Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024

Chef Armando di Olivum Osteria di Ponte a Elsa

di Carol Agostini

Parto dal menù e abbinamento dei vini del Podere Pellicciano per raccontarvi chi è Chef Armando Bregaj

VINI IN DEGUSTAZIONE: 6 vini in assaggio

1. InFermento IGT Toscana Rosato, sangiovese 100% rifermentato in bottiglia 2023
2. Cimba IGT Toscana Rosato, sangiovese, malvasia nera e canaiolo 2023
3. Fonte Vivo IGT Toscana Trebbiano, trebbiano 100% (macerato) 2022
4. Egola IGT Toscana Rosso, malvasia nera 100% 2019
5. Buccianello IGT Toscana Rosso, colorino 100% 2019
6. Grifo Vin Santo del Chianti DOC Occhio di Pernice, sangiovese 100% 2010 campione da caratello prima annata come Occhio di Pernice.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini, Lineup dei vini degustati

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini, Lineup dei vini degustati

MENÙ PRANZO:

Battuta di Manzo al coltello, melanzane alla scapece, mousse di parmigiano e polvere di pomodoro
Tortello ripieno di coniglio arrosto saltato nel fondo di carne, carbo crema e guanciale
Guancia di manzo brasata, fondo di guancia arrosto, purè alla francese e fungo piastrato
Risolatte al cocco, sorbetto di mango e cocco fresco

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto da sito

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto da sito

Olivum Osteria di Ponte a Elsa, gestita dallo Chef Armando e sua moglie Daniela, è un gioiello nascosto nel cuore della Toscana, in località Ponte a Elsa vicino San Miniato. Questo ristorante è un vero omaggio al territorio toscano, con una forte enfasi sulla qualità degli ingredienti e sulle tradizioni culinarie locali.

La Filosofia di Olivum

La filosofia di Olivum è radicata nell’impegno, nella determinazione e nella realizzazione. Armando e Daniela selezionano personalmente i produttori e la filiera dei prodotti per garantire che ogni piatto sia composto da ingredienti pregiati e di origine etica. Gli ortaggi provengono dalla loro terra e l’olio dai loro olivi, garantendo una connessione autentica con il territorio.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

La Carriera dello Chef Armando

Chef Armando ha sviluppato una carriera segnata dalla passione per la cucina e dalla dedizione alla qualità. La sua esperienza è palpabile in ogni piatto che crea, dove la tradizione incontra l’innovazione. Armando ha saputo trasformare la sua Osteria in un luogo dove i sapori autentici della Toscana vengono celebrati e reinventati.
Questo luogo magico conosciuto per la sua cucina ambiziosa e perfettamente eseguita. Il menù è un viaggio attraverso i sapori della Toscana, con una particolare attenzione ai dettagli e alla presentazione.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

La carta dei vini è accuratamente studiata per completare l’offerta culinaria, con vini locali che esaltano i piatti proposti.

Tra i piatti tipici proposti dallo Chef Armando, spiccano le preparazioni a base di tartufo, un prodotto iconico del territorio di San Miniato. Il tartufo, presente tutto l’anno, diventa protagonista in diverse preparazioni, dai primi piatti ai secondi di carne. Inoltre, piatti di pesce freschissimo e carni locali sono sempre presenti nel menù, garantendo un’ampia scelta per i palati più esigenti.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Quindi, non è solo un ristorante, ma un luogo dove le tradizioni toscane prendono vita. La cucina di Armando è profondamente radicata nella cultura locale, rispettando e valorizzando le tradizioni culinarie toscane. Ogni piatto racconta una storia di territorio, di stagionalità e di autenticità.

Come precedentemente accennato, situato a Ponte a Elsa, vicino a San Miniato, Olivum Osteria gode di una posizione privilegiata immersa nella campagna toscana. Questa località è famosa per la sua produzione di olio d’oliva e tartufi, elementi che diventano protagonisti nei piatti dello chef. La terrazza del ristorante offre una vista incantevole sulla natura circostante, creando un ambiente perfetto per godere di un’esperienza culinaria unica.

Olivum Osteria e la Tradizione

L’Olivum Osteria di Armando non solo rende omaggio alle tradizioni culinarie medievali di San Miniato, ma le rivitalizza e le presenta in una forma contemporanea. L’uso di ingredienti locali e stagionali, molti dei quali coltivati direttamente dallo chef e dalla sua famiglia, garantisce che ogni piatto sia fresco e autentico.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Piatti Rievocativi

Piatti come la zuppa di farro, il cinghiale in umido e le pappardelle al ragù di lepre sono esempi di come lo Chef Armando integri le antiche ricette con un approccio moderno. L’uso del tartufo bianco di San Miniato in varie preparazioni rappresenta un collegamento diretto con le tradizioni culinarie medievali, trasformando ogni pasto in un viaggio attraverso il tempo e la storia del territorio.

Questo luogo molto più di un semplice ristorante; è un’esperienza gastronomica che celebra la Toscana in ogni dettaglio e che vi invito a testare, provare per deliziarvi. La passione dello Chef Armando per la cucina di qualità, la sua dedizione alle tradizioni locali e l’attenzione ai prodotti del territorio fanno di Olivum un luogo imperdibile per chi desidera scoprire i veri sapori toscani. Con un menù che cambia stagionalmente per garantire la freschezza degli ingredienti e una carta dei vini che valorizza i produttori locali, Olivum è il perfetto connubio tra tradizione e innovazione.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini


La Storia di San Miniato

San Miniato, situata nella provincia di Pisa, è una città ricca di storia e cultura, con origini che risalgono all’epoca etrusca. Fondata come avamposto strategico, San Miniato ha svolto un ruolo cruciale nella storia della Toscana, passando attraverso varie dominazioni e sviluppandosi come un importante centro religioso e politico.

Epoca Romana e Medioevo, fino al Rinascimento e Età Moderna, arrivando all’Epoca Contemporanea

Durante l’epoca romana, San Miniato era un punto di sosta sulla via Francigena, una delle principali vie di pellegrinaggio che collegavano Roma al nord Europa. Questo fece sì che la città diventasse un importante centro di scambi commerciali e culturali. Con la caduta dell’Impero Romano, San Miniato divenne un castello fortificato, assumendo il nome di “San Miniato al Tedesco” per la presenza di una guarnigione longobarda.

Nel Medioevo, la città prosperò sotto il dominio dei vescovi di Lucca e divenne un libero comune nel XII secolo. La sua posizione strategica tra Firenze e Pisa la rese un obiettivo conteso tra queste due potenti città-stato. Nel XIII secolo, San Miniato fu annessa alla Repubblica Fiorentina, diventando un centro amministrativo e militare importante per Firenze.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Durante il Rinascimento, San Miniato vide un periodo di grande sviluppo culturale ed economico. La città divenne un centro di produzione agricola e artigianale, rinomato per i suoi prodotti di alta qualità, come l’olio d’oliva e il vino. Questo periodo fu caratterizzato anche dalla costruzione di numerosi edifici religiosi e civili, che ancora oggi abbelliscono la città.

Nel XVII e XVIII secolo, San Miniato continuò a prosperare, diventando un importante centro di produzione del tabacco. La città mantenne la sua importanza anche durante il periodo della dominazione napoleonica e il successivo ritorno sotto il Granducato di Toscana.

Nel corso del XIX e XX secolo, San Miniato ha continuato a evolversi, mantenendo viva la sua tradizione agricola e artigianale. Oggi, la città è famosa per la produzione di tartufi, in particolare il Tartufo Bianco di San Miniato, che attira visitatori da tutto il mondo durante la stagione del tartufo. La città ospita anche numerosi eventi culturali e gastronomici che celebrano le sue tradizioni storiche e culinarie.
San Miniato, con la sua storia ricca e variegata, offre una panoramica interessante su come la cucina medievale abbia influenzato e continui a influenzare le tradizioni culinarie locali. Durante il Medioevo, la cucina era fortemente influenzata dalla disponibilità di ingredienti locali, dalle tradizioni monastiche e dalle esigenze delle classi sociali.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Influenza Monastica sul territorio

I monasteri della zona di San Miniato giocavano un ruolo cruciale nella preservazione delle tecniche culinarie e nella produzione di alimenti. I monaci non solo coltivavano ortaggi e allevavano bestiame, ma erano anche abili nella produzione di pane, formaggio, e bevande alcoliche come il vino e la birra. Queste pratiche hanno lasciato un’eredità duratura nella cucina locale, che oggi possiamo ritrovare nei piatti proposti dall’Olivum Osteria di Armando.

Ingredienti Locali e Tradizionali a volontà ma ne spicca uno

La cucina medievale toscana era caratterizzata dall’uso di ingredienti semplici ma nutrienti, come cereali, legumi, ortaggi, e carni. Il pane, spesso di farina integrale, era un alimento base, accompagnato da zuppe e minestre. Questi elementi si ritrovano oggi nei piatti tradizionali toscani, come la ribollita e la pappa al pomodoro, che lo Chef Armando reinterpreta con un tocco moderno, mantenendo però intatta l’essenza storica.

Il Tartufo di San Miniato

Uno degli ingredienti più pregiati e rappresentativi di San Miniato è il tartufo, in particolare il Tartufo Bianco. Questo fungo ipogeo, noto già in epoca medievale, era considerato una prelibatezza rara e costosa, apprezzata dai nobili e dai ricchi mercanti. Oggi, il tartufo rimane una delle gemme culinarie della regione, e lo Chef Armando lo utilizza in molte delle sue creazioni per esaltare i sapori autentici del territorio.

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

Chef Armando di Olivum Osteria e Podere Pellicciano 2024, foto di Carol Agostini

La Carne e la Caccia

Durante il Medioevo, la caccia era una pratica comune nelle campagne toscane, e la selvaggina era un’importante fonte di proteine. Le carni di cinghiale, cervo e lepre erano spesso preparate con spezie e erbe aromatiche. Questo patrimonio culinario è presente nei piatti di Olivum Osteria, dove lo Chef Armando propone tagli di carne locale preparati secondo tradizioni antiche, ma con tecniche culinarie moderne che ne esaltano i sapori.

Un ponte tra il passato e il presente, dove le tradizioni culinarie medievali di San Miniato vengono rispettate e celebrate. La dedizione dello Chef Armando nel preservare queste tradizioni, utilizzando ingredienti locali e stagionali, fa sì che ogni piatto racconti una storia di autenticità e passione. Visitare Olivum Osteria significa immergersi nella ricca eredità storica e gastronomica di San Miniato, gustando i sapori che hanno definito la regione per secoli.

Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer


Sito Podere: https://poderepellicciano.it/

Sito Osteria: https://www.olivumosteria.it/

Siti Partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/