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  • Doc Maremma Toscana, il vermentino superiore dal 2023

    Doc Maremma Toscana, il vermentino superiore dal 2023

    DOC MAREMMA TOSCANA: IL VERMENTINO DIVENTA SUPERIORE

    Redazione – Carol Agostini

    Si è concretizzata la volontà del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana di andare a posizionare a un livello sempre più alto una delle punte di diamante della Denominazione

    Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana da ieri è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della DOC con l’inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino.

    Francesco Mazzei presidente Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, foto da comunicato stampa
    Francesco Mazzei presidente Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, foto da comunicato stampa

    “È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino”, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta.

    Doc Maremma Toscana e il vermentino superiore dal 2023, foto di federico Giussani, Vermentino Grand Prix 2020
    Doc Maremma Toscana e il vermentino superiore dal 2023, foto di federico Giussani, Vermentino Grand Prix 2020

    “I trend di mercato ci confermano ogni giorno l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi;

    il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni”, aggiunge Mazzei sottolineando che “con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi, ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore.”

    La tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021, se in linea con i requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia.

    Doc maremma Toscana zona Preselle, foto da comunicato stampa
    Doc maremma Toscana zona Preselle, foto da comunicato stampa

    “La menzione Superiore attribuita alla tipologia Vermentino sancisce una qualifica importante per questa varietà che negli ultimi anni è cresciuta in Maremma in maniera costante tanto che oggi rappresenta il primo vitigno a bacca bianca nella provincia di Grosseto con quasi 940 ettari di superficie vitata”, spiega il Direttore del Consorzio Luca Pollini.

    Il territorio Doc Maremma Toscana, foto da comunicato stampa
    Il territorio Doc Maremma Toscana, foto da comunicato stampa

    La previsione è che – già dalle prossime settimane – si assisterà alla commercializzazione del Vermentino Superiore Annata 2021 da parte di diversi produttori pronti sul nastro di partenza per questo nuovo importante traguardo per la Denominazione.

    Da comunicato stampa

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  • Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei confermato alla guida di A.VI.TO, l’Associazione Vini Toscani Dop e Igp

    Redazione

    Si è tenuta questa mattina l’Assemblea elettiva di A.VI.TO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, in cui è stato confermato all’unanimità l’attuale presidente Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto da comunicato stampa
    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto di marco di Lauro/Getty Images

    “Ringrazio i colleghi per la fiducia, è assolutamente necessario portare avanti la linea intrapresa dall’Associazione e continuare a lavorare in maniera sinergica, non solo per dar voce a quella pluralità di esperienze che è il patrimonio della viticoltura toscana ma anche, in questo particolare momento, per affrontare tematiche delicate che si stanno e si potrebbero riflettere con conseguenze gravi sulla filiera”, ha dichiarato Mazzei mettendo l’accento sulle questioni più imminenti da affrontare e da sottoporre ai tavoli istituzionali.

    “L’Associazione deve schierarsi compatta in difesa della viticoltura di fronte alla guerra all’alcol portata avanti dall’OMS, che non tiene conto della cultura che sta dietro al prodotto vino e dei risvolti che tali provvedimenti avrebbero sull’economia di molti Paesi come l’Italia. Bisogna inoltre agire per difendere le imprese dalla deriva speculativa sui prezzi di produzione, aggravati da quelli del settore energetico; vanno concordate azioni per affrontare il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova le vigne, aggiungendosi alle criticità causate dalla fauna.”

    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana
    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Questi i temi principali da affrontare per l’Associazione – dove nel Consiglio d’Amministrazione risiedono tutti i presidenti dei Consorzi associati – che rappresenta tutta la Toscana vitivinicola, dalle realtà più grandi a quelle più piccole, delineando un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno curato interessi legati alle singole denominazioni e ai singoli territori.

    Dobbiamo lavorare per proporre soluzioni condivise, è necessario accelerare anche la sburocratizzazione del comparto se si vuole puntare sull’innovazione per poter competere con successo sui mercati internazionali”, conclude Mazzei.

    Costituita nel 2016, l’Associazione Vini Toscani DOP e IGP è il primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità. L’Associazione si propone di collaborare con le Istituzioni – a tutti i loro livelli -, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Professionali per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività e migliorandone il posizionamento sui mercati di tutto il mondo.

    Al momento hanno aderito ad A.VI.TO. 24 Consorzi di Tutela in rappresentanza di circa 6.000 imprese, per una produzione annua di circa 285 milioni di bottiglie, un giro di affari stimato in oltre un miliardo di euro e una quota export superiore al 60%.

    Vino rosso toscano, vino che racconti territori
    Vino rosso toscano, vino che racconti territori, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Elenco Consorzi aderenti a A.VI.TO.:

    Bianco di Pitigliano e Sovana Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Brunello di Montalcino Vino Chianti Classico Chianti Colli Fiorentini Chianti Colli Senesi Vino Chianti Chianti Rùfina Vini delle Colline Lucchesi Morellino di Scansano Vino Nobile di Montepulciano Vini di Carmignano Vini Cortona Vini Montecucco Vino Orcia Valdarno di Sopra DOC Vino Vernaccia di San Gimignano Vini della Maremma Toscana Vino Toscana Vini Valdichiana Vini Terre di Pisa Suvereto Wine Vini Terre di Casole Vino Pomino.

    Da Comunicato Stampa

    Collegamenti da siti:

    Un progetto non banale, nella Toscana celebre anche per i suoi tanti “campanili”, nella presentazione ufficiale, che ha messo le radici nel 2014, quanto i consorzi del vino di Toscana si compattarono, con successo, contro il Piano di Indirizzo Territoriale proposto all’epoca dalla Regione, in qui, in sintesi, si sosteneva che ci fosse troppa vigna e si proponeva, in alcuni casi, addirittura di espiantarla e riconvertire il terreno a bosco, pascolo o seminativo.

    Una collaborazione che è proseguita anche su altri temi di interesse generale delle imprese vitivinicole, a partire dalla questione degli ungulati che ha portato alla recente approvazione di una specifica Legge Obiettivo da parte del Consiglio Regionale, e che ora si formalizza con la costituzione del “primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità.

    Un avvenimento storico per il nostro settore e la nostra Regione – si legge in una nota – perché sancisce formalmente l’avvio di un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno prevalentemente curato interessi legati alle singole denominazioni ed ai singoli territori”.

    Obiettivo di A.Vi.To., sarà quello di fare “lobby” a livello politico in maniera ancora più efficace, visto che l’associazione “dovrà rappresentare gli interessi unitari di tutto il comparto, dei Consorzi più grandi come di quelli più piccoli, dando voce a quella pluralità di esperienze che costituisce il vero patrimonio della viticultura toscana, nonché uno dei fattori di successo che l’hanno portata ad affermarsi come uno dei principali attori del mercato internazionale. L’Associazione si propone di collaborare con le istituzioni, le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali, per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività ed il posizionamento sui mercati di tutto il mondo”.

    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano
    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano

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