Villa Santo Stefano presenta Nina, il nuovo Cabernet Franc in purezza
Redazione – Carol Agostini
La cantina di Wolfgang Reitzle, che lo scorso anno ha coronato il sogno di acquisire alcuni ettari di vigneto in Maremma, ha dato vita questa edizione limitata di sole duemila bottiglie.
Wolfgang Reitzle presenta un altro figlio vitivinicolo 2023, logo da comunicato stampa
Villa Santo Stefano presenta Nina, la sua nuova etichetta 100% Cabernet Franc. La cantina della Lucchesia, che dallo scorso anno si è impegnata anche in alcuni ettari nel cuore della Maremma, ha dato vita a questa prima annata, la 2020, disponibile in un’edizione limitata di sole duemila bottiglie.
Reitzle e la moglie Nina Ruge, foto da internet
Nina è la realizzazione di un sogno per Wolfgang Reitzle, imprenditore tedesco e proprietario dell’azienda: grande appassionato di questo vitigno, cercava un terroir che potesse esprimerne al meglio le peculiarità, trovandolo nella zona di Manciano, a sud della città di Grosseto. Villa Santo Stefano dallo scorso anno ha quindi diversificato le sue linee, rimanendo comunque fedele al territorio di origine sui colli di Lucca, ma scegliendo con questo progetto di impegnarsi sempre di più nella produzione di grandi vini toscani.
La bottaia di casa Wolfgang Reitzle, foto da internet
La prima etichetta interamente Cabernet Franc dell’azienda è stata proprio l’omonimo vino Villa Santo Stefano, prodotto in pochissime bottiglie in formato magnum, che si è dimostrato fin da subito molto apprezzato tra gli operatori di settore e i winelovers. Da qui la scelta di creare una nuova etichetta di pregio, che Reitlze ha voluto dedicare alla moglie Nina Ruge, noto volto della televisione tedesca e scrittrice di best seller.
Nina è la realizzazione di un sogno per Wolfgang Reitzle, immagine da comunicato stampa
Nina si presenta con toni rosso rubino intenso e un profumo caratteristico varietale con note di peperone dolce, lamponi, ciliegia e frutti di bosco. Affinato per 14 mesi in barrique di rovere francese, il vino in bocca è fresco, elegante con un tannino fine e molto equilibrato, mentre il finale è lungo, succoso e invita subito ad un altro bicchiere.
Nina sarà disponibile a partire da giugno 2023 al prezzo di 70 euro a bottiglia, nel formato di 6 bottiglie in box di legno.
Wolfgang Reitzle presenta un altro figlio vitivinicolo 2023, immagine da internet
VILLA SANTO STEFANO
Villa Santo Stefano è la scelta di Wolfgang Reitzle che, dopo molti anni come manager delle più importanti case automobilistiche in Europa e negli USA, ha scelto di produrre il suo vino e il suo olio in Lucchesia. Reitzle, nato vicino Neu-Ulm in Germania, fin da bambino passava in Italia le sue estati con la famiglia.
La passione per la Toscana lo ha portato ad acquistare Villa Santo Stefano con la moglie Nina Ruge, noto volto televisivo in Germania e scrittrice di best seller, e a trasformarla in un’azienda agricola dedita alla produzione di olio e vino, che accoglie anche uno spazio dedicato all’ospitalità. Principio fondante di Villa Santo Stefano è una gestione tecnologica e attenta all’ambiente.
A partire dal 2022 l’azienda alleverà 18 ettari totali di vigneto suddivisi tra Lucchesia e Maremma, per un totale di circa 60.000 bottiglie di vino prodotte, accanto a 5 ettari di uliveto per 1.500 litri di olio extra vergine.
Da comunicato stampa
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE
Di Elsa Leandri
Potremmo forse parlare di una nuova rinascita? Questa è l’impressione che ci ha dato l’Anteprima Vini della Costa che si è svolta a Lucca presso il Real Collegio nel primo week end primaverile del 2023 (12-13 marzo), data insolita per questo evento che aveva solitamente luogo nei primi giorni di maggio.
Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
È entrata, infatti, a far parte di Lucca Gustosa, quest’anno alla sua prima edizione, in cui oltre a Anteprima Vini della Costa Toscana, si sono svolte molte iniziative in tutta la città: piazza dell’Anfiteatro con salumi, zuppe, castagne, mieli e formaggi, Piazza Napoleone con un mercato di prodotti tipici, l’Atelier Ricci con una mostra dei prodotti locali e Palazzo Pretorio con il Lounge Club Amici del Toscano.Iniziativa ampia e molto apprezzata che ha permesso di richiamare molte persone lucchesi e non all’interno della cinta muraria.
Sala Anteprima Vini della Costa di Elsa Leandri
Proprio per questo motivo al Real Collegio accanto alla presenza di diverse cantine (circa 70) rappresentanti le varie province di Lucca, Massa-Carrara, Livorno ( in misura minore rispetto alle aspettative), Pisa e Grosseto, ruolo importante lo ha svolto anche il food sia nella versione “Abbinamenti” che nella “Edizione Zero”, come l’ha definita Cristiano Tomei, noto chef stellato e conduttore di vari programmi culinari, di CONDI_MENTI.
Il legame indissolubile tra cibo e vino si fa sempre più stretto e Lucca risponde a piena voce.
Abbinamenti e CONDI_MENTI
“Abbinamenti” ha permesso a alcune realtà locali di proporre i propri prodotti dall’olio, ai salumi, al formaggio e le caratteristiche di ogni pietanza è stata sottolineata ed enfatizzata dall’accompagnamento con il vino proposto dai sommelier AIS.
Abbinamenti durante l’evento, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 , foto di Elsa Leandri
CONDI_MENTI è invece il nuovo format che l’organizzazione ha offerto per potere Condire gustosamente le proprie Menti.
Locandina Condi-Menti, articolo: LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE, foto di Elsa Leandri
In questa “edizione zero” lo chef e direttore artistico Cristiano Tomei e il noto pasticciere Damiano Carrara, che trovano nella città di Lucca il palcoscenico della propria attività, si sono quindi susseguiti in diversi incontri il cui scopo era fondamentalmente quello di educare, attorno a una lunga tavolata, il consumatore alla scelta di prodotti eccelsi in termine di qualità e di porre maggiore attenzione nella preparazione e nella lavorazione del cibo.
Non sono mancati ospiti come Marco Malvaldi, scrittore di gialli (celeberrima la serie del Bar Lume e i casi di Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana) e chimico o il giornalista Leonardo Romanelli.
Cristiano Tomei e Marco Malvaldi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
In questo frangente, che potremmo assimilare a una chiacchierata tra amici, erano ospitati a rotazione anche tre produttori di vino che avevano in questo modo la possibilità di narrare la loro storia e il loro know-how: peccato che il concetto di abbinamento cibo-vino veniva messo in secondo piano dando l’impressione di viaggiare su due binari diversi e lasciando in questo modo il palato già educato interdetto e spiazzato.
Cibo e vino Condi-Menti, foto di Elsa Leandri, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023
Anteprima Vini Della Costa Toscana- 22esima edizione
Delle 69 cantine presenti erano preponderanti le cantine lucchesi e pisane, evidente la minor partecipazione della provincia di Massa Carrara, Livorno (che accoglie peraltro la doc più importante della parte costiera) e Grossetana. Purtroppo quest’anno non è stata proposta nessuna Masterclass che in passato suscitava sempre molto interesse e aspettativa.
Ci siamo pertanto dedicati ai banchi di assaggio e di seguito ne riportiamo alcuni aspettando la 23esima edizione con la speranza di poter contare sulla maggior presenza di produttori e di laboratori dedicati al nettare di Bacco.
Articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 di Elsa Leandri
La Nascosta
Sita nel cuore della Val d’Orcia, Luca Mastrojanni sta investendo tutto se stesso puntando su vitigni internazionali. Senz’altro l’esperienza passata del padre di Luca nelle terre ilcinesi hanno permesso di affinare quelle proprietà e quelle attenzioni per ottenere dei prodotti di elevata fattura.
Produttore con bottiglia della cantina La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Moscaminer (50% Moscato e 50% Traminer) di cui abbiamo potuto apprezzare la diversità di espressione nell’annata 2020 piacevole e beverina con note di salvia e litchi e nella 2019 marcata da sentori agrumati e di lemongrass, vibrante e saporita.
Bottiglie La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Gisso 2019 (100% Sauvignon) che esplode nei sentori tropicali di papaya, frutto della passione e ananas mantenendo una vivacità in bocca squisitamente ravvivata da un lungo finale agrumato.
Chard’o’ 2020 (100% Chardonnay) Elegante e suadente con note di ananas, pompelmo giallo e di pietra bagnata. Bocca sedotta da un lungo finale con ricordi di lemongrass.
Cantina Biagiotti
Azienda a conduzione familiare nata dalla passione del padre Ferdinando Biagiotti per la viticoltura e situata in Lucchesia in Valfreddana. Il motto del loro casato “Humilitas in coscientia” rispecchia egregiamente il modo con cui si pongono nel rapporto sia con la terra ma anche con la gente.
Produttore e bottiglia Donna Paola di Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Donna Paola 2020 IGT Toscana (Trebbiano, Vermentino, Malvasia e Moscato) è ottenuto grazie a una macerazione di 10 giorni sulle bucce. Attraente al naso con sentori di pesca matura, tiglio e camomilla e ricordi di pepe bianco. Offre un sorso appagante e lungo con richiami di mango.
Bottiglia Donna Paola Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Arrighi
Proprio dietro Porto Azzurro sull’isola d’Elba Antonio Arrighi, ora affiancato da sua figlia Giulia, continua a esplorare e a valorizzare la sua amata terra. Tantissimi prodotti proposti da un metodo classico a vini vinificati in anfora o in barrique. Molti ricorderanno questa cantina per il loro vino marino, Nesos, frutto di una collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e del cortometraggio pluripremiato Vinum Insulae.
Bottiglia Valerius di Arrighi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Valerius 2021 IGT Toscana (100% Ansonica). La lunga macerazione sulle bucce e l’affinamento in anfora regala dei sentori accattivanti di fiori di campo, erbette aromatiche e di frutta a polpa bianca. L’Impatto in bocca è sostenuto da una viva sapidità che lascia lentamente il cavo orale con echi di scorza d’agrumi.
Fattoria Ruschi Noceti
Siamo sopra Pontremoli. Questa cantina ci ha sorpreso per la sua proposta. Infatti crede molto nei vitigni tipici del territorio lunigianese tanto da aver collaborato nel 1994 con l’Università di Pisa per la creazione di un Vigneto Collezione, volto a individuare e a raccogliere i vitigni autoctoni di questa parte di Appenino Tosco-Emiliano.
Bottiglie di Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Super Otto 2018 IGT Val di Magra (60% Durella, 40% altre uve autoctone) prodotto unicamente in questa annata in cui le condizioni climatiche sono state tali da permettere di ottenere un vino di notevole pregio. L’impatto olfattivo è ampio con richiami di frutta a polpa gialla quale ananas, pesca e albicocca, di pompelmo e cedro canditi e di un’elegante speziatura di zafferano. In bocca si percepisce una leggera astringenza, che affiancata dalla sapidità contribuisce a rendere il sorso indimenticabile.
Produttore Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Super Pòllera 2018 IGT Val di Magra (100% Pollera) Viola e rosa rossa, confettura di ciliegia e lamponi, leggere note balsamiche trovano perfetta corrispondenza nel cavo orale. La gradevolezza al sorso dettata da morbidezza e da tannini ben integrati e di ottima fattura si conclude con un lungo finale con richiami di arancia sanguinella essiccata.
Podere Fedespina
Altra realtà lunigianese. Il podere dapprima si era dedicato alla vinificazione di Merlot e Ciliegiolo, ma in seguito all’acquisto di un vigneto sito in Valle di Caprio e teatro di una sperimentazione per produrre un metodo classico negli anni settanta, ha iniziato a dedicarsi anche alla produzione di un altro vino fermo a base di Pinot Nero.
Bottiglia Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
Fedepina 2019 IGT Toscana(100% Pinot Nero) è tipico e varietale. La piccola frutta rossa, la ciliegia, la viola e il glicine, le leggere note balsamiche e il lieve ricordo di sottobosco sono tutti cadenzati e ben identificabili. Arricchito infine da spezie dolci e non invasive. Freschezza e tannino ben integrato rendono il sorso elegante e durevole.
Produttore Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa LeandriElsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, approfondimenti sulle Annate, Riserve e Selezioni
Di Cristina Santini
Verso la Fortezza Medicea di Montepulciano, foto di Cristina Santini
Sabato 18 febbraio, nell’incantevole borgo di Montepulciano, ho preso parte ad una delle due giornate sull’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano organizzata dal Consorzio in un contesto esclusivo come la Fortezza Medicea, a pochi passi da Piazza Grande.
Una cittadina medievale toscana, ubicata su una collina circondata da vigneti e dallo splendido paesaggio della Valdichiana e della Val d’Orcia, pronta ad accogliere pubblico e operatori della stampa con occhi puntati sulle nuove annate. Oltre 40 Produttori presenti ai banchi d’assaggio, più della metà della denominazione, che hanno raccontato le annate e i loro progetti futuri.
Il Palazzo Comunale in Piazza Grande, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice
Numeri in crescita per la denominazione poliziana che esporta ancora più sul mercato estero (68%) rispetto a quello italiano (32%) e che vede la Germania e gli Stati Uniti come i principali paesi esportatori del Nobile con un quantitativo di 7.1 milioni di bottiglie immesse nel 2022 (+6% sul 2021) e 2.8 milioni di Rosso di Montepulciano (+7.7% rispetto al 2021).
Il progetto Pieve, tanto atteso che porterà all’approvazione di un nuovo disciplinare nel 2025, permetterà l’introduzione della tipologia in etichetta, identificando una particolare zona con l’impiego almeno del 90% di Sangiovese e la restante parte di vitigni autoctoni complementari (Canaiolo, Colorino, Mammolo ecc.) e con uve prodotte esclusivamente dall’azienda imbottigliatrice.
Dodici le aree di studio identificate come UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) e menzionate con il nome delle antiche Pievi, circoscrizioni territoriali religiose e civili risalenti all’epoca romana e longobarda: Argiano, Ascianello, Badia, Caggiole, Cervognano, Ciarliana, Gracciano, Le Grazie, San Biagio, Sant’Albino, Valardegna e Valiano.
Da Palazzo Contucci in lontananza la Val d’Orcia, foto di Cristina Santini
È sempre più crescente il numero delle aziende che si impegnano a vinificare il Prugnolo Gentile (così chiamato il Sangiovese da queste parti) in purezza o con una piccola aggiunta di vitigni autoctoni a dimostrazione della vera autenticità dei Nobile, abbandonando sempre più l’impiego delle uve internazionali.
Riflettori puntati sulla 2020, considerata l’annata a cinque stelle, e la Riserva 2019, fino a degustare millesimi precedenti che ho assolutamente apprezzato e riportato nei miei assaggi migliori e dove, non solo per le percentuali delle varietà impiegate importanti, hanno contribuito sicuramente territorio, clima, legni utilizzati e l’inconfondibile mano dell’uomo.
L’annata 2020 è stata piuttosto regolare caratterizzata da pochi sconvolgimenti climatici, con qualche rallentamento nella fase di crescita dei germogli tra aprile e maggio a causa della poca disponibilità idrica dei terreni recuperata poi con le piogge di giugno.
La maturazione dei grappoli ha avuto fasi alterne tra agosto e settembre, passando da giornate limpide con una buona luminosità e temperature ottimali a cali bruschi e piogge frequenti. L’instabilità comunque non ha impedito il procedere della maturazione fenolica e ha portato vini con un gradevole corredo aromatico e un buon equilibrio tra struttura e acidità.
La Riserva 2019 è risultata, nella maggior parte delle degustazioni, elegante, longeva e solo in qualche caso con un’espressione tannica ancora ruvida.
Comunque due annate degne che si sono presentate al calice con profili variegati a seconda dell’azienda, a dimostrazione del fatto che non c’è ancora una linea di congiunzione interpretativa e territoriale ma un approccio orientato più sulla singola referenza, superando però quel retaggio del passato dovuto ai tannini pesanti che hanno lasciato definitivamente spazio all’eleganza e all’equilibrio.
L’entrata della Fortezza Medicea, foto di Cristina Santini, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023
I migliori assaggi, con le mie considerazioni di rito, in ordine di degustazione e suddivisi per Aziende:
Podere Il Macchione: Nobile di Montepulciano 2019 – Intenso, fresco, goloso. Nobile di Montepulciano 2018 – Frutto deciso e tannini setosi. Riserva 2017 – Elegante e longevo, ha tutto il tempo per elevarsi ancora. Un gran Nobile.
Vino Nobile Riserva 2017 Il Macchione, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, foto di Cristina Santini
Podere Casanova Guidotti: Rosso di Montepulciano 2020 – Profondo e di grande potenza estrattiva. Nobile di Montepulciano 2020 – Appena imbottigliato ma un grande vino da attendere, scalpitante. Nobile di Montepulciano 2019 – Complesso e appagante.
Batteria della Cantina Guidotti, foto di Cristina Santini
Fattoria della Talosa: Riserva 2019 – Intensità di frutto e freschezza Nobile di Montepulciano Selezione Filari Lunghi 2018 – Dinamico, godurioso e di lunga persistenza.
I vini di Talosa, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice
Contucci: Rosso dì Montepulciano 2020 – Fragrante e succoso, buona bevibilità Nobile di Montepulciano Pietra Rossa 2018 – Sorso pieno di energia, vellutato e composto. Sorprendente. Riserva 2017 – Agile, corposo, di bella struttura.
I vini della Cantina Contucci, foto di Cristina Santini
Il Molinaccio: Rosso di Montepulciano Il Golo 2021 – un effluvio di frutta rossa fresca, godibile e beverino. Nobile di Montepulciano La Spinosa 2019 – Frutto croccante, spalla acida alta, elegantemente sincero. Riserva La Poiana 2016 – Ampio al naso e al palato con un’incredibile struttura. Impeccable.
Line up Il Molinaccio, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice
Poliziano: Nobile di Montepulciano Selezione Asinone 2020 – Grande potenziale, bouquet generoso, rotondo e avvolgente. Nobile di Montepulciano Selezione Le Caggiole 2017 – Ampio il ventaglio degli aromi, raffinato e compatto dai tannini nobili.
Asinone 2020 e Nobile Le Caggiole 2017, foto di Cristina Santini
Poderi Boscarelli: Rosso di Montepulciano Prugnolo 2022 – Espressivo con un bel naso floreale fresco e minerale. Riserva 2019 – Fruttato e di grande struttura. Nobile Costa Grande 2018 – Beva elegante con ottimi tannini setosi, grande potere di invecchiamento. Indimenticabile. Nobile Il Nocio 2018 – Materico, complesso, ricco, di gran corpo.
Line up Boscarelli, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice
Cantine Dei: Rosso di Montepulciano 2021 – Complessità aromatica, sorso profondo ed elegante, già pronto alla beva. Mi chiedo quanto anni avrà davanti a sé. Nobile Selezione Madonna della Querce 2017 – Generoso all’olfatto, estroverso e ben strutturato.
Nobile Madonne della Querce 2017, foto di Cristina Santini
La Ciarliana: Rosso di Montepulciano 2020 – un vino che farà parlare di sé, con una buona acidità e grande estrazione. Nobile 2018 – Concentrazione piacevole di frutti rossi al naso, corposo, schietto e territoriale. Nobile Selezione Vigna ‘Scianello 2018 – Pieno, ricco di aromi, fresco con un tannino decisamente vellutato. Armonico e affascinante.
I vini La Ciarliana, foto di Cristina SantiniCristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso, quando il cacao è una passione profonda
Di Carol Agostini
Crema spalmabile al cacao senza additivi e senza conservanti; proprio per questo la crema spalmabile al cioccolato fondente si conserva in frigo e va consumata entro una settimana, è talmente veloce da preparare, che si può fare al bisogno…Ottima per farcire torte, crostate o da spalmare su una bella fettona di pane.
Carol Agostini, articolo: Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023
Ingredienti per un vasetto di crema spalmabile al cioccolato fondente da 200 grammi circa
25 grammi nocciole spellate e tostate*
50 grammi zucchero a velo o semolato
50 grammi cioccolato fondente a pezzetti se non avete masse pure di criollo 100 %
50 grammi latte intero
30 grammi burro
*Io le compro già tostate; se invece non lo sono, potete tostarle su fuoco basso in una pentola antiaderente per qualche minuto, rigirandole spesso.
Procedimento
Con un robot o un frullatore ad immersione tipo minipimer, tritare le nocciole fino a polverizzarle (bastano circa 30 secondi); aggiungere lo zucchero e il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli e tritare ( con una spatola togliere il trito rimasto a pezzetti sulle pareti e riunirlo sul fondo e tritare ancora fino ad ottenere un composto cremoso).
Su fuoco basso, sciogliere latte e burro, aggiungere il mix di nocciole, zucchero e cioccolato e mescolare energicamente e di continuo fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere una crema spalmabile al cioccolato fondente omogenea.
Mettere in un vasetto e chiudere con un tappo ermetico, riporre in frigo per lasciarla rassodare…
Quando la crema spalmabile al cioccolato fondente ha raggiunto la consistenza desiderata, potete usarla ( io l’ho lasciata un’oretta prima di utilizzarla).
Flaminio Rosso 2019 Lazio Rosso IGT Az. Agricola Sanvitis, assaggiato come tutte le nostre recensioni vitivinicole partono dalla degustazione dei vini tramite una scheda tecnica di analisi organolettica creata appositamente da Carol Agostini.
SanVitis, a San Vito Romanao (RM), è un progetto enoico nato dalla passione di tre amici, con lo scopo di valorizzare il Territorio Laziale (ricco di storia secolare e tradizioni), attraverso la vinificazione dei principali vitigni autoctoni, allevati con metodi di viticoltura naturale, quindi con un grande lavoro in vigna.
I vini degustati in Agenzia FoodandWineAngels e dall’autore articolo Piergiorgio Ercoli, sommerlier ed esperto vitivinicolo
Da uve?
Il Flaminio Rosso è un blend di cesanense (60%), petit verdot (20%) e cabernet sauvignon (20%).
L’utilizzo dei vitigni internazionali, in questo caso, ha lo scopo di ammansire la natura prorompente del cesanese, donando rotondità.
Le uve raccolte manualmente vengono selezionate ed avviate alla fermentazione in acciaio: macerazione e rimontaggio per un periodo di 10-12 giorni, malolattica svolta naturalmente in acciaio. Affinamento di 12 mesi, di cui i primi 6 in acciaio, il resto in botte grande.
Le vinificazioni avvengono separatamente per poi assemblare le masse.
Ulteriore riposo in bottiglia per sei mesi prima della commercializzazione.
Ricetta in abbinamento eseguita da Carol Agostini
I Tortelli casarecci di Carol Agostini abbinati al Flaminio Bianco dell’azienda SanVitis Lazio Vini che raccontano un territorio tutto da scoprire, SanVitis Lazio, Flaminio Bianco, ricetta di Carol Agostini
Analisi visiva
Rosso rubino intenso, brillante. Sufficientemente trasparente e consistente.
Analisi olfattiva
Intenso e sufficientemente complesso. Sentori di frutti rossi maturi, ciliegia e prugna. Note selvatiche e vegetali. Toni di speziatura scura e balsamicità.
Ricetta eseguita da Carol Agostini in abbinamento a Flaminio Bianco Azienda SanVitis Lazio
Flaminio Bianco abbinato ai nostri Tortelli di ricotta affumicata e spinaci con festo di mentuccia e basilico su letto di crema di formaggio Asiago dolce
Analisi gusto-olfattiva
Secco, moderatamente caldo, di buona morbidezza. Fresco, dal tannino non completamente maturo rilsascia sensazioni verdi ed aggressive. Equilibrio da raggiungere con ulteriore maturazione. Di buona struttura, con finale sapido e moderatamente persistente.
I viaggi sensoriali di Carol sono la base delle mie ricette, ingredienti e amore
La mia gavetta nel mondo enogastronomico parte nel 1997, sono andata alla ricerca di informazioni sul cacao, elemento da me sempre amato.
Proprio dall’esigenza di comprendere la sua composizione e suoi benefici ha avuto inizio il mio viaggio.
Dopo qualche mese mi sono avvicinato al mondo vitivinicolo; mi sono formata e sono diventata un commissario enologico internazionale.
Con il tempo è cresciuto il mio desiderio di conoscere nella propria essenza ogni singolo prodotto gastronomico che potrebbe accompagnare ogni sorso degustato.
Con il passare del tempo sono diventata sommelier, chocholate taste tester, maestro Sun, e ho avuto l’onore di frequentare dei master impegnativi sulle tecniche di cottura degli alimenti, sulla micro-pasticceria, sulla cioccolateria artistica, sui sottovuoti, e tanto altro.
I viaggi sensoriali di Carol…e il cacao Eccovi un cioccolatino che faccio in modo casareccio, senza coloranti alimentari nè lucidi
Amo ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, esplorare tecniche di rielaborazione della materia che prima seleziono e scelgo appositamente nei miei piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze.
Chef Carol in cucina…i viaggi sensoriali di Carol Ingredienti e ricette
Anni dopo anni…i viaggi sensoriali aumentano
Passano gli anni e la mia curiosità è cresciuta sempre di più.
Ho iniziato il mio percorso verso la programmazione neuro linguistica e verso il marketing, acquisendo una qualifica in marketing strategist e approfondendo sempre più il gusto italiano per quello che riguardano le mie competenze enogastronomiche.
Sempre affamata di conoscenze, sempre pronta a ogni sfida, sento l’esigenza di vivere di emozioni, di continue prove tecniche, di assaggi, di viaggi.
Colgo il bello in una pentola bruciata, vissuta da cotture veloci, da quelle lente, dagli ingredienti che spesso dimentico sul fuoco e l’odore di bruciato invade tutta la cucina.
Ciò nonostante mi sento gratificata, perché ho avuto la possibilità di sperimentare e di sbagliare.
Mi entusiasmo nel cercare soluzioni ai miei errori, ai calcoli sbagliati sulle dosi e ai tempi di cottura non precisi.
Dai miei errori inizio a consolidare la mia abilità di esecuzione e di risoluzione.
Imparo, sbaglio, correggo, insegno e scrivo, un nuovo viaggio, mediante la cucina asiatica che amo, quella sudamericana, la cucina medioevale, quella futurista che mi insegna ad apprezzare ogni consistenza e forma.
A volte penso di compiere un viaggio senza fine, di quelli che hanno senso solo se vissuti direttamente e non attraverso le foto o i racconti altrui.
Mi entusiasma sempre di più condividere i miei errori agli altri affinché questi non vengano ripetuti.
Ed è proprio questo percorso come insegnante che mi porta a frequentare sempre di più ristoratori, chef, cucine.
Amo lo Champagne…passione e amore nei viaggi sensoriali di Carol, lo degusto, lo desidero e lo abbino a molti ingredienti
“Amo lo Champagne e il mio viaggio degli umami”
Cresce la mia esperienza come selezionatrice, occupandomi di prodotti enogastronomici per mercati esteri e per importanti e-commerce di settore.
Ne parlo ma anche ne scrivo e questo mi porta a collaborare costruttivamente con testate nazionali di settore. Non per ultima arriva la TV con alcune partecipazioni a trasmissioni televisive e, subito dopo, la radio con un mio format dal nome “Il viaggio degli Umami”, nel quale racconto le esperienze degustative in occasione di concorsi nazionali ed internazionali vinicoli.
Ciò mi porta a curare personalmente masterclass e degustazioni guidate in occasioni di eventi fieristici del settore.
Azienda Carpenedo nei viaggi sensoriali di Carol con il suo ingrediente magico nel formaggio Blu61
Per quello che riguarda le attività audio, porto avanti altri progetti in parallelo, ad esempio la rubrica “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, con le visite e interviste ai produttori.
In tutto questo strutturo squadre di collaboratori che mi seguono spesso in week end impegnativi, finalizzati al networking fra professionisti del settore.
Ancora anni dopo anni…i viaggi con Carol vivono di amore e sensorialità
La mia gavetta continua, non smetto mai di studiare, di aggiornare la mia conoscenza, i miei corsi diventano sempre più frequentati e le diverse Camere di Commercio mi ingaggiano per sviluppare progetti formativi.
Cantine sociali mi chiedono progetti di sviluppo territoriale e di identità produttiva.
Insomma, sfide su sfide, che accrescono la mia voglia di fare parte di questo mondo.
Il libro Cena con Fattura D’Amore di Carol Agostini
Qualche anno fa sono stata contattata da una casa editrice che mi chiesto di scrivere un ricettario, proposta che si è di fatto trasformata in un libro sulla gastronomia sensoriale, “Cena con Fattura D’amore”pubblicato a fine ottobre 2021 da Ronca Editore si tratta di un libro che ripercorre sotto forma di romanzo la gastronomia sensoriale, dove i sensi la fanno da padrone in ogni nostra azione.
La caratteristica di questo romanzo è proprio al componente di manuale e di crescita introspettiva personale per raggiungere lo scopo di stare bene attraverso la complicità dei sensi.
Sono passati due mesi e siamo già alla seconda ristampa, un successo inaspettato per me.
Scrivendo queste righe ho potuto guardare indietro il mio percorso con occhi diversi, con una consapevolezza totalmente priva di giudizio, anche se sento ancora il peso dei sacrifici e delle rinunce.
La copertina del libro con ricette, ingredienti, passione, vino, amore di Carol Agostini
Sono soddisfatta di tutto il mio viaggio? Si, ma non è ancora finito, ci sono tante cose che devo ancora assaggiare, esplorare e conoscere.
La scrittura mi permette di registrare nel mio cervello ogni sensazione, ogni emozione che ho vissuto ad ogni morso e a ogni sorso.
Sono grata anche di questo, perché la ragazzina di vent’anni che approcciava questo mondo ora è una donna.
FoodandWineAngels Agenzia di Carol Agostini di servizi nel mondo enogastronomico
FoodandWineAngels?
Ho fondato la mia agenzia si chiama “FoodandWineAngels”, unica agenzia in Italia in grado di applicare le più avanzate attività di marketing intelligence al settore dell’enogastronomia.http://www.foodandwineangels.com
Ho una squadra di professionisti al mio fianco, facciamo valutazioni tecniche accurate di prodotti agroalimentari ed enologici, indagini di mercato basate sui più avanzati concetti di marketing intelligence, servizi di comunicazioni alle imprese e supporto alla vendita a livello di territorio nazionale e internazionale.
Questi sono solo alcuni dei tanti servizi che espletiamo nel panorama enogastronomico italiano.
Con lo staff di specialisti dell’agenzia garantiamo valutazioni approfondite organolettiche e degustative di prodotti, basandoci su schede tecniche di analisi che io stessa ho ideato e creato.
Crediamo, così, di dare un grande supporto alla nostra rete vendita, attraverso anche servizi di comunicazione avanzata mediante i canali tradizionale e digitali (giornalistici e social).
Insomma, sono molto orgogliosa di questa agenzia che prepara le basi per strategie commerciali avanzate e mirate, offrendo alle aziende-partner la soluzione dei numerosi problemi di vendita e di brand awareness che costituiscono oggi lo scoglio più arduo da superare nel settore enogastronomico.
Libro sensoriale di Carol e le ricette con tutti gli ingredienti e la storia nel settore enogastronomico
In un mondo veramente complesso, fortemente concorrenziale, in cui la qualità e l’unicità dei prodotti deve essere evidenziata e portata alla luce nel modo più efficace.
Il mio obiettivo è quello del mio staff è quello di diventare un punto di riferimento per produttori e distributori, un partner che consenta di massimizzare le vendite e la presenza sul mercato, ma anche e soprattutto offrire a quei produttori che ancora non dispongano di una visibilità accurata e di una presenza capillare sul mercato una soluzione ai loro problemi.
“Il mio viaggio, quindi, ancora oggi, non ha una fine, ma solo mete da raggiungere”.
Raccolta di ricette dal libro di Carol Agostini Cena con Fattura D’Amore
Cena con Fattura D’amore…il primo libro di Carol Agostini
L’amore e la passione travolgono il cuore e la mente e questa è una storia di sensi.
Cornelia è alla ricerca dell’amore, ma soltanto dopo un intenso percorso di confronto e di crescita riuscirà a esprimere la propria personalità anche attraverso ricette e piatti speciali che accendono la passione.
Due uomini entrano nella sua vita, quale sceglierà? Riuscirà poi a conquistarlo seducendolo con la sua cucina? L’intreccio tra cibo e passione è per lei fondamentale, ma è anche una fonte di energia vitale e di comunicazione con il prossimo.
Carol Agostini e il libro con tanto amore ve lo presento
A fine libro Cena con Fattura D’Amore trovate le ricette
Infine, le venti semplici ricette proposte in coda al libro serviranno da guida per accendere i sensi e per aprire nuovi orizzonti nel mondo della seduzione.
Questa è la trama che racconta la storia, ma è una storia che racchiuse in forma romanzata la Gastronomia sensoriale, quella dottrina nata molti secoli fa ad opera dei nostri avi, che ha un ruolo molto importante ma spesso non ci facciamo caso, quanto un percorso di crescita introspettiva, dove il rapporto con noi stessi, anima e consapevolezza sono fonte di energia come il cibo e vino, come l’accettazione e l’amore.
Modena Champagne Experience e il libro di Carol Agostini Con Amore ho portato il mio libro a questa magnifica manifestazione
Se iniziate a farci caso molti piatti particolarmente elaborati, con ingredienti selezionati creano sensazione di benessere nell’immediato, basta solo guardarli per sentire vibrazioni positive.
Senso, sensazione, cibo e vino
Il potere di stimolare ogni nostro senso e sensazione derivante dal cibo e vino diventa molte volte la soluzione a problemi di carattere amoroso, senza rendercene conto a tavola consumando un determinato cibo rispetto ad un altro, la nostra apertura e predisposizione di accoglienza verso i problemi e verso l’altra persona sfumano in gesti più naturali e meno arrabbiati.
Luigi Cremona e il libro Cena con Fattura D’Amore Dove Amore, Passione e cibo fanno da padroni
Dove si può acquistare il libro Cena con Fattura D’amore di Carol Agostini?
Il libro può essere ordinabile in qualsiasi libreria oppure acquistato online in molti siti: Ronca Editore, Giunti, Mondadori Store, Feltrinelli, Libraccio etc.
Recensioni varie su Google digitando il titolo del libro o autrice.