Il prossimo 14 novembre alle ore 19:00, le porte del celebre Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, in Via Principe Eugenio 65-67, si apriranno per una speciale serata all’insegna della solidarietà: Con il cuore nel piatto per Slow Social Market. L’evento, organizzato da Slow Social Market, in collaborazione con Associazione Con il Cuore nel Piatto, Slow Food Roma, Nonna Roma e con il supporto di Gelateria Artigianale Fassi e Carol Agostini (FoodandWineAngels) sarà un’occasione unica per unire alta cucina e sostegno alle persone in difficoltà.
Più di 15 chef parteciperanno all’evento, allestendo postazioni culinarie in cui realizzeranno piatti gourmet per gli ospiti, che con un contributo di 50 euro potranno accedere su prenotazione via email a una serata esclusiva di degustazione. I fondi raccolti saranno interamente destinati a sostenere. Slow Social Market, l’emporio solidale nel Rione Esquilino nel quale si distribuisce cibo e beni di prima necessità per contrastare concretamente la povertà, rendendo accessibili prodotti di qualità a tutte e tutti, indistintamente dalle condizioni economiche.
Cos’è Slow Social Market?
Lo Slow Social Marketè stato inaugurato a dicembre 2023 e al momento supporta circa 80 famiglie, anche con minori, del I Municipio di Roma, in particolare all’Esquilino, un territorio di frontiera dove, per la presenza della Stazione Termini e di diverse strutture di ospitalità, si concentrano marginalità e privazione. Le richieste sono in costante aumento a causa dell’acuirsi del disagio legato alla povertà alimentare. In questo spazio si incontrano il lavoro che Nonna Roma porta avanti in vari territori periferici e l’azione di Slow Food Roma per affermare il diritto universale al cibo buono e sano, che rispetta la biodiversità ambientale e i lavoratori.
Attività di Slow Social Market
L’ Emporiosi oppone ad un sistema alimentare iniquo e si batte per un diverso modello sociale ed economico che contrasti la povertà e tenga insieme la lotta per la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale. Si prodiga per affermare il diritto inalienabile di ogni individuo di scegliere ciò che desidera mangiare attraverso un sistema di distribuzione che rispetti la dignità e garantisca l’autodeterminazione.
Inoltre, è spazio antirazzista, dedicato a Jerry Essan Masslo, rifugiato politico sudafricano che si batteva contro razzismo e schiavitù del caporalato, vittima della criminalità a Villa Literno (Caserta). Siamo in un bene confiscato, sottratto alle mafie e restituito alla collettività. Lavoriamo in stretto contatto con i servizi
sociali del Primo Municipio e con le altre realtà del territorio.
Perché partecipare a “Con il Cuore nel piatto per Slow Social Market”?
Partecipare a “Con il cuore nel piatto per Slow Social Market” non è solo un modo per gustare piatti gourmet, ma anche un gesto concreto di sostegno alla comunità. Ogni piatto preparato dagli chef presenti contribuirà a mantenere attivo l’emporio solidale e a garantire cibo e beni essenziali alle famiglie assistite da
Slow Social Market. Gli chef che partecipano a questa serata mettono il loro talento al servizio di una causa importante, schierandosi a favore di un sistema alimentare più giusto e inclusivo.
L’intero ricavato della serata sarà fondamentale per continuare a supportare le famiglie più vulnerabili che ogni giorno si affidano a Slow Social Marketper poter mettere un pasto in tavola. Grazie alla rete di solidarietà che Slow Social Market ha costruito, ogni euro raccolto rappresenta un passo avanti nella creazione di una comunità più equa e solidale.
Informazioni utili:
Data e ora: 14 novembre 2024, ore 19:00 Luogo: Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, Via Principe Eugenio, 65-67, 00185 Roma Costo di partecipazione: 50,00 € Prenotazioni ingresso evento: Obbligatorie tramite email slowsocialmarket@gmail.com Organizzato da: Slow Food Roma e Nonna Roma In collaborazione con: Associazione Con il Cuore nel Piatto Con il sostegno di Gelateria Artigianale Fassi, Carol Agostini (FoodandWineAngels), Pastificio Secondi di Mauro e Arianna Secondi Con il sostegno tecnico di S.C.IMPIANTI
Patrocinato da CNA Artigiani Imprenditori d’Italia Roma -Area Metropolitana
Per ulteriori informazioni e per prenotazioni, è possibile contattare Slow Social Market all’indirizzo email indicato e al numero whatsapp 3666731161.
Partecipate per sostenere il diritto al cibo dignitoso e di qualità per tutte e tutti. Insieme possiamo fare la differenza!
Lo Champagne Experience è alle porte per sedurre con tutte le bollicine francesi
di Carol Agostini
Lo Champagne Experience 2024, che si terrà il 20 e 21 ottobre a ModenaFiere, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti dello champagne e i professionisti del settore. Con oltre 150 produttori partecipanti, tra grandi maison e piccoli vigneron, la manifestazione offre la possibilità di degustare più di 800 etichette, suddivise in base alle principali zone di produzione della Champagne. Saranno presenti espositori di fama mondiale, e sarà possibile scoprire le ultime tendenze e le tecniche di produzione sostenibile, come l’agricoltura biologica e biodinamica, adottate da molte delle cantine presenti.
Modena si conferma una sede ideale per eventi di questo tipo, grazie alla sua posizione strategica nel cuore dell’Italia e alla sua tradizione enogastronomica. Durante l’evento, sono previste anche masterclass e seminari guidati da esperti internazionali, oltre a incontri con critici, buyer e importatori, il che rende l’evento una vetrina di networking per gli operatori del settore.
Lo Champagne Experience non è solo un viaggio tra le bollicine, ma anche un’immersione nella cultura dello champagne, un vino legato alla storia, alla leggenda e al territorio della regione francese da cui prende il nome. La Champagne, situata nel nord-est della Francia, ha una lunga tradizione vitivinicola che risale all’epoca romana, ma è diventata celebre nel XVII secolo grazie alla figura leggendaria di Dom Pérignon, un monaco benedettino che perfezionò il metodo champenoise, il processo di spumantizzazione che conferisce al vino le sue caratteristiche bollicine.
Oltre alla degustazione, l’evento offrirà un’area ristorazione curata dagli chef di “Modena a Tavola”, con un menu ricco di piatti della tradizione modenese, unendo così due eccellenze: lo champagne e la gastronomia italiana.
Per i visitatori, sarà disponibile un servizio di navetta gratuito da e per la stazione ferroviaria di Modena, rendendo facile l’accesso a ModenaFiere. La partecipazione richiede l’acquisto dei biglietti in anticipo, dato il grande afflusso previsto.
Questa edizione si distingue anche per l’attenzione alla sostenibilità, con numerosi produttori che hanno scelto di adottare pratiche rispettose dell’ambiente, confermando che il futuro della viticoltura guarda sempre più alla responsabilità ambientale.
Lo Champagne Experience 2024 è una celebrazione del mondo dello champagne, un’occasione unica per scoprire le sfumature di uno dei vini più prestigiosi al mondo e per immergersi in una cultura che fonde tradizione, innovazione e lusso.
“CON IL CUORE NEL PIATTO “, viverlo per crederci, gioia e gola, le componenti della beneficienza
di Carol Agostini
La decima edizione della cena stellata ‘CON IL CUORE NEL PIATTO’ ha riunito ieri sera, al Ristorante Degli Angeli, a Magliano Sabina (Rieti), circa 70 chef di altissimo profilo – tra loro moltissimi stellati e citati nella guida Michelin – e diversi professionisti della ristorazione per rinnovare, grazie alla partecipazione di oltre 400 ospiti, il connubio tra beneficienza e ricerca per aiutare bambini affetti da patologie gravi.
Il ricavato dell’appuntamento annuale dell’omonima associazione – spiega la Presidente Chef Laura Marciani – sosterrà diverse iniziative come la pratica clinica in continua ricerca scientifica, beni strumentali necessari alla quotidianità della vita dei bimbi affetti da malattie invalidanti e tanto altro. L’idea del progetto ‘Con il cuore nel piatto’ nasce nel 2014 per iniziativa di Laura Marciani, cresciuta nel ristorante e residenza di famiglia, da ben sei generazioni, location che ieri sera ha fatto da cornice all’evento benefico.
Insieme a lei, da sempre, lo chef Michele Papagno, quindi gli amici e soci dell’associazione: Andrea Dolciotti (Inopia); Andrea Palmieri (Ristorante Bucavino); Davide del Duca (Osteria Fernanda); Iside de Cesare (La Parolina, una stella Michelin); Marco Claroni (Osteria dell’Orologio); Mirko De Mattia (Livello 1); Riccardo Mattoni con Giovanni Cappelli (Le Tamerici Roma); Roberto Campitelli (Osteria di Monteverde); Andrea Riva Moscara Pasticciere; Davide Paolocci Panettiere; Sancio Pizzeria; Bonci Maestro Pizzaiolo; Chiodetti Gianbattista (Formaggi).
“Tutto il lavoro che facciamo per la riuscita della serata è per noi una grande soddisfazione – racconta chef Marciani, presidente dell’Associazione ‘Il Cuore nel piatto’ – Con la squadra creata abbiamo la certezza dell’utilizzo corretto di questi fondi. Così è stato dalla prima edizione, impiegati per l’acquisto di un ecografo, e poi per il sostegno di una borsa lavoro per un medico neurologo, nella seconda edizione e tanto altro negli anni successivi. Anche dopo dieci anni siamo certi che la generosità di chi ha partecipato alla serata sarà investita per garantire il sostegno dei pazienti. Questo – aggiunge – ci motiva e ci rende felici.
Oggi – prosegue – “guardiamo con speranza a un futuro nel quale la ricerca possa dare risposte concrete di cura. E la solidarietà di persone capaci di mettersi in prima linea, come gli amici de ‘Con il cuore nel piatto’, rappresenta un sostegno vitale per le nostre mediche e di ricerca, di sostegno e supporto anche alle famiglie dei bambini affetti da gravi disfunzioni. Al sentimento di gratitudine si aggiunge la gioia di sentirli al nostro fianco, con il loro grande patrimonio di umanità, che ci incoraggia ad andare avanti con speranza”, vedere la nostra struttura piena di persone felici di esservi ci riempie ogni anno il cuore di felicità e speranza”.
Le associazioni beneficiarie dell’incasso di questa edizione sono:
• Cdkl5 – Insieme verso la cura:
L’associazione CDKL5 Insieme verso la cura è stata fondata da un gruppo di genitori che, nella sfortuna della malattia dei propri figli, hanno trovato la forza di unirsi e comprendere l’importanza delle raccolte fondi per sostenere la ricerca.
Il loro impegno è quello di continuare a lavorare assiduamente, con l’obiettivo principale di sconfiggere il disordine da deficit di CDKL5.
Sono fermamente convinti che alcuni problemi possano essere condivisi e affrontati insieme, motivo per cui hanno creato un collegamento sempre attivo tra tutte le famiglie che fanno parte dell’associazione.
Continueranno a lavorare con grande entusiasmo per accrescere la sensibilizzazione sul disordine da deficit di CDKL5. La vasta rete di relazioni creata negli anni è un patrimonio prezioso di cui sono orgogliosi e consapevoli. Una grande forza arriva dai genitori, dai soci e da tutti gli amici che li aiutano e supportano in ogni momento. Lavoreranno intensamente per dimostrare che la fiducia riposta nel loro operato è ben meritata.
Hanno numerosi progetti in cantiere e confidano in una partecipazione attiva e proficua di tutti.
Il Centro “La Lucciola” è stato fondato nel 1987 da alcuni operatori della Neuropsichiatria Infantile (N.P.I.) e della riabilitazione, che avevano maturato una lunga esperienza nei servizi territoriali della AUSL di Modena. Il loro obiettivo era offrire una risposta terapeutica efficace ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, superando i limiti della terapia ambulatoriale tradizionale.
Il centro si proponeva di affrontare problematiche come lo scarso sviluppo di autonomia dei bambini, la difficoltà di trasferire le competenze acquisite in terapia agli ambienti di vita quotidiana, le insufficienti risposte ai problemi affettivi e relazionali e l’inefficacia delle terapie multiple nel rispondere al disagio dei bambini.
Nel Centro operano Neuropsichiatri Infantili, Psicologi, Educatori, Terapisti della Riabilitazione, Logopedisti e Operatori di laboratorio, tutti con una lunga esperienza professionale nella cura dei bambini disabili.
Dynamo Camp ETS offre gratuitamente specifici programmi di Terapia Ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità, sia in terapia che nel periodo di post ospedalizzazione, inclusi i fratelli sani e le loro famiglie.
Dynamo Camp è situato a Limestre, in provincia di Pistoia, all’interno di un’oasi di oltre 900 ettari affiliata al WWF, chiamata Oasi Dynamo. Fa parte del SeriousFun Children’s Network, un’associazione di camp fondata nel 1988 da Paul Newman e attiva in tutto il mondo.
Le attività si svolgono presso la struttura di Dynamo Camp a Limestre e attraverso il progetto Dynamo Programs in strutture ospedaliere, associazioni patologia e case famiglia sul territorio nazionale.
L’associazione “Il CAAmaleonte” è stata fondata con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini con bisogni comunicativi complessi, superando l’idea che la parola fosse l’unico mezzo di espressione. Con l’aiuto di una logopedista, si sono impegnati a creare una dimensione «riadattata» per questi bambini, rompendo il muro di isolamento che li separava dal resto del mondo.
L’introduzione della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) ha permesso ai bambini di iniziare a «parlare» e «leggere» come i loro coetanei, dimostrando l’efficacia di questo approccio. Matteo e Tommaso, in particolare, hanno sviluppato una notevole capacità comunicativa.
L’associazione ha deciso di adattare libri e materiali didattici/ludici in CAA per aiutare i bambini a esprimere la loro personalità in modo indipendente e autonomo. Hanno tradotto due storie classiche e prevedono di pubblicare racconti scritti e illustrati da loro.
Inoltre, l’associazione vuole collaborare con scuole, biblioteche e altre organizzazioni per sensibilizzare sull’importanza della CAA. Organizzeranno corsi e laboratori per adattare ambienti, giochi e libri, evidenziando le difficoltà di chi non riesce a comunicare e il potenziale di strumenti comunicativi adeguati.
I maestri stellati e citati nella guida Michelin che hanno lavorato per l’evento e accanto a loro, una squadra di chef presenti, capaci di costruire solidarietà, inoltre, il successo della serata è stato possibile anche grazie alle eccellenze del mondo della pizza:
Andrea Lo Cicero, Vaina, Andrea Dolciotti, Andrea Pasqualucci, Anna Maria Palma, Antonio Putignano, Ciro Scammardella, Clemente Quaglia, Daniele di Giannantonio, Daniele Proietti, Davide Del Duca, Elia Grillotti, Enrico Camponeschi, Enzo Florio, Erny Lombardo, Fabio di Vilio, Fabio Verrelli D’Amico, Francesco Apreda, Gabriele Amicucci, Giovanni Cappelli, Giuseppe Veltre, Giuseppe Verri, Leonardo Morelli, Luca Malacrida, Marco Brioschi, Marco Ceccobelli, Marco Claroni, Marco Davi, Marco Moroni, Maurizio Serva, Mauro Secondi, Ornella De Felice, Paolo Trippini, Pierluigi Gallo, Riccardo Mattoni, Rinaldi Andrea, Roberto Campitelli, Roy Caceres, Sandro Tomei, Simone Curti, Stefano Marzetti, Stefano Panciaroli, Victoire Goiloubi, Vitantonio Lombardo, Xue Tenglong, Andrea Di Lelio, Andrea Riva Moscara, Arcangelo Patrizi, Ciro Chiazzolino, Dario Saltarelli, Luciano Natili, Sofia Fettah, David Paolocci, Giuseppe Monti, Tullio Monaldi, Romeo Fabi, Paolo Proni, Valerio Esposito, Emiliano Di Lelio, Lella Gallifuoco, Alessandro Rever, Elio Testa, Emanuele Chiodetti, Fabrizio Cianciola, Francesco Arnesano, Giovan Battista Chiodetti, Giuseppe Garozzo Zannini, Krizia Girolami, Laura Marciani, Marilena Piacenti, Michele Papagno, Mirko Giannella, Valrhona cioccolato.
Insieme al parterre di cuochi, chef e pizzaioli, ci sono stati produttori di formaggi, salumi ed eccellenze gastronomiche e delle cantine più conosciute con i loro vini e distillati, vari ed eventuali:
Nà Menù, Luca Petrini Abert prodotti per Hotellerie, Bebi Tosolini Camel Distillati, Patrizi Arcangelo, Cioccolini Oleificio, Chiazzolino Pasticceria, Olio Traldi, Lella Gallifuoco Maestra Pizzaiola, Morandi Tullio Pizza e Panetteria, Morandin Maestro Lievitista, F.lli Pira Formaggi, Saquella Caffè, Liquori di Luca, Luca Rendina Bere Giapponese, I Mandriani Carni, In Medio Stat Virtus di Luca Carote Viola, Aeffe Birra, Le Conserve ComexCo., Chiodetti Formaggi, Vestalia il Sapore del Convivio, Castaldo Caseificio, La Tuta Abbigliamento professionale, Pasta Fanelli, Olio Pugliese, Rustichella D’Abruzzo Pastificio, FoodandWineAngels con Champagne di Olivier Herbert e Tenuta Borgolano, Enoteca Vinum di Simone di Giorgio, La Madeleine Cantina Umbra, Emiliano Fini Viticoltore, Famiglia Cotarella, Genziana San Quirico, Cesarini Sartori, Leonardo Bussoletti Vignaioli in Narni, Viticoltori dal 1934 Dal Cero, Frescobaldi Toscana, Soc. Agricola Manduano, Pitars, Cantine PaoloLeo Salento in purezza, Cordero SanGiorgio, Masi Agricola, Decugnano Dei barbi, Michela Manduano Mandwinery, Santa Barbara, Bere Giapponese, Valdo dal 1926 a Valdobbiadene, Point fine Gin Est 2016 Viterbo-italy, Bepi Tosolini Mastro Distillatore in Udine.
All’evento era presente anche: Arianna Greco artista, Simona Cognoli Assaggiatrice Olio, Maura Sofia degli Estensi designer gioielli, Enrica Capone pittrice.
La lista dei ringraziamenti è lunga tra gli MainSponsor e tutti i volontari che hanno contribuito alla magnifica riuscita della serata:
The Wolf Italian Food, Broggi accessori Hotellerie, Villeroy & Boch accessori Hotellerie, Unox forni, Serax, Toni System Components, Tecnoinox, Powering Ovunque la tua energia, Gambero Rosso Academy, La Cisterna del Marchionato di Luca Ingegneri, L’assistenza Soluzioni per Bar, Ristoranti e Hotel, Gemm, Le Ghiottonerie del Moro, Ricercatezze Fine Food & Wine, Acqua Orsini Black & Platinum, Radichino Azienda Agricola, Risoinfiore, S.C. Impianti Srl attrezzature per la ristorazione, Vittori Albina, Tomei CiboGusto, Pasticceria Natili, ZafZaf Zafferano, Patrizi Pasticceria, Tonka Il Cuore del gelato, Bar Roma Gelateria, Profili Caffè, La Tenuta dell’incongruente, Sater4 show Allestimenti Elettrici piccoli e grandi eventi, F1 Carrozzeria di Piero e Jody Mazzasette, Passini Distribuzione, L’Opera Allestimenti, Comenda, Orved Vacuum Masters, Giuliano Fireworks Produzione di Fuochi d’Artificio in Italia, In.Cat. ho.re.ca. service, Lady Truffle, Sapori Unici, Siderurgica Scopetti, La bottega della Frutta S.R.L. Gruppo Stand Allestimenti, Sua Santità Carocetum Birra Artigianale, Flos By Letizia, Azienda Agricola Luca di Piero, Zwilling, Olenauta, Ballarini 1880, Chef for You, Valrhona cioccolato. FoodandWineAngels di Carol Agostini, Papillae Magazine di Carol Agostini.
In Collaborazione stretta con Liceo istituto Alberghiero con una squadra di studenti di diverse classi per l’operatività e buona riuscita della serata.
EcOstello Magliano Sabina per l’ospitalità degli chef e famiglie.
Il Municipio di Magliano Sabina e Proloco per la collaborazione tecnica e strumentale.
Ringraziamento speciale va a tutti i VOLONTARI che hanno collaborato per l’accoglienza, allestimento, gestione, sicurezza, soccorso e aiuto all’organizzazione e all’ospitalità dei partecipanti, ai fotografi, reportes e giornalisti presenti.
La somma raccolta verrà a breve comunicata e consegnata alle associazioni beneficiarie.
Durante la serata è stato donato un forno da Davide Porziani S.C, Impianti all’associazione La Lucciola, questo gesto ha commosso tutta l’organizzazione compresi gli ospiti all’evento.
Dal Medico Dentista Dott. Piero Altieri sono state donate le cure dentali ai bambini di tutte e quattro le associazioni.
Sono state regalate quaranta borse di studio da Andrea Proietti Study to work Academy che verranno consegnate nelle settimane prossime.
Il tutto si è concluso con un magnifico spettacolo pirotecnico offerto da Giuliano Fireworks Produzione di Fuochi d’Artificio in Italia.
Come dice un vecchio detto: “Vedere per credere.” È proprio vero: bisogna essere presenti all’evento per coglierne tutta l’essenza, che a parole non si può descrivere. Raccontare le emozioni di questa serata non ha la stessa valenza e profondità di quando le si vivono direttamente.
Per qualsiasi altra informazione o delucidazione potete scrivere a rhangeli@libero.it all’attenzione di Sergio Bruschetti, per eventuali amministrazione@foodandwineangels.com
Ufficio Stampa e marketing Carol Agostini ( FoodandWineAngels e Papillae Magazine )
Ph allegate di Salvatore Arnone
Video di Carlo Ferraioli, Montaggio di Papillae Magazine
Il Fascino di un Press Tour: Esperienze, Curiosità ed Emozioni, Chef Laura Marciani
di Carol Agostini
Immagina di essere invitato a partecipare a un press tour, un viaggio pensato per giornalisti e blogger, volto a scoprire e raccontare le meraviglie di un territorio. Il sole splende alto nel cielo mentre il gruppo di partecipanti si riunisce, pronto per un’avventura che promette di essere ricca di emozioni, sapori e storie.
L’Arrivo e la Prima Impressione
Il viaggio inizia con l’arrivo in una pittoresca cittadina, nascosta tra colline verdeggianti e vigneti dorati. L’aria è fresca e profuma di erba appena tagliata e fiori selvatici. La prima tappa è spesso un luogo di accoglienza, come una storica villa o un moderno agriturismo, dove i partecipanti possono lasciare i bagagli e rilassarsi prima di iniziare l’itinerario.
Il cuore del press tour è la scoperta del territorio. Le giornate sono scandite da visite guidate a luoghi di interesse storico e culturale. Ogni angolo racconta una storia: dalle antiche rovine romane ai castelli medievali, dalle chiese barocche ai piccoli borghi che sembrano essersi fermati nel tempo. Ogni tappa offre l’opportunità di conoscere la storia locale, arricchendo il viaggio con aneddoti e curiosità che solo una guida esperta può raccontare.
Uno dei momenti più attesi è la degustazione di vini e prodotti tipici. Il gruppo si ritrova in un’accogliente cantina, dove il proprietario, con passione e competenza, illustra le caratteristiche dei vini locali. Si assaggiano bianchi fruttati, rossi corposi e spumanti raffinati, accompagnati da formaggi, salumi e pane casereccio. Ogni sorso è un’esplosione di sapori, un viaggio sensoriale che permette di apprezzare la complessità e la ricchezza della produzione enologica locale.
Le serate spesso culminano in esperienze culinarie indimenticabili. Le lezioni di cucina con chef locali permettono ai partecipanti di mettere le mani in pasta e imparare i segreti delle ricette tradizionali. Si preparano piatti come la pasta fatta in casa, i ragù a lunga cottura e i dolci tipici, seguendo le indicazioni di maestri che conoscono ogni trucco del mestiere.
Le cene gourmet sono l’apice della giornata. Ristoranti di rinomati chef aprono le loro porte per offrire menu degustazione che esaltano i prodotti del territorio. Ogni piatto è un’opera d’arte, un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, capace di stupire e deliziare anche i palati più esigenti. La cura dei dettagli, la presentazione impeccabile e la qualità degli ingredienti rendono ogni cena un’esperienza memorabile.
Partecipare a un press tour non significa solo visitare luoghi e assaggiare cibi prelibati, ma anche entrare in contatto con le persone che rendono speciale quel territorio. Gli incontri con produttori, artigiani, cuochi e abitanti locali arricchiscono l’esperienza di umanità e autenticità. Ascoltare le loro storie, condividere passioni e scoprire tradizioni secolari crea un legame unico e indissolubile con il luogo visitato.
Il Ritorno e la Condivisione
Al termine del press tour, i partecipanti tornano a casa con un bagaglio carico di emozioni, esperienze e nuove conoscenze. Le foto scattate, i taccuini pieni di appunti e le ricette raccolte saranno la base per articoli, reportage e post sui blog, permettendo di condividere con il proprio pubblico la bellezza e l’unicità del viaggio appena vissuto.
Un press tour è più di un semplice viaggio; è un’opportunità per esplorare, imparare e raccontare. Ogni esperienza vissuta, ogni sapore assaggiato e ogni storia ascoltata diventano parte di un racconto più grande, che trasforma il viaggiatore in un ambasciatore del territorio scoperto.
Vi racconto attraverso le foto di questo articolo la stima che provo per questa Mamma Chef, zia di ognuno di noi, di tutti coloro che si avvicinano alla sua cucina, vi voglio portare alla lussuria gustativa più profonda in un percorso di immagini che trasmettono gola e emozioni.
Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
Di Cristina Santini
L’Irpinia, terra campana, è un territorio dalle valenze ambientali e paesaggistiche notevoli, caratterizzato da una bellezza naturale che affascina chiunque vi ponga lo sguardo.
Deve il suo nome agli Irpini, in latino Hirpis, una tribù di stirpe sannitica e di lingua osca, Hirpus in osco ossia lupo, che abitava in epoca preromana vaste zone dell’Appennino campano.
La leggenda narra che un lupo avrebbe guidato gli Irpini fino alle terre in cui essi si sarebbero poi insediati.
La Regione, che ospita la più alta concentrazione di vigneti, è circondata da valli ed alture, attraverso le quali si inerpicano numerosi fiumi e torrenti. L’orografia del territorio, con altitudini comprese tra i 300 e i 1800 metri sul livello del mare, contribuisce a creare microclimi unici che variano a seconda delle zone e consentono di produrre differenti tipologie di vini.
In particolare, il versante Tirrenico, che è quello più adatto alla viticoltura, è montuoso e discontinuo, ricco di vegetazione e di acque, con terreni di origine argilloso-calcarei e vulcanici che hanno beneficiato dell’attività effusiva delle tre zone vulcaniche circostanti: il Vulture, il Vesuvio e i monti del casertano. Nel corso dei secoli, l’accumulo di diversi strati di cenere e lapilli ha dato vita a depositi tufacei e arricchimenti in minerali.
L’area vitata è suddivisa in due zone: una che costeggia il fiume Calore, dove l’Aglianico regna sovrano; l’altra, sulle colline attraversate dal fiume Sabato, è più favorevole ai vitigni a bacca bianca. Sui suoli di arenarie, in pendenza media, prospera l’antico vitigno Greco, mentre il Fiano è allevato su terreni leggeri e profondi di origine vulcanica.
In questo luogo, dove le idee hanno preso forma e qualcosa di straordinario è nato, Francesco De Stefano, un giovane imprenditore irpino, ha dato vita nel 2017 al progetto dell’azienda vitivinicola Vini De Stefano. Guidato dalla passione per la propria terra e l’enologia e seguendo le orme del nonno, ha creato un’azienda dinamica e innovativa con l’obiettivo di produrre vini di alta qualità con una forte attenzione alla tradizione e all’autenticità del territorio.
Venti ettari di terreno coltivati su questa generosa e fertile terra, producono circa 70.000 bottiglie all’anno. Attualmente, la distribuzione è principalmente a livello nazionale, ma con un occhio rivolto al mercato internazionale, in particolare in paesi come Giappone, Germania e Svizzera.
L’Irpinia è stata riscoperta grazie all’enologo Antonio Mastroberardino che ha dimostrato come la combinazione di metodi tradizionali e tecnologia moderna possa creare vini di alta qualità e nel tempo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per tre vini di fama internazionale: Taurasi, Greco di Tufo e Fiano d’Avellino.
Esploriamo allora con attenzione la selezione completa dei vini bianchi e rossi di Francesco De Stefano con le nostre considerazioni di rito:
FREJA, Falanghina Igt 2022, il cui nome si rifà ad una dea dall’aspetto elegante e raffinato e dall’indole coraggiosa e determinata, veneratissima dai popoli nordici.
Ha un impatto olfattivo elegante con sentori di frutta bianca esotica, pesca gialla, note agrumate e con una leggera nota alcolica. Si percepiscono anche sentori di miele e un leggero tocco floreale. La beva è piacevole, con un’acidità spiccata che risalta all’inizio e si conclude con un dolce finale. Tuttavia, sembra che l’equilibrio sia ancora sbilanciato verso l’acidità, probabilmente per la sua giovane età, ma allo stesso tempo è un vino che rimane a lungo in bocca, lasciando sensazioni e sapori che persistono dopo averlo degustato.
ADAMAS, in latino diamante, attribuito al Greco di Tufo Docg 2022 che, proprio come il minerale di origine naturale più duro che si conosca, è in grado di resistere nel tempo. Il suo processo di vinificazione e affinamento è identico agli altri bianchi.
Profumo intenso e gradevole della mela golden, fiori di camomilla e del rosmarino appena colto. il sapore fresco e seducente che si posa sul palato, come un bacio leggero è giunto a noi senza perdere il suo fascino.
Ma c’è di più. La freschezza spiccata che si fa strada, come una brezza mattutina e la nota minerale aggiungono ulteriore complessità insieme alle intriganti trame di pietra focaia. È come se avessimo assaporato un pezzo di eternità, racchiuso in una fragranza.
APIA’, Fiano di Avellino Docg 2022 che porta il nome dell’uva di una vigna antica che originariamente era chiamata “uva apiana” e della città di Apia del Peloponneso. Furono proprio gli abitanti di questa città i fautori della nascita di questo vitigno a bacca bianca. La sua vinificazione avviene con una pigiatura a grappoli interi, una malolattica svolta parzialmente e un affinamento di un anno in silos di acciaio.
E’ un vino intrigante e complesso. Origano, fiori di campo, pesca gialla e un carattere minerale e vulcanico si fondono in un bouquet aromatico. La lunghezza e la balsamicità sono accompagnate da una piacevole acidità e freschezza bilanciate. La salivazione importante invita ad un altro sorso che insieme all’elemento erbaceo aggiunge un tocco di natura. Si caratterizza per la sua sbalorditiva beva e godibilità che può migliorare nel tempo.
SALUBER è il nome scelto per l’Irpinia Campi Taurasini Doc 2019, per omaggiare la salubrità di questa terra.
La sua vinificazione consiste nella macerazione per 12 gg circa, starter di lieviti autoctoni e malolattica svolta completamente in legno. Affinamento in barrique di rovere francese per tre anni e 4 mesi in bottiglia.
Questo Aglianico in purezza, situato nei dintorni dei fiumi irpini, regala un aroma intrigante e coinvolgente di fico, prugna e rosa, una sfumatura di vaniglia che si fa strada amalgamandosi alla nota speziata di liquirizia conferendo profondità al vino.
La struttura sembra promettente, l’acidità vivace, mentre i tannini potrebbero aver bisogno di un po’ più di tempo per ingentilirsi. Si fa notare con una presenza decisa e una lunga persistenza in bocca. In definitiva, abbiamo tra le mani un vino degno di nota che ha ancora spazio per evolversi e rivelare ulteriori sfaccettature.
CORTICI’, Irpinia Aglianico Igt 2021, un rosso energico e vigoroso le cui uve provengono dai vigneti allevati su una collinetta nota come “Coticimolo” tra i Comuni di Contrada e Montoro. Passa il suo tempo affinandosi in barrique per dieci mesi e sei mesi bottiglia.
Il bouquet intenso e profumato come la rosa violetta e la fragranza dei frutti rossi maturi, concentrati come more, prugne, e ribes promette un’esperienza sensoriale avvolgente. Al sorso, l’eleganza si manifesta con ciliegia, tannini setosi e un’acidità perfettamente bilanciata. Questo vino è fresco, godurioso, persistente e armonioso. Una bella bevuta per gli amanti del vino, da gustare con piacere.
TAURASI, Aglianico Docg 2019 nasce da uve attentamente selezionate nei vigneti allevati sui pendii del Calore, del Sabato e dell’Ofanto. Affina in tonneaux e barrique di Allier nuove di media tostatura per quattro anni e ulteriore riposo in bottiglia.
Il naso, attraente e intenso, danza tra le sensazioni di marmellata di more, ribes nero e un tocco di put pourri.
Il sorso super avvolgente, come un abbraccio caloroso, richiama la beva come una melodia che si ripete nella mente. Il calore si fonde con i tannini e l’acidità creando un equilibrio armonioso. Un mix di caffè tostato, cioccolato fondente e speziatura leggermente piccante gioca con un legno ben integrato, molto gradevole che lascia un segno indelebile. Ha grande potere di invecchiamento, come un libro che si apre lentamente nel tempo.
Le Spezie Afrodisiache: Aromi, Passioni, e Storia nell’Arte della Seduzione
Di Carol Agostini
Le spezie sono state utilizzate per secoli come afrodisiaci in tutto il mondo, aggiungendo un tocco di passione e sensualità a piatti, bevande e profumi. In questo articolo, esploreremo le radici storiche delle spezie afrodisiache, le tradizioni culturali legate a esse, i luoghi di produzione e come queste fragranze aromatiche sono state intrecciate nell’arte della seduzione. Inoltre, condivideremo alcune deliziose ricette a base di spezie afrodisiache.
Storia delle Spezie Afrodisiache
Le spezie afrodisiache hanno una storia che affonda le radici nei tempi antichi. La cannella, ad esempio, era preziosa nell’antico Egitto, ed era spesso utilizzata in preparazioni per aumentare la libido e l’eccitazione sessuale. In India, il cardamomo era noto come un potente afrodisiaco ed era spesso incluso in miscele di profumi. La storia delle spezie afrodisiache si intreccia con la storia dell’amore e della passione, rendendole una parte intrigante della cultura culinaria e delle tradizioni amorose.
Tradizioni Culturali delle Spezie Afrodisiache
Diverse culture hanno sviluppato tradizioni culinarie e rituali legati alle spezie afrodisiache. In India, ad esempio, il garam masala, una miscela di spezie calde come cannella, cardamomo, pepe nero e chiodi di garofano, è spesso utilizzato in piatti tradizionali per stimolare il desiderio. Inoltre, in molte culture orientali, lo zenzero è considerato un afrodisiaco naturale ed è utilizzato sia nella cucina che nei rimedi a base di erbe.
Luoghi di Produzione delle Spezie Afrodisiache
Le spezie afrodisiache sono coltivate in diverse parti del mondo, rendendo ogni regione unica nella sua produzione e utilizzo di queste fragranze sensuali. L’India è uno dei principali produttori di spezie afrodisiache, con varietà come la noce moscata, il cardamomo e lo zenzero coltivati nelle regioni meridionali e nord-orientali del paese. L’Indonesia è famosa per la produzione di chiodi di garofano, mentre lo Sri Lanka è conosciuto per la cannella di alta qualità. Ogni luogo porta con sé le sue tradizioni culinarie e culturali uniche legate alle spezie afrodisiache.
Spezie Afrodisiache nell’Arte della Seduzione
Le spezie afrodisiache non si limitano solo alla cucina, ma sono state anche utilizzate nell’arte della seduzione. Le fragranze esotiche e sensuali delle spezie possono creare un’atmosfera romantica e seducente. Ad esempio, l’olio essenziale di cannella può essere diffuso in una stanza per creare un’atmosfera calda e avvolgente, mentre il cardamomo può essere aggiunto a creme per il corpo e profumi per intensificare l’attrazione. Nell’arte, le spezie sono state spesso utilizzate per rappresentare la passione e la sensualità.
Il pittore francese Gustave Courbet, ad esempio, ha dipinto “L’Origine du Monde” nel 1866, una famosa opera d’arte erotica che presenta un’immagine dettagliata del corpo di una donna accanto a un ramo di chiodi di garofano. Quest’opera rappresenta la connessione tra l’arte, la sensualità e le spezie afrodisiache.
Le spezie considerate afrodisiache variano a seconda delle culture e delle tradizioni culinarie, ma molte di esse sono ampiamente accettate per le loro proprietà stimolanti e aromatiche. Ecco alcune delle spezie più comuni considerate afrodisiache:
Zenzero: Lo zenzero è noto per le sue proprietà riscaldanti e stimolanti. Aggiunto a piatti o bevande, può aumentare la libido e migliorare la circolazione sanguigna grazie al gingerolo che è il composto principale conferendo alla spezia il suo sapore piccante.
Cannella: La cannella è spesso associata alla passione ed è utilizzata in molte culture per aromatizzare dolci e bevande afrodisiache, contiene cinnamaldeide, che contribuisce al suo sapore e al suo aroma. Questo composto può influire sulla stimolazione sensoriale.
Cardamomo: Questa spezia è considerata un potente afrodisiaco e viene spesso utilizzata in cucina per il suo aroma ricco e sensuale, contiene oli essenziali che includono il cineolo e il terpinene, che possono avere effetti stimolanti.
Peperoncino: Il peperoncino è noto per il suo effetto riscaldante sul corpo e la sua capacità di aumentare la frequenza cardiaca, stimolando così la passione, perché contiene la capsaicina responsabile del suo piccante.
Chiodi di Garofano: I chiodi di garofano sono noti per il loro aroma intenso e il loro potenziale effetto afrodisiaco, contengono eugenolo, che conferisce loro il caratteristico aroma e può avere effetti stimolanti.
Noce Moscata: La noce moscata è spesso considerata un afrodisiaco ed è utilizzata in cucina per i suoi aromi ricchi e speziati, contiene miristicina, un composto con potenziale afrodisiaco.
Zafferano: Questa spezia costosa è associata al desiderio sessuale ed è stata utilizzata storicamente in diversi piatti afrodisiaci, contiene crocina, una sostanza chimica associata a effetti stimolanti intensi.
Vaniglia: L’aroma dato dalla vanillina dolce e avvolgente è spesso associato alla sensualità ed è utilizzato in molti dessert e bevande afrodisiache.
Anice stellato: Questa spezia ha un sapore simile al liquore e può essere utilizzata in cocktail e dessert afrodisiaci, contiene oli essenziali con una gamma di composti che contribuiscono al suo aroma distintivo, come l’anetolo.
Menta: La menta è spesso utilizzata in bevande e cibi per il suo effetto rinfrescante e stimolante, contiene carvone che contribuisce al sapore e all’odore, come il mentolo, limone e mentofurano.
Curry: Le miscele di curry contengono spesso spezie afrodisiache come zenzero, cannella, pepe nero e altre, rendendole una scelta piccante per stimolare i sensi, contiene una varietà di terpeni e oli essenziali che contribuiscono ai suoi sapori e aromi complessi, come il cineolo, curcumina e fenoli.
È importante notare che l’effetto afrodisiaco delle spezie può variare da persona a persona, e molte di queste credenze sono basate su tradizioni culturali e storie popolari. Tuttavia, molte persone trovano che l’uso di queste spezie in cucina può aggiungere un tocco di passione e sensualità ai pasti e alle bevande.
Le spezie considerate afrodisiache spesso non sono valutate attraverso parametri organolettici e chimici specifici, ma piuttosto attraverso la loro reputazione storica e culturale di aumentare il desiderio sessuale e l’attrazione. Tuttavia, molte di queste spezie contengono composti chimici noti per avere effetti stimolanti o sensuali.
I parametri organolettici e chimici delle spezie possono variare in base a diversi fattori, tra cui la varietà, la regione di crescita, il metodo di coltivazione e la conservazione. Inoltre, il potere afrodisiaco di queste spezie è spesso basato sulla percezione individuale e sulle credenze culturali, piuttosto che su misurazioni scientifiche oggettive.
Per sfruttare al meglio l’effetto afrodisiaco di queste spezie, è possibile sperimentare con ricette che incorporano queste spezie in combinazioni piacevoli per il palato. Tuttavia, è essenziale ricordare che l’effetto afrodisiaco dipende in gran parte dalle esperienze personali e dalle convinzioni culturali, quindi non esistono parametri standardizzati o requisiti organolettici e chimici specifici per valutare tali spezie in questo contesto.
Ricette a Base di Spezie Afrodisiache
Ecco alcune deliziose ricette a base di spezie afrodisiache per stimolare i sensi e accendere la passione:
Cioccolato al Peperoncino:
• Ingredienti: Cioccolato fondente, peperoncino in polvere.
• Preparazione: Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria e aggiungi una generosa pizzico di peperoncino in polvere. Versa il cioccolato fuso in stampi per cioccolatini e lascia raffreddare. Il peperoncino aggiunge un tocco piccante e sensuale al dolce.
Pollo al Curry con Zenzero:
• Ingredienti: Pollo, zenzero fresco grattugiato, curry in polvere, latte di cocco.
• Preparazione: Cuoci il pollo in una salsa di curry con zenzero fresco e latte di cocco. Il calore del curry e il piccante dello zenzero rendono questo piatto perfetto per una cena romantica.
Salmone alla Cannella e Miele:
• Ingredienti: Filetto di salmone, cannella in polvere, miele.
• Preparazione: Spolvera il filetto di salmone con cannella in polvere e cuoci al forno. Alla fine della cottura, spennella con miele. La cannella e il miele creano un equilibrio di dolce e speziato che stimola il palato.
Cocktail al Cardamomo:
• Ingredienti: Vodka, succo di lime, sciroppo di cardamomo.
• Preparazione: Mescola vodka, succo di lime e sciroppo di cardamomo in uno shaker con ghiaccio. Agita bene e versa in un bicchiere da cocktail. Il cardamomo aggiunge un tocco aromatico ed esotico al drink.
Le spezie afrodisiache hanno una storia ricca e affascinante, intrecciandosi nelle tradizioni culinarie e nell’arte della seduzione. Questi aromi sensuali provenienti da tutto il mondo aggiungono un elemento di passione e desiderio ai piatti, alle bevande e perfino alla creazione artistica. Quindi, la prossima volta che vuoi scaldare l’atmosfera e creare un’esperienza sensoriale unica, non dimenticare di sperimentare con le spezie afrodisiache. Buon appetito e buona seduzione!