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  • Il Borgo di Stomennano 2023, un viaggio tra storia e realtà

    Il Borgo di Stomennano 2023, un viaggio tra storia e realtà

    IL BORGO DI STOMENNANO: STORIA, PAESSAGGIO E VINO

    Di Elsa Leandri

    La Toscana è una regione ricca di storia, ogni strada che percorriamo ci riporta inevitabilmente a qualche evento dell’antichità. Pensiamo per esempio alla planimetria di molte città che ci catapultano immediatamente all’epoca dei comuni, in cui la presenza di una cinta muraria era fondamentale.

    Borgo Stomennano, foto da sito
    Borgo di Stomennano, foto da sito

    Molti paesi del resto sono stati edificati proprio con lo scopo di difendere l’accesso alle città più importanti, basti pensare per esempio a Monteriggioni, il cui castello fortificato è stato costruito per volontà del podestà Guelfo da Porcari tra il 1214 e il 1219 per poter assicurare alla Repubblica Senese una posizione di controllo sulla via Francigena, arteria importante che collegava la Francia a Roma, e sulle valli dell’Elsa e dello Staggia in direzione Firenze (sua acerrima nemica).

    Ambienti della Villa del Borgo di Stomennano, foto da sito
    Ambienti della Villa del Borgo di Stomennano, foto da sito

    Il Castello di Monteriggioni è davvero imponente con le sue 14 torri quadrate esterne ed è stato più volte teatro di lotte tra Firenze e Siena nel corso dei secoli fino al 1544 anno in cui Giovacchino Zeti lo cedette al Marchese di Marignano, comandante delle truppe imperiali.
    Nel 1555 la Repubblica Senese sarà definitivamente sconfitta dai Medici.

    La struttura del Borgo Stomennano, foto da sito
    La struttura del Borgo di Stomennano, foto da sito

    La costruzione di questa opera difensiva è talmente maestosa che anche lo stesso Dante Alighieri ne rimane folgorato al punto tale da citarlo nel XXXI Canto dell’Inferno proprio quando si imbatte nella figura dei Giganti che Alighieri inizialmente scambia per delle torri:

    “[…] però che come su la cerchia tonda
    Monteriggion di torri si corona,
    così [’n] la proda che ‘l pozzo circonda

    torreggiavano di mezza la persona
    li orribili giganti, cui minaccia
    Giove del cielo ancora quando tuona.” (Inferno, Canto XXXI, vv 40-45)

    Per poter aver questa visione d’insieme su Monteriggioni molto probabilmente Dante si è recato, con il suo tutore Maestro Brunetto Latini nel Borgo di Stomennano. In questa località, il cui nome deriva probabilmente da Strumentum pacis, proprio davanti alla Chiesa medesima è stato firmato il trattato di pace tra Siena e Firenze l’11 giugno del 1254, in cui il maestro dello scrittore toscano era presente come delegato della parte fiorentina.

    Borgo Stomennano calice di Chianti classico 2019, foto di Elsa Leandri
    Borgo di Stomennano calice di Chianti classico 2019, foto di Elsa Leandri

    In seguito alla conquista medicea i proprietari di Monteriggioni e Stomennano sono stati la famiglia Golia, Accarigi e attualmente lo sono i discendenti diretti della famiglia Griccioli, ovvero i Grassi, i quali furono parte attiva nell’amministrazione e nella gestione della Repubblica Senese: in un certo qual modo sia Monteriggioni che Stomennano sono tornati sotto l’influenza senese!

    IL BORGO STOMENNANO

    Attualmente questo borgo che sorge a qualche chilometro da Monteriggioni e da cui ci si può tuttora deliziare con una vista sul Castello risponde e offre la classica immagine di villa toscana, quell’idea che rispecchia le aspettative degli stranieri, soprattutto anglofoni.

    Vi si accede infatti tramite un viale alberato di cipressi che si apre su una corte su cui si affacciano due edifici simmetrici costruiti nel 1700: uno è adibito alla ricezione turistica e l’altro ospita invece le cantine dedicate alla produzione di vino. Vagando per il giardino all’italiana ci si imbatte in case che precedentemente erano abitate dai contadini e che ora sono stati riconvertite in eleganti locazioni turistiche.

    Borgo Stomennano calice di Chianti 2022, foto di Elsa Leandri
    Borgo di Stomennano calice di Chianti 2022, foto di Elsa Leandri

    Infine tutto intorno al borgo si delineano vigneti, oliveti, boschi e terreni seminativi.
    Inutile dire che questo angolo toscano si presta ad essere la scenografia di eleganti e raffinati matrimoni, tanto che molti stranieri decidono di suggellare qui la loro promessa.

    I VINI STOMENNANO

    Per concludere la panoramica non ci rimane che parlare dei vini che vengono prodotti qui.
    Il vigneto di proprietà è di circa 11 ettari impiantati principalmente a sangiovese con la presenza anche di uve auctone e alloctone da cui Matteo Lupi Grassi ricava tre etichette lo Stomennano Bianco, il Chianti e il Chianti Classico.

    Dal momento che quest’enclave senese è terra di rossi abbiamo deciso di concentrarci unicamente sul Chianti 2022 e Chianti Classico 2019. Il primo è un uvaggio di sangiovese, merlot e colorino che viene sottoposto a una fermentazione in acciaio e un passaggio in cemento per alcuni mesi: se ne ottiene un prodotto dal colore carminio con riflessi purpurei con dei sentori di frutta scura come mora di gelso e prugna accompagnati da note floreali di iris e da una leggera speziatura di cardamomo e liquirizia; in bocca la freschezza accompagna il tannino con un finale di arancia sanguinella.

    Borgo Stomennano bottiglia e calice di Chianti 2022, foto di Elsa Leandri
    Borgo di Stomennano bottiglia e calice di Chianti 2022, foto di Elsa Leandri

    Il Chianti Classico 2019 è costituito invece da sangiovese e colorino e subisce, oltre alla fermentazione in acciaio, una maturazione di un anno in barrique francesi di vari passaggi: di colore carminio vivace si apre con cenni di ciliegia marasca, arancia, iris e viola impreziositi da echi empireumatici di tabacco biondo e cacao. Il sorso pieno è ravvivato dalla freschezza con tannini ben integrati e da una chiusura avvolgente su ricordi fruttati.

    Borgo Stomennano bottiglia e calice di Chianti Classico 2019, foto di Elsa Leandri
    Borgo di Stomennano bottiglia e calice di Chianti Classico 2019, foto di Elsa Leandri

    Con questa location e con questi vini i turisti italiani e stranieri avranno un fantastico scorcio toscano di cui poter approfittare durante il loro soggiorno!

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito borgo: https://stomennano.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Cantina Girlan al Vinitaly 2023 a VeronaFiere

    Cantina Girlan al Vinitaly 2023 a VeronaFiere

    Vini che sanno di AltoAdige a Vinitaly 2023

    Di Adriano Guerri

    A Verona nell’ occasione della 55esima edizione di Vinitaly, andata in scena dal 2 al 5 aprile, ho visitato lo stand della Cantina Girlan. Conosco i loro vini da anni, tuttavia mi ha fatto molto piacere degustare i loro vini, ma anche avere nozioni sulla cantina altoatesina. Pertanto, prima di passare all’analisi sensoriale dei vini, propongo alcuni cenni dell’azienda.

    Adriano Guerri al Vinitaly 2023 per la degustazione cantina Girlan, foto dell'autore
    Adriano Guerri al Vinitaly 2023 per la degustazione cantina Girlan, foto dell’autore

    La storica Cantina Girlan si trova a Cornaiano a poca distanza dal Lago di Caldaro e da Bolzano, sulla strada del vino ( Weinstraße ). Nata un secolo fa, nel 1923 per volontà di 23 soci fondatori, che attualmente sono diventati circa 200. Gli ettari vitati sono oltre 220 con appezzamenti posti nelle migliori zone di questo meraviglioso lembo di terra in Alto Adige.

    Adriano Guerri alla degustazione della Cantina Girlan, foto dell'autore
    Adriano Guerri alla degustazione della Cantina Girlan, foto dell’autore

    I vigneti sono posti ad altimetrie che variano dai 220 agli 850 metri s.l.m,. con terreni composti prevalentemente da argilla e marne. Il clima è caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra le ore diurne e le ore notturne. I vitigni maggiormente coltivati sono il Pinot Nero, la Schiava, il Merlot, il Lagrein e il Cabernet Sauvignon, e poi ancora di Pinot Bianco, Pinot Grigio, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

    I vini prodotti sono senza ombra di dubbio di elevata qualità. In Alto Adige le Cantine cooperative funzionano molto bene. Tutto è ben monitorato e ben organizzato sia nei vigneti sia in cantina. Un areale altamente vocato per la coltivazione della vite e i vitigni sopra menzionati hanno trovato un habitat ideale per dare origine a vini identitari sia quelli ottenuti con uve provenienti da vitigni autoctoni sia quelle da alloctoni.

    Enoteca Cantina Girlan, articolo di Adriano Guerri, foto da sito cantina
    Enoteca Cantina Girlan, articolo di Adriano Guerri, foto da sito cantina

    Nel 2010 la cantina è stata completamente ristrutturata e munita di attrezzature tecnologiche più moderne. La produzione di vino si attesta per un 55 % di bianchi ed il restante 45 % di rossi per una media totale di circa 1.500.000 bottiglie all’ anno. Nel calice si riscontra grande qualità, dovuta alle rese basse nei vigneti che difficilmente superano i 60 hl/ ha.

    La gamma dei loro vini è ampia e si declina in quattro versioni, Classici, Vigneti, Flora e Solisti al top.

    I vini degustati nel capoluogo venet0

    Platt & Riegl Pinot Bianco Alto Adige Doc 2022 – Giallo paglierino cristallino, rivela sentori di fiori bianchi, mela, pera e agrumi, al palato è fresco e minerale, leggiadro e di buona persistenza.

    Platt & Riegl Pinot Bianco Alto Adige Doc 2022, Cantina Girla, foto di Adriano Guerri
    Platt & Riegl Pinot Bianco Alto Adige Doc 2022, Cantina Girla, foto di Adriano Guerri

    Marna Chardonnay Alto Adige Doc 2022 – Giallo paglierino brillante, emana sentori di frutta gialla matura, agrumi, ananas, biancospino e mela golden, equilibrato, morbido e piacevolmente fresco.

    Marna Chardonnay Alto Adige Doc 2022, Cantina Girlan foto di Adriano Guerri
    Marna Chardonnay Alto Adige Doc 2022, Cantina Girlan foto di Adriano Guerri

    Indra Sauvignon Alto Adige Doc 2022 – Giallo paglierino luminoso, rimanda sentori di pesca bianca, pompelmo e scorza di limone, costa di sedano e note iodate, morbido e vibrante, fresco e sapido, dotato di una lunga persistenza.

    Indra Sauvignon Alto Adige Doc 2022 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Indra Sauvignon Alto Adige Doc 2022 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri

    Flora Pinot Bianco Riserva Alto Adige Doc 2020 – Giallo dorato brillante, sprigiona sentori di frutta esotica, fiori di campo che ben si integrano con sottili note di cedro e pepe bianco, generoso, armonioso e gustoso.

    Flora Pinot Bianco Riserva Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Flora Pinot Bianco Riserva Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri

    Flora Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2020 – Rosso rubino intenso, trasparente e consistente, dipana sentori di frutti di bosco e ciliegia, rosa e tabacco, vellutato e dotato di una piacevole trama tannica, incredibilmente lungo.

    Flora Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Flora Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri

    Trattmann Pinot Noir Alto Adige Doc 2020 – Rosso rubino vivace, libera sentori di ciliegia e marasca, accompagnate da sottili note speziate, pieno e soddisfacente, nonché persistente.

    Trattmann Pinot Noir Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Trattmann Pinot Noir Alto Adige Doc 2020 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri

    Curlan Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 – Rosso granato intenso, percettibili sentori di rosa, frutti di bosco maturi, prugna, nuances tostate e speziate, appagante, elegante e decisamente duraturo.

    Curlan Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Curlan Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri

    Vigna Ganger Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 – Rosso granato intenso, rilascia una cascata di sentori, quali ciliegia e marasca, frutti di bosco, in particolare lampone e una leggera nota di marzapane, note speziate e di tabacco dolce, fine e rotondo, ma che buon vino!.

    Vigna Ganger Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Vigna Ganger Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc 2019 Cantina Girlan, foto di Adriano Guerri
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

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  • Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino

    Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino

    Il mio Vinitaly 2023, un viaggio di apertura, innovazione e non di solo vino

    Di Carol Agostini

    Quest’anno il Vinitaly si è presentato in una veste nuova, fresca e all’avanguardia. La manifestazione ha offerto proposte interessanti e approcci quasi futuristici in un contesto consolidato da anni. L’aria di innovazione si è respirata in ogni angolo della fiera, con un’apertura solida e tenace verso l’estero e verso prodotti differenti dal vivo.

    Vinitaly 2023 con la collega Cristina Santini
    Vinitaly 2023 con la collega Cristina Santini

    Il pubblico presente alla manifestazione era attento, consapevole e curioso. Negli padiglioni c’era sempre meno confusione di avventori senza conoscenza e sempre meno “ubriaconi dal calice facile” che non conoscono le differenze di territorio nè di produzione. Uno champagne non era più confuso con un vino frizzante veneto come il prosecco.

    In questo contesto di grande interesse e curiosità, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a incontri e degustazioni molto interessanti. Il Vinitaly si è confermato come una manifestazione proiettata verso il futuro, capace di offrire esperienze uniche ai suoi visitatori.

    Vinitaly 2023 con alcuni colleghi Sara Cappanna e Roberto Garofalo
    Vinitaly 2023 con alcuni colleghi Sara Cappanna e Roberto Garofalo
    Approfondimenti di alcuni assaggi fatti

    Cantina sociale Bergamasca

    La Cantina Sociale Bergamasca è stata fondata nel 1957 e ha iniziato la sua produzione nel 1960. Da allora, è diventata il centro propulsore della viticoltura bergamasca, attorno al quale ruotano innovazioni e ricerche.

    Nel 1974, anno di concessione della DOC, la Cantina Sociale Bergamasca è diventata il maggior produttore di Valcalepio DOC. I suoi 52 soci hanno sempre creduto che, oltre alla cura dei vigneti, solo vinificando ed imbottigliando in maniera ottimale si potesse ottenere il miglior risultato possibile.

    Alcuni vini della cantina sociale Bergamasca e terre del Colleoni Doc al Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini
    Alcuni vini della cantina sociale Bergamasca e terre del Colleoni Doc al Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini

    I vigneti dei soci si estendono complessivamente su una superficie di 200 ettari e sono distribuiti su tutto il territorio disciplinato dalla doc valcalepio, dalla doc colleoni e dall’igt bergamasca.

    Tutta la fascia collinare gode di un’ottima esposizione a sud, sud-est.
    Il suolo e` calcareo-argilloso e il clima offre una buona escursione termica tra il giorno e la notte, ideale per l’accumulo di sostanze aromatiche nelle uve.

    Accanto alla pergola tradizionale, i sistemi di allevamento della vite, introdotti negli ultimi anni sono il guyot ed il cordone speronato con una densità media di 4.000 ceppi per ettaro.

    E` su queste terre che i nostri vitigni più rappresentativi quali Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco e Pinot Grigio, Chardonnay, Schiava Lombarda, Incrocio Manzoni, Franconia e Moscato di Scanzo, hanno trovato le condizioni più favorevoli per dare origine a splendidi vini.

    Grazie a questa filosofia e ad una politica di piccoli passi sempre finalizzati alla qualità, la Cantina Sociale Bergamasca è arrivata ad oggi. Attualmente, la sua struttura produttiva le permette di affrontare qualsiasi tipo di mercato e di sfida e di soddisfare appieno le esigenze del consumatore.

    Inoltre, la Cantina offre la possibilità di visitare le sue strutture aziendali, i vigneti e di degustare i propri vini in qualsiasi periodo dell’anno.

    Abbiamo degustato diversi vini della cantina e di zona, prodotti che rappresentano un territorio seguito e curato dai produttori e da tutta la squadra che porta avanti questo progetto territoriale.

    Sito di riferimento: https://www.cantinabergamasca.it/

    Maison Champagne Encry

    La storia della giovane realtà di Champagne ENCRY è segnata dal coraggio e dal forte desiderio di voler intraprendere un cammino unico e imparagonabile nel mondo degli Champagne. Una storia ricca di aneddoti che potrebbero essere usati come sceneggiatura di un film spettacolare, con colpi di scena che non mancano come nell’evoluzione delle cuvée della maison.

    Maison Encry con Enrico Baldin, articolo: Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino
    Maison Encry con Enrico Baldin, articolo: Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino

    La trama della storia di Champagne ENCRY è squisitamente elegante, dinamica e fresca, specchio dei suoi creatori. Il vino è infatti il risultato dell’anima di chi lo produce. Ogni anno, la maison è alla ricerca della creazione perfetta che non esiste in questo mondo dettato da troppe regole. Ma per i palati degli appassionati, la sinfonia che suonano i vini di Champagne ENCRY raggiunge livelli tali per cui l’impiego di altre tecniche non garantirebbe lo stesso risultato.

    Champagne Encry Dosage 0, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini
    Champagne Encry Dosage 0, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini

    Il pregio e la grandezza dei vini di Champagne ENCRY risiedono nell’arte del fare lo Champagne che si è fusa sapientemente con l’emozione e l’intuizione che hanno spinto i suoi creatori a realizzare il progetto. L’esclusivo e originale “Terroir” da cui provengono le uve Chardonnay lascia traccia ad ogni degustazione. Le orme che i vini della maison Veuve Blanche Estelle – Champagne ENCRY lasciano sono un’impronta unica e irripetibile.

    Ogni grande storia porta con sé grandi colpi di scena e personaggi che segnano e concorrono alla formazione della trama e sceneggiatura. In questo caso i protagonisti sono Enrico Baldin e la sua compagna sia nel lavoro che nella vita, Nadia. Due italiani (un fatto insolito per la zona) che realizzano lo champagne insieme al loro “vigneron” (Récoltant-Manipulant e “chef the cave”).

    Champagne Encry Blanc et Noir, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini
    Champagne Encry Blanc et Noir, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini

    Enrico ha sempre avuto una grande passione per le bollicine, pur occupandosi nella vita d’ingegneria naturalistica e ripristino ambientale. Il suo lavoro consiste oltre che a reinserire l’ambiente là dove le nuove infrastrutture hanno causato danni.

    Che dire…champagne che portiamo nel cuore per la qualità, vivacità ed espressione territoriale, con il nuovo ingresso del dosage 0, incredibilmente strepitoso.

    Sito di riferimento: https://www.champagne-encry.com

    Azienda Agricola Boschetto di Montiano

    La tenuta è costituita da un’Azienda Agricola di circa 765 ettari, dove sono presenti diverse attività agricole. Tra queste troviamo l’attività di Agriturismo, la produzione di Olio extra vergine di oliva, la produzione di Vini e grappa, la coltivazione di Farro e la produzione di insaccati di “Cinta Senese DOP”.

    Al primo piano del centro aziendale, nei vecchi granai dei contadini dell’epoca, è stata allestita una spaziosa ed accogliente sala degustazione di circa 170 metri quadrati. Qui è possibile ospitare gruppi fino a 70 persone interessati all’assaggio dei prodotti dell’azienda.

    Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino di Carol Agostini, in presenza di Azienda Agricola Boschetto di Montiano
    Vinitaly 2023, un viaggio di apertura e di non solo vino di Carol Agostini, in presenza di Azienda Agricola Boschetto di Montiano

    Al piano terra, dove un tempo venivano pesati e vagliati i cereali raccolti, oggi si trova il punto vendita dell’azienda. L’interno è rimasto autentico nei soffitti ed esterni ed è possibile trovare in esposizione e vendita la gamma di prodotti provenienti esclusivamente dall’azienda: vini rossi e bianchi, vini dolci passiti, vinsanto, grappe, olio e salumi di Cinta Senese.

    Azienda Agricola Boschetto di Montiano alcuni prodotti, foto di Carol Agostini, Vinitaly 2023
    Azienda Agricola Boschetto di Montiano alcuni prodotti, foto di Carol Agostini, Vinitaly 2023

    L’agriturismo “Il Boschetto di Mantiano” a Magliano in Toscana è nato nella metà degli anni ’90 con la ristrutturazione di 3 casolari. Ad oggi è possibile ospitare fino a 30 persone nei casolari Bengasi, Roviccione e Poggettone. Questi sono ubicati presso la vetta di una splendida collina da cui si può apprezzare il panorama in tutte le stagioni e la brezza marina nella stagione estiva.

    Azienda Agricola Boschetto di Montiano ci ha ospitato nello stand per degustare vini e prodotti, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini
    Azienda Agricola Boschetto di Montiano ci ha ospitato nello stand per degustare vini e prodotti, Vinitaly 2023, foto di Carol Agostini

    Per una piacevole vacanza balneare è possibile visitare le note località di Talamone (a 10 km), Marina di Alberese (12 km), il Promontorio dell’Argentario e la Spiaggia di Ansedonia (20 km). Per gli amanti dello sport è possibile praticare equitazione, bicicletta, tennis e golf nelle immediate vicinanze. Per chi vuole visitare le città d’arte è possibile raggiungere in tempi abbastanza brevi grandi città come Siena, Firenze e Roma oppure l’Isola d’Elba, l’Isola del Giglio, le Terme di Saturnia e Sovana.

    Sito di riferimento: https://www.boschettodimontiano.it

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  • Dalla Trinacria a Terre Sikane, azienda nata nel 2012

    Dalla Trinacria a Terre Sikane, azienda nata nel 2012

    Dalla Trinacria a Terre Sikane

    Di Elsa Leandri

    Trinacria. Così veniva chiamata anticamente la Sicilia, racchiudendo nel nome stesso i “tre promontori” che identificano i tre vertici di questa magnifica isola.

    Trinacria. È anche il nome che viene dato al simbolo che la rappresenta: gli elementi che possiamo riconoscere sono la testa della Gorgone, figura mitologica nota per avere al posto dei capelli dei serpenti tali da pietrificare chiunque la guardasse, le spighe di grano e le tre gambe piegate all’altezza del ginocchio, ovvero i tre capi dell’isola, Capo Boeo, Capo Peloro e Capo Passero.

    Simbolo Trinacria, articolo: Dalla Trinacria a Terre Sikane, azienda nata nel 2012, immagine da internet
    Simbolo Trinacria, articolo: Dalla Trinacria a Terre Sikane, azienda nata nel 2012, immagine da internet

    Trinacria. È un’icona altresì carica di significati: la testa di Medusa grazie alla sua capacità di paralizzare ci mette al riparo del male, le spighe di grano richiamano la fertilità, i serpenti che effettuano la muta la rinascita e le tre gambe il cambiamento della vita o il tempo che scorre (passato, presente e futuro).

    Terre Sikane

    Sarà per tutto questo che Terre Sikane ha scelto come “marchio” una figura che richiama molto la Trinacria: sono infatti raffigurate tre S che rimandano alle iniziali della propria terra, la Sicilia, del popolo che abitava Butera e le zone limitrofe in periodo pre-ellenico, i Sicani, e della propria famiglia, i Sciacchitano.

    Terre Sikane di Francesco Sciacchitano, logo da sito
    Terre Sikane di Francesco Sciacchitano, logo da sito

    Terre Sikane è un’azienda di Riesi, fondata nel 2012 e che conta 58 ettari di terreno di cui 23 impiantati a vigneto siti nel comune di Butera, nelle contrade di Turchiotto-Gurgazzi.

    Fin dai primi passi in viticoltura Francesco e Rosy, affiancati dal savoir faire dell’enologo Francesco Paolo Urone, hanno investito moltissimo in questa terra sita a un’altezza di circa 400m s.l.m. dove arrivano le brezze marine a accarezzare le vigne.

    La famiglia Sciacchitano, con i prodotti ottenuti da questo areale, ha affermato fin da subito sia la propria filosofia, in cui tradizione abbraccia innovazione, che la propria qualità nel mercato internazionale riportando moltissimi e prestigiosi premi.

    Vitigni autoctoni e vitigni internazionali sono le varietà coltivate in questo lembo sicano che vengono vinificati come monovitigno o in uvaggio e che andremo a scoprire con grande curiosità.

    Porta Reale Gran Galà Vino Spumante (Grillo e Chardonnay)
    Questo metodo Martinotti ci regala delle bollicine fini che ravvivano il calice paglierino con riflessi verdolini. Si esprime con accattivanti sentori di gelsomino e di fiori di zagara freschi, abbracciati da note agrumate, di frutta tropicale (ananas, melone bianco) e di lemongrass e salvia. La bolla solletica piacevolmente il cavo orale offrendo un finale che evoca il mandarino.

    Calice e bottiglia di Porto Reale Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottiglia di Porto Reale Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Turchiotto Grillo Sicilia Doc 2021 (100% Grillo)
    Paglierino con riflessi dorati. Impatto olfattivo che evoca erbe officinali come timo e salvia. Biancospino, frutto della passione e una leggera speziatura di noce moscata ne completano il profilo. Vibrante e saporito persiste a lungo lasciando richiami ammandorlati.

    Calice e bottiglia di Turchiotto Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottiglia di Turchiotto Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Il Sikano Sicilia Doc 2021 (60% Merlot- 40% Nero d’Avola)
    Rubino impenetrabile. Si apre con ricordi di ciliegia e prugna accarezzati da effluvi di lavanda e di macchia mediterranea. In chiusura paté d’oliva. Il sorso è appagante con tannini e freschezza che vanno a braccetto. Prolungato epilogo con cenni di pepe nero.

    Calice e bottiglia Il Sikano Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottiglia Il Sikano Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Turchiotto Rosato Nero D’Avola Sicilia Doc 2021 (100% Nero D’Avola)
    Veste salmone con riflessi ramato. Si declina con echi di lavanda, peonia e garrigue; attraenti richiami di ciliegia, ribes rosso e fragolina di bosco. La beva è piacevole grazie al connubio di freschezza e sapidità. Il sorso si allunga su cenni di buccia di mandarino.

    Calice e bottiglia Turchiotto Rosato Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottiglia Turchiotto Rosato Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Turchiotto Syrah e Merlot Sicilia Doc 2021 (60% Syrah- 40%Merlot)
    Rubino fitto. Si avvertono immediatamente i sentori di ciliegia matura e mora di gelso cosparsi da pepe nero e cacao. Tannini vigorosi sovrastano il palato. Finale leggermente amaricante.

    Calice e bottiglia Turchiotto Syrah e Merlot Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottiglia Turchiotto Syrah e Merlot Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Frasciano Rosso Nero D’Avola Sicilia Doc 2020 (100% Nero d’Avola)
    Carminio vivace. Al naso è una scoperta continua: ciliegia, prugna, mirtillo si rincorrono su un sottofondo di macchia mediterranea, menta ed eucalipto. Speziatura di cannella e chiodi di garofano, note empireumatiche di tabacco dolce e cacao ne completano il profilo. Ottima piacevolezza in bocca in cui il tannino è ben integrato. Chiusura su echi balsamici.

    Calice e bottigllia Frasciano Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Calice e bottigllia Frasciano Terre Sikane, foto di Elsa Leandri

    Oltre alla produzione di varie tipologie di vini, una parte degli ettari della proprietà trovano dimora degli oliveti che accolgono le cultivar locali come la Tonda Iblea, la Nocellara Messinese e la Nocellara Etnea da cui si ottiene l’autentico olio extravergine d’oliva.

    Bottiglia Orofino Sikano, Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Orofino Sikano, Terre Sikane, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://www.terresikane.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

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    Acquista il tuo ticket su:https://www.vinitaly.com/

    Redazione

    Il salone dedicato all’arte della miscelazione

    Vinitaly Mixology è l’area tematica dove potrai vivere esperienze sensoriali uniche attraverso i drink creati da bartender professionisti con liquori, distillati e vini d’eccellenza, in un salone dove la cultura del bere con gusto è protagonista.

    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione, immagine da comunicato stampa
    La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione, immagine da comunicato stampa

    A chi si rivolge Vinitaly Mixology?

    A chiunque voglia approfondire il trend della miscelazione, i quattro giorni di fiera nell’area Mixology offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartender più talentuosi, speech sulla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.

    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly in cui ci saranno dei percorsi degustativi di Mixology 2023, immagine da comunicato stampa

    Vinitaly and The City – il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona

    Quattro giorni di degustazioni, incontri ed eventi diffusi nel centro di Verona, per coinvolgerti in un viaggio alla scoperta delle eccellenze del vino e dei luoghi più significativi del centro storico della città, Patrimonio mondiale UNESCO.

    Vinitaly and The City - il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona, foto da comunicato stampa
    Vinitaly and The City – il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona, foto da comunicato stampa

    A chi si rivolge Vinitaly and The City?

    Ai wine lover, ai professionisti del settore e a chiunque voglia partecipare all’ondata di wine passion che si propagherà da Vinitaly al centro di Verona, pronta per un brindisi diffuso per tutta la città. Un mosaico di appuntamenti per coinvolgerti tra contaminazioni culturali, artistiche, musicali e geografiche, con tante novità suggestive in programma.

    Scopri i trend del mondo del vino sul blog di Vinitaly Plus

    A chi si rivolge Vinitaly Mixology? foto da comunicato stampa, articolo: La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione
    A chi si rivolge Vinitaly Mixology? foto da comunicato stampa, articolo: La Mixology al Vinitaly 2023, miscelazione e innovazione

    La Mixology è l’arte di creare cocktail sperimentando attraverso la miscelazione di alcolici e bevande, a integrazione di vino o distillati. Il Mixologist è considerato un artista della sperimentazione del gusto, in grado di riprodurre e creare esperienze sensoriali uniche attraverso i suoi drink.

    Vinitaly e Mixology 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly e Mixology 2023, immagine da comunicato stampa

    Negli ultimi anni, l’arte della miscelazione di bevande alcoliche, in cui trova spazio anche il vino, ha affascinato bartenders di tutto il mondo e professionisti alla continua ricerca del bilanciamento dei sapori, facendo crescere l’interesse per il comparto più vivace della cultura del bere con gusto. Vinitaly, da sempre attento ai trend di settore, ha dato una particolare attenzione al fenomeno di tendenza della Mixology, creando una speciale area tematica.

    Vinitaly e Mixology nel 2023, immagine da comunicato stampa
    Vinitaly e Mixology nel 2023, immagine da comunicato stampa

    Dal 2 al 5 Aprile 2023, i quattro giorni di fiera offriranno al pubblico di professionisti uno spazio dedicato a masterclass con i bartenders più talentuosi, speech dedicati alla storia dei prodotti e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati.

     

    Da comunicato stampa

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  • Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso, quando il cacao è una passione profonda

    Di Carol Agostini
    Crema spalmabile al cacao senza additivi e senza conservanti; proprio per questo la crema spalmabile al cioccolato fondente si conserva in frigo e va consumata entro una settimana, è talmente veloce da preparare, che si può fare al bisogno…Ottima per farcire torte, crostate o da spalmare su una bella fettona di pane.
    Carol Agostini, articolo: Rouge e la perfezione dell'intrigo cioccolatoso di Carol 2023
    Carol Agostini, articolo: Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso di Carol 2023

    Ingredienti per un vasetto di crema spalmabile al cioccolato fondente da 200 grammi circa

    25 grammi nocciole spellate e tostate*
    50 grammi zucchero a velo o semolato
    50 grammi cioccolato fondente a pezzetti se non avete masse pure di criollo 100 %
    50 grammi latte intero
    30 grammi burro
    *Io le compro già tostate; se invece non lo sono, potete tostarle su fuoco basso in una pentola antiaderente per qualche minuto, rigirandole spesso.

    Procedimento

    Con un robot o un frullatore ad immersione tipo minipimer, tritare le nocciole fino a polverizzarle (bastano circa 30 secondi); aggiungere lo zucchero e il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli e tritare ( con una spatola togliere il trito rimasto a pezzetti sulle pareti e riunirlo sul fondo e tritare ancora fino ad ottenere un composto cremoso).
    Su fuoco basso, sciogliere latte e burro, aggiungere il mix di nocciole, zucchero e cioccolato e mescolare energicamente e di continuo fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere una crema spalmabile al cioccolato fondente omogenea.
    Mettere in un vasetto e chiudere con un tappo ermetico, riporre in frigo per lasciarla rassodare…
    Quando la crema spalmabile al cioccolato fondente ha raggiunto la consistenza desiderata, potete usarla ( io l’ho lasciata un’oretta prima di utilizzarla).

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  • Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Qual è il trend di mercato dell’enoturismo? I dati presentati in anteprima in un webinar gratuito

    Redazione

    Cantine.wine leader in Italia nella vendita di esperienze in cantina online, Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 ha organizzato un webinar gratuito nel corso del quale renderà pubblici in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023. Un appuntamento rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.

     

    Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa
    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa

    L’enoturismo in Italia è in grande salute e segna numeri positivi, i dati ci raccontano che in vacanza sei italiani su dieci scelgono di visitare cantine, agriturismo piuttosto che frantoi. In grande ascesa anche l’enoturismo di prossimità, che avvicina tutti coloro che vogliono entrare in contatto con la natura, oltre che alla possibilità di gustare piatti tipici locali e vivere qualche giorno all’insegna del relax e del benessere.

    Ma le cantine sono attrezzate per accogliere un turismo in crescita e sempre più esigente? Hanno gli strumenti per promuovere correttamente ed in modo efficace i propri servizi? Conoscono i trend di mercato e cosa  chiede la domanda?

    Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar gratuito di Cantine.wine, foto da comunicato stampa
    Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar gratuito di Cantine.wine, foto da comunicato stampa

    Per fare enoturismo oggi non basta più aprire le cantine a tutti, ma occorre conoscere e gestire molti aspetti dell’esperienza che oggi un enoturista richiede, piuttosto che proporre e favorire una serie di attività che, combinate tra di loro, ottimizzano gli sforzi dell’azienda stessa.

    Alessandro Belloni Webinar Cantinewine, immagine da comunicato stampa
    Alessandro Belloni Webinar Cantine.wine, immagine da comunicato stampa, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar 

    Alessandro Bellosi, CEO di Cantine.wine, Davide Valin founder di XeniaPro e Marco Minghini, consulente marketing per il mondo dell’enoturismo. sono i tre esperti che Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 condurranno un webinar gratuito rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.

    Davide Valin di Cantine.wine, enoturista, foto da comunicato stampa
    Davide Valin di Cantine.wine, enoturista, foto da comunicato stampa, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar 

    Momento importante della videoconferenza sarà quando verranno presentati in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023 raccolti ed elaborati da Cantine.wine, ospite speciale dell’incontro Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini.

    Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini, foto da comunicato stampata, articolo: Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar
    Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini, foto da comunicato stampata, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar

    Quali saranno gli argomenti di formazione trattati durante il webinar?

    “Sonderemo l’evoluzione della figura dell’enoturista e della customer journey, verranno affrontati temi legati alla best practices e di come una cantina dovrebbe promuoversi online.” – dichiarano gli organizzatori – “Parleremo di Wine Club e di Brand Indentity, strumenti oggi fondamentali per valorizzare il proprio vino e le esperienze in cantina.

    Molto importante anche il tema dello storytelling e poi vedremo i dati in anteprima del 2022 e i risultati di vendita del vino derivanti dalle esperienze in cantina vendute da Cantine.wine. Infine ci soffermeremo sulle tendenze e i trend emersi da questi ultimi dati per la stagione in arrivo.”

    La piattaforma Cantine.wine

    Cantine.wine è una piattaforma online che permette di prenotare le più belle esperienze nelle cantine Italiane dando la possibilità di viverle insieme a coloro che producono i loro vini. Tra i  leader in Italia il portale web conta più di 300 cantine aderenti, 20.000 visite e utenti al mese, 30.000 utenti registrati per un totale di 21.000 esperienze vendute.

    Progettato e realizzato per aiutare le cantine a migliorare l’esperienza d’acquisto online e facilitare la gestione dell’ospitalità, cantine.wine offre servizi di booking e vendita dei vini in modo innovativo, con buoni regali, offerte e wine box.

    Uno sguardo ai relatori e ospiti del webinar sull’enoturismo

    Alessandro Bellosi – CEO cantine.wine
    Ideatore e fondatore del portale di riferimento per il mondo dell’enoturismo, ho deciso di investire le mie energie nella mia passione: l’accoglienza in cantina.

    Cantine.wine è online dal 2017 e ad oggi siamo il primo portale dedicato alle visite in cantina con più di 300 cantine aderenti. Siamo uno staff di professionisti specializzati nel settore enogastronomico, attenti alle esigenze degli appassionati di vino: ogni cantina sul nostro portale è stata personalmente visitata al fine di garantire un servizio d’eccellenza.

    Silvano Brescianini – CEO Barone Pizzini
    Dal 2019 è presidente del Consorzio Franciacorta. Nato ad Erbusco, nel cuore della Franciacorta, è cresciuto nella fattoria del nonno, che produceva vino molto prima che quel territorio diventasse famoso per i suoi “metodo classico”.

    Dopo gli studi di sommelier e gestione alberghiera, e dopo le prime esperienze nella ristorazione, è entrato a far parte del team dell’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano, uno dei primi ristoranti coronati dalle tre stelle Michelin, dove si è appassionato al mondo dei grandi vini.

    Successivamente al San Domenico di Imola, con cui ha partecipato all’apertura a New York nel 1988, poi l’ingresso nel 1993 nell’Azienda vinicola Barone Pizzini, per coordinare l’apertura del ristorante della tenuta. Dal 1994 ha ricoperto i ruoli di direttore di produzione, amministratore delegato e, oggi, di CEO.

    Davide Valin – Consulente marketing per gli operatori Turistici, founder di XeniaPro
    Appassionato e attivo nel settore turistico da 20 anni ora con Xeniapro supporto le aziende del settore nel processo di ideazione, gestione e coordinamento di un piano di Comunicazione e Marketing Digitali.

    La nostra missione: aiutiamo gli operatori turistici a catturare e trasformare chi pianifica un viaggio online in cliente, utilizzando strategie di Inbound Marketing dove tutti i servizi sono coordinati tra loro in linea con il ciclo di acquisto del cliente.

    Marco Minghini – Consulente di digital marketing & comunicazione per il mondo dell’ospitalità | Assaggiatore ONAV

    Da 10 anni lavoro nel settore del marketing e negli ultimi 6 mi sono specializzato nell’accoglienza turistica ed enoturismo. Aiuto le aziende a comunicare i propri valori al giusto pubblico di riferimento e a vendere i propri prodotti a chi è disposto a pagare di più. Supporto le realtà a realizzare percorsi di accoglienza in cantina e ospitalità. Sono assaggiatore di vino ONAV e giro per il mondo andando a visitare le cantine di vino.

    Marco Minghini, articolo: Enoturismo, qual'è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa
    Marco Minghini, articolo: Enoturismo, qual’è il trend di mercato 2023? Webinar , foto da comunicato stampa

    Il webinar si svolgerà Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00, sarà possibile registrarsi e partecipare gratuitamente attraverso questo link: https://tinyurl.com/463h2zjd

    Da comunicato stampa Carol Agostini


    Sito ufficio stampa: https://www.thewinelinker.it/

    Sito progetto: https://www.cantine.wine/

    Siti Partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • WineCup 2023 RossoRubino TV, le 13 cantine vincitrici

    WineCup 2023 RossoRubino TV, le 13 cantine vincitrici

    WineCup 2023, le 13 cantine vincitrici

    Redazione

    Sono tredici le cantine premiate nel corso del contest WineCup 2023 organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv in collaborazione con Thewinelinker.it.

    WineCup 2023 RossoRubino TV, le 13 cantine vincitrici, locandina da comunicato stampa
    WineCup 2023 RossoRubino TV, le 13 cantine vincitrici, icona da comunicato stampa

    Il Chianti Classico, la Vernaccia di San Gimignano ed il Morellino di Scansano sono i tre consorzi di tutela che hanno aderito alla prima edizione del contest.

    E’ giunta al termine la prima edizione del contest WineCup organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv e da Thewinelinker.it, le 13 cantine vincitrici sono state premiate al termine dell’ultima edizione di Anteprime di Toscana.

    Milko Chilleri e Sara Cintelli organizzatori del contest WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Milko Chilleri e Sara Cintelli organizzatori del contest WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Tre i consorzi di tutela coinvolti, il Chianti Classico con la tipologia Gran Selezione 2019, la Vernaccia di San Gimignano con la Riserva 2019 ed il Morellino di Scansano con le versioni annata e riserva 2019. Per ogni tipologia di vino è previsto un vincitore assoluto e tre menzioni speciali: miglior vino rapporto qualità prezzo, migliore etichetta grafica, miglior vino gastronomico.

    Podere Castellinuzza con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Podere Castellinuzza con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Ogni vino è stato sottoposto a una degustazione alla cieca, seguendo un metodo di valutazione legato alla consistenza, integrità, equilibrio e tipicità del campione stesso, la valutazione dei vini presentati è quindi orientata sulle qualità organolettiche.

    Ecco i vincitori della WineCup edizione 2023:

    Chianti Classico Gran Selezione 2019
    Vincitore assoluto: Castello di Meleto – 97 punti
    Miglior vino rapporto qualità prezzo: Terreno, A Sofia – 96 punti
    Migliore etichetta grafica: Podere Castellinuzza, Vecchie Vigne – 94 punti
    Miglior vino gastronomico: Riecine – 96 punti

    Castello di Meleto con Milko Chilleri e Sara Cintelli WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Castello di Meleto con Milko Chilleri e Sara Cintelli WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
    Vincitore assoluto: Palagetto 95 punti
    Miglior vino rapporto qualità prezzo: Guicciardini Strozzi 95 punti
    Miglior vino gastronomico: Fornacelle, Fiora 94 punti
    Migliore etichetta grafica: Il Palagione, Lyra 93 punti
    Migliore etichetta grafica: Teruzzi, Sant’Elena 93 punti

    Palagetto con Milko Chilleri e Sara Cintelli WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Palagetto con Milko Chilleri e Sara Cintelli WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Morellino di Scansano annata e riserva 2019
    Vincitore assoluto: La Selva, Colli dell’Uccellina 94 punti
    Miglior vino rapporto qualità prezzo: Bruni, Laire con 92 punti
    Miglior vino gastronomico: Conte Guicciardini, Massi di Mandorlaia 91 punti
    Migliore etichetta grafica: Mantellassi 91 punti

    Conte Guicciardini con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Conte Guicciardini con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    “Si tratta di un percorso che punta a valorizzare l’attività delle aziende vitivinicole del nostro territorio” – dichiarano Milko Chilleri e Sara Cintelli, organizzatori del contest – “per noi è stata una grande soddisfazione poterci confrontare con realtà e prodotti che si caratterizzano per clima, territorio e tecniche produttive.

    Dagli assaggi è emersa ancora una volta, un’eccellenza sempre più elevata con grandi diversità di vitigni che si traducono nel bicchiere in vini dai sapori unici. Le schede produttori della WineCup come per la Guida Vini sono consultabili gratuitamente sul sito RossoRubino.tv, due strumenti che permettono di leggere e approfondire le caratteristiche organolettiche di un vino in modo semplice e chiaro.”

    Podere Terreno con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Podere Terreno con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Tutti i risultati sono fruibili attraverso questi link:

    Chianti Classico Gran Selezione 2019
    Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
    Morellino di Scansano annata e riserva 2019

    gli organizzatori stanno già lavorando all’edizione 2024, che coinvolgerà anche altre importanti denominazioni italiane

    Fornacelle con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa
    Fornacelle con Milko Chilleri e Sara Cintelli, WineCup 2023, foto da comunicato stampa

    Da Comunicato stampa

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  • Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e la sua Albana

    Di Elsa Leandri

    A fine febbraio si è svolta a BolognaFiera la seconda edizione dello Slow Wine Fair, manifestazione diretta da Slow Food alla quale hanno partecipato ben 750 cantine selezionate provenienti da tutte le regioni italiane e da ben 21 paesi internazionali.

    SLOW WINE FAIR 2023 panoramica della manifestazione, foto di Elsa Leandri
    SLOW WINE FAIR 2023 panoramica della manifestazione, foto di Elsa Leandri

    Oltre ai numerosi banchi di assaggio sono state organizzate diverse Masterclass e incontri il cui argomento spaziava dal futuro enoico in termini di sostenibilità al rapporto vino-salute nell’ottica della revisione dell’Ocm.
    Importante la rappresentanza della regione che ospita l’evento, l’Emilia-Romagna, con ben 65 produttori: Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ortrugno, Pignoletto e Lambruschi ne sono i vitigni maggiormente identificativi.
    Non potevamo non tenere di conto di questa opportunità e di conseguenza il nostro Slow Wine Fair si è dedicato a un particolare vitigno romagnolo: l’Albana.

    Elsa Leandri a Slow Wine Fair 2023, foto dell'autrice articolo
    Elsa Leandri a Slow Wine Fair 2023, foto dell’autrice articolo

    L’Albana e il suo territorio

    L’Albana è un vitigno a bacca bianca, già conosciuto nell’antica Roma tanto da essere citato da Plinio il Vecchio e da Catone. La sua diffusione interessa principalmente i Colli che vanno dall’imolese al cesenate, nelle province di Bologna, Forlì/Cesena e Ravenna. Dopo continue affermazioni nei vari secoli viene insignito nel 1987 con lo status di Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, diventando così il primo vino bianco italiano con tale menzione.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Dolyus Marta Valpiani
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Dolyus Marta Valpiani

    In contemporanea a questa ascesa si assiste però anche al suo declino essendo visto come vitigno ad elevata produzione e associato a vino da mescita tale da sminuirne la sua notorietà. Ha attraversato quindi un periodo di oblio, visto come un vino da tutti i giorni, da pasto. Oggi stiamo assistendo finalmente al suo rinascimento grazie all’attività dei viticoltori che si approcciano a questo vitigno con una nuova consapevolezza e con una visione a ampio raggio cercando di darne un’interpretazione a 360 gradi.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Codronchio Fattoria Monticino Rosso
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Codronchio Fattoria Monticino Rosso

    In questo lembo di terra i terreni sono diversi: si passa infatti da zone sabbiose-argillose (basso faentino e imolese) a zone ricche di Spungone romagnolo (tra Forlimpopoli e Cesena) a zone costituite dalla Vena di Gesso (basso imolese e Brisighella).

    Tale morfologia così differente unita alla maestria dei viticoltori permettono di ottenere dei vini la cui identità va ben oltre la classica rappresentazione di un’uva a bacca bianca. Cinque le tipologie previste da disciplinare in cui l’Albana deve essere presente min. al 95%: secco, amabile, dolce, passito e passito riserva.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Antiqua Francesconi Paolo
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Antiqua Francesconi Paolo

    La macerazione o meno sulle bucce, una vendemmia precoce o tardiva (talvolta con lo sviluppo della muffa nobile, Botrytis Cinerea), l’uso di materiali riduttivi come l’acciaio o porosi quali terracotta o anfora permettono di dar luce a vini da una parte con una bevibilità eccezionale e con sentori piuttosto floreali, dall’altra di regalare vini maggiormente fruttati con la tipica espressività dell’albicocca, strutturati e con una lieve tannicità.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Albana di Cà di Sopra
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Albana di Cà di Sopra

    Queste diverse interpretazioni spesso vengono proposte all’interno di una stessa cantina così da far percepire la versatilità di questo vitigno rosso mascherato di bianco.Ultimamente inoltre si assiste anche alla produzione di qualche Albana spumante che rientra nella denominazione Romagna doc Albana Spumante.

    Le aziende che proponevano vinificazioni di Albana allo Slow Wine Fair erano veramente numerose. Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi.

    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Vitalba di Tremonti
    Alcuni assaggi di Elsa Leandri durante la manifestazione, Vitalba di Tremonti

    I migliori assaggi

    Albana 2021 di Ca’ di SopraRomagna Docg Albana Secco

    (100% Albana)
    Giallo paglierino fitto. Sentori floreali di tiglio e camomilla accompagnati da albicocca e pera con effluvi di erbette aromatiche. Il sorso è pieno con una marcata freschezza e sapidità. Si percepisce una lieve tannicità tipica del vitigno che caratterizza la beva. Lenta dissolvenza con richiami fruttati.

    PRODUTTORE CA’ DI SOPRA E FOTO ALBANA CA’DI SOPRA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE CA’ DI SOPRA E FOTO ALBANA CA’DI SOPRA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Vitalba 2022 di Tre Monti Romagna Docg Albana Secco
    (100% Albana)
    Giallo dorato. Attraente dai sentori di albicocca disidratata e pot pourri, arricchite da echi balsamici e resinosi e da pepe bianco. Al sorso è pieno e avvolgente impreziosito da una lieve tannicità. Offre un lento epilogo con richiami agrumati.

    PRODUTTORE TRE MONTI E FOTO VITALBA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE TRE MONTI E FOTO VITALBA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Codronchio 2020 di Fattoria Monticino RossoRomagna Docg Albana Secco
    ( 100% Albana)
    Giallo dorato e vivace. Impatto olfattivo avvolgente e suadente in cui albicocca, pesca e fiori gialli sono circondati da miele di zagara e da erbe officinali. In bocca si ha corrispondenza con quanto evidenziato al naso. Freschezza e sapidità vivacizzano l’impatto con un lungo finale di scorza di arancia.
    Vino con un’elevato potenziale d’invecchiamento: la fortuna di aver degustato anche la 2016, in cui i sentori si spostano maggiormente su una frutta esotica pur mantenendo freschezza e sapidità, ci permette di affermarlo.

    PRODUTTORE FATTORIA DI MONTICINO E FOTO CODRONCHIO, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE FATTORIA DI MONTICINO E FOTO CODRONCHIO, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Trapunta 2020 di Giovanna MadoniaRomagna Docg Albana Secco Macerato
    (100% Albana)
    Giallo dorato vivace. Sentori tipicamente varietali: albicocca, pesca, ginestra, salvia e timo. Entrata in bocca avvolgente e appagante. Freschezza e una leggera tannicità dinamicizzano il sorso e lasciano il cavo orale con richiami di agrumi e di ananas.

    Trapunta 2020 di Giovanna Madonia, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana, foto di Elsa Leandri
    Trapunta 2020 di Giovanna Madonia, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana, foto di Elsa Leandri

    Antiqua 2021 di Francesconi PaoloVino Bianco
    (100% Albana)
    Giallo dorato con riflessi ambrato. Ricordi di tarassaco, tiglio, pesca e albicocca quasi disidrata cosparsi da note speziate. Pieno l’impatto gustativo caratterizzato da moderata tannicità e da una suadente sapidità. Lungo finale con echi di frutta gialla.

    PRODUTTORE FRANCESCONI PAOLO E FOTO ANTIQUA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE FRANCESCONI PAOLO E FOTO ANTIQUA, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

    Delyus 2022 di Marta ValpianiRomagna Docg Albana Secco
    (100% Albana)
    Giallo paglierino fitto. Entrata floreale di fiori bianchi, lemongrass sorretta da frutta a polpa gialla e da delicate note agrumate. Vibrante e saporito, rende il sorso piacevole e immediato. Chiusura di lime.

    PRODUTTORE VALPIANI E FOTO DELYUS, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana
    PRODUTTORE VALPIANI E FOTO DELYUS, immagine di Elsa Leandri, articolo: Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e Albana

     

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://slowinefair.slowfood.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano

    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano

    IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO IN TRASFERTA A PROWEIN 2023

    Redazione

    Il Consorzio vino Vernaccia di San Gimignano parteciperà anche quest’anno dal 19 al 21 marzo a PROWEIN 2023 al padiglione 16 Stand A71, per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e la stampa di settore.

    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa
    Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa

    In assaggio 53 vini di 27 aziende consorziate.

    Questo il programma delle masterclass a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili:

    Lunedì 20 marzo – 11.00 hall 13 F80
    Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva
    Conduce Markus Del Monego – Master of wine
    Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano
    Modera Ulrich Kohlmann

    Logo del consorzio, articolo: Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa
    Logo del consorzio, articolo: Prowein 2023 e il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, foto da comunicato stampa

    Martedì 21 marzo – 11.00 hall 13 F80
    Il vino Vernaccia di San Gimignano DOCG:
    il bianco dalla lunga vita.
    Conduce Othmar kiem
    Degustazione di 6 vecchie annate di Vernaccia di San Gimignano
    Modera Ulrich Kohlmann

    Da comunicato stampa

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