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    Cortigiane veneziane, Casanova, seduzione, cacao nel 1700

    “La Seduzione a Tavola: Riflessi delle Cortigiane Veneziane nell’Arte Gastronomica”

    Di Carol Agostini

    Nell’arte dell’eros e della seduzione, le donne hanno spesso incarnato ruoli chiave, attingendo a una varietà di sfaccettature per affascinare, intrigare e conquistare. Le cortigiane veneziane, celebri per la loro abilità nel conquistare cuori e menti, non solo attraverso il fascino personale, ma anche attraverso l’arte del cibo.

    Cortigiane veneziane, Casanova, seduzione, cacao nel 1700, foto di Alessandro Manzoli
    Cortigiane veneziane, Casanova, seduzione, cacao nel 1700, foto di Alessandro Manzoli

    Ispirandosi a queste storie intriganti, la cultura popolare ha riportato alla luce le vicende delle donne che animavano la Venezia dei secoli passati. Queste storie, un misto di realtà e fantasia, raccontano episodi curiosi e singolari, intrecciati alle vite tanto dei nobili quanto dei plebei. È proprio dalla fusione tra l’alta società e il popolo che nasce un affascinante quadro comico, rivelando come il potere seduttivo possa superare le barriere di classe, trovando nel cibo un filo conduttore.

    Questo tema attinge dalla complessa e vibrante storia di Venezia, culla di intrighi, amori e una tradizione gastronomica ricca di sfumature. Il cibo, da sempre simbolo di passione e piacere, diventa uno strumento per superare le barriere sociali, unificando le diversità attraverso il gusto e la passione per la buona tavola.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Wolfgang
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Wolfgang

    Attraverso la rappresentazione artistica di questo legame tra seduzione e cucina, emergono le dinamiche umane che vanno oltre le differenze di classe, mostrando come il cibo possa diventare un linguaggio universale capace di unire, intrigare e affascinare.

    Questa commistione tra storia, società e gusto culinario conferma come la seduzione sia un’arte che trascende le barriere sociali, gettando le basi per relazioni umane profonde, avvolte nella passione per il buon cibo e l’incanto della seduzione.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari

    Come anticipato nelle righe precedenti nel cuore di Venezia nel XVIII secolo, un mondo affascinante e sfrontato prendeva vita tra i vicoli e i canali della città. Le cortigiane, figure leggendarie della Venezia settecentesca, non erano semplici donne d’intrattenimento ma vere e proprie abitatrici di una sottile linea tra cultura, potere e desiderio.

    Contesto Storico e Culturale:

    Venezia nel XVIII secolo era un vivace crogiolo culturale, con una società stratificata che rifletteva l’eccentricità e l’opulenza della Repubblica Serenissima. La città, ricca di commercio e di scambi culturali, vantava una ricchezza senza pari, attirando artisti, scrittori e mercanti da tutto il mondo.

    Cortigiane veneziane, Casanova, seduzione, cacao nel 1700, foto di Carolina Spork
    Cortigiane veneziane, Casanova, seduzione, cacao nel 1700, foto di Carolina Spork

    Le Corti e la Cultura Lagunare:

    Le cortigiane, conosciute come “corti” o “cortigiane di luce” in riferimento ai loro sontuosi abiti luminosi, erano donne di grande intelligenza e abilità sociale. Oltre ad essere esperte nell’arte dell’amore, queste donne erano raffinate e istruite, svolgendo un ruolo cruciale nella vita culturale della città.

    Le Cortigiane come Protettrici delle Arti:

    Molte di loro non si limitavano al mero intrattenimento. Erano mecenati delle arti, sostenendo pittori, scultori e musicisti emergenti. La loro influenza si estendeva ai salotti letterari, dove le menti più brillanti si riunivano per discutere di letteratura, politica e filosofia.

    Un Simbolo di Potere e Intrighi:

    Le cortigiane avevano un ruolo ambiguo nella società veneziana, tanto ammirate quanto oggetto di critiche. Mentre alcune di loro godevano del favore dei potenti e dell’alta società, altre si trovavano al centro degli intrighi politici e delle lotte di potere.

    Il Declino delle “Corti” Lagunari:

    Con il declino della Repubblica Serenissima alla fine del XVIII secolo, anche il mondo delle cortigiane iniziò a sbiadire. Le tradizioni e i costumi che avevano reso Venezia così vibrante e affascinante furono soppiantati dall’ascesa di nuove ideologie e dalla trasformazione sociale.

    Eredità e Memoria:

    Tuttavia, l’eredità delle cortigiane veneziane sopravvisse nel racconto delle loro storie, nella pittura e nella letteratura, offrendo uno sguardo affascinante su un’epoca di sfarzo e controversia nella storia di Venezia.

    Le cortigiane del XVIII secolo veneziano, con la loro intrinseca connessione con la cultura e la storia lagunare, restano un simbolo affascinante di un’epoca contraddittoria e intrigante nella vita della Serenissima.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto da internet
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto da internet

    Venezia: Il Regno dell’Eros e Casanova: Il Leggendario Seduttore

    La città lagunare di Venezia, da sempre fonte di mistero, storia, e arte, ha un fascino che va oltre il suo retaggio culturale. È stata e continua ad essere il palcoscenico di passioni ardenti e racconti seducenti. È qui che nasce la storia di “Desiderio“, romanzo di Ricardo Belnome, un’opera che racchiude la sete erotica e l’ispirazione tra le sue pagine.

    Il genere dei romanzi erotici ha catturato l’attenzione di molti lettori, con “Desiderio” di Belnome che non fa eccezione. Questi romanzi, che spesso diventano best-seller internazionali e persino adattamenti cinematografici, godono di una vasta platea di lettori, in particolare tra il gentil sesso. E Venezia, con il suo suggestivo e sensuale sfondo, è stata protagonista anche di queste storie intriganti.

    Il romanzo “Desiderio” ci porta nel mondo dello scrittore francese Daniel Daniélou, che, a Parigi, si trova a cimentarsi nella creazione di un romanzo erotico. La ricerca di ispirazione lo conduce a Venezia, affiancato dal suo editore e da Julie, la giovane assistente. La città diventa il palcoscenico perfetto per un’opera che si distingue per l’intreccio tra arte classica, moderna, e una sofisticata teoria della letteratura erotica.

    Venezia: Il Regno dell'Eros e Casanova: Il Leggendario Seduttore, articolo: Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto da internet
    Venezia: Il Regno dell’Eros e Casanova: Il Leggendario Seduttore, articolo: Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto da internet

    Venezia è stata da sempre una culla di mistero e fascino, dove l’erotismo si intreccia con la storia e l’arte. Le atmosfere nebbiose e le feste in maschera si uniscono a storie di amore e passione, richiamando alla mente il grande Giacomo Casanova. Casanova, tra il 1725 e il 1798, è stato avventuriero, scrittore, e un seduttore senza eguali. Le sue gesta, la sua abilità nel conquistare il cuore di cortigiane, nobili, e donne di ogni ceto sociale, lo rendono una figura leggendaria nell’arte della seduzione.

    In confronto alle migliaia di conquiste di altri seduttori, Casanova si distingueva per il suo approccio: non mirava alla quantità, ma all’arte della passione. Questo lo differenziava da Don Giovanni, il quale collezionava conquiste senza alcun coinvolgimento emotivo. Casanova, al contrario, si appassionava sinceramente ad ognuna delle sue donne.

    Se state cercando un esempio di seduzione, Venezia e le storie di Casanova offrono una lezione che trascende il tempo: l’arte della seduzione non si limita alla mera conquista, ma si fonda sull’abilità di coinvolgere ed appassionare veramente il cuore di chi si desidera conquistare.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto da internet
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto da internet

    “Analisi critica di Toni Veneri: Il Profilo Sfaccettato di Casanova e il Dominio del Desiderio”

    Nella recente opera di Toni Veneri, emerge una prospettiva intrigante sul celebre personaggio di Casanova, evidenziando le molteplici strade tortuose che il suo desiderio sembra percorrere. Veneri, in parallelo con le riflessioni di Massimo Recalcati, espone l’idea che il nocciolo di ogni manifestazione del desiderio risieda nell’esperienza di sentirsi sopraffatti, nella perdita di controllo di una forza che supera l’Io individuale, sfuggendo a qualsiasi padronanza (2012: 26-29).

    Questo approccio apre a una nuova interpretazione del complesso destino di Casanova, spiegando il susseguirsi di caricature e rappresentazioni contrastanti nel mito che lo circonda. Il personaggio emerge come una figura sfuggente, capace di assumere molteplici identità, spesso contraddittorie, proprio a causa di un desiderio che lo sovrasta costantemente, trascinandolo in una ricerca inesauribile al di là di sé stesso, generando non solo piacere ma anche fatica, dubbio, tormento e una costante messa in discussione (Casanova 2009: III, 285).

    Il paradosso che emerge, sottolineato da Recalcati, affronta ogni appassionato lettore di Casanova: la contrastante presunzione di un uomo che si crede capace di sedurre chiunque, risolvere complessi enigmi scientifici o ingannare l’intero universo, ma che, a causa di un eccesso di desiderio, non riesce mai a raggiungere una piena realizzazione di sé stesso.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Helena Jankovicova
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Helena Jankovicova

    Inoltre, Veneri contestualizza questa analisi nel secolo in cui Casanova visse, sottolineando la differenza tra la sua figura e l’attuale malattia contemporanea, strettamente legata all’egemonia del discorso capitalistico. Casanova, al contrario, si opponeva fermamente a una visione autoreferenziale e narcisistica dell’Io, evidenziando l’alterità del desiderio come un elemento contrapposto a tale mentalità (Casanova 2009: I, 101-102).

    Attraverso riferimenti alle massime della letteratura sapienziale antica e al precetto stoico del “sequere Deum“, Casanova incarna un atteggiamento vitale, non passivamente abbandonato, ma piuttosto orientato ad accettare ciò che il destino presenta, senza una resistenza eccessiva.

    L’analisi di Veneri offre una visione intrigante della complessità del desiderio e della sua relazione con l’identità, evidenziando come il personaggio di Casanova sia stato continuamente sopraffatto da questa forza trascendente, rendendolo una figura tanto affascinante quanto inafferrabile.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Emily Geibel
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Emily Geibel

    Giacomo Casanova: L’Esteta del Cacao e la Sua Arte della Seduzione a Venezia

    La leggenda di Giacomo Casanova non si limitava solo al fascino per le belle donne, ma abbracciava anche una passione inestinguibile per la cioccolata. Nella sua “Storia della mia vita”, confessò di aver dedicato la sua esistenza alla coltivazione dei piaceri sensoriali, definendo il suo amore per il sesso opposto e la buona tavola come priorità fondamentali.

    A Venezia, nel XVIII secolo, l’amore per la cioccolata era diffuso in tutte le classi sociali. Chiunque potesse permetterselo non rinunciava alla calda tazza mattutina di cioccolata, considerata un elisir di energia per iniziare la giornata. Persino Carlo Goldoni, celebre commediografo veneziano, ne era un estimatore e frequentatore abituale del Caffé dell’Abbondanza, dove amava gustare la fragrante bevanda.

    Casanova, viaggiatore instancabile, portava sempre con sé un frullino e una provvista personale di cioccolata, gratuggiata con cura per poi mescolarla in acqua o latte e frullarla fino a ottenere una bevanda omogenea e schiumosa.

    Nei suoi corteggiamenti, Casanova prediligeva offrire regali di cioccolata alle dame da sedurre, convinto dei poteri afrodisiaci del cacao. I suoi amici e le sue amanti condividevano questa passione, facendogli continui doni di cibi prelibati.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Ioannes Marc
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Ioannes Marc

    Per Casanova, nulla poteva eguagliare le sensazioni inebrianti della cioccolata, definita come il supremo elisir d’amore, capace di trasmettere un’intensa disinibizione e regalare momenti paradisiaci prima e dopo le fatiche d’amore.

    Organizzava talvolta gli “Ambigu“, feste esclusive dove invitava amici e affascinanti donne per cene sontuose e notti di piacere. La celebre Ambigu a Colonia, ricorda ostriche, vini pregiati, tartufi e Champagne, con Casanova che evita di descrivere le scene successive ma si limita a ricordare i suoni di piacere femminile.

    Oltre a queste gesta, esistono in commercio dolci come i “Baci di Casanova“, cioccolatini fondenti con un cuore piccante al peperoncino, e le praline Casanova, evocative della gioia e dell’allegria.

    Curiosamente, non solo Casanova attribuiva poteri seduttivi alla cioccolata: Gabriele d’Annunzio, grande amatore, si concedeva cioccolato fondente prima degli incontri amorosi, convinto dei suoi poteri afrodisiaci. Questa convinzione risale addirittura all’epoca dell’imperatore Montezuma, che consumava fino a cinquanta tazze al giorno per soddisfare le donne del suo harem affollato.

    Così, la cioccolata, simbolo di piacere e seduzione, ha lasciato il suo dolce segno nella storia degli amanti illustri, dalla Venezia del XVIII secolo fino ai giorni nostri.

    Il cacao è una meravigliosa pianta che offre una gamma di proprietà, che vanno dal livello chimico e fisico al potenziale impatto emotivo.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Pixabay
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Pixabay

    Proprietà Chimiche e Fisiche del Cacao:

    La composizione chimica è basata sulla Teobromina che è uno dei componenti principali del cacao, un alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale. Ha effetti simili alla caffeina, ma con una durata più lunga.

    La Caffeina, anche se presente in minori quantità rispetto alla teobromina, la caffeina è un altro alcaloide che agisce come stimolante.

    La Feniletilamina, conosciuta come “molecola dell’amore”, è coinvolta nella regolazione dell’umore e può avere effetti positivi sull’euforia e sul benessere emotivo.

    I Flavonoidi, sono antiossidanti che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi.

    Le proprietà fisiche sono il Sapore e Aroma:

    Il cacao ha un gusto ricco e complesso, che varia a seconda della varietà e del processo di lavorazione, contiene grassi che sono presenti nei semi del cacao, principalmente acidi grassi saturi e insaturi, che influenzano la consistenza e il profilo nutrizionale dei prodotti a base di cacao, mentre, le Proprietà Viscoelastiche del cacao conferiscono viscosità e elasticità ai prodotti alimentari.

    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L'Intrigante Mondo delle "Corti" Lagunari, foto di Karolina Grabowska
    Le Cortigiane di Venezia nel XVIII Secolo: L’Intrigante Mondo delle “Corti” Lagunari, foto di Karolina Grabowska

    Potenziali Impatti Emotivi del Cacao:

    Effetti sulla Salute Mentale:

    La stimolazione data dalla presenza di teobromina e caffeina può contribuire a uno stato di vigilanza e stimolazione, mentre, gli effetti di Benessere sono determinati da alcuni componenti del cacao, come la feniletilamina, sono associati a effetti positivi sull’umore e sul benessere emotivo.

    Associazioni Culturali e Psicologiche:

    Divise tra Associazioni Positive in cui il cacao è spesso associato a momenti di comfort e piacere, che possono influenzare positivamente lo stato d’animo, mentre, il Rituale Sociale: Il consumo di cacao è radicato in molte culture e spesso è legato a cerimonie, celebrazioni e momenti sociali, creando legami emotivi con questi eventi.

    Il cacao è un ingrediente intrigante che, oltre alle sue proprietà chimiche e fisiche, può avere effetti emotivi significativi creando momenti di piacere intensi e profondi.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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  • Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Alla Stazione Leopolda di Firenze, nei giorni 3 e 4 dicembre 2023 si è svolta la seconda edizione di Saranno famosi nel Vino e nel Gin.

    Di Adriano Guerri

    I battenti della Leopolda hanno aperto dalle ore 11:00 sia domenica sia lunedì, mentre la chiusura della domenica era alle 20:00 e lunedì alle 18:00, L’evento era aperto all’ampio pubblico di operatori professionali e appassionati che nelle due giornate hanno partecipato numerosi. Gli organizzatori sono molto felici per il risultato ottenuto e stanno già pensando alla terza edizione.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Adriano Guerri
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Adriano Guerri

    In programma vi erano varie ed interessanti masterclass e nell’occasione sono stati consegnati gli attestati alle aziende premiate dalla guida Vitae. Presenti oltre 110 cantine vitivinicole emergenti che si sono fatte notare negli ultimi 5 anni e che sono nate da meno di dieci anni con circa 500 etichette in degustazione e 40 produttori di Gin.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore articolo
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore articolo

    Interessanti realtà provenienti da tutt’Italia, con vini di varie tipologie e da varie denominazioni. Senza ombra di dubbio sentiremo parlare molto bene di queste aziende in futuro. L’evento è ideato dalla regina del vino, Donatella Cinelli Colombini.
    Personalmente ho partecipato il giorno 4 dicembre e ho cercato di degustare i vini di aziende da me sconosciute, la qualità dei vini era davvero elevata.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Cottonbro Studio
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Cottonbro Studio

    Una passerella tra i banchi d’assaggio e note di degustazione.

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo – Pinot Nero 100% – Giallo paglierino brillante, perlage fine e persistente, sprigiona al naso sentori floreali e di frutti di bosco, seguiti da note di crosta di pane e pasticceria mignon, cremoso, fresco e durevole.
    Sito di riferimento: https://ilpoggiolovini.com/

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose' Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco – Giallo paglierino luminoso, emergono sentori di camomilla, pesca, melone e scorza d’arancia, sapido, fresco e leggiadro.
    Sito di riferimento: https://brunofrancovini.it/

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona – Giallo dorato, emana note di mughetto, fiori di tiglio, mela, pera, pesca e agrumi, sorso rinfrescante, coerente e di ottima persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.chiesinadilacona.it/

    Ansonica dell'Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo – Giallo paglierino, rivela note di tè, zagara, pera, melone e scorza d’arancia, gusto avvolgente, sapido con chiusura di frutta tropicale.
    Sito di riferimento: https://www.tenutelombardo.it

    Grillo d'Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro – Granatza 100% – Giallo paglierino luminoso, rilascia sentori di pera e mela cotogna, seguiti da sottili note agrumate, al palato è dinamico, vibrante e persistente.
    Sito di riferimento: https://cantinamertzeoro.com/

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello – Barbera e Croatina – Rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato, dipana al naso note di prugna, mora di rovo, sottobosco e spezie dolci, grip tannico poderoso ma setoso, rotondo e ricco.
    Sito di riferimento: https://www.ganaghellovini.com/

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo:Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero – Rosso granato trasparente, libera sentori di violetta, ciliegia, fragola, liquirizia, tartufo e sbuffi balsamici, il sorso è fresco, pieno ed appagante.
    Sito di riferimento: https://www.monchierovini.com/

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate – Giallo dorato intenso, con sentori di miele d’acacia, datteri, albicocca secca e fichi, in bocca è piacevolmente dolce, armonioso, vellutato e dotato di una lunga persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.lecimate.it/

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.sarannofamosinelvino.it/

    Blog autore articolo: https://cloudwine9.com/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013

    Artimino Estate, a rare beauty jewel, UNESCO Heritage since 2013

    By Carol Agostini

    The Olmo Family and the Estate’s History

    Since 1989, the Artimino Estate has been the residence of the Olmo family, a place where wine and oil production have roots dating back to the 18th century. Its 700 hectares immerse visitors in the Tuscan countryside, embracing the renowned Medici Villa “La Ferdinanda,” a jewel erected in 1596 and now a UNESCO heritage site. Adjacent to this splendid villa stands the Tenuta di Artimino hotel, part of the Meliá Collection, and the renowned Biagio Pignatta restaurant, celebrated for its interpretation of Tuscan cuisine.

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo from the internet
    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo from the internet

    Located near Florence and other fascinating art cities in the region, the estate overlooks the medieval village of Artimino. Here, viticulture is managed responsibly, blending advanced winemaking technologies in the cellar to support the natural vocation of the land. This area boasts a millennia-old winemaking history, beginning with the Etruscans and continuing with the de’ Medici family. Carmignano, in particular, played a key role in Cosimo III’s decree in 1716, considered the oldest oenological “discipline” in the world.

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo of Villa Medici
    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo of Villa Medici

    The love for wine in Artimino has deep roots, tracing back to the Etruscan era. In the 17th century, the Medici family perpetuated this tradition, making Carmignano wines, particularly those of Artimino, among the most esteemed of the time. In 1716, with Cosimo III’s edict, a document was drafted defining the production boundaries of these wines, almost acting as a set of rules and classifying them as “wines fit for shipping,” ideal for exportation due to their longevity and quality.

    Medici and the Villa of Artimino: Guardians of Wine in Carmignano
    Medici and the Villa of Artimino: Guardians of Wine in Carmignano

    Since 1596, Artimino has been cherished by the Medici, especially by Ferdinando I, who, in a letter to his wife Cristina di Lorena dated January 19, 1596, wrote: “Today I was in Artimino, and believe me, Your Highness, I found a spring.” In just four years, based on the design by the famous architect Bernardo Buontalenti, Villa La Ferdinanda emerged, also known as Villa dei Cento Camini, forever becoming the epitome of a countryside residence.

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo of Villa Medici
    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo of Villa Medici

    Artimino is undoubtedly the birthplace of Carmignano wine. For instance, the works around the Villa in 1680, commissioned by Cosimo III de’ Medici, led to the establishment of the first set of regulations ahead of its time. In the cellars of the Villa, within the estate’s ancient archive, documents related to vineyard work and rural life from that era are still preserved.

    Who was Cosimo III de’ Medici?

    The Long Winemaking Tradition of Carmignano

    Cosimo III de’ Medici (1642-1723), the penultimate Grand Duke of Tuscany, had a clear vision regarding the protection of the quality and reputation of Tuscan wines, which were already highly esteemed. This sovereign comprehended the economic importance of wine for the lands under his rule.

    On November 29, 1704, he issued a text of 84 pages known as the “Renewal of laws on wine, butchering, taxes, transporters,” which compiled laws on wine sales and circulation. Dissatisfied with the results, the following year, on September 25, 1705, he revoked the recently promulgated law, replacing it with the “Moderation of the new law on wine,” aiming to “further facilitate wine trade.”

    This new law allowed “landowners to freely purchase wine from farmers for sale or to settle debts, and farmers could bring their wine to Florence and trade it freely.”

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo by Carol Agostini
    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo by Carol Agostini

    Cosimo III de’ Medici’s significant attention to the wine industry, coupled with his modern vision in this sector, is further highlighted by the establishment, in July 1716, of a new congregation dedicated to wine trade.

    On September 24 of the same year, the delegates of this congregation issued the “Edict on the delimitation of the boundaries of the four regions Chianti, Pomino, Carmignano, and Val d’Arno di Sopra.” This document, after delineating the boundaries of these four regions, seems to establish the geographical indication of the wine by stating that only wines produced and obtained within these boundaries could be “marketed as wines of Chianti, Pomino, Carmignano, and Val d’Arno di Sopra.”

    In detail, regarding the Carmignano wine in the Edict of 1716, it identifies, in line with current specifications of DOC and DOCG regulations, the “Zone of grape production,” ranging “from the Muro del Barco Reale near the Furba River, along the Ceoli Road that leads from the river to Bonistallo; then to the Villa of Mr. Marchese Bartolommei, up to the Muro del Barco Reale near the Arzana Gate.” These provisions, anticipating by 246 years, 9 months, 2 weeks, and 4 days the Desana law of July 12, 1963, which gave rise to the current system of Controlled Denominations of Origin, constitute the first references to Denominations of Origin and related regulations”.

    Who was Giuseppe Olmo?

    Giuseppe Olmo and Fausto Coppi, article: Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo from the internet
    Giuseppe Olmo and Fausto Coppi, article: Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo from the internet

    Passion for Artimino

    On a morning in 1924, an observer noticed Giuseppe Olmo returning from school, carrying his books tied to his bicycle frame. It was an era of great champions like Binda, Guerra, Bini, and Bartali. Olmo, with exceptional talent, achieved increasingly brilliant sporting results, earning a call-up to represent Italy at the 1931 World Championships in Denmark and the 1932 Olympics in Los Angeles. His successes were numerous, culminating in the historic Hour Record of 1935, setting a new record with 45.090 kilometres.

    World War II ended his sporting career, but it didn’t quell his entrepreneurial spirit and passion for cycling. After hanging up his bicycle, he began producing bicycles at the Celle Ligure factory. After the war, he expanded his production to include tyres and tubulars, creating from scratch companies that today represent global excellence.

    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo by Carol Agostini
    Artimino Estate: UNESCO Heritage Jewel since 2013, photo by Carol Agostini

    The Olmo Family: Continuity and Values

    Annabella Pascale and Francesco Spotorno are the third generation carrying forward Gepin’s legacy, leaving the family with timeless values: the solidity of the family, the importance of work, long-term perspective, and respect for the land as a refuge and source of sustenance.

    Annabella Pascale and Francesco Spotorno, article: Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet
    Annabella Pascale and Francesco Spotorno, article: Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet

    Giuseppe Olmo, known as Gepin, acquired the Artimino Estate in the ’80s, attracted by the love for the Tuscan countryside, the connection with the land, its history, and the beauty of the landscapes. Aware as both a man and an entrepreneur, Gepin understood that no one could ever deprive them of that heritage, while businesses could move elsewhere, and conflicts could compromise production.

    Currently, the Artimino Estate represents not just a residence for the Olmo family, but a place to protect, a treasure to enhance:

    “For us, it’s a great honor and a great responsibility to take care of something so dear to our grandfather and our family. A project aimed at quality and beauty, at the conservation of the territory, at the promotion of a fascinating and rich product, like our wine.”Annabella Pascale, CEO and General Manager

    The new management of the Artimino Estate has outlined a strategic project that includes new protocols for grape processing and, probably, new wines, as well as significant work to enhance the extensive wooded areas and olive groves of the company. Annabella, who firmly believes in the power of the territory and has long been active within the Consortium, hopes that more and more producers in the area will join forces to enhance and promote this small DOCG (Controlled and Guaranteed Denomination of Origin) that has much to offer to the world of oenology.

    Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet by Francesco Spotorno
    Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet by Francesco Spotorno

    In the first 10 years of this new direction, the company has significantly improved the management of the vineyards, focusing on quality, and has achieved significant results in the cellar, producing Carmignano wines that reflect the territory and are of high quality. Now it’s time to aim for new goals through significant investments both in oenology and in viticulture. My family feels the obligation to further grow and highlight the Artimino Estate in its historical role, dating back to the time of Ferdinando de’ Medici.

    It’s also easy to think of Caterina De’ Medici who, becoming queen of France, introduced Cabernet to Carmignano, still called “French grape” today, making it mandatory to regulate the use of this variety from 10% to 20% in the blend. The goal is to further enhance the entire area of Carmignano, according to the idea of Annabella Pascale and her family, “growing the entire region with Artimino, small but of great quality” (the area has one of the highest percentages of awards and recognitions for producers in Italy, demonstrating the potential of the territory).

    Article: Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet by Annabella Pascale
    Article: Artimino Estate, a jewel of UNESCO Heritage since 2013, photo from the internet by Annabella Pascale

    Changes at the Estate

    Starting from 2022, the renowned oenologist Riccardo Cotarella, along with his team, joined the oenological management of Artimino, dedicating his commitment to achieving the most excellent interpretation of wines from a land highly dedicated to viticulture.

    Who is Riccardo Cotarella?

    Riccardo Cotarella has innovated and perfected the role of a global oenologist and flying winemaker, advising numerous wineries worldwide. His approach focuses on the uniqueness of terroir and the individual characteristics of each wine, avoiding uniformity in terms of taste. The “Der Feinschmecker” award celebrates his extraordinary expertise and creative work in the global wine scene.

    As President of Assoenologi and co-president of the Union Internationale des Oenologues, Cotarella is also a producer with Famiglia Cotarella, a company he founded with his brother Renzo and now run by their daughters Dominga, Marta, and Errica. He is considered one of the most influential oenologist consultants not only in Italy but internationally. The “Wine Awards 2023” conferred in Hamburg by “Der Feinschmecker”, a prestigious German food and wine magazine, is a significant acknowledgment of his career and Italian oenology as a whole.

    Cotarella feels honored by the award, considering it an encouragement to further contribute to the world of wine and oenology. He deems it essential to impart knowledge, especially in a period like the present one. He emphasizes the importance of a scientific approach in the industry and is committed to sharing this perspective, particularly with young colleagues. The oenologist underscores the need for rigor and method, combined with passion, to excel in oenological work. In the current harvest, complex due to adverse climatic conditions, Cotarella highlights the importance of meticulous technique in ensuring superior quality grapes that will yield excellent wines.

    At the 2023 Merano WineFestival, the Artimino Estate Masterclass “The Carmignano of Artimino Estate: from the Medici to Champion Giuseppe Olmo”, conducted by Annabella Pascale and journalist Mauro Giacomo Bertolli, vintages in tasting:”

    • Vin Ruspo – Barco Reale di Carmignano DOC Rosato 2022

    The Sangiovese, Cabernet Sauvignon, and Merlot grapes that compose this rosé come from vineyards cultivated on loamy-sandy soils, enriched with good percentages of clay, at an average altitude of 135 meters above sea level.
    During the winemaking process, entirely carried out in steel tanks, the grapes underwent a pre-fermentation maceration of about two hours. Subsequently, the wine was aged on its own noble lees for two months.

    Characterized by a light salmon pink color, the Vin Ruspo 2022 presents a delicate and refined olfactory bouquet rather than intense: it reveals fruity and fresh hints of wild strawberries, red currants, loquat, and yellow peach, accompanied by elegant floral notes of red rose.
    The taste is fresh and lively yet simultaneously soft, with an enveloping and persistent structure, providing a long-lasting gustatory persistence.

    • Ser Biagio – Barco Reale di Carmignano DOC 2022

    The grapes are manually harvested and immediately transported to the cellar for vinification. After crushing, fermentation begins with a long maceration in stainless steel tanks, maintaining the temperature between 25°C and 30°C. During this process, which lasts about 20 days, daily pump-overs and delestage every 3 days are performed.

    The duration of the pump-overs is progressively reduced to avoid excessive extraction of unwanted tannins. Subsequently, the wine matures in steel for 6 months. It presents an intense ruby red color. On the nose, it stands out for its clarity and immediacy. Notes of ripe cherry emerge, accompanied by nuances of sweet spices, followed by hints of wild strawberries and violet. On the palate, it is decisive and characterized, a fresh wine but with evident substance. It concludes in a satisfying way, with delicate tannins.

    • Poggilarca Carmignano DOCG 2020

    This Carmignano DOCG is the result of Sangiovese, Cabernet Sauvignon, and Merlot grapes from vineyards located on slopes at an average altitude of 135 meters above sea level. These soils are characterized by loamy and sandy elements, with a significant presence of clay.

    After fermentation in steel tanks, the wines are aged in wood: Sangiovese matures in 30hl barrels, while the two Bordeaux varieties spend time in new and second-passage barriques.
    Of an intense ruby color, the Poggilarca 2020 opens on the nose with deep and refined notes of cherry, sour cherry, and pomegranate. After a short aeration, floral hints of violet emerge, accompanied by candy, powdered coffee, and a slight trace of vanilla, emphasizing the delicate use of wood. An elegant balsamic note runs through the whole, providing verticality to the bouquet.

    The wine is soft and full, supported by a well-balanced freshness and dense and sweet tannins, still slightly vigorous but pleasant. Despite its austere personality, this Carmignano DOCG surprises for its slender and graceful drinkability, maintaining a rich and complex structure with a long persistence.

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2019

    The Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, and Syrah grapes selected for this Reserve come from vineyards positioned at an average altitude of 110 meters above sea level, cultivated on soils rich in silt and sand, also enriched by a good presence of clay. After vinification in steel, the Grumarello 2019 spent 24 months in large barrels and barriques, where it also completed malolactic fermentation.

    Of an intense ruby color, this Carmignano DOCG Reserve opens with hints of ripe cherry and touches of bitter red citrus, joined by floral notes of violet and light nuances of underbrush; the bouquet enriches with a fascinating selection of spices such as vanilla, black pepper, and licorice.

    On the palate, it appears rich and juicy, with a soft structure and a balanced equilibrium supported by a clear but well-amalgamated freshness and lively, high-quality tannins.
    Overall, the Grumarello 2019 is an agile and dynamic wine to savor, despite its significance, with a persistent closure that invites the next sip, ending with a pleasant mouth finish.

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2012

    Grapes are harvested only when they reach perfect ripeness. Fermentation occurs in temperature-controlled steel containers with a maceration on the skins that lasts for three weeks. Subsequently, the wine matures for two years in Slavonian oak barrels, followed by an additional bottle aging period for a year. The ingredients are simple, as is the recipe, but the excellence of the result is confirmed by the Carmignano Riserva “Grumarello” produced by Tenuta di Artimino.

    This red wine is robust and full of character, perfect for accompanying dishes of red meat or game. It’s ideal for a dinner among friends and is unlikely to disappoint expectations.
    Its color is a beautiful ruby red with slight garnet reflections. Its aromatic bouquet is elegant, with initial notes of wildflowers that give way to a rich presence of black fruit and herbaceous shades. Finally, hints of tobacco, cloves, and leather emerge. On the palate, it’s warm and rightly tannic, robust, and persistent.

    • Grumarello Carmignano Riserva DOCG 2009

    Like the other two, it’s an intense and deep wine with scents on the nose and palate that captivate; indeed, it enchanted the entire audience at the tasting. Enveloping like few Carmignano Riservas.

    • Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012

    The Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice from Artimino is born from the skillful combination of mainly red berry grapes collected in the Carmignano area, in the province of Prato.
    Clusters of Sangiovese, Canaiolo, and Aleatico, with a touch of Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga, and San Colombano, are left to dry on reed racks in the vinsantaia for about 4 months. After pressing, the must is placed in caratelli where it ferments and ages for at least 4 years.

    The result is a nectar with an amber yellow color. The intense and complex bouquet offers aromas of dried figs, walnut husk, candied apricot, and almond. On the palate, it’s structured and enveloping, with a perfect balance between minerality, sweetness, and freshness.
    Excellent to accompany chocolate desserts, it pairs well with aged and pit cheeses. It’s superb to be savored slowly while contemplating its aromas.

     

  • Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    Record di Successo al 12º Mercato FIVI dei Vini dei Vignaioli Indipendenti: Esordio Trionfale a Bologna!

    Di Carol Agostini

    La prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha superato ogni aspettativa, consolidando nuovi record con una partecipazione massiccia di 985 vignaioli, 2 associazioni di vignaioli stranieri e 29 olivicoltori della FIOI. Questo evento, organizzato per la prima volta a BolognaFiere, ha segnato un’importante unione tra produttori agricoli, richiamando un afflusso straordinario di oltre 26.000 visitatori distribuiti nei tre giorni di manifestazione.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    I nuovi spazi di BolognaFiere hanno offerto un ambiente accogliente e luminoso per gli oltre 985 stand dei vignaioli, facilitando gli incontri e gli assaggi tra i visitatori.

    Lorenzo Cesconi, Presidente FIVI, esprime soddisfazione per il successo ottenuto: “Abbiamo dimostrato che il cuore di questa manifestazione sono le Vignaiole e i Vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino.”

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

    La filosofia di eguaglianza e democraticità della FIVI è stata enfatizzata dall’assegnazione casuale degli spazi fieristici a ogni partecipante, indipendentemente dalla loro storia aziendale. Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, ha dichiarato soddisfazione per l’entusiasmo suscitato e ha evidenziato l’importanza di questo evento nel consolidare il ruolo di BolognaFiere come punto di riferimento per i vini di eccellenza.

    Questa edizione ha confermato il Mercato dei Vini come un appuntamento fondamentale nel panorama vitivinicolo italiano, attirando non solo un pubblico numeroso ma anche l’attenzione di operatori del settore e piccoli trader esteri. Il successo è stato riflesso dalla copertura mediatica e dall’attività sui social media.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene

    Oltre alla vetrina enologica, l’Assemblea annuale dei soci della FIVI ha posto l’attenzione sulla manutenzione del territorio e il ruolo cruciale dei vignaioli in questo ambito. Durante questa sessione, è stato presentato un dossier che ha sottolineato l’importanza del disegno di legge in esame sulla figura dell’agricoltore custode dell’ambiente del territorio.

    L’evento si è concluso con la consegna di importanti premi, tra cui il Premio “Leonildo Pieropan” 2023 assegnato a Emidio Pepe, Vignaiolo in Abruzzo e storico socio FIVI, e il nuovo premio “Vignaiolo come noi” consegnato al musicista Stefano Belisari, noto come Elio.

    Il 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha segnato un trionfo senza precedenti, sottolineando l’importanza del settore vinicolo indipendente nel contesto agricolo e culturale italiano.

    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
    Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

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  • “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Sfumature degustative il viaggio di Papillae nell’anno 2023

    Di Carol Agostini

    L’anno 2023 è stato un periodo ricco di emozionanti eventi e iniziative nel mondo del vino, e il magazine Papillae ha fatto un viaggio attraverso un susseguirsi di articoli che hanno raccontato le storie coinvolgenti di manifestazioni, progetti e iniziative promosse da consorzi vitivinicoli, agenzie e enti nel corso dell’anno.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/vinitaly-un-viaggio-diapertura-e-non-solo-vino/

    Uno dei momenti salienti raccontati da Papillae è stata la partecipazione e la copertura dettagliata dell’evento “Vinitaly“, la celebre fiera internazionale del vino a Verona. Attraverso reportage approfonditi e interviste esclusive, il magazine ha offerto ai lettori uno sguardo privilegiato sulle ultime tendenze e sui migliori vini presentati dai produttori di tutto il mondo.

    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa

    Inoltre, il magazine ha dedicato spazio a manifestazioni regionali, come la “Festa del Vino” nelle colline toscane o la “Sagra dell’Uva” nel cuore della Provenza francese. Gli articoli hanno offerto un’immersione nelle tradizioni enogastronomiche locali, raccontando storie suggestive e presentando le eccellenze vitivinicole delle rispettive regioni.

    Carol Agostini Press al Vinitaly da anni
    Carol Agostini Press al Vinitaly da anni

    Identità Golose” è un prestigioso evento gastronomico che si svolge in Italia. Si tratta di un congresso internazionale dedicato alla cucina e all’enogastronomia di alta qualità, che coinvolge chef rinomati, esperti del settore alimentare e appassionati di cucina.
    L’evento “Identità Golose” rappresenta un’importante occasione per gli chef di tutto il mondo di condividere le proprie esperienze, conoscenze e creazioni culinarie.

    Logo di Identità Golose, foto da sito, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023"
    Logo di Identità Golose, foto da sito, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Durante il congresso, vengono organizzate conferenze, presentazioni, show cooking e degustazioni, offrendo agli appassionati di cucina l’opportunità di conoscere le ultime tendenze gastronomiche e di apprezzare il talento di chef di fama mondiale.
    Questo evento è considerato uno dei momenti più significativi nel calendario gastronomico italiano e internazionale, un luogo dove la creatività culinaria e l’innovazione si incontrano, promuovendo la cultura del cibo di alta qualità e l’eccellenza gastronomica.

    Champagne Experience 5° edizione 2022 a Modena
    Champagne Experience 5° edizione 2022 a Modena, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    La “Modena Champagne Experience” è un evento dedicato agli amanti dello champagne e si tiene a Modena, in Italia. Questo evento offre un’esperienza unica per conoscere, assaggiare e scoprire i migliori champagne provenienti da diverse case vinicole rinomate.
    Durante la Modena Champagne Experience, i partecipanti hanno l’opportunità di degustare una selezione di champagne provenienti da diverse regioni della Francia, apprendendo al contempo informazioni dettagliate sul processo di produzione, sulle varietà di uve utilizzate e sulle caratteristiche sensoriali di ciascun vino.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/modena-champagne-experience-omaggio-bollicine/

    L’evento di solito prevede la partecipazione di produttori di champagne di prestigio, esperti del settore e sommelier, che condividono la propria conoscenza e passione per questo vino effervescente, offrendo una prospettiva approfondita sulla cultura e sull’arte di degustare lo champagne.
    La Modena Champagne Experience rappresenta un’occasione unica per gli appassionati di vino e per coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza sul mondo dello champagne, offrendo la possibilità di esplorare una vasta gamma di etichette di alta qualità in un ambiente accogliente e ricco di informazioni.

    Carol Agostini all'evento Modena Champagne Experience presentando il suo libro, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023"
    Carol Agostini all’evento Modena Champagne Experience presentando il suo libro, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Il “Consorzio del Vino Brunello di Montalcino” organizza diversi eventi legati a questa rinomata denominazione vinicola. Il “Benvenuto Brunello” è uno di questi eventi e rappresenta un momento significativo nel mondo del vino.
    Il “Benvenuto Brunello” è una celebrazione annuale che si tiene a Montalcino, in Toscana, per presentare il nuovo anno della vendemmia di Brunello di Montalcino. Solitamente si svolge nel mese di febbraio o marzo, e offre agli appassionati di vino l’opportunità di degustare le nuove annate dei vini Brunello appena imbottigliati, oltre a molte altre attività.

    Benvenuto Brunello, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023", logo da sito
    Benvenuto Brunello, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”, logo da sito

    Durante il “Benvenuto Brunello“, le cantine del Consorzio aprono le loro porte al pubblico per degustazioni guidate delle nuove annate di Brunello di Montalcino. È un’occasione per conoscere da vicino il territorio, le tradizioni e il processo di produzione di questo prestigioso vino.
    Inoltre, l’evento comprende spesso seminari, conferenze e degustazioni guidate condotte da esperti del settore, sommelier e enologi, offrendo approfondimenti sulle caratteristiche organolettiche, la storia e le tecniche di produzione del Brunello di Montalcino.

    Il “Benvenuto Brunello” è un momento molto atteso sia dagli operatori del settore che dagli appassionati di vino, in quanto offre l’opportunità di scoprire le nuove annate di un vino iconico e di immergersi nella cultura vinicola di questa affascinante regione della Toscana e conoscere in anteprima le nuove annate dei vini toscani, offrendo un’opportunità unica di scoprire le caratteristiche e le potenzialità delle annate in arrivo.

    Questi eventi sono organizzati solitamente all’inizio dell’anno e coinvolgono diverse denominazioni vinicole toscane, come il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano e molti altri. Le degustazioni delle Anteprime della Toscana permettono agli operatori del settore, ai sommelier, ai giornalisti specializzati e agli appassionati di vino di provare in anteprima i vini della nuova annata prima che vengano messi sul mercato.

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Durante queste manifestazioni, le cantine e i produttori presentano le loro nuove annate, spesso accompagnate da eventi collaterali come seminari, sessioni di degustazione guidata e incontri con gli enologi. È un’occasione non solo per assaggiare il vino, ma anche per comprendere meglio il territorio, il lavoro dei produttori e le specificità di ogni denominazione.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-2023/

    Le “Anteprime della Toscana” rappresentano un momento di grande interesse per gli appassionati di vino, permettendo loro di essere tra i primi a scoprire le nuove annate e le peculiarità che caratterizzano i vini toscani, rinomati in tutto il mondo per la loro qualità e tradizione.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-annata-2020/

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2020, Riserva 2019
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2020, Riserva 2019, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    La Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco rinomato e celebrato nella regione toscana. Per quanto riguarda eventi specifici dedicati alla Vernaccia di San Gimignano, esiste l’”Anteprima Vernaccia di San Gimignano”.
    Questo evento si svolge solitamente all’inizio dell’anno, spesso nel mese di febbraio o marzo, e offre l’opportunità di presentare in anteprima la nuova annata della Vernaccia di San Gimignano. Le cantine della zona aprono le loro porte ai produttori, agli esperti del settore, ai giornalisti e agli appassionati di vino per permettere loro di degustare le nuove annate del vino Vernaccia di San Gimignano, appena imbottigliate.

    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, logo del Consorzio da comunicato stampa
    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, logo del Consorzio da comunicato stampa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Durante l‘Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, oltre alle degustazioni delle nuove annate, vengono spesso organizzati eventi collaterali come visite guidate alle cantine, incontri con gli enologi e seminari che approfondiscono la conoscenza di questo vino particolare e delle sue caratteristiche.
    Questo evento offre una preziosa opportunità per coloro che amano la Vernaccia di San Gimignano di essere tra i primi a degustare le nuove annate e di immergersi nell’esperienza enogastronomica e culturale offerta da questa denominazione vinicola toscana.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/vernaccia-di-san-gimignano-disciplinare/

    “Taste” è un evento enogastronomico di grande prestigio che si svolge in diverse città del mondo, offrendo un’esperienza culinaria unica e coinvolgente. Le manifestazioni “Taste” sono organizzate da “Taste Festivals Limited” e si tengono in diverse località, tra cui Londra, Milano, Amsterdam e altre città di rilievo.
    Gli eventi “Taste” sono caratterizzati da una selezione accurata di ristoranti e chef di fama, che presentano i loro piatti più iconici e creazioni culinarie innovative. I partecipanti hanno l’opportunità di assaporare piccoli piatti gourmet, provare vini di alta qualità e partecipare a sessioni di degustazione guidata, incontri con chef e dimostrazioni culinarie dal vivo.

    Inoltre, “Taste” offre spesso un ambiente vivace e sociale, con diverse attività collaterali come concerti dal vivo, spettacoli di intrattenimento e la presenza di produttori artigianali di cibo e bevande.
    Gli eventi “Taste” sono considerati occasioni straordinarie per gli amanti del cibo e del vino, offrendo l’opportunità di esplorare una vasta gamma di sapori e scoprire la cucina innovativa di chef di fama, il tutto in un’atmosfera di festa e divertimento.

    FIVI sta per “Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti” ed è un’associazione che rappresenta e sostiene i vignaioli indipendenti in Italia. Fondata nel 2008, la FIVI riunisce produttori di vino che si distinguono per la gestione diretta e personale dei vigneti e delle cantine, nonché per la produzione di vino di qualità.
    L’obiettivo principale della FIVI è quello di tutelare e promuovere l’attività dei piccoli e medi produttori vitivinicoli indipendenti, difendendo la loro autonomia, la diversità dei territori e delle tradizioni vinicole locali. L’associazione s’impegna anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore e sull’importanza di sostenere la produzione di vino artigianale e di qualità.

    11° FIVI, Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti
    11° FIVI, Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    La FIVI organizza diverse iniziative, eventi e manifestazioni in Italia per favorire la conoscenza dei vini dei suoi associati, promuovendo la partecipazione a fiere, degustazioni e incontri enogastronomici. Inoltre, si impegna attivamente per tutelare l’ambiente, promuovere la sostenibilità e incoraggiare pratiche di produzione responsabili tra i suoi membri.
    L’associazione FIVI svolge un ruolo significativo nel panorama vitivinicolo italiano, sostenendo la produzione di vino di qualità, valorizzando la tradizione e l’autenticità dei territori e contribuendo alla promozione dei produttori vitivinicoli indipendenti.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/11-fivi-mercato-vini-dei-vignaioli-indipendenti/

    “Beviamoci sud è un evento che celebra la cultura, le tradizioni e la cucina del Sud Italia. Questi eventi possono comprendono degustazioni di prodotti tipici, e molto altro.
    L’obiettivo principale di tali eventi è quello di promuovere e valorizzare le peculiarità e le ricchezze culturali del Sud Italia, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire e apprezzare le tradizioni locali, i prodotti tipici e la calda ospitalità di questa regione.

    Beviamoci Sud a Roma dal 6 maggio 2023 quinta edizione, locandina da comunicato stampa
    Beviamoci Sud a Roma dal 6 maggio 2023 quinta edizione, locandina da comunicato stampa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Beviamoci sud” è un modo per esplorare e celebrare la cultura meridionale italiana, creando un ponte tra le diverse tradizioni italiane e promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento delle peculiarità regionali del Paese.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/category/appuntamenti/masterclass-aziendali/

    Beviamoci Sud 2023 tra recupero e valorizzazioni autoctoni
    Beviamoci Sud 2023 tra recupero e valorizzazioni autoctoni, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    “Vignaioli Contrari” è un movimento o un gruppo di vignaioli italiani che si identificano per la loro posizione contraria alle pratiche convenzionali della viticoltura e della produzione vinicola. Questi vignaioli aderiscono a filosofie e approcci più alternativi, sperimentando tecniche di coltivazione biodinamiche, biologiche o naturali e privilegiando la produzione di vini artigianali, spesso senza l’uso di additivi chimici.
    L’associazione o il movimento “Vignaioli Contrari” può anche essere un gruppo di produttori che si unisce per difendere la loro visione artigianale e indipendente della viticoltura, distinguendosi dall’approccio più industriale e convenzionale presente in certi settori della produzione vinicola.

    Vignaioli Contrari, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023", locandina da comunicato stampa
    Vignaioli Contrari, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”, locandina da comunicato stampa

    Solitamente, questi produttori condividono valori comuni come la sostenibilità ambientale, il rispetto per il territorio, la biodiversità e la produzione di vini che riflettano il carattere del luogo e l’autenticità del produttore.
    Tuttavia, è importante notare che potrebbe non esistere un’unica organizzazione ufficiale denominata “Vignaioli Contrari“, ma piuttosto un insieme di vignaioli o piccoli produttori che si identificano con questi principi di produzione alternativa e di valorizzazione della tradizione artigianale nella produzione del vino.

    Papillae ha anche messo in evidenza progetti innovativi di consorzi e enti che mirano a promuovere la sostenibilità nel settore vinicolo. Le iniziative di certificazione ambientale e le strategie volte a ridurre l’impatto ambientale nella produzione del vino sono state al centro di articoli approfonditi, offrendo ai lettori una visione delle pratiche sostenibili adottate nell’industria vinicola.

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    Partesa Vini, un appuntamento imperdibile nel calendario enologico, si distingue come un’occasione straordinaria per esplorare la ricchezza dei vini italiani. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano offre invece uno sguardo privilegiato sulle etichette di questo rinomato vino toscano, con degustazioni guidate e approfondimenti sulla sua storia millenaria.

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    Partesa, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023", locandina da comunicato stampa
    Partesa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”, locandina da comunicato stampa

    Altrettanto prestigioso è il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, che porta in primo piano il carattere unico del Morellino, un vino rosso di Maremma dal sapore avvolgente e raffinato. La Slow Wine Fair, con il suo approccio attento e sostenibile, promuove un’esperienza enogastronomica all’insegna della qualità e dell’autenticità, evidenziando produttori che abbracciano pratiche eco-friendly.

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    Consorzio Tutela Morellino Di Scansano, logo da comunicato stampa, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023", locandina da comunicato stampa
    Consorzio Tutela Morellino Di Scansano, logo da comunicato stampa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”, locandina da comunicato stampa

    Il Rome Wine Expo di Riservagrande, una vetrina per le eccellenze vinicole italiane e internazionali, attrae gli appassionati del settore con degustazioni esclusive e incontri con produttori di spicco.

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    ROME WINE EXPO 2023 di RiservaGrande, Carol Agostini
    ROME WINE EXPO 2023 di RiservaGrande, Carol Agostini, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    L’Anteprima Chianti Classico, invece, si distingue per presentare in anteprima le ultime annate di questo rinomato vino toscano, offrendo un’occasione unica di apprezzarne l’evoluzione e la complessità.

    DA LEGGERE ACHE: https://www.papillae.it/chianti-classico-collection-stazione-leopolda/

    Anteprima del Chianti Classico, logo da comunicato stampa, articolo: "Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023"
    Anteprima del Chianti Classico, logo da comunicato stampa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Il Consorzio Vini di Abruzzo celebra invece la diversità dei vini abruzzesi, dal Montepulciano d’Abruzzo al Trebbiano d’Abruzzo, attraverso eventi che valorizzano le peculiarità di questa regione vitivinicola.

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    Logo Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, immagine da comunicato stampa
    Logo Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, immagine da comunicato stampa, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Il Merano WineFestival rappresenta un faro nel mondo degli enoappassionati, attirando gli amanti del vino, esperti del settore e produttori nell’affascinante città di Merano, nel cuore dell’Alto Adige, nel Nord Italia. Rinomato per la sua esclusività e raffinatezza, questo festival cura una prestigiosa selezione di vini eccezionali provenienti da tutto il mondo.

    Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023
    Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    I partecipanti possono immergersi in un’atmosfera di eleganza e sofisticatezza, gustando una vasta gamma di vini di alta qualità, accuratamente selezionati tra le cantine e i vigneti più rinomati. Gli espositori, scelti con cura, presentano le loro migliori etichette, spaziando dalle varietà classiche a vini innovativi e di nicchia.

    Oltre alle degustazioni, il Merano WineFestival offre una serie di eventi collaterali, tra cui degustazioni guidate condotte da esperti del settore, seminari, conferenze e workshop che approfondiscono vari aspetti del mondo del vino. Questi momenti permettono agli appassionati di approfondire le loro conoscenze, scoprire nuove tendenze e apprezzare la complessità e la diversità dei vini presentati.

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/the-winehunter-award-platinum-merano-winefestival/

    Inoltre, è comune che il festival includa la partecipazione di produttori di prodotti gastronomici di alta qualità, offrendo un’esperienza completa che non solo celebra il vino ma mette anche in luce l’eccellenza culinaria della regione.

    La suggestiva location, l’ampia selezione di vini di pregio e la possibilità di interagire direttamente con produttori ed esperti del settore fanno del Merano WineFestival un evento imperdibile per gli amanti del buon vino e della cultura enogastronomica.

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    Merano WineFestival 2023, Carol Agostini press
    Merano WineFestival 2023, Carol Agostini press, articolo: “Il Viaggio di Papillae mediante gli Eventi Vinicoli 2023”

    Inoltre, il magazine ha esplorato progetti di ricerca e sviluppo che hanno portato a nuove tecniche di coltivazione e vinificazione, evidenziando l’importanza dell’innovazione nel mantenere l’eccellenza e la competitività del settore vitivinicolo.

    Attraverso una ricca selezione di articoli, Papillae ha tracciato un percorso entusiasmante attraverso gli eventi, le manifestazioni e i progetti nel mondo del vino nel corso del 2023. Offrendo un mix di informazioni dettagliate, storie coinvolgenti e approfondimenti sulle tendenze emergenti, il magazine ha continuato a essere un’importante fonte di conoscenza e ispirazione per gli appassionati del settore vinicolo.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    Formazione, sviluppo, progetti e vita di Carol Agostini

    Redazione

    Carol Agostini

     

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, foto di Carol Agostini
    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, foto di Carol Agostini

    Sommelier, commissario enologico internazionale, cuoca e creativa partita dall’Accademia del Gusto e divenuta, successivamente, Chocolate Tester, degustatore di olio, formaggi e miele.
    Ama ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, tecnica e vini ai suoi piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze.
    Marketing strategist, titolare dell’agenzia FoodandWineAngels, e, soprattutto, esploratrice appassionata del gusto italiano, sempre alla ricerca di sensazioni organolettiche e della chimica dei componenti sensoriali.
    Qualificata come Maestro Sun, insegna e organizza corsi di cucina asiatica.
    Selezionatrice food&wine per mercati esteri e e-commerce internazionale, scrive su testate nazionali di settore.

    Altro giurato, Carol Agostini a lavoro al Concorso Emozioni dal Mondo
    Altro giurato, Carol Agostini a lavoro al Concorso Emozioni dal Mondo

    Conduce presso alcuni canali web radio una serie di trasmissioni basate sul format ”Il viaggio degli Umami”.
    Carol è curatrice di masterclass e degustazioni guidate in eventi fieristici del settore.

    Puoi ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=zPePrGjQ2iY

    Inoltre, conduce una rubrica dal nome “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, attraverso visite e interviste con i produttori.

    Puoi ascoltare: https://www.mixcloud.com/radioserena/il-retrocucina-con-carol-agostini-251121/

    Instancabile networker, è sempre alla ricerca di sinergie e opportunità per progetti che uniscono persone e professionisti vincenti.
    Autrice del libro “Cena con Fattura D’amore” pubblicato ad ottobre 2021 da Ronca Editore, un libro sulla gastronomia sensoriale ripercorsa sotto forma di romanzo, con una componente di manuale e di crescita introspettiva personale per raggiungere lo scopo di stare bene attraverso la complicità e i sensi.

    I sensi, ricette, Cena con Fattura D'Amore di Carol Agostini
    I sensi, ricette, Cena con Fattura D’Amore di Carol Agostini

    Titolare dell’Agenzia FoodandWineAngels che opera nel settore enogastronomico, editore del Magazine Papillae.it

    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo
    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo

    Ideatore del progetto editoriale che comprende radio web e altre testate di settore con lo scopo di fare squadra editoriale di divulgazione e comunicazione.
    Selezionatrice di prodotti per realtà estere con una carriera di molti anni consolidati dagli assaggi di ogni singolo prodotto con una analisi accurata tramite una scheda organolettica sensoriale e commerciale che io stessa ho creato moltissimi anni fa.

    Per acquistare il libro: https://www.roncaeditore.it/site/index.php/varia/39-cena-con-fattura-d-amore

    Ogni prodotto assaggiato viene fotografato, abbinato, schedato nelle mia attuale anagrafica che contiene ormai 40 mila attività nel settore food&wine, il tutto viene documentato con un report e una micro articolo in regalo alle attività in cambio delle campionature omaggio.

    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.
    Piergiorgio Ercoli autore articolo, winewriter, sommelier.

    Papillae

    Siamo un magazine online specializzato nel settore Food & Wine con approfondimenti di vario genere: prodotti Made in Italy e il resto del mondo, fine dining, turismo, ospitalità italiana, eventi nazionali e internazionali, ricette e l’internalizzazione dei prodotti nella sua eccezione più ampia.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

     

    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.
    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.

    La nostra redazione è composta da giornalisti, blogger, sommelier ed esperti/ critici enogastronomici con esperienza ultra decennale, capitanati dalla fondatrice Carol Agostini, commissario internazionale enologico, esperta enogastronomica e consulente di settore.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siamo partner di FoodandWineAngels di Carol Agostini, agenzia di sviluppo progetti di comunicazione e marketing, ufficio stampa ( su richiesta ), creazione e realizzazione di eventi sul territorio e su misura, ricerca di mercati italiani ed esteri con posizionamento e sviluppo di prodotti enogastronomici, consulenze di vario genere tecniche e sensoriali, formazione e docenze di settore.

    Sito Agenzia: https://www.foodandwineangels.com/

    Davide Zilio consulente, formatore, docente e come produttore di vino
    Davide Zilio consulente, formatore, docente e produttore di vino

    Siamo aperti a collaborazioni di vario genere, disponibili a divulgare informazioni sulle vostre attività e notizie.

    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola
    Rosaria Benedetti degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

    Vogliamo espandere la nostra presenza fisica in eventi, guide e commissioni con lo scopo di raccontare ai nostri lettori ciò che accade nel panorama enogastronomico italiano.

    Michele Nasoni sommelier, autore del libro Wineblogger Wine Not? fondatore del blog
    Michele Nasoni sommelier, autore del libro Wineblogger Wine Not? fondatore del blog sommelier naso dvino

    A richiesta siamo disponibili ad accostarvi coi nostri servizi di divulgazione ( articoli lingua italiana e inglese, social media partner) e di agenzia.

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    "Amo tutto di lui, amo i suoi difetti, la sua brutta abitudine di mordere e urlare. La sua assoluta autenticità, annata dopo annata" di Zombiwine
    “Amo tutto di lui, amo i suoi difetti, la sua brutta abitudine di mordere e urlare. La sua assoluta autenticità, annata dopo annata” di Zombiwine

    Vi racconto un po’ il  libro

    L’amore e la passione travolgono il cuore e la mente e questa è una storia di sensi.
    Cornelia è alla ricerca dell’amore, ma soltanto dopo un intenso percorso di confronto e di crescita riuscirà a esprimere la propria personalità anche attraverso ricette e piatti speciali che accendono la passione.
    Due uomini entrano nella sua vita, quale sceglierà? Riuscirà poi a conquistarlo seducendolo con la sua cucina? L’intreccio tra cibo e passione è per lei fondamentale, ma è anche una fonte di energia vitale e di comunicazione con il prossimo.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo's Carol Agostini
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo’s Carol Agostini

    Infine, le venti semplici ricette proposte in coda al libro serviranno da guida per accendere i sensi e per aprire nuovi orizzonti nel mondo della seduzione.
    Questa è la trama che racconta la storia, ma è una storia che racchiuse in forma romanzata la Gastronomia sensoriale, quella dottrina nata molti secoli fa ad opera dei nostri avi, che ha un ruolo molto importante ma spesso non ci facciamo caso, quanto un percorso di crescita introspettiva, dove il rapporto con noi stessi, anima e consapevolezza sono fonte di energia come il cibo e vino, come l’accettazione e l’amore.

     

    Se iniziate a farci caso molti piatti particolarmente elaborati, con ingredienti selezionati creano sensazione di benessere nell’immediato, basta solo guardarli per sentire vibrazioni positive.
    Il potere di stimolare ogni nostro senso e sensazione derivante dal cibo e vino diventa molte volte la soluzione a problemi di carattere amoroso, senza rendercene conto a tavola consumando un determinato cibo rispetto ad un altro, la nostra apertura e predisposizione di accoglienza verso i problemi e verso l’altra persona sfumano in gesti più naturali e meno arrabbiati.

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, libro "Cena con Fattura D'Amore" Ronca Editore di Carol Agostini
    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023, libro “Cena con Fattura D’Amore” Ronca Editore di Carol Agostini

    Ci sono appunto alimenti che suscitano in noi sentimenti di dolcezza, di tenerezza, di pace, attraverso la produzione di “sostanze amiche” portandoci alla capacità di guardare la persona davanti a noi senza provare odio.
    Ecco perché viene definita gastronomia sensoriale, dove la pace dei sensi è uguale alla pace delle emozioni.
    In questa pratica si usa maggiormente la frutta, gli ortaggi, le radici, la cioccolata, i prodotti ittici tendenzialmente crudi, le spezie, tutto in piccole porzioni o mono.
    Associazioni visive, collegamenti sensoriali, gesti e movenze, le giuste ricette e l’ambiente confortevole aprono il paradiso dell’anima attraverso le vibrazioni dei sensi.

    Carol Agostini, foodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023
    Carol Agostini, FoodandWineAngels e il Magazine Papillae 2023

    I viaggi sensoriali di Carol, biografia

    La mia gavetta nel mondo enogastronomico parte nel 1997, sono andata alla ricerca di informazioni sul cacao, elemento da me sempre amato.
    Proprio dall’esigenza di comprendere la sua composizione e suoi benefici ha avuto inizio il mio viaggio.
    Dopo qualche mese mi sono avvicinato al mondo vitivinicolo; mi sono formata e sono diventata un commissario enologico internazionale.

    Con il tempo è cresciuto il mio desiderio di conoscere nella propria essenza ogni singolo prodotto gastronomico che potrebbe accompagnare ogni sorso degustato.
    Con il passare del tempo sono diventata sommelier, chocholate taste tester, maestro Sun, e ho avuto l’onore di frequentare dei master impegnativi sulle tecniche di cottura degli alimenti, sulla micro-pasticceria, sulla cioccolateria artistica, sui sottovuoto, e tanto altro.
    Amo ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, esplorare tecniche di rielaborazione della materia che prima seleziono e scelgo appositamente nei miei piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze.

    Carol Agostini con Roberto Cipresso a Vinitaly VeronaFiere
    Carol Agostini con Roberto Cipresso a Vinitaly VeronaFiere

    Passano gli anni e la mia curiosità è cresciuta sempre di più. Ho iniziato il mio percorso verso la programmazione neuro linguistica e verso il marketing, acquisendo una qualifica in marketing strategist e approfondendo sempre più il gusto italiano per quello che riguardano le mie competenze enogastronomiche.
    Sempre affamata di conoscenze, sempre pronta a ogni sfida, sento l’esigenza di vivere di emozioni, di continue prove tecniche, di assaggi, di viaggi.
    Colgo il bello in una pentola bruciata, vissuta da cotture veloci, da quelle lente, dagli ingredienti che spesso dimentico sul fuoco e l’odore di bruciato invade tutta la cucina.

    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini
    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini

    Ciò nonostante mi sento gratificata, perché ho avuto la possibilità di sperimentare e di sbagliare.
    Mi entusiasmo nel cercare soluzioni ai miei errori, ai calcoli sbagliati sulle dosi e ai tempi di cottura non precisi.
    Dai miei errori inizio a consolidare la mia abilità di esecuzione e di risoluzione.
    Imparo, sbaglio, correggo, insegno e scrivo, un nuovo viaggio, mediante la cucina asiatica che amo, quella sudamericana, la cucina medioevale, quella futurista che mi insegna ad apprezzare ogni consistenza e forma.

    A volte penso di compiere un viaggio senza fine, di quelli che hanno senso solo se vissuti direttamente e non attraverso le foto o i racconti altrui.
    Mi entusiasma sempre di più condividere i miei errori agli altri affinché questi non vengano ripetuti.
    Ed è proprio questo percorso come insegnante che mi porta a frequentare sempre di più ristoratori, chef, cucine.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Carol Agostini, Attilio Scienza, Nere Pederzolli
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Carol Agostini, Attilio Scienza, Nere Pederzolli

    Cresce la mia esperienza come selezionatrice, occupandomi di prodotti enogastronomici per mercati esteri e per importanti e-commerce di settore.
    Ne parlo ma anche ne scrivo e questo mi porta a collaborare costruttivamente con testate nazionali di settore. Non per ultima arriva la TV con alcune partecipazioni a trasmissioni televisive e, subito dopo, la radio con un mio format dal nome “Il viaggio degli Umami”, nel quale racconto le esperienze degustative in occasione di concorsi nazionali ed internazionali vinicoli.

    Ciò mi porta a curare personalmente masterclass e degustazioni guidate in occasioni di eventi fieristici del settore.
    Per quello che riguarda le attività audio, porto avanti altri progetti in parallelo, ad esempio la rubrica “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, con le visite e interviste ai produttori.

    Renato Rovetta Guida Rosa Rosati Rosè e Carol Agostini dell'Agenzia FoodandWineAngels
    Renato Rovetta Guida Rosa Rosati Rosè e Carol Agostini dell’Agenzia FoodandWineAngels

    In tutto questo strutturo squadre di collaboratori che mi seguono spesso in weekend end impegnativi, finalizzati al network ing fra professionisti del settore.
    La mia gavetta continua, non smetto mai di studiare, di aggiornare la mia conoscenza, i miei corsi diventano sempre più frequentati e le diverse Camere di Commercio mi ingaggiano per sviluppare progetti formativi.

    Cantine sociali mi chiedono progetti di sviluppo territoriale e di identità produttiva.
    Insomma, sfide su sfide, che accrescono la mia voglia di fare parte di questo mondo.

    Qualche anno fa sono stata contattata da una casa editrice che mi chiesto di scrivere un ricettario, proposta che si è di fatto trasformata in un libro sulla gastronomia sensoriale, “Cena con Fattura D’amore” pubblicato a fine ottobre 2021 da Ronca Editore si tratta di un libro che ripercorre sotto forma di romanzo la gastronomia sensoriale, dove i sensi la fanno da padrone in ogni nostra azione.

    Alessandro Scorsone e Carol Agostini al Merano Winefestival
    Alessandro Scorsone e Carol Agostini al Merano Winefestival

    La caratteristica di questo romanzo è proprio al componente di manuale e di crescita introspettiva personale per raggiungere lo scopo di stare bene attraverso la complicità dei sensi.
    Sono passati due mesi e siamo già alla seconda ristampa, un successo inaspettato per me.
    Scrivendo queste righe ho potuto guardare indietro il mio percorso con occhi diversi, con una consapevolezza totalmente priva di giudizio, anche se sento ancora il peso dei sacrifici e delle rinunce.

    Sono soddisfatta di tutto il mio viaggio? Si, ma non è ancora finito, ci sono tante cose che devo ancora assaggiare, esplorare e conoscere.
    La scrittura mi permette di registrare nel mio cervello ogni sensazione, ogni emozione che ho vissuto ad ogni morso e a ogni sorso.
    Sono grata anche di questo, perché la ragazzina di vent’anni che approcciava questo mondo ora è una donna.

    Carol Agostini che cucina i pizzocheri valtellinesi
    Carol Agostini che cucina i pizzocheri valtellinesi

    FoodandWineAngels

    Ho fondato la mia agenzia si chiama “FoodandwineAngels”, unica agenzia in Italia in grado di applicare le più avanzate attività di marketing intelligence al settore dell’enogastronomia.
    Ho una squadra di professionisti al mio fianco, facciamo valutazioni tecniche accurate di prodotti agroalimentari ed enologici, indagini di mercato basate sui più avanzati concetti di marketing intelligence, servizi di comunicazioni alle imprese e supporto alla vendita a livello di territorio nazionale e internazionale.
    Questi sono solo alcuni dei tanti servizi che espletiamo nel panorama enogastronomico italiano.

    Carol Agostini con Iginio Massari
    Carol Agostini con Iginio Massari

    Con lo staff di specialisti dell’agenzia garantiamo valutazioni approfondite organolettiche e degustative di prodotti, basandoci su schede tecniche di analisi che io stessa ho ideato e creato.
    Crediamo, così, di dare un grande supporto alla nostra rete vendita, attraverso anche servizi di comunicazione avanzata mediante i canali tradizionale e digitali (giornalistici e social).
    Insomma, sono molto orgogliosa di questa agenzia che prepara le basi per strategie commerciali avanzate e mirate, offrendo alle aziende-partner la soluzione dei numerosi problemi di vendita e di brand awareness che costituiscono oggi lo scoglio più arduo da superare nel settore enogastronomico.

    Carol Agostini Vinitaly 2023 da anni presente a questa manifestazione con Luca Gardini
    Carol Agostini Vinitaly 2023 da anni presente a questa manifestazione con Luca Gardini
    Conclusione

    In un mondo veramente complesso, fortemente concorrenziale, in cui la qualità e l’unicità dei prodotti deve essere evidenziata e portata alla luce nel modo più efficace.
    Il mio obiettivo è quello del mio staff è quello di diventare un punto di riferimento per produttori e distributori, un partner che consenta di massimizzare le vendite e la presenza sul mercato, ma anche e soprattutto offrire a quei produttori che ancora non dispongano di una visibilità accurata e di una presenza capillare sul mercato una soluzione ai loro problemi.
    Il mio viaggio, quindi, ancora oggi, non ha una fine, ma solo mete da raggiungere.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners racconto: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione

    Redazione-Cristina Santini

    Sabato 18 novembre dalle ore 11 alle ore 22 presso il Ristorante La Foresta via Foresta 51-Rieti

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell'edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell’edizione 2022

    Nato da un’idea del produttore Antonio Di Carlo (Cantina Le Macchie) e di Francesco Guercilena (oggi presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Lazio), il Giro d’Italia di Rieti 2023, si terrà il 18 novembre a partire dalle ore 11 presso il Ristorante La Foresta di Rieti.

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022

    Giunto ormai alla IX edizione, tale emozionante celebrazione del gusto e della cultura enogastronomica sarà un’occasione d’incontro per produttori grandi e piccoli del comparto vitivinicolo nazionale e per importanti realtà agroalimentari. Il successo di questa iniziativa può essere rintracciato nei numeri dello scorso anno: 2500 visitatori, 163 le cantine provenienti da tutta Italia, 62 le aziende food partecipanti. Un richiamo per più di 65 giornalisti e food blogger accreditati e 109 operatori del settore Horeca.

    L’obiettivo che la manifestazione Giro d’Italia Rieti 2023 si propone di realizzare è la promozione della cultura enogastronomica locale, l’aggregazione delle eccellenze italiane e l’incontro tra le varie professionalità legate al comparto con gli addetti ai lavori e i visitatori.

    Gli ospiti potranno partecipare a una vasta gamma di attività che includono dibattiti, seminari, premiazioni e degustazioni in un’ atmosfera vivace e coinvolgente che si svolgeranno durante tutta la giornata.

    Vino, birra, olio, miele, lenticchie, salumi, formaggi, confetture, pane, marroni, dolci tradizionali e caffè si alterneranno in un coinvolgente percorso sensoriale di assaggi.

    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 degustazioni e seminari enogastronomici IX Edizione, una delle cantine espositrici, foto di Cristina Santini edizione 2022

    Un particolare focus sarà dedicato alle aziende laziali in cui qualità, tradizione e innovazione si fondono. Tra i protagonisti di quest’anno ci sarà anche l’Associazione provinciale cuochi Rieti della Federazione italiana cuochi.

    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell'edizione 2022
    Giro d’Italia Rieti 2023 IX edizione tra assaggi e seminari, foto di Cristina Santini dell’edizione 2022

    Giro d’Italia Rieti 2023, il programma:

    ore 11,00 – Inaugurazione della manifestazione
    ore 12,00 – Seminario degustazione del caffè
    ore 13,00 – Seminario sulle malvasie d’Italia
    ore 14,00 –Seminario sui vini Rosati d’Italia
    ore 15,30 – Premiazioni Migliori produttori della Manifestazione suddivise per diverse categorie
    ore 16,30 –Seminario sui vini da dessert
    ore 17.30 – Momento Le vecchie annate i produttori che lo vorranno apriranno nel loro banco d’assaggio una bottiglia di una vecchia annata a piacere della loro cantina
    ore 18 – Seminario sui vini spumanti di uve Rosse

    Per maggiori informazioni: www.giroditaliarieti.it info@giroditaliarieti.it -tel.0746 220455

    Per giornalisti: https://www.giroditaliarieti.it/press-area/

    Costo biglietto d’ingresso :40 euro

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Ufficio stampa: Leeloo srl – Informazione e Comunicazione
    331 6158303 – 331 6176325 -3881066358

    Sito evento: https://www.giroditaliarieti.it/

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  • Evo IOOC Italy 2024, il concorso italiano avanza corposo

    Evo IOOC Italy 2024, il concorso italiano avanza corposo

    Da oggi puoi diventare ancora più protagonista di EVO IOOC Italy 2024

    Redazione – Carol Agostini

    EVO IOOC mira a valorizzare le eccezionali qualità dell’olio extravergine d’oliva, diffondere i benefici nutrizionali del suo utilizzo nella dieta mediterranea, promuovere le eccellenze olearie dei diversi paesi del mondo.
    Il concorso è aperto a Olivicoltori, Produttori, Frantoi, Oleifici Sociali e Cooperativi, Cooperative ed Organizzazioni di Produttori, Imbottigliatori, Associazioni di Produttori, Commercianti (Esportatori, Importatori e Commercianti di Olio da Olive), Confezionatori.

    EVO International Olive Oil Contest®: Un Successo Guidato da Esperti Mondialmente Riconosciuti

    L’EVO International Olive Oil Contest® è una manifestazione di successo che deve la sua notorietà a una squadra di esperti di fama mondiale nel settore degli oli d’oliva e all’organizzazione di eventi di portata internazionale. Questo team, unito dalla passione comune per l’olio d’oliva e dalla determinazione ad innovare costantemente, è guidato dal dottor Antonio G. Lauro.

    Il dottor Antonio G. Lauro è un assaggiatore professionista con una carriera eccezionale. È il fondatore del rinomato comitato di assaggio degli oli d’oliva noto come “Prim’Olio” e riveste il ruolo di responsabile del Panel in diversi concorsi oleari internazionali. Inoltre, è un autore prolifico di numerose pubblicazioni tematiche che hanno contribuito a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento degli oli d’oliva di alta qualità.

    L’EVO International Olive Oil Contest® è un evento di prim’ordine grazie a queste menti brillanti che portano avanti la tradizione e l’innovazione nel mondo dell’olio d’oliva. La loro competenza e dedizione sono essenziali per mantenere gli elevati standard di eccellenza che definiscono questo contest.

    Approfondimenti
    Brevi articoli redazionali con notizie, curiosità e interviste ai produttori, dedicati ai Vincitori Assoluti (Best in Class) dell’ultima edizione di EVO IOOC Italy, svoltasi in Calabria a maggio 2023.
    Protagoniste le società che – tra tutte – hanno ricevuto dai giudici del primo concorso internazionale del Sud Italia, il grande ed ambito trofeo. A questi articoli, a breve, verranno affiancati anche i profili aziendali dei vincitori dei premi nazionali (9 Best of Country) e dei premi speciali (3 Special Awards), così da completare la classifica di eccellenza rilasciata, come ogni anno, da EVO IOOC Italy.
    Evo IOOC Italy 2024, il concorso italiano avanza corposo, foto da comunicato stampa
    Evo IOOC Italy 2024, il concorso italiano avanza corposo, foto da comunicato stampa

    Oganizzatori Concorso:

    Antonio G. Lauro Presidente

    Stefania Reggio  Direttore Generale

    Leonardo Castellani  Direttore Tecnico

    Davide V. Lauro  Direttore Sala Campioni

    Antonio G. Lauro: L’Esperto di Olivicultura e Olio d’Oliva di Fama Internazionale

    Antonio G. Lauro, un nome rinomato nel mondo dell’agricoltura e dell’olivicoltura, è un esperto agronomo e funzionario che ha servito nella Regione Calabria, specificamente nel Dipartimento Agricoltura e presso l’ARSAC, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese. Il suo campo di specializzazione è l’olivicoltura, e da molti anni si è distinto come consulente nel settore dell’olio d’oliva.

    In qualità di esperto di analisi sensoriale, Antonio G. Lauro è coinvolto attivamente nel marketing dei prodotti agroalimentari, con un’enfasi particolare sull’olio extravergine di oliva. La sua esperienza come assaggiatore professionista è indiscutibile, e ha contribuito a fondare il comitato di assaggio degli oli d’oliva noto come “Prim’Olio.”

    Inoltre, Antonio G. Lauro è una figura di spicco in numerosi concorsi nazionali ed internazionali sull’olio d’oliva, dove svolge il ruolo di giurato. Nel 2016, ha fondato e presiede il concorso “Domina IOOC,” ribattezzato nel 2018 come “EVO IOOC – EVO International Olive Oil Contest.” È anche co-fondatore del “TerraOlivo Jerusalem Award,” dove ricopre il ruolo di responsabile degli assaggi in qualità di Panel Leader.

    Antonio G. Lauro è responsabile del Panel del Concorso internazionale dedicato agli oli extravergine di oliva di qualità “OLIVINUS Argentina Award” e ha svolto il ruolo di Capo Panel del Concorso “OLIVE JAPAN.” È inoltre il Panel Leader del concorso “Japan Olive Oil Prize” (JOOP) e ha collaborato con “Athena IOOC.” Tra le numerose responsabilità, figura il ruolo di Capo Panel del rinomato “NYIOOC – New York World Olive Oil Competition” e dell’Anatolian IOOC.

    Antonio G. Lauro condivide la sua vasta esperienza insegnando nei corsi per Olive Oil Sommelier dell’IOOS International Olive Oil School, con sedi a New York, San Francisco (California) e Londra. Questi corsi sono promossi da Olive Oil Times Education Lab e dall’International Culinary Center. Inoltre, tiene corsi di formazione sul settore dell’olio d’oliva in varie parti del mondo, tra cui Stati Uniti, Sudafrica, Turchia, Argentina, Brasile, Norvegia, Spagna, Cina, Grecia, Giappone, Azerbaijan, e molte altre destinazioni.

    Antonio G. Lauro è autore di numerose pubblicazioni tematiche e ha collaborato con molte riviste specializzate come autore free lance dal 1995. Dal 2008, gestisce il noto blog “Antonio Lauro, il Blog,” che tratta ampiamente il mondo dell’olio extravergine di oliva. La sua influenza nel settore dell’olivicoltura e dell’olio d’oliva è ampiamente riconosciuta, e il suo impegno continuo contribuisce a promuovere la qualità e l’eccellenza di questo prezioso prodotto agricolo in tutto il mondo.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

  • Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l’ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto.

    Di Carol Agostini

    Esperti del settore, giornalisti e sommelier di varie associazioni, suddivisi in quattro commissioni, sono stati chiamati ad eleggere i migliori tra i vini di quelle che all’estero vengono definite “le 3B del vino italiano”: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Decanto
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Decanto

    La degustazione si è svolta secondo lo schema dei blind tasting orizzontali, ovvero le 52 referenze di Barolo e Barbaresco – in batterie da sei vini – e le 44 referenze di Brunello di Montalcino – in batterie da cinque – sono state assaggiate e valutate dalle commissioni esaminatrici rigorosamente alla cieca, al fine di eleggere i migliori vini che si sono aggiudicati il premio Tre Cavatappi.

    I criteri di valutazione sono stati espressi da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da uno a cinque, per ciascuno dei seguenti ambiti: attrattività, espressività, iconicità, piacevolezza/prospettiva e coerenza.

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, Carol Agostini con Cristina Santini
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, Carol Agostini con Cristina Santini

    I Premi Assegnati

    Sulla base della media aritmetica dei punteggi assegnati dai degustatori sono stati assegnati i Cavatappi di Decanto:

    • Da 15 a 17 punti UN CAVATAPPI
    • Da 18 a 20 punti DUE CAVATAPPI
    • Da 21 a 25 punti TRE CAVATAPPI
    Alcuni giurati durante gli assaggi alla cieca, Fabio Pascucci Pepi, articolo: A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l'ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto, foto di Decanto
    Alcuni giurati durante gli assaggi alla cieca, Fabio Pascucci Pepi, articolo: A Salerno, presso il Saint Joseph Resort,  si è svolta l’ottava edizione del contest 3B Untold, foto di Decanto

    Sono stati poi premiati i vini che hanno totalizzato il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    • Miglior vino
    • Vino più tipico
    • Vino con maggiore rapporto qualità-prezzo
    • Vino con la migliore etichetta (assegnato dai follower di Decanto sui social network)
    Roberto Garofalo e Luca Mattarazzo in giuria a Untold di Decanto, foto di Decanto
    Roberto Garofalo e Luca Mattarazzo in giuria a Untold 3B, foto di Decanto

    A questi premi si è aggiunto anche quello di “Migliore Cantina“, assegnato all’azienda che ha ottenuto il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze, e quello di “Migliore Cantina Emergente” all’azienda fondata negli ultimi venti anni sempre con lo stesso criterio.

    Decanto è stato inoltre Media Partner del Paestum Wine Fest dove il 26 marzo – presso il padiglione di Decanto Untold – all’interno della kermesse, è stato possibile assaggiare proprio i vini che si sono aggiudicati i Tre Cavatappi.

    Gaetano Cataldo con Carol Agostini, in giuria a Untold di Decanto, foto di di Carol Agostini
    Gaetano Cataldo con Carol Agostini, in giuria a Untold 3B, foto di Carol Agostini

    Il Premio “Rosso dell’Anno” Dei Migliori Vini: Una Giuria di Esperti del Settore Rivela i Vincitori

    Un evento enologico di risonanza internazionale ha visto la luce con il Premio “Rosso dell’Anno“, una celebrazione dell’eccellenza vinicola che ha coinvolto una giuria di esperti del settore, unitamente al team Decanto. L’obiettivo? Assaporare e valutare, alla cieca, i vini migliori tra i migliori.

    Cristina Santini e altri giurati, foto di Decanto
    Cristina Santini e altri giurati, foto di Decanto

    La Sfida Epica Tra le 9 Referenze Vincitrici

    Nel corso delle precedenti otto edizioni del contest “Untold,” ben nove referenze avevano conquistato il titolo di vincitrici. Un confronto epico si è tenuto quando queste eccellenze vinicole si sono sfidate per la prima volta, in un assaggio alla cieca che ha messo alla prova il palato e il discernimento dei giudici.

    Momenti di Untold 3B, articolo: Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023
    Momenti di Untold 3B, articolo: Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023

    Hanno preso parte alla giuria in ordine alfabetico:

    • Andrea Annunziata, Direttore Editoriale, Decanto
    • Danilo Amapani, Redattore, Decanto
    • Francesco Corsi, Giornalista, Carlo Zucchetti
    • Gaetano Cataldo, Giornalista, Mediterranea Online
    • Lorenzo Colombo, Giornalista, ioeilvino.it
    • Luigi D’Acunto, Titolare, Decanto
    • Roberto Garofalo, Sommelier & Wine Blogger, Decanto
    • Simona Geri, Wine Expert, The Winesetter srls

    Momenti di relax post giuria di Untold 3B di Decanto, Carol Agostini, Cristina Santini, Gaetano Cataldo e Fabio Pascucci Pepi
    Momenti di relax post giuria di Untold 3B, Carol Agostini, Cristina Santini, Gaetano Cataldo e Fabio Pascucci Pepi

    I vini assaggiati:

    1. Le Fonti – Panzano – Chianti Classico 2018
    2. Le Berne – Vino Nobile di Montepulciano 2018
    3. Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    4. Castello di Cacchiano – Chianti Classico Gran Sel. “Millennio” 2015
    5. Strapellum – Aglianico del Vulture Sup. “Tenute Piano Regio” 2016
    6. Anzivino – Gattinara Riserva “Cesare” 2017
    7. Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    8. Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    9. Bianchi – Ghemme 2013

    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Carol Agostini con Fabio Pascucci Pepi
    Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023, foto di Carol Agostini con Fabio Pascucci Pepi

    La Selezione del “Rosso dell’Anno” Scoperta Dagli Esperti

    Nel contesto dell’evento, ciascun membro della giuria ha avuto l’opportunità di indicare le proprie tre preferenze, indicando il numero delle calze in cui erano custoditi i tre migliori vini in competizione.

    Dopo una rapida conta dei voti, è stata la “calza 7” a rivelare il vino decretato “Rosso dell’Anno,” che ha conquistato il cuore di ben sette giurati.

    Il prestigioso riconoscimento del “Rosso dell’Anno” è stato attribuito al Barbaresco “Batù” del 2019, prodotto dalle Cantine Povero.

    Per completezza, va notato che le tre selezioni effettuate dalla giuria sono state, nell’ordine: il Vino Nobile di Montepulciano, il Chianti Classico e il Barbaresco, tutti dignitosi rappresentanti dell’arte vinicola.

    Conclusione

    E’ stata un’esperienza intensa che ho vissuto grazie all’invito di Luigi D’Acunto di Decanto e il collega, grande esperto enogastronomico Gaetano Cataldo, con me a vivere tutto ciò la collega Cristina Santini con la quale portiamo avanti il progetto www.Papillae.it e Fabio Pascucci Pepi direttore amministrativo della cantina Col D’Orcia, in rappresentanza della cantina .

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito ufficiale: https://decanto.wine/

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  • Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Convegno “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico” durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso

    Di Cristina Santini

    Il 15 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma, durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, è stato dedicato ampio spazio al tema “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico”.

    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il convegno che ha preceduto la cerimonia di premiazione Tre Bicchieri della guida, è stato moderato dal giornalista Gianluca Semprini che ha rivolto alcune domande ad una platea di esperti intervenuti ognuno nelle proprie competenze e dei quali riportiamo alcuni spunti per un aggiornamento o una riflessione personale.

    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Sono intervenuti Renato Brunetta, presidente del Cnel , Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile, Andrea Gasparri del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università Roma Tre, Daniele Nardi del dipartimento di Ingegneria informatica dell’Università Sapienza di Roma, Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, Carlo Spallanzani, amministratore delegato di Gambero Rosso e Marco Mensurati, direttore responsabile di Gambero Rosso.

    Apertura con l’intervento del Presidente del Cnel, Renato Brunetta:

    “Non bisogna aver paura del progresso. In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione.

    Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana”.

    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    A seguire il discorso di Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF:

    “Mi occupo del coordinamento del progetto satellitare europeo più grande che abbiamo in Europa per la stima dei parametri idrologici, quindi precipitazioni, umidità, neve, che hanno un impatto sul territorio, e lavoro nell’ambito della Protezione Civile. Ogni qual volta abbiamo, come recentemente in Emilia Romagna, eventi così intensi ed estremi, c’è una tecnologia satellitare italiana importante che ne segue l’evoluzione.

    Ci sono eventi intensi che sono più facilmente prevedibili ed altri in cui è veramente molto difficile; quelli di tipo meteorologico hanno una scala sinottica ovvero prendono aree molto ampie, si generano in territori molto lontani da noi, e ci sono modelli meteorologici che riescono a prevederli. Quello in Emilia Romagna è stato uno di questi, quindi la protezione civile a livello locale e nazionale si è mossa in tempo. Sono state evacuate centinaia di persone prima dell’evento e questo ha permesso la salvaguardia dei nostri cittadini.”

    Per quanto riguarda le previsioni a lungo raggio che riguardano soprattutto la siccità, con i modelli matematici a disposizione cosa possiamo sapere ed entro che lasso di tempo?

    “L’uomo, nell’aver creato grosse problematiche come l’innalzamento delle temperature e tutto ciò che vediamo sul cambiamento climatologico, è però allo stesso tempo avanzato con le tecnologie in modo molto importante. I primi satelliti che hanno iniziato a monitorare la Terra in modo continuativo e operativo sono degli anni ‘80, quindi sono cinquant’anni circa che raccogliamo una serie di parametri di tipo atmosferico e quelli riguardanti le nostre terre.

    Queste informazioni ora ci permettono di vedere giornalmente, se non anche più volte al giorno, alcuni dati fisici che ci aiutano a prevedere la precipitazione più o meno intensa o più o meno lunga, o di tipo grandigeno, ma anche di vedere una diminuzione dell’umidità del terreno associata a minori precipitazioni.

    Queste Informazioni ci portano mesi prima a capire le condizioni per una probabile siccità. Ormai si parla sempre in termini di probabilità, abbiamo ora delle condizioni che sono anomale e quindi non sono le precipitazioni che avremmo dovuto avere in questa stagione e, venendo anche da un anno povero di neve, non abbiamo avuto le risorse idriche che si mettono in cantiere.”

    Quindi cosa sappiamo adesso da qui ai prossimi mesi?

    In questo momento il nostro territorio nazionale, ma non solo l’Italia, è al di sotto di quelle che sono le risorse idriche che abbiamo in questo periodo rispetto agli anni precedenti. I modelli al momento non ci danno precipitazioni importanti per dire che recupereremo questo deficit, però cosa accadrà nei prossimi mesi non possiamo saperlo con certezza perché purtroppo i modelli nel lungo termine, da un mese in poi, fanno più fatica e spesso possono sbagliare.

    A breve termine cosa ci permettono di sapere le tecnologie ad esempio in vigna e capire fra quante ore accadrà cosa?

    Le previsioni sono di tipo meteorologico, non abbiamo altri tipi di previsioni, quindi la modellistica meteorologica ci dirà che nei prossimi giorni avremo delle precipitazioni. Però quello che sappiamo anche che al momento queste piogge previste non sono sufficienti per andare a recuperare questa anomalia che abbiamo.

    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Per il lavoro svolto in ambito sostenibilità, è intervenuto il Vice Presidente di Equalitas, Michele Manelli:

    “Dieci anni fa, patrocinati a casa del Gambero per il Forum della sostenibilità, ci siamo accorti che un terzo della nostra economia del green si stava muovendo in questa direzione e che c’era però complessità nella rappresentazione. E’ stato fatto un percorso sotto la guida di Federdoc, riconosciuto anche dal ministero come progetto di interesse pubblico nazionale sul tema della sostenibilità, e oggi abbiamo in certificazione, perché Equalitas è “Standard Owner”, ovvero non certifica, ma accredita Enti di certificazione che svolgono le verifiche, circa il 20% della filiera italiana. Rappresentiamo quasi centomila ettari e otto miliardi di fatturato, sono numeri importanti.

    Certificazione riconosciuta a livello statale come una sorta di bollino di Stato, poi cosa è successo?

    E’ stato istituito un percorso che poi ha consentito alle Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) di integrarsi con nuovi requisiti e di definire che la sostenibilità deve essere multi pilastro e avere un’utilizzazione qualitativa che riflette tutte le istanze ambientali ed economiche. E’ chiaro è un inizio, noi ne abbiamo 147 di requisiti, è un sistema molto più articolato, forse non è sufficiente in questo momento né per essere riconosciuto dal mercato come qualificante né per mettere ordine su quella che è la definizione della sostenibilità.

    Se guardiamo solo al mondo del vino, cerchiamo con una serie di accordi internazionali di ricercare questa armonizzazione perchè se non facciamo ordine non troviamo la base con la quale definire questo sistema e faremmo fatica a convincere le aziende ad investire e i consumatori a scegliere. Stiamo parlando di circa 50 Standard che stiamo analizzando a livello internazionale per trovare delle sintesi e quasi 100 solo per il mondo del vino.

    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il consumatore più attento alla sostenibilità è sicuramente quello nord europeo, nord americano. In Italia sta cambiando qualcosa?

    In questo decennio si può notare chiaramente come sia triplicato l’interesse dei consumatori verso i temi della sostenibilità. Questo punto oramai è il secondo motivo di acquisto del consumatore dopo l’origine. E’ molto interessante come ci sia una chiara convergenza verso il prodotto di qualità, il prodotto sostenibile e nonostante le difficoltà contingenti di poteri di acquisto che si deteriorano, è inevitabile che la sostenibilità possa moltiplicare l’esperienza ed il racconto del vino.

    Sulla robotica in agricoltura e in vigna interviene il Prof. Andrea Gasparri del Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e delle Tecnologie Aeronautiche Università degli Studi di Roma Tre:

    Quando parliamo di agricoltura di precisione, di cosa parliamo effettivamente?

    Parliamo di strategie di gestione che permettono di sviluppare modelli agricoli che siano sostenibili, riescano a garantire la sicurezza alimentare e al contempo mitigare la carenza di forza lavoro.
    La definizione che voglio dare di agricoltura di precisione presa da un articolo scientifico che ritengo molto interessante dice: “E’ il saper fare la cosa giusta nel posto giusto al momento giusto”, ma dietro questo concetto c’è una grossa complessità perché bisogna raccogliere molti dati ed avere una conoscenza puntuale della cultura e questo implica l’utilizzo di molte tecnologie abilitanti tra le quali sicuramente l’intelligenza artificiale e la robotica.

    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Cosa abbiamo al momento per quanto riguarda la robotica?

    Se guardiamo dal punto di vista commerciale, abbiamo soluzioni che permettono, nelle colture erbacee e in quelle di serra, la rimozione delle erbe infestanti, la preparazione del terreno, il controllo dei parassiti e delle malattie, la raccolta.
    Per quanto riguarda la ricerca, si concentra principalmente sul concetto complesso di colture permanenti perché la presenza di filari, di sesti di impianto, chiaramente complica la vita del robot che in questo caso non riesce a fare la manovra. Quindi noi dobbiamo lavorare per dare intelligenza e capacità a questi robot di muoversi in maniera opportuna.

    Ad oggi quali robot abbiamo in agricoltura efficienti?

    Noi stiamo lavorando a dei progetti europei di ricerca nei quali abbiamo sviluppato delle soluzioni robotiche in cui i robot riescono, in maniera del tutto automatizzata, a fare operazioni varie come la spollonatura in un noccioleto. C’è anche il progetto in cui stiamo sviluppando un’architettura che permetta di condividere gli spazi operativi tra le macchine e l’umano.

    Sono delle piattaforme robotiche che, in questo caso lavorano sull’uva da tavola, devono fare un’operazione di aggancio per lo scambio delle cassette piene e lo devono fare nella stessa area in cui stanno lavorando anche degli operatori umani e devono essere in grado di considerare tale contesto. Abbiamo un esempio di come in maniera del tutto automatizzata la piattaforma robotica riesca a riconoscere un grappolo, valutarne lo stato di maturazione ed effettuare il taglio. Il passo successivo sarà passare all’uva da vino.

    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Introduce il tema sull’intelligenza artificiale il Prof. Daniele Nardi del Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma:

    Io non riproporrei il classico tema ci fa paura, non ci fa paura l’intelligenza artificiale ma andrei alla situazione di oggi. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, che cosa succede in particolar modo per le persone che abbiamo di fronte?

    Dopo l’intervento di Andrea Gasparri ho poco da dire rispetto all’intelligenza artificiale all’uso del vino e aver centrato questo concetto della sincronizzazione in maniera così precisa mi lascia poco spazio. Forse si può allargare il discorso, nel senso che l’intelligenza artificiale può essere utile anche nella lavorazione del prodotto e poi anche nella distribuzione. Parliamo di Chat GPT.

    Chat GPT e l’agricoltura, non ne vedo applicazione, quale può essere?

    C’è un’applicazione diretta che secondo me riguarda soprattutto i piccoli produttori e che ha a che vedere con il fatto che banalmente la traduzione di un testo per il mercato estero, la profilazione dell’utente, la sintesi comprensibile di strumenti complessi che possono essere anche documenti emanati dal Governo, tutto ciò che riguarda la parte di elaborazione dei testi, è qualcosa sicuramente di direttamente fruibile anche senza avere delle applicazioni dedicate.

    Poi si possono sviluppare anche tante applicazioni dedicate su tutti i problemi che sono stati sollevati in precedenza, dall’ottimizzazione dell’irrigazione a quello dell’individuazione delle pratiche da adottare a fronte di una particolare sequenza di eventi. In particolare, i modelli su cui si basa Chat GPT hanno alla base la capacità di lavorare su sequenze e analizzare i dati sul contesto meteorologico, quali trattamenti sono stati fatti per produrre poi una serie di azioni da svolgere. Questo è uno dei compiti che si potrà affidare in futuro ad un’applicazione.

    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Quali possono essere le prospettive a lungo raggio sull’agricoltura e sulla viticoltura e dove ci potranno portare?

    L’uso della tecnologia migliorerà la produzione, la qualità del prodotto o aiuterà a migliorare e forse su questo si può fare una considerazione di carattere generale: studi recenti mostrano che, per esempio nell’uso dell’intelligenza artificiale applicata a Chat GPT, si ottiene un miglioramento delle prestazioni medie; mentre invece l’esperto rimane più bravo nello svolgere certi compiti. Ora da questo punto di vista, credo che la riflessione possa essere interessante perché questo è uno degli argomenti più dibattuti, ovvero come inserire questi sistemi all’interno di un contesto dove ci sia un esperto umano.

    Sulla media ci aiuta l’intelligenza artificiale, sull’annata più difficile o su una scelta più particolare può vincere ancora l’intelligenza umana soprattutto in vigna?

    Non ne farei una questione di chi vince o perde, è un approccio del tutto collaborativo. Quando ci sono tanti dati è un problema computazionalmente molto complesso e quindi è inevitabile che l’intelligenza artificiale abbia dei mezzi superiori alle nostre capacità di lavorazione.

    Staff Gambero Rosso, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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