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  • Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024

    Enogastronomia italiana, quale sarà lo sviluppo nel 2025, crisi confermata nel 2024?

    di Carol Agostini

     

    Il futuro dell’enogastronomia italiana, in un periodo segnato da crisi economiche e cambiamenti nei modelli di consumo, rappresenta una sfida complessa ma anche un’opportunità per innovare e consolidare la posizione di eccellenza del nostro Paese in questo settore. Nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi e alla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, il comparto enogastronomico continua a essere uno dei pilastri dell’economia nazionale, sia a livello interno che internazionale.

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto da Pexel
    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto da Pexel

    Il panorama attuale: una ripresa ancora fragile

    Secondo il report Deloitte “Foodservice Market Monitor 2023”, il mercato della ristorazione italiana è in ripresa dopo il crollo causato dalla pandemia, con un valore complessivo di 75 miliardi di euro. Tuttavia, la crisi economica, caratterizzata dall’aumento dell’inflazione e dal calo del potere d’acquisto delle famiglie, ha modificato in modo significativo i comportamenti di consumo, spingendo molti consumatori a ridurre la frequenza con cui mangiano fuori casa o acquistano prodotti gourmet. La ripresa globale del settore della ristorazione, che ha raggiunto i 2.600 miliardi di euro nel 2022, ha visto il delivery aumentare la sua quota di mercato fino al 19%, a conferma di un cambiamento strutturale nelle abitudini di consumo che sembra destinato a perdurare.

    A livello mondiale, il mercato della cucina italiana ha un valore complessivo di 228 miliardi di euro, con un tasso di crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Il marchio “Italia” continua a essere sinonimo di qualità e autenticità, con la cucina italiana che rappresenta il 19% del mercato globale dei ristoranti tradizionali. Tuttavia, l’Asia-Pacifico e il Nord America dominano il mercato della ristorazione, mentre l’Europa, pur rimanendo un attore chiave, mostra segni di stagnazione.

    Uno degli aspetti più critici per l’enogastronomia italiana riguarda l’aumento dei costi di produzione, che colpisce in particolare i produttori di vino e olio d’oliva, due simboli del nostro patrimonio alimentare. Gli agricoltori e i produttori devono far fronte a una combinazione di fattori avversi: l’aumento dei prezzi dell’energia, dei trasporti e delle materie prime, nonché le conseguenze dei cambiamenti climatici, come le recenti siccità che hanno ridotto la resa delle colture.
    Inoltre, la competizione sui mercati internazionali è sempre più agguerrita.

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto di Karolina Grabowska
    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto di Karolina Grabowska

    Se da un lato il “Made in Italy” continua a essere apprezzato e richiesto, dall’altro i produttori devono affrontare sfide legate alle contraffazioni e alle imitazioni di prodotti italiani, che danneggiano l’immagine e la qualità percepita dei prodotti originali. La valorizzazione delle denominazioni d’origine e delle certificazioni di qualità rappresenta una leva fondamentale per contrastare questo fenomeno e per mantenere alta la competitività del settore.

    Nonostante le difficoltà, esistono numerose opportunità per rilanciare il settore enogastronomico italiano. Una di queste è rappresentata dalla crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità. Le aziende che riescono a coniugare tradizione e innovazione, investendo in produzioni biologiche, a basso impatto ambientale e in filiere corte, possono distinguersi e conquistare nuove fette di mercato, sia in Italia che all’estero.

    Il turismo enogastronomico rappresenta un altro segmento in forte crescita, con i viaggiatori che scelgono sempre più spesso destinazioni italiane per vivere esperienze culinarie autentiche. Secondo l’Osservatorio sul Turismo Enogastronomico Italiano, questo settore ha mostrato segnali di ripresa già nel 2022, grazie alla domanda crescente da parte di turisti stranieri, soprattutto provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi asiatici.

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto diKarolina Grabowska
    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto diKarolina Grabowska

    Le prospettive per il 2024 e oltre

    Le previsioni per il futuro dell’enogastronomia italiana sono contrastanti. Da un lato, le difficoltà economiche e l’incertezza politica a livello internazionale potrebbero continuare a influire negativamente sulla domanda interna ed estera. Dall’altro, le aziende italiane hanno dimostrato nel tempo una grande capacità di adattamento e innovazione, riuscendo a rimanere competitive anche nei momenti di crisi.

    Secondo recenti studi di mercato, l’export dei prodotti enogastronomici italiani continuerà a crescere nei prossimi anni, soprattutto nei mercati emergenti come la Cina e l’India, dove la domanda di prodotti alimentari di alta qualità è in aumento. Tuttavia, per cogliere queste opportunità, sarà fondamentale investire in strategie di marketing innovative e in canali di distribuzione digitali, che consentano alle aziende italiane di raggiungere un pubblico globale.

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto diKarolina Grabowska
    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto diKarolina Grabowska
    Riflessione personale

    In qualità di titolare dell’agenzia Foodandwineangels, Carol Agostini conosce bene le sfide e le opportunità del settore enogastronomico. La sua esperienza nel mondo dell’export e della selezione di prodotti per mercati esteri le ha permesso di comprendere l’importanza di creare connessioni solide tra produttori italiani e distributori internazionali. In un contesto globale sempre più competitivo, è essenziale che le aziende italiane riescano a distinguersi non solo per la qualità dei loro prodotti, ma anche per la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

    Il futuro dell’enogastronomia italiana dipenderà dalla capacità delle imprese di innovare, di investire in sostenibilità e di valorizzare le eccellenze locali, mantenendo al contempo un forte legame con le tradizioni. Solo in questo modo sarà possibile superare le sfide attuali e garantire un futuro prospero a uno dei settori più iconici del nostro Paese.

    L’esportazione di vino da Malta verso il mercato internazionale, compreso quello americano, è un settore di nicchia ma in crescita. Secondo i dati del 2022, Malta ha esportato vino per un valore di circa 300.000 dollari, con i principali mercati di destinazione che includono Paesi europei come Paesi Bassi, Francia, Spagna e Grecia. Tuttavia, gli Stati Uniti non risultano tra le principali destinazioni dell’esportazione di vino maltese, suggerendo che la penetrazione di questo prodotto in America è limitata.

    Per quanto riguarda l’importazione, Malta ha importato vino per un valore di circa 30,5 milioni di dollari nel 2022, principalmente dall’Italia, seguita dalla Francia e dalla Spagna. Questa dipendenza dai mercati europei potrebbe indicare che gli sforzi per esportare verso altre regioni come gli Stati Uniti non sono ancora così sviluppati, ma esistono opportunità di crescita.

    Se ti servono ulteriori dettagli o dati specifici sulle esportazioni vinicole maltesi verso l’America, puoi consultare le statistiche pubblicate dall’Osservatorio del Complesso Economico (OEC) o dal National Statistics Office di Malta.

    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto di Gustavo Fring
    Enogastronomia italiana, notevole crisi e cambiamenti 2024, foto di Gustavo Fring

    L’esportazione di vino dall’Italia verso gli Stati Uniti, in particolare verso regioni come New York, continua a ricoprire un ruolo fondamentale nel commercio globale del vino. Secondo rapporti recenti, gli Stati Uniti rimangono il maggior importatore di vino al mondo, con importazioni che hanno raggiunto i 6,79 miliardi di dollari nel 2022. L’Italia rappresenta uno dei principali esportatori verso questo mercato, con circa 2,03 miliardi di dollari di vino esportato, posizionandosi come il secondo maggior fornitore dopo la Francia. I vini italiani sono particolarmente apprezzati per la loro qualità e varietà, con etichette popolari come Chianti, Barolo e Prosecco in testa alle vendite.

    Il mercato di New York, in particolare, riveste un’importanza cruciale grazie al suo status di centro culturale ed economico, caratterizzato da una scena ristorativa vivace e da una base di consumatori sofisticata. La domanda di vini italiani premium continua a crescere, supportata dalla numerosa popolazione italo-americana della città e dall’influenza di sommelier di alto livello e critici del vino. Inoltre, eventi come Vinitaly International e altre fiere vinicole tenute a New York aiutano i produttori italiani a connettersi con i distributori americani, contribuendo ulteriormente all’aumento delle esportazioni.

    Tuttavia, non mancano le sfide. L’aumento dei costi di produzione, insieme all’inflazione e all’incertezza economica, ha influenzato le abitudini di spesa dei consumatori, causando una leggera diminuzione nell’acquisto di vini di lusso. Allo stesso tempo, le difficoltà logistiche, comprese le tariffe e le interruzioni della catena di approvvigionamento, hanno impattato il flusso generale di vino tra Italia e Stati Uniti. Nonostante questi ostacoli, gli analisti rimangono ottimisti sulla resilienza dei vini italiani nel mercato americano, soprattutto perché i consumatori più giovani stanno mostrando un interesse crescente per vini biologici e sostenibili.

    In conclusione, sebbene l’industria vinicola italiana affronti alcune difficoltà, la sua forte presenza a New York e nel mercato statunitense più ampio, supportata da solidi legami culturali e da una tradizione di eccellenza, suggerisce una prospettiva positiva per una crescita e un successo continui.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024

    Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024

    Tendenze Culinarie in Italia nel 2024: Esplorando Cibo, Vino e Turismo Gastronomico

    di Carol Agostini

    Il 2024 segna un anno di trasformazioni e conferme per la cucina italiana, dove tradizione e innovazione si intrecciano in un viaggio culinario che attrae non solo gli italiani, ma anche turisti da tutto il mondo. Attraverso statistiche recenti, tendenze emergenti e ricette di tendenza, questo articolo esplorerà il panorama gastronomico italiano, con particolare attenzione agli abbinamenti cibo-vino e al crescente fenomeno del turismo culinario, insomma il piacere intrinseco della tavola.

    Ritorno alla Tradizione Regionale Gli italiani e i visitatori internazionali stanno riscoprendo le autentiche ricette regionali, valorizzando ingredienti locali e metodi di preparazione tradizionali. Il desiderio di autenticità ha portato a un rinnovato interesse per piatti tipici che rappresentano il cuore della cultura culinaria italiana.

    Innovazione e Sostenibilità La sostenibilità è una delle parole chiave del 2024. I ristoranti e i produttori alimentari stanno adottando pratiche più ecologiche, dalla riduzione degli sprechi alimentari all’utilizzo di ingredienti biologici e locali. Inoltre, l’innovazione culinaria vede l’uso di tecniche moderne per reinterpretare piatti tradizionali.

    Dolci Italiani Sconosciuti Mentre il tiramisù e il gelato rimangono popolari, c’è un crescente interesse per dolci meno conosciuti come la torta caprese e la cassata siciliana. Questi dolci regionali stanno guadagnando riconoscimento grazie a chef e pasticceri che ne promuovono la riscoperta.

    Piatto realizzato da Chef Laura Marciani, articolo: Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024, foto di Carol Agostini
    Piatto realizzato da Chef Laura Marciani, articolo: Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024, foto di Carol Agostini

    Ricette di Tendenza

    Risotto al Limone e Gamberi

    Ingredienti:

    • 320 g di riso Carnaroli
    • 500 g di gamberi
    • 1 limone (succo e scorza)
    • 1 litro di brodo di pesce
    • 1 cipolla
    • 50 ml di vino bianco
    • 30 g di burro
    • 2 cucchiai di olio d’oliva
    • Sale e pepe q.b.
    • Prezzemolo fresco tritato

    Procedimento:

    1. Sbucciare e tritare finemente la cipolla.
    2. In una pentola, scaldare l’olio d’oliva e aggiungere la cipolla, facendola soffriggere fino a doratura.
    3. Aggiungere il riso e tostarlo per qualche minuto.
    4. Sfumare con il vino bianco e lasciare evaporare.
    5. Aggiungere gradualmente il brodo caldo, mescolando costantemente.
    6. Nel frattempo, pulire i gamberi e aggiungerli al risotto a metà cottura.
    7. Verso fine cottura, aggiungere il succo e la scorza di limone.
    8. Mantecare con il burro, aggiustare di sale e pepe.
    9. Servire con una spolverata di prezzemolo fresco.

    Torta Caprese

    Ingredienti:

    • 200 g di mandorle
    • 200 g di cioccolato fondente
    • 200 g di burro
    • 200 g di zucchero
    • 5 uova
    • 1 cucchiaino di lievito per dolci
    • Zucchero a velo q.b.

    Procedimento:

    1. Preriscaldare il forno a 180°C.
    2. Tritare le mandorle e il cioccolato.
    3. In una ciotola, montare il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema.
    4. Aggiungere i tuorli, uno alla volta, continuando a mescolare.
    5. Incorporare il cioccolato e le mandorle tritate.
    6. Montare gli albumi a neve e incorporarli delicatamente al composto.
    7. Aggiungere il lievito e mescolare.
    8. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata.
    9. Cuocere per circa 40 minuti.
    10. Lasciare raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

    Spaghetti alle vongole

    Gli spaghetti alle vongole sono un piatto semplice e veloce da preparare a casa, con risultati degni di un ristorante, seguendo alcuni accorgimenti. La pulizia accurata delle vongole è fondamentale: i molluschi devono essere fatti aprire in padella con olio, aglio, peperoncino e vino bianco per la versione in bianco (senza pomodoro).

    Non buttate il liquido di cottura delle vongole: una volta filtrato, servirà per mantecare gli spaghetti cotti al dente (utilizzate anche un po’ di acqua di cottura della pasta) per ottenere una consistenza cremosa come al ristorante. Saltate la pasta con le vongole e il prezzemolo e servite immediatamente.

    Per ottenere degli spaghetti alle vongole perfetti, seguite i 10 consigli dello chef campano Gennaro Esposito, due stelle Michelin a La Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli).

    Ingredienti:

    • 1 Kg di vongole veraci
    • 350 g di spaghettoni
    • 80 g di vino bianco secco
    • 1 spicchio di aglio fresco
    • Prezzemolo
    • Peperoncino fresco o secco
    • Olio extravergine di oliva
    • Sale

    Procedimento:

        1. Immergete le vongole in acqua fredda salata (35 g di sale grosso per 1 litro di acqua, simile alla salinità dell’acqua di mare). Copritele e lasciatele spurgare in frigorifero per almeno 2 ore, meglio 12 ore.

        2. Scolate le vongole senza smuovere i depositi; sciacquatele sotto acqua corrente e scartate quelle rotte o aperte.

        3. Portate a bollore l’acqua per la pasta, salatela e buttate gli spaghettoni.

        4. Nel frattempo, in una larga padella, scaldate 2 cucchiai di olio con l’aglio schiacciato, il peperoncino a pezzi e il vino bianco. Lasciate evaporare il vino per 1 minuto, aggiungete le vongole, un pizzico di sale, coprite con un coperchio e fatele aprire a fuoco medio-alto.

        5. Togliete le vongole dalla padella non appena si aprono, per non cuocerle troppo; eliminate quelle rimaste chiuse.

        6. Filtrate il liquido di cottura attraverso un colino foderato con carta da cucina, per eliminare le impurità residue.

        7. Versate il sugo nella padella. Scolate gli spaghettoni conservando un po’ di acqua di cottura e saltateli nella padella con altri 2 cucchiai di olio, abbondante prezzemolo tritato e le vongole, se volete parzialmente sgusciate. Saltate fino a ottenere un’emulsione cremosa.

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    Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024, foto da internet
    Il piacere a tavola: le tendenze culinarie del 2024, foto da internet

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