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  • Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio

    Casera Frontin

    Di Carol Agostini

    Un vecchio scrittore sconosciuto ha detto: “Nulla eguaglia la gioia dell’uomo che beve, se non la gioia del vino di essere bevuto”. Baudelaire, con questa frase si introduco l’azienda Casera Frontin

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, Maurizio Donadi e Fabiola Collatuzzo
    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, Maurizio Donadi e Fabiola Collatuzzo, foto di Carol Agostini

    A Trichiana, nella pittoresca Valbelluna, Maurizio Donadi (l’anima di Casa Belfi) e Fabiola Collatuzzo danno vita a un progetto intimo e familiare, tutto intorno alla loro accogliente casetta di montagna, immersa nei rigogliosi boschi e circondata da una natura incontaminata a circa 500 metri sul livello del mare. Qui, tra prati punteggiati da erbe selvatiche, fiori spontanei, frutteti di meli e alberi di ciliegio, piantano varietà di uva come il Pinot Grigio e varietà resistenti come il Bronner, il Solaris e il Johannitter.

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, le anfore di Maurizio Donadi
    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, le anfore di Maurizio Donadi, foto dell’autrice

    Questo angolo di mondo è un tributo alla natura e alla sua straordinaria diversità, un regno dove regnano l’armonia e la pace. È impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza della vita e dai suoi sgargianti colori. Qui prende vita un unico vino, in sintonia con l’esperienza di Maurizio: un vino rifermentato in bottiglia. Questo metodo è in grado di catturare, in una bottiglia, tutti gli elementi distintivi di un’intera annata: l’uva, la stagione, i lieviti. Il risultato è un vino fresco, vivace e rigenerante, un autentico dipinto della vitalità stessa.

    “CASERA FRONTIN UNA VIA VERSO IL VERO, VERSO IL BERE “SANO”, VERSO TUTTO CIO’ CHE E’ GENIUNO COME I TITOLARI DELLA CANTINA”

    Maurizio Donadi: Il Cuore Vinicolo di San Polo di Piave e la Rinascita Enologica della Valbelluna

    Nel cuore della rinomata area vinicola della Valbelluna sorge un territorio che ha trovato un nuovo splendore grazie al contributo straordinario dell’enologo Maurizio Donadi. La sua visione e il suo impegno hanno ridefinito le prospettive enologiche di questa zona, facendo emergere vini di pregio e ricchi di storia.

    Maurizio Donadi rappresenta il nucleo pulsante dell’evoluzione vinicola di due zone produttive: San Polo di Piave e Trichiana. La sua collaborazione con Casa Belfi è stata una svolta significativa per la zona, portando un vento di cambiamento nella produzione di vini locali. La sua passione per la valorizzazione dei vitigni autoctoni e il suo rispetto per le tradizioni hanno lasciato un’impronta indelebile sulla scena enologica locale.

    Territori dalle potenzialità uniche per la viticoltura, dalle colline al microclima particolare offrono terreni fertili per la coltivazione di varietà autoctone come il Raboso Piave, glera Prosecco ai vitigni resistenti PIWI. Maurizio Donadi ha compreso appieno il valore di questi vitigni, lavorando per esaltarne le caratteristiche e il legame profondo con il territori.

    L'area di vinificazione di Maurizio Donadi, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio
    L’area di vinificazione di Maurizio Donadi, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini

    La rinascita della Valbelluna a livello vinicolo è il frutto di un lavoro meticoloso e appassionato. Donadi ha adottato un approccio artigianale, basato sul rispetto per la natura e la tradizione. Ha promosso l’agricoltura biologica e la biodinamica, abbracciando pratiche agronomiche che valorizzano l’ecosistema circostante, garantendo la produzione di uve di qualità superiore.

    La cantina di San Polo di Piave è diventata un simbolo di eccellenza vinicola, con una produzione che riflette l’impegno costante nel mantenere vivo il patrimonio enologico locale. Le etichette che portano la firma di Maurizio Donadi incarnano l’autenticità del territorio, raccontando storie antiche attraverso ogni sorso.

    Il successo di Donadi e la rinascita enologica di San Polo di Piave non si limitano solo alla produzione di vini di alta qualità. Rappresentano un esempio di come la passione, l’innovazione e il rispetto per la terra possano trasformare un territorio, rendendolo un punto di riferimento nel mondo del vino.

    La Valbelluna, grazie alla determinazione di Maurizio Donadi, ha riacquistato una posizione di rilievo sulla mappa enologica, dimostrando al mondo che la tradizione può convivere armonicamente con l’innovazione, dando vita a vini unici che portano con sé la storia e l’anima di questa terra straordinaria.

    La sinergia ed energia che si respirano entrando nella vita produttiva di questa meravigliosa coppia si percepiscono anche nei loro vini, che hanno intensità olfattiva, persistenza gustativa, carattere e personalità, il tutto in un profondo assaggio. Compagni di vita, nel lavoro e nella vivacità di rendere magica la loro passione ad ogni sorso.

    Maurizio Donadi con il giornalista Flavio Birri, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini
    Maurizio Donadi con il giornalista Flavio Birri, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini

    Casa Belfi: Riscoprire le Tradizioni Vinicole con Passione e Rispetto per il Territorio

    La storia di Casa Belfi è una narrazione di passione, tradizione e rispetto per la natura, incarnata dalla stretta collaborazione tra il produttore Albino Armani e l’enologo Maurizio Donadi. L’azienda ha trovato dimora a San Paolo di Piave, nel cuore di Treviso, un luogo intriso di storia e potenziale vitivinicolo.

    L’obiettivo ambizioso di riscoprire le storiche tradizioni enologiche trevigiane ha trovato casa in questa tenuta, dove le metodologie di produzione antiche vengono rivisitate con cura e rispetto. Casa Belfi si è posta la sfida di preservare la meticolosa artigianalità, rinunciando completamente all’uso di sostanze chimiche e tecnologie invasive.

    Ogni fase del processo produttivo è permeata dalla filosofia dell’azienda, caratterizzata dall’amore e dal rispetto per la natura, il territorio e le tradizioni. I vigneti antichi, recuperati e curati con metodi esclusivamente biologici, diventano il fulcro della produzione, garantendo uve sane e naturali.

    Il lavoro nei campi segue lo stesso rigore: senza concimi, pesticidi o diserbanti chimici, l’azienda si attiene ai ritmi naturali delle stagioni. La cura delle piante è meticolosa, assicurando un raccolto di eccellente qualità.

    In cantina, l’approccio è altrettanto scrupoloso. Casa Belfi cerca di minimizzare gli interventi durante la maturazione del vino, bilanciando l’utilizzo della tecnologia con la tradizione. Evita correzioni e filtrazioni, lasciando che il vino fermenti con lieviti indigeni e maturi senza stabilizzazioni o chiarificazioni.

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi
    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi, foto dell’autrice

    L’azienda abbraccia la biodinamica, un metodo agronomico proposto da Rudolf Steiner negli anni ’20. Questo approccio considera l’azienda come un organismo vivente armonico, fondamentale per una produzione fruttuosa e autentica.

    Casa Belfi ritorna alle antiche metodologie di produzione, riportando in auge la fermentazione in bottiglia sui lieviti (“sur lie”) utilizzata dai nonni. La cantina è diventata una stella emergente nell’universo vinicolo veneto, i cui vini esprimono una maturità stilistica ammirevole, combinando intensità, vitalità ed espressione naturale.

    I vini di Casa Belfi sono sinonimo di bevibilità spontanea, di uno stile contemporaneo e di una forte identità territoriale. Oltre alle mode del momento, l’azienda abbraccia le tradizioni, offrendo vini che raccontano una storia autentica e appassionante.

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi
    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi, foto di Carol Agostini

    La Biodinamica nel Mondo del Vino: Una Filosofia Che Va Oltre il Gusto

    La biodinamica nel mondo del vino non è semplicemente una tecnica di coltivazione, ma una filosofia che abbraccia la connessione tra la terra, le piante e l’uomo. Nata negli anni ’20 dal pensiero di Rudolf Steiner, questa pratica agronomica si basa sull’idea che la vigna e la cantina siano parte di un unico ecosistema.

    Principi e Tecniche

    La biodinamica poggia su pilastri fondamentali che comprendono l’utilizzo di composti vegetali, il rispetto per i cicli naturali della terra e l’uso di preparati biodinamici. Questi preparati, come il 500 (letame di mucca imbottigliato in corna di vacca e lasciato a maturare sotto terra), vengono applicati secondo precisi ritmi cosmici.

    Le fasi lunari, planetarie e stellari hanno un ruolo centrale: si ritiene che influenzino le attività agricole, determinando il momento ideale per seminare, potare o raccogliere. Il vignaiolo biodinamico cerca di sfruttare queste influenze astrali per ottenere uve di qualità superiore.

    Le pratiche biodinamiche non si limitano solo alla vigna ma coinvolgono l’intero ciclo produttivo, inclusa la cantina. L’intervento umano è minimizzato, permettendo al vino di esprimere al massimo la sua personalità e la tipicità del terroir.

    Line up di Casera Frontin, evento Beux 2023, foto di Carol Agostini
    Line up di Casera Frontin, evento Beux 2023, foto di Carol Agostini

    Collegamenti Storici e Culturali

    La biodinamica attinge a radici antiche, recuperando tradizioni agricole legate a credenze e pratiche spirituali. Rudolf Steiner si ispirò alle antiche pratiche agricole, integrando conoscenze scientifiche con concetti filosofici e spirituali.

    Territori storici, come la Champagne in Francia, la Toscana in Italia e la Valle del Rodano, sono diventati centri di eccellenza per la biodinamica, testimonianza del legame tra tradizione e innovazione.

    Rudolf Steiner, foto da internet
    Rudolf Steiner, foto da internet

    I Grandi Nomi della Biodinamica

    In Italia, numerosi produttori si sono distinti per la loro adozione della biodinamica. Aziende come Azienda Agricola Paolo Bea in Umbria e Querciabella in Toscana hanno abbracciato questa pratica, producendo vini di grande personalità e rispetto per l’ambiente.

    All’estero, produttori come Domaine Leroy in Borgogna, Domaine de la Romanée-Conti in Francia e Nikolaihof in Austria hanno implementato la biodinamica, guadagnando riconoscimenti e ammirazione internazionale per la qualità e l’autenticità dei loro vini.

    La biodinamica, come pratica agricola e filosofia di produzione vinicola, impone requisiti rigorosi sia in vigna che in cantina. Ecco alcuni dei requisiti principali per ottenere la certificazione biodinamica:

    Requisiti in Vigna:

    1. Pratiche Agronomiche Biologiche: La coltivazione biologica costituisce la base, eliminando l’uso di sostanze chimiche sintetiche e pesticidi.
    2. Preparati Biodinamici: L’applicazione di preparati specifici (come il 500, preparato da letame fermentato) seguendo ritmi astronomici e cicli lunari.
    3. Rispetto per i Cicli Naturali: Il rispetto dei cicli naturali della terra, ad esempio la semina e la potatura in armonia con le fasi lunari.
    4. Biodiversità: Favorire la biodiversità nell’ambiente circostante, promuovendo la crescita di piante diverse, erbe spontanee, e conservando e stimolando l’habitat naturale.
    5. Compostaggio: Utilizzo di compostaggio naturale per migliorare la salute del terreno e la fertilità del suolo.

    Requisiti in Cantina:

    1. Intervento Minimale: Limitare al massimo gli interventi durante il processo di vinificazione, lasciando che il vino si sviluppi naturalmente.
    2. Lieviti Indigeni: Preferire l’utilizzo di lieviti naturali presenti nell’ambiente per la fermentazione, invece di lieviti selezionati.
    3. Evitare Correzioni: Evitare correzioni o aggiunte chimiche al vino durante il processo di vinificazione.
    4. Biodinamica in Cantina: Alcuni produttori biodinamici applicano pratiche specifiche in cantina, come l’osservazione delle fasi lunari durante la messa in bottiglia.
    5. Rispetto per l’Anima del Vino: La filosofia biodinamica considera il vino come un essere vivente e cerca di preservarne l’individualità e l’espressione del terroir.

    Ottenere la certificazione biodinamica richiede tempo e dedizione, ma rappresenta un impegno verso una produzione vinicola sostenibile e rispettosa dell’ambiente, promuovendo al contempo la biodiversità e la salute del terreno.

    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, uno dei vini dell'azienda, foto dell'autrice
    Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, uno dei vini dell’azienda, foto dell’autrice

    DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/beux-bellussera-user-experience-vendemmia-tardiva/

    Associazioni di categoria Biodinamica

    Ci sono diverse associazioni e organismi a livello nazionale e internazionale che rappresentano e certificano i produttori biodinamici. Alcune delle principali sono:

    1. Demeter International:
      • Sito Web: Demeter International
      • Cosa Fanno: Demeter è una delle organizzazioni più riconosciute a livello mondiale per la certificazione biodinamica. Fornisce standard e certificazioni per agricoltura e produzione vinicola biodinamica.
    2. Associazione Biodinamica (Biodynamic Association):
      • Sito Web: Biodynamic Association
      • Cosa Fanno: L’Associazione Biodinamica negli Stati Uniti promuove la biodinamica attraverso risorse, eventi ed educazione. Offre anche programmi di certificazione biodinamica.
    3. Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica (AIAB):
      • Sito Web: AIAB Biodinamica
      • Cosa Fanno: AIAB è un’associazione italiana che supporta l’agricoltura biologica e biodinamica in Italia. Fornisce anche informazioni, risorse e promuove eventi relativi alla biodinamica.
    4. Associazione Demeter Italia:
      • Sito Web: Demeter Italia
      • Cosa Fanno: Demeter Italia è la sezione italiana di Demeter International. Certifica e promuove la produzione biodinamica in Italia.
    5. Associazione Biodinamica in Francia (Association Biodynamie en France):
      • Sito Web: Association Biodynamie en France
      • Cosa Fanno: L’associazione in Francia promuove la biodinamica e fornisce supporto e risorse per i produttori e gli appassionati di agricoltura biodinamica.
    6. Associazione Biodinamica in Germania (Bund für Biologisch-Dynamische Wirtschaftsweise – Demeter e.V.):
      • Sito Web: Demeter Germania
      • Cosa Fanno: L’associazione in Germania, affiliata a Demeter International, promuove l’agricoltura biodinamica e fornisce standard e certificazioni.

    Queste associazioni svolgono un ruolo chiave nel promuovere e supportare i produttori che seguono i principi della biodinamica, fornendo orientamenti, certificazioni e una comunità di scambio di conoscenze.

    Il Futuro della Biodinamica

    La biodinamica nel mondo del vino continua a crescere, attraendo sempre più appassionati e produttori desiderosi di un approccio sostenibile e consapevole alla viticoltura. La sua forza risiede nella capacità di fondere tradizione e innovazione, testimoniando che il gusto di un vino va oltre la sua composizione chimica, riflettendo piuttosto l’armonia tra uomo, terra e natura.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito azienda:https://mauriziodonadi.company.site/cart

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  • Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023

    Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023

    Il 32° Merano WineFestival: Bio&Dynamica e Sostenibilità al Centro dell’Interesse

    Redazione – Carol Agostini

    Il futuro del mondo vinicolo si svela a Merano con l’apertura del 32° Merano WineFestival. Quest’anno, il patron Helmuth Köcher ha deciso di ritornare alle origini, aprendo la manifestazione venerdì 3 novembre con la rassegna dedicata a “Bio&Dynamica“. Questa scelta sottolinea l’impegno costante di Köcher verso un’agricoltura sostenibile e il benessere delle future generazioni, mantenendo al contempo alti standard di eccellenza.

    Spiega Köcher: «Puntare su vitigni resistenti e sostenibili significa intraprendere la strada migliore e più efficace per una reale viticoltura sostenibile. Infatti, è nota la loro naturale resistenza alle malattie fungine grazie alla quale è possibile ridurre drasticamente il numero dei trattamenti, in questo modo aumentando di molto la tutela dell’ambiente, dei territori e delle persone. Allo stesso tempo, questi vini sono capaci di raggiungere vette di eccellenza assoluta»,

    rimarca il patron del Merano WineFestival che aggiunge: «Sostengo quanto detto, dopo avere visitato decine tra le aziende presenti nella rassegna bio&dinamica, alcune di queste trasformate anche in fattorie didattiche o fattorie sociali. Ho toccato con mano come la drastica riduzione dei trattamenti in queste aziende coincida con un minor consumo energetico e il compattamento del suolo, oltre all’abbattimento delle emissioni di CO2. Aziende presenti al Merano WineFestival perché capaci di produrre eccellenze sostenibili, spesso anticipando quello che dovrà essere il solco della viticoltura di domani», chiude Helmuth Köcher.

    Carol Agostini a Merano Winefestival presente da 28 anni, foto autrice
    Carol Agostini a Merano Winefestival presente da 28 anni, foto autrice

    La 32^ edizione del Merano WineFestival registra un aumento del 50% nella partecipazione delle aziende nel settore “Bio&Dynamica”, una tendenza in costante crescita sia in termini di produzione che di risonanza mediatica rispetto al 2019. Venerdì 3 novembre, nel suggestivo scenario delle sale del Kurhaus, i protagonisti saranno i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e i vini da agricoltura integrata. La manifestazione ospiterà 160 produttori e oltre 300 etichette bio&dynamica, dimostrando il crescente interesse del mercato verso questi prodotti.

    Tra gli eventi imperdibili, spicca “Percorrendo l’Italia” con l’enologo Luca D’Attoma, che esplorerà i vini biodinamici e le varietà PIWI, ovvero vitigni resistenti alle malattie fungine. Secondo Köcher, investire in vitigni resistenti e sostenibili rappresenta la chiave per una viticoltura veramente sostenibile. Questi vitigni presentano una resistenza naturale alle malattie fungine, consentendo una drastica riduzione dei trattamenti e, di conseguenza, una minore emissione di CO2 nell’ambiente.

    Locandina evento, articolo: Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023
    Locandina evento, articolo: Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023

    Uno studio scientifico condotto presso l’azienda Albafiorita in provincia di Udine, in collaborazione con “Climate Partners“, ha dimostrato che i vitigni resistenti producono il 37,98% di CO2 in meno rispetto a quelli tradizionali. Questo studio pionieristico ha analizzato l’impronta di carbonio nella produzione di vini da varietà tradizionali e resistenti, evidenziando l’importanza delle scelte aziendali sull’ambiente.

    Il Merano WineFestival vuole anche onorare la memoria di Agitu Ideo Gudeta, imprenditrice originaria dell’Etiopia, fondatrice dell’azienda casearia “La Capra Felice” in Trentino, tragicamente scomparsa nel 2020. Il Mercato della Terra di Slow Food Alto Adige Südtirol, che si terrà il 4 novembre in Piazza della Rena a Merano, sarà dedicato alla sua visione di un futuro migliore. Quindici piccole aziende agroalimentari e artigiani del gusto parteciperanno a questo mercato, che simboleggia la lungimiranza di Agitu Ideo Gudeta nel promuovere un’antropizzazione sostenibile del territorio.

    Il Merano WineFestival, che si terrà dal 3 al 6 novembre, è più che una semplice manifestazione enologica. È un viaggio nel futuro del vino, un futuro guidato dalla sostenibilità, dalla qualità e dalla consapevolezza ambientale. La rassegna Bio&Dynamica rappresenta il cuore pulsante di questa edizione, evidenziando il cambiamento positivo che sta avvenendo nel mondo del vino e il ruolo fondamentale che la sostenibilità gioca in questo contesto.

    Articolo: Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023, foto da comunicato stampa
    Articolo: Merano, il festival e la sostenibilità a 360 gradi 2023, foto da comunicato stampa

    Precisiamo che il 7 novembre sarà una giornata a sè con gli Champagne & More, vi aspettiamo anche in questo giorno.

    Ufficio Stampa: smstudio | pr & communication Stefania Mafalda press@smstudiopr.it

    Media Partners: Radio Monte Carlo (Radio Partner), Baccus, I Grandi Vini, Pambianco Wine&Food, Vinum, Glance, Il Gusto Enoblogger, Hipster Wine, Simona Geri, WineMob, WineTv, Vino Tv, Italian Wines, Italian WineLovers, WineBlog Roll, Il Cucchiaio D’Argento, Reporter Gourmet, WineNews, Cantina Social, Luca Grippo, Andrea Radic

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://meranowinefestival.com/

    Siti partners artciolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com

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  • Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder

    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder

    Tutto pronto per Summa 2023: in degustazione i vini biologico-dinamici di un centinaio di cantine di otto paesi

    Redazione

    Appuntamento a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang di Tenuta Alois Lageder.Evento aperto a professionisti, giornalisti e wine lover.

    La rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche dal mondo, torna l’1 e il 2 Aprile 2023 con la sua 24a edizione. Come da tradizione, l’evento si svolgerà a Magrè sulla Strada del Vino (BZ), a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, organizzatrice dell’evento.

    Alla mostra, aperta al pubblico, saranno presenti un centinaio di cantine selezionate per l’altissima qualità dei vini prodotti in armonia con l’ambiente. Grazie ai tanti luoghi di origine rappresentati, la varietà proposta è come ogni anno molto ampia, con etichette provenienti, oltre che dall’Italia, per la prima volta dalla Grecia e poi ancora da Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia, con la partecipazione, in rappresentanza di quest’ultimo Paese, di nuove aziende dalla Champagne.

    L’offerta italiana si arricchisce per questa edizione dei vini di prestigiose e storiche cantine, pioniere di una scelta produttiva naturale, a cominciare da Gravner, Federico Graziani, Giulia Negri – Serradenari, Occhipinti, Passopisciaro Andrea Franchetti, Braida.

    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder, foto da comunicato stampa
    Summa 2023 pronta ai tornelli di inizio a Alois Lageder, foto da comunicato stampa

    “Quando si parla di vitivinicoltura biologica e biodinamica qualcuno ancora pensa che si tratti di qualcosa di semplice perché legato al passato o alla sola produzione del vino.

    Per chi partecipa a Summa, invece, si tratta di uno stile di vita globale, che richiede capacità di osservare il proprio ambiente, di fare progetti, sperimentare e adottare soluzioni di economia circolare seguendo il ritmo della natura, affinché il vino, che è pur sempre un prodotto dell’uomo, sia espressione di un territorio incontaminato.

    Oltre all’altissima qualità, i vini di Summa portano un messaggio di rispetto e fusione con il nostro pianeta”, spiega Helena Lageder, Chief Marketing Officer dell’Azienda.

    Per questi motivi la mostra è diventata il punto di riferimento per un numero sempre crescente di operatori e wine lover che desiderano fare scelte di acquisto e consumo consapevoli. A loro Summapropone degustazioni guidate, verticali, prove di botte e walk around tasting, con la presenza dei produttori che raccontano come nascono i propri vini.

    Summa 2022, foto di Carol Agostini
    Summa 2022, foto di Carol Agostini

    Durante l’evento, vengono proposte anche visite tra vigneti e in cantina, per far toccare con mano la filosofia biodinamica di Tenuta Alois Lageder, basata sull’economia circolare.

    Inoltre, il Paradeis, ristorante della Tenuta, proporrà piatti preparati con prodotti a km zero di produzione propria e di altri partner.

    Summa 2023 non è solo vino e mercato. L’organizzazione ha deciso di devolvere parte del ricavato dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Progetto Dormizil – dormitorio per persone senzatetto. Basato sul concetto dell’”Housing first“, il progetto intende realizzare una struttura a lungo termine per i senzatetto, con 9 piccoli appartamenti, uno spazio per l’accoglienza di emergenza, docce e lavatoi.

    Per informazioni e ticket: www.summa-al.eu

    Da comunicato stampa

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  • Biofach 2023, Demeter Italia presente e la nuova biodinamica

    Biofach 2023, Demeter Italia presente e la nuova biodinamica

    DEMETER ITALIA partecipa a Biofach dal 14 al 17 febbraio a Norimberga 2023

    Redazione

    La produzione biodinamica italiana approda a Norimberga, in Germania, con Demeter Italia a Biofach, la fiera più importante al mondo dedicata agli alimenti biologici, che quest’anno si terrà dal 14 al 17 febbraio.

    Biofach 2023, Demeter Italia presente e la nuova biodinamica, logo da comunicato stampa
    Biofach 2023, Demeter Italia presente e la nuova biodinamica, logo da comunicato stampa

    Demeter Italia è un’associazione privata di produttori, trasformatori e distributori di prodotti agricoli e alimentari biodinamici, affiliata alla Biodynamic Federation Demeter International (BFDI). Con sede a Parma, Demeter Italia svolge un’attenta azione di controllo sulla produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, seguendo ogni fase della filiera fino al rilascio della certificazione e all’etichettatura.

    L’Associazione comprende oltre 700 aziende di diverse categorie merceologiche diffuse su tutto il territorio nazionale, che applicano il metodo di agricoltura biodinamico ispirato da Rudolf Steiner nel 1924.

    Demeter Italia a Biofach, foto da comunicato stampa
    Demeter Italia a Biofach, foto da comunicato stampa

    La presenza di Demeter Italia a Biofach prevede uno stand di oltre 350 mq, elaborato dallo studio di architettura organica vivente Forma e Flusso di Milano, in linea con i valori dell’associazione per la scelta dei colori e dei materiali utilizzati per gli allestimenti.

    La biodinamica, Demeter Italia, foto da comunicato stampa
    La biodinamica, Demeter Italia, foto da comunicato stampa

    All’interno dell’area espositiva, che quest’anno sarà vicina a quella della Biodynamic Federation Demeter International per dare continuità al marchio all’interno della fiera, saranno presenti 16 aziende certificate italiane appartenenti a diversi settori merceologici: ortofrutta, aceto, erbe officinali, vino, uva da tavola, salumi, conserve, pasta, legumi, agrumi e formaggi.

    Un paniere completo di prodotti biodinamici rappresentativi della produzione di alta qualità italiana, che sarà presentato nella Hall 6, Stand 6-325 6-219.

    Come nelle edizioni passate, un servizio di catering presso lo stand di Demeter Italia consentirà ai visitatori di assaggiare gustosi piatti con gli ingredienti biodinamici dei produttori affiliati.

    Biodinamica, Demeter Italia, foto da comunicato stampa
    Biodinamica, Demeter Italia, foto da comunicato stampa

    Fondata nel 1990 e a Norimberga dal 1999, la fiera Biofach è interamente dedicata agli alimenti biologici e si svolge in concomitanza con Vinaness, che riguarda prodotti naturali e biologici per la cura della persona. Quest’anno giunta alla sua 34° edizione, dopo l’edizione digitale del 2021 e la Summer Edition nel 2022, Biofach ritorna nella sua sede naturale di febbraio. La Summer Edition 2022 ha visto oltre 24.000 visitatori professionali provenienti da 137 paesi e 2.276 espositori provenienti da 94 paesi.

    Tra i punti di interesse della manifestazione, il Padiglione “Innovation” con varie novità (dolci fatti con legumi, sostitutivi del latte, nuovi imballaggi biodegradabili e molto altro ancora) e i dibattiti su politiche come il commercio equo e solidale, il benessere degli animali, l’uso sostenibile delle risorse naturali e i sistemi alimentari sociali.

    Da comunicato stampa


    Aggiornamenti da sito: https://demeter.it/biodinamica/

    Che cos’è l’agricoltura biodinamica

    Agricoltura biodinamica. Due parole che implicano un modo di lavorare, osservare, di vivere la terra. Una filosofia di vita per apprezzare tutta l’armonia di un campo coltivato, il succedersi delle stagioni e del tempo.

    Con il metodo biodinamico, l’agricoltura è in sintonia con la natura, con la terra e con gli uomini.

    La concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono attuati con modalità che rispettano e promuovono la fertilità e la vitalità del terreno e allo stesso tempo le qualità tipiche delle specie vegetali e animali.

    Il profondo legame con la natura e il completo rispetto dei suoi ritmi portano, con l’agricoltura biodinamica, ad abolire l’utilizzo di fertilizzanti minerali sintetici e di pesticidi chimici, e a gestire il terreno seguendo i cicli in cui la natura è immersa.

    La base ideale per creare un’unità biodinamica è l’azienda agricola con un allevamento di bestiame. Gli animali costituiscono infatti un elemento importante di questo organismo, fornendo prezioso fertilizzante, da usare dopo il compostaggio per incrementare la vitalità del terreno.

    Secondo il metodo biodinamico, la fertilità e la vitalità del terreno devono essere ottenute con mezzi naturali: compost prodotto da concime solido da cortile, materiale vegetale come fertilizzante, rotazioni colturali, lotta antiparassitaria meccanica e pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali.

    Rendendo vitale la terra ed aumentandone l’attività biologica, le piante crescono in modo naturale, nutrite dall’ecosistema del suolo.

    La concimazione e la cura del terreno sono quindi finalizzate all’ottenimento e al mantenimento di questo equilibrio.

    Per informazioni più approfondite potete consultare il sito nazionale di agricoltura biodinamica e il sito dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica


    Sito evento: https://www.biofach.de/en

    Sito ufficio stampa: https://www.zedcomm.it/

    Sito Associazione: https://demeter.it

    Partners redazione: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/