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  • Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024

    Giovanni Aiello, una vita dedica per amore all’enologia

    di Danilo Amapani

    La realtà enogastronomica pugliese continua la sua crescita a livello nazionale e internazionale. In particolar modo un viticoltore ha contribuito a divulgare il Primitivo e altri vitigni autoctoni pugliesi al di fuori dei nostri confini territoriali.
    Stiamo parlando di Giovanni Aiello, come ama definirsi “Enologo per Amore”.

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell'autore
    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell’autore

    Giovanni Aiello è nato e cresciuto in Valle d’Itria. Dopo aver studiato enologia, è emigrato nel Nuovo Mondo per apprendere tecniche e lavorazioni enologiche sempre più avanzate. Dovunque andasse però non ha mai abbandonato le sue origini.
    Tornato a casa, decide di produrre un vino che rappresenti a pieno la sua terra. Nella sua vigna che si estende per 6 ettari, completamente alberelli, decide di piantare e valorizzare vari vitigni autoctoni come Primitivo, Verdeca, Maruggio e Marchione.

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell'autore
    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell’autore

    Viene svolto manualmente sia il lavoro in vigna, affinché le uve vengano selezionate al meglio, che il lavoro di etichettatura. All’ingresso della bottaia è situato un tavolo lungo 10 metri dove avviene la creazione di ogni singola etichetta attraverso l’utilizzo di stampini e inchiostri colorati a seconda della tipologia del vino.

    Le etichette sono formate da diversi puntini per simboleggiare i Chakra. Per Giovanni, che ha deciso di chiamare proprio così la sua linea di vini, il Chakra rappresenta un legame indissolubile tra terra e vino, con l’obiettivo di far conoscere a tutti i profumi e la bellezza della Puglia.

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell'autore
    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, foto dell’autore

    Degustazione vini

    CHAKRA ROSSO DOC

    Vitigno principe della Puglia, il Primitivo. Una volta raccolti i grappoli vengono utilizzati interi nei tini. Questo avviene affinché tutti i profumi che possiedono vengano trasmessi nel vino sotto forma di eleganza, corpo e per arricchire la complessità gusto-olfattiva. Questa tecnica di vinificazione nata in Borgogna, fa intuire che tutti gli studi di Giovanni vengano messi in atto per far sì che i suoi vini tirino fuori tutta la loro essenza.

    Il Chakra Rosso DOC successivamente svolge la fermentazione in barrique e tonneaux di secondo passaggio per non snaturare il vino e riposa in bottiglia per 6 mesi.

    Colore rosso rubino impenetrabile, bouquet olfattivo di una grande complessità: frutta rossa di ciliegia e amarena accompagnata da sentori di liquirizia e spezia dolce, vaniglia e pepe nero. Gustandolo la finezza fa da padrona. Una grande freschezza e sapidità invogliano un altro sorso; come nota finale la leggera tannicità, sottile e delicata.

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, Primitivo Chakra Rosso foto dell'autore
    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, Primitivo Chakra Rosso foto dell’autore

    CHAKRA ESSENZA

    Secondo vino simbolo della cantina è “Chakra Essenza” al quale Giovanni Aiello è particolarmente legato.
    Prodotto da una vigna secolare, viene utilizzato un vitigno autoctono pugliese, la Verdeca. Un vitigno anch’esso molto antico, probabilmente di origine greca. C’è un legame emotivo con questo vino poiché abbraccia numerose sfaccettature della viticoltura: gli alberelli curati dagli uomini; una valorizzazione di un vitigno pugliese; la potenzialità di un terroir nobile.

    Per far coesistere tutte queste caratteristiche, Giovanni Aiello non poteva che metterci tutto il suo impegno nella realizzazione di questo vino. La vendemmia viene svolta con qualche giorno d’anticipo per ottenere nel vino più lieviti autoctoni possibili. Successivamente una parte del mosto fermenta in acciaio a temperatura controllata; una seconda parte viene vinificata con macerazione delle bucce.
    La maturazione viene svolta sulle fecce per un anno e vengono trattati con continui batonnage per dare maggiore complessità al gusto; infine rimane in bottiglia per 6 mesi.

    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, verdeca Chakra giallo, foto dell'autore
    Giovanni Aiello, eccellente enologo per Amore 2024, verdeca Chakra giallo, foto dell’autore

    Colore dorato e ricchezza di profumi: frutta disidratata, erbe aromatiche, miele, spezie dolci compongono il bouquet olfattivo di questo vino. Assaporandolo, nonostante il corpo abbastanza intenso, resta imponente la sua sapidità e acidità.

    Danilo Amapani, Pugliese DOC, Annata ’98; sommelier AIS dal ’19. Wine lover & traveller
    Danilo Amapani, Pugliese DOC, Annata ’98; sommelier AIS dal ’19. Wine lover & traveller

    Sito di riferimento protagonista:  https://www.giovanniaiello.it/it/vini/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses

    VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO PREVIEW 2024: A Journey through Taste and Tradition

    By Carol Agostini

    January 2024

    The picturesque town of Montepulciano, a Tuscan gem nestled among the hills of Valdichiana, is gearing up to welcome wine and culture enthusiasts for the Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024. An unmissable event taking place from February 10 to 12, offering intense and flavorful days dedicated to both industry professionals and lovers of fine wine.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, logo from press release
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, logo from press release

    Montepulciano, with its medieval charm, is surrounded by rolling hills covered with vineyards that produce the exceptional Vino Nobile. The region is steeped in history, with cobbled streets and Renaissance palaces rising amidst breathtaking panoramas. Carefully cultivated along sun-kissed slopes, the vineyards are the beating heart of this wine region, contributing to the creation of globally unique wines.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site

    Wine Production: Excellence in the Glass

    Vino Nobile di Montepulciano holds a prestigious Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) status, synonymous with oenological excellence. Primarily crafted from Sangiovese grapes, the wine is characterized by complexity, structure, and an unmistakable fruity character. The Preview is the perfect opportunity to savor new vintages and discover the evolution of this nectar over time. Local producers, true artisans of wine, will enthusiastically share their creations and the stories behind each label.

    Historical and Cultural Connections: Artistic Treasures and Centuries-old Traditions

    Montepulciano boasts an extraordinary historical and artistic heritage. Palaces, churches, and museums bear witness to centuries of culture and tradition. During the Preview, participants will have the opportunity to immerse themselves in this captivating context, combining the pleasure of wine with the discovery of cultural treasures. Guided tours to points of interest and meetings with local experts will enrich the experience, providing an in-depth look into the history of Montepulciano.

    Culinary Tradition: Authentic Tastes of Tuscan Cuisine

    Alongside Vino Nobile, the Preview also celebrates the rich Tuscan culinary tradition. Visitors will have the opportunity to delight their palates with local specialties expertly paired with the wines on offer. From the delights of pecorino cheeses to the robustness of extra virgin olive oils, each bite will be a journey into the authentic flavors of Tuscany.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site

    Event Program: Immersive Days of Tasting and Encounters

    The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 unfolds over three intense days:

    • Saturday, February 10: The event will open its doors from 2:00 PM to 7:00 PM, providing industry professionals the opportunity to immerse themselves in new vintages and establish valuable contacts.
    • Sunday, February 11: Opening hours will be from 12:00 PM to 7:00 PM, extending the pleasure of wine tasting to wine lovers and enthusiasts eager to explore the world of Vino Nobile.
    • Monday, February 12: The event will conclude at 7:00 PM, with a final day dedicated to the tasting of exquisite Vino Nobile and the consolidation of oenological experiences.

    SEE ALSO: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-tour-sensi/

    An Unforgettable Stop in the World of Tuscan Wine

    The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 promises to be an extraordinary event, where the blend of tradition, territory, and wine reaches excellence. A must-visit for those wishing to have a complete experience in the heart of the Tuscan hills, savoring the best of local wine production.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Event Website: https://www.consorziovinonobile.it/

    Article partner sites: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Marco Porello dal 1994 succede al nonno Cesare nella conduzione dell’azienda di famiglia

    Di Elsa Leandri

    A sud del Piemonte nella zona di Roero, il cui nome deriva dagli omonimi conti Roero, rappresentanti di una delle maggiori famiglie di Asti appartenenti alle casane astigiane, sorge l’azienda agricola Marco Porello.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da sito
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da sito

    Marco è alla guida della cantina dal 1994 e segue le orme della famiglia facendosene portavoce e dimostrando un gran rispetto per la terra che calpesta quotidianamente. La famiglia Porello possiede dei vigneti fin dagli inizi del Novecento, ma è stato con il nonno Cesare Porello, negli anni Trenta, che si è assistito a un importante cambiamento con la trasformazione della proprietà in una vera e propria azienda vitivinicola. Successivamente i due fratelli Riccardo e Ettore ne hanno preso le redini e si sono fatti custodi di questa realtà per tramandarla a Marco, figlio di Riccardo.

    Ad oggi la proprietà è di circa 15 ettari vitati di cui alcuni sono localizzati nel comune di Vezza d’Alba caratterizzato da un terreno sabbioso, di origine marina e ricco di minerali ideale per l’allevamento di nebbiolo, favorita e arneis e altri, caratterizzati da unottima esposizione sud-ovest, sono invece a Canale d’Alba in cui il suolo diventa più ricco d’argilla e in cui barbera e nebbiolo, che sarà utilizzato per il Roero Toretta DOCG, trovano il loro idoneo habitat.

    Marco si dedica alla produzione di 10 etichette differenti in cui i protagonisti sono esclusivamente i vitigni autoctoni (arneis, favorita, barbera, nebbiolo e moscato) tanto è indissolubile e viscerale il legame tra loro e la loro espressione legata a questo territorio di origine pliocenica che si trova sulla riva sinistra del fiume Tanaro.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da internet
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da internet

    In fase degustativa sono stati proposti il Langhe Nebbiolo Doc 2021, la Barbera d’Alba Mommiano 2021 e il Moscato d’Asti 2021.

    Langhe Nebbiolo 2021 – 100% nebbiolo proveniente dal comune di Vezza d’Alba. Il calice si riempie di un vivido rubino da cui si elevano dei sentori fragranti di ciliegia e lampone su un tappeto di violetta e di rosa rossa. In chiusura echi empireumatici di cacao e tabacco e note delicatamente speziate. La freschezza dinamicizza la bocca e accompagna dei tannini fruttati in fase di integrazione riuscendo a bilanciare in parte la nota calorica. Chiusura su pralina di amarena.

    Barbera d’Alba Mommiano 2021 – 100% barbera proveniente dal comune di Canale. Rubino luminoso. L’olfatto intrigante verte su confettura di lampone e di marasca e su petali di giacinto e lillà cosparsi da effluvi di vaniglia e di rabarbaro. La freschezza vibrante tipica del vitigno si coniuga con un tannino levigato e sostiene la nota pseudo-calorica lasciando il cavo orale su un finale delicatamente amaricante.

    Barbera d’Alba Mommiano 2021, foto dell'autrice, articolo: Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994
    Barbera d’Alba Mommiano 2021, foto dell’autrice, articolo: Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Moscato d’Asti 2022 – 100% moscato d’Asti proveniente da Calosso, uno dei tre comuni riconosciuti patrimonio mondiale dell’Unesco per la coltivazione e la produzione di questo straordinario vitigno. La veste verdolina con riflessi paglierini è impreziosita da fini bollicine. L’aromaticità tipica del moscato offre echi di rosa bianca, salvia e muschio accompagnati da ricordi di pesca e ananas e da brezze di lemongrass e verbena. La delicata dolcezza viene sostenuta dalla freschezza offrendo un sorso equilibrato ed elegante stuzzicato dalla leggera effervescenza. Si dissolve lentamente su una scia di cedro candito.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto vigneti da sito
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto vigneti da sito

    Dalla degustazione di questi tre campioni ritroviamo i concetti che l’attuale proprietario pone al primo posto: l’espressione delle caratteristiche del vitigno e del proprio territorio di cui lui stesso ne diventa difensore e garante per far sì che ogni peculiarità e tipicità del Roero si svelino ad ogni assaggio. Un’attenzione scrupolosa dalla vigna alla cantina guidata dalla passione offre prodotti di estrema piacevolezza ideali per accompagnare un momento tra amici attorno a una tavola imbandita con il Langhe, a una merenda con il Barbera d’Alba Mommiano o anche più semplicemente a un aperitivo con il Moscato d’Asti.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://www.porellovini.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

     

  • TRENTINO e VINO 2022-2023, due libri due racconti da leggere

    TRENTINO e VINO 2022-2023, due libri due racconti da leggere

    TRENTINO e VINO 2022-2023

    Una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia trentina.

    Di Rosaria Benedetti

    Non è così frequente in Trentino la presentazione, nello stesso semestre, di ben due libri che portano agli onori della carta patinata, strumento purtroppo in declino, il vino trentino. Uno dei due è addirittura alla sua seconda edizione.

    TRENTINO e VINO 2022-2023Una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia trentina, articolo di Rosaria Benedetti
    TRENTINO e VINO 2022-2023, una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia trentina, articolo di Rosaria Benedetti

     Formati e contenuti differiscono non poco, ma va dato atto ad entrambi di proporre una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia territoriale, pur con stili e prospettive decisamente diversi.

    Tutti gli autori coinvolti sono attualissimi e autorevoli protagonisti del palcoscenico del vino nonché profondi conoscitori sia della sua storia, qualcuno partendo addirittura della preistoria, che delle dinamiche sociopolitiche che l’hanno scandita in tempi più recenti, in particolare dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi.

    Nèreo Cavazzani Appunti per una biografia critica del vino trentino, articolo di Rosaria Benedetti
    Nèreo Cavazzani Appunti per una biografia critica del vino trentino, articolo di Rosaria Benedetti

    Nèreo Cavazzani Appunti per una biografia critica del vino trentino

    di Tiziano Bianchi e Angelo Rossi – Iskra – territoriocheresiste

    Presentato nella sua prima edizione a Vinitaly 2022 presso Astoria Wines, il volumetto prende spunto da una retrospettiva scritta a più mani sulla figura dell’enologo Nèreo Cavazzani, per percorrere a ritroso fatti e misfatti dai quali sono scaturiti nel tempo gli attuali palinsesti dell’enoviticoltura trentina. Il plurale è d’obbligo poiché molteplici sono le compagnie, gli attori e i protagonisti in scena. La chiave di scrittura/lettura è volutamente politica così come è evidente l’auspicato contributo in termini di dibattito.

    Tiziano Bianchi wine blogger e Angelo Rossi già segretario del Comitato Vitivinicolo, articolo di Rosaria Benedetti: TRENTINO e VINO 2022-2023, due libri due racconti da leggere
    Tiziano Bianchi wine blogger e Angelo Rossi già segretario del Comitato Vitivinicolo, articolo di Rosaria Benedetti: TRENTINO e VINO 2022-2023, due libri due racconti da leggere

    Perché è nato questo libro?

    Insieme ad Angelo Rossi volevamo materializzare un lavoro politico e divulgativo che oltre dieci anni fa avevamo cominciato sul web: articoli, post, polemiche, invettive, pubblicati prima su Trentinowineblog poi su Territoriocheresiste.

    Un lavoro che fin dall’inizio, era il 2011, voleva indagare il vino del Trentino, prima di tutto, come atto politico, come azione economica e sociale dentro il contesto della nostra provincia. Il vino, quindi, come pretesto, o come alibi perfetto, per investigare in chiave sociologica ed economica la relazione fra le classi dirigenti locali, politiche e cooperative, e le classi subalterne delle campagne, i contadini del fondovalle e delle colline. Il libro nasce da questo presupposto e dall’ambizione di superare la dimensione effimera, e usa e getta, della scrittura digitale, per approdare ad una forma materiale, concreta, cartacea.

    Per fare questo avevamo bisogno di un’evocazione forte, suggestionante, penetrante e per questo abbiamo evocato la figura di Nèreo Cavazzani, che fa da filo conduttore e trait d’union fra i numerosi saggi di cui si compone quest’opera che volutamente ha un tono corale e collettivo

    Nella storia di Nèreo Cavazzani, personaggio di elevata statura morale prima ancora che di grande sapienza tecnica, trentino di nascita e veneto di adozione lavorativa, è riflesso un affresco del vino trentino dalle cifre stilistiche eterogenee, dalle pennellate vivaci e nostalgiche, pungenti e provocatorie alternate a documenti di autenticità storicità. Questi ultimi in particolare, benché datati, oltre ad essere tecnicamente ineccepibli anticipano con straordinaria preveggenza evoluzioni e conflitti del panorama del vino Trentino. La figura del grande enologo risplende quindi attualissima acquisendo pagina dopo pagina notevoli doti di preveggenza!

    Al netto di quel pizzico di invidia per l’affetto e la stima che Nèreo Cavazzani è riuscito a conquistarsi fuori dal Trentino, è un libro da leggere e rileggere per capire, discutere e magari anche, alla luce di qualche circostanza documentata, dubitare!

    Raccontare il Trentino del Vino

    di Rosa Roncador, Attilio Scienza e Nereo Pederzolli – Publistampa Edizioni Pergine Valsugana Trento

    Volutamente definito dagli autori “un sussidiario” cui attingere per documentarsi e istruirsi sulla storia e sulla evoluzione della diffusione delle pratiche vitienologiche in Trentino, il volume è una vera e propria “fonte” documentata cui fare riferimento per approfondire a 360 gradi le conoscenze in materia.

    Il contributo dei tre autori si differenzia naturalmente secondo le competenze di ciascuno, ma l’insieme che ne scaturisce è di grande respiro e denota l’obiettivo comune e condiviso di creare finalmente una sorta di piccola Enciclopedia interdisciplinare del vino trentino alla portata di tutti, consumatori, appassionati, tecnici, viticoltori, enologi. Di indubbio spessore le tre voci narranti, archeologica, etnografica e divulgativa, che sanno fondersi in un dialogo versatile e accattivante per dare un condensato “territoriale” di sorprendente efficacia.

    L’idea del libro e del suo “racconto” del Trentino del Vino è scaturita durante il percorso di formazione avviato dal Consorzio Piana Rotaliana Koenigsberg nel 2019. Obiettivo del Corso era quello di suscitare motivazioni forti per una visione condivisa, nello specifico del territorio rotaliano, come mèta turistica. La ricchezza delle informazioni storiche, il positivo impatto con la resistenza delle tradizioni sopravvissute ai passaggi generazionali, l’unicità del territorio trentino da sempre cerniera culturale tra Italianità e tirolo, hanno amplificato obiettivi e progetti: da uno sguardo interno alla piana rotaliana si è passati, con il sostegno del Consorzio vini del Trentino, a un affresco o meglio, a un contenitore esaustivo e ben organizzato di tutto ciò che bisogna conoscere sul vino trentino.

    Una condizione importante, ma anche difficile da realizzare nella narrazione, è la multidisciplinarietà alla quale attingere gli elementi da combinare nella storia. Una storia è affascinante se raccontata dal punto di vista culturale, antropologico, storico, geografico, biologico, enologico ecc.” …………….

    Questo libro è stato un viaggio anche per noi che abbiamo potuto navigare tra queste pagine discutendo, raccontando e potendo godere reciprocamente delle conoscenze e dei punti di vista degli altri. Sono stati giorni che rimarranno nella nostra memoria e speriamo di essere riusciti – un professore, un giornalista e un’archeologa – a restituire un quadro il più possibile completo (e speriamo gradevole) della bellezza del territorio viticolo trentino e delle verità che i suoi suoli spesso celano

    Attilio Scienza, Professore ordinario di Viticoltura presso l’Università degli Studi di Milano - Rosa Roncador, archologa - Nerèo Pederzolli, giornalista, articolo di Rosaria Benedetti: TRENTINO e VINO 2022-2023 Una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia trentina.
    Attilio Scienza, Professore ordinario di Viticoltura presso l’Università degli Studi di Milano –
    Rosa Roncador, archologa – Nerèo Pederzolli, giornalista, articolo di Rosaria Benedetti: TRENTINO e VINO 2022-2023
    Una immersione analitica e circostanziata nella storia della vitienologia trentina.

    Chi di noi non conserva un indelebile ricordo del proprio sussidiario! Il testo complementare per antonomasia, integrativo delle conoscenze di base che il maestro era tenuto a trasmettere. “Raccontare il Trentino del Vino” è proprio questo, un manuale complementare, finora mancante, per una conoscenza profonda e divulgabile del patrimonio vitivinicolo del Trentino.

    https://www.publistampa.com/edizioni/prodotto/raccontare-il-trentino-del-vino/

    https://vinideltrentino.com/

    https://www.pianarotaliana.it/

     

    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Informazioni acquisto

    https://www.amazon.it/N%C3%A8reo-Cavazzani-Appunti-biografia-trentino/dp/B09TN492MQ

    https://www.territoriocheresiste.it/