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    Preview L’Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2024

    By Carol Agostini

    January 2024

    The third edition of “L’Altra Toscana” is set to conclude the Preview Week in Florence on February 19th at Palazzo degli Affari.

    Preview L'Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, logo from press release
    Preview L’Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, logo from press release

    Eighteen designations will present their new vintages, revealing a different aspect of Tuscan winemaking. The association “L’Altra Toscana” currently represents 40% of the regional bottled production.

    L’Altra Toscana, the unified voice of Tuscan wine, continues its tradition of unveiling new vintages to journalists and industry professionals. On February 19th, the Palazzo degli Affari in Florence will host a wine tasting featuring PDO and PGI wines from Maremma Toscana, Montecucco, Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia, Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano, and Vin Santo di Carmignano e Toscana. The event is organized by the “L’Altra Toscana” association, bringing together fourteen consortia, covering 40% of Tuscany’s total production.

    Preview L'Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, photo by press relase
    Preview L’Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, photo by press relase

    The protagonists of the February 19th event will be these lesser-known territories, where vines have been cultivated for centuries. Alongside local historical producers, renowned names in Italian oenology will bring quality and identity to the glasses, intriguing enthusiasts and the market. In previous editions, over 300 labels were tasted, and this year will also offer thematic paths, with various focuses, to facilitate the tasting experience.

    “With the strategy of unity, which has proven successful in past editions of this Preview, we want to highlight the countless diversities that characterize us,” explains Francesco Mazzei, head of the “L’Altra Toscana” Association and president of the Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “The goal is precisely to promote territories and wines distinguished by ever-higher quality peaks, enriching the wine offering of one of the most established wine regions, which still has much to reveal.”

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/chianti-classico-collection-event-not-be-missed/

    Once again, the direction of “L’Altra Toscana” is entrusted to Scaramuzzi Team, based in Florence, with extensive experience in organizing events, particularly in the wine sector.

    As usual, the “Anteprime di Toscana” Week will be inaugurated by PrimAnteprima, an event promoted by the Tuscany Region in collaboration with the Chamber of Commerce of Florence, organized by PromoFirenze and Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2024 is scheduled for February 14th in Florence.

    Preview L'Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, photo by press relase
    Preview L’Altra Toscana 2024, Engligh Version of the event, photo by press relase

    L’ALTRA TOSCANA – February 19, 2024

    FIRENZE Palazzo degli Affari, Piazza Adua, 1

    9:00 AM – 7:00 PMEntrance by reservation only / from 9 AM to 2 PM reserved for journalists

    INFO FOR JOURNALISTS: simonetta@zedcomm.it

    INFO FOR INDUSTRY PROFESSIONALS: scaramuzzi@scaramuzziteam.com

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Event Site: https://www.anteprimetoscane.it/AT/landing

    Article partner sites: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere

    Anteprima del Chianti Classico: Un Viaggio Sensoriale tra Vino Tradizione

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    La città di Firenze, gioiello toscano ricco di storia e cultura, si è animata in questi giorni grazie all’evento enologico più atteso dell’anno: l’Anteprima del Chianti Classico. Questa manifestazione, che celebra il meglio dei vini di questa rinomata regione vinicola, è molto più di una semplice degustazione. È un viaggio sensoriale che abbraccia la produzione food&wine, il territorio, la storia e le tradizioni che rendono il Chianti Classico una delle eccellenze italiane più amate.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Il Chianti Classico: Un’Eccellenza Vinicola

    La denominazione Chianti Classico, incastonata tra le dolci colline toscane, è da tempo sinonimo di vini pregiati e di alta qualità. Il Chianti Classico è prodotto nella zona delimitata tra le province di Firenze e Siena, abbracciando territori ricchi di storia e cultura. Le colline, le vigne e i cipressi che caratterizzano questa regione contribuiscono a creare un paesaggio unico e suggestivo.

    L’Anteprima del Chianti Classico è l’occasione perfetta per immergersi nelle sfumature di questi vini, apprezzarne le caratteristiche organolettiche e scoprire le nuove annate. Gli appassionati del buon vino si ritrovano in questo contesto per scambiare opinioni, confrontarsi con i produttori e, soprattutto, per deliziare il palato con etichette di prestigio.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Produzione Food&Wine: Il Binomio Perfetto

    Il Chianti Classico non è solo vino, ma un viaggio gastronomico completo. La manifestazione non manca di offrire un’ampia selezione di prodotti gastronomici locali che sposano alla perfezione la robustezza dei vini rossi del Chianti. Formaggi pecorini, salumi toscani, olio extravergine di oliva e crostini sono solo alcune delle prelibatezze che si possono gustare, creando un binomio indissolubile tra la produzione food&wine e il territorio.

    Il Territorio: Colline Toscane tra Arte e Natura

    Le colline toscane del Chianti Classico sono un paesaggio di rara bellezza, dove l’arte si fonde con la natura. I borghi medievali che punteggiano questa regione raccontano storie millenarie di tradizione e cultura. Il paesaggio è punteggiato da vigne ordinate e oliveti secolari, creando uno scenario che è stato spesso immortalato nelle opere di artisti rinomati.

    L’Anteprima del Chianti Classico diventa così un’occasione unica per esplorare il territorio, visitare i vigneti e le cantine, assaporando la magia di un luogo che custodisce tesori storici e naturali.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Storia e Tradizioni: Radici Profonde nel Chianti

    Il Chianti Classico è profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni toscane. La manifestazione diventa un punto di incontro tra il passato e il presente, unendo l’arte della vinificazione delle antiche generazioni con le tecniche innovative dell’odierna enologia. I produttori del Chianti Classico sono custodi di segreti tramandati di generazione in generazione, creando vini che portano con sé il fascino di una storia millenaria.

    Le tradizioni enologiche, le sagre popolari e le feste legate al ciclo delle vendemmie diventano parte integrante dell’Anteprima del Chianti Classico, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e coinvolgente.

    Un Viaggio nel Cuore del Chianti Classico

    L’Anteprima del Chianti Classico non è solo una manifestazione enologica, ma un viaggio emozionante nel cuore di una delle regioni vinicole più celebrate al mondo. Dalle degustazioni nei saloni alle visite nei vigneti, dai panorami mozzafiato alle tradizioni radicate nel territorio, ogni momento è un’occasione per scoprire e apprezzare il valore unico di questa terra.

    Infine, è impossibile non menzionare il ruolo dei produttori, veri artigiani del Chianti Classico, che con passione e dedizione continuano a portare avanti una tradizione millenaria. L’Anteprima del Chianti Classico diventa così una celebrazione di tutto ciò che rende questa regione unica, regalando un’esperienza indimenticabile per gli amanti del buon vino, della cucina toscana e della bellezza intramontabile delle colline del Chianti.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Chianti Classico Collection 2024: Un Weekend Immersi nell’Eccellenza Enologica

    Dal 15 febbraio al 16 febbraio 2024, si apriranno le porte della Chianti Classico Collection 2024, un evento straordinario dedicato alla presentazione delle nuove annate dei vini del Gallo Nero, una vetrina imperdibile per gli amanti del buon vino e per i professionisti del settore.

    L’occasione si sviluppa in due giornate esclusive riservate alla stampa e agli operatori del settore, seguite da un terzo giorno aperto al pubblico. Più di 200 produttori, orgogliosi artefici del prestigioso marchio Gallo Nero, si daranno appuntamento per condividere la passione per il Chianti Classico e presentare le nuove Unità Geografiche Aggiuntive.

    Un Viaggio tra le Eccellenze Enologiche e Gastronomiche

    L’evento offre un’opportunità unica di degustare oltre 700 etichette, abbracciando le diverse tipologie di Chianti Classico, tra cui Annata, Riserva e Gran Selezione. Gli appassionati potranno anche apprezzare il ricco profilo gustativo del Vin Santo del Chianti Classico e l’eccezionale qualità dell’Olio DOP Chianti Classico.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

    Orari e Modalità di Accesso

    • Stampa e Operatori: Il 15 e il 16 febbraio, dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18), sarà il momento dedicato a giornalisti e professionisti del settore per esplorare le nuove proposte enologiche.
    • Apertura al Pubblico: Il 16 febbraio, sempre dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18), sarà la giornata speciale aperta agli appassionati di vino. L’ingresso avrà un costo di 30 €, con tariffe ridotte a 15 € per i membri di associazioni come AIES, AIS, ARS, ASPI, ASSOSOMMELIER, ENOCLUB SIENA, FISAR, FIS, ONAV, SLOW FOOD, e gli studenti universitari.

    Un’Esperienza Unica nel Cuore del Chianti Classico

    La Chianti Classico Collection è molto più di una semplice degustazione. È un’immersione totale nel mondo dell’enologia e della tradizione toscana. I visitatori avranno l’opportunità di interagire direttamente con i produttori, scoprire le storie dietro ogni etichetta e approfondire la conoscenza dei vini del Gallo Nero.

    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022
    Chianti Classico Collection 2024, un evento da non perdere, foto di Carol Agostini edizione 2022

     Un Appuntamento da Segnare in Calendario

    La Chianti Classico Collection 2024 promette di essere un’esperienza memorabile per chi ama il vino e desidera esplorare le eccellenze del Chianti Classico. Con una gamma ricca di etichette da scoprire e la possibilità di immergersi nell’atmosfera unica della Toscana, questo evento rappresenta un appuntamento imprescindibile per gli appassionati e gli esperti del settore enologico. Segnate la data e preparatevi a vivere un weekend straordinario all’insegna delle eccellenze enogastronomiche italiane.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/chianti-classico-collection-stazione-leopolda/

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  • Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda

    Alla Stazione Leopolda di Firenze, nei giorni 3 e 4 dicembre 2023 si è svolta la seconda edizione di Saranno famosi nel Vino e nel Gin.

    Di Adriano Guerri

    I battenti della Leopolda hanno aperto dalle ore 11:00 sia domenica sia lunedì, mentre la chiusura della domenica era alle 20:00 e lunedì alle 18:00, L’evento era aperto all’ampio pubblico di operatori professionali e appassionati che nelle due giornate hanno partecipato numerosi. Gli organizzatori sono molto felici per il risultato ottenuto e stanno già pensando alla terza edizione.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Adriano Guerri
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Adriano Guerri

    In programma vi erano varie ed interessanti masterclass e nell’occasione sono stati consegnati gli attestati alle aziende premiate dalla guida Vitae. Presenti oltre 110 cantine vitivinicole emergenti che si sono fatte notare negli ultimi 5 anni e che sono nate da meno di dieci anni con circa 500 etichette in degustazione e 40 produttori di Gin.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore articolo
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore articolo

    Interessanti realtà provenienti da tutt’Italia, con vini di varie tipologie e da varie denominazioni. Senza ombra di dubbio sentiremo parlare molto bene di queste aziende in futuro. L’evento è ideato dalla regina del vino, Donatella Cinelli Colombini.
    Personalmente ho partecipato il giorno 4 dicembre e ho cercato di degustare i vini di aziende da me sconosciute, la qualità dei vini era davvero elevata.

    Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto di Cottonbro Studio
    Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto di Cottonbro Studio

    Una passerella tra i banchi d’assaggio e note di degustazione.

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo – Pinot Nero 100% – Giallo paglierino brillante, perlage fine e persistente, sprigiona al naso sentori floreali e di frutti di bosco, seguiti da note di crosta di pane e pasticceria mignon, cremoso, fresco e durevole.
    Sito di riferimento: https://ilpoggiolovini.com/

    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose' Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Pinot Nero Blanc de Noir Pas Dose’ Il Poggiolo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco – Giallo paglierino luminoso, emergono sentori di camomilla, pesca, melone e scorza d’arancia, sapido, fresco e leggiadro.
    Sito di riferimento: https://brunofrancovini.it/

    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Roero Arneis Docg Loreto 2022 Az. Bruno Franco, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona – Giallo dorato, emana note di mughetto, fiori di tiglio, mela, pera, pesca e agrumi, sorso rinfrescante, coerente e di ottima persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.chiesinadilacona.it/

    Ansonica dell'Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Ansonica dell’Elba Doc 2021 Chiesina di Lacona, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo – Giallo paglierino, rivela note di tè, zagara, pera, melone e scorza d’arancia, gusto avvolgente, sapido con chiusura di frutta tropicale.
    Sito di riferimento: https://www.tenutelombardo.it

    Grillo d'Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Grillo d’Altura Sicilia Doc 2022 Az. Lombardo, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro – Granatza 100% – Giallo paglierino luminoso, rilascia sentori di pera e mela cotogna, seguiti da sottili note agrumate, al palato è dinamico, vibrante e persistente.
    Sito di riferimento: https://cantinamertzeoro.com/

    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barbagia Bianco Igt 2022 Mertzeoro, articolo: Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello – Barbera e Croatina – Rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato, dipana al naso note di prugna, mora di rovo, sottobosco e spezie dolci, grip tannico poderoso ma setoso, rotondo e ricco.
    Sito di riferimento: https://www.ganaghellovini.com/

    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Gutturnio Classico Riserva 2016 Az. Ganaghello, articolo:Saranno Famosi nel vino 2023 a Firenze in Stazione Leopolda, foto autore

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero – Rosso granato trasparente, libera sentori di violetta, ciliegia, fragola, liquirizia, tartufo e sbuffi balsamici, il sorso è fresco, pieno ed appagante.
    Sito di riferimento: https://www.monchierovini.com/

    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Barolo Rocche di Castiglione 2019 Monchiero, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate – Giallo dorato intenso, con sentori di miele d’acacia, datteri, albicocca secca e fichi, in bocca è piacevolmente dolce, armonioso, vellutato e dotato di una lunga persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.lecimate.it/

    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Mueller Thurgau Passito Umbria Igt 2021 Cimate, articolo: Saranno Famosi a Firenze in Stazione Leopolda, assaggi 2023, foto autore
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.sarannofamosinelvino.it/

    Blog autore articolo: https://cloudwine9.com/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023

    Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023

    LA RIVOLUZIONE A MONTESPERTOLI, il 12 novembre la II edizione dell’evento organizzato dall’Associazione Viticoltori di Montespertoli. Banchi di assaggio e degustazioni guidate all’isegna del bere di qualità.

    Redazione – Carol Agostini

    Dopo il successo di pubblico e critica della prima edizione, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con “La rivoluzione a Montespertoli”. La “rivoluzione”, che lo scorso anno ha destato grande interesse anche per il titolo provocatorio, è portata avanti dall’Associazione Viticoltori di Montespertoli. Nata nel 2022, essa raggruppa 17 aziende accomunate da pratiche agricole sostenibili e dalla volontà di promuovere un territorio tra i più vitati della Toscana, la cui vocazione vitivinicola non ha, fin qui, goduto dell’attenzione che merita.

    Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023, foto da comunicato stampa
    Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023, foto da comunicato stampa

     L’evento, patrocinato dal Comune di Montespertoli, è aperto al pubblico e si svolgerà nella giornata di domenica 12 novembre nei locali del Museo della Vite e del Vino di Montespertoli. Qui presso i rispettivi banchi d’assaggio, si potranno incontrare personalmente i 17 vignaioli associati, degustare i loro vini ed acquistarli.

    Non mancherà anche quest’anno un momento di approfondimento con una masterclass sulle diverse sfumature dei vini di Montespertoli, condotta dal wine expert Bernardo Conticelli.

    Lunedì 13 novembre sarà, invece, su invito e dedicato ai giornalisti e agli operatori di settore con una degustazione guidata da Giampaolo Gravina, scrittore e critico tra i più apprezzati nel panorama nazionale. Questo sarà un momento per un’analisi approfondita non solo sul percorso dell’Associazione ma anche sugli elementi distintivi che connotano quest’area.

    Insomma, anche il 2023 propone un programma ricco di contenuti, a dimostrazione della volontà di far conoscere il più possibile questo territorio, ancora poco valorizzato, ad appassionati e addetti ai lavori. Come dichiara Giulio Tinacci, presidente dell’Associazione Viticoltori di Montespertoli: “Siamo arrivati alla seconda edizione dell’evento più importante per noi viticoltori. L’intento è quello di mostrare a consumatori, giornalisti e operatori di settore le qualità e le unicità del nostro territorio. Abbiamo lavorato per ripetere il successo della prima edizione; ci aspettiamo di rivedere chi ha avuto modo di conoscerci da un anno a questa parte, così come di coinvolgere ancora più persone!”

    LA RIVOLUZIONE A MONTESPERTOLI, il 12 novembre la II edizione dell'evento organizzato dall'Associazione Viticoltori di Montespertoli. Banchi di assaggio e degustazioni guidate all'isegna del bere di qualità, foto edizione precedente da comunicato stampa
    LA RIVOLUZIONE A MONTESPERTOLI, il 12 novembre la II edizione dell’evento organizzato dall’Associazione Viticoltori di Montespertoli. Banchi di assaggio e degustazioni guidate all’isegna del bere di qualità, foto edizione precedente da comunicato stampa

    AZIENDE PARTECIPANTI: Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Fattoria di Bonsalto, Tenuta Coeli Aula, Fattoria La Gigliola, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Podere Guiducci, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Montalbino, Tenuta Moriano, Fattorie Parri, La Querce Seconda, Tenuta Ripalta, Castello Sonnino e Valleprima.

    Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023, foto da comunicato stampa
    Montespertoli alla ribalta coi produttori vitivinicoli 2023, foto da comunicato stampa

    PROGRAMMA COMPLETO DOMENICA 12 NOVEMBRE 2023

     BANCHI DI ASSAGGIO AL MUSEO DELLA VITE E DEL VINO

    ORE 11 – 21

    Via Lucardese 74 – Montespertoli  (FI)

    ·       Ore 11: apertura al pubblico con format walk-around tasting dei banchi di assaggio delle aziende di Montespertoli

    ·       Ore 17: masterclass “Le sfumature di Montespertoli” a cura di Bernardo Conticelli (25 euro comprensivo dell’ingresso e del calice)

    ·       Ore 21: chiusura

    EVENTO APERTO AL PUBBLICO A PAGAMENTO – INGRESSO 13 EURO (BICCHIERE E PORTABICCHIERE OMAGGIO)

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  • Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    “Cinque imperdibili festività enologiche nei pittoreschi borghi toscani: un’ode al vino, dal Chianti alla Maremma, attraversando la Lucchesia, per tutti gli amanti del nettare di Bacco.”

    Di Carol Agostini

    “Settembre è il momento della vendemmia e delle festività del vino in Toscana, un’occasione perfetta per scoprire le eccellenti etichette locali e visitare alcuni dei borghi più belli della regione. Ecco cinque eventi imperdibili per tutti gli appassionati di vino.

    Immagine di tasting di vini Toscani, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    Immagine di tasting di vini Toscani, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche, foto da internet
    • Expo Chianti Classico a Greve in Chianti: Dal 7 al 10 settembre, torna l’Expo Chianti Classico, una storica manifestazione che celebra il Gallo Nero in occasione della sua 51esima edizione. In Piazza Matteotti, le cantine di tutti i comuni del Chianti Classico presenteranno le loro etichette, offrendo degustazioni guidate, mostre, concerti e anche escursioni a piedi. Inoltre, quest’anno si terrà la preview “Aspettando l’Expo” con eventi speciali il 31 agosto, l’1, il 2 e il 6 settembre

     

    • La Festa del Vino a Montecarlo: La Festa del Vino di Montecarlo, un incantevole borgo sulle colline della Lucchesia, compie 55 anni e si svolge dal 31 agosto al 10 settembre. Durante questo periodo, la piazza d’Armi si anima con stand enogastronomici, degustazioni, cene a tema, mercatini artigianali, mostre e concerti. Il giardino dell’Istituto Pellegrini-Carmignani ospita il Salotto del Vino e del Verde, dove le etichette delle aziende del Consorzio Montecarlo Doc si sposano con la cucina locale, valorizzando prodotti unici come il farro della Garfagnana e le farine della montagna pistoiese. Inoltre, è possibile gustare vino montecarlese sotto le stelle in piazza Garibaldi, accompagnato da un tagliere di prodotti tipici. Il 7 settembre si svolgerà la sfilata del corteo storico, mentre l’8 settembre sarà l’occasione per ascoltare la Filarmonica Puccini di Montecarlo durante la processione dedicata alla Madonna del Soccorso.

     

    • La Festa delle Cantine di Manciano: Nel cuore della Maremma, a Manciano, dall’8 al 10 settembre si celebra la Festa delle Cantine, un autentico viaggio enogastronomico attraverso le cantine del borgo. Qui, avrai l’opportunità di degustare i vini locali e piatti tradizionali come il ciaffagnone, una sorta di crêpe arricchita con pecorino, ma anche pietanze come la pappa al pomodoro, la trippa e i fritti. Inoltre, l’evento prevede esibizioni di artisti di strada, spettacoli circensi per i più piccoli, e ogni sera musica dal vivo e djset nelle cantine.

     

    • La Festa dell’Uva e del Vino di Chiusi: A Chiusi, il suggestivo borgo etrusco, si festeggia la 40ª edizione della Festa dell’Uva e del Vino dal 22 al 24 settembre. L’evento comprende degustazioni di vini e prodotti tipici presso le cantine e le taverne, spettacoli itineranti, concerti dal vivo e performance di artisti di strada.

     

    • La Festa dell’Uva di Impruneta: Infine, non puoi perdere la storica Festa dell’Uva di Impruneta, che giunge alla sua 97ª edizione. Questa festa è radicata nelle tradizioni contadine e anima il borgo, situato a breve distanza da Firenze, in onore dell’autunno e della vendemmia. L’appuntamento è per domenica 1 ottobre, quando i quattro rioni di Impruneta – Fornaci, Pallò, Sante Maria e Sant’Antonio – gareggeranno in una spettacolare sfilata per determinare chi ha creato il carro allegorico e la coreografia più straordinari.
    La professione Bartender o Barman o Mixologist, foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    La professione Bartender o Barman o Mixologist, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Altro evento da segnalare

    “Ritorna l’evento “Saranno famosi nel vino”, e quest’anno si espande anche per includere il gin.

    Segnatevi le date del 3 e 4 dicembre, quando la Stazione Leopolda a Firenze ospiterà più di 200 cantine emergenti e il futuro dei distillati italiani.”

    “La seconda edizione di “Saranno Famosi nel Vino” porta con sé grandi novità. Quest’anno, l’evento che si terrà il 3 e 4 dicembre presso la Stazione Leopolda di Firenze, sarà aperto per la prima volta al gin, inaugurando così “Saranno Famosi nel Gin”.

    Dopo il successo della prima edizione lo scorso anno, questa manifestazione ritorna per mettere in risalto giovani aziende vinicole e nuove etichette, con una particolare sezione dedicata al gin, dove produttori italiani avranno l’opportunità di presentarsi al pubblico.

    "La seconda edizione di "Saranno Famosi nel Vino", foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    “La seconda edizione di “Saranno Famosi nel Vino”, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Oltre 200 etichette di vino emergenti, rappresentative delle principali denominazioni d’origine italiane, saranno presenti, insieme ai migliori vini italiani degli ultimi cinque anni e alle cantine più promettenti degli ultimi dieci. Ad arricchire l’evento, 40 produttori italiani di gin selezionati da “Il GINgegnere,” creando due giorni di degustazioni con la possibilità di assaporare vini e gin di alta qualità, il tutto arricchito da incontri, eventi e molte altre esperienze nell’ambito di “Saranno Famosi nel Vino.”

    Questa manifestazione, rivolta agli amanti del vino e del gin, nonché a buyer, ristoratori e sommelier, rappresenta un autentico talent show per i prodotti italiani, unendo degustazioni a eccellenze gastronomiche. La manifestazione vedrà la partecipazione di 200 cantine e 20 produttori di prelibatezze gastronomiche. Sarà presente anche un’area dedicata al cibo, con incontri, premiazioni, corsi e cene organizzate in collaborazione con i ristoranti della città e grandi marchi della moda. Per gli appassionati, ci saranno seminari con degustazioni tematiche e un forum che ospiterà le discussioni dei futuri esperti del settore vinicolo e del gin.

    Eventi in Toscana con degustazione di vini, foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    Eventi in Toscana con degustazione di vini, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Le cantine e i produttori di gin presenteranno i loro prodotti in piccoli stand individuali nella Stazione Leopolda, dando ai visitatori la possibilità di acquistare le bottiglie direttamente dall’evento. La domenica, l’accesso sarà aperto ai cultori del gin e del vino, alla stampa e agli operatori con biglietto, mentre il lunedì la stampa e gli operatori avranno l’ingresso gratuito, con un’attenzione particolare ai ristoratori di Firenze.

    Un’altra innovazione di questa seconda edizione è l’apertura dell’evento alla città con “Wine & Florence.” Le cantine partecipanti invieranno le loro bottiglie ai ristoranti di Firenze, che le abbineranno a menù appositamente studiati e le esporranno in vetrina.”

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.sarannofamosinelvino.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze

    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze

    Chianti Classico Collection 2023, considerazioni generali sulle ultime Annate, Riserva e Gran Selezione

    Cristina Santini

    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini
    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini

    Un cammino costruttivo quello dell’anteprima del Chianti Classico che debutta nel 1993 e giunge oggi alla XXX edizione a dimostrazione in questo lungo tempo dell’investimento sulla qualità, sulle potenzialità del vitigno principe di questi confini, il Sangiovese, e sull’impegno, da parte del Consorzio e di tutti gli Associati, nel valorizzare l’importanza di un marchio conosciuto in tutto il mondo.

    Presenti più di duecento Produttori, divisi per zone di produzione, che hanno raccontato il loro territorio e i loro vini presentando alla stampa e agli operatori di settore le anteprime del Chianti Classico annata, della Riserva e della Gran Selezione ancora non in commercio e appena imbottigliate.

    È stato importante il focus sulle tre tipologie prodotte in aree differenti, per capire il potenziale e le differenti caratteristiche organolettiche dovute anche agli andamenti climatici.
    A otto anni dalla sua introduzione, la Gran Selezione ha raggiunto in questi ultimi anni una crescita costante in termini produttivi e di fatturato confermando il grande interesse da parte dei mercati.

    Il progetto consortile si arricchisce ulteriormente con l’inserimento nel disciplinare delle UGA, Unità Geografiche Aggiuntive, ovvero undici aree all’interno degli otto comuni che già delimitano l’area del Gallo Nero che andranno a definire maggiormente l’identità e il territorio di provenienza delle uve.

    Tengo a precisare che le UGA che verranno menzionate in etichetta, al momento solo per la tipologia Gran Selezione, non saranno sinonimo di una qualità superiore ma identificheranno, secondo fattori naturali e umani, una specifica area di provenienza. Inoltre in base alla normativa vigente, non essendoci restrizioni dovute a parametri fisico-chimici e organolettici, una UGA potrà contenere fino al 15% di un’altra UGA.

    La UGA, foto di Cristina Santini
    La UGA, foto di Cristina Santini

    Partendo dall’annata 2021, il Consorzio ha classificato buona la vendemmia con un andamento climatico abbastanza regolare con qualche sbalzo in primavera. Nei miei assaggi ho trovato l’annata goduriosa con una freschezza di frutto succoso, in alcuni casi più maturo, un’acidità bilanciata, con una trama tannica dominante, sicuramente per la sua gioventù e, in sporadici casi, con alcolicità sopra la media. Nel complesso vini di grande bevibilità e scalpitanti di energia.
    Aspetteremo che raggiungano la giusta maturazione per valutare al meglio il pieno potenziale.

    Invece, a mio avviso, l’annata 2020 ci regalerà vini molto espressivi e longevi. A detta del Consorzio il territorio del Gallo Nero sembra non abbia risentito degli eventi climatici estremi come nel resto del Paese. Tranne in rari casi in cui l’acidità e i tannini sono evidenti ma se vogliamo, mascherati dalla frutta più matura, ho assaggiato vini completi di elementi aromatici, con una texture elegante, di ottima struttura. Mi riservo di assaggiare e valutare il prossimo anno.

    Ho constatato invece una differenza sostanziale tra la tipologia Riserva e la Gran Selezione a parità di annate.
    Come sappiamo il Chianti Classico Riserva ha un affinamento minimo di 24 mesi e il Chianti Classico Gran Selezione è prodotto in genere da uve coltivate nei vigneti più vocati con un affinamento di 30 mesi.

    Momenti di degustazione all'evento: Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini
    Momenti di degustazione all’evento: Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini

    Non ho avuto modo di comparare tutte le annate di tutti i Produttori – anche perché ci vuole un impegno credo impossibile per valutarli tutti – ma l’impressione in generale non è stata esaustiva per la Riserva 2020 e 2019 e mi ha lasciato, in alcuni casi, perplessa. Qualcuno si è distinto per eleganza, non ci sono dubbi, soprattutto il 2019 e il 2018, ma pochi dei miei assaggi. In linea di massima, l’atteso 2020 è sicuramente nella sua piena gioventù, dal 2019 mi sarei aspettata di più e il 2018 l’ho trovato meno profondo e coinvolgente.

    Invece la Gran Selezione (2020, 2019, 2018) ha mostrato di distinguersi per l’equilibrio costante ad ogni sorso, marcando principalmente le note fruttate e balsamiche sempre lunghe e con una tannicità che si ammorbidisce di anno in anno. Premio però la 2019 per la sua splendida forma e l’energia dei suoi tannini e la 2018 per la sua pronta maturità.

    Anche molti IGT sono degni di nota e che riporto nelle mie considerazioni.

    A seguire vi racconto alcune aziende, non tutte purtroppo per mancanza di spazio, e i miei migliori assaggi, senza un ordine di preferenza, soltanto divisi per territori:

    1. GAIOLE

    Badia a Coltibuono
    Ex Abbazia antichissima che dispone di vigneti a circa 300 mt di altitudine su suolo discretamente argilloso, molto sassoso e calcareo.

    Chianti Classico 2020
    90% Sangiovese di cui metà da selezione massale, 10% Ciliegiolo-Canaiolo-Colorino, dodici mesi di affinamento in botte grande di Rovere francese e austriaco.
    Naso e palato freschi con un tannino di grande pulizia, acidità marcata che non dispiace.

    Chianti Classico Riserva Cultus 2018 (80% Sangiovese, 20% altri vitigni, diciotto mesi di barrique di più passaggi)
    Complessità ed eleganza sono i suoi elementi distintivi accompagnati da un frutto generoso e maturo. Un vino profondo e longevo.

    Le referenze di Badia a Coltibuono, Chianti Classico Collection 2023, foto di Cristina Santini
    Le referenze di Badia a Coltibuono, Chianti Classico Collection 2023, foto di Cristina Santini

    Castello di Ama
    Chianti Classico Ama 2021 Gran Selezione Castello di Ama San Lorenzo 2019 (Top) IGT Haiku 2019

    Castello di Ama, Chinati Classico Collection 2023, foto di cristina Santini
    Castello di Ama, Chinati Classico Collection 2023, foto di cristina Santini

    2. CASTELNUOVO BERARDENGA

    Villa di Geggiano
    Bellissima Cantina che si trova nella parte meridionale del Chianti Classico, in prov di Siena, a 320 mt di altitudine, con un clima caldo, terreni, molto generosi, composto di argilla, limo, tufo, scheletro, sassoso, galestro e alberese. In biologico dal 2006, è un’Azienda storica di proprietà della Famiglia Bianchi Bandinelli dal 1527 con sette ettari vitati.

    IGT Bandinello 2021 con il 60% Sangiovese, 20% Syrah e 20% Ciliegiolo. Matura solo in acciaio.
    Ho apprezzato tantissimo questo Blend molto fruttato e fresco, note balsamiche, ricco e armonioso al naso. Sorso gradevole e lungo con un tannino setoso. Versatile negli abbinamenti.

    Chianti Classico 2019 100% Sangiovese. Macerazione a freddo per una migliore estrazione di colore e profumi, affina diciotto mesi in Tonneaux di cui il 10% in legno nuovo.
    Un colore più intenso e scuro per questo Sangiovese che presenta una profonda speziatura dolce, sentori balsamici e di marasca, tannini abbastanza morbidi, capacità di invecchiamento notevole, spalla acida alta.

    Villa di Geggiano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Villa di Geggiano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Podere Lecci e Brocchi
    Mi riservo di raccontarvi in un altro articolo la storia e il lavoro di questa bellissima realtà che mi ha stupito su tutta la batteria portata in degustazione.

    I Produttori di Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di cristina Santini
    I Produttori di Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di cristina Santini

    Vi segnalo alcuni vini che mi hanno sorpreso per intensità:

    IGT Sangiò Rinascimento 2020 (Sangiovese vinificato in bianco)
    Chianti Classico Ragonaia 2020 (anteprima)
    Chianti Classico Lecci e Brocchi 2019
    Riserva Il Chiorba 2019 (Top)
    Gran Selezione Celerarium 2015

    Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Tolaini
    Gran Selezione Vigna Montebello sette 2019 (Top)

    Tolaini, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Tolaini, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    3. SAN CASCIANO

    Cantina Poggio Borgoni
    Ascolto con grande piacere le parole di Roberto Mercurio che mi illustra la Cantina con i suoi meravigliosi vini biologici. Azienda dislocata nel comune più a nord del Chianti Classico, alle porte di Firenze, con circa dieci ettari piantati a Sangiovese e Merlot a 350 mt slm su terreno di argilla e ciottoli di alberese.

    Qui il Merlot si esprime bene, non è “cicciotto” ma ha una verticalità che insieme al Sangiovese è eccezionale. Per volontà aziendale tutte le etichette passano molto tempo in bottiglia perché si vuole uscire sul mercato con un vino già armonico ed equilibrato.

    Cantina Poggio Borgoni, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Cantina Poggio Borgoni, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Riserva Borromeo 2018 90% Sangiovese e 10% Merlot, affina 24 mesi in barrique di I e II passaggio e 12 mesi di bottiglia. Fermentazioni in cemento.
    Leggera surmaturazione del Merlot che regala una bella concentrazione di frutto, evidente e piacevole sfumatura balsamica, un’elegante complessità al sorso così ampio che mostra la sua spalla acidità alta ben centrata. Note tostate di caffè e tabacco sul lungo finale. Fantastica la Riserva 2016, un viaggio evolutivo profondo e complesso da farti innamorare al primo assaggio.

    Villa Mangiacane
    Riserva Villa Mangiacane 2018 (Top)

    Villa Mangiacane, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Villa Mangiacane, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    4. CASTELLINA in Chianti

    Castagnoli
    Dieci ettari parcellizzati di cui 4,5 dislocati in terrazzamenti a secco con esposizione a sud-ovest, dove il Sangiovese è allevato ad alberello e i restanti a guyot lungo il bosco.

    Riserva Terrazze 2020 100% Sangiovese, fermentazione in acciaio, affinamento 24 mesi per metà della massa in botte grande e l’altra metà in Tonneaux, 12 mesi di bottiglia.
    Ottimo naso di ciliegia matura e sentori di corteccia di cannella, struttura che supporta freschezza e acidità portando ad una bella pulizia di bocca, tannini decisi e finemente costruiti. Molto lungo ed energico.

    I terrazzamenti di Castagnoli, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    I terrazzamenti di Castagnoli, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Castello La Leccia
    170 ettari ubicati a 500 mt slm di cui 17 vitati in bio dal 2010 su suolo tufaceo-alberese.

    Riserva Castello La Leccia 2019
    Dodici mesi di affinamento tra botte grande e barrique usate e 12 mesi di riposo in cemento. Opulento ed elegantemente strutturato. Conquista per il suo mix fresco di frutto e spezie e per i suoi tannini levigati.

    Gran Selezione Bruciagna 2020, da uve Sangiovese provenienti da un vigneto singolo, che affina 18 mesi in barriques, segue stabilizzazione in cemento. Lo menziono ugualmente anche se imbottigliato da poche settimane e ancora leggermente chiuso al naso, ma la struttura di partenza e la trama fitta dei suoi tannini sono ottimi, ha solo bisogno di più tempo in bottiglia per armonizzarsi.

    Castello La Leccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Castello La Leccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    5. PANZANO in Chianti

    Il Palagio di Panzano
    13 ettari in biologico a conduzione familiare di cui 4 vitati a Sangiovese, cloni tutti diversi e parcellizzati che regalano espressioni differenti per ogni etichetta. Nove terreni differenti in un così piccolo areale.
    Complimenti a questa piccola azienda che fa dei propri vini un capolavoro.

    Non potendoli citare tutti (perché meriterebbero), vi anticipo l’anteprima dell’annata 2020 che racchiude in sé tutto l’amore per il territorio, le Riserve 2019 e 2017 provenienti da un terreno ricco di ferro, che presentano, la prima un sorso morbido ma di carattere accompagnato da un’acidità alta, la seconda una complessità di note fruttate più evolute orientate verso quelle erbacee e tostate.

    Innamorata dell’anteprima Gran Selezione La Vigna delle Bambole 2016 (progetto nato nel 2009 e dedicato alla quarta generazione) proviene dalla vigna più prestigiosa di un ettaro esposto a sud ovest, affina trenta mesi in tonneaux e riposa almeno due anni in bottiglia. Regala un ottimo concentrato di frutti rossi scuri, mineralità, un’acidità contenuta e un filo teso ed equilibrato dove tutto è al suo posto. Longeva.

    Le Produttrici de Il Palagio di Panzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Le Produttrici de Il Palagio di Panzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Monte Berardi
    Chianti Classico Retromarcia 2021

    Monte Bernardi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Monte Bernardi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Vallone di Cecione
    Chianti Classico Vallone di Cecione 2020

    Vallone di Cecione, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santina
    Vallone di Cecione, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    6. GREVE IN CHIANTI – MONTEFIORALLE

    Castello di Verrazzano
    Riserva Castello di Verrazzano 2018
    Gran Selezione Sassello 2017

    Castello di Verrazzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Castello di Verrazzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    7. LAMOLE

    Lamole di Lamole
    Chianti Classico Maggiolo 2020
    Gran Selezione Vigna Grospoli 2019
    Gran Selezione Vigneto di Campolungo 2018

    Lamole di Lamole, Chinati Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Lamole di Lamole, Chinati Classico Collection, foto di Cristina Santini

    8. RADDA in Chianti

    Poci
    Azienda biologica di 3,5 ettari vitati coltivati a Sangiovese e Alicante con pendenze importanti e su terreni ricchi di galestro e argilla, recuperata nel 2018 da vigneti dati in affitto, prima annata 2019.
    Bellissime le etichette, da impatto e ben colorate, che hanno richiamato la mia attenzione su quest’Azienda a me sconosciuta, confermando l’importanza dell’immagine aziendale sulle bottiglie.

    Chianti Classico Poci 2020
    Riserva Poci 2019

    Azienda Poci, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Azienda Poci, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Podere Capaccia
    Chianti Classico Podere Capaccio 2020
    IGT Colli della Toscana Centrale Querciagrande 2019

    Podere Capaccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Podere Capaccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito Consorzio: https://www.chianticlassico.com/

    Siti Partners:  https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita

    EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita

    EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel Vino è la Vita

    Di Ilaria Castagna e Cristina Santini
    Partners in Wine

    EnoMundus 2022 Fiera Mercato dei Vini Internazionali, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita
    EnoMundus 2022 Fiera Mercato dei Vini Internazionali, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita

    “Il vino è cultura, è un mondo che mi affascina e mi appassiona tantissimo e cerco di trasmetterlo attraverso questo evento. Il mio mestiere è quello di vendere il vino, il vostro invece, che io invidio tanto, è quello di trasmettere tutti questi concetti su dei fogli ancora bianchi. Oggi sono qui per chiedervi, con invidia quasi, ma anche con grande piacere, di trasmettere la bellissima cultura dei vini internazionali, in questo caso dei Greci che ho visitato personalmente, scoprendo qualcosa di grandioso “.

    Con queste parole di Olfa Haniche, ideatrice di “EnoMundus 2022“, la Fiera Mercato Dei Vini Internazionali, Export Manager di cantine vinicole italiane all’estero e Consulente per importatori/distributori nazionali di vini esteri, iniziamo a raccontarvi una delle entusiasmanti Masterclass che si è svolta nella Sala Michelangelo dell’Hotel Albani a Firenze. L’evento è stato organizzato con la collaborazione di Carol Agostini, Commissario internazionale enologico e titolare dell’Agenzia FoodandWineAngels.com e della Rubrica “Papillae.it“.

    I vini Greci e il loro grande Potenziale

    La Masterclass sui vini Greci e sulla loro storia è stata condotta da Haris Papandreou, Segretario del Consolato Onorario della Grecia a Firenze e presentata da Olfa Haniche, con la straordinaria partecipazione di Carol Agostini e di esperti del settore.
    Protagonista di questo incontro è stata la Cantina “Hatzidakis Winery” di Konstantina Chryssou.

    Olfa Haniche che presenta la Masterclass sui vini greci, la Famiglia Hatzidakis e il Segretario del Consolato greco Haris Papandreou
    Olfa Haniche che presenta la Masterclass sui vini greci, la Famiglia Hatzidakis e il Segretario del Consolato greco Haris Papandreou

    Abbiamo ascoltato, con fervida attenzione, il racconto della bellissima Santorini, una delle isole situate nell’arcipelago delle Cicladi, nel mare Egeo. Nel 1627 a.C fu distrutta da un’eruzione vulcanica, la più grande avvenuta in Europa, e ricoperta quasi interamente dal mare. In seguito a tutto ciò si creò la famosa caldera, un insieme di quattro isole, Thitasia (unica isola abitata), Nea Kameni, Polia Kameni e Aspronisi.

    Prima degli anni ’90, Santorini era conosciuta soltanto per i suoi meravigliosi paesaggi e per il suo famoso tramonto ed erano soltanto quattro i produttori che imbottigliavano il loro vino (contadini che lo vendevano per strada in bottiglie di plastica). Ad oggi, quei quattro produttori sono diventati diciotto.

    Il terreno è vocato per la coltivazione della vite, in quanto particolarmente fertile grazie ai minerali contenuti nel sottosuolo, un mix di lava, cenere, pietre e sabbia. Esistono, ad oggi, viti ultracentenarie, alcune di quasi 200 anni che non sono state attaccate a suo tempo dalla Fillossera.
    Il vitigno re di Santorini è l’Assyrtiko. Il primo a portarlo in Italia per farlo conoscere e poter sperimentare fu il Professor Rainer Zierock che lo impiantò nel Südtirol in Alto-Adige creando la cantina Ansitz Dolomytos Sacker, anche con l’aiuto del professor Attilio Scienza, altro grande conoscitore del vitigno greco.

    Dalle parole di Haris Papandreou: “Il vino di Santorini ha una potenzialità enorme. L’Assyrtiko per me rappresenta gran parte dei vitigni greci ed è quello che ha trainato il nostro vino all’estero, quello che è entrato nei migliori ristoranti europei e ultimamente del mondo. Ci sono alcuni ristoranti italiani, come ad esempio a Venezia, dove possiamo trovare bottiglie della famiglia Hatzidakis”.

    La storia di un grande amore: quello della famiglia Hatzidakis

    Nel 1996 Haridimos Hatzidakis, enologo e già grande produttore, portò sua moglie Konstantina Chryssou a vedere un vitigno abbandonato dal 1956 dopo il terremoto dell’isola che fece scappare quasi tutti i suoi abitanti, anche parte della loro famiglia. Si innamorano subito di quel terreno, acquistandolo e decidendo di lavorare tutto in regime biologico e con il vitigno Aidani in purezza. Fu uno di tre produttori a farlo.

    Papandreou ci racconta: “ Nel 1997, al di sotto dei vigneti, scoprirono una grotta e Haridimos disse alla moglie “è qui che faremo la nostra cantina”. Ad oggi, esiste soltanto la loro posizionata in quel modo, tutti gli altri hanno creato delle grandi cantine moderne. La loro, però, ha qualcosa di magico. Haridimos sperimentò molto e uscì con il suo primo vino nel ’97. Anche se non ho mai avuto l’onore di conoscerlo di persona ma solo telefonicamente, fu per me un grande maestro, lui diceva sempre: “il buon vino si fa in cantina”.

    Nel 2017 purtroppo Haridimos muore, lasciando un grande vuoto nella sua famiglia e ai tanti amanti del buon vino. Questo accade proprio durante la vendemmia. Dopo tante difficoltà e tanti dubbi se andare avanti con la produzione, Konstantina e i suoi quattro figli decidono di non vendere, ma di continuare con determinazione e passione il grande lavoro svolto dal padre. Con l’aiuto dei giovani enologi (due donne ed un uomo) che studiarono al fianco di Haridimos e seguendo tutti gli appunti che aveva lasciato, ad oggi la Cantina produce dei vini davvero eccellenti.

    L’azienda ad oggi situata nel villaggio di Pyrgos Kallistis, coltiva: l’Aidani vinificandolo in purezza, il Mavrotragano, una varietà a bacca rossa che ha rischiato l’estinzione e la cui superficie vitata sull’isola è passata,grazie ad Haridimos, dal 2% al 5% ed infine l’Assyrtiko, che copre circa l’ 80% del territorio.

    In questa Masterclass abbiamo avuto il privilegio di degustare:

    P.G.I Cyclades Aidani 100% 2021
    P.D.O Santorini Familia Assyrtiko 100% 2020
    P.G.I Cyclades Mavrotragano 100% 2016
    P.D.O Santorini Vinsanto Assyrtiko 80% Aidani 20% 2004, 16 anni invecchiato in botti di rovere , Vino Bianco naturalmente dolce.

    Line up vini greci dell' Azienda Hatzidakis Winery, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita
    Line up vini greci dell’ Azienda Hatzidakis Winery, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita

    Correva l’anno 2000
    Il Segretario del Consolato continua a raccontarci che: “Era l’anno 2000 e, mentre la figlia Stella di 3 anni e mezzo stava disegnando, Haridimos e sua moglie discutevano sulle percentuali utilizzate nel nuovo vino, ossia 80% Aidani e 20% Assyrtiko. Contrariamente a quanto era stabilito dalla DOC Santorini che prevedeva l’impiego del 70% di Assyrtiko e il resto Aidani. Con tanti dubbi, ma fiduciosi, decisero di continuare nel loro progetto, dando il nome Aidani al vino e creare l’etichetta con l’unione dei quattro disegni che la figlia stava facendo in quel momento”.

    "Aidani" 2021 con i disegni di Stella in etichetta, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita
    “Aidani” 2021 con i disegni di Stella in etichetta

    Mentre l’etichetta è rimasta la stessa, ad oggi, l’ Aidani è in purezza. La resa è molto bassa, sui 18-22hl/ha e le uve provengono da vigne che hanno dai 10 ai 30 anni di vita. La fermentazione avviene con i lieviti indigeni a temperatura controllata, rimanendo poi 6 mesi sulle fecce nobili e 2 mesi in bottiglia. Non è filtrato. Se ne producono circa 4700 bottiglie l’anno.

    Nel nostro primo calice ci sorprende un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso respiriamo da subito delle note tropicali di mango e papaya molto persistenti, profumi di agrumi e fiori di limone. Una bocca vivace ed equilibrata con sentori di frutta secca, noce moscata e con un lungo retrogusto aromatico di caramello e burro che avvolge tutto il nostro palato.

    Un vino, una Famiglia

    Il vino Santorini Familia, 100% Assyrtico, è stato chiamato così poiché le uve con il quale viene prodotto oltre ad essere di proprietà, sono di altri vecchi produttori considerati da loro come una “Famiglia”. Anche qui rese bassissime, quasi 13 hl-ha, vigne d’età comprese tra i 15 e gli 80 anni e altitudini tra i 200 e i 300 m s.l.m.

    Per la scelta dell’annata 2020, Olfa interviene, trascinandoci all’emozione: “Ho chiesto a Konstantina una 2020 poiché, non essendo noi abituati ai vini bianchi da invecchiamento lungo, avevo il piacere semplicemente di farvi notare come un vino bianco può essere dimenticato in cantina e come quest’ultimo possa già avere, dopo pochi anni, una specie di carta d’identità con caratteristiche decisamente forti“.

    "Familia" Assyrtico 2020, articolo: EnoMundus 2022 Vinum Vita Est, nel vino è la vita
    “Familia” Assyrtico 2020

    Qualità che noi riscontriamo notevolmente nel calice iniziando dal colore dorato intenso che ci troviamo ad ammirare. Al naso sentori di frutta, fiori con note vegetali. Un palato fresco ed energico, con un’acidità rinfrescante sul finale e con sentori di cedro candito. Una nota di mela cotogna in un connubio perfetto di frutta secca più acerba come una mandorla pelata. Un retrogusto lungo di fieno, pietra focaia e salvia conquista il nostro palato. Guardandoci capiamo che questo vino già ci emoziona adesso, immaginiamo tra 5 anni.

    Per questi primi due calici Tiziana Spera, proprietaria dell’azienda “Le Direzioni Del Gusto”, con sede ad Avezzano, ci spiega che in abbinamento all’Aidani ha deciso di portare una focaccia, la “Crescia Marchigiana” con tartufo nero all’interno e per l’Assyrtiko una tipologia di formaggio di mucca con miele, noci e zafferano fatto specificatamente più delicato per questa Masterclass.

    Il Mavrotragano segreto

    Dalle parole di Haris Papandreou: “Haridimos faceva delle sperimentazioni su tutti i vitigni, annotandosi tutto lo svolgimento e le vinificazioni. Prima di morire nascose due botti di Mavrotragano che, più tardi, furono trovate e lavorare dai suoi figli. Inizialmente risultò più acquoso, mentre oggi è più puro e più pulito”.

    Le uve rimangono a contatto con le bucce per 5 giorni. Dopo la fermentazione, il vino matura in botti di rovere francese per 18 mesi e ulteriori 12 mesi all’interno dei serbatoi di acciaio inox. Il vino non è filtrato e ci coglie di sorpresa sapere che quasi il 91% delle viti è ultra centenario per una produzione di 7750 bt annue. Per la prossima annata i figli prevedono di piantarne delle nuove.

    "Mavrotragano" 2016
    “Mavrotragano” 2016

    Al calice un rosso rubino brillante, di un’eleganza unica. Al naso un bellissimo sentore di frutti di bosco, erbe aromatiche, spezie e tabacco da sigaro che riscontriamo poi anche al palato. Un tannino e un’acidità legati in maniera sorprendentemente equilibrata. Un buon corpo con una grande complessità, note avvolgenti di pepe nero, fiori appassiti e cioccolato in un connubio perfetto. In abbinamento a questo terzo calice una soffice focaccia bianca con un buonissimo Jamón iberico Pata Negra di Bellota. Che meraviglia degustarlo!

    Dall’intervento di Konstantina: “Il buon vino si fa in cantina ma il lavoro più grande si fa in vigna poiché facciamo una selezione dell’uva davvero minuziosa, per questo motivo la nostra resa è ancora più bassa”.

    Un finale degno di nota

    Vin Santo è il nome che, secoli orsono, i Veneziani diedero al vino proveniente da Santorini. Vin Santo è quindi una contrazione e significa Vino di Santorini.
    Le uve vengono lasciate appassire sotto il sole estivo per 15 giorni, in modo da concentrare gli zuccheri e non perdere acqua. Successivamente avviene la spremitura e la vinificazione ed infine l’affinamento in botti di rovere per molti anni. Alcuni anche 6-8 anni.

    "Vino Santo" 2004
    “Vino Santo” 2004

    In questa occasione, abbiamo degustato un blend di 80% Assyrtiko e 20% Aidani, annata 2004. Anche qui prodotto da vigne ultra centenarie con una resa di 20 hl/ha e una produzione di sole 6000 bt annue. Residuo zuccherino di 300g al litro.
    Questo calice è stato per noi un colpo di fulmine. Un colore rosso granato, ambrato con riflessi color caramello. Profumi intensi di frutta secca, uva passa, miele, caramello al burro sorprendono il nostro naso che ne rimane affascinato.

    Un palato così pieno e vellutato caratterizzato da sentori di caffè liquoroso, cioccolato, tabacco e un lungo retrogusto di scorza d’arancia candita. Ancora tanta ma tanta mineralità.
    Lo abbiamo degustato in abbinamento ad un gorgonzola muffa blu, lavorato con Ratafià, un liquore a base di succhi di frutta e alcol, gocce di frutti di bosco all’interno e cacao amaro all’esterno. Decisamente un finale perfetto.

    Degustazione completa di quattro calici
    Degustazione completa di quattro calici

    In questa grande Edizione abbiamo anche degustato varie tipologie di vini di diverse nazionalità.
    Ci siamo domandate:
    Cosa ci aspettiamo da un calice di vino degustandolo?
    Andiamo alla ricerca e alla scoperta di tutti quei sentori diversi o nascosti, con aromi differenti tra loro, tra note speziate decise o eleganti oppure note più succose. Abbiamo scoperto “un mondo”.

    I vini della Turchia, ad esempio, dell’Azienda Kastro TireliAkhisar ci hanno sorpreso ed emozionato, ci sono entrati nel cuore. Come anche quelli francesi della Maison Marigny eleganti e sofisticati, quelli della Romania dell’Azienda Lechburg Winery in Transilvania energici e puri. Il loro Moscato Giallo è stato qualcosa di stupefacente. L’Argentina, la Spagna ed il Cile con i loro vini avvolgenti e calorosi ed il Libano più decisi ed austeri.

    Altre Aziende estere presenti all'evento EnoMundus 2022
    Altre Aziende estere presenti all’evento EnoMundus 2022

    Ci teniamo a ringraziare davvero di cuore Olfa Haniche e Carol Agostini per l’invito, la calorosa accoglienza e per la perfetta organizzazione di questo evento.
    Un caloroso ringraziamento merita anche tutta la Famiglia Hatzidakis che ci ha accolto in maniera impeccabile come fossimo anche noi “Una Famiglia”.

    Questa volta vi lasciamo con le belle parole di Konstantina Chryssou che ci fa comprendere come dietro ad una semplice bottiglia di vino ci sia davvero Vita:
    “Prima di tutto vorrei ringraziarvi per essere venuti tutti qui, un grazie speciale ad Olfa e ad Haris per tutto questo. Io amo molto l’Italia, Firenze e siamo felici di questa manifestazione. La nostra filosofia non è quella di partecipare a tantissimi eventi ma ci piacciono quelli dove c’è questa emozione, questo feeling che sentiamo qui.

    Quest’anno celebriamo i 25 anni dell’azienda, sarebbe stato molto bello celebrarlo con mio marito che ad oggi purtroppo non c’è più ma bisogna comunque viverlo in modo diverso. Amo da morire i miei figli e non è stato facile lasciarli decidere di andare avanti con l’attività di famiglia perché ognuno di loro ha una grande voglia di vivere e avrebbero potuto crearsi un loro futuro. Alla fine ho capito che i miei ragazzi avevano il vero e autentico desiderio e la volontà di portare avanti il lavoro del papà e questo è il loro grande risultato.”

    La Famiglia Hatzidakis
    La Famiglia Hatzidakis

     

    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.
    Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.

    Sito Evento: https://www.vinaviewinetasting.com/enomundus

    Sito Cantina: http://www.hatzidakiswines.gr/

    Partner: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022

    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022

    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022

    Redazione

    EnoMundus 2022, due giornate in cui vanno in scena solo vini esteri con il supporto di alcuni prodotti gastronomici di nicchia.

    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022
    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022

    I giorni 13 e 14 novembre 2022 la kermesse mostra mercato in cui tutto quello che si assaggia può essere acquistato immediatamente vengono condividi con un parterre di esperti divulgatori di settore.
    Oltre a questi ospiti Media Partners che racconteranno l’evento attraverso aggiornamenti, approfondimenti e collegamento diretti da Firenze tra stampa, web, radio, social.

    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022
    Torna la Mostra Mercato EnoMundus 2022

    A Firenze un evento culturale di soli vini esteri, provenienti da diversi stati in un panorama italiano che racchiude molto della cultura e storia nazionale, in origine un’area fortificata, che si trovava all’incrocio delle strade che conducevano alla costa del Tirreno e quelle che portavano agli Appennini, unite per percorrere l’altra valle dell’Arno in direzione Roma.

    Ponte vecchio Firenze, evento EnoMundus 2022
    Ponte vecchio Firenze, evento EnoMundus 2022

    Città scelta dall’export Manager Olfa Haniche, ideatrice di questa Mostra Mercato EnoMundus, appunto per la simbologia che rappresenta la cittadina, un luogo di incontro, crocevia di proclami, di vittorie, di arte e bellezza e condivisione.

    A divulgare ma soprattutto a vivere e condividere la bellezza di Firenze e i vini esteri in degustazione ci sono diversi media partners e stampa di settore:

    Flavio Birri ha pubblicato Nel segno del baccalà, Cade a fagiolo e Sua Maestà il maiale. Si occupa di “Food Culture&Communications” collaboratore di diverse riviste del settore enogastronomico per anni con il mensile “Gambero Rosso”, Aldo Grandi Direttore Gazzette della Toscana, Lorenzo Bertolacci giornalista, Nicoletta Curradi AgenFood, Fabrizio del Bimbo Toscana Tutto Vino, Carlo Macchi Winesurf, Giorgio Bottari Il Faro, Barbara Amoroso La La Wine, Sergio Cintioli Enogastronomia.it, Elisabetta Failla Gazzetta di Firenze, Stella Mughini FUL Magazine, Raffaele D’Angelo Wine&FoodAcademy.

    Guide:
    Roberto Mattozzi Gambero Rosso Roma
    Carol Agostini commissario internazionale e titolare Agenzia FoodandWineAngels, editore di Papillae Magazine, giurato della Guida Rosa Rosati Rosé.

    Esperti di settore:
    Haris Papandreou Segretario del Consolato Onorario della Grecia a Firenze
    Paolo Baracchino esperto di Champagne, Fine Wine Critic, Daniele Raspini commissario internazionale enologico, Andrea Gori sommelier informatico, oste e giornalista.

    WEB Magazine:
    Ilaria Castagna e Cristina Santini Papillae

    Radio:
    Radio Serena.net che trasmetterà la intervista a Carol Agostini come referente dell’evento

    WhiteRadio che trasmetterà l’intervista a Olfa Haniche ideatrice dell’evento

    StoryTime che trasmetterà l’intervista sempre a Olfa Haniche

    WEB Channel:
    Pietro Marcellino Gusto Channel che riprenderà la due giorni di Mostra Mercato

    Wineinfluencer e blogger documenteranno la loro esperienza durante tutto l’evento.


    Sito Evento:https://www.vinaviewinetasting.com/enomundus

    Per registrazione B2B: https://www.vinaviewinetasting.com/accredito-sommelier-1

    Sito Partner: https://www.vinaviewinetasting.com/accredito-sommelier-1 https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Un rosso di mare al Rasputin, Secret Bar di Firenze 2022

    Un rosso di mare al Rasputin, Secret Bar di Firenze 2022

    Di Gaetano Cataldo

    Alle volte l’attitudine al viaggio ed alla riflessione sui sentieri dell’esistenza e sulle grandi città, l’aria che si respira e le persone che ne ricreano l’atmosfera, ti portano a fare il punto della situazione su certe analogie afferenti a dettagli architettonici, scorci e strutture, apparati umani persino, come in un gioco di sovrapposizioni che porta nella fantasia del visitatore a sostenere che: ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Meraveige; un terzo in calle dei…. un attimo però, qui non siamo a Venezia e questa frase tra l’altro proviene da un fumetto di Corto Maltese!

    Firenze
    Firenze

    No, non credo affatto di essermi perso, so perfettamente di trovarmi nella bellissima Firenze e tutto sommato affermare che il capoluogo toscano abbia tutto il fascino di una Venezia senza i canali non è un’idea del tutto peregrina, anzi… a Firenze nemmeno mancano luoghi magici e porte dove si può entrare ed uscire da una fiaba all’altra, esattamente come faceva il celebre marinaio creato da Hugo Pratt.

    Credo proprio che una di queste porte sia quella che conduce al Rasputin, il secret bar di Firenze, sapete?

    Cocktail da Rasputin di Firenze
    Cocktail da Rasputin di Firenze

    Non è del tutto facile imbattercisi in un secret bar, prima di tutto perché non si chiamerebbe così, in secondo luogo perché ci vuole un poco di sana predisposizione per queste cose… che so? Quella sorta di mindset, o forma mentis come la si voglia chiamare, che ci mette in condizione di approdare in un luogo senza stare manco troppo a pensarci sul come ci si sia arrivati ad esempio, oppure arrivare a comprendere che certi luoghi e certe persone un poco si cercano e si scelgono a vicenda.

    Insomma lo capisci quando un posto ti sceglie e tu ci stai bene come se ci fossi sempre stato, no?

    Al Rasputin ho avuto proprio questa percezione, ma prima ho dovuto digerire per bene quel lungo attimo di trapasso tra una viuzza fiorentina e l’anticamera di questo locale che potrebbe tranquillamente definirsi “ogni dove”, non già perché sia un posto qualsiasi ma semplicemente perché, varcata quella soglia, potresti essere in ogni luogo per fisico o temporale che sia. Ecco, non dico proprio come quando si gira quella specie di serratura della porticina nel Castello Errante di Howl ma quasi.

    Passeggiando per Firenze in direzione Rasputin Secret Bar
    Passeggiando per Firenze in direzione Rasputin Secret Bar

    È stato grazie ad un amico di Firenze, dopo alcune giornate agli inizi di ottobre dedicate al sake giapponese, passione che ci accomuna, che ho potuto scoprire il Rasputin: si passeggiava agli inizi di ottobre per il centro storico di Firenze, disquisendo sulle materie che più ci appassionano, mentre si attraversavano viuzze e stradine, alla vista piacevole di tutta quella monumentalità dei ponti sul fiume Arno, dei palazzi storici e di quei dettagli, di cui parlavo più su, che ti fanno balzare alla mente altri sentieri, battuti in altro tempo, in altre città ed in altre circostanze.

    In un batter d’occhio ci ritroviamo all’ingresso di uno stabile o di un appartamento a piano terra, di fronte ad una porta così anonima che a passarci davanti neanche mi sarei accorto della sua esistenza.

    Cocktail di Rasputin Secret Bar di Firenze
    Cocktail di Rasputin Secret Bar di Firenze

    Percorso certo non casuale in questo caso, poiché ad indirizzare i miei passi è stato l’anfitrione con il quale si discuteva di tutt’altro un minuto prima e che adesso punta il dito su un campanello e contemporaneamente dice “adesso entriamo al Rasputin, il secret bar di Firenze”. Dopo tutto quell’andare e quel dire, l’idea di scoprire un luogo nuovo che avrei sempre voluto vedere e la possibilità di bere davvero bene mi garbava non poco.

    Non che magari a voi serva ma tra me e me giova dover ricordare che esiste una sostanziale differenza tra un secret bar ed uno speakeasy: le riunioni per fomentare rivolte e rivoluzioni nella vecchia Europa hanno avuto luogo ben prima dell’era del Proibizionismo ed in tutt’altri scenari e forme di pensiero.

    Prospettiva Ponte vecchio Firenze
    Il Ponte Vecchio è un ponte che scavalca il fiume Arno a Firenze, a circa 150 metri a valle dell’area in cui il fiume presenta naturalmente uno dei punti in cui l’alveo è più stretto all’interno della città nel suo tratto a monte delle Cascine.

    Epoche diverse, continenti diversi, ambientazioni diverse e pertanto un format piuttosto distinguibile tra questi due templi della miscelazione. Insomma, ciò che nacque presumibilmente in Pennsylvania nel 1888, dopo la proibizione di trasportare, importare e vendere bevande alcoliche e che ebbe fine il 5 dicembre 1933, è tutt’altra faccenda rispetto a quanto accadeva nel XVIII secolo nell’Europa dell’Est, per quanto si parlasse piano uguale in entrambi i contesti, seppur con rischi, estrazione sociale e leve motivazionali nettamente dissimili.

    Intanto ci hanno aperto, entriamo e… sarà pure che l’alchimia del verbo di rimbaudiana memoria, quel certo non so che ci fa associare i colori alle parole, una volta piombato all’interno del locale, diventa tutto un percorso sequenziale tanto in testa quanto nella realtà: ottobre, Rasputin, ottobre rosso, rivoluzione rossa e poi rosso ed ancora rosso, il rosso dei pesanti ma carezzevoli drappi di una sorta di anticamera che dà su ripide scale in discesa su un mondo che si annuncia già dapprincipio essere mistico ed austero, elegante e messianico, fuori dal mondo esterno ed appartenente a tutt’altra epoca per quanto estemporaneo al contempo.

    Sempre a proposito di rosso, pare che nei locali che hanno visto la nascita del Rasputin nel 2016 vi fosse un circolo negli anni ’70 in cui si riuniva un gruppo di Lotta Continua, poi furono adibiti alla ristorazione negli anni ’80 ed oggi nobilitato ad esempio superbo di secret bar.

    Il Ponte vecchio di Firenze
    Il Ponte vecchio di Firenze

    Intanto siamo scesi, ambientazione superba, il passo felpato del personale, la cortesia dell’acqua…

    Dopo aver bevuto qualche cocktail ci raggiunge, ritto, impeccabile, cordiale ma senza sbottonarsi, sorridente ed al tempo stesso attento alla sala, Daniele Cancellara, il maestro di casa, il Bar Manager del Rasputin, il deus ex machina dietro quelle espressioni d’orologeria perfettamente bilanciate in forma liquida.

    Cocktail di Rasputin Secret Bar di Firenze
    Cocktail di Rasputin Secret Bar di Firenze

    È stato un piacere ascoltarlo mentre descrive il Rasputin:

    “siamo uno dei rari secret bar della regione e qui, nel quartiere di Santo Spirito, siamo una sicurezza da cinque anni, tanto per chi ci scova che per chi ci onora di tornare. Il nome evocativo Rasputin, in omaggio al mistico russo, è stato scelto per lo stile vittoriano del locale, preso in prestito dai salotti di 200 anni fa.

    Altri sensi vissuti attraverso questi cocktail Fiorentini
    Altri sensi vissuti attraverso questi cocktail Fiorentini

    I cocktail che creo qui sono il risultato di anni di studio e di confronto, di una ricerca sulla materia prima che comporta la valorizzazione di tutto ciò che uso e che in definitiva si traduce in preparazioni accorte ed attenzione allo spreco. Oltre un terzo dei signature cocktails è a base di whisky e non potrebbe essere diversamente viste le oltre 350 referenze presenti in casa”.

    È classe del 1984 ed è reduce da numerose esperienze in diversi cocktail bar ed alberghi di Firenze, fino ad approdare alla guida del bar di Rasputin, si dalla sua nascita ed elevarne il concept. Inoltre ha portato la sua professionalità lungo tutto lo Stivale e anche per il mondo, come a Tokyo o a Tirana, con il Guest Night, format che gli ha permesso di confrontarsi dal vivo col grande senso dell’accoglienza e con lo stile di miscelazione di grandi colleghi barman.

    Da appassionatissimo di storia dei distillati e dell’arte della mixology, negli ultimi anni ha voluto approfondire con somma dedizione il mondo del whiskey fin quando, nel 2019, ha intrapreso assieme a Federico Silvio Bellanca e Michele Tamasco l’avventura web “Whisky for Breakfast”, entro cui ogni settimana trasmette nozioni sull’imbottigliamento, approfondimenti produttivi e stilisti, storie delle più svariate distillerie e tutto quel che attiene al celebre distillato di cereali.

    Prima di esperire attraverso la proposta stagionale del Rasputin ed avere avuto il bene di ascoltare Daniele, come anzidetto, abbiamo fatto un giro di ronda assolutamente sobrio e virtuoso con Pisco Sour e Vodka Tonic.

    Dire servizio impeccabile e cocktail come da manuale è poco: attenzione ed introspezione verso l’ospite per coglierne i gusti e le esigenze sono un must qui e l’espressività dei cocktail raggiunge decisamente livelli superiori per la qualità dei prodotti, per un equilibrio perfetto ed il tocco dell’artista che invito a provare di persona.

    Cocktail Rasputin Secret Bar Firenze
    Cocktail Rasputin Secret Bar Firenze

    Alla fine i cocktails sono terminati ma non la voglia di bere approfondendo circa il luogo, l’alchimia e lo stesso alchimista, quindi cambio di scena: la postazione adesso è proprio di fronte al banco, tempo di dare ascolto al silenzio delle mani di Daniele che, senza perdere il contatto visivo col nostro sguardo, armeggiano sicure dietro un ordine prestabilito e rodato da anni di aritmetica perizia, mentre confezionano altri drink artigianali.

    Intanto la mia guida fiorentina, nonché tra i massimi esponenti italiani di fermentato di riso e koji, ordina un Manhattan per lui e con un cenno mi invita ad ordinare qualcosa. E niente: devo conoscerlo meglio il Cancellara, è una buona occasione per imparare dai suoi percorsi, rompo gli indugi e gli chiedo qualcosa di trasversale, dandogli giusto qualche cenno leggero tra un’idea base di distillato e qualche essenza mediterranea.

    Firenze dall'alto
    Firenze dall’alto

    Ecco che mentre cercavo di cogliere altri tratti della sua personalità e forma mentis è lui a farmi la radiografia, tirandomi fuori dal cilindro il Rosso di Mare, traducendo quasi all’istante ciò che avrei voluto bere. Per gentile concessione del Bar Manager ecco la ricetta: 40 ml di Trois Rivières Ambrè, 15 ml di Cinzano 1757 Vermouth di Torino, 10 ml di Rabarbaro Nardini ed altrettanti di Campari Bitter, infine 3 gocce di Tintura alle Erbe Mediterranee… il tutto invecchiato in botti di rovere!

    Un viaggio a vela Martinica-Gibilterra con approdo fluviale a Firenze. Un bere intellettuale e meditato dai sentori aromatici tipici della flora del Mare Nostrum, incluso lo speziato del prezioso zafferano, dal corpo equilibrato e verve di piacevole acidità che anche Corto Maltese, certo, avrebbe gradito.

    Con una scelta magistrale degli ingredienti impiegati, esaminando consapevolmente l’ospite senza neanche conoscerlo, ha saputo riproporre un percorso ideologico che parte dalle Piccole Antille ed arriva nel Mar Mediterraneo. Come le porte magiche che conducono in altre storie, come d’altronde fa lo stesso ingresso del Rasputin, i cocktail artigianali di Daniele sono delle sliding door che ti invitano al viaggio al primo sorso. Grazie sir Cancellara! A presto Rasputin!

    Di Gaetano Cataldo


    Sito Locale: https://rasputinsecretbar.com/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/