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  • Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024

    Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024

    Corte Anna, vini che ispirano poesia, parole e storia

    di Elsa Leandri

     

    Sirmione, perla delle penisole
    E delle isole che appartengono a Nettuno,
    Nel mezzo di laghi cristallini e mare aperto…
    (Cit. Carme XXXI Catullo)

    Così Catullo, quando torna dalla guerra in Bitania, si rivolge a Sirmione, luogo di pace e di serenità, nonché sua città natale e dimora della sua famiglia e nella quale riesce a trovare un confortante rifugio. Questo lembo di terra che si affaccia sul lago di Garda, celebre per il suo clima simile a quello mediterraneo, oltre ad essere meta turistica per la sua bellezza e per le celeberrime Grotte di Catullo, ha il vanto di proporre dei vini bianchi qualitativi, che rientrano nella denominazione Lugana, il cui vitigno protagonista è il Trebbiano di Lugana conosciuto anche come Turbiana.

    Questa Doc che si estende a sud del lago, comprende cinque comuni di cui quattro (Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengo) in Lombardia, in provincia di Brescia, e uno in Veneto (Peschiera), in provincia di Verona. La presenza di uva in questo territorio risale all’Età del Bronzo, così come è confermato dalla presenza di vinaccioli di Vitis Silvestris, ritrovati nelle palafitte site nel comune veronese.

    Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell'autrice
    Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell’autrice

    Questa terra in origine paludosa e acquitrinosa, grazie all’opera di bonifica iniziata nel Quattrocento ha permesso di offrire le caratteristiche territoriali idonee, grazie alla natura pianeggiante e argillosa, per la coltivazione di questo particolare vitigno.

    Per poter scoprire appieno questa denominazione è possibile seguire il percorso enoturistico che si estende per 45 km e che permette di avere una visione completa sia dei centri abitanti e delle loro opere artistiche, sia di visitare qualche cantina di Lugana Doc.

    Una di queste è la Cantina Corte Anna, di proprietà di Anna Palvarini, che si trova proprio nel paese natio del succitato poeta latino.
    Quest’azienda nasce nel 1978, in seguito all’acquisizione di 12 ettari, di cui 4 vitati. La volontà di questa incredibile donna di concentrare maggiormente le proprie energie verso la viticoltura ha fatto in modo che questa crescesse raggiungendo gli attuali 10 ettari impiantati principalmente con il celebre vitigno autoctono turbiana, anche se sono presenti alcuni ceppi di cabernet sauvignon.

    Al di là delle parole quello che ci permette di scoprire più da vicino questa realtà è l’assaggio del Lugana Doc e della Riserva, così da poter capire appieno le sue caratteristiche.

    Lugana Doc 2023
    (Vinificazione e affinamento in acciaio)

    Paglierino di media fittezza. Impatto olfattivo seducente che verte su richiami floreali di biancospino e caprifoglio, di timo, salvia e lemongrass e del suo tipico sentore di mandorla. Avvolgente inizialmente con cenni di pesca nettarina a cui sussegue un connubio tra freschezza e sapidità prolungandosi lungamente su un finale saporito dal flavor di scorza di pompelmo.

    Lugana Doc 2023, articolo: Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell'autrice
    Lugana Doc 2023, articolo: Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell’autrice

    Antico Vigneto Lugana Riserva Doc 2020
    (Affinamento in acciaio per 18 mesi su fecce fini)

    Vivace dal color paglierino. Il giallo bouquet floreale di ginestra, mimosa si intreccia a ricordi d susina gialla, pesca e ananas. Elegante nei cenni balsamici, di mandorla tostata e di fieno. Spicca per la sua mineralità in bocca che regala una lunga chiusura su echi di scorza di cedro.

    Antico Vigneto Lugana Riserva Doc 2020, articolo: Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell'autrice
    Antico Vigneto Lugana Riserva Doc 2020, articolo: Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell’autrice

    Questi due vini racchiudono le tipicità di questi prodotti: la presenza del profumo di mandorla, i richiami agrumati all’olfatto e, nel cavo orale, il dialogo tra la freschezza e la sapidità marcata accompagnato da un’avvolgenza iniziale.
    La base è ideale per accompagnare i piatti della cucina a base di pesce di lago, come un’insalata di lenticchie con trota affumicata, mentre la Riserva la possiamo consigliare anche con formaggi come la toma piemontese o una fontina.

    Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell'autrice
    Cantina Corte Anna, autentico viaggio degustativo 2024, foto dell’autrice

    A questo punto non vi rimane che testare gli abbinamenti suggeriti e provarne anche altri!
    Buona degustazione e Buon Appetito!

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://corteanna.com/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio

    Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio

    I segreti del Lugana: il bianco del Lago di Garda che sfida il tempo LUGANA ON TOUR A ROMA 2023

    Di Cristina Santini

    Torniamo a parlare delle fondamenta del terroir, rintracciabile e riconoscibile nel vino prodotto in questa area, espressione di un territorio ben distinto caratterizzato da fattori naturali quali chiavi di lettura e connubio perfetto fra clima, posizione, terreno e persone.

    Villa Laetitia Fendi Roma, articolo: Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio, foto di Cristina Santini
    Villa Laetitia Fendi Roma, articolo: Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio, foto di Cristina Santini

    Siamo a Roma presso il Giardino d’Inverno di Villa Laetitia Fendi dove il Consorzio continua la sua opera di promozione e lo fa in maniera eccelsa con il suo Presidente, Fabio Zenato che apre l’incontro:

    “Oggi per noi è un momento importante perché testimonia un percorso che vuole avvicinare sempre di più il calice del Lugana al mondo della comunicazione, al mondo dei consumatori, dei wine lovers che a me piacciono molto come concetto.

    Qualche numero: Il Consorzio è nato nel 1990 ma parliamo di una Doc che è nata nel 1967, una delle prime denominazioni italiane. Una storia molto lunga. In questi ultimi anni ha corso molto, si è portati ad avere quasi 2650 ettari vitati, nel 2022 con 28 milioni di bottiglie prodotte delle quali, e questo è il motivo per cui siamo venuti a Roma con questo percorso che si chiama Lugana on tour nelle principali città italiane, ad avere due terzi delle bottiglie vendute all’estero.

    E’ una denominazione che è molto forte all’estero e che in Italia è molto locale, nelle zone di produzione del Veneto e Lombardia. La missione è quella di farla diventare un percorso nazionale e quindi non si poteva non partire dalla Capitale.”

    Il Presidente del Consorzio Fabio Zenato, articolo: Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio, foto di Cristina Santini
    Il Presidente del Consorzio Fabio Zenato, articolo: Lugana On Tour Roma 2023, il Veneto in trasferta nel Lazio, foto di Cristina Santini

    Fabio Piccoli di Wine Meridian ci conduce attraverso il racconto del territorio e delle Aziende presenti in sala:

    “Arrivando qui oggi mi sono chiesto: cos’è che potrei dire per introdurre al meglio una denominazione così particolare – che io amo da tantissimi anni – e la risposta l’avevo davanti agli occhi. La riposta è Roma. Definitiva la città eterna, quindi cos’è che rende eterno un prodotto? Ci sono due elementi fondamentali: il primo è il rispetto della natura, più rispettiamo la natura intesa anche come la storia di una città – quindi riusciamo a preservarla nel tempo, in questo Roma ha fatto un lavoro straordinario – e più gli consegnamo l’eternità.

    L’altro aspetto è la bellezza che ci rende immortali. Per un vino è fondamentale provare tutti i modi ad essere eterno e per farlo è importante che rimanga sempre contemporaneo. Se c’è un vino che a mio parere è incredibilmente contemporaneo questo è proprio il Lugana.

    Tanto si fa la similitudine tra il vino e la moda, in realtà se questo fosse realmente una moda sarebbe la fine perché non può permettersi di modificare il suo ciclo produttivo per la tendenza di consumo di un certo genere. E’ impossibile, tant’è che tutti quei territori che sono costretti a rincorrere le mode sono quelle denominazioni che sono più in difficoltà”.

    Fabio Piccoli di Wine Meridian, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Fabio Piccoli di Wine Meridian, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    La contemporaneità deve essere insita nel dna di un territorio e il territorio del Lugana ha tutto il codice genetico che lo rende assolutamente contemporaneo nel tempo. Il luogo di produzione ha un printing molto chiaro che è dettato dal Lago di Garda, il più grande Lago italiano, questo bacino d’acqua straordinario frutto del ritiro di un ghiacciaio di 10000 anni fa che ha portato alla nascita di questo bacino che non solo consente una fortissima mitigazione del clima con i due venti:

    Il Peler, il vento freddo notturno del Nord che arriva dal Monte Baldo che domina il lago con oltre 2200 mt di altitudine e l’Ora, il vento caldo diurno del Sud che consente una costante ventilazione che determina una salubrità importante per le uve e consente al vitigno di essere unico ed esprimersi al meglio.

    La Turbiana, regina bianca del Garda e protagonista della Doc Lugana, lambisce cinque comuni tra due Regioni, Lombardia e Veneto, che regala vini assolutamente riconoscibili, peculiari, anche rispetto a dei Trebbiani come quello di Soave, grazie all’impatto climatico dei suoli di queste colline moreniche determinate da stratificazioni generate nel tempo di argille e calcare, una presenza di sali minerali che è tra i più elevati a livello internazionale.

    Il suolo è il vero custode del profilo organolettico che rende questo vino unico, ad altissima bevibilità, con quella sapidità e mineralità che garantisce freschezza nel tempo e che oggi è uno dei fattori determinanti del successo dei vini bianchi.
    Ci siamo accorti come esistano delle diversificazioni estremamente interessanti dovute alla plasticità del suolo che a seconda del terroir di appartenenza anche a pochi chilometri di distanza genera vini profondamente diversi.

    Altro valore aggiunto è la scelta della Denominazione di avere cinque diverse interpretazioni, dallo spumante alla vendemmia tardiva, che testimoniano anche in questo caso che non solo il Lugana è contemporaneo ma riesce anche ad intercettare differenti modelli di consumo.

    Il tavolo degli ospiti, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Il tavolo degli ospiti, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Due gli elementi fondamentali: da un lato la possibilità di avere una sua immediatezza nella beva anche nelle annate più giovani ma anche una potenzialità in termini di longevità straordinaria come pochi altri.
    Dall’altro lato mi piace sottolineare che i 210 produttori sono quasi tutti piccoli e medi produttori e questa è una caratteristica rara tra le Denominazioni del vino italiano.

    Questo non significa che la presenza di grandi imbottigliatori o di grandi cooperative sia un fattore negativo ma indubbiamente influisce sia su quello che potrebbe essere il posizionamento medio del prezzo del prodotto ma anche quella che potrebbe essere l’interpretazione di quella denominazione perché se c’è una caratteristica vitale che hanno i vignaioli è di provare più di tutto ad esaltare ciò che la terra in maniera autentica gli dona.

    Calici di Lugana in degustazione, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Calici di Lugana in degustazione, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Si parla di vini complessi e di facile beva, gastronomici e versatili, con una spalla acida importante, croccanti, fragranti, sapidi, minerali, e al tempo stesso con quella rotondità naturale che li rende anche accessibili, democratici ad un pubblico trasversale vastissimo.

    Una doppia capacità di essere immediato e longevo dovuta in particolare alla presenza elevata di acido tartarico che consente da una parte di avere tanta freschezza e fragranza che lo rende bevibile, ma anche di essere quel fattore che aumenta fortemente il potenziale di longevità.
    E’ per questi motivi che il Lugana è un bianco di successo!

    Nonostante sia una piccola denominazione, ha tanta voglia di farsi conoscere nel miglior modo possibile a partire dal nostro Paese considerato un mercato strategico.

    Ci sono Lugana eccellenti fortemente legati alla loro immediatezza, altri come la tipologia superiore che hanno una certa modalità di affinamento, un uso sapiente del legno per delle riserve interessanti o delle vendemmie tardive che regalano un’altra ricca interpretazione.

    Il 90% della denominazione è rappresentato dal Lugana nella versione più immediata. Il Lugana Superiore esce con un anno di maturazione dalla vendemmia, la Riserva con almeno 24 mesi di affinamento di cui sei in bottiglia e la versione tardiva con surmaturazioni delle uve vendemmiate fine ottobre inizi novembre concede al vino un aumento della dolcezza, ma con un gusto decisamente fragrante, piacevolmente fresco che non annoia mai, caratteristiche intrinseche nella Turbiana.

    Vi presento gli otto produttori oggetto della degustazione con le mie conclusioni di rito:

    Azienda Agricola Brunello “Etichetta Nera” 2022, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Azienda Agricola Brunello “Etichetta Nera” 2022, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Azienda Agricola Brunello “Etichetta Nera” 2022
    Piccola Azienda storica con 6 Ha a Pozzolengo, sulla sponda bresciana del Garda, fondata nel 1930 dal Nonno Battista – il primo a piantare due ettari di Lugana – fino ai giorni nostri con il il nipote del fondatore che porta avanti la sua opera.

    Da un’annata con grande siccità con temperature molte elevate che poi ha sorpreso al tempo stesso per le piogge di fine agosto, il clima è tornato ad avere una grande escursione termica tra il giorno e la notte e questo associato alla terra argillosa che è in grado di trattenere la minima quantità di acqua, ha permesso alle piante di riattivarsi più velocemente rispetto ad altre zone.

    Due grandi famiglie olfattive descrivono questo calice, in questa fase più giovanile, ovvero sensazioni agrumate che regalano freschezza alle quali si aggiungono quelle di frutta gialla (pesca, albicocca) e quelle leggere di frutta tropicale (banana, ananas). Il mondo floreale con i suoi fiori selvatici, con le note balsamiche come mentuccia, zafferano, tiglio accompagnano il frutto dominante.

    Alla beva sapidità, fragranza e croccantezza sono sempre avvolte da una sensazione di maggior rotondità e da una piacevole voglia di ritornare ad un secondo sorso.

    Citari “Conchiglia” 2022, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Citari “Conchiglia” 2022, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Citari “Conchiglia” 2022
    Avviata nel 1975 da Francesco Gettuli, la Cantina si trova nel Comune di Desenzano del Garda, sotto la torre suggestiva di San Martino della Battaglia, terreni di conflitto della seconda guerra di Indipendenza in parte morenici, magri e più sassosi che scendono verso l’argilla.
    Un Vino dal giusto bilanciamento tra i due suoli, dal nome che deriva proprio dalle conchiglie fossili marine sedimentate tra le rocce e le pietre che il ghiacciaio ha portato fin qui.

    Vinificato in acciaio con permanenza di sei mesi sulle fecce fini, regala un naso più complesso ove ritornano le note agrumate, floreali, di frutta gialla, come pesca e albicocca, ma che al sorso ritrova questa forte mineralità, sapidità che rimane un marchio di fabbrica così indelebile che caratterizza fortemente questa Denominazione e in alcuni vini come questo può essere più spiccata e di maggior eleganza. Uniforme nella sua bevibilità.

    Cascina Le Presceglie, Luagana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Cascina Le Presceglie, Luagana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Cascina Le Presceglie “ Hamsa” 2021
    L’agriturismo, di Cristina Bordignon, è situato a San Martino della Battaglia e costituito da un casale antico del 1805 circondato da 13,5 ha di vigne coltivate sulle argille bianche che hanno circa 35 anni di età.
    “Hamsa” è il nome nato dalla passione di Cristina per lo Yoga e per la mitologia indiana raffigurante il cigno bianco riportato in etichetta, simbolo di purezza e di regalità, elementi comuni che ritroviamo gradevolmente nel suo calice di Lugana.

    Uve frutto di una vendemmia bella, sana, di grande soddisfazione processate con una fase inusuale ovvero con il lavaggio e la disinfezione che ha permesso, dopo tante sperimentazioni e investimenti, di arrivare ad ottenere un vino più salubre. Una parziale criomacerazione permette di mantenere inalterata più possibile la freschezza ove torreggiano profumi di lime intenso, frutto della passione e a polpa bianca come pera, pesca. Uno spettro olfattivo aromatico ampissimo. Grande sapidità e rotondità che lo rendono speciale al palato, bevibile e replicante.

    Cà Maiol “Molin” 2021, Lugana On Toru Roma, foto di Cristina Santini
    Cà Maiol “Molin” 2021, Lugana On Toru Roma, foto di Cristina Santini

    Cà Maiol “Molin” 2021
    Azienda agricola di Desenzano del Garda che ha fatto la storia della Denominazione, fa parte del Gruppo Vitivinicolo Santa Margherita, nata nel 1967 dal sogno di un imprenditore milanese, Walter Contato, fino al 2018 con il passaggio di consegne alla Famiglia Marzotto. 110 ha vitati situati intorno alla struttura su un terreno di natura calcarea, variamente stratificato ad argilla compatta.

    Il Molin prende il nome dal vigneto posizionato accanto alla tenuta di 13 ha, con elevata presenza di viti molto vecchie, di circa 40 anni. Il raffreddamento in cella di parte delle uve prima della spremitura soffice, l’attenta vinificazione in acciaio e il prolungato affinamento sulla feccia fine, con in più una piccola parte fermentata e maturata in legno (di piccole dimensioni e non di primo passaggio) permettono di ottenere un vino fresco, elegantemente aromatico e dal giusto equilibrio tra morbidezza e sapidità.

    Non un vino di stile ma territoriale, legato alla mano dell’uomo, dove ritroviamo i classici sentori di agrumi, frutta gialla e tropicale, ma anche una leggera nuance balsamica e una spiccata acidità che rende lungo e godibile il suo sorso. Dinamico e longevo gioca su una chiusura di frutta croccante e una vivacità di sapore a dettare il ritmo gustativo.

    Montonale, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Montonale, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Montonale “Orestilla” 2021
    Tre fratelli alla conduzione della Cantina, giunti alla quarta generazione, Roberto Girelli enologo e Valentino Girelli agronomo si dividono i ruoli seguendo tutti i passaggi che dalla potatura portano il vino alla bottiglia finale.
    Il termine Montonale deriva dal borgo dove è situata la struttura delimitata dai 35 ha di vigneto in un blocco unico considerato un Cru all’interno del panorama Lugana. L’obiettivo è interpretare al meglio, attraverso i vini, questo piccolo lembo di terra costituito da argille molte calcaree e minerali, elementi distintivi di questo territorio.

    Orestilla, appellativo che deriva dal ritrovamento di un sarcofago dedicato all’omonima nobildonna romana, è il Cru all’interno del Cru: due ettari che affondano le proprie radici nell’argilla particolarmente minerale che conferisce al vino una mineralità ancora più spiccata, addomesticata da un affinamento più lungo di 2 anni, di cui il 30% avviene in botte grande di rovere piegata a vapore e 12 mesi in bottiglia.

    Tonalità olfattive gustative più accese per questo calice che colpisce per la sua elegante complessità in un connubio di frutta tropicale e polpa gialla matura. Non porta mai a sensazioni eccessive che rischiano di annoiare e di indebolire la beva. E’ un’esplosione sapidamente morbida che stupisce.

    Ca’ Lojera, Luagana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Ca’ Lojera, Luagana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Ca’ Lojera “Riserva del Lupo” 2019
    Ci troviamo a Sirmione per questa realtà di Ambra e Franco Tiraboschi nata nel 1992 dalla scelta o meglio dalla sfida in un momento difficile in cui l’uva destinata a Lugana non era richiesta o scarsamente pagata. I 18 ettari di Turbiana sono dislocati intorno al corpo su argille bianche e due ettari in collina morenica dedicati a Chardonnay, Merlot e Cabernet.

    Nel calice questa volta abbiamo un’interpretazione che introduce un’annata più lontana ottenuta attraverso una vendemmia tardiva con botrytis nobile che ha portato ad una surmaturazione delle uve. Aspettativa confermata da una bellissima evoluzione e una specifica identità che si presenta al naso con nette sensazioni tropicali mature, frutta sotto spirito, una freschezza invidiabile e una beva che gli dà una immediatezza straordinaria.
    Dalla texture unica, di forte personalità si allunga nella sua morbidezza e fragranza di frutto che emoziona.

    Perla del Garda, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Perla del Garda, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Perla del Garda “Riserva Madre Perla” 2018
    Situata in collina morenica con vista su Sirmione, la cosiddetta Perla del Garda, l’azienda nasce nel 2006 da una famiglia che ha sempre venduto le uve fino al giorno in cui Giovanna Prandini e il fratello hanno scelto di fondare una propria cantina rendendosi conto del grande potenziale produttivo a disposizione, ad altitudini più elevate e coltivato per di più su un terreno più sassoso calcareo rispetto alle zone pianeggianti.

    Il Madre Perla nasce da un esperimento felice e premiato, affinato 24 mesi sui lieviti con lavoro di batonnage in vasca di acciaio sin dal primo anno. Nel corso del tempo si è cercato di capire questa permanenza sui lieviti quale complessità potesse esprimere nel vino a differenza dell’affinamento in legno.
    Una singola vigna situata nella parte bassa della collina molto sassosa viene dedicata a questo vino, lavorato in riduzione, che non ha il colore del tempo e l’espressione classica del frutto ma esprime verticalità e una sfumatura tenue nonostante l’annata.

    Certamente piacevole ma che indubbiamente possa arrivare ad un’armonia ancora maggiore. Cinque anni che dimostrano la sua grande longevità.

    Cantina Bulgarini, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    Cantina Bulgarini, Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Cantina Bulgarini “Superiore Cà Vaibò” 2016
    Fausto e Virginia Bulgarini si trovano a Pozzolengo e rappresentano un’importante realtà del territorio nata nel 1930, un esempio di generazioni che convivono bene tra di loro.
    Nei suoi 50 ha di vigneti, con la vendemmia manuale, la selezione dei grappoli migliori, l’appassimento. l’invecchiamento e l’affinamento in legno, valorizzano l’Oro della Lugana.

    Qui viene usata la tecnica dell’appassimento in cassetta per andare a generare quella leggera surmaturazione con l’utilizzo sapiente del legno. Una parte del vino infatti viene realizzata in botte di rovere francese per circa dodici mesi dove avviene anche la fermentazione malolattica.

    Siamo su sensazioni più evolute al naso sia fruttate sia floreali, con una beva armoniosa, rotonda, morbida, che evidenzia note di vaniglia, frutta tropicale matura, tabacco fresco da pipa e un’acidità ad ampio spettro su tutto il palato.

    I Vini in degustazione Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini
    I Vini in degustazione Lugana On Tour Roma, foto di Cristina Santini

    Una delle chiavi di successo del Lugana, forse la più importante, è data proprio dalle diverse interpretazioni di un vino che, pur rispettando quella che è la natura, la matrice del proprio territorio, sfruttando tutte le sfaccettature di una terra unica, portano ad un concetto fondamentale che per comprenderne il valore dobbiamo necessariamente conoscere la sua genesi, i legami con la sua terra e quello che può essere lo stile produttivo.

    La nostra inviata e redattrice Cristina Santini a Lugana On Tour Roma
    La nostra inviata e redattrice Cristina Santini a Lugana On Tour Roma

    La denominazione gardesana si è dimostrata in continua crescita negli ultimi anni, soprattutto dal 2021, anno che entrerà
    negli annali per la crescita del Lugana da sempre vocato all’export, a dimostrazione del prezioso lavoro compiuto dal Consorzio e dalle Aziende che continuano a farsi conoscere, a farsi promotori del territorio e pronti per un’accoglienza autentica.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito evento e consorzio: https://www.consorziolugana.it

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio

    OLTRE 400 CAMPIONI DA 11 PAESI AL 21° SOL D’ORO NUOVA SFIDA PER GLI OLI EVOO PIÚ PRESTIGIOSI A LIVELLO INTERNAZIONALE

    Redazione

    Al via domani il Concorso Internazionale riservato agli oli extravergine d’oliva più selettivo al mondo, uno dei più importanti in blind tasting.

    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio, Vinitaly, foto da comunicato stampa
    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio, Vinitaly, foto da comunicato stampa

    A Veronafiere torna il più importante concorso internazionale dedicato agli oli extravergine di oliva. Da domani e fino al 26 febbraio va in scena la 21ª edizione di Sol d’Oro, con 420 campioni di evoo in gara, provenienti da Italia, Albania, Cile, Croazia, Grecia, Marocco, Perù, Portogallo, Slovenia, Spagna e Tunisia. Grande novità di quest’anno è la partnership con Aipo d’Argento, concorso che rappresenta il meglio della filiera olearia nazionale, organizzato da vent’anni dall’Associazione interregionale produttori olivicoli Verona.

    A valutare gli oli presentati a Verona è un panel internazionale di giurati guidato dal capo-panel Marino Giorgetti, affiancato da Milena Bucar Miklavcic (Slovenia), Anunciacion Carpio (Spagna), Simone De Nicola (Italia), Yara El Ghalayini (Giordania), Selin Ertur (Turchia), Madhi Fendri (Tunisia), Giuseppe Giordano (Italia), Ernest Kante (Slovenia), Alberto Morreale (Italia), Carlotta Pasetto (Italia), Giulio Scatolini (Italia), Piergiorgio Sedda (Italia), Roberta Ruggeri (Italia), Na Xie (Cina), Miciyo Yamada (Giappone) e Antonio Volani (Italia).

    Blind Tasting oli, foto da comunicato stampa, articolo: Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio
    Blind Tasting oli, foto da comunicato stampa, articolo: Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Blind tasting – Gli oli in concorso sono sottoposti alla valutazione del panel dopo il lavoro di anonimizzazione delle bottiglie, curato dal legale incaricato da Veronafiere; proprio la degustazione alla cieca è una delle caratteristiche che rende il concorso internazionale Sol d’Oro tra i più conosciuti al mondo. Sei le categorie ammesse al concorso: Extravergine (Fruttato leggero, medio e intenso), Monovarietale, Biologico e DOP.

    Sono ammessi gli oli d’oliva extravergini di aziende e frantoi che dimostrano di produrre un quantitativo minimo di 1.500 litri per ciascun olio in gara. A chi produce e commercializza un olio evo in un quantitativo compreso tra i 500 e i 1.499 litri, è riservata la categoria ‘Absolute Beginners’.

    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio, degustatori a lavoro, foto da comunicato stampa
    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio, degustatori a lavoro, foto da comunicato stampa

    Risultati in diretta – Domenica 26 febbraio, alle ore 17, è in programma una diretta Facebook sulla pagina di Sol&Agrifood per annunciare in tempo reale sia i vincitori della 21ª edizione che l’azienda vincitrice del Premio Sol d’Oro Challenge 2023, assegnato a chi ottiene il punteggio più alto con la somma delle valutazioni degli oli presentati in concorso.

    Gli oli vincitori di una medaglia e quelli insigniti di Gran Menzione ricevono i bollini di qualità con la dicitura “Concorso Internazionale Sol d’Oro 2023” con colori e indicazioni diverse a seconda del premio attribuito (Sol d’Oro – Sol d’Argento – Sol di Bronzo – Gran Menzione).

    Blind Tasting Sol D'Oro, Vinitaly, foto da comunicato stampa
    Blind Tasting Sol D’Oro, Vinitaly, foto da comunicato stampa

    La consegna dei diplomi alle aziende vincitrici, invece, è prevista domenica 2 aprile 2023, nel corso della prima giornata di Vinitaly e Sol&Agrifood (Veronafiere 2-5 aprile 2023). In occasione dell’Evo Gala Dinner di martedì 4 aprile, invece, è prevista la consegna dei premi ai vincitori di Sol d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo.


    Informazioni utili

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    Web: www.solagrifood.com – Twitter: @pressVRfiere

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    Da comunicato stampa

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  • EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda

    EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda

    Coccole di benessere a EALA per riscaldare l’inverno e vivere la magica atmosfera delle Feste.

    Redazione

    Nel 5 stelle Lusso di Limone sul Garda il periodo delle festività natalizie è ideale per concedersi un momento di completo relax per il corpo e lo spirito. Durante l’inverno quando la natura riposa e l’atmosfera natalizia avvolge ogni scorcio, EALA si rivela un nido accogliente e confortevole dove vivere esperienze esclusive all’insegna del lusso naturale e in sintonia con l’ambiente e il territorio che lo circonda. “Monte Baldo”, ad esempio, è l’esperienza wellness territoriale che elimina le tossine e dà nuova energia al corpo e alla mente attraverso i prodotti locali che richiamano gli aromi e i profumi della montagna d’inverno.

    EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda
    EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda, foto da comunicato stampa

    Dicembre è sinonimo di primi freddi, ma soprattutto di Natale e Festività, peccati di gola e momenti di relax. Quando l’inverno avvolge la natura dormiente è il periodo migliore per rifugiarsi nelle coccole di benessere che una struttura come EALA, 5 stelle Lusso a Limone sul Garda, può regalare. Aperto dal 21 dicembre all’8 gennaio, offre ai suoi ospiti la possibilità di vivere la magica atmosfera delle feste attraverso esperienze esclusive che soddisfano la gola, in un viaggio enogastronomico che conduce dal Garda al resto del mondo, ma anche il corpo e lo spirito grazie a EALA Luxury Spa.

    EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda, foto da comunicato stampa
    EALA la magica atmosfera delle Feste 2022 Lago di Garda, foto da comunicato stampa

    Progettato in sintonia con l’ambiente che lo circonda, dove il lusso naturale permette di riscoprire l’equilibro tra anima e corpo, EALA è un hotel adult friendly e dal cuore green che combina servizi e comfort di altissimo livello all’amore per il territorio. La sua area wellness, EALA Luxury Spa, è un nido di benessere pensato per risvegliare la parte più sensibile della persona attraverso esperienze e rituali che si svolgono nel rispetto e nella valorizzazione delle materie prime del territorio.

    Uno spazio di circa 1.500 mq tra piscine outdoor, indoor e sauna con vista, mondo saune, giochi d’acqua e idromassaggio, bagno turco, docce emozionali, percorso kneipp e sale relax: vera e propria oasi wellness dove professionisti del benessere offrono anche trattamenti originali e unici con un approccio olistico e sensoriale in sintonia con la natura e i suoi prodotti.

    Monte Baldo nel piatto, foto da comunicato stampa
    Monte Baldo nel piatto, foto da comunicato stampa

    Sono le “Esperienze Territoriali” ideate dalla Spa Manager Veronika Miotto, speciali rituali ideati a partire dai prodotti locali del Garda e del Trentino per far conoscere il territorio e offrire gli straordinari benefici che la natura riserva. Tra tutti, “Monte Baldo” evoca i sentori tipici della montagna d’inverno: si inizia con un Natural Body Scrub con Farina di Mais macinata a pietra di Storo, Miele del Monte Baldo, Yogurt di Malga, essenza di Timo in foglie, Fiori di fieno e Erbe di Montagna; si prosegue con un impacco di Fango Alpino con azione disintossicante che prepara la muscolatura a un massaggio defaticante specifico con sinergia di Olio e Balsamo all’estratto di Arnica Montana e Iperico, e infusione di Bacche di Ginepro.

    Essenze, selezionate personalmente da Veronika, con la collaborazione di piccoli produttori della filiera locale, che custodiscono un’azione balsamica e antiossidante come il timo e le erbe di montagna, antisettiche e antiinfiammatorie come l’arnica e l’iperico, aiutando il corpo a combattere il freddo e donando nuova energia vitale, ideale per l’inverno. “Monte Baldo” è solo una delle 8 Esperienze Territoriali offerte da EALA Luxury Spa: una speciale coccola di benessere per vivere la magia delle festività in modo originale e unico, attraverso un viaggio sensoriale nel territorio del Garda, pur restando fermi, ma in un ambiente di totale comfort e lusso naturale, come quello di EALA, dove tutto è pensato per essere in armonia con la natura, nel rispetto dell’ambiente.

    la cucina degli chef Alfio Ghezzi e Akio Fujita, SENSO Lake Garda
    la cucina degli chef Alfio Ghezzi e Akio Fujita, SENSO Lake Garda, foto da sito

    A EALA, il benessere passa anche attraverso il gusto: la cucina degli chef Alfio Ghezzi e Akio Fujita, declinata nelle proposte del Bistrot e del fine dining SENSO Lake Garda, guida infatti l’ospite in un viaggio gourmet, il più possibile a base di prodotti locali e provenienti dalla filiera del Garda, che risveglia tutti i sensi. Piatti e menu degustazione che, in abbinamento a una particolare selezione di vini, completano l’esperienza di uno speciale soggiorno all’insegna dell’eccellenza a stretto contatto con il territorio.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Hotel: https://www.ealalakegarda.com/hotel

    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/it/pr-communication.html

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ 

  • Manuele Menghini, calici tra Eala e Senso ristorante 2022

    Manuele Menghini, calici tra Eala e Senso ristorante 2022

    A EALA la carta vini racconta di territori e artigiani per uno speciale viaggio enogastronomico dal Lago di Garda alle aree vinicole più rinomate.

    Redazione

    Manuele Menghini, sommelier e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi narra la carta dei vini del 5 stelle Lusso EALA di Limone sul Garda: fotografia della sua esperienza nel mondo del vino, frutto di una meticolosa ricerca dopo viaggi, incontri e degustazioni, nasce la selezione all’insegna della qualità e del fattore umano che si nasconde dietro ogni etichetta. 700 referenze sono proposte tra la scelta alla carta e abbinamenti ispirati alla cucina di Alfio Ghezzi e Akio Fujita.

    Manuele Menghini, sommelier e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi
    Manuele Menghini, sommelier e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi

    Limone sul Garda (BS), 10 novembre 2022 – “Giocare con il gusto, portare l’ospite alla scoperta di territori e raccontare del grande valore umano che si cela dietro un’etichetta proponendo vini Arcaici e Artigianali è la sfida principale che mi accompagna in questa avventura, lo chiamerei: Lusso Contemporaneo”. Per Manuele Menghini, sommelier di EALA e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi, il suo lavoro è una continua e coinvolgente ricerca.

    La carta vini è composta da scelte immancabili, che fanno da base, e una selezione che deriva dal gusto personale, con vini meno noti, prodotti da artigiani. Etichette che propongono agli ospiti di EALA un vero e proprio viaggio fra persone, territori, gusti e da cui nascono abbinamenti spesso insoliti, ma capaci di valorizzare ciascun piatto e creare un legame tra sala, cucina e ospite.

    Lusso Contemporaneo”. Per Manuele Menghini, sommelier di EALA e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi
    “Lusso Contemporaneo”. Per Manuele Menghini, sommelier di EALA e responsabile del ristorante SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi

    Presenti a vista in una nicchia di design si trovano le 700 etichette che accolgono gli ospiti prima di accedere ai ristoranti SENSO Lake Garda by Alfio Ghezzi e Alfio Ghezzi Bistrot – scelte con cura e dedizione dal sommelier Manuele sin dall’apertura della struttura, nella primavera del 2021. È il punto di inizio di un viaggio che trasporta l’ospite dal Lago di Garda verso l’intera penisola e oltralpe.

    Alla base della carta di EALA, una selezione “comfort” che rappresenta i grandi classici, etichette immancabili che conferiscono corpo e struttura alla carta, arricchita poi da una selezione di preferenze personali (circa il 70% dei vini) che Manuele ha consolidato nel tempo, frutto di viaggi, esperienze e scoperte da Nord a Sud d’Italia e non solo.

    Piemonte, Sicilia, Borgogna, Loira e Germania le aree vinicole più apprezzate. “Nella scelta dei vini prediligo la storia che si nasconde dietro la loro produzione, l’aspetto umano del produttore, il rispetto per l’ambiente e per l’identità del luogo in cui il vino nasce. Amo le piccole realtà che hanno molto da raccontare, culle di profumi e gusti autentici, dove prendono vita prodotti meno noti, ma di grande valore”.

    Questa la filosofia che si ritrova nella proposta enologica di EALA, concepita per soddisfare il gusto di ciascun ospite, ma anche sorprendere i più appassionati ed esperti.

    La carta è suddivisa secondo aree geografiche, ognuna delle quali introdotta da una cartina con le zone vinicole disegnate a mano che aiuta l’ospite nell’orientamento e nella conoscenza. Inoltre, si identificano attraverso la figura del Cigno, simbolo di EALA, vini Arcaici e più esclusivi secondo la scelta del sommelier.

    EALA e la carta dei vini raccontata dal sommelier Manuele Menghini
    EALA e la carta dei vini raccontata dal sommelier Manuele Menghini

    Ispirato alla cucina di Alfio Ghezzi e Akio Fujita, Manuele Menghini gioca con quasi 700 etichette per condurre l’ospite attraverso un esclusivo viaggio enologico. Al Ristorante Alfio Ghezzi Bistrot propone una selezione di vini al calice e alla carta, mentre al fine dining SENSO Lake Garda propone due diverse degustazioni: Remus, dal celtico “primitivo”, alla riscoperta delle origini, e Ambios, dal celtico “viaggio”, un itinerario fra i grandi terroir.

    Due percorsi che identificano un tema, ma non precisamente i vini: è compito di Manuele guidare l’ospite, di volta in volta, a seconda del momento e dei piatti, proponendo abbinamenti che stuzzicano curiosità e discussione.

    “Gli spunti di abbinamento partono dal piatto: gioco con acidità, dolcezza, sapidità, basandomi sulla contrapposizione tra i gusti. In sintonia con la filosofia di cucina espressa da Alfio Ghezzi a EALA, cerco di valorizzare al massimo l’ingrediente e il territorio da cui nasce un piatto esaltandone il sapore; così facendo, dalle materie prime della tradizione locale del territorio lacustre e montano, possono nascere abbinamenti con vini dalle origini lontane…”

    Comunicato stampa


    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/

    Siti Ristoranti: https://alfioghezzi.com/senso-mart-alfio-ghezzi/ https://www.ealalakegarda.com/?gclid=Cj0KCQiAgribBhDkARIsAASA5buPR0Ts18qE6LG4h1NPBxLzKKAwQUUqptgyxb4Dglo_lEZqhFtCmqsaAmegEALw_wcB

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