Il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 sulla Dop economy italiana descrive un comparto in crescita che vale 20,2 miliardi di euro a livello nazionale grazie al contributo delle filiere agroalimentari e vitivinicole DOP IGP del Paese.
Il Veneto si conferma prima regione in Italia per impatto economico del settore IG con un valore pari a 4.836 milioni di euro nel 2022 generato dalle 89 filiere del cibo e del vino DOP IGP che ricadono sul territorio. La Dop economy del Veneto cresce del +5,8% sul 2021 e ha un peso del 42% sul valore complessivo del settore agroalimentare regionale, grazie al lavoro di 26.067 operatori coordinati da 44 Consorzi di tutela delle filiere del vino e del cibo riconosciuti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Le prime province per impatto economico sono Treviso (2.185 mln €) e Verona (1.468 mln €), seguite da Vicenza (507 mln €), Padova (323 mln €), Venezia (311 mln €), Belluno (35 mln €) e Rovigo (7 mln €). La filiera che apporta il contributo maggiore in termini economici è il vino, seguita dai formaggi e a seguire i prodotti a base di carne e gli ortofrutticoli.
Sul vino la regione è 1° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 22.429 operatori. Le denominazioni con il maggiore ritorno economico in regione sono il Prosecco DOP, il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP, l’Amarone della Valpolicella DOP, il Delle Venezie DOP e il Valpolicella Ripasso DOP.
Il Presidente di Cultura & Cucina Paolo Caratossidis al timone del più rappresentativo network d’imprese legate al Food in Veneto – le Eccellenze Venete – guarda già avanti:
“I risultati raggiunti dal Veneto nel settore agroalimentare possono sorprendere solo chi non conosce profondamente questo territorio. Qui le imprese hanno ancora una forte tradizione che tutela in primis il consumatore. Le nuove sfide sono molto avvincenti: a partire dalla comunicazione su scala internazionale fino ad arrivare ad un approccio consapevole alle nuove tecnologie, in primis l’intelligenza artificiale. Abbiamo ancora grossi margini di crescita e se facciamo rete possiamo ambire alla conquista di nuovi mercati”.
Sul cibo la regione è 4° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 3.638 operatori. Le denominazioni che partecipano maggiormente al valore economico in regione sono il Grana Padano DOP e l’Asiago DOP, seguite dal Montasio DOP, il Piave DOP, il Provolone Valpadana DOP e il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP.
“Sul cibo possiamo aspirare a scalare velocemente le primissime posizioni, bisogna far capire in Italia e nel mondo che la nostra tradizione gastronomica è ricchissima, primo esempio di cucina fusion della storia; il Veneto a tavola ha sintetizzato il meglio delle cucine dei tantissimi popoli e nazioni con cui per secoli ha stretto rapporti politici e commerciali.” conclude Caratossidis.
Approfondimenti
Festival della Cucina Veneta, Tour Eccellenze Veneto 2023 cosa sono?
SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA DELLA CUCINA ITALIANA COME PATRIMONIO IMMATERIALE UNESCO
Il Tour 2023 delle Eccellenze Venete, quinta edizione del Festival della Cucina Veneta, prende il via in sostegno alla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale UNESCO, focalizzandosi su sostenibilità e diversità bioculturale. Dopo il debutto al Giro d’Italia e la trasferta bavarese dello scorso anno, il tour si propone la mission ambiziosa di promuovere la Regione Veneto come rappresentante di un territorio insignito dall’UNESCO con 9 siti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Durante l’evento, verranno valorizzate le eccellenze locali, vere e proprie rappresentazioni culturali e metaculturali della tradizione del territorio. Il focus sarà sulle visioni che hanno contribuito a creare nella cucina veneta un modello esclusivo di fusione. Tradizioni lontane si sono intrecciate, formando un crocevia gastronomico in cui Occidente e Oriente si sono fusi in modo unico.
La Regione del Veneto, guidata dall’Assessore al Turismo e Agricoltura Federico Caner, parteciperà all’evento con il truck ospitalità “Veneto the Land of Venice”. Il vivace truck accoglierà chef, enogastronomi, presentatori e tecnici, coordinando vari eventi che metteranno in luce i sapori distintivi delle sette province venete attraverso cooking show di ricette tradizionali e reinterpretate.
LA CUCINA VENETA: PRIMA ESPERIENZA ‘FUSION’
La tradizione gastronomica veneta costituisce una delle principali espressioni della Cucina Italiana e mediterranea, rappresentando un luminoso esempio di modello culinario ‘fusion’ che, nel corso dei secoli, ha integrato varie tradizioni gastronomiche di regioni toccate dalla dominazione o dal contatto privilegiato con la Serenissima. Nel corso della storia culinaria veneta, si sono sedimentate conoscenze, tecniche, ricette e prodotti provenienti da Oriente, Balcani, Mitteleuropa, Americhe e Indie.
PER LA CANDIDATURA UNESCO DELLA CUCINA ITALIANA – CAMPAGNA DI SOSTEGNO
La recente candidatura della Cucina Italiana come patrimonio immateriale UNESCO, orientata verso sostenibilità e biodiversità culturale, rappresenta una sfida ambiziosa che coinvolgerà la Cucina Veneta fino al 2025. Questa candidatura assume un’importanza strategica per la promozione turistica del Veneto, la cui industria turistica è leader in Italia.
IL FESTIVAL FOCALIZZATO SULLA CUCINA SOSTENIBILE
Il tema centrale dell’edizione di quest’anno sarà la ‘Cucina Sostenibile’, che si riferisce a pratiche culinarie volte a minimizzare l’impatto ambientale. Le ricette considerate sostenibili coinvolgeranno metodi di cottura a basso consumo energetico e una gestione oculata delle risorse, come l’acqua.
UN FESTIVAL SOCIAL
Il Festival della Cucina Veneta sarà accessibile e coinvolgente online attraverso vari canali interattivi dedicati alla nostra vasta community e agli appassionati di cucina e cultura gastronomica. Su Facebook, Instagram, YouTube e sul sito ufficiale del Festival (www.festivalcucinaveneta.it) verranno condivisi quotidianamente articoli, webinar, conferenze, dibattiti e ricette della tradizione culinaria veneta.
CAMPAGNA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Il Festival assume anche un ruolo sociale, promuovendo la sensibilizzazione contro lo spreco alimentare, una problematica attuale in Italia con uno spreco annuo di 15 miliardi di euro, di cui 13 legati alla vita quotidiana. Con la campagna online #ilcibononsigetta & #ilcibosirispetta su Instagram (https://www.instagram.com/festivalcucinaveneta/), condivideremo ricette di recupero.
LO SLOGAN ‘NOT ORDINARY SPAGHETTI’
Un claim provocatorio, “Not Ordinary Spaghetti”, è stato ideato per trasmettere il messaggio sulla ricchezza dell’offerta gastronomica veneta, invitando a scoprire le particolarità di una scuola culinaria internazionale che merita un’attenta valorizzazione e promozione globale.
Trionfo di Eccellenza al Merano WineFestival: Annunciati i Vincitori del The WineHunter Award Platinum 2023
Di Carol Agostini e F.P.
Nell’ambito della 32^ edizione del prestigioso Merano WineFestival, il patron della rassegna Helmuth Köcher ha svelato ieri sera i nomi dei vincitori del rinomato The WineHunter Award Platinum 2023. Un’atmosfera carica di emozione ha caratterizzato la serata di apertura, dove Köcher, affiancato dalla sua commissione d’assaggio, ha conferito il massimo riconoscimento, il Platinum Award, a 36 produttori nella categoria Wine e a 28 eccellenze culinarie, distillati e birre nella sezione Food – Spirits – Beer.
In un’iniziativa che ha sorpreso gli appassionati del settore, quest’anno sono stati introdotti 5 premi speciali dedicati ai produttori, un tocco inedito per celebrare l’arte e la dedizione dietro ogni azienda produttiva. Questi premi, ispirati agli elementi di Genialità, Famiglia, Innovazione, Conquista e Territorio, hanno aggiunto un ulteriore livello di prestigio alla già rinomata manifestazione.
Genialità: Il Dott. Camillo Zulli della Bio Cantina Orsogna è stato premiato per la sua particolare attenzione alla sostenibilità e alla capacità di interpretare e coniugare gli elementi naturali per produrre vini di qualità.
Famiglia è vino: La Cantina Colosi è stata premiata per la sua tradizione secolare nella produzione vinicola, dove ogni membro della famiglia contribuisce con forza e bellezza.
Innovazione: Emanuele Kottakhs di UnderWaterWines è stato riconosciuto per la sua capacità di cambiare i paradigmi nel rispetto delle tradizioni.
Conquista: Maurizio Zanella, Fondatore di Ca’ Del Bosco, è stato premiato per il successo internazionale del marchio italiano nel mondo del vino.
Territorio: Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, è stato premiato per la sua abilità nel creare un sistema consortile e associativo che sostiene i produttori e promuove la massima qualità nella produzione, contribuendo così al territorio.
Il Merano WineFestival e The WineHunter Award continuano a essere una vetrina senza eguali per celebrare l’eccellenza nel mondo del vino e dell’enogastronomia.
ECCO L’ELENCO COMPLETO DEI PREMIATI CON THE WINEHUNTER AWARD PLATINUM:
CATEGORIA WINE
Abruzzo
La Valentina
2021 Docheio Montepulciano D’Abruzzo DOC
Il 32° Merano WineFestival: Bio&Dynamica e Sostenibilità al Centro dell’Interesse
Redazione – Carol Agostini
Il futuro del mondo vinicolo si svela a Merano con l’apertura del 32° Merano WineFestival. Quest’anno, il patron Helmuth Köcher ha deciso di ritornare alle origini, aprendo la manifestazione venerdì 3 novembre con la rassegna dedicata a “Bio&Dynamica“. Questa scelta sottolinea l’impegno costante di Köcher verso un’agricoltura sostenibile e il benessere delle future generazioni, mantenendo al contempo alti standard di eccellenza.
Spiega Köcher: «Puntare su vitigni resistenti e sostenibili significa intraprendere la strada migliore e più efficace per una reale viticoltura sostenibile. Infatti, è nota la loro naturale resistenza alle malattie fungine grazie alla quale è possibile ridurre drasticamente il numero dei trattamenti, in questo modo aumentando di molto la tutela dell’ambiente, dei territori e delle persone. Allo stesso tempo, questi vini sono capaci di raggiungere vette di eccellenza assoluta»,
rimarca il patron del Merano WineFestival che aggiunge: «Sostengo quanto detto, dopo avere visitato decine tra le aziende presenti nella rassegna bio&dinamica, alcune di queste trasformate anche in fattorie didattiche o fattorie sociali. Ho toccato con mano come la drastica riduzione dei trattamenti in queste aziende coincida con un minor consumo energetico e il compattamento del suolo, oltre all’abbattimento delle emissioni di CO2. Aziende presenti al Merano WineFestival perché capaci di produrre eccellenze sostenibili, spesso anticipando quello che dovrà essere il solco della viticoltura di domani», chiude Helmuth Köcher.
La 32^ edizione del Merano WineFestival registra un aumento del 50% nella partecipazione delle aziende nel settore “Bio&Dynamica”, una tendenza in costante crescita sia in termini di produzione che di risonanza mediatica rispetto al 2019. Venerdì 3 novembre, nel suggestivo scenario delle sale del Kurhaus, i protagonisti saranno i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e i vini da agricoltura integrata. La manifestazione ospiterà 160 produttori e oltre 300 etichette bio&dynamica, dimostrando il crescente interesse del mercato verso questi prodotti.
Tra gli eventi imperdibili, spicca “Percorrendo l’Italia” con l’enologo Luca D’Attoma, che esplorerà i vini biodinamici e le varietà PIWI, ovvero vitigni resistenti alle malattie fungine. Secondo Köcher, investire in vitigni resistenti e sostenibili rappresenta la chiave per una viticoltura veramente sostenibile. Questi vitigni presentano una resistenza naturale alle malattie fungine, consentendo una drastica riduzione dei trattamenti e, di conseguenza, una minore emissione di CO2 nell’ambiente.
Uno studio scientifico condotto presso l’azienda Albafiorita in provincia di Udine, in collaborazione con “Climate Partners“, ha dimostrato che i vitigni resistenti producono il 37,98% di CO2 in meno rispetto a quelli tradizionali. Questo studio pionieristico ha analizzato l’impronta di carbonio nella produzione di vini da varietà tradizionali e resistenti, evidenziando l’importanza delle scelte aziendali sull’ambiente.
Il Merano WineFestival vuole anche onorare la memoria di Agitu Ideo Gudeta, imprenditrice originaria dell’Etiopia, fondatrice dell’azienda casearia “La Capra Felice” in Trentino, tragicamente scomparsa nel 2020. Il Mercato della Terra di Slow Food Alto Adige Südtirol, che si terrà il 4 novembre in Piazza della Rena a Merano, sarà dedicato alla sua visione di un futuro migliore. Quindici piccole aziende agroalimentari e artigiani del gusto parteciperanno a questo mercato, che simboleggia la lungimiranza di Agitu Ideo Gudeta nel promuovere un’antropizzazione sostenibile del territorio.
Il Merano WineFestival, che si terrà dal 3 al 6 novembre, è più che una semplice manifestazione enologica. È un viaggio nel futuro del vino, un futuro guidato dalla sostenibilità, dalla qualità e dalla consapevolezza ambientale. La rassegna Bio&Dynamica rappresenta il cuore pulsante di questa edizione, evidenziando il cambiamento positivo che sta avvenendo nel mondo del vino e il ruolo fondamentale che la sostenibilità gioca in questo contesto.
Precisiamo che il 7 novembre sarà una giornata a sè con gli Champagne & More, vi aspettiamo anche in questo giorno.
Ufficio Stampa: smstudio | pr & communication Stefania Mafalda press@smstudiopr.it
Media Partners: Radio Monte Carlo (Radio Partner), Baccus, I Grandi Vini, Pambianco Wine&Food, Vinum, Glance, Il Gusto Enoblogger, Hipster Wine, Simona Geri, WineMob, WineTv, Vino Tv, Italian Wines, Italian WineLovers, WineBlog Roll, Il Cucchiaio D’Argento, Reporter Gourmet, WineNews, Cantina Social, Luca Grippo, Andrea Radic
Il Gallo Nero sposa il cinema e promuove il Florence Korea Film Festival 2023
Redazione
Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano, l’attore Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye. Gli ospiti del festival visiteranno location esclusive nel territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini e incontrare i vari produttori della zona.
Dopo la presentazione, lo scorso febbraio, al Maggio Musicale Fiorentino, della première del film “La Leggenda del Gallo Nero”, un cortometraggio, prodotto dal Consorzio Vino Chianti Classico, che narra la storia del famoso simbolo della denominazione, nel mondo del Gallo Nero si torna a parlare di film e di cinema.
Il Consorzio Vino Chianti Classico è infatti sponsor ufficiale della 21a edizione del Florence Korea Film Fest, il festival di cinema dedicato alla cinematografia sud coreana, il più importante in Europa, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile: una scelta che suggella l’interesse dei produttori del Gallo Nero per un Paese e un mercato con ottime prospettive di crescita.
Tra gli ospiti della 21esima edizione il premio Oscar Bong Joon-ho, la star del cinema coreano Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye che visiteranno il territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini del Gallo Nero e incontrare alcuni produttori della zona.
Nel 2020 il mercato coreano ha significato 4,7 miliardi di esportazioni italiane. Valore in crescita nel 2021 che ha raggiungo i 5,3 miliardi di euro. Un rapporto, quello tra Italia e Corea del Sud, virtuoso per molti settori culturali e produttivi, compreso il comparto del vino di qualità.
Per quanto riguarda i vini del Gallo Nero, il 2021 ha infatti segnato un record di esportazioni sul mercato coreano: i volumi sono triplicati. Dopo l’exploit dell’anno precedente, nel 2022, le bottiglie di Gallo Nero vendute in Corea non sono ulteriormente aumentate ma è cresciuto invece il valore medio per bottiglia che il consumatore coreano ha riconosciuto alla DOCG Chianti Classico.
“Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. – afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Anni, che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna.
Il mercato coreano sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nel nuovo evento di giugno a Seoul.”
Nel 2023 il Consorzio Vino Chianti Classico si ripresenterà infatti sul mercato coreano per il terzo anno consecutivo, con un grande evento di degustazione, il 20 giugno, nella capitale Seoul, con la partecipazione dei produttori; oltre a questo evento, il Consorzio organizzerà incoming di operatori e stampa nel proprio territorio di produzione.
“Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è per noi un grande onore – continua Manetti – Noi produttori del Chianti Classico ci sentiamo molto vicini al popolo sud-coreano. Un aspetto che ci accomuna credo sia la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione:
il Chianti Classico con i suoi 300 anni di storia e la continua attenzione all’innovazione sia in vigna che in cantina e la Corea del Sud, una nazione da sempre all’avanguardia tecnologica, sempre ‘connessa’, ma al tempo stesso profondamente legata ai valori della tradizione. Coniugare tradizione e innovazione è un tema centrale che appartiene sia alla cultura coreana che alla nostra.”
Il Florence Korea Film Fest è il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia, in vari luoghi della città (e online sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies).
Il cartellone, ricco di anteprime italiane, presenta in programma oltre 100 film divisi per sezioni con un focus sulle registe donne coreane. Tra le star della 21esima edizione il regista premio Oscar Bong Joon-ho, l’attore Park Hae-il protagonista dell’ultimo film di Park Chan-wook e la regista Yim Soon-rye, considerata una delle autrici di spicco della Nouvelle Vague.
Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”.
Redazione
In programma il 4 e 5 novembre nella storica location di Teatro Puccini, in apertura al Merano WineFestival, “Respiro e grido della terra” è il Summit dedicato alla sostenibilità, cuore pulsante della 31^ rassegna meranese. Nomi illustri, opinion leaders e stakeholders ospiti di workshop e think talk discutono e analizzano le problematiche legate ai cambiamenti climatici per generare le soluzioni attuabili nel mondo della viticoltura e della produzione di vino. Output che convergeranno nella redazione di un MANIFESTO sottoscritto da tutti i partecipanti e consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Parola d’ordine sostenibilità. Il 31° Merano WineFestival apre con un importante summit “Respiro e grido della terra” che affronta il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, i temi dell’innovazione, della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle filiere enologiche, le certificazioni in viticoltura, nonché alcuni case history come il modello “Abruzzo sostenibile”.
Argomento attuale e sempre più urgente che il patron del festival Helmuth Köcher ha voluto valorizzare coinvolgendo nomi illustri ed esperti in una conferenza al vertice che vuole essere ambasciatrice di un messaggio positivo e propositivo nel settore wine & food e non solo. Sei gli incontri ospitati al Teatro Puccini, tra venerdì 4 novembre, dalle 14.00 alle 17.00, e sabato 5 novembre, dalle 13.00 alle 18.00, giornata che concluderà con la cerimonia di apertura del festival.
IL SUMMIT “RESPIRO E GRIDO DELLA TERRA”
“Fonti d’acqua le casseforti della vita” è il primo incontro dedicato all’acqua, quale elemento base della filiera enogastronomica dalle coltivazioni agli allevamenti, in merito al quale la grave crisi idrica in atto ne indica la drammaticità. Intervengono: Giuseppe Di Stefano – Direttore Generale Parco Villa Reale; Enrico Boerci – Presidente Brianza Acque; Emanuele Kotakis – Presidente Underwater; Lina Di Danieli – Biologo Dolomia; Luigi Terzago – Presidente FISAR; Andrea Pilotti – moderatore.
A seguire “Wine & Sustainability: le certificazioni”, workshop che mette a confronto certificazioni e garanzie in viticoltura con Luca D’Attoma – enologo, agricoltura biologica e biodinamica; Luca Toninato – Vice Presidente Enogis; Giuseppe Ciotti – funzionario MIPAF – SQNPI; Stefano Stefanucci – Direttore Nazionale Equalitas; Enrico De Micheli – Amministratore Delegato Agroqualità; Piero Bernabè – Managing Director Progress Spa; Riccardo Velasco – Crea Istituto San Michele all’Adige; Andrea Radic – giornalista come moderatore.
Chiude la prima giornata di summit un confronto tra i modelli di sostenibilità “Abruzzo Sostenibile VS New Zeland” con Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Massimiliano Giansanti – Presidente ConfAgricoltura; Austin Brick – Console Generale Nuova Zelanda in Italia; Lido Legnini – CCIA CH/PE; Antonella Ballone – CCIA Gran Sasso; Elena Sico – Dirigente Regione Abruzzo; Pietro Gasparri – Dirigente Mipaaf agricoltura biologica; Gennaro Strever – Presidente Camera di Commercio Abruzzo; Angelo Gentile – Responsabile Nazionale Agricoltura Legambiente; Camillo Zulli – Cantina Orsogna; Andrea Radic – moderatore.
La giornata di sabato inizia con il think talk “Acqua dolce ed infrastrutture per l’agricoltura, ambiente marino e ristorazione” con Cosimo Nicastro – capitano di vascello e portavoce ufficiale della Guardia Costiera; Cav. Antonio Morabito – delegato presidenza nazionale per l’UNESCO e Presidente di Verona FICLU; Paolo Cillis – Sindaco di Pietragalla; Sergio Capaldo – Presidente “La Granda s.r.l.” e ideatore dell’agricoltura simbiotica; Andrea Pilotti – moderatore.
“Politiche europee sulla sicurezza alimentare”, il workshop dedicato a sicurezza alimentare, innovazione e sostenibilità ambientale per il mondo del vino, le politiche il Green Deal Europeo e Prospettive future a livello mondiale con; Denis Pantini – NOMISMA; Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Luigi Moio – Presidente OIV; Paolo De Castro – Commissione Agricoltura UE; Herbert Dorfmann – Deputato Parlamento Europeo e membro commissione Agricoltura UE; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore.
A concludere gli incontri, “Dalla Georgia a Napoli: 8.000 anni di storia”, un approfondimento sulla storia dei vini e della sostenibilità dalla Georgia alla Campania nei giorni nostri con Nicola Caputo – Assessore Agricoltura Regione Campania; Tommaso De Simone – Presidente Cam.Com. Caserta; Adrea Prete – Presidente Union Camere; Giorgio Murra – Archeologo direttore del Mehnir Museum di Laconi; Otar Shamugia – Ministro Agricoltura Georgia; Attilio Scienza – Ricercatore, professione,visionario; Anthony Muroni – Presidente della Fondazione Mont’e Prama; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore; Guido Inernizzi – comoderatore.
Fondamentali, quale sintesi dei sei incontri, le linee guida che verranno riassunte in un MANIEFSTO, sottoscritto da tutti gli opinion leaders e stakeholders, da consegnare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Documento che metterà in evidenza come l’agricoltura e in particolare la viticoltura devono impegnarsi per adottare misure urgenti al fine di combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze; puntanto all’obiettivo comune stilato dal Green Deal Europeo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Terre di Pisa Food&Wine festival 14-16 ottobre 2022
Redazione
TUTTO IL BUONO DELLE TERRE DI PISA IN UNA PIAZZA: SAPORI, PROFUMI, COLORI DEL TERRITORIO
Nel pieno centro storico di Pisa itinerari guidati tra formaggi, salumi, vino, olio.
E poi masterclass sul nettare di Bacco e sul cioccolato
Un intero territorio raccontato nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, attraverso i sapori, i profumi, i colori dei prodotti che danno lustro alle Terre di Pisa. Non solo classiche degustazioni, ma anche veri e propri tour guidati su vino, salumi, formaggi, olio. Sono gli esperti AIS e FISAR, ONAF, ONAS e ASCOE a prendere per mano i visitatori per condurli tra gli 80 produttori locali, con i quali attivare i sensi attraverso assaggi “a misura di palato e desideri”, accompagnati dal racconto della storia, delle caratteristiche organolettiche, dei piccoli segreti del processo di trasformazione delle diverse eccellenze. Così, gli incontri ravvicinati con prodotti e artigiani, diventano tanti piccoli viaggi che partono da un’unica grande piazza.
Sensazioni gustative in quattro tappe – dal 14 al 16 ottobre tutti i giorni, differenti orari
Tappa 1: il vino.
Si parte dal “Gazebo Tour” armati di calice al seguito dei sommelier ed esperti di AIS e FISAR per raggiungere i banchi dove, guidati dagli esperti ha inizio l’assaggio di tre vini per cantina, tutte appartenenti alla DOC Terre di Pisa.
Un’ora di percorso “inebriante”.
Gruppi di massimo 20 persone.
È consigliata la prenotazione. (15 euro + 3 euro prevendita).
L’itinerario è tra i banchi di tre produttori locali, accompagnati dagli esperti della Federazione Nazionale Assaggiatori Formaggi (ONAF) capaci di costruire degustazioni che fanno calare dentro tutte le sfaccettature del sapore contenute in una fetta di Pecorino toscano DOP, di Formaggio baccellone, di Pecorino del Parco di San Rossore o magari nei tre latti a caglio vegetale di Lari, che danno vita a un sublime prodotto dalla lunga stagionatura in grotte tufacee, a base di latte di pecora, capra e vaccino.
Da ogni produttore si possono degustare tre tipi di formaggi arrivati in piazza direttamente dai caseifici vanto delle Terre di Pisa.
• L’itinerario dura un’ora. Gruppi di massimo 8 persone. È consigliata la prenotazione. (10 euro + 2 euro prevendita).
La formula: tre produttori tre assaggi presso gli stand in piazza, vale anche per il viaggio tra gli insaccati, che nelle Terre di Pisa hanno un posto importante in cucina.
Spesso mix di carni molto lavorate e stagionate, come per esempio la Gota di San Miniato o la Salciccia di Tartufo Bianco sempre di San Miniato, o i sanguinacci, la soppressata, i salami di pecora.
Sotto la guida degli esperti ONAS, i visitatori appassionati di “affettati” daranno al loro palato emozioni sicure.
• L’itinerario dura un’ora. Gruppi di massimo 8 persone. È consigliata la prenotazione. (10 euro + 2 euro prevendita).
La Strada dell’Olio dei Monti Pisani si snoda dalle pendici al mare ospitando frantoi e aziende olearie vocate alla produzione del “tesoro giallo extravergine”, base della dieta mediterranea: un tesoro capace di far mutare il sapore ai cibi, esaltandone le caratteristiche e, talvolta, perfino migliorandole.
L’olio è un viaggio da fare, più di ogni altro, accompagnati da chi lo conosce bene, come gli esperti ASCOE che durante le tappe da tre produttori negli stand in piazza, non solo narrano le storie delle piante da cui origina il condimento più prezioso al mondo, ma conducono dentro il sapore per apprezzarne ogni sfumatura che, senza una guida, sarebbero molto difficili intercettare.
• Punto di incontro e partenza dei tour presso l’Oil Bar. L’itinerario dura un’ora. Gruppi di massimo 5 persone. È consigliata la prenotazione. (tour gratuiti).
La X edizione di Terre di Pisa Food&Wine Festival offre al pubblico una masterclass sul cioccolato e quattro masterclass sul vino davvero pregevoli, tutte organizzate nella sala polifunzionale della Borsa Merci, sempre in Piazza Vittorio Emanuele II.
Si comincia venerdì 14 settembre alle 17.30 con il Mastro Cioccolatiere Giovanni Angiolini, che conduce nell’affascinante arte della lavorazione del cioccolato: Dal seme alla Tavoletta.
Come nasce il vero cioccolato.
Sabato 15 ottobre si prosegue con le prime due masterclass sul vino: dalle 11 alle 12,30 I vini gastronomici. L’importanza di avere vini territoriali nelle carte dei vini, con anfitrione Andrea Gori, sommelier, oste, giornalista, scrittore che guida alla scoperta dei vini che meglio si possono introdurre nelle liste dei ristoranti, con un rapporto qualità/prezzo adeguato.
Dalle 15 alle 16.30 il delegato AIS Toscana di Pisa Alessandro Balducci parla di vino del territorio da un punto di vista unico con un percorso mai affrontato finora: conduce alla riscoperta delle vecchie annate dei rossi delle Terre di Pisa, facendo un itinerario a ritroso. Titolo della masterclass: I vini rossi delle Terre di Pisa nel tempo: la prospettiva dell’invecchiamento.
Domenica 16 ottobre altre due masterclass: dalle 11 alle 12.30 è la DOC Terre di Pisa Rosso Sangiovese sul palcoscenico e a parlarne è la sommelier e divulgatrice enologica Carlotta Salvini che porta la sua visione su questa produzione tra tradizione e innovazione;dalle 15 alle 16.30 Vittorio Faluomi, docente FISAR delegato Pisa tratta un tema molto affascinante: i vini prodotti in anfore.
Durante la degustazione si confrontano le differenze organolettiche tra vini prodotti tradizionalmente e quelli prodotti in terracotta o cocciopesto, una pratica di cantina affascinante che trova radici nel modo antico di fare vino, dal Caucaso ai Romani. Titolo dell’incontro: Il ritorno delle anfore – Vinificazione innovativa oppure riappropriazione di tecniche antiche?
Ai salumi e all’olio sono dedicati due incontri spassosi: un aperitivo per divertirsi e un contest per giudicare. Aperiolio: a ogni piatto il suo olio, è un’iniziativa pensata perché il pubblico si metta alla prova negli abbinamenti, con l’aiuto degli esperti ASCOE (Associazione Assaggiatori e Cultori dell’Olio Extra Vergine di Oliva) che propongono ai partecipanti di “accoppiare” due oli diversi a ciascuna pietanza prevista in menu.
Due gli incontri: sabato 15 ottobre e domenica 16 dalle 19 alle 20, presso l’Oil Bar (prezzo: 10 euro).
Sempre domenica ma dalle 17.30 alle 19, si svolge il Pisalame contest: sei aziende produttrici locali metteranno in gioco il loro miglior prodotto, il salame toscano che, appositamente anonimizzato, sarà sottoposto alla degustazione di due giurie, una tecnica e una popolare. Il pubblico può far parte della seconda (sono previsti 60 giurati popolari), previa iscrizione, e trascorre due ore gustosissime sotto la guida di Dario Sarti di ONAS – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi • Info e prenotazioni: Aperiolio – Bar La Borsa tel. 050 500697 – Pisalame contest sul sito dell’evento nella sezione dedicata.
La X edizione del “Terre di Pisa Food & Wine Festival” la mostra-mercato con degustazione dei prodotti, seminari, laboratori e degustazioni guidate del vino anche quest’anno farà convergere sulla centralissima piazza Vittorio Emanuele II, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, oltre 80 produttori che racconteranno in prima persona e offriranno in degustazione il tartufo, la pasta, il cioccolato, i salumi, i formaggi, il miele, i dolci, la birra, i liquori, la doc Terre di Pisa e l’olio extravergine d’oliva.
La “tre giorni enogastronomica”, organizzata dalla Camera di Commercio di Pisa in collaborazione con le associazioni di categoria, che punta a diffondere la cultura del cibo e del bere di qualità delle Terre di Pisa con uno sguardo attento alla salute e alla sicurezza alimentare, veste a tema tutta la città e il territorio attraverso un fitto calendario di visite guidate alle mostre e ai musei, itinerari nei giacimenti gastronomici. L’evento è una delle iniziative di punta di Vetrina Toscana, la rete della Regione che valorizza la cultura enogastronomica come attrattore turistico e come espressione dell’identità del territorio.
Il legame tra alimentazione e salute sarà in primo piano grazie agli esperti del centro Nutrafood dell’Università di Pisa che forniranno ai visitatori, attraverso laboratori, giochi e quiz, informazioni su acquisti e consumi consapevoli in ambito alimentare.
Particolare attenzione ai prodotti del mare: il pubblico sarà guidato alla lettura dell’etichettatura dei prodotti ittici per la verifica della loro origine e per un acquisto consapevole.
Intrigante il programma dedicato ai più piccoli. Il murales di Keith Haring farà da sfondo alle attività, tutte gratuite, riservate ai bambini che si concluderanno con una gustosa merenda “Terre di Pisa”.
ORARI E INFO
Prenotazioni e informazioni sono disponibili su www.pisafoodwinefestival.it.
Orari:
– venerdì 14 ottobre: dalle 17 alle 22
– sabato 15 dalle 11 alle 22
– domenica 16 dalle 11 alle 21
Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest Sede di Pisa telefono 050.512280-229 promozione.pi@tno.camcom.it