Il percorso enogastronomico “Brunello a Palazzo” si è svolto venerdì 9 dicembre nella storica e prestigiosa cornice di Palazzo Caetani a Fondi ed è stato organizzato da Associazione Decant, in collaborazione con EnoClub Siena.
Hanno partecipato 29 cantine:
Argiano, Carpineto, Casa Raia, Col D’Orcia, Corte dei venti, Fattoi, Il Marroneto, L’aietta, La Casaccia di Franceschi, Le Chiuse, Le Ragnaie, Paradiso di Cacuci, Pietroso, Piombaia, Poggio Lucina, San Felice, Sanlorenzo, San Polo, Sassodisole, Sesti, Tenuta Buontempo, Tenuta Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Tricerchi, Vasco Sassetti, Villa i Cipressi, Villa Poggio Salvi. Erano presenti 5 produttori.
In degustazione c’era anche un gin prodotto nel territorio Fondano, il Varani Gin.
Per la gastronomia c’erano 14 stand:
BELU Restaurant, Caseificio L’Angolo della Mozzarella, CO.CO Cookery Cocktail, Come una volta – Salumeria Alcolica, Da Fausto Eventi, Forneria Macchiusi di Vallemarina, Gregorio De Gregoris, Laghetto Living, Lo.Go., Norcineria Petrillo, Red’s Cibarie e Miscele, Ristorante Essenza, Ristorante Lo Stuzzichino, Ristorante Riso Amaro.
Durante la serata il dott. Santiago Marone Cinzano ha guidato una verticale di “Brunello Poggio al Vento, riserva Col D’Orcia” e Davide Bonucci, presidente di EnoClub Siena, ha tenuto una Masterclass sul “Brunello Riserva”.
In apertura di evento, c’è stato un intervento dell’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati che ha illustrato il progetto Made in Lazio che vede coinvolta l’Associazione Decant con gli eventi “Brunello a Palazzo”, “Franciacorta in Villa” e “Decant sotto le stelle – Vino e Territorio” .
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Fondi, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dal MOF.
Sono tredici le cantine premiate nel corso del contest WineCup 2023 organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv in collaborazione con Thewinelinker.it.
Il Chianti Classico, la Vernaccia di San Gimignano ed il Morellino di Scansano sono i tre consorzi di tutela che hanno aderito alla prima edizione del contest.
E’ giunta al termine la prima edizione del contest WineCup organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv e da Thewinelinker.it, le 13 cantine vincitrici sono state premiate al termine dell’ultima edizione di Anteprime di Toscana.
Tre i consorzi di tutela coinvolti, il Chianti Classico con la tipologia Gran Selezione 2019, la Vernaccia di San Gimignano con la Riserva 2019 ed il Morellino di Scansano con le versioni annata e riserva 2019. Per ogni tipologia di vino è previsto un vincitore assoluto e tre menzioni speciali: miglior vino rapporto qualità prezzo, migliore etichetta grafica, miglior vino gastronomico.
Ogni vino è stato sottoposto a una degustazione alla cieca, seguendo un metodo di valutazione legato alla consistenza, integrità, equilibrio e tipicità del campione stesso, la valutazione dei vini presentati è quindi orientata sulle qualità organolettiche.
Ecco i vincitori della WineCup edizione 2023:
Chianti Classico Gran Selezione 2019
Vincitore assoluto: Castello di Meleto – 97 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Terreno, A Sofia – 96 punti
Migliore etichetta grafica: Podere Castellinuzza, Vecchie Vigne – 94 punti
Miglior vino gastronomico: Riecine – 96 punti
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
Vincitore assoluto: Palagetto 95 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Guicciardini Strozzi 95 punti
Miglior vino gastronomico: Fornacelle, Fiora 94 punti
Migliore etichetta grafica: Il Palagione, Lyra 93 punti
Migliore etichetta grafica: Teruzzi, Sant’Elena 93 punti
Morellino di Scansano annata e riserva 2019
Vincitore assoluto: La Selva, Colli dell’Uccellina 94 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Bruni, Laire con 92 punti
Miglior vino gastronomico: Conte Guicciardini, Massi di Mandorlaia 91 punti
Migliore etichetta grafica: Mantellassi 91 punti
“Si tratta di un percorso che punta a valorizzare l’attività delle aziende vitivinicole del nostro territorio” – dichiarano Milko Chilleri e Sara Cintelli, organizzatori del contest – “per noi è stata una grande soddisfazione poterci confrontare con realtà e prodotti che si caratterizzano per clima, territorio e tecniche produttive.
Dagli assaggi è emersa ancora una volta, un’eccellenza sempre più elevata con grandi diversità di vitigni che si traducono nel bicchiere in vini dai sapori unici. Le schede produttori della WineCup come per la Guida Vini sono consultabili gratuitamente sul sito RossoRubino.tv, due strumenti che permettono di leggere e approfondire le caratteristiche organolettiche di un vino in modo semplice e chiaro.”
Tutti i risultati sono fruibili attraverso questi link:
Chianti Classico Gran Selezione 2019
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
Morellino di Scansano annata e riserva 2019
gli organizzatori stanno già lavorando all’edizione 2024, che coinvolgerà anche altre importanti denominazioni italiane
Cantina Morichelli 2023, un omaggio al passato e uno sguardo al futuro: le sfide di una piccola azienda in crescita.
Di Ilaria Castagna e Cristina Santini
Partners in Wine
In una giornata tersa piena di vento, noi Partners in Wine, abbiamo visitato la Cantina Morichelli, dei fratelli Matteo e Pietro, a Trevignano Romano, località Monte Cardeto, nel cuore della Tuscia romana. Un antico borgo medievale situato sulle rive del lago di Bracciano e costruito su una rupe di lava leucitica all’estremità del cratere di un antico vulcano.
Per raggiungere i vigneti, abbiamo percorso una bellissima strada immersa nel verde, la strada del vino delle Terre Etrusco Romane che corre lungo le sponde del lago, attraversa il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, una riserva naturale protetta del Lazio, e giunge fino a Cerveteri e Tolfa. Luogo a lungo vissuto dagli Etruschi e dai Romani che vi costruirono molte ville, alcune ora sott’acqua.
Incontriamo Matteo, un ragazzo genuino e gentile, in uno dei suoi fazzoletti vitati e rimaniamo per un istante a contemplare questo piccolo angolo di paradiso, rapite dalla bellezza della vigna a riposo in questo periodo.
Dormiente ma allo stesso tempo così viva. Mentre camminiamo tra i filari, Matteo ci racconta con entusiasmo la sua storia:
“Abbiamo quattro ettari di vigneto di cui uno in affitto, tutte le nostre colline si affacciano sul Lago di Bracciano, di origine vulcanica, ed alcune delle nostre vigne hanno tra i 20 e i 25 anni di età impiantate dai miei nonni molti anni fa. Quella che vediamo qui ne ha nove ed è la più giovane e molto vigorosa.
Sono circa 1,5 ettari a 270 metri di altitudine coltivati metà a Violone e metà a Vermentino; abbiamo deciso di tenere divisa la parte bassa per il rosso e quella alta per il bianco perché tra le due colline il terreno cambia tantissimo. In discesa è più argilloso e vulcanico quindi con una terra che drena tanto l’acqua, nel bene e nel male, fino ad arrivare ad un terreno quasi sabbioso. Questa è una zona molto ventosa, tutto l’anno, e questo ci consente di lavorare in biologico perché fa molto bene alle piante e, al contrario di quanto si possa pensare, qui c’è pochissima umidità”.
Notiamo come in questa vigna giovane la vigoria e il fusto delle piante cambi in così pochi metri e nonostante la sua tenera età abbia un diametro piuttosto grande in alcuni punti probabilmente per merito del terreno più ricco di minerali.
I vigneti sono dislocati su tre colline, più o meno distanti un chilometro l’una dall’altra, caratterizzate tutte da suoli vulcanici e dove sono coltivati Violone, Sangiovese, Incrocio Manzoni, Vermentino e Syrah. L’anno prossimo verrà impiantata la Malvasia Puntinata al posto di una parte improduttiva dell’Incrocio Manzoni e acquistato un fazzoletto limitrofo sul quale verrà messo a dimora un altro vitigno a bacca rossa.
Pochissimi i trattamenti impiegati, perlopiù rame, zolfo e un prodotto a base di tannino di castagno, il quale è molto funzionale contro peronospora e oidio. Una piccola curiosità ci viene raccontata sulle concimazioni che avvengono solo con il letame delle pecore del vicino.
I Fratelli Morichelli lavorano insieme in vigna e si avvalgono della collaborazione di Roberto Muccifuori, agronomo e enologo di Orvieto. Certificati biologici, si occupano di tutte le fasi, dalle lavorazioni in campo alla cantina, fino alla vendita. È per questo che dal 2019, l’Azienda è entrata a far parte della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) e da quest’anno, grazie al suo impegno, Matteo ha assunto la carica di Vice Delegato del Lazio.
Matteo continua:“L’azienda è nata ufficialmente nel 2017, la nostra prima vendemmia è stata quindi nel 2018. La mia famiglia è da sempre stata in vigna. Papà la maggior parte dell’uva la vendeva ai privati o alla Cantina Sociale di Cerveteri e una piccola parte provava a vinificarla; quando ha iniziato a vedere dei risultati positivi, ha lasciato le redini a noi figli. È rimasto ad aiutarci nel punto vendita che abbiamo proprio sul lago dove vendiamo anche il vino sfuso.”
Le lavorazioni in vigna
Il Montepulciano, localmente chiamato Violone, è un’uva unica, da sempre coltivata da queste parti. Ha trovato il suo habitat naturale su queste colline lagunari accarezzate da un clima caldo e ventilato. Per le potature, si lascia il ramo più lungo, soprattutto per questa varietà, perché tende a spezzarsi facilmente quando si va in legatura e poi si scorcia.
Rappresenta un doppio lavoro ma fondamentale. Si esegue una potatura molto ramificata, rasando i rami superiori e non in basso e alternando la lavorazione dei filari di anno in anno. Si raccoglie alle prime ore del mattino, si porta in cantina dove l’uva viene pigiata e pressata. Quest’anno la vendemmia è partita i primi di agosto con la raccolta dell’Incrocio Manzoni, a seguire quella del Vermentino a fine agosto e infine dai primi di settembre fino ad Ottobre con le uve a bacca rossa.
Apprezziamo tantissimo il rispetto che questa Azienda ha nei confronti del territorio, dalle lavorazioni manuali in vigna e nella raccolta delle uve fino all’imbottigliamento, non da meno la scelta di utilizzare i tappi Nomacorc, un polimero della canna da zucchero completamente riciclabile e le etichette in fibra di cotone.
Nella botte piccola c’è il vino buono
La loro piccola ma funzionale cantina si trova interrata sotto il vigneto e nel passato era la capanna del nonno che poi è stata ristrutturata e adibita alla vinificazione. C’è tutto l’essenziale: la pressa, la pigiatrice, due tonneau e per finire quattro piccole barrique di rovere francese in un angolo, dove affina il Violone.
Matteo afferma:“Devo dire che io non amo molto il legno ma ammetto che per un vitigno come il Violone è fondamentale altrimenti non sprigionerebbe quei sentori unici che ha. Mentre in acciaio affina il Vermentino, l’Incrocio Manzoni e il blend rosso inizialmente nato da Violone e Syrah, sostituito quest’ultimo con il Sangiovese. Per quanto riguarda il nostro Spumante Metodo Classico è Violone in purezza, vinificato in bianco. Quest’anno ne abbiamo prodotte 850 bottiglie con un affinamento di 12 mesi sui lieviti ma arriverà nei prossimi anni a 24 mesi. In totale produciamo quasi 10.000 bottiglie l’anno”.
Dopo aver passeggiato tra le vigne e visitato la cantina, riprendiamo le macchine per dirigerci verso il punto vendita situato nel borgo a due passi dalla riva del Lago di Bracciano, oggi un po’ burrascoso ma pur sempre affascinante.
Appena arrivate al locale ci piace molto curiosare tra le foto di famiglia e dei vigneti che troviamo appese sulle pareti e che ci confermano ancora una volta la passione per questo “mestiere” e la tradizione vitivinicola familiare tramandata alle generazioni.
Degustazione vini cantina Morichelli
Si parte con la degustazione iniziando dal Cardo 2021 Igt – Dal nome della zona Monte Cardeto ricca di cardi, questo Vermentino in purezza segue il processo di pigiatura, pressatura, chiarifica statica per 12 ore sulle fecce pesanti e fermentazione in acciaio per 7/10gg. Dopo la fermentazione riposa circa nove mesi sulle fecce fini prima della bottiglia.
Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, all’olfatto domina la sua parte minerale preponderante per poi gradualmente aprirsi su sentori di frutta bianca fresca, di macchia mediterranea, uniti a sbuffi balsamici e fiori di camomilla che ricordano i prati in fiore.
Al sorso mostra tutta la sua gioventù (imbottigliato da circa tre mesi), la sua nervatura e sorprende per acidità e sapidità. Un vino molto piacevole che arriva lungo nella sua complessità.
Ci piacerebbe assaggiarlo nuovamente tra qualche mese.
ANTHEiOS 2020 Igt Incrocio Manzoni in purezza da vigne di 24 anni di età, stessa vinificazione del Cardo.
Il nome deriva dalla parola greca Antheios che significa floreale, com’è il vino e com’è la vigna, costeggiata da papaveri e fiori. Il Manzoni ha un grande difetto quello di fare pochissima uva.
A maggior ragione degustiamo questo gioiello lentamente apprezzando il suo colore giallo paglierino tendente al dorato, con una bella frutta gialla al naso come la pesca, fieno e leggere note ossidate di mandorla tostata.
Alla beva è avvolgente, rotondo, bilanciato da una bella sapidità e un finale persistente di canditi. Ha tempo davanti per esprimere la stoffa da vero campione.
FENICE 2020 Igt 50% Syrah e 50% Violone, dal 2022 Sangiovese e Violone.
Succoso e avvolgente nei suoi frutti rossi freschi, dalla ciliegia alla prugna, dove prevalgono più le sfumature ampie e fruttate del Violone rispetto alla speziatura del Syrah con lievi note di pepe nero in chiusura e un bel tannino morbido.
Apertura organolettica più netta e chiara dopo qualche minuto atteso nel calice.
Nato come Syrah in purezza, dopo l’incendio del 2019 che devastò più della metà delle piante, è stato sostituito dal Sangiovese.
VIOLO 2020 Igt.
Vino di punta dell’azienda che affina 12 mesi in barriques e tonneaux piccole da 350 litri di secondo passaggio.
Denso, dal colore impenetrabile e dalla speziatura dolce con richiami finali di cannella e pepe nero.
La beva, ampia e sostanziosa, termina con una perfetta maturazione del frutto rosso. Persistente e intenso con un’ottima freschezza e un tannino vellutato, mostra il grande potenziale del vitigno. Sembra non finire mai.
SABATAE: la leggenda narra che la città di Sabate fu distrutta da un’entità divina facendola sprofondare in fondo al Lago di Bracciano per vendetta nei confronti dei suoi abitanti, risparmiando solo una fanciulla che fuggì sul colle dove oggi sorge la Chiesa della Madonna del Riposo.
Dal punto di vista geologico, deriverebbe dal complesso vulcanico (quattro crateri) che poi crollando nel tempo ha formato una conca dalla quale si è generato il lago.
E’ un Violone in purezza vinificato in bianco, pas dosé che affina al momento dodici mesi sui lieviti.
Non viene pigiato e va diretto nel torchio a mano. Bellissimo colore rosa antico intenso, con un perlage fine ma non molto persistente.
Un metodo classico con un’ottima struttura di base, pieno e complesso, che evidenzia un tannino levigato e un finale sapido. Non ancora in perfetta armonia e bisognoso di tempo per esprimere le sue meravigliose qualità intrinseche. Un grande destriero.
E’ il secondo anno che esce sul mercato ed è ancora in fase sperimentale. Grande scommessa la bollicina per questa Cantina che, dopo vari esperimenti sul Vermentino, ha deciso di utilizzare il Violone per il metodo classico. I primi a farlo in questa zona e con questa varietà. Riposando ulteriori mesi sui lieviti, siamo convinte che raggiungerà la complessità e quel passo in più verso quella profondità che si acquisisce solo con il tempo.
IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO IN TRASFERTA A PROWEIN 2023
Redazione
Il Consorzio vino Vernaccia di San Gimignano parteciperà anche quest’anno dal 19 al 21 marzo a PROWEIN 2023 al padiglione 16 Stand A71, per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e la stampa di settore.
In assaggio 53 vini di 27 aziende consorziate.
Questo il programma delle masterclass a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili:
Lunedì 20 marzo – 11.00 hall 13 F80
Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva
Conduce Markus Del Monego – Master of wine
Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano
Modera Ulrich Kohlmann
Martedì 21 marzo – 11.00 hall 13 F80
Il vino Vernaccia di San Gimignano DOCG:
il bianco dalla lunga vita.
Conduce Othmar kiem
Degustazione di 6 vecchie annate di Vernaccia di San Gimignano
Modera Ulrich Kohlmann