Oggi, 10 febbraio 2025, si conclude alla Fortezza da Basso di Firenze la diciottesima edizione di Taste, il salone enogastronomico organizzato da Pitti Immagine.
Quest’anno, l’evento ha avuto come tema “Nato sotto il segno del gusto”, offrendo ai visitatori un viaggio tra le eccellenze dell’enogastronomia italiana contemporanea.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Un Percorso tra le Stelle del Gusto
Il percorso espositivo di Taste 2025 è stato concepito come una passeggiata tra le “stelle” dell’enogastronomia, mettendo in risalto le diversità e le eccellenze del settore.
Con oltre 750 aziende partecipanti, di cui 150 presenti per la prima volta, i visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire prodotti innovativi e tradizionali provenienti da tutta Italia.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Le Novità dell’Edizione 2025
Tra le novità di questa edizione, spiccano nuovi spazi espositivi e tematiche inedite. Particolare attenzione è stata dedicata alla “viticoltura eroica“, con masterclass guidate da Alvaro De Anna, fondatore del progetto Vini da Terre Estreme, che ha illustrato le sfide e le peculiarità dei vini prodotti in condizioni estreme.
Inoltre, il caffè ha avuto un ruolo di primo piano, con approfondimenti sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità nella filiera del chicco alla tazzina. Esperti del settore hanno condiviso le loro conoscenze su come concentrare gusto e aroma in una singola tazza, intrecciando tradizione e modernità.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Eventi Collaterali e Degustazioni
Oltre all’area espositiva, Taste 2025 ha offerto un ricco calendario di eventi collaterali, tra cui cene tematiche, degustazioni guidate e presentazioni di nuovi prodotti.
Questi appuntamenti hanno permesso ai partecipanti di approfondire la conoscenza dei prodotti e delle aziende presenti, creando momenti di incontro tra produttori, chef e appassionati del settore.
La Fortezza da Basso: Una Location d’Eccellenza
La scelta della Fortezza da Basso come sede dell’evento si è rivelata ancora una volta vincente. Questo storico complesso fiorentino ha fornito uno sfondo suggestivo e funzionale per l’allestimento degli spazi espositivi, facilitando l’incontro tra tradizione e innovazione che caratterizza Taste.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Un Bilancio Positivo
Con la partecipazione di oltre 750 aziende e una vasta affluenza di pubblico, Taste 2025 si conferma un appuntamento imperdibile per gli operatori del settore e per gli appassionati di enogastronomia.
L’evento ha saputo coniugare la valorizzazione delle tradizioni culinarie italiane con l’attenzione alle nuove tendenze e alle innovazioni del settore, offrendo un’esperienza ricca e coinvolgente per tutti i partecipanti.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Mentre si chiude questa edizione di Taste, l’attenzione è già rivolta al futuro, con l’auspicio che le prossime manifestazioni continuino a promuovere e celebrare l’eccellenza enogastronomica italiana, rafforzando il ruolo di Firenze come capitale del gusto.
Opinion: le manifestazioni enogastronomiche in Italia
Le manifestazioni enogastronomiche in Italia rappresentano un pilastro fondamentale per la promozione del patrimonio culinario e vinicolo del Paese, celebrando tradizione, innovazione e qualità Made in Italy.
Eventi come il Taste di Pitti a Firenze e il Salone del Gusto, organizzato da Slow Food, sono tra i più noti e apprezzati a livello internazionale, attirando ogni anno migliaia di visitatori e operatori del settore.
Questi appuntamenti riescono a creare un ponte tra produttori, buyer e consumatori, favorendo il networking e contribuendo allo sviluppo economico e turistico delle aree in cui si svolgono.
Il successo di manifestazioni come il Taste di Pitti risiede nella capacità di mettere in luce le eccellenze enogastronomiche italiane, valorizzando la diversità dei prodotti e la ricchezza delle tradizioni locali.
Attraverso degustazioni, workshop e presentazioni, questi eventi offrono un’esperienza immersiva che va ben oltre la semplice esposizione di prodotti: raccontano storie, territori e culture, creando un’atmosfera unica che trasforma il semplice atto del consumo in un’esperienza multisensoriale.
La presenza di esperti del settore e la partecipazione di aziende innovative hanno ulteriormente contribuito a rafforzare l’immagine internazionale dell’Italia come patria dell’eccellenza culinaria.
D’altra parte, non tutte le manifestazioni enogastronomiche hanno conosciuto il medesimo successo. Alcune sagre e fiere regionali, pur avendo il potenziale per valorizzare le eccellenze locali, hanno incontrato difficoltà organizzative, limitazioni di budget e problemi di comunicazione che ne hanno ridotto l’impatto.
In tali casi, la mancanza di una strategia di marketing efficace e di una promozione adeguata ha portato a una bassa affluenza di pubblico, evidenziando l’importanza di investire in pianificazioni strategiche e strumenti di comunicazione digitale per raggiungere un pubblico più ampio.
A parere mio, le manifestazioni enogastronomiche in Italia offrono un mix di successi e insuccessi che sottolinea l’importanza di un approccio integrato tra tradizione e innovazione.
Mentre alcuni eventi riescono a consolidare la reputazione del Made in Italy e a stimolare il turismo enogastronomico, altri evidenziano come la mancanza di pianificazione e investimenti mirati possa limitare il loro potenziale.
Nonostante le sfide, il settore continua a rappresentare un motore culturale ed economico di primaria importanza, capace di raccontare l’unicità dei sapori italiani e di favorire la crescita delle comunità locali.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
Nella stupenda cornice delle OGR– Officine Grandi Riparazioni di Torino, dal 27 al 28 gennaio 2025 ha avuto luogo la nona edizione di Grandi Langhe.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile piemontese
Conclusa da poco con un crescente numero di presenze, ben ripartite tra operatori del settore professionale, quali, buyers, importatori, ristoratori, enotecari, giornalisti sia nazionali sia esteri e wine blogger.
Grandi Langhe 2025 le presenze
In questa edizione sono aumentati anche gli espositori, circa 500, di cui 380 provenienti da Langhe e Roero e 120 dal resto della regione con oltre 3000 etichette in degustazione.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Per la prima volta è stata messa a disposizione alla stampa un ampia area con servizio Sommelier che nostro malgrado era ancora in rodaggio. Le OGR sono poste accanto alla Stazione Ferroviaria di Torino Porta Susa, pertanto, ideali per coloro che viaggiano in treno.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Ai desk di assaggio non più contraddistinti dalla denominazione di appartenenza, bensì in ordine alfabetico vi erano produttori delle più prestigiose Docg del Piemonte, come Barolo, Barbaresco, Roero, Barbera del Monferrato, Brachetto d’Acqui, Asti, Alta Langa, Canelli, Dogliani, Diano d’Alba, Erbaluce di Caluso, Gattinara, Nizza, Ovada, Ruche’ di Castagnole Monferrato e Terre Alfieri e numerose Doc di tutta la regione.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Evento organizzato dal Consorzio di Tutela Barolo BarbarescoAlba Langhe e Dogliani, dal Consorzio Tutela Roero e in collaborazione con Piemonte Land of Wine, Pulltex ed il supporto di Regione Piemonte, Città di Torino e Banca Alba.
Una kermesse ben organizzata e appassionante, alla quale partecipo molto volentieri, sin da quando veniva organizzata nella ridente cittadina di Alba.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Le etichette in degustazione sono prevalentemente ottenute da uno dei vitigni più noti e tra i più diffusi in Piemonte come il Nebbiolo, ma anche Barbera, Dolcetto, Grignolino, Timorasso, Nascetta, Arneis, Moscato, Erbaluce di Caluso, Brachetto e molti altri ancora sia nazionali sia internazionali.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Seguono alcuni assaggi tra i più indimenticabili e tra quelli da me effettuati, focalizzandomi tra le varie denominazioni.
Ci tengo a precisare che non mi sono potuto presentare di fronte al desk d’assaggio di ogni produttore presente, pertanto, alcune etichette meritevoli non le troverete e gli assaggi sono inconfutabilmente soggettivi.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Grandi Langhe: alcune degustazioni 2025
Alta Langa Blanc de Blancs Riserva 2019 Tenuta Il Falchetto – Chardonnay 100% – Bellissimo giallo dorato, perlage finissimo e continuo, rivela sentori di crosta di pane, fiori d’acacia, creme noisettes e erbe aromatiche, la freschezza stimola il sapido e lunghissimo sorso. Sito di riferimento: https://www.ilfalchetto.com
Alta Langa Brut Blanc de Blancs 655 Brandini – Chardonnay 100% – Giallo dorato, bollicine fini e durature, emana sentori di scorza d’agrumi, zagara, pan brioche e miele, dal sapore fresco, saporito e persistente. Sito di riferimento: https://www.agricolabrandini.it
Roero Arneis 2022 Palazzo Rosso – Giallo paglierino dai riflessi verdolini, sprigiona note di fiori di camomilla, mela pesca, susina e banana, scivola fresco e sapido in bocca è ci rimane a lungo. Sito di riferimento: https://www.palazzorosso.it
Grignolino del Monferrato Casalese Buslin Noblesse 2021 Tenuta Ca’ Davite – Rubino intenso, i sentori richiamano perlopiù fragolina di bosco, cassis e spezie dolci, arriva fresco e carezzevole, fine e persistente.
Robino Bramaterra 2019 Le Pianelle – Rosso rubino trasparente, al naso giungono sentori di lampone, fragolina di bosco, erbe officinali e spezie, al palato è setoso, armonioso e coerente. Sito di riferimento: https://www.lepianelle.com
Laudana Nizza 2021 Vinchio Vaglio – Rosso rubino intenso e profondo, libera sentori di violacciocca, amarena, pepe, tabacco e scatola da sigaro, al gusto è avvolgente con tannini nobili ed è dotato di una lunga persistenza aromatica. Sito di riferimento: https://vinchio.com
Boca 2021 Villa Guelpa – Rosso rubino, rimanda piacevoli sentori di frutti di bosco, spezie dolci, sottobosco e nuances balsamiche, al palato è fresco, setoso, pieno ed appagante e lungo. Sito di riferimento: https://www.villaguelpa.it
Barbaresco Vanotu 2021 Pellissero – Tonalità rosso rubino trasparente, dipana note di rosa, lampone, ciliegia, timo e vaniglia, al gusto è vellutato, avvolgente, ampio e persistente. Sito di riferimento: https://www.pellissero.com
Barolo Cerequio 2020 Michele Chiarlo – Bel rubino trasparente e consistente, emergono sentori di amarena, ribes nero, arancia sanguinella, menta, tabacco e spezie, al palato è leggiadro, vellutato, delicato e duraturo. Sito di riferimento: https://www.michelechiarlo.it
Moscato d’Asti “Vite Vecchia” Ca’d’Gal – Giallo paglierino chiaro, perlage fine e persistente, sviluppa note di salvia, rosmarino, agrumi, miele e erbe balsamiche, sorso fresco, dolce, cremoso e duraturo. Sito di riferimento: https://cadgal.it
Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
Premiate le aziende della Tuscia: Presentazione Guida 2025 e degustazioni a Caprarola, La Tuscia del vino
di Cristina Santini
Lunedì 27 gennaio nel pomeriggio è stata presentata alle Scuderie di Palazzo Farnese a Caprarola, in provincia di Viterbo, la guida “La Tuscia del Vino 2025”, curata da Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, e moderata dal direttore del giornale www.carlozucchetti.it, Francesco Corsi.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa
La Tuscia, la terra di confine tra Lazio, Umbria e Toscana, è un vero e proprio tesoro di gemme nascoste: borghi medievali, siti storici e meraviglie naturali. Questa regione, culla della civiltà etrusca e terra dei Papi, è una vera testimonianza del ricco patrimonio culturale italiano.
E’ un territorio morfologicamente e geologicamente variegato, caratterizzato da un dinamismo e un’evoluzione costanti. Negli ultimi dieci anni, ha dimostrato una continua crescita, come attestano l’aumento del numero di cantine e la credibilità raggiunta dai prodotti anche oltre i confini regionali.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Dall’anno di lancio della pubblicazione nel 2015, l’area di copertura si è gradualmente espansa oltre la provincia di Viterbo, includendo la Maremma, l’Umbria e altre zone confinanti con il Lazio. Ciò è stato fatto “per far sì che il disegno enologico della Tuscia, questa mappa disegnata, segua confini che ricercano nella sedimentazione del suolo la loro ragione d’essere e individuano tra le pieghe nascoste della storia i segni di una comune appartenenza” – come indica l’incipit .
Francesca Mordacchini Alfani ha parlato del progetto come “un’iniziativa inclusiva che non seleziona aziende vinicole specifiche, ma piuttosto conduce una ricerca meticolosa per includere tutti i produttori locali, anche i più nuovi e giovani, sotto l’egida della ‘Nouvelle Vague’. Ciò ci aiuta a comprendere le tendenze emergenti che percorrono la strada del vino, in particolare la crescente enfasi sugli approcci artigianali e sostenibili”.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Le due sale delle Scuderie hanno ospitato un’impressionante affluenza di pubblico e la grande degustazione delle aziende premiate e incluse nella guida. Erano presenti sul palco anche le autorità istituzionali, tra cui il Sindaco di Caprarola Angelo Borgna, il Consigliere regionale Giulio Zelli, il Direttore della Camera di Commercio Francesco Monzillo e la Dirigente scolastica dell’Istituto Alessandro Farnese di Caprarola Paola Adami.
Il Sindaco ha dichiarato che “il Comune di Caprarola è lieto di fornire il suo supporto per ospitare questa manifestazione di grande rilevanza per il territorio locale. Questo territorio non si caratterizza solo per l’agricoltura e le bellezze storiche, artistiche e ambientali, ma anche per l’eccellenza enogastronomica che merita di essere adeguatamente valorizzata. La presenza in questa sala di numerose cantine, produttori e partecipanti interessati dimostra l’importanza di questo settore.”
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
A questo punto non ci resta che condividere gli impressionanti numeri di questa edizione: 12 distinte regioni, 196 aziende vinicole valutate, oltre 1.000 vini degustati, 32 Cantine insignite del prestigioso riconoscimento “Cappello” (riconoscimento assegnato non al singolo vino ma all’azienda per la costanza e la coerenza del progetto sostenuto e per l’immagine del territorio come marchio storico fuori dai confini) e 127 vini che meritano una lunga sosta con i tre “Est! Est! Est!” di Montefiascone, una delle prime 5 DOC storiche d’Italia e la seconda più antica.
Al termine della premiazione, i produttori hanno assegnato un premio speciale a Carlo Zucchetti per il suo lavoro pluriennale nella promozione della regione della Tuscia, con particolare riferimento al suo impegno per il settore vinicolo.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
I Premiati
32 cantine che hanno conquistato il Cappello:
Andrea Occhipinti – Gradoli, Lago di Bolsena Antica Cantina Leonardi – Montefiascone, Lago di Bolsena Antonella Pacchiarotti – Grotte di Castro, Lago di Bolsena
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Antonio Camillo – Manciano, Tuscia Toscana Barberani – Orvieto, Ai Piedi del Peglia Cantina Ortaccio – Latera, Lago di Bolsena Cantine Neri – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Castello della Sala – Ficulle, Ai Piedi del Peglia Decugnano dei Barbi – Orvieto, Ai Piedi del Peglia Erik Banti – Scansano, Tuscia Toscana Famiglia Cotarella – Montefiascone, Lago di Bolsena e Montecchio, Ai piedi del Peglia Il Vinco – Montefiascone, Lago di Bolsena La Maliosa – Manciano, Tuscia Toscana La Palazzola – Stroncone, Tra Tevere e Nera Le Coste – Gradoli, Lago di Bolsena Leonardo Bussoletti – Narni, Tra Tevere e Nera M. Menichetti – Montemerano di Manciano, Tuscia Toscana Muscari Tomajoli – Tarquinia, Tuscia Maremmana Palazzone – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Podere Orto – Acquapendente, Media Valle del Paglia San Giovenale – Blera, Via Clodia Sassotondo – Sovana, Tuscia Toscana Sergio Mottura – Civitella d’Agliano, Tra Paglia e Tevere Stefanoni – Montefiascone, Lago di Bolsena Tenuta La Pazzaglia – Castiglione in Teverina, Tra Paglia e Tevere Tenuta Le Velette – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Tenuta Montauto – Manciano, Tuscia Toscana Terenzi – Scansano, Tuscia Toscana Trebotti – Castiglione in Teverina, Tra Paglia e Tevere Trenta Querce – Lugnano in Teverina, Tra Paglia e Tevere Vignaioli del Morellino di Scansano – Scansano, Tuscia Toscana Vigne del Patrimonio – Ischia di Castro, Castro
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
127vini che meritano una lunga sosta (suddivisi per areale di appartenenza e tipologia):
Spumanti Bianchi
Tra Paglia e Tevere Chardonnay I.G.T. Lazio spumante Brut Nature ‘15 Sboccatura 07/‘24 Sergio Mottura
Tra Tevere e Nera Brut Gran Cuvée Metodo Classico ‘18 Sboccatura ‘24 La Palazzola Gran Cuvée Pas Dosé Metodo Classico ‘18 Sboccatura ‘23 La Palazzola
Castro Brut Aladoro Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘24 Vigne del Patrimonio Brut Alaenne Pinot Nero Sessantamesi Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘23 Vigne del Patrimonio
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Spumanti Rosé
Tra Paglia e Tevere Rosé No Vintage S.G. Metodo Classico S.A. (‘20) Feudi Spada
Tra Tevere e Nera Nerosé Metodo Classico 60 mesi ‘21 Sboccatura ‘24 La Madeleine
Castro Brut Rosé AlaRosa Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘24 Vigne del Patrimonio
Bianchi
Lago di Bolsena Bianco Perso Vino Bianco S.A. (‘23) Il Vinco Bianco Vino Bianco ‘23 Sopra l’Ago Cocciuto Bianco Vino Bianco S.A. (‘22) Le Coste Est! Est!! Est!!! di Montefiascone D.O.C. La Produttoria ‘22 Poggio Bbaranello Vignaioli Controvento Est! Est!! Est!!! di Montefiascone D.O.C. Viti Vecchie ‘23 Famiglie S&T Ferentano I.G.P. Lazio bianco ‘21 Famiglia Cotarella Insolente I.G.T. Lazio bianco ‘22 Famiglie S&T Moscato I.G.T. Lazio Colle De’ Poggeri ‘23 Stefanoni Roscetto I.G.P. Lazio Colle de’ Poggeri ‘22 Stefanoni Roscetto I.G.P. Lazio LucediLago ‘23 Antica Cantina Leonardi Trilli Vino Bianco S.A. (‘23) Gazzetta Vince’ Vino Bianco ‘23 Monti della Moma
Media Valle del Paglia Tuscia D.O.C. Grechetto ‘22 Terre d’Aquesia
Tra Paglia e Tevere Bianco Vino Bianco S.A. (‘22) Corvagialla Cinquemila Lire Vino Bianco ‘22 Riccardo Danielli Grechetto I.G.P. Lazio Poggio Triale ‘22 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.P. Lazio Poggio Triale ‘21 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.P. Lazio Rendu 22 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.T. Civitella d’Agliano La Torre a Civitella ‘22 Sergio Mottura Grechetto I.G.T. Umbria Sole Uve ‘20 Tenuta Le Velette ‘L Confinante Vino Bianco S.A. (‘23) Cantina Pulaio La Marchesa I.G.P. Umbria Bianco ‘23 Feudi Spada Musco Vino Bianco ‘21 Palazzone Orvieto Classico Superiore D.O.C. Ca’ Viti ‘23 Cantine Neri Orvieto Classico Superiore D.O.C. Campo del Guardiano ‘21 Palazzone
Riparelle I.G.T. Toscana bianco ‘23 Cantina del Rospo Selva Cerrina Vino Bianco ‘23 La Dolce Vita Semillon I.G.T. Toscana calma e gesso ‘20 Casavyc Uni I.G.T. Toscana bianco Metodo Corino ‘23 La Maliosa Vermentino I.G.T. Toscana ‘23 Antonio Camillo
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Castro Pian di Lance I.G.T. Lazio bianco ‘23 GeReMi Sauvignon I.G.P. Lazio Meridio ‘23 Azienda Agricola Lotti Bio Vermentino I.G.T. Lazio Zamathi ‘22 Terre di Marfisa
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Rosati
Lago di Bolsena Alkes Vino Rosato ‘23 Andrea Occhipinti Ramatico I.G.T. Lazio rosato ‘22 Antonella Pacchiarotti Rosato Vino Rosato S.A. (‘23) Nevi Antolini Rosato Vino Rosato S.A. (‘23) Malauva
Tra Paglia e Tevere Aleatico I.G.P. Lazio rosato ‘22 Trebotti Tuscia Maremmana Velca I.G.P. Lazio rosato ‘23 Muscari Tomajoli
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Castro Naif Vino Rosato ‘23 Podere Puellae
Rossi
Lago di Bolsena Aleatico I.G.P. Lazio Montesenano ‘23 Villa Caviciana FAI Aleatium Zero8 Vino Rosso S.A. (‘20) Georgea Marini Cavarosso I.G.T. Lazio rosso ‘22 Antonella Pacchiarotti Fanum I.G.P. Lazio rosso ‘21 Stefanoni Merlot & Cabernet I.G.P. Lazio Don Carlo ‘21 Antica Cantina Leonardi Montiano I.G.P. Lazio rosso ‘21 Famiglia Cotarella Rà I.G.P. Umbria rosso ‘22 La Chiaracia Rosicasasso I.G.P. Lazio rosso ‘23 Castelli Rosso Vino Rosso S.A.(‘21) La Villana Vecchi Filari Vino Rosso S.A. (‘22) Cantina Ortaccio
Media Valle del Paglia Rosso I.G.T. Lazio ‘21 Podere Orto
Tra Paglia e Tevere Cabernet Franc I.G.P. Umbria Atlante ‘17 Paolo e Noemia d’Amico Ciliegiolo di Narni I.G.T. ‘23 Sandonna Grandi Annate I.G.T. Lazio rosso ‘21 Bottaccio Palaia I.G.P. Umbria rosso ‘22 Monrubio Pietra Dura I.G.T. Lazio rosso ‘21 Bottaccio Pinot Noir I.G.P. Umbria Notturno dei Calanchi ‘22 Paolo e Noemia d’Amico Rosso Orvietano D.O.C. Librato ‘22 Cantina Altarocca
Ai piedi del Peglia Il Rosso A.D. 1212 I.G.T. Umbria ‘21 Decugnano dei Barbi Pinot Nero I.G.T. Umbria ‘22 Castello della Sala Rimani I.G.P. Umbria rosso ‘23 Hibernus Sangiovese I.G.P. Umbria Pagliano ‘22 Tenuta Morciano
Tra Tevere e Nera Ciliegiolo di Narni I.G.T. Brecciaro ‘22 Leonardo Bussoletti Ciliegiolo di Narni I.G.T. Podere Montini ‘21 Marchesi Ruffo della Scaletta Ciliegiolo di Narni I.G.T. Ràmici ‘21 Leonardo Bussoletti Ciliegiolo di Narni I.G.T. Spiffero ‘22 Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919 NarnOT I.G.P. Umbria rosso ‘20 La Madeleine
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Ai Piedi del Peglia Muffato della Sala I.G.T. Umbria bianco ‘22 Castello della Sala Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile D.O.C. Calcaia ‘22 Barberani
Tra Tevere e Nera Amelia D.O.C. Vinsanto dieci anni ‘12 La Palazzola
Un Viaggio nel Mondo del Vino guidati da un’Esperta del Settore: I sensi e il vino
La rinomata esperta enogastronomica Carol Agostini, editore di Papillae Magazine e fondatrice dell’agenzia FoodandWineAngels, annuncia il lancio di un esclusivo corso di avvicinamento al vino presso il prestigioso Ristorante degli Angeli di Magliano Sabina. Il corso, strutturato in cinque incontri, offre un’esperienza formativa completa che combina teoria, pratica e gastronomia d’eccellenza.
I sensi sono i canali attraverso cui il nostro corpo percepisce e interpreta il mondo che ci circonda. Sono gli strumenti biologici che ci permettono di raccogliere informazioni dall’ambiente esterno, trasformandole in segnali che il nostro cervello può comprendere e processare.
Ogni senso ha un compito specifico: la vista ci permette di percepire luci, colori e forme; l’udito cattura le onde sonore; il tatto ci fa sentire pressione, temperatura e texture; l’olfatto rileva le molecole chimiche nell’aria; il gusto ci aiuta a distinguere i sapori dei cibi.
Questi sistemi sensoriali lavorano in perfetta sinergia, creando quella che chiamiamo “esperienza sensoriale”. È affascinante come il nostro cervello riesca a combinare tutti questi input in un’unica, coerente percezione della realtà che ci circonda.
I sensi non sono solo strumenti di sopravvivenza, ma arricchiscono la nostra vita permettendoci di godere della bellezza di un tramonto, della melodia di una canzone, del profumo di un fiore o del sapore di un buon piatto. Sono la nostra finestra sul mondo, il ponte tra la nostra coscienza e l’ambiente esterno.
Ma i sensi vanno oltre la semplice percezione fisica: influenzano le nostre emozioni, i nostri ricordi e il nostro comportamento. Un particolare odore può evocare ricordi d’infanzia, un suono può calmarci o eccitarci, un sapore può confortarci. Sono la base della nostra esperienza umana.
I Sensi e Avvicinamento al Vino: Un Percorso Sensoriale con Carol Agostini
Carol Agostini porta nel corso la sua vasta esperienza nel settore enogastronomico:
Editore di Papillae Magazine, pubblicazione di riferimento nel settore
Fondatrice di FoodandWineAngels
Consulente enogastronomica di prestigiose cantine italiane
Docente in numerosi corsi di formazione professionale
Esperta di marketing del vino e comunicazione enogastronomica
Location d’Eccellenza
Il Ristorante degli Angeli, situato in posizione strategica a soli 10 minuti dal casello autostradale di Magliano Sabina, offre un ambiente raffinato e professionale, ideale per un’esperienza formativa di alto livello.
Come Partecipare
Le iscrizioni sono aperte con posti limitati. Per partecipare:
Note per la redazione: Il presente comunicato è ottimizzato per SEO con focus su keywords strategiche nel settore enogastronomico e della formazione professionale. Immagini e materiali aggiuntivi disponibili su richiesta.
Italian Taste Summit 2025: L’evento di riferimento per l’internazionalizzazione del vino italiano
di Carol Agostini
Dal 3 al 4 febbraio 2025, il prestigioso Borgo Machetto Country Club & Golf di Desenzano del Garda ospiterà la nona edizione dell’Italian Taste Summit. Questo evento internazionale, ormai consolidato come punto di riferimento per il settore vitivinicolo, rappresenta un’opportunità unica per i produttori italiani che puntano all’export e alla crescita nei mercati esteri.
Esclusivo Italian Taste Summit: 9° edizione sul Lago di Garda, foto edizioni passate
Grazie a un format innovativo e dinamico, il summit si distingue per la sua capacità di creare connessioni strategiche tra aziende, buyer internazionali e stampa specializzata.
Un format innovativo per il business del vino
L’Italian Taste Summit è un evento esclusivo riservato agli operatori del settore, in cui ogni incontro è studiato per massimizzare le opportunità di business. Grazie alla formula del “business speed dating”, i produttori vinicoli hanno la possibilità di interagire direttamente con buyer provenienti da tutto il mondo, in incontri mirati che rispondono alle esigenze specifiche di ogni azienda.
Esclusivo Italian Taste Summit: 9° edizione sul Lago di Garda, foto edizioni passate
I mercati target comprendono paesi emergenti come Messico e Brasile, ma anche mercati consolidati come Stati Uniti, Russia e diversi paesi europei, con un focus particolare sull’Europa orientale. L’obiettivo è aiutare le aziende a trovare sbocchi commerciali adeguati alle loro necessità e strategie di crescita.
Masterclass e degustazioni guidate
Oltre agli incontri business-to-business, l’Italian Taste Summit offre una piattaforma privilegiata per la visibilità e la promozione delle aziende partecipanti. Durante la giornata del 3 febbraio, alcune selezionate cantine avranno l’opportunità di presentare i propri vini in Masterclass riservate alla stampa italiana e internazionale.
Queste sessioni, condotte da esperti del settore, permettono di approfondire la conoscenza dei prodotti, evidenziandone le peculiarità e i punti di forza.
Joanna Miro: la visionaria del settore vinicolo
Alla guida dell’Italian Taste Summit troviamo Joanna Miro, economista, marketer e broker di fama internazionale, nonché CEO del gruppo Wine Global Aspect (WGA). Miro ha rivoluzionato il concetto di internazionalizzazione del vino italiano, sviluppando un modello che combina relazioni interpersonali, strategia di mercato e innovazione.
Joanna Miro, articolo: Esclusivo Italian Taste Summit: 9° edizione sul Lago di Garda, foto da comunicato stampa
Definita la “Elon Musk del vino”, Joanna Miro ha costruito un metodo di successo basato su analisi dei dati, strategie mirate e una capacità unica di intercettare le tendenze del mercato. Il suo approccio si basa su una profonda conoscenza del settore e una visione innovativa che aiuta le aziende a differenziare le loro fonti di reddito.
Esclusivo Italian Taste Summit: 9° edizione sul Lago di Garda, foto edizioni passate
Strategie vincenti per il futuro del vino italiano
Secondo Joanna Miro, il futuro del vino italiano passa attraverso due strategie principali:
Le grandi aziende dovrebbero puntare sui vini dealcolati, approfittando delle nuove normative che regolamentano questa tipologia di prodotto.
Le piccole e medie imprese dovrebbero focalizzarsi su enoturismo e vendita diretta, massimizzando i margini di profitto ed evitando gli intermediari.
Queste strategie non solo permettono di ottimizzare i ricavi, ma anche di intercettare le nuove generazioni di consumatori, sempre più attente alla sostenibilità e all’autenticità del prodotto.
Un evento di successo e un’opportunità unica per le aziende
L’Italian Taste Summit ha già dimostrato il proprio valore nelle precedenti edizioni, generando oltre 4 milioni di euro di fatturato e facilitando più di 220 trattative commerciali dirette e oltre 600 accordi di export.
Il suo successo risiede nella sua capacità di offrire un’esperienza personalizzata, che permette ai produttori di connettersi con interlocutori realmente interessati all’importazione di vino italiano.
L’evento è un’opportunità imperdibile per le aziende che vogliono espandere la propria presenza sui mercati internazionali e consolidare la loro posizione nel settore vitivinicolo globale.
Esclusivo Italian Taste Summit: 9° edizione sul Lago di Garda, foto edizioni passate
Programma dell’Italian Taste Summit 2025
Lunedì 3 Febbraio
09:00 – 13:00: One-to-One export meeting
13:00 – 14:00: Pranzo
14:00 – 18:00: One-to-One export meeting
15:00 – 19:00: Masterclass e Vertical Tasting con stampa e buyer
19:30: Party & Galà
Martedì 4 Febbraio
09:00 – 13:00: One-to-One export meeting
13:00 – 14:00: Pranzo
14:00 – 15:30: One-to-One export meeting
Come partecipare all’Italian Taste Summit
L’evento è riservato agli operatori del settore ed è accessibile su invito. Per informazioni e iscrizioni, è possibile contattare l’organizzazione tramite:
L’Italian Taste Summit 2025 si conferma come l’evento di riferimento per l’internazionalizzazione del vino italiano.
Con la sua formula innovativa, la partecipazione di buyer internazionali selezionati e l’expertise di Joanna Miro, rappresenta un’occasione imperdibile per le aziende che vogliono espandere il proprio mercato e posizionarsi strategicamente nel panorama vitivinicolo globale.
Grazie all’approccio scientifico, alla cura nella selezione degli interlocutori e alla visione strategica che lo caratterizza, l’Italian Taste Summit continua a essere un appuntamento chiave per il business del vino italiano, capace di ispirare e guidare il cambiamento nel settore.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
Tradizione e Innovazione si incontrano a Magliano Sabina: Il Maestro Cioccolatiere Luca di Piero Ispira le Nuove Generazioni
di Carol Agostini
In una serata che ha celebrato l’eccellenza enogastronomica del territorio, l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini di Magliano Sabina ha aperto le sue porte al pubblico il 18 gennaio 2025, ospitando figure di spicco del panorama culinario locale, tra cui il rinomato Maestro Cioccolatiere Luca di Piero di Civita Castellana, vera e propria istituzione nel mondo della cioccolateria artigianale italiana.
L’evento “Scuola Aperta: Un Tuffo nelle Origini” non è stato solo una vetrina per le eccellenze gastronomiche locali, ma ha rappresentato un ponte tra tradizione e innovazione, tra maestri affermati e giovani talenti in formazione. In questo contesto, la presenza di Luca di Piero ha aggiunto un tocco di particolare prestigio alla manifestazione, portando con sé decenni di esperienza e una passione contagiosa per l’arte della cioccolateria.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto dal sito
Il Maestro del Cioccolato: Un’Arte che Viene dal Cuore
Luca di Piero, artigiano nella storica Civita Castellana, ha iniziato il suo percorso nel mondo della cioccolateria più di vent’anni fa, trasformando quella che era inizialmente una passione in una vera e propria missione di vita. La sua bottega, situata nel cuore del centro storico di Civita Castellana, è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento non solo per gli amanti del cioccolato di qualità, ma anche per gli aspiranti artigiani del settore.
“Il cioccolato non è solo un alimento,” afferma di Piero, “è un’esperienza sensoriale completa, un viaggio che coinvolge tutti i sensi e che racconta storie di territori, tradizioni e innovazione.”
La sua filosofia si basa sulla selezione accurata delle materie prime, privilegiando prodotti locali quando possibile e creando un legame diretto tra il territorio e le sue creazioni.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto di Carol Agostini
Un Impegno per la Formazione
Ciò che distingue Luca di Piero nel panorama dei maestri cioccolatieri italiani è il suo impegno costante nella formazione delle nuove generazioni. La sua partecipazione all’evento presso l’Istituto Pertini di Magliano Sabina si inserisce in un più ampio progetto di condivisione delle conoscenze e delle tecniche artigianali con gli studenti delle scuole alberghiere.La sua presenza tramite il banco di assaggio e la degustazione dei suoi prodotti, ha rappresentato un momento di ispirazione per i giovani aspiranti professionisti del settore dolciario.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto dal sito
L’Evento: Un Successo di Collaborazione
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Magliano Sabina, ha visto la partecipazione di numerose figure di spicco del settore enogastronomico locale. Accanto a questa azienda, hanno organizzato l’evento la Chef Laura Marciani del Ristorante Degli Angeli e Carol Agostini esperta enogastronomica di FoodandWineAngels, creando un’atmosfera di vera celebrazione della cultura gastronomica del territorio.
La Dottoressa Annunziata Cimei, Dirigente Scolastico dell’Istituto, insieme al Sindaco Dott. Giulio Falcetta e all’Assessore alla Cultura Antonella Chieti, hanno sottolineato l’importanza di eventi come questo nel creare connessioni significative tra il mondo della formazione e quello professionale.
L’Impatto sul Territorio
L’evento non è stato solo un momento di formazione e condivisione, ma ha anche prodotto risultati concreti per l’Istituto. Le offerte spontanee degli ospiti hanno permesso di raccogliere 1.200 euro, che saranno destinati all’acquisto di attrezzature per i laboratori didattici, contribuendo così al miglioramento continuo dell’offerta formativa.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto di Carol Agostini
Il Futuro della Tradizione
La presenza dei prodotti di Luca di Piero hanno sottolineato l’importanza di mantenere vive le tradizioni artigianali, adattandole al contesto contemporaneo. L’azienda ha condiviso con gli studenti e gli ospiti, non solo le tecniche di lavorazione, ma anche la sua visione di un futuro in cui tradizione e innovazione possano coesistere e arricchirsi reciprocamente.
“Il segreto sta nel rispetto per la materia prima e nella costante ricerca della qualità,” frase che sintetizza il lavoro del Maestro Cioccolatiere “Ma è altrettanto importante saper innovare, sperimentare, trovare nuove strade pur mantenendo salde le radici nella tradizione.”
L’evento “Scuola Aperta: Un Tuffo nelle Origini” ha dimostrato come la collaborazione tra istituzioni scolastiche, professionisti del settore e amministrazione locale possa creare opportunità uniche di crescita e sviluppo per il territorio. La presenza di figure come Luca di Piero ha aggiunto un valore inestimabile all’iniziativa, offrendo agli studenti non solo competenze tecniche, ma anche una visione ispiratrice del loro possibile futuro professionale.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto dal sito
Il successo dell’evento, testimoniato dalla partecipazione entusiasta di pubblico e addetti ai lavori, apre la strada a future collaborazioni e iniziative simili, consolidando il ruolo dell’Istituto Pertini come punto di riferimento per la formazione nel settore enogastronomico.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione: dal personale docente e non docente dell’Istituto, agli sponsor, fino all’Amministrazione Comunale di Magliano Sabina. Un plauso speciale al DSGA Avv. Andrea D’Ignazio, alla Vicepreside Prof.ssa Roberta Stentella e alla Prof.ssa Enrica Modesti, che insieme alla Chef Laura Marciani e Carol Agostini hanno orchestrato magistralmente l’intero evento.
Luca di Piero e il suo magnifico cioccolato a scuola 2025, foto dal sito
La serata si è conclusa con una cena speciale all’Ecostello di Magliano Sabina, dove lo Chef Gabriele Amicucci ha dato ulteriore prova delle eccellenze gastronomiche del territorio, in un’atmosfera che ha perfettamente incarnato lo spirito di condivisione e crescita che ha caratterizzato l’intera manifestazione, in abbinamento i vini:
L’Agrigelateria Corsetti: Un Trionfo di Sapori all’Evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025
di Carol Agostini
In occasione dell’evento enogastronomico “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025, tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini di Magliano Sabina, l’Agrigelateria Corsetti si è distinta come uno degli sponsor di spicco, offrendo ai partecipanti un’esperienza gustativa unica attraverso i suoi rinomati formaggi e gelati artigianali.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto da facebook
Questa manifestazione, svoltasi sabato 18 gennaio dalle 15:00 alle 19:00, ha rappresentato un’opportunità straordinaria per l’azienda di far conoscere i propri prodotti a un pubblico variegato, composto da studenti, docenti e visitatori esterni, rafforzando così il legame tra la produzione locale e la comunità.
L’Agrigelateria Corsetti: Un’Eccellenza del Territorio
Situata in Loc. Ponte Felice, Borghetto, a Civita Castellana (VT), l’Agrigelateria Corsetti è molto più di una semplice gelateria o caseificio. Rappresenta una realtà imprenditoriale che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando sulla qualità dei prodotti e sul rispetto per l’ambiente. La filosofia aziendale si basa sul concetto di “chilometro zero”, offrendo ai consumatori gelati artigianali, formaggi freschi e stagionati, mozzarelle, verdura fresca e prodotti caserecci provenienti direttamente dal proprio orto e allevamento.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto da facebook
La Qualità come Marchio di Fabbrica
L’Agrigelateria Corsetti ha fatto della qualità il suo cavallo di battaglia. Ogni prodotto, dai formaggi, yogurt ai gelati, viene realizzato seguendo metodi tradizionali, rispettando i cicli naturali e garantendo la massima freschezza. L’azienda si impegna a offrire ai propri clienti solo il meglio, controllando ogni fase della produzione, dalla coltivazione alla trasformazione, fino alla vendita diretta.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto da facebook
I Formaggi: Un Viaggio nei Sapori della Tradizione
Durante l’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025, l’Agrigelateria Corsetti ha presentato una selezione dei suoi formaggi più pregiati. Tra questi, sicuramente spiccavano:
1. Caciotte fresche: Delicate e cremose, prodotte con latte fresco di giornata.
2. Formaggi fresci: Dal sapore avvolgente, frutto di una lavorazione molto attenta.
3. Mozzarelle: Fresche e succose, ideali per essere gustate al naturale o in insalata.
4. Ricotte: Leggere e versatili, perfette sia per preparazioni dolci che salate.
La presentazione dei formaggi è stata curata nei minimi dettagli, con taglieri che raccontavano la storia e la tradizione casearia del territorio. I visitatori hanno potuto apprezzare non solo il gusto ma anche l’aspetto visivo di questi prodotti, presentati con cura e passione.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto da facebook
I Gelati: Una Sinfonia di Gusti e Colori
Ma la vera sorpresa dell’Agrigelateria Corsetti all’evento è stata la presentazione dei suoi gelati artigianali. L’azienda ha portato una selezione di gusti deliziosi che hanno conquistato il palato di grandi e piccini:
1. Crema: Realizzata con uova fresche e latte di alta qualità.
2. Cioccolato: Intenso e avvolgente, prodotto con cacao selezionato.
3. Frutta di stagione: Gusti come fragola, pesca e limone, realizzati con frutta fresca dell’orto aziendale.
4. Nocciola: Un classico intramontabile, preparato con nocciole tostate in casa.
5. Pistacchio: Cremoso e profumato, con pistacchi di prima scelta.
La particolarità dei gelati dell’Agrigelateria Corsetti risiede nella loro produzione artigianale e nell’utilizzo di ingredienti freschi e naturali, molti dei quali provenienti direttamente dall’azienda agricola. Questo approccio “dalla terra al cono” garantisce un prodotto di altissima qualità, privo di conservanti e additivi artificiali.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, logo aziendale
L’Impatto sull’Evento
La presenza dell’Agrigelateria Corsetti all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha contribuito significativamente al successo della manifestazione. Il banco di assaggio allestito dall’azienda è diventato rapidamente uno dei punti focali dell’evento, attirando l’attenzione di studenti, docenti e visitatori.
I docenti, studenti e ospiti dell’evento, hanno potuto apprezzare la qualità dei prodotti e la filosofia aziendale dell’Agrigelateria Corsetti, accogliendo con entusiasmo la possibilità di degustare prodotti di così alta qualità, molti dei quali hanno espresso il desiderio di visitare direttamente il punto vendita dell’azienda per scoprire l’intera gamma di prodotti offerti.
Il Valore Educativo della Partecipazione
La partecipazione dell’Agrigelateria Corsetti all’evento non ha avuto solo un valore commerciale, ma anche e soprattutto educativo. L’azienda ha colto l’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di una alimentazione sana e sostenibile, basata su prodotti locali e di stagione.
Attraverso brevi presentazioni e materiale informativo, l’Agrigelateria Corsetti ha illustrato il proprio impegno per la sostenibilità ambientale, spiegando come la scelta di produrre a chilometro zero non solo garantisca prodotti più freschi e gustosi, ma contribuisca anche alla riduzione dell’impatto ambientale legato ai trasporti e alla conservazione degli alimenti.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto di Carol Agostini
L’Impatto sulla Comunità
La presenza dell’Agrigelateria Corsetti all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale. Ha rafforzato il legame tra l’azienda e il territorio, dimostrando l’importanza delle realtà produttive locali nel tessuto sociale ed economico della regione.
L’evento ha anche evidenziato come la collaborazione tra scuole, istituzioni e aziende locali possa creare sinergie positive, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e valorizzando le risorse del territorio. L’Agrigelateria Corsetti si è dimostrata non solo un’eccellenza produttiva, ma anche un attore attivo nella vita della comunità, capace di contribuire alla formazione delle nuove generazioni e alla promozione del territorio.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto di Carol Agostini
Il successo ottenuto durante l’evento apre nuove prospettive per l’Agrigelateria Corsetti. L’azienda sta valutando la possibilità di intensificare la collaborazione con l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini, offrendo opportunità di stage e visite guidate presso la propria sede.
La partecipazione dell’Agrigelateria Corsetti all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha rappresentato un momento significativo non solo per l’azienda, ma per l’intera comunità di Magliano Sabina e Civita Castellana. Ha dimostrato come un’azienda agricola possa essere molto più di un semplice produttore di alimenti, diventando un vero e proprio ambasciatore del territorio, un educatore e un promotore di sviluppo sostenibile.
Agrigelateria Corsetti, magnifico gelato e non solo 2025, foto di Carol Agostini
La qualità dei formaggi e dei gelati dell’Agrigelateria Corsetti, unita all’impegno per la sostenibilità e alla volontà di coinvolgere attivamente la comunità, fanno di questa azienda un esempio virtuoso nel panorama dell’agricoltura e dell’artigianato alimentare italiano. Il successo ottenuto durante l’evento scolastico non è che l’ultima conferma del valore di un’impresa che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, qualità e sostenibilità, produzione e educazione.
In un’epoca in cui la consapevolezza alimentare e l’attenzione all’ambiente sono temi sempre più centrali, l’Agrigelateria Corsetti si pone come un modello da seguire, dimostrando come sia possibile produrre eccellenze gastronomiche nel rispetto della natura e delle tradizioni locali, contribuendo al contempo allo sviluppo economico e culturale del territorio. Il futuro dell’azienda si prospetta ricco di nuove sfide e opportunità, sempre nel segno della qualità, della sostenibilità e del legame profondo con la terra e la comunità di Civita Castellana e della regione circostante.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
NEBBIOLO NEL CUORE 2025: Tutti i premiati della nuova edizione della guida di Riserva Grande tra conferme e novità
di Cristina Santini
L’undicesima edizione di Nebbiolo nel Cuore, l’evento dedicato all’eccellenza del vitigno, ha visto la partecipazione di circa 800 partecipanti alle postazioni di degustazione e alle masterclass, un numero in costante aumento nel tempo, a testimonianza del forte interesse del pubblico per l’argomento.
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Ideata da Marco Cum di Riserva Grande e ospitata al Grand Hotel Palatino di Roma, la manifestazione quest’anno ha previsto una giornata dedicata interamente agli operatori del settore, lunedì 13 gennaio.
Il Nebbiolo, vitigno straordinario, è stato il protagonista indiscusso nelle diverse regioni d’Italia in cui è coltivato, dall’Alto Piemonte alle Langhe, dal Monferrato alla Valtellina. Attraverso le sue molteplici sfaccettature e declinazioni, ha contribuito a forgiare l’identità e la storia di ogni singolo territorio.
In questo contesto, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare le nuove annate, ma non sono mancate le bottiglie vecchie e le riserve.
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Dalle parole di Marco Cum: “Arrivati all’XI edizione dell’evento, possiamo dire di aver costruito una forte tradizione e attenzione nella città di Roma e non solo, vista la partecipazione degli utenti da tutta Italia, intorno al Nebbiolo e ai suoi territori di elezione. Siamo convinti che il potenziale espressivo del Nebbiolo, non ha pari in tutto il mondo del vino e questo ci spinge ad andare avanti con rinnovato entusiasmo.”
Ci sembra opportuno e doveroso spendere due parole sulla vendemmia appena trascorsa che ha interessato le Regioni del Nebbiolo: nell’area piemontese quello che emerge dallo studio pubblicato da Vignaioli Piemontesi in collaborazione con Regione Piemonte Assessorato all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca, sono dati positivi. E’ stato dichiarato un incremento della produzione del 5% rispetto al 2023 per un totale di 2,25 milioni di ettolitri, di cui il 93% afferisce a vini DOP.
L’annata è stata anomala, caratterizzata da un clima caldo e umido che ha interrotto il trend siccitoso degli ultimi anni. Questa situazione climatica ha portato a sfide significative, con una grande variabilità dei risultati legata alla posizione dei vigneti e all’efficacia della difesa antiparassitaria, messa a dura prova dalle piogge persistenti. Queste piogge hanno sanato la precedente carenza idrica, ma hanno anche creato le condizioni ideali per la diffusione di patogeni come la peronospora e l’oidio, che hanno gravemente colpito i vigneti.
Nell’area vinicola della Val d’Aosta, la combinazione di piogge intense e persistenti, unitamente alle basse temperature, ha causato una preoccupante diminuzione della produzione, stimata da Assoenologi al 20% per il 2024. Tuttavia, i cali di produzione hanno presentato variazioni a seconda delle specifiche zone e dei vitigni coltivati.
Nella regione Lombardia, in particolare in Valtellina, la stagione della vendemmia è stata complessa, con una rapida transizione da abbondanti piogge a siccità. Nonostante queste condizioni difficili, l’annata ha premiato coloro che hanno curato diligentemente i propri vigneti. La vendemmia in tutta la Regione ha prodotto vini di buona qualità e quantità, con un efficace controllo dei casi di Peronospora. Tuttavia, si stima che la produzione complessiva sia in calo del 30%, secondo l’associazione Assoenologi.
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
L’App Guida Nebbiolo ha ricevuto ampia attenzione anche in questa edizione. Lunedì, presso la Sala Cesarini del Grand Hotel Palatino, si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi alle cantine produttrici di vino a base Nebbiolo che hanno partecipato inviando i loro campioni nell’ultimo anno.
Di conseguenza, possiamo ora annunciare i premiati, sia per le etichette messe in commercio nel 2024 che per le annate storiche.
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Coup de Coeur (vini che hanno ottenuto il Grappolo d’oro e che sono dotati di qualità uniche ed esclusive, tanto da suscitare un forte impatto emotivo):
Colline Novaresi Doc Cascina del Buonumore 2022, Barbaglia di Cavallirio
Roero Riserva Docg Valmaggiore 2020, Giacomo Barbero di Canale
Barolo Bricco Ambrogio 2020, Grimaldi Luigino di Diano d’Alba
Piemonte Vino da Tavola Sinquanteut 2021, Renato Fenocchio di Neive
Barbaresco Rombone Docg 2020, Renato Fenocchio
Barbaresco Riserva Basarin 2019, Renato Fenocchio
Le Due Rose 2023 Piemonte Vino da Tavola, Filippo Gallino di Canale
Langhe Nebbiolo Doc 2016, Mascarello Giuseppe e Figlio di Castiglione Falletto
Barolo Monprivato Docg 2019, Mascarello Giuseppe e Figlio di Monchiero
Barolo Villero Docg 2019, Mascarello Giuseppe e Figlio
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Roero Monpissano Docg 2021, Cantina Monpissan di Canale
Barbaresco Docg 2020, Pio Cesare di Alba
Barolo Ornato Docg 2020, Pio Cesare
Nebbiolo d’Alba Doc 2022, Cantina Palladino di Serralunga d’Alba
Barolo Ornato Docg 2020, Cantina Palladino
Roero Prachiosso Docg 2022, Angelo Negro di Monteu Roero
Roero Riserva Sudisfà Docg 2021, Angelo Negro
Barolo Bricco San Pietro Docg 2020, Anna Maria Abbona di Farigliano
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Bramaterra Doc 2016, Antoniotti di Sostegno
Piemonte V.S.Q. Metodo Classico Pas Dosé Rosé 2020, Bricco Maiolica di Diano d’Alba
Barolo Contadin Docg 2019, Bricco Maiolica
Barolo Serradenari Docg 2020, Casina Bric 460 di Serralunga d’Alba
Barbaresco Rabajà Docg 2021, Giuseppe Cortese di Barbaresco
Barolo Bussia Docg 2020, Poderi Luigi Einaudi di Dogliani
Barolo Rocche dell’Annunziata Docg 2020, Rocche Costamagna di La Morra
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Grappolo d’Oro (vini che hanno ottenuto il massimo punteggio):
Roero Riserva Ciabot San Giorgio Dog 2021, Angelo Negro di Monteu Roero
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba Docg 2020, Angelo Negro
Barolo Baudana Dcg 2020, Angelo Negro
Barolo del Comune di Castiglione Falletto Docg 2020, Anna Maria Abbona
Bramaterra Doc 2018, Antoniotti di Sostegno
Barolo Rocche dell’Annunziata Docg 2020, Aurelio Settimo di La Morra
Colline Novaresi Il Silente Doc 2022, Barbaglia di Cavallirio
Boca Doc 2019, Barbaglia
Barolo Riserva Docg 1976, Borgogno di Barolo
Piemonte Vino da Tavola Rosato Anfora Il Nini Anfora 2023, Bric Castelvej di Canale
Barolo Bricco delle Viole Docg 2020, Casina Bric 460
Barolo Fossati Docg 2020, Casina Bric 460
Valle d’Aosta Sottozona Donnas Napoléon Doc 2021, Caves Coopératives de Donnas
Carema Doc 2020, Cella Grande di Viverone
Langhe Nebbiolo Bailè Doc 2021, Collina Serragrilli di Neive
Langhe Nebbiolo Doc 2022, Coppo di Canelli
Monferrato Nebbiolo Superiore Doc 2021, Delinquent di Castagnole delle Lanze
Roero Riserva Colla Docg 2020, Fabrizio Battaglino di Vezza d’Alba
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Roero Licin Docg 2021, Filippo Gallino di Canale
Roero Riserva Docg 2017, Francesco Rosso
Barbaresco Gallina Docg 2020, Francone di Neive
Nebbiolo d’Alba Superiore Doc 2021, Gerlotto di Diano d’Alba
Langhe Nebbiolo Doc 2023, Giacomo Barbero di Canale
Langhe Nebbiolo Doc 2022, Giuseppe Cortese di Barbaresco
Barbaresco Docg 2021, Giuseppe Cortese
Roero ‘Nciarmà Docg 2016, Francesco Rosso di Santo Stefano Roero
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Barolo Sorano Docg 2020, Grimaldi Luigino di Diano d’Alba
Langhe Nebbiolo Riccinnebbia Doc 2023, La Bioca di Serralunga d’Alba
Barolo Ravera Docg 2020, La Bioca
Barolo Bussia Docg 2020, La Bioca
Valtellina Superiore La Mossa Docg 2018, La Perla di Marco Triacca in Tresenda di Teglio
Sforzato o Sfursat di Valtellina Quattro Soli Docg 2017, La Perla di Marco Triacca
Sforzato o Sfursat di Valtellina Docg 2017, Le Strie di Ponte in Valtellina
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Barolo Prapò Docg 2017, Luigi Vico di Serralunga d’Alba
Piemonte Vino da Tavola Vermouth Rosso di Torino S/A, Luigi Vico
Barolo del Comune di La Morra Docg 2020, Poderi Marcarini
Barolo La Serra Docg 2020, Poderi Marcarini
Langhe Nebbiolo Bricco Capre Doc 2023, Mario Rivetti Cascina Serre di Alba
Langhe Nebbiolo Doc 2021, Mascarello Giuseppe e Figlio di Monchiero
Barolo S.Stefano di Perno Docg 2019, Mascarello Giuseppe e Figlio
Barolo Monprivato Docg 2020, Mascarello Giuseppe e Figlio
Langhe Nebbiolo Doc 2022, Mascarello Giuseppe e Figlio
Nebbiolo d’Alba Doc 2020, Cantina Monpissan di Canale
Roero Docg 2016, Cantina Monpissan
Carema Sole e Roccia Doc 2020, Monte Maletto
Barolo del comune di Serralunga d’Alba Docg 2020, Cantina Palladino
Barolo Parafada Docg 2020, Cantina Palladino
Valle d’Aosta Sottozona Donnas Georgos Doc 2020, Pianta Grossa
Piemonte Vino da Tavola Rosa Rosarum S/A, Pietro Cassina di Lessona
Coste della Sesia Nebbiolo Ciuèt Doc 2012, Pietro Cassina
Bramaterra Leo Doc 2016, Pietro Cassina
Langhe Nebbiolo Doc 2021, Pio Cesare di Alba
Barolo Docg 2020, Pio Cesare
Piemonte Vino da Tavola Rosso 2018, Piole di Carema
Langhe Nebbiolo Doc 2023, Poderi Luigi Einaudi di Dogliani
Langhe Nebbiolo Spetacol Doc 2022, Renato Fenocchio di Neive
Barbaresco Starderi Docg 2020, Renato Fenocchio
Barolo Briccobergera Docg 2020, Roberto Sarotto di Neviglie
Langhe Nebbiolo Tèch Doc 2021, Taverna di Neive
Canavese Nebbiolo Doc 2020, Tenuta Roletto di Cuceglio
Monferrato Nemo Doc 2022, Vignaquaranti di Quaranti
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
In questa edizione, la novità è l’assegnazione di ulteriori riconoscimenti ad alcune categorie d’eccellenza che si sono distinte durante le fasi di degustazione per la Guida.
Migliore Cantina Emergente
Giacomo Barbero, Roero Piemonte
Migliore Cantina Storica
Pio Cesare, Langhe Piemonte
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
Migliore Etichetta Originale
Sforzato o Sfursat di Valtellina Docg 2017, Le Strie Lombardia
Migliore Cantina con la miglior Hospitality
Castello di Razzano, Monferrato Piemonte
Nebbiolo nel Cuore 2025, evento leader per categoria, foto dell’autrice
L’Orto di Casa di Valerio Santini: Eccellenza Ortofrutticola all’evento Scuola Aperta: Un tuffo nelle origini 2025
di Carol Agostini
In occasione dell’evento enogastronomico “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025, tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini di Magliano Sabina, “L’orto di casa“ di Valerio Santini si è distinto come uno degli sponsor principali, offrendo ai partecipanti un’esperienza gustativa autentica e genuina attraverso i suoi rinomati ortaggi. Questa manifestazione ha rappresentato un’opportunità straordinaria per l’azienda di far conoscere i propri prodotti a un pubblico variegato, composto da studenti, docenti e visitatori esterni, rafforzando così il legame tra la produzione locale e la comunità.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, foto da internet
L’Orto di Casa: Una Storia di Passione e Tradizione
“L’orto di casa” di Valerio Santini è molto più di una semplice azienda agricola. Rappresenta una realtà imprenditoriale che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando sulla qualità dei prodotti e sul rispetto per l’ambiente. Situata nel cuore della Sabina, l’azienda si è guadagnata nel corso degli anni una reputazione di eccellenza per la qualità dei suoi ortaggi, coltivati secondo metodi tradizionali e sostenibili.
Valerio Santini, il titolare dell’azienda, porta avanti con passione una storia che affonda le radici in un passato ricco di tradizioni agricole. “L’orto di casa” si distingue per la sua filosofia di produzione e vendita diretta, offrendo ai consumatori ortaggi freschi, genuini e a chilometro zero. Questo approccio non solo garantisce freschezza e qualità superiore, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale legato ai trasporti e alla distribuzione.
La Produzione Ortofrutticola: Un Trionfo di Sapori e Colori
“L’orto di casa” si caratterizza per una vasta gamma di ortaggi che spaziano dalle varietà più tradizionali a quelle più ricercate. Ogni prodotto racconta una storia di qualità e autenticità, frutto di una coltivazione attenta e rispettosa dei cicli naturali.
Tra i prodotti di punta dell’azienda possiamo immaginare:
1. Pomodori: Diverse varietà, dai classici San Marzano ai più particolari pomodori cuore di bue, coltivati in pieno campo per garantire il massimo del sapore.
2. Zucchine: Tenere e saporite, ideali per molteplici preparazioni culinarie.
3. Melanzane: Di diverse varietà e colori, dalla classica viola alla bianca, tutte caratterizzate da una consistenza perfetta e un sapore delicato.
4. Peperoni: Colorati e croccanti, coltivati senza l’uso di pesticidi per preservarne il gusto autentico.
5. Insalate: Una vasta gamma di lattughe e radicchi, sempre fresche e croccanti.
6. Erbe aromatiche: Basilico, rosmarino, salvia e altre erbe, coltivate con cura per arricchire ogni piatto con i loro profumi intensi.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, foto da internet
La Qualità come Filosofia Aziendale
“L’orto di casa” ha fatto della qualità il suo mantra. Ogni fase della produzione, dalla semina alla raccolta, è sottoposta a rigorosi controlli per garantire la massima sicurezza alimentare e l’eccellenza organolettica. L’azienda aderisce probabilmente a sistemi di certificazione della qualità, come potrebbe essere la certificazione biologica, a testimonianza del suo impegno per una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
La filosofia dell’azienda si basa su alcuni principi fondamentali:
1. Sostenibilità: L’impegno per pratiche agricole rispettose dell’ambiente, che contribuiscono alla conservazione del paesaggio e della biodiversità della Sabina.
2. Stagionalità: La produzione segue il naturale ciclo delle stagioni, offrendo ortaggi al massimo della loro freschezza e sapore.
3. Innovazione nella tradizione: Pur mantenendo salde le radici nelle pratiche agricole tradizionali, l’azienda non teme di sperimentare nuove tecniche di coltivazione per migliorare la qualità dei prodotti.
4. Legame con il territorio: Gli ortaggi de “L’orto di casa” sono un’espressione autentica del terroir della Sabina, con le sue caratteristiche pedoclimatiche uniche che conferiscono ai prodotti sapori e profumi inconfondibili.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, logo aziendale
La Partecipazione all’Evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025
La presenza de “L’orto di casa” all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha rappresentato un momento significativo sia per l’azienda che per la comunità di Magliano Sabina. L’evento, svoltosi sabato 18 gennaio dalle 15:00 alle 19:00, ha offerto una piattaforma ideale per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali e rafforzare il legame tra la scuola, le aziende del territorio e la comunità.
Durante l’evento, “L’orto di casa” ha allestito un banco di assaggio dove studenti, docenti e visitatori hanno avuto l’opportunità di apprezzare la vasta gamma di ortaggi freschi prodotti dall’azienda. Questa presenza ha permesso di creare un ponte diretto tra produttore e consumatore, offrendo un’esperienza educativa e gustativa al tempo stesso.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, foto di Carol Agostini
Il Ruolo Educativo de “L’orto di casa”
La partecipazione all’evento scolastico ha sottolineato il ruolo educativo che “L’orto di casa” svolge nel territorio. Attraverso la sua presenza, l’azienda ha contribuito attivamente alla promozione di una cultura alimentare consapevole, educando i consumatori, e in particolare le giovani generazioni, sull’importanza di una dieta basata su prodotti locali, stagionali e di qualità.
Durante l’evento, Valerio Santini ha probabilmente tenuto brevi presentazioni o workshop, illustrando il processo di coltivazione degli ortaggi, l’importanza della stagionalità e il legame tra il prodotto e il territorio. Queste sessioni informative hanno offerto agli studenti e ai visitatori un’opportunità unica di apprendimento, permettendo loro di comprendere il valore della filiera corta e l’importanza delle produzioni locali per l’economia e la cultura del territorio.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, foto di Carol Agostini
L’Impatto sulla Comunità
La presenza de “L’orto di casa” all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale. Ha rafforzato il legame tra l’azienda e il territorio, dimostrando l’importanza delle realtà produttive locali nel tessuto sociale ed economico della regione.
L’evento ha anche evidenziato come la collaborazione tra scuole, istituzioni e aziende locali possa creare sinergie positive, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e valorizzando le risorse del territorio. “L’orto di casa” si è dimostrata non solo un’eccellenza produttiva, ma anche un attore attivo nella vita della comunità, capace di contribuire alla formazione delle nuove generazioni e alla promozione del territorio.
Innovazione e Tradizione: Un Equilibrio Perfetto
Nonostante il forte legame con la tradizione, “L’orto di casa” dimostra anche una notevole capacità di innovazione. Questo si riflette probabilmente nelle varietà di ortaggi, tecniche di coltivazione sostenibili e metodi di conservazione che preservano al meglio le qualità organolettiche dei prodotti.
L’orto di Casa: eccellenza ortofrutticola a km0 2025, foto di Carol Agostini
Sostenibilità e Responsabilità Ambientale
Un aspetto che “L’orto di casa” ha sicuramente sottolineato durante l’evento è il suo impegno per la sostenibilità e la responsabilità ambientale. Questo include pratiche di coltivazione attenta al territorio, alla riduzione dell’uso di plastica negli imballaggi, e l’implementazione di tecniche di agricoltura conservativa per preservare la fertilità del suolo.
Il Futuro de “L’orto di casa”
La partecipazione all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 apre nuove prospettive per “L’orto di casa”. Il successo ottenuto durante la manifestazione potrebbe portare a un’intensificazione delle collaborazioni con le istituzioni educative del territorio, offrendo opportunità di visite guidate, tirocini formativi e laboratori didattici presso l’azienda.
La partecipazione inoltre, ha rappresentato un momento significativo non solo per l’azienda, ma per l’intera comunità di Magliano Sabina. Ha dimostrato come un’azienda agricola possa essere molto più di un semplice produttore di alimenti, diventando un vero e proprio ambasciatore del territorio, un educatore e un promotore di sviluppo sostenibile.
La qualità degli ortaggi de “L’orto di casa”, unita all’impegno per la sostenibilità e alla volontà di coinvolgere attivamente la comunità, fanno di questa azienda un esempio virtuoso nel panorama dell’agricoltura italiana. Il successo ottenuto durante l’evento scolastico non è che l’ultima conferma del valore di un’impresa che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, qualità e sostenibilità, produzione e educazione.
In un’epoca in cui la consapevolezza alimentare e l’attenzione all’ambiente sono temi sempre più centrali,“L’orto di casa” si pone come un modello da seguire, dimostrando come sia possibile produrre eccellenze gastronomiche nel rispetto della natura e delle tradizioni locali, contribuendo al contempo allo sviluppo economico e culturale del territorio. Il futuro dell’azienda si prospetta ricco di nuove sfide e opportunità, sempre nel segno della qualità, della sostenibilità e del legame profondo con la terra e la comunità di Magliano Sabina.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
L’Azienda Agricola Elvirina: Tradizione e Qualità nel Cuore della Sabina
di Carol Agostini
In occasione dell’evento enogastronomico “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025, tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo Sandro Pertini di Magliano Sabina, l’Azienda Agricola Elvirina di Di Filippo Flavio si è distinta come uno degli sponsor di spicco, offrendo ai partecipanti un’esperienza gustativa unica attraverso i suoi rinomati formaggi.
Azienda Agricola Elvirina, alta qualità casearia 2025, logo aziendale
Questa manifestazione ha rappresentato un’opportunità straordinaria per l’azienda di far conoscere i propri prodotti a un pubblico variegato, composto da studenti, docenti e visitatori esterni, rafforzando così il legame tra la produzione locale e la comunità.
Storia e Tradizione dell’Azienda Agricola Elvirina
L’Azienda Agricola Elvirina, gestita con passione da Di Filippo Flavio, affonda le sue radici nella ricca tradizione casearia della regione Sabina. Situata nel cuore di questo territorio, l’azienda si è guadagnata nel corso degli anni una reputazione di eccellenza per la qualità dei suoi formaggi, prodotti secondo metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione.
Azienda Agricola Elvirina, alta qualità casearia 2025, foto di Carol Agostini
La storia dell’Azienda Agricola Elvirina è un racconto di dedizione, amore per la terra e rispetto per le antiche pratiche casearie. Fondata decenni fa, l’azienda ha saputo mantenere viva la tradizione, adattandosi al contempo alle moderne esigenze di produzione e sicurezza alimentare. Il nome “Elvirina” è composto da Elvi che sta per Elvira ( nonna di Flavio) e Rina, che sta per Rinaldo (papà di Flavio), aggiungendo un tocco personale e familiare che si riflette nella cura posta in ogni fase della produzione.
La Produzione Casearia: Un’Arte Antica in Chiave Moderna
L’Azienda Agricola Elvirina si distingue per la sua produzione di formaggi che spazia dalle varietà più tradizionali a creazioni innovative, sempre nel rispetto della qualità e dell’autenticità. Il processo produttivo inizia con la selezione accurata del latte dal proprio allevamento aziendale.
Allevamento di vacche da latte fondato nel 1948 da nonna Elvira con aggiunta del caseificio aziendale dal 2014.
Producono solo latte del loro allevamento di mucche Frisone, non si riforniscono di latte da altri allevamenti, di conseguenza trasformano solo il latte delle loro mucche nel caseificio aziendale in: PRIMISALI , RICOTTE, CACIOTTE , YOGURT, PANNE COTTE E GELATI (TUTTO RIGOROSAMENTE CON LATTE DI MUCCA).
Questa scelta garantisce un controllo completo sulla qualità della materia prima, fondamentale per ottenere formaggi e altri prodotti di alta qualità.
Azienda Agricola Elvirina, alta qualità casearia 2025, foto di Carol Agostini
Tra i prodotti di punta dell’azienda possiamo immaginare:
1. Ricotta fresca: Ottenuta dal siero del latte, rappresenta un classico della tradizione casearia italiana. La ricotta dell’Azienda Agricola Elvirina si distingue probabilmente per la sua freschezza e delicatezza.
2. Caciotta: Un formaggio a pasta semi-morbida, prodotto con latte vaccino, con un equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità.
3. Yogurt artigianale: Prodotto con latte fresco, rappresenta una linea di prodotti freschi dell’azienda, apprezzata per la sua genuinità.
E tanto altro come primisali, gelato artigianale e panne cotte.
La Qualità come Filosofia Aziendale
L’Azienda Agricola Elvirina ha fatto della qualità il suo mantra. Ogni fase della produzione, dalla raccolta del latte alla stagionatura dei formaggi, è sottoposta a rigorosi controlli per garantire la massima sicurezza alimentare e l’eccellenza organolettica.
Azienda Agricola Elvirina, alta qualità casearia 2025, foto da sito
La filosofia dell’azienda si basa su alcuni principi fondamentali:
1. Sostenibilità: L’impegno per pratiche agricole e di allevamento rispettose dell’ambiente, che contribuiscono alla conservazione del paesaggio e della biodiversità della Sabina.
2. Tracciabilità: Ogni formaggio prodotto dall’Azienda Agricola Elvirina può essere tracciato dal campo alla tavola, garantendo trasparenza e sicurezza ai consumatori.
3. Innovazione nella tradizione: Pur mantenendo salde le radici nella tradizione casearia locale, l’azienda non teme di sperimentare nuove tecniche e combinazioni per creare prodotti unici.
4. Legame con il territorio: I formaggi dell’Azienda Agricola Elvirina sono un’espressione autentica del terroir della Sabina, con i suoi pascoli ricchi di erbe aromatiche che conferiscono ai prodotti sapori e profumi unici.
L’Evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025
La partecipazione dell’Azienda Agricola Elvirina all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha rappresentato un momento significativo sia per l’azienda che per la comunità di Magliano Sabina. L’evento, svoltosi sabato 18 gennaio dalle 15:00 alle 19:00, ha offerto una piattaforma ideale per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali e rafforzare il legame tra la scuola, le aziende del territorio e la comunità.
Durante l’evento, l’Azienda Agricola Elvirina ha allestito un banco di assaggio dove studenti, docenti e visitatori hanno avuto l’opportunità di degustare e apprezzare la vasta gamma di formaggi prodotti dall’azienda. Questa presenza ha permesso di creare un ponte diretto tra produttore e consumatore, offrendo un’esperienza educativa e gustativa al tempo stesso.
Il Ruolo Educativo dell’Azienda Agricola Elvirina
La partecipazione all’evento scolastico ha sottolineato il ruolo educativo che l’Azienda Agricola Elvirina svolge nel territorio. Attraverso la sua presenza, l’azienda ha contribuito attivamente alla promozione di una cultura alimentare consapevole, educando i consumatori, e in particolare le giovani generazioni, sull’importanza di una dieta basata su prodotti locali, stagionali e di qualità.
Durante l’evento, gli studenti dell’alberghiero hanno studiato e creato sessioni informative offrendo ai visitatori un’opportunità unica di apprendimento, permettendo loro di comprendere il valore della filiera corta e l’importanza delle produzioni locali per l’economia e la cultura del territorio.
L’Impatto sulla Comunità
La presenza dell’Azienda Agricola Elvirina all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale. Ha rafforzato il legame tra l’azienda e il territorio, dimostrando l’importanza delle realtà produttive locali nel tessuto sociale ed economico della regione.
L’evento ha anche evidenziato come la collaborazione tra scuole, istituzioni e aziende locali possa creare sinergie positive, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e valorizzando le risorse del territorio. L’Azienda Agricola Elvirina si è dimostrata non solo un’eccellenza produttiva, ma anche un attore attivo nella vita della comunità, capace di contribuire alla formazione delle nuove generazioni e alla promozione del territorio.
Innovazione e Tradizione: Un Equilibrio Perfetto
Nonostante il forte legame con la tradizione, l’Azienda Agricola Elvirina dimostra anche una notevole capacità di innovazione. Questo si riflette probabilmente nella creazione di nuovi prodotti che, pur mantenendo l’essenza dei formaggi tradizionali, rispondono ai gusti e alle esigenze dei consumatori moderni. Durante l’evento, l’azienda potrebbe aver presentato alcune di queste innovazioni, come formaggi aromatizzati con erbe locali o affinati in modi particolari.
L’approccio innovativo dell’azienda si estende probabilmente anche alle tecniche di produzione e conservazione, con l’adozione di tecnologie all’avanguardia che garantiscono la massima sicurezza alimentare senza compromettere la qualità artigianale dei prodotti.
Sostenibilità e Responsabilità Ambientale
Un aspetto che l’Azienda Agricola Elvirina ha probabilmente sottolineato durante l’evento è il suo impegno per la sostenibilità e la responsabilità ambientale. Questo potrebbe includere pratiche di allevamento rispettose del benessere animale, l’utilizzo di energie rinnovabili nel processo produttivo, e la riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale in ogni fase della filiera.
L’azienda potrebbe anche essere coinvolta in progetti di conservazione del paesaggio e della biodiversità locale, contribuendo così non solo alla produzione di formaggi di qualità, ma anche alla preservazione dell’ecosistema unico della Sabina, infatti il tutto gira attorno ad un impianto fotovoltaico di 88 kW, che salvaguarda il territorio.
La partecipazione all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 apre nuove prospettive per l’Azienda Agricola Elvirina. Il successo ottenuto durante la manifestazione potrebbe portare a un’intensificazione delle collaborazioni con le istituzioni educative del territorio, offrendo opportunità di stage, visite guidate e laboratori didattici presso l’azienda.
Sul fronte produttivo, l’Azienda Agricola Elvirina potrebbe considerare l’espansione della propria gamma di prodotti, magari esplorando nuove tecniche di stagionatura o sviluppando linee di formaggi biologici o funzionali, in risposta alle crescenti richieste del mercato.
La partecipazione dell’Azienda Agricola Elvirina all’evento “SCUOLA APERTA: UN TUFFO NELLE ORIGINI” 2025 ha rappresentato un momento significativo non solo per l’azienda, ma per l’intera comunità di Magliano Sabina. Ha dimostrato come un’azienda agricola possa essere molto più di un semplice produttore di alimenti, diventando un vero e proprio ambasciatore del territorio, un educatore e un promotore di sviluppo sostenibile.
Azienda Agricola Elvirina, alta qualità casearia 2025, foto da sito
La qualità dei formaggi dell’Azienda Agricola Elvirina, unita all’impegno per la sostenibilità e alla volontà di coinvolgere attivamente la comunità, fanno di questa azienda un esempio virtuoso nel panorama dell’agricoltura italiana. Il successo ottenuto durante l’evento scolastico non è che l’ultima conferma del valore di un’impresa che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, qualità e sostenibilità, produzione e educazione.
In un’epoca in cui la consapevolezza alimentare e l’attenzione all’ambiente sono temi sempre più centrali, l’Azienda Agricola Elvirina si pone come un modello da seguire, dimostrando come sia possibile produrre eccellenze gastronomiche nel rispetto della natura e delle tradizioni locali, contribuendo al contempo allo sviluppo economico e culturale del territorio. Il futuro dell’azienda si prospetta ricco di nuove sfide e opportunità, sempre nel segno della qualità, della sostenibilità e del legame profondo con la terra e la comunità di Magliano Sabina.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer