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  • Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023

    Più libri più liberi: numeri e presenze record all’edizione 2023

    Di Cristina Santini

     

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, locandina evento
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, locandina evento

    Record assoluto di presenze (oltre 115 mila) per la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023 “Più libri più liberi”, l’evento culturale più importante della Capitale ospitato dal Roma Convention Center – La Nuvola, che accoglie la manifestazione da molti anni contribuendo al suo successo, con 594 espositori presenti, una vetrina significativa per l’Editoria indipendente e per i piccoli e medi Editori che compongono un settore vitale della nostra economia.

    Un cast eccezionale per questo appuntamento consolidato nel tempo, promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Editori, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e con la collaborazione di Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC – Azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior.

    La RAI ancora una volta è stata Main Media Partner per tutta la manifestazione con i suoi eventi, trasmissioni in diretta e presentazioni di titoli di Rai Libri, e il Giornale della Libreria.

    Ognuno di loro ha portato ad un fitto programma di iniziative, interventi, letture, mostre, informazioni e aggiornamenti su progetti e servizi, azioni di promozione, approfondimenti, premiazioni.
    Alla Fiera ha partecipato ALDUS UP, la rete europea delle fiere del libro, cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto autrice ingresso manifestazione
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto autrice ingresso manifestazione

    Si tratta di una bellissima sfida – dichiara Annamaria Malato, Presidente di Più libri più liberi – portata avanti da più di vent’anni dall’AIE insieme ai piccoli e medi editori. Quest’anno abbiamo schierato un palinsesto di nomi eccezionali e proposto un nuovo format che amo particolarmente: scrittori che parlano di altri scrittori, un modo di far rivivere i classici della nostra letteratura, attraverso la lente di autori contemporanei.
    Per citarne solo alcuni, Nadia Terranova su Jane Austen, Gaja Cenciarelli su Margaret Atwood, Carola Susani su Alberto Moravia e tanti altri.

    Il programma, nei cinque giorni di dicembre, curato da Chiara Valerio, è stato intenso e ricco sia in termini di contenuti e narrazione, sia di incontri, tavole rotonde, laboratori, con una massiccia partecipazione delle scuole provenienti da tutta Italia.
    Tra i tanti temi affrontati, si è parlato delle performance sul mercato internazionale, dei diritti venduti e dei libri pubblicati dagli Editori fuori dai grandi gruppi; dell’Intelligenza Artificiale, della sostenibilità ambientale, dell’Informazione e tanto altro.

    Moltissimi gli ospiti italiani e internazionali che hanno partecipato agli oltre 670 appuntamenti della ventiduesima edizione in cui il tema principale è stato il gioco per bambini: Nomi, cose, città, animali.
    Chi di noi non ha mai preso un foglio, un righello e una penna. Da bambini giochiamo e impariamo a leggere e scrivere. Da adulti dimentichiamo come sia importante vivere con il gioco ma mai per gioco.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Grande spazio è stato concesso ai giovani, in particolare agli studenti universitari, che sono stati oltre 17.000, con una serie di incontri sui temi della contemporaneità e sull’approfondimento di argomenti accademici, sugli eventi della Storia e per i più piccoli incontri dedicati ai fumetti, storie avventurose e di amicizia.

    Particolare attenzione al mondo del fumetto e del Graphic Novel con tanti appuntamenti tra cui Zerocalcare e la sua “Enciclopedia Calcarea” nella quale sono stati raccontati i retroscena che hanno portato alla creazione del carattere di ogni personaggio dei suoi fumetti.

    Ma anche la grande vocazione internazionale che ha avuto questa edizione con tutti gli incontri svoltisi nel Rights Centre.
    Forse mai come quest’anno – ha detto Annamaria Malato i 26 incontri al Business Centre hanno visto un’attiva partecipazione di imprenditori e professionisti animati dalla passione e dal desiderio di esplorare nuove strade, e al contempo consapevoli che il contesto, obiettivamente complesso e fragile, richiede più elevate competenze manageriali e una visione di sistema.

    Convegni dove sono stati presentati dati che illustrano il valore della piccola e media editoria in Italia e l’analisi di fenomeni emergenti come l’impatto dell’Intelligenza Artificiale che interroga gli operatori del settore sui temi della difesa del diritto d’autore da una parte e, dall’altra, cosa si intende per creatività umana e collaborazione tra l’uomo e la macchina che con ogni probabilità saranno sempre più pervasive nell’industria culturale, la rilevanza del catalogo, il self publishing, la crescita del romance, le politiche per la sostenibilità dentro le case editrici.

    Ma parliamo di dati e dell’andamento del mercato editoriale.

    In un mercato trade stabile rispetto al 2022 la quota dei piccoli e medi editori si attesta a poco più del 50%, valore analogo a quello dell’anno precedente.
    I 1.283 milioni di vendite nei primi undici mesi, pari a 85,7 milioni di copie, sono così suddivisi: gli editori con un valore delle vendite a prezzo di copertina fino a 5 milioni di euro e fuori dai grandi gruppi, ovvero i piccoli, hanno venduto complessivamente libri per 352 milioni (valore a prezzo di copertina), con una crescita del 4,1% rispetto l’anno precedente.

    I grandi gruppi editoriali (Mondadori, GeMS, Feltrinelli e Giunti) hanno avuto vendite pari a 609,8 milioni di euro, in crescita dello 0,5%. A diminuire è stata invece la quota dei medi editori fuori dai grandi gruppi, con vendite oltre i 5 milioni: 259,2 milioni di euro, in calo del 5,5%.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Per i piccoli editori la vendita nei canali tradizionali trade è solo una parte delle attività perchè ci sono le fiere ma c’è anche chi lavora sulla formazione, sulle piattaforme online o nel settore degli eventi.
    Ma quello che risulta complicato e sempre più difficile purtroppo è il restare sul mercato e avere visibilità nelle librerie. Nemmeno Amazon è la soluzione.

    D’altro canto proprio per queste difficoltà molti di loro intraprendono strade dove riescono ad essere più innovativi e creativi rispetto ai grandi gruppi. Ma tutto questo va incentivato con strumenti che diano la possibilità di investire come i bandi per l’innovazione e lo sviluppo che finora non sono stati utili per un concreto supporto provocando un freno alla crescita del settore.

    Sarebbe utile anche discutere con i grandi player che detengono il mercato e trovare un maggior equilibrio riconoscendo il valore sociale della piccola editoria che rappresenta una quota estremamente importante da sempre a Più libri più liberi. Una crescita esponenziale, passata dal 30% nella prima edizione datata 2002 al circa 50%, dei piccoli progetti di grande qualità che non si esauriscono entro i confini nazionali.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Le possibilità di internazionalizzazione che si realizzano nelle fiere globalisottolinea la Malatoa volte rimangono inaccessibili ai marchi più piccoli, per i costi che comportano.Proprio per questo motivo e in previsione della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024 dove l’Italia sarà Ospite d’Onore, sono stati invitati a Più libri più liberi editori tedeschi che hanno potuto conoscere ed incontrare gli editori espositori al Rights Center.

    Come anche si è rivelato efficace il Fellowship Program della Fiera cha ha portato a Roma nei giorni prima della Fiera alcuni editori stranieri portati in visita nelle sedi delle Case Editrici.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell'autrice
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell’autrice

    Tutti i dati che l’Ufficio Studi AIE ha presentato alla Fiera ci mostrano come da una parte l’editoria italiana sia cresciuta in vent’anni fornendo un numero crescente di opere provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto da quello anglofono, venendo incontro ai più svariati bisogni dei lettori e dall’altra riuscire nel compito non facile di risultare appetibile all’estero.

    L’Italia esporta soprattutto libri per bambini e ragazzi (2.744 nel 2022, pari al 35% del totale), quindi saggistica (1.992 contratti, 25%), narrativa (1.496 contratti, 19%), manualistica non universitaria e self help (708 contratti, 9%), fumetti (416 contratti, 5%), libri religiosi (395 contratti, 5%), illustrati (138 contratti, 2%).

    Nei prossimi articoli affronteremo l’argomento dell’import ed export e parleremo degli eccezionali risultati di vendita, anche attraverso l’intervista ad Andrea Iacometti, Direttore Commerciale dell’Armando Editore, una delle Case Editrici più importanti a livello nazionale al passo con i tempi.

    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell'autrice, stand Armando Mondadori
    Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023, articolo di Cristina Santini, foto dell’autrice, stand Armando Mondadori

     

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito evento: https://plpl.it/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/

  • Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024

    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024

    Un viaggio nei sensi in Umbria alla Cantina Barberani

    Di Adriano Guerri

    Gennaio 2024

     

    Assieme ad amici della Delegazione AIS Siena ci siamo recati presso la Cantina Barberani per una visita e degustazione dei loro vini.
    La Cantina si trova a Baschi, a poca distanza dal centro storico di Orvieto, nel cuore  verde dell’Umbria e nell’areale dell’Orvieto Classico.

    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto da sito
    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto da sito

    La cantina

    La tenuta è immersa tra le dolci colline attorno al Lago di Corbara e vanta 55 ettari vitati, sui quali affondano le radici di varietà sia alloctone sia autoctone,  quali, Cabernet, Merlot, Chardonnay e Sauvignon, Grechetto, Trebbiano Procanico, ossia il Trebbiano toscano, Moscato e Sangiovese. I suoli sono di origine vulcanica e ricchi di calcare e argilla, il clima è ideale per l’allevamento della vite e caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra le ore diurne e notturne.

    La dedizione a questa passione é di ben tre generazioni, fondata nel 1961 da Vittorio Barberani, il quale passerà il timone negli anni ’70 a Luigi e Giovanna Barberani, i cui figli Bernardo e Niccolò che attualmente guidano l’azienda,  le hanno dedicato un vino nel 2011 per l’occasione del 50°  anniversario dell’azienda. I coniugi Barberani erano molto lusingati del vino a loro dedicato,  ma al contempo scettici e non troppo d’accordo con la scelta dei figli.

    Sempre rispettosi dell’ambiente e della natura, Barberani pratica il regime biologico da diversi anni. I vini sono  caratterizzati da una grande finezza, da uno stile nitido e lineare. Nel periodo autunnale nei vigneti attorno al lago si sviluppano fitte nebbie che sono ideali per lo sviluppo della muffa nobile (Botrytis Cinerea) e che danno origine al Muffato Calcaia. La cantina è circondata  dai vigneti ed è munita di tutte le più moderne attrezzature per la produzione del vino. La famiglia Barberani si avvale della collaborazione dell’esperto enologo Maurizio Castelli, assistito da Niccolò Barberani.

    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto dell'autore
    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto dell’autore

    La DOC

    L’Orvieto Doc è un noto vino bianco italiano che gode di una fama planetaria . La cittadina orvietana è  molto legata a questo vino, fiore all’occhiello dell’ enologia italiana, che con enorme piacere le ha donato il proprio nome. L’areale si estende intorno alla meravigliosa cittadina umbra in provincia di Terni per quanto riguarda la denominazione Orvieto Classico,  mentre per la denominazione Orvieto si estende sino ad arrivare nel Lazio, nella contermine provincia di Viterbo, trattasi di denominazione interregionale.

    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto dell'autore, Vista sul Lago di Corbara
    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, foto dell’autore Vista sul Lago di Corbara

    I vitigni prevalentemente coltivati e utilizzati per la produzione della Doc, sono il Procanico derivante dal Trebbiano Toscano ed il Grechetto,  tuttavia possono essere impiegati altri vitigni bianchi come il Verdello, la Malvasia Toscana ed il Drupeggio. I terreni sono in  prevalenza vulcanici e capaci di dare origine a vini sapidi e minerali. Il vino “Orvieto” viene prodotto nelle tipologie secco, abboccato, amabile, Superiore e dolce; ottenuto da uve botritizzate.

    Orvieto si erge su una rupe di tufo, al di sotto della quale si trovano  cantine scavate nel tufo, ove i vini vinificano e maturano. L’Orvieto Doc, a tavola trova abbinamento con molte preparazioni culinarie e in base alla tipologia va bene  dall’antipasto al dessert.

    I vini degustati :

    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, vini degustati da Adriano Guerri, foto autore
    Cantina Barberani, vicino a Orvieto primi assaggi del 2024, vini degustati da Adriano Guerri, foto autore

    Castagnolo Orvieto Classico Superiore Doc 2022 – Grechetto 70% e Procanico 30% – Giallo paglierino, al naso è  intenso e complesso con sentori di fiori di campo, mela, susina e agrumi, al gusto è piacevolmente fresco, sapido e persistente, suadente e dotato di una buona piacevolezza di beva.

    Luigi e Giovanna Orvieto Classico Superiore Doc 2021 – Grechetto 80% e Trebbiano Procanico 20% – Giallo paglierino intenso, emana note di ananas,  mango, papaya e zagara, al palato è avvolgente, armonioso e incredibilmente persistente.

    Polvento Umbria Igt Rosso 2019 – Sangiovese,  Merlot e Cabernet Sauvignon – Rosso rubino intenso, all’olfatto si percepiscono sentori di lampone,  ribes,  amarena e spezie dolci, al palato è  setoso, coerente e decisamente duraturo con freschezza che invita ad un sorso successivo.

    Calcaia Orvieto Doc Classico Superiore Muffa Nobile 2020 – Grechetto e Trebbiano Procanico – Giallo dorato, naso elegante  di mielie d’ acacia, fichi secchi, zafferano e datteri, al palato è  suadente, piacevolmente  morbido, dolce e persistente.

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

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  • Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024

    Due giorni sardi con assaggi, confronti e tante novità vinicole con Vinodabere

    Redazione – Carol Agostini

    Il 21 e 22 gennaio 2024, a Roma, si terrà l’evento “La Sardegna di Vinodabere”, nato con l’obiettivo di promuovere la diversità e la complessità dell’industria vitivinicola sarda. L’iniziativa offrirà l’opportunità di assaporare le produzioni provenienti da diverse zone dell’isola, tra cui Alghero, Gallura, Mamoiada, Mandrolisai, Ogliastra, Oliena, Orgosolo, Oristanese, Romangia, Sulcis e sud Sardegna.

    L’evento si svolgerà presso l’Hotel Belstay, situato in Via Bogliasco, 27.

    La giornata di domenica 21 gennaio vedrà l’apertura dei banchi d’assaggio riservata a stampa e operatori dalle 14:00 alle 16:00, seguita dall’apertura al pubblico alle 16:00. La manifestazione concluderà alle 20:00. Lunedì 22 gennaio, i banchi d’assaggio saranno aperti al pubblico dalle 10:00 alle 18:30.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa

    I costi di partecipazione sono i seguenti:

    • € 25,00 per l’ingresso giornaliero del pubblico
    • € 20,00 per l’ingresso giornaliero dei sommelier con tessera in corso di validità, da mostrare alla cassa
    • € 40,00 per l’ingresso per entrambi i giorni
    • L’ingresso è gratuito per stampa ed operatori.

    Con il biglietto di ingresso sarà possibile degustare tutti i vini presenti ai banchi.

    Ingresso gratuito per stampa ed operatori con richiesta di accredito via mail. L’accredito sarà valido solo una volta confermato via mail.

    Per maggiori info e dettagli: https://vinodabere.it/la-sardegna-di-vinodabere-2024-a-roma-il-21-e-22-gennaio-hotel-belstay-via-bogliasco-27/

    Per ulteriori informazioni e richieste di accredito, è possibile contattare Vinodabere via email all’indirizzo vinodabere@gmail.com. La richiesta di accredito per giornalisti, blogger e influencer può essere inviata a accredito@robertaperna.com, mentre gli operatori possono contattare operatorivinodabere@gmail.com.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, foto da comunicato stampa

    Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web ufficiale dell’evento: www.vinodabere.it.

    L’edizione online della guida ai vini dell’Isola di Vinodabere.it attesta il notevole dinamismo nel settore vinicolo in Sardegna, con oltre 700 vini degustati. Di questi, 329 hanno ottenuto punteggi compresi tra 90 e 100, con oltre 100 vini che superano i 98 punti, di cui cinque hanno conquistato il massimo punteggio. La vivacità e l’attenzione verso la produzione isolana trovano ulteriore conferma con l’annuncio della seconda edizione de “La Sardegna di Vinodabere”.

    Territori, vini e specialità gastronomiche sarde sono sempre stati al centro dell’attenzione della testata giornalistica Vinodabere e del suo direttore Maurizio Valeriani. La guida, giunta alla sesta edizione e pubblicata online tra agosto e settembre 2023, ha registrato un notevole interesse, con oltre 450 mila letture.

    “Il livello qualitativo dei vini prodotti nella regione è ormai impressionante”, sottolinea il direttore del magazine durante la presentazione dell’evento. “Lo scorso anno abbiamo ritenuto opportuno organizzare la prima edizione di un evento a Roma, con l’obiettivo di divulgare i risultati raggiunti e valorizzare le differenze di terroir, vitigni e tradizioni all’interno dell’Isola attraverso l’incontro con i protagonisti del mondo enoico e non solo, provenienti dalla Sardegna”.

    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, logo da comunicato stampa
    Vinodabere e la Sardegna in due giorni di eccellenze 2024, logo da comunicato stampa

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  • Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità

    Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità

    Sapete che il luogo che accoglie attualmente la cantina di Beppe Marino è ricco di sacralità? Andiamo a scoprirne il motivo!

    Di Elsa Leandri

    Gennaio 2024

    Siamo nelle Langhe e più precisamente a Santo Stefano Belbo, città a molti conosciuta per avere dato la nascita al celebre scrittore di “La Luna e i Falò”, Cesare Pavese. In questo comune della provincia di Cuneo è presente un edificio il Monastero della Congregazione delle Figlie di San Giuseppe di Rivalba, congregazione fondata nel 1875 da Don Clemente Marchisio e da Rosalia Sismonda e tuttora dedita alla produzione di ostie per la Santissima Eucarestia.

    Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità, foto da sito
    Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità, foto da sito

    Può sembrare curioso il fatto che questo convento sia noto anche come “Monastero del vino bianco, ma in realtà questo “soprannome” è legato al fatto che le suore siano state impegnate per più di un secolo nell’elaborazione del cosiddetto “vino da messa”, a base di uve moscato, che veniva richiesto per officiare la liturgia non solo dalle parrocchie di tutta Italia ma anche dal Vaticano.

    Il monastero in seguito alla mancanza di novizie e con la presenza di solo due suore ha chiuso e ha, di conseguenza, interrotto la produzione del “vino da Messa” nel 2010, ma è proprio qui che nel 2016 Beppe Marino ha deciso di trasferire la sua cantina, ridando così nuovamente vita alla regola del codice Pio-Benedettino “Vinum debet esse naturale de genime vitis et non corruptum” (il vino deve essere naturale del frutto della vite e non alterato).

    Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità, foto da sito, Maurizio Marino in vigna
    Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità, foto da sito, Maurizio Marino in vigna

    La realtà dell’azienda Beppe Marino affonda le proprie origini nel 1972 e conta, ad oggi, 13 ettari di vigneti dislocati a circa 400 m. s.l.m. tra i comuni di Santo Stefano Belbo, Mango d’Alba e di Castelnuovo Calcea, in cui i terreni sono principalmente di tipo arenaceo-marnosi.

    La forza di questa impresa è da una parte la passione che coinvolge tutta la famiglia, in quanto Beppe è affiancato costantemente da sua moglie Rosalba e da suo figlio Maurizio, e dall’altra l’avere dislocato i propri vigneti in zone vocate per la produzione non solo di moscato, ma anche di altri vitigni autoctoni come barbera, dolcetto, freisa, brachetto e di alcuni internazionali come chardonnay e pinot.

    La loro affermazione nel mercato vitivinicolo è collegabile principalmente ai vitigni identitaria con il Piemonte e al fine di poterne capire la vocazione vi proponiamo una degustazione di tre delle loro etichette in cui si esprimono come solisti la barbera o il moscato.

    Degustazione di Elsa Leandri

    Momparone Barbera D’Asti Superiore DOCG 2019 – ottenuto da uve barbera allevate nei comuni di Vinchio e Vaglio in provincia d’Asti, con una prevalenza argillosa-calcarea così da esprimere maggiormente la tipica acidità della barbera.
    Carminio con riflessi granato. Si apre con sentori di ciliegia e di lampone in gelatina su un manto di petali di rosa rossa ravvivati da effluvi di cardamomo, rabarbaro e da delicati echi di vaniglia, tabacco e cioccolato. Il fresco impatto si declina sulla piccola frutta rossa ed è accompagnato da un grip tannico piacevolmente speziato. Finale di pralina di amarena.

    Momparone Barbera D’Asti Superiore DOCG 2019, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità
    Momparone Barbera D’Asti Superiore DOCG 2019, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità

    Pietre Barbera D’Asti DOCG 2021– Carminio impenetrabile. Il profilo olfattivo ci racconta di un bouquet di viola e di rosa e di confettura di marasca impreziositi da brezze d’eucalipto, maggiorana e salvia. La caratteristica freschezza del vitigno è in parte frenato dalla componente psudocalorica e glicerica offrendo una lunga chiusura di ciliegia sciroppata.

    Pietre Barbera D’Asti DOCG 2021, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità
    Pietre Barbera D’Asti DOCG 2021, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità

    Muray Moscato D’Asti DOCG 2022 – ottenute da uve moscato del comune di Santo Stefano Belbo in cui l’alternanza di strati di tufo e roccia conferiscono struttura e mineralità al moscato.
    Verdolino di lieve intensità. Si esprime con i profumi classici e tipici dell’uva aromatica moscato: rosa bianca, muschio, salvia e ricordi di pesca nettarina. In bocca la delicata dolcezza guida il sorso chiudendosi su una scia di albicocca.

    Muray Moscato D’Asti DOCG 2022, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità
    Muray Moscato D’Asti DOCG 2022, articolo: Beppe Marino una realtà piemontese dal 1972 vini di qualità

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/pietra-cava-degustazioni-vini-di-elsa-leandri/

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/ricetta-2022-quiche-lorraine-e-moscato-dasti-docg/

    Sito cantina: https://www.beppemarino.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

     

  • Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    I sensi che producono emozioni in viaggi sensoriali tra le stelle Michielin: Gourmantico 2024

    Di Nadia Toppino

    Gennaio 2024

    Una nuova era per l’Alta Cucina Lombarda Gourmantico

    Un vento di cambiamento soffia sul panorama gastronomico lombardo con l’introduzione di Gourmantico, un progetto innovativo presentato all’Hotel Excelsior San Marco di Bergamo. L’Associazione Culturale Enogastronomica “Insieme”, formata da 21 ristoranti gourmet lombardi nel recente ottobre, ha lanciato questa iniziativa ambiziosa con l’obiettivo di rinvigorire e riscoprire la cultura enogastronomica di alta qualità.

    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, foto da sito
    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, foto da sito

    Gourmantico nasce dalla volontà di avvicinare un pubblico più ampio all’eccellenza culinaria, offrendo l’esperienza dell’alta cucina a un prezzo ragionevole.

    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, logo da sito
    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, logo da sito

    Camillo Rota, Presidente dell’Associazione e proprietario del Ristorante Antica Osteria dei Camelì, insieme al Vicepresidente Maria Morbi del Ristorante Il Saraceno e al direttore dell’Hotel Excelsior San Marco, Beniamino Tomasoni, hanno delineato una visione in cui la convivialità e l’accessibilità sono al centro dell’esperienza gastronomica. Una convivialità alla portata di tutti.
    La visione chiave di Gourmantico è trasformare l’alta ristorazione in un’esperienza accessibile e inclusiva.

    Pierantonio Rocchetti Ristorante LoRo, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Pierantonio Rocchetti Ristorante LoRo, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    Questa missione è incarnata nella proposta di un menù degustazione completo, dal preludio dell’antipasto al finale dolce, offerto a un prezzo calmierato di 75€.
    Un’iniziativa che mira a eliminare le barriere economiche, permettendo a tutti di godere della raffinatezza e dell’innovazione culinaria che la Lombardia ha da offrire.
    Gourmantico si estende oltre le porte di un singolo ristorante, abbracciando 21 diverse esperienze gastronomiche.

    Giancarlo Morelli, Morelli Ristorante Milano, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Giancarlo Morelli, Morelli Ristorante Milano, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    Con un’ampia gamma di 97 piatti creativi e stagionalmente variabili, 44 preparazioni a base di pesce e 32 piatti di terra, oltre a 21 dolci unici, i partecipanti avranno la possibilità di sperimentare un vasto assortimento di sapori e tecniche culinarie.

    Il progetto non è solo un omaggio alla diversità della cucina lombarda, ma anche un’espressione della passione e dell’abilità degli chef coinvolti.
    Il progetto, come sottolineato da Mauro Elli dello Ristorante Il Cantuccio, si basa sulla collaborazione tra i ristoratori. Questa unione di competenze e realtà diverse offre al pubblico un’esperienza culinaria nuova e arricchita, e allo stesso tempo fornisce ai ristoratori l’opportunità di sperimentare nuove formule e idee.

    Mauro Elli Ristorante Il Cantuccio, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Mauro Elli Ristorante Il Cantuccio, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    L’iniziativa non solo rinnova il panorama culinario, ma agisce anche come catalizzatore per il turismo e l’agricoltura locale. Secondo Oscar Fusini di ASCOM Confcommercio Bergamo, il progetto rafforzerà il settore della ristorazione, che impiega il 92% delle persone nel settore turistico della regione.
    Carlo Loffreda di Coldiretti Bergamo ha evidenziato l’importanza dei prodotti agricoli locali di alta qualità come fondamento della cucina d’autore proposta dai 21 ristoranti, generando benefici per l’intero settore agricolo.

    Roberto proto Ristorante Il Saraceno, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Roberto proto Ristorante Il Saraceno, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    Gourmantico invita dunque i food lovers in un viaggio esplorativo attraverso la Lombardia, dalle specialità del territorio Bergamasco ai sapori del Lago d’Iseo, passando per la Brianza, Como e la Val Chiavenna. In ambienti che variano da cascine storiche a locali di design moderno, i partecipanti possono aspettarsi piatti ricchi e equilibrati, creati con ingredienti talvolta esotici e interpretati con maestria da chef di fama, quale Enrico Bartolini.

    Enrico Bartolini, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Enrico Bartolini, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    Si tratta pertanto di un manifesto di qualità, passione e convivialità nel mondo della ristorazione lombarda. Oltre a essere una celebrazione del gusto e dell’innovazione, rappresenta un passo avanti significativo verso un’ospitalità più inclusiva e accessibile.
    Questo progetto non solo offre un viaggio culinario attraverso la diversità e la ricchezza dei sapori regionali, ma sottolinea anche l’importanza di un approccio collaborativo e sostenibile nel settore gastronomico.

    Umberto De Martino, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Umberto De Martino, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    La partecipazione di chef stellati come Enrico Bartolini, Pierantonio Rocchetti, Giancarlo Morelli, Stefano Arrigoni, Umberto De Martino, Roberto Proto, Camillo Rota, Stefano Masanti e Cristian Fagone, insieme a esperti ristoratori come Antonio Lecchi, Francesca Mauri e Maria Morbi, garantisce un’esperienza culinaria di alto livello.
    Gli ospiti saranno accolti in locali dal fascino unico, dove potranno assaporare piatti che fondono tradizione e innovazione, località e esotismo, creatività e tecnica.

    Stefano Masanti, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle
    Stefano Masanti, foto da sito, articolo: Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle

    E la “sicurezza” del prezzo fisso aiuta rassicura, anche un pubblico più giovane o meno avvezzo all’alta ristorazione.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/quando-il-riso-e-scelto-dal-sommelier-2022/

    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, foto da sito, conferenza stampa, foto da sito
    Gourmantico: un viaggio tra 21 ristoranti lombardi e stelle, foto da sito, conferenza stampa, foto da sito

    In definitiva, Gourmantico si afferma come un’occasione imperdibile per i food lovers e per chiunque desideri scoprire l’arte culinaria lombarda in tutte le sue sfumature. Questo progetto non solo celebra la cultura enogastronomica di alta qualità, ma apre anche nuovi orizzonti per il futuro della ristorazione in Lombardia, promuovendo un modello di convivialità che rispecchia i valori di accessibilità, qualità e comunità.

    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo
    Nadia Toppino scrittrice, e foodwriter in alcune testate di settore svizzere e Blog Storie di Cibo

    Sito progetto: https://gourmantico.it/

    Sito autrice: https://www.storiedicibo.it/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC

    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC

    Il 10 Novembre un Giorno Memorabile per la DOC Etna: Un’Intervista Esclusiva a Seby Costanzo

    Di Marco Maria Marcialis

    Gennaio 2024

    Il 10 novembre del 2023 si è rivelato un giorno senza precedenti per la DOC Etna, con l’approvazione del percorso ufficiale verso la prestigiosa DOCG. Questo passo epocale ha suscitato emozioni e riflessioni da parte di coloro che lavorano instancabilmente per portare avanti la missione di promuovere l’eccellenza enologica dell’Etna.

    Per svelare il dietro le quinte di questo importante traguardo, abbiamo intervistato Seby Costanzo, Vice Presidente del Consorzio di Tutela Etna Doc, figura di spicco nel mondo vitivinicolo dell’Etna.

    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, foto di repertorio
    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, foto di repertorio

    Intervista

    1) Il tuo stato d’animo

    “Personalmente sono molto soddisfatto della decisione che è stata presa. In qualche modo, ci siamo formalmente obbligati a lavorare con l’obiettivo di un miglioramento continuo e della salvaguardia delle limitazioni a sistemi produttivi non coerenti con i nostri principi. Questo aspetto è determinante per dimostrare che la notorietà e gli apprezzamenti che stiamo ricevendo non sono frutto di una moda passeggera ma di un sistema ben consolidato.”

    2) Sogni e Dubbi

    “Mi piacerebbe che si rafforzasse sempre più il concetto unitario che stiamo perseguendo. Il successo attrattivo che ha avuto l’area Etna negli ultimi anni, per esempio al Vinitaly, dove ci siamo presentati con un’immagine unica, rappresentativa del territorio e che comunicava unicità nel complesso delle sue meravigliose diversità, è stato il mio sogno che è diventato realtà. I dubbi, sotto questo aspetto, sono oggi tutti fugati e ci proponiamo di consolidare quanto è stato fatto: vedremo man mano.”

    3) Unanimità o Perplessità

    “Avevamo pensato, già nel 2019, che fosse maturo il tempo perché la DOC Etna diventasse una DOCG. Poi 2020 e 2021 sono stati due anni difficili per tutti i produttori a causa della stasi di mercato dovuta al periodo di restrizioni Covid. Con il rinnovo del CdA, già da subito a inizio 2022, il presidente Cambria dichiarava che l’evoluzione della DOC era un obiettivo principale.

    Oltre un anno di incontri e confronti tesi alla massima condivisione tra i soci del Consorzio, nella loro eterogeneità, hanno caratterizzato il percorso che ha portato alla storica decisione votata all’unanimità avendo superato tutte le perplessità, soprattutto tra i produttori più piccoli. È stato un lavoro corale che ci ha resi molto soddisfatti e orgogliosi.”

    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, Monte Ilice, foto di repertorio
    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, Monte Ilice, foto di repertorio

    4) Confronto parallelo con altre DOCG

    “La distinzione tra DOC E DOCG è un fattore essenzialmente italiano, poiché, per l’Unione Europea, entrambe rientrano nella definizione DOP. La differenza sta nella garanzia massima offerta al consumatore. I vini con marchio DOCG sono creati seguendo un disciplinare molto attento e restrittivo, teso a creare un prodotto di altissima qualità e naturalmente di origine strettamente controllata. Un sacrificio che l’Etna non poteva declinare, anche per le sollecitazioni stimolate dai numerosi stakeholder, vista la crescente reputazione che i vini Etna continuano a consolidare a livello internazionale.”

    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, foto di repertorio
    Seby Costanzo intervista di Marco Marcialis 2024, Etna DOC, foto di repertorio

    5) Era meglio prima o lo sarà dopo

    “Ritengo che sarà meglio dopo. Un sistema di regole più chiare e trasparenti è foriero di garanzie per tutti, produttori e consumatori. Del resto, ci abbiamo creduto fermamente e voglio immaginare solo miglioramenti e rispetto del territorio che saranno alimentati anche da un lavoro di coinvolgimento della Città di Catania, riferimento dei 20 Comuni nei quali si producono vini etnei, dalla tutela dell’area su cui insiste la denominazione e dal rispetto delle regole.”

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/amor-primera-copa-sicilia-spagna-in-calice/

    Marco Fabio Maria Marcialis sommelier e wine-Trainer siciliano
    Marco Fabio Maria Marcialis sommelier e wine-Trainer siciliano

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  • Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze

    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze

    Anteprime di Toscana 2024: Un’Esplorazione dei Tesori Enogastronomici Toscani

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    Le Anteprime di Toscana 2024 si preparano ad aprire le porte a una nuova e appassionante scoperta dei tesori enogastronomici della regione. Questo evento di grande risonanza, atteso con ansia dagli intenditori di vino e dagli appassionati della cultura culinaria toscana, si svolgerà tra il 10 e il 19 febbraio, illuminando Firenze e dintorni con l’essenza della tradizione vinicola toscana.

    Un’Iniziativa di Eccellenza: Le Anteprime di Toscana

    Le Anteprime di Toscana rappresentano un momento clou per gli amanti del vino e della gastronomia. È un’occasione in cui le migliori etichette della regione vengono presentate in anteprima a giornalisti, operatori del settore e appassionati. L’evento non è solo una celebrazione del vino, ma anche un viaggio attraverso la ricchezza culturale, storica e culinaria della Toscana.

    Chianti Classico Collection

    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d'eccellenze, logo da sito
    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze, logo da sito

    La Stazione Leopolda ospiterà il Chianti Classico Collection, un’esclusiva vetrina che unisce l’arte del vino all’eleganza dei luoghi. L’atmosfera raffinata di questo straordinario spazio diventerà il palcoscenico ideale per presentare le nuove annate e le pregiatissime selezioni dei produttori di Chianti Classico.

    Gli appassionati e gli esperti del settore avranno l’opportunità di immergersi nelle degustazioni guidate, esplorando la complessità e la ricchezza sensoriale di questi vini iconici. I produttori di Chianti Classico, custodi di tradizioni antiche e innovazioni enologiche, saranno presenti per condividere la loro passione e la storia dietro ogni bottiglia.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/chianti-classico-collection-evento-non-perdere/

    Arte, Cultura, e Delizia Enologica

    Oltre alle degustazioni, il Chianti Classico Collection offre uno sguardo privilegiato sull’arte e la cultura del territorio. L’evento si trasforma in un viaggio multisensoriale, dove il connubio tra arte e vino crea un’esperienza unica e indimenticabile.

    Partecipa a un’Esperienza Vinicola Unica

    Se sei un amante del Chianti Classico o desideri esplorare il meglio della produzione vinicola toscana, il Chianti Classico Collection è l’appuntamento da non perdere. Una tre giorni dedicata all’eccellenza enologica, in un contesto straordinario che fonde tradizione e contemporaneità, arte e passione per il vino.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/anteprime-di-toscana-un-viaggio-toscano-eccellenze/

    L’Altro Volto del Vino Toscano: Anteprima L’Altra Toscana 2024

    Una delle anticipazioni più attese è l’evento “L’Altra Toscana 2024”, giunto alla sua terza edizione. Il 19 febbraio, il Palazzo degli Affari a Firenze sarà il palcoscenico dove 18 Denominazioni presenteranno le loro nuove annate. L’Associazione L’Altra Toscana, rappresentando il 40% dell’imbottigliato regionale, continua a guidare la promozione delle eccellenze enologiche toscane.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-laltra-toscana-viaggi-sensoriali-loco/

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d'eccellenze, logo da sito
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze, logo da sito

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano: Un Viaggio tra Gusto e Tradizione

    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d'eccellenze, logo da sito
    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze, logo da sito

    Dal 10 al 12 febbraio, Montepulciano sarà il palcoscenico dell’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2024. Questo evento non solo presenta le nuove annate del prestigioso Vino Nobile ma offre anche un’immersione nella storia, nella cultura e nella tradizione culinaria locale.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-tour-sensi/

    Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024: Un’Esplosione di Aromi e Sapori

    Il 18 febbraio, Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024 promette di deliziare i palati con oltre 400 etichette di Chianti e Morellino. Questo evento, svoltosi alla Fortezza da Basso di Firenze, è un appuntamento annuale imperdibile per operatori del settore e appassionati, un’occasione per esplorare le nuove annate e stabilire contatti preziosi.

    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d'eccellenze, logo da sito
    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze, logo da sito

    Una Settimana di Anteprime da Non Perdere

    Le Anteprime di Toscana 2024 si preannunciano come una settimana intensa, ricca di degustazioni, incontri, e scoperte enogastronomiche. Dai paesaggi mozzafiato alle cantine secolari, dalle tradizioni culinarie alle nuove annate di vino, questa è un’opportunità unica per immergersi nell’anima della Toscana.

    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d'eccellenze, logo da sito
    Anteprime di Toscana 2024, un viaggio toscano d’eccellenze, logo da sito

    Gli amanti del vino, i professionisti del settore e i curiosi enogastronomici possono prepararsi a un’esperienza straordinaria durante le Anteprime di Toscana 2024, dove il vino diventa il filo conduttore tra passato e presente, cultura e innovazione.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/chianti-lovers-e-rosso-morellino-altri-assaggi/

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  • Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi

    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi

    Annunciati ufficialmente gli incontri vinicoli di Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, fissati per il 18 febbraio.

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    Mentre aspettiamo ulteriori dettagli, riportiamo di seguito l’articolo redatto sulla scorsa edizione, fornendo già un’anticipazione di ciò che ci attende.

    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, logo da sito
    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, logo da sito

    Anteprime 2023: Oltre 400 Etichette in Degustazione a Chianti Lovers & Rosso Morellino

    Chianti Lovers e Rosso Morellino – Anteprima 2023 ha presentato oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione. La metà di queste erano nuove annate offerte in anteprima sia agli addetti ai lavori che agli appassionati da più di 110 aziende. L’evento si è svolto il 12 febbraio 2023 presso la Fortezza da Basso di Firenze. Di seguito, una sintesi delle informazioni per partecipare e il link al sito ufficiale. Inoltre, cliccando sul tag “Eventi Toscana” alla fine dell’articolo, si potevano scoprire le eno-degustazioni più interessanti della regione, mentre qui erano elencati gli eventi enogastronomici da non perdere nel 2023.

    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, logo da sito
    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, logo da sito

    Perché Partecipare

    L’evento, inserito nel contesto delle Anteprime di Toscana, farà ritorno nella consueta location della Fortezza fiorentina, abituata ad accogliere oltre 4mila persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni. Si potranno degustare i vini di annate interessanti.

    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, foto da sito consorzio
    Chianti Lovers e Rosso Morellino 2024, altri assaggi, foto da sito consorzio

    Come Partecipare

    Quando: 18 Febbraio 2024.
    Orari Pubblico: Dalle 16:00 alle 21:00 con biglietto.
    Orari Operatori: Dalle 9:30 alle 21:00 (solo area espositiva Padiglione Cavaniglia).
    Orari Giornalisti: Dalle 9:00 alle 18:00 (sala stampa con servizio sommelier) – Dalle 9:00 alle 21:00 (area espositiva Padiglione Cavaniglia).
    Dove: Fortezza da Basso di Firenze.
    Costo Ingresso: Da 27,50.
    Accredito Gratuito: Media, stampa e operatori di settore con procedura telematica.
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  • Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses

    VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO PREVIEW 2024: A Journey through Taste and Tradition

    By Carol Agostini

    January 2024

    The picturesque town of Montepulciano, a Tuscan gem nestled among the hills of Valdichiana, is gearing up to welcome wine and culture enthusiasts for the Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024. An unmissable event taking place from February 10 to 12, offering intense and flavorful days dedicated to both industry professionals and lovers of fine wine.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, logo from press release
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, logo from press release

    Montepulciano, with its medieval charm, is surrounded by rolling hills covered with vineyards that produce the exceptional Vino Nobile. The region is steeped in history, with cobbled streets and Renaissance palaces rising amidst breathtaking panoramas. Carefully cultivated along sun-kissed slopes, the vineyards are the beating heart of this wine region, contributing to the creation of globally unique wines.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site

    Wine Production: Excellence in the Glass

    Vino Nobile di Montepulciano holds a prestigious Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) status, synonymous with oenological excellence. Primarily crafted from Sangiovese grapes, the wine is characterized by complexity, structure, and an unmistakable fruity character. The Preview is the perfect opportunity to savor new vintages and discover the evolution of this nectar over time. Local producers, true artisans of wine, will enthusiastically share their creations and the stories behind each label.

    Historical and Cultural Connections: Artistic Treasures and Centuries-old Traditions

    Montepulciano boasts an extraordinary historical and artistic heritage. Palaces, churches, and museums bear witness to centuries of culture and tradition. During the Preview, participants will have the opportunity to immerse themselves in this captivating context, combining the pleasure of wine with the discovery of cultural treasures. Guided tours to points of interest and meetings with local experts will enrich the experience, providing an in-depth look into the history of Montepulciano.

    Culinary Tradition: Authentic Tastes of Tuscan Cuisine

    Alongside Vino Nobile, the Preview also celebrates the rich Tuscan culinary tradition. Visitors will have the opportunity to delight their palates with local specialties expertly paired with the wines on offer. From the delights of pecorino cheeses to the robustness of extra virgin olive oils, each bite will be a journey into the authentic flavors of Tuscany.

    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site
    Preview Vino Nobile di Montepulciano 2024: tour of the senses, photo by site

    Event Program: Immersive Days of Tasting and Encounters

    The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 unfolds over three intense days:

    • Saturday, February 10: The event will open its doors from 2:00 PM to 7:00 PM, providing industry professionals the opportunity to immerse themselves in new vintages and establish valuable contacts.
    • Sunday, February 11: Opening hours will be from 12:00 PM to 7:00 PM, extending the pleasure of wine tasting to wine lovers and enthusiasts eager to explore the world of Vino Nobile.
    • Monday, February 12: The event will conclude at 7:00 PM, with a final day dedicated to the tasting of exquisite Vino Nobile and the consolidation of oenological experiences.

    SEE ALSO: https://www.papillae.it/anteprima-vino-nobile-di-montepulciano-tour-sensi/

    An Unforgettable Stop in the World of Tuscan Wine

    The Vino Nobile di Montepulciano Preview 2024 promises to be an extraordinary event, where the blend of tradition, territory, and wine reaches excellence. A must-visit for those wishing to have a complete experience in the heart of the Tuscan hills, savoring the best of local wine production.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Event Website: https://www.consorziovinonobile.it/

    Article partner sites: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco

    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2024

    Di Carol Agostini

    Gennaio 2024

    La terza edizione de “L’Altra Toscana” si appresta a concludere la Settimana delle Anteprime a Firenze il 19 febbraio presso il Palazzo degli Affari.

    Diciotto denominazioni presenteranno le loro nuove annate, svelando un aspetto diverso della produzione vinicola toscana. L’associazione “L’Altra Toscana” rappresenta attualmente il 40% della produzione regionale in bottiglia.

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, logo da comunicato stampa
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, logo da comunicato stampa

    L’Altra Toscana, la voce unificata del vino toscano, continua la tradizione di presentare le nuove annate a giornalisti e operatori del settore. Il 19 febbraio, il Palazzo degli Affari di Firenze ospiterà una degustazione di vini a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP) provenienti da Maremma Toscana, Montecucco, Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia, Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano, e Vin Santo di Carmignano e Toscana.

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet Pixabay
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet Pixabay

    L’evento è organizzato dall’associazione “L’Altra Toscana”, che riunisce quattordici consorzi, coprendo il 40% della produzione totale della Toscana.

    I protagonisti dell’evento del 19 febbraio saranno questi territori meno conosciuti, dove le viti sono coltivate da secoli. Accanto ai produttori storici locali, nomi rinomati dell’enologia italiana porteranno qualità e identità nei calici, incuriosendo gli appassionati e il mercato. Nelle edizioni precedenti sono stati degustati oltre 300 etichette, e quest’anno saranno proposti percorsi tematici, con vari focus, per facilitare l’esperienza di degustazione.

    “Con la strategia dell’unità, che si è dimostrata vincente nelle passate edizioni di questa Anteprima, vogliamo mettere in evidenza le innumerevoli diversità che ci contraddistinguono,” spiega Francesco Mazzei, a capo dell’Associazione “L’Altra Toscana” e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “L’obiettivo è proprio quello di promuovere territori e vini contraddistinti da punte di qualità sempre più alte, arricchendo l’offerta vinicola di una delle regioni enologiche più consolidate, che ha ancora molto da rivelare.”

    Anteprima L'Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet
    Anteprima L’Altra Toscana 2024, viaggi sensoriali in loco, foto da internet

    Ancora una volta, la direzione de “L’Altra Toscana” è affidata a Scaramuzzi Team, con sede a Firenze, con una vasta esperienza nell’organizzazione di eventi, in particolare nel settore vinicolo.

    Come consuetudine, la Settimana delle “Anteprime di Toscana” sarà inaugurata da PrimAnteprima, un evento promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2024 è in programma per il 14 febbraio a Firenze.

    VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/preview-laltra-toscana-2024-engligh-version-event/

    Informazioni

    L’ALTRA TOSCANA – 19 febbraio 2024

    FIRENZE Palazzo degli Affari, Piazza Adua, 1

    9:00 – 19:00 – Ingresso solo su prenotazione / dalle 9:00 alle 14:00 riservato ai giornalisti

    INFO PER I GIORNALISTI: simonetta@zedcomm.it

    INFO PER GLI OPERATORI DEL SETTORE: scaramuzzi@scaramuzziteam.com

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer