Tag: foodandwineangels

  • Podere Casa Al Vento, novità della cantina in un calice 2024

    Podere Casa Al Vento, novità della cantina in un calice 2024

    Montepulciano – Podere Casa al Vento: le sfide enologiche per il futuro tra territorialità e diversità

    Di Cristina Santini

     

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    In occasione dell’anteprima del Vino Nobile, la nostra redazione ha visitato Podere Casa al Vento, Azienda agricola vitivinicola e olearia a conduzione familiare, situata a Sant’Albino, a soli 5 km da Montepulciano, immersa tra le verdi colline della Val di Chiana e della Val D’Orcia.
    Qui, tra vigneti e uliveti, gli ospiti possono godere anche di sistemazioni a ristorazione indipendente, arredate in stile rustico e dotate di ogni confort.

    La visione è ben definita: radici profonde nel passato, ma uno sguardo fiducioso verso il futuro che bilancia tradizione e innovazione, creando un terreno fertile per la crescita, obiettivo fondamentale per questa realtà che punta ad aumentare la produzione nei prossimi cinque anni, con il conseguente investimento sulla cantina, per un mercato non solo territoriale.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Dei sette ettari vitati complessivi condotti in regime biologico, cinque sono attualmente in produzione, mentre due sono stati acquisiti nel 2021 ed entreranno in produzione l’anno prossimo. Un passo positivo per un nuovo traguardo.
    Nel 2023, sono stati piantati mille ulivi tra le varietà Leccino e Frantoio, che si affiancano ai 250 ulivi più vecchi, inclusi quelli di Pendolino e Moraiolo. Questo ampliamento contribuirà a una produzione di olio più grande.

    Il Vino Nobile di Montepulciano ha rappresentato una ricca ed emozionante esperienza gustativa, racchiusa nel territorio, nella cultura e nella passione di questa terra ed è indubbiamente il re di queste zone. E’ nato su questi colli che circondano la patria del poeta Poliziano, ma non è il solo e unico elemento in gioco.

    Su un terreno prevalentemente argilloso limoso, fertile e ricco di humus, accanto ai cinque cloni di Sangiovese e Canaiolo Nero che coprono quattro ettari totali, negli ultimi anni sono state messe a dimora varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah, Pinot Nero che hanno trovato il loro habitat ideale.
    Questa diversità ha consentito e consente di sperimentare e creare vini unici, uscendo anche dal classicismo, a patto che non si corra per arrivare sul mercato, altrimenti si rischierebbe di perdere quell’essenza speciale. L’unicità richiede tempo.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, le Vigne
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, le Vigne

    Il Cabernet Sauvignon che ha dato vita a Brutus dal 2017 è sicuramente una vittoria degna di nota. Tuttavia essendo piantato da pochi anni, il Pinot Nero richiederà ancora un po’ di pazienza prima di poterlo assaporare.

    La cura e l’attenzione dedicate alla vigna si ripagano nella qualità del vino che abbiamo degustato. La raccolta manuale delle uve è un processo laborioso ma essenziale. Dopo la vinificazione, il mosto viene fatto affinare in botti di rovere di grande capacità raggiungendo complessità e carattere durante il periodo di invecchiamento. L’uso del metodo biologico e di lotta integrata, come per esempio il sistema della confusione sessuale, contribuiscono non solo al rispetto della natura, tema fondamentale, ma anche a produrre uve sane e a creare vini molto apprezzati.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, i vini degustati
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, i vini degustati

    La produzione attuale si aggira intorno alle 10000 bottiglie a fronte di un potenziale di circa 20000, limitata oggi a 4 etichette:

    Rosso di Montepulciano Doc 2019, Sangiovese in purezza affinato in acciaio.
    Il Rosso di Montepulciano, in questi ultimi anni, sorprende e continua a guadagnare popolarità affiancando con devozione il Nobile. Il suo colore rosso rubino trasparente con iniziali riflessi granati ai bordi è affascinante, e la verticalità delle spezie con un tocco di peperoncino dolce suona intrigante.

    Nonostante i 14,9 gradi, morbidezza e alcolicità sono ben bilanciate, rendendolo un piacere da bere anche come aperitivo. I tannini setosi e la lunghezza persistente suggeriscono che sia un vino da invecchiare. Inoltre, il palato pulito e ampio con note di tabacco, cacao e liquirizia leggera lo rendono ancora più interessante.
    E’ come un racconto avvincente, che si svela a ogni sorso, regalando emozioni e nuovi piaceri sensoriali.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Nobile di Montepulciano Docg 2018, Sangiovese in purezza che esce quest’anno sul mercato, 24 mesi di affinamento in botti di rovere francese da 20 hl.
    La freschezza dell’anguria si fonde con la nota balsamica mentolata, le ciliegie, immerse nel loro liquore, rilasciano una dolcezza intensa e fruttata, come la sensazione ferrosa conferisce profondità e persistenza. Un tocco di asprezza e rugosità dovuta ai tannini non permette ancora la sua massima esternazione.

    Il sorso è godibile, nonostante la giovane età e una sinfonia di sapori danzano al gusto come l’essenzialità del cacao. L’acidità vivace si sposa con la freschezza fruttata, creando un equilibrio armonioso. Il sapore spedito, centrale, persiste a lungo nella bocca poi così ampia come un viaggio senza fine.
    E’ un giovane guerriero, pronto a conquistare il mondo.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice

    Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2016, 100% Sangiovese affinato per 36 mesi in botti di rovere francese e 6 mesi in bottiglia. Imbottigliato nel 2020 e ancora non in commercio.
    Intenso e limpido il suo colore rosso rubino dai riflessi granati che evoca calore, profondità e maturità. Il profumo è raffinato e piacevole, ricco di frutto rosso maturo, con sentori leggermente speziati e delicati sbuffi erbacei. Freschezza e piacevolezza di beva sono le sue caratteristiche che assieme ad una struttura tannica sono come un poema in sospeso, un quadro incompleto che attende ancora il suo ultimo pennello. Un vino coinvolgente che deve trovare la sua pienezza e invecchiare ulteriormente. In generale, sembra abbia potenziale e stia evolvendo nella giusta direzione.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vino degustato
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vino degustato

    Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2015
    Completamente diverso dall’annata precedente, questa ottima Riserva offre una ciliegia sotto spirito, una speziatura dolce, sfumature più evolute di cuoio e cioccolato nero. L’equilibrio è notevole, con tannini integrati e una persistenza significativa e duratura. L’acidità è ben bilanciata, rendendo questo vino molto elegante, maturo e pronto per essere gustato. Questo calice ci ricorda Caravaggio quando nel suo “Bacco” cattura l’intensità e la sensualità del momento, rendendo il vino parte integrante dell’opera.

    Brutus Toscana Igt 2019, Cabernet Sauvignon invecchiato 24 mesi in botti di rovere francese da 20 hl.
    Il suo colore rubino profondo promette una ricchezza sensoriale che si rivela nel bouquet aromatico. Le note di violetta e garofano danzano insieme ai frutti rossi maturi, come il ribes nero e le prugne. L’affinamento in legno dona un leggero tocco di vaniglia, mentre il pepe nero e le erbe speziate aggiungono complessità.
    In bocca, i sapori della frutta rossa si fondono con accenni di cioccolato fondente e tabacco, creando un’esperienza gustativa avvolgente e persistente. Tuttavia, i tannini ancora verdi suggeriscono che questo vino non è ancora pronto per la sua massima espressione. Il tempo è galantuomo e rivelerà tutta la sua bellezza.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vino degustato
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vino degustato

    Brutus Tuscany Igt 2018, Cabernet Sauvignon affinato 12 mesi in botti di rovere francese da 20 hl.
    La descrizione di questo vino evoca un quadro sensoriale intrigante e sofisticato che intreccia profumi fruttati di prugna, combinata ad un dattero succoso avvolto in una brezza fresca di menta. Sensazioni più evolute di tabacco e una nota eterea di goudron chiudono il sorso in un finale memorabile. L’annata 2018 sembra essere un vero capolavoro, con acidità elevata, complessità e un carattere avvolgente, superando addirittura la grande annata 2019. La sua struttura tannica potente e la sensazione di pulizia al palato la rendono davvero ammaliante e poliedrica.

    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice, foto dell'autrice, vini degustati
    Podere Casa Al Vento, le novità della cantina in un calice 2024, foto dell’autrice, vini degustati

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-2023/

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito cantina: https://www.poderecasalvento.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024

    Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024

    Focus su Suvereto all’anteprima del vino “L’Altra Toscana

    Di Adriano Guerri

    Lo scorso 19 febbraio a Palazzo degli Affari a Firenze è andata in scena l’Anteprima dei vini di Toscana provenienti da areali e consorzi più piccoli riuniti in un’unica Kermesse.

    Vigneto a Suvereto, foto dell'autore, articolo: Suvereto in prima linea all'Anteprima L'Altra Toscana 2024
    Vigneto a Suvereto, foto dell’autore, articolo: Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024

    La degustazione era rivolta alla stampa nazionale ed internazionale, dalle ore 9:00 alle 14:00  e dalle 14:00 alle 19:00 anche a operatori del settore e winelover, vi erano vini delle DOP e IGP:

    Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.

    È dell’enclave di Suvereto che vogliamo condividere le nostre impressioni sui vini degustati, alcuni cenni della denominazione anticipano le note di degustazione.

    Suvereto foto dell'autore, articolo: Suvereto in prima linea all'Anteprima L'Altra Toscana 2024
    Suvereto foto dell’autore, articolo: Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024, foto dell’autore

    L’areale della denominazione Suvereto si trova in Val di Cornia in provincia di Livorno,  contermine con la provincia di Grosseto a sud,  a poca distanza dal mare. Siamo sulla Costa degli Etruschi ed in Maremma Toscana.

    Ingresso Palazzo degli Affari di Firenze, articolo: Suvereto in prima linea all'Anteprima L'Altra Toscana 2024, foto dell'autore
    Ingresso Palazzo degli Affari di Firenze, articolo: Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024, foto dell’autore

    La produzione di vini è  estesa a tutto il comune di Suvereto. La docg è  nata nel 2011 dalla sottozona Val di Cornia Doc, da allora è possibile produrre vini con etichetta Docg Suvereto.

    Quattro sono le tipologie: Suvereto, Suvereto Sangiovese, Suvereto Merlot e  Suvereto Cabernet Sauvignon. I vitigni che danno origine a questo singolare vino sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot ed il Sangiovese,  tuttavia, tra i filari si trovano anche altri vitigni autoctoni e alloctoni sia bianchi che rossi. I terreni sono in prevalenza argillosi e sabbiosi ed anche ricchi di limo.

    In questo meraviglioso lembo di Toscana, a due passi dal Mar Tirreno e a poca distanza dalle colline Metallifere con una vicinanza all’Isola d’ Elba, beneficia di buona  ventilazione,  un toccasana per le piante e di buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, la vite ha trovato un habitat ideale ed è capace di dare origine a vini di elevata qualità. Le rese per ettaro nei vigneti sono molto basse. Il suggestivo Borgo é di origine medievale e nel punto più alto ci sono i ruderi dell’antica Rocca Aldobrandesca.
    La Rocca porta il nome dell’antica famiglia comitale degli Aldobrandeschi. Suvereto, inoltre, fa parte del circuito de ”I Borghi più belli d’Italia”.  Ma, ora passiamo all’analisi sensoriale di alcuni vini che mi hanno maggiormente colpito.
    Scaffale vini con servizio Sommelier per la stampa, articolo: Suvereto in prima linea all'Anteprima L'Altra Toscana 2024, foto dell'autore
    Scaffale vini con servizio Sommelier per la stampa, articolo: Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024, foto dell’autore

     

    Bulichella Suvereto Docg Coldipietrrosse 2018 – Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 20 % e Petit Verdot 10% – Rosso rubino vivace,  rilascia note di ribes, mirtillo, fragola, tabacco e polvere di cacao,  buona e setosa la trama tannica e la lunga persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: www.bulichella.it
    Macchion dei Lupi Costa Toscana Merlot Igt 2016 – Merlot 100% – Rosso rubino profondo, si percepiscono netti sentori di confettura di frutti di bosco, resina, spezie orientali e eucalipto, sorso articolato, ricco e di buona struttura.
    Sito di riferimento: www.info@macchiondeilupi.it
    Petra Toscana Merlot Igt Quercegobbe 2021 – Merlot 100% – Rosso rubino scuro, libera sentori di amarena, cassis, erbe aromatiche,  e macchia mediterranea,  sorso fresco ed appagante con finale duraturo.
    Sito di riferimento: www.petrawine.it
    Petricci Del Pianta Suvereto Sangiovese Docg Buca di Cleonte 2020 – Sangiovese 100% – Rosso rubino trasparente e consistente, rimanda note di rosa, ciliegia,  prugna,  bacche di ginepro e tabacco,  gusto avvolgente e generoso.
    Sito di riferimento: www.petriccidelpianta.it

    Sala degustazione per la Stampa a Palazzo degli Affari, articolo: Suvereto in prima linea all'Anteprima L'Altra Toscana 2024, foto dell'autore
    Sala degustazione per la Stampa a Palazzo degli Affari, articolo: Suvereto in prima linea all’Anteprima L’Altra Toscana 2024, foto dell’autore

    Renis Toscana Rosso Igt Renis 2021 – Syrah 100% – Rosso rubino impenetrabile,  sprigiona note di mora,  mirtillo, prugna e liquirizia,  sorso fresco, accattivante e durevole.
    Sito di riferimento: www.renis.it

    San Rocco Costa Toscana Syrah Igt San Rocco 19 2021 – Syrah 100% – Rosso rubino profondo, dipana sentori di violetta,  amarena, ribes e pepe nero,  al palato è setoso e armonioso,  lungo e duraturo.
    Sito di riferimento: www.agriturismosanrocco.it

    Tenuta La Batistina Costa Toscana Rosso Igt Nero Galestro 2021 – Merlot 60%, Cabernet Franc 30% e Malbech 10% – Rosso rubino vivace, rivela note di marasca, frutti di bosco, tamarindo e macchia mediterranea,  sorso sapido, leggiadro e decisamente lungo.
    Sito di riferimento: www.tenutalabatistina.it

    Tua Rita Toscana Sangiovese Igt Perlato del Bosco Rosso 2021 – Sangiovese 100% – Rosso rubino intenso, emana sentori di violacciocca, una cascata di frutta rossa, sottobosco e ginepro, sorso vibrante, avvolgente e durevole.

    Sito di riferimento: www.tuarita.it

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ 
  • Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Elsa Leandri e i suoi viaggi alla scoperta delle bollicine francesi

    Di Elsa Leandri

     

    Percorrendo la statale che collega Reims a Epernay si vede da lontano, ad indicarci la via, l’emblematico faro di Verzenay, attualmente sede del Museo della Vite. Oggi, in questa giornata piovosa, siamo proprio diretti in questo villaggio della Montagne de Reims, che fa parte dei 17 Grand Cru della Champagne.

    Come in tutti i paesi della zona non mancano le indicazioni stradali di molte cantine di vigneron. Se a volte è bello lasciarsi guidare dall’istinto questa volta ci siamo organizzati e andiamo a colpo sicuro da Frédérique et Cédric Lahémade, i proprietari di Champagne Jean-Claude Mouzon.

    Domaine Jean Claude Mouzon, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Domaine Jean Claude Mouzon, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Quando arriviamo c’è un piccolo gruppo di turisti anglofoni che sta ultimando gli assaggi e gli acquisti tra risate e sorrisi ed il tutto ci mette di buonumore. È Cédric, impegnato fino ad ora nella filtrazione delle ultime cuvée, che ci guiderà nella visita della cantina.

    ELSA LEANDRI CON CÉDRIC LAHEMADE CHAMPAGNE JEAN CLAUDE MOUZON, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    ELSA LEANDRI CON CÉDRIC LAHEMADE CHAMPAGNE JEAN CLAUDE MOUZON, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Appena arriva il suo sorriso ci conquista e traspare immediatamente la sua gentilezza. Inizia subito a raccontarci come questo progetto di amore e di vita sia nato su un tatami, in quanto è proprio a lezione di arte marziale che ha conosciuto sua moglie Frédérique.

    La maison, a conduzione familiare, è stata fondata all’inizio degli anni 80 da Jean Claude Mouzon, suocero di Cédric, ed è dal 2002 che sono subentrati i coniugi Lahémade diventando custodi e in parte innovando quello che è stato loro tramandato. Ad ora sono proprietari di 4 ettari suddivisi in 45 piccole parcelle impiantate a Chardonnay e Pinot Nero e localizzate nei comuni di Verzenay, Verzy, Beaumont-sur-Vesle e MaillyChampagne.

    La loro produzione annuale conta circa 20000 bottiglie di cui la metà è destinata all’export verso USA, Danimarca, Italia ma anche Giappone e, come spesso è consuetudine per i piccoli vigneron, una parte della loro uva viene venduta alle grandi maison di Champagne quali Krug e Bollinger.
    Nella cantina oltre alle immancabili cuvée inox ci colpisce la presenza di 6 tonneau destinati alla produzione dello champagne “Les Déliés”.

    Queste botti sono prodotte, per rimarcare il legame con il territorio della Montagne de Reims, con le querce locali di Verzy dalla Tonnellerie de Champagne di cui vi invitiamo a leggere l’articolo dedicato se non lo avete già fatto.

    CHAMPAGNE JEAN CLAUDE MOUZON, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay, botti e tonneau della cantina
    CHAMPAGNE JEAN CLAUDE MOUZON, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay, botti e tonneau della cantina

    Quando si pensa a quest’altro villaggio Grand Cru, istantaneamente viene fatta l’associazione di idee con i Faux de Verzy, alberi unici (faggi principalmente, ma anche querce e castagni) che hanno subito una mutazione genetica spontanea, ancora inspiegata da un punto di vista scientifico, e che presentano dei rami tortuosi e contorti il cui fascino viene magistralmente catturato dal fotografo Emmanuel Goulet (https://www.instagram.com/manugoulet/?hl=fr).

    FAUX DE VERZY PH CREDIT EMMANUEL GOULET, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    FAUX DE VERZY PH CREDIT EMMANUEL GOULET, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Piccola chicca della visita è la parte finale in cui ci mostra la zona in cui vengono custodite le vecchie annate sotto l’occhio vigile di Dom Mouzon.

     

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/elsa-leandri-in-champagne-primo-tour-hermonville/

    È giunto il momento di passare alla degustazione.

    Candeur D’Esprit Blanc de Blancs
    (100% Chardonnay. 50% vendemmia 2019 e 50% vin de réserve, 5g/L)
    La freschezza dei fiori bianchi viene accompagnata dai sentori di pompelmo e di mandarino. Effluvi di zenzero in chiusura. In bocca il sorso è verticale e si allunga con una mineralità che rievoca il kumquat.

    Reverse
    (50% Chardonnay-50% Pinot Nero. 40% vendemmia base 2021 e 60% vin de réserve, 5 g/L)
    È impossibile non notare l’elevata percentuale dei vini di riserva tant’è che come ci fa notare Cédric il nome Reverse altro non è che l’anagramma di Réserve.
    La frutta si declina dalla pesca, alla mela renetta, alla carambola con una delicata nota floreale di biancospino. Lievi ricordi di polvere di caffè. Avvolgente in bocca conquista per la sua chiusura di cedro candito e per la sua freschezza.

    Reverse Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Reverse Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Et sans ciel?
    (65% Pinot Nero- 30% Chardonnay- 5% Meunier vendemmia base 2021 e 25-30% vin de réserve, 5g/L)
    Et sans ciel…la cui pronuncia in francese rimanda a “Essentiel” (essenziale) proprio come vuole essere.
    Menta limone, lemongrass, gelsomino, mughetto, pompelmo si intrecciano alla viennoiserie anticipando un sorso che verte inizialmente sulla verticalità per poi espandersi su echi di nocciola tostata.

    Et sans ciel? Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay, foto dell'autrice
    Et sans ciel? Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay, foto dell’autrice

    Grand Bouquin
    (70% Pinot Nero- 30% Chardonnay 20-25% vin de réserve, 5g/L)
    Il nome è un omaggio al paese di Verzenay essendo composto da Grand, che rimanda al fatto di essere tra i 17 Grand Cru della Champagne, e Bouquin, che indica il nome con cui vengono chiamati i suoi abitanti. La traduzione letterale è anche Grosso Libro e questo nome gli si addice pienamente essendo uno champagne dalle mille sfaccettature che si svela gradualmente con rimandi di pesca di vigna, lampone, fragola di bosco e ribes rosso, di pasticceria, pasta di mandorle, tiglio e acacia. L’entrata orizzontale seducente invoglia ed è ravvivata da una freschezza di piccola frutta rossa.

    Candeur D'Esprit e Grand BouquinChampagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Candeur D’Esprit e Grand BouquinChampagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Virdunacus 2015
    (80% Pinot Nero- 20% Chardonnay, extra brut, 3g/L)
    Di questo millesimo sono state prodotte volutamente unicamente 2015 bottiglie. Il nome che significa “verdeggiante” ci rimanda all’etimologia romana di Verzenay.
    Mela cotogna e pesca gialla si esprimono su un attraente sfondo di mandorla e nocciola tostate e di caffè. Avvolgente e sinuoso al palato si dissolve lentamente lasciando una reminiscenza di liquirizia.

    Virdunacus 2015 Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Virdunacus 2015 Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Le Déliés 2007 (100% Pinot Nero) e Le Déliés 2013 (100% Chardonnay)

    Prima di riportare le degustazioni di questi ultimi vini è necessario fare un approfondimento su questa etichetta. La sua prima produzione risale a venti anni fa ed ogni anno viene effettuata con il vitigno che maggiormente si è espresso in quella annata proveniente da una sola parcella: ad oggi infatti contiamo dieci Le Déliés a base Chardonnay e dieci a base Pinot Nero.
    Un vitigno, una parcella, un’annata: il tutto per racchiudere la massima espressione di quel particolare anno.
    Il vino viene vinificato nei tonneau per un anno dopodiché effettua l’affinamento sur lie sempre in legno per undici anni.

    Le Déliés 2007 (100% Pinot Nero) Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Le Déliés 2007 (100% Pinot Nero) Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Les Déliés 2007
    Ampio ed elegante sotto il profilo olfattivo: pesca nettarina, fragolina di bosco, ciliegia, burro, panna, pasticceria, caffè, cioccolato al latte, burro di arachidi e liquirizia. I profumi si declinano a mano a mano che la temperatura si scalda nel bicchiere regalandoci un’esperienza indelebile. Importante e distintiva l’entrata in bocca che seduce complice un’elevata persistenza su echi di marmellata di agrumi.

    Les Déliés 2013
    Bouquet di fiori bianchi, ananas, mango, mandarino cinese, fieno, cedro candito e un soffio di pepe bianco ci introducono a un sorso avvolgente e confortante con un affascinante finale di sapidità agrumata.

    Le Déliés 2013 (100% Chardonnay) Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell'autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay
    Le Déliés 2013 (100% Chardonnay) Champagne Jean Claude Mouzon, articolo e foto dell’autrice: Elsa Leandri in Champagne 2024, seconda tappa a Verzenay

    Con questi ultimi assaggi a malincuore lasciamo Cédric e Frédérique con la promessa di andarli a trovare nuovamente non appena sarà possibile.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: http://www.champagne-jean-claude-mouzon.com/index-en.html

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

     

  • Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    In Champagne e le Tonnellerie francesi di Hermonville

    Di Elsa Leandri

    Tutti quelli che parlano di vino spesso sono talmente concentrati a valutare il prodotto nel calice che si accontentano (erroneamente) di ricevere delle informazioni (come recipiente usato per affinamento o maturazione) finalizzate unicamente alla valutazione del campione. Ma se incominciassimo a chiederci che tipo di legno è stato usato, qual è la dimensione del contenitore o quale tostatura è stata effettuata saremmo spinti ad approfondire l’argomento al punto d’andare a visitare una Tonnellerie.

    Pensando alle botti vengono in mente immediatamente quelle, maggiormente diffuse, ottenute da rovere americano e da rovere francese, anche se sappiamo che possono essere utilizzate altre tipologie di legno come quello di acacia o di castagno, giusto per citarne alcune.

    La curiosità ci ha spinto fino in Champagne (l’amore per questa regione è atavico) a visitare una delle cento Tonnellerie francesi, la Tonnellerie de Champagne Ardenne che si trova a Hermonville a Nord-Ovest di Reims la quale vanta due certificati: uno il PEFC (Programme de reconnaissance des certifications forestières) che identifica la gestione sostenibile delle foreste e l’altro è l’EPV (Entreprise du Patrimoine Vivant) che racchiude le imprese francesi che si distinguono per il loro savoir faire.

    A farci da Cicerone è stato Jérôme Viard, che ha fondato questa impresa nel 1998 e che ci ha accompagnato lungo il percorso che il legno subisce per venir trasformato da albero in barrique o in botti di grandi dimensioni. 

    JEROME VIARD FOTO DI Tatiana Vereshchako, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    JEROME VIARD FOTO DI Tatiana Vereshchako, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Il primo lavoro che viene effettuato è quello di Jérôme Fournaise il merrandier, che si occupa di selezionare in foresta le querce (unicamente della specie sessile o peduncolata), la cui età può essere compresa tra gli 80 e i 250 anni, tenendo comunque conto che è ideale che il diametro sia di almeno 40 cm.

    Come per la vite anche per gli alberi il terreno in cui crescono dona e offre determinate caratteristiche: nel caso specifico della Tonnellerie di Champagne, che opera principalmente nei boschi della Champagne Ardenne, si può passare da un terreno limoso-argilloso nella Montagne de Reims con dei sentori più incisivi a un terreno ricco di gaize (roccia sedimentaria composta di silice) che verterà invece su note più eleganti.

    Jérôme Fournaise foto di Elsa leandri, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    Jérôme Fournaise foto di Elsa leandri, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Una volta selezionato l’albero questo viene trasportato alla tonnellerie dove viene segato (per ottenere botti di grandi dimensioni) o spaccato ( nel caso di barrique o tonneau) a seconda della grandezza del recipiente che si vuole ottenere: questo processo determina comunque una perdita di materiale tra il 70-80%, in quanto si devono considerare unicamente le sezioni in cui i raggi midollari hanno un andamento orizzontale.

    In caso contrario, infatti, avremmo un prodotto ad elevata permeabilità con conseguente fuoriuscita del liquido e con un elevato passaggio di ossigeno all’interno del recipiente che determinerebbe quindi un carattere ossidativo non ricercato.

    Alberi selezionati foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    Alberi selezionati foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Le doghe ottenute vengono poste all’aria aperta per minimo 3 anni, in modo che la pioggia ne lavi via la clorofilla e i tannini verdi e che il vento e il sole essicchino il legno.  Trascorso questo periodo sono lavorate in modo da ottenere una configurazione bombata verso l’esterno e concava verso l’interno e successivamente sono allineate le une a fianco alle altre per andare a costituire la botte; la loro posizione viene assicurata da un cerchio di metallo. Si procede quindi al riscaldamento della struttura a 180°C così da far in modo che il legno riesca a curvarsi e che quindi sia flessibile così da ottenere la classica forma curvilinea.

    Stagionatura delle doghe, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    Stagionatura delle doghe, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Lo step successivo prevede la tostatura della botte. Questo è il momento più importante e più delicato in quanto, in questa fase, i sentori presenti nel legno si modificano e saranno quelli che caratterizzeranno il vino: se la tostatura è veloce saranno presenti marcatamente i classici richiami associati all’uso del legno come vaniglia, noce di cocco, spezie, mentre se il processo viene effettuato per un periodo di tempo più lungo a temperature controllate oltre a degradare i tannini del legno si avrà anche una modifica dei sentori presenti ottenendo in tal modo delle note più evolute come quelle di pasticceria, panificazione, caffè, caramello, cacao. Jérôme predilige delle tostature lente e a basse temperature proprio per far in modo che il legno accompagni il vino e che non lo sovrasti.

    Doga curvata, Stagionatura delle doghe, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    Doga curvata, Stagionatura delle doghe, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    A questo punto si mettono le teste della botte (che non sono tostate) e tra un asse di legno e l’altro per garantire un perfetto isolamento viene messo del giunco. Si effettua quindi un foro (cocchiume) dal diametro di 4 a 6 cm e eventualmente può essere fatto un foro più piccolo sul fondo in cui viene applicato un rubinetto.

    Si capisce quindi che l’uso di un particolare legno, la sua dimensione e la tostatura modificano nettamente le percezioni che possiamo poi ritrovare nel calice, rendendo così ogni assaggio unico nel suo genere.

    Jérôme ci ha fatto degustare per concludere la visita tre champagne in cui sono state utilizzate botti di dimensioni diverse per poterne apprezzare la differenza.

    Champagne A&J. Demière Lysandre collection 2018 – 100% Meunier botte nuova da 1000L. I classici sentori di pera e mela cotogna sono accompagnati dalle note di miele di acacia e di brioche con un finale di agrume candito. In bocca offre un sorso elegante e seducente. 

    CHAMPAGNE A&J DEMIERE COLLECTION LYSANDRE 2018, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    CHAMPAGNE A&J DEMIERE COLLECTION LYSANDRE 2018, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Champagne Guy de Chassey Blanc de Noirs Ecrin 2 2017 – 100% Pinot Noir botte nuova da 205L. I ricordi di mandarino e di lampone sono accarezzati da effluvi di scorza di cedro. Entrata diretta e minerale. Lascia lentamente il cavo orale su echi di kumquat.

    CHAMPAGNE ECRIN N 2 GUY DE CHASSEY, foto dell'autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville
    CHAMPAGNE ECRIN N 2 GUY DE CHASSEY, foto dell’autrice, articolo: Elsa Leandri in Champagne 2024, primo tour a Hermonville

    Alain Bernard Blanc de Noirs – 100% Pinot Noir botte di 600L. Impatto olfattivo speziato in cui la liquirizia e l’anice stellato si intrecciano al frutto. Potente e gourmand al contempo con un finale dettato dalla mineralità.

    Tre assaggi completamente differenti l’uno dall’altro nei quali si può apprezzare la manodopera del viticoltore che si intreccia alla maestria della Tonnellerie: entrambi hanno un unico obiettivo fare in modo che il calice seduca, conquisti e crei un ricordo indelebile!

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito azienda: https://tonnellerie-artisanale.com/#index

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali

    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali

    Cesena in bolla, trionfo alle bollicine italiane e straniere 2024

    Di Carol Agostini

    L’evento “Cesena in Bolla, Non solo bollicine”, dedicato alle migliori spumanti Metodo Classico italiani e stranieri, si è svolto con successo il 12 e 13 febbraio presso i padiglioni di Pieve sestina della Cesena Fiera. Rivolto ai professionisti del settore, agli appassionati di vino e ai sommelier, la manifestazione ha offerto l’opportunità di degustare una vasta selezione di spumanti provenienti da 156 cantine e rappresentati da circa 900 etichette.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, locandina evento da comunicato stampa
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, locandina evento da comunicato stampa

    Le bollicine in mostra includevano pregiati vini provenienti da territori italiani noti per la produzione di spumanti come Franciacorta, Trento Doc, Oltrepò Pavese e Alta Langa, insieme a una varietà di Champagne, Cremant e Cava provenienti dall’estero. Oltre alle spumanti, i visitatori hanno avuto l’occasione di assaggiare grandi vini rossi e bianchi, accompagnati da proposte culinarie di alta qualità.

    L’organizzazione dell’evento, curata da Taste Production, ha permesso agli operatori del settore di partecipare gratuitamente previa registrazione online, mentre agli appassionati di vino e ai sommelier è stato richiesto un ingresso a pagamento, con un numero limitato di biglietti disponibili per garantire un’esperienza di degustazione ottimale.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini

    L’evento, nato nel 2014 e inizialmente ospitato al Golf Club di Forlì, ha trovato la sua collocazione definitiva presso la Cesena Fiera a Pieve sestina nel 2022, per garantire una maggiore accessibilità e soddisfare le esigenze del settore dell’Horeca proveniente da diverse regioni del Nord Italia e dalla Riviera romagnola.

    La presenza dei produttori di vino durante l’evento ha consentito loro di promuovere i propri prodotti, raccogliere ordini e stabilire nuove relazioni commerciali con gli operatori del settore.

    La prossima edizione dell’evento si terrà il prossimo anno, offrendo nuovamente un’esperienza unica nel mondo delle bollicine di alta qualità.

    Cesena in Bolla 2024 e non solo...viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini
    Cesena in Bolla 2024 e non solo…viaggi sensoriali, foto di Carol Agostini

    (altro…)

  • Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda

    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda

    Accessoridavino: Innovazione e Passione per il Mondo del Vino

    Di Carol Agostini

    L’universo del vino è intriso di passione, storia e gusto. Ed è proprio in questo contesto che Accessoridavino ha trovato la sua vocazione, offrendo oggetti di alta qualità che abbracciano l’essenza e il fascino di questo mondo unico. Fondata come divisione della rinomata Busini Srl, un’azienda leader nel settore promozionale con oltre 50 anni di esperienza, Accessoridavino si è rapidamente affermata come punto di riferimento nel campo degli accessori per vino.

    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l'azienda, logo da sito
    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda, logo da sito

    L’azienda si dedica completamente ai produttori di vino, alle enoteche e ai ristoranti, offrendo una vasta gamma di “oggetti per farsi ricordare” di alta qualità. Grazie alla personalizzazione dei prodotti, diventati in pochi anni un elemento essenziale nel merchandising professionale del settore vitivinicolo, Accessoridavino ha saputo conquistare un posto d’onore nel cuore degli appassionati del vino.

    Tra gli accessori più richiesti figurano calici e decanter, cavatappi e apribottiglie, ice bag, secchielli, spumantiere, tappi, drop stop e accessori da degustazione, pensati per regalare sempre la migliore esperienza ai clienti.

    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l'azienda, foto da sito
    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda, foto da sito

    La personalizzazione è uno dei punti di forza di Accessoridavino, che offre un’ampia gamma di tecniche di stampa per adattarsi alle esigenze dei clienti:

    • Serigrafia: con macchine specializzate fino a 8 colori.
    • Tampografia: con stampa tampografica fino a 4 colori.
    • Incisione laser: su tutti i materiali con tecnologia Laser CO2 – Yag.
    • Plotter: per la stampa digitale di banner, striscioni e roll-up.
    • Quadricromia: grazie alla stampante digitale UV, per stampare su ogni tipo di supporto con foto in HD di piccola, media e grande dimensione.

    Ma Accessoridavino non è solo un fornitore di accessori. Nel corso degli anni ha consolidato diverse partnership e sponsorizza alcuni dei più importanti eventi vitivinicoli, come Vinitaly, Hostaria, Merano Wine Festival, Wine & Siena, Regina Ribelle e molti altri. Partecipa ad oltre 30 eventi in tutta Italia durante l’anno, offrendo consulenza sul mondo dell’accessoristica e distribuendo piccoli regali per rendere ancora più memorabile l’esperienza dei visitatori.

    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l'azienda, foto da sito
    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda, foto da sito

    Il team di Accessoridavino è composto da professionisti esperti e appassionati:

    • Tommaso Bisori: Responsabile commerciale
    • Jacopo Micheletti: Commerciale
    • Massimo Biondi: Commerciale
    • Diego Tazioli: Commerciale
    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l'azienda, foto da sito
    Accessoridavino 2024, un anno ricco di eventi per l’azienda, foto da sito

    Per ulteriori informazioni e per consultare il catalogo, è possibile visitare il sito ufficiale www.accessoridavino.com o seguire Accessoridavino sui social media:

  • Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona

    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona

    Chianina and Syrah: Il Festival delle Eccellenze Enogastronomiche della Valdichiana

    Di Carol Agostini

    Nella suggestiva cornice della Valdichiana toscana, si è svolto il prestigioso evento Chianina and Syrah, unendo due eccellenze del territorio: i rinomati vini della Cortona DOC e la pregiata carne di Chianina IGP. L’evento ha dato spazio ai grandi Syrah italiani e a una selezione di importanti Syrah internazionali, celebrando così il connubio perfetto tra tradizione enologica e gastronomica.

     

    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, logo da comunicato stampa
    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, logo da comunicato stampa

    La città di Cortona si è rivelata non solo capitale, ma anche laboratorio della Syrah in Italia, grazie all’intuizione della famiglia D’Alessandro che molti anni fa ha intrapreso questo percorso. Il festival ha celebrato il lavoro e i frutti di questa terra, patria della Chianina e di questo vitigno, esplorando le sfumature e le peculiarità che caratterizzano il territorio.

    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, foto da sito
    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, foto da sito

    Il Vino

    L’evento ha offerto un’anteprima dei Syrah della Cortona DOC e dei Syrah d’Italia, con la partecipazione di ospiti speciali provenienti da altre nazioni. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di degustare una selezione dei migliori vini della zona, esplorando la ricchezza e la complessità dei Syrah italiani e internazionali.

    I Sapori

    Le serate sono state allietate da cene di gala e degustazioni di piatti a base della pregiata carne di Chianina, preparati da chef locali e chef stellati. I partecipanti hanno potuto deliziare il palato con i sapori unici e autentici della tradizione toscana, accompagnati dai pregiati vini della zona.

    Le Esperienze

    Tra le varie attività proposte, sono stati organizzati cooking show, laboratori e masterclass dedicati alla scoperta della Chianina. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze sulla produzione e l’utilizzo della carne di Chianina, esplorando i segreti della cucina tradizionale toscana.

    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, logo da comunicato stampa
    Chianina and Syrah 2024, un binomio che stimola ed emoziona, logo da comunicato stampa

    Masterclass

    Giornalisti, sommelier ed esperti enologi hanno guidato i partecipanti in un viaggio alla scoperta del mondo del Syrah, offrendo approfondimenti sulle caratteristiche sensoriali, le tecniche di vinificazione e le tendenze attuali legate a questo affascinante vitigno.
    “Chianina and Syrah” ha rappresentato un’occasione unica per immergersi nella cultura enogastronomica della Valdichiana, esplorando le eccellenze del territorio e celebrando la ricchezza della tradizione culinaria toscana.

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/feniletilamina-pea-e-il-cacao-secoli-di-sensi/

    (altro…)

  • WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024

    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024

    Le Masterclass di Wine&Siena

    Di Elsa Leandri

    Appuntamento ormai annuale la kermesse organizzata da Helmuth Köcher nella città medievale di Siena nella location unica e magnifica di Santa Maria della Scala che Adriano Guerri in WineeSiena in scena con grandi novità a gennaio 2024 ha introdotto in modo esemplare.

    In questo articolo non ci soffermeremo sugli assai fatti ma ci concentreremo sulle Masterclass che si sono svolte sabato 27 e domenica 28 gennaio e che si sono tenute, come di consueto, presso il Grand Hotel Continental Siena- Starhotels Collezione.

    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell'autrice
    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell’autrice

    Di seguito ne riportiamo il programma

    Nella prima giornata le masterclass hanno avuto i seguenti temi:

    Tocai… Il vino che cambia nome ma non perde la sua identità, condotta da Marcello Vagini – delegato AIS
    Un viaggio dal Piemonte all’Alto Adige, assapora le differenti armonie evolutive, condotta da Paola Castellani- delegata FISAR
    Arte in anfora: segreti e meraviglie del vino nella storia verso il futuro, condotta da Helmut Köcher

    Nella seconda giornata si è parlato di

    Bolle d’Italia: viaggio sensoriale tra le eccellenze delle bollicine italiane, condotta da Paolo Cepollaro- delegato FIS

    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, masterclass sulle bolle italiane, foto dell'autrice
    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, masterclass sulle bolle italiane, foto dell’autrice

    Sotto i cieli della Val d’Orcia: tesori vinicoli tra colline incantevoli e tradizioni autentiche, condotta da Andrea Frassineti – Consigliere Nazionale ONAV
    Sinfonia di terroir: Brunello di Montalcino – l’arte di un Rosso Inconfondibile, condotta da Vito Lacerenza di SlowFood SlowWine

    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, masterclass sul Brunello di Montalcino, foto dell'autrice
    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, masterclass sul Brunello di Montalcino, foto dell’autrice

    Personalmente abbiamo seguito due delle degustazioni della domenica tuffandoci dapprima tra le bolle italiane e successivamente alla scoperta di quel gran terroir che è quello di Montalcino.
    Riportiamo di seguito i nostri migliori assaggi delle due masterclass.

    Uva MatrisAstra Metodo classico Millesimato Brut Nature 2020 – 100% nebbiolo. Fermentazione e sosta di 8 mesi in barrique, rifermentazione in bottiglia con affinamento sui lieviti di almeno 30 mesi.
    Ampio ventaglio olfattivo: mirabelle, pasta frolla, crema pasticciera, pietra bagnata, pepe bianco, torta di mele e infine un effluvio di ceralacca. Elegante tensione fresco-sapida che si prolunga su un finale di pesca candita cosparsa di salgemma.

    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, Uva Matris Astra, foto dell'autrice
    WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, Uva Matris Astra, foto dell’autrice

    Monsupello Monsupello Nature Metodo Classico- 90% pinot nero, 10% chardonnay. Fermentazione in acciaio. Rifermentazione e sosta sui lieviti per almeno 30 mesi.
    Un susseguirsi di sentori di mela cotogna, pera abate e pesca gialla si distendono su un tappeto floreale di fiori di tiglio. In chiusura echi di nocciola tostata, miele di acacia e timo. Un piacevole sorso equilibrato che lascia il cavo orale su una scia di frutti di bosco e kumquat candito.

    Monsupello- Monsupello Nature Metodo Classico, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell'autrice
    Monsupello- Monsupello Nature Metodo Classico, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell’autrice

    MirabellaMirabella Dom Riserva 2016 Franciacorta DOCG dosaggio zero- 50% chardonnay, 35% pinot nero, 15% pinot bianco. Fermentazione in vasche di cemento. Una parte dello chardonnay è sottoposta a una fermentazione condotta in barrique di rovere. Affinamento sui lieviti di minimo 85 mesi.

    Bouquet di fiori di acacia e di ginestra, pesca gialla, lemongrass una leggera nota balsamica e un tocco di speziatura accompagnano i delicati richiami di pasta frolla e vaniglia. Integrazione perfetta delle bollicine che solleticano il palato offrendo un’entrata opulenta, con una freschezza che vivacizza la bocca.

    Mirabella - Mirabella Dom Riserva 2016 Franciacorta DOCG dosaggio zero, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell'autrice
    Mirabella – Mirabella Dom Riserva 2016 Franciacorta DOCG dosaggio zero, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell’autrice

    Pian delle QuerciBrunello di Montalcino DOCG Riserva 2018. Varietale l’impatto olfattivo in cui ciliegia, lampone, mora, mirtillo si susseguono circondati da petali di rosa rossa e viola. In chiusura rimandi d’eucalipto. L’elevata freschezza accompagna i tannini fruttati offrendo un elegante epilogo su effluvi di salvia.

    Pian delle Querci- Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2018, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell'autrice
    Pian delle Querci- Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2018, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell’autrice

    RidolfiBrunello di Montalcino DOCG 2019. Attraente susseguirsi di sentori di mora, prugna, viola mammola e humus con sbuffi di pepe nero, liquirizia e cioccolato nero. Il grip tannico viene sorretto da una seducente freschezza che regala un sorso elegante.

    Ridolfi- Brunello di Montalcino DOCG 2019, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell'autrice
    Ridolfi- Brunello di Montalcino DOCG 2019, articolo: WineeSiena le masterclass seguite da Elsa Leandri 2024, foto dell’autrice

    Patrizia Cencioni- Brunello di Montalcino DOCG 2019. Espressione tipica del sangiovese: ciliegia marasca, viola e rosa con ricordi di liquirizia e di pepe nero. Ingresso ammaliante dotato di una freschezza decisa che sostiene la trama tannica speziata. (FOTO CENCIONI)

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://wineandsiena.com/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024

    Vini da Terre Estreme: Celebrando l’Eccellenza Vitivinicola Eroica a Roma

    Redazione – Carol Agostini

    Nato con l’obiettivo di promuovere vini straordinari e unici al mondo, il evento “Vini da Terre Estreme” continua a essere un punto d’incontro privilegiato per consumatori evoluti, appassionati enogastronomi e professionisti del settore. Questa tredicesima edizione, la seconda a Roma, si terrà il 25 e 26 Febbraio presso l’Hotel Palatino, posizionato strategicamente nel cuore della città eterna.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, locandina evento da comunicato stampa
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, locandina evento da comunicato stampa

    Il Cuore Eroico della Tradizione Vitivinicola Italiana

    L’evento, dedicato alla valorizzazione dei vini eroici, si propone di dare visibilità alle aziende partecipanti, coinvolgendo sia il consumatore evoluto che il settore commerciale. Questo appuntamento è un’occasione imperdibile per i produttori “eroici” interessati a stabilire o consolidare rapporti con operatori del settore come ristoranti, hotel, enoteche, wine-bar e acquirenti.

    Gli Oli Eroici debuttano accanto ai Vini Eroici

    In una novità di quest’anno, “Vini da Terre Estreme” ospiterà anche gli Oli Eroici selezionati da Jessica Iozza. Una Master Class guidata da Fabrizio De Biasi, Docente AIS, offrirà l’opportunità di esplorare la storia, la cultura e le caratteristiche organolettiche degli Oli Eroici.

    Programma di Due Giornate Intense

    Le due giornate saranno ricche di eventi, con workshop sui “Vini Eroici” aperti al pubblico professionale e agli appassionati wine lovers. Inoltre, saranno proposte MasterClass riservate a un pubblico selezionato su prenotazione, offrendo momenti di approfondimento sui vini e gli oli “eroici”.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    MasterClass in Evidenza

    • “Il coraggio di essere unici: paesaggio Chilometrico Consapevole” (25 Febbraio, ore 11:30): Questa MasterClass, condotta da Carlo Catani, presidente dell’Associazione Tempi di Recupero, esplorerà gli scenari di consapevolezza legati al paesaggio vitivinicolo eroico, con una degustazione di otto etichette eroiche delle “Cantine del Recupero”. Si approfondiranno le strategie per il futuro, il recupero dei terreni e dei vitigni abbandonati, promuovendo una viticoltura sostenibile.
    • “Il coraggio di essere unici: le bolle estreme d’annata” (25 Febbraio, ore 16:00): Andrea Petrini (SlowFood Roma) guiderà la degustazione di dieci etichette di spumanti, metodi classici di vecchie annate, provenienti da dieci aree impervie della Penisola.
    • MasterClass “OLI EROICI d’ITALIA” (26 Febbraio, ore 18:00): Fabrizio De Biasi illustrerà la storia, la cultura e le caratteristiche organolettiche degli Oli Eroici.
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Biglietti e Informazioni:
    • Il biglietto giornaliero per la degustazione libera ai banchi d’assaggio è di €25, con riduzioni disponibili per prenotazioni online.
    • I biglietti per le MasterClass sono disponibili al costo di €35, con l’opzione di accedere anche alla degustazione libera ai banchi d’assaggio.
    • Operatori del settore Ho.Re.Ca. in possesso di invito hanno accesso gratuito.
    • Tariffe ridotte sono disponibili per operatori professionali e associati ad alcune associazioni enogastronomiche.
    • Gli accrediti per la stampa e gli operatori del settore sono disponibili su richiesta tramite email a info@pilotagreen.it.

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/pilota-green-con-progetto-vini-da-terre-estreme/

    “Vini da Terre Estreme” continua a essere il luogo dove l’eccellenza vitivinicola eroica incontra l’apprezzamento e la curiosità di un pubblico appassionato, contribuendo a preservare e promuovere la ricchezza di queste produzioni straordinarie.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    Per acquistare i ticket online: https://app.nowr.in/events/1652856 oppure https://www.eventbrite.it

    Dalla ferrea volontà dello chef Carmelo Carnevale, nasce a Londra ICC – Italian Culinary Consortium, consorzio internazionale di chef professionisti e membri della ristorazione con la passione per l’ospitalità italiana.
    ICC ha come obiettivo la valorizzazione della professione in tutti i rami dell’ospitalità promuovendone le attività del comparto nell’interesse di tutti i membri associati e nel riconoscimento della professione dell’alta arte culinaria.

    Collabora con vari enti esaminatori e istituti di istruzione professionale nel settore dell’alberghiero.
    Oggi annovera delegazioni nelle Isole Canarie, Romania, Georgia, Russia, Austria, Danimarca, Belgio e Canada. Prossime le aperture delle delegazioni di Singapore, Hong Kong, Thailandia, India, Dubai, Serbia e Repubblica Ceca.

    In Italia, si sta consolidando con delegazioni ufficiali in varie regioni quali Sicilia, Marche, Lazio e Puglia.

    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook
    Vini da Terre Estreme, eroicamente a Roma a febbraio 2024, foto da facebook

    ICC è partner ufficiale dell’evento Vini da Terre Estreme che si terrà a Roma il 25 e 26 Febbraio prossimi.

    Vini da Terre Estreme si riconferma come importante evento di promozione commerciale italiano, e non solo, per la comunicazione e valorizzazione della viticoltura eroica quella prodotta con uve coltivate in zone sconosciute, geograficamente impervie, in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna o al mare.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: http://www.pilotagreen.it 

    http://www.vinidaterrestreme.com

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima

    Dopo il grande successo di pubblico della prima edizione, che ha registrato la partecipazione di oltre mille appassionati, l’evento diVino fa ritorno nella Capitale.

    Redazione – Carol Agostini

    Le date fissate sono il 3 e 4 Febbraio 2024, mantenendo la stessa location, Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica.

    La selezione della Decanter Wine Academy porterà quest’anno ben 90 cantine provenienti da tutta Italia, offrendo oltre 230 etichette in degustazione. L’incantevole Villa Piccolomini, situata sull’Aurelia Antica con un giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro, ospiterà l’evento. La villa dispone di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione.

    Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli stessi, i quali presenteranno in degustazione le loro etichette più rappresentative ai banchi d’assaggio. Avranno l’opportunità di raccontare direttamente i loro vini a giornalisti, operatori del settore e winelovers.

    Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, un viaggio emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo.

    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento
    diVino 2024, 2° edizione sarà un successo come la prima, locandina evento

    Programma:

    Sabato 3 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese Docg” con i relatori Pina Terenzi, Presidente Consorzio Cesanese del Piglio Docg, e Pierpaolo Pirone, enologo AtWine consulenze. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 22.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Domenica 4 Febbraio

    • Ore 16.00: Apertura banchi d’assaggio
    • Ore 17.30: Masterclass “La vie en rosa che attraversa l’Italia” con i relatori Angelo Petracci, Referente Guida Vitae Ais Lazio, e Fabio Mecca, enologo dell’anno 2021. Prenotazione obbligatoria con posti limitati.
    • Ore 20.00: Chiusura banchi d’assaggio

    Costo del biglietto: 30 euro. Il biglietto include la degustazione libera dei vini delle 90 cantine presenti e finger food del catering di Villa Piccolomini, con primi piatti caldi e assortimento di salumi e formaggi. I soci di associazioni come Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses, avranno una riduzione del biglietto, al costo di 20 euro, presentando la tessera all’ingresso.

    Stampa e Operatori del Settore: Per accredito, è possibile inviare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro sabato 20 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato sull’enogastronomia per i giornalisti, o tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. I blogger possono inviare una mail che verrà valutata dallo staff.

    Per ulteriori informazioni:

    LISTA CANTINE PRESENTI:

    • Abruzzo: Antica Tenuta Palombo
    • Lazio: Az. agr. biologica De Sanctis, Azienda agricola Giovenzo, Azienda Agricola Rossi, Borgo D’Angelo
    • Campania: Bortolomiol, Brigante Vigneti e Cantina
    • Calabria: Cantina Alagna
    • Sicilia: Cantina Bacco
    • Lazio: Cantina di Santadi
    • Sardegna: Cantina Le Macchie
    • Lazio: Cantina Villa Gianna, Cantine Apicella, Cantine Capitani, Cantine De Biase, CapalBio
    • Toscana: Capinera, Casa Setaro
    • Campania: Casale della Ioria
    • Lazio: Casata Mergè, Castel De Paolis, Corte Normanna, Donne del Vico, Errico Vini
    • Puglia: Giancarlo Ceci, Giovanni Terenzi Vini, I Pampini, Il Cerchio Bio
    • Toscana: Ippolito 1845, La Batistina, La Fonte, La Riballina, La Vigna sul Mare, Le Marenghe
    • Abruzzo: Le Sode di Sant’Angelo, Marchesi di Montalto, Migliosi vitivinicola
    • Umbria: Moroni Wine
    • Emilia Romagna: Palazzo Prossedi, Papalino, Podere Alona
    • Abruzzo: Podernuovo, Rossi di Medelana
    • Lazio: San Michele a Ripa
    • Marche: Solis Terrae
    • Lazio: Tenuta 12
    • Toscana: Tenuta Antonini
    • Abruzzo: Tenuta Cervelli
    • Lazio: Tenuta del Priore, Tenuta di Pietra Porzia
    • Marche: Tenuta Recchi Franceschini
    • Puglia: Tenuta Viglione
    • Sicilia: Terenzi Vini, Terre D’Aquesia
    • Lazio: Terre del Veio, Tolomei
    • Veneto: Valdonica
    • Toscana: Vini Biagi
    • Abruzzo: Zazzera

    Consorzi Partecipanti:

    • Consorzio Orvieto Doc
    • Rosae Maris, rosati di Maremma
    • Consorzio Roma Doc
    • Corsorzio Atina Cabernet Dop
    • Consorzio Cori Doc
    • Consorzio Tutela Cesanese del Piglio Docg: Giovanni Terenzi Vini, L’Avventura, Luca Sbardella, Maria Elena Sinibaldi, Pileum, Marletta Teresa, Tiziana Vela, Az. Agr. Rapillo, Federici, Antiche Cantine Mario Terenzi, Casale della Ioria.

    (altro…)