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  • Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo

    Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo

    Dal 25 al 27 gennaio 2025 a Siena torna la decima edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto.

     di Adriano Guerri

    Il Complesso Museale Santa Maria Della Scala e Palazzo Squarcialupi di Siena aprono i battenti a Wine&Siena, questo importante appuntamento dà il via agli eventi organizzati da The WineHunter.

    Uno dei saloni del Santa Maria della Scala, articolo: Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell'autore
    Uno dei saloni del Santa Maria della Scala, articolo: Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell’autore

    Come consuetudine andrà in scena all’interno degli ampi e suggestivi saloni del Santa Maria Della Scala e Palazzo Squarcialupi, prospiciente al maestoso Duomo di Siena. Uno dei primi grandi eventi enoici in Italia. L’appassionante evento enogastronomico viene organizzato dal Presidente del Merano WineFestival, Helmuth Köcher, evento al quale Helmuth ha fortemente creduto e voluto, assieme a Stefano Bernardini, Presidente di Confcommercio Siena, Andrea Vanni, scomparso qualche anno fa e Gianpaolo Betti, tre senesi purosangue.

    Alla decima edizione parteciperanno oltre 100 espositori attentamente selezionati dalle commissioni d’assaggio di The WineHunter, provenienti da ogni regione dello stivale e non solo, ma ai banchi d’assaggio ci saranno  anche alcune eccellenze gastronomiche locali. Numerose le etichette in degustazione delle più prestigiose cantine e di ogni tipologia,bollicine, vini bianchi, vini rosa, vini rossi e vini dolci,  capaci di soddisfare ogni palato, anche quelli più esigenti.

    Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell'autore, Helmut Köcher e Gianpaolo Betti con amici
    Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell’autore, Helmut Köcher e Gianpaolo Betti con amici

    In programma varie masterclass, guidate da esperti sommelier che si svolgeranno nell’ incantevole salone delle Feste del Grand Hotel Continental Starhotels Collezione, a poca distanza dal Santa Maria della Scala. Ci saranno anche alcuni Talks, incentrati sui cambiamenti climatici e non solo. Tre giorni all’ insegna di momenti emozionanti, in un contesto unico.

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/saranno-famosi-nel-vino-evento-vinicolo-successo/

    L’ultimo giorno, lunedì  è dedicato interamente agli operatori professionali e alla stampa. Siena è una città d’ arte che vanta un ingente patrimonio e un’ambita meta turistica, nota per le sue tante magnificenze, chiese, imponenti palazzi, torri e piazze, una su tutte, Piazza del Campo, pertanto, trascorrere un week-end a Siena, può diventare un’esperienza immersiva tra arte, vino e gastronomia.Nel 1995 il centro storico di Siena è iscritto al Patrimonio dell’umanità UNESCO.

    Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell'autore assieme a Helmut Köcher
    Wine&Siena 2025 Capolavori del gusto di successo, foto dell’autore assieme a Helmut Köcher

    Attorno al capoluogo si trovano prestigiose e apprezzate denominazioni Docg e Doc della Toscana che godono di fama planetaria. Un territorio articolato da rilievi collinari affascinanti e tra i più belli al mondo con vigneti curati come giardini, oliveti, castelli e piccoli nonché suggestivi borghi. Wine&Siena inizia il 24 gennaio con la Small Plates Dinner, a Palazzo Squarcialupi fissata per le ore 20:00 e realizzata da Ristoranti d’eccellenza locali.

    Per conoscere il programma, vi consiglio di visitare il sito dedicato: www.wineandsiena.com

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito di riferimento: https://wineandsiena.com/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

    Blog autore: https://cloudwine9.com/

  • La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025

    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025

    La Sardegna di Vinodabere: 45 aziende ed oltre 200 vini a Roma il 18 e 19 gennaio per scoprire un vero e proprio piccolo continente

    Sabato 18 e domenica 19 gennaio 2025

    Terza edizione di: La Sardegna di Vinodabere

    Evento esclusivo dedicato ai vini dell’isola

    redazione – Carol Agostini

    Hotel Belstay, Via Bogliasco, 27 – Roma

    La Sardegna di Vinodabere: un viaggio tra i sapori di un piccolo continente

    Per il terzo anno consecutivo, torna “La Sardegna di Vinodabere”, un evento ideato per valorizzare e far conoscere la straordinaria varietà e complessità della produzione vitivinicola sarda, paragonabile a quella di un vero e proprio piccolo continente.

    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, locandina da comunicato stampa
    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, locandina da comunicato stampa

    45 aziende e oltre 200 vini in degustazione

    Sabato 18 e domenica 19 gennaio, l’Hotel Belstay di Roma ospiterà i banchi di assaggio di ben 45 produttori provenienti da tutta la Sardegna. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire più di 200 etichette, tra bianchi, rosati, rossi, vini dolci, ossidativi e persino spumanti. L’obiettivo è celebrare la ricchezza enologica dell’isola, incontrando i vignaioli che la rappresentano e assaporando nei calici l’eccellenza raggiunta dalla viticoltura sarda.

    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, foto da comunicato stampa
    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, foto da comunicato stampa

    Un percorso sensoriale tra le sub-regioni dell’isola

    L’evento sarà un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso le diverse aree vitivinicole della Sardegna: da Alghero ad Anglona, passando per Gallura, Mamoiada, Mandrolisai, Ogliastra, Oliena, Orgosolo, Oristanese, Romangia, Sulcis e il sud Sardegna. Alcuni di questi territori saranno protagonisti delle masterclass in programma sabato 18 gennaio, con approfondimenti che permetteranno di scoprire le peculiarità di ciascuna zona.

    Tutti i dettagli sulle masterclass e sull’evento saranno presto disponibili sul sito ufficiale vinodabere.it. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di vino e per chi desidera immergersi nella cultura enologica di una terra unica al mondo.

    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, foto da comunicato stampa

    Programma

    Sabato 18 Gennaio

    Durante la mattina masterclass e orari da definire

    dalle 13:30 alle 15:30

    Apertura banchi di assaggio per operatori (ristoratori, agenti, distributori, enotecari, n.1 accredito per attività commerciale) con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a operatorivinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per stampa con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a stampavinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per sommelier e assaggiatori ONAV (con tessera in corso di validità da mostrare all’ingresso): kit di degustazione 25 euro.

    dalle 15:30 alle 19:30

    Apertura banchi di assaggio per il pubblico (kit di degustazione 30 euro con calice incluso), per sommelier e assaggiatori ONAV (con tessera in corso di validità da mostrare all’ingresso kit di degustazione 25 euro).

    Apertura banchi di assaggio per operatori (ristoratori, agenti, distributori, enotecari, n.1 accredito per attività commerciale) con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a operatorivinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per stampa con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a stampavinodabere@gmail.com

    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, foto da comunicato stampa
    La Sardegna, prezioso evento territoriale 2025, foto da comunicato stampa

    Domenica 19 gennaio

    Dalle 10:30 alle 13:30

    Apertura banchi di assaggio per operatori (ristoratori, agenti, distributori, enotecari, n.1 accredito per attività commerciale) con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a operatorivinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per stampa con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a stampavinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per sommelier e assaggiatori ONAV (con tessera in corso di validità da mostrare all’ingresso): kit di degustazione 25 euro.

    dalle 13:30 alle 19:00

    Apertura banchi di assaggio per il pubblico (kit di degustazione 30 euro con calice incluso), per sommelier e assaggiatori ONAV (con tessera in corso di validità da mostrare all’ingresso kit di degustazione 25 euro).

    Apertura banchi di assaggio per operatori (ristoratori, agenti, distributori, enotecari, n.1 accredito per attività commerciale) con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a operatorivinodabere@gmail.com

    Apertura banchi di assaggio per stampa con richiesta di accredito scrivendo una mail entro il 17 gennaio (e ricevendo poi conferma) a stampavinodabere@gmail.com

    Per conoscere le aziende ed i vini presenti nei banchi di assaggio e per ogni altra informazione sull’evento collegatevi qui.

    Vinodabere (www.vinodabere.it) è una testata giornalistica on line che da anni promuove con i suoi articoli e con i suoi eventi la cultura enogastronomica, dando visibilità a realtà già note e storiche come a quelle nuove e da scoprire.

    I territori, i vini e le specialità gastronomiche della Sardegna sono sempre stati, sin dalla sua nascita, al centro dell’attenzione della testata giornalistica Vinodabere e del suo direttore Maurizio Valeriani.

    La Guida ai Migliori Vini della Sardegna (link), giunta alla settima edizione, pubblicata on line tra agosto e settembre 2024, ha visto un numero di letture incredibile (oltre 500 mila).

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito di riferimento: https://vinodabere.it/category/la-sardegna-di-vinodabere/

    Siti partners articolo:​ https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani

    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani

    Da una nuova sinergia tra Aziende e Istituzioni, prende forma la RETE D’IMPRESA V.I.P. 2024: Vino, Innovazione e Pane dei Castelli Romani

    di Cristina Santini

    Nella Sala d’Armi di Palazzo Sforza Cesarini a Genzano di Roma, il 13 dicembre 2024, si è tenuta la presentazione ufficiale alla stampa e agli operatori Horeca della nuova Rete d’Impresa di Filiera dei Castelli Romani “V.I.P.” – Vino, Innovazione e Pane. L’evento si è svolto alla presenza delle amministrazioni comunali dei Castelli Romani.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    Finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della DGR n. 68/22, questo innovativo progetto nasce da un’idea di Confesercenti in collaborazione con Umberto Trombelli, il miglior Sommelier del Lazio, e realizza una filiera produttiva intercomunale mirando a valorizzare le eccellenze agroalimentari locali e a promuovere il territorio.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    L’iniziativa coinvolge sei Comuni dei Castelli Romani: Albano, Ariccia, Lanuvio, Genzano di Roma, Nemi, Velletri; ventuno le aziende che hanno aderito, di cui 16 sono produttori di vino e olio, un forno e un panificatore, un’Azienda agro-ecologica di coltivazione e trasformazione di erbe officinali e prodotti botanici edibili, un’Azienda che produce capsule e tappi per l’industria vinicola e olearia, tre agriturismi che offrono vitto o vitto e alloggio.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    Numerose sono state le presenze istituzionali e gli interventi, a partire dalla Presidente della Rete, Nina Farrell (Azienda Agr. Bio Carafa-Jacobini), dal Vice Presidente Paolo Iacoangeli (Azienda Agr. Iacoangeli Mauro), dalla Manager operativa Saula Giusto, dalle Aziende della rete e dal partner progettuale CAT, Centro Assistenza Tecnica di Confesercenti di Roma e del Comprensorio dei Castelli Romani, rappresentato da Guido Ciarla.

    Il Vicesindaco di Lanuvio Valeria Viglietti, l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Velletri Cristian Simonetti, la Consigliera della Città Metropolitana di Roma Marta Elisa Bevilacqua e numerosi esponenti politici ed amministrativi del Comune di Genzano di Roma, capofila del progetto, tra cui il Sindaco Carlo Zoccolotti, hanno partecipato alla conferenza con i propri interventi.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    Nina Farrell ci ha fornito una panoramica delle azioni intraprese finora e dei piani per il futuro.

    Sicuramente favorire la sinergia tra le imprese locali per raggiungere un bene comune è l’elemento principale fondamentale, in quanto promuove anche il turismo enogastronomico, valorizza i prodotti locali e rafforza le relazioni tra produttori e consumatori.

    Abbiamo già avviato diverse iniziative che hanno riscosso un ottimo successo, tra cui tre serate di degustazione e una serie di assaggi organizzati in occasione della Festa del Pane di Genzano – un grande esempio di sinergia tra i comuni e le nostre aziende, in questo splendido territorio. Inoltre, abbiamo tenuto masterclass guidate dal noto Umberto Trombelli, presentando i nostri prodotti di eccellenza. Solo questa settimana, abbiamo partecipato a una delle manifestazioni enologiche più importanti del Centro-Sud, “Beviamoci Sud”, con una masterclass condotta da Luciano Pignataro e un ricco banco d’assaggio che ha unito vini, pane e prodotti artigianali.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    Il calendario degli eventi di inizio anno 2025 sembra fitto. A febbraio, la V.I.P. ospiterà un evento di degustazione di due giorni al WeGil di Roma, con la domenica aperta al pubblico e il lunedì riservato alla stampa e ai funzionari, con masterclass che copriranno più del solo vino. Poi a marzo, si terrà l’evento di tre giorni Roma Wine Expo, con vari incontri e discussioni.

    Media e Comunicazione:

    La rete ha già stabilito una forte presenza online, con account sui social media attivi e un sito Web completo che copre tutti gli aspetti organizzativi. Sono stati creati materiali promozionali e badge di affiliazione alla rete per le aziende associate con il logo della Regione Lazio.

    Inoltre, è prevista una guida esperienziale dove la prima parte introdurrà tutti i membri della rete, mentre la seconda parte presenterà le varie esperienze disponibili nella regione dei Castelli Romani includendo i pacchetti turistici. Ciò rappresenta una sinergia tra produttori, aziende, ristoratori e l’industria del turismo.

    Saranno avviate delle presentazioni ufficiali in ogni comune, con masterclass, conferenze e postazioni di degustazione. Ciò fornirà visibilità a tutte le aziende partecipanti e rafforzerà le relazioni con le autorità locali.

    Oltre a ciò, sono previsti corsi introduttivi sul vino, guidati da Riserva Academy, Ars e Assovini, e la partecipazione alle manifestazioni fuori regione, come Vinitaly e l’Italian Wine Expo di Milano. L’obiettivo è quello di essere presenti ad eventi e occasioni che possano far conoscere e promuovere le aziende e i comuni associati, contribuendo ad accrescerne la visibilità e a valorizzarne l’offerta.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

    Ergo dopo due anni di attività, il progetto finalmente prende forma. Di seguito riportiamo l’intervento di Guido Ciarla:

    Noi di Confesercenti abbiamo creduto in questa rete unica, che è atipica, perché come sapete le reti si formano tipicamente all’interno dei singoli comuni. Abbiamo immaginato una rete intercomunale perché volevamo mettere in mostra le realtà e le eccellenze dei territori. I comuni che ne fanno parte hanno chiaramente il vino come eccellenza primaria, e questo si è esteso anche all’industria del pane.

    Attualmente, ci sono 21 aziende partecipanti, ma ce ne sono già altre che vogliono aderire, poiché si tratta di una nuova rete. Eravamo decisi a stabilirlo qui a Genzano e ringrazio il sindaco Carlo Zoccolotti che per primo ha sostenuto questa iniziativa, facendo di Genzano il comune capofila. Ringrazio anche tutti gli altri comuni che hanno creduto e sostenuto questo progetto.

    Oggi è una realtà, con molte attività già intraprese e altre in arrivo. Al di là della fase iniziale di stesura del progetto, che è stato finanziato dalla Regione Lazio e ha ricevuto il loro investimento, la rete deve ora essere pronta ad andare oltre il programma esistente sviluppando un nuovo progetto per ottenere ulteriori finanziamenti.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice, alcuni vini degustati
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice, alcuni vini degustati

    Il Vice Presidente Iacoangeli ha preso la parola: “Viviamo in un territorio dove non è mai stato facile fare rete e collaborare con aziende dello stesso settore. Questa rete mira a ribaltare l’eredità che abbiamo ereditato dalle generazioni precedenti, qualcosa che i nostri predecessori non sono riusciti a capire, ovvero che se lavoriamo insieme, abbiamo maggiori possibilità di distinguerci e crescere. Se un intero territorio cresce, cresciamo tutti insieme. La rete non consiste nell’elevare un’azienda, due aziende o tre aziende, ma nel valorizzare tutte le imprese e l’intero territorio.

    Abbiamo creato appositamente questi pacchetti turistici non solo per le degustazioni, ma per mostrare il nostro territorio, le sue meraviglie architettoniche e offrire un’esperienza immersiva. La guida servirà proprio a questo scopo: creare esperienze per turisti, romani e visitatori internazionali. Viviamo in un territorio davvero unico, con un ecosistema architettonico e ambientale unico nel suo genere, e un’offerta enogastronomica di alta qualità”.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice, alcuni vini degustati
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice, alcuni vini degustati

    Il sindaco Zoccolotti del Comune di Genzano di Roma afferma che le reti d’impresa, un modello italiano esportato nel mondo, rappresentano una sfida importante per la Regione Lazio, che negli ultimi anni ha cercato di stimolarle. Crede particolarmente in questo progetto, poiché ci sono tante belle aziende e nuove generazioni imprenditoriali che si stanno affacciando, soprattutto nel settore vitivinicolo, con grandi sfide da affrontare per rappresentare il territorio dei Castelli Romani.

    Aderendo a questo progetto – continua il Sindaco – ” non vogliamo solo sfruttare il finanziamento regionale, che è stato lo spunto per mettere insieme le aziende e ragionare insieme come rete, creando sinergie e confronti. L’obiettivo è che possa essere d’esempio per altre esperienze imprenditoriali di gruppo che in passato non sono andate bene. Anche i Comuni stanno adottando questa modalità di fare rete.

    Inoltre, questo Comune è stato riconosciuto come Città del Vino 2025, il che garantirà una particolare attenzione a questo territorio l’anno prossimo, con Marino come capofila. Questa ulteriore iniziativa rappresenta un’opportunità anche per la rete di aziende.”

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice, alcuni vini degustati
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice, alcuni vini degustati

    A maggior ragione, in occasione del Vinitaly, il 7 aprile 2025, si terrà la presentazione delle Città del Vino dei Castelli Romani. Queste città avranno uno spazio espositivo all’interno dello stand della Regione Lazio.

    L’iniziativa Città del Vino 2025 è la sintesi di una rete fiorente, spiega Simonetti, Assessore all’Agricoltura di Velletri, che funziona quando tutti i membri condividono l’obiettivo comune di crescita e valorizzazione dei nostri prodotti e specialità. Il prossimo anno porterà la sfida del Giubileo e sono sicuro che molti visitatori che verranno a Roma faranno tappa anche nella regione dei Castelli Romani. Questo sarà un potente motore per noi per creare sinergie, come la Rete VIP, per portare persone nei nostri territori.”

    In chiusura, l’invito a partecipare ad un momento conviviale di degustazione dei vini e dei prodotti a buffet dell’azienda Fermenti 2020, tutti parte del network.

    Rete D'Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell'autrice
    Rete D’Impresa V.I.P. 2024, garanzia dei Castelli Romani, foto dell’autrice

     

    L’ELENCO DELLE AZIENDE ADERENTI:

    • AZIENDA AGRICOLA PESOLI GIULIO (VINO/ OLIO/GELATINE DI VINO – ARICCIA)

    • CANTINA COSTANTINI (VINO/ OLIO/CONFETTURE – GENZANO DI ROMA)

    • AZIENDA AGRICOLA CARAFA JACOBINI (VINO BIO/OLIO BIO – GENZANO DI ROMA)

    • CANTINAMENA – AZ. AGRICOLA MINGOTTI (VINO BIO/OLIO BIO – LANUVIO)

    • LA LUNA DEL CASALE (VINO BIO/OLIO BIO – LANUVIO)

    • OMINA ROMANA – SOCIETA’ AGRICOLA FORESTALE LA TORRE (VINO/OLIO – VELLETRI)

    • CANTINA TENUTA IACOANGELI (VINO/OLIO – GENZANO DI ROMA)

    • AZIENDA AGRICOLA LE ERBE DELLA LUNA (ERBE OFFICINALI E PRODOTTI BOTANICI EDIBILI – NEMI)

    • METALSUGHERO (PRODUZIONE TAPPI E CAPSULE PER BOTTIGLIE – GENZANO)

    • CANTINA IL BOTTINO (VINO – LANUVIO)

    • AZIENDA AGRICOLA SILVIA MANCINI (TERRE PAOLINI) VINO – GENZANO

    • AZIENDA AGRICOLA CASALE 5 SCUDI (VINO – VELLETRI)

    • FERMENTI 2020 SRL (FORNO/PRODOTTI DI PANIFICAZIONE – GENZANO DI ROMA)

    • AGRITURISMO IL BORGO (OSPITALITA’/PRODOTTI TIPICI – GENZANO DI ROMA)

    • AGRITURISMO MONTE DUE TORRI (VINO/OLIO/FRUTTA/ORTAGGI – GENZANO DI ROMA)

    • CANTINE SILVESTRI SRL (VINO – LANUVIO)

    • AZIENDA AGRICOLA MARCO SERRA (VINO – VELLETRI)

    • CASALE DELLA MANDRIA (RISTORAZIONE/PRODOTTI BIO, DA ORTAGGI E ALLEVAMENTO)

    • AZIENDA AGRICOLA LE QUATTRO VASCHE (VINO – VELLETRI)

    • AZIENDA AGRICOLA LE ROSE (VINO BIO/OLIO BIO – GENZANO DI ROMA)

    • AZIENDA AGRICOLA FRATELLI CERACCHI (VINO – VELLETRI)

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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  • Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto

    “PERCORSI DI GUSTO” a Roma: i vini di Roberto Sarotto protagonisti al Ristorante Allegrìo

    di Cristina Santini

    Il 26 novembre abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla prima di due esclusive cene di degustazione che fanno parte del tour “Percorsi di gusto. Un Viaggio tra Roma e Torino“, un emozionante viaggio culinario immersivo alla scoperta dei sapori e degli abbinamenti di queste due città iconiche.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Questa esperienza enogastronomica è il prodotto di una collaborazione tra il Gambero Rosso e la stimata cantina Roberto Sarotto presente con alcune delle etichette rappresentative, sapientemente abbinate a voci di menu attentamente realizzate e concepite dai talentuosi chef del ristorante di Roma.

    Situato nel cuore di Via Veneto, Allegrìo è un magnifico ristorante realizzato nel periodo più drammatico vissuto da tutti, che porta con sé un’ondata rinfrescante di stile moderno ed elegante, richiamando il passato glamour di quella strada simbolo della Dolce Vita, conosciuta in tutto il mondo.

    Le vivaci sale da pranzo tematiche trasudano un senso di raffinatezza e tranquillità, progettate con un tocco eclettico dalla proprietaria Sabrina Corbo, non senza il contributo di artisti ed artigiani di fama internazionale.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    L’offerta gastronomica si concentra sulla rivisitazione della classica pizza napoletana, infondendola con una serie di sapori audaci e stuzzicanti che fondono perfettamente le amate tradizioni della cucina romana e italiana. Ogni fetta è un’opera d’arte, l’impasto funge da tela per combinazioni creative di condimenti che danzano sul palato, senza trascurare le specialità regionali della cucina tradizionale italiana.

    Dal momento in cui varchi la soglia, sei avvolto in un’atmosfera emozionante, dove ogni elemento di design e ogni piatto servito contribuiscono ad un percorso davvero memorabile.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Il nostro tavolo era in una delle quattro room, la Intrepid Room, ispirata alle esplorazioni dei più famosi e coraggiosi personaggi italiani della nostra storia, come Cristoforo Colombo, Marco Polo, Amerigo Vespucci. Offre un’eleganza senza tempo per un cammino di esplorazione senza limiti attraverso l’arte e l’esperienza della rinomata cucina italiana.

    La prima portata ha dato il tono al banchetto che ci attendeva, risvegliando i nostri sensi con l’interazione delle consistenze e l’armoniosa miscela di ingredienti. Man mano che il pasto procedeva, siamo stati deliziati da una magistrale esibizione di arte culinaria, ogni pietanza raccontava una storia del ricco patrimonio gastronomico della nostra regione. I vini, selezionati dal portfolio di Roberto Sarotto, sono stati l’accompagnamento perfetto, le loro caratteristiche distintive completavano e accentuavano l’espressività dei sapori in una danza senza soluzione di continuità.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Roberto Sarotto, il produttore, e la figlia Elena erano presenti e ci hanno raccontato la storia dell’azienda vinicola di famiglia, che conta oggi 95 ettari di vigneti ripartiti tra le zone più pregiate del Piemonte.

    Giunta ormai alla sesta generazione, la produzione vitivinicola ha avuto origine sulle colline delle Langhe. Per oltre 200 anni, gli antenati della famiglia hanno coltivato queste colline nella zona di Alba, concentrandosi principalmente sulla produzione di Dolcetto e una piccola quantità di uva Moscato.

    Chiaramente l’azienda è cambiata – ci racconta il produttore – sono diventato enologo nel lontano 1984 e da questo momento ho sognato di dare un’espansione all’azienda.

    Però la vedevo molto piccola, limitata ad una certa zona, e ad un certo punto ho cominciato a pensare di allargare la base di produzione, e da quella piccola azienda famigliare che da più di 200 anni produceva vino, abbiamo cominciato a produrre, dai nostri vigneti, prima nell’area del Barolo, poi nell’area del Barbaresco, successivamente nell’area del Monferrato fino ad arrivare a Gavi.”

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Secondo la filosofia di Roberto, un vino deve offrire la massima soddisfazione e un beneficio al bevitore. Il principio guida è quello dell’equilibrio e dell’armonia, dove tutti gli elementi sono in perfetto accordo.

    Attraverso uno studio rigoroso, la sperimentazione e i test, è emersa una linea di pensiero chiara e un’identità collettiva, guidata da un team di giovani collaboratori che eccellono nel dialogo aperto, nella sintesi e nel lavorare verso una visione condivisa.

    La cantina, eccezionalmente ben attrezzata, è tecnologicamente avanzata e attenta all’ambiente nonostante le sue dimensioni. Situata al centro del vigneto, ha un impatto minimo sulle piante e utilizza sistemi di energia solare e un sistema di purificazione dell’acqua per l’irrigazione.

    Senza ulteriori indugi, passiamo al menù che propone piatti realizzati con ingredienti locali e di stagione, abbinati in maniera egregia ai vini che metteremo in evidenza.

    L’uovo nero – La paura

    Uovo biologico fritto con panatura al carbone vegetale su crema di Parmigiano Reggiano 24 mesi nera.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Lo Spumante Metodo Classico Alta Langa Docg Pas Dosé 2018, è prodotto da uve Chardonnay coltivate su terreni calcarei di marna e affina per oltre 50 mesi nelle antiche cantine della tenuta. Vanta un intenso aroma di lievito, crosta di pane e croissant. Regala al sorso una cremosità impeccabile e inaspettata, una freschezza che lascia un’impressione duratura che lo rende perfetto per questo piatto prelibato. È un’esperienza di beva davvero avvolgente. Non ostacolato da zucchero residuo, il suo carattere autentico risplende, rendendolo un compagno ideale.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Piazza zucca, funghi e tartufo

    Crema di zucca, funghi trifolati, crema di Parmigiano Reggiano sul cornicione; all’uscita: tartufo e olio Evo

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice

    Il Langhe Doc Arneis Runcneuv 2023, coltivato attorno alla cantina, è un vero classico: fresco, con un aroma seducente di fiori e frutti delicati, di acacia e agrumi. Alla beva è vigoroso, ben strutturato e piacevolmente acido, lasciando una leggera traccia di nocciola. La sua eleganza floreale e fruttata, insieme alla sua freschezza saporita e morbida, rendono questo vino davvero delizioso.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Rigatoni alla Carbonara

    Guanciale “Reggiani”, Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano, uova biologiche e pepe nero

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Gavi Docg Aurora 2023, è un vino, dedicato alla moglie di Roberto, accattivante che si distingue per la sua intensa luminosità, la mineralità salina e le delicate note agrumate, tutti attributi derivati ​​dal terroir unico. Prodotto da uve Cortese provenienti dai vigneti della Tenuta Manenti, incanta il naso con vivaci sentori di ananas, albicocca e pesca. Al palato, è rinfrescante, piacevole, con pronunciati sapori di mela verde che si fondono armoniosamente con le delicate sfumature di frutta tropicale. Fin dal primo sorso, è raffinato, autentico, cattura i sensi, rivela la sua bellezza e tessitura gustativa.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Pizza “La Matta” – La Rabbia

    Ragù Napoletano, Parmigiano Reggiano 24 mesi grattugiato, basilico e germogli

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Barbera d’Alba Doc Elena La Luna 2022 (premio Tre Bicchieri 2025), stavolta dedicato alla figlia, è prodotto da uve meticolosamente selezionate, che danno vita ad un profilo profondo, intenso e aromatico.

    Questo vino offre un’armoniosa miscela di ciliegie scure, perfettamente intrecciate con note di mora matura, prugna rossa e vaniglia. La bocca è esaltata da tannini vellutati e da un impeccabile equilibrio tra acidità e dolcezza, culminando in un finale lungo, accentuato da sentori di liquirizia e anice.

    Contemplativo, inebriante e stimolante.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    Il Brasato

    Brasato di manzo al vino rosso su purè di patate al burro di alpeggio.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Barbaresco Riserva Currà 2017, prodotto da uve Nebbiolo coltivate nella limitata area di produzione nota come “Currà”, passa il suo tempo in grandi botti di rovere per circa un anno. Questa particolare annata è stata colpita da una significativa grandinata in quella parte del vigneto, con conseguente produzione utilizzabile per la riserva molto ridotta.

    Nonostante le condizioni difficili, le uve Nebbiolo hanno prodotto un vino fresco, elegante e composto. Nel calice si respirano sentori di rosa e violetta mentre al sorso i suoi tannini sono carezzevoli, offrendo un delizioso carattere speziato, con note di prugna, cioccolato, tabacco e pepe nero. Armonioso e piacevole.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    La Fortuna

    Torta Pastiera di grano e ricotta al profumo di arancio, limone e vaniglia, canditi all’arancio.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, piatto abbinato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, piatto abbinato

    Il Moscato d’Asti Solatìo 2023, è uno dei vini rappresentativi della cantina, in quanto prodotto all’interno della denominazione Moscato d’Asti, prevalentemente nel vigneto Neviglie di Sorì Ciabot.

    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell'autrice, vino degustato
    Percorsi di Gusto 2024, trionfo dei vini di Roberto Sarotto, foto dell’autrice, vino degustato

    È dolce e aromatico che evita la pesantezza stucchevole grazie alla sua freschezza rinfrescante. Le invitanti note di frutta matura e miele si fondono in un bouquet eterogeneo e mellifluo, in cui prevalgono le sensazioni balsamiche di salvia.

    Estremamente gradevole, leggero e saporito.

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito di riferimento: https://www.robertosarotto.com/

    Sito di riferimento: https://www.gamberorosso.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo

    Vini spumanti secchi italiani 2025 : Le “Cinque Sfere” e le tendenze del settore nella nuova guida SPARKLE

    di Cristina Santini

    Quest’anno, l’atmosfera di festa pervade tutti noi con l’apertura della ventitreesima edizione di Sparkle 2025, evento curato da Francesco d’Agostino, direttore responsabile della Rivista Cucina & Vini, che celebra il 25° anniversario della pubblicazione.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    “Nel 1999, un gruppo di amici sommelier ha lanciato l’idea di creare una rivista nazionale, spinti dalla passione e da uno spirito giocoso. Venticinque anni fa, mia moglie Alessandra Marzolini e io abbiamo fondato questa pubblicazione. Nel tempo, il gruppo è cresciuto, concentrandosi principalmente sul vino, e il numero di sommelier è aumentato sotto la sua guida. A un certo punto, la nostra passione è diventata così forte che abbiamo deciso di rilevare la rivista e farla nostra.”

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    “Sparkle” è l’occasione perfetta per esplorare il mondo degli spumanti e discutere del presente e del futuro di un fenomeno che conta oltre un miliardo di bottiglie all’anno. I dati dipingono un quadro positivo: i numeri parlano da soli e le cifre delle esportazioni per questa categoria di vini continuano a crescere in modo incoraggiante. La produzione sta crescendo, superando le vendite, indicando una prospettiva ottimistica tra i produttori.
    Nonostante sia l’unico vino in crescita negli ultimi dieci anni, il consumo rimane stabile nei mercati tradizionali ma è in calo in patria (ne consumiamo meno ogni anno). Tuttavia, ci sono alcuni aspetti critici nel riepilogo di quest’anno.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    Francesco D’Agostino ha continuato, notando due tendenze distinte. Nei distretti spumantistici del nord, la produzione continua a vedere una crescita media sostanziale, in particolare nell’intera regione subalpina e nelle zone principali. D’altro canto, è curioso che la produzione di vini Spumante VS e VSQ stia crescendo anche in tutta Italia, sebbene l’aumento sia più pronunciato nelle aree in cui possono essere utilizzate più denominazioni, il che è un dato interessante.

    Utilizzare prodotti di dubbia qualità senza alcun legame a una denominazione per raccontare il proprio spumante comporta un rischio elevato. Sebbene in questo caso il brand aziendale possa prevalere, ciò non è sufficiente. Oggi è necessario creare gruppi coesi, con membri identificati da nome e cognome, che condividano un legame con il territorio.

    Ci sono preoccupazioni critiche riguardo il prossimo Decreto sui vini dealcolati. Questo mercato in espansione potrebbe portare a un grande business per i vini italiani senza denominazione di origine (come DOCG, DOC e IGT), che rappresentano una grossa fetta del settore. Sebbene sia giusto soddisfare la domanda dei consumatori, è necessario codificare attentamente questi prodotti e, allo stesso tempo, difendere le altre categorie di vini di qualità.

    Il direttore afferma che è una questione estremamente critica il fatto che alcune nazioni, come la Francia, vendano vini spumanti dealcolati a prezzi esorbitanti e che le persone li acquistino effettivamente. Questa situazione richiede che i distretti dello spumante facciano sforzi ancora maggiori per enfatizzare la loro identità unica. Il rischio è che i consumatori non si rendano conto che il prodotto che viene loro venduto ha un profilo basso ma ha un prezzo elevato semplicemente perché porta un marchio forte.
    Inoltre, anche il mercato italiano è pronto a essere inondato da questi prodotti, il che dovrebbe spingere i nostri produttori a impegnarsi in una profonda riflessione.

    È necessaria anche una comunicazione più chiara ed energica, poiché manca una vera cultura del Prosecco, ad esempio. Tutto viene banalizzato e ridotto semplicemente alla parola “Prosecco”, che invece andrebbe identificata con la lettera maiuscola per sottolinearne l’importanza come denominazione di un territorio specifico. È fondamentale far comprendere bene questo aspetto.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    Il 30 novembre è stata presentata al The Westin Excelsior Hotel di Roma la 23a edizione della guida SPARKLE 2025 ai migliori vini spumanti secchi nazionali. Diamo un’occhiata più da vicino ad alcuni dati chiave sulla produzione dei vini italiani presenti in questa guida.
    Gli ultimi dati ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) sulla stagione di produzione vinicola 2023/2024 confermano una produzione stabile e una situazione eccellente sia per i vini Metodo Classico che per quelli Metodo Martinotti, comprese le annate degli ultimi due o tre anni.

    Una statistica curiosa è che il 25,02% della produzione totale è costituito da vini senza nome (Vino Semplice e Vino Spumante di Qualità), con una percentuale ancora più alta nelle regioni del Centro-Sud. Tuttavia, questa tendenza potrebbe giustificare una revisione per considerare l’utilizzo di Indicazioni Geografiche o altre denominazioni.

    In termini di produzione (numero di bottiglie), i dati più notevoli sono i cali per Asti DOCG (-13,96%), Conegliano Valdobbiadene DOCG (-4,84%) e Alta Langa (-3,97%). Sorprendentemente, il Prosecco DOC, il vino più prodotto in Piemonte, ha superato negli ultimi anni l’Asti, rinomato a livello mondiale, registrando un aumento del 2,31%. Nel frattempo, Asolo DOCG continua a crescere costantemente (23,34%), così come Franciacorta DOCG (17,40%), mentre Trento DOC sta vedendo un progresso più graduale del 2,94%.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    I dati ufficiali ISTAT che confrontano le esportazioni 2020/2024 sono incoraggianti. Il valore delle esportazioni è cresciuto in modo significativo in questo periodo, da 1.473 milioni di euro nel 2020 a 2.378 milioni di euro ad agosto 2024. Analogamente, il numero di bottiglie esportate è aumentato da 544 milioni nel 2020 a 741 milioni nel 2024.

    Tuttavia, mentre la crescita del volume delle bottiglie ha superato la crescita del valore delle bottiglie, indicando una leggera diminuzione del valore medio per bottiglia. In altre parole, i volumi di produzione ed esportazione sono in aumento, ma il prezzo medio per bottiglia è diminuito leggermente.
    Nel complesso, i dati indicano una sana crescita delle performance delle esportazioni dell’Italia nel periodo 2020-2024.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    La Guida di quest’anno presenta alcuni numeri interessanti:
    937 i vini selezionati, con 68 etichette in più della passata edizione;
    • ancora una volta la regina indiscussa è la Lombardia (339 vini), seguita da Veneto (260), Trentino (131), Piemonte (86);
    • le Denominazioni che governano questa dinamica sono aumentate rispetto allo scorso anno e sono la Franciacorta con 273 vini, Conegliano Valdobbiadene con 237, Trento con 129 e l’Alta Langa con 68;
    • I premi assegnati quest’anno includono 87 ambitissime sfere d’eccellenza, un traguardo importante e un obiettivo da mantenere nel tempo. La Lombardia è ancora una volta in testa con 33 allori, seguita dal Trentino con 19, dal Veneto con 16, dal Piemonte con 7, dall’Alto Adige e dall’Abruzzo con 3 ciascuno, dalla Puglia con 2 e dal Friuli Venezia Giulia, dalla Toscana, dal Lazio e dalla Sicilia con 1 sfera ciascuno.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    Continua ad essere decretato, per la ventunesima volta, il “vino dell’emozione”, ovvero quel vino che seduce, il più emozionante ma non il super 5 sfere, che segue criteri di giudizio soggettivi e non fisiologici del gusto.
    Premiato a Sparkle 2025 il Franciacorta Riserva Nobile Alessandro Bianchi Rna 15 anni Extra Brut 2007 di Villa Franciacorta.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    La Guida è inoltre arricchita dalla bacheca “Cinque Sfere”, che elenca le migliori aziende vinicole premiate che esemplificano la produzione costante e l’eccellenza delle migliori case spumanti italiane. Inoltre, c’è una sezione “acquisto attento” che presenta i vini con il miglior rapporto tra valutazione della guida e prezzo e una classifica che mostra le aziende che hanno ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nel corso della storia di Sparkle.

    La sezione “il tempo del vino” della degustazione “Vintage”, dedicata alle vecchie annate, offre un modo meraviglioso per comprendere l’evoluzione di un vino. Immergendosi completamente nel piacere, nella curiosità e nella scoperta di un mondo sconfinato, si può assaporare il vino senza impantanarsi in troppi tecnicismi. Grazie agli anni di esperienza maturata, Sparkle si è affermato come una guida ricca e affidabile nel variegato mondo degli spumanti italiani. Il suo volume è una lettura imprescindibile e un riferimento essenziale per orientarsi in questo effervescente settore.

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice

    Ecco l’elenco completo delle “5 Sfere” di Sparkle 2025 suddivise per Regione:

    PIEMONTE
    • Alta Langa Bianc ’d Bianc Brut 2018 Giulio Cocchi
    • Alta Langa TotoCorde Brut 2018 Giulio Cocchi
    • Alta Langa Riserva Zero 140 Pas Dosé 2010 Enrico Serafino
    • Alta Langa Riserva Zero Pas Dosé 2018 Enrico Serafino
    • Alta Langa Riserva Cuvée 60 Mesi Brut 2013 Gancia
    • Soldati La Scolca D’Antan Brut 2012 La Scolca
    • Soldati La Scolca D’Antan Rosé Brut 2012 La Scolca

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini del Piemonte

    LOMBARDIA
    • Franciacorta Satèn Edizione 2020 Barone Pizzini
    • Franciacorta Pas Operé Extra Brut 2018 Bellavista
    • Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extrême Extra Brut 2013 Guido Berlucchi
    • Franciacorta Rosé Extra Brut 2020 Bosio
    • Franciacorta Riserva Cuvée Annamaria Clementi Dosage Zéro 2015 Ca’ del Bosco
    • Franciacorta Riserva Cuvée Annamaria Clementi Rosé Extra Brut 2015 Ca’ del Bosco
    • Franciacorta Riserva Vintage Collection Dosage Zéro Noir 2015 Ca’ del Bosco
    • Franciacorta Nero Zero 2019 Colline della Stella
    • Franciacorta Blau Blanc de Noir Extra Brut 2016 Corte Aura
    • Franciacorta Riserva Raramè Dosaggio Zero 2012 Corte Aura
    • Franciacorta Rosé Brut Corte Fusia
    • Franciacorta Le Millésime Brut 2015 Derbusco Cives
    • Franciacorta Riserva 33 Non Dosato 2016 Ferghettina
    • Franciacorta Riserva Extra Brut 2016 Ferghettina
    • Franciacorta Satèn 2020 Freccianera Fratelli Berlucchi
    • Franciacorta Riserva Capitolo II Dosaggio Zero 2016 Le Vedute
    • Franciacorta Superno Dosaggio Zero 2016 Marzaghe
    • Franciacorta Satèn 2020 Mirabella
    • Franciacorta Satèn 2020 Mosnel
    • Franciacorta Riserva Villa Crespia Millè Brut 2014 Muratori
    • Franciacorta Satèn 2020 Tenuta Ambrosini
    • Franciacorta Ricciolina Satèn Terre d’Aenòr
    • Franciacorta Rosé Extra Brut 2020 Terre d’Aenòr
    • Franciacorta Comarì del Salem Extra Brut 2017 Uberti
    • Franciacorta Dequinque Cuvée 15 Vendemmie Extra Brut Uberti
    • Franciacorta Magnificentia Satèn 2020 Uberti
    • Franciacorta Cuvette Brut 2019 Villa Franciacorta
    • Franciacorta Diamant Pas Dosé 2019 Villa Franciacorta
    • Franciacorta Riserva Nobile Alessandro Bianchi Rna 15 anni Extra Brut 2007 Villa Franciacorta
    • Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Riva Rinetti Pas Dosé 2019 Calatroni
    • Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Dasdòt Pas Dosé 2019 Fradé
    • Lugana Brut Nature 2013 Perla del Garda
    • Mattia Vezzola Grande Annata Brut 2018 Costaripa

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice, i vini della Lombardia
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini della Lombardia

    TRENTINO
    • Trento Riserva Collezione Luciano Lunelli Rosé Brut 2009 Abate Nero
    • Trento Riserva Graal Brut 2017 Altemasi
    • Trento Brut Balter
    • Trento Riserva Pas Dosé 2017 Balter
    • Trento Riserva 907 Extra Brut 2018 Cantina di Isera
    • Trento Riserva Brezza Riva Pas Dosé 2019 Cantina di Riva
    • Trento R Rosé Brut Cantina Rotaliana
    • Trento Riserva R Brut 2016 Cantina Rotaliana
    • Trento Riserva Oro Rosso Dosaggio Zero 2018 Cembra Cantina di Montagna
    • Trento 1673 Rosé Brut 2017 Cesarini Sforza
    • Trento Riserva Lunelli Extra Brut 2016 Ferrari Trento
    • Trento Riserva Masnen-Vignal Blanc de Blancs Extra Brut 2019 Klinger
    • Trento Riserva del Fondatore 976 Brut 2013 Letrari
    • Trento Riserva Dosaggio Zero 2019 Maso Martis
    • Trento Brut Nature 2018 Moser
    • Trento Riserva Tracce Extra Brut 2011 Moser
    • Trento Riserva Flavio Brut 2016 Rotari
    • Trento Maso Nero Dosaggio Zero 2019 Zeni
    • Trento Riserva Maso Nero Blanc de Noir Extra Brut 2017 Zeni

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice, i vini del Trentino
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini del Trentino

    ALTO ADIGE
    • Alto Adige Riserva Extra Brut 2018 Arunda
    • Alto Adige Riserva 600 Blanc de Blancs Extra Brut 2018 Cantina Kurtatsch
    • Alto Adige Riserva 1919 Extra Brut 2018 Kettmeir

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice, i vini dell'Alto Adige
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini dell’Alto Adige

    VENETO
    • Asolo Prosecco Superiore Extra Dry 2023 Commendator Pozzobon Rosalio
    • Valdobbiadene Rive di Colbertaldo Vigneto Giardino Asciutto 2023 Adami
    • Valdobbiadene Rive di Santo Stefano Dirupo Nazzareno Pola Etichetta del Fondatore Extra Dry 2023 Andreola
    • Valdobbiadene Rive di Soligo Mas de Fer Extra Dry 2023 Andreola
    • Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry 2023 Andreola
    • Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Soligo Extra Brut 2023 BiancaVigna
    • Valdobbiadene Prosecco Superiore BandaRossa Vigna di Collagù Extra Dry 2023 Bortolomiol
    • Valdobbiadene Prosecco Superiore Ius Naturae Brut 2023 Bortolomiol
    • Valdobbiadene Coste di Mezzodì Dry 2023 Col Vetoraz
    • Valdobbiadene Rive di Vidor Tittoni Dry 2023 La Tordera
    • Valdobbiadene Prosecco Superiore Cruner Dry Le Colture
    • Conegliano Valdobbiadene 20.10 Extra Dry 2023 Le Manzane
    • Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry Rebuli
    • Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Farrò Particella 232 Extra Brut 2023 Sorelle Bronca
    • Lessini Durello Riserva Amedeo Évolution Pas Dosé 2012 Ca’ Rugate
    • Lessini Durello Riserva Amedeo Pas Dosé 2018 Ca’ Rugate

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice, i vini del Veneto
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini del Veneto

    FRIULI VENEZIA GIULIA
    • Dom Jurosa Blanc de Blancs Extra Brut 2018 Lis Neris
    TOSCANA
    • Bolle di Borro Rosé Brut 2018 Il Borro
    LAZIO
    • Alarosa Rosé Brut Vigne del Patrimonio

    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell'autrice, i vini del Lazio
    Sparkle 2025 vini spumanti secchi italiani di successo, foto dell’autrice, i vini del Lazio

    ABRUZZO
    • Nicola Di Sipio Brut Di Sipio
    • Brut Marramiero
    • Rosé Brut Marramiero

    PUGLIA
    • Daunia Bombino Bianco RN Brut 2019 d’Araprì
    • Gianfranco Fino Rosato Dosaggio Zero 2019 Gianfranco Fino

    SICILIA
    • Etna Gaudensius Blanc de Noir Brut Firriato

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito di riferimento: https://www.cucinaevini.it/guida-sparkle/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/

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  • Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo

    Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo

    A Firenze dal 8 al 9 dicembre 2024 ha avuto luogo la terza edizione di “Saranno famosi nel Vino“.

    di Adriano Guerri

    Come consuetudine all’interno degli ampi spazi della Stazione Leopolda. Vi erano circa 100 espositori,  di cui 26 produttori di Gin. Il programma era ricco di masterclass e cooking show. Personalmente ho partecipato alla masterclass dedicata ai vini di Bolgheri, guidata dal giornalista enogastronomico Leonardo Romanelli con servizio effettuato dai Sommelier FISAR (Federazione Italiana Sommelier Alberghi Ristoranti). Alcune informazioni sulla Doc Bolgheri anticipano le note sensoriali degli 8 vini degustati.

    La Stazione Leopolda, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell'autore
    La Stazione Leopolda, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell’autore

    Bolgheri si trova nelle immediate vicinanze del litorale etrusco nel comune di Castagneto Carducci e in provincia di Livorno. Oltre ad essere nota per i suoi vini è nota anche per il suggestivo viale di cipressi disposti in duplice filar. Ai quali il poeta Giosuè Carducci aveva dedicato vari versi.

    La Cappella di San Guido, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell'autore
    La Cappella di San Guido, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell’autore

    Bolgheri è caratterizzata da aspetti pedoclimatici propizi  per la  coltivazione della vite, infatti, viene allevata sin dal tempo degli Etruschi, tuttavia, la svolta arriva con il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, piemontese e  grande estimatore dei vini di Bordeaux, quando si  trasferì  nella Tenuta San Guido, dopo aver sposato la Contessa Clarice della Gherardesca. L’intuizione fu di mettere a dimora barbatelle di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc che hanno dato vita ad uno dei vini più iconici italiani, Sassicaia.

    I produttori con Leonardo Romanelli e i Sommelier Fisar, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell'autore
    I produttori con Leonardo Romanelli e i Sommelier Fisar, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell’autore

    Il grande successo del  vino Sassicaia nel mondo, commercializzato grazie ad Antinori con la prima annata 1968, ha aperto le strade anche ad altri produttori per utilizzare vitigni internazionali. I vitigni maggiormente allevati oggi sono, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Syrah, Sangiovese, Sauvignon,  Viognier e Vermentino.
    Nella Doc Bolgheri sono contemplate varie tipologie,  tuttavia le più note sono il Bolgheri Rosso Superiore e il Bolgheri Sassicaia, unica etichetta in Italia ad avere la Doc.

    Il viale di cipressi in duplice filar, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell'autore
    Il viale di cipressi in duplice filar, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell’autore

    Un Areale molto suggestivo, immerso nella natura, tra vigneti,  oliveti e cipressi, un oasi ideale per trascorrere una vacanza all’insegna della pace e tranquillità. Oltre alla Sassicaia della Tenuta San Guido, al Masseto, al Guado al Tasso, all’ Ornellaia, ci sono molti vini eccellenti di altri produttori sia noti sia meno noti, davvero molto bravi. Negli assaggi ho riscontrato l’elevata qualità nel calice di questo vocato territorio.

    I vini degustati durante la masterclass, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell'autore
    I vini degustati durante la masterclass, articolo: Saranno Famosi nel Vino 2024, evento vinicolo di successo, foto dell’autore

    Ecco i vini

    Bolgheri Rosso Superiore 2021 Castello di Bolgheri – Cabernet Sauvignon 75%, Cabernet Franc 20% s Merlot 5% – Rosso rubino intenso, emana sentori di ciliegia,  prugna,  rabarbaro,  polvere di caffè e cacao e spezie,  al palato è rotondo,  pieno,  fine e persistente con richiami mentolati.

    Sito di riferimento: www.castellodibolgheri.com

    Volpolo Bolgheri Rosso 2022 Podere Sapaio – Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 15% e Petit Verdot 15% – Rosso rubino vivace,  sprigiona sentori di mirtillo,  lampone,  ciliegia,  prugna e spezie, fresco e sapido,  morbido e duraturo.

    Sito di riferimento: www.sapaio.com

    Volante Bolgheri Rosso 2021 Tenuta Campo al Signore – Merlot 100% – Rosso rubino profondo,  sviluppa note di mora, ribes nero, prugna e spezie dolci,  al gusto è vibrante, pieno ed appagante.
    Sito di riferimento: www.tenutacampoalsignore.com

    Sant’Uberto Bolgheri Rosso Superiore 2020 Villanoviana – Merlot 50%, Cabernet Franc 35% e Petit Verdot 15% – Rosso rubino vivace, emergono sentori di ciliegia, prugna, pepe nero, noce moscata e tabacco, attacco tannico setoso, vellutato e persistente.
    Sito di riferimento: www.villanoviana.it
    Bolgheri Rosso Superiore 2021 Donne Fittipaldi – Cabernet Sauvignon 40%, Cabernet Franc 30% e Merlot 30% – Bel rubino intenso, esprime sentori di iris, amarena, prugna, sottobosco e tabacco,  al palato è pieno, appagante e decisamente lungo.
    Sito di riferimento: www.donnefittipaldi.net
    Sondraia Bolgheri Rosso Superiore 2020 Tenuta Poggio al Tesoro – Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 25% e Cabernet Franc 10% – Dal rubino intenso, rivela sentori di mora, mirtillo, marasca, erbe aromatiche e spezie dolci,  il sorso è vibrante,  avvolgente e coerente.
    Sito di riferimento: www.poggioaltesoro.it
    Bolgheri Rosso Superiore 2020 Mulini di Segalari – Cabernet Sauvignon 78%, Syrah 19% e Cabernet Franc 3% –  Tonalità rosso rubino,  sviluppa note di rabarbaro,  ciliegia,  ribes, pepe nero e nuances balsamiche,  al palato è verticale,  dinamico,  tannini poderosi ma setosi.
    Sito di riferimento: www.mulinidisegalari.it
    Gerbido Bolgheri Rosso 2022 Cantine Bonacchi – Merlot,  Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah – Calice rubino profondo,  libera sentori di frutti di bosco, violacciocca, spezie orientali e eucalipto,  al gusto è piacevole,  setoso ed armonioso.
    Sito di riferimento: www.bonacchi.it

    LEGGI ANCHE: https://www.papillae.it/vino-sfuso-in-italia-garanzia-vendite-allestero/

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

  • Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso

    Berebene 2025: 34° edizione della Guida del vino dal miglior rapporto qualità prezzo secondo Gambero Rosso

    Di Cristina Santini

     

    Si è conclusa ieri, 18 novembre, a Palazzo Brancaccio a Roma con la chiusura della degustazione al banco d’assaggio, la presentazione della nuova edizione della guida “Berebene 2025” – I Migliori Vini d’Italia sotto i 20 euro, curata da William Pregentelli e dal team del Gambero Rosso sotto la direzione di Lorenzo Ruggeri.
    Il Bere Bene quest’anno ha raggiunto un nuovo record, con 937 etichette premiate che soddisfano sia il gusto che il budget. In particolare, 92 di questi hanno un prezzo inferiore ai 10 euro, e la selezione comprende 6 premi nazionali e 21 premi regionali, in rappresentanza di ciascuna delle regioni vinicole italiane.

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Lorenzo Ruggeri, Direttore del Gambero Rosso, racconta:

    “Questa mattina ho esaminato attentamente i dati Istat sull’export vinicolo. Sorprendentemente, nel 2024 la bilancia commerciale risulta in attivo, addirittura del 4%, con il valore delle esportazioni che cresce più dei volumi.
    Gli Stati Uniti, mercato storico di riferimento, stanno attualmente performando bene, con un prezzo di riferimento relativamente basso di 3,46 euro al litro. Ciò indica che abbiamo ancora del lavoro da fare, poiché rimaniamo un paese concentrato sulla quantità.
    Mentre è vero che le generazioni più giovani bevono meno alcol, le abitudini di consumo della mia generazione e di quella di William erano molto diverse 18 anni fa. All’epoca non si acquistavano vini di fascia alta, né si spendeva tanto per il vino quanto si spende oggi.

    Il consumo di vino tende a coincidere con alcune fasi della vita, ad esempio quando le persone hanno un reddito più elevato, mettono su famiglia o raggiungono un punto di maggiore stabilità finanziaria. Questo perché il vino è spesso associato a determinati valori e momenti significativi nella vita.
    Questa guida all’accessibilità del vino deve continuamente sperimentare e comunicare le sue informazioni in modo altamente efficace. Nonostante le sfide, l’industria vinicola richiede ancora uno sforzo concertato da parte di giornalisti e produttori per comprendere appieno il panorama attuale e fornire approfondimenti significativi.”

    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    William Pregentelli, curatore della guida, spiega che i modelli di consumo del vino stanno cambiando. Osserva che il consumo giornaliero sta diminuendo, probabilmente a causa dello stile di vita moderno più veloce rispetto a 20, 30 o 40 anni fa. Inoltre, il vino sta diventando più un’esperienza sociale e celebrativa da gustare fuori casa piuttosto che all’interno. Di conseguenza, l’apertura di una bottiglia a casa è in calo, mentre il consumo nei ristoranti e nei bar è in aumento. Dovremmo infatti riflettere su queste tendenze di consumo in evoluzione.

    L’edizione di quest’anno ha mantenuto la struttura dello scorso anno, che ha subito un’importante revisione e presenta un’ampia carta dei vini con 937 recensioni e valutazioni fino ai centesimi, novità dell’anno precedente. Si tratta della più grande edizione del “Bere Bene” fino ad oggi.

    Bisavolo ‘22 Barbera d’Asti Superiore Docg di Roberto Ferraris, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Bisavolo ‘22 Barbera d’Asti Superiore Docg di Roberto Ferraris, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    La denominazione più premiata è la Barbera d’Asti, con 16 vini, in testa ai riconoscimenti del Piemonte come la regione con la migliore selezione per il consumo di qualità, vantando 112 vini. Seguono il Veneto con 92 vini e la Toscana con 84.

    Si tratta di vini etichettati impropriamente come “base”, eppure dimostrano come la serietà di un’azienda si misuri dalla qualità di queste etichette. Non è necessario cercare i vini più costosi per gustare un buon vino: queste opzioni più convenienti possono comunque catturare l’identità di una regione vinicola, i tratti distintivi di un vitigno e la filosofia di produzione di un enologo o di un’azienda vinicola.

    Albena ‘23 Romagna Albana di Assirelli, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Albena ‘23 Romagna Albana di Assirelli, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    La guida non solo evidenzia la qualità e l’economicità, ma presenta anche vini di grande carattere e tipicità. I vini degustati ai banchi d’assaggio offrono freschezza, ottima bevibilità e memorabili note di frutta o terziarie. Seppur giovanili di età, sono di notevole fascino, rispettando i vitigni e i terroir da cui provengono. In sostanza, si tratta etichette da bere tutti i giorni. Questo è l’obiettivo della guida.

    Chlamys ‘23 Vermentino di Sardegna di Tenute Fois - Accademia Olearia, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Chlamys ‘23 Vermentino di Sardegna di Tenute Fois – Accademia Olearia, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Novità a breve

    Il sito del Gambero Rosso è stato completamente rivisto e ottimizzato per una fruizione mobile. La grafica e alcuni elementi chiave sono stati aggiornati per migliorare la lettura. Inoltre, oltre un mese fa è stata lanciata la piattaforma OTT di Gambero Rosso TV, che offre una vasta libreria di contenuti, tra cui reportage dall’Italia e dal mondo, talent show, ricette e viaggi. È inoltre possibile visualizzare il canale lineare di Gambero Rosso TV sul digitale terrestre al canale 257. In questo modo, gli utenti possono accedere ai contenuti ovunque si trovino. Saranno pubblicati tre nuovi contenuti a settimana, e da gennaio verranno introdotti ulteriori contenuti completamente nuovi.

    L’ultima proposta è un corso on-demand di 150 ore dal titolo “Il vino del futuro”, sviluppato in collaborazione con il Professor Scienza. Il programma in quattro moduli copre una gamma completa di argomenti critici, dall’agronomia alla comunicazione e includono lo storytelling, il linguaggio, l’uso efficace dei social media e la massimizzazione dell’identità digitale del marchio attraverso i canali essenziali di oggi.

    Aedes ‘23 Etna bianco di I Custodi delle Vigne dell’Etna, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Aedes ‘23 Etna bianco di I Custodi delle Vigne dell’Etna, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Concludiamo con i dati essenziali:

    937 vini premiati di cui 64 spumanti e frizzanti, 412 vini bianchi, 69 vini rosati, 377 vini rossi, 15 vini dolci.

    FCO Pinot Grigio Ramato ‘23 di Sirch, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    FCO Pinot Grigio Ramato ‘23 di Sirch, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    6 Premi Nazionali:

    Miglior Bollicina: La Matta Dosaggio Zero ’23, Casebianche
    Miglior Bianco: Falerio Pecorino Maree ’23, Madonnabruna
    Miglior Rosato: FCO Pinot Grigio Ramato ’23, Sirch
    Miglior Rosso: Chianti Cl. ’21, Borgo Salcetino
    Miglior Dolce: Canelli Tenuta del Fant ’23, Il Falchetto
    Miglior Vino sotto i 10 euro: Barbera d’Asti Sup. Savej ’21, Terre Astesane

    Le Terrazze ‘21 Rosso Conero di Fattoria Le Terrazze, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Le Terrazze ‘21 Rosso Conero di Fattoria Le Terrazze, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    21 Campioni Regionali:

    Valle d’Aosta: VdA Petite Arvine ’23, Les Crêtes
    Piemonte: Barbera d’Asti Sup. I Tre Vescovi ’22, Vinchio Vaglio
    Liguria: Riviera Ligure di Ponente Vermentino ’23, Durin
    Lombardia: RGC Groppello ’23, Cantrina
    Trentino: Trentino Riesling ’23, Maso Poli
    Alto Adige: A. A. Pinot Bianco ’23, Kettmeir
    Veneto: Bardolino Montebaldo Delara ’22, Guerrieri Rizzardi
    Friuli Venezia Giulia: FCO Pinot Bianco ’23, Roberto Scubla
    Emilia Romagna: Romagna Albana Albena ’23, Assirelli

    Calice ‘22 Aglianico del Vulture Donato D’Angelo di Filomena Ruppi, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Calice ‘22 Aglianico del Vulture Donato D’Angelo di Filomena Ruppi, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

    Toscana: Chianti Colli Fiorentini Sorrettole ’22, La Querce
    Marche: Bianchello del Metauro Sup. Rocho ’22, Roberto Lucarelli
    Umbria: Spoleto Trebbiano Spoletino ’23, Le Cimate
    Lazio: Lepino ’20, Donato Giangirolami
    Abruzzo: Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino ’23, Tenuta I Fauri
    Molise: Molise Tintilia ’21, Tenute Martarosa
    Campania: Rosato ’23, Cenatiempo
    Basilicata: Aglianico del Vulture Synthesi ’20, Paternoster
    Puglia: Terra d’Otranto Negroamaro Notte Rossa ’22, Terre Di Sava
    Calabria: Cirò Rosso Cl. Sup. Colli del Mancuso Ris. ’21, Ippolito 1845
    Sicilia: Sicilia Giato ’23, Centopassi
    Sardegna: Vermentino di Sardegna Chlamys ’23, Tenute Fois – Accademia Olearia

    Suprema La Mortadella di Fiorucci dal 1850, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell'autrice
    Suprema La Mortadella di Fiorucci dal 1850, articolo: Berebene 2025, formidabile risultato della Guida del Gambero Rosso, foto dell’autrice

     

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

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  • VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    Lanuvio celebra le eccellenze enogastronomiche e culturali: il successo della prima edizione del progetto “VerriGud Morning Lanuvio”

    di Carol Agostini

    Sabato 23, Lanuvio è stata protagonista della prima edizione del progetto “VerriGud Morning Lanuvio”, un evento che ha unito degustazioni, cultura e tradizione grazie alla partecipazione di straordinarie realtà italiane. L’iniziativa ha offerto un viaggio tra sapori autentici e storie di aziende che incarnano l’eccellenza del made in Italy.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell’autrice

    Tenuta Borgolano: biodiversità e sostenibilità nel cuore dell’Oltrepò Pavese

    Con i suoi 30 ettari di terreno nella provincia di Pavia, la Tenuta Borgolano si distingue per la viticoltura sostenibile e l’impegno nella valorizzazione della biodiversità. Fondata da Donatella Quaroni nel 1992, produce circa 100.000 bottiglie all’anno, distribuite in Italia e all’estero. Tra i vini di spicco, uno dei rossi della tenuta simboleggia il legame con il territorio e la qualità produttiva.

    Salumificio Gran Varzi: l’autenticità del Salame di Varzi DOP

    Il Salame di Varzi DOP Gran Varzi si distingue per la complessità sensoriale e il richiamo alla tradizione. Con profumi di carne stagionata e note vegetali, il salumificio celebra il patrimonio gastronomico locale con prodotti artigianali dal carattere unico.

    I Mandriani Carni: tre generazioni di tradizione e qualità

    Con un nuovo stabilimento che unisce tecnologia avanzata e lavorazione artigianale, I Mandriani si impone come eccellenza nella trasformazione delle carni. I prodotti sono naturalmente privi di glutine e lattosio, rappresentando un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

    Sughi Vestalia: il sapore del “sugo del nonno” in un barattolo

    Nata nel 2020, durante la pandemia, l’azienda Vestalia si dedica alla produzione di sughi artigianali. Fondata da Roberto Guarino e Luca Chiaese, punta a portare il gusto della tradizione direttamente nelle case, con ricette autentiche e packaging che valorizza la qualità.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo
     VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    La Golosa di Maurizio Curi: il trionfo dell’artigianalità

    L’azienda agricola La Golosa si distingue per l’assenza di additivi chimici nei suoi prodotti, lavorati rigorosamente a mano. Tra le eccellenze spiccano le Mele Rosa, recuperate grazie all’impegno della Comunità Montana dei Sibillini, simbolo del legame tra tradizione e innovazione.

    Milletti Funghi: tecnologia e natura nei Castelli Romani

    Dal 1978, l’azienda agricola Milletti Funghi produce funghi naturali e nutrienti. Grazie a impianti tecnologici avanzati, garantisce elevati standard qualitativi, offrendo alimenti ricchi di proteine, vitamine e minerali.

    Mancini Pastificio Agricolo: dalla tradizione agricola alla pasta di qualità

    Nelle Marche, il Pastificio Mancini utilizza esclusivamente il grano dei propri campi per creare una pasta trafilata al bronzo e essiccata a bassa temperatura. Con una storia familiare che inizia nel 1938, rappresenta un esempio di unione tra tradizione e innovazione.

    Pura Crocus: lo zafferano biologico della Val d’Orcia

    Specializzata nella produzione di zafferano biologico, l’azienda Pura Crocus si distingue per la qualità dei suoi prodotti, tra cui miele e tisane aromatizzate, tutti rigorosamente privi di additivi artificiali.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto da pexel
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto da pexel

    La Meridiana Resort: ospitalità tra Roma e il mare

    Il Resort La Meridiana a Lanuvio è una cornice ideale per eventi, cerimonie e soggiorni rilassanti. Tra piscina, ristorante e camere raffinate, offre un’esperienza di charme in sintonia con la natura circostante.

    Tenuta Pantanacci: storia e natura nel cuore del Lazio

    La Tenuta Pantanacci affonda le radici nel passato di Lanuvio, con resti archeologici e tradizioni legate a riti propiziatori. Le visite guidate offrono un’immersione nella storia, tra rovine millenarie e passeggiate a cavallo.

    Petra Marzia Vini: tradizione e passione campana

    Nel Vallo di Lauro, l’azienda vinicola Petra Marzia produce vini che celebrano il territorio campano. Tra i prodotti spiccano il Taurasi DOCG Riserva “Parlami” e il bianco “Ramia” Fiano, frutto di una filosofia artigianale che unisce tradizione e modernità.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell'autrice
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell’autrice

    La prima edizione di “VerriGud Morning Lanuvio” ha offerto un’occasione unica per scoprire e valorizzare queste eccellenze, testimoniando il ricco patrimonio enogastronomico e culturale che rende l’Italia unica nel mondo.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito di riferimento: http://www.casaledellamandria.it/

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  • Sparkle Day 2025 i vini premiati, trionfante giorno

    Sparkle Day 2025 i vini premiati, trionfante giorno

    SABATO 30 NOVEMBRE 2024 LA PRESENTAZIONE E LA GRANDE DEGUSTAZIONE PRESSO THE WESTIN EXCELSIOR HOTEL DI ROMA SPARKLE 2025: 87 I VINI PREMIATI CON LE “5 SFERE” DALLA VENTITREESIMA EDIZIONE DELLA GUIDA AI MIGLIORI VINI SPUMANTI SECCHI ITALIANI LA REGIONE PIÙ PREMIATA È LA LOMBARDIA (33) SEGUONO IL TRENTINO (19) E IL VENETO (16)

    redazione Carol Agostini

    Andrà in scena a Roma, sabato 30 novembre 2024, la presentazione di Sparkle 2025, 23esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla storica rivista di enogastronomia
    Cucina & Vini. A partire dalle ore 13.30, presso il The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate con le ambite “5 sfere” 87 etichette tra le 936 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese.

    La regione più rappresentata è la Lombardia, grazie ai 33 riconoscimenti ricevuti, 29 appartenenti alla denominazione Franciacorta DOCG, 2 all’area dell’Oltrepò Pavese; a quota 19 il Trentino, con soli Trento DOC; segue, con 16 premi il Veneto, 13 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, due Lessini Durello DOC e un Asolo Prosecco Superiore DOCG; quindi Piemonte (7), Alto Adige (3), Abruzzo (3), Puglia (2), Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Sicilia con un 5 sfere.

    “Ormai i nostri assaggi sono compressi nel periodo estivo e nella prima parte dell’autunno.Anche questo è un indice dell’incremento di qualità del vino spumante italiano – afferma Francesco D’Agostino, curatore della guida Sparkle – È necessario infatti aspettare un tempo più lungo dall’imbottigliamento (nel caso dei vini realizzati con metodo Charmat) o dalla sboccatura (per il metodo classico) rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Non solo, oggi sono vini capaci di mantenere la loro qualità in bottiglia per anni. Alla fine del nostro lavoro di ricerca e selezione sentiamo l’esigenza di confrontarci con i dati, con le dichiarazioni di spumantizzazione fatte da tutti i produttori italiani e collezionate da Icqrf per ogni annata vitivinicola, dal primo agosto 2023 al 31 luglio 2024 in questo caso.

    I produttori italiani hanno spumantizzato l’equivalente di oltre un miliardo e ottanta milioni di bottiglie segnando un decremento dello 0,5%. È l’indicazione chiara di un settore in ottima salute che trova riscontro nei dati Istat di export da gennaio a luglio del 2024 che registrano un totale di un miliardo e duecentonovantasette milioni di euro, segnando una crescita del 7% sullo stesso periodo del 2023 e del 213% rispetto al 2014 (sempre gennaio-luglio).Unico neo è che quest’anno alla crescita in valore è corrisposta una crescita in volume percentualmente superiore e quindi un piccolo decremento in valore della bottiglia, oggi a 5,69 euro, lo scorso anno 5,87.” Conclude Francesco D’Agostino.

    Si partirà alle 13.30 con la presentazione dell’edizione 2025 della guida Sparkle e la relativa consegna delle ambite 5 sfere (in allegato l’elenco completo). E poi, come di consueto, alle 16 inizia la grande degustazione di bollicine italiane con l’apertura al pubblico. Un’appassionante degustazione con oltre duecento tra i migliori spumanti secchi italiani, tra quelli presenti in guida, tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale. Anche quest’anno possiamo contare sul supporto di importanti brand nazionali e internazionali che hanno scelto il nostro evento come occasione di comunicazione e promozione.

    Per la parte tecnica, un’importante conferma è la presenza consecutiva da ben 12 anni di Diam, marchio leader nella produzione di tappi tecnici in sughero presente in qualità di sponsor sin dalle prime edizioni del nostro evento. E poi la parte food che registra la quinta partecipazione di una grande famiglia dell’industria alimentare italiana di qualità. Parliamo di Antica Pasticceria Muzzi dal 1795, l’azienda dolciaria umbra leader nella produzione della pasticceria delle ricorrenze e non solo. Quest’anno, si unisce alla squadra di SparkleDay un altro noto marchio del made in Italy, parliamo di Caffè Toraldo, la storica torrefazione di Napoli che dal 1968 porta l’espresso napoletano in tutto il mondo.

    Tutte le info su come partecipare ed elenco delle aziende presenti in aggiornamento su www.cucinaevini.it. La guida Sparkle 2025 è in vendita sul sito www.shop.cucinaevini.it.

    GUIDA SPARKLE 2025
    Presentazione riservata alla stampa e agli addetti ai lavori
    Sabato 30 novembre 2024, ore 13.30
    The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma
    In vendita su www.shop.cucinaevini.it.
    SPARKLEDAY
    Sabato 30 novembre 2024, dalle ore 16.00 alle 22.00
    The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma
    Costo ingresso € 30,00 (sono inclusi calice e sacca porta bicchiere)
    info@cucinaevini.it, 0698872584
    Biglietteria on line: www.shop.cucinaevini.it
    Riduzione sommelier: € 20 presentando la tessera associativa in biglietteria il giorno dell’evento.
    Operatori: richiedere accredito scrivendo a: eventi@cucinaevini.it

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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  • Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare

    Gambero Rosso e il Consorzio Vini Toscana uniti in un evento di territorio

    Di Cristina Santini

     

    Nel mese di ottobre, il Gambero Rosso e il Consorzio Vino Toscana hanno ospitato un evento per celebrare i vini IGT Toscana, i Supertuscan, una categoria di cui si parla molto da oltre 30 anni, ma che aveva già segnato il rinnovamento del vino italiano nei primi anni ’70.
    Durante la degustazione tenutosi presso l’Academy di Roma, Marco Sabellico del Gambero Rosso ha presentato e discusso 23 etichette di vino. Al suo fianco Stefano Campatelli, Direttore di uno dei più grandi consorzi vitivinicoli italiani, ha condiviso la visione del consorzio per il futuro e le sue importanti potenzialità di crescita.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    “Il Consorzio Vino Toscano IGT ha una lunga storia, ma è un’impresa relativamente giovane”, afferma il Direttore. “Se la denominazione IGT Toscana è nata oltre 30 anni fa, poco è stato fatto per promuoverla e non c’era praticamente nessun consorzio attivo a rappresentare i produttori. Tuttavia, negli ultimi tre anni, abbiamo lavorato duramente per riunire tutti i produttori e capitalizzare davvero questa indicazione geografica, poiché crediamo fermamente che il nome Toscana meriti di essere celebrato al meglio”.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina SantiniToscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    La denominazione Indicazione Geografica offre una flessibilità significativamente maggiore rispetto alla classificazione di Denominazione di Origine Controllata (DOC). I produttori possono lavorare con uno qualsiasi dei 97 vitigni autorizzati nella regione, ad eccezione dei vini spumanti. Ciò nondimeno, è stata presentata al Ministero una modifica al disciplinare di produzione e si spera che entro l’annata 2025 saranno consentiti sia il metodo Martinotti che quello Classico.

    Il Consorzio Vino Toscano ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con Decreto n. 423141 del 21 agosto 2023. Questo importante traguardo segna il completamento con successo del progetto di rinnovamento avviato nel 2019, in concomitanza con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi.
    Se tutto ciò che è stato raggiunto finora è un punto di partenza, di pari importanza è la realizzazione di iniziative promozionali per aumentare ulteriormente la conoscenza e l’apprezzamento dei vini Toscana IGT sia a livello nazionale che globale. Si tratta di un nuovo ruolo per il Consorzio, che andrà ad integrare le già consistenti responsabilità di gestione, tutela e promozione dei vini Toscana IGT.

    Facciamo chiarezza. Per essere riconosciuto dal MASAF, un Consorzio deve rappresentare almeno il 35% dei produttori e il 51% della produzione della Denominazione o Indicazione Geografica Protetta che intende tutelare. Il Consorzio Vino Toscana supera significativamente questi requisiti, rappresentando oltre il 39,5% dei produttori e più del 58% della produzione.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
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    La Toscana IGT comprende l’intera Regione, con oltre 1.500 aziende imbottigliatrici, un numero molto significativo. Una realtà, con oltre 13.000 ettari vitati e una produzione media annua di quasi 100 milioni di bottiglie ripartita in vini rossi 77%, vini bianchi 18%, vini rosati 5%. Per cui è quasi diventato obbligatorio considerare seriamente le strategie di crescita. Il rendimento degli Igt supera i 495 milioni di euro, con una ripartizione del 31% sul mercato italiano e il 69% verso l’export. Sensibile l’evoluzione delle vendite estere negli ultimi 10 anni, con un +126%. I principali mercati esteri sono l’Europa (46%), gli Stati Uniti (33%) e l’Asia (6%). Il restante 15% è distribuito su tutte le altre aree geografiche.

    Nel 1992 è stato istituito il sistema dei vini IGT, che ha finalmente previsto una denominazione formale. Tuttavia, molti di questi vini iconici sono stati creati prima di questa data. Ad esempio, il Sassicaia di Incisa della Rocchetta, così come la lunga serie di vini “Supertuscan” di produttori come Antinori, si erano già distinti utilizzando vitigni internazionali come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Syrah. Questi erano gli unici vitigni dell’epoca in grado di attrarre costantemente il mercato internazionale e di godere di un prestigio diffuso. Di conseguenza, le cantine di tutta Italia hanno iniziato a piantare queste stesse varietà nello stesso periodo, anche prima che entrasse in vigore la classificazione formale IGT.

    Comunque, qualcuno non si rassegnava a vedere il declino del vero Sangiovese di Montalcino – quello con la buccia spessa e i grappoli piccoli. La ricostruzione viticola e la nascita dei vari cloni di Sangiovese è una storia recente; negli anni ’70, nessuno sapeva cosa significasse. Solo negli anni successivi si è cominciato a lavorare seriamente sul Sangiovese, ma ci sono voluti più di dieci anni per produrre vini di rilievo.

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    Degustazione 23 Etichette Igt Toscana
    Questa masterclass è una delle prime del suo genere nelle attività di promozione regionale e i vini presentati questa serata rappresentano la diversità e il potenziale di questa denominazione: diversi vitigni, stili diversi e abbondanti possibilità.

    Data la qualità costantemente elevata dell’intera gamma, condividerò solo le mie impressioni più significative. Poiché non mi piace assegnare punteggi e non esiste una classifica personale, le note di degustazione saranno presentate in ordine numerico di servizio. Complessivamente, i vini mostrano una gamma di sapori espressivi, alcuni dei quali sono più tenui e meno impattanti di altri. In alcuni casi, il frutto è messo in ombra dall’uso del legno, mentre in altri i vini sono vere gemme vitivinicole, dei capolavori.

    1. Quattro chiacchiere a oltrepoggio, Chardonnay 2022, Colognole in Pontassieve. Azienda della famiglia dei Conti Spalletti Trivelli, proprietaria da oltre 150 anni della moltitudine di case coloniche al suo interno che oggi prende il nome di Country Wine Estate Colognole. Il vigneto si trova a 330 metri di altitudine a La Rufina, una zona situata nei pressi di Firenze.
    Fermentazione malolattica svolta, maturazione per un quarto in acciaio e il resto in barrique. Dopo un lungo periodo di invecchiamento in bottiglia, il vino mostra un bouquet di frutta a polpa bianca, acidità tonificante, tannini setosi, freschezza, mineralità e note di nocciole e pepe bianco. Al palato, offre un’esperienza di beva lunga, ampia ed espansiva.

    2. Acciaiolo 2020 Cabernet Sauvignon, Castello di Albola in Radda in Chianti, appartenuta alle più nobili famiglie della Toscana, oggi di proprietà della Famiglia Zonin.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
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    3. Farnito 2019 Cabernet Sauvignon, Carpineto.
    Acclamata a livello internazionale, la Cantina è stata fondata da due enologi concentrati sulla produzione di vini per l’esportazione. Giunta alla seconda generazione di viticoltori, attualmente possiede 220 ettari di vigneti nelle zone più prestigiose della Toscana, tra cui Montalcino, Montepulciano e Chianti e produce 3,5 milioni di bottiglie all’anno.
    Il vino presenta un’intensa ricerca di austerità, con un importante carattere tannico che contribuisce a una struttura piena, ricca e verticale. Il colore è nitido e molto pulito, con sfumature viola decise e note erbacee tipiche del vitigno, oltre a sentori di sottobosco. La complessità aromatica è data dall’utilizzo di botti di diverse dimensioni, tra cui grandi botti, tonneau e piccole botti di secondo passaggio.

    4. Olmaia 2018, Cabernet Sauvignon, Tenuta Col d’Orcia in Montalcino, un’oasi biologica ed ora biodinamica appartenente alla Famiglia Marone Cinzano.

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    5. Arcanum 2019, Cabernet Franc, Tenuta di Arceno.
    Situata nella parte meridionale del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, la tenuta, di proprietà di un’influente famiglia americana, oggi produce vini eccellenti. Questo grazie al coinvolgimento di giovani enologi italiani che lavorano a fianco della consulente francese Pierre Seillan, su terreni argillosi.
    Il vino mostra note di liquirizia, erba tagliata e prugna, mantenendo una tensione piacevolmente acida e una grande eleganza. Sebbene manchi del carattere vegetale tipico dell’uva, l’uso sapiente del legno, dell’invecchiamento e della macerazione da parte dell’enologo ha prodotto un vino di impressionante profondità, morbidezza e raffinatezza. La qualità sapida è ben integrata, mai prepotente, e la freschezza è splendidamente bilanciata in tutto.

    6. Vas 2019 Merlot, Villa a Sesta in Castelnuovo Berardenga.

    7. Guardiavigna 2019 Cabernet Franc biologico e biodinamico, Podere Forte, nella regione della Val d’Orcia, a Castiglione d’Orcia.
    500 ettari allevati su un terreno scistoso vitale con una presenza di argilla, di proprietà dell’imprenditore milanese Pasquale Forte dove uomini, piante e animali coesistono armoniosamente, rendendo il tutto autosufficiente e sostenibile. I vini maturano in legni nuovi, soprattutto in tonneaux al posto delle barrique.
    Questo vino offre un intenso aroma di ciliegia e frutti rossi, con un carattere fresco e raffinato e un colore non troppo forte. L’espressione complessiva è di eleganza e finezza, con un risultato eccellente. I tannini sono fini e setosi, con note di cacao. Succoso e carnoso al palato, dona una sensazione morbida e avvolgente, raffinata.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
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    8. Auritea 2018 Cabernet Franc in biologico, Tenuta Podernovo appartenente alla Famiglia Lunelli, nel comune di Terricciola, all’interno della pregiata ed emergente zona vinicola delle colline pisane, a pochi km dalla costa toscana.

    9. Fsm 2019 Merlot, Castello Vicchiomaggio di John e Paola Matta in Greve in Chianti.

    10. Oreno 2022 45% Merlot, 40% Cab. Sauvignon, 10% Cab. Franc, 5% Petit Verdot, Tenuta Sette Ponti in Castiglion Fibocchi, Arezzo. Una storia antica: dalla Casa Reale Savoia-Aosta alla Famiglia Moretti Cuseri.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    11. Prima Pietra 2021 50% Merlot, 35% Cab. Sauvignon, 15% Cab. Franc, Tenuta Prima Pietra.
    Situato a nord di Bolgheri a Riparbella, questo resort di prim’ordine si estende su ben 200 ettari, di cui 11 dedicati ai vigneti e il resto ricoperto di foresta. Ciò che distingue Prima Pietra è il suo vigneto elevato, situato a un’altitudine di 450 metri, il più alto lungo la costa toscana.
    Cecilia Leoneschi, rinomata enologa, ha creato questo vino ben bilanciato e raffinato. Esalta il frutto del Merlot, la speziatura del Cabernet Franc e sfumature di cioccolato, erba appena tagliata e bacche rosse. Il vino è prodotto con un uso giudizioso di rovere di qualità, parte del quale è nuovo. Nel complesso, questo è un vino delizioso e armonioso da gustare.

    12. Ghiaie della Furba 2020, 40% Cab. Sauvignon, 25% Merlot, 35% Syrah, Tenuta di Capezzana in Carmignano della Famiglia Contini Bonacossi.

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    13. Monteti 2019, 55% Petit Verdot, 25% Cab. Sauvignon, 20% Cab. Franc, Tenuta Monteti della Famiglia Baratta.
    Questa storica dimora, adagiata sulle colline della Maremma meridionale nei pressi di Capalbio, custodisce 30 ettari circondati da vasti boschi e accarezzati dalle dolci brezze che lambiscono l’intera valle.
    Naso accattivante in un mix di fresche note mediterranee, sentori di erbe selvatiche, muschio e un sottile carattere salino che riflette la sua posizione vicina al mare. Un delicato carattere speziato e la maturazione in un mix di botti di rovere francese nuove e usate conferiscono complessità. I ​​tannini sono maturi e vellutati, sostenendo un finale lungo e generoso che smentisce il suo contenuto alcolico del 14,5%. Un vino straordinariamente profondo e ricco.

    14. Banditaccia 2023, Ciliegiolo, Le Rogaie in Magliano in Toscana.

    15. Il Poderone 2021, Ciliegiolo di anfora, Terre dell’Etruria.
    Questa è una cooperativa di 3.660 aziende agricole associate, rappresentando la più importante realtà imprenditoriale del settore agricolo in Toscana. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo, conta 70 soci con circa 100 ettari vitati che conferiscono tutta la loro uva all’unica cantina della cooperativa, situata a Magliano (GR) e nota come Poderone.
    L’esperienza è estremamente gradevole e intensa, con un bouquet che si avvicina a sottili note affumicate e a una speziatura emergente, piuttosto che al caratteristico aroma di ciliegia. Entra nel palato in modo fluido e aggraziato, con un carattere fresco e un piacevole contrasto saporito prolunga il sorso sottolineando la bevibilità disarmantemente facile del vino. Energia gustativa da vendere.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    16. Il Legato 2020, Mammolo, Azienda Agricola Cincinelli posizionata nel territorio del Chianti, sulle colline che sovrastano la città di Capolona, piccolo paese a poca distanza da Arezzo.

    Questa varietà storica e tradizionale di uva, un tempo utilizzata come componente complementare nei blend di Montepulciano, è ora vinificata da sola, producendo un vino di notevole freschezza. Ha un livello moderato di antociani, che forniscono colore, ed è fermentato in vasche di acciaio prima di invecchiare per un anno in grandi botti di rovere francese.
    Presenta note di frutto, spezie ed erbe aromatiche, con un piacevole bilanciamento di dolcezza e acidità data dal balsamico. Al palato è ampio, elegante e delicato, con sentori di more, mirtilli neri e uvetta. Un’interessante interpretazione del vitigno.

    17. Giramonte 2021, Merlot, Sangiovese, Marchesi Frescobaldi in Castiglioni.

    18. Concerto 2021, 80% Sangiovese, 20% Cab. Sauvignon, Castello di Fonterutoli in Castellina in Chianti della Famiglia Mazzei.

    19. Modus 2020 55% Merlot, 20% Sangiovese, 25% Cab. Sauvignon, Ruffino 1877 prodotto nella Tenuta di Poggio Casciano, cuore pulsante dell’Azienda. Della Famiglia Folonari in partnership con Icon Estates, nota realtà californiana di proprietà dell’azienda statunitense Constellation Brands.

    20. Balifico 2020 65% Sangiovese, 35% Cab. Sauvignon, Castello di Volpaia in Radda in Chianti.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
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    21. Isacco 2020 50% Teroldego, 50% Merlot, Tenuta Matteraia in Vicchio, nel cuore delle campagne del Mugello.

    22. Badesco 2019, 60% Sangiovese, 20% Merlot, 20% Cab. Sauvignon, Bonacchi in Quarrata vicino Pistoia.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    23. Solengo 2019, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot e Sangiovese, Tenuta di Argiano, all’epoca della Famiglia Marone Cinzano, oggi nelle mani dell’imprenditore Bernardino Sani.

    Il grande Supertuscan, l’eredità di G. Tachis per Montalcino, è un vino di potenza e longevità. Il legno è perfettamente integrato con il frutto, dando vita a un carattere fresco e vibrante. Note di confettura di amarene e foglie di peperone si mescolano a sentori di tabacco. Al palato, i tannini saporiti regalano una struttura potente ma elegante. Il naso è sorprendentemente ricco, raffinato e armonioso: non un singolo elemento è fuori posto. I tannini setosi creano un equilibrio meraviglioso e un’esperienza straordinariamente bevibile.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
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    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi:

    Uovo morbido, Cavolo nero e Alici
    Funghi, Topinambur e Castagne
    Trippa, Fegatini, Cannellini e Olive
    Ravioli di Cinghiale, salsa verde e fonduta di Pecorino

    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi, articolo: Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi, articolo: Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

     

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Siti di riferimento: http://www.consorziovinotoscana.it/