Tag: carolagostini

  • Merano WineFestival 2023 tante novità per un’edizione super

    Merano WineFestival 2023 tante novità per un’edizione super

    Merano WineFestival è pronto, manca poco, alziamo i calici 2023

    Redazione – Carol Agostini

    Il Merano WineFestival si sta preparando con grande entusiasmo per la sua 32^ edizione, che si terrà dal 3 al 7 novembre 2023. Questo evento esclusivo ed elegante è noto per attirare amanti del vino e del cibo, così come professionisti del settore, con uno stile sempre più glamour e prestigioso.

    Merano WineFestival 2023 tante novità per un'edizione super
    Merano WineFestival 2023 tante novità per un’edizione super, immagine da comunicato stampa

    Per riscaldare i motori in vista dell’evento principale, ci saranno due anteprime. La prima si terrà il 23 e il 24 settembre all’Ippodromo Gran Premio di Merano 2023, durante il Gran Premio Alto Adige, e la seconda il 20 ottobre a Lagundo. Queste anteprime presenteranno alcune eccellenze selezionate da The WineHunter e sveleranno i punti salienti della rassegna a Merano.

    Il sito web del Merano WineFestival, recentemente rinnovato con un nuovo look, offre ora la possibilità di acquistare i biglietti e richiedere gli accrediti stampa.

    Carol Agostini a Merano Winefestival presente da 28 anni, foto autrice
    Carol Agostini a Merano Winefestival presente da 28 anni, foto autrice

    La 32^ edizione del Merano WineFestival si svolgerà dal 3 al 7 novembre 2023, con uno stile esclusivo e internazionale. Nel frattempo, ci saranno due anteprime: una durante il Gran Premio Alto Adige il 23 e il 24 settembre all’Ippodromo di Merano e l’altra il 20 ottobre a Lagundo. Entrambe presenteranno alcune eccellenze selezionate da The WineHunter.

    Il sito web del festival, recentemente rinnovato, offre la possibilità di acquistare i biglietti e richiedere gli accrediti stampa: NUOVA VESTE PER IL SITO WEB – ACCREDITI E TICKETS ONLINE

    In sintonia con l’immagine esclusiva e internazionale che Merano WineFestival afferma più che mai in questa nuova edizione 2023, il sito web della rassegna meranese cambia aspetto e propone ai suoi visitatori una navigazione ispirata al format dell’evento. L’home page richiama il cuore pulsante della rassegna meranese, la celebre sala Kurshaal del Kurhaus, edificio che ospita la wine exhibition. Da qui la navigazione può proseguire nelle sezioni Wine e Culinaria, dove consultare facilmente informazioni relative agli espositori e al programma dell’evento e dove sarà inoltre possibile richiedere l’accredito anche alle iniziative in programma, come masterclass, showcooking o talk. Aperta la vendita dei tickets online, nonché la procedura di accredito per la stampa, operatori del settore e partner.

    Merano Winefestival 2023, foto da comunicato stampa
    Merano Winefestival 2023, foto da comunicato stampa

    Durante la 32^ edizione, il Merano WineFestival continuerà a enfatizzare l’eccellenza in ogni sua sfumatura, con giorni dedicati ai vini bio, biodinamici, organici e orange, nonché al champagne e ai migliori prodotti alimentari, spiriti e birre. Saranno presenti anche nuove aree dedicate a Campania e Abruzzo, così come uno spazio internazionale.

    Merano Winefestival 2023, foto da comunicato stampa
    Merano Winefestival 2023, foto da comunicato stampa

    Il festival ospiterà anche un summit sulla sostenibilità chiamato “Breath and cry of the Earth,” che affronterà questioni legate ai cambiamenti climatici. Numerosi ospiti, tra cui esperti del settore, chef stellati, personaggi famosi e artisti, parteciperanno all’evento, diventando ambasciatori della qualità e testimonial della rassegna.

    GLI HIGHLIGHTS DELLA 32^ EDIZIONE 

    Merano WineFestival 2023 ritorna con un format classico, sviluppando il filo conduttore dell’eccellenza in ogni sua sfumatura: il venerdì è dedicato a bio & dynamica con ampio focus su vini biologici, biodinamici, organici e orange; da sabato a lunedì le eccellenze The WineHunter sono protagoniste del Kurhaus; il martedì è targato Catwalk Champagne; mentre alla Gourmet Arena ritornano i migliori prodotti Food – Spirits – Beer insieme agli showcooking, e un rinnovato spazio anche per le aree dedicate a Campania e Abruzzo. Nuovi highlights nelle eleganti sale del Kurhaus:

    International, lo spazio dedicato ai prodotti internazionali. Il summit sulla sostenibilità “Breath and cry of the Earth” mette in evidenza e in discussione problematiche e soluzioni legate ai cambiamenti climatici. Numerosi gli ospiti, anche internazionali, coinvolti nell’intero programma: esperti del settore green, personalità rilevanti del mondo vino, chef stellati, istituzioni, vip e artisti che diventano ambasciatori di qualità e testimonial della rassegna.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://meranowinefestival.com/

    Sito partners redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.smstudiopr.it/it/pr-communication.html

  • Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023

    Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023

    Preparare la Pelle per l’Inverno: Trattamenti Idratanti al Sensoria Dolomites per una Protezione dalla Stagione Fredda

    Redazione – Carol Agostini

    Dopo le calde giornate che hanno caratterizzato l’estate in Alto Adige, Marion Sattler, la spa manager del Sensoria Dolomites, suggerisce agli ospiti di preparare la loro pelle per affrontare le temperature invernali. Nei rilassanti ambienti della sua Dynamic Spa, che copre una superficie di 1.000 metri quadrati e si ispira alla filosofia zen, è possibile concedersi il lusso di trattamenti altamente idratanti, utilizzando prodotti al 100% naturali ed etici.

    Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023, foto da comunicato stampa
    Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023, foto da comunicato stampa

    Situato nel rifugio protetto del massiccio dello Sciliar, che sembra vegliare sul pittoresco paesino di Siusi in Alto Adige, il Sensoria Dolomites, un hotel a quattro stelle superior, offre ai suoi ospiti trattamenti e rituali ideali per preparare la pelle alle rigide temperature invernali. Marion Sattler, la giovane manager della Dynamic Spa dell’hotel, insieme al suo team, ha sviluppato percorsi specifici per l’idratazione e la protezione della pelle, adatti a tutti i tipi di pelle e particolarmente indicati per quelle più sensibili, al fine di preservare la salute della pelle durante la stagione fredda, prevenendo così secchezza, arrossamenti e screpolature.

    “Con l’arrivo dei primi freddi, il nostro corpo reagisce al cambiamento di stagione producendo meno sebo, i vasi sanguigni si restringono e la pelle riceve meno afflusso di sangue, diventando tendenzialmente più secca“, spiega Marion Sattler, spa manager del Sensoria Dolomites.

    Per questo motivo, consigliamo ai nostri ospiti di iniziare già in autunno una serie di trattamenti altamente idratanti. Utilizziamo creme e lozioni più ricche e nutrienti rispetto a quelle estive, in grado di penetrare e proteggere la pelle a livello profondo. Spesso aggiungiamo oli naturali che creano uno strato protettivo, contribuendo a mantenere la salute della pelle”, sottolinea. “Abbiamo due trattamenti specifici per il corpo e il viso, particolarmente adatti a questa stagione: ‘Soulful Aroma Moments’ e ‘Intensive Moisture’, entrambi pensati per garantire una profonda idratazione della pelle”.

    Preparare la Pelle per l'Inverno: Trattamenti Idratanti al Sensoria Dolomites per una Protezione dalla Stagione Fredda, immagine da comunicato stampa di Luca Putzer
    Sensoria Dolomites: Preparare la Pelle per l’Inverno con i t rattamenti Idratanti per una Protezione dalla Stagione Fredda, immagine da comunicato stampa di Luca Putzer

    Il primo trattamento fa uso di creme ricche e idratanti, oltre a oli essenziali Vitalising, Nourishing e Balancing, tra cui l’ospite può scegliere il proprio preferito, per poi mescolarlo con una body lotion, ottenendo un effetto protettivo ancora maggiore. Il secondo, invece, mira a lenire, calmare e idratare profondamente la pelle, oltre a rinfrescarla.

    “Prima di procedere con questo tipo di trattamento, è sempre consigliabile eseguire uno scrub per rimuovere le cellule morte o danneggiate, consentendo alle lozioni, creme e oli di penetrare meglio nell’epidermide”, aggiunge Marion Sattler.

    Per ottimizzare l’efficacia dei trattamenti, viene utilizzata l’aloe vera, importata direttamente dall’Ecuador in forma di grandi foglie, che vengono tagliate in base alle esigenze di ciascun trattamento. Le fresche foglie di aloe fanno parte della linea di prodotti Pharmos Natur, completamente naturali e privi di conservanti aggiunti, come l’acido citrico, spesso utilizzato per la conservazione dei prodotti. Inoltre, parte del ricavato dell’azienda è destinato a sostenere la popolazione bisognosa dell’Ecuador, conferendo un carattere etico ai prodotti Pharmos Natur, oltre a essere naturali e sostenibili.

    Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023, immagine da comunicato stampa di Luca Putzer
    Sensoria Dolomites propone un inverno ricco di emozioni 2023, immagine da comunicato stampa di Luca Putzer

    I trattamenti invernali offerti dal Sensoria Dolomites sono parte di un’ampia gamma di opzioni benessere garantite dalla struttura durante i mesi freddi e non solo. Il team della Dynamic Spa è sempre disponibile per consigliare e personalizzare le soluzioni in base alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun ospite. Il benessere continua nell’ampia area wellness dell’hotel, con piscina coperta e all’aperto, sauna, bagno turco e zone relax, il tutto con il maestoso sfondo dello Sciliar, che completa l’esperienza di benessere presso la struttura.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito Hotel: https://www.sensoriadolomites.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.smstudiopr.it/it/pr-communication.html

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023

    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023

    Tenuta Mazzolino conquista i Tre Bicchieri del Gambero Rosso con il Terrazze Alte

    Redazione – Carol Agostini

    È l’ultimo di una serie di riconoscimenti per i vini della tenuta di Corvino San Quirico: Il Noir è stato eletto a maggio scorso il miglior Pinot Nero della Lombardia alle Giornate Altoatesine dedicate a questo vino

    “Questo premio è motivo di grande orgoglio e ci rende particolarmente felici. Era uno dei nostri obiettivi”, afferma a Francesca Seralvo, terza generazione al timone della Tenuta. “Rappresenta un riconoscimento al nostro costante impegno sia in vigna sia in cantina. E averlo conquistato con il Terrazze Alte – il nostro secondo vino – aumenta la soddisfazione”.

    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    Il Terrazze Alte – pinot nero 100%- è un progetto enoico della cantina lombarda nato poco più di un anno fa. “Fratello minore – solo anagraficamente – del Terrazze, con vinificazione simile”, spiega Stefano Malchiodi, enologo della cantina. “Il suo affinamento richiede qualche mese in più in vasca e viene così imbottigliato dopo la vendemmia successiva”. Di colore rubino delicato, ma brillante con leggeri riflessi rosso mattone, al naso il Terrazze alte risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata.

    Il finale è persistente con un ritorno di buccia di arancia sanguinella, e sentori di frutti rossi a polpa acida che anticipano la progressione di un sorso profondo. Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Le severe vene calcareo-gessose gli donano profondità e dinamicità di sorso. Elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile” e come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, il Terrazze Alte rivela un carattere unico e deciso

    Francesca Seralvo, articolo: Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da sito
    Francesca Seralvo, articolo: Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da sito

    I tre bicchieri del Gambero sono una grande soddisfazione per la cantina: non la prima ottenuta nel 2023. Solo qualche mese fa il Noir, un pinot nero di razza, prima etichetta della cantina dell’Oltrepò, era stato eletto miglior Pinot Nero della Lombardia alle Giornate Altoatesine. Una strada ricca di successi che rafforzano l’idea di Francesca di aver fatto la scelta giusta, quando poco meno di dieci anni fa ha deciso di lasciare la carriera di avvocato per dedicarsi cuore e testa al lavoro in vigna.

    “Sono davvero felice di questo risultato”, conferma. “È sicuramente il frutto di una grande lavoro di squadra – con un ringraziamento particolare al nostro enologo Stefano – ed è anche una soddisfazione personale: Tenuta Mazzolino riconquista un premio che mia madre aveva ottenuto per ben sei anni consecutivi. Alla mia gioia si aggiunge quella di tutta la famiglia. Questo premio è il riconoscimento per un lungo e intenso percorso di lavoro, caratterizzato sempre dalla passione e dalla dedizione”.

    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da comunicato stampa
    Tenuta Mazzolino e i suoi grandi successi nel 2023, foto da comunicato stampa

    I tre bicchieri del Gambero Rosso, il massimo riconoscimento assegnato dall’omonima guida Vini d’Italia, dimostrano che la determinazione e la competenza sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza. “Questo riconoscimento è per me non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Uno sprone a fare sempre meglio”. Un obiettivo difficile, ma non impossibile, da perseguire con passione e risolutezza.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito ufficio stampa: https://www.zedcomm.it/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

    Sito cantina: https://www.tenuta-mazzolino.com/

  • Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy

    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024

    Redazione – Carol Agostini

    Siamo ormai arrivati all’inizio di una nuova stagione ricca di Corsi e di eventi.

     

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, Logo, immagine da comunicato stampa
    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, Logo, immagine da comunicato stampa

    Tante sono le richieste da parte di molti utenti e noi, ci sforziamo per accogliere i vostri consigli e per questo abbiamo pensato un programma decisamente ricco con approfondimenti soprattutto per quanto riguarda i corsi monografici e i master che sono sempre più richiesti.

    A tal proposito abbiamo previsto 2 grandi approfondimenti per quanto riguarda la Francia con il Corso Champagne e il Corso la Francia del Vino e i master sui grandi vitigni italiani come il Nebbiolo e il Sangiovese.

    Grande importanza viene data come sempre ai Corsi amatoriali e soprattutto al Corso Professionale per Sommelier sempre più richiesto per avere una informazione di base importante e professionale.

    Per avere tutte le informazioni su tutto il programma che vi elenchiamo di seguito vi invitiamo a partecipare all’open-day con ingresso libero che si terrà
    sabato 14 ottobre a partire dalle ore 18:00 presso la nostra sede di Piazza Cavour.

    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, foto da comunicato stampa
    Marco Cum da il via al 2023/2024 di Riserva Grande Academy, foto da comunicato stampa

    PROGRAMMA 2023-2024 – CORSI, EVENTI, DEGUSTAZIONI

    -14 ottobre. Open day Riserva Grande Academy. Prentazione programma. Presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour a partire dalle ore 18:00. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria.

    -14 ottobre. Corso Professionale per Sommelier I livello. 1° lezione straordinaria open day, presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1° lezione introduttiva a partire dalle ore 20:00. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.

    -18 ottobre. Corso di Avvicinamento al Vino di 4 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. Viale Stefano Gradi 209 (zona EUR). 1° lezione a partire dalle ore 20:00.

    -18 ottobre. Corso ABC del Vino di 8 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. Viale Stefano Gradi 209 (zona EUR). 1° lezione a partire dalle ore 20:00.

    -19 ottobre. Corso di Avvicinamento al Vino di 4 lezioni. A partire dalle ore 18:00 presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1°lezione

    -18 ottobre. Corso Champagne di 6 lezioni. A partire dalle ore 20:00 presso Aula Magna Univeristà Valdese piazza Cavour. 1°lezione

    -19 ottobre. Corso ABC del Vino di 8 lezioni presso Aula Magna Università Valdese piazza Cavour. 1° lezione a aprtire dalle ore 18:00

    -26 ottobre. La Vite e i Tralci. Corso di 4 incontri. Il vino nella letteratura, nella storia, nell’arte e nelle sacre scritture. 1° incontro alle ore 20:00.

    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024, foto da comunicato stampa
    Marco Cum di Riserva Grande Academy vi attende con una nuova stagione di incontri 2023/2024, foto da comunicato stampa

    -13/14 gennaio 2024. Nebbiolo Nel Cuore. Evento. X edizione. Presso Spazio Vittoria. Via Vittoria Colonna 11. Roma

    -30 gennaio. Master Executive sul Nebbiolo di 16 lezioni. Presso roof garden Hotel Portoghesi, via Dei Portoghesi 1 (piazza Navona). 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -26 gennaio. Corso La Francia Del Vino di 7 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire. 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -2/3/4 marzo. Rome Wine Expo. La città eterna celebra la cultura del vino. Evento di degustazione sui vini del mondo. Presso Spazio Vittoria, via Vittoria Colonna 11. Roma

    -15 marzo. Corso di Avvicinamento al vino di 4 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire zona Eur. 1° lezione a partire dalle ore 20:00

    -12 aprile. Master sul Sangiovese di 9 lezioni. Presso Centro Studi Liberté Voltaire zona Eur. 1°lezione a prtire dalle ore 20:00

    Per prendere visione di tutti i programmi potete consultare il sito www.riservagrande.com per ogni delucidazione in merito non esitate a contattarci

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

     

  • Hotel Garberhof 2023 tra stelle e “mille e una notte”

    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e “mille e una notte”

    Hotel Garberhof, un soggiorno all’insegna del relax assoluto guandando le montagne

    Redazione – Carol Agostini

    Sperimenta il massimo del relax in stile “Mille e una notte” nell’incantevole Alto Adige presso l’hotel Garberhof a Malles Venosta. Questa struttura di lusso a quattro stelle superior, incastonata tra i paesaggi alpini dell’Alta Val Venosta, offre una vista panoramica sul maestoso gruppo dell’Ortles e si trova circondata da vigneti e frutteti.

    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e "mille e una notte", foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof
    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e “mille e una notte”, foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof

    È la meta ideale per chi cerca una pausa dal ritmo frenetico della vita quotidiana e desidera dedicarsi al proprio benessere. All’interno della sua Mii:Amo spa, estesa su oltre 2000 metri quadrati, gli ospiti possono immergersi in un’esperienza di relax assoluto, nel più grande hammam alberghiero d’Italia, dove rituali e trattamenti richiamano le atmosfere orientali più suggestive.

    L’hotel Garberhof, un’eccellenza a quattro stelle superior a Malles Venosta, ospita il più grande hammam alberghiero d’Italia, un luogo di puro relax che evoca atmosfere lontane e avvolge i sensi con fragranze esotiche, portando avanti una tradizione millenaria. In questa oasi di benessere per il corpo e la mente, è possibile scegliere un rituale purificante tra le diverse opzioni offerte dalla Mii:Amo spa.

    Indossando il peshtemal, un tradizionale telo in cotone da avvolgere intorno ai fianchi, si può accedere all’area umida dell’hammam, dove gli ospiti possono immergersi in un rito di purificazione profonda. Questa esperienza si svolge in cinque ambienti distinti, ognuno corrispondente a un passaggio specifico. Si inizia con una breve sosta di circa 10 minuti nel Sogukluk, dove si acclimatare agli elevati livelli di umidità e temperatura, mentre il vapore alle erbe apre i pori della pelle in preparazione ai passaggi successivi.

    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e "mille e una notte", foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof
    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e “mille e una notte”, foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof

    Successivamente, ci si dirige al Kese-Lif, l’area dedicata al peeling con l’uso di un guanto kese e sapone leggero, seguito dal risciacquo nelle calde acque della kurna, una tipica vasca in vetro. Un bagno caldo nelle acque dorate del Sicaklik contribuisce a un totale benessere circolatorio. Infine, una fase di rilassamento nell’area del Bingül, dove il vapore caldo aromatizzato alle erbe completa il processo di purificazione. Tra una fase e l’altra, è possibile rilassarsi sulle panche riscaldate in pietra, favorendo il rilassamento muscolare e corporeo. Per concludere in bellezza l’esperienza nell’hammam, si può approfittare della zona asciutta del Camekan, dove sono disponibili lettini e sedute per rilassarsi, gustando un tè caldo preparato con il samovar e altre delizie orientali.

    Nella zona coccole dell’hammam, immersa in fragranze avvolgenti e magica atmosfera, è possibile sperimentare trattamenti purificanti come “Profumo di Oriente,” che include un peeling a base di sabbia del deserto e olio d’argan, seguito da un massaggio con olio riscaldato, oppure il tradizionale rito marocchino “Viaggio a Marrakech,” con getti di acqua calda, sapone nero all’olio d’oliva ed eucalipto, maschera viso all’argan e terra minerale.

    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e "mille e una notte", foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof
    Hotel Garberhof 2023 tra stelle e “mille e una notte”, foto da comunicato stampa di Marian.Mertez Garberhof

    Per gli amanti dei massaggi alla testa, c’è il lussuoso “Rituale Sultano Deluxe,” che include anche un peeling e un massaggio con schiuma su tutto il corpo. Infine, “Pascià Deluxe” rappresenta un’alternativa completa per chi desidera un’esperienza di benessere a 360 gradi, con peeling per il corpo, massaggio con schiuma, getti d’acqua calda, massaggio viso e testa, seguiti da un’applicazione di olio caldo.

    L’hotel Garberhof e la sua Mii:Amo spa offrono un’esperienza wellness completa, con personale altamente qualificato che si impegna a far sentire ogni ospite a proprio agio. Questa esperienza trova il suo complemento nei paesaggi naturali della Val Venosta circostante, caratterizzati da prati senza fine, boschi tipicamente alpini e cime che superano i 3.000 metri, regalando un senso di tranquillità impagabile al corpo e uno spirito rigenerato.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ 

    https://www.foodandwineangels.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.smstudiopr.it/it/chi-siamo.html

    Sito hotel: https://www.garberhof.com/it/

     

  • Zorzetting e i vini dei Colli Orientali del Friuli 2023

    Zorzetting e i vini dei Colli Orientali del Friuli 2023

    I Fiori di Leonie, ultimo nato della linea Myò di Zorzetting

    Redazione – Carol Agostini

     

    Zorzettig vince in sostenibilità I Fiori di Leonie, ultimo nato della linea Myò, vince riconoscimenti nazionali e internazionali. Premiato l’impegno verso lasostenibilità dell’azienda friulana guidata da Annalisa Zorzettig.

     

    Logo cantina Zorzetting e i vini dei Colli Orientali del Friuli 2023, foto da comunicato stampa
    Logo cantina Zorzetting e i vini dei Colli Orientali del Friuli 2023, foto da comunicato stampa

     

    Porta il nome della piccola nipotina di Annalisa Zorzettig il vino più premiato quest’anno della storica azienda friulana.Leonie, grazie al suo grande amore per la natura, ha ispirato il nome di questo uvaggio di Pinot Bianco, Sauvignon e Friulano che quest’anno è stato premiatonon solocon i Tre Bicchieri del Gambero Rosso,ma anche con i 5 grappoli di Bibenda e con il gold di Wine Hunter Merano Wine Festival.

    I Fiori di Leonie, ultimo nato della linea Myò di Zorzetting, foto da comunicato stampa
    I Fiori di Leonie, ultimo nato della linea Myò di Zorzetting, foto da comunicato stampa

    Un vino dedicato al progetto di preservazione della biodiversitàspecifica che Annalisa Zorzettig e l’agronomo Antonio Noacco, stanno portando avantida diversi anni in tutti i 120 ettari di tenuta.

    “I fiori di Leonie rappresenta per noi la sintesi del nostro impegno nei confronti dell’ambiente e delle nostre radici –spiega Annalisa Zorzettig, titolare dell’azienda.

    È un vino che parla fortemente di Friuli, perché nasce da tre varietà bianche che ben si esprimono nel nostro territorio:

    il Sauvignon che dona il suo tratto aromatico, il Pinot Bianco con la sua eleganzae il Friulano, passato, presente e futuro della nostra famiglia, come Leonie. Il rispetto per il territorio, lapreservazione della biodiversità specifica e l’attenzione alla sostenibilitàsono poi alla base anche di un altro grande progetto su cui stiamo lavorando eche non vediamo l’ora di svelare nei prossimi mesi”.

    Dopo l’abbandono del diserbo chimico, l’attenzione si è spostata sul ripristino della vitalità del suolo.

    Ogni appezzamento viene studiato eviene applicato uno specifico sovescio perle caratteristiche di quel terreno. Si cerca in particolar modo di favorire la presenza non solo di insetti pronubi ma anche di antagonisti naturali ad altre specie nocive, per rendere il vigneto in grado di auto-proteggersi. Lo studio della miscela è tale da garantire fioriture le più costanti possibili.

    Tutto parte dallanecessità di ricercare quell’equilibrio tra produzione agricola e preservazione dell’ambiente che negli anni si è teso a tralasciare, con l’intento di fornire un doppio vantaggio:sia all’uomo, assicurando una congrua produttività, che  all’ecosistema.

    Territorio

    La cantina attualmente è nelle mani di Annalisa Zorzetting, vignaiola che ha raccolto l’eredità del padre rinnovando l’azienda e acquisendo nuovi vitigni fino ad arrivare ai 120 ettari attuali. Le vigne si estendono nei Colli Orientali del Friuli tra le zone di Spessa, Ipplise Prepotto: tre terroir unici e particolarmente vocati alla viticoltura, protetti dalle Alpi, dalle fredde correnti del Nord e baciati dalla brezza del mare Adriatico.

    Linea di punta di Zorzetting è Myò: vini che nascono prevalentemente da vitigni autoctoni e vogliono essere una celebrazione dei Colli orientali del Friuli e della loro biodiversità, storia e cultura.

    Le vigne di Zorzetting nei Colli Orientali del Friuli, foto da comunicato stampa
    Le vigne di Zorzetting nei Colli Orientali del Friuli, foto da comunicato stampa

    (altro…)

  • La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    Un viaggio nella Loira ricco di territori, vini ed emozioni

    Di Elsa Leandri

    La Valle della Loira seduce con il lento ed incessante avanzare del suo fiume e dei suoi affluenti, con i sorridenti campi di girasole e con i pascoli verdi che si alternano ai numerosi castelli. A noi eno-appassionati parla, però, e soprattutto, di vino.
    Poter dire di conoscere questa zona senza passarci moltissimo tempo, è impossibile. Bisogna infatti pensare che la Loira enologica costeggia tutto l’andamento del medesimo fiume, andando dall’Oceano Atlantico con i suoi terreni ricchi di granito e di gneiss fino al Massiccio Centrale in cui il suolo è di natura vulcanica, passando poi da zone tufacee come Vouvray o con una presenza elevata di Kimmeridge come Sancerre.

    Capirete anche che in questo vasto territorio anche il clima varia: l’influenza oceanica, man mano che ci allontaniamo dalla foce della Loira, diminuisce lasciando spazio a un clima continentale. Non ci stupisce di conseguenza una differenziazione di vitigni: da ovest a est incontriamo melon de bourgogne, cabernet franc, chenin blanc, sauvignon, pinot nero, gamay, citando solo i principali.

    Non è nostra intenzione effettuare un trattato su questo territorio che copre più di 55000 ettari di vigna, ma ci limiteremo a condividere con voi alcuni luoghi che abbiamo toccato nel nostro viaggio, che si è concentrato principalmente nella parte est della Loira vitivinicola.

    Maison de Sancerre – siamo a Sancerre in una zona in cui il vitigno principale è il sauvignon che qui regala una delle sue espressioni migliori. Per scoprirne il motivo siamo andati, in quest’affascinante città medievale, nella Maison Farnault del XVesimo secolo, all’interno del quale è stato costituito dall’Union Viticole Sancerroise un luogo atto a far conoscere al meglio questo vino, offrendo una visita adatta a grandi e piccini, a curiosi e a appassionati attraverso giochi interattivi, film in 4D, giardino degli aromi e infine, per gli adulti, con una degustazione di 3 vini. La parte che personalmente ci ha maggiormente affascinato è la spiegazione della geologia del terreno che come ben sappiamo, insieme al clima e alla maestria dei vigneron, sono elementi caratterizzanti e distintivi.

    Elsa Leandri alla Maison de Sancerre, foto dell'autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri
    Elsa Leandri alla Maison de Sancerre, foto dell’autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    In questo areale si possono distinguere ben 15 diverse formazioni geologiche, che si susseguono, si intrecciano e si fondono, regalando una vastità di peculiarità diverse. Principalmente si può ricondurre il tutto semplificando a 3 tipologie: le terres blanches, costituite principalmente da marne kimmeridgiane separate da strati di calcare, le caillottes, da calcare giallo e bianco e il silex, ricco di argilla, silice e conglomerati silicei, il cui scopo è quello di riscaldare la vigna in modo continuo.

    Terreni Sancerre, foto dell'autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri
    Terreni Sancerre, foto dell’autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    Durante la degustazione noi abbiamo scelto di dedicarci unicamente ai bianchi, che rappresentano l’80% della produzione. Le etichette variano di volta in volta pertanto vi lasciamo il gusto di scoprire da soli quali bottiglie verranno proposte.
    Piccolo grande plus: se viaggiate con il vostro cane, lui è assolutamente ben accetto durante tutto il percorso.

    Vouvray – in questa zona troviamo un altro grande vitigno a bacca bianca: lo Chenin, chiamato localmente anche Pineau de la Loire che qui si svela in tutte le sue forme dalla versione spumantizzata a quella del vino moelleux.
    In questi 2300 ettari di terreno tufaceo della denominazione si incontrano le caratteristiche ideali per favorire la variegata espressività di questo vitigno.

    Monitorando costantemente la maturazione dell’uva si riesce ad ottenere sia vini ricchi di acidità (come i sec) sia più carichi della componente zuccherina (come i demi sec), fino ad arrivare a grappoli che presentano un attacco della muffa nobile (i mœlleux). Dalla versione spumante atta ad accompagnare un aperitivo, si passa quindi a delle versioni più strutturate che riescono a regalare degli ottimi abbinamenti anche con formaggi erborinati.
    A Vouvray non è raro imbattersi nelle cantine troglodite, risalenti al periodo romano, che offrono un posto unico per l’affinamento dei vini favorendo lo sviluppo di aromi e la complessità del vino.

    Cantina Pierre Champion, foto dell'autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri
    Cantina Pierre Champion, foto dell’autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    Vi consiglio di fare come abbiamo fatto noi, andando a bussare proprio alla porta di un vigneron. La nostra scelta è caduta su Pierre Champion, che vanta una tradizione familiare che perdura da tre generazioni e che gestisce 14 ettari tutti impiantati a Chenin blanc. Siamo stati ottimamente ricevuti e abbiamo potuto approfondire e comprendere la versatilità di questo vitigno a bacca bianca che va da sentori di agrumi, acacia e pera nella versione sec per poi svelarsi con sentori più importanti di mirabella, frutti esotici, mela cotogna e mandorla in quelli moelleux. Tocco finale: la visita della cantina scavata nella roccia. Abbiamo adorato!

    Bourgueil – abbandoniamo i bianchi per incontrare l’altro vitigno chiave della Loira: il Cabernet franc. In questo territorio che si estende per 1400 ettari si possono evidenziare la presenza di due tipologie di sottosuolo: uno ricco di graves, ricca di sabbia e ciottoli, mentre l’altro con un’importante componente tufacea e di natura argillo-calcarea. Questo permette di ottenere vini completamenti differenti favorendo da una parte la produzione di vini di pronta beva e dall’altra dei vini maggiormente strutturati e atti all’evoluzione in bottiglia.
    Per avere un’idea di tale denominazione ci siamo recati alla Maison des Vins di Bourgueil in cui sono presenti 180 etichette dei 90 produttori della denominazione spaziando dai bianchi (che attualmente non rientrano nella AOP), ai rosati, ai rossi e in cui viene offerta la possibilità di degustare una selezione di vini.

    Elsa Leandri a Bourgueil, foto dell'autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri
    Elsa Leandri a Bourgueil, foto dell’autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    Il nostro interesse è stato quello di focalizzarci sull’espressione del Cabernet franc vinificati in rosso con il fine di poter apprezzare questa differenza di bevibilità. Effettivamente la fragranza dei vini derivanti dal settore delle graves si contrappone al maggiore complessità data da sentori speziati e più scuri, nonché dalla maggiore tannicità della zona tufacea.
    A nostro parere una maestrale espressione è Haut de la Butte di Jacky Blot, viticoltore, scomparso quest’anno, conosciuto per le eleganti espressioni di Chenin a Montlouis Sur Loire e per la capacità di mettersi in gioco, con ottimi risultati, a Bourgueil nella vinificazione del Cabernet Franc.

    Chinon – nella città medievale oltre il Cabernet franc viene nuovamente affiancato dallo Chenin proponendo quindi sia bianchi, che rosati, che rossi. Anche in questo caso possiamo fare una distinzione tra vini ottenuti dalla parte collinare che regalano vini di struttura o da quella limosa più vicino alla Loira che si esprimono con vini più fragranti e immediati.

    Incuriositi dall’omaggio che ci aveva offerto il proprietario del gite che avevamo affittato siamo andati al domaine Sault au Loup. La cantina precedentemente conosciuta sotto il nome di Dozon è gestita dal 2013 dal viticoltore Eric Santier, il quale ha deciso di rimettere in discussione la sua vita abbandonando il settore di promozione di prodotti alimentari francesi e di “imparare” il mestiere di vigneron.

    Ad oggi si trova a gestire 14 ettari in conversione biologica dal 2020 impiantati a Cabernet franc e a Chenin Blanc. La diversità del territorio permette di ottenere dei vini più da pronta beva o vini più strutturati offrendo così una scelta per ogni occasione e per ogni palato.
    Di grande rilievo “Le Grand Saut” e il “Clos du Saut au Loup” nei quali il cabernet franc offre da una parte un vino che promette una grande capacità evolutiva e dall’altra rivela le caratteristiche varietali del vitigno, in modo elegante e attrattivo.

    Grand Saut e Clos du Saut au Loup, foto dell'autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri
    Grand Saut e Clos du Saut au Loup, foto dell’autrice, articolo: La Loira nel suo splendore 2023, il viaggio di Elsa Leandri

    Il nostro viaggio ci ha permesso di toccare anche la zona di Saumur-champigny, anch’essa terra di elezione per il Cabernet Franc, ma per scoprire questa realtà vi invito a leggere l’articolo dedicato al Clos des Cordeliers.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    “Cinque imperdibili festività enologiche nei pittoreschi borghi toscani: un’ode al vino, dal Chianti alla Maremma, attraversando la Lucchesia, per tutti gli amanti del nettare di Bacco.”

    Di Carol Agostini

    “Settembre è il momento della vendemmia e delle festività del vino in Toscana, un’occasione perfetta per scoprire le eccellenti etichette locali e visitare alcuni dei borghi più belli della regione. Ecco cinque eventi imperdibili per tutti gli appassionati di vino.

    Immagine di tasting di vini Toscani, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    Immagine di tasting di vini Toscani, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche, foto da internet
    • Expo Chianti Classico a Greve in Chianti: Dal 7 al 10 settembre, torna l’Expo Chianti Classico, una storica manifestazione che celebra il Gallo Nero in occasione della sua 51esima edizione. In Piazza Matteotti, le cantine di tutti i comuni del Chianti Classico presenteranno le loro etichette, offrendo degustazioni guidate, mostre, concerti e anche escursioni a piedi. Inoltre, quest’anno si terrà la preview “Aspettando l’Expo” con eventi speciali il 31 agosto, l’1, il 2 e il 6 settembre

     

    • La Festa del Vino a Montecarlo: La Festa del Vino di Montecarlo, un incantevole borgo sulle colline della Lucchesia, compie 55 anni e si svolge dal 31 agosto al 10 settembre. Durante questo periodo, la piazza d’Armi si anima con stand enogastronomici, degustazioni, cene a tema, mercatini artigianali, mostre e concerti. Il giardino dell’Istituto Pellegrini-Carmignani ospita il Salotto del Vino e del Verde, dove le etichette delle aziende del Consorzio Montecarlo Doc si sposano con la cucina locale, valorizzando prodotti unici come il farro della Garfagnana e le farine della montagna pistoiese. Inoltre, è possibile gustare vino montecarlese sotto le stelle in piazza Garibaldi, accompagnato da un tagliere di prodotti tipici. Il 7 settembre si svolgerà la sfilata del corteo storico, mentre l’8 settembre sarà l’occasione per ascoltare la Filarmonica Puccini di Montecarlo durante la processione dedicata alla Madonna del Soccorso.

     

    • La Festa delle Cantine di Manciano: Nel cuore della Maremma, a Manciano, dall’8 al 10 settembre si celebra la Festa delle Cantine, un autentico viaggio enogastronomico attraverso le cantine del borgo. Qui, avrai l’opportunità di degustare i vini locali e piatti tradizionali come il ciaffagnone, una sorta di crêpe arricchita con pecorino, ma anche pietanze come la pappa al pomodoro, la trippa e i fritti. Inoltre, l’evento prevede esibizioni di artisti di strada, spettacoli circensi per i più piccoli, e ogni sera musica dal vivo e djset nelle cantine.

     

    • La Festa dell’Uva e del Vino di Chiusi: A Chiusi, il suggestivo borgo etrusco, si festeggia la 40ª edizione della Festa dell’Uva e del Vino dal 22 al 24 settembre. L’evento comprende degustazioni di vini e prodotti tipici presso le cantine e le taverne, spettacoli itineranti, concerti dal vivo e performance di artisti di strada.

     

    • La Festa dell’Uva di Impruneta: Infine, non puoi perdere la storica Festa dell’Uva di Impruneta, che giunge alla sua 97ª edizione. Questa festa è radicata nelle tradizioni contadine e anima il borgo, situato a breve distanza da Firenze, in onore dell’autunno e della vendemmia. L’appuntamento è per domenica 1 ottobre, quando i quattro rioni di Impruneta – Fornaci, Pallò, Sante Maria e Sant’Antonio – gareggeranno in una spettacolare sfilata per determinare chi ha creato il carro allegorico e la coreografia più straordinari.
    La professione Bartender o Barman o Mixologist, foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    La professione Bartender o Barman o Mixologist, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Altro evento da segnalare

    “Ritorna l’evento “Saranno famosi nel vino”, e quest’anno si espande anche per includere il gin.

    Segnatevi le date del 3 e 4 dicembre, quando la Stazione Leopolda a Firenze ospiterà più di 200 cantine emergenti e il futuro dei distillati italiani.”

    “La seconda edizione di “Saranno Famosi nel Vino” porta con sé grandi novità. Quest’anno, l’evento che si terrà il 3 e 4 dicembre presso la Stazione Leopolda di Firenze, sarà aperto per la prima volta al gin, inaugurando così “Saranno Famosi nel Gin”.

    Dopo il successo della prima edizione lo scorso anno, questa manifestazione ritorna per mettere in risalto giovani aziende vinicole e nuove etichette, con una particolare sezione dedicata al gin, dove produttori italiani avranno l’opportunità di presentarsi al pubblico.

    "La seconda edizione di "Saranno Famosi nel Vino", foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    “La seconda edizione di “Saranno Famosi nel Vino”, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Oltre 200 etichette di vino emergenti, rappresentative delle principali denominazioni d’origine italiane, saranno presenti, insieme ai migliori vini italiani degli ultimi cinque anni e alle cantine più promettenti degli ultimi dieci. Ad arricchire l’evento, 40 produttori italiani di gin selezionati da “Il GINgegnere,” creando due giorni di degustazioni con la possibilità di assaporare vini e gin di alta qualità, il tutto arricchito da incontri, eventi e molte altre esperienze nell’ambito di “Saranno Famosi nel Vino.”

    Questa manifestazione, rivolta agli amanti del vino e del gin, nonché a buyer, ristoratori e sommelier, rappresenta un autentico talent show per i prodotti italiani, unendo degustazioni a eccellenze gastronomiche. La manifestazione vedrà la partecipazione di 200 cantine e 20 produttori di prelibatezze gastronomiche. Sarà presente anche un’area dedicata al cibo, con incontri, premiazioni, corsi e cene organizzate in collaborazione con i ristoranti della città e grandi marchi della moda. Per gli appassionati, ci saranno seminari con degustazioni tematiche e un forum che ospiterà le discussioni dei futuri esperti del settore vinicolo e del gin.

    Eventi in Toscana con degustazione di vini, foto da internet, articolo: Cinque imperdibili festività enologiche in Toscana 2023
    Eventi in Toscana con degustazione di vini, foto da internet, articolo: Toscana 2023, Cinque imperdibili festività enologiche

    Le cantine e i produttori di gin presenteranno i loro prodotti in piccoli stand individuali nella Stazione Leopolda, dando ai visitatori la possibilità di acquistare le bottiglie direttamente dall’evento. La domenica, l’accesso sarà aperto ai cultori del gin e del vino, alla stampa e agli operatori con biglietto, mentre il lunedì la stampa e gli operatori avranno l’ingresso gratuito, con un’attenzione particolare ai ristoratori di Firenze.

    Un’altra innovazione di questa seconda edizione è l’apertura dell’evento alla città con “Wine & Florence.” Le cantine partecipanti invieranno le loro bottiglie ai ristoranti di Firenze, che le abbineranno a menù appositamente studiati e le esporranno in vetrina.”

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.sarannofamosinelvino.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Marie-Françoise Ratron-Galet e le sue vigne

    Di Elsa Leandri

    Il fiume Loira, principale via di comunicazione tra l’Oceano Atlantico e il centro della Francia, si muove lentamente tra le sue anse accogliendo silenziosamente i suoi numerosi affluenti e vigilando attentamente sui turisti che affollano questa zona, curiosi di immergersi nelle dimore estive dei reali francesi. I molti castelli regalano uno scorcio di quello che poteva essere la vita al tempo di Francesco I e dei suoi successori con le battute di caccia o con i ricevimenti che vi si tenevano, facendoci pensare all’ambiente raccontato nei romanzi storici.

    Tra tutte le regine e favorite che hanno riempito i corridoi con lo strusciare dei loro maestosi vestiti e con le loro risa e i loro pianti, una simpatia particolare la proviamo per la discussa Caterina de’ Medici, un po’ perché ci parla di Toscana, un po’ perché alla morte del marito Enrico II, si è impegnata con determinazione nel mantenere la sovranità facendo fronte alle rivalità tra cattolici e protestanti, dimostrandosi donna di cultura e di larghe vedute.

    Proprio questa determinazione di Caterina, mi fa pensare a un’altra figura femminile dei nostri tempi: Marie-Françoise Ratron-Galet, proprietaria della cantina Ratron Clos des Cordeliers, a Saumur-Champigny.

    Marie-Françoise ha dedicato più di 10 anni della sua vita alla vendita di dispositivi medici, poi ha voluto conoscere e approfondire quel mondo vitivinicolo che era parte importante della vita di suo marito Sébastien. Per evitare di “tartassarlo di domande” (anche se io credo che sarebbe stato molto contento di risponderle), si rimette in gioco nel 2011 sedendosi nuovamente sui banchi di scuola, e frequenta il liceo viticolo. Inizia così ad entrare attivamente in cantina occupandosi delle vendite, sposando ancora di più quel mondo fatto di sacrifici e anche di soddisfazioni che solo la Terra sa dare e che Sébastien conosce benissimo.

    MARIE-FRANÇOISE RATRON-GALET nelle sue vigne, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri
    MARIE-FRANÇOISE RATRON-GALET nelle sue vigne, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri

    Purtroppo improvvisamente una grave malattia mette a dura prova la tranquillità del nucleo familiare. Sébastien, ormai malato, pensa ai suoi tre amori: sua moglie, sua figlia, Anaïs, e la sua vigna e vuole “lasciare tutto in ordine prima della sua partenza”.

    Vengono effettuati così tutti i passi amministrativi e legali per far sì che la proprietà vitivinicola sia intestata a sua moglie, come lei stessa confida in “Le Vin Ligérien”, in modo da non dover affrontare la successione da vedova. Dopo solo un mese, nel 2017, quel grande vigneron, che le aveva rapito il cuore, muore.

    VIGNA CLOS DE CORDELIERS, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri
    VIGNA CLOS DE CORDELIERS, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina, foto di Elsa Leandri

    Ed è così che nello stesso anno Marie-Françoise prende le redini del suo “chateau” fatto di affetto, di tradizione e di dedizione, sposando il saper fare della famiglia Ratron. Lo studio dei manuali di enologia, gli scritti del marito su ogni singola parcella, su ogni singola fermentazione, su ogni singolo processo diventano pane quotidiano per lei: vuole assolutamente apprendere velocemente i termini tecnici in modo da potersi relazionare alla pari con il nuovo enologo, Paul De Surmont.

    Dal 1932 la cantina Ratron sempre capitanata dagli uomini di famiglia ora vede come condottiero una donna sorridente, determinata, carica d’amore e di passione per questa terra in cui il cabernet franc trova un terreno e un clima ideale.

    CABERNET FRANC INVAIATURA, foto di Elsa Leandri, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CABERNET FRANC INVAIATURA, foto di Elsa Leandri, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    È bene tener presente che quest’attitudine alla coltivazione della vigna in questa zona è riportata negli scritti già nel 1630. Successivamente, come spesso accadeva all’epoca, furono i Cordeliers di Saumur, monaci francescani, che si occuparono della vinificazione e della produzione di vino fino alla Rivoluzione Francese ed è proprio da questo che deriva il nome della cantina. Il primo riconoscimento arriva nel 1830 quando il rosso del Clos des Cordelies rapisce il cuore dell’enologo A. Jullien citandolo nella Classificazione dei Vini del Mondo, quando la cantina era di proprietà della famiglia bordolese Amouroux.

    Ora è Marie-Françoise che vigila su questa terra costituita da 23 ettari, tutti impiantati a cabernet franc, tranne 3,5 ettari in cui lo chenin sta crescendo e di cui vedremo la prima produzione nel 2024.

    Due sono le tipologie di terreno che troviamo: uno ricco di tufo, capace di assorbire l’acqua durante le piogge e di renderla lentamente nei momenti di siccità così come di accogliere il calore durante il giorno e di restituirlo alla vigna nella notte; l’altro, già coltivato dai francescani, accoglie le vigne più vecchie ed è ricco di calcare, un terreno povero che mette la vigna a dura prova e che permette di produrre dei grappoli ricchi di polifenoli.

    Dal primo si ottiene la Cuvée Tradition, dal secondo la Cuvée Prestige, entrambe vinificate in acciaio.

    Passiamo ora alla degustazione di cui riportiamo le nostre vive impressioni

    Cuvée Tradition 2021 frutto rosso fragrante e freschezza in evidenza su tannini in progressione.
    Cuvée Tradition 2020 il frutto diventa maturo ed è accompagnato da gradevoli note floreali. Il tannino e la freschezza lavorano in simbiosi regalando un sorso appagante.

    CUVEE TRADITION in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CUVEE TRADITION in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Cuvée Prestige 2018 opulento nella frutta croccante! Portando il calice al naso, parte la salivazione di Pavlov, un vino “da mangiare e con cui mangiare”. Dall’entrata intensa evolve con tannini decisi accompagnati da una freschezza elegante abbandonando lentamente il cavo orale.
    Cuvée Prestige 2017, complice l’annata meno calda, spinge maggiormente sulla freschezza che guida e sorregge i tannini. Un vino da saper aspettare ancora.
    Cuvée Prestige 2015 subentrano le note più speziate del vitigno con ricordi di chiodi di garofano, liquirizia e anice stellato che si intrecciano alla frutta rossa e nera in confettura.

    CUVEE PRESTIGE in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CUVEE PRESTIGE in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Oltre a regalarci questa bellissima verticale, Marie-Françoise, proprio mentre ci apprestavamo a lasciare la cantina, ci tiene a farci sentire i due prodotti di cabernet franc vinificati in bianco: Crémant de Loire Blanc di Noir e L’éclat du noir, ovvero il vin claire del crémant, nei quali emerge la freschezza del vitigno che dona un impatto al contempo vibrante e seducente!

    CREMANT DE LOIRE E ÉCLAT DU NOIR in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell'autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina
    CREMANT DE LOIRE E ÉCLAT DU NOIR in assaggio degustativo di Elsa Leandri, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    È vero che la proprietaria ha seguito e ha fatto suoi gli insegnamenti e le indicazioni del marito, tra cui la produzione della Cuvée Céleste a base di Cabernet Franc, di cui Sébastien aveva fatto un esperimento nel 2015 e che sta ancora maturando in legno, differenziandosi per questo dalle altre due. Marie-Françoise ha però introdotto alcuni cambiamenti sia in vigna, come l’uso della confusione sessuale rispetto a quello degli insetticidi o l’introduzione di pale eoliche che affiancano i fuochi per far fronte alle gelate primaverili, sia in cantina, come le prolungate macerazioni a freddo.

    ELSA LEANDRI E MARIE-FRANÇOISE, foto dell'autrice
    ELSA LEANDRI E MARIE-FRANÇOISE, foto dell’autrice, articolo: Valle della Loira 2023, tra tanti Re una Regina

    Tutto questo nell’ottica di portare sempre più in alto il nome e la reputazione della cantina Domaine Ratron Clos des Cordeliers, sperando segretamente in cuor suo di passare il testimone a sua figlia Anaïs.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito cantina: https://www.clos-des-cordeliers.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/