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  • Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: Eccellenza Carne a all’Evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025

    di Carol Agostini

    In occasione dell’evento enogastronomico “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025, tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini di Magliano Sabina, la Macelleria Aziendale di Luigi Carosi si è distinta come uno degli sponsor principali, offrendo ai partecipanti un’esperienza gustativa autentica e genuina attraverso i suoi rinomati prodotti carnei.

    Questa manifestazione, svoltasi sabato 18 gennaio dalle 15:00 alle 19:00, ha rappresentato un’opportunità straordinaria per l’azienda di far conoscere i propri prodotti a un pubblico variegato, composto da studenti, docenti e visitatori esterni, rafforzando così il legame tra la produzione locale e la comunità.

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, logo aziendale
    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, logo aziendale

    La Macelleria Aziendale di Luigi Carosi: Una Storia di Passione e Tradizione

    Situata nel cuore di Magliano Sabina, la Macelleria Aziendale di Luigi Carosi è molto più di un semplice negozio di carne. Rappresenta una realtà imprenditoriale che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando sulla qualità dei prodotti e sul rispetto per l’ambiente e gli animali. La storia di questa macelleria affonda le radici in una lunga tradizione familiare, tramandata di generazione in generazione, che ha sempre posto al centro l’attenzione per la qualità e la genuinità dei prodotti offerti.

    Luigi Carosi, titolare dell’azienda, porta avanti con passione l’arte della macelleria, combinando tecniche tradizionali con approcci moderni per garantire ai clienti prodotti di altissima qualità. La Macelleria Aziendale si distingue per la sua filosofia di filiera corta: gli animali provengono da allevamenti locali selezionati, garantendo così la freschezza e la tracciabilità di ogni taglio di carne.

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto di Carol Agostini
    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto di Carol Agostini

    La Qualità come Marchio di Fabbrica

    La Macelleria Aziendale di Luigi Carosi ha fatto della qualità il suo cavallo di battaglia. Ogni prodotto viene selezionato con cura, lavorato con maestria e proposto al cliente nel pieno rispetto delle normative igienico-sanitarie. L’azienda si impegna a offrire ai propri clienti solo il meglio, controllando ogni fase della produzione, dall’allevamento alla macellazione, fino alla vendita diretta.

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet
    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet

    Tra i prodotti di punta della Macelleria Aziendale possiamo sicuramente annoverare:

    1. Carni bovine: Provenienti da razze selezionate, allevate con metodi tradizionali e rispettosi del benessere animale.
    2. Carni suine: Di alta qualità, ideali per la preparazione di salumi artigianali e piatti della tradizione locale.
    3. Carni avicole: Polli, tacchini e altri volatili allevati a terra, garantendo carni tenere e saporite.
    4. Salumi artigianali: Prodotti secondo ricette tradizionali, senza l’aggiunta di conservanti artificiali.
    5. Preparati pronti a cuocere: Una selezione di piatti preparati con cura, ideali per chi cerca qualità e praticità.

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet
    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet

    La Partecipazione all’Evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025

    La presenza della Macelleria Aziendale di Luigi Carosi all’eventoSCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha rappresentato un momento significativo sia per l’azienda che per la comunità di Magliano Sabina. L’evento ha offerto una piattaforma ideale per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali e rafforzare il legame tra la scuola, le aziende del territorio e la comunità.

    Durante l’evento, la Macelleria Aziendale ha allestito un banco di assaggio dove studenti, docenti e visitatori hanno avuto l’opportunità di degustare e apprezzare la vasta gamma di prodotti carnei offerti dall’azienda. Questa presenza ha permesso di creare un ponte diretto tra produttore e consumatore, offrendo un’esperienza educativa e gustativa al tempo stesso.

    I prodotti della Macelleria Carosi sono stati protagonisti non solo del banco di assaggio, ma anche di showcooking e attività dimostrative. Gli studenti dell’istituto alberghiero hanno avuto l’opportunità unica di lavorare con questi ingredienti di alta qualità, apprendendo come valorizzarli nelle loro preparazioni.

     

    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet
    Luigi Carosi Macelleria Aziendale: eccellenza Carne 2025, foto da internet

    Il Ruolo Educativo della Macelleria Aziendale

    La partecipazione all’evento scolastico ha sottolineato il ruolo educativo che la Macelleria Aziendale di Luigi Carosi svolge nel territorio. Attraverso la sua presenza, l’azienda ha contribuito attivamente alla promozione di una cultura alimentare consapevole, educando i consumatori, e in particolare le giovani generazioni, sull’importanza di una dieta equilibrata e basata su prodotti locali di qualità.

    Durante l’evento, gli studenti hanno illustrando il processo di selezione e lavorazione delle carni, l’importanza del benessere animale e il legame tra il prodotto e il territorio. Queste sessioni informative hanno offerto agli studenti e ai visitatori un’opportunità unica di apprendimento, permettendo loro di comprendere il valore della filiera corta e l’importanza delle produzioni locali per l’economia e la cultura del territorio.

    LEGGI ANCHE: https://www.dallaplatea.it/2025/01/22/magliano-sabina-grande-successo-per-levento-enogastronomico-scuola-aperta-un-tuffo-nelle-origini-2025/?fbclid=IwY2xjawIAdVxleHRuA2FlbQIxMAABHXYu2_No3xU3NClsBb1-5Uswv_KhkkR856eJPqW7jFD-Tb8WA0RMNUhYBg_aem_Wayrbl8xaC1okduc5GRk-g

    L’Impatto sulla Comunità

    La presenza della Macelleria Aziendale di Luigi Carosi all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale. Ha rafforzato il legame tra l’azienda e il territorio, dimostrando l’importanza delle realtà produttive locali nel tessuto sociale ed economico della regione.

    L’evento ha anche evidenziato come la collaborazione tra scuole, istituzioni e aziende locali possa creare sinergie positive, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e valorizzando le risorse del territorio. La Macelleria Aziendale di Luigi Carosi si è dimostrata non solo un’eccellenza produttiva, ma anche un attore attivo nella vita della comunità, capace di contribuire alla formazione delle nuove generazioni.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti parnters articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

    Sito di riferimento: https://www.facebook.com/luigi.carosi.79

  • Gioi e la sua Soppressata tra Storia e Sapori 2022

    Gioi e la sua Soppressata tra Storia e Sapori 2022

    Gioi e la sua Soppressata tra Storia e Sapori 2022

    Di Gaetano Cataldo

    La piccola cittadina di Gioi è incastonata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano nella media valle dell’Alento ad un’altitudine che sfiora i 700 metri sul livello del mare e fa parte della comunità montana del Monte Gelbison e Monte Cervati; ubicata sul costone roccioso di una collina dalla quale è visibile la Catena Serra, Gioi si affaccia su due burroni i cui fondi valle si ricongiungono presso la pianura della Selva dei Santi ed è attraversata dai torrenti Fiumicello e Fosso.

    La soppressata è un salume tipico del Centro e Sud Italia, preparato con una selezione di tagli di carne di maiale (prosciutti, spalle e rifili di pancetta e lardo), infilata in un budello e lasciata stagionare.
    La soppressata è un salume tipico del Centro e Sud Italia, preparato con una selezione di tagli di carne di maiale (prosciutti, spalle e rifili di pancetta e lardo), infilata in un budello e lasciata stagionare.

     

    Ambiente

    Boschi di castagni e lecci si alternano ai querceti abitati da volpi, cinghiali, gufi reali, tassi, marmotte e ricci; dalle ripide vigne ed attraverso gli uliveti si gode di un paesaggio superbo e dall’alto spessore naturalistico, arricchito dalle vedute sui monti sino al Mar Tirreno, abbracciando con lo sguardo un perimetro azzurrato che si estende dall’isola di Capri a Capo Palinuro, passando per l’antica città di Elea.

    Per quanto Gioi, con la sua unica frazione Cardile, conti circa 1300 anime, non manca di essere un luogo ricco di storia e fascino: anche se le prime notizie ufficiali, reperite mediante un diploma della Badia di Cava de’ Tirreni, si fanno risalire al 1034 è stata accertata la presenza degli Enotri che qui costruirono fortezze e rifugi, presidi successivamente rinforzati dalle popolazioni coloniche della Magna Grecia tanto da far presumere l’etimologia del nome di questo borgo cilentano gli derivi dalla trascorsa presenza di un antico tempio pagano dedicato a Giove.

    In seguito Gioi divenne anche roccaforte prima romana e poi longobarda, accrescendo il suo prestigio in epoca normanna, quando divenne baluardo difensivo della Rocca dei Novi e quando, grazie agli Aragonesi, la sua fama di centro amministrativo e commerciale giunse sino in Toscana per via dei manufatti in legno, cuoio e lana, nonché per l’allevamento di bachi da seta.

    Attrazione

    Tra i principali luoghi di attrazione i ruderi della Cinta Muraria Medievale, del ponte, della Cappella del San Salvatore, del Castello e della Porta dei Due Leoni, unica superstite delle sette porte che garantivano l’accesso nel borgo fortificato.

    Da segnalare le chiese dedicate a San Eustachio e a San Nicola per le quali Gioi è conosciuta con l’appellativo di “città dei due campanili”, il Convento di San Francesco del 1466 e la Chiesa di San Giovanni Battista, suo santo patrono, risalente alla seconda metà del ‘500 e, non ultimo, il Palazzo Baronale col suo antico frantoio e la Cappella della Madonna del Carmine; infine, da non perdere, i sentieri che ripercorrono le antiche mulattiere, i tipici mulini ad acqua ed il Lago Lavinia.

    Presidio Slow Food

    Lavorazione La Soppressata di Gioi, presidio Slow Food del Cilento
    Lavorazione La Soppressata di Gioi, presidio Slow Food del Cilento

    Lo scorso 23 giugno Gioi è stata insignita del Diploma di Certificazione consegnato durante l’assemblea internazionale di Slow Food a Mirande in Francia, entrando di fatto nella rete delle città Slow.
    In questa graziosa cittadina, piccola gemma del Cilento, terra famosa per la Dieta Mediterranea, non possono certo mancare primizie e leccornie di prim’ordine, la più nota delle quali è la soppressata.

    La soppressata di Gioi è un presidio Slow Food tra i primi in Italia, la cui produzione è autorizzata oltre che a Gioi e Cardile anche nei comuni limitrofi di Orria, Piano Vetrale, Salento e Stio.

    Per risalirne alla tradizione bisogna ripercorrere le rotte della transumanza, ove l’incontro tra pastori cilentani ed abruzzesi è evidente nella contaminazione produttiva che vede somiglianze con la mortadella di Campotosto, per via del lardello centrale e della pezzatura, anche se l’insaccato gioiese risulta più schiacciato; andando ancor più a ritroso è possibile risalire attraverso il secondo tomo “Delle Cose Rustiche” del 1793, scritto da padre Gaetano Niccola Onorati, detto Columella, al fatto che che addirittura la soppressata di Gioi era nota ed apprezzata già nell’XI secolo, riconoscibile per essere l’unico salame campano lardellato.

    Gioi e la sua Soppresata tra Storia e Sapori 2022
    Gioi e la sua Soppressata tra Storia e Sapori 2022

    Un tempo prodotto con l’autoctono suino nero cilentano, oggi viene ottenuto dai filetti, dai lombi e dai prosciutti di large white, duroc e landrace e loro incroci, allevati sul posto con alimentazione naturale, dal peso non inferiore ai 190 kg e di 12 mesi di età.

    Le carni magre vengono lavorate nei mesi più freddi, accuratamente private di nervature e cartilagini, macinante finemente amalgamandole al sale marino e al pepe nero in grani, senza conservanti; vengono fatte riposare per almeno 10 ore per poi essere insaccate manualmente in budello naturale, inserendo quindi il lardello centrale, ricavato dal collo del suino.

    Generalmente questa soppressata viene anche affumicata, oppure sosta in ambiente termo-condizionato per poi affinare in cantina ed essere stagionato, in ogni caso, per un periodo compreso tra i 40 ed i 45 giorni; talvolta, oltre che sottovuoto, viene conservata in vasi di vetro sottolio oppure nello strutto e, secondo una tradizione legata all’emigrazione dei gioiesi verso le Americhe o in Australia, viene inserita addirittura nel caciocavallo.

    Degustazione

    Gioi e la sua Soppresata tra Storia e Sapori 2022
    Gioi e la sua Soppresata tra Storia e Sapori 2022

    All’esame visivo esterno presenta una buona regolarità e risulta omogeno nel colore del budello su cui hanno attecchito le muffe naturali, mentre al tatto risulta consistente e compatto; la fetta, cedevole alla pelatura, si presenta di un colore rosso vivo omogeneo e leggermente marezzato, senza evidenti fessurazioni e di buona coesione persino in prossimità del lardello centrale.

    All’esame olfattivo si avverte il profumo della nocciola tostata e delle note salmastre che si accompagnano ad un leggero sentore di affumicato e speziatura.

    Con media capacità di masticazione, all’assaggio si avverte un buon equilibrio con una riconferma dei sentori di nocciola a conferire una piacevole persistenza aromatica di buona intensità, con sapidità calibrata ed accenni di pepato stemperati dalla scioglievolezza del grasso.

    Gioi e la sua Soppresata tra Storia e Sapori 2022
    Gioi e la sua Soppresata tra Storia e Sapori 2022 con calice di Aglianicone in purezza Paestum IGT del 2015
    Abbinamento territoriale

    con un Aglianicone in purezza della denominazione Paestum Igt del 2015 senza alcun affinamento in legno:

    il colore rubicondo, quasi tendente al viola, la piacevole consistenza, il profumo ancora vinoso con note succose di gelsi rossi, ciliegia in confettura con accenni piperiti, i suoi tannini più delicati rispetto all’Aglianico, una piacevole verve acida e tendenza alle morbidezze, lo rende un compagno ideale.

     

    Di Gaetano Cataldo


    Sito da visitare: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/soppressata-di-gioi/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/  https://carol-agostini.tumblr.com/