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  • Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005

    Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005

    Cresce l’interesse per i Colli Tortonesi grazie al traino del Timorasso e di tutta la filiera Derthona

    Redazione – Carol Agostini

    Walter Massa: “Il Derthona Timorasso è già presente nei migliori ristoranti. Ora dobbiamo fare comunità, promuovendo le peculiarità gastronomiche del territorio”  

    Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005, QuoVadis Derthona 2023, foto da comunicato stampa
    Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005, QuoVadis Derthona 2023, foto da comunicato stampa

    Si è chiuso tra gli applausi e con un “compito a casa” per tutti gli appassionati di prodotti enogastronomici di qualità l’appuntamento di lunedì scorso “Quo vadis Derthona? – Voci autorevoli da territori di successo”, svoltosi al Teatro Civico di Alessandria.

    Cresce l'interesse per i Colli Tortonesi grazie al traino del Timorasso e di tutta la filiera Derthona, logo del progetto, immagine da comunicato stampa
    Cresce l’interesse per i Colli Tortonesi grazie al traino del Timorasso e di tutta la filiera Derthona, logo del progetto, immagine da comunicato stampa

    Una tavola rotonda di ospiti d’eccezione ha infatti dibattuto, davanti a una platea di oltre 300 persone (tutto esaurito a teatro e nei locali collegati all’iniziativa) su come raccontare e rilanciare il territorio tortonese e le sue produzioni tipiche, a partire da peculiarità come il vino Derthona Timorasso. Le conclusioni affidano una responsabilità ben precisa a tutto il “turismo lento”: gli operatori locali devo infatti operare insieme e creare comunità, ma l’ultima parola in termini di promozione del territorio spetta a chi lo visita e soprattutto lo “gusta”.

    QuoVadis Derthona, articolo: Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005, foto da comunicato stampa
    QuoVadis Derthona, articolo: Colli Tortonesi, il Timorasso e la filiera Derthona dal 2005, foto da comunicato stampa

    Correva l’anno 2005 quando Walter Massa, presidente e ideatore del marchio “Terre Derthona”, nonché anima del progetto di valorizzazione del territorio Tortonese, lanciò una sfida che allora poteva suonare come una provocazione.

    “Entro 15 anni – disse di un evento pubblico di allora – tutti i ristoranti e le enoteche di livello avranno nelle loro carte un vino dei Colli Tortonesi”. Lunedì scorso, Massa ha ricordato quella sorta di “profezia” fatta in tempi non sospetti e ha introdotto i prossimi passi su cui il territorio dovrà lavorare. “Oggi – ha detto il presidente del marchio “Terre Derthona” – il nostro vino è davvero presente nei migliori ristoranti.

    Ciò deve fungere da traino e da modello per tutto il paniere delle eccellenze del nostro territorio: il formaggio Montebore, il salame nobile del Giarolo, le pesche di Volpedo, le ciliegie di Garbagna, i tartufi dell’Appennino, gli ortaggi della Valle Scrivia”.

    Cresce l'interesse per i Colli Tortonesi grazie al traino del Timorasso e di tutta la filiera Derthona, foto da comunicato stampa
    Cresce l’interesse per i Colli Tortonesi grazie al traino del Timorasso e di tutta la filiera Derthona, foto da comunicato stampa

    Infine, Massa ha dettato i prossimi passi per un’autentica ed efficace promozione territoriale. “Come operatori economici locali – ha aggiunto – è importante lavorare insieme, creando condivisione e comunità. Ma i primi ambasciatori dovranno essere proprio i turisti amanti del cibo e del buon vino, che sostando nelle nostre zone potranno raccontare le tante peculiarità che siamo in grado di offrire, dal salame del Giarolo tagliato “obbligatoriamente” a 45 gradi al Tartufo di San Sebastiano Curone, solo per fare due esempi.

    Logo Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, immagine da comunicato stampa
    Logo Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, immagine da comunicato stampa

    In altri termini, l’apporto da parte di chi visita e approfondisce la conoscenza del territorio sarà fondamentale per tagliare con successo il prossimo traguardo. La case history del vino Derthona Timorasso, da parte sua, sta indicando a tutti gli operatori del territorio la giusta strada da percorrere”.

    Oltre a Walter Massa, durante la tavola rotonda di lunedì scorso si sono susseguiti i contributi del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, dello storico e scrittore Luciano Bertello, del presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia, del direttore artistico di R&P Davide Rampello e del titolare del ristorante 3 stelle Michelin “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio (Mantova), Antonio Santini. Ai massimi livelli anche la presenza istituzionale, con l’intervento del sindaco di Tortona, Federico Chiodi.

    Da comunicato stampa (altro…)

  • ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona

    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona

    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona

    Di Piergiorgio Ercoli

     

    Cantina di Tortona dal 1931
    Cantina di Tortona dal 1931, degustazione in presenza dei vini dell’azienda.

    Storica Cantina (dal 1931) quella di Tortona, nata dall’unione delle forze e delle volontà di un gruppo di viticoltori che fortemente vollero tutelare le campagne, il lavoro nelle campagne e i frutti di questo operare nella tradizione. Il momento della nascita della Cantina coincise con un periodo di forte recessione innescatasi, qualche anno prima, nei mercati americani: l’Europa ne fu presto investita, segnando nelle zone rurali, in particolare, la fine di molte piccole attività private.

    Punto vendita della Cantina di Tortona dal 1931
    Punto vendita della Cantina di Tortona dal 1931

    Tra le varie conseguenze sociali ed economiche che ne derivarono, nel settore vitivinicolo fu che la vendita dei frutti del lavoro nei campi, il vino quindi, avveniva a prezzi davvero bassi e rovinosi.
    L’idea quindi fu quella di fondare una Cooperativa con lo scopo di vinificare in comune le uve: di li a poco i vantaggi, oltre all’immediato abbattimento dei costi di produzione, si allargarono ad altri aspetti. Di rilievo, fu il riconoscimento della qualità per lavoro svolto con il conseguimento della DOC Colli Tortonesi.

    Areale importante e di recente rivalutazione, quello dei Colli Tortonesi si estende ad ovest di Alessandria, tra il fiume Scrivia ed il torrente Curone: colline morbide, ondulate dove i terreni hanno impronta di marne e arenarie. La “barbera”, che notoriamente è il vitigno simbolo e più coltivato in Piemonte, nei Colli Tortonesi offre le sue massime espressioni sulle argille serravalliane e sulle marne di Sant’Agata Fossili.

    Il protagonista della degustazione di oggi è il Burc, annata 2017, Selezione Fiumana della Cantina, una barbera riserva della DOC Colli Tortonesi.

    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona
    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona

    Viti allevate nella Frazione Vho di Tortona, in Costa Vescovato e Viguzzolo dove i terreni, dal medio impasto con profondo scheletro calcareo, risultano esposti a sud, ad un’altezza media di 350 m. s.l.m..
    Il mosto viene lasciato in macerazione per circa 10 giorni a temperatura controllata, con almeno 3 delestage per accentuare l’estrazione delle sostanze solubili. Successivamente l’affinamento avviene in cemento per 12 mesi con risospensione periodica delle fecce fini.

    Degustazione

    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona, calice di vino rosso rubino intenso
    ‘Burc 2017 Colli Tortonesi DOC Barbera Riserva Cantina di Tortona, calice di vino rosso rubino intenso

    Analisi visiva
    Rosso rubino scarico, trasparente, limpido e consistente.

    Analisi olfattiva
    Intenso, mediamente complesso sui toni di piccoli frutti rossi e fine. Dominante fruttata: ribes, mirtilli e ciliegia. Vegetale. Note balsamiche e speziatura scura.

    Analisi gusto-olfattiva
    Secco, caldo, moderatamente morbido. Sorso diretto, note dure in evidenza ma comunque equilibrate da tannini sufficientemente morbidi. Buona freschezza. Corpo e struttura ben espressi, sensazioni di fragranza e croccantezza di frutto, esemplari note di sottobosco.

    Beva sufficientemente armonica con finale sapido.

    Durante la degustazione confesso che lo sguardo è stato spesso rapito dall’immagine in etichetta:
    “il contadino del passato consumato dalla fatica, ma con la fierezza di portare a oggi vini di eccellenza” (cit. Sito della Cantina di Tortona).

    dipinto “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, realizzato dall’artista intorno al 1880 durante una manifestazione di protesta per il caro-pane.
    “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, realizzato dall’artista intorno al 1880 durante una manifestazione di protesta per il caro-pane.

    L’immagine è colta dal carboncino originale su carta, custodita nella pinacoteca di Alessandria, che raffigura uno studio del personaggio centrale del dipinto “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, realizzato dall’artista intorno al 1880 durante una manifestazione di protesta per il caro-pane.

    Cheers!!!

    Tartare di Angus tagliata a coltello con altri ingredienti
    Tartare di Angus tagliata a coltello con altri ingredienti: pomodori secchi, acciughe del Cantabrico, peperoni, cipolla di Tropea e capperi di Pantelleria.

    Ricetta in abbinamento eseguita da Carol Agostini

    In abbinamento un gioco di consistenze e sapori, forme e colori per un abbinamento decisamente intrigante quanto gustoso di formaggi di varie tipologie e stagionature.

    Tartare in abbinamento alla barbera riserva 2017 degustata.
    Tartare in abbinamento alla Barbera Riserva 2017 degustata.

    Ingredienti per due Tartare:

    • carne di Angus 500 gr
    • pomodori secchi qualche pezzo
    • acciughe del Cantabrico 4
    • peperoni gialli o rossi metà di uno
    • cipolla dolce tritata 1
    • capperi di Pantelleria dissalati tritati q.b.
    • prezzemolo tritato finissimamente q.b.
    • senape q.b.
    • salsa Worcester q.b.
    • tabasco q.b.
    • olio di oliva extra vergine q.b.
    • sale q.b.
    • pepe macinato o pestato al momento q.b.
    • succo di limone q.b.
    • tuorlo d’uovo 4

    Procedimento:

    Preparate la tartare di manzo tagliando al coltello la carne di manzo e realizzando una sorta di trito non troppo fine.

    Aggiungete la cipolla dolce tritata, e condite con il prezzemolo e i capperi tritati, il sale, il pepe, il succo di limone, e l’olio. Mescolate bene il tutto.

    Nel frattempo tagliare a pezzi molti piccoli il peperone, le acciughe e i pomodori secchi, lasciatene 1/3 da tagliare a julienne sottile per la decorazione.

    Usando un coppapasta rotondo o quadrato ( a piacere ) formate con la carne di manzo una polpetta piatta e circolare e deponetela al centro di un piatto.

    Schiacciate la polpetta con un cucchiaio e ponete al centro di essa il rosso d’uovo.

    Presentate in tavola la tartare di manzo accompagnata da salsa worchester, tabasco e senape in diverse ciotoline.

    Degustazione di Piergiorgio Ercoli

    Piergiorgio Ercoli, sommelier, winewriter ed esperto marchigiano di enogastronomia territoriale
    Piergiorgio Ercoli, sommelier, winewriter ed esperto marchigiano di enogastronomia territoriale

    Sito Cantina: https://www.cantinaditortona.it/

    Partner: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/