Merano Wine Festival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann
di Danilo Amapani
In occasione del Merano WineFestival 2024 si è tenuto un incontro tra due colossi dell’enologia italiana: Hans Terzer e Silvio Jermann. Merano WineFestival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann
Merano WineFestival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann
Hans Terzer, winemaker della cantina di St. Michael-Eppan, si avvicina sin da piccolo all’enologia e da quando prende le redini della cantina di San Michele Appiano ha saputo elevare al massimo i vini prodotti dedicandosi ad un lavoro spasmodico per portare alto il nome dell’Alto Adige.
Nel corso della sua lungimirante carriera, Hans Terzer è stato il primo della zona altoatesina a vinificare bianchi in barrique e a scoprire le potenzialità di uno dei vitigni che hanno fatto e stanno facendo la storia di questa zona, il Pinot Nero.
Silvio Jermann è il più rappresentativo vignaiolo friulano. A capo dell’azienda di famiglia Jermann, dopo un’esperienza in Canada, comincia la sua produzione di vini per valorizzare a pieno il suo territorio. Inoltre Silvio Jermann è stato premiato da Gambero Rosso nel 2016 come miglior produttore nel mondo di vini bianchi italiani, oggi continua nel suo lavoro di valorizzazione del territorio.
È stato proprio questo il fulcro dell’incontro, in occasione del Merano Wine Festival, con questi due produttori: la valorizzazione di un territorio che continua a stupire di anno in anno.
Da Gorizia a Bolzano, la caratteristica che accomuna entrambi è l’attenzione alla qualità e alla tipicità dell’area, con un focus sull’utilizzo di vitigni autoctoni a bacca bianca. Questo ha permesso a entrambe le cantine di evolversi e di diventare un caposaldo della viticoltura italiana.
Un altro tema rilevante è stato la successione delle cantine. In giovane età, insieme ad altri colleghi, hanno sempre alimentato la voglia di imparare, di sporcarsi le mani sia in vigna che in cantina. Questo purtroppo non sempre accade fra i giovani che si approcciano a questo mondo, poiché, per citare le parole di Hans Terzer, “presi dalle tecnologie e smartphone di oggi, non colgono le occasioni di imparare dagli esperti”.
In occasione di questa colloquio, abbiamo avuto il piacere di assaggiare due grandi vini i quali hanno fatto la storia delle due cantine.
Merano Wine Festival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann
L’Appius di St. Michael-Eppan, un’idea di Hans che ha saputo mettere in atto aspettato il momento giusto. Questo momento è avvenuto nel 2010, anno in cui è stata prodotta la prima bottiglia, composta prevalentemente da Chardonnay e da percentuali che cambiano in base alle annate di Pinot Grigio, Pinot Bianco e Sauvignon Blanc. Fermentazione e affinamento in barrique, assemblaggi dei vari vitigni dopo un anno e un affinamento in tini di acciaio per tre anni per poi essere messo in commercio.
Abbiamo assaggiato quattro annate:
2010. Giallo dorato, con profumi intensi euna grandissima complessità che virano fino a note tostate. Una persistente avvolgenza contornata da una decisa mineralità. 2016.Giallo paglierino carico e olfatto intenso deciso da grandi sentori erbacei e floreali. Grande equilibrio al gusto, con presenza di un finale vanigliato. 2018. Giallo paglierino con riflessi verdolini e presenza olfattiva di frutta esotica, pesca, mela renetta. Grande freschezza al palato e bevibilità. 2021.Annata in anteprima assoluta. Si presenta con un colore giallo verdolino; profumi di ananas e pesca accompagnati da sentori floreali e accenni di chiodi di garofano. Al palato una grande freschezza e vivacità che invogliano la beva.
Silvio Jermann ci ha voluto omaggiare con tre bottiglie esclusive: 2007.In onore del padre venuto a mancare. Ribolla Gialla, intensità e complessità immensa. Grande freschezza nonostante i 28 anni d’età. 2010. Vino in occasione dei 65 anni di matrimonio dei genitori. Vitigno autoctono, Tocai Friulano. Giallo dorato intenso, profumo di scorza d’arancia e leggera mandorla amara, quest’ultimo viene ritrovata anche al gusto. 2018. Vino in occasione del centenario dell’azienda. Pinot Bianco 100%. Giallo Paglierino, profumi di mela golden, agrumi e zenzero con gusto deciso, succoso e grande persistenza.
Merano WineFestival 2024: Inizia la 33^ Edizione del Salone Enogastronomico tra Eccellenze, Premi e Riflessioni sul Futuro
di Carol Agostini
Domani, venerdì 8 novembre, la città di Merano accoglie l’inizio della 33ª edizione del Merano WineFestival, uno degli eventi più attesi e raffinati del settore enogastronomico italiano e internazionale. Il festival, che proseguirà fino al 12 novembre, vedrà premi, degustazioni e incontri di approfondimento con focus sulle migliori eccellenze di vini, birre, distillati e prodotti gastronomici. Tra gli appuntamenti più importanti, l’assegnazione dei prestigiosi The WineHunter Award Platinum e delle nuove WineHunter Stars, oltre a una serie di eventi esclusivi nel suggestivo scenario del Castello Principesco.
Inaugurazione con Premi e Novità: i The WineHunter Award Platinum e le WineHunter Stars.
Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampaLa cerimonia di apertura si terrà nel prestigioso Pavillon des Fleurs, dove, a partire dalle ore 17:30, sarà assegnato il The WineHunter Award Platinum, massimo riconoscimento della guida The WineHunter che premia le eccellenze enogastronomiche valutate oltre i 95 punti, suddivise nelle categorie Wine, Food, Spirits e Beer. L’evento sarà presentato da Maurizio Di Maggio, noto conduttore di Radio Monte Carlo, e vedrà la partecipazione del patron Helmuth Köcher e del giornalista Andrea Radic, che conferiranno anche cinque premi speciali a produttori distintisi per Genio, Innovazione, Conquista, Famiglia e Territorio.
La stessa sera, il Kurhaus ospiterà una cena di gala durante la quale saranno consegnate le nuove WineHunter Stars. Sette personalità di spicco del settore riceveranno questo premio per il loro contributo all’enogastronomia italiana e internazionale. Tra i vincitori, Gianna Nannini, premiata come Wine Producer; Oscar Farinetti, che riceverà la Communicator Star per il suo contributo alla diffusione della cultura del vino; e la chef Viviana Varese, insignita del titolo di Food Star per il suo impegno e talento nella ristorazione.
Tra i premiati anche Riccardo Cotarella come Winemaker Star, Anna Scafuri di Tg1 Economia come Wine & Food Journalist, Stefano Vitale come Wine Artist, e Valentina Bertini come miglior Wine Manager.
“Intrecci di Vite”: Le Masterclass Esclusive al Castello Principesco
Uno degli eventi più attesi del festival è Intrecci di Vite, un ciclo di quattro masterclass organizzate in collaborazione con Liber Experience, ospitate nella cornice storica del Castello Principesco. Questi incontri, esclusivi e di alto profilo, sono pensati per approfondire la cultura vitivinicola e sono condotti da nomi illustri del settore.
Sabato 9 novembre, alle ore 10:30, il noto imprenditore Oscar Farinetti modererà una conversazione tra Maurizio Zanella e Vittorio Moretti, rappresentanti delle celebri cantine di Franciacorta Cà del Bosco e Bellavista. Alle 16:00, l’attenzione si sposterà sul Sangiovese, protagonista del Brunello di Montalcino e di altre grandi produzioni italiane, con un confronto tra diverse interpretazioni del celebre vitigno.
Innovazione e Sostenibilità: Il Summit Quo Vadis?
Un’importante occasione di dibattito sul futuro del settore vitivinicolo è rappresentata dal summit Quo Vadis?, che si terrà sempre venerdì 8 novembre. Il tema centrale sarà il futuro della viticoltura, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione. Tra i relatori, personalità di spicco del mondo agricolo e vitivinicolo si confronteranno sulle sfide e le opportunità per un settore in continua evoluzione, in risposta ai cambiamenti climatici e alle nuove tendenze di consumo.
Il Cuore del Festival: Degustazioni, Showcooking e Incontri con 440 Aziende da Tutto il Mondo
A partire da sabato 9 e fino a lunedì 11 novembre, il Merano WineFestival entrerà nel vivo, con 330 aziende vitivinicole italiane e 110 internazionali pronte a presentare i loro prodotti a un pubblico di esperti, appassionati e professionisti del settore. Gli eventi principali avranno luogo presso il Kurhaus, che ospiterà anche la GourmetArena, uno spazio dedicato a 130 aziende di prodotti gastronomici, birre e distillati, e che vedrà una serie di showcooking, masterclass e presentazioni di nuovi prodotti.
Tra gli eventi di punta ci sarà il bio&dynamica & more, una rassegna dedicata ai vini biologici, biodinamici, Piwi (vini da vitigni resistenti), e vini prodotti con metodi innovativi, come quelli affinati in anfore o in ambiente subacqueo. In Piazza della Rena, il Mercato della Terra Slow Food offrirà al pubblico la possibilità di conoscere e acquistare prodotti locali sostenibili.
Catwalk Champagne & More: Chiusura tra le Bollicine
Il gran finale del festival, martedì 12 novembre, sarà dedicato al Catwalk Champagne & More, un evento che celebrerà le bollicine del metodo classico. Più di 120 maison di Champagne e spumanti italiani e francesi offriranno degustazioni di alto livello, mettendo in evidenza la ricchezza delle bollicine d’autore. Sarà un’occasione unica per scoprire le migliori proposte nel panorama internazionale delle bollicine, tra cui maison rinomate e nuovi protagonisti del settore.
Merano WineFestival: Un Evento di Respiro Internazionale tra Cultura, Business ed Eleganza
Il Merano WineFestival, da sempre un punto di incontro per gli amanti dell’eccellenza enogastronomica, si fa quest’anno ancora più internazionale con l’introduzione di nuove iniziative come la WH Ambassador Exclusive Lounge e il WH Buyers’ Club. Questi spazi esclusivi sono stati pensati per incentivare incontri d’affari e scambi culturali tra produttori, esperti e acquirenti, consolidando Merano come una vetrina globale per i prodotti enogastronomici di alta qualità.
Vinitaly, grandi curiosità e scoperte per questa nuova edizione
Di Carol Agostini
Dal 14 al 17 aprile 2024, la storica città di Verona ha ospitato la 57ª edizione di Vinitaly, uno degli eventi enologici più prestigiosi a livello mondiale. Questo evento, che si tiene annualmente presso il centro fieristico di Verona Fiere, rappresenta un appuntamento imperdibile per professionisti del settore, appassionati di vino e curiosi, desiderosi di esplorare le ultime tendenze, innovazioni e prodotti dell’industria vinicola e dei distillati.
Un Evento di Rilevanza Internazionale
Vinitaly 2024 è stato un’esperienza unica, con oltre 4.500 espositori provenienti da circa 40 paesi diversi. Gli spazi espositivi hanno coperto un’area di 89.192 metri quadrati, offrendo una vasta gamma di vini, distillati, oli extravergine d’oliva e prodotti correlati. Tra i partecipanti, si sono contati più di 29.600 buyer internazionali, rendendo Vinitaly una piattaforma chiave per la promozione e la commercializzazione del vino italiano su scala globale.
Le Aree Tematiche
La manifestazione ha offerto diverse aree tematiche per soddisfare i gusti e gli interessi di tutti i visitatori:
Sol – Salone Internazionale dell’Olio d’Oliva: Un’area dedicata all’olio d’oliva di alta qualità, dove i visitatori hanno potuto scoprire le eccellenze del settore oleario italiano e internazionale. Vinitaly Bio: Spazio dedicato ai vini biologici certificati, italiani e stranieri, con degustazioni e un negozio di vini biologici. Micro Mega Wines: Una sezione esclusiva per le piccole produzioni di vini di alta qualità, sia autoctoni che internazionali, curata da Ian D’Agata . Mixology: Area dedicata ai cocktail e ai distillati, con masterclass tenute da bartender di fama nazionale e internazionale. International Wine Hall: Una vetrina delle produzioni vinicole e dei distillati di cinque continenti, con un focus sui migliori vini internazionali.
Attività e Degustazioni
Il programma di Vinitaly 2024 è stato ricco di eventi, tra cui degustazioni guidate, masterclass e seminari. Tra le degustazioni più attese ci sono stati i “Grand Tastings”, che hanno incluso sessioni dedicate ai vini spumanti italiani, alle grandi denominazioni come Barbaresco, Barolo, Bolgheri e Brunello, e una esplorazione dei vini italiani in relazione al mercato cinese.
Un’altra attrazione è stata l’evento “Walk Around Tasting”, organizzato da Gambero Rosso, che ha offerto ai partecipanti la possibilità di degustare una selezione dei migliori vini premiati con i Tre Bicchieri.
Non è stato solo un’esposizione di vino, ma anche un’occasione per esplorare e apprezzare la ricchezza culturale e storica di Verona. La città, famosa per il suo patrimonio architettonico e per essere la città di Romeo e Giulietta, ha offerto un’ambientazione suggestiva per questo evento di portata mondiale. Durante il periodo della fiera, si è tenuto “Vinitaly and The City“, un evento parallelo che si è svolto nel centro storico di Verona e che ha permesso ai visitatori di godere di degustazioni, spettacoli e percorsi culturali.
Innovazione e Tecnologia
La manifestazione ha segnato anche la 25ª edizione di Enolitech, la fiera internazionale delle tecnologie applicate alla viticoltura, olivicoltura e alle bevande. Questo evento si è espanso ulteriormente, occupando un’area di 7.600 metri quadrati con circa 150 espositori, di cui il 10% provenienti dall’estero. Enolitech è stata un’opportunità per scoprire le ultime innovazioni tecnologiche che stanno trasformando l’industria vinicola e oleicola.
Per partecipare è stato possibile acquistare biglietti giornalieri o richiedere un freebadge, riservato ai professionisti del settore. La registrazione poteva essere effettuata online, e il freebadge ha permesso l’accesso a tutte le aree della fiera e la partecipazione alle degustazioni gratuite incluse nel programma ufficiale.
Conclusione
L’Evento si è rivelato come un evento imperdibile per tutti gli appassionati di vino e i professionisti del settore. Con la sua vasta gamma di espositori, eventi tematici, degustazioni e seminari, ha offerto un’opportunità unica per esplorare le tendenze globali del mercato vinicolo, fare networking e scoprire le eccellenze del territorio italiano. Verona, con la sua bellezza storica e culturale, ha fatto da cornice perfetta a questo straordinario evento, rendendo Vinitaly 2024 un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.
ViniAmo, Sabato 11 maggio a Roma, 70 cantine, oltre 250 etichette e stand gastronomici
Redazione Carol Agostini
Informazioni generali
Dalle ore 11 fino alle ore 14.30 riservato a giornalisti, comunicatori, ristoratori, distributori, agenti ed enotecari, Dalle ore 14 fino alle ore 21 apertura anche al pubblico
Hotel Cristoforo Colombo Via Cristoforo Colombo 710
Manca poco alla II edizione di ViniAmo, kermesse che sabato 11 maggio porterà nella Capitale 70 cantine italiane – e non solo – e stand gastronomici con prelibatezze nazionali.
Negli ampi e luminosi spazi dell’Hotel Cristoforo Colombo a Roma, zona Eur, si riuniranno 70 produttori dal nord al sud dello Stivale che porteranno in assaggio oltre 250 etichette, offrendo così un quadro ampio e variegato della produzione vinicola italiana. Saranno tante le regioni rappresentate e molte le denominazioni e le indicazioni tipiche che si potranno assaggiare dalle ore 11 (11-14 solo per operatori) fino alle ore 21 passando da spumanti a bianchi, rosati, rossi e vini dolci.
Ospiti di eccezione di questa edizione saranno alcune etichette dalla Francia, zona Champagne, Borgogna e Bordeaux, e dall’Albania.
Lista cantine e produttori gastronomici (in fase di definizione)
PIEMONTE
Podere Moretti (Langhe, Roero)
Taverna Wines (Barbaresco)
LOMBARDIA
Malavasi Vini (Pozzolengo Pr. Brescia)
Coronea (Franciacorta)
TRENTINO ALTO ADIGE
Maso Furli (Lavis Pr. Trento)
FRIULI VENEZIA GIULIA
Tenuta Stella Collio (Go)
Vini Bortolusso (Ud)
Vini Di Gaspero (Faedis UD)
VENETO
CastellAlta (Conegliano)
Terre di Rizzato (Valpolicella)
LIGURIA
Tenuta Maffone (Imperia)
EMILIA ROMAGNA
Cantina Luretta (Piacenza)
Carnevali Vigne e Cantina (Rubiera RE)
TOSCANA
La Ciarliana (Montepulciano)
Col di Bacche (Maremma)
L’Agona Vini (Colli Pisani PI)
Tiberini (Montepulciano)
Podere Casa al Vento (Montepulciano)
Valdorcia Terre Senesi (Val d’Orcia)
Podere Lecci e Brocchi (Chianti classico)
Poggio degli Ulivi (Montalcino)
LAZIO
Antonella Pacchiarotti (Tuscia)
Vinicio Mita (Roma)
Vini Giovanni Terenzi (Piglio)
Casa Mecocci Winery (Vignanello)
Cantina Gaffino (Ardea)
Terre del Veio (Formellese/Veio)
Papalino (Castiglione in Teverina)
Consorzio ROMA DOC
Tenuta Iacoangeli (Genzano di Roma)
Cantina Le Macchie (Rieti)
Casale del Giglio (Nettuno)
UMBRIA
Cantina Napolini (Montefalco)
Cantina Pomario (Lago Trasimeno)
MARCHE
Cantina Cerbero (AP)
Tenute Urani (PU)
Stefano Mancinelli – Morro d’Alba (AN)
ABRUZZO
Cantine Roveri (Ortona CH)
Fattoria Gaglierano (PE)
Tenuta Ulisse (CH)
Vini Biagi (Colline Teramane)
MOLISE
Enoteca Tintilia Food & Wine (Fiano R./Isernia)
Azienda Agricola L’Arco Antico (Pozzilli Isernia)
CAMPANIA
Azienda Vitivinicola Iovino (Campi Flegrei)
Aroma Winery (Irpinia)
Salvatore Molettieri (Irpinia)
PUGLIA
Giancarlo Ceci (Andria)
Re Dauno (Foggia)
BASILICATA
Cantine De Biase (Pollino PZ)
CALABRIA
Farneto del Principe (CS) / Az.Agricola di Apicoltura Pacienza (CS)
Le Conche (CS)
Cantina Malaspina (RC)
SICILIA
Tenute Cuffaro (Agrigento)
Sciare dell’Alba (Etna)
SARDEGNA
Contini 1898 (Oristano)
Podere 45 (Alghero)
TraMonti (Romangia SS)
DISTRIBUZIONI E RAPPRESENTANZE
Gruppo Ravazzolo:
Tenuta Volpare (Trentino)
Klosterhof (Alto Adige)
Cave Monaja (Valle d’Aosta)
Aurelie Berthod (Borgogna)
Romain Tribaut (Champagne)
Château de Reignac (Bordeaux)
ATWine – Consulenze Enologiche:
Antica Tenuta Palombo (Atina FR)
Casale della Ioria (Anagni FR)
Cantina Bacco (Nettuno RM)
Casal De Luca (Aprilia LT)
Murgo Nettunense (zona Anzio RM)
Palazzo Prossedi (Bassiano LT)
I Pampini (Acciarella LT)
AZIENDE ESTERE
Seb Winery Vlore (Albania)
EXTRA VINO:
FOOD E ALTRO
SOFIE (Pasticceria e Cioccolateria)
AGROMNIA Società Agricola (Ranch)
AGRICOLA NASTI (Olio)
FATTORIA DI ALICE (Tartufi, zuppe)
ROMIZZA (Pizza/Impasto pizza)
GASTRONOMIA
AZIENDA AGRICOLA GIORGIO PRATINI
Sponsor di questa II edizione sono NOVACONNECT, FRIMM, ASSOCIAZIONE STUDIO 121, GRUPPO RESTA/STUDIO ADP121
In occasione della 56esima edizione di Vinitaly che ha avuto luogo a Verona all’interno dei padiglioni di Veronafiere dal 14 al 17 aprile, dietro al gentile invito di Alessandra dall’ O, ho visitato lo stand dell’azienda Cà Rovere. L’ incontro è avvenuto sia con Alessandra sia con Marcella Biasin. Un’azienda a forte vocazione spumantistica. Prima di passare all’analisi sensoriale dei vini, sottopongo alcuni cenni sull’azienda.
Cà Rovere si trova sui Colli Berici in provincia di Vicenza nel piccolo borgo di Alonte. Di proprietà della famiglia Biasin, vanta 30 ettari vitati su terreni prevalentemente calcarei, ricchi di minerali e fossili marini, le cui vigne sono circondate da secolari e spontanei boschi, soprattutto di rovere, dal quale prende il nome e poste ad un’ altimetria di 150 metri s.l.m.. Le prime viti sono state piantate oltre 40 anni fa, laddove milioni di anni fa c’era il mare. Inizialmente le uve venivano vendute a terzi. Solo all’inizio degli anni novanta iniziarono a produrre spumanti Metodo Classico. L’ esperienza acquisita negli anni e le basse rese per ettaro sono elementi imprescindibili e sinonimi di qualità.
Al timone dell’azienda, ci sono oggi i dinamici fratelli Matteo, Marco e Marcella Biasin, la terza generazione. Ognuno dei quali ha ruoli e competenze diverse, Matteo è agronomo, Marco enologo e Marcella si occupa di marketing. Ben sette sono le etichette di bollicine ottenute con rifermentazione in bottiglia e con vari dosaggi.
Vini molto eleganti, contraddistinti da una spiccata freschezza e una buona sapidità. Durante questa edizione di Vinitaly è stata presentata la tipologia extra brut, sulla quale campeggia una “M”, acronimo del nome dei tre fratelli. Oltre alle bollicine producono anche un vino bianco, un rosso ed un passito fermi. Lieto di aver approfondito la conoscenza di questa splendida realtà che avevo incontrato a Bologna, in occasione di Slow Wine Fair.
I vini degustati a Verona nella Hall 8 Fivi:
Extra Brut Millesimato 2021– Garganega 100% – 24 mesi di affinamento sui lieviti – Giallo paglierino con perlage fine e persistente, con note di fiori d’acacia, rosa bianca, mela e sottili note agrumate, il sorso è rinfrescante, invitante e persistente.
Brut Nature Millesimato 2018 – Chardonnay e Garganega – 48 mesi sui lieviti – Giallo paglierino brillante con perlage sottile e continuo, emana sentori di fiori di biancospino, acacia, pera, pesca e bergamotto, al palato è vibrante, sapido e duraturo.
Brut Millesimato 2019– Chardonnay e Garganega – 36 mesi sui lieviti – Giallo paglierino con sfumature dorate, perlage fine e brioso, sprigiona note di fiori di ginestra, ananas, pompelmo e mandorla, la freschezza stimola l’avvolgente sorso che rimane in bocca a lungo.
Brut Blanc de Blancs Millesimato 2018 – Chardonnay 100% – 48 mesi sui lieviti – Giallo paglierino brillante, bollicine fini, al naso rivela sentori di zagara, cedro, albicocca e pasticceria da forno, gusto cremoso e saporito, dotato di una lunga persistenza aromatica.
Brut Rosé Millesimato 2018– Chardonnay e Garganega, il Pinot Nero viene aggiunto al momento della sboccatura – 48 mesi sui lieviti – Rosa tenue con riflessi ramati, perlage finissimo e continuo, rimanda sentori di uva spina, fragolina di bosco e agrumi uniti a note di nocciola, sorso dinamico, sapido, coerente e incredibilmente persistente.
Cuvée del Fondatore Millesimato 2013 – Chardonnay e Garganega – 9 anni sui lieviti è lungo affinamento in bottiglia – Giallo dorato intenso, perlage finissimo, dipana eleganti sentori di mela, mandorla, eucalipto e crosta di pane, al palato è cremoso, avvolgente, vibrante e dinamico.
Demi-Sec Millesimato 2018– Chardonnay e Garganega – 48 mesi sui lieviti – Il liquer d’expedition e a base di Garganega passito – Giallo paglierino brillante, perlage fine, al naso libera sentori di frutta esotica, bergamotto, miele e crème noisettes, il sorso è avvolgente, cremoso ed armonioso. Chapeau!
Pitti Taste: nelle bellissima Fortezza Da Basso, edizione straordinaria per location ed aziende
Di Marco Maria Marcialis
Tra il 2 e il 5 febbraio, si è tenuta a Firenze presso l’imponente Fortezza Da Basso la 17ª edizione del Pitti Taste. Questo evento ha sempre avuto un allure forte e potente con un interessante mix di partecipanti tra addetti del settore e veri gourmand e food lover. Accoglienza e desk pienamente organizzati hanno aperto le porte a un viaggio che si prospetta davvero gustoso e goloso.
Diversi padiglioni dedicati al TASTE Italia, dove stand organizzati in modo pregevole hanno accolto gli ospiti in modo straordinario. La lista delle pantagrueliche leccornie è davvero lunghissima, con particolare rilievo per i salumi delle regioni più vocate come la Toscana ed l’Emilia Romagna. Ma un grande plauso ed apprezzamento vanno agli affinatori di formaggi, figure vere e proprie di Cheese Maker o Cheese Master che partendo da formaggi artigianali di alto livello danno spazio a gusto e fantasia, ubriacando i formaggi con vini o distillati e poi adornandoli con spezie, foglie e frutta che ne elevano ancora di più il sapore.
Una bellissima scoperta è stata l‘Italico Caviale di Royal Food, che con i suoi allevamenti di storione crea una selezione di caviale che crea letteralmente scintille in bocca tra sapidità, aromaticità e persistenza. Note di pregio anche per l’abbinamento con i vini di Chiara Soldati di La Scolca, tra cui il metodo classico e la Riserva 100 anni che riescono a stregare in pairing con il caviale.
Ottima la presenza della Sicilia con i distillati di Amara, che raccontano la potenza e il fascino dell’Etna e delle arance rosse coltivate nelle zone pedemontane. Il Tonno, le acciughe e le lavorazioni ittiche della famiglia Testa, partendo dal borgo marinaro di Ognina, hanno conquistato grandi mercati internazionali e molte tavole stellate.
Per rinfrescare il palato, le birre artigianali di Bruno Ribadi, con un packaging accattivante che non passa inosservato, partendo da Palermo fino ad arrivare a Catania, creano birre che sanno di siciliana meraviglia.
Un plauso speciale va alla preparazione, passione, entusiasmo e ricchezza di contenuti con cui ogni singolo espositore racconta il suo personale pezzetto di gusto italiano.
Devo proprio ammettere che è stata un’esperienza piena di “Taste”.
Il Pitti Taste è una delle più prestigiose manifestazioni italiane dedicate al cibo di alta qualità e al settore gastronomico. Si tiene annualmente a Firenze presso la Fortezza da Basso, una delle più importanti strutture storiche della città.
Il Paestum Wine Festival 2024: Una Celebrazione dell’Arte Enogastronomica Nel Cuore dell’Antica Magna Grecia
Di Carol Agostini
Nel suggestivo scenario di Capaccio Paestum, tra le imponenti vestigia dei templi dell’antica città, si è svolta con grande successo la tredicesima edizione del Paestum Wine Festival 2024. Questo evento, che unisce sapientemente cultura, tradizione e gastronomia, ha rappresentato un vero e proprio trionfo dell’arte enogastronomica nel cuore dell’antica Magna Grecia.
Il festival ha offerto ai visitatori l’opportunità unica di immergersi nella ricchezza del patrimonio vitivinicolo locale e nazionale, celebrando le eccellenze della produzione vinicola italiana. Oltre 800 aziende vinicole hanno partecipato, presentando le proprie etichette e offrendo degustazioni guidate che hanno permesso di apprezzare la varietà e la qualità dei vini proposti.
Ma il Paestum Wine Festivalnon è stato solo un’occasione per scoprire pregiati vini, è stato anche un viaggio alla scoperta delle radici culturali e storiche di questo territorio. I templi dorici di Hera e di Nettuno, risalenti al VI secolo a.C., hanno fatto da cornice suggestiva all’evento, ricordando ai partecipanti l’importanza storica di Paestum nell’antica Magna Grecia e la sua ricca tradizione enologica che affonda le radici nei secoli.
La gastronomia locale ha avuto un ruolo di primo piano durante il festival, offrendo ai visitatori l’opportunità di assaporare i piatti tipici della cucina cilentana e campana, rigorosamente accompagnati dai vini della zona. Dalle mozzarelle di bufala DOP ai salumi, dai formaggi ai piatti a base di pesce fresco del Mediterraneo, ogni pietanza ha raccontato la storia e le tradizioni culinarie di questo territorio ricco di sapori autentici.
Ma il Paestum Wine Festival non è stato solo un’esperienza gastronomica, è stato anche un momento di condivisione e di festa, durante il quale i visitatori hanno potuto partecipare a spettacoli teatrali, concerti di musica tradizionale e mostre d’arte, arricchendo ulteriormente il loro viaggio nel mondo dell’enogastronomia e della cultura.
L’edizione 2024 del Paestum Wine Festival ha dimostrato ancora una volta di essere un evento imprescindibile per gli amanti del buon vino e della cultura, unendo in modo armonioso tradizione e innovazione, storia e gastronomia. Con la promessa di nuove scoperte e di nuove esperienze, i partecipanti già non vedono l’ora di tornare l’anno prossimo per vivere ancora una volta l’incanto di questo straordinario festival.
Da comunicato stampa
SUCCESSO SENSAZIONALE AL PAESTUM WINE FEST 2024: 24.000 PRESENZE, 7.200 OPERATORI DI SETTORE E 800 AZIENDE
La tredicesima edizione del Paestum Wine Fest 2024 si è conclusa con un entusiasmo travolgente, con numeri record e partecipazione eccezionale che già proiettano lo sguardo verso il futuro. Con 24.000 visitatori, 7.200 operatori Ho.Re.Ca, 300 espositori e 800 aziende coinvolte, il successo dell’evento è stato celebrato grazie alla collaborazione di figure chiave come Angelo Zarra, Ceo del Paestum Wine Fest, Alessandro Rossi, direttore, e Ottavio Gabriel Sorrentino e Francesco Balbi, co-fondatori.
Il clima di fervore tra gli organizzatori anticipa già l’edizione 2025, con l’annuncio imminente delle prossime date, mentre il direttore Rossi esprime fiducia nel futuro, proiettando il festival verso un’ambizione ancora maggiore di internazionalizzazione e focus sul business.
La cerimonia di premiazione ha visto l’assegnazione di numerosi riconoscimenti ai protagonisti dell’evento, tra cui Paolo Lauciani, Charlie Arturaola, Luciano Ferraro, Alessandra Moneti e Elsa Mazzolini, seguiti da altri illustri personaggi del mondo del vino.
La partecipazione di esperti del settore, tra cui Luciano Pignataro, Riccardo Cotarella e Federico Gordini, ha confermato il prestigio del Paestum Wine Fest come punto di riferimento nel panorama enogastronomico.
Il fondatore Angelo Zarra ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e il supporto delle aziende e dei partecipanti.
Tra le novità di quest’anno, l’annuncio della collaborazione con Poste Italiane per la realizzazione dell’annullo filatelico dedicato all’evento, e la creazione del primo Wine Club “Paestum Wine Fest”.
Un gruppo selezionato di sommelier è stato coinvolto nel programma “Paestum Wine Fest Limited Edition”, mentre la giornata si è conclusa con la consegna dell’esclusivo cavatappi personalizzato e della bottiglia magnum Gillo Dorfles dell’azienda San Salvatore 19.88 ai membri del Wine Club.
Matteo Zappile, Official Brand Ambassador del Paestum Wine Fest, ha espresso soddisfazione per l’edizione di quest’anno, proiettando il focus verso una maggiore valorizzazione del territorio e dei sommelier.
L’evento ha visto la partecipazione di nomi di spicco del mondo dell’enologia, della comunicazione e dell’imprenditoria, consolidando il successo del Paestum Wine Fest 2024 e aprendo le porte a una nuova edizione ancora più entusiasmante.
Curiosità
La Mozzarella di Bufala di Paestum e la Zizzona di Battipaglia: Due Eccellenze Casearie Campane
La Campania è rinomata in tutto il mondo per le sue prelibatezze gastronomiche, tra cui spiccano la Mozzarella di Bufala di Paestum e la Zizzona di Battipaglia, due eccellenze casearie che rappresentano il meglio della tradizione lattiero-casearia della regione.
La Mozzarella di Bufala di Paestum è un formaggio DOP(Denominazione di Origine Protetta) prodotto principalmente nei comuni della pianura del Sele, tra cui appunto Paestum. Ottenuta esclusivamente dal latte di bufala allevata in quest’area, questa mozzarella si contraddistingue per la sua consistenza cremosa e il suo sapore delicato, che la rendono un vero e proprio tesoro della gastronomia campana. Il latte fresco viene cagliato e lavorato artigianalmente secondo antiche tradizioni, dando vita a un formaggio dal gusto unico e inconfondibile.
Diversa è la Zizzona di Battipaglia, un’altra eccellenza casearia della provincia di Salerno. Si tratta di una mozzarella di bufala di dimensioni eccezionali, che può arrivare anche a pesare diversi chilogrammi. La particolarità di questo formaggio sta nella sua lavorazione: la Zizzona viene prodotta utilizzando solo il latte proveniente da bufale di razza mediterranea, che conferisce al prodotto finale un sapore intenso e deciso, accompagnato da una consistenza morbida e filante.
Nonostante entrambe le mozzarelle siano ottenute da latte di bufala, presentano alcune differenze significative. Innanzitutto, la Mozzarella di Bufala di Paestum è più piccola e ha una consistenza più cremosa, mentre la Zizzona di Battipaglia è caratterizzata dalle sue dimensioni imponenti e dal sapore più deciso. Inoltre, la zona di produzione delle due mozzarelle è diversa: Paestum per la prima e Battipaglia per la seconda.
Entrambe le mozzarelle rappresentano un’eccellenza enogastronomica della Campania e sono amate sia a livello locale che internazionale. Sono ingredienti fondamentali in molte ricette della cucina campana e vengono spesso apprezzate da sole, magari accompagnate da un filo d’olio extravergine d’oliva e pomodorini freschi. La Mozzarella di Bufala di Paestum e la Zizzona di Battipaglia sono due autentiche gemme della tradizione culinaria campana, da gustare e apprezzare in tutta la loro bontà e genuinità.
Sfumature degustative il viaggio di Papillae nell’anno 2023
Di Carol Agostini
L’anno 2023 è stato un periodo ricco di emozionanti eventi e iniziative nel mondo del vino, e il magazine Papillae ha fatto un viaggio attraverso un susseguirsi di articoli che hanno raccontato le storie coinvolgenti di manifestazioni, progetti e iniziative promosse da consorzi vitivinicoli, agenzie e enti nel corso dell’anno.
Uno dei momenti salienti raccontati da Papillae è stata la partecipazione e la copertura dettagliata dell’evento “Vinitaly“, la celebre fiera internazionale del vino a Verona. Attraverso reportage approfonditi e interviste esclusive, il magazine ha offerto ai lettori uno sguardo privilegiato sulle ultime tendenze e sui migliori vini presentati dai produttori di tutto il mondo.
Inoltre, il magazine ha dedicato spazio a manifestazioni regionali, come la “Festa del Vino” nelle colline toscane o la “Sagra dell’Uva” nel cuore della Provenza francese. Gli articoli hanno offerto un’immersione nelle tradizioni enogastronomiche locali, raccontando storie suggestive e presentando le eccellenze vitivinicole delle rispettive regioni.
“Identità Golose” è un prestigioso evento gastronomico che si svolge in Italia. Si tratta di un congresso internazionale dedicato alla cucina e all’enogastronomia di alta qualità, che coinvolge chef rinomati, esperti del settore alimentare e appassionati di cucina.
L’evento “Identità Golose” rappresenta un’importante occasione per gli chef di tutto il mondo di condividere le proprie esperienze, conoscenze e creazioni culinarie.
Durante il congresso, vengono organizzate conferenze, presentazioni, show cooking e degustazioni, offrendo agli appassionati di cucina l’opportunità di conoscere le ultime tendenze gastronomiche e di apprezzare il talento di chef di fama mondiale.
Questo evento è considerato uno dei momenti più significativi nel calendario gastronomico italiano e internazionale, un luogo dove la creatività culinaria e l’innovazione si incontrano, promuovendo la cultura del cibo di alta qualità e l’eccellenza gastronomica.
La “Modena Champagne Experience” è un evento dedicato agli amanti dello champagne e si tiene a Modena, in Italia. Questo evento offre un’esperienza unica per conoscere, assaggiare e scoprire i migliori champagne provenienti da diverse case vinicole rinomate.
Durante la Modena Champagne Experience, i partecipanti hanno l’opportunità di degustare una selezione di champagne provenienti da diverse regioni della Francia, apprendendo al contempo informazioni dettagliate sul processo di produzione, sulle varietà di uve utilizzate e sulle caratteristiche sensoriali di ciascun vino.
L’evento di solito prevede la partecipazione di produttori di champagne di prestigio, esperti del settore e sommelier, che condividono la propria conoscenza e passione per questo vino effervescente, offrendo una prospettiva approfondita sulla cultura e sull’arte di degustare lo champagne.
La Modena Champagne Experience rappresenta un’occasione unica per gli appassionati di vino e per coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza sul mondo dello champagne, offrendo la possibilità di esplorare una vasta gamma di etichette di alta qualità in un ambiente accogliente e ricco di informazioni.
Il “Consorzio del Vino Brunello di Montalcino” organizza diversi eventi legati a questa rinomata denominazione vinicola. Il “Benvenuto Brunello” è uno di questi eventi e rappresenta un momento significativo nel mondo del vino.
Il “Benvenuto Brunello” è una celebrazione annuale che si tiene a Montalcino, in Toscana, per presentare il nuovo anno della vendemmia di Brunello di Montalcino. Solitamente si svolge nel mese di febbraio o marzo, e offre agli appassionati di vino l’opportunità di degustare le nuove annate dei vini Brunello appena imbottigliati, oltre a molte altre attività.
Durante il “Benvenuto Brunello“, le cantine del Consorzio aprono le loro porte al pubblico per degustazioni guidate delle nuove annate di Brunello di Montalcino. È un’occasione per conoscere da vicino il territorio, le tradizioni e il processo di produzione di questo prestigioso vino.
Inoltre, l’evento comprende spesso seminari, conferenze e degustazioni guidate condotte da esperti del settore, sommelier e enologi, offrendo approfondimenti sulle caratteristiche organolettiche, la storia e le tecniche di produzione del Brunello di Montalcino.
Il “Benvenuto Brunello” è un momento molto atteso sia dagli operatori del settore che dagli appassionati di vino, in quanto offre l’opportunità di scoprire le nuove annate di un vino iconico e di immergersi nella cultura vinicola di questa affascinante regione della Toscana e conoscere in anteprima le nuove annate dei vini toscani, offrendo un’opportunità unica di scoprire le caratteristiche e le potenzialità delle annate in arrivo.
Questi eventi sono organizzati solitamente all’inizio dell’anno e coinvolgono diverse denominazioni vinicole toscane, come il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano e molti altri. Le degustazioni delle “Anteprime della Toscana“ permettono agli operatori del settore, ai sommelier, ai giornalisti specializzati e agli appassionati di vino di provare in anteprima i vini della nuova annata prima che vengano messi sul mercato.
Durante queste manifestazioni, le cantine e i produttori presentano le loro nuove annate, spesso accompagnate da eventi collaterali come seminari, sessioni di degustazione guidata e incontri con gli enologi. È un’occasione non solo per assaggiare il vino, ma anche per comprendere meglio il territorio, il lavoro dei produttori e le specificità di ogni denominazione.
Le “Anteprime della Toscana” rappresentano un momento di grande interesse per gli appassionati di vino, permettendo loro di essere tra i primi a scoprire le nuove annate e le peculiarità che caratterizzano i vini toscani, rinomati in tutto il mondo per la loro qualità e tradizione.
La Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco rinomato e celebrato nella regione toscana. Per quanto riguarda eventi specifici dedicati alla Vernaccia di San Gimignano, esiste l’”Anteprima Vernaccia di San Gimignano”.
Questo evento si svolge solitamente all’inizio dell’anno, spesso nel mese di febbraio o marzo, e offre l’opportunità di presentare in anteprima la nuova annata della Vernaccia di San Gimignano. Le cantine della zona aprono le loro porte ai produttori, agli esperti del settore, ai giornalisti e agli appassionati di vino per permettere loro di degustare le nuove annate del vino Vernaccia di San Gimignano, appena imbottigliate.
Durante l‘Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, oltre alle degustazioni delle nuove annate, vengono spesso organizzati eventi collaterali come visite guidate alle cantine, incontri con gli enologi e seminari che approfondiscono la conoscenza di questo vino particolare e delle sue caratteristiche.
Questo evento offre una preziosa opportunità per coloro che amano la Vernaccia di San Gimignano di essere tra i primi a degustare le nuove annate e di immergersi nell’esperienza enogastronomica e culturale offerta da questa denominazione vinicola toscana.
“Taste” è un evento enogastronomico di grande prestigio che si svolge in diverse città del mondo, offrendo un’esperienza culinaria unica e coinvolgente. Le manifestazioni “Taste” sono organizzate da “Taste Festivals Limited” e si tengono in diverse località, tra cui Londra, Milano, Amsterdam e altre città di rilievo.
Gli eventi “Taste” sono caratterizzati da una selezione accurata di ristoranti e chef di fama, che presentano i loro piatti più iconici e creazioni culinarie innovative. I partecipanti hanno l’opportunità di assaporare piccoli piatti gourmet, provare vini di alta qualità e partecipare a sessioni di degustazione guidata, incontri con chef e dimostrazioni culinarie dal vivo.
Inoltre, “Taste” offre spesso un ambiente vivace e sociale, con diverse attività collaterali come concerti dal vivo, spettacoli di intrattenimento e la presenza di produttori artigianali di cibo e bevande.
Gli eventi “Taste” sono considerati occasioni straordinarie per gli amanti del cibo e del vino, offrendo l’opportunità di esplorare una vasta gamma di sapori e scoprire la cucina innovativa di chef di fama, il tutto in un’atmosfera di festa e divertimento.
FIVI sta per “Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti” ed è un’associazione che rappresenta e sostiene i vignaioli indipendenti in Italia. Fondata nel 2008, la FIVI riunisce produttori di vino che si distinguono per la gestione diretta e personale dei vigneti e delle cantine, nonché per la produzione di vino di qualità.
L’obiettivo principale della FIVI è quello di tutelare e promuovere l’attività dei piccoli e medi produttori vitivinicoli indipendenti, difendendo la loro autonomia, la diversità dei territori e delle tradizioni vinicole locali. L’associazione s’impegna anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore e sull’importanza di sostenere la produzione di vino artigianale e di qualità.
La FIVI organizza diverse iniziative, eventi e manifestazioni in Italia per favorire la conoscenza dei vini dei suoi associati, promuovendo la partecipazione a fiere, degustazioni e incontri enogastronomici. Inoltre, si impegna attivamente per tutelare l’ambiente, promuovere la sostenibilità e incoraggiare pratiche di produzione responsabili tra i suoi membri.
L’associazione FIVI svolge un ruolo significativo nel panorama vitivinicolo italiano, sostenendo la produzione di vino di qualità, valorizzando la tradizione e l’autenticità dei territori e contribuendo alla promozione dei produttori vitivinicoli indipendenti.
“Beviamoci sud“ è un evento che celebra la cultura, le tradizioni e la cucina del Sud Italia. Questi eventi possono comprendono degustazioni di prodotti tipici, e molto altro.
L’obiettivo principale di tali eventi è quello di promuovere e valorizzare le peculiarità e le ricchezze culturali del Sud Italia, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire e apprezzare le tradizioni locali, i prodotti tipici e la calda ospitalità di questa regione.
“Beviamoci sud” è un modo per esplorare e celebrare la cultura meridionale italiana, creando un ponte tra le diverse tradizioni italiane e promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento delle peculiarità regionali del Paese.
“Vignaioli Contrari”è un movimento o un gruppo di vignaioli italiani che si identificano per la loro posizione contraria alle pratiche convenzionali della viticoltura e della produzione vinicola. Questi vignaioli aderiscono a filosofie e approcci più alternativi, sperimentando tecniche di coltivazione biodinamiche, biologiche o naturali e privilegiando la produzione di vini artigianali, spesso senza l’uso di additivi chimici.
L’associazione o il movimento “Vignaioli Contrari” può anche essere un gruppo di produttori che si unisce per difendere la loro visione artigianale e indipendente della viticoltura, distinguendosi dall’approccio più industriale e convenzionale presente in certi settori della produzione vinicola.
Solitamente, questi produttori condividono valori comuni come la sostenibilità ambientale, il rispetto per il territorio, la biodiversità e la produzione di vini che riflettano il carattere del luogo e l’autenticità del produttore.
Tuttavia, è importante notare che potrebbe non esistere un’unica organizzazione ufficiale denominata “Vignaioli Contrari“, ma piuttosto un insieme di vignaioli o piccoli produttori che si identificano con questi principi di produzione alternativa e di valorizzazione della tradizione artigianale nella produzione del vino.
Papillae ha anche messo in evidenza progetti innovativi di consorzi e enti che mirano a promuovere la sostenibilità nel settore vinicolo. Le iniziative di certificazione ambientale e le strategie volte a ridurre l’impatto ambientale nella produzione del vino sono state al centro di articoli approfonditi, offrendo ai lettori una visione delle pratiche sostenibili adottate nell’industria vinicola.
Partesa Vini, un appuntamento imperdibile nel calendario enologico, si distingue come un’occasione straordinaria per esplorare la ricchezza dei vini italiani. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano offre invece uno sguardo privilegiato sulle etichette di questo rinomato vino toscano, con degustazioni guidate e approfondimenti sulla sua storia millenaria.
Altrettanto prestigioso è il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, che porta in primo piano il carattere unico del Morellino, un vino rosso di Maremma dal sapore avvolgente e raffinato. La Slow Wine Fair, con il suo approccio attento e sostenibile, promuove un’esperienza enogastronomica all’insegna della qualità e dell’autenticità, evidenziando produttori che abbracciano pratiche eco-friendly.
Il Rome Wine Expo di Riservagrande, una vetrina per le eccellenze vinicole italiane e internazionali, attrae gli appassionati del settore con degustazioni esclusive e incontri con produttori di spicco.
L’Anteprima Chianti Classico, invece, si distingue per presentare in anteprima le ultime annate di questo rinomato vino toscano, offrendo un’occasione unica di apprezzarne l’evoluzione e la complessità.
Il Consorzio Vini di Abruzzocelebra invece la diversità dei vini abruzzesi, dal Montepulciano d’Abruzzo al Trebbiano d’Abruzzo, attraverso eventi che valorizzano le peculiarità di questa regione vitivinicola.
Il Merano WineFestival rappresenta un faro nel mondo degli enoappassionati, attirando gli amanti del vino, esperti del settore e produttori nell’affascinante città di Merano, nel cuore dell’Alto Adige, nel Nord Italia. Rinomato per la sua esclusività e raffinatezza, questo festival cura una prestigiosa selezione di vini eccezionali provenienti da tutto il mondo.
I partecipanti possono immergersi in un’atmosfera di eleganza e sofisticatezza, gustando una vasta gamma di vini di alta qualità, accuratamente selezionati tra le cantine e i vigneti più rinomati. Gli espositori, scelti con cura, presentano le loro migliori etichette, spaziando dalle varietà classiche a vini innovativi e di nicchia.
Oltre alle degustazioni, il Merano WineFestival offre una serie di eventi collaterali, tra cui degustazioni guidate condotte da esperti del settore, seminari, conferenze e workshop che approfondiscono vari aspetti del mondo del vino. Questi momenti permettono agli appassionati di approfondire le loro conoscenze, scoprire nuove tendenze e apprezzare la complessità e la diversità dei vini presentati.
Inoltre, è comune che il festival includa la partecipazione di produttori di prodotti gastronomici di alta qualità, offrendo un’esperienza completa che non solo celebra il vino ma mette anche in luce l’eccellenza culinaria della regione.
La suggestiva location, l’ampia selezione di vini di pregio e la possibilità di interagire direttamente con produttori ed esperti del settore fanno del Merano WineFestival un evento imperdibile per gli amanti del buon vino e della cultura enogastronomica.
Inoltre, il magazine ha esplorato progetti di ricerca e sviluppo che hanno portato a nuove tecniche di coltivazione e vinificazione, evidenziando l’importanza dell’innovazione nel mantenere l’eccellenza e la competitività del settore vitivinicolo.
Attraverso una ricca selezione di articoli, Papillae ha tracciato un percorso entusiasmante attraverso gli eventi, le manifestazioni e i progetti nel mondo del vino nel corso del 2023. Offrendo un mix di informazioni dettagliate, storie coinvolgenti e approfondimenti sulle tendenze emergenti, il magazine ha continuato a essere un’importante fonte di conoscenza e ispirazione per gli appassionati del settore vinicolo.
Vista, Seduzione, e Vino: Un’Armonia Perfetta nel Calice
Di Carol Agostini
Nel mondo affascinante della degustazione del vino, l’esperienza coinvolge i sensi in un intrigo avvincente tra vista, seduzione e il nettare degli dei. Ogni sorso diventa un atto rituale, un’occasione per esplorare la connessione tra l’arte visiva, la seduzione sottile e l’essenza stessa del vino. Un’unione perfetta quella tra cibo, vino e l’arte della Seduzione Visiva in cui la degustazione della bevanda raggiunge il suo apice quando si fonde con l’arte culinaria.
C’è un senso che si distingue per la sua capacità di sedurre, intrigare e creare connessioni profonde: la vista. In questa esplorazione sensoriale, ci immergeremo nell’arte di sedurre attraverso la vista, intrecciando il mondo del vino con la pittura, la cultura, la tradizione e il cinema.
Il cibo diventa complice nella danza della seduzione, amplificando i sapori del vino e completando l’esperienza multisensoriale. La vista del cibo, inoltre, armonizza con i colori del nettare degli dei , creando un tableau gustativo che soddisfa tutti i sensi.
Sempre attento il nostro sguardo al futuro dell’enogastronomia che attinge con passione e schemi mentali, emozionali all’unione tra la vista, la seduzione e il vino, nella quale tutto si trasforma in un viaggio senza fine. La connessione tra arte, cultura, tradizione e territorio trova la sua massima espressione in ogni bicchiere di vino.
Il piacere visivo diventa “le fil rouge” di un’esperienza multisensoriale che si rinnova di sorso in sorso, invitando ad alzare il calice a un futuro in cui la bellezza del vino continua a ispirare e sedurre.
Colore e Carattere: Il Linguaggio Visivo del Vino
La vista è la prima compagna di questo viaggio sensoriale. Il colore del vino, intenso rosso rubino o delicato giallo paglierino, anticipa il suo carattere. Un rosso profondo può evocare passioni ardenti, mentre un bianco cristallino promette freschezza e leggerezza. L’osservazione attenta di questa tavolozza visiva diventa il primo capitolo di un’esperienza che coinvolge mente e cuore.
La vista, la seduzione e il vino intrecciano le loro trame in un racconto senza tempo.
Ogni bicchiere è una pagina di questo libro sensoriale, dove l’arte visiva si fonde con la seduzione e la ricchezza del vino. Un invito a esplorare, assaporare e ammirare, perché nel calice si cela un mondo in cui la vista diventa il primo capitolo di un’esperienza eterea e appagante.
Se dovessi raccontare i colori del vino direi che sono delle pennellate di emozioni, ad esempio per me i rossi profondi di un Cabernet Sauvignon richiamano paesaggi autunnali, mentre i toni dorati di uno Chardonnay portano alla mente il calore del sole estivo. Questa connessione tra il colore del vino e l’arte pittorica è stata esplorata da numerosi artisti nei secoli.
Seduzione nel Calice: Danza di Aromi e Sapori
La seduzione inizia con l’approccio al calice. I profumi avvolgenti che si liberano al momento dell’apertura della bottiglia sono la promessa di un incontro sensoriale unico. Note fruttate, floreali o speziate danzano nell’aria, creando una coreografia di aromi che anticipano il primo sorso. La seduzione è qui, nel mistero di ciò che il vino rivelerà nei dettagli dei suoi sapori. Un rituale di degustazione che coinvolge la vista giocando un ruolo centrale.
L’osservazione del colore del vino, la sua limpidezza e la consistenza delle lacrime sulle pareti del calice sono dettagli che arricchiscono l’esperienza. La luce che filtra attraverso un vino rosso può trasformare il bicchiere in una gemma preziosa, mentre un bianco cristallino riflette la purezza del suo sapore.
Il Vino Come Opera d’Arte: Etichette e Presentazione Visiva
La bottiglia stessa è una tela bianca, pronta a raccontare la sua storia attraverso un’etichetta curata. L’arte visiva si fonde con il contenuto, trasmettendo emozioni e raccontando il territorio da cui proviene il vino. La seduzione diventa palpabile quando gli occhi si posano su un’etichetta raffinata, preludio a un viaggio gustativo unico.
Le bottiglie spesso diventano opere d’arte, oltre al contenuto, anche l’involucro del vino può essere una fonte di informazioni, di attrazione e di sogni. Le etichette ricercate e i design accattivanti raccontano storie, evocano emozioni e trasformano ogni bottiglia in una piccola galleria d’arte.
L’arte visiva si fonde così con l’esperienza gustativa, creando un connubio di piacere estetico e sinfonia di gusti e colori.
Molti eventi culturali sono dedicati a questo sodalizio e sono sempre più diffusi. Mostre tematiche, concerti nei vigneti e performance artistiche durante le degustazioni creano un legame tra queste due forme d’arte. Un sorso di vino diventa così una partitura di gusti e colori, con la cornice di un’atmosfera artistica che avvolge i presenti.
Il Territorio Raccontato dal Vino: Una Veduta Panoramica
Ogni sorso è un viaggio attraverso il territorio. La vista si estende oltre il calice, abbracciando i paesaggi che hanno dato vita a quel nettare prezioso. Le vigne baciare dal sole, i vigneti accarezzati dal vento: la seduzione si amplifica attraverso la veduta panoramica di luoghi intrisi di storia e tradizione. I territorio vinicoli diventano paesaggi dipinti dal vino; le regioni vinicole sono veri e propri capolavori della natura.
Dai vigneti collinari della Toscana, che io amo ad esempio, alle vigne che si specchiano nelle acque tranquille della Borgogna, ogni territorio vinicolo è un paesaggio dipinto dalla mano della terra stessa. L’associazione tra territorio e arte si manifesta nei dipinti che ritraggono questi paesaggi unici, catturando l’anima del vino in ogni singolo grappolo d’uva.
Cinematografia e Cultura: Un Racconto Visivo di Storie Vinicole
Il legame tra vino e cultura si nutre anche attraverso il cinema. Film che esplorano le vigne, le cantine e le storie intrecciate al mondo del vino diventano una finestra visiva su un universo ricco di emozioni. La seduzione si evolve in un racconto filmico che trasporta gli spettatori in viaggi sensoriali attraverso campi di vite e bottiglie maturate.
Una proiezione di gusti e visioni che hanno il potere di trasportarci in mondi lontani, di suscitare emozioni profonde e di stimolare i nostri sensi. In molte pellicole, il vino è protagonista, diventando un simbolo di eleganza, passione e connessione umana. Un bicchiere di Merlot in “Sideways” diventa una metafora della vita, mentre una bottiglia di Château Margaux in “Mondovino” rappresenta il conflitto tra tradizione e modernità nelle regioni vinicole.
La Visione del Futuro: Innovazioni Visive nel Mondo del Vino
Oggi, la tecnologia si unisce alla tradizione nel mondo del vino. Applicazioni e realtà virtuale offrono tour virtuali delle cantine, consentendo agli appassionati di esplorare visivamente i luoghi di produzione senza muoversi fisicamente. Le etichette intelligenti forniscono informazioni dettagliate sulla storia del vino, portando l’esperienza visiva oltre il semplice contenuto della bottiglia.
Un quadro in evoluzione quello della tradizione e dell’innovazione nel rapporto tra sensi e vino, in cui l’arte del nettare degli dei è anche un dialogo profondo, con radici storiche e di credenze. Le antiche cantine che custodiscono bottiglie invecchiate sono come musei, conservando la storia in ogni tappo stappato. Allo stesso tempo, le nuove generazioni di vignaioli introducono tecniche innovative, creando opere d’arte enologiche moderne che sfidano le convenzioni.
Vino e Fotografia: Momenti Catturati nel Tempo
La fotografia è un’altra forma d’arte che si intreccia con il mondo del vino. Immortalare un momento durante una cena con un bicchiere di vino in mano diventa un modo per catturare non solo l’istante, ma anche l’atmosfera e le emozioni legate a quella bottiglia. Le foto diventano così una galleria personale di esperienze enologiche.
L’Abbinamento Perfetto: Vino, Cibo e tanto altro…
L’arte di abbinare il vino al cibo è un matrimonio di sapori e aromi che si estende ben oltre il palato. Immaginate di degustare un vibrante Sauvignon Blanc accanto a un piatto di ostriche fresche, mentre un dipinto di Monet cattura la luce riflessa sull’oceano. L’esperienza diventa un quadro vivente, in cui il gusto, la vista e l’arte si fondono armoniosamente.
Cos’è per me questa trilogia che mi ha sedotto dal primo istante?
Ritengo che il vino sia molto più di una bevanda; è un viaggio sensoriale che coinvolge la vista, la mente e l’anima. Da opere d’arte pittoriche a paesaggi vinicoli mozzafiato, da film suggestivi a etichette di design, il mondo del vino è intrinsecamente legato all’arte e alla cultura, alla passione, all’intrigo. In ogni bicchiere, si cela un dipinto vivente che racconta storie millenarie e invita a brindare all’arte di vivere, gioire e godere.
19° Concorso Gastronomico Radicchio d’Argento si colora di Rosso
Redazione – Carol Agostini
19° Concorso Gastronomico Radicchio d’Argento categoria Chef e RistorantiRiservato al Radicchio IGP di Verona Bando di concorso per chef e ristoranti nazionali-internazionali.
Il 15 Ottobre 2023 presso il Castello di Bevilacqua via Roma -50 Bevilacqua VR, ci sarà l’annuale Concorso regionale Radicchio d’Argento giunto quest’anno alla 19^ edizione.
Manifestazione per la valorizzazione del radicchio rosso IGP Verona ( quello delle nostre valli) l’iniziativa vuole incentivare l’opportunità di crescita in modo attivo a nuove prospettive per un turismo di campagna , forme esperienziali diverse da format di turismo classico gli Chef in
concorso dovranno creare nuove ricette pur rispettando tradizioni e qualità dei prodotti il concorso coinvolge 4 Chef non solo della Provincia Veronese ma anche di altre provincie e regioni nazionali ed internazionali.
Il programma prevede nella mattinata un convegno a tema, quest’anno a differenza delle edizioni passate il tema sarà “LA CAMPAGNA VENETA STRAORDINARIA RISORSA DEL TURISMO RICETTIVO ESPERIENZIALE” in questo periodo storico, il nostro obbiettivo sarà quello di evidenziare le possibili opportunità che l’agroalimentare potrà dare al turismo esperienziale, dalla terra alla tavola con tutti i passaggi previsti dal mercato.
Per noi la sua presenza all’apertura del convegno e parte della giuria tecnica darebbe all’evento un valore aggiunto, l’invito è rivolto anche ad un suo accompagnatore.
Ecco alcune informazioni:
il 15 Ottobre il convegno inizierà alle ore 10:45 nel Salone convegni con relatori, coordinati da un presentatore e accompagnato da una giornalista moderatrice. Alle ore 12:30 inizierà il concorso di cucina con il servizio ai tavoli, il compito di sarà di creare una nuova ricetta con radicchio di base o aggiunto, le portate in tavola saranno 4 da l’antipasto, un primo, un secondo e un dolce, ogni Chef avrà una brigata di giovani in cucina e un staff di sala. La giuria tecnica sarà composta dai 4 -5 relatori e da esperti operatori del gusto per un totale di 9 componenti, mentre nella giuria popolare faranno parte tutti i commensali ai tavoli
Programma Riassuntivo
1. Il Concorso è organizzato dall’Associazione Pro Loco Carpanea Casaleone, in collaborazione Consorzio Radicchio IGP Verona, Confraternita del radicchio IGP Verona con la collaborazione della Regione del Veneto, della Provincia di Verona, della Camera di Commercio di Verona, della Federazione Coldiretti Verona, è aperto a tutti gli operatori del settore alberghiero ed enogastronomico nazionale.
2. All’Associazione Casaleone Carpanea è affidata la segreteria organizzativa.
3. Una Conferenza Stampa, che si terrà in Verona nella Sala Rossa – Palazzi Scaligeri con la partecipazione di Autorità ed esperti di gastronomia, anticiperà di una settimana la manifestazione allo scopo di illustrare l’obiettivo che si intende raggiungere, portare a conoscenza degli Chef le eccezionali qualità ed i molteplici utilizzi in cucina del Radicchio di Verona IGP.
4 La manifestazione si svolgerà il 15 ottobre 2023 nella location di un prestigioso ristorante ( Castello di Bevilacqua ) con il seguente programma: ore 10:00 accoglienza ospiti e presentazione dei giudici che dovranno eleggere il vincitore, concorso) Tavola Rotonda con la partecipazione di giornalisti ed esperti di gastronomia, operatori economici del settore agroalimentare, dopo il convegno segue aperitivo. ore 13:00 pranzo di gala. Il Ristorante ospitante mette a disposizione Cucine locali ed attrezzature per i partecipanti al Concorso.
4. Il pranzo del Concorso prevede un piatto innovativo a base del prodotto tipico radicchio IGP Verona con la preparazione di: un antipasto, un primo, un secondo, un dolce.
5. Ogni concorrente dovrà essere pronto a preparare uno dei piatti previsti dal menu come da ricetta presentata ( solo un Piatto).
6. Una Commissione, composta da tre membri, uno scelto dal Consorzio delle Pro Loco del Basso Veronese, uno scelto dal Consorzio del Radicchio Rosso di Verona ed uno scelto dal comitato degli agriturismi non in concorso, si sorteggerà i 4 concorrenti che avranno presentato domanda. I risultati del sorteggio saranno immediatamente comunicati agli interessati.
7. Gli agriturismi che vorranno partecipare dovranno dare la loro adesione entro 15 Settembre 2023, accettando questo Regolamento, tramite domanda di partecipazione, indirizzata alla Pro Loco di Casaleone, Via C. Battisti, n.4, CAP 37052 Casaleone (VR), 3332510947 – Fax 0442339630 – posta elettronica e responsabile progetto -enricaclaudiadefanti@gmail.com.
8. L’adesione è libera e gratuita.
9. I concorrenti possono preparare il piatto da loro presentato, che dovrà essere sufficiente per (Assaggio) 150 ospiti, nella cucina del ristorante ospitante. La cucina sarà a disposizione dei concorrenti dalle ore 9:00 del 15 ottobre 2023.
10. Ad ogni concorrente, saranno rimborsate le spese sostenute (da concordare con l’organizzazione) per la preparazione del piatto presentato.
11. Ai concorrenti provenienti da località distanti è riservata una quota per spese di viaggio. La Giuria finale è composta da cinque esperti di gastronomia, più un segretario senza diritto di voto, si designerà un unico vincitore per ogni categoria – che riceverà il Trofeo Radicchio d’Argento 2023 tutti gli altri partecipanti riceveranno un artistico attestato di partecipazione. Il vincitore non potrà partecipare alle tre successive edizioni del Concorso.
12. E’ prevista anche una votazione da parte di tutti gli invitati. Al concorrente, che avrà ricevuto il maggior numero di consensi verrà consegnata una pergamena-targa di riconoscimento + verrà considerato un secondo premio con buoni premio degli sponsor.
13. All’interno della cucina potranno accedere solamente 2 cuochi 1 Chef in concorso, il servizio ai tavoli sarà svolto dal personale di servizio del Castello Bevilacqua.
14. A concorso iniziato nessuno dei concorrenti in gara potrà entrare nella sala ristorante.
15. Ogni concorrente dovrà consegnare la ricetta del piatto presentato tradotta in tre lingue- italiano, tedesco, inglese.
Giuria Tecnica Primo premio per lo Chef vincitore
Giuria popolare- saranno corrisposti premi consistenti in prodotti alimentari sponsorizzanti ( Grana Padano- prosciutto Veneto, Vini Veronesi, pasta ecc.)
Tutti i concorrenti partecipanti saranno parte visiva con il Demo di TV e riviste specializzate nelsettore agroalimentare.