Categoria: Appuntamenti

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  • VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    Lanuvio celebra le eccellenze enogastronomiche e culturali: il successo della prima edizione del progetto “VerriGud Morning Lanuvio”

    di Carol Agostini

    Sabato 23, Lanuvio è stata protagonista della prima edizione del progetto “VerriGud Morning Lanuvio”, un evento che ha unito degustazioni, cultura e tradizione grazie alla partecipazione di straordinarie realtà italiane. L’iniziativa ha offerto un viaggio tra sapori autentici e storie di aziende che incarnano l’eccellenza del made in Italy.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell’autrice

    Tenuta Borgolano: biodiversità e sostenibilità nel cuore dell’Oltrepò Pavese

    Con i suoi 30 ettari di terreno nella provincia di Pavia, la Tenuta Borgolano si distingue per la viticoltura sostenibile e l’impegno nella valorizzazione della biodiversità. Fondata da Donatella Quaroni nel 1992, produce circa 100.000 bottiglie all’anno, distribuite in Italia e all’estero. Tra i vini di spicco, uno dei rossi della tenuta simboleggia il legame con il territorio e la qualità produttiva.

    Salumificio Gran Varzi: l’autenticità del Salame di Varzi DOP

    Il Salame di Varzi DOP Gran Varzi si distingue per la complessità sensoriale e il richiamo alla tradizione. Con profumi di carne stagionata e note vegetali, il salumificio celebra il patrimonio gastronomico locale con prodotti artigianali dal carattere unico.

    I Mandriani Carni: tre generazioni di tradizione e qualità

    Con un nuovo stabilimento che unisce tecnologia avanzata e lavorazione artigianale, I Mandriani si impone come eccellenza nella trasformazione delle carni. I prodotti sono naturalmente privi di glutine e lattosio, rappresentando un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

    Sughi Vestalia: il sapore del “sugo del nonno” in un barattolo

    Nata nel 2020, durante la pandemia, l’azienda Vestalia si dedica alla produzione di sughi artigianali. Fondata da Roberto Guarino e Luca Chiaese, punta a portare il gusto della tradizione direttamente nelle case, con ricette autentiche e packaging che valorizza la qualità.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo
     VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo

    La Golosa di Maurizio Curi: il trionfo dell’artigianalità

    L’azienda agricola La Golosa si distingue per l’assenza di additivi chimici nei suoi prodotti, lavorati rigorosamente a mano. Tra le eccellenze spiccano le Mele Rosa, recuperate grazie all’impegno della Comunità Montana dei Sibillini, simbolo del legame tra tradizione e innovazione.

    Milletti Funghi: tecnologia e natura nei Castelli Romani

    Dal 1978, l’azienda agricola Milletti Funghi produce funghi naturali e nutrienti. Grazie a impianti tecnologici avanzati, garantisce elevati standard qualitativi, offrendo alimenti ricchi di proteine, vitamine e minerali.

    Mancini Pastificio Agricolo: dalla tradizione agricola alla pasta di qualità

    Nelle Marche, il Pastificio Mancini utilizza esclusivamente il grano dei propri campi per creare una pasta trafilata al bronzo e essiccata a bassa temperatura. Con una storia familiare che inizia nel 1938, rappresenta un esempio di unione tra tradizione e innovazione.

    Pura Crocus: lo zafferano biologico della Val d’Orcia

    Specializzata nella produzione di zafferano biologico, l’azienda Pura Crocus si distingue per la qualità dei suoi prodotti, tra cui miele e tisane aromatizzate, tutti rigorosamente privi di additivi artificiali.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto da pexel
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto da pexel

    La Meridiana Resort: ospitalità tra Roma e il mare

    Il Resort La Meridiana a Lanuvio è una cornice ideale per eventi, cerimonie e soggiorni rilassanti. Tra piscina, ristorante e camere raffinate, offre un’esperienza di charme in sintonia con la natura circostante.

    Tenuta Pantanacci: storia e natura nel cuore del Lazio

    La Tenuta Pantanacci affonda le radici nel passato di Lanuvio, con resti archeologici e tradizioni legate a riti propiziatori. Le visite guidate offrono un’immersione nella storia, tra rovine millenarie e passeggiate a cavallo.

    Petra Marzia Vini: tradizione e passione campana

    Nel Vallo di Lauro, l’azienda vinicola Petra Marzia produce vini che celebrano il territorio campano. Tra i prodotti spiccano il Taurasi DOCG Riserva “Parlami” e il bianco “Ramia” Fiano, frutto di una filosofia artigianale che unisce tradizione e modernità.

    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell'autrice
    VerriGud Morning Lanuvio novembre 2024, giorno esclusivo, foto dell’autrice

    La prima edizione di “VerriGud Morning Lanuvio” ha offerto un’occasione unica per scoprire e valorizzare queste eccellenze, testimoniando il ricco patrimonio enogastronomico e culturale che rende l’Italia unica nel mondo.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito di riferimento: http://www.casaledellamandria.it/

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.papillae.it/

  • Sparkle Day 2025 i vini premiati, trionfante giorno

    Sparkle Day 2025 i vini premiati, trionfante giorno

    SABATO 30 NOVEMBRE 2024 LA PRESENTAZIONE E LA GRANDE DEGUSTAZIONE PRESSO THE WESTIN EXCELSIOR HOTEL DI ROMA SPARKLE 2025: 87 I VINI PREMIATI CON LE “5 SFERE” DALLA VENTITREESIMA EDIZIONE DELLA GUIDA AI MIGLIORI VINI SPUMANTI SECCHI ITALIANI LA REGIONE PIÙ PREMIATA È LA LOMBARDIA (33) SEGUONO IL TRENTINO (19) E IL VENETO (16)

    redazione Carol Agostini

    Andrà in scena a Roma, sabato 30 novembre 2024, la presentazione di Sparkle 2025, 23esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla storica rivista di enogastronomia
    Cucina & Vini. A partire dalle ore 13.30, presso il The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate con le ambite “5 sfere” 87 etichette tra le 936 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese.

    La regione più rappresentata è la Lombardia, grazie ai 33 riconoscimenti ricevuti, 29 appartenenti alla denominazione Franciacorta DOCG, 2 all’area dell’Oltrepò Pavese; a quota 19 il Trentino, con soli Trento DOC; segue, con 16 premi il Veneto, 13 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, due Lessini Durello DOC e un Asolo Prosecco Superiore DOCG; quindi Piemonte (7), Alto Adige (3), Abruzzo (3), Puglia (2), Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Sicilia con un 5 sfere.

    “Ormai i nostri assaggi sono compressi nel periodo estivo e nella prima parte dell’autunno.Anche questo è un indice dell’incremento di qualità del vino spumante italiano – afferma Francesco D’Agostino, curatore della guida Sparkle – È necessario infatti aspettare un tempo più lungo dall’imbottigliamento (nel caso dei vini realizzati con metodo Charmat) o dalla sboccatura (per il metodo classico) rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Non solo, oggi sono vini capaci di mantenere la loro qualità in bottiglia per anni. Alla fine del nostro lavoro di ricerca e selezione sentiamo l’esigenza di confrontarci con i dati, con le dichiarazioni di spumantizzazione fatte da tutti i produttori italiani e collezionate da Icqrf per ogni annata vitivinicola, dal primo agosto 2023 al 31 luglio 2024 in questo caso.

    I produttori italiani hanno spumantizzato l’equivalente di oltre un miliardo e ottanta milioni di bottiglie segnando un decremento dello 0,5%. È l’indicazione chiara di un settore in ottima salute che trova riscontro nei dati Istat di export da gennaio a luglio del 2024 che registrano un totale di un miliardo e duecentonovantasette milioni di euro, segnando una crescita del 7% sullo stesso periodo del 2023 e del 213% rispetto al 2014 (sempre gennaio-luglio).Unico neo è che quest’anno alla crescita in valore è corrisposta una crescita in volume percentualmente superiore e quindi un piccolo decremento in valore della bottiglia, oggi a 5,69 euro, lo scorso anno 5,87.” Conclude Francesco D’Agostino.

    Si partirà alle 13.30 con la presentazione dell’edizione 2025 della guida Sparkle e la relativa consegna delle ambite 5 sfere (in allegato l’elenco completo). E poi, come di consueto, alle 16 inizia la grande degustazione di bollicine italiane con l’apertura al pubblico. Un’appassionante degustazione con oltre duecento tra i migliori spumanti secchi italiani, tra quelli presenti in guida, tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale. Anche quest’anno possiamo contare sul supporto di importanti brand nazionali e internazionali che hanno scelto il nostro evento come occasione di comunicazione e promozione.

    Per la parte tecnica, un’importante conferma è la presenza consecutiva da ben 12 anni di Diam, marchio leader nella produzione di tappi tecnici in sughero presente in qualità di sponsor sin dalle prime edizioni del nostro evento. E poi la parte food che registra la quinta partecipazione di una grande famiglia dell’industria alimentare italiana di qualità. Parliamo di Antica Pasticceria Muzzi dal 1795, l’azienda dolciaria umbra leader nella produzione della pasticceria delle ricorrenze e non solo. Quest’anno, si unisce alla squadra di SparkleDay un altro noto marchio del made in Italy, parliamo di Caffè Toraldo, la storica torrefazione di Napoli che dal 1968 porta l’espresso napoletano in tutto il mondo.

    Tutte le info su come partecipare ed elenco delle aziende presenti in aggiornamento su www.cucinaevini.it. La guida Sparkle 2025 è in vendita sul sito www.shop.cucinaevini.it.

    GUIDA SPARKLE 2025
    Presentazione riservata alla stampa e agli addetti ai lavori
    Sabato 30 novembre 2024, ore 13.30
    The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma
    In vendita su www.shop.cucinaevini.it.
    SPARKLEDAY
    Sabato 30 novembre 2024, dalle ore 16.00 alle 22.00
    The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma
    Costo ingresso € 30,00 (sono inclusi calice e sacca porta bicchiere)
    info@cucinaevini.it, 0698872584
    Biglietteria on line: www.shop.cucinaevini.it
    Riduzione sommelier: € 20 presentando la tessera associativa in biglietteria il giorno dell’evento.
    Operatori: richiedere accredito scrivendo a: eventi@cucinaevini.it

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

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  • Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024

    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024

    Merano WineFestival 2024, nuove scoperte vinicole e tanti assaggi

    di Adriano Guerri

     

    A Merano in occasione dell’evento enogastronomico glamour più atteso dell’anno, Merano WineFestival, svoltosi dall’ 8 al 12 novembre 2024, come consuetudine nei suggestivi saloni del Kurhaus, ho partecipato ad alcune masterclass che sono state organizzate al prospiciente Hotel Therme. Quella in descrizione riguarda una perla enologica dell’Alto Adige “ Schiava non per scelta! – DNA Schiava“.

    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell'autore, Il Kurhaus visto dal Ponte che attraversa il Passirio
    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell’autore, Il Kurhaus visto dal Ponte che attraversa il Passirio

    La masterclass è stata magistralmente curata da Riccardo Polo e Hartmann Dona’.
    La varietà Schiava è considerata una varietà autoctona dell’Alto Adige, qui ha trovato condizioni pedoclimatiche propizie e viene allevata sin dal Cinquecento. Capace di dare origine a vini espressivi e di grande piacevolezza di beva, tuttavia, viene allevato anche in Trentino, Veneto e Lombardia. Il suo baricentro è tra il Lago di Caldaro e Merano.

    L’etimologia del termine viene ipotizzato che derivi dal latino, dal quale la vite veniva legata ad un supporto. Nota anche come Vernatsch o Trollinger nel sud della Germania. Dopo un periodo poco felice per questo singolare vitigno, da qualche anno a questa parte è stato riscoperto e ha avuto la valorizzazione e considerazione che merita.

    Discende dal Pinot Nero ed è genitore sia del Lagrein sia del Marzemino . Quattro sono le varietà tra le più diffuse: Schiava Nera, Schiava Gentile, Schiava Grossa e Schiava Grigia con caratteristiche ampelografiche diverse. Un vino molto apprezzato in gioventù, tuttavia, è molto piacevole anche con qualche anno in più sulle spalle.

    A tavola è il vino ideale a tutto pasto, si abbina bene con salumi, soprattutto lo speck, canederli, secondi piatti a base di carne bianca, zuppe e formaggi semi stagionati, io da toscano, lo vedo bene anche con cacciucco alla livornese.

    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell'autore, Riccardo Polo e Hartmann Dona'
    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell’autore, Riccardo Polo e Hartmann Dona’

    Ecco i vini degustati a Merano

    Fliederhof Gran Marie Sankt Magdalener Klassisch Alto Adige Doc 2022 Fliederhof – Bellissimo color rosso rubino intenso e trasparente, al naso sprigiona sentori di ciclamino, lampone, mora e ribes, il sorso è fresco, saporito, armonioso e leggiadro.
    Sito di riferimento: www.fliederhof.it

    Upupa Vigneti Dolomiti Igt 2021 Martin Abraham – Rosso rubino brillante, al naso emana sentori di rosa, fragola, lampone, ciliegia e mirtillo, al palato è setoso, vibrante, fine e persistente.
    Sito di riferimento: www.weingutabram.it

    Arena 2021 Alto Adige Doc Tenuta Oberstein – Joachim Wolf – Rosso rubino trasparente, al naso giungono sentori di violetta, ciliegia, frutti di bosco e mandorla, al gusto è avvolgente, coerente e accattivante.
    Sito di riferimento: www.oberstein.it

    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell'autore, i vini in degustazione
    Merano autentico paese di assaggi vinicoli 2024, foto dell’autore, i vini in degustazione

    Sea Kalterersee Klassisch 2018 Andi Soelva – Rosso rubino con riflessi che virano sul granato, sviluppa note di viola, ciliegia, lampone, pepe nero e liquirizia, al palato è pieno ed appagante con tannini setosi e un finale lungo e saporito.
    Sito di riferimento:www.andisoelva.com

    Der Pfannenstiel Alto Adige Doc Sankt Magdalener Classico 2015 Pfannenstiel – Rosso rubino con sfumature granato, al naso rimanda sentori di mammola, ciliegia matura, pepe, mandorla e spezie dolci, il sorso è avvolgente, appagante e incredibilmente persistente.
    Sito di riferimento: www.pfannenstielhof.it

    Dona’ Rouge 2011 Mitterberg Igt Hartmann Donà – Rosso granato intenso, trasparente e consistente, all’olfatto arrivano sentori di confettura di marasche, pepe, ginger, noce moscata e eucalipto, al palato è rotondo e di buona corrispondenza gusto-olfattiva, lungo e duraturo.
    Sito di riferimento: www.hartmanndona.it

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    siti di riferimento: https://meranowinefestival.com/

    Blog autore: https://cloudwine9.com/

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  • Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare

    Gambero Rosso e il Consorzio Vini Toscana uniti in un evento di territorio

    Di Cristina Santini

     

    Nel mese di ottobre, il Gambero Rosso e il Consorzio Vino Toscana hanno ospitato un evento per celebrare i vini IGT Toscana, i Supertuscan, una categoria di cui si parla molto da oltre 30 anni, ma che aveva già segnato il rinnovamento del vino italiano nei primi anni ’70.
    Durante la degustazione tenutosi presso l’Academy di Roma, Marco Sabellico del Gambero Rosso ha presentato e discusso 23 etichette di vino. Al suo fianco Stefano Campatelli, Direttore di uno dei più grandi consorzi vitivinicoli italiani, ha condiviso la visione del consorzio per il futuro e le sue importanti potenzialità di crescita.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    “Il Consorzio Vino Toscano IGT ha una lunga storia, ma è un’impresa relativamente giovane”, afferma il Direttore. “Se la denominazione IGT Toscana è nata oltre 30 anni fa, poco è stato fatto per promuoverla e non c’era praticamente nessun consorzio attivo a rappresentare i produttori. Tuttavia, negli ultimi tre anni, abbiamo lavorato duramente per riunire tutti i produttori e capitalizzare davvero questa indicazione geografica, poiché crediamo fermamente che il nome Toscana meriti di essere celebrato al meglio”.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina SantiniToscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    La denominazione Indicazione Geografica offre una flessibilità significativamente maggiore rispetto alla classificazione di Denominazione di Origine Controllata (DOC). I produttori possono lavorare con uno qualsiasi dei 97 vitigni autorizzati nella regione, ad eccezione dei vini spumanti. Ciò nondimeno, è stata presentata al Ministero una modifica al disciplinare di produzione e si spera che entro l’annata 2025 saranno consentiti sia il metodo Martinotti che quello Classico.

    Il Consorzio Vino Toscano ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con Decreto n. 423141 del 21 agosto 2023. Questo importante traguardo segna il completamento con successo del progetto di rinnovamento avviato nel 2019, in concomitanza con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi.
    Se tutto ciò che è stato raggiunto finora è un punto di partenza, di pari importanza è la realizzazione di iniziative promozionali per aumentare ulteriormente la conoscenza e l’apprezzamento dei vini Toscana IGT sia a livello nazionale che globale. Si tratta di un nuovo ruolo per il Consorzio, che andrà ad integrare le già consistenti responsabilità di gestione, tutela e promozione dei vini Toscana IGT.

    Facciamo chiarezza. Per essere riconosciuto dal MASAF, un Consorzio deve rappresentare almeno il 35% dei produttori e il 51% della produzione della Denominazione o Indicazione Geografica Protetta che intende tutelare. Il Consorzio Vino Toscana supera significativamente questi requisiti, rappresentando oltre il 39,5% dei produttori e più del 58% della produzione.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    La Toscana IGT comprende l’intera Regione, con oltre 1.500 aziende imbottigliatrici, un numero molto significativo. Una realtà, con oltre 13.000 ettari vitati e una produzione media annua di quasi 100 milioni di bottiglie ripartita in vini rossi 77%, vini bianchi 18%, vini rosati 5%. Per cui è quasi diventato obbligatorio considerare seriamente le strategie di crescita. Il rendimento degli Igt supera i 495 milioni di euro, con una ripartizione del 31% sul mercato italiano e il 69% verso l’export. Sensibile l’evoluzione delle vendite estere negli ultimi 10 anni, con un +126%. I principali mercati esteri sono l’Europa (46%), gli Stati Uniti (33%) e l’Asia (6%). Il restante 15% è distribuito su tutte le altre aree geografiche.

    Nel 1992 è stato istituito il sistema dei vini IGT, che ha finalmente previsto una denominazione formale. Tuttavia, molti di questi vini iconici sono stati creati prima di questa data. Ad esempio, il Sassicaia di Incisa della Rocchetta, così come la lunga serie di vini “Supertuscan” di produttori come Antinori, si erano già distinti utilizzando vitigni internazionali come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Syrah. Questi erano gli unici vitigni dell’epoca in grado di attrarre costantemente il mercato internazionale e di godere di un prestigio diffuso. Di conseguenza, le cantine di tutta Italia hanno iniziato a piantare queste stesse varietà nello stesso periodo, anche prima che entrasse in vigore la classificazione formale IGT.

    Comunque, qualcuno non si rassegnava a vedere il declino del vero Sangiovese di Montalcino – quello con la buccia spessa e i grappoli piccoli. La ricostruzione viticola e la nascita dei vari cloni di Sangiovese è una storia recente; negli anni ’70, nessuno sapeva cosa significasse. Solo negli anni successivi si è cominciato a lavorare seriamente sul Sangiovese, ma ci sono voluti più di dieci anni per produrre vini di rilievo.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    Degustazione 23 Etichette Igt Toscana
    Questa masterclass è una delle prime del suo genere nelle attività di promozione regionale e i vini presentati questa serata rappresentano la diversità e il potenziale di questa denominazione: diversi vitigni, stili diversi e abbondanti possibilità.

    Data la qualità costantemente elevata dell’intera gamma, condividerò solo le mie impressioni più significative. Poiché non mi piace assegnare punteggi e non esiste una classifica personale, le note di degustazione saranno presentate in ordine numerico di servizio. Complessivamente, i vini mostrano una gamma di sapori espressivi, alcuni dei quali sono più tenui e meno impattanti di altri. In alcuni casi, il frutto è messo in ombra dall’uso del legno, mentre in altri i vini sono vere gemme vitivinicole, dei capolavori.

    1. Quattro chiacchiere a oltrepoggio, Chardonnay 2022, Colognole in Pontassieve. Azienda della famiglia dei Conti Spalletti Trivelli, proprietaria da oltre 150 anni della moltitudine di case coloniche al suo interno che oggi prende il nome di Country Wine Estate Colognole. Il vigneto si trova a 330 metri di altitudine a La Rufina, una zona situata nei pressi di Firenze.
    Fermentazione malolattica svolta, maturazione per un quarto in acciaio e il resto in barrique. Dopo un lungo periodo di invecchiamento in bottiglia, il vino mostra un bouquet di frutta a polpa bianca, acidità tonificante, tannini setosi, freschezza, mineralità e note di nocciole e pepe bianco. Al palato, offre un’esperienza di beva lunga, ampia ed espansiva.

    2. Acciaiolo 2020 Cabernet Sauvignon, Castello di Albola in Radda in Chianti, appartenuta alle più nobili famiglie della Toscana, oggi di proprietà della Famiglia Zonin.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    3. Farnito 2019 Cabernet Sauvignon, Carpineto.
    Acclamata a livello internazionale, la Cantina è stata fondata da due enologi concentrati sulla produzione di vini per l’esportazione. Giunta alla seconda generazione di viticoltori, attualmente possiede 220 ettari di vigneti nelle zone più prestigiose della Toscana, tra cui Montalcino, Montepulciano e Chianti e produce 3,5 milioni di bottiglie all’anno.
    Il vino presenta un’intensa ricerca di austerità, con un importante carattere tannico che contribuisce a una struttura piena, ricca e verticale. Il colore è nitido e molto pulito, con sfumature viola decise e note erbacee tipiche del vitigno, oltre a sentori di sottobosco. La complessità aromatica è data dall’utilizzo di botti di diverse dimensioni, tra cui grandi botti, tonneau e piccole botti di secondo passaggio.

    4. Olmaia 2018, Cabernet Sauvignon, Tenuta Col d’Orcia in Montalcino, un’oasi biologica ed ora biodinamica appartenente alla Famiglia Marone Cinzano.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    5. Arcanum 2019, Cabernet Franc, Tenuta di Arceno.
    Situata nella parte meridionale del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, la tenuta, di proprietà di un’influente famiglia americana, oggi produce vini eccellenti. Questo grazie al coinvolgimento di giovani enologi italiani che lavorano a fianco della consulente francese Pierre Seillan, su terreni argillosi.
    Il vino mostra note di liquirizia, erba tagliata e prugna, mantenendo una tensione piacevolmente acida e una grande eleganza. Sebbene manchi del carattere vegetale tipico dell’uva, l’uso sapiente del legno, dell’invecchiamento e della macerazione da parte dell’enologo ha prodotto un vino di impressionante profondità, morbidezza e raffinatezza. La qualità sapida è ben integrata, mai prepotente, e la freschezza è splendidamente bilanciata in tutto.

    6. Vas 2019 Merlot, Villa a Sesta in Castelnuovo Berardenga.

    7. Guardiavigna 2019 Cabernet Franc biologico e biodinamico, Podere Forte, nella regione della Val d’Orcia, a Castiglione d’Orcia.
    500 ettari allevati su un terreno scistoso vitale con una presenza di argilla, di proprietà dell’imprenditore milanese Pasquale Forte dove uomini, piante e animali coesistono armoniosamente, rendendo il tutto autosufficiente e sostenibile. I vini maturano in legni nuovi, soprattutto in tonneaux al posto delle barrique.
    Questo vino offre un intenso aroma di ciliegia e frutti rossi, con un carattere fresco e raffinato e un colore non troppo forte. L’espressione complessiva è di eleganza e finezza, con un risultato eccellente. I tannini sono fini e setosi, con note di cacao. Succoso e carnoso al palato, dona una sensazione morbida e avvolgente, raffinata.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    8. Auritea 2018 Cabernet Franc in biologico, Tenuta Podernovo appartenente alla Famiglia Lunelli, nel comune di Terricciola, all’interno della pregiata ed emergente zona vinicola delle colline pisane, a pochi km dalla costa toscana.

    9. Fsm 2019 Merlot, Castello Vicchiomaggio di John e Paola Matta in Greve in Chianti.

    10. Oreno 2022 45% Merlot, 40% Cab. Sauvignon, 10% Cab. Franc, 5% Petit Verdot, Tenuta Sette Ponti in Castiglion Fibocchi, Arezzo. Una storia antica: dalla Casa Reale Savoia-Aosta alla Famiglia Moretti Cuseri.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    11. Prima Pietra 2021 50% Merlot, 35% Cab. Sauvignon, 15% Cab. Franc, Tenuta Prima Pietra.
    Situato a nord di Bolgheri a Riparbella, questo resort di prim’ordine si estende su ben 200 ettari, di cui 11 dedicati ai vigneti e il resto ricoperto di foresta. Ciò che distingue Prima Pietra è il suo vigneto elevato, situato a un’altitudine di 450 metri, il più alto lungo la costa toscana.
    Cecilia Leoneschi, rinomata enologa, ha creato questo vino ben bilanciato e raffinato. Esalta il frutto del Merlot, la speziatura del Cabernet Franc e sfumature di cioccolato, erba appena tagliata e bacche rosse. Il vino è prodotto con un uso giudizioso di rovere di qualità, parte del quale è nuovo. Nel complesso, questo è un vino delizioso e armonioso da gustare.

    12. Ghiaie della Furba 2020, 40% Cab. Sauvignon, 25% Merlot, 35% Syrah, Tenuta di Capezzana in Carmignano della Famiglia Contini Bonacossi.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    13. Monteti 2019, 55% Petit Verdot, 25% Cab. Sauvignon, 20% Cab. Franc, Tenuta Monteti della Famiglia Baratta.
    Questa storica dimora, adagiata sulle colline della Maremma meridionale nei pressi di Capalbio, custodisce 30 ettari circondati da vasti boschi e accarezzati dalle dolci brezze che lambiscono l’intera valle.
    Naso accattivante in un mix di fresche note mediterranee, sentori di erbe selvatiche, muschio e un sottile carattere salino che riflette la sua posizione vicina al mare. Un delicato carattere speziato e la maturazione in un mix di botti di rovere francese nuove e usate conferiscono complessità. I ​​tannini sono maturi e vellutati, sostenendo un finale lungo e generoso che smentisce il suo contenuto alcolico del 14,5%. Un vino straordinariamente profondo e ricco.

    14. Banditaccia 2023, Ciliegiolo, Le Rogaie in Magliano in Toscana.

    15. Il Poderone 2021, Ciliegiolo di anfora, Terre dell’Etruria.
    Questa è una cooperativa di 3.660 aziende agricole associate, rappresentando la più importante realtà imprenditoriale del settore agricolo in Toscana. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo, conta 70 soci con circa 100 ettari vitati che conferiscono tutta la loro uva all’unica cantina della cooperativa, situata a Magliano (GR) e nota come Poderone.
    L’esperienza è estremamente gradevole e intensa, con un bouquet che si avvicina a sottili note affumicate e a una speziatura emergente, piuttosto che al caratteristico aroma di ciliegia. Entra nel palato in modo fluido e aggraziato, con un carattere fresco e un piacevole contrasto saporito prolunga il sorso sottolineando la bevibilità disarmantemente facile del vino. Energia gustativa da vendere.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    16. Il Legato 2020, Mammolo, Azienda Agricola Cincinelli posizionata nel territorio del Chianti, sulle colline che sovrastano la città di Capolona, piccolo paese a poca distanza da Arezzo.

    Questa varietà storica e tradizionale di uva, un tempo utilizzata come componente complementare nei blend di Montepulciano, è ora vinificata da sola, producendo un vino di notevole freschezza. Ha un livello moderato di antociani, che forniscono colore, ed è fermentato in vasche di acciaio prima di invecchiare per un anno in grandi botti di rovere francese.
    Presenta note di frutto, spezie ed erbe aromatiche, con un piacevole bilanciamento di dolcezza e acidità data dal balsamico. Al palato è ampio, elegante e delicato, con sentori di more, mirtilli neri e uvetta. Un’interessante interpretazione del vitigno.

    17. Giramonte 2021, Merlot, Sangiovese, Marchesi Frescobaldi in Castiglioni.

    18. Concerto 2021, 80% Sangiovese, 20% Cab. Sauvignon, Castello di Fonterutoli in Castellina in Chianti della Famiglia Mazzei.

    19. Modus 2020 55% Merlot, 20% Sangiovese, 25% Cab. Sauvignon, Ruffino 1877 prodotto nella Tenuta di Poggio Casciano, cuore pulsante dell’Azienda. Della Famiglia Folonari in partnership con Icon Estates, nota realtà californiana di proprietà dell’azienda statunitense Constellation Brands.

    20. Balifico 2020 65% Sangiovese, 35% Cab. Sauvignon, Castello di Volpaia in Radda in Chianti.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    21. Isacco 2020 50% Teroldego, 50% Merlot, Tenuta Matteraia in Vicchio, nel cuore delle campagne del Mugello.

    22. Badesco 2019, 60% Sangiovese, 20% Merlot, 20% Cab. Sauvignon, Bonacchi in Quarrata vicino Pistoia.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    23. Solengo 2019, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot e Sangiovese, Tenuta di Argiano, all’epoca della Famiglia Marone Cinzano, oggi nelle mani dell’imprenditore Bernardino Sani.

    Il grande Supertuscan, l’eredità di G. Tachis per Montalcino, è un vino di potenza e longevità. Il legno è perfettamente integrato con il frutto, dando vita a un carattere fresco e vibrante. Note di confettura di amarene e foglie di peperone si mescolano a sentori di tabacco. Al palato, i tannini saporiti regalano una struttura potente ma elegante. Il naso è sorprendentemente ricco, raffinato e armonioso: non un singolo elemento è fuori posto. I tannini setosi creano un equilibrio meraviglioso e un’esperienza straordinariamente bevibile.

    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi:

    Uovo morbido, Cavolo nero e Alici
    Funghi, Topinambur e Castagne
    Trippa, Fegatini, Cannellini e Olive
    Ravioli di Cinghiale, salsa verde e fonduta di Pecorino

    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi, articolo: Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini
    Abbinamenti con i meravigliosi piatti colorati dello Chef Marco Brioschi, articolo: Toscana IGT 2024: un patrimonio da preservare e valorizzare, foto di Cristina Santini

     

    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Siti di riferimento: http://www.consorziovinotoscana.it/

  • Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione

    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione

    Merano WineFestival 2024: Inizia la 33^ Edizione del Salone Enogastronomico tra Eccellenze, Premi e Riflessioni sul Futuro

    di Carol Agostini

    Domani, venerdì 8 novembre, la città di Merano accoglie l’inizio della 33ª edizione del Merano WineFestival, uno degli eventi più attesi e raffinati del settore enogastronomico italiano e internazionale. Il festival, che proseguirà fino al 12 novembre, vedrà premi, degustazioni e incontri di approfondimento con focus sulle migliori eccellenze di vini, birre, distillati e prodotti gastronomici. Tra gli appuntamenti più importanti, l’assegnazione dei prestigiosi The WineHunter Award Platinum e delle nuove WineHunter Stars, oltre a una serie di eventi esclusivi nel suggestivo scenario del Castello Principesco.
    Inaugurazione con Premi e Novità: i The WineHunter Award Platinum e le WineHunter Stars.

    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampa
    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampa

    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampaLa cerimonia di apertura si terrà nel prestigioso Pavillon des Fleurs, dove, a partire dalle ore 17:30, sarà assegnato il The WineHunter Award Platinum, massimo riconoscimento della guida The WineHunter che premia le eccellenze enogastronomiche valutate oltre i 95 punti, suddivise nelle categorie Wine, Food, Spirits e Beer. L’evento sarà presentato da Maurizio Di Maggio, noto conduttore di Radio Monte Carlo, e vedrà la partecipazione del patron Helmuth Köcher e del giornalista Andrea Radic, che conferiranno anche cinque premi speciali a produttori distintisi per Genio, Innovazione, Conquista, Famiglia e Territorio.

    La stessa sera, il Kurhaus ospiterà una cena di gala durante la quale saranno consegnate le nuove WineHunter Stars. Sette personalità di spicco del settore riceveranno questo premio per il loro contributo all’enogastronomia italiana e internazionale. Tra i vincitori, Gianna Nannini, premiata come Wine Producer; Oscar Farinetti, che riceverà la Communicator Star per il suo contributo alla diffusione della cultura del vino; e la chef Viviana Varese, insignita del titolo di Food Star per il suo impegno e talento nella ristorazione.

    Tra i premiati anche Riccardo Cotarella come Winemaker Star, Anna Scafuri di Tg1 Economia come Wine & Food Journalist, Stefano Vitale come Wine Artist, e Valentina Bertini come miglior Wine Manager.

    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampa
    Merano WineFestival 2024: straordinaria 33^ Edizione, foto da comunicato stampa

    “Intrecci di Vite”: Le Masterclass Esclusive al Castello Principesco

    Uno degli eventi più attesi del festival è Intrecci di Vite, un ciclo di quattro masterclass organizzate in collaborazione con Liber Experience, ospitate nella cornice storica del Castello Principesco. Questi incontri, esclusivi e di alto profilo, sono pensati per approfondire la cultura vitivinicola e sono condotti da nomi illustri del settore.

    Sabato 9 novembre, alle ore 10:30, il noto imprenditore Oscar Farinetti modererà una conversazione tra Maurizio Zanella e Vittorio Moretti, rappresentanti delle celebri cantine di Franciacorta Cà del Bosco e Bellavista. Alle 16:00, l’attenzione si sposterà sul Sangiovese, protagonista del Brunello di Montalcino e di altre grandi produzioni italiane, con un confronto tra diverse interpretazioni del celebre vitigno.
    Innovazione e Sostenibilità: Il Summit Quo Vadis?

    Un’importante occasione di dibattito sul futuro del settore vitivinicolo è rappresentata dal summit Quo Vadis?, che si terrà sempre venerdì 8 novembre. Il tema centrale sarà il futuro della viticoltura, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione. Tra i relatori, personalità di spicco del mondo agricolo e vitivinicolo si confronteranno sulle sfide e le opportunità per un settore in continua evoluzione, in risposta ai cambiamenti climatici e alle nuove tendenze di consumo.

    Merano WineFestival 2023, Carol Agostini press
    Merano WineFestival 2023, Carol Agostini press

    Il Cuore del Festival: Degustazioni, Showcooking e Incontri con 440 Aziende da Tutto il Mondo

    A partire da sabato 9 e fino a lunedì 11 novembre, il Merano WineFestival entrerà nel vivo, con 330 aziende vitivinicole italiane e 110 internazionali pronte a presentare i loro prodotti a un pubblico di esperti, appassionati e professionisti del settore. Gli eventi principali avranno luogo presso il Kurhaus, che ospiterà anche la GourmetArena, uno spazio dedicato a 130 aziende di prodotti gastronomici, birre e distillati, e che vedrà una serie di showcooking, masterclass e presentazioni di nuovi prodotti.

    Tra gli eventi di punta ci sarà il bio&dynamica & more, una rassegna dedicata ai vini biologici, biodinamici, Piwi (vini da vitigni resistenti), e vini prodotti con metodi innovativi, come quelli affinati in anfore o in ambiente subacqueo. In Piazza della Rena, il Mercato della Terra Slow Food offrirà al pubblico la possibilità di conoscere e acquistare prodotti locali sostenibili.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo's Carol Agostini
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo’s Carol Agostini

    Catwalk Champagne & More: Chiusura tra le Bollicine

    Il gran finale del festival, martedì 12 novembre, sarà dedicato al Catwalk Champagne & More, un evento che celebrerà le bollicine del metodo classico. Più di 120 maison di Champagne e spumanti italiani e francesi offriranno degustazioni di alto livello, mettendo in evidenza la ricchezza delle bollicine d’autore. Sarà un’occasione unica per scoprire le migliori proposte nel panorama internazionale delle bollicine, tra cui maison rinomate e nuovi protagonisti del settore.
    Merano WineFestival: Un Evento di Respiro Internazionale tra Cultura, Business ed Eleganza

    Il Merano WineFestival, da sempre un punto di incontro per gli amanti dell’eccellenza enogastronomica, si fa quest’anno ancora più internazionale con l’introduzione di nuove iniziative come la WH Ambassador Exclusive Lounge e il WH Buyers’ Club. Questi spazi esclusivi sono stati pensati per incentivare incontri d’affari e scambi culturali tra produttori, esperti e acquirenti, consolidando Merano come una vetrina globale per i prodotti enogastronomici di alta qualità.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://meranowinefestival.com/wine/

    Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante

    A Modena il 20 e 21 ottobre 2024 ha avuto luogo la settima edizione dell’appassionante kermesse “Modena Champagne Experience”.

    Di Adriano Guerri

    All’ interno degli ampi spazi di Modenafiere è tornata la più grande manifestazione italiana dedicata esclusivamente ad una delle bollicine più note e apprezzate al mondo. I visitatori, in questa edizione hanno avuto la possibilità di presentarsi al banco d’ assaggio di ben 168 espositori, tra maison e vigneron con oltre 800 etichette in degustazione.

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    L’ evento è stato ben organizzato da Excellence srl SIDI, prestigiosa società che raduna 21 importatori e distributori di vino italiani. Gli espositori sono stati divisi in cinque zone e con colori diversi: Maison Classiche, Montagne de Reims, Côte des Bar, Côte des Blancs e Vallée de la Marne. Molti Champagne da poter assaporare con vari dosaggi, e varie tipologie: Blanc de Noirs, Blanc de Blancs Cuvée e permanenze sui lieviti che vanno dai tre anni sino ed oltre 12 anni. Ce n’erano per soddisfare l’esigenza di ogni palato. Sottopongo alcuni assaggi avvenuti nella zona verde, ossia la Montagne de Reims.

    La Montagne de Reims si trova nella parte settentrionale della regione Champagne, più precisamente tra Reims ed Epernay. Vanta più comuni classificati come Grand Cru di altri distretti. Il vitigno maggiormente allevato è il Pinot Noir, tuttavia vengono coltivati anche il Meunier e lo Chardonnay. Caratterizzata da dolci colline, rilievi montuosi piuttosto bassi e pianure. Ho avuto il piacere di soggiornare a Reims, durante la mia breve permanenza nella regione. Non vedo l’ora di tornarci.

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

     Ecco alcuni assaggi da me effettuati

    Grand Assemblage Extra Brut Jeeper – Chardonnay 60%,Pinot Noir 25% e Meunier 15% – Dosaggio: 0 g/l – 48 mesi sui lieviti –  Bel paglierino brillante, al naso rivela note di pesca, pompelmo, frutti di bosco e pan brioche, il sorso è vibrante, cremoso e armonioso, decisamente duraturo.
    Sito di riferimentowww.champagne-jeeper.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    Millesimè  2016 Barons de Rothschild – Chardonnay 51% e Pinot Noir 49% – Dosaggio: 5 g/l – 90 mesi sui lieviti – Giallo dorato luminoso, perlage fine e persistente, al naso svela note di zagara, pera , creme noisettes e pasticceria mignon, il sorso è fresco, setoso, armonioso, dal finale lungo.

    Sito di riferimento: www.champagne-brd.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    L’Autre R Grand Cru Extra Brut Jacques Rousseaux– Pinot Noir 100% – Dosaggio: 6,5 g/l – 84 mesi sui lieviti – Giallo dorato luminoso, al naso si percepiscono note rosa canina, ribes, lampone, lime e croissant caldo, al palato è avvolgente, pieno e con una rinfrescante piacevolezza di beva.

    Sito di riferimento: www.champagne-jacquesrousseaux.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    Epître Act Blanc de Noirs  Millésimé Premier Cru Extra Brut 2018 Crucifix Pere & Fils – Pinot Noir 100% – Dosaggio: 3,5 g/l – 84 mesi sui lieviti – Giallo dorato brillante, bollicine finissime, al naso sviluppa note di scorza d’agrumi, miele, frutta tropicale e crosta di pane, al gusto è  saporito e la sua freschezza ti invita ad un sorso successivo.

    Sito di riferimento: www.champagne-crucifix.fr

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    L’ Alchime Charles Beaudouin – Chardonnay 100% – Dosaggio: 4,8 g/l – 72 mesi sui lieviti – Paglierino luminoso con riflessi dorati, perlage fine, al naso emana sentori di fiori bianchi, pera, melone, frutta esotica e croissant, il sorso è vibrante, fine, cremoso e delizioso. Rimane in bocca a lungo.

    Sito di riferimento: www.champagne-charles-beaudouin.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    Extra Brut Millésimé Le Nid d’Agace Premier Cru Monmarthe – Pinot Noir 60% e Chardonnay 40% – Dosaggio. 5 g/l – 84 mesi sui lieviti – Giallo oro brillante, perlage finissimo, al naso sprigiona note di pesca, pan brioche, mandorla che ben si integrano con sottili nuances agrumate, al gusto è saporito, dinamico ed avvolgente, con finale veramente durevole.

    Sito di riferimento: www.champagne-monmarthe

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    Extra Brut Millesimé 2013 Gardet – Pinot Noir 70% e Chardonnay 30% – Dosaggio: 4 g/l – 60 mesi sui lieviti – Tonalità oro brillante, perlage fine e persistente, al naso dipana sentori di biancospino, frutti di bosco e note di pompelmo rosa, il sorso è ricco, vibrante, cremoso e coerente, dotato e una lunga persistenza aromatica.

    Sito di riferimento: www.champagne-gardet.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

    MMIX Cuvée Millésimè  2009 Brimoncourt – Chardonnay 100% – Dosaggio 5 g/l – 144 mesi sui lieviti – Dorato luminoso, bollicine sottili, giungono al naso raffinati sentori di agrumi, mela cotogna, prugna mirabella, creme noisette e pan brioche, al palato è ricco, suadente, saporito e incredibilmente duraturo.

    Sito di riferimento: www.brimoncourt.com

    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell'autore
    Modena Champagne Experience 2024, evento affascinante, foto dell’autore

     

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.champagneexperience.it/evento/

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  • Modena Champagne 2024: un evento irresistibile

    Modena Champagne 2024: un evento irresistibile

    Modena Champagne 2024 e le sue bollicine, ma non solo

    di Elsa Leandri

    Impossibile non resistere al richiamo delle bollicine d’Oltralpe! Anche quest’anno partecipare all’evento promosso e organizzato, in modo eccelso, da Excellence Srl nei giorni del 20 e 21 ottobre era d’obbligo: Modena Champagne un appuntamento annuale che è giunto alla sua settima edizione! Ben 168 produttori presenti tra grandi e piccole maison e ovviamente non sono mancate delle masterclass per approfondire più da vicino la conoscenza di questo territorio che continua a affascinare sempre più persone.

    Elsa Leandri a Modena Champagne, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    Elsa Leandri a Modena Champagne, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice

    Solitamente ci dedichiamo alle bollicine (e per dire il vero del tempo lo abbiamo dedicato a questo), ma come è noto a tutti la Champagne racchiude altre 2 AOC: Rosé des Riceys e Coteaux Champenois. Quest’ultima, il cui riconoscimento è del 1974, in realtà rappresenta proprio la prima tipologia di vino che veniva prodotta in questa zona del nord est francese. Nel 1950 si è assistito all’affermazione dello champagne tale da oscurare la produzione di vini bianchi, rosati o rossi fermi. In questo ultimo periodo invece i viticoltori si stanno nuovamente indirizzando verso i Coteaux e Modena Champagne ha fatto lo stesso proponendo una masterclass guidata da Alberto Lupetti sui Coteaux Champenois, a cui abbiamo partecipato con grande interesse.

    Cinque i vini in degustazione:

    • Coteaux Champenois Rouge Cuvée Athenais Rouge 2019 (Champagne Gonet Medeville)
    • Coteaux Champenois Hauts Tourets 2019 (Champagne Rodez)
    • Coteaux Champenois Rouge 2020 ( Champagne Pierre Gerbais)
    • Coteaux Champenois Rouge 2018 (Champagne de Venoge)
    • Coteaux Champenois Rouge En Chanzeux 2020 (Champagne Devaux)
    BICCHIERI MASTERCLASS E VINI DELLA MASTERCLASS COTEAUX CHAMPENOIS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    BICCHIERI MASTERCLASS E VINI DELLA MASTERCLASS COTEAUX CHAMPENOIS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice

    Champagne Gonet Medeville: i terreni di questa maison si trovano nei dintorni di Epernay sia in zone Grand Cru che Premier Cru. La Cuvée Athenais è ottenuta da vigne vecchie di pinot nero della zona di Ambonnay (Grand Cru) allevato in una zona ricca di craie. La malolattica viene effettuata in barrique a cui segue una maturazione di 18 mesi con un utilizzo del 30% di barrique nuove. Frutto di unannata eccezionale si rende interessante per l’impatto di peonia e rosa rossa, cosparso da echi di cenere di camino e di grafite, con in chiusura un richiamo vegetale. Ottimo dinamismo tra acidità e tannino che rende il sorso piacevole.

    Champagne Rodez: rimaniamo ad Ambonnay ma in una zona in cui il terreno diventa più argilloso. La vinificazione è molto simile a quella di Gonet Medeville in quanto la malolattica viene svolta in barrique con una maturazione in legno di 18 mesi. Sentori di matita, di ciliegia in confettura, di ruggine che anticipano un sorso fresco con una trama tannica decisa.

    Champagne Pierre Gerbais: ci spostiamo ora nell’Aube, più precisamente a Celles sur Ource con un’esposizione delle vigne a nord e con l’uso di solo acciaio sia durante la fermentazione che la maturazione. In questo caso si avverte un profilo olfattivo floreale che si intreccia con la marasca e la fragolina di bosco. Un’eleganza che si riflette con una struttura più leggera in cui la freschezza guida il sorso accompagnato da tannini ben levigati.

    Champagne de Venoge: in questo caso il pinot nero proviene sempre dall’Aube, ma dalla zona di Les Riceys, la zona più vitata della regione Champagne e l’unica a accogliere le tre AOC. La fermentazione e la maturazione avviene in barrique e in acciaio. Frutta scura e nota speziata introducono sorprendentemente una freschezza di succo di ribes e un’elevata sapidità.

    Champagne Devaux: altra rappresentante della Côte des Bar sita a Bar-sur-Seine. Anche in questo caso il pinot nero deriva dal villaggio dalle tre chiese da un vigneto con esposizione a sud, le cui viti hanno più di 70 anni. Fermentazione e maturazione in barrique d’Argonne. Delicato e seducente con cenni di rosa rossa e peonia accarezzati da effluvi balsamici d’eucalipto e cosparsi da piccola frutta rossa. Connubio perfetto tra freschezza e tannini.

    Una degustazione che ha toccato principalmente due zone in cui il pinot nero è il vitigno principale e che ci ha permesso di apprezzarne la sua vinificazione come vino fermo, declinato in diverso modo a seconda delle scelte attuate dalle differenti maison.

    Tuttavia per concludere non possiamo non citare alcune maison di Champagne soprattutto della Vallée de la Marne e della Côte des Blancs, zone su cui ci siamo maggiormente focalizzati: il nostro amore per l’effervescenza è difficile da domare!

    Nella Côte des Blancs:

    • Pierre Legras a Chouilly con Monographie Blanc de Blancs Grand Cru in cui lo chardonnay si declina in tutta la sua specificità con scorza di cedro, fiori bianchi e ananas arrostito
    CHAMPAGNE PIERRE LEGRAS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    CHAMPAGNE PIERRE LEGRAS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice
    • Champagne Cazals a Le Mesnil sur Oger con Extra Brut Cuvée Vive Grand Cru in cui il bouquet di caprifoglio e mughetto è da preludio a una vivace freschezza con finale di kumquat
    • André Robert a Le Mesnil sur Oger con Terre du Mesnil 2018 che dai ricordi di mango e papaya sorprende per la sua mineralità.
    ANDRÉ ROBERT TERRE DU MESNIL 2018, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    ANDRÉ ROBERT TERRE DU MESNIL 2018, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice

    Nella Vallée de la Marne:

    • Henri Giraud a Aÿ Champagne con Esprit in cui i frutti di bosco fragranti ci guidano verso un sorso caratterizzato dalla sapidità.
    • Vincent D’Astrée a Pierry con Collection 1997. Mandorle e noccioline tostate, ananas candito e fiori gialli si proiettano su una seducente ampiezza in bocca con chiusura di mandarino cinese. 
    COLLECTION 1997 Vincent D’Astrée, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    COLLECTION 1997 Vincent D’Astrée, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice
    • Roulot Fournier a Festigny con la Cuvée Brut Réserve in cui si sente la presenza del meunier con i tipici sentori di albicocca e di fiori gialli. Ottima integrazione delle bollicine e elegante sapidità finale

    Nella Montagne de Reims:

    • Crucifix Père et Fils con Epitre Act Blanc de Noirs Millesimé 2018 Premier Cru Extra Brut il pinot nero invita con i richiami di ciliegia marasca, ribes rosso e fragoline di bosco. Sorso dettato da una dinamicità tra freschezza e sapidità concludendosi su dei richiami agrumati.
    ELSA E CRUCIFIX ET FILS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell'autrice
    ELSA E CRUCIFIX ET FILS, articolo: Modena Champagne 2024: un evento irresistibile, foto dell’autrice

     

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners articolo: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/ 

    https://www.papillae.it/

    Sito evento: https://www.champagneexperience.it/evento/ 

  • Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo

    Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo

    La Wine and Food Academy, in collaborazione con la Trattoria del Gatto Gambarone, ha presentato l’evento “Vini di Monastero” il 30 ottobre a Noceto (PR), nel contesto di un ricco programma che si svolge da ottobre 2024 a giugno 2025 e che mira a promuovere la cultura enogastronomica. Per l’occasione, i vini del Monastero di San Masseo di Assisi, prodotti dalla Comunità Monastica di Bose, sono stati abbinati a un menù parmense ideato per celebrare i sapori e le tradizioni locali. Il piatto protagonista della serata è stato lo stracotto di asinina, una specialità tipica della zona di Noceto, certificata DE.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), che rappresenta l’impegno della regione nella valorizzazione delle ricette e dei prodotti locali.

    Trattoria del Gatto Gambarone, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D'Angelo
    Trattoria del Gatto Gambarone, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D’Angelo

    La Wine and Food Academy, fondata a Parma nel 2016 e oggi sotto la guida di Raffaele D’Angelo, si è distinta negli anni come un importante punto di riferimento per la promozione dei prodotti enogastronomici di alta qualità. L’evento presso la Trattoria del Gatto Gambarone, recentemente riaperta sotto la nuova direzione dello chef Urbano Tozzi, ha visto la partecipazione di ospiti d’eccezione, tra cui frate Michele Badino della Comunità Monastica di Bose e Lamberto Colla, presidente della Commissione DE.C.O. di Noceto. Durante la cena, frate Michele ha condiviso aneddoti e riflessioni sull’esperienza della vinificazione, comparando il ciclo della vite alla vita spirituale, in cui il dolore della potatura riflette le difficoltà che portano a una rinascita, simboleggiata dal germogliare primaverile.

    Il percorso di degustazione ha avuto inizio con il Grechetto Assisi DOP Biologico 2023, vinificato in purezza e affinato in acciaio, accompagnato a un piatto d’antipasto di zampone in crosta di pane con zabaione, che ha esaltato la freschezza e le note acidule del vino. Al primo, invece, è stato servito il Masseum 2022, un Grechetto affinato per sei mesi in barrique, accostato a tagliatelle con ragù di pasta di salame.

    Vetrofania, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D'Angelo
    Vetrofania, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D’Angelo

    La serata è proseguita con il Rubeum Rosso Umbria IGT 2023, vino rosso giovane da uve Merlot e Malbec, abbinato al celebre stracotto di asinina. L’affinamento in acciaio ha conservato la freschezza del vino, che ha equilibrato la ricchezza aromatica delle spezie del brodo dello stracotto. La cena si è conclusa con una torta di noci, accompagnata dal Doron, un passito da uve Grechetto, e dal pregiato Vermut del monastero, arricchito da erbe officinali e caratterizzato da note balsamiche e agrumate​.

    La serata ha anche segnato un importante riconoscimento per la Trattoria del Gatto Gambarone, che ha ricevuto ufficialmente la vetrofania DE.C.O. per lo stracotto di asinina, impegnandosi a rispettare rigorosamente la ricetta tradizionale. Il piatto rappresenta uno degli emblemi della cucina locale e appare nel ricettario Noceto a tavola, una raccolta di ricette curata dalla Proloco di Noceto per preservare e tramandare le specialità tipiche del territorio, come l’asinina della frazione di Costamezzana.

    Piatto in degustazione, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D'Angelo
    Piatto in degustazione, articolo: Wine and Food Academy 2024, Vini di Monastero di successo, foto di Raffaele D’Angelo

    Oltre a eventi di valorizzazione come questo, la Wine and Food Academy, ora riconosciuta come Associazione di Promozione Sociale (APS), continua a promuovere iniziative che coinvolgono produttori, viticoltori e appassionati di enogastronomia. Tra gli appuntamenti più prossimi, è prevista una degustazione di Barbera piemontesi ed emiliane il 22 novembre, guidata dai sommelier Roberta Lanero e Thomas Coccolini Haertl. Il calendario completo delle iniziative, che esploreranno fino all’estate 2025 il mondo del cibo e del vino, è disponibile sul sito ufficiale della Wine and Food Academy

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Informazioni generali

    Nella foto di gruppo: Barbara Boni, Raffaele D’Angelo, Nelso Bazzini, Raffaele D’Angelo, Pasquale Massaro, Desolina Bizzi e Lamberto Colla.

    Foto:Trattoria Gatto Gambarone

    Foto vetrofonia De.C.O.Noceto

    Foto: Stracotto di Asinina De. C.O. Noceto

    Link interviste:

    Frate Michele Badino

    https://youtu.be/4Uybrl5Kyn0

    Lamberto Colla Presidente De. CO Noceto

    Nelso Bazzini Pro Loco di Costamezzana

    https://youtu.be/6ayGsgw659s

     

    Wine and Food Academy – APS

    Via Baganzola 189 – loc. Baganzola (PR)

    www.wineandfooacademy.it – info@wineandfoodacademy.it

  • Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    CON IL CUORE NEL PIATTO PER SLOW SOCIAL MARKET: UNA SERATA DI GUSTO E SOLIDARIETÀ AL PALAZZO DEL FREDDO

    Di Carol Agostini

    Il prossimo 14 novembre alle ore 19:00, le porte del celebre Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, in Via Principe Eugenio 65-67, si apriranno per una speciale serata all’insegna della solidarietà: Con il cuore nel piatto per Slow Social Market. L’evento, organizzato da Slow Social Market, in collaborazione con Associazione Con il Cuore nel Piatto, Slow Food Roma, Nonna Roma e con il supporto di Gelateria Artigianale Fassi e Carol Agostini (FoodandWineAngels) sarà un’occasione unica per unire alta cucina e sostegno alle persone in difficoltà.

    Chef Laura Marciani di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Laura Marciani di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Più di 15 chef parteciperanno all’evento, allestendo postazioni culinarie in cui realizzeranno piatti gourmet per gli ospiti, che con un contributo di 50 euro potranno accedere su prenotazione via email a una serata esclusiva di degustazione. I fondi raccolti saranno interamente destinati a sostenere. Slow Social Market, l’emporio solidale nel Rione Esquilino nel quale si distribuisce cibo e beni di prima necessità per contrastare concretamente la povertà, rendendo accessibili prodotti di qualità a tutte e tutti, indistintamente dalle condizioni economiche.

    Chef Marco Davi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Marco Davi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Cos’è Slow Social Market?

    Lo Slow Social Market è stato inaugurato a dicembre 2023 e al momento supporta circa 80 famiglie, anche con minori, del I Municipio di Roma, in particolare all’Esquilino, un territorio di frontiera dove, per la presenza della Stazione Termini e di diverse strutture di ospitalità, si concentrano marginalità e privazione. Le richieste sono in costante aumento a causa dell’acuirsi del disagio legato alla povertà alimentare. In questo spazio si incontrano il lavoro che Nonna Roma porta avanti in vari territori periferici e l’azione di Slow Food Roma per affermare il diritto universale al cibo buono e sano, che rispetta la biodiversità ambientale e i lavoratori.

    Chef Davide Del Duca di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Davide Del Duca di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Attività di Slow Social Market

    L’ Emporio si oppone ad un sistema alimentare iniquo e si batte per un diverso modello sociale ed economico che contrasti la povertà e tenga insieme la lotta per la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale. Si prodiga per affermare il diritto inalienabile di ogni individuo di scegliere ciò che desidera mangiare attraverso un sistema di distribuzione che rispetti la dignità e garantisca l’autodeterminazione.

    Gelatiere Andrea Fassi di Gelateria Fassi, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Gelatiere Andrea Fassi di Gelateria Fassi, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Inoltre, è spazio antirazzista, dedicato a Jerry Essan Masslo, rifugiato politico sudafricano che si batteva contro razzismo e schiavitù del caporalato, vittima della criminalità a Villa Literno (Caserta). Siamo in un bene confiscato, sottratto alle mafie e restituito alla collettività. Lavoriamo in stretto contatto con i servizi
    sociali del Primo Municipio e con le altre realtà del territorio.

    Pastificio Mauro e Arianna Secondi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Pastificio Mauro e Arianna Secondi di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Perché partecipare a “Con il Cuore nel piatto per Slow Social Market”?

    Partecipare a “Con il cuore nel piatto per Slow Social Market” non è solo un modo per gustare piatti gourmet, ma anche un gesto concreto di sostegno alla comunità. Ogni piatto preparato dagli chef presenti contribuirà a mantenere attivo l’emporio solidale e a garantire cibo e beni essenziali alle famiglie assistite da
    Slow Social Market. Gli chef che partecipano a questa serata mettono il loro talento al servizio di una causa importante, schierandosi a favore di un sistema alimentare più giusto e inclusivo.

    Chef Giuseppe Verri di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Giuseppe Verri di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    L’intero ricavato della serata sarà fondamentale per continuare a supportare le famiglie più vulnerabili che ogni giorno si affidano a Slow Social Market per poter mettere un pasto in tavola. Grazie alla rete di solidarietà che Slow Social Market ha costruito, ogni euro raccolto rappresenta un passo avanti nella creazione di una comunità più equa e solidale.

    Chef Gabriele Amicucci di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Gabriele Amicucci di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Informazioni utili:

    Data e ora: 14 novembre 2024, ore 19:00
    Luogo: Palazzo del Freddo – Gelateria Artigianale Fassi, Via Principe Eugenio, 65-67, 00185 Roma
    Costo di partecipazione: 50,00 €
    Prenotazioni ingresso evento: Obbligatorie tramite email slowsocialmarket@gmail.com
    Organizzato da: Slow Food Roma e Nonna Roma
    In collaborazione con: Associazione Con il Cuore nel Piatto
    Con il sostegno di Gelateria Artigianale Fassi, Carol Agostini (FoodandWineAngels), Pastificio Secondi di Mauro e Arianna Secondi
    Con il sostegno tecnico di S.C.IMPIANTI

    Patrocinato da CNA Artigiani Imprenditori d’Italia Roma -Area Metropolitana

    Chef Pierluigi Gallo di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa
    Chef Pierluigi Gallo di Con il Cuore nel Piatto, articolo: Slow Social Market 2024, una serata completamente gustosa

    Per ulteriori informazioni e per prenotazioni, è possibile contattare Slow Social Market all’indirizzo email indicato e al numero whatsapp 3666731161.
    Partecipate per sostenere il diritto al cibo dignitoso e di qualità per tutte e tutti. Insieme possiamo fare la differenza!

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Siti partners articolo:  https://www.foodandwineangels.com/ https://www.papillae.it/ https://carol-agostini.tumblr.com/

    https://www.conilcuorenelpiatto.com/

    Sito di riferimento: https://www.conilcuorenelpiatto.com/ https://www.slowfoodroma.it/

     

  • Merano WineFestival 2024, autentico evento food e Wine

    Merano WineFestival 2024, autentico evento food e Wine

    Il Merano WineFestival, giunto alla sua 33ª edizione dall’8 al 12 novembre 2024

    di Carol Agostini

     

    E’ un evento imperdibile per gli appassionati di vino e del settore enogastronomico. Questo festival, che si svolge nella splendida cornice di Merano, in Alto Adige, rappresenta non solo un’occasione per celebrare le eccellenze del vino a livello internazionale, ma anche un momento di scambio culturale e di riflessione sui futuri sviluppi del mondo vitivinicolo.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, foto da comunicato stampa
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, foto da comunicato stampa

    Il Cuore del Festival: Premiazioni e Eccellenza

    Al centro del festival c’è la guida The WineHunter, curata dal fondatore Helmuth Köcher e dal suo team di esperti, che seleziona ogni anno le migliori etichette di vini e prodotti gastronomici. Nel corso del 2024, sono state degustate oltre 8.000 etichette di vino e 600 prodotti food, spirits e birre. Durante il festival, vengono assegnati diversi premi, tra cui i prestigiosi WineHunter Award Rosso, Gold e, il massimo riconoscimento, Platinum. Quest’anno, si distinguono anche nuovi premi dedicati a diverse categorie, come il WH Food Award e il WH Spirits Award.

    Una delle novità più attese del 2024 è il riconoscimento The WineHunter Stars – I Magnifici Sette, che premierà personalità di spicco nel mondo del vino e del cibo in sette categorie, tra cui miglior enologo, produttore, giornalista enogastronomico e artista del vino.

    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo's Carol Agostini
    The WineHunter Award Platinum 2023 at Merano WineFestival, Photo’s Carol Agostini

    Bio&Dynamica e Sostenibilità

    Un aspetto fondamentale del festival è l’attenzione alla sostenibilità. Il primo giorno, l’8 novembre, sarà dedicato a bio&dynamica, una sezione che mette in evidenza vini biologici e biodinamici, certificati Equalitas e SQNPI, e vitigni resistenti come i Piwi. Ci saranno anche degustazioni di vini affinati in anfora e underwater, evidenziando l’innovazione nelle tecniche di vinificazione e l’impatto sul terroir.

    La sostenibilità è uno dei temi principali anche del Summit Respiro e Grido della Terra, in cui esperti del settore discuteranno l’impatto dei cambiamenti climatici sulla viticoltura e le possibili soluzioni per un futuro più rispettoso dell’ambiente.

    Merano: Una Tradizione di Eleganza e Cultura

    Merano, con il suo fascino alpino e la lunga tradizione enogastronomica, è il luogo ideale per ospitare un evento di tale prestigio. Questa città, conosciuta per il suo clima mite e per la bellezza paesaggistica, ha una storia antica legata alla produzione vinicola e all’ospitalità di alto livello. Il festival riflette la cultura locale del buon vivere, unendo il mondo del vino alle eccellenze gastronomiche regionali.
    Nuovi Progetti e Focus Internazionale

    Un’importante novità dell’edizione 2024 sarà la tavola rotonda “Quo Vadis?”, un momento di confronto internazionale sulle sfide della viticoltura moderna. Si discuterà di pratiche sostenibili, dell’apertura verso mercati esteri e delle nuove tecnologie che stanno cambiando il volto della viticoltura.

    Inoltre, il 12 novembre sarà dedicato al Catwalk Champagne & More, un viaggio tra le migliori bollicine internazionali, con un focus su Champagne e Metodo Classico, abbinate a prelibatezze gastronomiche.

    Il Merano WineFestival non è solo un evento di degustazione, ma un vero e proprio salotto culturale che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità. Con premi di altissimo prestigio e un programma sempre più internazionale, il festival si conferma un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano nel mondo del vino e del food, offrendo una vetrina di eccellenze provenienti da tutto il mondo.

    L’edizione del 2024, con i suoi nuovi progetti, promette di essere un evento indimenticabile, ricco di novità e di riflessioni importanti sul futuro dell’enologia e della gastronomia.

    Helmuth Köcher the WineHunter, foto da comunicato stampa, articolo: Merano riapre le porta a Merano WineFestival 2023
    Helmuth Köcher the WineHunter, foto da comunicato stampa, articolo: Merano riapre le porta a Merano WineFestival 2023

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    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://meranowinefestival.com/wine/

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