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  • Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Al Vinitaly il pluripremitato Filari di Timorasso 2020

    Redazione

    Per la prima volta a Vinitaly il pluripremiato Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri.In assaggio anche il Sensazioni 2021, la Croatina che non ti aspetti prodotta solo sette volte in trent’anni.

    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 aprile, presso lo stand H2 Padiglione 10 di Vinitaly (Veronafiera), è possibile incontrare l’Azienda Agricola Luigi Boveri col suo Filari di Timorasso 2020, il bianco da lungo invecchiamento che si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae AIS. In assaggio anche il Sensazioni 2021, un vino prodotto solo nelle annate migliori.

    Una parte della famiglia all'opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Una parte della famiglia all’opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Un Vinitaly ricco di attese per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che dal 2 al 5 aprile, presso Veronafiere (stand H2 Padiglione 10), lancia il suo pluripremiato campione, il Filari di Timorasso 2020, il vino pigliatutto, che l’anno scorso si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae di AIS.

    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Territorio e degustazione

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante. Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano. In anteprima anche l’annata 2021 del Filari di Timorasso, appena uscito in commercio.

    Siamo felici di tornare quest’anno a Vinitaly con questo vino, che ci riempie di orgoglio da oltre un anno, per il quale immagino una potenzialità di invecchiamento che può tranquillamente superare la decina d’anni. – commenta il vignaiolo Luigi BoveriI riconoscimenti di questo vino, e degli altri in tanti anni, ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Ma non finisce qui, perché durante la quattro giorni veronese, la nota cantina di Costa Vescovato, presenterà anche il Sensazioni 2021, un rosso che esce solo nelle migliori annate, a base di Croatina in purezza, che affina 12 mesi in tonneaux, e che nella trentennale storia della Luigi Boveri è stato prodotto solo sette volte.

    Proveniente da terreni argilloso-calcareo, con esposizione a sud-est, a 250 mt slm, questo rosso sa stupire per la sua complessità, che vira verso profumi di fiori rossi (garofano), karkadè, confettura di prugne, succo di mirtilli e ricordi di miele di castagna, sorso strutturato e lungo. Un rosso che sa permettersi abbinamenti complessi come un controfiletto con salsa alle prugne e un peposo toscano.

    Un appuntamento importante quello di Vinitaly 2023 per il consolidamento e la crescita dell’export della Luigi Boveri, sia a livello internazionale che per l’Italia. E per chi non potrà assaggiare i loro vini durante Vinitaly, si può rimediare organizzando una degustazione a Costa Vescovato, provincia di Alessandria, presso la nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che in pochi mesi è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali.

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  • Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro

    Dal 1995 Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol rappresenta i migliori hotel benessere dell’arco alpino.

    Redazione

    La mission di sempre: “guardare al futuro con ottimismo e anticipare le tendenze, senza mai scendere a compromessi sulla qualità”.

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    I Direttori Alois Kronbichler e Michael Oberhofer raccontano i pilastri e l’evoluzione del gruppo che oggi coinvolge 30 strutture dell’ospitalità di lusso in Alto Adige. Eccellente qualità, lungimiranza e gestione familiare i criteri che sostengono il brand, insieme a una visione sempre più sostenibile e attenta all’ambiente. Una formula di successo, assoluta garanzia della vacanza benessere di alto livello.

    Alois Kronbichler direttore generale hotels, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Alois Kronbichler direttore generale hotels, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Marchio di altissima qualità nel mondo della vacanza benessere dell’arco alpino, il gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol conta oggi 30 hotel di lusso in Alto Adige.

    Ogni struttura, contraddistinta da un’identità peculiare, condivide visioni, valori e criteri di qualità che rappresentano l’anima del gruppo: ne parlano i direttori generali Alois Kronbichler e Michael Oberhofer, raccontando come viene selezionata una struttura Belvita, come viene garantita l’eccellenza e qual è il successo di questo brand altoatesino, sin dal 1995.

    Michi Oberhofer direttore generale, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Michi Oberhofer direttore generale, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Tre parole per descrivere il Gruppo Belvita

    “La filosofia della cooperazione alberghiera Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si impernia su tre pilastri portanti: l’eccellente qualità, che da sempre ci contraddistingue e ci rende leader nel settore dell’ospitalità di lusso, la lungimiranza, grazie alla quale guardiamo al futuro con consapevolezza e ottimismo, e la gestione familiare, che rappresenta il cuore pulsante dei nostri hotel e ne alimenta lo spirito autentico”, spiega il Direttore generale Michael Oberhofer.

    “Eppure, stiamo iniziando a consolidare un quarto pilastro nella nostra visione alberghiera: la sostenibilità, un valore al quale i Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si stanno accostando attraverso misure sostenibili volte al rispetto dell’ambiente e dei nostri collaboratori”, aggiunge il Direttore generale Alois Kronbichler.

    Alcuni ambienti della struttura ricettiva, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Alcuni ambienti della struttura ricettiva, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Come viene selezionata una struttura Belvita?

    “La porta per entrare a far parte dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol è sempre aperta, a patto che vengano dapprima rispettati i nostri criteri di qualità. Il processo di selezione viene avviato dalle singole attività alberghiere di alta fascia, che ci contattano manifestando il loro interesse a unirsi alla nostra cooperazione. Saranno loro stesse, grazie a un’apposita check-list, a valutare se possiedono i prerequisiti richiesti”, chiarisce Alois Kronbichler.

    Qualora gli hotel candidati abbiano tutte le carte in regola e rispettino i criteri minimi, entriamo in gioco noi, avviando un rigido controllo di qualità per verificare che ogni membro del gruppo sia in grado di portare alto il nome dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol e di prestare fede ai nostri valori aziendali”, precisa Michael Oberhofer.

    I due direttori Alois Kronbichler e Michi Oberhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    I due direttori Alois Kronbichler e Michi Oberhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Quanto conta l’aspetto “green” e “bio”?

    La sostenibilità, come tutti i temi di grande valore, richiederà tempo e impegno per maturare e affermarsi a tutti gli effetti come stile di vita.

    In linea di massima, possiamo affermare che alcuni fattori, come la posizione strategica dei nostri hotel a stretto contatto con la natura e il profondo senso di appartenenza alle bellezze della nostra terra, ci agevolano nel processo di sensibilizzazione al rispetto delle risorse del territorio, ma la strada da percorrere è ancora lunga e bisognerà unire le forze”, spiega Michael Oberhofer.

    “Ognuno dei nostri hotel membri, infatti, fa del suo meglio e dà il suo piccolo contributo a favore di un approccio più “green”, ma in futuro ci auguriamo di riuscire a fare ancora di più, creando una visione sostenibile, più ampia e omogenea, all’interno dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol”, sottolinea Alois Kronbichler.

    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Qual è stata l’evoluzione del gruppo Belvita nel corso degli anni? Quali le new entry dell’ultimo anno?

    “Quella dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol è stata, e continua a essere, una storia di successo, che nonostante i grandi cambiamenti mondiali degli ultimi anni, ha continuato il suo climax ascendente per affermarsi come la cooperazione dei migliori hotel wellness nell’arco alpino. La nostra è stata una crescita consapevole, e soprattutto attenta ai nuovi bisogni degli ospiti e all’evoluzione nel modo di percepire la vacanza.

    Sono emersi, infatti, un rinnovato interesse per l’impatto ambientale e una ricerca di autenticità e semplicità senza precedenti, ai quali abbiamo saputo rispondere prontamente, senza mai prescindere dalla qualità dei soggiorni di lusso nelle nostre strutture a 4 stelle Superior e 5 stelle”, afferma Alois Kronbichler.

    “La vacanza rimane un’esigenza primordiale, che ci prefiggiamo di soddisfare con la nostra solita eccellenza. A proposito di eccellenze, nell’ultimo anno abbiamo avuto il piacere di accogliere un nuovo membro nella nostra cooperazione, il Quellenhof See Lodge, un’oasi di pace e relax adults only in Val Passiria, che si sposa alla perfezione con la nostra filosofia”, annuncia Michael Oberhofer.

    Presidente Paul Zimmerhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa
    Presidente Paul Zimmerhofer, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, foto da comunicato stampa

    Come viene garantita la qualità altissima delle strutture?

    “La qualità è sempre stata un caposaldo dei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, ma come tutte le linfe vitali va alimentata con passione, impegno, e talvolta con occhio critico, per essere sicuri di raccogliere sempre i frutti migliori. Ogni singolo hotel membro conta, e svolge un ruolo fondamentale per l’immagine generale della nostra cooperazione, ed è per questo che eseguiamo regolarmente controlli di qualità per verificare che siano rispettati i criteri prestabiliti.

    Tuttavia, il vero ago della bilancia rimangono i nostri ospiti, perché nessuno meglio di loro è in grado di valutare la qualità dei nostri servizi. Grazie a un tool di valutazione, riceviamo il feedback sincero dei nostri ospiti al termine di ogni soggiorno, che ci consente di continuare a migliorarci, giorno dopo giorno. Se i nostri ospiti sono soddisfatti, lo siamo anche noi”, ci spiega Alois Kronbichler.

    Immagine di un piatto eseguito nel ristorante dell'Hotel, foto da comunicato stampa
    Immagine di un piatto eseguito nel ristorante dell’Hotel, foto da comunicato stampa

    Quanti scelgono le strutture Belvita? Qual è il segreto del suo successo?

    “L’eccellenza ci unisce, ma è la nostra personalità a renderci unici. Nonostante tutti i hotel membri si contraddistinguano per l’ineccepibile qualità, ognuno di loro possiede un’identità peculiare, ed è proprio questa varietà che fa la differenza e ci permette di soddisfare un numero sempre più alto e diversificato di richieste, esigenze e preferenze.

    Il nostro sito web offre una panoramica intuitiva ed esaustiva di tutte le nostre strutture, che guida gli ospiti nella scelta dell’hotel di lusso perfetto per le proprie vacanze. Inoltre, Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol si distingue per l’ottimo servizio di consulenza su misura, perché la nostra ospitalità pone sempre al primo posto il contatto interpersonale con l’ospite”, riferisce Alois Kronbichler.

    “Se davvero esiste una formula segreta per raggiungere il successo, direi che è la capacità di guardare al futuro con ottimismo e di anticipare le tendenze, senza mai scendere a compromessi sulla qualità”, conclude Michael Oberhofer.

    Logo della struttura, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, immagine da comunicato stampa
    Logo della struttura, articolo: Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol dal 1995 e il futuro, immagine da comunicato stampa

    Da comunicato stampa

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  • 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano

    Redazione

    Sabato 25 Marzo 2023 presso il Saint Joseph Resort a Salerno si svolgerà l’ottava edizione di Untold incentrata su quelle che all’estero chiamano le 3B del vino Italiano: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Questa edizione rappresenta l’apice della rubrica Untold che ha visto il nostro team negli ultimi 24 mesi. assaggiare oltre 350 vini esclusivamente delle seguenti denominazioni:

    Aglianico del Vulture
    Barbaresco
    Barolo
    Brunello di Montalcino
    Chianti Classico
    Fiano di Avellino
    Gattinara
    Ghemme
    Verdicchio dei Castelli di Jesi
    Verdicchio di Matelica
    Vino Nobile di Montepulciano

    Il 25 Marzo quattro commissioni, ciascuna composta da 6 esperti di settore, andranno ad eleggere i migliori Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino che si aggiudicheranno i Tre Cavatappi.

    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Le commissioni valutatrici

    Due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 52 referenze di Barolo e Barbaresco per eleggere i migliori vini di Barolo e Barbaresco Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Barolo e Barbaresco Untold:

    ♦Adele Munaretto
    ♦Andrea Annunziata
    ♦Carol Agostini
    ♦Fabio Pascucci Pepi
    ♦Gelsomino Perrotta
    ♦Giuseppe Festa

    ♦Luca Matarazzo
    ♦Luigi D’Acunto
    ♦Monica Mogavero
    ♦Roberto Garofalo
    ♦Vincent Renzo
    ♦Vittorio Guerrazzi

    Ulteriori due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori vini di Brunello di Montalcino Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:

    ♦Annalisa Mancaniello
    ♦Antonio Zambrano
    ♦Aurelio Fasano
    ♦Cosimo Orlacchio
    ♦Cristina Santini
    ♦Danilo Amapani

    ♦Ermanno Guerra
    ♦Gaetano Cataldo
    ♦Giulia Ferrero
    ♦Giuseppe Schiavone
    ♦Mirco Gazzera
    ♦Simone Feoli

    Le referenze in assaggio di Barolo e Barbaresco Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 52 referenze partecipanti organizzate in batterie da 6 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Aurelio Settimo – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2018
    Aurelio Settimo – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Batasiolo – Barolo “Boscareto”, 2016
    Borgogno – Barolo “Cannubi”, 2018
    Brezza – Barolo “Sarmassa”, 2018
    Brezza – Barolo Riserva “Sarmassa – Vigna Bricco”, 2017
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Massara”, 2018
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Monvigliero”, 2017

    Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    Cantine Povero – Barolo, 2018
    Cantine Sant’Agata – Barolo “La Fenice”, 2018
    Casa E. Di Mirafiore – Barolo “Lazzarito”, 2019
    Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    Cascina Bongiovanni – Barolo Riserva, 2015
    Chiara Boschis – Barolo “Via Nuova”, 2018
    Collina San Ponzio – Barolo, 2019
    Curto Marco – Barolo “Arborina”, 2019

    De Simone – Barolo, 2019
    Dosio – Barolo “Fossati”, 2018
    Dosio – Barolo “Serradenari”, 2018

    Enrico Serafino – Barbaresco “Bricco di Neive”, 2019
    Enrico Serafino – Barolo “Carpegna”, 2018
    Enrico Serafino – Barolo Riserva “Briccolina”, 2016
    Fontanafredda – Barolo “del Comune di Serralunga d’Alba”, 2019

    Guido Rivella – Barbaresco “Montestefano”, 2019

    Josetta Saffirio – Barolo “Ravera”, 2019
    Josetta Saffirio – Barolo Riserva “Millenovecento48”, 2016

    Livia Fontana – Barolo “Villero”, 2018
    Luca Marenco – Barolo “La Volta”, 2018
    Luca Marenco – Barolo, 2018
    Luigi Baudana – Barolo “Baudana”, 2019
    Luigi Baudana – Barolo “Cerretta”, 2019

    Manzone Giovanni – Barolo “Bricat”, 2018
    Marchesi Di Barolo – Barbaresco “Serragrilli”, 2019
    Marchesi Di Barolo – Barolo, 2018
    Marrone – Barolo “Bussia”, 2019
    Montalbera – Barbaresco “Lintuito”, 2019
    Montalbera – Barolo “Levoluzione”, 2017

    Pasquale Pelissero – Barbaresco “Cascina Crosa”, 2020
    Pasquale Pelissero – Barbaresco “San Giuliano”, 2020
    Passone Massimiliano – Barolo “Sotto Castello di Novello”, 2016

    Ramello Gianni e Matteo – Barolo Riserva “Rocchettevino”, 2017
    Rapalino – Barbaresco, 2019
    Rocche Costamagna – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2017
    Rocche Costamagna – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Schiavenza – Barolo “Cerretta”, 2019
    Schiavenza – Barolo, 2019
    Socre’ – Barbaresco Riserva “Roncaglie”, 2018
    Socre’ – Barbaresco, 2019
    Sordo – Barolo “Monprivato”, 2018
    Sordo – Barolo “Perno”, 2018

    Villadoria – Barolo “Sorì Paradiso”, 2019

    Le referenze in assaggio di Brunello di Montalcino Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 44 referenze partecipanti organizzate in batterie da 5 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Argiano – Brunello di Montalcino, 2018

    Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
    Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018

    Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
    Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
    Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
    Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
    Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018

    Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
    Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
    Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018

    Geografico – Brunello di Montalcino, 2018

    La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
    La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
    La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
    La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
    La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
    La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
    Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018

    Máté – Brunello di Montalcino, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino, 2018

    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
    Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018

    San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
    SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
    Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
    Sesti – Brunello di Montalcino, 2018

    Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
    Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
    Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018

    I criteri di valutazione di Untold

    Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.

    La valutazione sarà, infatti, espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:

    →Attrattività
    →Espressività
    →Iconicità
    →Piacevolezza oppure Prospettiva
    →Coerenza

    Sviluppando la media dei punteggi attribuiti dai 12 degustatori andremo ad assegnare i Cavatappi di Decanto ai vini che totalizzeranno una media di:

    15 – 17 punti: UN CAVATAPPI
    18 – 20 punti: DUE CAVATAPPI
    21 – 25 punti: TRE CAVATAPPI

    I premi assegnati nel corso di Untold

    Al termine del contest andremo a premiare i vini che totalizzeranno il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    Miglior vino
    Vino più tipico
    Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
    Vino con la migliore etichetta (assegnato dai nostri follower sui social network)

    Andremo, inoltre, ad assegnare il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Infine, si assegnerà il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Da sito e comunicato stampa

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  • Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022

    Di Carol Agostini

    Biscotti Longobardi” è un tipo di biscotto italiano originario della regione della Lombardia, nel nord Italia. Sono biscotti di varie forme (a piacere) e croccanti, cotti due volte e spesso aromatizzati con mandorle, scorza di limone o altri ingredienti.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini

    Tra gli stand del Merano Winefestival 2022 ho assaggiato i biscotti Longobardi che non conoscevo, buona esperienza gustativa per le mie papille, esaltate dalla fragranza e friabilità di questo prodotto della regione Lombardia, ora ve lo racconto…

    Ingredienti generici dei biscotti Longobardi

    Per preparare i Biscotti Longobardi, viene prima preparata una pasta usando farina, zucchero, uova e talvolta burro. La pasta viene poi formata in lunghe travi e cotta nel forno fino a che non è leggermente dorata. Dopo che le travi sono raffreddate, vengono tagliate in biscotti individuali e cotte di nuovo fino a che non sono croccanti e secchi.

    Vari usi

    Possono essere gustati come snack o dessert e spesso sono serviti con caffè o tè, oppure, inzuppati in vini dolci come il Vin Santo.

    L’arte secca in Italia

    "I DESIDERI" BISCOTTO LONGOBARDO PER IL DECENNALE DI ITALIA LANGOBARDORUM, foto da sito
    “I DESIDERI” BISCOTTO LONGOBARDO PER IL DECENNALE DI ITALIA LANGOBARDORUM, foto da sito

    In altre regioni, come in Toscana, i biscotti chiamati “cantucci” sono spesso serviti con il Vin Santo e vengono tradizionalmente mangiati durante le feste di Natale.

    In alcune parti dell’Italia meridionale, come in Puglia, i biscotti chiamati “taralli” sono spesso serviti come snack salato, mentre in altre regioni come in Sicilia, i biscotti chiamati “biscotti di Regina” sono spesso preparati durante le feste natalizie con farina di mandorle, miele e semi di sesamo.

    In generale nella nostra magnifica terra, i biscotti sono un elemento importante della cultura culinaria italiana e vengono spesso consumati come snack o dessert, o come accompagnamento a bevande come il caffè o il vino.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini

    La nascita dei boscotti Longobardi

    L’idea di creare un dolce longobardo per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco del sito seriale “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è nata da un’idea proposta dall’Associazione Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori.

    L’idea è stata subito accolta favorevolmente dall’Ufficio Unesco del Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei, che hanno collaborato con il Consorzio Pasticcieri Artigiani di Brescia per legare la storia e la gastronomia, elaborando una ricetta che utilizza prodotti presenti nelle abitudini alimentari longobarde.

    Il team dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei ha svolto una ricerca storica per individuare quali ingredienti potessero essere utilizzati, scoprendo che i Longobardi utilizzavano spesso frutta secca spontanea per i loro dolci, come castagne, noci e nocciole, perché costituiva una fonte energetica importante.

    Così è nata la ricetta per “I Desideri“, biscotti dal delicato impasto che utilizzano burro, uova, zucchero, aromi e farina di castagne, garantendo un importante apporto nutritivo, oltre a un profumo caratteristico, sapientemente controbilanciato dall’aggiunta di sale.

    Copertina articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, di Carol Agostini
    Copertina articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, di Carol Agostini

    “I Desideri” prendono il nome dall’ultimo re longobardo, Desiderio, e il nome è stato declinato al plurale per essere utilizzato in una finzione narrativa in cui “I Desideri” diventano un omaggio speciale dedicato dal re alla Regina Ansa, sua amata sposa.

    L’artista Levente Tani ha creato un’illustrazione ad hoc che rappresenta Re Desiderio che porge in omaggio un biscotto alla Regina Ansa. Il breve racconto insieme alla riproduzione sono diventati parte integrante dei cartoncini che accompagnano questo originale e gustoso prodotto da forno.

    “I Desideri” hanno ricevuto il patrocinio dell’Associazione Italia Langobardorum e il logo del Decennale longobardo è stato utilizzato per l’occasione. Inoltre, il team dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei ha ideato un coinvolgente laboratorio didattico, “I BISCOTTI DEL RE“, dedicato ai bambini over 5, che permetterà loro di creare dei dolci in creta ispirati alle forme e alle decorazioni dei preziosi oggetti longobardi custoditi nel Museo di Santa Giulia.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito

    L’Associazione Strada del Vino Colli dei Longobardi

    Vini: i nostri vini appartengono alla zona del Monte Netto e di Botticino e molti hanno ottenuto la classificazione IGT “Ronchi di Brescia”. Ci sono due tipi di Botticino DOC e sette di Capriano del Colle DOC.

    Vitigni: quasi tutti sono a frutto nero, tranne il Trebbiano Lugana, impiegato nella zona di Capriano del Colle. Tra i nostri vitigni si annoverano: Barbera, Incrocio Terzi, Marzemino, Merlot, Sangiovese, Schiava Gentile e Trebbiano Lugana.

    Altri prodotti: sono acquistabili presso alcune delle aziende associate alla “Strada del Vino”, e comprendono salumi e insaccati, aceto di miele e mieli della Valverde.

    Nasce nell’anno 2001 e si sviluppa sul territorio bresciano andando a coprire un tragitto ideale che parte da Brescia, passando da Botticino, Rezzato, Mazzano con la frazione di Ciliverghe, Castenedolo, Montichiari, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale e Flero, da dove si può ritornare a Brescia per chiudere il ‘circuito’.

    Alcuni pasticceri del consorzio, articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito
    Alcuni pasticceri del consorzio, articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito

    Da sempre le attività svolte dalla nostra Associazione hanno interessato da vicino la ‘vita’ di tutti i Comuni toccati dalla Strada, andando ad integrare e ad arricchire la promozione turistica ed eno-gastronomica offerta dalle Amministrazioni.

    Le realtà associate si dividono nelle seguenti categorie:
    Aziende Vitivinicole
    Ristoranti e Trattorie
    Agriturismo
    Alberghi
    Apicoltori
    Agenzia di Incoming
    Macellerie, Gastronomie e Pasticcerie
    Istituto di Formazione per professionisti nel settore della cucina, pasticceria

    La presenza di Aziende che creano Prodotti di Eccellenza (quali sono tutti i nostri vini, i mieli, i salumi, i pasticcini), le produzioni di nicchia (come l’aceto di miele dell’Apicoltura del Sampì), le unicità di alcune proposte di Aziende associate (si (si pensi al Museo Floreale di Montirone e all’eccellenza nella divulgazione della cultura culinaria di Cast Alimenti), la genuinità delle proposte gastronomiche delle nostre Trattorie, l’accoglienza sempre gentile ed elegante dei nostri Alberghi.

    La stretta collaborazione con i Musei presenti sul territorio (dai pià conosciuti come il Museo di Santa Giulia, a quelli meno noti come il Museo del Marmo o i Musei Mazzucchelli, ma di assoluta qualità e particolarità), il profondo senso di appartenenza al nostro Territorio che passa attraverso una forte collaborazione con le Amministrazioni Comunali presenti.

    Sono questi gli elementi di successo che integrano, differenziano e danno valore aggiunto alle nostre Offerte Turistiche. Senza mai dimenticare la vocazione prima che una Strada del Vinodeve avere, ma andano ad unire quanto di meglio si può ‘incontrare’ nelle nostre Terre…

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  • Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti

    IL RUBESCO RISERVA VIGNA MONTICCHIO 2018 DI LUNGAROTTI SUL PODIO DEI MIGLIORI ROSSI D’ITALIA

    Redazione

    Il vino di punta della storica cantina umbra conquista il terzo posto dell’annuale classifica pubblicata dalla rivista Gentleman

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti, foto da comunicato stampa
    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti, foto da comunicato stampa

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti è il terzo vino più premiato dalle guide italiane. A rivelarlo, la classifica 2023 dei 100 migliori rossi stilata dal mensile Gentleman che vede il portabandiera della storica azienda umbra salire sul podio dopo Sassicaia 2019 e Montiano 2019.

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 è risultato terzo incrociando e sommando i punteggi delle sei guide italiane più autorevoli: Vini d’Italia (Gambero Rosso), I vini di Veronelli, Bibenda (Fondazione Italiana Sommelier), Vitae (Associazione Italiana Sommelier), Annuario dei migliori vini italiani (Luca Maroni) e la Guida essenziale ai vini d’Italia (Daniele Cernilli). Un risultato importante per questa etichetta che ha scritto la storia di Lungarotti e dell’enologia italiana diventando uno dei rossi più conosciuti e apprezzati nel mondo.

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018, foto da comunicato stampa
    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018, foto da comunicato stampa

    “Siamo felici di avere raggiunto la vetta di questa prestigiosa classifica che ogni anno incorona i migliori rossi d’Italia – dichiara Chiara Lungarotti, Amministratore Delegato dell’azienda di famiglia. Un risultato che premia il nostro vino portabandiera, ma soprattutto il lavoro quotidiano di tutta la nostra fantastica squadra!”

    La prima vendemmia del Rubesco Riserva Vigna Monticchio (Torgiano Rosso Riserva DOCG) risale al 1964 quando Giorgio Lungarotti, fondatore dell’azienda e pioniere della moderna enologia italiana, capì che dalla vigna Monticchio, sulle colline di Torgiano, grazie anche ad una perfetta esposizione, si ottenevano delle uve Sangiovese straordinarie.

    Innovativo per i tempi, già dalla prima annata, questo Sangiovese in purezza si è fatto subito notare per la sua personalità netta. Il colore è rubino brillante e i caratteri sono quelli tipici della gente dell’Umbria, riservata ma generosa. Un vino di grande struttura, adatto a un lungo invecchiamento, che sfodera un equilibrio unico tra potenza ed eleganza e che viene prodotto solo nelle migliori annate.

    Note sull’annata 2018

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 è un vino di lunga vita in quanto la maturazione è stata perfettamente equilibrata, la gradazione alcolica più contenuta e l’acidità più marcata rispetto alla calda annata 2017. Il calice sprigiona l’intensità di una ciliegia sotto spirito, immediatamente rincorsa da note più profonde di liquirizia, china e polvere da sparo.

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti, foto da comunicato stampa
    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti, foto da comunicato stampa

    La spinta aromatica è tipica dell’annata, regista della complessa narrazione degli aromi di Vigna Monticchio. Al naso subentrano sentori di visciola, cacao amaro, marzapane, dattero e tè nero, tenuti insieme da una delicata balsamicità che accompagna verso una chiusura più mediterranea incentrata su arancia sanguinella e mirto.

    Il sorso palesa una dosata concentrazione che guida a un’intensità costante e armoniosa nell’esprimere un tannino sartoriale simile a una carezza. Un passo di danza perfettamente coordinato per un’annata di Vigna Monticchio che lascerà il segno.

    Simbolo dell’eccellenza enologica umbra, Lungarotti ha contribuito a scrivere la storia del vino italiano nel mondo. Una storia cominciata con Giorgio Lungarotti, pioniere della moderna enologia italiana che nel dopoguerra ha trasformato l’azienda agricola di famiglia, a Torgiano, in una cantina di successo.

    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, foto da comunicato stampa
    Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio – Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, foto da comunicato stampa

    Una storia che ancora oggi continua grazie all’impegno, la passione e la competenza di 3 generazioni della famiglia Lungarotti che hanno saputo innovare senza tradire il carattere inconfondibile di vini iconici come il Rubesco Riserva Vigna Monticchio – Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC.

    Lungarotti conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di Montefalco (20 ha, certificata biologica dal 2014), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità.

    Tra i pilastri dell’azienda, anche la valorizzazione dell’enoturismo di qualità e la promozione della cultura del vino, dell’olio e del patrimonio artistico attraverso il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) di Torgiano.

    Da comunicato stampa

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  • La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

    Vivi le esperienze sensoriali uniche di Vinitaly 2023Scopri le aree tematiche di Vinitaly 2023 che non puoi perdere! Non hai ancora il tuo biglietto per Vinitaly 2023?

    Acquista il tuo ticket su:https://www.vinitaly.com/

    Redazione

    Il salone dedicato all’arte della miscelazione

    Vinitaly Mixology è l’area tematica dove potrai vivere esperienze sensoriali uniche attraverso i drink creati da bartender professionisti con liquori, distillati e vini d’eccellenza, in un salone dove la cultura del bere con gusto è protagonista.

    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione, immagine da comunicato stampa
    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione, immagine da comunicato stampa

    A chi si rivolge Vinitaly Mixology?

    A chiunque voglia approfondire il trend della miscelazione, i quattro giorni di fiera nell’area Mixology offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartender più talentuosi, speech sulla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.

    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa

    Vinitaly and The City – il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona

    Quattro giorni di degustazioni, incontri ed eventi diffusi nel centro di Verona, per coinvolgerti in un viaggio alla scoperta delle eccellenze del vino e dei luoghi più significativi del centro storico della città, Patrimonio mondiale UNESCO.

    Vinitaly and The City - il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona, foto da comunicato stampa
    Vinitaly and The City – il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona, foto da comunicato stampa

    A chi si rivolge Vinitaly and The City?

    Ai wine lover, ai professionisti del settore e a chiunque voglia partecipare all’ondata di wine passion che si propagherà da Vinitaly al centro di Verona, pronta per un brindisi diffuso per tutta la città. Un mosaico di appuntamenti per coinvolgerti tra contaminazioni culturali, artistiche, musicali e geografiche, con tante novità suggestive in programma.

    Scopri i trend del mondo del vino sul blog di Vinitaly Plus

    A chi si rivolge Vinitaly Mixology? foto da comunicato stampa, articolo: La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione
    A chi si rivolge Vinitaly Mixology? foto da comunicato stampa, articolo: La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

    La Mixology è l’arte di creare cocktail sperimentando attraverso la miscelazione di alcolici e bevande, a integrazione di vino o distillati. Il Mixologist è considerato un artista della sperimentazione del gusto, in grado di riprodurre e creare esperienze sensoriali uniche attraverso i suoi drink.

    Vinitaly e Mixology 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly e Mixology 2023, immagine da comunicato stampa

    Negli ultimi anni, l’arte della miscelazione di bevande alcoliche, in cui trova spazio anche il vino, ha affascinato bartenders di tutto il mondo e professionisti alla continua ricerca del bilanciamento dei sapori, facendo crescere l’interesse per il comparto più vivace della cultura del bere con gusto. Vinitaly, da sempre attento ai trend di settore, ha dato una particolare attenzione al fenomeno di tendenza della Mixology, creando una speciale area tematica.

    Vinitaly e Mixology nel 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly e Mixology nel 2023, immagine da comunicato stampa

    Dal 2 al 5 Aprile 2023, i quattro giorni di fiera offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartenders più talentuosi, speech dedicati alla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.

     

    Da comunicato stampa

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  • Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023

    Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023

    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE

    Redazione

    Si è partiti con la Slow Wine Fair di Bologna e si prosegue con lo Slow Wine Tour negli Stati Uniti, in mezzo una puntata a Londra, al Mondial Wine Annual Tasting.

    A seguire il Prowein di Düsseldorf e il Vinitaly a Verona.

    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE, foto da sito
    TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE, foto da sito

    Un inizio anno davvero intenso per la Tenuta di Corvino San Quirico, dolcemente adagiata sulle colline, in quel territorio attraversato dal quarantaduesimo parallelo che è l’Oltrepò Pavese di cui se ne fa eccellente interprete enoica e portabandiera in Italia e nel mondo.

    “Siamo una piccola e virtuosa realtà vitivinicola”, racconta Francesca Seralvo, terza generazione, dal 2015 alla guida della cantina, fondata dal nonno nel 1980. “Poche referenze per la nostra zona, poche bottiglie ma un’idea ben chiara di come lavorare in vigna e in cantina: nel massimo rispetto della natura, e dei suoi tempi, un approccio biologico con grande attenzione alla terra e alla sue caratteristiche, complice il nostro enologo – Stefano Malchiodi – appassionato di carotaggi e di analisi della terreno”.

    Francesca Seralvo, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito
    Francesca Seralvo, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito

    Così la Tenuta ha inaugurato il 2023 con una fitta agenda di appuntamenti dedicati al mondo del vino per esportare e raccontare la propria filosofia attraverso l’assaggio dei suoi vini. Ha iniziato il suo tour con la partecipazione alla Slow Wine Fair di Bologna a fine di febbraio.

    “Il 6 marzo saremo invece a San Francisco per la prima tappa dello Slow Wine Tour Usa”, continua Francesca. “Gli Stati Uniti si confermano un mercato di riferimento, in crescita e sempre più maturo. Il contesto Slow Wine ci porta a confrontarci proprio con quel target di clienti e di consumatori che piacciono a noi: ovvero interessati a piccole aziende biologiche con filiera corta. In queste manifestazioni ci troviamo con colleghi come noi a parlare a un pubblico realmente interessato”.

    La cantina dell’Oltrepò Pavese, con la sua filosofia di produzione ha conquistato dunque il pubblico internazionale grazie alla sua sostenibilità ambientale e alla qualità delle materie prime.

    Inoltre, ci facciamo portavoce sui mercati internazionali di un territorio – l’Oltrepò Pavese – sempre più vocato al Pinot Noir”, aggiunge Francesca. “In questi anni – inoltre – sta crescendo anche l’interesse del pubblico straniero verso la bollicina dell’Oltrepò, il nostro metodo classico, quando prima sui mercati esteri si conoscevano solo lo Champagne e il Prosecco”.

    La famiglia di Tenuta mazzolino, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito
    La famiglia di Tenuta mazzolino, articolo: Tour, fiere, il mondo dentro il calice di Tenuta Mazzolino 2023, foto da sito

    Tenuta Mazzolino è pronta a farsi conoscere in tutto il mondo, con il suo stile unico e la sua attenzione alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Non perdete l’occasione di assaggiare i loro vini durante il loro tour mondiale. San Francisco, Seattle, Londra, Dallas, Miami, New York, Düsseldorf e poi, per chiudere il cerchio, Verona con il Vinitaly!

    Da comunicato stampa

    Approfondimenti sulla Tenuta Mazzolino

    La Tenuta Mazzolino è un’azienda vinicola situata nell’Oltrepò Pavese, in Lombardia, Italia. L’azienda produce vini di alta qualità, tra cui Pinot Nero, Barbera, Moscato, Chardonnay e altri ancora.

    Si trova a pochi chilometri dal centro di Canneto Pavese, immersa in un paesaggio di colline e vigneti. L’azienda ha una storia che risale al 1700 e la tenuta comprende una villa storica, una cantina e un’area degustazione.

    La cantina è stata recentemente ristrutturata e modernizzata, ma ha mantenuto la tradizione nella lavorazione delle uve. La Tenuta Mazzolino produce vini di alta qualità, che hanno vinto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

    L’azienda offre visite guidate alla cantina e degustazioni di vini, che sono prenotabili online o tramite telefono. Inoltre, la Tenuta Mazzolino organizza eventi e manifestazioni durante tutto l’anno, tra cui cene a tema, concerti e molto altro ancora.

    Di Carol Agostini

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  • La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    PROWEIN 2023

    Redazione

    Ci puoi trovare dal 19 al 21 Marzo allo stand A71 nella Hall 16, la Regina Bianca di Toscana e i suoi Paladini ti aspettano al ProWein 2023!

    Locandina della partecipazione al Porwein da parte del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, immagine da comunicato stampa, Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Locandina della partecipazione al Prowein da parte del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, immagine da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano sarà presente alla prestigiosa fiera del vino di Düsseldorf che si terrà dal 19 al 21 Marzo.

    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Il giornalista Othmar Kiem, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Nelle giornate di lunedì 20 e martedì 21, il Master of Wine Markus Del Monego ed il giornalista Othmar Kiem terranno delle interessanti degustazioni durante le quali saranno approfonditi alcuni degli aspetti più affascinanti di questo vino eccellenza della Toscana.

    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!
    Master of Wine Markus Del Monego, foto da comunicato stampa, articolo: La Regina Bianca di Toscana ti aspetta al ProWein 2023!

    Nel corso di tutto l’evento potrai visitare il banco consortile allo stand A71 nella Hall 16 e scoprire tutti i sapori della Vernaccia di San Gimignano. Inoltre, potrai incontrare alcuni produttori che sapranno svelarti tutte le qualità della nostra amata Regina!

    Gli eventi in programma
    Lunedì 20 Marzo
    Ore 11:00
    Presso la Hall 13 – F80
    Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva

    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal Master of Wine Markus Del Monego
    Ecco le etichette selezionate:

    IL PALAGIONE, “Hydra” annata 2022
    FATTORIE MELINI, “Le Grillaie” annata 2021
    LA LASTRA, annata 2021
    PODERI DEL PARADISO, “Biscondola” riserva 2021
    CASA ALLE VACCHE, “Crocus” riserva 2020
    TENUTA LA VIGNA, riserva 2018

    Informazioni utili

    Per iscriverti visita il nostro sito: https://vernaccia.it/
    Martedì 21 Marzo
    Ore 11:00
    Presso la Hall 13 – F80
    Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: ein toskanischer Weißwein mit Alterungspotenzial

    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal giornalista Otham Kiem
    Ecco le etichette selezionate:

    FATTORIA DI FUGNANO, “Donna Gina” annata 2019
    IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA, “Campo della Pieve” annata 2018
    TERUZZI, “Isola Bianca” annata 2017
    MORMORAIA, “Ostrea” annata 2016
    PANIZZI, “Vigna Santa Margherita” annata 2015
    CASALE FALCHINI, “Ab Vinea Doni” annata 2014

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  • Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

    Redazione

    Il percorso enogastronomico “Brunello a Palazzo” si è svolto venerdì 9 dicembre nella storica e prestigiosa cornice di Palazzo Caetani a Fondi ed è stato organizzato da Associazione Decant, in collaborazione con EnoClub Siena.

    Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

     Hanno partecipato 29 cantine:

    Argiano, Carpineto, Casa Raia, Col D’Orcia, Corte dei venti, Fattoi, Il Marroneto, L’aietta, La Casaccia di Franceschi, Le Chiuse, Le Ragnaie, Paradiso di Cacuci, Pietroso, Piombaia, Poggio Lucina, San Felice, Sanlorenzo, San Polo, Sassodisole, Sesti, Tenuta Buontempo, Tenuta Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Tricerchi, Vasco Sassetti, Villa i Cipressi, Villa Poggio Salvi. Erano presenti 5 produttori.

    In degustazione c’era anche un gin prodotto nel territorio Fondano, il Varani Gin.

    Momenti di degustazione durante l'evento: Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Momenti di degustazione durante l’evento: Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

    Per la gastronomia c’erano 14 stand:

    BELU Restaurant, Caseificio L’Angolo della Mozzarella, CO.CO Cookery Cocktail, Come una volta – Salumeria Alcolica, Da Fausto Eventi, Forneria Macchiusi di Vallemarina, Gregorio De Gregoris, Laghetto Living, Lo.Go., Norcineria Petrillo, Red’s Cibarie e Miscele, Ristorante Essenza, Ristorante Lo Stuzzichino, Ristorante Riso Amaro.

    Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
    Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

    Durante la serata il dott. Santiago Marone Cinzano ha guidato una verticale di “Brunello Poggio al Vento, riserva Col D’Orcia” e Davide Bonucci, presidente di EnoClub Siena, ha tenuto una Masterclass sul “Brunello Riserva”.

    Il pubblico di winelovers e sommelier all'evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
    Il pubblico di winelovers e sommelier all’evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

    In apertura di evento, c’è stato un intervento dell’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati che ha illustrato il progetto Made in Lazio che vede coinvolta l’Associazione Decant con gli eventi “Brunello a Palazzo”, “Franciacorta in Villa” e “Decant sotto le stelle – Vino e Territorio” .

    Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
    Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

     

    L’evento è stato patrocinato dal Comune di Fondi, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dal MOF.

    Da comunicato stampa

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  • Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Qual è il trend di mercato dell’enoturismo? I dati presentati in anteprima in un webinar gratuito

    Redazione

    Cantine.wine leader in Italia nella vendita di esperienze in cantina online, Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 ha organizzato un webinar gratuito nel corso del quale renderà pubblici in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023. Un appuntamento rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.

     

    Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa
    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa

    L’enoturismo in Italia è in grande salute e segna numeri positivi, i dati ci raccontano che in vacanza sei italiani su dieci scelgono di visitare cantine, agriturismo piuttosto che frantoi. In grande ascesa anche l’enoturismo di prossimità, che avvicina tutti coloro che vogliono entrare in contatto con la natura, oltre che alla possibilità di gustare piatti tipici locali e vivere qualche giorno all’insegna del relax e del benessere.

    Ma le cantine sono attrezzate per accogliere un turismo in crescita e sempre più esigente? Hanno gli strumenti per promuovere correttamente ed in modo efficace i propri servizi? Conoscono i trend di mercato e cosa  chiede la domanda?

    Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar gratuito di Cantine.wine, foto da comunicato stampa
    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar gratuito di Cantine.wine, foto da comunicato stampa

    Per fare enoturismo oggi non basta più aprire le cantine a tutti, ma occorre conoscere e gestire molti aspetti dell’esperienza che oggi un enoturista richiede, piuttosto che proporre e favorire una serie di attività che, combinate tra di loro, ottimizzano gli sforzi dell’azienda stessa.

    Alessandro Belloni Webinar Cantinewine, immagine da comunicato stampa
    Alessandro Belloni Webinar Cantine.wine, immagine da comunicato stampa, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar 

    Alessandro Bellosi, CEO di Cantine.wine, Davide Valin founder di XeniaPro e Marco Minghini, consulente marketing per il mondo dell’enoturismo. sono i tre esperti che Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 condurranno un webinar gratuito rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.

    Davide Valin di Cantine.wine, enoturista, foto da comunicato stampa
    Davide Valin di Cantine.wine, enoturista, foto da comunicato stampa, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar 

    Momento importante della videoconferenza sarà quando verranno presentati in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023 raccolti ed elaborati da Cantine.wine, ospite speciale dell’incontro Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini.

    Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini, foto da comunicato stampata, articolo: Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar
    Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini, foto da comunicato stampata, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Quali saranno gli argomenti di formazione trattati durante il webinar?

    “Sonderemo l’evoluzione della figura dell’enoturista e della customer journey, verranno affrontati temi legati alla best practices e di come una cantina dovrebbe promuoversi online.” – dichiarano gli organizzatori – “Parleremo di Wine Club e di Brand Indentity, strumenti oggi fondamentali per valorizzare il proprio vino e le esperienze in cantina.

    Molto importante anche il tema dello storytelling e poi vedremo i dati in anteprima del 2022 e i risultati di vendita del vino derivanti dalle esperienze in cantina vendute da Cantine.wine. Infine ci soffermeremo sulle tendenze e i trend emersi da questi ultimi dati per la stagione in arrivo.”

    La piattaforma Cantine.wine

    Cantine.wine è una piattaforma online che permette di prenotare le più belle esperienze nelle cantine Italiane dando la possibilità di viverle insieme a coloro che producono i loro vini. Tra i  leader in Italia il portale web conta più di 300 cantine aderenti, 20.000 visite e utenti al mese, 30.000 utenti registrati per un totale di 21.000 esperienze vendute.

    Progettato e realizzato per aiutare le cantine a migliorare l’esperienza d’acquisto online e facilitare la gestione dell’ospitalità, cantine.wine offre servizi di booking e vendita dei vini in modo innovativo, con buoni regali, offerte e wine box.

    Uno sguardo ai relatori e ospiti del webinar sull’enoturismo

    Alessandro Bellosi – CEO cantine.wine
    Ideatore e fondatore del portale di riferimento per il mondo dell’enoturismo, ho deciso di investire le mie energie nella mia passione: l’accoglienza in cantina.

    Cantine.wine è online dal 2017 e ad oggi siamo il primo portale dedicato alle visite in cantina con più di 300 cantine aderenti. Siamo uno staff di professionisti specializzati nel settore enogastronomico, attenti alle esigenze degli appassionati di vino: ogni cantina sul nostro portale è stata personalmente visitata al fine di garantire un servizio d’eccellenza.

    Silvano Brescianini – CEO Barone Pizzini
    Dal 2019 è presidente del Consorzio Franciacorta. Nato ad Erbusco, nel cuore della Franciacorta, è cresciuto nella fattoria del nonno, che produceva vino molto prima che quel territorio diventasse famoso per i suoi “metodo classico”.

    Dopo gli studi di sommelier e gestione alberghiera, e dopo le prime esperienze nella ristorazione, è entrato a far parte del team dell’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano, uno dei primi ristoranti coronati dalle tre stelle Michelin, dove si è appassionato al mondo dei grandi vini.

    Successivamente al San Domenico di Imola, con cui ha partecipato all’apertura a New York nel 1988, poi l’ingresso nel 1993 nell’Azienda vinicola Barone Pizzini, per coordinare l’apertura del ristorante della tenuta. Dal 1994 ha ricoperto i ruoli di direttore di produzione, amministratore delegato e, oggi, di CEO.

    Davide Valin – Consulente marketing per gli operatori Turistici, founder di XeniaPro
    Appassionato e attivo nel settore turistico da 20 anni ora con Xeniapro supporto le aziende del settore nel processo di ideazione, gestione e coordinamento di un piano di Comunicazione e Marketing Digitali.

    La nostra missione: aiutiamo gli operatori turistici a catturare e trasformare chi pianifica un viaggio online in cliente, utilizzando strategie di Inbound Marketing dove tutti i servizi sono coordinati tra loro in linea con il ciclo di acquisto del cliente.

    Marco Minghini – Consulente di digital marketing & comunicazione per il mondo dell’ospitalità | Assaggiatore ONAV

    Da 10 anni lavoro nel settore del marketing e negli ultimi 6 mi sono specializzato nell’accoglienza turistica ed enoturismo. Aiuto le aziende a comunicare i propri valori al giusto pubblico di riferimento e a vendere i propri prodotti a chi è disposto a pagare di più. Supporto le realtà a realizzare percorsi di accoglienza in cantina e ospitalità. Sono assaggiatore di vino ONAV e giro per il mondo andando a visitare le cantine di vino.

    Marco Minghini, articolo: Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa
    Marco Minghini, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa

    Il webinar si svolgerà Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00, sarà possibile registrarsi e partecipare gratuitamente attraverso questo link: https://tinyurl.com/463h2zjd

    Da comunicato stampa Carol Agostini


    Sito ufficio stampa: https://www.thewinelinker.it/

    Sito progetto: https://www.cantine.wine/

    Siti Partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/