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  • I Magnifici 16 delle Marche dell’esperta Cristina Mercuri

    I Magnifici 16 delle Marche dell’esperta Cristina Mercuri

    I Magnifici 16

    Di Adriano Guerri

    Martedì 16 aprile, durante la 56° edizione di Vinitaly ho partecipato ad una degustazione guidata dei vini delle Marche, magistralmente condotta dall’esperta Wine Educator Cristina Mercuri. Avvenuta in Sala Raffaello,all’interno del Padiglione Marche. Le Marche sono una splendida regione e tutta da scoprire soprattutto per quanto riguarda l’enoturismo, ho sottolineato il Presidente di IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) Michele Bernetti. Concordo pienamente con il presidente, durante le mie visite in alcuni areali della regione, ho scoperto e visitato alcuni suggestivi e medievali borghi di rara bellezza con panorami mozzafiato. Prima di passare all’analisi sensoriale dei vini, alcuni cenni sulle Marche vinicole.

    Cristina Mercuri in Sala Raffaello, foto dell'autore, articolo: I Magnifici 16 delle Marche dell'esperta Cristina Mercuri
    Cristina Mercuri in Sala Raffaello, foto dell’autore, articolo: I Magnifici 16 delle Marche dell’esperta Cristina Mercuri

    I magnifici 16 sono appunto 16 denominazioni, di cui 4 sono Docg e 12 sono Doc di questa stupenda regione tutelate da IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini). Le Docg sono : Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Conero Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva, Vernaccia di Serrapetrona. Le Doc, Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, San Ginesio, Serrapetrona, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica.

    I Magnifici 16 delle Marche dell'esperta Cristina Mercuri, vini degustati, foto dell'autore
    I Magnifici 16 delle Marche dell’esperta Cristina Mercuri, vini degustati, foto dell’autore

    Un territorio piuttosto variegato contraddistinto dal 70% di rilievi collinari ed il 30% montuosi. Il clima è di carattere mediterraneo lungo la fascia costiera verso sud e più continentale nell’entroterra verso nord. Le escursioni termiche tra le ore diurne e notturne sono notevoli ovunque. Le condizioni pedoclimatiche sono propizie per l’allevamento della vite nell’intero territorio collinare. I vitigni che affondano le radici sono sia autoctoni sia alloctoni, per quanto riguarda le varietà a bacca bianca è il Verdicchio il più diffuso, ma anche Pecorino, Passerina, Trebbiano, Malvasia e Biancame, tra quelli a bacca nera, Montepulciano, Sangiovese, Vernaccia Nera e Lacrima.

    Al tavolo di degustazione, foto dell'autore, articolo: I Magnifici 16 delle Marche dell'esperta Cristina Mercuri
    Al tavolo di degustazione, foto dell’autore, articolo: I Magnifici 16 delle Marche dell’esperta Cristina Mercuri

    Sedici le Denominazioni, 12 i vini degustati:

    1) Garofanata Marche Igt Bianco 2022 Terracruda – Giallo paglierino con sfumature dorate, rivela note di fiori di campo, agrumi e spezie, piacevole spalla fresca e altrettanto la vena sapida, coerente e persistente.
    Sito di riferimento: www.terracruda.it

    2) Ribona ‘D’ Colli Maceratesi Doc 2022 Saputi – Giallo paglierino luminoso, emana note di fiori di camomilla, pesca, albicocca e frutta esotica, sorso vibrante e saporito, lungo e duraturo.
    Sito di riferimento: www.saputi.it

    3) Il Famoso Grottino 2022 Marche Bianco Igt Bruscia – Giallo paglierino, al naso arrivano note di rosa bianca, litchi, maracuja e pepe bianco, palato coerente e saporito, il sorso rimane in bocca a lungo.
    Sito di riferimento: www.brusciavini.it

    4) Bellantonio Marche Igt 2021 Tenuta Santi Giacomo e Filippo – Incrocio Bruni 54 – Giallo paglierino tenue, rimanda sentori di fiori di campo, mela verde, susina e lime, gusto fresco e ben equilibrato, armonioso e lungo.
    Sito di riferimento: www.tenutasantigiacomoefilippo.it

    5) Chiaraluce Bianchello del Metauro Doc Superiore 2021 Crespaia – Giallo paglierino brillante, sprigiona note di albicocca, pesca e zagara, palato delicato e leggiadro.
    Sito di riferimento: www.crespaia.it

    6) Fiori Pergola Doc Aleatico Rosato 2023 Fattoria Villa Ligi – Rosa tenue, dipana note di fragolina di bosco, ribes e rosa canina, sorso accattivante e persistente
    Sito di riferimento: www.villaligi.it

    7) Guardengo Lacrima di Morro d’Alba Superiore Guardengo 2022 Lucchetti – Rosso rubino con riflessi carminio, con note di amarena, ribes, tamarindo e pepe nero, palato carezzevole, pieno, appagante e durevole.
    Sito di riferimento: mariolucchetti.it

    8) Focara Rive Colli Pesaresi Doc 2021 Fattoria Mancini – Di un bel rubino trasparente, palesa sentori di frutti di bosco, melagrana e spezie dolci, palato avvolgente, aggraziato e persistente.
    Sito di riferimento: www.fattoriamancini.com

    9) Collequanto Serrapetrona Doc 2018 Terre di Serrapetrona – Rosso rubino profondo con sfumature granata, emergono sentori di pot-pourri floreale, prugna, amarena, polvere di cacao e pepe, al gusto è rotondo e di buona corrispondenza gusto-olfattiva
    Sito di riferimento: www.terrediserrapetrona.it

    10) Il Cacciatore di Sogni 2022 Rosso Conero Doc La Calcinara – Montepulciano 100% – Rosso rubino intenso, naso intenso di prugna, marasca, sottobosco e bacche di ginepro, attacco tannico poderoso ma setoso, avvolgente e persistente.
    Sito di riferimento: www.lacalcinara.it

    11) Sassi Neri Conero Riserva Docg 2020 Fattoria Le Terrazze – Montepulciano 100% – Rosso rubino profondo con riflessi granata, libera sentori di frutti di bosco maturi, spezie orientali e balsamiche, al palato è deciso e preciso, armonico e lungo.
    Sito di riferimento: wwwfattorialeterrazze.it

    12) Luigi Fiorini Colli Pesaresi Riserva Doc 2019 Fiorini – Sangiovese 100% – Rosso rubino trasparente, si percepiscono note di violetta, ciliegia, ribes, mora e tabacco, al palato è fine, generoso ed armonioso.
    Sito di riferimento: wwwfioriniwines.it

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito: https://imtdoc.it/

    Sito Blog autore: https://cloudwine9.com/ 

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/

    https://www.foodandwineangels.com/

  • La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza

    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza

    LA SCUOLA DEL CONTADINO. UN PROGETTO AD ALTO IMPATTO SOCIALE

    Di Danilo Amapani

    Nasce a Gioia del Colle, provincia di Bari, la prima “Scuola del Contadino” del Sud Italia. Il progetto, proposto da Tracceverdi, ha origine nel 2019 con obbiettivo il coinvolgimento sociale di ragazzi con difficoltà in attività come agricoltura, riciclo del legno, erboristeria. 

    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza
    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza

    Sin dal primo istante, il comune di Gioia del Colle ha aiutato questa cooperativa, capitanata da Cecilia Posca, nella crescita costante del progetto. Oggi a distanza di 5 anni è stato presentato il libro “- La Scuola del Contadino. Un Progetto ad Alto impatto sociale-“ con lo scopo di raccontare ciò che la cooperativa svolge insieme ai ragazzi e alle loro famiglie.

    Durante la presentazione sono intervenuti la senatrice Maria Nocco, membro della Commissione programmazione economica; Cecilia Posca, presidente della Cooperativa sociale Tracceverdi; Giovanni Barnaba, presidente della Cooperativa sociale Soleluna. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Giovanni Mastrangelo assieme all’assessora alle politiche sociali e giovanili del comune di Gioia del Colle Marianna Milano. Il tutto moderato da Rosangela Silletti, ufficio stampa e componente della Cooperativa Tracceverdi. 

    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza
    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza

    Le parole che hanno accompagnato l’incontro sono state concretezza e comunità. Concretezza nel credere e tuffarsi pienamente nel progetto. Il sindaco ha ribadito più volte gli obiettivi: avvicinare i ragazzi al mondo contadino, un mondo che oramai si sta lasciando sempre più in secondo piano; integrazione e socialità, un risultato che può essere vincente solo con l’inclusione di questi ragazzi. 

    La difficoltà sta soprattutto nella continuità progettuale, una continuità che tutti i coordinatori devono trasmettere ai ragazzi poiché li forma come contadini, ma soprattutto come cittadini del futuro.

    L’’agricoltura è un cardine fondamentale per la società. Accresce il turismo e l’enogastronomia”, queste le parole della senatrice Maria Nocco che inoltre spiega come l’agricoltura diventa terapia per questi ragazzi divenendo anche un benessere psicofisico.

    Un punto importante è stata la proposta fatta alla senatrice di presentare in Senato il progetto con l’intento di far crescere la comunità portandone l’attenzione nelle altre regioni.

    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza
    La scuola del Contadino 2024, una vera e propria eccellenza

    È Cecilia Posca che approfondisce e ci racconta le origini di questa iniziativa. Il libro è proprio un racconto di tutte le esperienze e dei lavori portati a termine nella scuola del contadino. Il grande lavoro svolto dai ragazzi è stato possibile anche grazie alle piccole aziende che hanno voluto collaborare con Tracceverdi: se ne contano circa 20.

    La pubblicazione del libro “La Scuola del Contadino. Un progetto ad alto impatto sociale” è il mezzo con cui la cooperativa Tracceverdi vuole portare il progetto ad un livello superiore: partendo da piccole realtà e arrivando a coinvolgere le aziende più grandi. Questo progetto può diventare promotrice dei prodotti di punta del territorio regionale e nazione, mantenendo lo scopo di scommettere su questi ragazzi per un’integrazione nel mondo lavorativo. (altro…)

  • BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini

    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini

    Domani prende il via Beer&Food Attraction: le filiere dell’Eating Out si riuniscono a Rimini

    Redazione – Carol Agostini

    Le migliori birre italiane e internazionali, insieme ai soft drink e alla crescente tendenza del mondo della Mixology, si uniscono alle proposte alimentari che rispecchiano le nuove esperienze di consumo al di fuori di casa, dal fast casual dining al gourmet. Questo è BeerandFood AttractionThe Eating Out Experience Show, il salone organizzato da Italian Exhibition Group (IEG), giunto alla sua nona edizione, che da domani, 18 febbraio, fino a martedì 20, animerà la fiera di Rimini in contemporanea con la sesta edizione di BBTech Expo e la tredicesima edizione dell’International Horeca Meeting di Italgrob.

    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, logo da comunicato stampa
    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, logo da comunicato stampa

    beer-food-attraction

    Con più di 600 marchi espositori provenienti da 16 Paesi e dislocati in 14 padiglioni, questa edizione si conferma sempre più internazionale, grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE e il network dei regional advisor di Italian Exhibition Group. La cerimonia di apertura, prevista per domani alle 11:30 presso l’Horeca Arena, vedrà la partecipazione del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, insieme a rappresentanti di varie istituzioni e organizzazioni del settore.

    Le arene che caratterizzano BeerandFood Attraction sono cinque, con l’aggiunta del Distretto dell’Innovazione. Oltre all’Horeca Arena, dove si svolge l’International Horeca Meeting di Italgrob, ci sono la BeerandTech Arena, il Mixology Circus, la Fic Arena e la Pizza Arena, ognuna dedicata a aspetti specifici del mondo dell’alimentazione e delle bevande.

    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, logo da comunicato stampa
    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, logo da comunicato stampa

    BeerandFood Attraction rappresenta un importante punto di incontro per le filiere dell’Eating Out. Oltre alla birra, che ha registrato un valore di 10,2 miliardi di euro e generato 124mila posti di lavoro, l’evento offre uno sguardo sul settore del quick service restaurant, che ha registrato un aumento del 6,9% nel 2023. Inoltre, sono previste discussioni e presentazioni sui nuovi trend nel consumo alimentare fuori casa e sulle tendenze nel settore delle bevande, tra cui l’aumento delle acque analcoliche ‘sugar free’.

    BeerandFood Attraction è organizzata da Italian Exhibition Group SpA ed è giunta alla sua nona edizione, con periodicità annuale. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale dell’evento: https://www.beerandfoodattraction.it/.

    Per contatti stampa:

    Responsabile delle relazioni con i media e della comunicazione aziendale: Elisabetta Vitali Responsabile dell’ufficio stampa: Marco Forcellini Coordinatore dell’ufficio stampa internazionale: Silvia Giorgi Email: media@iegexpo.it

    Agenzia media di BeerandFood Attraction-BBTECH EXPO: Mind The Pop Contatti: Martina Vacca, Fabrizio Raimondi, Stefano Chiossi Email: martina@mindthepop.it Telefono: +39 339 748 4994 (Martina Vacca), +39 335 389 848 (Fabrizio Raimondi), +39 388 739 4358 (Stefano Chiossi)

    Il presente articolo contiene previsioni e stime che riflettono le opinioni attuali del management riguardo alle performance future, agli investimenti e alla struttura finanziaria. I risultati effettivi possono variare significativamente in base a una serie di fattori, tra cui l’andamento dei mercati, le condizioni economiche generali e i cambiamenti normativi.

    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, foto della spillatura da comunicato stampa
    BeerandFood Attraction 2024 ai tornelli di partenza Rimini, foto della spillatura da comunicato stampa

     

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  • Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali

    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali

    Cesena in bolla, trionfo alle bollicine italiane e straniere 2024

    Di Carol Agostini

    L’evento “Cesena in Bolla, Non solo bollicine”, dedicato alle migliori spumanti Metodo Classico italiani e stranieri, si è svolto con successo il 12 e 13 febbraio presso i padiglioni di Pieve sestina della Cesena Fiera. Rivolto ai professionisti del settore, agli appassionati di vino e ai sommelier, la manifestazione ha offerto l’opportunità di degustare una vasta selezione di spumanti provenienti da 156 cantine e rappresentati da circa 900 etichette.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, locandina evento da comunicato stampa
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, locandina evento da comunicato stampa

    Le bollicine in mostra includevano pregiati vini provenienti da territori italiani noti per la produzione di spumanti come Franciacorta, Trento Doc, Oltrepò Pavese e Alta Langa, insieme a una varietà di Champagne, Cremant e Cava provenienti dall’estero. Oltre alle spumanti, i visitatori hanno avuto l’occasione di assaggiare grandi vini rossi e bianchi, accompagnati da proposte culinarie di alta qualità.

    L’organizzazione dell’evento, curata da Taste Production, ha permesso agli operatori del settore di partecipare gratuitamente previa registrazione online, mentre agli appassionati di vino e ai sommelier è stato richiesto un ingresso a pagamento, con un numero limitato di biglietti disponibili per garantire un’esperienza di degustazione ottimale.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini

    L’evento, nato nel 2014 e inizialmente ospitato al Golf Club di Forlì, ha trovato la sua collocazione definitiva presso la Cesena Fiera a Pieve sestina nel 2022, per garantire una maggiore accessibilità e soddisfare le esigenze del settore dell’Horeca proveniente da diverse regioni del Nord Italia e dalla Riviera romagnola.

    La presenza dei produttori di vino durante l’evento ha consentito loro di promuovere i propri prodotti, raccogliere ordini e stabilire nuove relazioni commerciali con gli operatori del settore.

    La prossima edizione dell’evento si terrà il prossimo anno, offrendo nuovamente un’esperienza unica nel mondo delle bollicine di alta qualità.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini

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  • Ischia, Materica e Raffinata la cucina di Antonio Monti 2022

    Ischia, Materica e Raffinata la cucina di Antonio Monti 2022

    Ischia, Materica e Raffinata la cucina di Antonio Monti 2022

    Di Gaetano Cataldo

    Forio, Ischia (NA) e il Ristorante Montecorvo con Antonio Monti
    Forio, Ischia (NA) e il Ristorante Montecorvo con Antonio Monti

    Se qualcuno ancora non si fosse messo in testa che la bella Ischia è un’isola di terra, ossia un luogo ad altissima vocazione gastronomica più contadina che marinara, può andare in un solo posto per rendersene conto: al Ristorante Montecorvo a Forio.

    Questo grazioso angolo di paradiso è incastonato in un vero e proprio giardino, ove non mancano piante esotiche, l’orto familiare e giochi d’acqua, mentre le sale hanno tutto il calore delle case pronte a ricevere gli ospiti con sale in arte povera ed un camino scavato nel tufo verde caratteristico di Ischia.

     

    Il fondatore

    Il Ristorante Montecorvo Un accogliente ristorante immerso nella Campagna Ischitana, ma comunque raggiungibile in solo dieci minuti di macchina dal centro di Forio o dall'incantevole Sant'Angelo.
    Il Ristorante Montecorvo
    Un accogliente ristorante immerso nella Campagna Ischitana, ma comunque raggiungibile in solo dieci minuti di macchina dal centro di Forio o dall’incantevole Sant’Angelo.

    La struttura è stata tirata su grazie ai sacrifici di Giovanni Monti che a poco a poco è riuscito a creare una realtà sempre più apprezzata e con i dovuti ammodernamenti che esiste da ben 40 anni, senza mai cambiare radicalmente l’impronta originaria e la semplice immediatezza con la quale il ristorante Montecorvo si presenta ai commensali.

     

    Naturalmente Giovanni non è solo e può contare sempre sull’aiuto di sua moglie, la signora Carmela, e dei figli Nicola e Antonio, rispettivamente imprestati alla sala ed ai fornelli con tanta dedizione grazie alla passione trasmessa loro dai genitori e, diciamolo, anche per la loro vocazione al mestiere della ristorazione.

     

    La sala

    Nicola Monti responsabile di sala ristorante Montecorvo Forio-Ischia
    Nicola Monti responsabile di sala ristorante Montecorvo Forio-Ischia

    A Nicola Monti dunque il merito di accogliere gli ospiti con un welcome genuino e per niente ampolloso, mettendo tutti a proprio agio, sia i vecchi che i nuovi fan del ristorante Montecorvo, pertanto non potrebbe essere diversamente col servizio:

    semplice, puntuale e discorsivo quando serve.

     

    A lui in effetti tocca anche la gestione della carta dei vini, una carta briosa e della giusta profondità dove con leggerezza si attraversa l’enologia ischitana, passando per piacevoli referenze extra regionali che mettono a proprio agio una clientela trasversale, fino ai pezzi da novanta, ossia alcuni delle grandi bottiglie che hanno fatto la storia del vino in Italia.

    Ma veniamo allo chef adesso.

    Antonio Monti ha avuto trascorsi in sala ed in qualità di pizzaiolo, dimostrando da subito una grande flessibilità ed una visione complessiva dell’arte della ristorazione.

    Come tanti giovani ragazzi desiderosi di viaggiare e vedere il mondo, lavorare e crearsi un avvenire, Antonio, appena terminato gli studi e con lo zainetto in spalla, vola verso il suo futuro e approda a Londra.

    Trova lavoro dapprima come cameriere ma al tempo nutriva già attrazione per i fornelli, tanto più che amava farlo già assieme ai suoi genitori e, a poco a poco, ha ottenuto di indossare il grembiule, con tenacia, desiderio e zero improvvisazione, assecondando di fatto il suo istinto.

    Dopo questa scintilla ha trovato lavoro dapprima nelle cucine del Don a Bank Station, sotto la direzione dello chef James Walker, successivamente a Le Gavroche di Albert Roux. Dopo 3 anni di solida gavetta londinese ma anche di esempi virtuosi, di quelli che ti fanno amare ancora di più la Cucina, Antonio prosegue il suo percorso di addestramento all’arte culinaria sbarcando nelle cucine di Antonio Guida al Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano. Last but not Least ecco che dopo un’ulteriore palestra formativa ne arriva un’altra: e siamo al Mirazur dello chef Mauro Colagreco a Menton.

    Penso che possa anche bastare così, ma se foste di altro avviso, ecco altre altrettanto edificanti esperienze che Antonio, con umiltà e gratitudine, tiene molto a menzionare: con Frederic Simonin ed all’Atelier Robuchon a Parigi, a Le Grains d’Argent a Epernay, a Terra The Magic Place a Sarentino, poi con Marco Pirotta di nuovo a Milano ed a Piazza Duomo nella brigata dello chef Enrico Crippa ad Alba.

    Golosiamoci

    Come dicevamo prima la gastronomia ischitana si presta benissimo ad interpretare i sapori di terra ma pur certo è che nel menu del ristorante Montecorvo non manca mai il pescato di stagione, quel che è certo è che ci si va per respirare aria buona, per godere di una vista mare incredibile, per restare immersi nella natura e per stare bene a tavola.

    La cucina sana e fresca della Famiglia Monti a Ischia
    La cucina sana e fresca della Famiglia Monti a Ischia

    Si comincia con “‘e pizzell’e sciurille” che per poco non sparivano dal piatto, un piacere mangiare una primizia come i fiori di zucca direttamente dall’orto della famiglia Monti ancor prima della loro stagionalità media, grazie al favore del clima di Ischia.

    Lavoro di fino sulla tartare, perfettamente mondata e rimodulata col giusto condimento, con salsa di lenticchie e misticanza di verdure. I carciofi imbottiti e stufati che non ti aspettavi fanno bella e fumante mostra di sé in attesa dei primi.

    Sui primi si esagera alla grandissima: bucatini al sugo di coniglio che è tutta una promessa, pappardelle alla genovese di cinghiale, un fuori carta che stava lì apposta per noi, ed infine un’altra chicca: tagliolini al tartufo nero pregiato dell’Appennino Umbro-Marchigiano.

    Ricco sia di carne che pesce con vari contorni e una miriade di antipasti assolutamente da provare. Molti dei deliziosi piatti del ristorante Montecorvo vengono preparati in forno a legna, come i pesci al forno, le carni rosolate e il tipico coniglio all'ischitana che difficilmente al giorno d'oggi vedrete preparare secondo la ricetta tradizionale.
    Ricco sia di carne che pesce con vari contorni e una miriade di antipasti assolutamente da provare. Molti dei deliziosi piatti del ristorante Montecorvo vengono preparati in forno a legna, come i pesci al forno, le carni rosolate e il tipico coniglio all’ischitana che difficilmente al giorno d’oggi vedrete preparare secondo la ricetta tradizionale.

    Infine, ma per i primi si intende…

    La carne alla brace ed i contorni erano certamente squisiti ma quando è arrivato il coniglio all’ischitana si è fermato letteralmente l’orologio: andando a pizzicare come primo pezzo la parte più stopposa pure quella era tenera e succulenta, cucinata come si faceva un tempo e con una marinatura favolosa che non contemplava soltanto il timo serpillo ma anche altre erbe mediterranee impiegate molto saggiamente.

    Senza nulla togliere alla bravura di Antonio i complimenti per questo piatto tipico di Ischia vanno però al padre Giovanni che, dopo la prenotazione, si è messo di buona lena a coccolare per noi il saporitissimo roditore in cottura nel forno a legna.

    Coccole finali con la pasticceria della casa ed un cannolo squisito con ricotta locale e la cortesia, mai scontata, dei liquori della tradizione per gli irriducibili e, naturalmente, del nettare dionisiaco in forma di passito.

    Conclusione

    La cucina di Antonio Monti è materica e raffinata al tempo stesso. Certo questo potrebbe apparire un ossimoro, soprattutto quando si evince sostanza al piatto ed una traduzione di sapori e materia prima in chiave apparentemente casalinga, ma che nella realtà lo studio, la calibrazione di cotture ed ingredienti, rendono al piatto una semplicità definitiva che, ad un occhio disattento, mimetizza la complessità dei passaggi e l’attenzione mediante cui lo si è ottenuto il risultato finale.

    Bella chef! Alla prossima per la cucina di mare, sempre al ristorante Montecorvo.

    Di Gaetano Cataldo


    Sito ristorante: https://www.montecorvo.it/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/

  • Paisà, Trattoria di mare ad Agnone Cilento 2022

    Paisà, Trattoria di mare ad Agnone Cilento 2022

    Paisà, Trattoria di mare ad Agnone Cilento 2022

    Di Gaetano Cataldo

    Ci sono pochi posti dove il mare è disposto ad entrare fin dove l’uomo domina i fuochi delle cucine, portato dal vento attraverso le finestre delle casette, i vicoli e le stradine, per benedire la Dieta Mediterranea che mani laboriose ed esperte celebrano con la stessa risolutezza con la quale i pescatori issano le reti, estraendo rispettosamente dalla materia prima tutta la sua marinara essenza ed il suo sapore più autentico per comporre piatti gustosi.

    Paisà, Trattoria di Mare ad Agnone Cilento
    Paisà, Trattoria di Mare ad Agnone Cilento

    Il posto è il Cilento, precisamente ad Agnone Cilento, e le mani sono quelle di Pasquale Tarallo, cuoco navigato e patron del Paisà, ristorante tipico delle Cucina Cilentana di mare.

    Territorio e storia

    Questa frazione marittima del comune di Montecorice, le cui spiagge sono state insignite anche quest’anno della bandiera blu, sorse come piccolo borgo di pescatori, noto già nel 1187 quando insisteva sul sito la chiesetta di Santa Maria de Hercula e che nel XVII secolo vide un maggiore sviluppo grazie alle case sorte attorno alla torre di San Nicola.

    mentre oggi vive in prevalenza di turismo: il paesaggio di Agnone infatti è davvero molto attrattivo grazie alla sua pineta a picco sul mare ed il promontorio delle Ripe Rosse che si stagliano su un azzurro da mille sfumature, per non parlare delle abitazioni, dei cortili e dei porticati fatti in pietra cilentana e dei terrazzamenti imbrigliati dai muretti a secco con gli olivi, i fichi e le viti, che nell’insieme narrano la memoria storica di una comunità che supera di poco i 2600 abitanti.

    Costa di Agnone Cilento
    Costa di Agnone Cilento

    Un intreccio di cultura e tradizione confezionato pazientemente dal tempo, che qui scorre ancora a misura d’uomo, esattamente come pazientemente gli agnonesi si occupavano della commettitura della “libbana”, una cima a tre legnoli molto resistente, ricavata con erbe essiccate.

    Dall’intreccio secolare del tempo a quello del tradizionale cordame, che da sempre l’artigianato locale ha prodotto per i pescatori cilentani, fino alla metafora sull’intreccio dei sapori che Pasquale impiega per creare i suoi piatti il passo è breve.

    Paisà la trattoria di mare

    Paisà prende il nome dal celebre film del ‘46 di Roberto Rossellini, la seconda pellicola di una trilogia della guerra antifascista e superbo esempio di neorealismo del cinema italiano, ma è anche la forma vocativa di paesano o compaesano usata al Sud Italia, con cui soldati italo-americani solevano rivolgersi ai civili, fino ad assumere anche il significato di soldato alleato.

    Il paesaggio ad Agnone Cilento, una meraviglia per gli occhi
    Il paesaggio ad Agnone Cilento, una meraviglia per gli occhi

    Il ristorante, oggi segnalato da Slow Food, venne fondato nel 1971 da Veturia, la nonna di Pasquale e di suo fratello Luca che ne sono al timone dal 2006, e che già allora doveva essere una sorta di osteria social dove tra un bicchiere di vino, una pietanza di pesce ed un piatto di formaggi, si brindava alla vita ed alla libertà.

    Oggi, a parte qualche piccolo restauro e l’ambiente di sala più arioso, lo spirito del locale è lo stesso di prima con in più l’estro creativo di Pasquale Tarallo che, a seconda della stagione, coniuga i sapori dell’orto al pescato del giorno, comunicando le portate tramite un menu fluido, rigorosamente scritto a penna ed a seconda della reperibilità quotidiana dei prodotti.

    Quello che non manca mai è quell’atmosfera cordiale che anche se non ci si passa da anni è come se da Pasquale ci si è stati il giorno prima, proprio come in quelle locande di altri tempi dove tutti si conosco e la tavola serve a tenere uniti, come se si fosse tutti a casa.

    Paisà, Trattoria di Mare ad Agnone Cilento
    Paisà, Trattoria di Mare ad Agnone Cilento

    Naturalmente oltre alla cordialità non mancheranno mai l’olio extravergine di oliva del Cilento, le verdure e gli ortaggi a km zero, a dimostrazione di una grande valorizzazione della vocazione agricola del comprensorio, il pescato locale con varietà di ogni sorta, con una predilezione per il pesce azzurro.

    Per le varietà ittiche così dette povere, una carta dei vini semplice ed incentrata sulle cantine del territorio e sugli abbinamenti, i formaggi paesani, la pasticceria cilentana in stile “home made” ed i liquori artigianali… tutti ingredienti di una cucina sostenibile, genuina e sincera.

    Di Gaetano Cataldo


    Sito ristorante: https://www.facebook.com/PaisaAgnone/photos/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/

  • Vino e Mare 2022, passioni liquide

    Vino e Mare 2022, passioni liquide

    Vino e Mare 2022, passioni liquide

    Di Gaetano Cataldo

    Devo ammetterlo: sono romanticamente e professionalmente preso da tutto ciò che attiene al Vino e al Mare, passioni liquide che vanno al di sopra del mero concetto di mestiere e, quando mi imbatto in ciò che li mette in relazione, sento sempre una certa emozione ed un forte interesse a cogliere assonanze con le persone che amano ciò che amo, tentando di comprendere il loro percorso nella lunga rotta che ci fa sognare di navigare tra i vigneti e di contemplare sensorialmente e con lo spirito l’infinità dell’orizzonte marino.

    Vino e mare, passioni liquide 2022
    Vino e mare, passioni liquide 2022

    È stato un piacere ed un privilegio poter leggere, giusto l’altro giorno, una poesia nuova, una poesia che crea un legame forte proprio tra questo incommensurabile mostro di energia che è il Mare, saggio, generoso e terribile, e questo elemento vivo che è il Vino, la bevanda più civilizzata al mondo come affermò giustamente Ernest Hemingway e come confermano i figli della Civiltà Contadina di ogni tempo, nostromi con la pelle baciata dal sole e scavata dal vento.

    Autore di questo tributo in versi al nettare dionisiaco è Francesco Terrone, figlio del Sud, ingegnere e poeta.

    Francesco Terrone ingegnere e poeta
    Francesco Terrone ingegnere e poeta, foto profilo Social Facebook

    Si, ingegnere e poeta, proprio perché nella misura in cui “rimbaldianamente” si possono associare i colori alle parole, dunque l’alchimia al verbo, è altrettanto vero che l’aritmetica della parola è proprio costituita dalla metrica della poesia, mediante la quale si possono edificare solide impalcature su cui affidare appunto quelle parole che sono traduzione di pensieri e sentimenti.

    Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università Federico II di Napoli, Francesco Terrone ha fondato 30 anni fa la Sidelmed spa, gli sono state riconosciute numerose lauree ad honorem, ha creato la Fondazione di Ripacandida e Ginestra che porta il suo nome, è stato insignito di prestigiosi titoli e riconoscimenti, favorendo altresì il Dialogo Inter religioso nel Mediterraneo con forte radicamento nella Fede Mariana, vantando un lavoro letterario tra libri che trattano con cognizione di causa ed acume la Questione Meridionale e ben 94 raccolte di poesie.

    Vino e Mare, passioni liquide 2022, autore Gaetano Cataldo con poesia di francesco terrone, ingegniere e poeta.
    Vino e Mare, passioni liquide 2022, autore Gaetano Cataldo con poesia di francesco terrone, ingegniere e poeta.

    La poesia che ho il piacere di condividere coi lettori di Papillae porta in sé forza descrittiva e delicatezza di pensiero al tempo stesso, è stata insignita del Premio Pio IX durante la seconda edizione del 2018, portando con sé l’evocazione di un’antica metafora filosofica: οἶνοψ πόντος, letteralmente “Mare che agli occhi ha il colore del Vino”, come il colore di un Aglianico molto particolare in abbinamento a un momento eucaristico ai versi che seguono:

    VINO

    Sei come il mare

    che dal cielo nasce

    e nella terra vive.

    ti accompagnano nel mondo

    sapori e colori

    che ti rendono

    simile a una maschera

    che gioca con la vita,

    con il dolore e con l’amore.

    Giullare di un tempo senza tempo,

    divori il silenzio

    per dare luogo

    ad allegria e pace.

    Frizzanti sorrisi

    ribollono nei cuori,

    anche in cuori spenti,

    cuori sterili di emozioni…

    Tu, o bevanda dai mille misteri,

    grato a te è il sogno

    che in te vive e stagna.

    Poesia di Francesco Terrone


    Autore articolo Gaetano Cataldo: https://www.mediterraneaonline.eu/intervento-di-gaetano-cataldo-giornalista-di-mediterranea-presso-la-scuola-enologica-di-avellino/

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