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  • Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a trazione integrale

    Redazione

    Cibus 2023, ancor prima di aprire i battenti, il Molise ha già formalizzato il suo successo di partecipazione. Da anni il Cibus di Parma è la giusta vetrina del food mondiale; il Molise non è quasi mai mancato all’appuntamento. Negli anni passati la partecipazione non vedeva più di venti aziende Molisane.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito

    Una politica di rete, costante nel tempo, pianificata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Molise – Termoli, guidata dal Commissario straordinario, on.le Remo Di Giandomenico, che ha saputo condurre una macchina dai motori spenti a divenire una vera e propria Ferrari, ampliando il parterre dei collaboratori, dei consulenti e delle maestranze, gestendo in maniera oculata risorse umane ed economiche, ha invertito la rotta dell’autoreferenzialità e del commerciale personalistico, ponendo le basiper una vera e propria risposta da parte di aziende che, mai sin d’ora, pongono la sinergia ai primi posti della loro attività di marketing.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Il Cibus 2023, infatti, vedrà circa cinquanta aziende proporsi in un unico contenitore e collaborare per la riuscita di un evento fiera, che già in agenda ha oltre 100 contatti/incontri. Uno stand, quello del Molise, che vedrà ospitare anche una parte della Puglia nel segno di un patto : il cibo della Transumanza lungo l’asse tratturale Abruzzo-Molise-Puglia, anche ai fini di una collaborazione progettuale che vede attualmente spenta l’enfasi del riconoscimento Unesco della Transumanza che ricordiamo, ha visto la Puglia come grande sponsor, a partire dal Parco Nazionale del Gargano.

    Due giorni, quelli del 29 e 30 marzo, che segnano una svolta e determinano un sorta di rivincita di territori, sempre marginali e mai presi come modello. A dar voce a tale armoniosa condivisione CiBiMolisani, consorzio di rete che ha aperto le danze per una collaborazione territoriale senza precedenti. Partendo dall’idroponica, prodotto che ha visto l’interessamento dei più, garantisce fasce di nicchia con prodotto scelti e di assoluta eccellenza quali olio, farine e derivati, vini, miele.

    A seguire la pasticceria di Gerry e Ricci, i derivati del latte con i caseifici Pallotta, Roccolana, Gustosamente, Santo Stefano, Ranallo, i vini delle cantine Rotoletti, Salvatore, Catabbo oltre Cantine di Remo del Consorzio Cibi Molisani, i tartufi del Centro Tartufi Molise e Tesori del Matese, i salumi di Casa Florio, la pasta Frentania, i confetti e non solo, della premiata ditta Papa, le confetture e pelati di Molise Goloso, il Miele targato Biosannio, i liquor di Matese Officinale, il Pane del forno a Legna di Di Cesare Maria Lucia, le uova di quaglia dell’azienda Agricola del Zingaro, la Birra Artigianale Passo Lento, il caffè Camardo, la cantina Crunus, l’olio dell’azienda Marina Colonna, i sottolio di Orto d’Autore.

    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Insieme per un Molise Biodiverso, di qualità e di altissima professionalità. Cooking Show e degustazioni avranno principali attori in Filindo Russo, Pasquale Felice, Simone Conte.

    L’interpretazione della tradizione con uno sguardo all’innovazione per garantire un successo sulle ali del “Sapore” con innesti di poesia e musica a cura di Lino Rufo e la magia di uno stand, a cura di Luca Mastrangelo e GSM, anche grazie all’impulso dell’Assessorato Regionale al Turismo in attuazione del programma “ Le Autentiche Emozioni del Molise” , garantiranno qualità e visibilità.

    Cibus 2023, foto da sito
    Cibus 2023, foto da sito

    L’occasione permetterà di parlare del progetto europeo “ Innotourclut” Italia-Albania e Montenegro, proprio in tal senso, e nel solco tracciato volto alla crescita in ambito turistico culturale del Molise.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.cibus.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    CHIANINA E SYRAH 2023

    Di Elsa Leandri

    Cortona ha accolto dal 17 al 19 marzo la sesta edizione di Chianina e Syrah in cui l’amore per questa pregiata razza animale e per il vitigno, emblema di questa antica lucumonia, si uniscono e ravvivano le strade cittadine.

    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’evento si è svolto presso il centro convegni Sant’Agostino ospitando più di 40 cantine nazionali e francesi e ben 50 chef, di cui 12 stellati. Il tutto è stato ravvivato da preparazioni culinarie con protagonista la Chianina e da interessanti masterclass volte a approfondire questo magnifico vitigno.

    CORTONA E LA SYRAH

    Se pensiamo a questo lembo di terra compreso tra la Val di Chiana e l’Appennino Tosco-Emiliano, a pochi passi dall’Umbria non possiamo non pensare al vitigno emblematico di questo areale : la Syrah.
    Eppure l’introduzione in terra cortonese di questa uva francese non è storia antica ma contemporanea.

    È ricollegabile all’anno 1967 in cui la cantina Tenimenti d’Alessandro inizia a sperimentare per introdurre nuovi vitigni internazionali, tali da sostituire gli autoctoni sangiovese, malvasia e trebbiano. Grazie alla collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e con l’Università di Milano viene identificato in questo angolo toscano un territorio che ricorda la Valle del Rodano: è in un particolare clone di Syrah, vigneto che predilige terreni argillo-limosi, che si trova la risposta.

    Da una parte la vicinanza al Lago Trasimeno che funge da termoregolatore garantendo importanti escursioni termiche giorno/notte, fondamentale per favorire lo sviluppo di sostanze aromatiche, e dall’altra la ventilazione che evita la formazione di patogeni sono elementi che contribuiscono nel rendere questo areale privilegiato alla viticoltura.

    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Con il senno del poi potremmo parlare di una scommessa vincente ed è grazie anche all’attività di altre cantine, che hanno creduto nel potenziale di questa uva, che si è instaurato questo legame indissolubile e simbiotico tra Syrah e Cortona.
    Nel 1999 nasce la Doc Cortona che comprende diversi vitigni sia bianchi che rossi ma la Doc Cortona Syrah è quella che maggiormente la identifica.

    CHIANINA E SYRAH

    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Durante la visita alla manifestazione ci siamo concentrati sulla Syrah nella denominazione Cortona DOC cercando di capire e carpire quale sia la sua espressione in questo lembo di terra. Se le sue caratteristiche fruttate sono dei marker ben identificabili, la stessa cosa non la possiamo dire per quella nota speziata riconducibile alla molecola del rotundone: infatti quest’ultima si percepisce solo in qualche campione. Eleganti i sentori balsamici e di erbette aromatiche che si ritrovano in quasi tutti gli assaggi.

    Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi

    APICE 2019- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) STEFANO AMERIGHI
    Prugna e piccoli frutti a bacca nera sorretti da refoli floreali di iris e di erbette aromatiche offrono un’eleganza che trova corrispondenza in una bocca dominata da viva freschezza da tannini ben cadenzati. Lunga chiusura con richiami di eucalipto e oliva nera.

    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CALICE 2020 – CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA CANAIO
    Una versione fresca e immediata di Syrah che seduce già all’olfatto per i sentori di lampone, viola, cardamomo e pepe nero. Vinificazione in acciaio che permette di apprezzare il vitigno nella sua esuberanza e nella sua totalità. Tannini presenti e di buona fattura finale con richiami di piccola frutta rossa.

    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CUCULAIA 2018- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DIONISIO
    Prodotto da un’unica vigna, ricca di scheletro, posta su una collina da cui prende nome il vino. Attraente al naso per le sue note fruttate che spaziano dal lampone alla mora abbracciando tutti i frutti di bosco. Il tutto è valorizzato da sentori balsamici e di erbette aromatiche che sono affiancate da leggera speziatura e da sottili note empireumatiche. Il sorso è pieno e avvolgente sorretto da freschezza e tannicità non invasiva. Lungo finale con richiami di mirtillo.

    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’USCIOLO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DOVERI
    Fabrizio e i suoi 2 ettari di vigneti si concretizzano nella produzione di questo unico vino, facilmente riconoscibile per l’etichetta in iuta. Nonostante che il produttore ci ripeta che “questo è un vino da aspettare, da far evolvere nel bicchiere”, cerchiamo di trascrivere le sensazioni che ci ha trasmesso al momento dell’assaggio.

    Il frutto è ben deciso e delineato in cui si susseguono mora, mirtillo, ricordi floreali di viola e rosa e la caratteristica nota speziata di pepe nero, marker autentico. Cenni di cacao e tabacco in chiusura. Bocca opulenta con tannini precisi e metrici. Persistenza elevata e finale elegantemente speziato.

    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    BOCCA DI SELVA 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) TENUTA ANGELICI
    Relativamente nuovi nel mondo enologico ( la prima etichetta è del 2018) i loro vini sono identitari grazie anche all’altitudine del vigneto che è posto a 550 m s.l.m. ( i vigneti più alti della denominazione). La frutta si fa quindi più scura con sentori di mora, susina e mirtillo, il cardamomo e i chiodi di garofano ci hanno ammaliato. Il tannino nobile sorretto da una decisa freschezza offre un sorso lungo, pieno e strutturato.

    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CANDITO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) EREDI TREVISAN
    Accanto ai sentori suadenti di ciliegia e prugna e di speziature dolci, presenta un finale balsamico e di timo e salvia regalando un impatto olfattivo molto interessante. Il tannino si deve ancora pienamente integrare per poterlo apprezzare in toto. Lungo finale di bocca delicatamente amaricante.

    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    E fuori dalla Doc ma sempre in zona…

    GRUCCIONE 2020- TOSCANA IGT- (100% Syrah) AZIENDA AGRICOLA FANI
    La storia di due ingegneri, marito e moglie, che 5 anni fa hanno deciso di cambiare vita dedicandosi alla propria azienda agricola, a conduzione biologica, sita a Marciano della Chiana, quindi fuori dalla Doc Cortona.
    Il frutto è succoso con sentori di ciliegia, cassis e lampone; lavanda, giacinto, ricordi balsamici e speziati ne completano il profilo. Tannini saporiti in evoluzione e un lungo finale di frutti di bosco rendono il sorso appagante.

    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Il Gallo Nero sposa il cinema e promuove il Florence Korea Film Festival 2023

    Redazione

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano, l’attore Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye. Gli ospiti del festival visiteranno location esclusive nel territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini e incontrare i vari produttori della zona.

    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    The Point man, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Dopo la presentazione, lo scorso febbraio, al Maggio Musicale Fiorentino, della première del film “La Leggenda del Gallo Nero”, un cortometraggio, prodotto dal Consorzio Vino Chianti Classico, che narra la storia del famoso simbolo della denominazione, nel mondo del Gallo Nero si torna a parlare di film e di cinema.

    Il Consorzio Vino Chianti Classico è infatti sponsor ufficiale della 21a edizione del Florence Korea Film Fest, il festival di cinema dedicato alla cinematografia sud coreana, il più importante in Europa, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile: una scelta che suggella l’interesse dei produttori del Gallo Nero per un Paese e un mercato con ottime prospettive di crescita.

    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Bong Joon-ho, premio Oscar, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye che visiteranno il territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini del Gallo Nero e incontrare alcuni produttori della zona.

    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Yim Soon-rye regista, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2020 il mercato coreano ha significato 4,7 miliardi di esportazioni italiane. Valore in crescita nel 2021 che ha raggiungo i 5,3 miliardi di euro. Un rapporto, quello tra Italia e Corea del Sud, virtuoso per molti settori culturali e produttivi, compreso il comparto del vino di qualità.

    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Park Hae-il attore del cinema Koreano, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Per quanto riguarda i vini del Gallo Nero, il 2021 ha infatti segnato un record di esportazioni sul mercato coreano: i volumi sono triplicati. Dopo l’exploit dell’anno precedente, nel 2022, le bottiglie di Gallo Nero vendute in Corea non sono ulteriormente aumentate ma è cresciuto invece il valore medio per bottiglia che il consumatore coreano ha riconosciuto alla DOCG Chianti Classico.

    Film di chiusura "Life is Beautiful", articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Film di chiusura “Life is Beautiful”, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    “Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. – afferma Giovanni Manetti, Presidente del ConsorzioAnni, che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna.

    Il mercato coreano sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nel nuovo evento di giugno a Seoul.”

    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    NexSohee, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Nel 2023 il Consorzio Vino Chianti Classico si ripresenterà infatti sul mercato coreano per il terzo anno consecutivo, con un grande evento di degustazione, il 20 giugno, nella capitale Seoul, con la partecipazione dei produttori; oltre a questo evento, il Consorzio organizzerà incoming di operatori e stampa nel proprio territorio di produzione.

    Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è per noi un grande onore – continua Manetti – Noi produttori del Chianti Classico ci sentiamo molto vicini al popolo sud-coreano. Un aspetto che ci accomuna credo sia la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione:

    il Chianti Classico con i suoi 300 anni di storia e la continua attenzione all’innovazione sia in vigna che in cantina e la Corea del Sud, una nazione da sempre all’avanguardia tecnologica, sempre ‘connessa’, ma al tempo stesso profondamente legata ai valori della tradizione. Coniugare tradizione e innovazione è un tema centrale che appartiene sia alla cultura coreana che alla nostra.”

    Il Florence Korea Film Fest è il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia, in vari luoghi della città (e online sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies).

    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa
    Il Florence Korea Film Fest, articolo: Il Gallo Nero promuove il Florence Korea Film Festival 2023, foto da comunicato stampa

    Il cartellone, ricco di anteprime italiane, presenta in programma oltre 100 film divisi per sezioni con un focus sulle registe donne coreane. Tra le star della 21esima edizione il regista premio Oscar Bong Joon-ho, l’attore Park Hae-il protagonista dell’ultimo film di Park Chan-wook e la regista Yim Soon-rye, considerata una delle autrici di spicco della Nouvelle Vague.

    Da comunicato stampa

    (altro…)
  • 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano

    Redazione

    Sabato 25 Marzo 2023 presso il Saint Joseph Resort a Salerno si svolgerà l’ottava edizione di Untold incentrata su quelle che all’estero chiamano le 3B del vino Italiano: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Questa edizione rappresenta l’apice della rubrica Untold che ha visto il nostro team negli ultimi 24 mesi. assaggiare oltre 350 vini esclusivamente delle seguenti denominazioni:

    Aglianico del Vulture
    Barbaresco
    Barolo
    Brunello di Montalcino
    Chianti Classico
    Fiano di Avellino
    Gattinara
    Ghemme
    Verdicchio dei Castelli di Jesi
    Verdicchio di Matelica
    Vino Nobile di Montepulciano

    Il 25 Marzo quattro commissioni, ciascuna composta da 6 esperti di settore, andranno ad eleggere i migliori Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino che si aggiudicheranno i Tre Cavatappi.

    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa
    Alcuni momenti degustativi, articolo: 3B Untold, Il contest sulle 3B del Vino Italiano, Salerno, foto da comunicato stampa

    Le commissioni valutatrici

    Due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 52 referenze di Barolo e Barbaresco per eleggere i migliori vini di Barolo e Barbaresco Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Barolo e Barbaresco Untold:

    ♦Adele Munaretto
    ♦Andrea Annunziata
    ♦Carol Agostini
    ♦Fabio Pascucci Pepi
    ♦Gelsomino Perrotta
    ♦Giuseppe Festa

    ♦Luca Matarazzo
    ♦Luigi D’Acunto
    ♦Monica Mogavero
    ♦Roberto Garofalo
    ♦Vincent Renzo
    ♦Vittorio Guerrazzi

    Ulteriori due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori vini di Brunello di Montalcino Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:

    ♦Annalisa Mancaniello
    ♦Antonio Zambrano
    ♦Aurelio Fasano
    ♦Cosimo Orlacchio
    ♦Cristina Santini
    ♦Danilo Amapani

    ♦Ermanno Guerra
    ♦Gaetano Cataldo
    ♦Giulia Ferrero
    ♦Giuseppe Schiavone
    ♦Mirco Gazzera
    ♦Simone Feoli

    Le referenze in assaggio di Barolo e Barbaresco Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 52 referenze partecipanti organizzate in batterie da 6 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Aurelio Settimo – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2018
    Aurelio Settimo – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Batasiolo – Barolo “Boscareto”, 2016
    Borgogno – Barolo “Cannubi”, 2018
    Brezza – Barolo “Sarmassa”, 2018
    Brezza – Barolo Riserva “Sarmassa – Vigna Bricco”, 2017
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Massara”, 2018
    Burlotto Gian Carlo – Barolo “Monvigliero”, 2017

    Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
    Cantine Povero – Barolo, 2018
    Cantine Sant’Agata – Barolo “La Fenice”, 2018
    Casa E. Di Mirafiore – Barolo “Lazzarito”, 2019
    Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
    Cascina Bongiovanni – Barolo Riserva, 2015
    Chiara Boschis – Barolo “Via Nuova”, 2018
    Collina San Ponzio – Barolo, 2019
    Curto Marco – Barolo “Arborina”, 2019

    De Simone – Barolo, 2019
    Dosio – Barolo “Fossati”, 2018
    Dosio – Barolo “Serradenari”, 2018

    Enrico Serafino – Barbaresco “Bricco di Neive”, 2019
    Enrico Serafino – Barolo “Carpegna”, 2018
    Enrico Serafino – Barolo Riserva “Briccolina”, 2016
    Fontanafredda – Barolo “del Comune di Serralunga d’Alba”, 2019

    Guido Rivella – Barbaresco “Montestefano”, 2019

    Josetta Saffirio – Barolo “Ravera”, 2019
    Josetta Saffirio – Barolo Riserva “Millenovecento48”, 2016

    Livia Fontana – Barolo “Villero”, 2018
    Luca Marenco – Barolo “La Volta”, 2018
    Luca Marenco – Barolo, 2018
    Luigi Baudana – Barolo “Baudana”, 2019
    Luigi Baudana – Barolo “Cerretta”, 2019

    Manzone Giovanni – Barolo “Bricat”, 2018
    Marchesi Di Barolo – Barbaresco “Serragrilli”, 2019
    Marchesi Di Barolo – Barolo, 2018
    Marrone – Barolo “Bussia”, 2019
    Montalbera – Barbaresco “Lintuito”, 2019
    Montalbera – Barolo “Levoluzione”, 2017

    Pasquale Pelissero – Barbaresco “Cascina Crosa”, 2020
    Pasquale Pelissero – Barbaresco “San Giuliano”, 2020
    Passone Massimiliano – Barolo “Sotto Castello di Novello”, 2016

    Ramello Gianni e Matteo – Barolo Riserva “Rocchettevino”, 2017
    Rapalino – Barbaresco, 2019
    Rocche Costamagna – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2017
    Rocche Costamagna – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016

    Schiavenza – Barolo “Cerretta”, 2019
    Schiavenza – Barolo, 2019
    Socre’ – Barbaresco Riserva “Roncaglie”, 2018
    Socre’ – Barbaresco, 2019
    Sordo – Barolo “Monprivato”, 2018
    Sordo – Barolo “Perno”, 2018

    Villadoria – Barolo “Sorì Paradiso”, 2019

    Le referenze in assaggio di Brunello di Montalcino Untold

    Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 44 referenze partecipanti organizzate in batterie da 5 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:

    Argiano – Brunello di Montalcino, 2018

    Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
    Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018

    Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
    Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
    Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
    Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
    Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
    Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018

    Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
    Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
    Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018

    Geografico – Brunello di Montalcino, 2018

    La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
    La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
    La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
    La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
    La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
    La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
    Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018

    Máté – Brunello di Montalcino, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
    Mocali – Brunello di Montalcino, 2018

    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
    Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
    Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
    Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
    Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018

    San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
    SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
    Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
    Sesti – Brunello di Montalcino, 2018

    Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
    Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
    Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
    Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
    Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018

    I criteri di valutazione di Untold

    Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.

    La valutazione sarà, infatti, espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:

    →Attrattività
    →Espressività
    →Iconicità
    →Piacevolezza oppure Prospettiva
    →Coerenza

    Sviluppando la media dei punteggi attribuiti dai 12 degustatori andremo ad assegnare i Cavatappi di Decanto ai vini che totalizzeranno una media di:

    15 – 17 punti: UN CAVATAPPI
    18 – 20 punti: DUE CAVATAPPI
    21 – 25 punti: TRE CAVATAPPI

    I premi assegnati nel corso di Untold

    Al termine del contest andremo a premiare i vini che totalizzeranno il punteggio più alto nelle seguenti categorie:

    Miglior vino
    Vino più tipico
    Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
    Vino con la migliore etichetta (assegnato dai nostri follower sui social network)

    Andremo, inoltre, ad assegnare il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Infine, si assegnerà il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.

    Da sito e comunicato stampa

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  • Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022

    Di Carol Agostini

    Biscotti Longobardi” è un tipo di biscotto italiano originario della regione della Lombardia, nel nord Italia. Sono biscotti di varie forme (a piacere) e croccanti, cotti due volte e spesso aromatizzati con mandorle, scorza di limone o altri ingredienti.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini

    Tra gli stand del Merano Winefestival 2022 ho assaggiato i biscotti Longobardi che non conoscevo, buona esperienza gustativa per le mie papille, esaltate dalla fragranza e friabilità di questo prodotto della regione Lombardia, ora ve lo racconto…

    Ingredienti generici dei biscotti Longobardi

    Per preparare i Biscotti Longobardi, viene prima preparata una pasta usando farina, zucchero, uova e talvolta burro. La pasta viene poi formata in lunghe travi e cotta nel forno fino a che non è leggermente dorata. Dopo che le travi sono raffreddate, vengono tagliate in biscotti individuali e cotte di nuovo fino a che non sono croccanti e secchi.

    Vari usi

    Possono essere gustati come snack o dessert e spesso sono serviti con caffè o tè, oppure, inzuppati in vini dolci come il Vin Santo.

    L’arte secca in Italia

    "I DESIDERI" BISCOTTO LONGOBARDO PER IL DECENNALE DI ITALIA LANGOBARDORUM, foto da sito
    “I DESIDERI” BISCOTTO LONGOBARDO PER IL DECENNALE DI ITALIA LANGOBARDORUM, foto da sito

    In altre regioni, come in Toscana, i biscotti chiamati “cantucci” sono spesso serviti con il Vin Santo e vengono tradizionalmente mangiati durante le feste di Natale.

    In alcune parti dell’Italia meridionale, come in Puglia, i biscotti chiamati “taralli” sono spesso serviti come snack salato, mentre in altre regioni come in Sicilia, i biscotti chiamati “biscotti di Regina” sono spesso preparati durante le feste natalizie con farina di mandorle, miele e semi di sesamo.

    In generale nella nostra magnifica terra, i biscotti sono un elemento importante della cultura culinaria italiana e vengono spesso consumati come snack o dessert, o come accompagnamento a bevande come il caffè o il vino.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto di Carol Agostini

    La nascita dei boscotti Longobardi

    L’idea di creare un dolce longobardo per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco del sito seriale “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è nata da un’idea proposta dall’Associazione Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori.

    L’idea è stata subito accolta favorevolmente dall’Ufficio Unesco del Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei, che hanno collaborato con il Consorzio Pasticcieri Artigiani di Brescia per legare la storia e la gastronomia, elaborando una ricetta che utilizza prodotti presenti nelle abitudini alimentari longobarde.

    Il team dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei ha svolto una ricerca storica per individuare quali ingredienti potessero essere utilizzati, scoprendo che i Longobardi utilizzavano spesso frutta secca spontanea per i loro dolci, come castagne, noci e nocciole, perché costituiva una fonte energetica importante.

    Così è nata la ricetta per “I Desideri“, biscotti dal delicato impasto che utilizzano burro, uova, zucchero, aromi e farina di castagne, garantendo un importante apporto nutritivo, oltre a un profumo caratteristico, sapientemente controbilanciato dall’aggiunta di sale.

    Copertina articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, di Carol Agostini
    Copertina articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, di Carol Agostini

    “I Desideri” prendono il nome dall’ultimo re longobardo, Desiderio, e il nome è stato declinato al plurale per essere utilizzato in una finzione narrativa in cui “I Desideri” diventano un omaggio speciale dedicato dal re alla Regina Ansa, sua amata sposa.

    L’artista Levente Tani ha creato un’illustrazione ad hoc che rappresenta Re Desiderio che porge in omaggio un biscotto alla Regina Ansa. Il breve racconto insieme alla riproduzione sono diventati parte integrante dei cartoncini che accompagnano questo originale e gustoso prodotto da forno.

    “I Desideri” hanno ricevuto il patrocinio dell’Associazione Italia Langobardorum e il logo del Decennale longobardo è stato utilizzato per l’occasione. Inoltre, il team dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei ha ideato un coinvolgente laboratorio didattico, “I BISCOTTI DEL RE“, dedicato ai bambini over 5, che permetterà loro di creare dei dolci in creta ispirati alle forme e alle decorazioni dei preziosi oggetti longobardi custoditi nel Museo di Santa Giulia.

    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito
    Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito

    L’Associazione Strada del Vino Colli dei Longobardi

    Vini: i nostri vini appartengono alla zona del Monte Netto e di Botticino e molti hanno ottenuto la classificazione IGT “Ronchi di Brescia”. Ci sono due tipi di Botticino DOC e sette di Capriano del Colle DOC.

    Vitigni: quasi tutti sono a frutto nero, tranne il Trebbiano Lugana, impiegato nella zona di Capriano del Colle. Tra i nostri vitigni si annoverano: Barbera, Incrocio Terzi, Marzemino, Merlot, Sangiovese, Schiava Gentile e Trebbiano Lugana.

    Altri prodotti: sono acquistabili presso alcune delle aziende associate alla “Strada del Vino”, e comprendono salumi e insaccati, aceto di miele e mieli della Valverde.

    Nasce nell’anno 2001 e si sviluppa sul territorio bresciano andando a coprire un tragitto ideale che parte da Brescia, passando da Botticino, Rezzato, Mazzano con la frazione di Ciliverghe, Castenedolo, Montichiari, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale e Flero, da dove si può ritornare a Brescia per chiudere il ‘circuito’.

    Alcuni pasticceri del consorzio, articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito
    Alcuni pasticceri del consorzio, articolo: Biscotti Longobardi a Merano WineFestival 2022, arte secca, foto da sito

    Da sempre le attività svolte dalla nostra Associazione hanno interessato da vicino la ‘vita’ di tutti i Comuni toccati dalla Strada, andando ad integrare e ad arricchire la promozione turistica ed eno-gastronomica offerta dalle Amministrazioni.

    Le realtà associate si dividono nelle seguenti categorie:
    Aziende Vitivinicole
    Ristoranti e Trattorie
    Agriturismo
    Alberghi
    Apicoltori
    Agenzia di Incoming
    Macellerie, Gastronomie e Pasticcerie
    Istituto di Formazione per professionisti nel settore della cucina, pasticceria

    La presenza di Aziende che creano Prodotti di Eccellenza (quali sono tutti i nostri vini, i mieli, i salumi, i pasticcini), le produzioni di nicchia (come l’aceto di miele dell’Apicoltura del Sampì), le unicità di alcune proposte di Aziende associate (si (si pensi al Museo Floreale di Montirone e all’eccellenza nella divulgazione della cultura culinaria di Cast Alimenti), la genuinità delle proposte gastronomiche delle nostre Trattorie, l’accoglienza sempre gentile ed elegante dei nostri Alberghi.

    La stretta collaborazione con i Musei presenti sul territorio (dai pià conosciuti come il Museo di Santa Giulia, a quelli meno noti come il Museo del Marmo o i Musei Mazzucchelli, ma di assoluta qualità e particolarità), il profondo senso di appartenenza al nostro Territorio che passa attraverso una forte collaborazione con le Amministrazioni Comunali presenti.

    Sono questi gli elementi di successo che integrano, differenziano e danno valore aggiunto alle nostre Offerte Turistiche. Senza mai dimenticare la vocazione prima che una Strada del Vinodeve avere, ma andano ad unire quanto di meglio si può ‘incontrare’ nelle nostre Terre…

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  • BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa

    BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa

    La vincente idea di sostenibilità ragionata di Mauro Benincasa: BioQitchen lancia il Manifesto “Fair Food Innovation Lab”.

    Redazione

    Il catering nato dall’intuizione di Mauro Benincasa, Ceo di HQ Food & Beverage, cambia pelle e diventa un laboratorio del Food Design Sostenibile. Il suo Manifesto è stato presentato durante White Show, nell’ambito della Milano Fashion Week. Tra le altre novità che BioQitchen ha portato a White, delle Masterclass legate a partner che sviluppano progetti sociali.

    Mauro Benincasa Ceo HQ Food Beverage, articolo: BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa
    Mauro Benincasa Ceo HQ Food Beverage, articolo: BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa

    Cinque principi su cui fondare una rivoluzione green dall’impronta inclusiva nel mondo biologico: Gustoso, Sostenibile, Bello, Sano e Accessibile. È questo il leitmotiv da cui parte BioQitchen, il catering nato dall’intuizione di Mauro Benicansa, Ceo del Gruppo HQ Food & Beverage, che punta a un’idea di sostenibilità ragionata, lontana da qualsiasi tipo di ideologia culinaria.

    L’inizio di questa metamorfosi è il ”Fair Food Innovation Lab”, una Carta di Intenti contenente questi cinque capisaldi, presentata alla stampa durante la quattro giorni di White, l’evento trade show che connette aziende, buyer e showroom, nell’ambito della Fashion Week.

    “Ritengo che ci siano molte urgenze da mettere subito sul tavolo, – spiega Benincasacome il benessere animale, la sostenibilità sociale, ma anche e soprattutto rendere accessibile il biologico alla maggior parte delle famiglie italiane. Inizieremo da qui”.

    Durante la presentazione, ha preso la parola il Prof. Stefano Pratesi docente di Design dei Processi Innovativi e Sostenibili presso l’Università ISIA di Roma per spiegare come i processi produttivi alimentari possano essere concettualmente e pragmaticamente rivisti.

    “Partiamo dal concetto di biologico per superarlo, seguendo un approccio che provi ad includere gli interessi di tutti i soggetti che producono un piatto. Innovare significa pragmaticamente connettere ogni elemento che si ritrova nel Manifesto al fine di creare un’esperienza unica e condivisa”.

    Questo Manifesto pone le basi di un riconoscimento reciproco sia coi partner che lavorano con BioQitchen, come Alce Nero, Pastificio Felicetti, Agricooltur® e L’Agricologica, solo per citarne alcuni, che con le Istituzione, basato sui cinque capisaldi. BioQitchen diventa quindi un aggregatore di partner qualificati con cui collaborare alla creazione di un laboratorio di Food Design Sostenibile, che avrà al suo interno un Comitato Tecnico Scientifico con importanti Università, imprenditori e le Istituzioni.

    Presentazione Legu Monica Neri, articolo: BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa
    Presentazione Legu Monica Neri, articolo: BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, foto da comunicato stampa

    I punti chiave del Manifesto:

    1. Gustoso: si parte dal rispetto dell’animale e delle stagioni, per arrivare alle papille gustative, non viceversa. Perché ci si possa rimpadronire di una consapevolezza maggiore di quella, che passa dalla pancia, per riscoprire il sapore naturale, legato profondamente ai cicli della natura.
    2. Sostenibile: è un termine ampio, che parte dal biologico come prerequisito, passa attraverso la lotta agli sprechi (scarti, rifiuti, imballi e trasporti), all’utilizzo circoscritto di terra e acqua, ma che va oltre per diventare una sostenibilità economica e sociale, nel rispetto delle persone che lavorano tutti i giorni nella filiera, oltre che della natura.
    3. Bello: va oltre il concetto di estetica da cui naturalmente parte, per incontrare la bellezza dell’esperienza culinaria e del made in Italy, che sottintende anche il fascino attrattivo di un paesaggio pienamente rispettato e accudito da chi lo vive, lo coltiva e dove si allevano e si rispettano gli animali.
    4. Sano: l’alimentazione è Vita, come tale mangiare bene significa stare bene mangiando. Questo concetto ancora una volta olistico si integra con la salute pubblica, ma anche con quella degli ecosistemi, la cui fragilità è oggi ragione di enormi disequilibri ambientali e sociali.
    5. Accessibile: è tra i punti più sfidanti, perché rendere democratico del cibo buono e rispettoso degli equilibri naturali, valorizzato con il giusto prezzo per retribuire tutti i livelli del comparto, è un duello che vale la pena combattere.
    Lancio Manifesto BioQitchen Mauro Benincasa Ceo di HQ Food & Beverage, foto di @deadue studio
    Lancio Manifesto BioQitchen Mauro Benincasa Ceo di HQ Food & Beverage, foto di @deadue studio

    BioQitchen a White, quattro giorni come Bio comanda

    In linea con questa filosofia, BioQitchen ha scelto anche quest’anno di portare a White dei partner, che sviluppano importanti progetti sociali, che si sono raccontati durante la quattro giorni milanese, nell’ambito della Fashion Week.

    Tra le novità di questa edizione delle Masterclass organizzate in collaborazione con alcuni partner, come Agricooltur® e Legù, presentati da I Murr, Antonio e Roberta, consulenti di stile e direttori creativi con più di 20 anni di esperienza nella moda e nel lifestyle.

    BioQitchen 2023: " Fair Food Innovation Lab" Mauro Benincasa, finger Food BioQitchen, foto da comunicato stampa
    BioQitchen 2023: ” Fair Food Innovation Lab” Mauro Benincasa, finger Food BioQitchen, foto da comunicato stampa

    Due gli appuntamenti che hanno portato a White questa inusuale contaminazione tra food & beauty: Agricooltur® ha utilizzato per una maschera viso rinfrescante ed emolliente del Tatsoi Rosso, un cavolo di origine orientale, mentre Legù ha preparato uno scrub per il viso con lo zucchero di cocco, la spirulina e il mais giallo.

    Stefano Pratesi da destra e Mauro Benincasa, BioQitchen, foto da comunicato stampa
    Stefano Pratesi da destra e Mauro Benincasa, BioQitchen, foto da comunicato stampa

    Proprio Agricooltur® ha realizzato per White delle serre e orti espositivi basati sulla coltivazione aeroponica, una tecnologia di sviluppo delle piante senza l’utilizzo della terra, che consente il risparmio di circa il 98% di acqua.

    È stato presentato, inoltre, il progetto di La Cafferia Torrefazione El Miguel, che valorizza il Caffè delle Donne in collaborazione con l’IWCA, l’International Women in Coffee Alliance, una rete globale a sostegno delle donne lungo tutta la filiera del caffè in 29 realtà al mondo.

    Con loro durante White Show altri importanti partner dall’anima sostenibile e biologica, come Amatrice Terra Viva, Carioni Bio, L’Agricologica, PrimaVera, Ceretto, Felicetti, Mia Kombucha, Cordusio Spirits, Wami, AquaLy e Alce Nero, marchio pioniere in Italia nel settore biologico, che conta più di mille agricoltori in Italia e diecimila piccole imprese agricole familiari in Centro e Sud America.

    BioQitchen, foto da comunicato stampa
    BioQitchen, foto da comunicato stampa

    HQ Food & Beverage

    Tutto è nato quasi per caso, nella mente di Mauro Benincasa, il Ceo di HQ Food & Beverage, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Un’unica azienda, quattro brand specializzati in diversi settori del lusso, tutti accomunati da un servizio sartoriale, flessibilità e rapidità dell’offerta.

    Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono nati altri tre marchi: Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitari.

    Legù partner durante le Masterclass di BioQitchen, foto da comunicato stampa
    Legù partner durante le Masterclass di BioQitchen, foto da comunicato stampa

    BioQitchen specializzato in preparazioni biologiche, che nel 2023 si è trasformato in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner come Pastificio Felicetti, Alce Nero, L’Agricologica. Non ultimo HangarQ, la location in via Tertulliano n. 68, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience.

    A capo di quest’ultima, appassionante avventura, cominciata nel 2018, c’è Valentina Battista, Local & Event Manager, che sta sviluppando questo club privato riservato ai clienti di HQ per feste esclusive.

    Ambizione, impegno e creatività sono i valori distintivi di questo gruppo che fa letteralmente volare con la sua proposta ristorativa.

    HQ in pillole

    · Mauro Benincasa, Ceo

    · Catering del settore lusso con quattro brand specializzati:

    o Hi Fly specializzato in catering per jet privati

    o BioQitchen, il catering oltre il biologico

    o Dream Eat, catering per la moda e le produzioni cinematografiche

    o HangarQ, sede in via Tertulliano n. 68 per eventi privati e aziendali

    Informazioni utili:

    Sito: https://bioqitchen.it/

    HQ Food & Beverage

    Sito: https://hqfoodandbeverage.com/


    Sito ufficio stampa: http://www.giordanatalamona.it

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, approfondimenti sulle Annate, Riserve e Selezioni

    Di Cristina Santini

    Verso la Fortezza Medicea di Montepulciano, foto di Cristina Santini
    Verso la Fortezza Medicea di Montepulciano, foto di Cristina Santini

    Sabato 18 febbraio, nell’incantevole borgo di Montepulciano, ho preso parte ad una delle due giornate sull’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano organizzata dal Consorzio in un contesto esclusivo come la Fortezza Medicea, a pochi passi da Piazza Grande.

    Una cittadina medievale toscana, ubicata su una collina circondata da vigneti e dallo splendido paesaggio della Valdichiana e della Val d’Orcia, pronta ad accogliere pubblico e operatori della stampa con occhi puntati sulle nuove annate. Oltre 40 Produttori presenti ai banchi d’assaggio, più della metà della denominazione, che hanno raccontato le annate e i loro progetti futuri.

    Il Palazzo Comunale in Piazza Grande, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Il Palazzo Comunale in Piazza Grande, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Numeri in crescita per la denominazione poliziana che esporta ancora più sul mercato estero (68%) rispetto a quello italiano (32%) e che vede la Germania e gli Stati Uniti come i principali paesi esportatori del Nobile con un quantitativo di 7.1 milioni di bottiglie immesse nel 2022 (+6% sul 2021) e 2.8 milioni di Rosso di Montepulciano (+7.7% rispetto al 2021).

    Il progetto Pieve, tanto atteso che porterà all’approvazione di un nuovo disciplinare nel 2025, permetterà l’introduzione della tipologia in etichetta, identificando una particolare zona con l’impiego almeno del 90% di Sangiovese e la restante parte di vitigni autoctoni complementari (Canaiolo, Colorino, Mammolo ecc.) e con uve prodotte esclusivamente dall’azienda imbottigliatrice.

    Dodici le aree di studio identificate come UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) e menzionate con il nome delle antiche Pievi, circoscrizioni territoriali religiose e civili risalenti all’epoca romana e longobarda: Argiano, Ascianello, Badia, Caggiole, Cervognano, Ciarliana, Gracciano, Le Grazie, San Biagio, Sant’Albino, Valardegna e Valiano.

    Da Palazzo Contucci in lontananza la Val d'Orcia, foto di Cristina Santini
    Da Palazzo Contucci in lontananza la Val d’Orcia, foto di Cristina Santini

    È sempre più crescente il numero delle aziende che si impegnano a vinificare il Prugnolo Gentile (così chiamato il Sangiovese da queste parti) in purezza o con una piccola aggiunta di vitigni autoctoni a dimostrazione della vera autenticità dei Nobile, abbandonando sempre più l’impiego delle uve internazionali.

    Riflettori puntati sulla 2020, considerata l’annata a cinque stelle, e la Riserva 2019, fino a degustare millesimi precedenti che ho assolutamente apprezzato e riportato nei miei assaggi migliori e dove, non solo per le percentuali delle varietà impiegate importanti, hanno contribuito sicuramente territorio, clima, legni utilizzati e l’inconfondibile mano dell’uomo.

    L’annata 2020 è stata piuttosto regolare caratterizzata da pochi sconvolgimenti climatici, con qualche rallentamento nella fase di crescita dei germogli tra aprile e maggio a causa della poca disponibilità idrica dei terreni recuperata poi con le piogge di giugno.
    La maturazione dei grappoli ha avuto fasi alterne tra agosto e settembre, passando da giornate limpide con una buona luminosità e temperature ottimali a cali bruschi e piogge frequenti. L’instabilità comunque non ha impedito il procedere della maturazione fenolica e ha portato vini con un gradevole corredo aromatico e un buon equilibrio tra struttura e acidità.

    La Riserva 2019 è risultata, nella maggior parte delle degustazioni, elegante, longeva e solo in qualche caso con un’espressione tannica ancora ruvida.
    Comunque due annate degne che si sono presentate al calice con profili variegati a seconda dell’azienda, a dimostrazione del fatto che non c’è ancora una linea di congiunzione interpretativa e territoriale ma un approccio orientato più sulla singola referenza, superando però quel retaggio del passato dovuto ai tannini pesanti che hanno lasciato definitivamente spazio all’eleganza e all’equilibrio.

    L'entrata della Fortezza Medicea, foto di Cristina Santini, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023
    L’entrata della Fortezza Medicea, foto di Cristina Santini, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023

    I migliori assaggi, con le mie considerazioni di rito, in ordine di degustazione e suddivisi per Aziende:

    Podere Il Macchione:
    Nobile di Montepulciano 2019 – Intenso, fresco, goloso.
    Nobile di Montepulciano 2018 – Frutto deciso e tannini setosi.
    Riserva 2017 – Elegante e longevo, ha tutto il tempo per elevarsi ancora. Un gran Nobile.

    Vino Nobile Riserva 2017 Il Macchione, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, foto di Cristina Santini
    Vino Nobile Riserva 2017 Il Macchione, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023, foto di Cristina Santini

    Podere Casanova Guidotti:
    Rosso di Montepulciano 2020 – Profondo e di grande potenza estrattiva.
    Nobile di Montepulciano 2020 – Appena imbottigliato ma un grande vino da attendere, scalpitante.
    Nobile di Montepulciano 2019 – Complesso e appagante.

    Batteria della Cantina Guidotti, foto di Cristina Santini
    Batteria della Cantina Guidotti, foto di Cristina Santini

    Fattoria della Talosa:
    Riserva 2019 – Intensità di frutto e freschezza
    Nobile di Montepulciano Selezione Filari Lunghi 2018 – Dinamico, godurioso e di lunga persistenza.

    I vini di Talosa, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    I vini di Talosa, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Contucci:
    Rosso dì Montepulciano 2020 – Fragrante e succoso, buona bevibilità
    Nobile di Montepulciano Pietra Rossa 2018 – Sorso pieno di energia, vellutato e composto. Sorprendente.
    Riserva 2017 – Agile, corposo, di bella struttura.

    I vini della Cantina Contucci, foto di Cristina Santini
    I vini della Cantina Contucci, foto di Cristina Santini

    Il Molinaccio:
    Rosso di Montepulciano Il Golo 2021 – un effluvio di frutta rossa fresca, godibile e beverino.
    Nobile di Montepulciano La Spinosa 2019 – Frutto croccante, spalla acida alta, elegantemente sincero.
    Riserva La Poiana 2016 – Ampio al naso e al palato con un’incredibile struttura. Impeccable.

    Line up Il Molinaccio, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Line up Il Molinaccio, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Poliziano:
    Nobile di Montepulciano Selezione Asinone 2020 – Grande potenziale, bouquet generoso, rotondo e avvolgente.
    Nobile di Montepulciano Selezione Le Caggiole 2017 – Ampio il ventaglio degli aromi, raffinato e compatto dai tannini nobili.

    Asinone 2020 e Nobile Le Caggiole 2017, foto di Cristina Santini
    Asinone 2020 e Nobile Le Caggiole 2017, foto di Cristina Santini

    Poderi Boscarelli:
    Rosso di Montepulciano Prugnolo 2022 – Espressivo con un bel naso floreale fresco e minerale.
    Riserva 2019 – Fruttato e di grande struttura.
    Nobile Costa Grande 2018 – Beva elegante con ottimi tannini setosi, grande potere di invecchiamento. Indimenticabile.
    Nobile Il Nocio 2018 – Materico, complesso, ricco, di gran corpo.

    Line up Boscarelli, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Line up Boscarelli, articolo: Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023 di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Cantine Dei:
    Rosso di Montepulciano 2021 – Complessità aromatica, sorso profondo ed elegante, già pronto alla beva. Mi chiedo quanto anni avrà davanti a sé.
    Nobile Selezione Madonna della Querce 2017 – Generoso all’olfatto, estroverso e ben strutturato.

    Nobile Madonne della Querce 2017, foto di Cristina Santini
    Nobile Madonne della Querce 2017, foto di Cristina Santini

    La Ciarliana:
    Rosso di Montepulciano 2020 – un vino che farà parlare di sé, con una buona acidità e grande estrazione.
    Nobile 2018 – Concentrazione piacevole di frutti rossi al naso, corposo, schietto e territoriale.
    Nobile Selezione Vigna ‘Scianello 2018 – Pieno, ricco di aromi, fresco con un tannino decisamente vellutato. Armonico e affascinante.

    I vini La Ciarliana, foto di Cristina Santini
    I vini La Ciarliana, foto di Cristina Santini
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Siti consorzio: https://www.anteprimavinonobile.it/

    Siti partners:https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso, quando il cacao è una passione profonda

    Di Carol Agostini
    Crema spalmabile al cacao senza additivi e senza conservanti; proprio per questo la crema spalmabile al cioccolato fondente si conserva in frigo e va consumata entro una settimana, è talmente veloce da preparare, che si può fare al bisogno…Ottima per farcire torte, crostate o da spalmare su una bella fettona di pane.
    Carol Agostini, articolo: Rouge e la perfezione dell'intrigo cioccolatoso di Carol 2023
    Carol Agostini, articolo: Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Ingredienti per un vasetto di crema spalmabile al cioccolato fondente da 200 grammi circa

    25 grammi nocciole spellate e tostate*
    50 grammi zucchero a velo o semolato
    50 grammi cioccolato fondente a pezzetti se non avete masse pure di criollo 100 %
    50 grammi latte intero
    30 grammi burro
    *Io le compro già tostate; se invece non lo sono, potete tostarle su fuoco basso in una pentola antiaderente per qualche minuto, rigirandole spesso.

    Procedimento

    Con un robot o un frullatore ad immersione tipo minipimer, tritare le nocciole fino a polverizzarle (bastano circa 30 secondi); aggiungere lo zucchero e il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli e tritare ( con una spatola togliere il trito rimasto a pezzetti sulle pareti e riunirlo sul fondo e tritare ancora fino ad ottenere un composto cremoso).
    Su fuoco basso, sciogliere latte e burro, aggiungere il mix di nocciole, zucchero e cioccolato e mescolare energicamente e di continuo fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere una crema spalmabile al cioccolato fondente omogenea.
    Mettere in un vasetto e chiudere con un tappo ermetico, riporre in frigo per lasciarla rassodare…
    Quando la crema spalmabile al cioccolato fondente ha raggiunto la consistenza desiderata, potete usarla ( io l’ho lasciata un’oretta prima di utilizzarla).

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  • Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio

    OLTRE 400 CAMPIONI DA 11 PAESI AL 21° SOL D’ORO NUOVA SFIDA PER GLI OLI EVOO PIÚ PRESTIGIOSI A LIVELLO INTERNAZIONALE

    Redazione

    Al via domani il Concorso Internazionale riservato agli oli extravergine d’oliva più selettivo al mondo, uno dei più importanti in blind tasting.

    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio, Vinitaly, foto da comunicato stampa
    Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio, Vinitaly, foto da comunicato stampa

    A Veronafiere torna il più importante concorso internazionale dedicato agli oli extravergine di oliva. Da domani e fino al 26 febbraio va in scena la 21ª edizione di Sol d’Oro, con 420 campioni di evoo in gara, provenienti da Italia, Albania, Cile, Croazia, Grecia, Marocco, Perù, Portogallo, Slovenia, Spagna e Tunisia. Grande novità di quest’anno è la partnership con Aipo d’Argento, concorso che rappresenta il meglio della filiera olearia nazionale, organizzato da vent’anni dall’Associazione interregionale produttori olivicoli Verona.

    A valutare gli oli presentati a Verona è un panel internazionale di giurati guidato dal capo-panel Marino Giorgetti, affiancato da Milena Bucar Miklavcic (Slovenia), Anunciacion Carpio (Spagna), Simone De Nicola (Italia), Yara El Ghalayini (Giordania), Selin Ertur (Turchia), Madhi Fendri (Tunisia), Giuseppe Giordano (Italia), Ernest Kante (Slovenia), Alberto Morreale (Italia), Carlotta Pasetto (Italia), Giulio Scatolini (Italia), Piergiorgio Sedda (Italia), Roberta Ruggeri (Italia), Na Xie (Cina), Miciyo Yamada (Giappone) e Antonio Volani (Italia).

    Blind Tasting oli, foto da comunicato stampa, articolo: Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio
    Blind Tasting oli, foto da comunicato stampa, articolo: Sol d’Oro 2023 in programma a Veronafiere fino 26 febbraio

    Blind tasting – Gli oli in concorso sono sottoposti alla valutazione del panel dopo il lavoro di anonimizzazione delle bottiglie, curato dal legale incaricato da Veronafiere; proprio la degustazione alla cieca è una delle caratteristiche che rende il concorso internazionale Sol d’Oro tra i più conosciuti al mondo. Sei le categorie ammesse al concorso: Extravergine (Fruttato leggero, medio e intenso), Monovarietale, Biologico e DOP.

    Sono ammessi gli oli d’oliva extravergini di aziende e frantoi che dimostrano di produrre un quantitativo minimo di 1.500 litri per ciascun olio in gara. A chi produce e commercializza un olio evo in un quantitativo compreso tra i 500 e i 1.499 litri, è riservata la categoria ‘Absolute Beginners’.

    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio, degustatori a lavoro, foto da comunicato stampa
    Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio, degustatori a lavoro, foto da comunicato stampa

    Risultati in diretta – Domenica 26 febbraio, alle ore 17, è in programma una diretta Facebook sulla pagina di Sol&Agrifood per annunciare in tempo reale sia i vincitori della 21ª edizione che l’azienda vincitrice del Premio Sol d’Oro Challenge 2023, assegnato a chi ottiene il punteggio più alto con la somma delle valutazioni degli oli presentati in concorso.

    Gli oli vincitori di una medaglia e quelli insigniti di Gran Menzione ricevono i bollini di qualità con la dicitura “Concorso Internazionale Sol d’Oro 2023” con colori e indicazioni diverse a seconda del premio attribuito (Sol d’Oro – Sol d’Argento – Sol di Bronzo – Gran Menzione).

    Blind Tasting Sol D'Oro, Vinitaly, foto da comunicato stampa
    Blind Tasting Sol D’Oro, Vinitaly, foto da comunicato stampa

    La consegna dei diplomi alle aziende vincitrici, invece, è prevista domenica 2 aprile 2023, nel corso della prima giornata di Vinitaly e Sol&Agrifood (Veronafiere 2-5 aprile 2023). In occasione dell’Evo Gala Dinner di martedì 4 aprile, invece, è prevista la consegna dei premi ai vincitori di Sol d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo.


    Informazioni utili

    Servizio Stampa Veronafiere
    Tel.: + 39.045.8298.350 – 210 – 242 – 427 | E-mail: pressoffice@veronafiere.it
    Web: www.solagrifood.com – Twitter: @pressVRfiere

    Servizio Stampa Veronafiere
    Tel.: + 39.045929.83.50 – 82.42 – 82.10 – 82.90 – 84.27
    E-mail: pressoffice@veronafiere.it
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    Facebook: @veronafiere
    Web: https://www.solagrifood.com; www.veronafiere.it

    Da comunicato stampa

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  • Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser

    Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser

    Nasce la nuova etichetta di Moser: Blauen Blanc de Noirs 2015 Carlo e Matteo Moser presentano la nuova punta di diamante dell’azienda: un Trentodoc Extra Brut monovitigno Pinot Nero affinato 72 mesi sui lieviti.

    Redazione

    Prodotto dai migliori vigneti Pinot Nero di Maso Warth, sulle colline di Trento, il Blauen Blanc de Noirs 2015 di Moser è un Trentodoc Extra Brut affinato per 72 mesi sui lieviti in bottiglia. Ultimo nato in azienda, è già stato premiato da alcune delle più importanti guide vini italiane.

    La degustazione di questo nuovo trentodoc Extra Brut Blauen Blanc de Noirs 2015, foto Berton Moser
    La degustazione di questo nuovo trentodoc Extra Brut Blauen Blanc de Noirs 2015, foto Berton Moser
    Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser, foto da comunicato stampa
    Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser, foto da comunicato stampa

    “Questo vino racconta la nostra passione vignaiola. – spiega Matteo Moser, enologo e agronomo della cantina – Le Uve Pinot Nero provengono da un unico vigneto, il Dòs dei Cedri, da vigne degli anni ‘80 allevate a pergola trentina.

    È un terreno particolarmente vocato, situato sulle colline di Trento a 350m sul livello del mare, costituito da pietra Dolomia, la quale conferisce al vino grande freschezza e sapidità.

    In cantina vinifichiamo il Pinot Nero in acciaio prima di farlo riposare in bottiglia per un lungo periodo di affinamento.

    Questo ci permette di valorizzare le caratteristiche del territorio e mantenere inalterate le proprietà organolettiche tipiche del vitigno.

    Il Blauen è nato sotto una buona stella; ci sta già dando molte soddisfazioni.”

    Questo Trentodoc Blanc de Noirs 2015 è un vino a cui teniamo molto. È frutto della nostra esperienza di oltre trent’anni nella spumantistica e di una meticolosa ed instancabile dedizione, sia in vigna che nei lunghi anni di affinamento in cantina.

    Abbiamo cercato un nome evocativo che richiamasse istintivamente agli acini di “Blauburgunder” (termine tedesco per Pinot Nero).

    Il contrasto tra i toni blu scuri violacei dell’uva e il giallo paglierino con riflessi bronzei del vino ci ha dato l’ispirazione per la costruzione della nostra etichetta, che simboleggia la luce nel buio, la stella nella notte, il Blanc De Noirs.” spiega Carlo Moser, alla guida dell’azienda accanto a Matteo.

    Le uve Pinot Nero del Dòs dei Cedri, selezionate con cura e vendemmiate a mano, vengono spremute intere con pressatura soffice e selezione del mosto fiore.

    Il mosto viene vinificato senza fermentazione malolattica in vasche d’acciaio Inox fino al momento del tiraggio, per poi proseguire l’affinamento in bottiglia su lieviti selezionati per un periodo di 72 mesi. Il vino riposa un ulteriore anno in bottiglia prima di essere messo in commercio.

    Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser, foto di famiglia e azienda, foto di Franz Perini
    Blauen Blanc de Noirs 2015 Di Carlo e Matteo Moser, foto di famiglia e azienda, foto di Franz Perini

    Il Blauen è un Trentodoc dal perlage fine, con un colore giallo paglierino intenso. Al naso è fruttato, con note fumé e sfumature di nocciola tostata, dai richiami di note evolutive; mentre al palato si presenta secco e persistente.

    Da comunicato stampa

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