Siamo in Sicilia, esattamente a Butera , provincia di Caltanissetta .
La cantina viene fondata nel 1977 dal padre di Domenico Ortoleva , attuale proprietario, ma solo dal 2004, quando appunto Domenico forte dell’esperienza accumulata negli anni e della grande motivazione di darle una identità, la fa diventare competitiva passando da una produzione di quantità ad una di qualità. Il nome della cantina deriva dal ritrovamento di numerosi massi cavi durante i lavori per gli impianti viticoli e la contrada dove si trova, si chiama Chiarchiaro che in italiano vuol dire cava di pietra.
Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato Pietra Cava
Da tre generazioni il lavoro è improntato con cura al rispetto dei ritmi natuarli. Il sapere del lavoro in vigna e la mano dell’uomo con caparbietà, nel dare identità e valore nel tempo alle eccellenze del territorio. Molte sono le etichette in quanto molti sono i vitigni coltivati fra autoctoni e internazionali, i vini sono tutti da monovitigno.
L’azienda è situata in collina sul lato sinistro del torrente Comunelli a 390 metri slm.
Il terreno è ricco di carbonato di calcio che con il clima hanno fatto sì, che vi trovassero habitat ideale molti vitigni . Gli ettari vitati sono circa 22 e la produzione si aggira sulle 35.000 bottiglie.
L’azienda vinifica solo uve di proprietà e si sta convertendo al biologico , in vigna già vengono utilizzati concimi organico-naturali.
Linup cantina Pietracava
Il vino della Cantina in degustazione si chiama Sofalè, Moscato secco in purezza, annata 2018.
Le viti sono allevate a spalliera in un impianto di 4000 ceppi per ettaro. La raccolta avviene manualmente per la selezione dei grappoli . Fermenta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata ed affina per tre mesi in bottiglia.
È un vino leggero, 12,5% di alcol, da bere fresco che ad ogni sorso può far evocare la primavera con i sentori di rosa e pesca tabacchiera.
Analisi olfattiva
Intenso, mediamente complesso, fine. Al naso attacca leggermente aromatico, tipicamente varietale ma in maniera composta, piacevole. Spuntano sentori floreali, colpisce la nota di rosa gialla, elegantemente leggiadra. Evoluzione su note fruttate, dove la pesca tabacchiera dà l’impronta maggiore. Che lascia spazio nel finale ad un mix fresco di macchia mediterranea .
Analisi gusto-olfattiva
Secco, abbastanza caldo. Il sorso asciutto da spazio però ad una piacevole morbidezza.
Una buona spalla acida dona una definita freschezza che va a rendere gradevole tutte le sensazioni olfattive che si ritrovano pienamente nel sorso. Corpo non troppo strutturato, nel complesso abbastanza equilibrato, comunque fine. Finale sapido, non troppo persistente, da bere con leggerezza nelle giornate siciliane.
Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava
Di Piergiorgio Ercoli
Siamo in Sicilia, esattamente a Butera , provincia di Caltanissetta .
La cantina viene fondata nel 1977 dal padre di Domenico Ortoleva , attuale proprietario, ma solo dal 2004, quando appunto Domenico forte dell’esperienza accumulata negli anni e della grande motivazione di darle una identità, la fa diventare competitiva passando da una produzione di quantità ad una di qualità. Il nome della cantina deriva dal ritrovamento di numerosi massi cavi durante i lavori per gli impianti viticoli e la contrada dove si trova, si chiama Chiarchiaro che in italiano vuol dire cava di pietra.
Antonino Ortoleva vini Pietracava
Da tre generazioni il lavoro è improntato con cura al rispetto dei ritmi natuarli. Il sapere del lavoro in vigna e la mano dell’uomo con caparbietà, nel dare identità e valore nel tempo alle eccellenze del territorio. Molte sono le etichette in quanto molti sono i vitigni coltivati fra autoctoni e internazionali, i vini sono tutti da monovitigno.
L’azienda è situata in collina sul lato sinistro del torrente Comunelli a 390 metri slm.
Il terreno è ricco di carbonato di calcio che con il clima hanno fatto sì, che vi trovassero habitat ideale molti vitigni . Gli ettari vitati sono circa 22 e la produzione si aggira sulle 35.000 bottiglie.
L’azienda vinifica solo uve di proprietà e si sta convertendo al biologico , in vigna già vengono utilizzati concimi organico-naturali.
Neofos 2018 Sicilia Doc Sauvignon Blanc Cantina PietraCava
Il vino che degustiamo è un Sauvignon Blanc in purezza, il “Neofos”, annata 2018 .
Le viti si trovano nella zona di Butera, su terreno calcareo di medio impasto.
Il sistema di allevamento è la contro spalliera con potatura a Guyot.
La raccolta manuale avviene nella prima decade di Settembre. Le uve selezionate vengono quindi sottoposte a pressatura soffice dei grappoli , cui segue una macerazione a freddo con le bucce. La fermentazione si sviluppa in vasche di acciaio inox termo controllate.
L’affinamento avviene in bottiglia per due mesi, prima della commercializzazione.
Una parte della Linup della Cantina Pietracava
Degustazione
Analisi visiva
Cristallino, giallo paglierino con riflessi dorati, consistente.
Analisi olfattiva
Intenso e complesso, decisamente fine. Alle note tipicamente varietali, si susseguono intensi ma equilibrati sentori di frutta tropicale a polpa gialla croccante. Evoluzione sul tenore floreale, erbaceo. Immancabile la spalla minerale, degna rappresentante delle brezze marine che si fanno sentire di notte, dalla vicina costa mediterranea. Sottile sentore di spezia bianca.
Analisi gusto-olfattiva
Secco, caldo, morbido. Piacevole freschezza d’attacco nel sorso, però. Si rivela un vino di corpo, equilibrato, comunque croccante, un sorso che riempie la bocca. Il finale sapido e persistente invita al a riempire riempire il calice.
La Cantina Podere Moretti, nasce dall’unione di due famiglie : Moretti e Occhietti .
Affonda le radici nella storia del suo territorio. Dal 1630 in quel di Monteu Roero (CN), costruisce un azienda vitivinicola che pur mantenendo viva la tradizione, riesce a guardare avanti e non trascurare le nuove tecniche enologiche nel rispetto del territorio, della vigna e del lavoro in cantina. “ Il vino ha bisogno di tempo perché possa esprimere al massimo il suo potenziale” cit. del titolare Francesco Moretti che racchiude la filosofia dell’azienda.
Questa filosofia, ha portato Podere Moretti ad ottenere nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia , il prestigioso riconoscimento come “IMPRESA STORICA D’ITALIA”.
Riconoscimento dato a tutte quelle aziende storiche che hanno trasmesso il loro patrimonio di esperienze e valori alle nuove generazioni.
Siamo nella Basa Langa , Roero, sul lato sinistro del fiume Tanaro.
Territorio unico, caratterizzato da dolci colline e profonde insenature chiamate Rocche del Roero , risultato di un fenomeno di erosione causato dal fiume e da fenomeni sismici di molti anni fa.
Il suolo è molto fertile , composto da arenarie, rocce di origine marina con strati di calcare e argilla e sopratutto sabbie ricche di fossili.
Il clima concede sole anche nelle stagioni fredde e le piogge non sono abbondanti.
Questo Arneis Riserva Occhetti 2019 DOCG, viene vinificato secondo un protocollo atto a garantirne la durata nel tempo.
La sottoscrizione in etichetta del vigneto Occhetti, da cui provengono le uve, evidenzia l’importanza della MGA ( Mensione Geografica Aggiuntiva ).
La vigna è situata a Sud de comune Monteu Roero, ed è allevata su un terreno ricco di sabbia di origine marina e in una zona non fredda. Dopo la raccolta mano delle uve, il mosto che ne deriva viene fatto fermentare in botti di legno di rovere e acacia sui propri lieviti per 12 mesi a temperatura controllata. Successivamente affina 6 mesi in bottiglia a temperatura controllata.
Analisi gusto-olfattiva
Secco, caldo, morbido, di buona freschezza, sicuramente sapido e di corpo. Nel complesso una bella struttura.
La sapidità è decisa e ritorna nel finale lungo e persistente ma non va ad alterarne l’equilibrio e l’armonia perché dotato di una bella morbidezza.
Il sorso evidenzia la corrispondenza fra naso e bocca caratterizzati da Ananas maturo, mango, spezie bianche e questa mineralità che fa pensare ad una sapidità marina ed invita al sorso successivo.
E’un vino pronto, maturo, ma con prospettive di invecchiamento di ancora qualche anno.
Ricetta in abbinamento eseguita da Carol Agostini
Una ricetta composta da pochi ingredienti in un gioco di consistenze e sapori, forme e colori per un abbinamento decisamente intrigante quanto gustoso.
Ingredienti per 4 porzioni:
1 kg di Asparagi bianchi
8 uova
olio Evo qb
sale qb
pepe nero qb
Procedimento:
Tagliare la parte finale dell’asparago, in modo da eliminare la parte dura e pelatelo con l’aiuto di un pelapatate o un coltello in modo da eliminare i filamenti duri che rendono il tutto stopposo.
Per praticità potete legare a mazzetti di circa 10 asparagi con l’aiuto del spago da cucina e pareggiarli per far si che siano della stessa grandezza.
La cottura ottimale sarebbe per immersione nella parte finale e a vapore le punte, ecco che è ideale la pentola che si chiama asparagera, che è una pentola alta e stretta con uno cestello estraibile e un coperchio, per una cottura perfetta, al dente quanto basta senza avere gli asparagi troppo molli.
Se non se ne è provvisti si può usare la pentola più stretta che si ha e costruirsi dei distanziatori con della carta alluminio. Altrimenti si possono cuocere semplicemente per immersione, stando attenti però che le punte sono tenerissime e si potranno rompere, oppure cuocerli al vapore.
Portare a bollore dell’acqua e salarla leggermente, calare gli asparagi, coprire e cuocere per circa 15 / 20 minuti a seconda della grandezza dell’asparago o della durezza. Estrarre gli asparagi, scolarli per bene, disporli nel piatto condirli con pepe e olio extra vergine d’oliva.
Cuocere le uova in acqua bollente per circa 5 minuti se si vogliono barzotte, per circa 8/9 minuti se si preferiscono sode.Quando sono cotte passarle in acqua fredda spelarle e servirle tagliate a metà oppure sminuzzate. Impiattare gli asparagi accompagnati dalle uova i vostri asparagi con uova alla veneta sono pronti per essere serviti.
31° Merano WineFestival 4-8 novembre 2022, Radici, arte e sostenibilità le tematiche dell’edizione“Respiro e grido della terra”.
Redazione
Un summit sulla sostenibilità, il consueto appuntamento con Naturae et Purae e uno speciale focus sui vini sostenibili con Georgia, Campania e Abruzzo a confronto: la rassegna ideata da The WineHunter Helmuth Köcher, prestigioso palcoscenico delle eccellenze wine & food italiane e internazionali, valorizza e sostiene sempre più il tema green, in un ricco programma che include anche talk, masterclass e showcooking che vede coinvolti celebri nomi in campo enogastronomico e istituzionale.
The WineHunter Award Platinum Wines – Food – Spirits – Beer 2022
Tra gli appuntamenti in rilievo, la premiazione dei Platinum Award durante la cerimonia di apertura del festival e il cortometraggio di Carlo Guttadauro che narra le origini della manifestazione meranese. Tanti gli ospiti d’eccezione del mondo wine&food, istituzionale e di cultura come Franco Pepe, Peppe Aversa, Luca Gardini, Luca d’Attoma, Luigi Moio, Paolo De Castro, Herbert Dorfmann, Andrea Prete, Attilio Scienza e Gerry Scotti.
Fino a 6.500 i visitatori attesi, oltre 700 produttori presenti tra Wine, Food – Spirits – Beer, più di 330 etichette nella The Winehunter Area, oltre 50 eventi tra 16 materclass, 1 summit suddiviso in 6 presentazioni, 7 talks, 2 presentazioni di libri e 18 chef ospiti per numerosi shoowcooking e special dinner: tra radici, arte e sostenibilità, ecco i numeri del 31° Merano WineFestival.
31 Sciabolatori scelti per l’inaugurazione di apertura della manifestazione, 31° Merano WineFestival 4-8 novembre 2022
Da una storia che disegna le sue origini, a un importante summit sulla sostenibilità che si fa portavoce di uno dei temi attuali più urgenti: Merano WineFestival apre i battenti della 31^ edizione unendo passato, presente e futuro all’insegna dell’eccellenza tra radici, arte e – tema centrale di quest’anno – sostenibilità. La kermesse meranese, in programma da domani venerdì 4 novembre a martedì 8 novembre, si conferma autorevole palcoscenico del panorama wine & food, con un programma ricco di novità e ospiti d’eccezione.
Apertura iniziale con il Sindaco di Merano, Dott. Dario Dal Medico del 31° Merano WineFestival 4-8 novembre 2022
Dagli opinion leader e stakeholders coinvolti nel summit “Respiro e grido della terra”, artisti e nomi illustri del mondo dello spettacolo che sostengono il mondo del vino, difendendone qualità e cultura in Italia e nel mondo. Dal panorama wine & food: gli chef stellati Franco Pepe e Peppe Aversa, l’enologo Luca D’Attoma, il wine critic Luca Gardini.
Dal mondo delle istituzioni: Luigi Moio, presidente OIV e Paolo De Castro, Commissione Agricoltura UE, in diretta streaming; Herbert Dorfmann, Deputato Parlamento Europeo e membro commissione Agricoltura UE. Dal mondo della cultura e dello spettacolo: il ricercatore, professore, visionario Attilio Scienza e il conduttore, nonché produttore di vino, Gerry Scotti.
Merano Winefestival 2022 Gerry Scotti
Dal 4 all’8 novembre, i migliori prodotti vino e culinaria selezionati durante l’anno da The WineHunter entrano in scena tra le sale del Kurhaus e la Gourmet Arena, oltre 700 in totale, suddivisi in due sessioni espositive. Trovano inoltre spazio 7 talks, 16 masterclass, showcooking, 2 presentazioni di libri e un “Red Wave”, il fuorisalone che anima Merano nelle giornate del festival, ancor più coinvolgente, per non dimenticare le oltre 330 etichette presenti nella The WineHunter Area.
Degustazioni durante il Merano Winefestival 2022
SOSTENIBILITÀ.
Alcune degustazioni al Merano Winefestival 2022
Ad aprire il 31° Merano WineFestival è il summit “Respiro e grido della terra”, il 4 e 5 novembre:
sei incontri, gruppi di analisi e approfondimento che affrontano il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, l’innovazione, la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle filiere enologiche, le certificazioni in viticoltura, nonché alcuni case history come il modello “Abruzzo sostenibile”.
Summit che avrà come scopo finale la redazione di un MANIFESTO che verrà sottoscritto da tutti gli opinion leader e stakeholders e verrà consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Focus sulla sostenibilità anche attraverso i modelli messi in pratica da Campania e Georgia a confronto, tra talk, degustazioni e showcooking.
Per finire con l’ormai consolidato appuntamento Naturae et Purae (dal 4 al 7 novembre), convegno ideato da Helmuth Köcher e dal giornalista Angelo Carrillo, quest’anno dedicato al tema “Wine Resilience – Spiriti Estremi” – Dalle isole del mediterraneo a quelle dello spirito.
Molti gli argomenti, le tematiche, le attività e i protagonisti di questa edizione del Merano Winefestival 2022
RADICI.
Calici di vino in degustazioni varie
Ieri, oggi, domani: Merano WineFestival affonda le sue radici nel passato e guarda al futuro.
La storia che simbolicamente disegna le sue origini riporta al 1830 quando l’Arciduca Giovanni d’Austria, pioniere della nuova viticoltura, introduce nel territorio nuove varietà come il Riesling e contribuisce allo sviluppo della gamma di vini che oggi l’Alto Adige può vantare.
È la prima volta che si parla di ricerca dell’eccellenza, della selezione della migliore qualità: la stessa che Helmuth Köcher eredita e valorizza quando mette in scena una delle kermesse del panorama wine & food più importanti in Italia e in Europa.
Un passaggio di testimone simbolicamente ritratto nel cortometraggio del regista Carlo Guttadauro che narra le origini di Merano WineFestival attraverso un breve docu-film in presentazione a Teatro Puccini venerdì 4 novembre alle 18.30.
Una delle aziende presenti a Merano Winefestival da qualche anno FriulTrota
ARTE.
A partire dalle location meranesi che la ospitano, dalle affascinanti sale del Kurhaus al Teatro Puccini, la rassegna meranese di The WineHunter è da sempre un inno all’arte e alle sue innumerevoli espressioni. In questa 31^ edizione sono tante le iniziative legate al mondo della creatività: la partnership con Merano Arte, presente tra i The WineHunter Talks presso l’Hotel Therme, la presentazione di due libri quali “Il Bicchiere d’Argento” a cura di Cucchiaio d’Argento e in collaborazione con Luca Gardini.
E ancora una panoramica sulle anfore Georgiane “Terracruda” (domenica 6) e l’arte della mixology con Itinerari Miscelati (martedì 8) quando nella Sala Rotunde al 2° piano del Kurhaus 8 bartender provenienti da tutta Italia si sfideranno con la mistery box dei prodotti selezionati da The WineHunter per il The WineHunter Globe Platinum, i titoli di miglior Bartender Cocktail, miglior Bartender Drink d’Italia e miglior locale d’Italia.
Carol Agostini a Merano Winefestival presente da 28 anni
Durante il festival, come di consueto, la selezione Wine Italia, The WineHunter Selection Area, Wine internazionale e Catwalk Champagne sono ospitate all’interno del Kurahus, mentre la GourmetArena rimane location prediletta per “Food – Spirits – Beer”, con l’area riservata a Territorium & Consortium Campania tra eccellenze e showcooking e, novità di quest’anno, un format simile dedicato alla regione Abruzzo.
Nel prolungamento della Gourmet Arena, invece, viene inaugurata la Buyer & Financial Area che, nata da una partnership tra Merano WineFestival e 5 Hats, è luogo d’incontro tra le aziende italiane premiate da The WineHunter e i buyers provenienti da tutto il mondo individuati dai The WineHunter Ambassador.
Uno spazio espositivo a cui si aggiunge una Buyers Room, presso l’Hotel Terme Merano, dove sono programmati 150 appuntamenti durante le giornate del festival. The WineHunter Talks Naturae et Purae, il focus targato Merano WineFestival sui vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI di agricoltura integrata, si svolgerà all’interno dell’Accademia degli Studi Italo Tedeschi, mentre all’Hotel Terme Merano si svolgono tutte le masterclass della 31^ edizione.
Carol Agostini per Papillae al Merano Winefestival 2022
Spazio d’eccezione anche quest’anno per la Georgia, presente con 10 produttori, 2 showcooking con la partecipazione di chef georgiani e un “Exclusive Dinner Georgia & Campania”. E nello storico Teatro Puccini ritorna l’appuntamento con il concorso “Emergente Sala” (sabato 5) che coinvolge e premia giovani talenti emergenti nel settore sala. A fare da prestigiosa cornice alla rassegna, il Red Wave: il tappeto rosso del Fuori Salone.
La cerimonia di apertura del Festival, sabato 5 novembre dalle 19.00, è anche occasione per la premiazione dei Platinum Award 2022, massimo riconoscimento assegnato dal The WineHunter Helmuth Köcher. Tra gli ospiti della serata, anche Gerry Scotti che che ha ottenuto la Corona dei Vinibuoni d’Italia 2023 per il suo Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Extra Brut e riceverà dalla guida del Touring Club Italiano un premio speciale in qualità di ambasciatore del vino italiano.
Il Gobbo Nero 2015 Toscana Syrah IGT Tenuta Moriniello
Di Piergiorgio Ercoli
Storia di una famiglia che trasforma un desiderio in realtà. Due fratelli, Tania e Luigi,ereditano dal padre Beniamino il sogno di realizzare un progetto.
La passione per il vino, l’amore per la natura e la buona capacità imprenditoriale di Beniamino, hanno permesso alla generazione successiva di creare Tenuta Moriniello.
Il Gobbo Nero 2015 Toscana Syrah IGT Tenuta Moriniello
La proprietà è stata acquisita da un altro titolare e siccome “ogni cambiamento nasce dalla conoscenza approfondita delle origini”, la famiglia ha mantenuto legami con la precedente gestione e con il suo enologo. Si mantiene la tradizione guardando al futuro.
Lavorano in modo naturale senza l’utilizzo di sostanze chimiche per tutelare l’ecosistema e la biodiversità.
Un proverbio rappresenta la loro filosofia “ la terra non è un’eredità ricevuta dai nostri padri, bensì un prestito da restituire ai nostri figli” da qui,un modello di agricoltura responsabile diventa un assoluto.
Tania Moriniello e carol Agostinidirettamente dal tour fatto in tenuta Moriniello
La tenuta si trova a Montaione (FI), piccolo borgo toscano sito nel cuore della regione dove troviamo un areale privilegiato per la coltivazione della vite e la produzione di grandi vini.. I terreni sono prevalentemente di origine sedimentaria, composto da argille calcareo marnose, con arenaria e galestro. Circa 20 ht di superficie vitata una altitudine compresa tra i 280 e 450 m slm.
Le condizioni pedoclimatiche fanno sì, che le uve maturino sviluppando caratteristiche alcoliche e fenoliche equilibrate che daranno vita ad corredo gusto olfattivo intenso ai vini.
Producono 70.000 mila bottiglie di cui 55.000 dedicate al Chianti. Hanno dato vita a tre CRU al fine di esaltarle caratteristiche di ogni zona.
L’azienda è certificata Biologica dal 1999.
“ Il Gobbo Nero” 2015” è un Syrah in purezza
Il vino in degustazione “ Il Gobbo Nero” 2015” è un Syrah in purezza, prodotto da viti allevate su un terreno misto di origine sedimentaria con prevalenza di alberese del chianti,argilla, arenaria e galestro.
Le uve raccolte rigorosamente a mano nella prima decade di Ottobre,vengono poi selezionate prima della diraspatura. Fermenta a temperatura controllata in tini di cemento e la macerazione sulle bucce dura circa un mese con rimontaggi e frollature manuali. L’affinamento avviene in barrique di rovere francese per oltre 16 mesi, e riposa ulteriori 12 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
Le vigne della Tenuta Moriniello e il panorama sulle colline toscane
La peculiarità del suolo dove si allevano li viti, la cura e l’attenzione per il lavoro in cantina li ritroviamo alla beva. Morbido e potente, ricco, complesso con note speziate in prima battuta che ci accompagnano anche dopo aver deglutito, intervallate da frutti di bosco e una bella ciliegia presente anch’essa nel finale lungo e persistente.
I tannini eleganti, si accordano bene ad una struttura solida e nell’insieme tutto è equilibrato.
Degustazione
Il Gobbo Nero 2015 Toscana Syrah IGT Tenuta Moriniello
Analisi visiva
Rosso rubino intenso e impenetrabile. Limpido e consistene nel bicchiere.
Analisi olfattiva
Intenso, complesso. Dominante fruttata di ciliegia e frutta rossa in confettura, poi sentori floreali, rosa rossa e viola. Arrivano i toni eleganti di spezia scura, tipicamente varietali. Non mancano terziari piacevoli con note di tostatura e cuoio.
Analisi gusto-olfattiva
Secco, caldo, morbido. Sorso pieno, potente e suadente. Corpo e struttura ben espressi, in una eleganza complessiva elevata.
Ottimo lavoro sui polialcoli che regalano una piacevolezza tattile da grande vino. L’opulenza del sorso non si rivela mai tronfia però, restando su toni di grande equilibrio. Tannini morbidi. L’equilibrio fra morbidezze e durezze ammansisce i 14,5° di tenore alcolico dichiarati, tutto a favore della piacevolezza di beva.
Elegante, armonico nel lungo finale, dove ritroviamo la corrispondenza olfattiva delle note speziate e di frutto.
Gnocchi con ragù di cinghiale, fatti a mano in abbinamento al nostro vino degustato
Ricetta in abbinamento eseguita da Carol Agostini
Una ricetta composta da pochi ingredienti in un gioco di consistenze e sapori, forme e colori per un abbinamento decisamente intrigante quanto gustoso.
Ingredienti per 4 porzioni:
Patate 1 kg
Uova 1
Farina 00 (q.b.)
Polpa di cinghiale 500 gr
Cipolla rossa1
Sedano1 costola
Carota1
Rosmarino1 rametto
Salvia 5 foglie
Alloro 3 foglie
Aglio 1 spicchio
Vino rosso della Tenuta Moriniello 2 bicchieri
Passata di pomodoro400 gr
Olio extra vergine di oliva(q.b.)
Sale (q.b.)
Pepe (q.b)
Procedimento:
Fare il ragù per prima cosa seguendo queste indicazioni: in una ciotola versate un bicchiere di vino della Tenuta Moriniello e lavate la polpa di cinghiale. Svuotate la ciotola e versate sulla polpa l’altro bicchiere di vino rimasto aggiungendo la salvia, l’alloro e il rosmarino, potete aggiungere anche altre erbe aromatiche a vostro piacimento; lasciate in infusione per una notte.
Il giorno successivo, in una casseruola, preparate un trito con cipolla, sedano, carota e aglio. Fate rosolare con un po’ di olio Evo.
Nel frattempo tagliate a pezzettini piccolissimi la polpa di cinghiale che unirete al trito; aggiungete la passata di pomodoro, il sale ed il pepe. Cuocete a fuoco moderato per circa 90 minuti, di tanto in tanto mescolate con un cucchiaio di legno.
Per gli gnocchi: lavate le patate con la buccia, mettetele in un tegame ricoprendole con acqua fredda e fatele lessare; scolatele, passatele nello schiacciapatate e disponetele su una spianatoia di legno.
Create una spezie di vulcano e nel mezzo al composto versateci l’uovo e un po’ di sale, impastate con l’aggiunta di un po’ di farina fino a quando non è tutto compatto. Formate delle palle che stenderete fino a formare delle lunghe strisce rotonde di circa 1 cm di diametro che successivamente taglierete ogni 2 cm circa (durante questa lavorazione spolverateci sopra un po’ di farina per evitare che si attacchino).
Nel frattempo portate ad ebollizione l’acqua con un po’ di sale in una capiente pentola, quindi versateci gli gnocchi. Quando vengono a galla toglieteli con una schiumarola e metteteli in una zuppiera e conditeli con il ragù di cinghiale, impiattate possibilmente con piatti tenuti al caldo nel forno a circa 80°/100°, attenzione a non scottarvi.
LA TRATTORIA AL CACCIATORE DE LA SUBIDA PREMIATA FRA LE MIGLIORI 10 CARTE DEI VINI ALLA MILANO WINE WEEK
Redazione
Si è tenuta ieri sera alla Milano Wine Week la seconda edizione degli Awards dedicati alle Carte dei vini della ristorazione, che ha coinvolto locali da tutta la penisola, divisi per categoria di appartenenza e durante la quale La Subida della famiglia Sirk è stata premiata nella selezione delle migliori carte dei vini dei ristoranti presenti sulla guida Michelin con una stella.
Al Cacciatore de la Subida premiata alla Milano Wine Week 2022
La carta del ristorante comprende una fetta rappresentativa della produzione vinicola regionale – sia per numero di produttori che per profondità di annate – e fu pensata, ai tempi in cui la Subida era ancora una locanda, da Josko Sirk, pioniere della valorizzazione dei prodotti del suo territorio, con un’attenzione a quell’epoca nuova alle storie di chi il vino lo produceva.
Sirk family in the livingroom of La Subida Country Resort in Cormons, Al Cacciatore de la Subida
Negli anni Mitja Sirk ha preso in mano la carta dei vini aggiungendo la sua selezione di nuovi progetti friulani, d’oltre confine e vini dal resto d’Italia e dal mondo, in abbinamento al menu di quello che nel frattempo è diventato il ristorante stellato Trattoria al Cacciatore de La Subida, di cui gestisce la sala insieme alla sorella Tanja e alla mamma Loredana.
L’attenzione alla proposta dei vini ha portato i Sirk ad aprire all’interno dell’Osteria la Preda de La Subida, ad aprile 2022, un altro luogo dedicato ai vini: la bottiglieria, con oltre 150 etichette disponibili per l’assaggio in Osteria o per l’acquisto.
PIÙ DI 2.000 VISITATORI, 1.000 BOTTIGLIE STAPPATE, OLTRE 350 ETICHETTE DA 60 CANTINE ITALIANE ED EUROPEE, 61 VINI DEGUSTATI IN 8 MASTERCLASS ESCLUSIVE.
Partesa, il grande debutto for wine a Milano 2022
Più di 2.000 visitatori, 1.000 bottiglie stappate, oltre 350 etichette di 60 produttori italiani ed europei, 50 vini degustati in 6 masterclass esclusive, e decine di post, hashtag e condivisioni sulla nuova pagina PartesaForWine: questi i numeri di “Wine Cube – A Great Experience”.
L’evento ideato da Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., che il 10 e 11 ottobre allo Spazio Antologico di Milano ha proposto ai professionisti del fuoricasa tre nuove modalità di vivere l’esperienza vino, tra Degustazione, Formazione e Comunicazione.
Alessandro Rossi Wine Manager di Partesa per il vino, intenditore di vino e bon vivant. Vanta numerose pubblicazioni e libri all’interno del mondo del vino e del cibo. Collaboratore della Madia Travelfood e ideatore del format audio “Deep Red Stories”.
Un format che ha permesso di creare vere occasioni di condivisione, dialogo, incontro e di business tra operatori, esperti e produttori vinicoli, e un successo che ha segnato il ritorno di Partesa ai grandi eventi in presenza, il primo a Milano, nella cornice della Milano Wine Week, con cui ha confermato la partnership per il terzo anno consecutivo.
Cantine espositrici di questo progetto all’opera
È stata infatti la settimana meneghina ad ospitare poi, il 13 e il 14 ottobre, la presentazione di WunderGlass – la nuova linea Premium di calici di Partesa, tra i più leggeri al mondo (solo 100 grammi a bicchiere), pensati appositamente per l’alta ristorazione, progettati in collaborazione con il Best Sommelier of the World WSA 2018 Eros Teboni e realizzati da Sophienwald in esclusiva per Partesa – e le masterclass dedicate a due fuoriclasse del vino francese:
i rossi di Bordeaux con Olivier Cuvelier, titolare di H. Cuvelier & Fils, che ha guidato i partecipanti alla scoperta di 6 pregiati vini della rinomata azienda familiare nata a Lille nel 1804, e gli Champagne con Eric Taillet, che ha condotto la degustazione di 5 tra le sue produzioni più raffinate, nate da oltre 4 ettari piantati a Meunier nella valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne.
Comunicato Stampa
Pubblico partecipante molto interessanto, attento, articolo Partesa, il grande debutto for wine a Milano 2022
Valle Aurina e l’atmosfera magica di Campo Tures 2022
Redazione
L’Avvento magico della Valle Aurina nella Foresta Incantata alla scoperta della cascata illuminata e dell’esposizione di presepi più grande d’Europa.
Valle Aurina e l’atmosfera magica di Campo Tures 2022
Nel periodo d’Avvento, dal 26 novembre al 24 dicembre, la Valle Aurina diventa uno dei luoghi più magici dell’intero Alto Adige dove i visitatori possono godere appieno dell’atmosfera natalizia:
la passeggiata nella Foresta Incantata di Campo Tures, con il suo sentiero illuminato che conduce alla cascata e al suggestivo volto di Cristo nella roccia, e la visita al museo dei presepi di Lutago, il più grande d’Europa, sono solo due delle proposte che la Valle Aurina ha in serbo per i suoi ospiti.
Il 3 dicembre, inoltre, torna la grande sfilata dei Krampus a Campo Tures con ben 350 comparse.
Sfilata dei Krampus a Campo Tures
A confine con l’Austria, l’area vacanze Valle Aurina è considerata una delle più incontaminate valli dell’Alto Adige, un territorio lambito da più di 80 montagne che raggiungono vette superiori ai 3.000 metri di altitudine e dove l’inverno ha un’atmosfera magica che rapisce e incanta chiunque vi si rechi. La Valle, in questo periodo dell’anno, è la tappa ideale per chi vuole vivere il periodo d’Avvento e le feste Natalizie a contatto con le meraviglie dei suoi paesaggi incantati capaci di far sognare grandi e piccoli.
Le escursioni in carrozza in Valle Aurina
Tra le proposte più affascinanti che attraggono i visitatori nel periodo che precede il Natale c’è la Foresta Incantata a Cantuccio, accanto a Campo Tures, dove un sentiero illuminato di 1 km e mezzo, con piccole capanne in legno sparse qua e là che propongono specialità gastronomiche locali e tipiche, conduce alla prima cascata di Riva di Tures, gioiello naturale tra i più suggestivi della regione.
Il percorso viene rischiarato dalle capanne che proiettano bagliori di luce sulla strada e invitano ad una sosta prima di raggiungere la cascata, dove un vero e proprio spettacolo della natura si apre davanti agli occhi dei visitatori: acqua che si getta nel vuoto, illuminata da luci e a fianco della quale è possibile scorgere il volto di Cristo scolpito nella roccia in mezzo a larici, abeti e pini. Ma non è tutto: per gli amanti delle passeggiate nelle vie del paese, Lutago è la location perfetta.
Paesaggi invernali vissuti in carrozza
Qui le attività locali e i negozi tipici propongono prodotti di grande qualità che vanno oltre il semplice souvenir natalizio ma che rappresentano un pezzo vero e proprio del folklore di questi luoghi e, per chi vuole vivere un’esperienza da fiaba, è possibile anche concedersi un giro in carrozza sia durante le domeniche d’Avvento sia giovedì 8 dicembre.
Museo dei Presepi ‘’Maranatha’’
Per chi vuole scoprire il Natale da un punto di vista culturale oltre che spirituale, è d’obbligo una visita al Museo dei Presepi ‘’Maranatha’’ e alla sua collezione, la più vasta di tutta Europa: un’area espositiva en plein air, presepi provenienti da ogni parte del mondo e realizzati anche con materiali insoliti e preziosi come quello in cristallo di Swarovski. Il 3 dicembre, inoltre, a Campo Tures tornano i Krampus: una sfilata con ben 350 demoni che animano le strade del paese e mantengono viva una tradizione che si perde nella notte dei tempi e legata alla mitologia cristiana, più precisamente a quella del vescovo san Nicola e al suo servitore Krampus.
Valle Aurina e l’atmosfera magica di Campo Tures 2022
Un’usanza popolare dove Campo Tures diventa punto d’incontro per i diavoli dell’Alto Adige e che inizia assaggiando vin brûlé caldo e biscotti nel padiglione del festival attendendo la partenza del corteo delle 18, dove terrificanti figure con maschere, campanacci e fruste attraversano il centro del paese. Chi ama la musica, infine, può assistere al Concerto d’Avvento diretto dal maestro Christian Unterhofer presso la chiesa di Tures, domenica 18 dicembre alle ore 16 o alle ore 18: l’iniziativa fa parte della serie musiKultur Taufers e proporne canti tradizionali, popolari e classici.
Tra Foreste incantate, tradizioni ancestrali e scenari da favola, la Valle Aurina si conferma meta di un turismo per tutte le età dove folklore, modernità e natura convivono in armonia e regalano ai visitatori un soggiorno indimenticabile.
Orari Foresta Incantata: 15:00-19:00, nei fine settimana d’Avvento e l’8 dicembre.
The WineHunter Award Platinum Wines – Food – Spirits – Beer 2022
Redazione
Proclamati al Teatro Puccini di Merano, in occasione della serata di inaugurazione del 31° Merano WineFestival, i nomi dei 28 vincitori del riconoscimento The WineHunter Award Platinum della categoria Wines e i 32 della categoria Food – Spirits – Beer, più 3 speciali premi alla sezione Wine Georgia.
The WineHunter Award Platinum Wines – Food – Spirits – Beer 2022
In occasione della serata di inaugurazione del 31° Merano WineFestival (4-8 novembre 2022) il WineHunter Helmuth Köcher premia con il più alto riconoscimento della sua guida The WineHunter Award le migliori eccellenze nella categoria vini e food – spirits – beer.
Dopo un anno dedicato alla selezione e alla ricerca delle migliori eccellenze vitivinicole e culinarie italiane e la pubblicazione della guida The WineHunter Award, ieri il WineHunter Helmuth Köcher, ha assegnato il massimo riconoscimento, The WineHunter Award Platinum, ai vincitori delle categorie Wine, Food – Spirits – Beer e Wine Georgia. Per farlo ha scelto la serata ufficiale di inaugurazione della 31^ edizione del Merano WineFestival, nella suggestiva location del Teatro Puccini di Merano.
The WineHunter Award
Ecco l’elenco completo dei premiati, in via eccezionale da Gerry Scotti sul palco con loro, con The WineHunter Award Platinum:
CATEGORIA WINE
Fattoria La Valentina 2019 Bellovedere Montepulciano D’abruzzo Terra dei Vestini Riserva DOC Schreckbichl – Colterenzio 2020 Lafóa Alto Adige / Südtirol Chardonnay DOC Nals Margreid 2018 Nama Alto Adige / Südtirol Cuvée Gran selezione DOC Kellerei St. Michael-Eppan 2017 Appius Alto Adige / Südtirol DOC Galardi 2020 Terra Di Lavoro Campania IGP
Quintodecimo 2017 Vigna Grande Cerzito Taurasi TAURASI RISERVA DOCG Riserva DOCG Bersi Serlini 2016 Cuvee N.4 Franciacorta Millesimato Brut DOCG Umani Ronchi 2018 Campo San Giorgio Conero Riserva DOCG Domenico Clerico 2018 Ginestra Ciabot Mentin Barolo DOCG Braida Di Giacomo Bologna 2018 Bricco Dell’Uccellone Barbera D’asti DOCG Vajra 2018 Bricco Delle Viole Barolo DOCG
Tenute Cisa Asinari Dei Marchesi Di Gresy 2017 Gaiun Martinenga Barbaresco DOCG Gianfranco Fino Viticoltore 2020 Es Salento Primitivo IGT Antonella Corda 2019 Antonella Corda Cannonau Di Sardegna Riserva DOC Cantina Santadi 2017 Terre Brune Carignano Del Sulcis Superiore DOC Hauner Carlo 2019 Malvasia Delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner Riserva DOC Duemani 2019 Suisassi Costa Toscana IGP
Collazzi 2019 Ferro Toscana IGT Vecchie Terre Di Montefili 2018 Anfiteatro Toscana IGT Il Marroneto 2017 Selezione Madonna Delle Grazie Brunello Di Montalcino Classico DOCG Tenuta Luce 2019 Luce Toscana Rosso IGT Maso Martis 2018 Rosè Trento Millesimato Extra brut DOC
Antonelli San Marco 2016 Montefalco Sagrantino Passito DOCG Rosset Terroir 2020 Chardonnay 770 Valle D’Aosta DOC Carlo Ferragù 2018 Valpolicella Superiore DOP Tenuta Sant’Antonio 2012 Lilium Est Amarone Della Valpolicella Riserva DOCG Kellerei Terlan 2009 Rarity Alto Adige / Südtirol DOC Letrari 2011 976 Riserva Del Fondatore Trento Riserva Brut DOC
Interbrau Abbaye De Malonne – Bière Brut Calvados Selezione Baladin Xyauyù Kentucky Acetaia Sereni Mioaceto Sigillo Oro Ursini Piparolo Con Mousse Di Baccalà Frantoio Di Sant’Agata D’Oneglia Di Mela Carciofi All’Arancia
Si.gi. Pera Coscia Marinata Adelia Di Fant Le Praline Pascot “Le Origini” Mencarelli – Cocoa Passion Crema Spalmabile Al Pistacchio I Peccatucci Di Mamma Andrea Extra Di Arance Azienda Agricola Rossoraro Miele Millefiori E Zafferano
La Fabbrica Del Panforte Panforte Di Siena IGP Margherita
Black Sheep Pasticceria Di Alta Qualità Bio, Raw E Vegan
Purple Breath Scarpato Panettone Alto Al Pistacchio Salato Con “Pistacchio Verde Di Bronte DOP” Il Fienile Schiena D’Asino Giovane Caseificio Tosi Formaggio Gorgonzola DOP Piccante
Luigi Guffanti 1876 Capra Rocchino Guffanti A Latte Crudo Up Stream Italiana Up.5 – I Trancetti Di Salmone Affumicato Pregio Pregio DOP “Colline Salernitane” Biologico Frantoio Antica Tuscia Battaglini Olio Extra Vergine D’Oliva Vigoroso Bottiglia Oro Accademia Olearia Gran Riserva Giuseppe Fois Fruttato Verde La Campofilone Maccheroncini Di Campofilone IGP Mastro Sapore Calamarata Rigata – Filiera 100% Puglia
Damonte Natural Gnocchi Senatore Cappelli Salumi Tomeo Guanciale Al Pepe Nero Salumificio Gianferrari Canossello – Culatta Di Canossa Ma! Officina Gastronomica Brisaola Di Controfiletto Fratelli Corrà Salamino Di Cervo Con Mirtillo Nero
Mirto Sannai Mirto Di Bacche E Foglie Alma De Lux – Spirits For Soul Liquore Al Pomodorino Del Piennolo Nonino Distillatori ùE® Acquavite D’Uva Nonino Riserva 5 Years Anniversary Glep Beverages Gin Fulmine London Dry Silvio Carta Amaro Estremista
The WineHunter Award Platinum Wines – Food – Spirits – Beer 2022
Confermate le due Stelle Michelin 2023 per La Madia di Pino Cuttaia
Redazione
Guida Michelin 2023: il ristorante La Madia dello Chef Pino Cuttaia premiato con le due Stelle. Una cucina ambasciatrice di un territorio ricco di cultura e tradizione, dove il fattore umano è essenziale.
Chef Pino Cuttaia e al suo ristorante La Madia di Licata
Confermate le due Stelle allo Chef Pino Cuttaia e al suo ristorante La Madia di Licata, tra le migliori eccellenze ristorative del panorama italiano riconosciute nella 68^ edizione della Guida Michelin. “Ogni volta è un traguardo e una grande emozione. Provo sempre tanta gratitudine e continuo desiderio di miglioramento. Ringrazio mia moglie Loredana, la mia brigata e tutti coloro che credono in me e collaborano quotidianamente per valorizzare una cucina che è portavoce di un territorio, di una cultura, di una tradizione, rendendola speciale.”
Confermate le due Stelle Michelin 2023 per La Madia di Pino Cuttaia, uno dei suoi piatti
Sostenibilità, tradizione locale, ricerca della massima qualità possibile e fattore umano sono infatti i capisaldi di una filosofia di cucina profondamente radicata nel territorio siciliano e legata al Mar Mediterraneo, espressione di un inestimabile sapere culinario custodito nella memoria locale.
Ristorante La Madia
A La Madia, lo chef Pino Cuttaia riceve la prima stella nel 2006 e la seconda nel 2009, dando inizio ad un percorso di crescita che lo ha visto anno dopo anno confermare il suo prestigio e l’altissimo livello della cucina proposta, grazie anche al lavoro e alla passione della sua brigata, dei piccoli produttori e della filiera con cui collabora, che giorno dopo giorno costruisce insieme a lui nuovi traguardi e obiettivi.
Comunicato Stampa
Pasta fresca eseguita dalla brigata dello Chef Pino Cuttaia