Categoria: Progetto

  • Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana 2023

    Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana 2023

    Formazione su Enoturismo e vendite in cantina: la formula vincente promossa da Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana

    Redazione

    L’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana hanno collaborato per offrire una giornata di formazione dedicata ai soci del Consorzio. Si è tenuta lo scorso 20 gennaio a Rocca di Frassinello ed ha riscosso un grande interesse

    Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana 2023, foto da comunicato stampa
    Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana 2023, foto da comunicato stampa

    Grande interesse per l’evento formativo “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica”, promosso dall’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e che si colloca all’interno di un progetto di formazione ai territori del vino. Lo scorso 20 gennaio le cantine associate del Consorzio si sono date appuntamento a Rocca di Frassinello, Gungiarico (Grosseto), per parlare di enoturismo, vendite online e in cantina, CRM e analisi dei dati, marketing online e vendite direct to consumer.

    La giornata di formazione dello scorso 20 gennaio, per la quale ringraziamo ancora Divinea per la professionalità e la disponibilità dimostrata, – dichiara Luca Pollini, Direttore del Consorzio Tutela Vini Maremma Toscanaha fatto riscontrare un’ampia partecipazione tra le aziende del Consorzio, segno che l’argomento è fortemente sentito e di grande attualità. E non può essere diversamente quando si parla di Enoturismo – al quale è direttamente correlato anche il tema delle vendite dirette in cantina e di quelle online – che, per il territorio della Maremma Toscana, rappresenta un tema strategico.

    Dal consolidamento e dalla crescita dell’enoturismo in Maremma dipende anche lo sviluppo del nostro territorio e delle aziende vitivinicole che operano in questo meraviglioso ambiente, che ha ampie potenzialità di crescita.”

    Formazione su Enoturismo e vendite in cantina: la formula vincente promossa da Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, foto da comunicato stampa
    Formazione su Enoturismo e vendite in cantina: la formula vincente promossa da Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, foto da comunicato stampa

    La formazione è un elemento fondante di Divinea che, oltre a proporre cicli di webinar gratuiti per le cantine (il prossimo calendario avrà inizio a febbraio), ha creato il portale Wine Suite Academy, lo spazio digitale di formazione continua e gratuita dedicata alle cantine e ai professionisti del vino con contenuti di digital marketing, enoturismo, vendite online e strumenti pratici per fare crescere il business del vino.

    “Formare e in-formare fa parte della nostra identità e come impresa tecnologica vogliamo essere sempre più un punto di riferimento per le cantine che vogliono far decollare le vendite in cantina attraverso strumenti innovativi. – sottolinea Filippo Galanti, CBO e Co-founder di Divinea – Occasioni come quella nata con il Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana sono per noi stimolanti e vitali perché crediamo fortemente nei temi che divulghiamo e nel confronto diretto con chi il vino lo fa e speriamo che questa esperienza possa essere da esempio e ispirazione per altre realtà simili.”

    Formazione sul territorio Maremma e vendite, articolo: Divinea e il Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana 2023, foto da comunicato stampa
    Formazione sul territorio Maremma e vendite, articolo: Divinea e il Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana 2023, foto da comunicato stampa

    La giornata ha visto i soci coinvolti in momenti teorici e coinvolti dalla presentazione di strumenti innovativi per l’analisi dei dati e dalla condivisione di case history di successo.

    “Siamo felici di aver accolto in cantina i tanti operatori che hanno partecipato a questa importante giornata di formazione – dichiara Pericle Paciello, Direttore Marketing e Comunicazione di Rocca di FrassinelloL’enoturismo è un volano fondamentale per la crescita del nostro comparto. In Maremma Toscana stiamo puntando sempre di più sulla qualità e i risultati raggiunti dal punto di vista enologico lo dimostrano, adesso però dobbiamo raggiungere livelli di eccellenza anche nell’accoglienza in cantina affinché il nostro splendido territorio diventi una delle wine destination più amate del Paese”.

    Da comunicato stampa

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  • Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022

    Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022

    Enoturismo e vendite in cantina: Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme per una giornata di formazione.

    Redazione

    L’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme in prima linea per un evento formativo a beneficio dei soci del Consorzio sul tema dell’enoturismo e delle vendite diretta in cantina. Il titolo della giornata di formazione è “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica” e ha come obiettivo quello di dare risposte concrete alle opportunità legate all’enoturismo e alle vendite dirette e di come queste possano decollare, sfruttando la tecnologia e l’innovazione digitale per il settore del settore vino.

    L’evento gratuito su iscrizione è in programma venerdì 20 gennaio 2023 a Rocca di Frassinello, Gungiarico (Grosseto).

    Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022, foto da comunicato stampa
    Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022, foto da comunicato stampa

    “Le cantine Italiane hanno un altissimo potenziale da esprimere, – sottolinea Filippo Galanti, Co-Founder & Chief Business Officer dell’impresa tecnologica Divinea – e la Maremma Toscana in particolare è un luogo con un immenso patrimonio vitivinicolo, naturalistico, storico e culturale.

    Tuttavia, molte cantine non sanno ancora come sfruttare al meglio tutte queste risorse a disposizione per ottenere maggiori risultati di vendita ed ingaggio del cliente finale. Per questo siamo entusiasti di questa opportunità formativa che è nata tra noi e il Consorzio, che tutela una Denominazione prodotta su un territorio che è un vero gioiello per l’enoturismo italiano.

    Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC, oggi conta 443 aziende associate e ha raggiunto i 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. La DOC Maremma Toscana è al terzo posto per superficie vitata rivendicata tra le DOP toscane, dietro soltanto al Chianti e al Chianti Classico e vede impegnati nella produzione dei suoi vini tanti viticoltori locali piccoli e medi a fianco dei più blasonati nomi del panorama vitivinicolo nazionale.

    Parterre di ospiti alla presentazione del progetto, foto da comunicato stampa, articolo: Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022
    Parterre di ospiti alla presentazione del progetto, foto da comunicato stampa, articolo: Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022

    Quali saranno gli argomenti di formazione?

    La giornata sarà scadenzata da quattro temi principali pensati per approfondire e divulgare strumenti, dati e case history: enoturismo, vendite online e in cantina, CRM e analisi dei dati, marketing online e vendite direct to consumer. Nel focus dedicato all’enoturismo si approfondirà la gestione pre, durante e post visita, di come rendere più visibile le esperienze, portando esempi virtuosi di proposte enoturistiche.

    Si parlerà quindi di come strutturare il punto vendita per incrementare le vendite e della raccolta dati in cantina nell’approfondimento sulle vendite online e in cantina. Riguardo il CRM si discuterà sulle motivazioni che dovrebbero portare una cantina a dotarsi di un CRM e si illustreranno alcuni esempi virtuosi. Infine, nell’intervento che riguarda il marketing online e le vendite direct-to-consumer, si spiegherà come impostare il piano editoriale in funzione degli obiettivi, condividendo esempi di campagne marketing e automation.

    Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022, foto da comunicato stampa
    Divinea e Consorzio Tutela Vini della Maremma 2022, foto da comunicato stampa

    Per la registrazione le aziende del Consorzio possono registrarsi gratuitamente a questo link:  https://winesuite.divinea.com/it/formazione-sul-territorio-maremma

    Divinea, nata nel 2019, è l’impresa tecnologica specializzata in prodotti e servizi digitali per il settore vitivinicolo. L’obiettivo è quello di incentivare l’incontro tra le cantine italiane e i consumatori finali, attraverso tecnologie digitali disegnate per incrementare le vendite di vino dirette e migliorare l’esperienza d’acquisto dei consumatori finali. Wine Suite è la piattaforma di CRM e marketing sviluppata da Divinea e utilizzata da oltre 200 aziende vitivinicole.

    È uno strumento unico e integrato che permette di: vendere più vino direttamente ai consumatori privati migliorare e personalizzare l’esperienza di acquisto del cliente sia in cantina che online risparmiare tempo nella gestione delle attività enoturistiche, dalla promozione alla vendita con pagamento online automatizzare la raccolta dati dei clienti per ingaggiarli e fidelizzarli attraverso attività di marketing mirato

    Da comunicato stampa


    Sito Divinea: https://divinea.com/

    Sito Consorzio: https://www.consorziovinimaremma.it/

    Sito ufficio stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners redazione: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Gaetano Cataldo eletto Miglior Sommelier 2022 al Merano WineFestival

    Gaetano Cataldo eletto Miglior Sommelier 2022 al Merano WineFestival

    Gaetano Cataldo eletto Miglior Sommelier 2022 al Merano Wine Festival

    Redazione

    Per un sommelier italiano o europeo essere insigniti del titolo di “Miglior Sommelier del 2022” al Merano WineFestival è certamente il raggiungimento di un’importantissima tappa per la propria carriera.

    Gaetano Cataldo alla presentazione del progetto Mosaico per Procida, foto di Carol Agostini
    Gaetano Cataldo alla presentazione del progetto Mosaico per Procida, foto di Carol Agostini

    È accaduto a Gaetano Cataldo, non lontanissimo dal compiere un ventennio di militanza nell’Associazione Italiana Sommelier, già reduce dell’enorme successo per la bottiglia celebrativa dedicata a Procida Capitale 2022 e per essere stato il primo sommelier ad essere ricevuto in udienza generale da un Papa, proprio in occasione del dono, costituito dall’inedito vino ideato assieme al winemaker Roberto Cipresso.

    Carol Agostini con Roberto Cipresso, foto di Carol Agostini
    Carol Agostini con Roberto Cipresso, foto di Carol Agostini

    Senza smettere di sorprendere Gaetano Cataldo, fondatore di Identità Mediterranea, ha ricevuto Il 5 novembre scorso, presso il Teatro Puccini di Merano, l’attestazione di merito direttamente dalle mani di Helmuth Köcher, un riconoscimento che non premia soltanto il sommelier campano per un intenso anno di lavoro, dedicato alla realizzazione della prima bottiglia che celebra una capitale della cultura, ma anche per la sua intensa attività di enogastronomo compassato e comunicatore del vino.

    Gaetano Cataldo al momento della premiazione con Helmuth Köcher, foto da comunicato stampa
    Gaetano Cataldo al momento della premiazione con Helmuth Köcher, foto da comunicato stampa

    Infatti Gaetano Cataldo, oltre ad essere caporedattore della sezione di enogastronomia della testata giornalistica di cultura Mediterranea Online, ha anche collaborato per la stessa rivista dell’AIS “Vitae”, con un pezzo che traduce la forte relazione tra il vino e il mare, oltre che per Vinoway, Onas Review, Sake News e Foodclub.it.

    Fautore di un progetto, ricordiamolo, tanto francescano quanto eversivo, Mosaico per Procida è stato appunto realizzato senza un solo spicciolo e per mezzo di una logica completamente fuori dal sistema, creando di fatto l’inizio dell’Umanesimo del Vino e dimostrando che “non è dalla materia che nasce il pensiero, ma è il Pensiero a generare la materia”.

    Mosaico per Procida, foto dai Carol Agostini
    Mosaico per Procida, foto dai Carol Agostini

    Dieci agosto ed annata del ’74: Gaetano è di Castel San Giorgio, un paesino nell’hinterland salernitano in bilico tra il pomodoro San Marzano, la tradizione per la pasta artigianale e la cipolla ramata di Montoro.

    Venendo da una famiglia di origini contadine, con padre falegname e restauratore di mobili antichi e madre casalinga, è abituato da sempre alla cucina genuina, è cresciuto coi rituali tipici della vita di campagna, come le conserve di pomodoro, il pane fatto in casa e la vendemmia soprattutto: suo nonno, di cui porta il nome, lo immerse in un tino a quattro anni per fargli pigiare le uve e da allora gli è rimasto impresso il piacevolissimo odore del mosto che non è andato più via, neanche dopo aver smesso di fare il vino per consumo domestico, intraprendendo la vita di ramingo e marittimo.

    Gaetano Cataldo e la sua vita da sommelier e winecritic, writer, foto da comunicato stampa
    Gaetano Cataldo e la sua vita da sommelier e winecritic, writer, foto da comunicato stampa

    Infatti il suo è destino in viaggio. E il viaggio comprende tutta la persona. Dagli studi alberghieri e nautici impara le materie da praticare, con l’esperienza e la cultura acquisita nel tempo il gusto per la giusta misura delle cose. Amante dell’Oceano-Mare e del Mondo Vino, tanto da farne una doppia esistenza: uno dei mestieri che svolge regolarmente l’ha condotto in molti luoghi e al confronto con altre culture, l’altro gli ha insegnato a gustare ed apprezzarne differenze e sfumature.

    Navigante e sommelier professionista di scuola AIS, Gaetano incarna e traduce il rapporto tra il Vino e il Mare senza tralasciare la terraferma ed i legami malgrado i frequenti cambi di stagione trasversali.

    Gaetano Cataldo ricevuto da Papa Francesco, foto da comunicato stampa
    Gaetano Cataldo ricevuto da Papa Francesco, foto da comunicato stampa

    Lo si è visto di tanto in tanto propinar cibi su qualche yacht di lusso e imporre abbinamenti suoi ai malcapitati, oppure in coperta tra la ciurma di cargo, velieri e navi da crociera; ha conseguito il brevetto di ufficiale di navigazione e la patente per il comando di navi da diporto, un master in food & beverage management e svolge consulenze per ristoranti, cantine ed attività produttive.

    Mosaico per procida, la bottiglia, foto da comunicato stampa
    Mosaico per procida, la bottiglia, foto da comunicato stampa

    Ha ottenuto anche la patente di tecnico assaggiatore di salumi ONAS ed il diploma di sommelier certificato del sake,contribuendo alla divulgazione del fermentato nipponico proprio su Sake News, creando per primo una relazione tra il sake e la Dieta Mediterranea.

    Tra le sue poesie preferite “Una Scuola Grande come il Mondo” di Gianni Rodari; è numismatico, pratica il jeet kune do e continua ad indagare da eterno studente attraverso la Cultura del Mare Nostrum, quasi fosse l’alter ego di Corto Maltese ma con un forte attaccamento alla sua terra, così da essere insieme local e global.

    Non deve essere stato facile selezionare le cantine, allestire la mostra che ha dato vita all’etichetta, ricevere i patrocini morali, organizzare le degustazioni in tutta Italia e comunicare Mosaico per Procida, creando di fatto un caso totalmente inedito nel panorama vitivinicolo, tale da diventare oggetto per tesi di laurea in wine marketing, ma a Gaetano non è mancata una ardente pazienza ed un’appassionata determinazione pur di creare qualcosa che riconoscesse la gratitudine a Procida per la sua nomina e desse lustro alla regione Campania dell’enologia, del comparto agroalimentare e della ristorazione.

    Miglior Sommelier anno 2022 Gaetano Cataldo premiato dal Merano WineFestival, foto da comunicato stampa
    Miglior Sommelier anno 2022 Gaetano Cataldo premiato dal Merano WineFestival, foto da comunicato stampa

    Ad accompagnare l’emozionatissimo Gaetano sul palco Roberto Cipresso, il winemaker e scrittore di fama internazionale, che detiene la paternità enologica di questo straordinario vino. Lo stesso patrón del Merano Wine Festival, nell’elogiare tale iniziativa, ha ricevuto in dono Mosaico per Procida a nome dell’Isola di Arturo e in riconoscenza per il protagonismo della Campania dell’enologia, particolarmente sottolineato a Merano per l’indiscussa storicità nel panorama vitivinicolo e per la qualità delle cantine.

    Helmuth Köcher, Roberto Cipresso, Luigi Cremona e Gaetano Cataldo al Merano Winefestival 2022, foto da comunicato stampa
    Helmuth Köcher, Roberto Cipresso, Luigi Cremona e Gaetano Cataldo al Merano Winefestival 2022, foto da comunicato stampa

    Gaetano Cataldo ha tenuto a ringraziare Roberto Cipresso, tra i suoi mentori, le 26 cantine e tutti i partners del Mosaico, riconoscendo che la premiazione abbia un valore collettivo maturato per la capitale italiana della cultura 2022, per la nostra redazione e per la sua terra natia, assegnando altresì al prof. Attilio Scienza ed al critico enogastronomico Luigi Cremona le magnum celebrative.

    Da Comunicato Stampa


    Sito di riferimento: https://www.mediterraneaonline.eu/

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  • Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022

    Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022

    Autoctoni Gourmet, nasce un nuovo format che valorizza i vini delle Marche 2022/2023

    Redazione

    L’Offida Pecorino Docg è stato il primo protagonista di un appuntamento dedicato all’incontro tra vino e cibo, per promuovere e divulgare la biodiversità enoica di questa regione in abbinamento ai piatti della tradizione italiana.

    Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa
    Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa

    Un format originale e fuori dagli schemi per promuovere e divulgare le peculiarità dei vini delle Marche attraverso la chiave di lettura dell’abbinamento con i piatti della tradizione italiana. È questo il focus di “Autoctoni Gourmet”, evento organizzato dalla Camera di Commercio delle Marche per il Consorzio dei Vini Piceni in collaborazione con l’Azienda Speciale LINFA.  

    Autoctoni Gourmet, nasce un nuovo format che valorizza i vini delle Marche 2022/2023, foto da comunicato stampa
    Autoctoni Gourmet, nasce un nuovo format che valorizza i vini delle Marche 2022/2023, foto da comunicato stampa

    La prima edizione del format si è svolta nei giorni scorsi a San Benedetto del Tronto e ha visto la partecipazione di giornalisti enogastronomici, influencer e blogger, tutti impegnati ai fornelli dell’Harena Chef Academy a riprodurre un piatto ideato dallo chef Arcangelo Tinari (ristorante Villa Maiella – Una stella Michelin), da abbinare, in questo caso, al vino bianco principe del territorio piceno, l’Offida Pecorino Docg. L’obiettivo, infatti, è stato quello di far emergere le qualità organolettiche e la tipicità di questo bianco attraverso l’accostamento con un piatto d’autore della cucina italiana

    Alcuni protagonisti della giornata, articolo: Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa
    Alcuni protagonisti della giornata, articolo: Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa

    I protagonisti:

    Chiara Giannotti, Giambattista Marchetto, Giuseppe Garozzo Quirini, Roberta Castrichella, Elisa Dublyanska e Stefano Quaglierni si sono sfidati nella preparazione del Risotto fonduta pecorino e indivia su crema di rape dello chef Tinari. Ad assistere questi “cuochi per un giorno” sei studenti dell’Istituto Alberghiero De Panfilis di Roccaraso che hanno avuto così l’opportunità di approfondire le caratteristiche di eccellenza dei vini marchigiani in qualità di futuri operatori del settore Ho.Re.Ca.

    Tinto, voce della trasmissione Decanter in onda su Rai Radio 2, foto da comunicato stampa
    Tinto, voce della trasmissione Decanter in onda su Rai Radio 2, foto da comunicato stampa

    A segnare i tempi di questa sfida è stato Tinto, voce della trasmissione Decanter in onda su Rai Radio 2, mentre a giudicare le singole preparazioni sono stati Leonardo Romanelli, giornalista e critico enogastronomico, Alberto Cauzzi, direttore del magazine Passione Gourmet, Giorgio Savini, presidente del Consorzio Vini Piceni, e infine lo chef Arcangelo Tinari. Per la cronaca, è stato Giambattista Marchetto, con l’aiuto della studentessa Angela Aniello, a vincere la sfida ai fornelli e a riuscire a esaltare al meglio le peculiarità dell’Offida Pecorino Docg nell’abbinamento con il piatto.

    Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa
    Autoctoni Gourmet, nuovo format per le Marche 2022, foto da comunicato stampa

    “Autoctoni Gourmet – dichiara Giorgio Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche è un format nuovo su cui abbiamo scommesso con entusiasmo e fiducia, perché ha portato esperti, divulgatori di settori e creatori di contenuti digitali ad approfondire in maniera divertente una delle tante eccellenze che nascono in questo territorio.

    L’obiettivo è quello di dare una serialità a questo format mettendo in evidenza, edizione dopo edizione, tutti i vini che nascono nella nostra regione. L’attività si inserisce nel solco di quelle che Camera Marche porta avanti per l’agroalimentare, un comparto strategico per le Marche dove conta oltre 26.000 imprese e che contribuisce in modo significativo all’ottima performance dell’export. Nei primi nove mesi del 2022 abbiamo esportato prodotti enogastronomici per un valore di 405,4 mln di euro, il 22% in più rispetto a un anno fa”. 

    Focus Pecorino Offida DOCG, foto da comunicato stampa
    Focus Pecorino Offida DOCG, foto da comunicato stampa

    “Il mio ringraziamento va alla Camera di Commercio delle Marche che ci ha dato una nuova opportunità per valorizzare la DOCG più diffusa delle Marche, l’Offida, nella tipologia Pecorino – dichiara Giorgio Savini, Presidente del Consorzio di Tutela Vini. Autoctoni Gourmet è stata una vetrina che ci ha consentito di mettere in evidenza l’eccellenza di questo nostro vitigno autoctono, che ha confermato il giudizio di molti esperti che lo definiscono come un rosso vestito da bianco”.

    “Autoctoni Gourmet – afferma Simone Mariani Presidente di LINFA, Azienda Speciale dell’agroalimentare della Camera di Commercio delle Marche – è una nuova modalità di promozione e informazione che intendiamo sfruttare per la programmazione delle nostre azioni future. Siamo convinti che attraverso questa tipologia di format, sfruttando soprattutto le potenzialità di tutti i canali di comunicazione possiamo intercettare l’attenzione delle generazioni Z, connettendoli con il nostro territorio d’origine”. 

    Chef Arcangelo Tinari, ristorante Villa Maiella Una stella Michelin, foto da comunicato stampa, Autoctoni Gourmet
    Chef Arcangelo Tinari, ristorante Villa Maiella Una stella Michelin, foto da comunicato stampa, Autoctoni Gourmet

    Focus Pecorino Offida DOCG

    Nel 2021 la produzione di Offida Pecorino Docg è stata di 1 milione e 725 mila bottiglie.

    La zona di produzione si trova nella parte sud delle Marche a cavallo tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, nell’area che va dal litorale alla medio-alta collina. L’altitudine dei vigneti coltivati è compresa tra i 50 e 650 m. slm.

    Si deve a Guido Cocci Grifoni, uno dei primi vignaioli dell’areale Piceno, l’intuizione di valorizzare negli anni ‘90 le potenzialità del Pecorino, vitigno in grado di dare origine a un vino bianco di grande personalità, non a caso definito “un rosso vestito di bianco”. Nel 2011, con il passaggio della denominazione Offida a DOCG, il Pecorino e diventato uno dei grandi protagonisti della produzione di vini bianchi presente in Italia.

    Autoctoni Gourmet, nasce un nuovo format che valorizza i vini delle Marche 2022/2023, foto da comunicato stampa
    Autoctoni Gourmet, nasce un nuovo format che valorizza i vini delle Marche 2022/2023, foto da comunicato stampa

    Nella produzione attuale si riscontra un’ampia differenziazione interpretativa nella quale ogni azienda ha trovato il proprio equilibrio espressivo condensando il meglio delle proprie ricerche sul vitigno. Se l’acidità, che conferisce longevità, e il corpo sono valori comuni, pur in presenza delle ovvie oscillazioni legate alle annate, l’aspetto aromatico è quello su cui si concentra la maggiore diversità stilistica nelle differenti interpretazioni dei produttori di questa denominazione.

    Da Comunicato Stampa

    E' stato Giambattista Marchetto, con l’aiuto della studentessa Angela Aniello, a vincere la sfida ai fornelli e a riuscire a esaltare al meglio le peculiarità dell’Offida Pecorino Docg nell’abbinamento con il piatto, foto da comunicato stampa
    E’ stato Giambattista Marchetto, con l’aiuto della studentessa Angela Aniello, a vincere la sfida ai fornelli e a riuscire a esaltare al meglio le peculiarità dell’Offida Pecorino Docg nell’abbinamento con il piatto, foto da comunicato stampa

    Sito riferimento: https://www.linfaaziendaspeciale.it/

    Sito ufficio stampa: https://www.fruitecom.it/

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  • Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Francesco Mazzei confermato alla guida di A.VI.TO, l’Associazione Vini Toscani Dop e Igp

    Redazione

    Si è tenuta questa mattina l’Assemblea elettiva di A.VI.TO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, in cui è stato confermato all’unanimità l’attuale presidente Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto da comunicato stampa
    Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi, foto di marco di Lauro/Getty Images

    “Ringrazio i colleghi per la fiducia, è assolutamente necessario portare avanti la linea intrapresa dall’Associazione e continuare a lavorare in maniera sinergica, non solo per dar voce a quella pluralità di esperienze che è il patrimonio della viticoltura toscana ma anche, in questo particolare momento, per affrontare tematiche delicate che si stanno e si potrebbero riflettere con conseguenze gravi sulla filiera”, ha dichiarato Mazzei mettendo l’accento sulle questioni più imminenti da affrontare e da sottoporre ai tavoli istituzionali.

    “L’Associazione deve schierarsi compatta in difesa della viticoltura di fronte alla guerra all’alcol portata avanti dall’OMS, che non tiene conto della cultura che sta dietro al prodotto vino e dei risvolti che tali provvedimenti avrebbero sull’economia di molti Paesi come l’Italia. Bisogna inoltre agire per difendere le imprese dalla deriva speculativa sui prezzi di produzione, aggravati da quelli del settore energetico; vanno concordate azioni per affrontare il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova le vigne, aggiungendosi alle criticità causate dalla fauna.”

    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana
    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Questi i temi principali da affrontare per l’Associazione – dove nel Consiglio d’Amministrazione risiedono tutti i presidenti dei Consorzi associati – che rappresenta tutta la Toscana vitivinicola, dalle realtà più grandi a quelle più piccole, delineando un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno curato interessi legati alle singole denominazioni e ai singoli territori.

    Dobbiamo lavorare per proporre soluzioni condivise, è necessario accelerare anche la sburocratizzazione del comparto se si vuole puntare sull’innovazione per poter competere con successo sui mercati internazionali”, conclude Mazzei.

    Costituita nel 2016, l’Associazione Vini Toscani DOP e IGP è il primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità. L’Associazione si propone di collaborare con le Istituzioni – a tutti i loro livelli -, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Professionali per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività e migliorandone il posizionamento sui mercati di tutto il mondo.

    Al momento hanno aderito ad A.VI.TO. 24 Consorzi di Tutela in rappresentanza di circa 6.000 imprese, per una produzione annua di circa 285 milioni di bottiglie, un giro di affari stimato in oltre un miliardo di euro e una quota export superiore al 60%.

    Vino rosso toscano, vino che racconti territori
    Vino rosso toscano, vino che racconti territori, articolo: Francesco Mazzei alla guida di A.VI.TO costituita da 24 Consorzi

    Elenco Consorzi aderenti a A.VI.TO.:

    Bianco di Pitigliano e Sovana Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Brunello di Montalcino Vino Chianti Classico Chianti Colli Fiorentini Chianti Colli Senesi Vino Chianti Chianti Rùfina Vini delle Colline Lucchesi Morellino di Scansano Vino Nobile di Montepulciano Vini di Carmignano Vini Cortona Vini Montecucco Vino Orcia Valdarno di Sopra DOC Vino Vernaccia di San Gimignano Vini della Maremma Toscana Vino Toscana Vini Valdichiana Vini Terre di Pisa Suvereto Wine Vini Terre di Casole Vino Pomino.

    Da Comunicato Stampa

    Collegamenti da siti:

    Un progetto non banale, nella Toscana celebre anche per i suoi tanti “campanili”, nella presentazione ufficiale, che ha messo le radici nel 2014, quanto i consorzi del vino di Toscana si compattarono, con successo, contro il Piano di Indirizzo Territoriale proposto all’epoca dalla Regione, in qui, in sintesi, si sosteneva che ci fosse troppa vigna e si proponeva, in alcuni casi, addirittura di espiantarla e riconvertire il terreno a bosco, pascolo o seminativo.

    Una collaborazione che è proseguita anche su altri temi di interesse generale delle imprese vitivinicole, a partire dalla questione degli ungulati che ha portato alla recente approvazione di una specifica Legge Obiettivo da parte del Consiglio Regionale, e che ora si formalizza con la costituzione del “primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità.

    Un avvenimento storico per il nostro settore e la nostra Regione – si legge in una nota – perché sancisce formalmente l’avvio di un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno prevalentemente curato interessi legati alle singole denominazioni ed ai singoli territori”.

    Obiettivo di A.Vi.To., sarà quello di fare “lobby” a livello politico in maniera ancora più efficace, visto che l’associazione “dovrà rappresentare gli interessi unitari di tutto il comparto, dei Consorzi più grandi come di quelli più piccoli, dando voce a quella pluralità di esperienze che costituisce il vero patrimonio della viticultura toscana, nonché uno dei fattori di successo che l’hanno portata ad affermarsi come uno dei principali attori del mercato internazionale. L’Associazione si propone di collaborare con le istituzioni, le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali, per sviluppare programmi di lavoro che puntino al rafforzamento del settore, accrescendone la competitività ed il posizionamento sui mercati di tutto il mondo”.

    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano
    Carol Agostini titolare Agenzia FoodandWineAngels mentre degusta un vino rosso toscano

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

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  • Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023

    Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023

    Redazione

    Un viaggio lungo lo Stivale a bordo del Multivan eHybrid alla scoperta delle realtà vitivinicole italiane, dalle loro storie ai loro territori. Prende il via Vinitaly on Tour, il progetto “on the road” targato Vinitaly in collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali – in veste di mobility partner – pensato per raccontare le aziende e i protagonisti del mondo del vino attraverso un itinerario che si concluderà a marzo 2023, alla vigilia della 55ª edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati (Veronafiere, 2-5 aprile 2023).

    Consegna mezzo GB e FABIO DI GIUSEPPE, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa
    Consegna mezzo GB e FABIO DI GIUSEPPE, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa

    Tra i temi che saranno affrontati strada facendo – che sono i focus dell’edizione 2023 di Vinitaly – ci sono il vino biologico e biodinamico e le produzioni di nicchia; i vitigni rari, PIWI e resistenti; il vino dealcolato e a bassa gradazione alcolica; la viticoltura eroica e la produzione sostenibile fino agli anniversari e ai progetti speciali delle cantine coinvolte nell’iniziativa.

    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa
    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid, articolo: Vinitaly on tour con Volkswagen veicoli partner 2023, foto da comunicato stampa

    I contenuti realizzati – video, interviste, post – saranno pubblicati sui canali social ufficiali di Vinitaly e disponibili su Vinitaly Plus.

    Ecco i primi appuntamenti in programma: si parte sulle quattro ruote del van ibrido della casa automobilistica tedesca brandizzato Vinitaly da Monte Zovo, l’azienda di Caprino Veronese (VR) – quasi un secolo di storia alle spalle -, con la vendemmia tardiva atta a valorizzare l’identità del terroir. Si resta nel veronese con la visita a Zýmē (San Pietro in Cariano – VR), realtà che ha affiancato alla cura e al rispetto dei vini storici della Valpolicella la sperimentazione di nuove produzioni che rappresentano e rinnovano il territorio.

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa
    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa

    Dal Veneto si passa al Friuli-Venezia Giulia con Vivai Rauscedo, l’azienda che ha saputo trasformare una terra povera nel primo distretto al mondo per produzione di barbatelle, con oltre 80 milioni di esemplari innestati l’anno. Sarà la volta poi di Ca’ Rugate (Montecchia di Crosara – VR), che dalla vendemmia 2020 riporta sulle proprie etichette la certificazione biologica della Comunità Europea. Il tour proseguirà nel 2023 con nuove date e regioni.

    Ancora una volta Volkswagen Veicoli Commerciali è a fianco del mondo vitivinicolo e questa volta lo fa con il nuovo Multivan eHybrid. Il van che coniuga l’ingegnoso utilizzo dello spazio e soluzioni di dettaglio intelligenti con l’iconico e accattivante DNA di design del Bulli.

    Volkswagen Nuovo Multivan eHybrid e Vinitaly on tour foto da comunicato stampa
     Volkswagen Multivan eHybrid e Vinitaly on tour foto da comunicato stampa

    Il nuovo Multivan è largo 1.941mm, lungo 4.973 e alto fino a 1.907. La capacità del vano di carico varia dai 469 litri dietro la terza fila di sedili fino ad arrivare a 3.672. Il veicolo ideale per chi cerca spazio, comfort e tecnologia. Un esempio è il tavolino multifunzionale che può essere utilizzato come consolle centrale tra i sedili del conducente e del passeggero oppure come tavolo ribaltabile completo di porta bevande e vani portaoggetti nella seconda e terza fila di sedili. E ancora il sistema shift-by-wire, che consente la trasmissione elettronica del segnale di cambio marcia.

    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa, tra le vigne visitate
    Parte Vinitaly on tour, il progetto on the road alla scoperta di cantine e territori, un viaggio lungo lo stivale con Volkswagen veicoli commerciali mobility partner 2023, foto da comunicato stampa, tra le vigne visitate

    Con un clic. Il sistema shift-by-wire offre un comfort di cambio marcia molto elevato.

    Il Nuovo Multivan eHybrid diventa un veicolo a zero emissioni per la città capace di affrontare le sfide quotidiane anche con la sola energia elettrica e, allo stesso tempo, il motore 1.4 TSI da 160 kW padroneggia tranquillamente le lunghe percorrenze. Il partner ideale per Vinitaly on Tour 2023.

    Da Comunicato Stampa


    Sito: https://www.vinitaly.com/

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  • Villa Bogdano 1880 e l’Old Vine Conference sulle vigne storiche

    Villa Bogdano 1880 e l’Old Vine Conference sulle vigne storiche

    A Villa Bogdano 1880 l’esclusivo debutto italiano della Old Vine Conference per la tutela delle vigne storiche

    Redazione

    La tenuta di Lison di Portogruaro ha accolto Sarah Abbott MW e alcuni tra i maggiori esperti di vigne antiche per il primo convegno estero dell’associazione.

    Villa Bogdano, foto da comunicato stampa, Old Vine Conference
    Villa Bogdano, foto da comunicato stampa, Old Vine Conference

    Il dibattito ha analizzato prospettive e problematiche di questo patrimonio viticolo ed enologico, oltre alle migliori modalità di tutela e valorizzazione.

    Villa Bogdano 1880 ha ospitato il primo convegno internazionale della Old Vine Conference, associazione no-profit inglese per la valorizzazione delle vigne storiche fondata da Master of Wine come Sarah Abbott e Alun Griffiths insieme ad altre personalità di spicco del mondo vitivinicolo ed enologico internazionale. Costituita per valorizzare i vigneti antichi creando una connessione tra aziende, esperti e amanti del vino, la Old Vine Conference è sostenuta dallo scorso giugno anche dalla cantina di Lison di Portogruaro.

    La degustazione dei vini di Villa Bogdano, foto da comunicato stampa
    La degustazione dei vini di Villa Bogdano, foto da comunicato stampa

    Villa Bogdano 1880 ha accolto Abbott e un gruppo selezionato di professionisti internazionali che hanno preso parte a questo evento esclusivo con l’obiettivo di lavorare in sinergia per far riconoscere a livello globale le vigne storiche ed i vini da esse prodotti come una nuova categoria commerciale, mettendo in condivisione le migliori pratiche e strategie di gestione.

     

    Gli ospiti di Villa Bogdano alla degustazione, foto da comunicato stampa
    Gli ospiti di Villa Bogdano alla degustazione, foto da comunicato stampa

    Accanto a Sarah Abbott, che ha presentato mission e obiettivi della Old Vine Conference durante il convegno sono intervenuti il Prof. Mario Fregoni, considerato uno dei padri della viticoltura ed enologia italiana, ex docente dell’Università Cattolica di Piacenza e Presidente onorario OIV, e l’agronomo e profondo conoscitore della cultura viticola ed enologica friulana Carlo Petrussi. Due figure cardine per il panorama delle vigne vecchie grazie alla loro esperienza e preparazione ed entrambi profondamente legati al progetto di Villa Bogdano 1880 fin dalla sua creazione.

    Old Vine Wines Conference a Villa Bogdano, foto da comunicato stampa
    Old Vine Wines Conference a Villa Bogdano, foto da comunicato stampa

    “Sono onorato che Villa Bogdano 1880 abbia avuto l’opportunità di ospitare la prima trasferta all’estero della OVC. Un ringraziamento speciale va ai professori Fregoni e Petrussi per il loro prezioso contributo e a Sarah Abbott e Belinda Stone per il grande lavoro a sostegno della causa Old Vine” ha commentato Domenico Veronese, proprietario della tenuta. Durante l’evento Veronese ha presentato l’opera di restauro e conservazione effettuata dall’azienda nei vigneti storici, con l’obiettivo di preservare la biodiversità mantenendo il patrimonio genetico dei vecchi vigneti e tramandando un raro tipo di impianto viticolo.

    Villa Bogdano e le vigne storiche, foto da comunicato stampa
    Villa Bogdano e le vigne storiche, foto da comunicato stampa

    Nel corso del convegno il Prof. Fregoni ha definito Villa Bogdano 1880 come “la capitale italiana delle vigne vecchie”, per l’estensione dei suoi vigneti storici, ben 18 ettari, in parte centenari ed ha voluto mettere in risalto l’importanza fondamentale di preservare di antichi vigneti come questo, non solo come patrimonio e memoria storica, ma soprattutto per il loro valore enologico.

    A seguire il Prof. Petrussi ha presentato uno spaccato dell’attuale situazione italiana nell’ambito dei vigneti storici, riportando alcuni degli esempi più virtuosi e analizzando come alcune moderne tecniche agronomiche e viticole abbiano riflessi negativi sulla longevità della pianta, sulla qualità del suolo e dell’ambiente ed in ultima istanza sul vino.

    Vini in degustazione a Villa Bogdano, foto da comunicato stampa
    Vini in degustazione a Villa Bogdano, foto da comunicato stampa

    Ha inoltre sottolineato come l’eccesso di irrigazione artificiale e fertilizzazione comporti un mancato sviluppo in profondità dell’apparato radicale e della componente legnosa della vite, causando una maggior vulnerabilità a fenomeni climatici estremi, a cui siamo sempre più esposti, e ad un maggior impatto ambientale, nonché’ alla maggior diffusione di alcuni tipi di marciumi e patologie.

    La Master Of Wine e co-fondatrice della Old Vine Conference Sarah Abbott ha commentato “Tutto in questa trasferta ha evidenziato quale sia la portata dell’obiettivo della vite antica. Abbiamo imparato molto dai professori che hanno dedicato la loro lunga carriera alla ricerca e alla coltivazione delle vecchie viti. Gli approfondimenti sulle tecniche viticole tradizionali sono stati rivelatori e vorrei ringraziare Domenico Veronese per la cura con cui ha organizzato la nostra prima esperienza in Italia. L’asticella è stata posta molto in alto per i futuri viaggi della Old Vine Conference”.

    A seguito dell’evento Abbott ha tenuto una masterclass durante la quale sono stati degustati diversi esempi di vini ottenuti utilizzando uve prodotte da vigne storiche: Lison Classico DOCG 2019 e il 195 Merlot Selezione Rosso IGT Veneto 2017 di VIlla Bogdano 1880, Refosco di Faedis DOC Friuli Colli Orientali Riserva 2016 di Azienda Agricola Elvio Zani, Löwengang Uvaggio Storico 2019 di Alois Lageder, il Serpico Irpinia Aglianico DOC 2013 Feudi di San Gregorio e la magnum di Vigneto Morei Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT 2014 di Foradori.

    Logo della cantina Villa Bogdano 1880, logo da comunicato stampa
    Logo della cantina Villa Bogdano 1880, logo da comunicato stampa

    Questa prima presenza dell’associazione in Italia grazie a Villa Bogdano 1880 assume una importante rilevanza per tutte le realtà vitivinicole che continuano a tutelare le vigne storiche, sia come patrimonio che come testimonianza di una viticoltura ed enologia dagli alti livelli qualitativi, che va preservata e valorizzata.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.villabogdano1880.it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

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  • Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale

    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale

    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: si rafforza l’idea di un ecostistema digitale per conoscere e ingaggiare I Wine Lover

    Redazione

    Il simposio – promosso dall’impresa tecnologica Divinea a Milano – si è trasformato in un hub di riflessioni e confronti sul mondo delle vendite dirette al consumatore e sull’enoturismo.

    “Il momento di spingere l’acceleratore digitale nel mondo del vino è adesso” è l’appello della giornata di talk.

    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale
    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale, foto da comunicato stampa

    Innovazione digitale, vendite al consumatore e mondo del vino. Sono i tre temi intrecciati nel Wine Tech Symposium, l’evento annuale promosso dall’impresa tecnologica Divinea che quest’anno si è tenuto per la prima volta a Milano, rafforzando la sua identità di hub di riflessione su tecnologia e innovazione e di confronto sui temi legati al mondo del vino e dei suoi protagonisti. Una terza edizione che conferma il trend in crescita e che si presenta con un passo in più rispetto all’edizione precedente.

    “Quest’anno abbiamo scelto una location che ci consentisse di raddoppiare il numero di partecipanti in presenza, ma questo non è stato sufficiente! Abbiamo dovuto organizzare su richiesta la diretta streaming per dare accesso a tutti quelli che non sono riusciti ad iscriversi.” Continua Roberto Villa, CMO di Divinea: “per noi la soddisfazione più grande è vedere l’atmosfera che si crea al Symposium: cantine da tutta Italia che si scambiano opinioni, prendo spunto dalle strategie dei colleghi e si portano a casa valore concreto per la loro quotidianità”.

    In cattedra i principali player del mondo del vino e di quello dell’innovazione, insieme a molte cantine con le loro case history di successo come quelli di Masi Agricola, Santa Margherita Gruppo Vinicolo e Cinque Quinti.

     

    Al centro di questa edizione il tema “Connecting The Dots – Un ecosistema digitale per conoscere, comunicare e ingaggiare wine lover e visitatori”. “L’edizione di quest’anno – spiega Matteo Ranghetti – co-fondatore di Divinea – si è trasformata in un vivace incubatore di riflessioni sulla tematica delle vendite dirette al consumatore e su come si possa crescere attraverso l’innovazione.

    Abbiamo riunito voci e menti del mondo del vino e della tecnologia per aiutare le cantine e i produttori a vedere tutto il potenziale che è racchiuso nelle vendite dirette in cantina e di quanto sia fondamentale avere una visione unica di ogni punto di contatto del cliente con il brand – dalla visita in cantina all’acquisto on line o al wine club.

    Il mercato vitivinicolo ha un grandissimo potenziale da esprimere in questo canale diretto con il consumatore, un’opportunità che va colta spingendo sull’acceleratore dell’innovazione. E questo è il momento perfetto perché è in atto una vera esplosione dell’enoturismo. Lo dicono anche i dati di Airbnb: le case in prossimità di un vigneto hanno registrato un vero e proprio boom di prenotazioni durante l’ultima stagione estiva”.

     

    Alcuni ospiti della conferenza durante il talk di milano, foto da comunicato stampa
    Alcuni ospiti della conferenza durante il talk di milano, foto da comunicato stampa

    Ad aprire i lavori, l’intervento di Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’associazione de Le donne del Vino, e di Dario Stefàno, Onorevole del Senato della Repubblica, coautori del testo “Turismo del vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche “(Edagricole, Milano, 2020). “Dobbiamo prendere i turisti per la gola”, ha affermato Cinelli Colombini. “La maggior attrattiva dell’Italia verso gli stranieri non è tanto l’arte, ma l’enogastronomia”. L’enoturismo è il tema centrale del Symposium e soprattutto tutti gli strumenti per favorirlo, tra cui appunto la digitalizzazione.

    “Il Covid ha dato un’accelerazione alla digitalizzazione non solo negli uffici pubblici”, ha infatti osservato Stefano. “anche nelle famiglie. Oggi abbiamo la necessità che anche le Cantine rispondano a queste esigenze. Ci agevola questo cambio generazionale. I giovani sono più attenti e predisposti, più attenti alla sfida del digitale, un recente censimento ISTAT mostra come le imprese agricole giovani, guidate da under 35, siano più digitalizzate, multifunzionali e competitive. Ora abbiamo una cultura diversa per poterlo fare e abbiamo anche risorse messe a disposizione. Possiamo sfruttarli per connettersi con il mondo”.

    Il primo talk tutto al femminile e moderato da Cecilia Zanasi (fondatrice di ZedComm) è stato centrato sulla costruzione di una relazione duratura con i propri clienti in dialogo con imprenditrici vitivinicole di rilievo. Prima di tutte Chiara Soldati (Cavaliere del Lavoro) dell’azienda vinicola La Scolca che ha raccontato come l’azienda ha cercato di evolvere continuamente le forme di interazione con il cliente, a partire da una prima App nel 2005, e di come questo sia un percorso lungo, continuo, che trova risultati quando c’è professionalità.

    Chiara Lungarotti di Cantine Lungarotti da giovanissima ha invece preso in mano le redini dell’azienda e negli anni ha dato grande luce all’Umbria facendola conoscere fuori dall’Italia e portando avanti un percorso d’innovazione prima intrapreso dal padre Giorgio, che è stato pioniere nella definizione di un museo aziendale per diffondere la cultura del vino, attrarre visitatori in azienda e comunicare il proprio brand.

    “Nel 1974 la mia famiglia ha creato il Museo del vino di Torgiano – spiega Lungarotti – giudicato dal “The New York Times” “il migliore in Italia” per la qualità delle collezioni esposte, oltre tremila reperti che raccontano la storia del vino dagli etruschi ad oggi, un museo che ha incentivato in maniera determinante l’enoturismo nel territorio”.

    Sabrina Tedeschi di Soc. Agricola F.lli Tedeschi rappresenta una delle famiglie storiche della Valpolicella e ha testimoniato come l’enoturismo sia in crescita e di come, attraverso la tecnologia Wine Suite, riescono oggi a rimanere in contatto con il visitatore e a farlo tornare. Marzia Varvaglione di Cantina Varvaglione è titolare di un’azienda di grandi numeri che riesce a gestire con successo la relazione con i propri clienti in Puglia, una terra dove non esisteva enoturismo e che l’azienda ha fatto crescere investendo molto in innovazione:

    oltre ad essere tra le primissime aziende ad aver creduto in Divinea e nella soluzione Wine Suite, in occasione dell’ultimo Vinitaly hanno presentato un wine game con un App Mobile sviluppata per l’occasione.

    Alcuni ospiti della conferenza, Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale, WineSuite, foto da comunicato stampa
    Alcuni ospiti della conferenza, Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale, Wine Suite, foto da comunicato stampa

    Connettere i processi aziendali in un’unica soluzione

    Tema del secondo talk è stato “connettere i processi aziendali in un’unica soluzione” moderato da Veronica Mariani. Al centro tanti racconti di innovazione virtuosa, come quello di Giulia Corcos – Responsabile servizi B2B Tannico ha portato l’esperienza della divisione WinePlatform di Tannico che aiuta le aziende vitivinicole a gestire l’eCommerce e la spedizione di vino in tutto il mondo, e che di recente ha formalizzato la partnership con Divinea per connettere WinePlatform con Wine Suite.

    Altri ospiti del talk di Milano, Divinea WineSuite, l'ecosistema digitale per le cantine e winelovers
    Altri ospiti del talk di Milano, Divinea Wine Suite, l’ecosistema digitale per le cantine e winelovers, foto da comunicato stampa

    “Una collaborazione che nasce dalla visione comune di voler semplificare il percorso digitale delle cantine – spiega Corcos – soprattutto in questo momento di rapida digitalizzazione. Puntare sul crm è fondamentale per guidare l’audience e aumentare la frequentazione di acquisto e lo scontrino medio, soprattutto per una cantina che ha un’offerta molto vasta e che ha quindi bisogno di targettizare la propria comunicazione”

    O ancora Caterina Tienforti, Responsabile commerciale per Spotty Wi-Fi, che con la loro tecnologia offrono alle aziende vitivinicole la possibilità di raccogliere i dati e i relativi consensi gdpr delle persone che si collegano alla rete Wi-Fi della cantina. “La nostra esperienza viene dal mondo dell’hospitality, e abbiamo iniziato nella nostra città di provenienza, Riccione. – spiega Tienforti – Qui la concorrenza è altissima e i dati fanno la differenza. La nostra intuizione è stata quella di semplificare il passaggio della richiesta del wi-fi per attingere ai dati dei clienti, che prima non venivano tracciati.

    A questo abbiamo aggiunto anche la richiesta di un commento sull’ospitalità per migliorare l’esperienza” Matteo Cunial, Chief Revenue Officer xFarm, ha portato l’esperienza della sua startup che punta alla digitalizzazione dell’agricoltura, fornendo strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori agricoli e gli attori della filiera agroalimentare nella gestione delle loro aziende.

    Nata da agricoltori e disegnata su misura per il settore agrario, ha come focus principale la semplicità di utilizzo, l’intuitività e la completa adattabilità alle realtà agricole. “Abbiamo costruito un ecosistema digitale per migliorare il prodotto che viene raccolto nel campo, facendo digitalizzazione allo scopo di rispondere alla sempre maggiore sensibilità sulla tematica della sostenibilità: vogliamo essere degli alleati delle aziende per valorizzare il loro prodotto sul mercato, valorizzando i dati che raccogliamo direttamente sul campo, attraverso un’applicazione agricola”.

    Alessandro Manoni, Area Manager APRA, ha presentato questa azienda italiana nata più di 40 anni fa, facente parte dell’ecosistema Var Group, leader italiano nel settore dell’Information Technology, che da anni accompagna le imprese nel percorso di digitalizzazione grazie ad una profonda conoscenza del settore e delle tecnologie abilitanti alla crescita aziendale. “i-Wine è molto più di un sistema gestionale – spiega Alessandro Manoni – è la soluzione ERP al servizio delle aziende che affrontano le sfide di un mercato in continua evoluzione. La Suite gestisce tutte le esigenze della filiera vitivinicola: campagna, cantina, laboratorio, produzione, supply chain, qualità, finance e molto altro”.

    Altro argomento trattato del talk è stato quello spinoso e delicato del trattamento dei dati, ma assolutamente necessario dal punto di vista normativo. A questo proposito è intervenuto André Luiz Silva, Chief Tecnology e Data Officer di Divinea, che ha sottolineato: “Noi di Divinea fin dall’inizio, abbiamo gestito il processo di raccolta e trattamento dei dati nel pieno rispetto delle normative, con l’intento di semplificare le attività per le cantine. Per noi è prioritario raccogliere da subito tutti i consensi di privacy possibile e a tutti i livelli, per poi tracciare l’origine dei dati, anche quelli raccolti su piattaforme esterne. Non ultimo, diamo alle cantine la capacità di usarli nella maniera giusta rispettando tutte le normative. Quando si parla di privacy non si può sbagliare, c’è un rischio altissimo e le regole devono essere rispettate”.

    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale WineSuite, foto da comunicato stampa
    Divinea Wine Tech SYmposium 2022: ecosistema digitale Wine Suite, foto da comunicato stampa

    Nel terzo talk il tema di discussione è stata la definizione di una formula per incrementare le vendite direct-to-consumer con la moderazione di Francesco Minetti di Well Com. Raffaele Boscaini – Masi, in rappresentanza di un marchio storico del vino italiano con 250 anni di storia, ha sviluppato progetti di eccellenza enoturistica italiana come la Masi Wine Experience con 20k visitatori annui e condiviso un progetto di prossimità verso il consumatore finale, con wine shop in ognuna delle nostre tenute e punti di somministrazione e wine bar per creare una relazione diretta con il consumatore.

    “Gli ultimi anni hanno portato dei cambiamenti molto importanti e hanno segnato una discontinuità che ha accelerato un processo in essere, quello di arrivare al consumatore finale. – spiega Raffaele BoscainiIl passaggio di Masi Wine Experience non è stato un passaggio facile, ma molto meditato. L’occasione è nata ancora una volta dalla discontinuità che ha permesso di essere vicini al consumatore attraverso l’online. Masi Wine Experience è iniziato con l’apertura delle tenute, attrezzandole con rivendite e punti di ristorazione caratterizzati dal nostro vino.

    Un concetto di ristorazione nuovo, che noi chiamiamo “wine first”, che ha preso forma dal Lago di Garda a Zurigo, da Cortina d’Ampezzo a Monaco di Baviera nella via della moda. Tanti luoghi lontani tra loro dove la raccolta dei dati è un punto complesso, e diventa fondamentale avere gli strumenti per coordinare tutti i punti e tutti i dati raccolti”.

    Altra presenza importante, quella di Alessandro Marzotto di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, con una testimonianza positiva: l’azienda è uscita dal biennio della pandemia con un fatturato record che nel 2021 si è attestato a 220,4 milioni di euro con un EBITDA pari al 35,9% – record sia in termini di ricavi che di redditività. Per ottenere i risultati il Gruppo ha operato con una strategia multicanale (export, horeca, presenza sulle principali piattaforme eCommerce e vendite dirette) e potenziando la digitalizzazione dell’azienda.

    A inizio del 2022 è stato ufficializzato l’acquisto della maggioranza della cantina ROCO Winery in Oregon, una possibilità ulteriore di vendere i vini del Gruppo direttamente al consumatore finale in alcuni Stati americani. “La sfida, – sottolinea Marzotto – iniziata ma non ancora vinta, è quella di riuscire a cambiare l’approccio. Bisogna partire dal bisogno del consumatore di oggi e riuscire a definire un sistema capace di mettere in relazione i punti di contatto che sono tantissimi: la presenza fisica, gli eventi e tutto il mondo digitale, dai social all’ e-commerce”. 

    Martina Arditi – Cinque Quinti è testimone di un percorso vitivinicolo certamente più recente, ma che è già una referenza per il mondo enoturistico e per le vendite dirette al consumatore. “Abbiamo lavorato – spiega Martina Arditi – per dare al consumatore la possibilità di restare da noi. Abbiamo investito sugli spazi, con una corte e una terrazza panoramica, e alla classica degustazione abbiamo integrato un servizio wine bar. Cerchiamo poi di offrire sempre esperienze nuove, come il cinema sotto le stelle, trekking, wine dinner o l’invito di persone conosciute”.

    Gianni Daniele dell’azienda Tredaniele in Cilento, una zona con flussi turistici costanti, ma non sempre legati all’enoturismo. L’azienda ha avviato la sua attività enoturistica come esperimento solo tre anni fa, arrivano quest’anno a gestire più di 3.000 visitatori nella sola stagione estiva. “Ha funzionato parlare non solo di vino, ma anche di cibo, musica e tradizione. Nel futuro la nostra idea è quella di studiare progetti nuovi, coinvolgendo altre attività, come il trekking”.

    Divinea, nata nel 2019, è l’impresa tecnologica specializzata in prodotti e servizi digitali per il settore vitivinicolo. L’obiettivo è quello di incentivare l’incontro tra le cantine italiane e i consumatori finali, attraverso tecnologie digitali disegnate per incrementare le vendite di vino dirette e migliorare l’esperienza d’acquisto dei consumatori finali. Wine Suite è la piattaforma di CRM e marketing sviluppata da Divinea e utilizzata da oltre 200 aziende vitivinicole.

    È uno strumento unico e integrato che permette di: vendere più vino direttamente ai consumatori privati migliorare e personalizzare l’esperienza di acquisto del cliente sia in cantina che online risparmiare tempo nella gestione delle attività enoturistiche, dalla promozione alla vendita con pagamento online automatizzare la raccolta dati dei clienti per ingaggiarli e fidelizzarli attraverso attività di marketing mirato

    Da Comunicato Stampa


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  • Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022

    Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022

    Graziano Prà affida a Zed-comm le attività di ufficio stampa e media relation

    Redazione

    Per raccontare i suoi vini, che nascono sulle colline del Soave, Graziano Prà ha scelto Zed_Comm come partner per le attività di comunicazione, ufficio stampa e pubbliche relazioni.

    Prà Wines, foto da comunicato stampa
    Prà Wines, foto da comunicato stampa

     

    L’obiettivo è quello di mettere in luce la tradizione vitivinicola dell’azienda che produce vini di prestigio nel rispetto del territorio del Soave, veicolando ai media locali e nazionali notizie corporate, lanci di prodotti ed eventi per avvicinare la stampa del settore vinicolo, ma anche food e lifestyle.

    Graziano Prà è un vignaiolo autentico, cresciuto come viticoltore e diventato enologo, che dal 1983 ha deciso di produrre i suoi vini solo da uve autoctone per far emergere e quindi esaltare ciò che dona il suo territorio. Lo studio legato alla longevità dei suoi grandi Soave e la ricerca di un prodotto dalla qualità sempre eccellente, ha portato l’azienda ad essere tra i pionieri e primi sostenitori in Italia del tappo a vite, con cui oggi imbottiglia tutti i suoi vini bianchi.

    Graziano Prà affida e il mondo della comunicazione 2022
    Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022, foto da comunicato stampa

    Oggi Graziano Prà produce cinque etichette provenienti dai terreni del Soave – Otto, Staforte, Monte Grande, Colle Sant’Antonio e Passito Bianco delle Fontane – e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella, con i rossi Valpolicella, Ripasso e Amarone della Valpolicella.

    Barricaia della cantina Prà, foto da comunicato stampa
    Barricaia della cantina Prà, foto da comunicato stampa

    L’obiettivo dell’agenzia sarà quello di valorizzare al meglio il posizionamento di Prà e dei suoi vini, entrando nel dettaglio dell’attività dei vignaioli e delle scelte in cantina, dando voce ai protagonisti, aumentandone le occasioni di visibilità mediatica e rafforzando la mission dell’azienda. La stessa strategia farà da guida anche sui profili Facebook ed Instagram, dove il pubblico di consumatori potrà appassionarsi al lavoro dell’azienda.

    I vini della cantina Prà, foto da comunicato stampa
    I vini della cantina Prà, foto da comunicato stampa

    Zed_Comm, con sedi a Milano e Verona, opera da 25 anni offrendo strategie di comunicazione tailor-made in grado di potenziare la reputation dei clienti. Nata dall’esperienza della sua fondatrice Cecilia Zanasi nei settori della pubblicità e dell’organizzazione di eventi a livello internazionale, oggi è composta da un team di professionisti con esperienze polivalenti nella comunicazione.

    Questo permette di operare nelle pubbliche relazioni, offrendo forme di comunicazione innovative, organizzazione di eventi, progetti di marketing, social media e digital PR che vengono proposti ai Clienti accanto ai tradizionali servizi di ufficio stampa, consulenza pubblicitaria e media relation.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.vinipra.it/it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino

    SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino

    SIMEI, indagine Wine Meridian: cosa significa comunicare per le imprese del vino nel 2022?

    Redazione

    Obiettivi, attività, investimenti, organizzazione, valori. L’indagine di Wine Meridian fa emergere una considerazione: “Di fronte ad un mondo del vino che cambia, si continua a comunicare alla stessa maniera”.

     

    SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino
    SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino

    Amorim Cork Italia, filiale italiana del Gruppo Amorim, prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, ha voluto essere presente con il proprio stand al SIMEI 2022, il Salone Internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento di Unione italiana vini (UIV), organizzato a Fiera Milano (Rho) dal 15 al 18 novembre 2022 e dedicato quest’anno al tema della sostenibilità.

    Lo stand di Amorim Cork Italia ha ospitato quattro interventi con alcune tra le più autorevoli firme del settore vino. La location ideale per un dialogo multidisciplinare sul tema del rispetto del vino in ogni sua accezione e su una visione positiva e sostenibile dell’evoluzione e del progresso.

    Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, rispettivamente Presidente e Direttore responsabile di Wine Meridian, chiamati a partecipare al confronto, hanno contribuito con un intervento dal titolo: “Confronto sulla strategia e la pianificazione necessaria alla narrazione del vino da parte di cantine che sono sempre più brand”.

    Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, rispettivamente Presidente e Direttore responsabile di Wine Meridian
    Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, rispettivamente Presidente e Direttore responsabile di Wine Meridian

    L’intervento si è focalizzato su una indagine condotta da Wine Meridian che ha coinvolto 324 aziende del vino con l’obiettivo di approfondire cosa significa oggi comunicare per le imprese del vino.

    Come le aziende comunicano la propria produzione, quanti investono nella comunicazione?, articolo SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino
    Come le aziende comunicano la propria produzione, quanti investono nella comunicazione?, articolo SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino

    Dall’indagine è emerso che la maggioranza (85%) delle aziende investe in comunicazione, il restante 15% non si occupa di questo aspetto ma afferma di avere delle motivazioni ben definite: assenza di budget, tempo, personale formato, consapevolezza reale.

    Far conoscere il proprio brand ed i valori aziendali risulta essere l’obiettivo più condiviso (59%) che le aziende mirano a raggiungere attraverso le attività di comunicazione. Il 29% del campione ritiene che l’obiettivo primario sia trovare nuovi clienti ed aumentare le vendite.

    Le attività di comunicazione più utilizzate negli ultimi 3 anni si sviluppano soprattutto sui social media, ma anche, in misura inferiore, attraverso la partecipazione a fiere/eventi, l’implementazione del sito web ufficiale, lo sviluppo dell’e-mail marketing e di prodotti redazionali.

    Solo il 14% delle imprese del vino ha una figura interna dedicata che si occupa di comunicazione, mentre il 19% del campione non ha nessuna risorsa impiegata su questo fronte. Il 20% delle aziende si affida ad agenzie esterne e la maggioranza (47%) utilizza una risorsa interna trasversale che svolge anche altri ruoli.

    Il 59% delle aziende del settore vino dedica alle attività di comunicazione una percentuale del fatturato che va dall’1% al 5%.

    Il 29% investe una percentuale del fatturato che va dal 6% al 20% ed il 7% del campione supera il 20% del fatturato. Il 5% non dedicata nessun investimento alla comunicazione.

    Il 57% delle imprese dichiarano di pianificare annualmente la comunicazione, il restante 43% non si occupa di questo aspetto.

    I 3 valori identitari maggiormente comunicati dalle aziende del vino fanno riferimento alla qualità dei prodotti, al territorio, alla famiglia. Mentre l’identità, la ricerca e l’originalità rimangono in fondo alla classifica.

    SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino
    SIMEI 2022, indagine Wine Meridian sulla comunicazione vino

     

    “Le considerazioni finali che emergono da questa indagine riguardano il fatto che oggi il vino italiano si trova di fronte ad una rivoluzione culturale, ad un approccio da parte dei consumatori molto più laico, con meno pregiudiziali ideologiche” ha evidenziato Piccoli. “Si coltivano molte più tendenze rispetto al passato, però c’è un problema: c’è un mondo che cambia, molto più segmentato, però noi continuiamo a comunicare alla stessa maniera. Investendo poco, con poche competenze spesso delegate e con una difficoltà a selezionare i valori che ti rendono realmente unico e riconoscibile”.

    Comunicato Stampa


    Sito Wine Meridian: https://www.winemeridian.com/

    Partner Redaziona: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/