Categoria: News

ARTICOLI VARI DI ALTRI AUTORI INCONTRI,INTERVISTE

  • Drusian Valdobbiadene DOCG nelle piste da sci 2022

    Drusian Valdobbiadene DOCG nelle piste da sci 2022

    Sulle piste da sci di Coppa del Mondo si brinda con il Valdobbiadene DOCG Drusian

    Redazione

    Domenica 18 e lunedì 19 dicembre in Alta Badia torna la Coppa del Mondo di sci alpino maschile sulla mitica Gran Risa. Nell’area hospitality protagoniste le bollicine della Cantina Drusian.

    Logo Cantina Drusian da comunicato stampa
    Logo Cantina Drusian da comunicato stampa

    È una delle piste più tecniche e impegnative di tutto il Circo Bianco, sulle sue ripide curve e vertiginose pendenze Alberto Tomba ha celebrato alcuni dei suoi più grandi successi e tanti altri atleti, da Bode Miller e Marcel Hirscher, si sono dati appuntamento per cercare di salire sul gradino più alto del podio.

    Domenica 18 e lunedì 19 dicembre, sulla pista Gran Risa in Alta Badia, torna la Coppa del Mondo di sci alpino maschile. Tantissimi appassionati assisteranno dal vivo a due giorni di grande agonismo dove i migliori sciatori internazionali cercheranno di vincere gli slalom giganti in programma.

    Alta Badia Coppa del Mondo Sci, foto da comunicato stampa
    Alta Badia Coppa del Mondo Sci, foto da comunicato stampa

    Nella area hospitality Red Bull Energy Lounge sarà possibile assistere alle gare in compagnia di un calice di Valdobbiadene DOCG Drusian. Le bollicine della storica azienda veneta che opera nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio UNESCO, sarà presente in questa esclusiva location, che include un’ampia terrazza nel parterre della Gran Risa, adiacente alla Team Zone che ospita gli atleti.

    Francesco Drusian titolare Cantina, foto da comunicato stampa
    Francesco Drusian titolare Cantina, foto da comunicato stampa

    “In questa mitica pista dell’Alta Badia si celebra da sempre una delle gare più entusiasmanti della Coppa del Mondo di sci alpino, immersi in uno scenario emozionante e che dà lustro a questo magnifico territorio, le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, circondati da tante persone che condividono la stessa passione per la montagna e lo sci”

    spiega Francesco Drusian, terza generazione al timone dell’azienda di famiglia e che rappresenta una delle realtà più significative all’interno del territorio della DOCG Conegliano-Valdobbiadene.

    Per noi è stato quindi spontaneo pensare di collaborare con Alpine Ski World Cup, perché abbiamo grande affinità con i valori che animano questo sport e questi luoghi: il profondo legame e il desiderio di valorizzazione del territorio di appartenenza insieme alla grande passione per il proprio lavoro che ci guida quotidianamente”.

    Drusian Valdobbiadene DOCG nelle piste da sci 2022, le colline con le vigne della cantina, foto da comunicato stampa
    Drusian Valdobbiadene DOCG nelle piste da sci 2022, le colline con le vigne della cantina, foto da comunicato stampa

    Gli ospiti della Red Bull Energy Lounge potranno degustare il Valdobbiadene DOCG Brut, ottenuto esclusivamente con uve Glera di collina raccolte a mano e spumantizzate in autoclave con il metodo Martinotti Charmat. “È un vino di grande finezza, fruttato e dal sorso asciutto – conclude Francesco Drusian –. È ideale come aperitivo o anche con piatti più impegnativi, ma in generale è perfetto da condividere in compagnia in occasione di momenti spensierati ed emozionanti, come certamente vivranno coloro che saranno presenti sulla Gran Risa”

    Da Comunicato Stampa

    Dal sito:

    Perchè Siamo Diversi? Siamo Innanzitutto Coltivatori.

    Seguiamo scrupolosamente tutte le operazioni in vigna, perché un buon vino nasce per prima cosa da una vite sana e forte, coltivata con attenzione e nel rispetto dell’ambiente. Solo in questo modo possiamo ottenere grappoli d’uva dalle caratteristiche tanto speciali che in bottiglia non occorre aggiungere altro.

    Chiudete gli Occhi e Assaporate la Pura Espressione delle Uve Glera.
    Nelle nostre colline la vendemmia avviene esclusivamente a mano. Questo ci consente di preservare l’integrità dei grappoli che, una volta arrivati in cantina, vengono sottoposti ad una pressatura soffice, per salvaguardare la qualità del mosto.

    I lieviti che utilizziamo sono autoctoni, ideali per le loro caratteristiche di purezza e finezza fermentativa perché il nostro Prosecco Superiore deve essere la pura espressione della fine aromaticità delle uve Glera.

    Foto da sito Cantina Drusian
    Foto da sito Cantina Drusian

    Sito Cantina: https://drusian.it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.fruitecom.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Ruffino, oltre la sostenibilità. L’agenda  2025

    Ruffino, oltre la sostenibilità. L’agenda 2025

    Oltre la sostenibilità. L’agenda di Ruffino 2025

    Redazione

    Lo storico gruppo vinicolo presenta i risultati della propria strategia di sviluppo sostenibile e i traguardi previsti per il 2025, tra i quali la completa conversione al biologico delle 9 tenute. Con una dotazione finanziaria ingente, di quasi un terzo degli investimenti annuali, Ruffino mira ad avere un ruolo di traino per la rivoluzione sostenibile del comparto enologico.

    Logo azienda Ruffino da comunicato stampa
    Logo azienda Ruffino da comunicato stampa

    Si è svolto ieri mattina a Palazzo Mezzanotte – noto come Palazzo della Borsa – l’evento stampa voluto da Ruffino per fare un punto sulla propria strategia di sviluppo sostenibile, Ruffino Cares. Per l’ampiezza degli obiettivi ambientali e sociali posti, il volume degli investimenti stanziati e il numero di portatori di interesse toccati, Ruffino costituisce oggi uno dei player più ambiziosi nell’intero comparto enologico italiano. Forte di circa 29 milioni di bottiglie annualmente prodotte, 83 paesi del mondo serviti e 123,2 mln di Euro di fatturato (2022), il gruppo vuole imprimere uno stimolo decisivo per tutto il settore.

    Il panel dell’evento è stato guidato da Marco Frey, Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Universitaria Sant’Anna di Pisa e presidente della Fondazione Global Compact Italia, organismo delle Nazioni Unite. Sono intervenuti Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino, Thomas Blasi, CSR & Environment Specialist di Ruffino e Lorena Troccoli, Agronoma e Ruffino Estate Manager.

    Oltre la sostenibilità. L'agenda di Ruffino 2025
    Ruffino oltre la sostenibilità. L’agenda  2025,  foto da comunicato stampa

    Ruffino Cares, progetto nato nel 2018 come marchio contenitore di iniziative legate alla Responsabilità Sociale d’Impresa, oggi vera e propria strategia, mette al centro lo sviluppo sostenibile come rappresentato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) applicati al comparto vitivinicolo. L’ambiente è solo uno dei quattro pilastri che sorreggono questo percorso, accanto a politiche aziendali orientate alla diversità e all’inclusione, promozione del bere responsabile a vantaggio della società e del comparto, impegno verso gli altri e in particolare verso le comunità locali. L’obiettivo più generale è quello di trasformare il glorioso brand toscano in un brand for purpose, ossia un brand che antepone il benessere delle persone in qualsiasi scelta.

    Ruffino ha infatti stanziato un budget senza precedenti di circa 11 milioni di euro, cioè il 28% sugli investimenti annuali del gruppo, distribuito su sette anni (dal 2019 al 2025), per mettere in pratica il processo di conversione delle proprie attività produttive verso ambiziosi quanto necessari standard.

    “Casi come quello di Ruffino – sostiene il prof. Marco Freymostrano un assunto fondamentale della sostenibilità: è possibile, oltre che necessario, fare meglio con meno. Il volume di vino prodotto negli ultimi decenni in Italia è assai diminuito, ma il comparto è cresciuto perché sono cresciuti il valore della produzione, la qualità e l’export. In questo senso, l’enologia italiana sta compiendo un percorso emblematico che rispecchia il ruolo cruciale delle aziende, accanto alle istituzioni e ai cittadini, nel rendere il cambiamento possibile”.

     Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini
    Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini, foto da comunicato stampa

    Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino e vice presidente di Unione Italiana Vini, afferma: “In questa gara non c’è chi arriva primo e chi arriva ultimo, ma bisogna arrivare tutti. Le attività del settore vitivinicolo sono in regime di interdipendenza con la disponibilità di risorse naturali (risorse energetiche, acqua, clima, suolo, aria ed ecosistema) e col tessuto socioeconomico nel quale si collocano”.

    Per questo è fondamentale, in un’ottica di sostenibilità complessiva e a lungo termine, che un’impresa vitivinicola che si voglia dire sostenibile adotti sistemi produttivi e condotte che preservino le risorse naturali, ne affinino le modalità di utilizzo e migliori anche le condizioni sociali ed economiche del proprio territorio” conclude Sartor.

    È perciò indispensabile che tutti gli stakeholder siano coinvolti in questo progetto, a partire dalle aziende coinvolte nell’intera filiera. Parallelamente alla conversione biologica delle 9 tenute che sarà completata con la vendemmia 2024, gli obiettivi Ruffino 2025 prevedono di rendere la propria filiera al 100% sostenibile, facendo da traino anche per le realtà più piccole del proprio indotto, attraverso un taglio delle emissioni del 15% per arrivare al 50% nel 2030, un aumento del 15% dei rifiuti mandati in riciclo per arrivare a zero rifiuti nel 2050, una riduzione dell’utilizzo dell’acqua integrata a un aumento del 25% delle acque riutilizzate nel processo di produzione.

    Da Sinistra Marco Frey, Lorena Troccoli, Sandro Sartor, Thomas Blasi
    Da Sinistra Marco Frey, Lorena Troccoli, Sandro Sartor, Thomas Blasi, foto da comunicato stampa

    A questi obiettivi, si aggiungono le molte necessarie certificazione e azioni come quelle sulla valorizzazione della biodiversità, sul sostegno al tessuto sociale locale e sull’inclusione di categorie svantaggiate portando una visione olistica che vuole andare oltre lo stesso concetto di sostenibilità. E l’attiva adesione a tutte le iniziative collettive possibili, tra cui il contributo diretto alla redazione di un “Disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola” che fornisca un quadro normativo condiviso in Italia.

    Ruffino Oltre la sostenibilità 2023
    Ruffino Oltre la sostenibilità 2023, foto da comunicato stampa

    Con l’anno fiscale 2022 Ruffino ha pubblicato il suo quarto bilancio di sostenibilità certificato. Sebbene non esista per legge un modello unico a cui attenersi, le informazioni che Ruffino ha rendicontato seguono le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative. La verifica della solidità dei dati presenti nel bilancio di sostenibilità, c.d. assurance, è stata affidata alla società DNV assicurando il raggiungimento delle linee guida prefissate da Ruffino.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.ruffino.it/it 

    Sito Ufficio Stampa: https://www.fruitecom.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • OperaWine 2023: “The italian Wine dream”, la selezione

    OperaWine 2023: “The italian Wine dream”, la selezione

    OperaWine 2023: “The italian Wine dream”.

    Redazione

    Le 130 aziende selezionate,simbolo della vernice di Vinitaly, il 1° Aprile 2023

    OperaWine, articolo: OperaWine 2023: “The italian Wine dream”, foto da comunicato stampa
    OperaWine, articolo: OperaWine 2023: “The italian Wine dream”, foto da comunicato stampa

    8 novembre 2022: nella cornice di Veronafiere, all’interno dell’appuntamento annuale di Wine2Wine, i vertici della fiera e Wine Spectator rivelano i nomi delle 130 aziende selezionate all’interno dell’ambìta selezione di Operawine, destinate a varare ogni nuova edizione di Vinitaly, anno dopo anno.

    Il meglio del Made in Italy enologico che dialoga con il mercato estero, in particolare con quello americano, in tutte le sue sfumature: vini rossi, bianchi, rosati e bollicine iconiche. È dunque un vero e proprio Italian Wine Dream quello che fa del vino italiano un’incontrastata passione per gli americani.

    La Toscana detiene il primato numerico con la partecipazione di 35 cantine, seguita dalle 19 del Piemonte, poi il Veneto rappresentato da 19 aziende, 10 cantine dalla Sicilia e 8 quelle Campane.

    Ecco i numeri relativi alle macroaree, per comprendere la portata del prestigioso tasting: 57 imprese dal nord, 44 dal Centro e 29 dal Sud.

    Immagine di rappresentanza da sito ufficiale
    Immagine di rappresentanza da sito ufficiale

    I 10 nuovi ingressi rispetto alla selezione del 2022 confermano quanto Wine Spectator sia in grado di influenzare le scelte di Lifestyle enoico dei consumatori nei mercati di riferimento. Gli Stati Uniti rappresentano storicamente lo sbocco principale in materia di export di vino italiano, con circa 2,3 miliardi di euro a valore registrati nel 2021, il che significa quasi 1/3 delle esportazioni statunitensi.

    La forza del dollaro ha fatto sì che la domanda americana soffrisse in misura minore rispetto ad altri surplus dei costi dovuti all’inflazione: secondo l’Osservatorio Uiv/Vinitaly – le importazioni di bollicine italiane sono ancora in terreno positivo (+6% in volume e +8 in valore) mentre è in calo la domanda dei vini fermi tricolore (-7,2% in volume e -1,3% in valore).

    Restate sintonizzati, o forse sarebbe meglio dire stay tuned, per scoprire quali saranno i vini interpreti dell’eccellenza, presenti il 1° aprile a Verona.

    Foto di copertina eventi da sito
    Foto di copertina eventi da sito

    L’ELENCO COMPLETO DEI PRODUTTORI DI OPERAWINE 2023

    Le aziende selezionate da Wine Spectator per l’edizione di quest’anno sono 130 (come nel 2022, contro i 186 del 2021, edizione speciale per il decimo anniversario, 103 del 2019 e 107 del 2018).

    Abruzzo Masciarelli
    Basilicata d’Angelo
    Basilicata Elena Fucci
    Basilicata Grifalco della Lucania
    Calabria Librandi
    Campania Mastroberardino
    Campania Feudi di San Gregorio
    Campania Quintodecimo
    Campania Montevetrano
    Campania San Salvatore
    Campania Colli di Lapio
    Campania Terredora di Paolo
    Campania Salvatore Molettieri
    Emilia-Romagna Tenuta Pederzana
    Friuli/Venezia-Giulia Vie di Romans
    Friuli/Venezia-Giulia Marco Felluga
    Friuli/Venezia-Giulia Bastianich
    Friuli/Venezia-Giulia Livio Felluga
    Friuli/Venezia-Giulia Gravner
    Friuli/Venezia-Giulia Jermann
    Lazio Famiglia Cotarella
    Liguria Cantine Lunae Bosoni
    Lombardia Guido Berlucchi
    Lombardia Ca’ del Bosco
    Lombardia Conte Vistarino
    Lombardia Nino Negri
    Lombardia Bellavista
    Lombardia Arpepe
    Lombardia Rainoldi
    Marche Umani Ronchi
    Marche Garofoli
    Marche Bisci
    Molise Catabbo
    Piemonte Produttori del Barbaresco
    Piemonte Pio Cesare
    Piemonte Cavallotto
    Piemonte Giacomo Borgogno & Figli
    Piemonte Vietti
    Piemonte Paolo Scavino
    Piemonte Aldo Conterno
    Piemonte Marchesi di Barolo
    Piemonte Massolino
    Piemonte Elvio Cogno
    Piemonte G.B. Burlotto
    Piemonte G.D. Vajra
    Piemonte Oddero
    Piemonte Pecchenino
    Piemonte Renato Ratti
    Piemonte Giuseppe Mascarello & Figlio
    Piemonte Falletto di Bruno Giacosa
    Piemonte Luciano Sandrone
    Piemonte Roagna
    Puglia Tormaresca (Antinori)
    Puglia Masseria Li Veli
    Puglia Leone de Castris
    Sardegna Agricola Punica
    Sardegna Argiolas
    Sicilia Cusumano
    Sicilia F. Tornatore
    Sicilia Planeta
    Sicilia Morgante
    Sicilia Donnafugata
    Sicilia Tasca d’Almerita
    Sicilia Feudo Montoni
    Sicilia Benanti
    Sicilia Tenuta delle Terre Nere
    Sicilia Graci
    Trentino-Alto Adige Cantina Nals Margreid
    Trentino-Alto Adige Elena Walch
    Trentino-Alto Adige Cantina Terlano
    Trentino-Alto Adige Ferrari
    Trentino-Alto Adige Tenuta San Leonardo
    Toscana Tenuta San Guido
    Toscana Tenuta Sette Ponti (Feudo Maccari)
    Toscana Ornellaia
    Toscana San Filippo
    Toscana Castello Banfi
    Toscana Siro Pacenti
    Toscana Biondi-Santi
    Toscana Casanova di Neri
    Toscana Il Poggione
    Toscana Poggerino
    Toscana Barone Ricasoli
    Toscana Rocca delle Macìe
    Toscana Istine
    Toscana San Felice
    Toscana Lamole di Lamole
    Toscana San Giusto a Rentennano
    Toscana Tenuta di Trinoro (Passopisciaro)
    Toscana Vecchie Terre di Montefili
    Toscana Le Macchiole
    Toscana Mazzei (Castello di Fonterutoli)
    Toscana Petrolo
    Toscana Altesino
    Toscana Canalicchio di Sopra
    Toscana Carpineto
    Toscana Castello di Monsanto
    Toscana Castello di Volpaia
    Toscana Marchesi de’ Frescobaldi
    Toscana Valdicava
    Toscana Boscarelli
    Toscana Castellare di Castellina (Rocca di Frassinello & Feudi del Pisciotto)
    Toscana Fattoria di Fèlsina
    Toscana Fontodi
    Toscana Castello di Albola
    Toscana Castello di Ama
    Toscana Rocca di Montegrossi
    Umbria Scacciadiavoli
    Umbria Tabarrini
    Umbria Arnaldo Caprai
    Umbria Lungarotti
    Umbria Antinori /Castello della Sala
    Valle d’Aosta Les Crêtes
    Veneto Romano Dal Forno
    Veneto Tommasi (Paternoster)
    Veneto Masi
    Veneto Tommaso Bussola
    Veneto Zenato
    Veneto Tedeschi
    Veneto Allegrini
    Veneto Monte del Frà
    Veneto Gini
    Veneto Leonildo Pieropan
    Veneto Prà
    Veneto Roberto Anselmi
    Veneto Suavia
    Veneto Bertani
    Veneto Zymè
    Veneto Masottina
    Veneto Nino Franco

    Ed ecco le 10 le aziende che parteciperanno per la prima volta a OperaWine:

    1.Colli di Lapio
    2.San Salvatore
    3.Conte Vistarino
    4.Masottina
    5.Giacomo Borgogno & Figli
    6.Feudo Montoni
    7.Cantina Nals Margreid
    8.Lamole di Lamole
    9.Vecchie Terre di Montefili
    10.Monte del Frà

    Da Comunicato Stampa


    Sito evento: https://vinitalyplus.com/it

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022

    Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022

    Graziano Prà affida a Zed-comm le attività di ufficio stampa e media relation

    Redazione

    Per raccontare i suoi vini, che nascono sulle colline del Soave, Graziano Prà ha scelto Zed_Comm come partner per le attività di comunicazione, ufficio stampa e pubbliche relazioni.

    Prà Wines, foto da comunicato stampa
    Prà Wines, foto da comunicato stampa

     

    L’obiettivo è quello di mettere in luce la tradizione vitivinicola dell’azienda che produce vini di prestigio nel rispetto del territorio del Soave, veicolando ai media locali e nazionali notizie corporate, lanci di prodotti ed eventi per avvicinare la stampa del settore vinicolo, ma anche food e lifestyle.

    Graziano Prà è un vignaiolo autentico, cresciuto come viticoltore e diventato enologo, che dal 1983 ha deciso di produrre i suoi vini solo da uve autoctone per far emergere e quindi esaltare ciò che dona il suo territorio. Lo studio legato alla longevità dei suoi grandi Soave e la ricerca di un prodotto dalla qualità sempre eccellente, ha portato l’azienda ad essere tra i pionieri e primi sostenitori in Italia del tappo a vite, con cui oggi imbottiglia tutti i suoi vini bianchi.

    Graziano Prà affida e il mondo della comunicazione 2022
    Graziano Prà e il mondo della comunicazione 2022, foto da comunicato stampa

    Oggi Graziano Prà produce cinque etichette provenienti dai terreni del Soave – Otto, Staforte, Monte Grande, Colle Sant’Antonio e Passito Bianco delle Fontane – e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella, con i rossi Valpolicella, Ripasso e Amarone della Valpolicella.

    Barricaia della cantina Prà, foto da comunicato stampa
    Barricaia della cantina Prà, foto da comunicato stampa

    L’obiettivo dell’agenzia sarà quello di valorizzare al meglio il posizionamento di Prà e dei suoi vini, entrando nel dettaglio dell’attività dei vignaioli e delle scelte in cantina, dando voce ai protagonisti, aumentandone le occasioni di visibilità mediatica e rafforzando la mission dell’azienda. La stessa strategia farà da guida anche sui profili Facebook ed Instagram, dove il pubblico di consumatori potrà appassionarsi al lavoro dell’azienda.

    I vini della cantina Prà, foto da comunicato stampa
    I vini della cantina Prà, foto da comunicato stampa

    Zed_Comm, con sedi a Milano e Verona, opera da 25 anni offrendo strategie di comunicazione tailor-made in grado di potenziare la reputation dei clienti. Nata dall’esperienza della sua fondatrice Cecilia Zanasi nei settori della pubblicità e dell’organizzazione di eventi a livello internazionale, oggi è composta da un team di professionisti con esperienze polivalenti nella comunicazione.

    Questo permette di operare nelle pubbliche relazioni, offrendo forme di comunicazione innovative, organizzazione di eventi, progetti di marketing, social media e digital PR che vengono proposti ai Clienti accanto ai tradizionali servizi di ufficio stampa, consulenza pubblicitaria e media relation.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.vinipra.it/it/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Le Eccellenze di Castello di Spessa 2022

    Le Eccellenze di Castello di Spessa 2022

    Le Eccellenze di Castello di Spessa: una riserva aziendale di vini di alta qualità e rari distillati, custoditi nella storica cantina di invecchiamento

    Redazione

    Alta qualità senza compromessi: è questo il principio che viene perseguito a Castello di Spessa.

    Sin dagli anni ‘80, il proprietario Loretto Pali ha compreso il potenziale di invecchiamento dei vini del Collio e la vocazione alla base della lunga tradizione vitivinicola di Castello di Spessa. Per questo motivo, è nata la selezione Le Eccellenze, di cui fanno parte il metodo classico Amadeus V.S.Q. Brut Millesimato, il Collio Bianco D.O.C. San Serff e il Collio Rosso D.O.C. San Serff.

    Si tratta dei vini più rappresentativi dell’azienda, che escono sul mercato dopo un lungo periodo di affinamento nelle cantine medievali di Castello di Spessa, e in quella ricavata nel bunker militare sotterraneo, realizzato nel 1939 e riscoperto durante i lavori di ristrutturazione del 1987. Alla profondità di 18 metri e con una temperatura costante di 14°C, è il luogo ideale per la conservazione e la maturazione dei vini secondo la visione di Loretto Pali.

     

    Loretto Pali con Enrico Paternoster, articolo: Le Eccellenze di Castello di Spessa 2022
    Loretto Pali con Enrico Paternoster, articolo: Le Eccellenze di Castello di Spessa 2022

    A queste riserve, si aggiungono due rarità nel campo della distillazione: il Brandy Casanova X.O. e la Grappa Riserva del Conte Ludovico di Spessa, realizzate in collaborazione con una storica distilleria della zona, attiva dalla fine dell’‘800 e lungamente invecchiate anch’esse nella cantina del castello.

    Ogni anno, dalla selezione Le Eccellenze vengono prelevate circa mille bottiglie per tipologia, destinate alla riserva aziendale, un tesoro di vecchie annate che ha pochi eguali.

    Oggi, la cantina ne custodisce qualche migliaio di esemplari che, oltre a costituire un patrimonio aziendale di inestimabile valore, rappresentano la memoria storica di Castello di Spessa.

    Etichette senza tempo che richiamano una vocazione viticola lunga secoli e una visione lungimirante iniziata 40 anni fa.

    Azienda Agricola Castello di Spessa, foto da comunicato stampa
    Azienda Agricola Castello di Spessa, foto da comunicato stampa

    LE ECCELLENZE

    Amadeus V.S.Q. Brut Millesimato 2017. 83% Chardonnay, 17% Pinot Nero. Ottenuto da mosti di prima qualità: raccolta manuale delle uve e pressatura soffice a grappolo intero, con resa massima del 50%. La prima fermentazione avviene parte in acciaio e parte in barrique di rovere francese, per enfatizzarne la complessità. Successivamente alla presa di spuma, riposa per 40 mesi sur lattes per esprimere al meglio un perlage finissimo.

    Collio Bianco D.O.C. San Serff 2013. Prevalentemente da uve Pinot Bianco, accuratamente selezionate e coltivate in un vigneto del 1993. La fermentazione alcolica e quella malolattica avvengono in barrique, dove il vino sosta per circa 6 mesi; segue, poi, un lunghissimo affinamento in bottiglia. Vino di straordinaria struttura che ne consente un lungo invecchiamento.

    Collio Rosso D.O.C. San Serff 2007. Un blend di Merlot e Cabernet Sauvignon, da una vigna del 1998. La fermentazione alcolica avviene in tini di rovere, mentre la malolattica in acciaio. Seguono la permanenza in barrique per 24 mesi, quindi un lunghissimo affinamento in bottiglia. Vino avvolgente e complesso.

    Brandy Casanova X.O. Da vini bianchi del Collio, distillati in alambicchi. Invecchiato per oltre 40 anni in botte di rovere, è un distillato da meditazione raro e dall’ampio bouquet aromatico.

    Grappa Riserva del Conte Ludovico di Spessa. Dalla distillazione di vinacce di Merlot e Cabernet Sauvignon, invecchiata per circa 20 anni in barrique di Allier. Grappa di grande morbidezza e dalle molte sfumature.

    Vigna dell'azienda agricola Castello di Spessa, foto da comunicato stampa
    Vigna dell’azienda agricola Castello di Spessa, foto da comunicato stampa

    L’ORIGINE DEI NOMI

    Uomini illustri sono passati o hanno risieduto a Castello di Spessa. I nomi scelti per Le Eccellenze, etichette che fidano il tempo, rendono omaggio alla storia secolare del castello e ai suoi ospiti, quando il Collio era una cerniera tra mondi e culture diverse.

    A Wolfgang Amadeus Mozart è dedicato il Metodo Classico Amadeus V.S.Q. Brut Millesimato. Il librettista di Mozart, Lorenzo Da Ponte, fresco di esilio da Venezia, trovò rifugio al Castello di Spessa attorno al 1780, in qualità di cappellano privato del Conte Luigi della Torre. In favore del suo protetto, il conte organizzò la cena di Capodanno del 1780, al termine della quale si disputò, tra la vasta cerchia di amici invitati, una partita di gioco allo scopo di fornire Da Ponte dei mezzi utili ad affrontare il viaggio da Gorizia a Dresda, dove avrebbe intrapreso la sua fortunata attività di librettista. Nelle sue memorie, Da Ponte ricorderà sempre con affetto e gratitudine il gesto del “Conte Torriano”.

    La Vendemmia a castello di Spessa, foto da comunicato stampa
    La Vendemmia a castello di Spessa, foto da comunicato stampa

    Le due riserve Collio Bianco D.O.C. San Serff e Collio Rosso D.O.C. San Serff sono in onore del barone triestino e uomo di affari Demetrio Economo di San Serff che, agli inizi del ‘900, acquistò il castello e gli appezzamenti limitrofi, ricostituendo l’integrità originaria della tenuta, andata parzialmente smembrata nei due secoli precedenti. San Serff provvide inoltre a ristrutturare i vigneti e il magnifico parco che, ancora oggi, circonda il maniero. Grazie a lui iniziarono i lavori per modificare anche la parte del palazzo che comprende le cantine.

    Il Conte Luigi Torriani, omaggiato con la grappa a lunghissimo invecchiamento Grappa Riserva del Conte Ludovico di Spessa, fu un personaggio illustre, le cui origini risalgono a Carlo Magno. Uomo eclettico e deciso, fu famoso per le sue molte attività e per l’amicizia e l’ospitalità verso i personaggi e gli uomini di cultura più in vista del suo tempo. Fu un magnifico padrone di casa, che omaggiava i suoi ospiti con sontuosi banchetti e con l’ottimo vino prodotto a Spessa, già famoso per la sua qualità.

    Il Brandy Casanova X.O. celebra un altro grande nome legato a Castello di Spessa, quello di Giacomo Casanova, che qui fu ospite nel corso del 1773, poco prima del rientro a Venezia. Nella sua opera “Histoire de ma vie”, il celebre libertino dedica svariate pagine alla sua permanenza al castello, dove raccontava di un “vin bianco eccellente” prodotto dalle vigne di proprietà. Furono l’amore per la servetta Sgualda e la conseguente gelosia del Conte Luigi Torriani a interromperne rocambolescamente il soggiorno

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.castellodispessa.it/

    Sito Ufficio Stampa: http://www.affinamenti.it

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Di Elsa Leandri

    Andiamo in Sicilia, a Butera, in provincia di Caltanissetta. Città medievale che sorge su una collina di circa 400 m s.l.m. In questo territorio scosceso, come ricorda la stessa etimologia araba della città (بوتيرة -Butirah- luogo scosceso), si trova la cantina PietraCava, di proprietà della famiglia Ortoleva.

    I vini in campionatura della cantina Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022
    I vini in campionatura della cantina Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    L’AZIENDA

    Nella Contrada di Chiarchiaro ad affiancare Domenico Ortoleva, che dal 2004 si è completamente dedicato alla viticoltura, è entrato da poco in azienda il figlio Antonino, biotecnologo di formazione. Con Antonino si va a ampliare il percorso iniziato dal padre Domenico puntando a un’ulteriore consapevolezza del proprio territorio: studio delle varie parcelle (conformazione del terreno, esposizione, altitudine, etc.) per individuare il giusto habitat per i diversi vitigni.

    Sui 20 ettari di proprietà principalmente di natura calcarea si esprimono numerose varietà nazionali (Grillo, Inzolia, Nero d’Avola) e internazionali (Chardonnay, Syrah), vinificate rigorosamente in purezza seguendo i dettami dell’agricoltura biologica.

    L’azienda propone 4 linee di vini in produzione: I Camei, ideali per un aperitivo tra amici, i Monili, che offre vini semplici ma al contempo di valore, Le Luci, in cui co-protagonista vuole essere il territorio siciliano sempre baciato dal sole, e infine Le Terrecotte, con vini maturati in ambiente ossidoriduttivo.

     

    LA DEGUSTAZIONE
    In degustazione abbiamo avuto modo di assaggiare tre di queste linee produttive.

     

    I CAMEI

    SOFALÉ 2020- Moscato 100%
    Giallo Paglierino con riflessi dorati. Impatto olfattivo vegetale con sentori di timo, salvia e macchia mediterranea accompagnato da cenni agrumati e floreali di gelsomino, fiori d’arancio e biancospino. In bocca è caratterizzato da una decisa sapidità che lascia la bocca, un po’ troppo velocemente, con richiami di pompelmo.
    Questo vino è stato degustato nell’annata 2018 da Piergiorgio Ercoli in “Sofalè 2018 Sicilia Doc Moscato PietraCava”.

    SOFALÉ 2020- Moscato 100% Pietra Cava
    SOFALÉ 2020- Moscato 100% Pietra cava

    I MONILI

    ÒNEIROS 2018- Syrah 100%
    Rubino vivace. Si apre con frutta di bosco quale mora e ciliegia per poi svelare sentori floreali di rosa rossa e un ricco corredo vegetale ( incenso, oliva nera, rosmarino e macchia mediterranea). In chiusura leggera spaziatura. Entra avvolgente con un tannino elegantemente integrato. Finale di confettura di prugna.

    ÒNEIROS 2018- Syrah 100% Pietra Cava
    ÒNEIROS 2018- Syrah 100% Pietra Cava

    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100%
    Rosso carminio impenetrabile. Al naso ci racconta dei frutta scura e in confettura, di pot pourri di
    rosa e peonia. Eleganti le note vegetali e speziate di tamarindo, bacche di ginepro e cardamomo. Tannino ancora scalpitante che non offre una completa piacevolezza di beva. Qualche anno in bottiglia sono ancora necessari per poterlo apprezzare appieno.

    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100% Pietra Cava
    SEPTIMO 2019- Nero d’Avola 100% Pietra Cava

    LE LUCI

    MANAAR 2016- Nero d’Avola 100%
    Carminio fitto con riflessi rubino. Echi di confettura di mora e di prugna, di rosa e glicine appassiti arricchiti da note speziate di cannella, cardamomo e liquirizia e di tabacco e cuoio. Al sorso è piacevole con un tannino ben sostenuto dalla freschezza che dinamicizza la bocca. Finale con effluvi mentolati.

    Calice di MANAAR 2016- Nero d’Avola 100% Pietra Cava
    Calice di Manaar Pietra Cava, articolo: Pietra Cava, alcune degustazioni vini di Elsa Leandri 2022

    Degustazione eseguita da Elsa Leandri

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito Cantina: https://pietracava.it/

    Sito Partner: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • LA WINE LIST DI PARTESA PER I BRINDISI DI FINE ANNO 2022

    LA WINE LIST DI PARTESA PER I BRINDISI DI FINE ANNO 2022

    Le feste 2022? A tutto Sparkling!Dagli Champagne Eric Taillet agli spumanti italiani della nuova linea B-Simple.

    Redazione

    Partesa porta in Italia il “re del Meunier” Eric Taillet con sei dei suoi inconfondibili champagne e lancia B-Simple, la sua nuova linea private label, con cinque spumanti italianissimi. E le festività si preannunciano più spumeggianti che mai.C’è chi le ama rosè e chi rigorosamente bianche. Chi le preferisce Dry e chi assolutamente a dosaggio zero.

    Chi le ordina all’aperitivo e chi le gusta a tutto pasto. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: le bollicine sono le regine indiscusse dei brindisi. E sono pronte a conquistare i calici degli italiani per le Feste 2022.

    PARTESA Eric Taillet Des Grillons aux Clos
    PARTESA Eric Taillet Des Grillons aux Clos, foto da comunicato stampa

    Ben lo sa Partesa, società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., che quasi 25 anni fa ha dato vita all’innovativo progetto “Partesa per il Vino” costruendo un vasto e variegato portfolio di vini di qualità, con centinaia di referenze da circa 120 cantine italiane ed europee. Un portfolio che si fa sempre più sparkling, portando in Italia gli champagne di Eric Taillet e lanciando, proprio in vista delle Feste 2022, la nuova linea di spumanti Made in Italy, B-Simple.Ecco, quindi, tra Francia e Italia, la wine list di Partesa per le Feste più spumeggianti dell’anno.

    PARTESA Eric Taillet Renaissance, foto da comunicato stampa
    PARTESA Eric Taillet Renaissance, foto da comunicato stampa

    CHAMPAGNE ERIC TAILLET

    Dopo Drappier e Diebolt-Vallois, Partesa porta in Italia un altro gioiello della Champagne: le produzioni di Eric Taillet, il “re del Meunier”. Alla guida della maison dopo quattro generazioni di vignaioli, negli anni Eric Taillet si è fatto conoscere per il suo perfezionismo e una filosofia radicata nel rapporto tra il terreno e la sua cuvée.

    Il terreno è quello della valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne, di cui oltre 4 piantati a Meunier, vitigno emblema della maison. Viene coltivato solo da viti molto vecchie (alcune risalgono agli Anni ’50) e con certificazione biologica. Risultato? Champagne con una tipicità e uno stile riconoscibili fin dal primo sorso.

    A partire dal Renaissance, champagne Extra Brut frutto di una cuvée di antichissime viti su terra battuta che matura 72 mesi in cantina, dando risalto a un’espressione del Meunier densa, complessa e di infinita eleganza: un vero e proprio Rinascimento, da gustare a tutto pasto, con piatti a base di pesce o carni bianche, oppure con formaggi stagionati.

    PARTESA Eric Taillet Bansionensi Rosae, foto da comunicato stampa
    PARTESA Eric Taillet Bansionensi Rosae, foto da comunicato stampa

    Altro re della tavola, il Bansionensi – dal nome latino del villaggio di Baslieux-sous-Châtillon – colpisce per la sua freschezza e complessità. Nasce da una rigorosa selezione di vecchie viti e da un invecchiamento di almeno 36 mesi sui lieviti. Naso fresco e intenso, questo champagne Extra Brut è un’esplosione di frutta esotica e agrumi, che si ritrovano al palato tra aromi dolci, morbidi ed eleganti, rendendolo ottimo per gli antipasti, ma anche con piatti più elaborati che esaltano la delicata freschezza del vino.

    A riflettere l’alto potenziale del terroir di Baslieux anche il Bansionensi Rosae, Rosè de Meunier Brut Nature (99% Blanc de Meunier, 1% Rouge de Meunier) che esprime l’equilibrio perfetto tra maturità, finezza e delicatezza. Con un elegante colore di rosa bianca.

    E sempre da Baslieux-sous-Châtillon provengono il Meunier (90%) e lo Chardonnay (10%) che danno vita al Brut Nature Sur Le Grand Marais, perfetto per un brunch o un aperitivo: i profumi di agrumi e frutti bianchi lasciano spazio a quelli di brioches più delicati e leggeri, che dal naso riecheggiano nel palato in una continuità a cui le bollicine conferiscono freschezza e dinamismo.

    Definito “un vino per buongustai”, Le Bois de Binson, Cuvée Blanc de Meunier, Extra Brut, nasce invece da una sola vigna del 1956 nella parcella Lieu-Dit, a Montigly, e si distingue per la sua aromaticità: avvolge il naso con aromi tostati di brioche, nocciole e noci e un tocco di frutta delicata, che si ritrovano in un assaggio che regala pienezza e rotondità, con gusto ricco e finale lungo.

    Da abbinare a carni rosse e selvaggina per un’esplosione di sapori, ben accompagna anche pesce e carni bianche. Infine, il Des Grillons Aux Clos, altro 100% Meunier Extra Brut che ben si presta ad abbinamenti gastronomici: al naso è fresco, con note di agrumi, frutta tropicale, tostature e spezie dolci, mentre l’assaggio è netto, in un raffinato equilibrio tra il fruttato e il minerale, sostenuto da un perlage cremoso, fine e persistente, e un finale sapido.

    B-SIMPLE.

     PARTESA Serena B-Simple Cuvee Brut
    PARTESA Serena B-Simple Cuvee Brut

    Sono invece italianissime le bollicine di B-Simple, la nuova linea private label di Partesa che debutta nei locali e nei ristoranti del Belpaese proprio con l’avvicinarsi delle Festività.

    Un nome emblematico (“B” come bollicine e “Simple” come il suo carattere schietto) per una collezione di cinque spumanti freschi, giovani, facilmente leggibili, perfetti per accompagnare momenti di convivialità all’insegna dell’essere (e del bere) semplice.

    In una parola, appunto: B-Simple.

    Prodotto in esclusiva per Partesa da Serena Wines 1881 nel cuore della regione del Prosecco, B-Simple è un full che si compone di due Cuvée e di tre denominazioni.

    Agli spumanti metodo Charmat Cuvée Brut e Cuvée Extra Dry, si affiancano il Prosecco Rosé Doc Brut (90% Glera, 10% Pinot Nero), e il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Millesimato (annata 2020) e il Prosecco Doc Treviso Extra Dry ottenuti da una soffice pressatura delle uve (85% Glera e un 15% di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio), lasciate poi fermentare ad una temperatura compresa tra 20 e 22°C.

    PARTESA Serena B-Simple Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg
    PARTESA Serena B-Simple Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, foto da comunicato stampa

    Il processo di spumantizzazione avviene secondo il metodo Charmat in autoclavi di acciaio secondo le regole dettate dal disciplinare di produzione.

    Perfetti sia da soli sia come base per la miscelazione, questi vini si distinguono per la loro freschezza e per i sentori floreali, che vengono richiamati anche nella grafica delle loro etichette dai colori accesi e brillanti, in un gioco di contrasti con il nome e il carattere.

    E che sia con vini francesi o italiani, da provare con abbinamenti gourmet o da gustare da soli, quello del brindisi è un momento di convivialità tutto da condividere.

    Anche sui social, dove Partesa per il Vino è da poco sbarcata con la nuova pagina @PartesaForWine, che affianca ed espande il portale Partesa for Wine – la piattaforma dedicata al racconto delle etichette e delle cantine partner -, proponendo novità, aneddoti e approfondimenti, appunti di degustazione, foto e video da produttori partner, esperti di Partesa e protagonisti del vino italiano e mondiale.

    PARTESA

    E’ una società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca. Attiva da 33 anni, oggi opera in 13 regioni con 40 depositi, impiega circa 1.000 persone e conta oltre 42.000 clienti, a cui offre un ampio portfolio di prodotti di qualità (oltre 8.000 referenze nell’ambito della birra, del vino, degli spirits, delle bevande analcoliche e del food), nonché efficienza logistica, servizi personalizzati, formazione, consulenza mirata e innovativi strumenti digitali per supportare i professionisti del fuoricasa a rafforzare e sviluppare il proprio business.

    Partesa è parte del Gruppo HEINEKEN Italia.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Azienda: https://www.partesa.it/vino

    Sito Champagne: https://www.champagne-eric-taillet.fr/renaissance

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • CasaClima Wine QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    CasaClima Wine QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    QUOTA 101 sempre più green: la cantina padovana ottiene la Certificazione CasaClima Wine

    Redazione

    La cantina padovana riceve l’importante certificazione rilasciata dall’agenzia altoatesina CasaClima: un ulteriore passo verso il percorso di sostenibilità della famiglia Gardina. Premiate le scelte per la costruzione di una nuova cantina in legno certificato con l’innovativo sistema X-lam e per la gestione delle risorse idriche ed energetiche

    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    L’azienda agricola Quota 101 della famiglia Gardina compie un importante passo nella sua strategia di sostenibilità ambientale: è infatti la nona cantina in Italia a ricevere la prestigiosa certificazione CasaClima Wine per avere soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti dall’ente certificatore altoatesino. Una certificazione che ha attestato le scelte compiute nella costruzione di una nuova cantina efficiente e attenta al consumo di risorse idriche ed energetiche, con l’adozione di un impianto fotovoltaico e la scelta di un innovativo sistema costruttivo in legno X-Lam.

    Quota 101 la certificaizone casaClima Wine 2022
    Quota 101 la certificazione CasaClima Wine 2022

    CasaClima Wine ha tenuto in considerazione anche di tutto il sistema di gestione ambientale dell’azienda. “Fin dai primissimi passi abbiamo sempre avuto l’obiettivo di produrre vino in armonia con la natura e la biodiversità dei Colli Euganei. Un percorso, tutt’ora in essere, fatto di tappe importanti, come quella di oggi”, spiega Roberto Gardina, co-titolare di Quota 101 con le figlie Silvia e Roberta e Presidente della Strada del vino dei Colli Euganei. “

    Roberto Gardina Quota 101
    Roberto Gardina Quota 101

    Quota 101 ha da subito posto attenzione alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente in cui opera e della natura ricca e diversificata dei Colli Euganei, parco naturale regionale di recente candidato a Riserva della Biosfera di Unesco. L’azienda pratica un’agricoltura organica in un ambiente ricco di biodiversità, salvaguardando la fertilità dei suoli, gestendo al meglio le risorse idriche, controllando infestanti e parassiti attraverso metodi naturali.

    Questo perché un vigneto che fa parte di un mosaico di ambienti diversi, ricco di specie animali e vegetali, è meno soggetto a trattamenti perché già ricco ed equilibrato. Per il consumatore, ciò si traduce nel bere un vino più autentico, salubre e genuino. A partire dalla vendemmia 2018, l’azienda è certificata biologica, sia per le uve che per i vini.

    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina
    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina

    “Quando poi nell’autunno del 2019 – prosegue Gardina – abbiamo iniziato la costruzione di una nuova cantina in uno spazio già esistente, per noi era chiaro che questa non doveva essere solo una scelta estetica o operativa, ma era fondamentale farlo nel modo più rispettoso possibile nei confronti della natura in cui crescono le nostre uve e dell’ambiente ricco di storia e ad alto valore naturalistico in cui siamo inseriti.

    Ci siamo affidati ad un ente competente e abbiamo curato ogni minino dettaglio per dare forma ad una nuova idea di design della cantina, dove non esiste solo il bello e funzionale, ma anche il green è un valore fondamentale”.

    Quota 101, articolo QUOTA 101 sempre più green nel 2022
    Quota 101, articolo QUOTA 101 sempre più green nel 2022

    Il percorso per raggiungere la certificazione è iniziato con la costruzione della nuova cantina, che oltre ad essere un edificio di design in un contesto di natura, ha scelto di rispettare i parametri e i criteri stabiliti da CasaClima Wine in termini di efficienza energetica e consumo di risorse, con un impianto fotovoltaico da 50 KW, una gestione idrica con un sistema di vasche di raccolta che consente il recupero dell’acqua piovana e garantisce l’invarianza idraulica, cioè di mantenere le stesse condizioni idriche esistenti prima della costruzione.

    Alle radici del progetto della cantina c’è un lavoro condiviso, rappresentato dall’Architetto progettista Fiorenza Degli Esposti, che si è occupata del progetto della cantina, e dall’Architetto Mariadonata Bancher dell’Agenzia CasaClima, che insieme alla sua squadra ha seguito la parte relativa la certificazione.

    Dal punto di vista progettuale la priorità è stata di costruire un edificio rispettoso dell’ambiente, moderno, ma capace di integrarsi all’ambiente circostante. L’azienda si trova infatti dentro un Parco Regionale, in una zona agricola ad alto valore naturalistico e a pochi passi da due monumenti di interesse storico fondamentale come l’Abbazia di Praglia e la Villa dei Vescovi.

    Silvia Gardina Quota 101, CasaClima Wine Cantina
    Silvia Gardina Quota 101, CasaClima Wine Cantina

    “Insieme al committente, – spiega l’Architetto Fiorenza Degli Esposti abbiamo scelto di rivestire le pareti esterne con delle tavole di larice naturale creando così una parete ventilata che, sfruttando le naturali caratteristiche del legno permettesse di mantenere nel tempo un dialogo con l’ambiente circostante, mentre una quinta di alberi preesistente, è stata mantenuta e salvaguardata durante la costruzione per fare da filtro tra il manufatto moderno e l’ambiente esterno alla proprietà.

    L’edificio, al piano superiore, è dotato di uno spazio che ha come prima funzione quella di essere luogo di appassimento delle uve, ma nel resto dei mesi è lo spazio destinato agli eventi e alle degustazioni dotato di grandi vetrate per dare alla natura intorno la possibilità di mostrarsi.

    Qui le pareti sono rivestite da uno speciale pannello fono assorbente che elimina il riverbero acustico, rendendo confortevole la conversazione e, attraverso l’ampia superficie vetrata, dialogano con il rigoglioso panorama circostante dove è possibile intravvedere la vicina Villa dei Vescovi”.

    Interno della cantina nuova Quota 101
    Interno della cantina nuova Quota 101

    L’Agenzia CasaClima ha quindi analizzato le scelte dell’azienda, e ha dato indicazioni dettagliate verso la sostenibilità, a supporto dei criteri di valutazione per ottenere la certificazione.

    Quota 101 e la certificazione CasaClima Wine
    Quota 101 e la certificazione CasaClima Wine

    Come ente certificatore – spiega Mariadonata Bancher Architetto di CasaClima Wine – non valutiamo solo l’efficienza energetica, ma ci preoccupiamo di considerare anche altri aspetti, come il riciclo dell’acqua, il comfort degli ambienti, la qualità dell’aria, oltre a focalizzarci anche su requisiti specifici, come il packaging, l’impronta di CO2 delle bottiglie o la valorizzazione degli scarti di lavorazione.

    Silvia Gardina Quota 101
    Silvia Gardina Quota 101

    Per quanto riguarda Quota 101 l’aspetto fondamentale è stato quello di costruire una cantina in legno con la tecnologia X-Lam. L’azienda si è preoccupata di curare l’isolamento termico e gli aspetti di fono-assorbimento nel locale di accoglienza, utilizzando fonti rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico e preferendo illuminazione ad alta efficienza. Quota 101 ha scelto di adottare delle bottiglie più leggere per il mercato di vendita. La sostenibilità è fatta di tante scelte e Quota 101 ha scelto di dare un segnale forte guardando verso il futuro”.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://quota101.com/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    Redazione

    “Fare vini buoni, significa prima di ogni cosa essere responsabili e rispettosi del luogo in cui i vini nascono. Solo così il concetto di buono può assumere un valore più profondo, che ha le sue radici nella natura incontaminata e protetta dei nostri Colli Euganei.”
    Famiglia Gardina

    Roberto Gardina e la sua famiglia, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Roberto Gardina e la sua famiglia, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    Quota 101 è il progetto della famiglia Gardina che ha scelto di intraprendere un percorso legato alla tutela del luogo in cui nasce. L’azienda si trova a Torreglia, all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, e tutte le scelte sono state fatte nel pieno rispetto della natura e della bellezza di questi luoghi. I vini sono certificati biologici e prodotti nel rispetto dell’ambiente, e sebbene produrre abbia sempre un impatto, la sfida è quella di ridurlo al minimo, migliorando continuamente la sostenibilità delle proprie azioni.

    Quota 101 Tenuta Baone della Famiglia Gardina
    Quota 101 Tenuta Baone della Famiglia Gardina

    Con questa ambizione l’azienda si è certificata CasaClima Wine nel 2022, una certificazione che oltre ad assicurare una costruzione della cantina secondo termini rigorosi, si assicura che la cantina si impegni ad utilizzare imballaggi leggeri e riciclabili ed essere attentissima nella gestione dei rifiuti. Quota 101 è anche un’azienda Fivi, la federazione italiana vignaioli indipendenti, per difendere e dare voce alla figura del vignaiolo impegnato a seguire ogni fase del suo vino, dalla vigna alla vendita.

    L’AZIENDA, LA FAMIGLIA GARDINA

    Quota 101 è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare immersa nei Colli Euganei, area D.O.C. di origine vulcanica. Prende il proprio nome dall’altitudine, perché è situata a 101 m. s.l.m. sulla cima di una collina, nel mezzo del Parco Regionale dei Colli Euganei, lontano da strade trafficate e con una vista mozzafiato che arriva fino a Venezia.

    Silvia e Roberta Gardina, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Silvia e Roberta Gardina, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    La famiglia Gardina ha scelto la strada della viticoltura, una strada che non era segnata dalle generazioni precedenti. Oggi questa sfida è diventata uno stile di vita e vede tutti impegnati nella produzione del vino, in particolare papà Roberto Gardina con le figlie Silvia e Roberta.

    IL TERRITORIO, i Colli Euganei

    I Colli Euganei sono l’incredibile risultato geologico di fenomeni vulcanici risalenti a oltre 40 milioni di anni fa. Molte colline hanno perciò un cuore vulcanico, ma non assomigliano ad una tipica catena montuosa. Ciascun colle è il risultato di uno specifico spostamento della crosta terrestre e di conseguenza possiede una forma unica e una particolare composizione del suolo e minerale. Questo spiega l’esistenza di colline solitarie, dal fascino insolito ed evocativo, circondate dalla pianura.

    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    Dalla cantina, allungando un po’ l’occhio è facile vedere Villa dei Vescovi, meravigliosa opera del Cinquecento italiano e sede dell’enoteca della Strada dei vini dei Colli Euganei. Nelle vicinanze, inoltre, sorgono numerosi borghi storici come Arquà Petrarca, Teolo o Monselice. I Colli Euganei sono anche famosi per essere rimasti luoghi ben preservati e selvaggi dove ritrovare la natura, tra filari di vigne, olivi secolari e boschi di castagno e querce.

    More, lamponi, melagrani, giuggiole, corbezzoli, nocciole, nespole e mandorle sono alcune delle più apprezzate delizie di queste colline, dove il consiglio è di perdersi tra i sentieri a piedi, a cavallo o in bicicletta. La fauna è ancora intatta e si possono riconoscere più di cento specie di uccelli. Dall’upupa al pettirosso, dal gufo all’allodola. Mentre tra i boschi si possono incontrare anche cervi, lepri, volpi, tassi, faine e donnole.

    I VIGNETI, Torreglia e Baone

    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina
    Quota 101 Tenuta di Torreglia Famiglia Gardina

    I vigneti aziendali sono localizzati in due dei terroir più vocati dei Colli Euganei. Il più vecchio, di 7,5 ha, si trova a Luvigliano di Torreglia, nella parte nord-orientale dell’area, dove il suolo è principalmente argilloso e marnoso. Ideale per l’equilibrio aromatico delle uve bianche che qui per la maggior parte dimorano.

    I filari di vigna più recenti, invece, si estendono per 9 ha a Baone, nella parte meridionale dei Colli. Qui il suolo è calcareo e ricco di scaglie rocciose, un terroir vocato per le uve rosse. La vinificazione avviene esclusivamente con uve di proprietà e tutte le fasi produttive sono gestite direttamente dall’azienda come richiesto dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura
    Cantina casaCima Wine, la sosteibilità, articolo: QUOTA 101, l’identità dei vini biologici buoni per natura

    L’attenzione e il rispetto per l’ambiente hanno portato ad ottenere la certificazione biologica a partire dalla vendemmia 2018. Praticare un’agricoltura organica, in un ambiente ricco di biodiversità, significa salvaguardare la fertilità dei suoli, gestire al meglio le risorse idriche, controllare infestanti e parassiti attraverso metodi naturali. La biodiversità è la ricchezza di specie animali e vegetali che vivono in un ecosistema, la base della vita del pianeta.

    Cantina Quota 101
    Cantina Quota 101

    Un vigneto che fa parte di un mosaico di ambienti diversi è, infatti, meno soggetto a trattamenti perché già ricco ed equilibrato. Per il consumatore, tutto ciò significa bere un vino più autentico, salubre e genuino.

    Dopo il restauro della vecchia cantina, oggi diventata bottaia per l’affinamento dei vini, nell’autunno del 2019 la famiglia Gardina ha dato inizio alla costruzione di una nuova cantina completamente rivestita in legno di larice naturale. Nel farla ha scelto di essere più rispettosa possibile nei confronti di quello in cui crede di più: la natura.

    La cantina è stata progettata in un’ottica di efficienza energetica e sostenibilità dell’edificio, oltre ad una grande attenzione al rispetto di un ciclo produttivo attento all’ambiente ed efficiente in termini di risorse. Questo permetterà di ottenere la prestigiosa certificazione Casa Clima Wine, una certificazione che hanno in pochissimi in Italia. Oltre ad una costruzione secondo termini rigorosi, le cantine certificate devono impegnarsi ad utilizzare imballaggi leggeri e riciclabili ed essere attentissimi nella gestione dei rifiuti.

    Interno della cantina nuova Quota 101
    Interno della cantina nuova Quota 101

    Negli spazi di lavoro e di accoglienza sono garantiti un elevato comfort microclimatico e acustico per la salute e il benessere di lavoratori e visitatori e particolare attenzione è stata posta alla eliminazione delle barriere architettoniche per garantire la massima fruibilità a tutti i visitatori.

    I NUMERI, BOTTIGLIE E VIGNETI

    Quota 101 produce attualmente circa 60.000 bottiglie all’anno, con la previsione di attestarsi nel prossimo futuro a ca. 100.000, quando saranno a regime tutti i vigneti.

    Vigneti Cantina Quota 101
    Vigneti Cantina Quota 101

    Le varietà di uva si dividono in:

    uve a bacca bianca – Moscato Giallo (Fior d’Arancio), Tocai, Garganega, Manzoni bianco, Chardonnay, Sauvignon, Glera, Bronner (PIWI)
    uve a bacca nera – Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Carmenere, Raboso Piave, Cabernet Cortis (PIWI)

    I VINI, CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

    Una produzione limitata per numero di bottiglie, ma grande nella cura e nell’attenzione.
    I vini (quasi tutti DOC o DOCG) sono:

    Serprino, La Gobbetta (frizzante sur lie) Tai, Manzoni bianco, Garganega, Sauvignon, Chardonnay, Malterreno (blend di vini bianchi), Poggio Ameno (blend Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon), Silvano (Merlot) Ortone (blend di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon), Fior d’Arancio secco (Moscato giallo), Fior d’Arancio spumante dolce (Moscato giallo) e Il Gelso di Lapo Fior d’Arancio passito (Moscato giallo) prodotti con le uve che nascono in questo territorio. Quota 101 li presenta in etichetta abbinati ad una canzone, un film, a una ricetta insolita.

    ACCOGLIENZA, BIO WINE EXPERIENCE

    L’accoglienza è un aspetto caratterizzante dell’attività di Quota 101. L’obiettivo quello di raccontare la bellezza e la natura del luogo, dove sembra di essere in una cartolina. Fare un giro tra i vigneti, entrare in cantina e assaggiare i vini guardando villa dei Vescovi è un’emozione che non sin può replicare, se non invitando il pubblico a venire direttamente in cantina.

    E l’accoglienza fa da filo conduttore della comunicazione dell’azienda: un tour in cantina che si chiama “Postcard Quota 101” e un Bed&Wine per l’ospitalità, dove la colazione diventa una degustazione in cantina.

    VISITE IN CANTINA PERSONALIZZATE

    Si organizzino su prenotazione visite guidate e degustazioni nella sala attrezzata o nel grande porticato. Le visite e le degustazioni sono il più possibile su misura per assecondare le reali esigenze e aspettative dell’ospite.

    VISITA IN CANTINA “POSTCARD QUOTA 101”

    Fior D'Arancio Spumante Dolce Cantina Quota 101
    Fior D’Arancio Spumante Dolce Cantina Quota 101

    Un percorso a piedi nei luoghi della tenuta, durante il quale sembrerà di fare un viaggio dentro una cartolina.

    Il giro comprende la visita ai vigneti e alla cantina, la degustazione guidata dei vini e l’assaggio dell’olio extravergine oliva.

    Il tutto accompagnato da un piccolo spuntino con prodotti della tradizione gastronomica del territorio.

    SHOPS

    La cantina dispone di tre punti vendita. Si trovano tutti in Veneto: uno è proprio a Luvigliano di Torreglia dove c’è anche la cantina, uno è ad Arquà Petrarca dove c’è anche il Bed&Wine, il terzo è a Rovigo dove ha origine la famiglia.

    Tai Cantina Quota 101
    Tai Cantina Quota 101

    BED&WINE

    Bed & Wine è l’idea di ospitalità di Quota 101, dove al pernottamento viene unita l’esperienza di una visita e una degustazione dei vini biologici in cantina.

    La famiglia Gardina ha ristrutturato e rivalorizzato quattro appartamenti, mantenendo intatto tutto il fascino di un vecchio edificio del ‘400 in uno dei borghi medievali più belli d’Italia e dei colli Euganei, Arquà Petrarca. Le stanze sono proprio al centro del paese e in quindici minuti si può raggiungere la cantina per una degustazione immersa nei colli.

    MANIFESTO | UN DECALOGO DEL VINO

    Quota 101 ha scelto di presentare il suo modo di intendere il vino attraverso un manifesto. In 10 punti si racconta il concetto di avanguardia bucolica, che semplicemente significa vivere la natura nel segno di una convivialità creativa.

    Ortone Colli Euganei Rosso Quota 101
    Ortone Colli Euganei Rosso Quota 101

    Noi di Quota 101 crediamo:

    1 – Nel vino come esperienza, quando viene degustato ascoltando una canzone o perdendosi in un film.
    2 – Nel bicchiere mezzo pieno, come mezzo di riconnessione culturale.
    3 – Nella forza del vino di saper veicolare idee, incontri, persone.
    4 – Nell’emozione di incrociare e lasciarsi coinvolgere dalle storie.

    5 – Nelle persone che con un bicchiere di vino in mano si sciolgono in chiacchiere infinite.
    6 – Nella bellezza della fatica, come quella di una salita in bicicletta e di un vino ristoratore.
    7 – Nella responsabilità di sensibilizzare al rispetto della natura.
    8 – Nella ricerca di luoghi silenziosi per ritrovarsi, come l’ombra di un albero di ulivo.
    9 – Nell’impegno e nella costante ricerca di crescita e maggiore qualità, senza risparmi di energia.
    10 – Nel rispetto della terra che coltiviamo come prestito per il domani.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://shop.quota101.com/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    Redazione

    Si chiama GUALDO il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022, realizzato nel primo Distretto Agroalimentare Biosimbiotico certificato in Italia.

    Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022
    Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    GUALDO, Romagna DOC Sangiovese Predappio è il primo vino biosimbiotico della cantina romagnola Poderi dal Nespoli. Il risultato di un connubio tra passione per la viticoltura, amore per il territorio e una particolare attenzione alla sostenibilità che oggi si arricchisce del progetto sperimentale di viticoltura simbiotica. Un vino che guarda al futuro mantenendo salda la tradizione viticola locale, in sintonia con l’obiettivo aziendale a lungo termine di una conversione totale al biologico.

    La cantina romagnola Poderi dal Nespoli presenta GUALDO
    La cantina romagnola Poderi dal Nespoli presenta GUALDO

    La cantina romagnola Poderi dal Nespoli presenta GUALDO, un sangiovese biosimbiotico Romagna DOC che proviene da uve coltivate con una particolare tecnica agricola volta ad arricchire e preservare la biodiversità microbica del suolo e delle piante, nonché migliorare la salubrità dei prodotti e le loro qualità organolettiche, con benefici per l’ambiente, per la salute dell’uomo e l’economia locale.

    Bottega del vino, articolo Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022
    Bottega del vino, articolo Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    Una viticoltura d’avanguardia con la quale la cantina ha aderito al consorzio Romagna Distretto Bio-simbiotico, primo distretto agroalimentare in Romagna e primo distretto Bio-simbiotico certificato in Italia. Il vino GUALDO, Romagna DOC Sangiovese Predappio è espressione della tradizione vinicola della Valle del Bidente e della sua identità e traduce la filosofia di Poderi dal Nespoli di tutela del territorio e di salvaguardia del benessere dato dall’armonia tra uomo, natura e tradizioni.

    LA VITICOLTURA BIOSIMBIOTICA A PODERI DAL NESPOLI

    La caratteristica principale dell’agricoltura simbiotica si fonda sulle micorrize, ovvero l’inoculazione di microorganismi fungini che creano un’associazione positiva con le radici della pianta, nutrendo il suolo e creando un ambiente favorevole a microorganismi utili alla crescita delle piante e sfavorevole a patogeni e parassiti.

    Alfeo Martini Poderi dal Nespoli 2022
    Alfeo Martini Poderi dal Nespoli 2022

    Questa tecnica riduce quindi l’impatto ambientale, perché esclude l’utilizzo di sostanze chimiche, sia fertilizzanti che fitosanitarie, e favorisce la rigenerazione del terreno, arricchendolo e preservandone la biodiversità microbica. Una pratica che rende quindi più forti anche le viti: vigore e ricchezza che vengono trasmessi al frutto, migliorandone le sue proprietà organolettiche.

    Marco Martini, Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022
    Marco Martini, Gualdo il sangiovese biosimbiotico di Poderi dal Nespoli 2022

    “L’agricoltura simbiotica è una tecnica agricola impostata già alcuni decenni fa, ma raramente utilizzata in maniera strutturata in produzione. I vantaggi che consente di avere nella cura del vigneto e nel minore impatto ambientale che genera, ne fanno un tradizionale, ma al contempo innovativo, metodo di coltivazione.

    I benefici principali di questo modello sostenibile riguardano suolo, piante e ambiente. Il suolo risulta più sano, fertile e pulito; le piante sono più resistenti alle malattie e agli stress ambientali, come ad esempio i periodi di siccità sempre più frequenti, più capaci di assorbire le sostanze nutritive e in grado di essere più efficienti rispetto alle necessità idriche. Per questi motivi abbiamo scelto di produrre il nostro primo Sangiovese Biosimbiotico, che guarda al futuro con rispetto mantenendo salda la tradizione viticola romagnola.” Dichiara Marco Martini, presidente di Poderi dal Nespoli.

    GUALDO, ROMAGNA DOC SANGIOVESE PREDAPPIO

    Il sangiovese biosimbiotico GUALDO di Poderi dal Nespoli è un sangiovese schietto di colore rosso brillante con riflessi violacei. Al naso è ricco di aromi di frutta rossa, al gusto presenta note tipiche di ciliegia e viola. Un vino fresco e fruttato, di media struttura e contraddistinto da un tannino giovane e delicato, che si abbina perfettamente con primi piatti come tagliatelle al ragù di coniglio, arrosti di carne bianca o formaggi parzialmente stagionati.

    GUALDO, prodotto in 10.000 bottiglie per l’annata 2021, nasce da un vigneto biologico di 13,5 ettari piantato nel 2017 e coltivato con la tecnica dell’agricoltura simbiotica; una tecnica che ha reso forti le piante sin da subito, regalando una particolare complessità alle uve seppur le viti siano giovani. GUALDO rientra nella MGA (Menzione Geografica Aggiuntiva) Sangiovese Predappio.

    Soledad Adriasola enologa Podere dei Nespoli
    Soledad Adriasola enologa Podere dal Nespoli

    Un areale limitato ad alta vocazione del rinomato cru di Sangiovese Romagna, dove il terroir, grazie alla particolare combinazione di terreni, altitudini e microclimi, consente la massima espressione delle sue peculiarità organolettiche – e nel pieno rispetto della tradizione vinicola romagnola e del terroir da cui nasce, rappresenta il primo passo concreto verso la realizzazione di una filiera certificata biosimbiotica che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, rafforza il legame tra uomo e natura e apporta benefici tangibili al territorio.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Cantina: https://www.poderidalnespoli.com/

    Sito Ufficio Stampa: https://www.smstudiopr.it/

    Partners Redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/