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  • Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani

    Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Di Cristina Santini

    L’Irpinia, terra campana, è un territorio dalle valenze ambientali e paesaggistiche notevoli, caratterizzato da una bellezza naturale che affascina chiunque vi ponga lo sguardo.

    Deve il suo nome agli Irpini, in latino Hirpis, una tribù di stirpe sannitica e di lingua osca, Hirpus in osco ossia lupo, che abitava in epoca preromana vaste zone dell’Appennino campano.

    La leggenda narra che un lupo avrebbe guidato gli Irpini fino alle terre in cui essi si sarebbero poi insediati.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    La Regione, che ospita la più alta concentrazione di vigneti, è circondata da valli ed alture, attraverso le quali si inerpicano numerosi fiumi e torrenti. L’orografia del territorio, con altitudini comprese tra i 300 e i 1800 metri sul livello del mare, contribuisce a creare microclimi unici che variano a seconda delle zone e consentono di produrre differenti tipologie di vini.

    In particolare, il versante Tirrenico, che è quello più adatto alla viticoltura, è montuoso e discontinuo, ricco di vegetazione e di acque, con terreni di origine argilloso-calcarei e vulcanici che hanno beneficiato dell’attività effusiva delle tre zone vulcaniche circostanti: il Vulture, il Vesuvio e i monti del casertano. Nel corso dei secoli, l’accumulo di diversi strati di cenere e lapilli ha dato vita a depositi tufacei e arricchimenti in minerali.

    L’area vitata è suddivisa in due zone: una che costeggia il fiume Calore, dove l’Aglianico regna sovrano; l’altra, sulle colline attraversate dal fiume Sabato, è più favorevole ai vitigni a bacca bianca. Sui suoli di arenarie, in pendenza media, prospera l’antico vitigno Greco, mentre il Fiano è allevato su terreni leggeri e profondi di origine vulcanica.

    In questo luogo, dove le idee hanno preso forma e qualcosa di straordinario è nato, Francesco De Stefano, un giovane imprenditore irpino, ha dato vita nel 2017 al progetto dell’azienda vitivinicola Vini De Stefano. Guidato dalla passione per la propria terra e l’enologia e seguendo le orme del nonno, ha creato un’azienda dinamica e innovativa con l’obiettivo di produrre vini di alta qualità con una forte attenzione alla tradizione e all’autenticità del territorio.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Venti ettari di terreno coltivati su questa generosa e fertile terra, producono circa 70.000 bottiglie all’anno. Attualmente, la distribuzione è principalmente a livello nazionale, ma con un occhio rivolto al mercato internazionale, in particolare in paesi come Giappone, Germania e Svizzera.

    L’Irpinia è stata riscoperta grazie all’enologo Antonio Mastroberardino che ha dimostrato come la combinazione di metodi tradizionali e tecnologia moderna possa creare vini di alta qualità e nel tempo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per tre vini di fama internazionale: Taurasi, Greco di Tufo e Fiano d’Avellino.

    Esploriamo allora con attenzione la selezione completa dei vini bianchi e rossi di Francesco De Stefano con le nostre considerazioni di rito:

    FREJA, Falanghina Igt 2022, il cui nome si rifà ad una dea dall’aspetto elegante e raffinato e dall’indole coraggiosa e determinata, veneratissima dai popoli nordici.

    Ha un impatto olfattivo elegante con sentori di frutta bianca esotica, pesca gialla, note agrumate e con una leggera nota alcolica. Si percepiscono anche sentori di miele e un leggero tocco floreale. La beva è piacevole, con un’acidità spiccata che risalta all’inizio e si conclude con un dolce finale. Tuttavia, sembra che l’equilibrio sia ancora sbilanciato verso l’acidità, probabilmente per la sua giovane età, ma allo stesso tempo è un vino che rimane a lungo in bocca, lasciando sensazioni e sapori che persistono dopo averlo degustato.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    ADAMAS, in latino diamante, attribuito al Greco di Tufo Docg 2022 che, proprio come il minerale di origine naturale più duro che si conosca, è in grado di resistere nel tempo. Il suo processo di vinificazione e affinamento è identico agli altri bianchi.

    Profumo intenso e gradevole della mela golden, fiori di camomilla e del rosmarino appena colto. il sapore fresco e seducente che si posa sul palato, come un bacio leggero è giunto a noi senza perdere il suo fascino.

    Ma c’è di più. La freschezza spiccata che si fa strada, come una brezza mattutina e la nota minerale aggiungono ulteriore complessità insieme alle intriganti trame di pietra focaia. È come se avessimo assaporato un pezzo di eternità, racchiuso in una fragranza.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    APIA’, Fiano di Avellino Docg 2022 che porta il nome dell’uva di una vigna antica che originariamente era chiamata “uva apiana” e della città di Apia del Peloponneso. Furono proprio gli abitanti di questa città i fautori della nascita di questo vitigno a bacca bianca. La sua vinificazione avviene con una pigiatura a grappoli interi, una malolattica svolta parzialmente e un affinamento di un anno in silos di acciaio.

    E’ un vino intrigante e complesso. Origano, fiori di campo, pesca gialla e un carattere minerale e vulcanico si fondono in un bouquet aromatico. La lunghezza e la balsamicità sono accompagnate da una piacevole acidità e freschezza bilanciate. La salivazione importante invita ad un altro sorso che insieme all’elemento erbaceo aggiunge un tocco di natura. Si caratterizza per la sua sbalorditiva beva e godibilità che può migliorare nel tempo.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    SALUBER è il nome scelto per l’Irpinia Campi Taurasini Doc 2019, per omaggiare la salubrità di questa terra.

    La sua vinificazione consiste nella macerazione per 12 gg circa, starter di lieviti autoctoni e malolattica svolta completamente in legno. Affinamento in barrique di rovere francese per tre anni e 4 mesi in bottiglia.

    Questo Aglianico in purezza, situato nei dintorni dei fiumi irpini, regala un aroma intrigante e coinvolgente di fico, prugna e rosa, una sfumatura di vaniglia che si fa strada amalgamandosi alla nota speziata di liquirizia conferendo profondità al vino.

    La struttura sembra promettente, l’acidità vivace, mentre i tannini potrebbero aver bisogno di un po’ più di tempo per ingentilirsi. Si fa notare con una presenza decisa e una lunga persistenza in bocca. In definitiva, abbiamo tra le mani un vino degno di nota che ha ancora spazio per evolversi e rivelare ulteriori sfaccettature.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    CORTICI’, Irpinia Aglianico Igt 2021, un rosso energico e vigoroso le cui uve provengono dai vigneti allevati su una collinetta nota come “Coticimolo” tra i Comuni di Contrada e Montoro. Passa il suo tempo affinandosi in barrique per dieci mesi e sei mesi bottiglia.

    Il bouquet intenso e profumato come la rosa violetta e la fragranza dei frutti rossi maturi, concentrati come more, prugne, e ribes promette un’esperienza sensoriale avvolgente. Al sorso, l’eleganza si manifesta con ciliegia, tannini setosi e un’acidità perfettamente bilanciata. Questo vino è fresco, godurioso, persistente e armonioso. Una bella bevuta per gli amanti del vino, da gustare con piacere.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice, Tesori enologici d’Irpinia: le creazioni della Cantina Vini De Stefano

    TAURASI, Aglianico Docg 2019 nasce da uve attentamente selezionate nei vigneti allevati sui pendii del Calore, del Sabato e dell’Ofanto. Affina in tonneaux e barrique di Allier nuove di media tostatura per quattro anni e ulteriore riposo in bottiglia.

    Il naso, attraente e intenso, danza tra le sensazioni di marmellata di more, ribes nero e un tocco di put pourri.

    Il sorso super avvolgente, come un abbraccio caloroso, richiama la beva come una melodia che si ripete nella mente. Il calore si fonde con i tannini e l’acidità creando un equilibrio armonioso. Un mix di caffè tostato, cioccolato fondente e speziatura leggermente piccante gioca con un legno ben integrato, molto gradevole che lascia un segno indelebile. Ha grande potere di invecchiamento, come un libro che si apre lentamente nel tempo.

    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice
    Vini De Stefano 2024, nei calici assaggi sensoriali campani, foto autrice

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/ciociaria-da-bere-2023-di-cristina-santini/

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.vinidestefano.eu/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése

    Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése

    Eccellenze nel Bicchiere a Terre di Toscana 2024 in Versilia

    Di Adriano Guerri

     

    Nei giorni 24 e 25 marzo 2024 a Lido di Camaiore, all’interno degli splendidi saloni dell’Hotel Versilia Lido I Una Esperienze si è svolta con grande soddisfazione sia per i produttori sia per i visitatori la 16°edizione di Terre di ToscanaEccellenze nel Bicchiere “.

    Vela all' ingresso della Kermesse, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vela all’ ingresso della Kermesse, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Vi erano presenti oltre 140 espositori provenienti da ogni angolo di Toscana con oltre 700 etichette in degustazione. Questa fantastica kermesse viene ben organizzata da AcquaBuona.it. Come suggerisce il nome l’evento è dedicato totalmente a tutte le denominazioni della regione Toscana. I vini in degustazione erano tutti di eccellente qualità, proporrei un focus sui vini della denominazione “Vernaccia di San Gimignano“, dei 5 produttori presenti. Alcuni cenni su l’enclave, anticipano l’analisi sensoriale dei vini degustati a Lido di Camaiore.

    La Vernaccia di San Gimignano è una gemma enologica italiana nella terra dei vini rossi, è stato il primo vino italiano ad ottenere la denominazione di origine controllata nel 1966, seguentemente nasce il Consorzio della Vernaccia che contribuirà fortemente a dare nuovo entusiasmo per la produzione di qualità, conseguendo nel 1993 la meritatissima Docg. San Gimignano è una ridente cittadina che si trova nella parte nord-ovest della provincia di Siena.

    Dichiarata dall’ Unesco World Heritage, nota in tutto il globo per le sue torri medievali, che le hanno valso l’epiteto di Manhattan del Medioevo. In questo meraviglioso lembo di Toscana si producono anche ottimi vini rossi, ma la produzione maggiore è riservata alla Vernaccia che da disciplinare si deve realizzare rigorosamente con almeno un 85% dell’ omonimo vitigno. Ciò nonostante, molti produttori optano per l’ ottenimento in purezza. Un vino bianco italiano dotato di una apprezzabile capacità d’ invecchiamento, incentivo convincente per essere prodotto anche nella tipologia ” Riserva “. Un vino che gode di fama planetaria, dovuto alla sempre più crescente riscontro qualitativo.

    San Gimignano e le sue Torri medievali, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    San Gimignano e le sue Torri medievali, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Ecco i vini:

    Vernaccia di San Gimignano Lyra 2021 Il Palagione – Colore giallo paglierino brillante, al naso arrivano sentori di fiori di campo, pesca, susina, cedro e mandorla, al palato è avvolgente ed appagante.

    Vernaccia di San Gimignano Riserva Ori 2021 Il Palagione – Di un bel colore giallo giallo dorato luminoso, al naso libera sentori di nettarina, zafferano, mango, papaya, ananas e mandarino, sorso avvolgente, fresco, saporito, armonioso e lunghissimo.

    Sito di riferimento: https://www.ilpalagione.com/

    Vernaccia di San Gimignano Lyra 2021 Il Palagione, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vernaccia di San Gimignano Lyra 2021 Il Palagione, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Vernaccia di San Gimignano Riserva 2021 Panizzi – Bellissima tonalità giallo dorato, al naso sprigiona sentori di banana, melone, ananas, lime, e vaniglia, gusto saporito e dinamico, rinfrescante ed ammaliante.

    Sito di riferimento: https://www.panizzi.it/it/

    Vernaccia di San Gimignano Riserva 2021 Panizzi, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vernaccia di San Gimignano Riserva 2021 Panizzi, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Vernaccia di San Gimignano Clamys 2022 Cesani – Colore Giallo paglierino con riflessi dorati , emana note di fiori di montagna, mela golden, pompelmo e pietra focaia, la freschezza stimola il sapido sorso e rimane in bocca a lungo.

    Sito di riferimento: https://www.cesani.it/it/

    Vernaccia di San Gimignano Clamys 2022 Cesani, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vernaccia di San Gimignano Clamys 2022 Cesani, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2022 Il Colombaio di Santa Chiara – Color giallo paglierino con sfumature oro, rivela sentori di pera, mela, pesca con nuances agrumate e speziate, al gusto è piacevolmente fresco, coerente, pieno e duraturo.

    Sito di riferimento: https://colombaiosantachiara.it/

    Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2022 Il Colombaio di Santa Chiara, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2022 Il Colombaio di Santa Chiara, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    Vernaccia di San Gimignano Rialto 2021 Cappellasantandrea – Colore giallo paglierino luminoso, al naso rimanda note di, pera, melone erbe aromatiche e una piacevole scia agrumata, il sorso è vibrante, sapido e decisamente persistente.

    Sito di riferimento: https://www.cappellasantandrea.it/

    Vernaccia di San Gimignano Rialto 2021 Cappellasantandrea, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell'autore
    Vernaccia di San Gimignano Rialto 2021 Cappellasantandrea, articolo: Terre di Toscana 16°edizione 2024, un trionfo versiliése, foto dell’autore

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/romagna-albana-alla-55-edizione-di-vinitaly/

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Blog autore: https://cloudwine9.com/

    Sito evento: https://terreditoscana.info/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024

    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024

    Grandi emozioni giovedì 29 febbraio al Teatro dei Marsi di Avezzano con lo spettacolo “A Teatro con Gusto”, di e con Corrado Oddi.

    Di Marina Denegri

    L’evento, inserito nel cartellone della stagione di prosa 2023-2024, ha riempito il teatro al massimo della sua capienza e riscosso lunghissimi applausi e una standing ovation finale.

    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa
    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa

    Corrado Oddi, alternando sul palcoscenico momenti di leggerezza e di divertimento a spunti di riflessione, ha dimostrato tutta la sua capacità di connettersi emotivamente con il pubblico. Trascinando gli spettatori nella sua arte, incantandoli e facendo vivere loro un’esperienza immersiva ed esclusiva. Infondendo loro la voglia di continuare ad ascoltarlo anche dopo novanta minuti di live.

    Musica, teatro e cibo sono stati il mix perfetto di una serata che si é aperta con l’interpretazione da parte di Oddi di un lungo ed intenso monologo incentrato sul rapporto che gli italiani hanno con il cibo. O, per meglio dire, sull’”atto del mangiare”. Dopo é stato dato spazio al cooking show della raffinata chef Letizia Cucchiella, che, durante l’intervallo, ha deliziato il palato dei presenti con una “pizzella” da lei stessa preparata con farina di solina e marmellata di bacche di sambuco. 

    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa
    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa

    Un prodotto tipico abruzzese, accompagnato per l’occasione da una degustazione di vini della storica Cantina del Fucino. in grado di far rivivere i sapori di una volta e tutto il gusto della tradizione. D’altronde, lo scopo di “A Teatro con Gusto”, oltre a quello di promuovere la cultura eno-gastronomica italiana attraverso il veicolo teatrale, é anche quello di far riscoprire antiche ricette tradizionali e di raccontare il territorio e l’identità culturale dei suoi abitanti. In chiusura di spettacolo Corrado Oddi ha letto e interpretato, in chiave comica ed ironica, alcune poesie e sonetti a tema di Trilussa e Giuseppe Gioacchino Belli.

    Sul palco l’attore é stato accompagnato dalle note virtuose della fisarmonica e della chitarra di Fabio Orfanelli e dalla voce suadente di Emanuela Vitale. L’evento ha visto la partecipazione straordinaria di Sandro Scapicchio, artista a 360 gradi che ha calcato molti palcoscenici d’Italia.

    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa
    A Teatro con Gusto, regia e creazione di Corrado Oddi 2024, foto da comunicato stampa

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  • Podere Casa Al Vento, novità della cantina in un calice 2024

    Podere Casa Al Vento, novità della cantina in un calice 2024

    Montepulciano – Podere Casa al Vento: le sfide enologiche per il futuro tra territorialità e diversità

    Di Cristina Santini

     

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    In occasione dell’anteprima del Vino Nobile, la nostra redazione ha visitato Podere Casa al Vento, Azienda agricola vitivinicola e olearia a conduzione familiare, situata a Sant’Albino, a soli 5 km da Montepulciano, immersa tra le verdi colline della Val di Chiana e della Val D’Orcia.
    Qui, tra vigneti e uliveti, gli ospiti possono godere anche di sistemazioni a ristorazione indipendente, arredate in stile rustico e dotate di ogni confort.

    La visione è ben definita: radici profonde nel passato, ma uno sguardo fiducioso verso il futuro che bilancia tradizione e innovazione, creando un terreno fertile per la crescita, obiettivo fondamentale per questa realtà che punta ad aumentare la produzione nei prossimi cinque anni, con il conseguente investimento sulla cantina, per un mercato non solo territoriale.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Dei sette ettari vitati complessivi condotti in regime biologico, cinque sono attualmente in produzione, mentre due sono stati acquisiti nel 2021 ed entreranno in produzione l’anno prossimo. Un passo positivo per un nuovo traguardo.
    Nel 2023, sono stati piantati mille ulivi tra le varietà Leccino e Frantoio, che si affiancano ai 250 ulivi più vecchi, inclusi quelli di Pendolino e Moraiolo. Questo ampliamento contribuirà a una produzione di olio più grande.

    Il Vino Nobile di Montepulciano ha rappresentato una ricca ed emozionante esperienza gustativa, racchiusa nel territorio, nella cultura e nella passione di questa terra ed è indubbiamente il re di queste zone. E’ nato su questi colli che circondano la patria del poeta Poliziano, ma non è il solo e unico elemento in gioco.

    Su un terreno prevalentemente argilloso limoso, fertile e ricco di humus, accanto ai cinque cloni di Sangiovese e Canaiolo Nero che coprono quattro ettari totali, negli ultimi anni sono state messe a dimora varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah, Pinot Nero che hanno trovato il loro habitat ideale.
    Questa diversità ha consentito e consente di sperimentare e creare vini unici, uscendo anche dal classicismo, a patto che non si corra per arrivare sul mercato, altrimenti si rischierebbe di perdere quell’essenza speciale. L’unicità richiede tempo.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, le Vigne
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, le Vigne

    Il Cabernet Sauvignon che ha dato vita a Brutus dal 2017 è sicuramente una vittoria degna di nota. Tuttavia essendo piantato da pochi anni, il Pinot Nero richiederà ancora un po’ di pazienza prima di poterlo assaporare.

    La cura e l’attenzione dedicate alla vigna si ripagano nella qualità del vino che abbiamo degustato. La raccolta manuale delle uve è un processo laborioso ma essenziale. Dopo la vinificazione, il mosto viene fatto affinare in botti di rovere di grande capacità raggiungendo complessità e carattere durante il periodo di invecchiamento. L’uso del metodo biologico e di lotta integrata, come per esempio il sistema della confusione sessuale, contribuiscono non solo al rispetto della natura, tema fondamentale, ma anche a produrre uve sane e a creare vini molto apprezzati.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, i vini degustati
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, i vini degustati

    La produzione attuale si aggira intorno alle 10000 bottiglie a fronte di un potenziale di circa 20000, limitata oggi a 4 etichette:

    Rosso di Montepulciano Doc 2019, Sangiovese in purezza affinato in acciaio.
    Il Rosso di Montepulciano, in questi ultimi anni, sorprende e continua a guadagnare popolarità affiancando con devozione il Nobile. Il suo colore rosso rubino trasparente con iniziali riflessi granati ai bordi è affascinante, e la verticalità delle spezie con un tocco di peperoncino dolce suona intrigante.

    Nonostante i 14,9 gradi, morbidezza e alcolicità sono ben bilanciate, rendendolo un piacere da bere anche come aperitivo. I tannini setosi e la lunghezza persistente suggeriscono che sia un vino da invecchiare. Inoltre, il palato pulito e ampio con note di tabacco, cacao e liquirizia leggera lo rendono ancora più interessante.
    E’ come un racconto avvincente, che si svela a ogni sorso, regalando emozioni e nuovi piaceri sensoriali.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Nobile di Montepulciano Docg 2018, Sangiovese in purezza che esce quest’anno sul mercato, 24 mesi di affinamento in botti di rovere francese da 20 hl.
    La freschezza dell’anguria si fonde con la nota balsamica mentolata, le ciliegie, immerse nel loro liquore, rilasciano una dolcezza intensa e fruttata, come la sensazione ferrosa conferisce profondità e persistenza. Un tocco di asprezza e rugosità dovuta ai tannini non permette ancora la sua massima esternazione.

    Il sorso è godibile, nonostante la giovane età e una sinfonia di sapori danzano al gusto come l’essenzialità del cacao. L’acidità vivace si sposa con la freschezza fruttata, creando un equilibrio armonioso. Il sapore spedito, centrale, persiste a lungo nella bocca poi così ampia come un viaggio senza fine.
    E’ un giovane guerriero, pronto a conquistare il mondo.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2016, 100% Sangiovese affinato per 36 mesi in botti di rovere francese e 6 mesi in bottiglia. Imbottigliato nel 2020 e ancora non in commercio.
    Intenso e limpido il suo colore rosso rubino dai riflessi granati che evoca calore, profondità e maturità. Il profumo è raffinato e piacevole, ricco di frutto rosso maturo, con sentori leggermente speziati e delicati sbuffi erbacei. Freschezza e piacevolezza di beva sono le sue caratteristiche che assieme ad una struttura tannica sono come un poema in sospeso, un quadro incompleto che attende ancora il suo ultimo pennello. Un vino coinvolgente che deve trovare la sua pienezza e invecchiare ulteriormente. In generale, sembra abbia potenziale e stia evolvendo nella giusta direzione.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vino degustato
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vino degustato

    Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2015
    Completamente diverso dall’annata precedente, questa ottima Riserva offre una ciliegia sotto spirito, una speziatura dolce, sfumature più evolute di cuoio e cioccolato nero. L’equilibrio è notevole, con tannini integrati e una persistenza significativa e duratura. L’acidità è ben bilanciata, rendendo questo vino molto elegante, maturo e pronto per essere gustato. Questo calice ci ricorda Caravaggio quando nel suo “Bacco” cattura l’intensità e la sensualità del momento, rendendo il vino parte integrante dell’opera.

    Brutus Toscana Igt 2019, Cabernet Sauvignon invecchiato 24 mesi in botti di rovere francese da 20 hl.
    Il suo colore rubino profondo promette una ricchezza sensoriale che si rivela nel bouquet aromatico. Le note di violetta e garofano danzano insieme ai frutti rossi maturi, come il ribes nero e le prugne. L’affinamento in legno dona un leggero tocco di vaniglia, mentre il pepe nero e le erbe speziate aggiungono complessità.
    In bocca, i sapori della frutta rossa si fondono con accenni di cioccolato fondente e tabacco, creando un’esperienza gustativa avvolgente e persistente. Tuttavia, i tannini ancora verdi suggeriscono che questo vino non è ancora pronto per la sua massima espressione. Il tempo è galantuomo e rivelerà tutta la sua bellezza.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vino degustato
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vino degustato

    Brutus Tuscany Igt 2018, Cabernet Sauvignon affinato 12 mesi in botti di rovere francese da 20 hl.
    La descrizione di questo vino evoca un quadro sensoriale intrigante e sofisticato che intreccia profumi fruttati di prugna, combinata ad un dattero succoso avvolto in una brezza fresca di menta. Sensazioni più evolute di tabacco e una nota eterea di goudron chiudono il sorso in un finale memorabile. L’annata 2018 sembra essere un vero capolavoro, con acidità elevata, complessità e un carattere avvolgente, superando addirittura la grande annata 2019. La sua struttura tannica potente e la sensazione di pulizia al palato la rendono davvero ammaliante e poliedrica.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vini degustati
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vini degustati

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    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.poderecasalvento.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    Dopo il grande successo di pubblico della prima edizione, che ha registrato la partecipazione di oltre mille appassionati, l’evento diVino fa ritorno nella Capitale.

    Redazione – Carol Agostini

    Le date fissate sono il 3 e 4 Febbraio 2024, mantenendo la stessa location, Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica.

    La selezione della Decanter Wine Academy porterà quest’anno ben 90 cantine provenienti da tutta Italia, offrendo oltre 230 etichette in degustazione. L’incantevole Villa Piccolomini, situata sull’Aurelia Antica con un giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro, ospiterà l’evento. La villa dispone di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione.

    Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli stessi, i quali presenteranno in degustazione le loro etichette più rappresentative ai banchi d’assaggio. Avranno l’opportunità di raccontare direttamente i loro vini a giornalisti, operatori del settore e winelovers.

    Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, un viaggio emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo.

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento
    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento

    Programma:

    Sabato 3 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese Docg” con i relatori Pina Terenzi, Presidente Consorzio Cesanese del Piglio Docg, e Pierpaolo Pirone, enologo AtWine consulenze. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 22.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Domenica 4 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “La vie en rosa che attraversa l’Italia” con i relatori Angelo Petracci, Referente Guida Vitae Ais Lazio, e Fabio Mecca, enologo dell’anno 2021. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 20.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Costo del biglietto: 30 euro. Il biglietto include la degustazione libera dei vini delle 90 cantine presenti e finger food del catering di Villa Piccolomini, con primi piatti caldi e assortimento di salumi e formaggi. I soci di associazioni come Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses, avranno una riduzione del biglietto, al costo di 20 euro, presentando la tessera all’ingresso.

    Stampa e Operatori del Settore: Per accredito, è possibile inviare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro sabato 20 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato sull’enogastronomia per i giornalisti, o tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. I blogger possono inviare una mail che verrà valutata dallo staff.

    Per ulteriori informazioni:

    LISTA CANTINE PRESENTI:

    • Abruzzo: Antica Tenuta Palombo
    • Lazio: Az. agr. biologica De Sanctis, Azienda agricola Giovenzo, Azienda Agricola Rossi, Borgo D’Angelo
    • Campania: Bortolomiol, Brigante Vigneti e Cantina
    • Calabria: Cantina Alagna
    • Sicilia: Cantina Bacco
    • Lazio: Cantina di Santadi
    • Sardegna: Cantina Le Macchie
    • Lazio: Cantina Villa Gianna, Cantine Apicella, Cantine Capitani, Cantine De Biase, CapalBio
    • Toscana: Capinera, Casa Setaro
    • Campania: Casale della Ioria
    • Lazio: Casata Mergè, Castel De Paolis, Corte Normanna, Donne del Vico, Errico Vini
    • Puglia: Giancarlo Ceci, Giovanni Terenzi Vini, I Pampini, Il Cerchio Bio
    • Toscana: Ippolito 1845, La Batistina, La Fonte, La Riballina, La Vigna sul Mare, Le Marenghe
    • Abruzzo: Le Sode di Sant’Angelo, Marchesi di Montalto, Migliosi vitivinicola
    • Umbria: Moroni Wine
    • Emilia Romagna: Palazzo Prossedi, Papalino, Podere Alona
    • Abruzzo: Podernuovo, Rossi di Medelana
    • Lazio: San Michele a Ripa
    • Marche: Solis Terrae
    • Lazio: Tenuta 12
    • Toscana: Tenuta Antonini
    • Abruzzo: Tenuta Cervelli
    • Lazio: Tenuta del Priore, Tenuta di Pietra Porzia
    • Marche: Tenuta Recchi Franceschini
    • Puglia: Tenuta Viglione
    • Sicilia: Terenzi Vini, Terre D’Aquesia
    • Lazio: Terre del Veio, Tolomei
    • Veneto: Valdonica
    • Toscana: Vini Biagi
    • Abruzzo: Zazzera

    Consorzi Partecipanti:

    • Consorzio Orvieto Doc
    • Rosae Maris, rosati di Maremma
    • Consorzio Roma Doc
    • Corsorzio Atina Cabernet Dop
    • Consorzio Cori Doc
    • Consorzio Tutela Cesanese del Piglio Docg: Giovanni Terenzi Vini, L’Avventura, Luca Sbardella, Maria Elena Sinibaldi, Pileum, Marletta Teresa, Tiziana Vela, Az. Agr. Rapillo, Federici, Antiche Cantine Mario Terenzi, Casale della Ioria.

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  • Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024

    Due giorni sardi con assaggi, confronti e tante novità vinicole con Vinodabere

    Redazione – Carol Agostini

    Il 21 e 22 gennaio 2024, a Roma, si terrà l’evento “La Sardegna di Vinodabere”, nato con l’obiettivo di promuovere la diversità e la complessità dell’industria vitivinicola sarda. L’iniziativa offrirà l’opportunità di assaporare le produzioni provenienti da diverse zone dell’isola, tra cui Alghero, Gallura, Mamoiada, Mandrolisai, Ogliastra, Oliena, Orgosolo, Oristanese, Romangia, Sulcis e sud Sardegna.

    L’evento si svolgerà presso l’Hotel Belstay, situato in Via Bogliasco, 27.

    La giornata di domenica 21 gennaio vedrà l’apertura dei banchi d’assaggio riservata a stampa e operatori dalle 14:00 alle 16:00, seguita dall’apertura al pubblico alle 16:00. La manifestazione concluderà alle 20:00. Lunedì 22 gennaio, i banchi d’assaggio saranno aperti al pubblico dalle 10:00 alle 18:30.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa

    I costi di partecipazione sono i seguenti:

    • € 25,00 per l’ingresso giornaliero del pubblico
    • € 20,00 per l’ingresso giornaliero dei sommelier con tessera in corso di validità, da mostrare alla cassa
    • € 40,00 per l’ingresso per entrambi i giorni
    • L’ingresso è gratuito per stampa ed operatori.

    Con il biglietto di ingresso sarà possibile degustare tutti i vini presenti ai banchi.

    Ingresso gratuito per stampa ed operatori con richiesta di accredito via mail. L’accredito sarà valido solo una volta confermato via mail.

    Per maggiori info e dettagli: https://vinodabere.it/la-sardegna-di-vinodabere-2024-a-roma-il-21-e-22-gennaio-hotel-belstay-via-bogliasco-27/

    Per ulteriori informazioni e richieste di accredito, è possibile contattare Vinodabere via email all’indirizzo vinodabere@gmail.com. La richiesta di accredito per giornalisti, blogger e influencer può essere inviata a accredito@robertaperna.com, mentre gli operatori possono contattare operatorivinodabere@gmail.com.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa

    Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web ufficiale dell’evento: www.vinodabere.it.

    L’edizione online della guida ai vini dell’Isola di Vinodabere.it attesta il notevole dinamismo nel settore vinicolo in Sardegna, con oltre 700 vini degustati. Di questi, 329 hanno ottenuto punteggi compresi tra 90 e 100, con oltre 100 vini che superano i 98 punti, di cui cinque hanno conquistato il massimo punteggio. La vivacità e l’attenzione verso la produzione isolana trovano ulteriore conferma con l’annuncio della seconda edizione de “La Sardegna di Vinodabere”.

    Territori, vini e specialità gastronomiche sarde sono sempre stati al centro dell’attenzione della testata giornalistica Vinodabere e del suo direttore Maurizio Valeriani. La guida, giunta alla sesta edizione e pubblicata online tra agosto e settembre 2023, ha registrato un notevole interesse, con oltre 450 mila letture.

    “Il livello qualitativo dei vini prodotti nella regione è ormai impressionante”, sottolinea il direttore del magazine durante la presentazione dell’evento. “Lo scorso anno abbiamo ritenuto opportuno organizzare la prima edizione di un evento a Roma, con l’obiettivo di divulgare i risultati raggiunti e valorizzare le differenze di terroir, vitigni e tradizioni all’interno dell’Isola attraverso l’incontro con i protagonisti del mondo enoico e non solo, provenienti dalla Sardegna”.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, logo da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, logo da comunicato stampa

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  • Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco

    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2024

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    La terza edizione de “L’Altra Toscana” si appresta a concludere la Settimana delle Anteprime a Firenze il 19 febbraio presso il Palazzo degli Affari.

    Diciotto denominazioni presenteranno le loro nuove annate, svelando un aspetto diverso della produzione vinicola toscana. L’associazione “L’Altra Toscana” rappresenta attualmente il 40% della produzione regionale in bottiglia.

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, logo da comunicato stampa
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, logo da comunicato stampa

    L’Altra Toscana, la voce unificata del vino toscano, continua la tradizione di presentare le nuove annate a giornalisti e operatori del settore. Il 19 febbraio, il Palazzo degli Affari di Firenze ospiterà una degustazione di vini a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP) provenienti da Maremma Toscana, Montecucco, Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia, Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano, e Vin Santo di Carmignano e Toscana.

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet Pixabay
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet Pixabay

    L’evento è organizzato dall’associazione “L’Altra Toscana”, che riunisce quattordici consorzi, coprendo il 40% della produzione totale della Toscana.

    I protagonisti dell’evento del 19 febbraio saranno questi territori meno conosciuti, dove le viti sono coltivate da secoli. Accanto ai produttori storici locali, nomi rinomati dell’enologia italiana porteranno qualità e identità nei calici, incuriosendo gli appassionati e il mercato. Nelle edizioni precedenti sono stati degustati oltre 300 etichette, e quest’anno saranno proposti percorsi tematici, con vari focus, per facilitare l’esperienza di degustazione.

    “Con la strategia dell’unità, che si è dimostrata vincente nelle passate edizioni di questa Anteprima, vogliamo mettere in evidenza le innumerevoli diversità che ci contraddistinguono,” spiega Francesco Mazzei, a capo dell’Associazione “L’Altra Toscana” e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “L’obiettivo è proprio quello di promuovere territori e vini contraddistinti da punte di qualità sempre più alte, arricchendo l’offerta vinicola di una delle regioni enologiche più consolidate, che ha ancora molto da rivelare.”

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet

    Ancora una volta, la direzione de “L’Altra Toscana” è affidata a Scaramuzzi Team, con sede a Firenze, con una vasta esperienza nell’organizzazione di eventi, in particolare nel settore vinicolo.

    Come consuetudine, la Settimana delle “Anteprime di Toscana” sarà inaugurata da PrimAnteprima, un evento promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2024 è in programma per il 14 febbraio a Firenze.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/preview-laltra-toscana-2024-engligh-version-event/

    Informazioni

    L’ALTRA TOSCANA – 19 febbraio 2024

    FIRENZE Palazzo degli Affari, Piazza Adua, 1

    9:00 – 19:00 – Ingresso solo su prenotazione / dalle 9:00 alle 14:00 riservato ai giornalisti

    INFO PER I GIORNALISTI: simonetta@zedcomm.it

    INFO PER GLI OPERATORI DEL SETTORE: scaramuzzi@scaramuzziteam.com

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

  • Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda

    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda

    “Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza: Un Viaggio nell’Eccellenza dell’Ospitalità e della Ristorazione”

    Di Carol Agostini

    Dal 5 all’8 febbraio 2024, Rimini

    È con grande attesa che si avvicina il ritorno di uno degli eventi più significativi nel panorama dell’ospitalità e della ristorazione: Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza. Già noto come Expo Riva Hotel, questa fiera si presenta come un’opportunità straordinaria per esplorare le ultime novità nel settore dell’alimentazione, dell’ospitalità e dei prodotti tipici di qualità. Il programma promette quattro giorni intensi, arricchiti da dibattiti, corsi, case history, tavole rotonde e degustazioni, offrendo ai partecipanti un’esperienza completa e coinvolgente.

    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito
    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito

    Un’Esplorazione a 360 Gradi: Le 4 Aree Tematiche

    La manifestazione si svilupperà attraverso quattro aree tematiche distintive, ciascuna focalizzata su aspetti cruciali del settore:

    Food&Equipment: Quest’area sarà un paradiso per gli amanti della gastronomia e degli operatori del settore. Dalla food industry italiana a prodotti alimentari di alta qualità, materie prime fresche, attrezzature all’avanguardia e macchinari innovativi, gli espositori si preparano a mostrare il meglio del loro repertorio.

    Contract&Wellness: L’artigianalità, il design e l’attenzione ai dettagli saranno al centro dell’attenzione in questa sezione. Un’occasione per esplorare soluzioni creative e raffinate per gli spazi dedicati all’ospitalità.

    Beverage: Dalle torrefazioni alle cantine, dalle distillerie alle aziende di acqua, birra e infusi, questa area metterà in luce la vastità e la diversità del mondo delle bevande. Una tappa fondamentale per gli appassionati e i professionisti del settore.

    Renovation&Tech: L’attenzione si sposterà su tematiche cruciali come la sostenibilità, il risparmio energetico, la riqualificazione edilizia e l’introduzione delle nuove tecnologie. Un’area fondamentale per chi desidera mantenere la propria attività all’avanguardia in un mondo in continua evoluzione.

    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito
    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito

    Aree Speciali e Eventi Collaterali: Un Plus di Eccellenza

    Oltre alle quattro aree principali, la fiera presenterà delle aree speciali e eventi collaterali, arricchendo ulteriormente l’esperienza dei visitatori. Tra questi, spiccano:

    Winescape: Un’area dedicata al vino, dove produttori nazionali e internazionali si daranno appuntamento per esporre le loro migliori selezioni, accompagnate da degustazioni guidate.

    Hospitality Academy: Un’occasione imperdibile per acquisire conoscenze approfondite attraverso una serie di seminari tecnici curati da esperti di comunicazione e strategie di management nel settore ricettivo.

    Solobirra: Un evento ideato per promuovere la cultura della birra artigianale, con l’esposizione di birrifici nazionali e internazionali, degustazioni, incontri formativi e concorsi tecnici.

    Riva Pianeta Mixology: Una celebrazione della cultura del “bere bene”, del “bere miscelato” e del “bere consapevole”, con una selezione di aziende del settore, degustazioni e masterclass di alto livello.

    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito
    Hospitality 2024, una fiera nella cornice di Riva del Garda, foto edizione precedente da sito

    Date e Orari: Un Appuntamento da Non Perdere

    La fiera aprirà le sue porte il 5 febbraio, prolungandosi fino all’8, offrendo agli appassionati e agli operatori del settore l’opportunità di immergersi completamente nelle novità presentate. Le giornate saranno scandite dalle 10.00 alle 18.00 dal lunedì al mercoledì, con una chiusura anticipata alle 17.00 il giovedì. Questi orari generosi garantiranno a tutti i partecipanti di sfruttare appieno le opportunità di networking, apprendimento e scoperta offerte dalla manifestazione.

    In conclusione, Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza si presenta come un evento imperdibile per chiunque abbia un interesse nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione. Una piattaforma completa che abbraccia l’innovazione, l’artigianalità, la sostenibilità e l’eccellenza culinaria. Prepariamoci a un’immersione nell’ospitalità di alta qualità, un’esperienza che soddisferà i palati più esigenti e stimolerà le menti più creative.

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  • Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Marco Porello dal 1994 succede al nonno Cesare nella conduzione dell’azienda di famiglia

    Di Elsa Leandri

    A sud del Piemonte nella zona di Roero, il cui nome deriva dagli omonimi conti Roero, rappresentanti di una delle maggiori famiglie di Asti appartenenti alle casane astigiane, sorge l’azienda agricola Marco Porello.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da sito
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da sito

    Marco è alla guida della cantina dal 1994 e segue le orme della famiglia facendosene portavoce e dimostrando un gran rispetto per la terra che calpesta quotidianamente. La famiglia Porello possiede dei vigneti fin dagli inizi del Novecento, ma è stato con il nonno Cesare Porello, negli anni Trenta, che si è assistito a un importante cambiamento con la trasformazione della proprietà in una vera e propria azienda vitivinicola. Successivamente i due fratelli Riccardo e Ettore ne hanno preso le redini e si sono fatti custodi di questa realtà per tramandarla a Marco, figlio di Riccardo.

    Ad oggi la proprietà è di circa 15 ettari vitati di cui alcuni sono localizzati nel comune di Vezza d’Alba caratterizzato da un terreno sabbioso, di origine marina e ricco di minerali ideale per l’allevamento di nebbiolo, favorita e arneis e altri, caratterizzati da unottima esposizione sud-ovest, sono invece a Canale d’Alba in cui il suolo diventa più ricco d’argilla e in cui barbera e nebbiolo, che sarà utilizzato per il Roero Toretta DOCG, trovano il loro idoneo habitat.

    Marco si dedica alla produzione di 10 etichette differenti in cui i protagonisti sono esclusivamente i vitigni autoctoni (arneis, favorita, barbera, nebbiolo e moscato) tanto è indissolubile e viscerale il legame tra loro e la loro espressione legata a questo territorio di origine pliocenica che si trova sulla riva sinistra del fiume Tanaro.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da internet
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto da internet

    In fase degustativa sono stati proposti il Langhe Nebbiolo Doc 2021, la Barbera d’Alba Mommiano 2021 e il Moscato d’Asti 2021.

    Langhe Nebbiolo 2021 – 100% nebbiolo proveniente dal comune di Vezza d’Alba. Il calice si riempie di un vivido rubino da cui si elevano dei sentori fragranti di ciliegia e lampone su un tappeto di violetta e di rosa rossa. In chiusura echi empireumatici di cacao e tabacco e note delicatamente speziate. La freschezza dinamicizza la bocca e accompagna dei tannini fruttati in fase di integrazione riuscendo a bilanciare in parte la nota calorica. Chiusura su pralina di amarena.

    Barbera d’Alba Mommiano 2021 – 100% barbera proveniente dal comune di Canale. Rubino luminoso. L’olfatto intrigante verte su confettura di lampone e di marasca e su petali di giacinto e lillà cosparsi da effluvi di vaniglia e di rabarbaro. La freschezza vibrante tipica del vitigno si coniuga con un tannino levigato e sostiene la nota pseudo-calorica lasciando il cavo orale su un finale delicatamente amaricante.

    Barbera d’Alba Mommiano 2021, foto dell'autrice, articolo: Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994
    Barbera d’Alba Mommiano 2021, foto dell’autrice, articolo: Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994

    Moscato d’Asti 2022 – 100% moscato d’Asti proveniente da Calosso, uno dei tre comuni riconosciuti patrimonio mondiale dell’Unesco per la coltivazione e la produzione di questo straordinario vitigno. La veste verdolina con riflessi paglierini è impreziosita da fini bollicine. L’aromaticità tipica del moscato offre echi di rosa bianca, salvia e muschio accompagnati da ricordi di pesca e ananas e da brezze di lemongrass e verbena. La delicata dolcezza viene sostenuta dalla freschezza offrendo un sorso equilibrato ed elegante stuzzicato dalla leggera effervescenza. Si dissolve lentamente su una scia di cedro candito.

    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto vigneti da sito
    Marco Porello e il suo Asti che incanta i palati dal 1994, foto vigneti da sito

    Dalla degustazione di questi tre campioni ritroviamo i concetti che l’attuale proprietario pone al primo posto: l’espressione delle caratteristiche del vitigno e del proprio territorio di cui lui stesso ne diventa difensore e garante per far sì che ogni peculiarità e tipicità del Roero si svelino ad ogni assaggio. Un’attenzione scrupolosa dalla vigna alla cantina guidata dalla passione offre prodotti di estrema piacevolezza ideali per accompagnare un momento tra amici attorno a una tavola imbandita con il Langhe, a una merenda con il Barbera d’Alba Mommiano o anche più semplicemente a un aperitivo con il Moscato d’Asti.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://www.porellovini.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

     

  • The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024

    By Carol Agostini

    The allure of red extends far beyond its hue: it embodies passion, an amour fou that intertwines with various aspects of life. It’s a color that exudes complexity, with meanings that delve into psychology, chromotherapy, fashion, and even beauty. According to Helen Venables, primary red is an essential color in every woman’s wardrobe, possessing the power to infuse strength and a healthy glow in those who wear it.
    Red instantly captivates attention; wherever it appears, the gaze naturally gravitates towards it. It represents energy, associated with movement, speed, and power. It embodies desire, passion, excitement, and fervor.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet

    Food and wine, like inseparable siblings, walk hand in hand, seeking a common goal: delighting diners and transforming every meal into a noteworthy gastronomic journey. When it comes to food-wine pairing, commonly referred to as wine pairing, one enters a delicate, almost sacred territory. Broadly speaking, the relationships between food and wine can be narrowed down to two guiding principles: contrast and harmony.

    Contrasting pairings seek opposite characteristics in both the wine and the food, creating a delightful play of flavors. Conversely, harmony enhances the similarities between the two, accentuating shared traits and qualities.
    In the realm of culinary seduction, understanding these relationships is crucial. A successful pairing not only tantalizes the taste buds but also creates an experience that engages all the senses, inviting diners on an unforgettable exploration of flavors and sensations.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet

    The Intricacy of Contrast and Harmony

    Contrast in pairings creates a dynamic experience, where opposing elements in both the food and wine combine to create a symphony of flavors. Imagine the richness of a decadent chocolate dessert heightened by the acidity of a robust red wine or the tanginess of a citrusy dish complemented by a buttery Chardonnay. These pairings engage in a delightful tug-of-war, each enhancing the uniqueness of the other.

    Contrasting pairings offer an intriguing path: the courage to juxtapose the sharpness of a dish with the elegance of a wine, generating a play of contrasts that brings out the best in both. The robustness of a red wine could perfectly balance a meat-based dish, while a buttery Chardonnay could splendidly contrast a light fish dish.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet

    On the other hand, harmony aims to create a homogeneous blend of flavors. In this case, the goal is to find common ground between the food and the wine, marrying shared characteristics to elevate the culinary experience. For example, the delicate flavors of a fish-based dish might harmonize perfectly with an aromatic and sparkling white wine, enhancing the overall pleasure of the meal.

    However, harmony encapsulates a different magic. It’s the art of finding a perfect alignment, an intimate dialogue between the characteristics of the food and those of the wine. A fruity rosé wine might magnificently complement a fresh salad, while an aromatic white wine could embrace the delicate flavors of a cheese-based dish.

    The Art of Pairing: A Sensory Journey

    Mastering the art of food-wine pairing requires a delicate balance of knowledge, intuition, and experimentation. It’s an intricate dance between flavors, textures, aromas, and palates, where each combination tells a unique story.
    This journey is not just about taste but the sensory orchestra that unfolds with every bite and sip. It’s the subtle play of acidity, sweetness, bitterness, and umami that creates a tapestry of sensations that caress the senses.

    Food, wine, and the subtle game of seduction intertwine in a timeless sensory embrace, where red becomes the guiding thread of a fascinating story. This vibrant hue, loaded with meaning, transforms into an ideal companion in the dance of flavors and aromas.
    In the refined world of gastronomy, the art of pairing food and wine is more than just a mere union of flavors. It’s the synergy of two worlds, a meeting between the essence of elaborate dishes and the complexity of oenological notes, all orchestrated in a culinary ballet that engages the senses in a memorable experience.

    In this intricate maze of tastes, colors, and sensations, red continues to be the unbreakable thread that binds food, wine, and seduction, weaving together precision, passion, and understanding, transforming each meal into a gustatory poetry destined to be etched in memory. Whether in contrast or in harmony, the interaction reflects a timeless art that continues to fascinate and delight connoisseurs and enthusiasts.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet

    The Seductive Power of Recipes: A Journey through Flavors

    Recipes are not just a combination of ingredients but an expression of creativity and culinary passion that can tantalize the senses and captivate the heart. In the vast world of cuisine, there are dishes that go beyond mere taste; they are authentic works of art capable of seducing not only the palate but also the soul.

    The Art of Seduction through Flavors

    Salmon Carpaccio with Cucumber and Mint Sauce A delicate combination of smoked salmon slices gracefully arranged on a bed of crisp vegetables, seasoned with a refreshing sauce made from cucumbers and mint. This recipe not only delights the palate but also fascinates with its elegant and sophisticated presentation.

    Porcini Mushroom and Black Truffle Risotto Creamy risotto, enriched by the depth of porcini mushrooms and the earthy note of black truffle, is a culinary poem that caresses the senses. Its enveloping aroma and comforting texture transform this dish into a culinary seduction.

    Dark Chocolate Dessert with Berries The seduction culminates in a sweet and irresistible finale. Dark chocolate, with its intensity and richness, elegantly pairs with the freshness of berries. A combination that evokes emotions and elicits an unforgettable sensory pleasure.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by internet

    The Enchantment of the Table

    It’s not just the taste that plays a role in culinary seduction; presentation and preparation also contribute to the enchanting atmosphere. A carefully set table, the anticipation while preparing a seductive dish, and the aesthetic presentation of each course are vital components of this experience.

    The Sensory Experience

    Culinary seduction engages all the senses. From the captivating colors of the dishes to the enveloping aroma of spices, from the creamy and smooth textures to the crispy and succulent ones, each element collaborates to create an unforgettable experience.

    Ultimately, seductive recipes are not just a way to satiate hunger but an opportunity to immerse oneself in a world of emotions, creating connections through flavors and transforming a meal into a seductive and memorable experience.

    Exploring the Art of Seduction: When Food and Wine Enchant the Senses

    The relationship between food, wine, and seduction has captivated generations, inspiring authors and enthusiasts to explore the union between these elements. Texts, articles, and books rich in suggestions narrate stories and offer insights into this sensual and engaging synergy.
    Intriguing Books.

    In approaching this topic, I’ve had the fortune of reading these texts over the years:

    • “Like Water for Chocolate” by Laura Esquivel, a novel that tells the story of a woman whose emotional state is reflected in the preparation of dishes, connecting food to her inner world.
    “The Physiology of Taste” by Jean Anthelme Brillat-Savarin, a classic that explores the relationship between food, pleasure, and the senses, offering a rich perspective on gastronomy.
    “The Wine Bible” by Karen MacNeil, an exhaustive guide on wine that not only explores its characteristics but also its seductive union with food.
    Captivating Articles.

    For further exploration on the discussed theme:

    • Magazines and cooking websites often present articles exploring seductive culinary techniques, offering tips and ideas for irresistible dishes.
    • Esteemed Enogastronomic publications like “Wine Spectator” or “Decanter” provide insights into food-wine pairing in a seductive manner, with reviews and suggestions.

    Incisive Online Resources

    Food Blogs, where culinary bloggers share recipes and tips on creating captivating dishes, sometimes suggesting enticing wine-food pairings, as well as Enogastronomic websites, specialized portals in enogastronomy offering guides and advice on how to combine food and wine in a seductive manner, with detailed analyses of successful pairings.

    Exquisite Examples

    In “Like Water for Chocolate,” food becomes an emotional expression, conveying feelings that seduce and engage the reader. Novels exploring this dimension are often fascinating journeys through the senses.
    “The Wine Bible” by MacNeil offers an immersion into the world of wine, highlighting how the nuances of a good wine can amplify the culinary experience, creating an affinity between food and wine that stimulates curiosity and the desire to experiment.

    Additionally, articles in enogastronomic magazines such as “Wine Spectator” can provide insights into specific pairings that enhance the flavor of a dish and wine, transforming the culinary experience into a sensual journey.
    Online resources, including cooking blogs and enogastronomic websites, offer a practical approach, with suggestions on creating dishes and pairings that engage the senses.

    Ultimately, these texts and resources offer a broad perspective on the theme of seduction through food and wine, inviting exploration into a fascinating world where the senses intertwine in a ballet of flavors, aromas, and sensations.

    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by Wendel Moretti
    The Red Thread: Wine, Food, and Seduction Awaiting 2024, photo by Wendel Moretti

    The Sensory Chemistry

    It plays a significant role in the context of seduction at the table, influencing our sensory experiences and perception of food and wine. Sensory perception mainly involves the senses of smell, taste, and sight and can have a direct impact on how we relate to food and people during a seductive meal.

    Smell and Taste: The Power of Sensations

    Smell
    Smell is one of the key senses that influence our perception of food and wine. During a seductive encounter at the table, appetizing scents can evoke memories, emotions, and even influence our mood. The sensory chemistry of aromas can be engaging and incite an emotional connection by evoking past memories or creating a romantic atmosphere.

    Taste

    The variety of flavors and taste combinations during a seductive meal can stimulate the sensory chemistry of taste. Contrasting or harmonious flavors can create engaging sensory experiences. A food-wine pairing or refined dishes can delight the palate and add a level of sensory pleasure that enriches the overall experience.

    Impact on Emotional Well-being

    Sensory chemistry can also influence our emotional and mental well-being. Pleasant flavors and seductive aromas can trigger the production of endorphins, chemicals linked to pleasure and well-being in the brain. These chemical reactions can contribute to creating a more engaging and satisfying culinary experience, adding to the context of seduction at the table.

    Connection with Seduction

    In the context of seduction, the sensory experience can be instrumental in igniting an emotional spark between people. Smell and taste are intimately linked to attraction and emotions. A meal with surprising flavors or a wine with a seductive aroma can contribute to creating an intimate and engaging atmosphere, enhancing the connection and complicity between diners.

    Ultimately, sensory chemistry during a seductive meal can play a significant role in elevating the sensory experience and contribute to the emotional connection between people, adding an element of seduction and pleasure to the shared moment at the table.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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