superbo da gustare lentamente e meditare sui suoi aromi.

    Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini
    Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012, articolo: Tenuta Artimino gioiello del Patrimonio Unesco dal 2013, foto di Carol Agostini

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  • FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere

    FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere

    The FIVI Independent Winegrowers’ Wine Market Makes Its Debut at BolognaFiere: A Unique Wine Experience

    By Carol Agostini

    The prestigious setting of BolognaFiere welcomed the debut of the FIVI Independent Winegrowers’ Wine Market from 25 to 27 November 2023. This event, promoted by the Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Italian Federation of Independent Winegrowers), brought more than a thousand exhibitors from every corner of Italy to the lively city of Bologna for the first time, creating an unprecedented wine experience.

    FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere
    FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere

    In an area of over 30,000 square metres, the event embraced the authenticity of the wines presented by FIVI member wineries, offering enthusiasts and the curious the chance to immerse themselves in a sensory journey through territorial excellence.
    This edition, characterised by an innovative spirit and expansion into new, bright spaces, was an affirmation of Italian wine diversity. Not just a fair, but a meeting point between producers and the public, where wine becomes a universal language, linking identities, landscapes and traditions.

    The event was also the occasion for the presentation of the ‘Leonildo Pieropan’ Award, an award dedicated to the memory of one of the founders of FIVI. This year, the honour was bestowed on Emidio Pepe of the Torano Nuovo winery in Abruzzo, a symbolic figure for the entire region. The award was presented at the Members’ Assembly on 27 November 2023, celebrating Pepe’s legacy and commitment to shaping wine growing in Abruzzo.

    FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere, Carol Agostini with Sergio Cintioli and Le Piane
    FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere, Carol Agostini with Sergio Cintioli and Le Piane

    With more than 8,000 wines for tasting, the fair offered visitors the chance to get to know the work of independent winemakers at first hand, while also allowing the purchase of wines with a shipping service available.
    The president of BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, emphasised the growing importance of Bologna as a centre for food and wine and environment-related events. Lorenzo Cesconi, president of FIVI, expressed satisfaction at bringing this event to Bologna for the first time, enhancing the city and creating a privileged meeting space for producers and wine enthusiasts.

    The Wine Market of the Independent Winegrowers FIVI turned out to be not only an opportunity to discover the diversity and authenticity of Italian wines, but also a point of convergence between passion for the territory and love for the nectar of Bacchus, demonstrating how the example of figures such as Emidio Pepe continues to inspire and leave an indelible mark on the world of wine.

    Who is Emidio Pepe?

    “Yes, I started
    with this very idea.
    Taken from ‘Let’s keep young, life and wine of Emidio Pepe”.

    Emidio Pepe family, article: FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere
    Emidio Pepe family, article: FIVI Indipendent Winegrowers 2023 at BolognaFiere

    Emidio Pepe: The Guardian of Abruzzo’s Traditions and Wines

    Back in 1964, Emidio Pepe laid the foundations of his wine company, following in the footsteps of his father and especially his grandfather, who had been producing wine at the Pepe house since 1899. He was one of the first to firmly believe in the extraordinary qualities of Trebbiano and Montepulciano d’Abruzzo, dedicating all his energies to these two indigenous grape varieties and demonstrating their amazing capacity for ageing, introducing them to the world.

    Born in 1932, Emidio Pepe is a man of few words, but of extraordinary tenacity and observation. His values are firm, his ideas precise. A tireless worker, he still personally looks after every single vineyard, from pruning to harvesting. His attention to nature’s signals is impeccable, the fruit of more than half a century of experience: he observes them, interprets them and follows them without altering them, thus preserving the terroir that he has always carefully guarded.

    A defender of traditional principles, from the very beginning Emidio Pepe has tenaciously protected his lands and wines from chemicals, basing his work on empirical experience and respect for ancient traditions, which are reflected in the authenticity and genuineness of his wines.

     

    Event within the event

    Three days of parallel activities in addition to the tasting with outstanding master classes:

    “Vigna della Congregazione”: Fiano di Avellino according to Villa Diamante
    The first-born son of Villa Diamante, “Vigna della Congregazione” – named after the land on which the vine is planted, once the property of the Church – is by far one of the longest-lived white wines of the company founded in 1996 from the dream of Diamante and Antoine, now continued by their daughter Serena with the precious help of her mother. A wine that now represents a reference point for Fiano and for the entire oenology of Irpinia.
    Producer Serena Gaita talks to Luigi Maffini (Vignaiolo in Campania).

    Tasting
    Fiano di Avellino DOCG ‘Vigna della Congregazione’ 2017/18/19/20/21

    Everyone calls it Lambrusco
    Beyond all clichés, Lambrusco is an authentic hymn to joy. Camillo Favaro, a winegrower in Piedmont and a great expert on Burgundy wines, discovered it almost by chance, but fell in love with it to the point of writing a book about it. Dialoguing with some producers from the province of Modena, he will take us to discover the many nuances of this vine, between traditions and glances towards the future.

    Tasting
    Lambrusco di Sorbara DOC “LaRiserva” 2021 – Paltrinieri
    Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC “Federico” – Cavaliera
    Lambrusco di Sorbara DOC Metodo Ancestrale “Baby Magnum” 2021 – Marchesi di Ravarino
    Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC “Canova” – Fattoria Moretto
    Lambrusco di Sorbara DOC Classic Method Brut Nature “Ring Adora” Rosé 2018 – Podere il Saliceto

    “U Baccan”, the Pigato that defies time
    A strict selection of the oldest vines in the estate’s vineyards, “U Baccan” – “il capo” in Ligurian dialect – is one of the most important and well-known expressions of Pigato, and shows the vocation of this grape variety to produce a wine with great personality, which proves “in the field” that it has excellent ageing capabilities. Riccardo Bruna was one of the pioneers of Pigato, bottling it since the early Seventies: affectionately called “U Baccan”, with this wine the family carries on its memory, in the concreteness of many vintages.
    Producer Roberto Germani talks with Paolo Trimani (wine shop in Rome and Vignaiolo nel Lazio).

    Tasting
    Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC “U Baccan” 2016/17/19/20/21

    Emotions from Vulture: the ‘Damaschito’ of Grifalco
    A single cru, in the heart of Vulture; Aglianico vines over seventy years old; scrupulous vinification and about two years of barrel ageing. This is how Damaschito di Grifalco was born, one of the Aglianico versions of the Venosa winery, which has decided since its foundation to dedicate itself exclusively to this ancient vine.
    Producer Andrea Piccin talks to Angela Fronti (Vignaiola in Toscana).

    Tasting
    Aglianico del Vulture Superiore DOCG “Damaschito” 2015/16/17/18/19

    During the event, a complete pavilion was reserved for the food sector, while the central gallery housed the partners and sponsors of the Wine Market, together with the institutional stand of the FIVI. Here, visitors had the opportunity to purchase the famous t-shirts and other gadgets signed by the Vignaioli Indipendenti.

    The Italian Federation of Independent Winegrowers: The Heart of the Protection of Artisanal Producers

    In the vast panorama of artisanal wines, one often runs the risk of getting lost in the precise identification of producers who fall into this category. How to classify them? How to preserve them?
    The answer to this challenge has been developed by the Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), a non-profit organisation founded in 2008 with the primary objective of representing and protecting wine producers in their relations with institutions. Since then, the organisation has seen steady growth, both in the number of members – now over 1,000 – and in the trust that its brand has instilled in consumers eager for an informed approach to the world of wine.

    The Origin and Evolution of FIVI

    It all began in 2006, when the new text for the Common Market Organisation (CMO) for wine in Europe was issued. This document, regulating the wine sector, presented a gap in the protection of independent winegrowers. In 2008, the Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Italian Federation of Independent Winegrowers) was officially born with its constituent assembly, chaired by Costantino Charrère, a producer from Valle d’Aosta.

    From the beginning, FIVI joined the European Confederation of Independent Winegrowers (CEVI), the grouping of national organisations of European winegrowers. The reasons behind its birth lie in the disinterest of the institutions and sectoral lobbies towards artisanal producers, which over the years have seen a diminishing focus on the quality of raw materials.

    FIVI: The Voice of Independent Winegrowers in the Wine World.

    Origins and Mission
    The origin of FIVI dates back to 2006, when the Common Market Organisation (CMO) for wine in Europe was redefined. This new regulatory framework lacked a focus on the protection of independent winemakers, prompting the official birth of the Federation in 2008. Since then, the association has welcomed over 1,000 members, upholding the philosophy of wine production linked to terroir and sustainability.

    Objectives and Role
    FIVI is committed to promoting the figure of the independent winegrower, emphasising the importance of production linked to the territory of origin of the grapes. The association does not limit its membership to the production of natural or organic wines, but rather emphasises the independence and direct management of the production and commercial process by the winemaker.

    Requirements and Success
    Membership of FIVI requires adherence to the fundamental principles of independent production, where the producer is the custodian of his own land, grapes and final product. The organisation has grown steadily over the years, representing a growing movement that seeks the protection and valorisation of artisanal wineries.

    Events and Initiatives
    One of FIVI’s key initiatives is the Independent Winegrowers’ Wine Market, an event that offers the chance to discover, taste and buy directly from its member producers. The most recent edition attracted over 20,000 people, confirming the event’s crucial role as a meeting point for wine enthusiasts and experts.

    Future and Role in the Wine Panorama
    The FIVI confirms itself as an authoritative voice in the defence of artisanal production, aiming to raise awareness towards a conscious and responsible consumption of wine, promoting the values of the territory and the independence of producers. With an eye to the future, the organisation continues to expand its network, involving more and more producers and enthusiasts in the world of Italian artisanal wine.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Site: https://fivi.it/

    Partner sites articles: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023

    FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023

    Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI Fa Il Suo Debutto a BolognaFiere: Un’Esperienza Vinicola Unica

    Di Carol Agostini

    La prestigiosa cornice di BolognaFiere ha accolto, dal 25 al 27 novembre 2023, il debutto del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI. Questo evento, promosso dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha portato per la prima volta nella vivace città emiliana oltre mille espositori provenienti da ogni angolo d’Italia, dando vita a un’esperienza enologica senza precedenti.

    Carol Agostini tra produttori e colleghi sommelier, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023
    Carol Agostini tra produttori e colleghi sommelier, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023

    In uno spazio di oltre 30mila metri quadri, la manifestazione ha abbracciato l’autenticità dei vini presentati dalle cantine aderenti alla FIVI, offrendo agli appassionati e ai curiosi la possibilità di immergersi in un viaggio sensoriale tra le eccellenze territoriali.
    Questa edizione, caratterizzata da uno spirito innovativo e dall’espansione in nuovi e luminosi spazi, è stata un’affermazione della diversità enologica italiana. Non solo una fiera, ma un punto d’incontro tra produttori e pubblico, dove il vino diventa linguaggio universale, legando identità, paesaggi e tradizioni.

    L’evento ha anche rappresentato l’occasione per la consegna del Premio “Leonildo Pieropan“, un riconoscimento dedicato alla memoria di uno dei fondatori della FIVI. Quest’anno l’onore è stato tributato a Emidio Pepe dell’omonima cantina di Torano Nuovo in Abruzzo, figura simbolo dell’intera regione. Il premio è stato consegnato nell’ambito dell’Assemblea degli Associati il 27 novembre 2023, celebrando l’eredità e l’impegno di Pepe nel plasmare la viticoltura abruzzese.
    Con la presenza di oltre 8mila vini in degustazione, la fiera ha offerto ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino il lavoro dei vignaioli indipendenti, permettendo anche l’acquisto dei vini con un servizio di spedizione a disposizione.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    Il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, ha sottolineato l’importanza crescente di Bologna come centro per eventi enogastronomici e legati all’ambiente. Lorenzo Cesconi, presidente di FIVI, ha espresso la soddisfazione nel portare questa kermesse per la prima volta a Bologna, valorizzando la città e creando uno spazio di incontro privilegiato tra produttori e appassionati di vino.

    Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI si è rivelato non solo un’occasione per scoprire la diversità e l’autenticità dei vini italiani, ma anche un punto di convergenza tra la passione per il territorio e l’amore per il nettare di Bacco, dimostrando come l’esempio di figure come Emidio Pepe continui a ispirare e a lasciare un’impronta indelebile nel mondo del vino.

    Chi è Emidio Pepe?

    “Sì, io sono partito
    proprio con questa idea.
    Tratto da “Manteniamoci giovani, vita e vino di Emidio Pepe”

    La Famiglia di Emidio Pepe, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, foto da sito
    La Famiglia di Emidio Pepe, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, foto da sito

    Emidio Pepe: Il Custode delle Tradizioni e dei Vini Abruzzesi

    Nel lontano 1964, Emidio Pepe gettò le basi della sua azienda vinicola, seguendo le orme del padre e soprattutto del nonno, che da ben 1899 produceva vino presso la casa Pepe. Fu uno dei primi a credere fermamente nelle straordinarie qualità del Trebbiano e del Montepulciano d’Abruzzo, dedicando tutte le sue energie a questi due vitigni autoctoni e dimostrandone la sorprendente capacità di invecchiamento, introducendoli al mondo intero.

    Nato nel 1932, Emidio Pepe è un uomo di poche parole, ma di una tenacia e osservazione straordinarie. I suoi valori sono saldi, le idee precise. Lavoratore instancabile, si occupa ancora oggi personalmente di ogni singolo vigneto, dalla potatura alla vendemmia. La sua attenzione ai segnali della natura è impeccabile, frutto di oltre mezzo secolo di esperienza: li osserva, li interpreta e li segue senza alterarli, preservando così il terroir che ha sempre custodito con cura.

    Defensore dei principi tradizionali, fin dall’inizio Emidio Pepe ha tenacemente protetto le sue terre e i suoi vini dalla chimica, basando il suo lavoro sull’esperienza empirica e sul rispetto delle antiche tradizioni, che si riflettono nell’autenticità e nella genuinità dei suoi vini.

    Libro di Emidio Pepe, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, foto da sito
    Libro di Emidio Pepe, articolo: FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, foto da sito

    Evento nell’evento

    Tre giorni di attività parallele oltre all’assaggio con delle masterclass di spicco:

    “Vigna della Congregazione”: il Fiano di Avellino secondo Villa Diamante
    Primogenito di Villa Diamante, il “Vigna della Congregazione” – che prende il nome dal terreno su cui il vitigno è impiantato, un tempo proprietà della Chiesa – è in assoluto tra i vini bianchi più longevi dell’azienda nata nel 1996 dal sogno di Diamante e Antoine, oggi portato avanti dalla figlia Serena con il prezioso aiuto della madre. Un vino che rappresenta ormai un punto di riferimento per il Fiano e per l’intera enologia irpina.
    La produttrice Serena Gaita dialoga con Luigi Maffini (Vignaiolo in Campania).

    In degustazione

    Fiano di Avellino DOCG “Vigna della Congregazione” 2017/18/19/20/21

    Tutti lo chiamano Lambrusco
    Oltre tutti i clichè, il Lambrusco è un autentico inno alla gioia. Camillo Favaro, Vignaiolo in Piemonte e grande esperto di vini di Borgogna, lo ha scoperto quasi per caso, ma se ne è invaghito al punto da scriverci un libro. Dialogando con alcuni produttori della provincia di Modena, ci porterà a scoprire le tante sfumature di questo vitigno, tra tradizioni e sguardi al futuro.

    In degustazione

    Lambrusco di Sorbara DOC “LaRiserva” 2021 – Paltrinieri
    Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC “Federico” – Cavaliera
    Lambrusco di Sorbara DOC Metodo Ancestrale “Baby Magnum” 2021 – Marchesi di Ravarino
    Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC “Canova” – Fattoria Moretto
    Lambrusco di Sorbara DOC Metodo Classico Brut Nature “Ring Adora” Rosé 2018 – Podere il Saliceto

    “U Baccan”, il Pigato che sfida il tempo

    Severa selezione delle vigne più vecchie dei vigneti aziendali, “U Baccan” – “il capo” in dialetto ligure – è una delle più importanti e note espressioni del Pigato, e mostra la vocazione di questo vitigno a produrre un vino di grande personalità, che dimostra “sul campo” di avere ottime capacità d’invecchiamento. Riccardo Bruna è stato uno dei pionieri del Pigato, imbottigliandolo già dai primi anni Settanta: affettuosamente chiamato “U Baccan”, con questo vino la famiglia ne porta avanti la memoria, nella concretezza di tante vendemmie.Il produttore Roberto Germani dialoga con Paolo Trimani (enotecaro in Roma e Vignaiolo nel Lazio).

    In degustazione

    Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC “U Baccan” 2016/17/19/20/21

    Emozioni dal Vulture: il “Damaschito” di Grifalco

    Un unico cru, nel cuore del Vulture; vigne di Aglianico di oltre settantanni; una vinificazione scrupolosa e circa due anni di affinamento in botte. Nasce così il Damaschito di Grifalco, una delle versioni di Aglianico della cantina di Venosa, che ha deciso fin dalla fondazione di dedicarsi esclusivamente a questo antico vitigno.
    Il produttore Andrea Piccin dialoga con Angela Fronti (Vignaiola in Toscana).

    In degustazione

    Aglianico del Vulture Superiore DOCG “Damaschito” 2015/16/17/18/19

    Durante l’evento, un padiglione completo è stato riservato al settore alimentare, mentre nella galleria centrale hanno trovato posto i partner e gli sponsor del Mercato dei Vini, insieme allo stand istituzionale della FIVI. Qui, i visitatori hanno avuto l’opportunità di acquistare le famose t-shirt e altri gadget firmati dai Vignaioli Indipendenti.

    Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI Fa Il Suo Debutto a BolognaFiere: Un'Esperienza Vinicola Unica, alcuni assaggi fatti da Carol Agostini
    Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI Fa Il Suo Debutto a BolognaFiere: Un’Esperienza Vinicola Unica, alcuni assaggi fatti da Carol Agostini

    La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti: Il Cuore della Tutela dei Produttori Artigianali

    Nel vasto panorama dei vini artigianali, spesso si rischia di smarrirsi nell’identificazione precisa dei produttori che rientrano in questa categoria. Come classificarli? Come preservarli?La risposta a questa sfida è stata elaborata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), un’organizzazione senza fini di lucro nata nel 2008 con l’obiettivo primario di rappresentare e tutelare i produttori vitivinicoli nei loro rapporti con le istituzioni. Da allora, l’organizzazione ha visto una costante crescita, sia nel numero di associati – oggi oltre 1000 – sia nella fiducia che il suo marchio ha instillato nei consumatori desiderosi di un approccio consapevole al mondo del vino.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    L’Origine e l’Evolvere della FIVI

    Tutto ebbe inizio nel 2006, quando venne emanato il nuovo testo per l’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) del vino in Europa. Questo documento, che regolamenta il settore vitivinicolo, presentava un vuoto nella tutela dei vignaioli indipendenti. Nel 2008, nacque ufficialmente la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti con l’assemblea costituente, presieduta da Costantino Charrère, produttore valdostano.

    Fin dall’inizio, la FIVI si unì alla Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti (CEVI), il raggruppamento di organizzazioni nazionali di vignaioli europei. Le ragioni dietro la sua nascita risiedono nel disinteresse delle istituzioni e delle lobby settoriali verso i produttori artigianali, che negli anni hanno visto una diminuzione dell’attenzione per la qualità delle materie prime.

    FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, Carol Agostini con la cantina Eredi di Cobelli Aldo
    FIVI fa il suo debutto a Bologna: esperienza unica 2023, Carol Agostini con la cantina Eredi di Cobelli Aldo

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  • Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    Record di Successo al 12º Mercato FIVI dei Vini dei Vignaioli Indipendenti: Esordio Trionfale a Bologna!

    Di Carol Agostini

    La prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha superato ogni aspettativa, consolidando nuovi record con una partecipazione massiccia di 985 vignaioli, 2 associazioni di vignaioli stranieri e 29 olivicoltori della FIOI. Questo evento, organizzato per la prima volta a BolognaFiere, ha segnato un’importante unione tra produttori agricoli, richiamando un afflusso straordinario di oltre 26.000 visitatori distribuiti nei tre giorni di manifestazione.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    I nuovi spazi di BolognaFiere hanno offerto un ambiente accogliente e luminoso per gli oltre 985 stand dei vignaioli, facilitando gli incontri e gli assaggi tra i visitatori.

    Lorenzo Cesconi, Presidente FIVI, esprime soddisfazione per il successo ottenuto: “Abbiamo dimostrato che il cuore di questa manifestazione sono le Vignaiole e i Vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino.”

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    La filosofia di eguaglianza e democraticità della FIVI è stata enfatizzata dall’assegnazione casuale degli spazi fieristici a ogni partecipante, indipendentemente dalla loro storia aziendale. Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, ha dichiarato soddisfazione per l’entusiasmo suscitato e ha evidenziato l’importanza di questo evento nel consolidare il ruolo di BolognaFiere come punto di riferimento per i vini di eccellenza.

    Questa edizione ha confermato il Mercato dei Vini come un appuntamento fondamentale nel panorama vitivinicolo italiano, attirando non solo un pubblico numeroso ma anche l’attenzione di operatori del settore e piccoli trader esteri. Il successo è stato riflesso dalla copertura mediatica e dall’attività sui social media.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene

    Oltre alla vetrina enologica, l’Assemblea annuale dei soci della FIVI ha posto l’attenzione sulla manutenzione del territorio e il ruolo cruciale dei vignaioli in questo ambito. Durante questa sessione, è stato presentato un dossier che ha sottolineato l’importanza del disegno di legge in esame sulla figura dell’agricoltore custode dell’ambiente del territorio.

    L’evento si è concluso con la consegna di importanti premi, tra cui il Premio “Leonildo Pieropan” 2023 assegnato a Emidio Pepe, Vignaiolo in Abruzzo e storico socio FIVI, e il nuovo premio “Vignaiolo come noi” consegnato al musicista Stefano Belisari, noto come Elio.

    Il 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha segnato un trionfo senza precedenti, sottolineando l’importanza del settore vinicolo indipendente nel contesto agricolo e culturale italiano.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

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  • Bollicine Domus Magnanimi Roma 8 Dicembre 2023

    Bollicine Domus Magnanimi Roma 8 Dicembre 2023

    Bollicine – Domus Magnanimi, 8 Dicembre

    Redazione – Carol Agostini

    Arriva nella Capitale Bollicine, un viaggio alla scoperta delle eccellenze italiane tra le rovine della Roma Antica.
    Questa volta Decanter ha selezionato oltre 20 cantine e le loro bollicine, dai metodi classici, Martinotti ma anche ancestrali e tanti vitigni autoctoni. Un evento consigliato ai curiosi e a chi ha voglia di sperimentare nuovi sapori.

    Logo di Decanter Wine Academy di Serena Specchi, da sito, articolo: Bollicine Domus Magnanimi Roma 8 Dicembre 2023
    Logo di Decanter Wine Academy di Serena Specchi, da sito, articolo: Bollicine Domus Magnanimi Roma 8 Dicembre 2023

    L’evento si svolgerà sull’Appia Antica, nella Domus Magnanimi, di fronte alla Tomba di Cecilia Metella. La location è dotata di parcheggio interno gratuito.
    Il tour sarà accompagnato da assaggi di prodotti artigianali natalizi e non solo. Si parte dal panettone di Cantiani, l’olio della cultivar Marina, liquirizie artigianali, formaggi fatti a mano a forma di panettone e torrone, per finire con l’antica Cioccolateria fiorentina.
    Insomma tante idee anche per i vostri regali di Natale

    Programma
    Ore 16.00 Apertura banchi d’assaggio
    Ore 18.00 Masterclass “ I vitigni autoctoni del Lazio e la spumantizzazione”
    Ore 21.00 Chiusura banchi d’assaggio

    INGRESSO GRATUITO con PRENOTAZIONE
    accrediti@decanterwineacademy.org
    Info: 347-6649100

    Le Cantine

    Antica Tenuta Palombo, Lazio
    Cantina Bacco, Lazio
    Cantine Capitani, Lazio
    Cantine Murgo 1860, Sicilia
    Cantine Strapellum, Basilicata
    Casa Setaro, Campania
    Casal De Luca, Lazio
    Col Miotin, Veneto
    Colli Ripani, Marche
    Cominium, Lazio
    Corte Normanna, Campania
    I Pampini, Lazio
    La Riballina, Lazio
    L’Ovile, Lazio
    Luretta, Emilia Romagna
    Marco Carpineti, Lazio
    Palazzo Tronconi, Lazio
    Pietra Pinta, Lazio
    Rossi di Medelana, Lazio
    Tenuta dei Mori, Toscana
    Tolomei, Veneto
    Valdonica, Toscana
    Villa Gianna, Lazio
    Vini Biagi, Abruzzo
    Vini Sara Meneguz, Veneto

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  • “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro” 2023

    “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro” 2023

    Il Consorzio Tutela Valcalepio e il mondo dei Piwi: i vitigni resistenti

    Di Carol Agostini

    La registrazione del convegno “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro”, promosso dal Consorzio Tutela Valcalepio, è ora disponibile sul sito www.valcalepio.org. L’evento, svoltosi il 14 ottobre 2023 nella Sala Alabastro del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII a Bergamo, ha riunito un panel di esperti del settore enologico.
    Il convegno, una piattaforma tecnico-scientifica, ha visto la partecipazione di sette figure accademiche e di ricerca italiane nel campo vitivinicolo, un rappresentante della comunità vitivinicola accademica slovena e due relazioni scritte provenienti da contesti francese e rumeno.

    Logo Piwi International, articolo: Vitigni resistenti: passato, presente e futuro" 2023
    Logo Piwi International, articolo: “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro” 2023

    Nel suo discorso inaugurale, Sergio Cantoni, enologo e direttore del XIX Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”, ha introdotto l’evento con un aforisma latino tratto da un recente editoriale di Riccardo Cotarella. “Rari Nantes in Pelago Profundo”, citazione dell’Eneide di Virgilio, è stata evocata da Cantoni per rappresentare la situazione attuale dell’enologia italiana, in cui pochi sono in grado di affrontare le sfide del settore.
    Cantoni ha sottolineato le criticità del comparto enologico italiano, dalla polemica sull’impatto dell’alcol alla questione dei trattamenti e ha esortato a un cambiamento di approccio. Ha evidenziato la mancanza di investimenti nella comunicazione e nella ricerca come una spada di Damocle che minaccia l’intero settore.

    “Il mare dell’enologia italiana attuale, però,” ha detto Cantoni “non è solo profondo ma anche agitato da continui attacchi ai quali il comparto non stato in grado di rispondere adeguatamente. Basti pensare alle accuse che pendono sul vino: l’alcol fa male, in vigneto si usano troppi trattamenti. E come rispondiamo noi? Dicendo di bere con moderazione. E’ ora di smettere di difendersi!”.

    Enologo Sergio Cantoni
    Enologo Sergio Cantoni, articolo: “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro” 2023

    Cantoni ha proseguito sostenendo che il mondo del vino italiano non stia investendo sui due ambiti che potrebbero aiutare a sventare la crisi che pende come una spada di Damocle sul comparto: la comunicazione e la ricerca. Una comunicazione fantasiosa e non mirata solo a vendere il vino ad un prezzo più alto, bensì a trasmettere il prodotto vino come parte di uno stile di vita, momento di piacere, convivialità ed emozione. E una ricerca in grado di risolvere i problemi veri dei viticoltori, ad esempio quello dei trattamenti ma anche quello delle malattie non espressamente crittogamiche.

    “Ai relatori di oggi chiediamo”, ha chiosato Cantoni, “a che punto siamo con la ricerca e la proposta di vitigni tolleranti; ma chiediamo anche una prospettiva, non solo per quanto riguarda odio o peronospora. In poche parole: cosa rispondo al contadino che mi chiede cosa piantare per stare tranquillo per qualche anno? Serve una risposta chiara e univoca ché parlare di PIWI come se fossero una sola varietà è sbagliato e traviante per il pubblico: i PIWI sono tanti, diversi tra loro, oggetto di studi e attenta osservazione.”

    Ha sollecitato chiarezza su questioni fondamentali come la ricerca sui vitigni tolleranti e la necessità di rispondere in modo preciso alle domande dei viticoltori riguardo a cosa piantare per garantire stabilità nel tempo. Cantoni ha sottolineato la varietà dei PIWI, oggetto di diversi studi e osservazioni, evidenziando la loro complessità.
    Il convegno si è concentrato su queste sfide cruciali del settore, sollevando interrogativi e spingendo a una riflessione profonda sul futuro dei vitigni resistenti nell’enologia italiana.

    DA LEGGERE: https://www.papillae.it/emozioni-dal-mondo-merlot-cabernet-insieme/

    Il Professore Luigi Bavaresco: argomento con un intervento sul tema “Attualità e prospettive dei vitigni resistenti alle malattie(PIWI)

    Il Professore Luigi Bavaresco, dell’Università del Sacro Cuore, ha incitato il settore vinicolo a diventare un esempio di sostenibilità ambientale per smorzare le critiche verso il vino. Ha sottolineato l’importanza di dimostrare che un mondo senza vino sarebbe notevolmente peggiore di uno con il vino, enfatizzando il valore culturale di questa bevanda. Bavaresco ha evidenziato la lunga e ricca storia delle varietà resistenti, con ricerche internazionali che potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi attuali.

    Ha precisato che attualmente nel registro nazionale delle varietà coltivabili sono elencate 36 varietà definite come resistenti. Molte di queste varietà, soprattutto quelle bianche, presentano caratteristiche sensoriali simili alla vitis vinifera, ma non sono completamente immune alle malattie e richiedono trattamenti, ottenendo risultati migliori in ambienti controllati come quelli di breeding, evidenziando l’importanza del concetto di terroir.

    Bavaresco ha delineato prospettive per il futuro della ricerca, insistendo sull’importanza di considerare non solo la resistenza alle malattie ma anche il profilo organolettico di questi vitigni. Ha evidenziato l’urgenza di ampliare la conoscenza sulle malattie possibili per valutare nuove resistenze, proponendo la creazione di un ente nazionale per valutare i risultati ottenuti, prendendo spunto da esperienze simili in Francia.

    Il Consorzio Tutela Valcalepio e il mondo dei Piwi: i vitigni resistenti, foto da comunicato stampa
    Il Consorzio Tutela Valcalepio e il mondo dei Piwi: i vitigni resistenti, foto da comunicato stampa

    Marco Stefanini della Fondazione Mach ha presentanto“I Vitigni PIWI: il contributo della fondazione E. Mach

    Durante il suo intervento, il Dottor Marco Stefanini, rappresentante dell’Istituto Edmund Mach, ha enfatizzato l’importanza di migliorare l’interazione tra Genotipo e Ambiente per raggiungere la sostenibilità sociale ed economica nel settore vitivinicolo. Ha sottolineato i continui cambiamenti nell’ambiente, sottolineando la necessità di adattare le varietà di vite per permettere loro di prosperare in questo “nuovo” ambiente.

    Stefanini ha ripreso concetti chiave come resistenza e tolleranza, spiegando che la resistenza è la capacità della pianta di difendersi dalle malattie, mentre la tolleranza è la capacità dell’ospite di sopportare lo sviluppo del patogeno senza subire danni significativi.

    Ha chiarito che al momento l’obiettivo principale è la riduzione dei trattamenti, fornendo tre indicazioni ai viticoltori:

    1. Sarà necessario trattare le viti, ma i trattamenti saranno ridotti del 70%.
    2. Ha sottolineato che resistenza non equivale ad immunità.
    3. Ha evidenziato l’assenza attuale di una resistenza agli insetti.

    Ha ribadito l’importanza della comunicazione accurata, sottolineando che le varietà resistenti non rappresentano la soluzione definitiva per tutti i problemi della viticoltura.
    Stefanini ha anche suggerito che nelle zone in cui la coltivazione della vite si fonde con l’ambiente urbano, i vitigni PIWI potrebbero rappresentare un metodo per proteggere i vigneti che altrimenti sarebbero destinati alla rimozione.

    Vitigni resistenti: passato, presente e futuro" 2023, logo da sito
    “Vitigni resistenti: passato, presente e futuro” 2023, logo da sito

    Ermanno Murari ha portato l’argomento de “Le varietà resistenti a oidio e peronospora, la loro storia di ieri e il loro sviluppo di domani

    Ermanno Murari dei Vivai Cooperativi Rauscedo ha aperto il suo intervento ponendo l’attenzione sul concetto di sostenibilità, sia ambientale, per ridurre trattamenti ed emissioni, che economica e sociale, considerando la vicinanza dei vigneti ai centri abitati. Ha sottolineato l’importanza di una sostenibilità istituzionale che possa chiarire la confusione legata a marchi e slogan, evitando di ingannare i consumatori. Murari ha evidenziato il ruolo cruciale del marketing dietro la commercializzazione dei vini prodotti con vitigni resistenti, sottolineando la ricerca nella scelta del nome del vino e nella creazione delle etichette.

    Ha concluso ribadendo l’importanza della ricerca e della scienza nel campo vitivinicolo, usando un esempio esplicativo: “Gli incroci sono una cosa seria, decisamente non semplice. Poniamo il caso che un giorno Einstein incontri Marilyn Monroe. Il figlio dei due potrebbe uscire bello come l’attrice e intelligente come lo scienziato. Ma, attenzione, senza uno studio dietro potrebbe anche uscire brutto come Einstein e intelligente come Monroe! Ecco perché è necessario continuare a studiare e lavorare sulla ricerca di vitigni resistenti che ci aiutino a raggiungere i risultati che auspichiamo.”

    Professor Davide Modina dell’Università degli Studi di Milano “Studio, adattamento e valorizzazione dei vitigni PIWI in Lombardia. Il progetto VITAVAL”.

    Il professor Davide Modina dell’Università degli Studi di Milano ha esordito definendo i vitigni PIWI come uno strumento per affrontare le sfide della viticoltura lombarda. Ha sottolineato l’ostacolo principale, ovvero la mancanza di informazioni su cui basare scelte razionali, rendendo necessaria un’onerosa fase di prove da parte dei produttori.

    Modina ha evidenziato due concetti chiave:

    1. Valutare attentamente le tecniche di vinificazione basandosi sui risultati delle microvinificazioni sperimentali, poiché le tecniche tradizionali potrebbero non adattarsi ai nuovi vitigni resistenti.
    2. Ha ribadito l’importanza di valutare attentamente l’interazione tra genotipo e ambiente per garantire risultati ottimali e massimizzare la qualità dei prodotti.

    Il professor Franc Čuš dell’Università di Ljubljana (Slovenia) ha presentato le “Esperienze con i vitigni tolleranti in Slovenia

    Durante la conferenza, il professor Frank Cus dell’Università di Ljubljana ha offerto un’analisi dettagliata sulla produzione vinicola slovena. Ha evidenziato l’importanza di parlare di vitigni tolleranti anziché resistenti, per evitare la creazione di aspettative irrealistiche tra i viticoltori. Cus ha sottolineato che sia in Slovenia che in Italia c’è una crescente necessità di ridurre l’uso di pesticidi, spingendo così la ricerca verso varietà più tolleranti.

    Ha anche menzionato il dibattito in corso in Slovenia riguardo all’inclusione di questi vitigni nelle Denominazioni di Origine Protetta (DOP), ma ha notato che al momento i consumatori hanno una conoscenza limitata di queste varietà, rendendo cruciale un maggiore coinvolgimento e informazione del pubblico su tali vitigni, secondo quanto affermato dal ricercatore sloveno.

    Luca Gonzato di Vini e Viti resistenti.it ha offerto una panoramica della “Produzione PIWI in Italia

    Luca Gonzato di vinievitiresistenti.it ha condiviso dati chiave riguardanti l’attuale panorama dei vitigni resistenti. Secondo i suoi dati, su 680.000 ettari di vigneto in Italia, i vitigni PIWI occupano soltanto lo 0,3%. Attualmente, sono in commercio 165 produttori che offrono vini PIWI, principalmente concentrati in Veneto e Trentino-Alto Adige. Gonzato ha sottolineato che la maggior parte di questi produttori si dedica esclusivamente alla coltivazione di varietà resistenti, caratterizzandosi come piccole realtà, con i più grandi a dichiarare 5 ettari di vigneto coltivato e un caso singolo con 18 ettari.

    Il numero totale di vini PIWI disponibili per la vendita supera le 350 etichette, prevalentemente bianche, con una produzione stimata di oltre un milione di bottiglie. Circa il 40% di questi vini riporta il marchio IGT sull’etichetta, solitamente riferito a IGT Veneto e IGT delle Dolomiti per ragioni geografiche.

    La professoressa Francesca Venturi dell’Università degli Studi di Pisa ha portato l’argomento da una prospettiva sensoriale con un intervento dedicato alla “Comparazione sensoriale dei vini da vitigni resistenti e vini da vitigni tradizionali”.

    La professoressa Francesca Venturi dell’Università di Pisa ha presentato un’analisi comparativa tra i vini ottenuti da vitigni tradizionali e quelli da vitigni resistenti. Venturi ha affermato che la qualità dei vini dipende da diversi fattori, sia per i vitigni tradizionali che per quelli resistenti. Ha anche sottolineato l’importanza di considerare il vino non solo come alimento, ma come parte integrante della cultura, portando un aspetto emozionale e conviviale alle esperienze quotidiane.

    Venturi ha introdotto nuovi risultati ottenuti tramite un protocollo di degustazione innovativo, focalizzato su descrizioni emozionali inedite e coinvolgenti. Sul fronte dell’inclusione di questi vitigni nelle Denominazioni di Origine Controllata (DOC), Venturi ha sottolineato la necessità di un approccio cauto e ragionato, affermando che è fondamentale comprendere appieno l’impatto e le potenzialità di tali vitigni prima di integrarli completamente nelle DOC esistenti.

    Filippo Mobrici, vicepresidente di Federdoc e del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ha affrontato l’argomento “Vitigni resistenti nelle DOC?

    Filippo Mobrici, vicepresidente di Federdoc e del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ha affrontato il dibattito sull’inserimento dei vitigni resistenti nelle DOC, ufficialmente autorizzato dall’Unione Europea a partire dal 2022. Mobrici ha dichiarato che Federdoc ha affidato ai singoli consorzi il compito di esplorare e valutare questa opportunità.

    Ha sottolineato l’importanza di considerare la vocazionalità territoriale, chiedendo se sia realmente necessario introdurre i PIWI in tutte le aree vitivinicole. Ha ribadito che sebbene sia cruciale esplorare e sperimentare i vitigni resistenti, occorre tempo e diversi contesti territoriali per comprendere appieno il loro ruolo e impatto nelle produzioni vinicole.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito consorzio: https://www.valcalepio.org/it/

    Sito vitigni resistenti: https://piwi-international.org/it/informazioni-su-piwi/cosa-sono-i-vini-piwi/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023

    Torna a Bergamo l’Evento Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”

    Di Carol Agostini

    Nel corso dei tre giorni, dal 12 al 14 ottobre, si è svolta a Bergamo la manifestazione enologica internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme“, unica al mondo ufficialmente riconosciuta dall’OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin) dedicata ai vini bordolesi. La kermesse ha avuto luogo nella suggestiva cornice di Villa Malliana ad Almenno San Bartolomeo.

    I giutati a lavoro durante "Emozioni dal Mondo"
    I giutati a lavoro durante “Emozioni dal Mondo” Carol Agostini

    L’evento, ideato nel 2004 da Sergio Cantoni, enologo di fama, e sostenuto nel tempo da Vignaioli Bergamaschi e dal Consorzio Tutela Valcalepio, ha attratto giudici internazionali e oltre 200 campioni di vino provenienti da vari paesi, offrendo un’occasione unica di esplorare il connubio tra territorio, vino, gastronomia, storia e cultura.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sergio Cantini con i giurati in visita alla Cantina Sociale Bergamasca
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sergio Cantini con i giurati in visita alla Cantina Sociale Bergamasca

    Nell’edizione 2023, più di 90 giudici provenienti da 30 nazioni si sono riuniti ad Almenno San Bartolomeo per valutare i vini in competizione. Il premio più ambito è stato conquistato dal One Giant Leap Cabernet Sauvignon 2021 prodotto da Wakefield Taylors Wine nella Clare Valley, South Australia, ottenendo un punteggio di 92,70.

    1° classificato al Concorso Emozioni Dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023: One Giant Leap Cabernet Sauvignon 2021 prodotto da Wakefield Taylors Wine nella Clare Valley, South Australia
    1° classificato al Concorso Emozioni Dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023: One Giant Leap Cabernet Sauvignon 2021 prodotto da Wakefield Taylors Wine nella Clare Valley, South Australia

    Un fatto rilevante di questa edizione è stata la predominanza dei campioni esteri (270 provenienti da 22 Paesi Produttori) rispetto a quelli italiani (130), evidenziando la diversità delle regioni partecipanti. L’Italia ha comunque ottenuto 36 medaglie d’oro, di cui 5 attribuite a vini bergamaschi.

    Oltre alle degustazioni, la manifestazione ha incluso momenti di scoperta del territorio e visite alle aziende vitivinicole locali, nonché un convegno sul tema “Vitigni Resistenti: passato, presente e futuro”.

    Carlotta Grumelli Pedrocca, presidente di Vignaioli Bergamaschi, ha sottolineato l’importanza di mostrare agli ospiti la varietà degli ambienti del territorio bergamasco in cui si è tenuto il concorso. Sergio Cantoni, direttore dell’evento, ha enfatizzato l’unicità di Emozioni dal Mondo nel coniugare professionalità e convivialità.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, tutti i giurati presenti a questa edizione, foto da comunicato stampa
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, tutti i giurati presenti a questa edizione, foto da comunicato stampa

    Le prossime date dell’evento, per l’edizione numero 20, sono state già dichiarate: 17-19 Ottobre 2024. Cantoni ha anticipato che si stanno già preparando per rendere quest’edizione ancora più speciale.

    L’appuntamento per gli amanti del vino e della cultura è quindi già fissato per il prossimo ottobre a Bergamo, in un evento che continua a promuovere e valorizzare il territorio bergamasco nel mondo.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, logo dei Vignaioli Bergamaschi da sito
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, logo dei Vignaioli Bergamaschi da sito

    Successo Internazionale per il Concorso “Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme”

    La XIX edizione del Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme” ha lasciato il segno durante i tre giorni di degustazioni, dal 12 al 14 ottobre 2023, presso la rinomata Villa Malliana di Almenno San Bartolomeo (BG).

    Con la partecipazione di 270 campioni in degustazione provenienti da 22 nazioni, il concorso ha coinvolto 79 giurati provenienti da 31 paesi diversi, spingendo la giuria a valutare oltre 100 premi: una Gran Medaglia d’Oro, 80 Medaglie d’Oro e 22 Premi della Stampa.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 1°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 1°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 2°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 2°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 3°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 3°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 4°
     Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 4°
     Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 5°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 5°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 6°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 6°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 7°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 7°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 8°
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, foto 8°

    L’evento non si è limitato alle degustazioni, offrendo un programma ricco di eventi. Dal pomeriggio di giovedì, con la visita a Palazzo Palma Camozzi Vertova a Costa di Mezzate (BG) e la cena di benvenuto, ai momenti clou come le visite alle aziende del Consorzio Tutela Valcalepio il venerdì, seguite dalla cena di gala presso Villa Malliana. Sabato si è svolto un convegno di grande rilevanza sul tema “Vitigni Resistenti: passato, presente e futuro” presso la Sala Alabastro del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, moderato da Sergio Cantoni, Direttore del Consorzio di Tutela Vini Valcalepio.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sergio Cantoni e giurati
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sergio Cantoni e giurati

    Il convegno ha visto la partecipazione di illustri relatori provenienti da diverse istituzioni accademiche e centri di ricerca internazionali, tra cui Luigi Bavaresco dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Stefanini della Fondazione Edmund Mach, e molti altri esperti nel settore, incluso il prof. Constantin Croitoru dell’Università Dunărea de Jos di Galați, Romania.

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/emozioni-dal-mondo-concorso-enologico/

    L’evento si è confermato non solo come una competizione enologica di alto livello, ma anche come un momento di condivisione e approfondimento sulle prospettive dei vitigni resistenti alle malattie, coinvolgendo una vasta rete di esperti e appassionati del settore.

    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sara Cantoni e Suzana Zivic
    Concorso Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2023, Sara Cantoni e Suzana Zivic

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  • Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023

    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023

    Amor a Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in un calice

    Di Marco Fabio M. Marcialis

    Amor a Primera Copa non è un evento come ci tiene a specificare Castro, ma un incontro lungo con una serie di eventi, tra due terre che tanto ama e per le quali ha tanto contribuito a costruire.

    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis, Alessandro Castro, Marco Marcialis, il presidente della Cofradía dell'Alvariño e il poroteoatoro della Pluripremiata cantina Suertes del Marques
    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis, Alessandro Castro, Marco Marcialis, il presidente della Cofradía dell’Alvariño e il poroteoatoro della Pluripremiata cantina Suertes del Marques

    Il 24 Novembre a Tenerife in occasione della presentazione delle attività e del gran Capitulo della Cofradia de Los vinos de Las Canarias, si svolgerà un importante masterclass ideata tra confronti e parallelismi tra i vulcani Teide e Etna e della Sicilia orientale.

    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis, bottiglie delle cantine partecipanti sulla terrazza dell'iconica Bodega Monje
    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis, bottiglie delle cantine partecipanti sulla terrazza dell’iconica Bodega Monje

    Castro in quanto membro del direttivo della Cofradia ha voluto fortemente questo evento dove parteciperanno 4 Cantine Siciliane:
    Cantine Nicosia, Cantine Gurrieri, Verderame Winery, Licciardello Vini.

    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis con Alessandro Castro, Felipe Monje, Lorelay De Armas
    Amor Primera a Copa dalla Sicilia alla Spagna in calice 2023, foto di Marco Marcialis con Alessandro Castro, Felipe Monje, Lorelay De Armas

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  • Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    Formazione, sviluppo, progetti e vita di Carol Agostini

    Redazione

    Carol Agostini

     

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, foto di Carol Agostini
    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, foto di Carol Agostini

    Sommelier, commissario enologico internazionale, cuoca e creativa partita dall’Accademia del Gusto e divenuta, successivamente, Chocolate Tester, degustatore di olio, formaggi e miele.
    Ama ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, tecnica e vini ai suoi piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze.
    Marketing strategist, titolare dell’agenzia FoodandWineAngels, e, soprattutto, esploratrice appassionata del gusto italiano, sempre alla ricerca di sensazioni organolettiche e della chimica dei componenti sensoriali.
    Qualificata come Maestro Sun, insegna e organizza corsi di cucina asiatica.
    Selezionatrice food&wine per mercati esteri e e-commerce internazionale, scrive su testate nazionali di settore.

    Altro giurato, Carol Agostini a lavoro al Concorso Emozioni dal Mondo
    Altro giurato, Carol Agostini a lavoro al Concorso Emozioni dal Mondo

    Conduce presso alcuni canali web radio una serie di trasmissioni basate sul format ”Il viaggio degli Umami”.
    Carol è curatrice di masterclass e degustazioni guidate in eventi fieristici del settore.

    Puoi ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=zPePrGjQ2iY

    Inoltre, conduce una rubrica dal nome “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, attraverso visite e interviste con i produttori.

    Puoi ascoltare: https://www.mixcloud.com/radioserena/il-retrocucina-con-carol-agostini-251121/

    Instancabile networker, è sempre alla ricerca di sinergie e opportunità per progetti che uniscono persone e professionisti vincenti.
    Autrice del libro “Cena con Fattura D’amore” pubblicato ad ottobre 2021 da Ronca Editore, un libro sulla gastronomia sensoriale ripercorsa sotto forma di romanzo, con una componente di manuale e di crescita introspettiva personale per raggiungere lo scopo di stare bene attraverso la complicità e i sensi.

    I sensi, ricette, Cena con Fattura D'Amore di Carol Agostini
    I sensi, ricette, Cena con Fattura D’Amore di Carol Agostini

    Titolare dell’Agenzia FoodandWineAngels che opera nel settore enogastronomico, editore del Magazine Papillae.it

    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo
    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo

    Ideatore del progetto editoriale che comprende radio web e altre testate di settore con lo scopo di fare squadra editoriale di divulgazione e comunicazione.
    Selezionatrice di prodotti per realtà estere con una carriera di molti anni consolidati dagli assaggi di ogni singolo prodotto con una analisi accurata tramite una scheda organolettica sensoriale e commerciale che io stessa ho creato moltissimi anni fa.

    Per acquistare il libro: https://www.roncaeditore.it/site/index.php/varia/39-cena-con-fattura-d-amore

    Ogni prodotto assaggiato viene fotografato, abbinato, schedato nelle mia attuale anagrafica che contiene ormai 40 mila attività nel settore food&wine, il tutto viene documentato con un report e una micro articolo in regalo alle attività in cambio delle campionature omaggio.

    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.
    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.

    Papillae

    Siamo un magazine online specializzato nel settore Food & Wine con approfondimenti di vario genere: prodotti Made in Italy e il resto del mondo, fine dining, turismo, ospitalità italiana, eventi nazionali e internazionali, ricette e l’internalizzazione dei prodotti nella sua eccezione più ampia.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

     

    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.
    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.

    La nostra redazione è composta da giornalisti, blogger, sommelier ed esperti/ critici enogastronomici con esperienza ultra decennale, capitanati dalla fondatrice Carol Agostini, commissario internazionale enologico, esperta enogastronomica e consulente di settore.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siamo partner di FoodandWineAngels di Carol Agostini, agenzia di sviluppo progetti di comunicazione e marketing, ufficio stampa ( su richiesta ), creazione e realizzazione di eventi sul territorio e su misura, ricerca di mercati italiani ed esteri con posizionamento e sviluppo di prodotti enogastronomici, consulenze di vario genere tecniche e sensoriali, formazione e docenze di settore.

    Sito Agenzia: https://www.foodandwineangels.com/

    Davide Zilio consulente, formatore, docente e come produttore di vino
    Davide Zilio consulente, formatore, docente e produttore di vino

    Siamo aperti a collaborazioni di vario genere, disponibili a divulgare informazioni sulle vostre attività e notizie.

    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Vogliamo espandere la nostra presenza fisica in eventi, guide e commissioni con lo scopo di raccontare ai nostri lettori ciò che accade nel panorama enogastronomico italiano.

    Michele Nasoni sommelier, autore del libro Wineblogger Wine Not? fondatore del blog
    Michele Nasoni sommelier, autore del libro Wineblogger Wine Not? fondatore del blog sommelier naso dvino

    A richiesta siamo disponibili ad accostarvi coi nostri servizi di divulgazione ( articoli lingua italiana e inglese, social media partner) e di agenzia.

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    "Amo tutto di lui, amo i suoi difetti, la sua brutta abitudine di mordere e urlare. La sua assoluta autenticità, annata dopo annata" di Zombiwine
    “Amo tutto di lui, amo i suoi difetti, la sua brutta abitudine di mordere e urlare. La sua assoluta autenticità, annata dopo annata” di Zombiwine

    Vi racconto un po’ il  libro

    L’amore e la passione travolgono il cuore e la mente e questa è una storia di sensi.
    Cornelia è alla ricerca dell’amore, ma soltanto dopo un intenso percorso di confronto e di crescita riuscirà a esprimere la propria personalità anche attraverso ricette e piatti speciali che accendono la passione.
    Due uomini entrano nella sua vita, quale sceglierà? Riuscirà poi a conquistarlo seducendolo con la sua cucina? L’intreccio tra cibo e passione è per lei fondamentale, ma è anche una fonte di energia vitale e di comunicazione con il prossimo.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo's Carol Agostini
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo’s Carol Agostini

    Infine, le venti semplici ricette proposte in coda al libro serviranno da guida per accendere i sensi e per aprire nuovi orizzonti nel mondo della seduzione.
    Questa è la trama che racconta la storia, ma è una storia che racchiuse in forma romanzata la Gastronomia sensoriale, quella dottrina nata molti secoli fa ad opera dei nostri avi, che ha un ruolo molto importante ma spesso non ci facciamo caso, quanto un percorso di crescita introspettiva, dove il rapporto con noi stessi, anima e consapevolezza sono fonte di energia come il cibo e vino, come l’accettazione e l’amore.

     

    Se iniziate a farci caso molti piatti particolarmente elaborati, con ingredienti selezionati creano sensazione di benessere nell’immediato, basta solo guardarli per sentire vibrazioni positive.
    Il potere di stimolare ogni nostro senso e sensazione derivante dal cibo e vino diventa molte volte la soluzione a problemi di carattere amoroso, senza rendercene conto a tavola consumando un determinato cibo rispetto ad un altro, la nostra apertura e predisposizione di accoglienza verso i problemi e verso l’altra persona sfumano in gesti più naturali e meno arrabbiati.

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, libro "Cena con Fattura D'Amore" Ronca Editore di Carol Agostini
    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, libro “Cena con Fattura D’Amore” Ronca Editore di Carol Agostini

    Ci sono appunto alimenti che suscitano in noi sentimenti di dolcezza, di tenerezza, di pace, attraverso la produzione di “sostanze amiche” portandoci alla capacità di guardare la persona davanti a noi senza provare odio.
    Ecco perché viene definita gastronomia sensoriale, dove la pace dei sensi è uguale alla pace delle emozioni.
    In questa pratica si usa maggiormente la frutta, gli ortaggi, le radici, la cioccolata, i prodotti ittici tendenzialmente crudi, le spezie, tutto in piccole porzioni o mono.
    Associazioni visive, collegamenti sensoriali, gesti e movenze, le giuste ricette e l’ambiente confortevole aprono il paradiso dell’anima attraverso le vibrazioni dei sensi.

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023
    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    I viaggi sensoriali di Carol, biografia

    La mia gavetta nel mondo enogastronomico parte nel 1997, sono andata alla ricerca di informazioni sul cacao, elemento da me sempre amato.
    Proprio dall’esigenza di comprendere la sua composizione e suoi benefici ha avuto inizio il mio viaggio.
    Dopo qualche mese mi sono avvicinato al mondo vitivinicolo; mi sono formata e sono diventata un commissario enologico internazionale.

    Con il tempo è cresciuto il mio desiderio di conoscere nella propria essenza ogni singolo prodotto gastronomico che potrebbe accompagnare ogni sorso degustato.
    Con il passare del tempo sono diventata sommelier, chocholate taste tester, maestro Sun, e ho avuto l’onore di frequentare dei master impegnativi sulle tecniche di cottura degli alimenti, sulla micro-pasticceria, sulla cioccolateria artistica, sui sottovuoto, e tanto altro.
    Amo ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, esplorare tecniche di rielaborazione della materia che prima seleziono e scelgo appositamente nei miei piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze.

    Carol Agostini con Roberto Cipresso a Vinitaly VeronaFiere
    Carol Agostini con Roberto Cipresso a Vinitaly VeronaFiere

    Passano gli anni e la mia curiosità è cresciuta sempre di più. Ho iniziato il mio percorso verso la programmazione neuro linguistica e verso il marketing, acquisendo una qualifica in marketing strategist e approfondendo sempre più il gusto italiano per quello che riguardano le mie competenze enogastronomiche.
    Sempre affamata di conoscenze, sempre pronta a ogni sfida, sento l’esigenza di vivere di emozioni, di continue prove tecniche, di assaggi, di viaggi.
    Colgo il bello in una pentola bruciata, vissuta da cotture veloci, da quelle lente, dagli ingredienti che spesso dimentico sul fuoco e l’odore di bruciato invade tutta la cucina.

    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini
    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini

    Ciò nonostante mi sento gratificata, perché ho avuto la possibilità di sperimentare e di sbagliare.
    Mi entusiasmo nel cercare soluzioni ai miei errori, ai calcoli sbagliati sulle dosi e ai tempi di cottura non precisi.
    Dai miei errori inizio a consolidare la mia abilità di esecuzione e di risoluzione.
    Imparo, sbaglio, correggo, insegno e scrivo, un nuovo viaggio, mediante la cucina asiatica che amo, quella sudamericana, la cucina medioevale, quella futurista che mi insegna ad apprezzare ogni consistenza e forma.

    A volte penso di compiere un viaggio senza fine, di quelli che hanno senso solo se vissuti direttamente e non attraverso le foto o i racconti altrui.
    Mi entusiasma sempre di più condividere i miei errori agli altri affinché questi non vengano ripetuti.
    Ed è proprio questo percorso come insegnante che mi porta a frequentare sempre di più ristoratori, chef, cucine.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Carol Agostini, Attilio Scienza, Nere Pederzolli
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Carol Agostini, Attilio Scienza, Nere Pederzolli

    Cresce la mia esperienza come selezionatrice, occupandomi di prodotti enogastronomici per mercati esteri e per importanti e-commerce di settore.
    Ne parlo ma anche ne scrivo e questo mi porta a collaborare costruttivamente con testate nazionali di settore. Non per ultima arriva la TV con alcune partecipazioni a trasmissioni televisive e, subito dopo, la radio con un mio format dal nome “Il viaggio degli Umami”, nel quale racconto le esperienze degustative in occasione di concorsi nazionali ed internazionali vinicoli.

    Ciò mi porta a curare personalmente masterclass e degustazioni guidate in occasioni di eventi fieristici del settore.
    Per quello che riguarda le attività audio, porto avanti altri progetti in parallelo, ad esempio la rubrica “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, con le visite e interviste ai produttori.

    Renato Rovetta Guida Rosa Rosati Rosè e Carol Agostini dell'Agenzia FoodandWineAngels
    Renato Rovetta Guida Rosa Rosati Rosè e Carol Agostini dell’Agenzia FoodandWineAngels

    In tutto questo strutturo squadre di collaboratori che mi seguono spesso in weekend end impegnativi, finalizzati al network ing fra professionisti del settore.
    La mia gavetta continua, non smetto mai di studiare, di aggiornare la mia conoscenza, i miei corsi diventano sempre più frequentati e le diverse Camere di Commercio mi ingaggiano per sviluppare progetti formativi.

    Cantine sociali mi chiedono progetti di sviluppo territoriale e di identità produttiva.
    Insomma, sfide su sfide, che accrescono la mia voglia di fare parte di questo mondo.

    Qualche anno fa sono stata contattata da una casa editrice che mi chiesto di scrivere un ricettario, proposta che si è di fatto trasformata in un libro sulla gastronomia sensoriale, “Cena con Fattura D’amore” pubblicato a fine ottobre 2021 da Ronca Editore si tratta di un libro che ripercorre sotto forma di romanzo la gastronomia sensoriale, dove i sensi la fanno da padrone in ogni nostra azione.

    Alessandro Scorsone e Carol Agostini al Merano Winefestival
    Alessandro Scorsone e Carol Agostini al Merano Winefestival

    La caratteristica di questo romanzo è proprio al componente di manuale e di crescita introspettiva personale per raggiungere lo scopo di stare bene attraverso la complicità dei sensi.
    Sono passati due mesi e siamo già alla seconda ristampa, un successo inaspettato per me.
    Scrivendo queste righe ho potuto guardare indietro il mio percorso con occhi diversi, con una consapevolezza totalmente priva di giudizio, anche se sento ancora il peso dei sacrifici e delle rinunce.

    Sono soddisfatta di tutto il mio viaggio? Si, ma non è ancora finito, ci sono tante cose che devo ancora assaggiare, esplorare e conoscere.
    La scrittura mi permette di registrare nel mio cervello ogni sensazione, ogni emozione che ho vissuto ad ogni morso e a ogni sorso.
    Sono grata anche di questo, perché la ragazzina di vent’anni che approcciava questo mondo ora è una donna.

    Carol Agostini che cucina i pizzocheri valtellinesi
    Carol Agostini che cucina i pizzocheri valtellinesi

    FoodandWineAngels

    Ho fondato la mia agenzia si chiama “FoodandwineAngels”, unica agenzia in Italia in grado di applicare le più avanzate attività di marketing intelligence al settore dell’enogastronomia.
    Ho una squadra di professionisti al mio fianco, facciamo valutazioni tecniche accurate di prodotti agroalimentari ed enologici, indagini di mercato basate sui più avanzati concetti di marketing intelligence, servizi di comunicazioni alle imprese e supporto alla vendita a livello di territorio nazionale e internazionale.
    Questi sono solo alcuni dei tanti servizi che espletiamo nel panorama enogastronomico italiano.

    Carol Agostini con Iginio Massari
    Carol Agostini con Iginio Massari

    Con lo staff di specialisti dell’agenzia garantiamo valutazioni approfondite organolettiche e degustative di prodotti, basandoci su schede tecniche di analisi che io stessa ho ideato e creato.
    Crediamo, così, di dare un grande supporto alla nostra rete vendita, attraverso anche servizi di comunicazione avanzata mediante i canali tradizionale e digitali (giornalistici e social).
    Insomma, sono molto orgogliosa di questa agenzia che prepara le basi per strategie commerciali avanzate e mirate, offrendo alle aziende-partner la soluzione dei numerosi problemi di vendita e di brand awareness che costituiscono oggi lo scoglio più arduo da superare nel settore enogastronomico.

    Carol Agostini Vinitaly 2023 da anni presente a questa manifestazione con Luca Gardini
    Carol Agostini Vinitaly 2023 da anni presente a questa manifestazione con Luca Gardini
    Conclusione

    In un mondo veramente complesso, fortemente concorrenziale, in cui la qualità e l’unicità dei prodotti deve essere evidenziata e portata alla luce nel modo più efficace.
    Il mio obiettivo è quello del mio staff è quello di diventare un punto di riferimento per produttori e distributori, un partner che consenta di massimizzare le vendite e la presenza sul mercato, ma anche e soprattutto offrire a quei produttori che ancora non dispongano di una visibilità accurata e di una presenza capillare sul mercato una soluzione ai loro problemi.
    Il mio viaggio, quindi, ancora oggi, non ha una fine, ma solo mete da raggiungere.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners racconto: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • FoodeWine, elenco manifestazioni più importanti del 2024

    FoodeWine, elenco manifestazioni più importanti del 2024

    FoodeWine, elenco eventi per dei percorsi sensoriali di emozioni

    Redazione – Carol Agostini

    In Italia e oltre confine, le fiere gastronomiche rappresentano un’opportunità imperdibile per gli operatori attivi nel settore agroalimentare e dell’ospitalità. Questi eventi non si limitano a essere semplici esposizioni di prodotti, ma fungono da piattaforme di networking, spazi in cui si concretizzano affari, si incontrano nuovi clienti e si stringono collaborazioni commerciali di rilievo.

    Stai cercando una fiera enogastronomica mirata al tuo settore? O forse sei interessato alle esposizioni che offrono opportunità di crescita sia a livello nazionale che internazionale? Conoscere gli eventi fondamentali in Italia e nel mondo è essenziale per sviluppare e rafforzare la tua presenza nell’ambito del food.

    Per soddisfare le tue esigenze, abbiamo preparato due elenchi dettagliati. Il primo elenco si concentra sulle fiere alimentari organizzate nel nostro paese, mentre il secondo elenco riguarda le principali esposizioni gastronomiche che prendono vita in diverse parti del mondo. Questi eventi rappresentano opportunità uniche per entrare in contatto con potenziali clienti o partner commerciali e per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze del settore.

    In sintesi, che tu stia cercando una fiera enogastronomica locale o desideri esplorare le esposizioni alimentari a livello internazionale, qui troverai tutte le informazioni necessarie per pianificare la tua prossima mossa nel mondo del food & beverage.

    Food&Wine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet
    FoodeWine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet

    Elenco fiere food 2023-2024 Italia

    MARCA by BOLOGNAFIERE

    • Data: 18 – 19 Gennaio
    • Descrizione: Mostra convegno dedicata al mondo della marca commerciale
    • Organizzatore: BolognaFiere S.p.A. | Sito Web

    SANA e SANA SLOW WINE

    • Date: 7 – 10 Settembre (SANA) e 26 – 28 Febbraio (SANA SLOW WINE)
    • Descrizione: Salone internazionale del biologico e del naturale
    • Organizzatore: BolognaFiere S.p.A. | Sito Web

    RIMINI: La Riviera dei Dolci

    SIGEP

    • Data: 21 – 25 Gennaio
    • Descrizione: Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè
    • Organizzatore: Italian Exhibition Group S.p.A. | Sito Web

    A.B. TECH EXPO e BBTECH EXPO

    • Date: 21 – 25 Gennaio (A.B. TECH EXPO) e 19 – 22 Febbraio (BBTECH EXPO)
    • Descrizione: Tecnologie e prodotti per la panificazione, pasticceria e birre e bevande
    • Organizzatore: Italian Exhibition Group S.p.A. | Sito Web

    BEER & FOOD ATTRACTION

    • Data: 19 – 22 Febbraio
    • Descrizione: The eating out experience show
    • Organizzatore: Italian Exhibition Group S.p.A. | Sito Web

    L’Arte dell’Ospitalità e le Nuove Frontiere

    HOSPITALITY a Riva del Garda (TN)

    • Data: 6 – 9 Febbraio
    • Descrizione: Il salone dell’accoglienza
    • Organizzatore: Riva del Garda Fierecongressi S.p.A. | Sito Web

    HOST MILANO

    • Data: 13 – 17 Ottobre
    • Descrizione: International Hospitality Exhibition
    • Organizzatore: FIERA MILANO S.p.A. | Sito Web

    Tecnologie e Tradizioni a Tavola

    CIBUS TEC a Parma

    • Data: 24 – 27 Ottobre
    • Descrizione: Inspiring innovation in food and beverage technologies
    • Organizzatore: KOELN PARMA EXHIBITION S.r.l. | Sito Web

    AGROGEPACIOK a Lecce

    • Data: 4 – 8 Novembre
    • Descrizione: Salone della gelateria, pasticceria, cioccolateria e artigianato agroalimentare
    • Organizzatore: EVENTI DI NOTARO CARMINE | [Contatti](tel:0832 457864)

    TUTTOFOOD a Milano

    • Data: 8 – 11 Maggio
    • Descrizione: Milano World Food Exhibition
    • Organizzatore: FIERA MILANO S.p.A. | Sito Web

    iMEAT a Modena

    • Data: 26 – 28 Marzo
    • Descrizione: Un evento focalizzato sul mondo della carne, dalle tecniche di lavorazione alle ultime innovazioni in termini di conservazione e servizi.
    • Organizzatore: ECOD S.r.l. | Sito Web

    Milano e Modena, due città con un legame storico alla gastronomia d’eccellenza e all’innovazione nel settore alimentare, continuano ad emergere come centri focali di eventi fieristici di grande importanza. TUTTOFOOD si afferma come un faro per tutti i professionisti desiderosi di seguire le più recenti tendenze del food a livello globale. Dall’altro lato, iMEAT a Modena rappresenta l’opportunità perfetta per coloro che operano nel mondo della carne, un evento che fonde con maestria tradizione e innovazione.

    Food&Wine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet
    FoodeWine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet

    25-27 Febbraio 2024 Bologna
    SLOW WINE FAIR

    Fiera Internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto

    14-17 aprile 2024 Verona
    Vinitaly
    56^ edizione Salone internazionale dei vini e distillati

    7-10 maggio 2024 Parma
    CIBUS
    Salone internazionale dell’alimentazione

    14-17 aprile 2024 Verona
    Sol&Agrifood

    Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità

    Food&Wine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet
    FoodeWine, elenco manifestazioni più importanti del 2024, foto da internet

    Titolo: “Il Mondo del FoodeWine: Eventi da non Perdere nel 2023/2024”

    Introduzione: Il panorama globale del food&wine è una sinfonia di sapori, tradizioni e innovazioni che si manifestano in eventi straordinari in tutto il mondo. Dal cuore dell’Europa alle spiagge tropicali dell’Oceania, queste celebrazioni gastronomiche attraggono intenditori, chef stellati e appassionati della buona tavola per un’esperienza culinaria unica.

    Paragrafo Principale: Tra i vari eventi spicca il “Taste of London“, una festa culinaria che richiama l’elite gastronomica nella capitale britannica. I visitatori possono deliziare il palato con prelibatezze firmate da rinomati chef e scoprire le ultime tendenze gastronomiche in un’atmosfera vibrante e cosmopolita.

    Negli Stati Uniti, il “Food and Wine Classic” di Aspen è un punto di riferimento per gli amanti del cibo e del vino. Questo evento iconico offre una panoramica di degustazioni esclusive, seminari con esperti del settore e dimostrazioni culinarie di altissimo livello.

    L’Asia non è da meno con il “Hong Kong Wine and Dine Festival“. Nella scintillante metropoli asiatica, i visitatori possono immergersi in una varietà di sapori provenienti da tutto il mondo, accompagnati da una selezione dei migliori vini internazionali.

    Paragrafo Secondario: In Sud America, la “Feria Masticar” a Buenos Aires è un’ode alla cucina argentina. L’evento mette in mostra le radici culinarie del Paese, offrendo ai partecipanti un viaggio attraverso la vasta gamma di sapori unici e autentici della cultura gastronomica argentina.

    In Italia, la “Vinitaly” a Verona è un appuntamento imprescindibile per gli amanti del vino. Questa fiera internazionale del vino presenta una vasta selezione di etichette provenienti da tutte le regioni d’Italia, oltre a offrire occasioni di networking e condivisione di conoscenze nel mondo vinicolo.

    L’anno 2023 offre un bouquet di eventi food & wine, ciascuno con la sua unicità e offerte gastronomiche che invitano ad esplorare nuovi sapori e a celebrare le tradizioni culinarie di tutto il mondo. Con un’esperienza culinaria così variegata e globale, gli amanti del food&wine possono godere di un viaggio sensoriale attraverso continenti, scoprendo e apprezzando la diversità e l’eccellenza gastronomica che ogni evento offre, attendiamo con entusiasmo il 2024, altrettanto ricco di eventi e manifestazioni di settore.

    Conclusioni

    La varietà e la ricchezza delle fiere italiane nel 2024 sottolineano quanto il settore alimentare nel nostro paese sia dinamico, pieno di vitalità e costantemente allineato alle evoluzioni del mercato. Dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, le occasioni di scoperta, apprendimento e business sono innumerevoli. Che si tratti dell’esplorazione di nuove tecnologie, della degustazione di prodotti di alta qualità o dello scambio di best practices, l’Italia rimane una guida nel panorama alimentare globale.

    Per le aziende e i professionisti del settore, partecipare o visitare queste fiere rappresenta un’opportunità irripetibile per espandere la propria rete di contatti, scoprire le più recenti tendenze e tecnologie, e rafforzare la propria posizione sul mercato. Il 2024 si prospetta come un anno ricco di novità e opportunità nel settore alimentare italiano. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di essere protagonisti!

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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