Categoria: birra

  • Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024

    La Storia della Birra: Dalle Origini Antiche all’Era Moderna, Birrificio Vojo

    Di Carol Agostini

    Antiche Radici Mesopotamiche ed Egiziane

    La birra, bevanda dalle origini millenarie, è strettamente legata alla storia, alla religione e alla cultura euroasiatiche. Le sue tracce risalgono a circa 5000 anni fa, nella Mesopotamia, culla della civiltà, dove Sumeri e Assiri producevano una bevanda fermentata a base di cereali, considerata un precursore delle birre moderne. In quest’area, si narra che esistessero più di 20 tipologie di birra, ciascuna con caratteristiche uniche di diffusione e sapore. La birra aveva anche un significato rituale e religioso, utilizzata durante i funerali e offerta alle divinità per garantire il riposo dell’anima dei defunti. Si racconta che persino la dea della vita Ishtar traesse potere dalla birra.

    Dalla Mesopotamia, la birra si diffuse anche in Egitto, dove trovò ampio spazio grazie alla fertilità delle piantagioni lungo il Nilo. Conosciuta come “zithum”, era una bevanda dal sapore intenso, aromatizzata con luppolo e considerata sia alimento che medicina. Si narra che fosse data ai bambini durante lo svezzamento, quando le madri non avevano latte. La presenza della birra in Egitto influenzò anche la cultura ebraica, come testimoniato da citazioni nei testi sacri riguardanti l’esodo dall’Egitto, durante il quale gli Ebrei consumarono birra insieme al pane senza lievito.

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, La Mesopotamia immagine da Wikipedia
    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, La Mesopotamia immagine da Wikipedia

    L’Epoca Classica: Grecia e Roma

    Nell’antica Grecia, l’uso del vino era vietato durante alcune festività e manifestazioni sportive, portando gli antichi Greci a importare la birra dall’Egitto e dalla Mesopotamia. Questa bevanda divenne particolarmente comune durante le celebrazioni in onore della dea delle messi, Demetra.

    In Italia, furono gli Etruschi a introdurre la birra e il vino, trasmettendo poi queste tradizioni ai Romani. Il nome “birra” deriverebbe dal latino “bibere” (bere), evidenziando le radici linguistiche comuni. Mentre i Romani ampliavano il loro dominio, la birra iniziò a diffondersi tra le popolazioni dell’Europa centrale, come Germani e Celti. Quest’ultimi, stanziati principalmente in Gallia e Britannia, attribuivano alla birra poteri leggendari di immortalità.

    Il Medioevo: Monasteri e Innovazioni

    Durante il Medioevo, la birra divenne la bevanda predominante nei monasteri del nord e centro Europa. La sua produzione divenne oggetto di rigore e ricerca, con l’introduzione di nuovi ingredienti come il luppolo. La birreria dell’abbazia di Weihenstephan, fondata nel 724, rappresenta uno dei primi esempi di produzione monastica. In Baviera, nel 1516, venne promulgato l’Editto della Purezza, stabilendo che la birra potesse essere prodotta solo con malto d’orzo, acqua e luppolo.

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, foto da sito
    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, foto da sito

    L’Era Moderna: Innovazione e Industrializzazione

    Con la rivoluzione industriale dell’Ottocento, la produzione di birra conobbe grandi innovazioni. Furono introdotte macchine e strumenti che automatizzarono e migliorarono la produzione. La scoperta del lievito responsabile della fermentazione, da parte di Anton Van Leeuwenhoek nel 1680, e lo sviluppo della tecnica per la riproduzione dei lieviti selezionati da parte di Emil Christian Hansen nel 1883, segnarono importanti passi avanti.

    Il Novecento vide l’affermazione della birra industriale, con grandi industrie che presero il sopravvento sulle piccole birrerie locali. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stato un rinnovato interesse per la birra artigianale e per le tradizioni birrarie, con una crescente valorizzazione culturale e turistica della birra in tutto il mondo.

    Gli studenti della classe quarta S dell’Istituto Professionale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera di Asiago hanno vissuto un’ emozionante avventura di scoperta e degustazione insieme al birrificio Vojo di Stefano Oliviero e agli esperti Mario Pegoraro e Carol Agostini. La giornata, organizzata con il sostegno della Professoressa di sala Francesca Crescenzio, ha suscitato grande interesse ed entusiasmo tra i ragazzi, che hanno partecipato attivamente all’evento.

    Un viaggio sensoriale attraverso lieviti, orzo, malto e tanto altro ha arricchito il percorso di apprendimento degustativo intrapreso dai ragazzi da alcuni mesi, con il sostegno del Dirigente Dott. Roberto Polga e del referente dell’istituto, Professor Giovanni Mastronardi.

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, un'etichetta di birra degustata, foto da sito
    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, un’etichetta di birra degustata, foto da sito

    La Passione e la Vita di Campagna: La Storia di VOJO e di Stefano Oliviero

    Nel cuore della campagna italiana, tra le onde di grano e i profumi della natura, sorge un’impresa che porta con sé il fervore di una passione antica: VOJO, un birrificio artigianale che ha aperto le sue porte al mondo il 18 ottobre 2022, ma la cui storia affonda le radici nel terreno fertile delle esperienze e della dedizione.

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, Stefano Oliviero, foto da sito
    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, Stefano Oliviero, foto da sito

    Stefano, il fondatore di questa oasi birraria, incarna l’essenza stessa di VOJO. La sua passione per la birra e per la vita rurale ha plasmato ogni aspetto di questo progetto, trasformando un sogno in una realtà vivida e appagante.

    Tutto ebbe inizio un anno prima dell’apertura ufficiale, il 15 ottobre 2021, quando VOJO cominciò a prendere forma dopo un lungo periodo di esplorazione nel mondo delle birre artigianali. Nonostante le dimensioni ridotte, l’idea di gestire il birrificio come un’attività familiare, seguendo le antiche tradizioni agricole, era ben radicata nell’animo di Stefano.

    L’ingrediente principale delle loro creazioni, l’orzo, veniva coltivato direttamente sulle terre circostanti e trasformato in malto presso una cooperativa italiana. Questo legame con la terra e con le radici agricole costituiva il cuore pulsante di VOJO, conferendo autenticità e unicità ad ogni sorso delle loro birre.

    Ma la creatività di Stefano e del suo team non si fermava qui. Oltre all’orzo, il luppolo, con la sua capacità di conferire amarezza e aroma, era una presenza costante in tutte le loro produzioni. Tuttavia, ciò che rendeva davvero speciali le birre di VOJO era la loro audacia nel sperimentare con ingredienti insoliti, come radicchio, fragola, albicocca e altri ancora, per dare vita a gusti sorprendenti e in continua evoluzione.

    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, Stefano Oliviero, foto da sito
    Birrificio Vojo a scuola per educare a degustare nel 2024, Stefano Oliviero, foto da sito

    L’impegno e la passione di Stefano per questo progetto sono evidenti fin dai suoi primi passi nel mondo della birra. Il suo amore per la vita di campagna e per la birra è nato sin da giovane, unendo la sua anima a questa missione anche quando le risorse erano limitate. Fu durante un viaggio in Inghilterra, dopo una partita di rugby, che la sua passione per la birra si accese definitivamente, diventando una fiamma che avrebbe illuminato il suo cammino per sempre.

    Dopo anni di esperienza come birraio casalingo e un periodo di lavoro nel settore alimentare, Stefano decise di fare ritorno alle sue radici e dare vita al progetto VOJO. Con il supporto della sua famiglia e dei suoi stretti collaboratori, si immerse anima e corpo nella costruzione del birrificio, trasformando un sogno in una struttura solida e vibrante.

    Ma dietro ogni grande progetto ci sono persone, legami e connessioni che ne costituiscono il cuore pulsante. La famiglia di Stefano, con i suoi legami profondi e le sue interazioni, si colloca al centro di questa avventura. Perché, per Stefano e per il team di VOJO, l’essenza stessa di questo progetto è la crescita collettiva, il vivere in simbiosi con la propria comunità.

    La Storia della Birra: Dalle Origini Antiche all'Era Moderna, Birrificio Vojo, la famiglia, foto da sito
    La Storia della Birra: Dalle Origini Antiche all’Era Moderna, Birrificio Vojo, la famiglia, foto da sito

    Questa non è solo una storia di successo imprenditoriale, ma un racconto di passione, dedizione e amore per la vita. VOJO non è solo un birrificio, ma un luogo dove l’autenticità e la creatività si fondono per dare vita a esperienze uniche e indimenticabili. E mentre il tempo scorre e nuove sfide si presentano all’orizzonte, una cosa è certa: la fiamma della passione di Stefano e del suo team continuerà a brillare, illuminando il cammino di coloro che scelgono di sollevare un bicchiere di VOJO e brindare alla vita.

    Le birre degustate durante il corso e la giornata con il Birrificio Vojo, foto dell'autrice
    Le birre degustate durante il corso e la giornata con il Birrificio Vojo, foto dell’autrice

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  • Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky 2023

    Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky 2023

    FORST Beer and RONER Distilleries Introduce TER Lignum Whisky

    Redazione – Carol Agostini

    In a harmonious collaboration, FORST Beer and RONER Distilleries proudly present TER Lignum Whisky, a precious, elegant, and balanced creation paying homage to the memory of the brewing pioneer, Engineer Luis Fuchs, who served as the head brewer at FORST Beer.

    Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky2023, photo from press release
    Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky2023, photo from press release

    The name “TER Lignum” translates to “three woods” in Latin, referring to the barrels where the whisky ages for five years. The cherry wood bottom imparts a slight reddish hue and fruity plum notes to the spirit. The staves, crafted from oak, contribute to the whisky’s robust and complex aromas. The bold choice of larch for the lid introduces hints of dark chocolate with undertones of fresh mint in the aftertaste, ensuring a lasting pleasure.

    This new TER Lignum Whisky is the result of a collaboration between two significant traditional Alto Adige (South Tyrol) companies: FORST Beer and RONER Distilleries. This premium whisky, courageously peaty and long-lasting with mature malt notes, perfectly encapsulates the essence of its origin.

    Alto Adige’s influence is evident from the raw materials and maturation process to the name and incomparable taste, making it unmistakably unique. Moreover, this fifth-generation whisky pays homage to Engineer Luis Fuchs, who, alongside his wife Margarethe, directed FORST Beer for over 50 years, starting in 1933.

    During the 32nd edition of the Merano WineFestival, slated for November 3rd to 7th, Helmuth Köcher, renowned as “The WineHunter” and the event organizer, had the privilege of tasting TER Lignum Whisky.

    Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky 2023, photo from website
    Forst Beer & Roner Distilleries for Ter Lignum Whisky 2023, photo from website

    Collaborating with Cellina von Mannstein of FORST Beer and Karin Roner of RONER Distilleries, he lauded the successful partnership, stating, “Congratulations on this important and successful collaboration between the two traditional companies, FORST Beer and Roner. In combination with the brewery, this high-quality product takes on an entirely new dimension. Who else, if not FORST Beer, can provide such optimal raw materials in Alto Adige? I find the origin of TER Lignum particularly inspiring, aged in barrels of three woods. This element is also reflected in the history of FORST Beer, deeply rooted in the land and its people.

    The South Tyrolean identity is vividly expressed here, and it’s fantastic that this identity can be conveyed in a glass, in the form of whisky. “Back to the roots,” is the motto of our wine festival this year, and TER Lignum fits perfectly.” Finally, the wine expert delved into the whisky’s production and storage, explicitly praising the successful packaging and overall presentation.

    As a special event during the WineFestival, TER Lignum Whisky was also savored by participants during the inaugural gala dinner.

    TER Lignum Whisky is available at FORST Beer, RONER Distilleries, their respective online shops, the FORST Shop, selected beverage stores, and restaurants, packaged uniquely in 0.7-liter bottles.

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  • Merano WineFestival 2023: i vincitori del The WineHunter

    Merano WineFestival 2023: i vincitori del The WineHunter

    Trionfo di Eccellenza al Merano WineFestival: Annunciati i Vincitori del The WineHunter Award Platinum 2023

    Di Carol Agostini e F.P.

    Nell’ambito della 32^ edizione del prestigioso Merano WineFestival, il patron della rassegna Helmuth Köcher ha svelato ieri sera i nomi dei vincitori del rinomato The WineHunter Award Platinum 2023. Un’atmosfera carica di emozione ha caratterizzato la serata di apertura, dove Köcher, affiancato dalla sua commissione d’assaggio, ha conferito il massimo riconoscimento, il Platinum Award, a 36 produttori nella categoria Wine e a 28 eccellenze culinarie, distillati e birre nella sezione Food – Spirits – Beer.

    Merano Winefestival 2023: i vincitori del The WineHunter, foto da comunicato stampa
    Merano Winefestival 2023: i vincitori del The WineHunter, foto da comunicato stampa

    In un’iniziativa che ha sorpreso gli appassionati del settore, quest’anno sono stati introdotti 5 premi speciali dedicati ai produttori, un tocco inedito per celebrare l’arte e la dedizione dietro ogni azienda produttiva. Questi premi, ispirati agli elementi di Genialità, Famiglia, Innovazione, Conquista e Territorio, hanno aggiunto un ulteriore livello di prestigio alla già rinomata manifestazione.

    • Genialità: Il Dott. Camillo Zulli della Bio Cantina Orsogna è stato premiato per la sua particolare attenzione alla sostenibilità e alla capacità di interpretare e coniugare gli elementi naturali per produrre vini di qualità.
    • Famiglia è vino: La Cantina Colosi è stata premiata per la sua tradizione secolare nella produzione vinicola, dove ogni membro della famiglia contribuisce con forza e bellezza.
    • Innovazione: Emanuele Kottakhs di UnderWaterWines è stato riconosciuto per la sua capacità di cambiare i paradigmi nel rispetto delle tradizioni.
    • Conquista: Maurizio Zanella, Fondatore di Ca’ Del Bosco, è stato premiato per il successo internazionale del marchio italiano nel mondo del vino.
    • Territorio: Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, è stato premiato per la sua abilità nel creare un sistema consortile e associativo che sostiene i produttori e promuove la massima qualità nella produzione, contribuendo così al territorio.

    Il Merano WineFestival e The WineHunter Award continuano a essere una vetrina senza eguali per celebrare l’eccellenza nel mondo del vino e dell’enogastronomia.

    Carol Agostini il secondo giorno al Merano WineFestival 2023
    Carol Agostini al primo giorno del Merano WineFestival 2023

    ECCO L’ELENCO COMPLETO DEI PREMIATI CON THE WINEHUNTER AWARD PLATINUM:

    CATEGORIA WINE

    Abruzzo

    La Valentina
    2021 Docheio Montepulciano D’Abruzzo DOC

    Alto Adige – Südtirol

    Cantina Kurtatsch
    2020 Freienfeld Alto Adige / Südtirol Riserva Chardonnay DOC

    Kellerei St. Michael-eppan
    2018 Appius Alto Adige / Südtirol Bianco DOC

    Kellerei Terlan
    2010 Rarity Alto Adige / Südtirol Terlano Pinot Bianco DOC

    Nals Margreid
    2019 Nama Alto Adige / Südtirol Gran selezione Chardonnay DOC

    Schreckbichl – Colterenzio
    2019 Lr Alto Adige / Südtirol Riserva Bianco DOC

    Campania

    Cantine Antonio Mazzella
    2021 Gawem Ischia Biancolella DOC

    Cantine Iannella
    2012 “1920” Aglianico Del Taburno Doc Taburno DOC

    Quintodecimo
    2018 Vigna Quintodecimo Taurasi Riserva DOCG

    Vinosìa Luciano Ercolino
    2022 Sintonia Irpinia DOC

    Lombardia

    Bellavista
    2016 Riserva Vittorio Moretti Franciacorta Riserva Brut nature DOCG

    Bersi Serlini
    2007 Mia Franciacorta Riserva Nature Brut DOCG

    Ca’ Del Bosco
    2014 Annamaria Clementi Franciacorta Brut nature DOCG

    Monte Rossa
    Cabochon Fuoriserie N. 024 Franciacorta Metodo Classico Brut DOCG

    Piemonte

    Braida
    2020 Bricco Dell’Uccellone Barbera D’asti DOCG

    Conterno Fantino
    2019 Castelletto “Vigna Pressenda” Barolo DOCG

    Domenico Clerico
    2019 Ginestra Ciabot Mentin Barolo DOCG

    G.d. Vajra
    2019 Bricco Delle Viole Barolo DOCG

    Poderi Luigi Einaudi
    2020 Barbaresco DOCG

    Sardegna

    Attilio Contini
    1997 Vernaccia Di Oristano Riserva DOC

    Cantina Santadi
    Festa Norìa

    Sicilia

    Jamin Underwaterwines
    1980 Marsala Vergine Riserva Secco Doc Vintage 1980 Marsala DOP

    Toscana

    Duemani
    2020 Suisassi Costa Toscana IGP

    Il Marroneto
    2018 Selezione Madonna Delle Grazie Brunello Di Montalcino DOCG

    Ornellaia
    2020 Bolgheri Superiore DOC

    Tua Rita
    2020 Redigaffi Toscana Merlot IGT

    Vecchie Terre Di Montefili
    2019 Vigna Vecchia Toscana IGT

    Trentino

    Maso Martis
    2018 Monsieur Martis Trento Millesimato Rosè Brut DOC

    Valle d’Aosta

    Rosset Terroir
    2020 Chardonnay 770 Valle D’Aosta DOC

    Veneto

    Bertani
    2013 Amarone Della Valpolicella Classico DOCG

    Carlo Ferragù
    2016 Amarone Della Valpolicella DOCG

    De Buris
    2011 De Buris Amarone Della Valpolicella Riserva Classico DOCG

    Scriani
    2008 Twenty – 20° Anniversary Verona Rosso IGT

    Francia

    CHAMPAGNE ENCRY
    2012 Champagne Millesimato Le Mesnil Sur Oger Blanc De Blancs Grand Cru

    Svezia

    CANTINE BLAXSTA
    S.A. Mulled Apple Spice

    Cipro E
    KFRASEIS
    2021 Madari Hills Collection Xinisteri

    Merano Winefestival 2023: i vincitori del The WineHunter, area Food della manifestazione, foto di Carol Agostini
    Merano Winefestival 2023: i vincitori del The WineHunter, area Food della manifestazione, foto di Carol Agostini

    CATEGORIA BEER

    Umbria

    Mastri Birrai Umbri
    Cacao Porter

    Giancarlo De Rosa e Carol Agostini a merano WineFestival 2023, foto dell'autrice
    Giancarlo De Rosa e Carol Agostini a merano WineFestival 2023, foto dell’autrice

    CATEGORIA FOOD

    Abruzzo

    Ursini
    Sugo Al Baccala’

    Alto Adige – Südtirol

    Apicoltura Apis Aurum
    Metessig

    Campania

    Hera Nei Campi
    Riso Magnum

    Raffaele Caldarelli Pasticciere
    Panettone Bianca

    Emilia-Romagna

    Acetaia La Bonissima
    Aceto Balsamico Di Modena IGP

    Bottega Da Re
    Passata Di Pomodorini Datterini Con Aglio E Basilico

    Fratelli Pelizziari Prosciutti
    Fiocco Di Prosciutto Con Cotenna

    Il Vascello Del Monsignore
    Balsamico Il Principe Nero – Invecchiato 25 Anni

    Up Stream Italiana
    Upstream Baffa Royal

    Lombardia

    Calvisius Caviar
    Calvisius Beluga Royal

    Marche

    Apicoltura Colibazzi Filippo
    Miele Di Castagno

    La Pasta Di Aldo
    Tagliatelle

    Molise

    Il Nido Del Pettirosso
    Crema Di Peperoni E Zenzero

    Sardegna

    Accademia Olearia
    Gran Riserva Giuseppe Fois Fruttato Verde

    Toscana

    Noalya Cioccolato Coltivato
    Crema Spalmabile Alla Nocciola 55% Senza Latte

    Slitti Experience
    Crema Da Spalmare Riccosa – 250g

    Trentino

    Black Sheep Pasticceria Di Alta Qualità Bio, Raw E Vegan
    Green Raw Energy

    Fratelli Corrà
    Speck All’Origano

    Umbria

    Tartufi Bianconi
    Salsa Di Fegatini

    Veneto

    Fontanabio
    Mostarda Di Fragole Biologica

    Frantoio Bonamini
    Vert De Vertes

    La Casearia Carpenedo
    Blugins

    Pasticceria Giotto Oltre La Dolcezza
    Panettone Mela Cannella E Spezie

    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini
    Guido Invernizzi e il Professore Luigi Moio Cantina Quintodecimo, foto di Carol Agostini

    CATEGORIA SPIRITS

    Abruzzo

    Scuppoz Liquori
    Amaro Del Fondatore Scuppoz Con Brandy Invecchiato

    Dipartimento del Gers, regione dell’Occitania

    Cuspid Selections
    Cuspid Spirits – Bas Armagnac 1986

    Friuli-Venezia Giulia

    Nonino Distillatori
    Nonino Gran Riserva Acquavite D’uva Monovitigno® Merlot Aged 12 Years

    Toscana

    Nannoni Grappe
    Grappa Riserva Di Brunello 10 Anni

    Merano WineFestival 2023, Cantina IoMazzucato, foto di Carol Agostini
    Merano WineFestival 2023, Cantina IoMazzucato, foto di Carol Agostini

    DOLCISSIMO

    Alto Adige

    Schreckbichl – Colterenzio
    2019
    Cathus
    Vigneti Delle Dolomiti
    Weinberg Dolomiten
    Passito IGT

    Italia
    Donnafugata
    2021 Ben Ryè
    Pantelleria
    DOC

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  • Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023

    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023

    L’e-commerce di Birrificio del Ducato si arricchisce con i marchi Duvel, Chouffe e Maredsous, diventando una piattaforma multi-brand.

    Redazione – Carol Agostini

    Una novità assoluta:nel carrello del webshop di Birrificio del Ducato, oltre alle etichette della gamma brassicola di Soragna, da ora èpossibile inserire anche i prodotti del gruppo belga Duvel Moortgat. Chouffe, Duvel e Maredsous,comodamente a casa con un click Soragna, 19 ottobre è il grande giorno: l’e-commerce di Birrificio del Ducato diventa una piattaforma multi-brand, raggiungibile al seguente link: https://www.birrificiodelducato.it/shop/

    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa
    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa

    Un modo comodo, pratico e veloce per acquistare la ricca selezione di birre del Gruppo Duvel Moortgat, così da ricevervele e gustarle comodamente a casa.

    I marchi che fanno compagnia alle etichette del birrificio di Soragna, sono quelli già distribuiti dalle sue reti commerciali HORECA e GDO, ossia Duvel, Chouffee Maredsous. Una grande novità poiché, per la prima volta in Italia, si può accedere e usufruire di una piattaforma ufficiale dedicata alla vendita online dei prodotti del Gruppo Duvel Moortgat.

    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa
    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa

    In aggiunta alle birre della gamma Duvel, Duvel Classica e Duvel 666, della linea Chouffe,La Chouffe, Mc Chouffe, Houblon Chouffe, Cherry Chouffe e Chouffe Blanche, e Maredsous, Maredsous Blonde, sono disponibili anche calici brandizzati e divertenti gadget, così da vivere un’esperienza totale di gusto tra i sapori della tradizione brassicola belga. Le novità non sono ancora finite!

    Anche il pack dedicato alle spedizioni ha avuto un restyling, sia nella grafica sia nel contenuto.Nel primo caso, ogni facciata raffigura l’immagine iconica e rappresentativa di ciascuno dei quattro brand presenti sull’e-commerce. Per quanto riguarda il contenuto, è stato ridotto da 12 a 6 referenze, ma con la possibilità di comporreil pack a proprio piacimento in multipli di 6 senza minimi d’ordine imposti per ciascuna referenza.

    Insomma, da oggi potrete ricevere alcune delle più classiche birre del Belgio a casa in un click… ovviamente assieme alle etichette del Birrificio del Ducato, il birrificio italiano più premiato al mondo.

    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa
    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa

    Birrificio del Ducato

    Nel 2007 a Roncole Verdi di Busseto (Pr), il paese natale di Giuseppe Verdi,si aprono le porte del Birrificio del Ducato. Un’importante realtà che ha saputo valorizzare al meglio la lunga tradizione territoriale della provincia di Parma, tanto da classificarsi, nel giro di pochi anni, come il Birrificio italiano più premiato al mondo con oltre 100 riconoscimenti.

    Notevoli risultati ottenuti grazie a una ricerca scrupolosa di materie prime, ‘ingredienti’ che si intrecciano a una lavorazione rispettosa che porta alla produzione di birre invitanti, equilibrate e piacevoli da bere, frutto anche di metodi all’avanguardia ediun sistema automatizzato.In più, Birrificio del Ducato si avvale di un laboratorio interno che esegue analisi microbiologiche, chimiche e sensoriali, oltre alla decisione di non filtrare o pastorizzare le birre per preservare le caratteristiche organolettiche delle materie prime.

    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa
    Birrificio del Ducato e la nuova rinascita multi-brand 2023, foto da comunicato stampa

    Premi e riconoscimenti

    Come la doppia vincita a Birrificio dell’Anno nel 2010 e nel 2011 –hanno incrementato la fama del Birrificio che, da sempre, ha l’obiettivo dell’alta qualità. Fortedel suo valore e dopo l’apertura della nuova sede a Soragna, nel 2016 la famiglia belga Moortgat acquisisce il 35% delle quote, nel 2018 il 70% e, nel 2020, il 100%.

    Oggi, Birrificio del Ducato si collocata trale realtà brassicole le cui birre risultano essere le più richieste dal mercato italiano, dal mercato internazionale e dai beerlovers.

    DuvelMoortgat

    Quella della famiglia Moortgat è una lunga storia, iniziata nel 1871 per mano di Jan-Leonard Moortgate della moglie, quando crearono il loro birrificio a Puurs-Sint-Amands, in Belgio. L’attività, successivamente, passò ai figli Albert e Victorche contribuirono in maniera consistente a produrre la birra oltre a darle il nome.

    Dopo la Prima Guerra Mondiale, proprio Albert Moortgat produsse una birra seguendo l’amato ‘stileinglese’, chiamandola, per celebrare la fine del conflitto bellico, Victory Ale.

    Si narra che assaggiando la birra, un amico di famiglia, abbia commentato: “Questa è un vero Diavolo (Duvel)”. Un’affermazione forte ma avvincente, tanto da utilizzare dal 1923 il nome Duvel sulle etichette. Oggi, con la quarta generazione della famiglia Moortgat al comando, le birre Duvel Moortgat sono riconosciute a livello internazionale come standard perle birre speciali rifermentate in bottiglia e sono sinonimo di qualità ed eccellenza, frutto di attente selezioni delle materie prime pure e dell’utilizzo dello stesso ceppo di lievito dal 1918.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito birrificio: https://www.birrificiodelducato.it/

    Sito Ufficio stampa: https://rossiebianchi.com/

    Siti partners articolo: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/