L’evoluzione della figura del bartender, un mix di arte, innovazione e crescita professionale, come quella di Alessandro Silvi
di Carol Agostini
La figura del bartender è diventata sempre più centrale nel panorama della ristorazione e del lifestyle globale. Questo professionista non si limita più a preparare cocktail: oggi è un artista della miscelazione, un esperto di esperienza sensoriale e un ambasciatore della cultura del bere responsabile.
La professione del bartender: dati e crescita
Il settore del bartending ha conosciuto una forte crescita negli ultimi anni, con un’accelerazione significativa post-pandemia. In Italia, le retribuzioni medie di un bartender oscillano tra i 1.500€ e i 2.500€ al mese, con possibilità di guadagni superiori per i professionisti esperti che lavorano in locali di alto livello. La domanda di bartender specializzati è in aumento, con un numero crescente di corsi professionali che formano nuove generazioni di mixologist.
A livello globale, il mercato della mixology e del bartending sta evolvendo rapidamente. Ad esempio, negli Stati Uniti, il valore del mercato delle bevande alcoliche è cresciuto del 2,9% annualmente dal 2017, con il segmento dei cocktail di fascia alta che rappresenta una parte significativa di questa crescita. Anche in Europa, l’industria sta sperimentando un’espansione, con un rinnovato interesse per la tradizione e l’innovazione nella preparazione dei drink.
La mixology è oggi considerata una vera e propria forma d’arte. Non si tratta solo di mescolare ingredienti, ma di creare esperienze uniche attraverso una combinazione perfetta di sapori, estetica e narrazione. Cocktail come il Negroni o il Manhattan sono reinterpretati in chiave moderna, mantenendo un legame con la tradizione ma introducendo tecniche avanzate come la miscelazione molecolare.
Alessandro Silvi, noto bartender di Lanuvio, incarna questa fusione di tradizione e innovazione con il suo progetto Skill Up Bartender. La sua collezione di sei cocktail iconici confezionati sottovuoto (inclusi il Sazerac e il Boulevardier) dimostra come l’arte della miscelazione possa essere adattata alle esigenze moderne senza perdere di vista la qualità. Questo approccio non solo valorizza la creatività del bartender, ma permette anche di offrire esperienze raffinate a un pubblico più ampio, portando i cocktail di alta gamma direttamente nelle case.
La figura del bartender oggi e nel futuro
Oggi, il bartender è molto più che un semplice barman. È un mixologist, un consulente per i gusti dei clienti, e spesso anche una figura mediatica. Come gli chef stellati, i bartender stanno acquisendo sempre più visibilità, grazie anche alla popolarità dei social media. Piattaforme come Instagram sono diventate un veicolo per mostrare le proprie creazioni e attirare clienti in cerca di esperienze uniche e “instagrammabili”.
Tra le sfide future per la professione, si evidenziano:
Digitalizzazione: molti bartender stanno esplorando modi per integrare la tecnologia nel loro lavoro, ad esempio con menu digitali interattivi o con l’uso di strumenti avanzati per la preparazione dei cocktail.
Sostenibilità: cresce l’attenzione verso l’uso di ingredienti a chilometro zero e metodi di lavoro ecologici.
Espansione globale: la cultura del cocktail si sta diffondendo in nuove aree geografiche, aprendo opportunità per bartender di tutto il mondo.
La figura del bartender non è mai stata così rilevante e apprezzata. Professionisti come Alessandro Silvi dimostrano come creatività e competenza possano trasformare un mestiere in un’arte. Grazie a progetti innovativi e alla crescente attenzione verso la qualità e l’esperienza del cliente, il futuro della mixology appare più brillante che mai. Sia in Italia che nel mondo, il bartender è destinato a diventare un’icona culturale, simbolo di tradizione, innovazione e convivialità.
Concorsi Internazionali: Opportunità e Sfide per Giurati e Aziende
di Carol Agostini
I concorsi internazionali rappresentano uno degli strumenti più potenti per promuovere la qualità e l’eccellenza in vari settori, in particolare nell’enogastronomia e nelle produzioni alimentari. Partecipare come giurato a queste competizioni, così come presentare i propri prodotti aziendali, offre numerosi vantaggi ma pone anche sfide considerevoli. In questo articolo, analizzeremo perché partecipare come giurato, i benefici e gli svantaggi per le aziende che prendono parte a tali concorsi e le opportunità professionali che ne possono derivare.
Perché Partecipare Come Giurato a un Concorso Internazionale?
Essere selezionato come giurato a un concorso internazionale è considerato un onore e un riconoscimento della propria competenza e professionalità nel settore. I giurati possono provenire da vari ambiti, come quello enologico, gastronomico o artigianale, e la loro presenza è fondamentale per garantire l’imparzialità e la qualità delle valutazioni.
1. Crescita Professionale e Networking
Partecipare come giurato a un concorso internazionale significa entrare in contatto con professionisti di alto livello. Questo crea opportunità di networking che possono aprire nuove porte a collaborazioni future, sia a livello nazionale che internazionale. L’incontro con esperti del settore, produttori e altri giurati aumenta la visibilità del professionista e rafforza la propria rete di contatti.
2. Acquisire Nuove Competenze
Essere parte di una giuria significa anche mantenersi aggiornati sulle nuove tendenze del mercato e sui prodotti innovativi. I giurati hanno l’opportunità di confrontarsi con le ultime tecnologie, le tecniche di produzione e le strategie commerciali, il che è particolarmente importante in un settore altamente competitivo come quello enogastronomico.
3. Aumentare la Propria Reputazione
Un giurato selezionato per un concorso di alto livello ottiene visibilità e prestigio. Questo può tradursi in nuove opportunità professionali, come consulenze per aziende o incarichi accademici. La partecipazione regolare a concorsi internazionali permette di posizionarsi come esperti nel proprio settore, aumentando la propria autorevolezza.
4. Opportunità di Esplorare Nuovi Mercati
Molti concorsi internazionali si svolgono in diversi paesi e sono frequentati da produttori di tutto il mondo. Partecipare come giurato permette di avere una visione globale del mercato e delle nuove opportunità che si stanno sviluppando. Questo può essere utile per chi desidera ampliare il proprio orizzonte professionale o lavorare su progetti che richiedono una comprensione internazionale delle tendenze di mercato.
Sfavore di Essere Giurato
Tuttavia, come ogni attività professionale, fare il giurato in concorsi internazionali ha anche alcune criticità.
1. Impegno di Tempo
I concorsi internazionali possono richiedere un grande impegno in termini di tempo. Le sessioni di valutazione possono durare diversi giorni e includere assaggi di centinaia di prodotti. Questo richiede non solo tempo, ma anche una capacità di concentrazione continua, soprattutto in settori come il vino, dove il palato può affaticarsi facilmente.
2. Responsabilità e Pressione
Essere un giurato comporta un livello di responsabilità elevato. Le decisioni prese possono avere un impatto significativo sulle aziende partecipanti, influenzando la loro reputazione e il loro posizionamento sul mercato. Inoltre, c’è sempre la pressione di garantire giudizi obiettivi e di alta qualità, poiché la credibilità del concorso e dei giurati stessi può essere messa in discussione.
3. Eventuali Conflitti di Interesse
Un giurato può trovarsi di fronte a possibili conflitti di interesse, specialmente se ha legami con una delle aziende partecipanti. Anche se questi casi vengono spesso gestiti con la massima trasparenza, situazioni di questo tipo possono complicare la posizione del giurato.
Vantaggi per le Aziende Partecipanti
Dal punto di vista delle aziende, i concorsi internazionali rappresentano una piattaforma unica per dimostrare la qualità dei propri prodotti a livello globale. Partecipare a queste competizioni può portare numerosi benefici, a condizione che l’azienda sia consapevole delle opportunità e delle sfide che affronta.
1. Visibilità e Riconoscimento del Marchio
Uno dei principali vantaggi di partecipare a un concorso internazionale è la visibilità che l’azienda può ottenere. I prodotti vincitori o premiati in concorsi di alto livello acquisiscono immediatamente un riconoscimento che può essere sfruttato a livello commerciale. I consumatori tendono a fidarsi dei prodotti che hanno ricevuto premi, associando automaticamente la vittoria con qualità e prestigio.
2. Accesso a Nuovi Mercati
Un premio ottenuto in un concorso internazionale può aprire le porte a mercati esteri. Questo è particolarmente vero per settori come quello del vino, dove l’ottenimento di una medaglia in una competizione rinomata può facilitare l’ingresso in paesi stranieri o negoziazioni con nuovi distributori. Inoltre, i concorsi internazionali sono spesso seguiti da buyer e distributori, offrendo un’opportunità diretta per espandere il proprio business.
3. Benchmarking della Qualità
Partecipare a un concorso internazionale consente alle aziende di confrontare i propri prodotti con quelli dei concorrenti. Questo benchmarking della qualità permette all’azienda di valutare il proprio posizionamento nel mercato e di identificare aree di miglioramento. La partecipazione ai concorsi non è solo una sfida per vincere, ma anche un’occasione per imparare e migliorarsi costantemente.
4. Rafforzare la Reputazione
Un premio ottenuto in una competizione internazionale può aumentare notevolmente la reputazione di un’azienda, sia a livello locale che internazionale. Questo può tradursi in una maggiore fidelizzazione dei clienti esistenti e in una maggiore capacità di attrarre nuovi clienti, grazie alla garanzia di qualità fornita dal premio ricevuto.
Svantaggi per le Aziende Partecipanti
Sebbene i concorsi internazionali offrano grandi opportunità, esistono anche degli svantaggi che le aziende devono considerare.
1. Costi
Partecipare a un concorso internazionale non è sempre economico. Oltre ai costi di iscrizione, ci sono spese legate al trasporto dei prodotti, alla promozione e alla logistica generale. Per le piccole e medie imprese, questi costi possono rappresentare un investimento considerevole, e non sempre garantiscono un ritorno immediato.
2. Rischio di Non Ottenere Riconoscimenti
Non tutte le aziende che partecipano a un concorso riescono a ottenere premi o riconoscimenti. In questi casi, il rischio è quello di non vedere un ritorno tangibile sull’investimento, sia in termini economici che di visibilità. Non vincere può anche rappresentare una delusione per l’azienda e influenzare negativamente il morale del team.
3. Necessità di Garantire Qualità Costante
Una volta che un prodotto vince un premio, l’aspettativa dei consumatori riguardo alla sua qualità rimane molto alta. Questo significa che l’azienda deve continuare a mantenere standard elevati, poiché una diminuzione della qualità può avere un impatto negativo sulla reputazione dell’azienda.
Sbocchi Professionali e Opportunità per le Aziende
Partecipare a concorsi internazionali offre alle aziende non solo visibilità, ma anche opportunità di crescita professionale.
1. Collaborazioni con Buyer Internazionali
Molti concorsi sono frequentati da buyer internazionali in cerca di prodotti di alta qualità da distribuire nei loro mercati. Questo può rappresentare un’opportunità per le aziende di stabilire nuove collaborazioni commerciali, espandendo la propria rete di distribuzione e migliorando la propria posizione sul mercato globale.
2. Opportunità di Marketing e Promozione
Ottenere un riconoscimento in un concorso internazionale può essere un forte strumento di marketing. Le aziende possono sfruttare questo successo per promuovere i propri prodotti, utilizzando medaglie, certificati e premi come parte delle loro strategie pubblicitarie. Questo rafforza la credibilità del brand agli occhi dei consumatori e aumenta le vendite.
3. Innovazione e Crescita
Partecipare a concorsi internazionali spinge le aziende a innovare e migliorare costantemente i propri prodotti. Questo impegno verso l’innovazione non solo porta a un miglioramento della qualità, ma può anche favorire la crescita a lungo termine, permettendo alle aziende di rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.
I concorsi internazionali rappresentano una sfida interessante sia per i giurati che per le aziende partecipanti. Per i giurati, offrono opportunità di networking, crescita professionale e riconoscimento. Per le aziende, possono portare benefici significativi in termini di visibilità, accesso a nuoviI concorsi internazionali offrono importanti opportunità di crescita, visibilità e sviluppo professionale per le aziende partecipanti, così come per i giurati. Tuttavia, come in ogni campo, ci sono anche sfide da affrontare. Questo articolo esplora i motivi per partecipare a concorsi internazionali, il ruolo dei giurati, i benefici e i potenziali svantaggi per le aziende, e le opportunità che derivano da tali competizioni.
Il Merano WineFestival, giunto alla sua 33ª edizione dall’8 al 12 novembre 2024
di Carol Agostini
E’ un evento imperdibile per gli appassionati di vino e del settore enogastronomico. Questo festival, che si svolge nella splendida cornice di Merano, in Alto Adige, rappresenta non solo un’occasione per celebrare le eccellenze del vino a livello internazionale, ma anche un momento di scambio culturale e di riflessione sui futuri sviluppi del mondo vitivinicolo.
Il Cuore del Festival: Premiazioni e Eccellenza
Al centro del festival c’è la guida The WineHunter, curata dal fondatore Helmuth Köcher e dal suo team di esperti, che seleziona ogni anno le migliori etichette di vini e prodotti gastronomici. Nel corso del 2024, sono state degustate oltre 8.000 etichette di vino e 600 prodotti food, spirits e birre. Durante il festival, vengono assegnati diversi premi, tra cui i prestigiosi WineHunter Award Rosso, Gold e, il massimo riconoscimento, Platinum. Quest’anno, si distinguono anche nuovi premi dedicati a diverse categorie, come il WH Food Award e il WH Spirits Award.
Una delle novità più attese del 2024 è il riconoscimento The WineHunter Stars – I Magnifici Sette, che premierà personalità di spicco nel mondo del vino e del cibo in sette categorie, tra cui miglior enologo, produttore, giornalista enogastronomico e artista del vino.
Bio&Dynamica e Sostenibilità
Un aspetto fondamentale del festival è l’attenzione alla sostenibilità. Il primo giorno, l’8 novembre, sarà dedicato a bio&dynamica, una sezione che mette in evidenza vini biologici e biodinamici, certificati Equalitas e SQNPI, e vitigni resistenti come i Piwi. Ci saranno anche degustazioni di vini affinati in anfora e underwater, evidenziando l’innovazione nelle tecniche di vinificazione e l’impatto sul terroir.
La sostenibilità è uno dei temi principali anche del Summit Respiro e Grido della Terra, in cui esperti del settore discuteranno l’impatto dei cambiamenti climatici sulla viticoltura e le possibili soluzioni per un futuro più rispettoso dell’ambiente.
Merano: Una Tradizione di Eleganza e Cultura
Merano, con il suo fascino alpino e la lunga tradizione enogastronomica, è il luogo ideale per ospitare un evento di tale prestigio. Questa città, conosciuta per il suo clima mite e per la bellezza paesaggistica, ha una storia antica legata alla produzione vinicola e all’ospitalità di alto livello. Il festival riflette la cultura locale del buon vivere, unendo il mondo del vino alle eccellenze gastronomiche regionali.
Nuovi Progetti e Focus Internazionale
Un’importante novità dell’edizione 2024 sarà la tavola rotonda “Quo Vadis?”, un momento di confronto internazionale sulle sfide della viticoltura moderna. Si discuterà di pratiche sostenibili, dell’apertura verso mercati esteri e delle nuove tecnologie che stanno cambiando il volto della viticoltura.
Inoltre, il 12 novembre sarà dedicato al Catwalk Champagne & More, un viaggio tra le migliori bollicine internazionali, con un focus su Champagne e Metodo Classico, abbinate a prelibatezze gastronomiche.
Il Merano WineFestival non è solo un evento di degustazione, ma un vero e proprio salotto culturale che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità. Con premi di altissimo prestigio e un programma sempre più internazionale, il festival si conferma un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano nel mondo del vino e del food, offrendo una vetrina di eccellenze provenienti da tutto il mondo.
L’edizione del 2024, con i suoi nuovi progetti, promette di essere un evento indimenticabile, ricco di novità e di riflessioni importanti sul futuro dell’enologia e della gastronomia.
Il Gusto Fiorentino all’Onore: Taste di Firenze 2024 è Finalmente Qui!
Di Carol Agostini
Firenze, città ricca di storia e cultura, si prepara a ospitare uno degli eventi gastronomici più attesi dell’anno: la manifestazione Taste di Firenze. L’evento, che inizia oggi, attira gli amanti del cibo e i gourmet da ogni angolo del mondo per esplorare le delizie culinarie della regione toscana.
Un Viaggio Gastronomico Unico
Taste di Firenze è conosciuto per offrire un viaggio culinario unico, permettendo ai partecipanti di assaporare le prelibatezze locali, dai formaggi artigianali ai pregiati vini toscani. Quest’anno, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare una vasta gamma di sapori, dall’antipasto al dolce, provenienti da rinomati chef e produttori locali.
Eventi e Degustazioni Imperdibili
L’evento è caratterizzato da una serie di eventi e degustazioni che delizieranno i palati più esigenti. Tra le principali attrazioni ci sono le lezioni di cucina tenute da chef stellati, dove gli appassionati possono imparare i segreti di piatti tradizionali toscani o scoprire nuove tecniche culinarie.
Le degustazioni di vini sono un altro punto forte di Taste di Firenze, con produttori locali che offrono un’ampia selezione di vini pregiati. I partecipanti possono immergersi nella cultura del vino toscano, scoprendo le caratteristiche uniche di varietà come il Chianti o il Brunello di Montalcino.
Consigli per i Visitatori
Per godere appieno dell’esperienza, i visitatori sono incoraggiati a pianificare la loro visita in anticipo. Acquistare i biglietti online, esplorare l’elenco degli espositori e pianificare le degustazioni desiderate può aiutare a ottimizzare il tempo trascorso alla manifestazione. Inoltre, assicurarsi di partecipare a eventi speciali e sessioni di degustazione prenotando in anticipo.
Con la sua ricca tradizione culinaria e l’atmosfera affascinante di Firenze, Taste è un evento che non delude mai gli amanti del cibo. Se sei appassionato di gastronomia e desideri esplorare i tesori culinari della Toscana, Taste di Firenze è un appuntamento da non perdere.
Merano WineFestival: dalle origini al futuro dell’enogastronomia passando per la sostenibilità.
Redazione – Carol Agostini e F.P.
La 32^ edizione della nota rassegna internazionale supera il concetto di eccellenza con le nuove menzioni: Iconic, Unique, Platinum e Next Platinum. E alla Terra, preda di sconvolgimenti climatici, dedica il summit “Respiro e Grido della Terra” che mette al centro il tema della sostenibilità.
Nella “Città delle Palme” più a nord d’Europa è in programma dal 3 al 7 novembre Merano WineFestival. L’appuntamento con gli amanti della qualità enogastronomica quest’anno segna anche il ritorno al format lanciato dal patron Helmuth Köcher: bio&dynamica e GourmetArena in apertura, seguita dalle giornate centrali di The Festival, con espositori presenti per tutte le giornate di sabato, domenica e lunedì.
Un ritorno alla tradizione che guarda, però, al futuro. Le nuove menzioni speciali che certificano una selezione oltre ogni aspettativa (ICONIC, UNIQUE, PLATINUM e NEXT PLATINUM), più spazio per gli espositori internazionali, super Masterclass nella cornice del Castello Principesco, un’area dedicata a Luca D’Attoma “Luca D’Attoma: percorrendo l’Italia” ma anche il Summit internazionale sulla Sostenibilità “Respiro e Grido della Terra”, oltre al The WH Buyers’ Club che andrà a completare il programma della manifestazione.
«La ricerca dell’eccellenza nel mondo dell’enogastronomia non ha mai fine, perché l’evoluzione stessa delle tecnologie e delle tecniche agricole non ha limiti definiti. Eccellenza è un concetto che deve andare di pari passo con il rispetto per la fertilità del nostro pianeta. Dove l’uomo non accarezza il territorio nel quale vive, la Terra risponde con tutta quella serie di stravolgimenti che sempre più osserviamo», sono le parole con le quali Helmuth Köcher inaugura la 32^ edizione del Merano WineFestival, dal 3 al 7 novembre 2023.
Sostenibilità è la parola chiave, perché solo in questa direzione è possibile perseguire eccellenza, fino a superarla, come certificato dalle nuove menzioni: ICONIC, UNIQUE, PLATINUM e NEXT PLATINUM. La 32^ edizione del Merano WineFestival rinnova l’appuntamento con il Summit sulla sostenibilità a 360°: “Respiro e Grido della Terra” dove si fa il punto della situazione dopo un anno di eventi targati The WineHunter legati al cambiamento climatico che questa estate, nella siccità e nelle inondazioni, ha mostrato segnali inequivocabili.
Sempre più internazionale, unico nel suo genere per via del perfetto connubio tra eventi riferibili al mondo dell’enologia e quelli relativi alla gastronomia oltre a una serie di eventi collaterali, Merano WineFestival 2023 spinge ancora di più in alto l’asticella della qualità tra eleganza, cultura e business.
32^ EDIZIONE ALL’INSEGNA DELLE NOVITÀ
Ritorno alla tradizione ormai decennale, per la 32^ edizione del Merano WineFestival con venerdì 3 novembre dedicato alla rassegna bio&dynamica che suggella l’importanza del focus sul biologico, biodinamico, organico e orange.
Quindi, da sabato 4 a lunedì 6 novembre la scena è per le selezioni del The WineHunter nella cornice liberty del Kurhaus che dal 1874 ospita eventi di respiro internazionale. Da quest’anno, ancora più ricca la sezione International con selezioni provenienti dai cinque continenti. Come da tradizione, il martedì è targato Catwalk Champagne per gli amanti delle bollicine d’oltralpe, ma anche nazionali.
Wine ma anche Food al festival meranese, con la Gourmet Arena capace di sprigionare i sapori della tradizione gastronomica italiana del Food – Spirits and Beer. Merano WineFestival è anche sinonimo di show cooking, che partiranno già venerdì alla Gourmet Arena negli spazi dedicati alla Campania e all’Abruzzo, così molti eventi collaterali e Masterclass tra il Fuori Salone e l’Hotel Therme Merano.
OLTRE L’ECCELLENZA CI SONO “ICONIC”, “UNIQUE”, “PLATINUM” e “NEXT PLATINUM”
La sezione “The Festival” è come al solito dedicata alle menzioni speciali del The WineHunter Helmuth Köcher con uno sguardo che dalla tradizione guarda a 360 gradi al futuro. Quest’anno Helmuth Köcher ha voluto spingersi oltre l’eccellenza, già raggiunta con la menzione PLATINUM, per quei prodotti che nel 2023 hanno raggiunto un punteggio superiore a 95/100, e NEXT PLATINUM dove sono racchiuse le promesse del futuro già insignite del The WineHunter Award Gold nelle diverse categorie.
«Eccellenza significa rappresentatività iconica del territorio ma anche unicità di prodotti che nascono solo in condizioni particolarissime e non riproducibili in altri contesti. Un patrimonio che deve essere tanto protetto quanto valorizzato al punto che abbiamo immaginato nuove e specifiche menzioni: ICONIC, UNIQUE, PLATINUM E NEXT PLATINUM», spiega The WineHunter.
Presentante anche le due nuove menzioni: ICONIC, attribuita a quei vini che rappresentano un riferimento di eccellenza nazionale ed internazionale per un territorio, insigniti del The WineHunter Award Gold; presenti sul mercato da almeno 25 anni, vengono prodotti da aziende storiche, con almeno 50 anni di attività. UNIQUE, invece, è la menzione che certifica i prodotti unici per tipologia di vinificazione e/o affinamento, così come per vitigno unico oppure per condizioni pedo-climatiche estreme se non eroiche, anche questi già riconosciuti dal The WineHunter Award Gold.
HIGHLIGHTS, I CONSIGLI DEL WINEHUNTER. GLI EVENTI DA NON PERDERE.
Il Merano WineFestival è come un menu dalle mille portate capace di solleticare qualsiasi tipo di palato. Difficile se non impossibile fare una selezione tra eventi nel e fuori dal Festival. Partendo da venerdì, imperdibile la super Masterclass al Kurhaus con Luca D’Attoma, enologo sperimentatore della viticoltura biologica in Italia capace di innovare fino alle eccellenze biodinamiche della sua cantina senese.
Venerdì è anche la giornata del DNA Vernatsch, ovvero la schiava gentile caratteristica dell’Alto Adige in presenza di nove produttori locali nelle sale del Kurhaus.
Venerdì pomeriggio appuntamento alla Palm Lounge dell’Hotel Therme Merano con la presentazione del libro “Terradivina” di Riccardo Corazza. Nell’ambito di bio&dynamica, inoltre, dalle ore 14:30 alle 16:00, la Masterclass “Resistenti Nicola Biasi – I vini del futuro” con Helmuth Köcher, Attilio Scienza e Nicola Biasi.
Sabato mattina è in programma dalle ore 10:00 in Piazza della Rena, il “Mercato della Terra” a cura di Slow Food Alto Adige. Alle ore 13:00, nella cornice del Teatro Puccini il Summit “Respiro e Grido della Terra” con esperti che si confronteranno sul tema della sostenibilità. Alle ore 15.00 alla Palm Lounge presentazione del libro “”Intrepide, Storie di donne, vino e libertà” firmato da Laura Donadoni. Dalle 16:00 alle 17:00 la Masterclass “Eccellenza dall’Albania” by Cobo Winery con il wine critic Luca Gardini. Alle ore 20:00 presso la GourmetArena Campania showcooking con Antonio Tubelli e Umberto Mazza.
Domenica la presentazione della Guida Vini Buoni d’Italia al Teatro Puccini, dalle ore 10:30 e dalle dalle ore 11:00 alle ore 13:00 nella Sala dei 30 presso l’Hotel Therme Merano Tavolo Rotondo e Masterclass “La nuova filosofia del calice sensoriale secondo Italesse L’importanza della cultura del calice per esaltare l’unicità di ogni singolo vino” organizzato in collaborazione con Italesse e, a seguire, alle ore 14:00 Masterclass Georgia con i “Vini Qvevri – I vini in anfora”.
Dalle ore 17:00 alle ore 19:00 presso il Castello Principesco: “La Storia di Masseto”, degustazione di 3 annate in una tavola rotonda a cura di Roberto Camuto Wine Storyteller con la presenza di Lamberto Frescobaldi. Imperdibile il lunedì, dalle 10:00 alle 12:00 al Castello Principesco assieme a Oscar Farinetti, Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta l’evento “Le Vite Parallele di Tignanello & Sassicaia” delle annate 1990/2008/2018.
Alle ore 16:00, invece, Premio Godio meets Premio Zierock che celebra la cucina genuina e vicina al territorio nonché una visione olistica della produzione del vino e alle ore 19.30 presentazione della Guida “Osterie D’Italia” by Slow Wine alla Cantina di Merano. Quindi, martedì dalle ore 15.30 al Kursaal premiazione del concorso “Emergente Sala 2023”.
SOSTENIBILITA’: MERANO WINEFESTIVAL RACCOGLIE IL “GRIDO DELLA TERRA”
«La scorsa è stata una estate che dal punto di vista climatico ha mostrato una serie di eventi naturali come siccità e inondazioni di una intensità che non si era mai vista prima d’ora» sottolinea Helmuth Köcher. «Dalle terrazze del Kurhaus dal quale storicamente si snoda il Merano WineFestival è quasi possibile intravedere le cime orientali dei ghiacciai del Similaun che di anno in anno si ritirano sempre di più. È del 2017 la notizia che dopo 7000 anni di inerzia anche il ghiacciaio sul monte Ortles ha iniziato a ritirarsi.
Allo stesso tempo, la viticoltura sale di quota ben oltre i 1000 m e nel fondovalle il caldo torrido e la siccità rendono sempre più complessa l’agricoltura». Non c’è da meravigliarsi quindi che al patron del festival Helmuth Köcher stia particolarmente a cuore l’appuntamento con il Summit “Respiro e Grido della Terra”: momento riflessivo caratterizzante il venerdì pomeriggio al Merano Wine Festival.
Quali sono le proposte di soluzione alle conseguenze del cambiamento climatico in corso, in particolare quando si parla di viticoltura e agricoltura? Una domanda sulla quale, dalle ore 13:00 alle ore 15:00 di venerdì 3 e sabato 4 novembre presso il Teatro Puccini, un panel di esperti internazionali si confronteranno, sistematizzando il materiale raccolto dal WineHunter e dai suoi collaboratori nel corso dell’ultimo anno.
I NUMERI DEL MERANO WINEFESTIVAL
Le giornate di festival, 10.000 visitatori attesi, più di 600 espositori, oltre 1.500 vini in degustazione, 350 etichette nella WineHunter Area, più di 1750 WineHunter Awards, 26 masterclass, 22 showcooking, 2 presentazioni di libri e 6 talk al Summit “Respiro e Grido della Terra”.
LA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI
Numerose le istituzioni presenti durante le giornate del festival, coinvolti anche in cerimonie, tavole rotonde e talk in programma nel Summit e non solo. Tra i nomi spiccano: il Sottosegretario di stato Luigi D’Eramo, il Vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, l’Assessore alle politiche agricole Calabria Gianluca Gallo, l’Assessore alle politiche agricole Piemonte Marco Protopapa, l’Assessore alle politiche agricole Campania Nicola Caputo, l’Assessore alle politiche agricole Molise Nicola Cavaliere, il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, il Presidente Slow Food Italia Barbara Nappini, il Console della Nuova Zelanda Austin Brik.
Vivi le esperienze sensoriali uniche di Vinitaly 2023Scopri le aree tematiche di Vinitaly 2023 che non puoi perdere! Non hai ancora il tuo biglietto per Vinitaly 2023?
Vinitaly Mixology è l’area tematica dove potrai vivere esperienze sensoriali uniche attraverso i drink creati da bartender professionisti con liquori, distillati e vini d’eccellenza, in un salone dove la cultura del bere con gusto è protagonista.
A chi si rivolge Vinitaly Mixology?
A chiunque voglia approfondire il trend della miscelazione, i quattro giorni di fiera nell’area Mixology offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartender più talentuosi, speech sulla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.
Vinitaly and The City – il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona
Quattro giorni di degustazioni, incontri ed eventi diffusi nel centro di Verona, per coinvolgerti in un viaggio alla scoperta delle eccellenze del vino e dei luoghi più significativi del centro storico della città, Patrimonio mondiale UNESCO.
A chi si rivolge Vinitaly and The City?
Ai wine lover, ai professionisti del settore e a chiunque voglia partecipare all’ondata di wine passion che si propagherà da Vinitaly al centro di Verona, pronta per un brindisi diffuso per tutta la città. Un mosaico di appuntamenti per coinvolgerti tra contaminazioni culturali, artistiche, musicali e geografiche, con tante novità suggestive in programma.
Scopri i trend del mondo del vino sul blog di Vinitaly Plus
La Mixology è l’arte di creare cocktail sperimentando attraverso la miscelazione di alcolici e bevande, a integrazione di vino o distillati. Il Mixologist è considerato un artista della sperimentazione del gusto, in grado di riprodurre e creare esperienze sensoriali uniche attraverso i suoi drink.
Negli ultimi anni, l’arte della miscelazione di bevande alcoliche, in cui trova spazio anche il vino, ha affascinato bartenders di tutto il mondo e professionisti alla continua ricerca del bilanciamento dei sapori, facendo crescere l’interesse per il comparto più vivace della cultura del bere con gusto. Vinitaly, da sempre attento ai trend di settore, ha dato una particolare attenzione al fenomeno di tendenza della Mixology, creando una speciale area tematica.
Dal 2 al 5 Aprile 2023, i quattro giorni di fiera offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartenders più talentuosi, speech dedicati alla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.