Divinea: Formazione sul territorio, incontra Consorzi e aziende del vino per migliorare l’Unoturismo e le vendite dirette
Redazione – Carol Agostini
Da ottobre 2023 tornano gli appuntamenti formativi dedicati alle realtà vitivinicole, il 19 e 20 ottobre 2023 è il turno delle aziende di Piacenza, Oltrepò Pavese e Parma.
A seguire gli incontri con le aziende del Consorzio Tutela Lugana DOC e del Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria.
Conoscere nuove strategie e innovazioni per incrementare le vendite dirette al consumatore e l’esperienza enoturistica. È questo il focus degli incontri di formazione promossi dall’impresa tecnologica Divinea dedicati alle cantine e ai Consorzi di tutela del mondo del vino. Dopo i fortunati incontri con il Consorzio Tutela vini della Maremma Toscana e gli eventi con le cantine della zona di Conegliano Valdobbiadene, del Chianti Classico e della Valpolicella, Divinea si prepara – giovedì 19 e venerdì 20 ottobre 2023 – ad incontrare le cantine del territorio Piacenza, Oltrepò Pavese e Parma, per proseguire con le aziende del Consorzio Tutela Lugana DOC e del Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria.
La forte esperienza tecnologica di Divinea nell’analisi dei dati e nella gestione di strumenti innovativi trova un’alleanza nella collaborazione con i più importanti Consorzi di Tutela e nelle cantine dei territori più vocati. Insieme metteranno a disposizione delle aziende vitivinicole italiane la conoscenza nella strategia digitale e quella del dato, offrendo contenuti altamente formativi che gettano le basi alle aziende di domani. “La missione di Divinea è quella di essere pionieri nella divulgazione della raccolta e dell’analisi del dato che, – afferma Filippo Galanti, Co-Founder & Business Development Divinea – insieme al marketing online, hanno il potere di valorizzare l’attività enoturistica e le vendite dirette.
Con il nostro software Wine Suite, già oggi, aiutiamo oltre 300 aziende vitivinicole a crescere e, grazie alla pubblicazione del Report Enoturismo e Vendite Direct-to-consumer 2023 stiamo contribuendo a far crescere la cultura del dato, ancora poco diffusa tra le cantine italiane. Siamo molto soddisfatti di questi primi incontri, che ci hanno avvicinato alle più importanti realtà vitivinicole, e speriamo che sempre più enti di tutela ci contattino per digitalizzare il mondo del vino e proiettarlo in un futuro che è già presente”.
Durante gli incontri si analizzeranno strategie per incrementare le vendite dirette al consumatore, ottimizzando la presenza online delle cantine attraverso siti web all’avanguardia, eCommerce, wine club e una gestione mirata dei social media. Si approfondiranno inoltre le tecnologie all’avanguardia a disposizione delle cantine per semplificare ogni aspetto operativo. Tra gli argomenti trattati ci saranno: la domanda e l’offerta enoturistica; le vendite online e in cantina; il CRM come strumento per la raccolta e la segmentazione dei dati; il mail marketing; la testimonianza di una o più cantine ospiti, una sessione di domande e risposte.
Le attività di formazione gratuita per i prossimi mesi sono in programmazione in collaborazione diretta con gli enti territoriali. Per maggiori informazioni sulle prossime date o per organizzare una sessione di formazione gratuitaall’interno di un ente territoriale o di un consorzio di tutela scrivere a comunicazione@divinea.com
Formazione su Enoturismo e vendite in cantina: la formula vincente promossa da Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana
Redazione
L’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana hanno collaborato per offrire una giornata di formazione dedicata ai soci del Consorzio. Si è tenuta lo scorso 20 gennaio a Rocca di Frassinello ed ha riscosso un grande interesse
Grande interesse per l’evento formativo “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica”, promosso dall’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e che si colloca all’interno di un progetto di formazione ai territori del vino. Lo scorso 20 gennaio le cantine associate del Consorzio si sono date appuntamento a Rocca di Frassinello, Gungiarico (Grosseto), per parlare di enoturismo, vendite online e in cantina, CRM e analisi dei dati, marketing online e vendite direct to consumer.
“La giornata di formazione dello scorso 20 gennaio, per la quale ringraziamo ancora Divinea per la professionalità e la disponibilità dimostrata, – dichiara Luca Pollini, Direttore del Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana – ha fatto riscontrare un’ampia partecipazione tra le aziende del Consorzio, segno che l’argomento è fortemente sentito e di grande attualità. E non può essere diversamente quando si parla di Enoturismo – al quale è direttamente correlato anche il tema delle vendite dirette in cantina e di quelle online – che, per il territorio della Maremma Toscana, rappresenta un tema strategico.
Dal consolidamento e dalla crescita dell’enoturismo in Maremma dipende anche lo sviluppo del nostro territorio e delle aziende vitivinicole che operano in questo meraviglioso ambiente, che ha ampie potenzialità di crescita.”
La formazione è un elemento fondante di Divinea che, oltre a proporre cicli di webinar gratuiti per le cantine (il prossimo calendario avrà inizio a febbraio), ha creato il portale Wine Suite Academy, lo spazio digitale di formazione continua e gratuita dedicata alle cantine e ai professionisti del vino con contenuti di digital marketing, enoturismo, vendite online e strumenti pratici per fare crescere il business del vino.
“Formare e in-formare fa parte della nostra identità e come impresa tecnologica vogliamo essere sempre più un punto di riferimento per le cantine che vogliono far decollare le vendite in cantina attraverso strumenti innovativi. – sottolinea Filippo Galanti, CBO e Co-founder di Divinea – Occasioni come quella nata con il Consorzio Tutela Vini Maremma Toscanasono per noi stimolanti e vitali perché crediamo fortemente nei temi che divulghiamo e nel confronto diretto con chi il vino lo fa e speriamo che questa esperienza possa essere da esempio e ispirazione per altre realtà simili.”
La giornata ha visto i soci coinvolti in momenti teorici e coinvolti dalla presentazione di strumenti innovativi per l’analisi dei dati e dalla condivisione di case history di successo.
“Siamo felici di aver accolto in cantina i tanti operatori che hanno partecipato a questa importante giornata di formazione – dichiara Pericle Paciello, Direttore Marketing e Comunicazione di Rocca di Frassinello – L’enoturismo è un volano fondamentale per la crescita del nostro comparto. In Maremma Toscana stiamo puntando sempre di più sulla qualità e i risultati raggiunti dal punto di vista enologico lo dimostrano, adesso però dobbiamo raggiungere livelli di eccellenza anche nell’accoglienza in cantina affinché il nostro splendido territorio diventi una delle wine destination più amate del Paese”.
Enoturismo e vendite in cantina: Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme per una giornata di formazione.
Redazione
L’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme in prima linea per un evento formativo a beneficio dei soci del Consorzio sul tema dell’enoturismo e delle vendite diretta in cantina. Il titolo della giornata di formazione è “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica” e ha come obiettivo quello di dare risposte concrete alle opportunità legate all’enoturismo e alle vendite dirette e di come queste possano decollare, sfruttando la tecnologia e l’innovazione digitale per il settore del settore vino.
L’evento gratuito su iscrizione è in programma venerdì 20 gennaio 2023 a Rocca di Frassinello, Gungiarico (Grosseto).
“Le cantine Italiane hanno un altissimo potenziale da esprimere, – sottolinea Filippo Galanti, Co-Founder & Chief Business Officer dell’impresa tecnologica Divinea – e la Maremma Toscana in particolare è un luogo con un immenso patrimonio vitivinicolo, naturalistico, storico e culturale.
Tuttavia, molte cantine non sanno ancora come sfruttare al meglio tutte queste risorse a disposizione per ottenere maggiori risultati di vendita ed ingaggio del cliente finale. Per questo siamo entusiasti di questa opportunità formativa che è nata tra noi e il Consorzio, che tutela una Denominazione prodotta su un territorio che è un vero gioiello per l’enoturismo italiano.
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC, oggi conta 443 aziende associate e ha raggiunto i 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. La DOC Maremma Toscana è al terzo posto per superficie vitata rivendicata tra le DOP toscane, dietro soltanto al Chianti e al Chianti Classico e vede impegnati nella produzione dei suoi vini tanti viticoltori locali piccoli e medi a fianco dei più blasonati nomi del panorama vitivinicolo nazionale.
Quali saranno gli argomenti di formazione?
La giornata sarà scadenzata da quattro temi principali pensati per approfondire e divulgare strumenti, dati e case history: enoturismo, vendite online e in cantina, CRM e analisi dei dati, marketing online e vendite direct to consumer. Nel focus dedicato all’enoturismo si approfondirà la gestione pre, durante e post visita, di come rendere più visibile le esperienze, portando esempi virtuosi di proposte enoturistiche.
Si parlerà quindi di come strutturare il punto vendita per incrementare le vendite e della raccolta dati in cantina nell’approfondimento sulle vendite online e in cantina. Riguardo il CRM si discuterà sulle motivazioni che dovrebbero portare una cantina a dotarsi di un CRM e si illustreranno alcuni esempi virtuosi. Infine, nell’intervento che riguarda il marketing online e le vendite direct-to-consumer, si spiegherà come impostare il piano editoriale in funzione degli obiettivi, condividendo esempi di campagne marketing e automation.
Per la registrazione le aziende del Consorzio possono registrarsi gratuitamente a questo link: https://winesuite.divinea.com/it/formazione-sul-territorio-maremma
Divinea, nata nel 2019, è l’impresa tecnologica specializzata in prodotti e servizi digitali per il settore vitivinicolo. L’obiettivo è quello di incentivare l’incontro tra le cantine italiane e i consumatori finali, attraverso tecnologie digitali disegnate per incrementare le vendite di vino dirette e migliorare l’esperienza d’acquisto dei consumatori finali. Wine Suite è la piattaforma di CRM e marketing sviluppata da Divinea e utilizzata da oltre 200 aziende vitivinicole.
È uno strumento unico e integrato che permette di: vendere più vino direttamente ai consumatori privati migliorare e personalizzare l’esperienza di acquisto del cliente sia in cantina che online risparmiare tempo nella gestione delle attività enoturistiche, dalla promozione alla vendita con pagamento online automatizzare la raccolta dati dei clienti per ingaggiarli e fidelizzarli attraverso attività di marketing mirato
Divinea Wine Tech SYmposium 2022: si rafforza l’idea di un ecostistema digitale per conoscere e ingaggiare I Wine Lover
Redazione
Il simposio – promosso dall’impresa tecnologica Divinea a Milano – si è trasformato in un hub di riflessioni e confronti sul mondo delle vendite dirette al consumatore e sull’enoturismo.
“Il momento di spingere l’acceleratore digitale nel mondo del vino è adesso” è l’appello della giornata di talk.
Innovazione digitale, vendite al consumatore e mondo del vino. Sono i tre temi intrecciati nel Wine Tech Symposium, l’evento annuale promosso dall’impresa tecnologica Divinea che quest’anno si è tenuto per la prima volta a Milano, rafforzando la sua identità di hub di riflessione su tecnologia e innovazione e di confronto sui temi legati al mondo del vino e dei suoi protagonisti. Una terza edizione che conferma il trend in crescita e che si presenta con un passo in più rispetto all’edizione precedente.
“Quest’anno abbiamo scelto una location che ci consentisse di raddoppiare il numero di partecipanti in presenza, ma questo non è stato sufficiente! Abbiamo dovuto organizzare su richiesta la diretta streaming per dare accesso a tutti quelli che non sono riusciti ad iscriversi.” Continua Roberto Villa, CMO di Divinea: “per noi la soddisfazione più grande è vedere l’atmosfera che si crea al Symposium: cantine da tutta Italia che si scambiano opinioni, prendo spunto dalle strategie dei colleghi e si portano a casa valore concreto per la loro quotidianità”.
Al centro di questa edizione il tema “Connecting The Dots – Un ecosistema digitale per conoscere, comunicare e ingaggiare wine lover e visitatori”. “L’edizione di quest’anno – spiega Matteo Ranghetti – co-fondatore di Divinea – si è trasformata in un vivace incubatore di riflessioni sulla tematica delle vendite dirette al consumatore e su come si possa crescere attraverso l’innovazione.
Abbiamo riunito voci e menti del mondo del vino e della tecnologia per aiutare le cantine e i produttori a vedere tutto il potenziale che è racchiuso nelle vendite dirette in cantina e di quanto sia fondamentale avere una visione unica di ogni punto di contatto del cliente con il brand – dalla visita in cantina all’acquisto on line o al wine club.
Il mercato vitivinicolo ha un grandissimo potenziale da esprimere in questo canale diretto con il consumatore, un’opportunità che va colta spingendo sull’acceleratore dell’innovazione. E questo è il momento perfetto perché è in atto una vera esplosione dell’enoturismo. Lo dicono anche i dati di Airbnb: le case in prossimità di un vigneto hanno registrato un vero e proprio boom di prenotazioni durante l’ultima stagione estiva”.
Ad aprire i lavori, l’intervento di Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’associazione de Le donne del Vino, e di Dario Stefàno, Onorevole del Senato della Repubblica, coautori del testo “Turismo del vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche “(Edagricole, Milano, 2020). “Dobbiamo prendere i turisti per la gola”, ha affermato Cinelli Colombini. “La maggior attrattiva dell’Italia verso gli stranieri non è tanto l’arte, ma l’enogastronomia”. L’enoturismo è il tema centrale del Symposium e soprattutto tutti gli strumenti per favorirlo, tra cui appunto la digitalizzazione.
“Il Covid ha dato un’accelerazione alla digitalizzazione non solo negli uffici pubblici”, ha infatti osservato Stefano. “anche nelle famiglie. Oggi abbiamo la necessità che anche le Cantine rispondano a queste esigenze. Ci agevola questo cambio generazionale. I giovani sono più attenti e predisposti, più attenti alla sfida del digitale, un recente censimento ISTAT mostra come le imprese agricole giovani, guidate da under 35, siano più digitalizzate, multifunzionali e competitive. Ora abbiamo una cultura diversa per poterlo fare e abbiamo anche risorse messe a disposizione. Possiamo sfruttarli per connettersi con il mondo”.
Il primo talk tutto al femminile e moderato da Cecilia Zanasi (fondatrice di ZedComm) è stato centrato sulla costruzione di una relazione duratura con i propri clienti in dialogo con imprenditrici vitivinicole di rilievo. Prima di tutte Chiara Soldati (Cavaliere del Lavoro) dell’azienda vinicola La Scolca che ha raccontato come l’azienda ha cercato di evolvere continuamente le forme di interazione con il cliente, a partire da una prima App nel 2005, e di come questo sia un percorso lungo, continuo, che trova risultati quando c’è professionalità.
Chiara Lungarotti di Cantine Lungarotti da giovanissima ha invece preso in mano le redini dell’azienda e negli anni ha dato grande luce all’Umbria facendola conoscere fuori dall’Italia e portando avanti un percorso d’innovazione prima intrapreso dal padre Giorgio, che è stato pioniere nella definizione di un museo aziendale per diffondere la cultura del vino, attrarre visitatori in azienda e comunicare il proprio brand.
“Nel 1974 la mia famiglia ha creato il Museo del vino di Torgiano – spiega Lungarotti – giudicato dal “The New York Times” “il migliore in Italia” per la qualità delle collezioni esposte, oltre tremila reperti che raccontano la storia del vino dagli etruschi ad oggi, un museo che ha incentivato in maniera determinante l’enoturismo nel territorio”.
Sabrina Tedeschi di Soc. Agricola F.lli Tedeschi rappresenta una delle famiglie storiche della Valpolicella e ha testimoniato come l’enoturismo sia in crescita e di come, attraverso la tecnologia Wine Suite, riescono oggi a rimanere in contatto con il visitatore e a farlo tornare. Marzia Varvaglione di Cantina Varvaglione è titolare di un’azienda di grandi numeri che riesce a gestire con successo la relazione con i propri clienti in Puglia, una terra dove non esisteva enoturismo e che l’azienda ha fatto crescere investendo molto in innovazione:
oltre ad essere tra le primissime aziende ad aver creduto in Divinea e nella soluzione Wine Suite, in occasione dell’ultimo Vinitaly hanno presentato un wine game con un App Mobile sviluppata per l’occasione.
Connettere i processi aziendali in un’unica soluzione
Tema del secondo talk è stato “connettere i processi aziendali in un’unica soluzione” moderato da Veronica Mariani. Al centro tanti racconti di innovazione virtuosa, come quello di Giulia Corcos – Responsabile servizi B2B Tannico ha portato l’esperienza della divisione WinePlatform di Tannico che aiuta le aziende vitivinicole a gestire l’eCommerce e la spedizione di vino in tutto il mondo, e che di recente ha formalizzato la partnership con Divinea per connettere WinePlatform con Wine Suite.
“Una collaborazione che nasce dalla visione comune di voler semplificare il percorso digitale delle cantine – spiega Corcos – soprattutto in questo momento di rapida digitalizzazione. Puntare sul crm è fondamentale per guidare l’audience e aumentare la frequentazione di acquisto e lo scontrino medio, soprattutto per una cantina che ha un’offerta molto vasta e che ha quindi bisogno di targettizare la propria comunicazione”
O ancora Caterina Tienforti, Responsabile commerciale perSpotty Wi-Fi, che con la loro tecnologia offrono alle aziende vitivinicole la possibilità di raccogliere i dati e i relativi consensi gdpr delle persone che si collegano alla rete Wi-Fi della cantina. “La nostra esperienza viene dal mondo dell’hospitality, e abbiamo iniziato nella nostra città di provenienza, Riccione. – spiega Tienforti – Qui la concorrenza è altissima e i dati fanno la differenza. La nostra intuizione è stata quella di semplificare il passaggio della richiesta del wi-fi per attingere ai dati dei clienti, che prima non venivano tracciati.
A questo abbiamo aggiunto anche la richiesta di un commento sull’ospitalità per migliorare l’esperienza” Matteo Cunial, Chief Revenue Officer xFarm, ha portato l’esperienza della sua startup che punta alla digitalizzazione dell’agricoltura, fornendo strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori agricoli e gli attori della filiera agroalimentare nella gestione delle loro aziende.
Nata da agricoltori e disegnata su misura per il settore agrario, ha come focus principale la semplicità di utilizzo, l’intuitività e la completa adattabilità alle realtà agricole. “Abbiamo costruito un ecosistema digitale per migliorare il prodotto che viene raccolto nel campo, facendo digitalizzazione allo scopo di rispondere alla sempre maggiore sensibilità sulla tematica della sostenibilità: vogliamo essere degli alleati delle aziende per valorizzare il loro prodotto sul mercato, valorizzando i dati che raccogliamo direttamente sul campo, attraverso un’applicazione agricola”.
Alessandro Manoni, Area Manager APRA, ha presentato questa azienda italiana nata più di 40 anni fa, facente parte dell’ecosistema Var Group, leader italiano nel settore dell’Information Technology, che da anni accompagna le imprese nel percorso di digitalizzazione grazie ad una profonda conoscenza del settore e delle tecnologie abilitanti alla crescita aziendale. “i-Wine è molto più di un sistema gestionale – spiega Alessandro Manoni – è la soluzione ERP al servizio delle aziende che affrontano le sfide di un mercato in continua evoluzione. La Suite gestisce tutte le esigenze della filiera vitivinicola: campagna, cantina, laboratorio, produzione, supply chain, qualità, finance e molto altro”.
Altro argomento trattato del talk è stato quello spinoso e delicato del trattamento dei dati, ma assolutamente necessario dal punto di vista normativo. A questo proposito è intervenuto André Luiz Silva, Chief Tecnology e Data Officer di Divinea, che ha sottolineato: “Noi di Divinea fin dall’inizio, abbiamo gestito il processo di raccolta e trattamento dei dati nel pieno rispetto delle normative, con l’intento di semplificare le attività per le cantine. Per noi è prioritario raccogliere da subito tutti i consensi di privacy possibile e a tutti i livelli, per poi tracciare l’origine dei dati, anche quelli raccolti su piattaforme esterne. Non ultimo, diamo alle cantine la capacità di usarli nella maniera giusta rispettando tutte le normative. Quando si parla di privacy non si può sbagliare, c’è un rischio altissimo e le regole devono essere rispettate”.
Nel terzo talk il tema di discussione è stata la definizione di una formula per incrementare le vendite direct-to-consumer con la moderazione di Francesco Minetti di Well Com. Raffaele Boscaini – Masi, in rappresentanza di un marchio storico del vino italiano con 250 anni di storia, ha sviluppato progetti di eccellenza enoturistica italiana come la Masi Wine Experience con 20k visitatori annui e condiviso un progetto di prossimità verso il consumatore finale, con wine shop in ognuna delle nostre tenute e punti di somministrazione e wine bar per creare una relazione diretta con il consumatore.
“Gli ultimi anni hanno portato dei cambiamenti molto importanti e hanno segnato una discontinuità che ha accelerato un processo in essere, quello di arrivare al consumatore finale. – spiega Raffaele Boscaini – Il passaggio di Masi Wine Experience non è stato un passaggio facile, ma molto meditato. L’occasione è nata ancora una volta dalla discontinuità che ha permesso di essere vicini al consumatore attraverso l’online. Masi Wine Experience è iniziato con l’apertura delle tenute, attrezzandole con rivendite e punti di ristorazione caratterizzati dal nostro vino.
Un concetto di ristorazione nuovo, che noi chiamiamo “wine first”, che ha preso forma dal Lago di Garda a Zurigo, da Cortina d’Ampezzo a Monaco di Baviera nella via della moda. Tanti luoghi lontani tra loro dove la raccolta dei dati è un punto complesso, e diventa fondamentale avere gli strumenti per coordinare tutti i punti e tutti i dati raccolti”.
Altra presenza importante, quella di Alessandro Marzotto di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, con una testimonianza positiva: l’azienda è uscita dal biennio della pandemia con un fatturato record che nel 2021 si è attestato a 220,4 milioni di euro con un EBITDA pari al 35,9% – record sia in termini di ricavi che di redditività. Per ottenere i risultati il Gruppo ha operato con una strategia multicanale (export, horeca, presenza sulle principali piattaforme eCommerce e vendite dirette) e potenziando la digitalizzazione dell’azienda.
A inizio del 2022 è stato ufficializzato l’acquisto della maggioranza della cantina ROCO Winery in Oregon, una possibilità ulteriore di vendere i vini del Gruppo direttamente al consumatore finale in alcuni Stati americani. “La sfida, – sottolinea Marzotto – iniziata ma non ancora vinta, è quella di riuscire a cambiare l’approccio. Bisogna partire dal bisogno del consumatore di oggi e riuscire a definire un sistema capace di mettere in relazione i punti di contatto che sono tantissimi: la presenza fisica, gli eventi e tutto il mondo digitale, dai social all’ e-commerce”.
Martina Arditi – Cinque Quinti è testimone di un percorso vitivinicolo certamente più recente, ma che è già una referenza per il mondo enoturistico e per le vendite dirette al consumatore. “Abbiamo lavorato – spiega Martina Arditi – per dare al consumatore la possibilità di restare da noi. Abbiamo investito sugli spazi, con una corte e una terrazza panoramica, e alla classica degustazione abbiamo integrato un servizio wine bar. Cerchiamo poi di offrire sempre esperienze nuove, come il cinema sotto le stelle, trekking, wine dinner o l’invito di persone conosciute”.
Gianni Daniele dell’azienda Tredaniele in Cilento, una zona con flussi turistici costanti, ma non sempre legati all’enoturismo. L’azienda ha avviato la sua attività enoturistica come esperimento solo tre anni fa, arrivano quest’anno a gestire più di 3.000 visitatori nella sola stagione estiva. “Ha funzionato parlare non solo di vino, ma anche di cibo, musica e tradizione. Nel futuro la nostra idea è quella di studiare progetti nuovi, coinvolgendo altre attività, come il trekking”.
Divinea, nata nel 2019, è l’impresa tecnologica specializzata in prodotti e servizi digitali per il settore vitivinicolo. L’obiettivo è quello di incentivare l’incontro tra le cantine italiane e i consumatori finali, attraverso tecnologie digitali disegnate per incrementare le vendite di vino dirette e migliorare l’esperienza d’acquisto dei consumatori finali. Wine Suite è la piattaforma di CRM e marketing sviluppata da Divinea e utilizzata da oltre 200 aziende vitivinicole.
È uno strumento unico e integrato che permette di: vendere più vino direttamente ai consumatori privati migliorare e personalizzare l’esperienza di acquisto del cliente sia in cantina che online risparmiare tempo nella gestione delle attività enoturistiche, dalla promozione alla vendita con pagamento online automatizzare la raccolta dati dei clienti per ingaggiarli e fidelizzarli attraverso attività di marketing mirato