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  • Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto

    “PERCORSI DI GUSTO” a Roma: i vini di Roberto Sarotto protagonisti al Ristorante Allegrìo

    di Cristina Santini

    Il 26 novembre abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla prima di due esclusive cene di degustazione che fanno parte del tour “Percorsi di gusto. Un Viaggio tra Roma e Torino“, un emozionante viaggio culinario immersivo alla scoperta dei sapori e degli abbinamenti di queste due città iconiche.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Questa esperienza enogastronomica è il prodotto di una collaborazione tra il Gambero Rosso e la stimata cantina Roberto Sarotto presente con alcune delle etichette rappresentative, sapientemente abbinate a voci di menu attentamente realizzate e concepite dai talentuosi chef del ristorante di Roma.

    Situato nel cuore di Via Veneto, Allegrìo è un magnifico ristorante realizzato nel periodo più drammatico vissuto da tutti, che porta con sé un’ondata rinfrescante di stile moderno ed elegante, richiamando il passato glamour di quella strada simbolo della Dolce Vita, conosciuta in tutto il mondo.

    Le vivaci sale da pranzo tematiche trasudano un senso di raffinatezza e tranquillità, progettate con un tocco eclettico dalla proprietaria Sabrina Corbo, non senza il contributo di artisti ed artigiani di fama internazionale.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    L’offerta gastronomica si concentra sulla rivisitazione della classica pizza napoletana, infondendola con una serie di sapori audaci e stuzzicanti che fondono perfettamente le amate tradizioni della cucina romana e italiana. Ogni fetta è un’opera d’arte, l’impasto funge da tela per combinazioni creative di condimenti che danzano sul palato, senza trascurare le specialità regionali della cucina tradizionale italiana.

    Dal momento in cui varchi la soglia, sei avvolto in un’atmosfera emozionante, dove ogni elemento di design e ogni piatto servito contribuiscono ad un percorso davvero memorabile.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Il nostro tavolo era in una delle quattro room, la Intrepid Room, ispirata alle esplorazioni dei più famosi e coraggiosi personaggi italiani della nostra storia, come Cristoforo Colombo, Marco Polo, Amerigo Vespucci. Offre un’eleganza senza tempo per un cammino di esplorazione senza limiti attraverso l’arte e l’esperienza della rinomata cucina italiana.

    La prima portata ha dato il tono al banchetto che ci attendeva, risvegliando i nostri sensi con l’interazione delle consistenze e l’armoniosa miscela di ingredienti. Man mano che il pasto procedeva, siamo stati deliziati da una magistrale esibizione di arte culinaria, ogni pietanza raccontava una storia del ricco patrimonio gastronomico della nostra regione. I vini, selezionati dal portfolio di Roberto Sarotto, sono stati l’accompagnamento perfetto, le loro caratteristiche distintive completavano e accentuavano l’espressività dei sapori in una danza senza soluzione di continuità.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Roberto Sarotto, il produttore, e la figlia Elena erano presenti e ci hanno raccontato la storia dell’azienda vinicola di famiglia, che conta oggi 95 ettari di vigneti ripartiti tra le zone più pregiate del Piemonte.

    Giunta ormai alla sesta generazione, la produzione vitivinicola ha avuto origine sulle colline delle Langhe. Per oltre 200 anni, gli antenati della famiglia hanno coltivato queste colline nella zona di Alba, concentrandosi principalmente sulla produzione di Dolcetto e una piccola quantità di uva Moscato.

    Chiaramente l’azienda è cambiata – ci racconta il produttore – sono diventato enologo nel lontano 1984 e da questo momento ho sognato di dare un’espansione all’azienda.

    Però la vedevo molto piccola, limitata ad una certa zona, e ad un certo punto ho cominciato a pensare di allargare la base di produzione, e da quella piccola azienda famigliare che da più di 200 anni produceva vino, abbiamo cominciato a produrre, dai nostri vigneti, prima nell’area del Barolo, poi nell’area del Barbaresco, successivamente nell’area del Monferrato fino ad arrivare a Gavi.”

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Secondo la filosofia di Roberto, un vino deve offrire la massima soddisfazione e un beneficio al bevitore. Il principio guida è quello dell’equilibrio e dell’armonia, dove tutti gli elementi sono in perfetto accordo.

    Attraverso uno studio rigoroso, la sperimentazione e i test, è emersa una linea di pensiero chiara e un’identità collettiva, guidata da un team di giovani collaboratori che eccellono nel dialogo aperto, nella sintesi e nel lavorare verso una visione condivisa.

    La cantina, eccezionalmente ben attrezzata, è tecnologicamente avanzata e attenta all’ambiente nonostante le sue dimensioni. Situata al centro del vigneto, ha un impatto minimo sulle piante e utilizza sistemi di energia solare e un sistema di purificazione dell’acqua per l’irrigazione.

    Senza ulteriori indugi, passiamo al menù che propone piatti realizzati con ingredienti locali e di stagione, abbinati in maniera egregia ai vini che metteremo in evidenza.

    L’uovo nero – La paura

    Uovo biologico fritto con panatura al carbone vegetale su crema di Parmigiano Reggiano 24 mesi nera.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Lo Spumante Metodo Classico Alta Langa Docg Pas Dosé 2018, è prodotto da uve Chardonnay coltivate su terreni calcarei di marna e affina per oltre 50 mesi nelle antiche cantine della tenuta. Vanta un intenso aroma di lievito, crosta di pane e croissant. Regala al sorso una cremosità impeccabile e inaspettata, una freschezza che lascia un’impressione duratura che lo rende perfetto per questo piatto prelibato. È un’esperienza di beva davvero avvolgente. Non ostacolato da zucchero residuo, il suo carattere autentico risplende, rendendolo un compagno ideale.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Piazza zucca, funghi e tartufo

    Crema di zucca, funghi trifolati, crema di Parmigiano Reggiano sul cornicione; all’uscita: tartufo e olio Evo

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Il Langhe Doc Arneis Runcneuv 2023, coltivato attorno alla cantina, è un vero classico: fresco, con un aroma seducente di fiori e frutti delicati, di acacia e agrumi. Alla beva è vigoroso, ben strutturato e piacevolmente acido, lasciando una leggera traccia di nocciola. La sua eleganza floreale e fruttata, insieme alla sua freschezza saporita e morbida, rendono questo vino davvero delizioso.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Rigatoni alla Carbonara

    Guanciale “Reggiani”, Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano, uova biologiche e pepe nero

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Gavi Docg Aurora 2023, è un vino, dedicato alla moglie di Roberto, accattivante che si distingue per la sua intensa luminosità, la mineralità salina e le delicate note agrumate, tutti attributi derivati ​​dal terroir unico. Prodotto da uve Cortese provenienti dai vigneti della Tenuta Manenti, incanta il naso con vivaci sentori di ananas, albicocca e pesca. Al palato, è rinfrescante, piacevole, con pronunciati sapori di mela verde che si fondono armoniosamente con le delicate sfumature di frutta tropicale. Fin dal primo sorso, è raffinato, autentico, cattura i sensi, rivela la sua bellezza e tessitura gustativa.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Pizza “La Matta” – La Rabbia

    Ragù Napoletano, Parmigiano Reggiano 24 mesi grattugiato, basilico e germogli

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Barbera d’Alba Doc Elena La Luna 2022 (premio Tre Bicchieri 2025), stavolta dedicato alla figlia, è prodotto da uve meticolosamente selezionate, che danno vita ad un profilo profondo, intenso e aromatico.

    Questo vino offre un’armoniosa miscela di ciliegie scure, perfettamente intrecciate con note di mora matura, prugna rossa e vaniglia. La bocca è esaltata da tannini vellutati e da un impeccabile equilibrio tra acidità e dolcezza, culminando in un finale lungo, accentuato da sentori di liquirizia e anice.

    Contemplativo, inebriante e stimolante.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Il Brasato

    Brasato di manzo al vino rosso su purè di patate al burro di alpeggio.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Barbaresco Riserva Currà 2017, prodotto da uve Nebbiolo coltivate nella limitata area di produzione nota come “Currà”, passa il suo tempo in grandi botti di rovere per circa un anno. Questa particolare annata è stata colpita da una significativa grandinata in quella parte del vigneto, con conseguente produzione utilizzabile per la riserva molto ridotta.

    Nonostante le condizioni difficili, le uve Nebbiolo hanno prodotto un vino fresco, elegante e composto. Nel calice si respirano sentori di rosa e violetta mentre al sorso i suoi tannini sono carezzevoli, offrendo un delizioso carattere speziato, con note di prugna, cioccolato, tabacco e pepe nero. Armonioso e piacevole.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    La Fortuna

    Torta Pastiera di grano e ricotta al profumo di arancio, limone e vaniglia, canditi all’arancio.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Moscato d’Asti Solatìo 2023, è uno dei vini rappresentativi della cantina, in quanto prodotto all’interno della denominazione Moscato d’Asti, prevalentemente nel vigneto Neviglie di Sorì Ciabot.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    È dolce e aromatico che evita la pesantezza stucchevole grazie alla sua freschezza rinfrescante. Le invitanti note di frutta matura e miele si fondono in un bouquet eterogeneo e mellifluo, in cui prevalgono le sensazioni balsamiche di salvia.

    Estremamente gradevole, leggero e saporito.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito di riferimento: https://www.robertosarotto.com/

    Sito di riferimento: https://www.gamberorosso.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso

    Berebene 2025: 34° edizione della Guida del vino dal miglior rapporto qualità prezzo secondo Gambero Rosso

    Di Cristina Santini

     

    Si è conclusa ieri, 18 novembre, a Palazzo Brancaccio a Roma con la chiusura della degustazione al banco d’assaggio, la presentazione della nuova edizione della guida “Berebene 2025” – I Migliori Vini d’Italia sotto i 20 euro, curata da William Pregentelli e dal team del Gambero Rosso sotto la direzione di Lorenzo Ruggeri.
    Il Bere Bene quest’anno ha raggiunto un nuovo record, con 937 etichette premiate che soddisfano sia il gusto che il budget. In particolare, 92 di questi hanno un prezzo inferiore ai 10 euro, e la selezione comprende 6 premi nazionali e 21 premi regionali, in rappresentanza di ciascuna delle regioni vinicole italiane.

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Lorenzo Ruggeri, Direttore del Gambero Rosso, racconta:

    “Questa mattina ho esaminato attentamente i dati Istat sull’export vinicolo. Sorprendentemente, nel 2024 la bilancia commerciale risulta in attivo, addirittura del 4%, con il valore delle esportazioni che cresce più dei volumi.
    Gli Stati Uniti, mercato storico di riferimento, stanno attualmente performando bene, con un prezzo di riferimento relativamente basso di 3,46 euro al litro. Ciò indica che abbiamo ancora del lavoro da fare, poiché rimaniamo un paese concentrato sulla quantità.
    Mentre è vero che le generazioni più giovani bevono meno alcol, le abitudini di consumo della mia generazione e di quella di William erano molto diverse 18 anni fa. All’epoca non si acquistavano vini di fascia alta, né si spendeva tanto per il vino quanto si spende oggi.

    Il consumo di vino tende a coincidere con alcune fasi della vita, ad esempio quando le persone hanno un reddito più elevato, mettono su famiglia o raggiungono un punto di maggiore stabilità finanziaria. Questo perché il vino è spesso associato a determinati valori e momenti significativi nella vita.
    Questa guida all’accessibilità del vino deve continuamente sperimentare e comunicare le sue informazioni in modo altamente efficace. Nonostante le sfide, l’industria vinicola richiede ancora uno sforzo concertato da parte di giornalisti e produttori per comprendere appieno il panorama attuale e fornire approfondimenti significativi.”

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    William Pregentelli, curatore della guida, spiega che i modelli di consumo del vino stanno cambiando. Osserva che il consumo giornaliero sta diminuendo, probabilmente a causa dello stile di vita moderno più veloce rispetto a 20, 30 o 40 anni fa. Inoltre, il vino sta diventando più un’esperienza sociale e celebrativa da gustare fuori casa piuttosto che all’interno. Di conseguenza, l’apertura di una bottiglia a casa è in calo, mentre il consumo nei ristoranti e nei bar è in aumento. Dovremmo infatti riflettere su queste tendenze di consumo in evoluzione.

    L’edizione di quest’anno ha mantenuto la struttura dello scorso anno, che ha subito un’importante revisione e presenta un’ampia carta dei vini con 937 recensioni e valutazioni fino ai centesimi, novità dell’anno precedente. Si tratta della più grande edizione del “Bere Bene” fino ad oggi.

    Bisavolo ‘22 Barbera d’Asti Superiore Docg di Roberto Ferraris, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Bisavolo ‘22 Barbera d’Asti Superiore Docg di Roberto Ferraris, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    La denominazione più premiata è la Barbera d’Asti, con 16 vini, in testa ai riconoscimenti del Piemonte come la regione con la migliore selezione per il consumo di qualità, vantando 112 vini. Seguono il Veneto con 92 vini e la Toscana con 84.

    Si tratta di vini etichettati impropriamente come “base”, eppure dimostrano come la serietà di un’azienda si misuri dalla qualità di queste etichette. Non è necessario cercare i vini più costosi per gustare un buon vino: queste opzioni più convenienti possono comunque catturare l’identità di una regione vinicola, i tratti distintivi di un vitigno e la filosofia di produzione di un enologo o di un’azienda vinicola.

    Albena ‘23 Romagna Albana di Assirelli, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Albena ‘23 Romagna Albana di Assirelli, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    La guida non solo evidenzia la qualità e l’economicità, ma presenta anche vini di grande carattere e tipicità. I vini degustati ai banchi d’assaggio offrono freschezza, ottima bevibilità e memorabili note di frutta o terziarie. Seppur giovanili di età, sono di notevole fascino, rispettando i vitigni e i terroir da cui provengono. In sostanza, si tratta etichette da bere tutti i giorni. Questo è l’obiettivo della guida.

    Chlamys ‘23 Vermentino di Sardegna di Tenute Fois - Accademia Olearia, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Chlamys ‘23 Vermentino di Sardegna di Tenute Fois – Accademia Olearia, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Novità a breve

    Il sito del Gambero Rosso è stato completamente rivisto e ottimizzato per una fruizione mobile. La grafica e alcuni elementi chiave sono stati aggiornati per migliorare la lettura. Inoltre, oltre un mese fa è stata lanciata la piattaforma OTT di Gambero Rosso TV, che offre una vasta libreria di contenuti, tra cui reportage dall’Italia e dal mondo, talent show, ricette e viaggi. È inoltre possibile visualizzare il canale lineare di Gambero Rosso TV sul digitale terrestre al canale 257. In questo modo, gli utenti possono accedere ai contenuti ovunque si trovino. Saranno pubblicati tre nuovi contenuti a settimana, e da gennaio verranno introdotti ulteriori contenuti completamente nuovi.

    L’ultima proposta è un corso on-demand di 150 ore dal titolo “Il vino del futuro”, sviluppato in collaborazione con il Professor Scienza. Il programma in quattro moduli copre una gamma completa di argomenti critici, dall’agronomia alla comunicazione e includono lo storytelling, il linguaggio, l’uso efficace dei social media e la massimizzazione dell’identità digitale del marchio attraverso i canali essenziali di oggi.

    Aedes ‘23 Etna bianco di I Custodi delle Vigne dell’Etna, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Aedes ‘23 Etna bianco di I Custodi delle Vigne dell’Etna, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Concludiamo con i dati essenziali:

    937 vini premiati di cui 64 spumanti e frizzanti, 412 vini bianchi, 69 vini rosati, 377 vini rossi, 15 vini dolci.

    FCO Pinot Grigio Ramato ‘23 di Sirch, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    FCO Pinot Grigio Ramato ‘23 di Sirch, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    6 Premi Nazionali:

    Miglior Bollicina: La Matta Dosaggio Zero ’23, Casebianche
    Miglior Bianco: Falerio Pecorino Maree ’23, Madonnabruna
    Miglior Rosato: FCO Pinot Grigio Ramato ’23, Sirch
    Miglior Rosso: Chianti Cl. ’21, Borgo Salcetino
    Miglior Dolce: Canelli Tenuta del Fant ’23, Il Falchetto
    Miglior Vino sotto i 10 euro: Barbera d’Asti Sup. Savej ’21, Terre Astesane

    Le Terrazze ‘21 Rosso Conero di Fattoria Le Terrazze, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Le Terrazze ‘21 Rosso Conero di Fattoria Le Terrazze, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    21 Campioni Regionali:

    Valle d’Aosta: VdA Petite Arvine ’23, Les Crêtes
    Piemonte: Barbera d’Asti Sup. I Tre Vescovi ’22, Vinchio Vaglio
    Liguria: Riviera Ligure di Ponente Vermentino ’23, Durin
    Lombardia: RGC Groppello ’23, Cantrina
    Trentino: Trentino Riesling ’23, Maso Poli
    Alto Adige: A. A. Pinot Bianco ’23, Kettmeir
    Veneto: Bardolino Montebaldo Delara ’22, Guerrieri Rizzardi
    Friuli Venezia Giulia: FCO Pinot Bianco ’23, Roberto Scubla
    Emilia Romagna: Romagna Albana Albena ’23, Assirelli

    Calice ‘22 Aglianico del Vulture Donato D’Angelo di Filomena Ruppi, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Calice ‘22 Aglianico del Vulture Donato D’Angelo di Filomena Ruppi, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Toscana: Chianti Colli Fiorentini Sorrettole ’22, La Querce
    Marche: Bianchello del Metauro Sup. Rocho ’22, Roberto Lucarelli
    Umbria: Spoleto Trebbiano Spoletino ’23, Le Cimate
    Lazio: Lepino ’20, Donato Giangirolami
    Abruzzo: Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino ’23, Tenuta I Fauri
    Molise: Molise Tintilia ’21, Tenute Martarosa
    Campania: Rosato ’23, Cenatiempo
    Basilicata: Aglianico del Vulture Synthesi ’20, Paternoster
    Puglia: Terra d’Otranto Negroamaro Notte Rossa ’22, Terre Di Sava
    Calabria: Cirò Rosso Cl. Sup. Colli del Mancuso Ris. ’21, Ippolito 1845
    Sicilia: Sicilia Giato ’23, Centopassi
    Sardegna: Vermentino di Sardegna Chlamys ’23, Tenute Fois – Accademia Olearia

    Suprema La Mortadella di Fiorucci dal 1850, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Suprema La Mortadella di Fiorucci dal 1850, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

     

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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  • Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico

    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico

    “CON IL CUORE NEL PIATTO “, viverlo per crederci, gioia e gola, le componenti della beneficienza

    di Carol Agostini

    La decima edizione della cena stellata ‘CON IL CUORE NEL PIATTO’ ha riunito ieri sera, al Ristorante Degli Angeli, a Magliano Sabina (Rieti), circa 70 chef di altissimo profilo – tra loro moltissimi stellati e citati nella guida Michelin – e diversi professionisti della ristorazione per rinnovare, grazie alla partecipazione di oltre 400 ospiti, il connubio tra beneficienza e ricerca per aiutare bambini affetti da patologie gravi.

    Gli Chef dell'evento Con il Cuore nel Piatto 2024, Ph di Salvatore Arnone
    Gli Chef dell’evento Con il Cuore nel Piatto 2024, Ph di Salvatore Arnone

    Il ricavato dell’appuntamento annuale dell’omonima associazione – spiega la Presidente Chef Laura Marciani – sosterrà diverse iniziative come la pratica clinica in continua ricerca scientifica, beni strumentali necessari alla quotidianità della vita dei bimbi affetti da malattie invalidanti e tanto altro.
    L’idea del progetto ‘Con il cuore nel piatto’ nasce nel 2014 per iniziativa di Laura Marciani, cresciuta nel ristorante e residenza di famiglia, da ben sei generazioni, location che ieri sera ha fatto da cornice all’evento benefico.

    Insieme a lei, da sempre, lo chef Michele Papagno, quindi gli amici e soci dell’associazione: Andrea Dolciotti (Inopia); Andrea Palmieri (Ristorante Bucavino); Davide del Duca (Osteria Fernanda); Iside de Cesare (La Parolina, una stella Michelin); Marco Claroni (Osteria dell’Orologio); Mirko De Mattia (Livello 1); Riccardo Mattoni con Giovanni Cappelli (Le Tamerici Roma); Roberto Campitelli (Osteria di Monteverde); Andrea Riva Moscara Pasticciere; Davide Paolocci Panettiere; Sancio Pizzeria; Bonci Maestro Pizzaiolo; Chiodetti Gianbattista (Formaggi).

    Chef Michele Papagno con Chef Laura Marciani, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone
    Chef Michele Papagno con Chef Laura Marciani, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone

    “Tutto il lavoro che facciamo per la riuscita della serata è per noi una grande soddisfazione – racconta chef Marciani, presidente dell’Associazione ‘Il Cuore nel piatto’ – Con la squadra creata abbiamo la certezza dell’utilizzo corretto di questi fondi. Così è stato dalla prima edizione, impiegati per l’acquisto di un ecografo, e poi per il sostegno di una borsa lavoro per un medico neurologo, nella seconda edizione e tanto altro negli anni successivi. Anche dopo dieci anni siamo certi che la generosità di chi ha partecipato alla serata sarà investita per garantire il sostegno dei pazienti. Questo – aggiunge – ci motiva e ci rende felici.

    Oggi – prosegue – “guardiamo con speranza a un futuro nel quale la ricerca possa dare risposte concrete di cura. E la solidarietà di persone capaci di mettersi in prima linea, come gli amici de ‘Con il cuore nel piatto’, rappresenta un sostegno vitale per le nostre mediche e di ricerca, di sostegno e supporto anche alle famiglie dei bambini affetti da gravi disfunzioni.
    Al sentimento di gratitudine si aggiunge la gioia di sentirli al nostro fianco, con il loro grande patrimonio di umanità, che ci incoraggia ad andare avanti con speranza”, vedere la nostra struttura piena di persone felici di esservi ci riempie ogni anno il cuore di felicità e speranza”.

    Alcuni sponsor della serata, Mirko Giannella e moglie, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone
    Alcuni sponsor della serata, Mirko Giannella e moglie, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone

    Le associazioni beneficiarie dell’incasso di questa edizione sono:

    • Cdkl5 – Insieme verso la cura:

    L’associazione CDKL5 Insieme verso la cura è stata fondata da un gruppo di genitori che, nella sfortuna della malattia dei propri figli, hanno trovato la forza di unirsi e comprendere l’importanza delle raccolte fondi per sostenere la ricerca.
    Il loro impegno è quello di continuare a lavorare assiduamente, con l’obiettivo principale di sconfiggere il disordine da deficit di CDKL5.
    Sono fermamente convinti che alcuni problemi possano essere condivisi e affrontati insieme, motivo per cui hanno creato un collegamento sempre attivo tra tutte le famiglie che fanno parte dell’associazione.

    Continueranno a lavorare con grande entusiasmo per accrescere la sensibilizzazione sul disordine da deficit di CDKL5. La vasta rete di relazioni creata negli anni è un patrimonio prezioso di cui sono orgogliosi e consapevoli. Una grande forza arriva dai genitori, dai soci e da tutti gli amici che li aiutano e supportano in ogni momento. Lavoreranno intensamente per dimostrare che la fiducia riposta nel loro operato è ben meritata.
    Hanno numerosi progetti in cantiere e confidano in una partecipazione attiva e proficua di tutti.

    RIFERIMENTI: https://cdkl5insiemeversolacura.it/

    • La Lucciola – We Care:

    Il Centro “La Lucciola” è stato fondato nel 1987 da alcuni operatori della Neuropsichiatria Infantile (N.P.I.) e della riabilitazione, che avevano maturato una lunga esperienza nei servizi territoriali della AUSL di Modena. Il loro obiettivo era offrire una risposta terapeutica efficace ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, superando i limiti della terapia ambulatoriale tradizionale.

    Il centro si proponeva di affrontare problematiche come lo scarso sviluppo di autonomia dei bambini, la difficoltà di trasferire le competenze acquisite in terapia agli ambienti di vita quotidiana, le insufficienti risposte ai problemi affettivi e relazionali e l’inefficacia delle terapie multiple nel rispondere al disagio dei bambini.
    Nel Centro operano Neuropsichiatri Infantili, Psicologi, Educatori, Terapisti della Riabilitazione, Logopedisti e Operatori di laboratorio, tutti con una lunga esperienza professionale nella cura dei bambini disabili.

    RIFERIMENTI: https://lalucciola.org/

    • Dynamo Camp:

    Dynamo Camp ETS offre gratuitamente specifici programmi di Terapia Ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità, sia in terapia che nel periodo di post ospedalizzazione, inclusi i fratelli sani e le loro famiglie.
    Dynamo Camp è situato a Limestre, in provincia di Pistoia, all’interno di un’oasi di oltre 900 ettari affiliata al WWF, chiamata Oasi Dynamo. Fa parte del SeriousFun Children’s Network, un’associazione di camp fondata nel 1988 da Paul Newman e attiva in tutto il mondo.

    Le attività si svolgono presso la struttura di Dynamo Camp a Limestre e attraverso il progetto Dynamo Programs in strutture ospedaliere, associazioni patologia e case famiglia sul territorio nazionale.

    RIFERIMENTI: https://www.dynamocamp.org/sostieni-dynamo/

    • Associazione Il CAAmaleonte:

    L’associazione “Il CAAmaleonte” è stata fondata con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini con bisogni comunicativi complessi, superando l’idea che la parola fosse l’unico mezzo di espressione. Con l’aiuto di una logopedista, si sono impegnati a creare una dimensione «riadattata» per questi bambini, rompendo il muro di isolamento che li separava dal resto del mondo.

    L’introduzione della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) ha permesso ai bambini di iniziare a «parlare» e «leggere» come i loro coetanei, dimostrando l’efficacia di questo approccio. Matteo e Tommaso, in particolare, hanno sviluppato una notevole capacità comunicativa.
    L’associazione ha deciso di adattare libri e materiali didattici/ludici in CAA per aiutare i bambini a esprimere la loro personalità in modo indipendente e autonomo. Hanno tradotto due storie classiche e prevedono di pubblicare racconti scritti e illustrati da loro.

    Inoltre, l’associazione vuole collaborare con scuole, biblioteche e altre organizzazioni per sensibilizzare sull’importanza della CAA. Organizzeranno corsi e laboratori per adattare ambienti, giochi e libri, evidenziando le difficoltà di chi non riesce a comunicare e il potenziale di strumenti comunicativi adeguati.

    RIFERIMENTI: https://www.ilcaamaleonte.it/

    Alcuni sponsor della serata,Simone di Giorgio con gli champagne di Angelique Lacroix e Olivier Herbert, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone
    Alcuni sponsor della serata,Simone di Giorgio con gli champagne di Angelique Lacroix e Olivier Herbert, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone

    I maestri stellati e citati nella guida Michelin che hanno lavorato per l’evento e accanto a loro, una squadra di chef presenti, capaci di costruire solidarietà, inoltre, il successo della serata è stato possibile anche grazie alle eccellenze del mondo della pizza:

    Andrea Lo Cicero, Vaina, Andrea Dolciotti, Andrea Pasqualucci, Anna Maria Palma, Antonio Putignano, Ciro Scammardella, Clemente Quaglia, Daniele di Giannantonio, Daniele Proietti, Davide Del Duca, Elia Grillotti, Enrico Camponeschi, Enzo Florio, Erny Lombardo, Fabio di Vilio, Fabio Verrelli D’Amico, Francesco Apreda, Gabriele Amicucci, Giovanni Cappelli, Giuseppe Veltre, Giuseppe Verri, Leonardo Morelli, Luca Malacrida, Marco Brioschi, Marco Ceccobelli, Marco Claroni, Marco Davi, Marco Moroni, Maurizio Serva, Mauro Secondi, Ornella De Felice, Paolo Trippini, Pierluigi Gallo, Riccardo Mattoni, Rinaldi Andrea, Roberto Campitelli, Roy Caceres, Sandro Tomei, Simone Curti, Stefano Marzetti, Stefano Panciaroli, Victoire Goiloubi, Vitantonio Lombardo, Xue Tenglong, Andrea Di Lelio, Andrea Riva Moscara, Arcangelo Patrizi, Ciro Chiazzolino, Dario Saltarelli, Luciano Natili, Sofia Fettah, David Paolocci, Giuseppe Monti, Tullio Monaldi, Romeo Fabi, Paolo Proni, Valerio Esposito, Emiliano Di Lelio, Lella Gallifuoco, Alessandro Rever, Elio Testa, Emanuele Chiodetti, Fabrizio Cianciola, Francesco Arnesano, Giovan Battista Chiodetti, Giuseppe Garozzo Zannini, Krizia Girolami, Laura Marciani, Marilena Piacenti, Michele Papagno, Mirko Giannella, Valrhona cioccolato.

    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Francesco Apreda
    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Francesco Apreda

    Insieme al parterre di cuochi, chef e pizzaioli, ci sono stati produttori di formaggi, salumi ed eccellenze gastronomiche e delle cantine più conosciute con i loro vini e distillati, vari ed eventuali:

    Nà Menù, Luca Petrini Abert prodotti per Hotellerie, Bebi Tosolini Camel Distillati, Patrizi Arcangelo, Cioccolini Oleificio, Chiazzolino Pasticceria, Olio Traldi, Lella Gallifuoco Maestra Pizzaiola, Morandi Tullio Pizza e Panetteria, Morandin Maestro Lievitista, F.lli Pira Formaggi, Saquella Caffè, Liquori di Luca, Luca Rendina Bere Giapponese, I Mandriani Carni, In Medio Stat Virtus di Luca Carote Viola, Aeffe Birra, Le Conserve ComexCo., Chiodetti Formaggi, Vestalia il Sapore del Convivio, Castaldo Caseificio, La Tuta Abbigliamento professionale, Pasta Fanelli, Olio Pugliese, Rustichella D’Abruzzo Pastificio, FoodandWineAngels con Champagne di Olivier Herbert e Tenuta Borgolano, Enoteca Vinum di Simone di Giorgio, La Madeleine Cantina Umbra, Emiliano Fini Viticoltore, Famiglia Cotarella, Genziana San Quirico, Cesarini Sartori, Leonardo Bussoletti Vignaioli in Narni, Viticoltori dal 1934 Dal Cero, Frescobaldi Toscana, Soc. Agricola Manduano, Pitars, Cantine PaoloLeo Salento in purezza, Cordero SanGiorgio, Masi Agricola, Decugnano Dei barbi, Michela Manduano Mandwinery, Santa Barbara, Bere Giapponese, Valdo dal 1926 a Valdobbiadene, Point fine Gin Est 2016 Viterbo-italy, Bepi Tosolini Mastro Distillatore in Udine.

    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Luca Malacrida, Chef Giuseppe Verri
    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Luca Malacrida, Chef Giuseppe Verri

    All’evento era presente anche: Arianna Greco artista, Simona Cognoli Assaggiatrice Olio, Maura Sofia degli Estensi designer gioielli, Enrica Capone pittrice.

    La lista dei ringraziamenti è lunga tra gli MainSponsor e tutti i volontari che hanno contribuito alla magnifica riuscita della serata:

    The Wolf Italian Food, Broggi accessori Hotellerie, Villeroy & Boch accessori Hotellerie, Unox forni, Serax, Toni System Components, Tecnoinox, Powering Ovunque la tua energia, Gambero Rosso Academy, La Cisterna del Marchionato di Luca Ingegneri, L’assistenza Soluzioni per Bar, Ristoranti e Hotel, Gemm, Le Ghiottonerie del Moro, Ricercatezze Fine Food & Wine, Acqua Orsini Black & Platinum, Radichino Azienda Agricola, Risoinfiore, S.C. Impianti Srl attrezzature per la ristorazione, Vittori Albina, Tomei CiboGusto, Pasticceria Natili, ZafZaf Zafferano, Patrizi Pasticceria, Tonka Il Cuore del gelato, Bar Roma Gelateria, Profili Caffè, La Tenuta dell’incongruente, Sater4 show Allestimenti Elettrici piccoli e grandi eventi, F1 Carrozzeria di Piero e Jody Mazzasette, Passini Distribuzione, L’Opera Allestimenti, Comenda, Orved Vacuum Masters, Giuliano Fireworks Produzione di Fuochi d’Artificio in Italia, In.Cat. ho.re.ca. service, Lady Truffle, Sapori Unici, Siderurgica Scopetti, La bottega della Frutta S.R.L. Gruppo Stand Allestimenti, Sua Santità Carocetum Birra Artigianale, Flos By Letizia, Azienda Agricola Luca di Piero, Zwilling, Olenauta, Ballarini 1880, Chef for You, Valrhona cioccolato. FoodandWineAngels di Carol Agostini, Papillae Magazine di Carol Agostini.

    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Simone Curti
    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Simone Curti

    In Collaborazione stretta con Liceo istituto Alberghiero con una squadra di studenti di diverse classi per l’operatività e buona riuscita della serata.
    EcOstello Magliano Sabina per l’ospitalità degli chef e famiglie.

    Il Municipio di Magliano Sabina e Proloco per la collaborazione tecnica e strumentale.

    Ringraziamento speciale va a tutti i VOLONTARI che hanno collaborato per l’accoglienza, allestimento, gestione, sicurezza, soccorso e aiuto all’organizzazione e all’ospitalità dei partecipanti, ai fotografi, reportes e giornalisti presenti.

    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Gabriele Amicucci
    Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone, Chef Gabriele Amicucci

    La somma raccolta verrà a breve comunicata e consegnata alle associazioni beneficiarie.

    Durante la serata è stato donato un forno da Davide Porziani S.C, Impianti all’associazione La Lucciola, questo gesto ha commosso tutta l’organizzazione compresi gli ospiti all’evento.

    Dal Medico Dentista Dott. Piero Altieri sono state donate le cure dentali ai bambini di tutte e quattro le associazioni.

    Sono state regalate quaranta borse di studio da Andrea Proietti Study to work Academy che verranno consegnate nelle settimane prossime.

    Il tutto si è concluso con un magnifico spettacolo pirotecnico offerto da Giuliano Fireworks Produzione di Fuochi d’Artificio in Italia.

    Alcuni sponsor della serata presentati da Carol Agostini con la sua selezione di Champagne Olivier Herbert, e Spumente di Tenuta Borgolano di Donatella Quaroni, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone
    Alcuni sponsor della serata presentati da Carol Agostini con la sua selezione di Champagne Olivier Herbert, e Spumente di Tenuta Borgolano di Donatella Quaroni, articolo: Con il Cuore nel Piatto 2024, magico evento benefico, Ph di Salvatore Arnone

    Come dice un vecchio detto: “Vedere per credere.” È proprio vero: bisogna essere presenti all’evento per coglierne tutta l’essenza, che a parole non si può descrivere. Raccontare le emozioni di questa serata non ha la stessa valenza e profondità di quando le si vivono direttamente.

    Per qualsiasi altra informazione o delucidazione potete scrivere a rhangeli@libero.it all’attenzione di Sergio Bruschetti, per eventuali amministrazione@foodandwineangels.com
    Ufficio Stampa e marketing Carol Agostini ( FoodandWineAngels e Papillae Magazine )
    Ph allegate di Salvatore Arnone
    Video di Carlo Ferraioli, Montaggio di Papillae Magazine

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.conilcuorenelpiatto.com/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024

    Il Fascino di un Press Tour: Esperienze, Curiosità ed Emozioni, Chef Laura Marciani

    di Carol Agostini

    Immagina di essere invitato a partecipare a un press tour, un viaggio pensato per giornalisti e blogger, volto a scoprire e raccontare le meraviglie di un territorio. Il sole splende alto nel cielo mentre il gruppo di partecipanti si riunisce, pronto per un’avventura che promette di essere ricca di emozioni, sapori e storie.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    L’Arrivo e la Prima Impressione

    Il viaggio inizia con l’arrivo in una pittoresca cittadina, nascosta tra colline verdeggianti e vigneti dorati. L’aria è fresca e profuma di erba appena tagliata e fiori selvatici. La prima tappa è spesso un luogo di accoglienza, come una storica villa o un moderno agriturismo, dove i partecipanti possono lasciare i bagagli e rilassarsi prima di iniziare l’itinerario.

    Il cuore del press tour è la scoperta del territorio. Le giornate sono scandite da visite guidate a luoghi di interesse storico e culturale. Ogni angolo racconta una storia: dalle antiche rovine romane ai castelli medievali, dalle chiese barocche ai piccoli borghi che sembrano essersi fermati nel tempo. Ogni tappa offre l’opportunità di conoscere la storia locale, arricchendo il viaggio con aneddoti e curiosità che solo una guida esperta può raccontare.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    Uno dei momenti più attesi è la degustazione di vini e prodotti tipici. Il gruppo si ritrova in un’accogliente cantina, dove il proprietario, con passione e competenza, illustra le caratteristiche dei vini locali. Si assaggiano bianchi fruttati, rossi corposi e spumanti raffinati, accompagnati da formaggi, salumi e pane casereccio. Ogni sorso è un’esplosione di sapori, un viaggio sensoriale che permette di apprezzare la complessità e la ricchezza della produzione enologica locale.

    Le serate spesso culminano in esperienze culinarie indimenticabili. Le lezioni di cucina con chef locali permettono ai partecipanti di mettere le mani in pasta e imparare i segreti delle ricette tradizionali. Si preparano piatti come la pasta fatta in casa, i ragù a lunga cottura e i dolci tipici, seguendo le indicazioni di maestri che conoscono ogni trucco del mestiere.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

    Le cene gourmet sono l’apice della giornata. Ristoranti di rinomati chef aprono le loro porte per offrire menu degustazione che esaltano i prodotti del territorio. Ogni piatto è un’opera d’arte, un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, capace di stupire e deliziare anche i palati più esigenti. La cura dei dettagli, la presentazione impeccabile e la qualità degli ingredienti rendono ogni cena un’esperienza memorabile.

    Partecipare a un press tour non significa solo visitare luoghi e assaggiare cibi prelibati, ma anche entrare in contatto con le persone che rendono speciale quel territorio. Gli incontri con produttori, artigiani, cuochi e abitanti locali arricchiscono l’esperienza di umanità e autenticità. Ascoltare le loro storie, condividere passioni e scoprire tradizioni secolari crea un legame unico e indissolubile con il luogo visitato.

    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini con Laura
    Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini con Laura

    Il Ritorno e la Condivisione

    Al termine del press tour, i partecipanti tornano a casa con un bagaglio carico di emozioni, esperienze e nuove conoscenze. Le foto scattate, i taccuini pieni di appunti e le ricette raccolte saranno la base per articoli, reportage e post sui blog, permettendo di condividere con il proprio pubblico la bellezza e l’unicità del viaggio appena vissuto.

    Un press tour è più di un semplice viaggio; è un’opportunità per esplorare, imparare e raccontare. Ogni esperienza vissuta, ogni sapore assaggiato e ogni storia ascoltata diventano parte di un racconto più grande, che trasforma il viaggiatore in un ambasciatore del territorio scoperto.

    Vi racconto attraverso le foto di questo articolo la stima che provo per questa Mamma Chef, zia di ognuno di noi, di tutti coloro che si avvicinano alla sua cucina, vi voglio portare alla lussuria gustativa più profonda in un percorso di immagini che trasmettono gola e emozioni.

    Paradiso degli Angeli, articolo: Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini
    Paradiso degli Angeli, articolo: Chef Laura Marciani, libertà, geniale, lussuria gustativa 2024, foto di Carol Agostini

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  • BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida

    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida

    BEREBENE 2024: la guida del Gambero Rosso con i migliori vini italiani entro i 20 euro

    Di Cristina Santini

    Pochi giorni fa si è concluso l’evento di presentazione della guida “Berebene 2024” – I migliori vini italiani entro i 20 euro, redatta dalla squadra del Gambero Rosso, la guida dei cambiamenti, rinnovata e pensata come una carta vini centrata sull’accessibilità del vino italiano. Una soglia di prezzo, per tutte le tasche, più alta rispetto allo scorso anno, che ha consentito l’ingresso a tante etichette, vitigni e stili differenti.

    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

     Dall’Almanacco del berebene degli anni passati, nel tempo la pubblicazione è cambiata pur mantenendo sempre un’analogia con quegli anni, grazie al lavoro di ricerca, passione e curiosità dei suoi curatori, Lorenzo Ruggeri e William Pregentelli. Insieme a loro, sul palco a condurre e intrattenere la sala, anche Giuseppe Carrus e Marzio Taccetti della Redazione.

    Le splendide sale del Palazzo Brancaccio di Roma hanno ospitato oltre alla premiazione, anche il tour di degustazione ai banchi d’assaggio delle cantine che ha dato la possibilità a tutto il pubblico di assaggiare gli ottimi vini dal prezzo contenuto.

    Le sale di Palazzo Brancaccio, Roma, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Brancaccio, Roma, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Quando assaggiamo vini francesi – afferma Lorenzo Ruggeriil vino base è veramente un vino base, nove volte su dieci. Ecco quando assaggiamo un vino italiano, ci capita spesso che il prodotto d’ingresso superi l’aspettativa, almeno quanto i vini di fascia superiore e questo indica la serietà delle aziende. Quest’anno la guida, l’abbiamo veramente ripensata, siamo partiti immaginando di andare al ristorante, di sederci e di sfogliare le pagine di una carta dei vini.

    E’ suddivisa in categorie (bollicine, bianchi, rosati, rossi, dolci), abbiamo lavorato sul dettaglio e in profondità, aggiungendo una serie di informazioni di servizio per il lettore, dal numero di bottiglie alle specifiche di lavorazione, indicando il biologico e biodinamico solamente quando certificato, con tanto di finestra di consumo, perché tanti di questi vini che abbiamo premiato invecchiano benissimo, invecchiano di più rispetto a quella che è la percezione media.

    Ci sono vini bianchi italiani che possono invecchiare almeno 12 anni e l’abbiamo indicato, anche per le altre categorie. Poi la novità, il punteggio in centesimi: non l’abbiamo mai usato prima su una guida dei vini del Gambero Rosso e l’abbiamo declinato poi su quella che è la nostra visione del bere italiano; per noi un vino che ha 82 centesimi è già un gran bel vino mantenendo quella che è la struttura classica del Berebene, quindi premio qualità prezzo, premio regionale e nazionale”.

    Presentatori Gambero Rosso: da sx Giuseppe Carrus, Marzio Taccetti, William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Presentatori Gambero Rosso: da sx Giuseppe Carrus, Marzio Taccetti, William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri, articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Giuseppe Carrus chiede: “Sono tanti i vini che hanno preso il premio, possiamo parlare a prescindere dal prezzo che questi vini sono buoni, e per “buono” intendiamo quello che diciamo sempre al Gambero non semplicemente a livello organolettico, ma buoni anche perché sono vini che rispecchiano un territorio, la varietà, la denominazione? Possiamo dirlo questo?”

    Assolutamente sì – risponde William Pregentelli qui abbiamo recensito 921 vini, frutto di uno scrupoloso assaggio alla cieca nei consorzi e in redazione, una cinquantina in più rispetto allo scorso anno. Abbiamo cercato di fare un lavoro completo, ovviamente recensire tutti i vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo che ci sono in Italia sarebbe stato un lavoro tre volte più grande rispetto a questa guida, sarebbe stata un’altra guida dei vini. Quindi abbiamo messo quelli che sono davvero molto buoni, è una selezione della selezione di quelli che sono i vini con il miglior rapporto qualità prezzo in Italia”.

    Ecco allora i magnifici sei, come sono stati appellati, al vertice di ogni categoria che abbiamo degustato al seminario e che vi andiamo a presentare con le nostre considerazioni di rito.

    Premi Nazionali

    Lo spumante:

    Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Brut ’17 – Ca del Gè, azienda di piccole dimensioni di Montalto Pavese, zona di elezione per i Riesling e i Pinot Nero composta da suoli gessosi. Un metodo classico da 50 mesi sui lieviti che esprime tutta la qualità del pinot nero di alta collina che regala tanta intensità al naso, dalle sensazioni accentuate dei lieviti, di pan di spagna, al frutto rosso come il lampone, alle leggere note di liquirizia. In bocca c’è tanta freschezza: è succoso, pieno, un frutto rosso carnoso, un lampone pieno e maturo, largo, intenso, goloso, veramente gastronomico. Finale leggermente salino, con un residuo zuccherino (6 gr/l), caratterizzato da una ricchezza concentrata (17€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Il bianco:

    Frascati Superiore 2022 – Casale Marchese

    Sono 50 ettari situati all’interno del territorio del Frascati Docg di proprietà da oltre due secoli della Famiglia Carletti. E’ un vino molto mediterraneo, a livello olfattivo ha una grande carica aromatica, sorretto e bilanciato da una bellissima sapidità. Carattere sfumato, delicato, dal tratto aromatico dolce, molto equilibrato con note di mandorla, di rosa, cedro, anice dalle quali emerge e sfuma molto bene la sapidità. Rappresentativo, tipico, con una bella persistenza, complesso, sfaccettato. Bisogna attendere ancora qualche anno per degustarlo nella sua migliore fase di maturità, presentando ora leggere note di lievito soprattutto a livello di profumi ma dal sorso progressivo (9.90€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Il rosato:

    Chiaretto di Bardolino Classico Vigne Alte ’22 – Zeni 1870. Con questo calice siamo sulla sponda sud orientale del Garda, a base di Corvina, Rondinella e Molinara. All’olfatto è ricco di note floreali, frutti rossi, come lampone e fragola; alla bocca, la dolcezza viene un pò equilibrata da una bella acidità, una freschezza vivace con delle note agrumate sul fondo, di mandarino.

    Estremamente piacevole, dalle sensazioni fresche e solari. Essenziale, non alla moda e dai sentori scarni, è un bardolino di integrità, tensione, fragranza, con un grande carattere e una beva tesa, fine, dalla chiusura precisa, netta, con un sprint finale leggermente speziato di pepe bianco, di rafano, zenzero, che da un movimento sul palato, una piccola scossa molto leggiadra ed espressiva. Complessità, equilibrio e precisione ad un prezzo per chi è un appassionato di vino davvero interessante (8.40€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Giuseppe Carrus interviene: “A parte alcune zone che hanno sempre avuto il rosato come vino di riferimento, fortunatamente quel tempo è passato però negli anni ‘90 la qualità del vino rosato in Italia non è che fosse così alta. Veniva visto come completamento di gamma, e alla richiesta da parte di qualche commerciale per alcune zone o soprattutto per l’estero, veniva prodotto con uve rosse non utilizzate assolutamente per produrre un vino rosso.

    Questo ha portato ad un disinnamoramento, dell’Italia in particolare, nei confronti di questa tipologia, per cui tanti appassionati avevano il pregiudizio. Ci è voluto poi del tempo per ricominciare a far capire invece che il rosato può essere un grande vino, se fatto con la stessa concezione dei grandi bianchi e dei grandi rossi. Non a caso, da qualche anno a questa parte, abbiamo introdotto nella guida maestro, Vini d’Italia, il premio Vino Rosato dell’Anno che non c’era fino a qualche anno fa.”

    Il vino rosso:

    Primitivo di Manduria Anima di Primitivo ’21 – Tenute Eméra Claudio Quarta Vignaiolo

    Dalle parole di Alessandra Quarta: “Anima perché vuole essere l’essenziale del vitigno, andare a raccontare il territorio. Questa guida credo che valorizzi i vini più semplici a contatto con il territorio, non puntano ad essere particolarmente lavorati, anche la nostra è un’espressione abbastanza immediata del primitivo. A nome di tutti i pugliesi posso dire che è un grande orgoglio che venga riconosciuta la qualità delle nostre denominazioni, perchè sono stati vini da taglio per tantissimo tempo, c’è stato un forte riavvicinamento dei produttori al proprio territorio.

    Premio per un vino verticale, diretto, bevibile, piacevole, quotidiano. L’alcolicità si avverte ma non disturba il palato, è un vino di grande morbidezza che mantiene un ritmo di beva per nulla seduto, non un vino pesante marmellatoso, ma una grande interpretazione di Primitivo di Manduria.

    Una Puglia – continua Alessandrache non sia opulenta, ma che sia accessibile, piacevole da bere, da continuare a bere. Non è solo un lavoro della nostra azienda, il mercato si sta muovendo in questa direzione per cui abbiamo cercato di stemperare quei caratteri estremi del Primitivo di Manduria. Fa un brevissimo passaggio in legno di due/tre mesi solo di una parte del vino per avere un pò più di struttura perché è una varietà che ha pochissimo tannino.”

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Ha una trama tannica importante, un finale amaricante, e si rimane un pò spaesati da questa complessità che di solito non hanno i Primitivo di Manduria che oltre a dare struttura, ha tanta freschezza dovuta anche alla vicinanza al mare e ad un terreno un tempo sommerso dalle acque, una caratteristica ben diversa dal classico vitigno più grasso dell’entroterra che ha fatto da apripista.

    Nel finale c’è un ritorno di arancia amara, una lieve nota amaricante che contrasta la percezione olfattiva di dolcezza caratteristica del bouquet aromatico che parla di mora, mirtillo maturo, di ciliegia matura poi in bocca è tutt’altro registro. Un sorso che ha una bella dinamica conferita da questo ritmo dato dal tannino e soprattutto dominato da un finale in crescita, in spinta che non è banale, di leggera speziatura scura e che porta a berne ancora.

    E’ l’unione del frutto nero e della scorza di agrumi che dà una sensazione leggermente agrodolce che incentivano la beva e dà movimento al vino. E’ un calice che ha una concentrazione e una complessità da grande vino da abbinare a piatti importanti. Una visione sul Primitivo di Manduria che esprime dove può andare una Denominazione senza andare su un ricorso eccessivo di frutto, di concentrazione, di dolcezza. (12.80€)

    Ogni anno viene assegnato un ulteriore Premio Nazionale per il Miglior Vino sotto i 10 Euro:

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Aglianico del Vulture Baliaggio ’21 della Cantina di Venosa, cooperativa che nasce intorno alla seconda metà degli anni ‘50 a Venosa in Basilicata sul Vulture, un vulcano spento, con i suoi 350 conferitori situati anche in altri comuni per circa 800 ettari vitati.

    Un prezzo fin troppo ragionevole per un vino dalla costanza qualitativa che offre tanto al naso, dal frutto nero, alle note fumé che danno ricchezza; al palato si avverte una bella freschezza, al di là di cosa si possa pensare dell’Aglianico ovvero un vino pesante, ha tanta vivacità, scorrevolezza, piacevolissimo nella sua speziatura finale con un ritorno al frutto intenso che non lascia mai il sorso.

    Due profili diversi: c’è l’idea di non sovrastrutturare l’Aglianico, quindi di non andare sull’eccesso soprattutto in questa annata calda, e dall’altro lato si avverte sul finale, rispetto al precedente rosso a parità d’annata, una coda più calda e matura, più alcolica con un ritorno di tannino scuro, un pochino più chiuso, più cupo, con note di grafite, pepe nero.

    Il vino procede bene, non è contratto nonostante si avvertono picchi di tannini, di calore, di percezione calda molto accentuata, dall’inizio alla fine con continuità. Ampio, scorrevole che arriva in profondità con un tannino piacevole (6.40€).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini, lineup degli assaggi fatti
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini, lineup degli assaggi fatti

    Il dolce:

    Moscato d’Asti Lumine ‘22 – Ca’ d’Gal

    A Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo (CN), la Famiglia Boido ha saputo rilanciare i vini dolci frizzanti a base moscato. Percezione netta di pepe bianco, di noce moscata, di pesca, amalgamate a tante erbe aromatiche, con una leggera sfumatura di timo, salvia.

    Di grande complessità e carattere, mostra una leggera piccantezza e una bevibilità estrema che lascia un palato fresco dalle note fragranti, agrumate. Tutto molto accennato, molto elegante e fine, dalla dolcezza delicata che si avverte ma non è mai sovradosata. Un vino mosso, dalla bollicina che quasi sparisce nel calice ma riesce a dare quel bellissimo ritmo al sorso. Sicuramente più interessante tra un paio d’anni. (14 €).

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    I sei premi nazionali in degustazione all’incontro, tutti vini di grande bevibilità e di grande carattere, sono stati egregiamente accompagnati dalle due Dop della Sardegna, il Pecorino Sardo, nella versione Dolce e Maturo, e il Fiore Sardo a latte crudo, eccellenze della tradizione casearia dell’isola.

    I formaggi “Filiera Qualità Sepi” rientrano in una nuova partnership tra produttori del latte virtuosi, 15 aziende agricole sarde e un’azienda di trasformazione, Sepi Formaggi. Un bellissimo progetto che coinvolge tutte le fasi e gli attori della filiera, a partire dai pascoli, dalla produzione agricola, fino alla trasformazione e stagionatura, coniugando l’esperienza e i valori millenari della produzione casearia sarda con i migliori standard qualitativi, garantendo la completa tracciabilità dei prodotti.

    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini
    Articolo: BereBene del Gambero Rosso, grandi novità del 2024 in Guida, articolo e foto di Cristina Santini

    Concludiamo con i premi regionali assegnati:

    Valle d’Aosta – VdA Nebbiolo Barmet ‘22 Caves de Donnas

    Piemonte – Verduno Pelaverga ‘22 G.B. Burlotto

    Liguria – Riviera Ligure di Ponente Vermentino ‘22 Deperi

    Lombardia – OP Riesling V. Costa ‘21 Bruno Verdi

    Trentino – Teroldego Rotaliano ‘21 Dorigati

    Alto Adige – A.A. Santa Maddalena Cl. ‘22 Tenuta Ansitz Waldgries

    Veneto – Soave Cl. Otto ‘22 Graziano Prà

    Friuli Venezia Giulia – Collio Pinot Bianco ‘22 Alessio Komjanc

    Emilia Romagna – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Rosato Sbiadì ‘22 Fattoria Moretto

    Toscana – Rosé Scuro ‘22 Val delle Corti

    Marche – Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Michele ‘22 Campanelli

    Umbria – Ciliegiolo ‘21 Marchesi Ruffo della Scaletta

    Lazio – Castore Bellone ‘22 Cincinnato

    Abruzzo – Cerasuolo d’Abruzzo Fonte Cupa ‘22 Camillo Montori

    Molise – Molise Tintilia 200 metri ‘22 Tenimenti Grieco

    Campania – Campi Flegrei Falanghina ‘22 La Sibilla

    Basilicata – Aglianico del Vulture Serra del prete ‘20 Musto Carmelitano

    Puglia – Castel del Monte Bombino Nero Pungirosa ‘22 Rivera

    Calabria – Cirò Bianco ‘22 Vigneti Vumbaca

    Sicilia – Rosse del Soprano ‘19 Palari

    Sardegna – Vermentino di Sardegna Tuvaoes ‘22 Giovanna Maria Cherchi

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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  • Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità

    Convegno “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico” durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso

    Di Cristina Santini

    Il 15 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma, durante la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, è stato dedicato ampio spazio al tema “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico”.

    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Il palco del Teatro Brancaccio di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il convegno che ha preceduto la cerimonia di premiazione Tre Bicchieri della guida, è stato moderato dal giornalista Gianluca Semprini che ha rivolto alcune domande ad una platea di esperti intervenuti ognuno nelle proprie competenze e dei quali riportiamo alcuni spunti per un aggiornamento o una riflessione personale.

    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Gli ospiti al convegno, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Sono intervenuti Renato Brunetta, presidente del Cnel , Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile, Andrea Gasparri del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università Roma Tre, Daniele Nardi del dipartimento di Ingegneria informatica dell’Università Sapienza di Roma, Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, Carlo Spallanzani, amministratore delegato di Gambero Rosso e Marco Mensurati, direttore responsabile di Gambero Rosso.

    Apertura con l’intervento del Presidente del Cnel, Renato Brunetta:

    “Non bisogna aver paura del progresso. In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione.

    Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana”.

    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Presidente Cnel Renato Brunetta, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    A seguire il discorso di Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF:

    “Mi occupo del coordinamento del progetto satellitare europeo più grande che abbiamo in Europa per la stima dei parametri idrologici, quindi precipitazioni, umidità, neve, che hanno un impatto sul territorio, e lavoro nell’ambito della Protezione Civile. Ogni qual volta abbiamo, come recentemente in Emilia Romagna, eventi così intensi ed estremi, c’è una tecnologia satellitare italiana importante che ne segue l’evoluzione.

    Ci sono eventi intensi che sono più facilmente prevedibili ed altri in cui è veramente molto difficile; quelli di tipo meteorologico hanno una scala sinottica ovvero prendono aree molto ampie, si generano in territori molto lontani da noi, e ci sono modelli meteorologici che riescono a prevederli. Quello in Emilia Romagna è stato uno di questi, quindi la protezione civile a livello locale e nazionale si è mossa in tempo. Sono state evacuate centinaia di persone prima dell’evento e questo ha permesso la salvaguardia dei nostri cittadini.”

    Per quanto riguarda le previsioni a lungo raggio che riguardano soprattutto la siccità, con i modelli matematici a disposizione cosa possiamo sapere ed entro che lasso di tempo?

    “L’uomo, nell’aver creato grosse problematiche come l’innalzamento delle temperature e tutto ciò che vediamo sul cambiamento climatologico, è però allo stesso tempo avanzato con le tecnologie in modo molto importante. I primi satelliti che hanno iniziato a monitorare la Terra in modo continuativo e operativo sono degli anni ‘80, quindi sono cinquant’anni circa che raccogliamo una serie di parametri di tipo atmosferico e quelli riguardanti le nostre terre.

    Queste informazioni ora ci permettono di vedere giornalmente, se non anche più volte al giorno, alcuni dati fisici che ci aiutano a prevedere la precipitazione più o meno intensa o più o meno lunga, o di tipo grandigeno, ma anche di vedere una diminuzione dell’umidità del terreno associata a minori precipitazioni.

    Queste Informazioni ci portano mesi prima a capire le condizioni per una probabile siccità. Ormai si parla sempre in termini di probabilità, abbiamo ora delle condizioni che sono anomale e quindi non sono le precipitazioni che avremmo dovuto avere in questa stagione e, venendo anche da un anno povero di neve, non abbiamo avuto le risorse idriche che si mettono in cantiere.”

    Quindi cosa sappiamo adesso da qui ai prossimi mesi?

    In questo momento il nostro territorio nazionale, ma non solo l’Italia, è al di sotto di quelle che sono le risorse idriche che abbiamo in questo periodo rispetto agli anni precedenti. I modelli al momento non ci danno precipitazioni importanti per dire che recupereremo questo deficit, però cosa accadrà nei prossimi mesi non possiamo saperlo con certezza perché purtroppo i modelli nel lungo termine, da un mese in poi, fanno più fatica e spesso possono sbagliare.

    A breve termine cosa ci permettono di sapere le tecnologie ad esempio in vigna e capire fra quante ore accadrà cosa?

    Le previsioni sono di tipo meteorologico, non abbiamo altri tipi di previsioni, quindi la modellistica meteorologica ci dirà che nei prossimi giorni avremo delle precipitazioni. Però quello che sappiamo anche che al momento queste piogge previste non sono sufficienti per andare a recuperare questa anomalia che abbiamo.

    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology SAF, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Per il lavoro svolto in ambito sostenibilità, è intervenuto il Vice Presidente di Equalitas, Michele Manelli:

    “Dieci anni fa, patrocinati a casa del Gambero per il Forum della sostenibilità, ci siamo accorti che un terzo della nostra economia del green si stava muovendo in questa direzione e che c’era però complessità nella rappresentazione. E’ stato fatto un percorso sotto la guida di Federdoc, riconosciuto anche dal ministero come progetto di interesse pubblico nazionale sul tema della sostenibilità, e oggi abbiamo in certificazione, perché Equalitas è “Standard Owner”, ovvero non certifica, ma accredita Enti di certificazione che svolgono le verifiche, circa il 20% della filiera italiana. Rappresentiamo quasi centomila ettari e otto miliardi di fatturato, sono numeri importanti.

    Certificazione riconosciuta a livello statale come una sorta di bollino di Stato, poi cosa è successo?

    E’ stato istituito un percorso che poi ha consentito alle Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) di integrarsi con nuovi requisiti e di definire che la sostenibilità deve essere multi pilastro e avere un’utilizzazione qualitativa che riflette tutte le istanze ambientali ed economiche. E’ chiaro è un inizio, noi ne abbiamo 147 di requisiti, è un sistema molto più articolato, forse non è sufficiente in questo momento né per essere riconosciuto dal mercato come qualificante né per mettere ordine su quella che è la definizione della sostenibilità.

    Se guardiamo solo al mondo del vino, cerchiamo con una serie di accordi internazionali di ricercare questa armonizzazione perchè se non facciamo ordine non troviamo la base con la quale definire questo sistema e faremmo fatica a convincere le aziende ad investire e i consumatori a scegliere. Stiamo parlando di circa 50 Standard che stiamo analizzando a livello internazionale per trovare delle sintesi e quasi 100 solo per il mondo del vino.

    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Michele Manelli, Vice Presidente di Equalitas, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Il consumatore più attento alla sostenibilità è sicuramente quello nord europeo, nord americano. In Italia sta cambiando qualcosa?

    In questo decennio si può notare chiaramente come sia triplicato l’interesse dei consumatori verso i temi della sostenibilità. Questo punto oramai è il secondo motivo di acquisto del consumatore dopo l’origine. E’ molto interessante come ci sia una chiara convergenza verso il prodotto di qualità, il prodotto sostenibile e nonostante le difficoltà contingenti di poteri di acquisto che si deteriorano, è inevitabile che la sostenibilità possa moltiplicare l’esperienza ed il racconto del vino.

    Sulla robotica in agricoltura e in vigna interviene il Prof. Andrea Gasparri del Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e delle Tecnologie Aeronautiche Università degli Studi di Roma Tre:

    Quando parliamo di agricoltura di precisione, di cosa parliamo effettivamente?

    Parliamo di strategie di gestione che permettono di sviluppare modelli agricoli che siano sostenibili, riescano a garantire la sicurezza alimentare e al contempo mitigare la carenza di forza lavoro.
    La definizione che voglio dare di agricoltura di precisione presa da un articolo scientifico che ritengo molto interessante dice: “E’ il saper fare la cosa giusta nel posto giusto al momento giusto”, ma dietro questo concetto c’è una grossa complessità perché bisogna raccogliere molti dati ed avere una conoscenza puntuale della cultura e questo implica l’utilizzo di molte tecnologie abilitanti tra le quali sicuramente l’intelligenza artificiale e la robotica.

    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Robotica agricola: il mercato, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Cosa abbiamo al momento per quanto riguarda la robotica?

    Se guardiamo dal punto di vista commerciale, abbiamo soluzioni che permettono, nelle colture erbacee e in quelle di serra, la rimozione delle erbe infestanti, la preparazione del terreno, il controllo dei parassiti e delle malattie, la raccolta.
    Per quanto riguarda la ricerca, si concentra principalmente sul concetto complesso di colture permanenti perché la presenza di filari, di sesti di impianto, chiaramente complica la vita del robot che in questo caso non riesce a fare la manovra. Quindi noi dobbiamo lavorare per dare intelligenza e capacità a questi robot di muoversi in maniera opportuna.

    Ad oggi quali robot abbiamo in agricoltura efficienti?

    Noi stiamo lavorando a dei progetti europei di ricerca nei quali abbiamo sviluppato delle soluzioni robotiche in cui i robot riescono, in maniera del tutto automatizzata, a fare operazioni varie come la spollonatura in un noccioleto. C’è anche il progetto in cui stiamo sviluppando un’architettura che permetta di condividere gli spazi operativi tra le macchine e l’umano.

    Sono delle piattaforme robotiche che, in questo caso lavorano sull’uva da tavola, devono fare un’operazione di aggancio per lo scambio delle cassette piene e lo devono fare nella stessa area in cui stanno lavorando anche degli operatori umani e devono essere in grado di considerare tale contesto. Abbiamo un esempio di come in maniera del tutto automatizzata la piattaforma robotica riesca a riconoscere un grappolo, valutarne lo stato di maturazione ed effettuare il taglio. Il passo successivo sarà passare all’uva da vino.

    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Progetto europeo “Canopies”, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Introduce il tema sull’intelligenza artificiale il Prof. Daniele Nardi del Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma:

    Io non riproporrei il classico tema ci fa paura, non ci fa paura l’intelligenza artificiale ma andrei alla situazione di oggi. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, che cosa succede in particolar modo per le persone che abbiamo di fronte?

    Dopo l’intervento di Andrea Gasparri ho poco da dire rispetto all’intelligenza artificiale all’uso del vino e aver centrato questo concetto della sincronizzazione in maniera così precisa mi lascia poco spazio. Forse si può allargare il discorso, nel senso che l’intelligenza artificiale può essere utile anche nella lavorazione del prodotto e poi anche nella distribuzione. Parliamo di Chat GPT.

    Chat GPT e l’agricoltura, non ne vedo applicazione, quale può essere?

    C’è un’applicazione diretta che secondo me riguarda soprattutto i piccoli produttori e che ha a che vedere con il fatto che banalmente la traduzione di un testo per il mercato estero, la profilazione dell’utente, la sintesi comprensibile di strumenti complessi che possono essere anche documenti emanati dal Governo, tutto ciò che riguarda la parte di elaborazione dei testi, è qualcosa sicuramente di direttamente fruibile anche senza avere delle applicazioni dedicate.

    Poi si possono sviluppare anche tante applicazioni dedicate su tutti i problemi che sono stati sollevati in precedenza, dall’ottimizzazione dell’irrigazione a quello dell’individuazione delle pratiche da adottare a fronte di una particolare sequenza di eventi. In particolare, i modelli su cui si basa Chat GPT hanno alla base la capacità di lavorare su sequenze e analizzare i dati sul contesto meteorologico, quali trattamenti sono stati fatti per produrre poi una serie di azioni da svolgere. Questo è uno dei compiti che si potrà affidare in futuro ad un’applicazione.

    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice
    Daniele Nardi, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d’Italia 2024 e grandi novità, foto dell’autrice

    Quali possono essere le prospettive a lungo raggio sull’agricoltura e sulla viticoltura e dove ci potranno portare?

    L’uso della tecnologia migliorerà la produzione, la qualità del prodotto o aiuterà a migliorare e forse su questo si può fare una considerazione di carattere generale: studi recenti mostrano che, per esempio nell’uso dell’intelligenza artificiale applicata a Chat GPT, si ottiene un miglioramento delle prestazioni medie; mentre invece l’esperto rimane più bravo nello svolgere certi compiti. Ora da questo punto di vista, credo che la riflessione possa essere interessante perché questo è uno degli argomenti più dibattuti, ovvero come inserire questi sistemi all’interno di un contesto dove ci sia un esperto umano.

    Sulla media ci aiuta l’intelligenza artificiale, sull’annata più difficile o su una scelta più particolare può vincere ancora l’intelligenza umana soprattutto in vigna?

    Non ne farei una questione di chi vince o perde, è un approccio del tutto collaborativo. Quando ci sono tanti dati è un problema computazionalmente molto complesso e quindi è inevitabile che l’intelligenza artificiale abbia dei mezzi superiori alle nostre capacità di lavorazione.

    Staff Gambero Rosso, articolo: Gambero Rosso e la Guida Vini d'Italia 2024 e grandi novità, foto dell'autrice

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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  • Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023

    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023

    Tenuta Mazzolino conquista i Tre Bicchieri del Gambero Rosso con il Terrazze Alte

    Redazione – Carol Agostini

    È l’ultimo di una serie di riconoscimenti per i vini della tenuta di Corvino San Quirico: Il Noir è stato eletto a maggio scorso il miglior Pinot Nero della Lombardia alle Giornate Altoatesine dedicate a questo vino

    “Questo premio è motivo di grande orgoglio e ci rende particolarmente felici. Era uno dei nostri obiettivi”, afferma a Francesca Seralvo, terza generazione al timone della Tenuta. “Rappresenta un riconoscimento al nostro costante impegno sia in vigna sia in cantina. E averlo conquistato con il Terrazze Alte – il nostro secondo vino – aumenta la soddisfazione”.

    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    Il Terrazze Alte – pinot nero 100%- è un progetto enoico della cantina lombarda nato poco più di un anno fa. “Fratello minore – solo anagraficamente – del Terrazze, con vinificazione simile”, spiega Stefano Malchiodi, enologo della cantina. “Il suo affinamento richiede qualche mese in più in vasca e viene così imbottigliato dopo la vendemmia successiva”. Di colore rubino delicato, ma brillante con leggeri riflessi rosso mattone, al naso il Terrazze alte risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata.

    Il finale è persistente con un ritorno di buccia di arancia sanguinella, e sentori di frutti rossi a polpa acida che anticipano la progressione di un sorso profondo. Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Le severe vene calcareo-gessose gli donano profondità e dinamicità di sorso. Elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile” e come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, il Terrazze Alte rivela un carattere unico e deciso

    Francesca Seralvo, articolo: Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da sito
    Francesca Seralvo, articolo: Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da sito

    I tre bicchieri del Gambero sono una grande soddisfazione per la cantina: non la prima ottenuta nel 2023. Solo qualche mese fa il Noir, un pinot nero di razza, prima etichetta della cantina dell’Oltrepò, era stato eletto miglior Pinot Nero della Lombardia alle Giornate Altoatesine. Una strada ricca di successi che rafforzano l’idea di Francesca di aver fatto la scelta giusta, quando poco meno di dieci anni fa ha deciso di lasciare la carriera di avvocato per dedicarsi cuore e testa al lavoro in vigna.

    “Sono davvero felice di questo risultato”, conferma. “È sicuramente il frutto di una grande lavoro di squadra – con un ringraziamento particolare al nostro enologo Stefano – ed è anche una soddisfazione personale: Tenuta Mazzolino riconquista un premio che mia madre aveva ottenuto per ben sei anni consecutivi. Alla mia gioia si aggiunge quella di tutta la famiglia. Questo premio è il riconoscimento per un lungo e intenso percorso di lavoro, caratterizzato sempre dalla passione e dalla dedizione”.

    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da comunicato stampa
    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da comunicato stampa

    I tre bicchieri del Gambero Rosso, il massimo riconoscimento assegnato dall’omonima guida Vini d’Italia, dimostrano che la determinazione e la competenza sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza. “Questo riconoscimento è per me non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Uno sprone a fare sempre meglio”. Un obiettivo difficile, ma non impossibile, da perseguire con passione e risolutezza.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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  • Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022

    Redazione Carol Agostini

    Tre Bicchieri, Vino Slow e Corona: nel trentennale l’Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi.

    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022 Famiglia Boveri
    Azienda Agricola Luigi Boveri fa il pieno di premi 2022 Famiglia Boveri

    Il Filari di Timorasso 2020 si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il Vino Slow di Slowine. Premiato anche la Barbera Poggio delle Amarene. L’azienda sarà presente sabato 8 ottobre dalle 14.00, con una propria postazione al banco di degustazione di Slowine presso Superstudio Più, e a quello di Gambero Rosso a Roma, previsto per sabato 15 ottobre.

    Filari Azienda Agricola Boveri Luigi
    Filari Azienda Agricola Boveri Luigi

    Ottobre 2022. Un anno importante per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che festeggia i 30 anni di attività facendo incetta di premi conferiti dalle maggiori guide di settore. Il campione di quest’anno, già pluripremiato in passato, è il Filari di Timorasso 2020 che si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e il premio Vino Slow di Slowine.

    Filari di Timorasso 2020 Boveri Luigi
    Filari di Timorasso 2020 Boveri Luigi

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante.

    Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano.

     

    Barbera Poggio delle Amarene 2019 Boveri Luigi
    Barbera Poggio delle Amarene 2019 Boveri Luigi

    Ma non finisce qui, perché anche la Barbera Poggio delle Amarene 2019, già recensito sul Corriere nell’aprile scorso, è stato premiato con la Corona, il più alto riconoscimento previsto da Vini Buoni d’Italia, la guida sui prodotti da vitigni autoctoni.

    Proveniente da terreno argilloso calcareo, questa Barbera che affina 12 mesi in cemento vetrificato, si veste di rubino nel calice, segnata da un intenso naso intenso di amarena, germoglio di ribes e ricordi balsamici.

    Un vino al sorso di buona struttura, lungo e fresco, ideale con tutte le carni a partire da una tagliata al sangue, i formaggi stagionati ed erborinati.

     

    Anche le due Edizioni Limitate e Numerate, nate per celebrare i questi 30 anni di vita della famiglia Boveri nei Colli Tortonesi fatti di amore, lavoro e passione, sono entrati in una prestigiosa guida di settore come Doctorwine, aggiudicandosi, nel caso del Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015, i 94/100.

    “Siamo felici e onorati che i nostri vini siamo stati apprezzati così tanto dalle guide di settore. – commenta Luigi Boveri – Sono riconoscimenti importanti che ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Da sinistra Luigi e Francesco Boveri
    Da sinistra Luigi e Francesco Boveri

    Questo anno ha portato anche l’apertura di una nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che da maggio è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali. Ampia oltre 120mq, più 50mq di terrazzo, può accogliere 50-70 persone a sedere, un centinaio in piedi.

    La prosecuzione naturale di molti altri anni di lavoro nel segno della passione per il territorio dei Colli Tortonesi.

     


    INFORMAZIONI

    Sito Cantina: boveriluigi.com

    Facebook https://www.facebook.com/luigi.boveri.3

    Instagram https://www.instagram.com/aziendaagricolaboveriluigi/

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